Scuola secondaria statale di primo grado “ADA NEGRI” DI LODI
PROGETTO PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Insieme a scuola: ascoltare, parlare e ...
In rete con i Circoli Didattici 1°, 2°, 3° 4°di Lodi, la S.M.S. Don Milani e l’I.C Cazzulani
Prosecuzione Anno scolastico 2011/12
Premessa
Il Progetto Intercultura della nostra scuola intende proseguire il percorso avviato in questi anni
per
 favorire l’integrazione, l’alfabetizzazione e l’apprendimento degli alunni stranieri;
 promuovere occasioni di scambio e di crescita per tutti gli alunni frequentanti la scuola:
 favorire la conoscenza, l’incontro e il dialogo tra le famiglie che vivono nello stesso
territorio i cui figli frequentano la stessa scuola;
 creare interesse per i paesi e le altre culture;
 favorire lo scambio reciproco;
 aumentare la sensibilità interculturale delle diverse componenti scolastiche;
 tutelare e sviluppare la presenza di altre culture prevenendo lo sviluppo di atteggiamenti di
intolleranza o di chiusura.
Percentuale di alunni stranieri presenti nella scuola e bisogni formativi
Il numero degli alunni appartenenti a diverse nazionalità (europee ed extraeuropee) presenti nel
nostro istituto è pari al 10% dell’utenza con picchi superiori nel Plesso di Via X Maggio.
Nel corrente anno scolastico risultano iscritti i seguenti alunni stranieri:
 classi prime: 39 (11.82%), di cui 4 di recente immigrazione
 classi seconde: 31 (10,00%), di cui 3 di recente immigrazione
 classi terze: 31 (9,37%), di cui 0 di recente immigrazione
Per favorire la socializzazione, l’integrazione e l’istruzione degli alunni di altre culture, la scuola
promuove percorsi di accoglienza e di inserimento, di didattica interculturale e di alfabetizzazione
che riguardano l’apprendimento dell’italiano L2 come


lingua della comunicazione
lingua dello studio.
Ciò richiede una continua e crescente professionalità e disponibilità del corpo docente che in
collaborazione con la figura aggiuntiva per l’intercultura
 progetta azioni volte ad avvicinare gli alunni al servizio scolastico e a dare risposte a
bisogni specifici,
 attua proposte didattiche innovative nell’ambito della L2 e sperimenta modalità
organizzative flessibili in grado di sostenere il cammino dei ragazzi non italofoni,
 predispone percorsi di facilitazione linguistica,
 realizza percorsi di educazione interculturale,
 favorisce le interazioni tra gli studenti, le famiglie e il territorio.
Finalità
Il Progetto Intercultura, in linea con il POF della Scuola, sottolinea la necessità di un
insegnamento teso a:
 definire una prassi condivisa all’interno dell’istituto attraverso la stesura di linee comuni
progettuali ed operative;
 affrontare adeguatamente la notevole diversificazione socio-culturale di provenienza degli
alunni;
 facilitare l’ingresso degli alunni appartenenti ad altre nazionalità;
 favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova eventuali
ostacoli all’integrazione;
 intervenire sulle situazioni di disagio che provocano difficoltà di apprendimento, insuccesso
scolastico e quindi emarginazione;
1



recuperare, consolidare, potenziare la motivazione e l’autostima, offrendo linguaggi,
strumenti e metodi nuovi legati alla vita extra scolastica;
sviluppare il potenziale cognitivo di ogni alunno attraverso interventi rivolti alla
compensazione dello svantaggio e allo sviluppo delle competenze;
promuovere un circuito di comunicazione tra scuola, famiglie e territorio.
Tra i principi formativi della Scuola si riconosce, inoltre, la valorizzazione delle tradizioni culturali
che fanno dell’Istituto un luogo di incontro e di sintesi di culture diverse in un contesto in cui
confluiscono una forte realtà locale e diffuse presenze multietniche.
A tal proposito la Scuola riconosce la necessità di mantenere e potenziare un rapporto attento e
collaborativo con le famiglie di tutti gli alunni, rendendoli partecipi delle attività scolastiche.
RETE DI PROGETTO
Prosecuzione attività territoriale in comune tra le scuole in rete, ed in collegamento con le
agenzie territoriali:
a. Con i Circoli Didattici 1°, 2°, 3° e 4° e con le scuole secondarie di primo grado di
Lodi
Negli anni scolastici 2004/2005, 2005/2006, le referenti e la Commissione Intercultura della
Scuola Media “Ada Negri” e della Scuola Elementare “Barzaghi”
 hanno prodotto una scheda di rilevamento delle competenze linguistiche, comunicative e
relazionali degli alunni stranieri delle classi quinte, con funzione di raccordo tra la scuola
primaria e quella secondaria di primo grado ;
 hanno realizzato un Cineforum aperto agli studenti e alle famiglie dei due Istituti su
tematiche interculturali;
 hanno sviluppato un confronto al fine di elaborare un modello organizzativo che
consentisse alla Scuola di realizzarsi come luogo dell’intercultura;
 hanno elaborato una scheda di verifica e valutazione del Progetto.
Per dare risposte sempre più adeguate ai bisogni dell’utenza a partire dall’anno scolastico
2005/2006 è stato realizzato il Progetto per l’integrazione degli alunni stranieri “Insieme a
scuola: ascoltare, parlare e …….” in rete con i Circoli Didattici 1°, 2°, 3° e 4° e con le
scuole secondarie di primo grado di Lodi che si è proposto i seguenti obiettivi:








Adeguare i curricoli in ottica interculturale rispetto alle Nuove Indicazioni Nazionali
Definire e condividere strumenti di lavoro per rendere più efficace l’insegnamento
dell’italiano come L2
Realizzare iniziative volte alla valorizzazione ed alla conservazione della lingua materna
arricchendo le biblioteche scolastiche con pubblicazioni e racconti nelle diverse lingue di
provenienza
Diffondere la cultura dell’accoglienza e della tolleranza: documentare e socializzare progetti
interculturali, buone pratiche e dotazioni didattiche sia bibliografiche che su supporto
informatico;
Favorire la continuità educativa fra ordini di scuola elaborazione di progetti e/o iniziative a
tema interculturale;
Riesaminare periodicamente le schede di rilevazione dei livelli di apprendimento in italiano
L2 in riferimento al Quadro Comune Europeo delle lingue, per un proficuo passaggio di
informazioni tra scuole sia del medesimo che differente grado
Proporre iniziative di sensibilizzazione/formazione/informazione rivolte ai genitori, italiani
e non, su tematiche corrispondenti ai bisogni rilevati, in collaborazione con enti ed agenzie
del territorio (es.: serate a tema culturale; organizzazione di corsi di italiano per le
mamme…..);
Favorire ed implementare la formazione di docenti e degli operatori del settore in
collaborazione con enti ed agenzie territoriali;
2


Coinvolgere i mediatori culturali per agevolare l’integrazione, facilitare la comunicazione
con le famiglie e favorire la loro partecipazione attiva sia a scuola, sia nel più vasto
contesto sociale
Produrre CD-Rom per la documentazione e la diffusione/socializzazione di materiale ed
esperienze prodotti
A livello di rete, durante gli anni scolastici 2008/09 e 2009/10 è stata effettuata una ricerca
sull’etnomatematica, finalizzata ad una proposta didattica interculturale della matematica, rivolta
ai diversi ordini di scuola (infanzia, primaria, secondaria di primo grado)
Si sono organizzati interventi interculturali a tema, quali presentazioni della cultura di paesi extra
europei rilevanti per la provenienza degli alunni.
Nell’anno scolastico 2010/2011 è stata inoltre svolta un’attività di confronto e monitoraggio sulle
esperienze in atto e già attivate, tesa al miglioramento e al potenziamento delle stesse, in
collaborazione con le agenzie territoriali (Provinvia, UST, ASL), e con l’Ufficio di Piano e con la
Provincia dal 2010 prendendo in considerazione i seguenti documenti:
 C.M. 8 gennaio 2010 n. 2: “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con
cittadinanza non italiana”
 “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri” (emanato
dall’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione
interculturale, ottobre 2007)
b.
Con gli Istituti Superiori di Lodi
Nel corso di questi anni è stato avviato un confronto con le Scuole Superiori del territorio per:
 accompagnare gli allievi nel percorso di orientamento.
 ampliare la collaborazione con i docenti che operano nei vari istituti al fine di favorire
l’inserimento e l’accoglienza degli alunni stranieri,
 concordare modalità e strategie d’intervento per favorire il successo formativo di ogni
studente,
Durante l’anno scolastico 2004/2005 sono stati attuati percorsi di facilitazione linguistica e di
accoglienza per gli alunni del nostro Istituto, attraverso il coinvolgimento di due classi del Liceo
delle Scienze Sociali e della Formazione dell’Istituto ”Maffeo Vegio”.
Le studentesse sono state utilizzate in attività di facilitazione linguistica individualizzata
(consulenza lessicale, brevi spiegazioni orali, semplificazione dei testi) e di semplificazione di
alcune unità didattiche al fine di produrre materiale spendibile anche per altri ragazzi stranieri.
Dall’anno scolastico 2006/2007 la scuola secondaria di primo grado Ada Negri ha accolto la
richiesta dell’Istituto “M. Vegio” di far sostenere, come privatisti, gli esami di licenza media ad
alcuni alunni stranieri, secondo le indicazioni suggerite dalla Linee guida del Ministero della
Pubblica Istruzione. Le Commissioni Intercultura dei due istituti hanno a tal scopo concordato i
criteri di inserimento degli studenti nelle classi, gli obiettivi didattici, i programmi e le tematiche
da proporre ai candidati.
Le prove d’esame negli a.s 2006/2007, 2007/08, 2008/09 2009/10 e 2010/2011 sono state
superate dagli studenti con successo.
Nell’anno scolastico 2008-2009 si è predisposta una scheda di presentazione degli alunni iscritti
alla scuola secondaria di secondo grado e si sono presi contatti con i referenti Intercultura delle
varie istituzioni, per individuare procedure efficaci e mirate a facilitare l’ingresso degli alunni
stranieri nelle nuove realtà scolastiche, incrementando la percentuale di successo scolastico.
Progetto in rete con altri soggetti
Grazie ai finanziamenti della Legge 6 marzo 1998 n. 40 (progetto Tangram in collaborazione con i
comuni) nel corso dell’anno scolastico 2005/2006 sono state realizzate 130 ore aggiuntive
d’insegnamento destinate ai laboratori d’italiano L2 articolati in percorsi di alfabetizzazione di
base, di consolidamento e di acquisizione del metodo di studio.
A partire dall’anno scolastico 2004/2005 la Scuola ha potuto contare sulla presenza dei mediatori
culturali per attività di accoglienza e di facilitazione nella comunicazione con le famiglie straniere
e, da quest’anno, per la progettazione di interventi culturali ed interculturali nelle classi, volti a
3
sviluppare la conoscenza di paesi e culture diverse;
favorire la conoscenza di contenuti e valori delle altre “letterature”;
riflettere sul nostro modo di vedere culture diverse;
superare gli stereotipi;
facilitare il confronto del proprio punto di vista e metterlo in relazione con quello degli
altri.
La Scuola si è potuta infine avvalere da tempo delle competenze di docenti, ormai in quiescenza,
che come volontari hanno realizzato percorsi di alfabetizzazione e approfondimento.





La Commissione Intercultura dell’Istituto, inoltre, collabora con la Provincia di Lodi per la
consultazione di materiali didattici e la consulenza di esperti su tematiche riguardanti
l’accoglienza, la didattica dell’italiano L2, l’educazione interculturale.
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AREA DI PROGETTO
Accoglienza/inserimento
Vedi Protocollo di Accoglienza in ALLEGATO A

Prima accoglienza degli alunni
La Commissione Intercultura si occupa in primo luogo dell’inserimento degli alunni
neoarrivati valutando, attraverso un colloquio preliminare con i genitori e la somministrazione di
test di ingresso, le seguenti variabili:
- età dell’alunno
- scolarità nel paese di origine
- conoscenze linguistiche
- progetto migratorio e inserimento della famiglia nel territorio
- caratteristiche individuali del ragazzo
L’alunno, inserito in tal modo nella classe di riferimento, viene guidato a costruire relazioni
significative con i compagni e gli insegnanti.
Il Consiglio di classe interviene progettando
percorsi di insegnamento/apprendimento, in
relazione alla situazione di partenza, individuando le risorse e gli interventi più adeguati.
Italiano l2
Il Collegio Docenti, riunitosi in 5 maggio 2011, conferma la richiesta di una risorsa aggiuntiva
destinata agli alunni stranieri neoarrivati o di recente immigrazione, per far fronte ai loro bisogni
formativi, a quelli degli studenti presenti nella scuola e, in particolare, per :






coordinare gli interventi di Prima Accoglienza e di Alfabetizzazione e le attività
programmate;
attuare i Laboratori L2;
assicurare l’unitarietà dell’insegnamento;
promuovere percorsi culturali ed interculturali nelle classi;
favorire il dialogo, la partecipazione delle famiglie alla vita della scuola;
sviluppare i rapporti con la rete prevista dal progetto.
Nell’ambito dell’organico è stata individuata la professoressa Monica Giarritiello, docente di
lettere con incarico a tempo indeterminato, per il coordinamento e l’attuazione del progetto
elaborato per un totale di 18 ore. (Vedi curriculum allegato B)
Situazione di continuità relativa alle risorse utilizzate e ai percorsi di alfabetizzazione
Per facilitare l’inserimento e l’alfabetizzazione degli alunni stranieri e per promuovere la loro
integrazione, attuando quanto previsto dal Progetto Intercultura e dal Protocollo
d’Accoglienza, la Scuola si è data un modello organizzativo e ha finora potuto contare su:


Funzione strumentale per l’area servizio agli studenti: sviluppo dell’integrazione
degli studenti stranieri con il compito di coordinare i lavori della Commissione
Intercultura (definiti nel Protocollo d’Accoglienza della scuola, alla cui lettura si rimanda
per approfondimenti), i rapporti con i docenti volontari, le agenzie territoriali e i mediatori
linguistici, le attività di educazione intercultutrale, progettare percorsi di alfabetizzazione e
d’integrazione degli alunni stranieri.
Insegnante incaricata su progetto dall’USP di Lodi per 9 ore settimanali dall’anno
scolastico 2005/2006.
Data la presenza di cinque alunni non italofoni e di diciotto alunni, che già nel precedente
anno scolastico hanno seguito un percorso di alfabetizzazione di I livello, sono stati attivati
un percorso di L2 di base (5 ore settimanali) e un percorso di II livello, per 4 ore
settimanali.
5

Docente individuata attraverso il Patto territoriale Regione Lombardia – Sindacati
per 30 ore settimanali.
Nell’a.s. 2009/2010 l’insegnante ha realizzato i percorsi di accoglienza e prima
alfabetizzazione destinati agli allievi inseriti in corso d’anno: 1 di nazionalità egiziana, 1 di
nazionalità serba, 1 di nazionalità peruviana.
Ha inoltre organizzato percorsi di II livello e laboratori pomeridiani di studio assistito.

Docente del Centro Interculturale per la Scuola
Nell’a.s. 2010/2011 alcuni allievi stranieri di terza media hanno seguito un corso per la
preparazione all’esame con la prof.ssa Audino, insegnante distaccata presso il Centro
Interculturale della Scuola della Provincia di Lodi

Flessibilità del calendario e dell’orario.
In conseguenza all’autonomia didattica e organizzativa è possibile una flessibilità nella
ridefinizione di orari e calendari scolastici: la scelta di tempi scuola di 55 minuti consente
ai docenti di ricuperare ore che possono essere usate per l’inserimento e l’integrazione
degli alunni stranieri. È prevista, inoltre, la possibilità di utilizzare i docenti non impegnati
negli esami di licenza in percorsi di alfabetizzazione da tenersi durante l’anno scolastico e
nel mese di giugno.

Attività realizzate in accordo con volontari.
Dall’anno scolastico 2003/2004 una insegnante in pensione si è resa disponibile per 2 ore
settimanali dedicate alla alfabetizzazione degli alunni stranieri nel Plesso di via X Maggio.
Nel corrente anno scolastico un’ulteriore docente ha realizzato percorsi modulari di
alfabetizzazione di allievi neoimmigrati nella sede centrale e in quella di via X Maggio,
mentre un docente con laurea specifica ha proposto attività pomeridiane per il recupero di
Matematica. .

Coinvolgimento in percorsi di alfabetizzazione di primo e di secondo livello di
studenti universitari, che hanno concordato le modalità e i tempi del loro intervento con i
docenti di classe sulla base della programmazione individualizzata stabilita da questi
ultimi per gli allievi stranieri. Negli anni scolastici precedenti, stagiste universitarie si sono
dedicate all’alfabetizzazione di I e di II livello di alcuni alunni stranieri dell’Istituto.

Utilizzo dei mediatori linguistico-culturali per:
 acquisire notizie e informazioni sull’allievo straniero e sulla famiglia,
 ricostruire la storia personale e scolastica,
 collaborare alla rivelazione delle competenze già acquisite,
 accompagnare l’alunno durante la prima fase di inserimento nella scuola,
affiancando gli insegnanti,
 tradurre e interpretare documenti, materiali, informazioni,
 predisporre un “pronto soccorso” linguistico ad uso degli insegnanti con parole ed
espressioni di base in lingua d’origine e in italiano per agevolare la comunicazione
nei primi momenti d’inserimento,
 facilitare la comunicazione tra scuola e famiglia (traduzione e spiegazione di avvisi,
messaggi, interpretariato nei colloqui),
 progettare interventi culturali ed interculturali nelle classi.
I tempi e le modalità d’intervento dei mediatori linguistico-culturali sono stati concordati
con i membri della Commissione Intercultura e con i coordinatori dei Consigli di Classe
che ne hanno fatto la richiesta.
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Linee progettuali di un possibile intervento per far fronte alle problematiche emerse
La presenza di una docente incaricata su progetto ed eventualmente di un’insegnante individuata
attraverso il Patto territoriale potrebbe garantire l’attuazione di tre laboratori linguistici nei
quattro Plessi della Scuola per un totale di 30 ore:

Livello 1 – Prima alfabetizzazione.
Il problema più immediato riguarda l’apprendimento dell’italiano orale per comunicare con
i compagni e gli insegnanti nella prima fase d’inserimento. È la lingua da usar nella vita
quotidiana, riferita al “qui e ora”, alla gestione della classe e che permette di superare le
barriere comunicative iniziali e la fase del silenzio, di stabilire il contatto, di esprimere
bisogni e richieste, di capire ordini e indicazioni. Apprendere le parole e le strutture che
servono per chiedere, richiamare l’attenzione, denominare oggetti, indicare azioni, riferire
esperienze, essere quindi in grado di comunicare con i pari e gli adulti nella vita
quotidiana: è questa la domanda visibile alla quale si deve cercare di dare una risposta in
tempi rapidi. Occorre, perciò, individuare situazioni comunicative reali, interagire, far
esercitare sulle strutture e sul lessico, riutilizzare il lessico in altre situazioni e contesti.
Destinatari: Alunni stranieri non italofoni.
Risorse: Docente incaricato su progetto – Docente Patto territoriale – Docenti interni con
completamento d’orario o disponibili a prestare ore aggiuntive come facilitatori linguistici Mediatori culturali.
Tempi: 2 ore al giorno per 3 giorni alla settimana nel laboratorio linguistico in orario
curricolare o pomeridiano per il docente incaricato, 12 ore distribuite nei cinque giorni
della settimana per il docente individuato attraverso il Patto Territoriale, 5 complessive
settimanali per i docenti interni, 1 per il mediatore.

Livello 2 – Il consolidamento.
Successivamente si favorirà l’apprendimento della lingua orale e scritta non più rivolta alla
sola dimensione della vita quotidiana e delle interazioni di base, ma della lingua per
narrare, esprimere stati d’animo, riferire esperienze personali, raccontare storie, desideri,
progetti.
Destinatari: Alunni stranieri italofoni, ma con problemi linguistici relativi alla
strutturazione della frase, alla lettura e alla scrittura.
Risorse: Docente incaricato su progetto – Docente Patto territoriale - docenti interni con
completamento d’orario – docenti volontari
Tempi: 1 ora al giorno per 3 giorni alla settimana nel laboratorio linguistico, da integrare
con 12 ore settimanali del docente Patto territoriale, 4 dei docenti interni e di quelli
volontari.

Livello 3 – La lingua per studiare – Strategie d’apprendimento.
L’apprendimento della lingua della scuola, dell’italiano riferito allo studio delle diverse
discipline, prevede l’uso di molti termini settoriali, la comprensione e l’espressione di
concetti e astrazioni: una delle difficoltà maggiori nella scuola media. Per decifrare la
complessità dei testi scolastici, conoscere le pratiche esplicative e organizzative delle
diverse discipline, apprendere le modalità di esposizione di un problema e della sua
dimostrazione, padroneggiare gli usi informativi e cognitivi dello scritto, occorre
apprendere l’italiano come lingua di sviluppo cognitivo e mezzo di costruzione dei saperi.
Con il tempo gli alunni stranieri, insieme ad alunni italiani, devono essere messi in grado
di appropriarsi della lingua dello studio, non limitandosi alla sua comprensione; devono
quindi essere aiutati a costruire in maniera autonoma la catene delle riformulazioni,
passando
attraverso
le
fasi
successive
della
semplificazione/comprensione/
decontestualizzazione / appropriazione.
Destinatari: Alunni stranieri italofoni e alunni italiani sprovvisti di un metodo di studio
adeguato.
Risorse: Docente Patto territoriale.
Tempi: 2 ore al giorno per 3 giorni alla settimana, 6 dei docenti volontari.
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La suddivisione dei tempi è stata ipotizzata quale soluzione ottimale, suscettibile, comunque, di
adattamenti e modifiche vincolate a esigenze di tipo organizzativo.
È compito del gruppo di lavoro guidato dal docente incaricato su progetto determinare i diversi
percorsi dei laboratori in accordo con gli insegnanti di classe: dato che la presenza di bambini
stranieri nei laboratori è funzionale all’apprendimento della lingua italiana, i docenti del
laboratorio linguistico stabiliscono il passaggio da un livello all’altro o la conclusione del percorso
di alfabetizzazione.
Metodologie
Perché il lavoro fatto nel laboratorio non corra il rischio di frammentare gli interventi didattici,
occorre favorire l’integrazione delle proposte didattiche e lo scambio tra i docenti; potrebbe
risultare utile anche un diario dei laboratori sul quale annotare, con cadenza settimanale, i
contenuti del progetto, il lessico e le strutture presentate, il tipo di esercitazioni e i risultati.
Per incentivare la partecipazione e la motivazione degli allievi l’insegnante farà uso di molteplici
strategie, adeguate alle diverse situazioni. L’attività ludica potrebbe essere una grande risorsa
perché permette all’insegnante di occupare anche momenti di stanchezza, riutilizzando vocaboli e
strutture precedentemente appresi in modo piacevole. La drammatizzazione permette invece
all’allievo di partecipare, in forma dialogica, a scambi di natura comunicativa che implicano
l’assunzione di un ruolo preciso. L’introduzione di filastrocche e canzoni può rivelarsi un’ottima
variazione alle normali attività didattiche, poiché permette all’insegnante di rinforzare strutture e
vocaboli già presentati in classe, introdurre nuovi vocaboli e strutture, introdurre elementi tipici
della cultura italiana per poi confrontarli con quelli della cultura del bambino straniero.
Insegnare la lingua italiana come seconda lingua utilizzando una metodologia interattiva permette
di:
 creare un contesto significativo, autentico e motivante per l’alunno,
 coinvolgere tutte le capacità e le abilità del bambino (non solo le capacità cognitive, ma
anche quelle affettive, linguistiche, abilità sensoriali, rendendo più duraturo
l’apprendimento),
 sviluppare la capacità di mettersi in gioco (il fattore sfida, verso se stessi o gli altri),
 incoraggiare le interazioni.
Spazi
Il laboratorio, ove si svolgono questi percorsi ben delineati, dovrebbe essere uno spazio che possa
funzionare come luogo di accoglienza e di apprendimento, nel quale siano presenti e funzionanti
alcuni sussidi (registratore, videoregistratore, computer, macchine fotografiche, ecc…), ma
soprattutto deve essere un luogo nel quale sia data agli alunni l’opportunità di apprendere
l’italiano integrando le nuove competenze con quelle già possedute, collegandole al proprio
passato, alla storia personale e valorizzando la cultura del paese di origine.
Nel laboratorio devono trovare posto:
 segni delle provenienze e delle identità culturali: planisferi, carte geografiche, immagini,
e fotografie di luoghi e città di origine, libri e scritti nelle lingue materne. Si legittima
così il legame con le proprie origini, limitando gli effetti negativi di rimozioni,
 tracce dei percorsi e delle storie personali: immagini, fotografie, raccolte di storie e
autobiografie relative sia alla vita prima della venuta in Italia sia al viaggio di
migrazione,
 cartelli e scritte di benvenuto in varie lingue,
 strumenti del passaggio: scritte in italiano sugli oggetti, liste bilingui di parole,
cartelloni e alfabeti anche prodotti dagli alunni, vocabolari di base della lingua italiana
illustrati, raccolte sistematiche di immagini, giochi linguistici, testi e schedari,
 angoli strutturati o semistrutturati per svolgere giochi simbolici e drammatizzazioni,
realizzare attività costruttive, preparare ricette di cucina.
È inoltre opportuno che segni delle provenienze e delle identità culturali siano presenti in tutto
l’edificio scolastico. La strutturazione a laboratorio di uno spazio definito segnala che la scuola
prende in considerazione la specificità dei bisogni degli alunni, stranieri e non, accogliendoli in un
8
luogo nel quale possano riconoscersi perché vi lasciano tracce visibili del loro vissuto. Il
laboratorio deve essere utilizzato anche da alunni italiani che, a piccoli gruppi, vi accederanno per
attività di ricerca od interculturali, oltre che per partecipare ai laboratori.
Conservazione lingua materna l1
Nel corrente anno scolastico si sono progettati percorsi didattici interculturali, che prevedono la
produzione in italiano e in altre lingue, di elaborati vari (ricette, fiabe, volantini, ecc…..) e un
momento finale di condivisione delle attività aperto alle famiglie e agli alunni della Scuola.
In alcune classi, per la conservazione della lingua materna L1 e per entrare in relazione con altre
culture, è stata avviata una corrispondenza con le scuole estere di provenienza degli alunni
stranieri e nella biblioteca scolastica è stato allestito uno spazio con testi bilingui che consentono
agli alunni di potenziare l’uso della loro lingua materna.
Percorsi di didattica interculturale
Per realizzare iniziative di educazione interculturale la Scuola ha promosso:
a. Percorsi didattici in accordo con Associazioni e Agenzie Formative del territorio sui
temi della solidarietà e del pluralismo culturale. Rientrano in questo ambito i percorsi
attuati con Emergency e Mani Tese. Inoltre, nel corso di quest’anno, la scuola, in
collaborazione con il Comune e le Associazioni presenti nel quartiere Borgo Adda, ha
organizzato alcune iniziative per valorizzare e favorire la conoscenza tra le famiglie italiane
e di altra nazionalità:
b. Laboratori espressivi su tematiche interculturali interventi culturali ed interculturali
nelle classi, con la partecipazione di esperti esterni all’Istituto (laboratorio teatrale sulla
fiaba e sul mito in chiave interculturale), al fine di





conoscere i paesi e le culture attraverso il racconto dei mediatori culturali;
conoscere i contenuti, i valori delle altre “letterature”;
riflettere sul nostro modo di vedere le altre culture e superare gli stereotipi;
confrontare il proprio punto di vista e metterlo in relazione con quello degli altri;
assumere un atteggiamento critico nei confronti delle informazioni e ricercare ulteriori
fonti di informazione.
c. Percorsi interculturali nelle classi:: “Un viaggio tra popoli e culture”, a cui hanno
aderito diverse classi dell’istituto, in collaborazione con il Centro Interculturale “Tangram”.
Utilizzo del cinema in funzione interculturale: la scuola in questi anni ha acquistato
molti DVD con opere di registri stranieri su tematiche riguardanti i loro Paesi di origine.
d. Percorsi didattici in accordo con Associazioni e Agenzie Formative del territorio sui
temi della solidarietà e del pluralismo culturale. Rientrano in questo ambito i percorsi
attuati con Emergency e Mani Tese e i mediatori culturali.
Nel prossimo a. s. si intende proseguire:
a. il potenziamento della biblioteca scolastica con testi diversificati (bilingui, di autori
stranieri, di racconti, fiabe…), adatti a tutti gli studenti e l’abbonamento a riviste in altre
lingue per favorire l’apertura della biblioteca scolastica anche in orario extrascolastico
prevedendo l’accesso a ragazzi e adulti, della città e del quartiere;
b. l’attivazione nelle classi di percorsi interculturali che favoriscano la conoscenza delle
diverse culture presenti nella nostra scuola e nella società;
c. l’ampliamento dei percorsi tematici con la visione di spettacoli musicali, cinematografici e
teatrali;
d. la realizzazione del percorso “Un viaggio tra popoli e culture”: incontri con
mediatori, genitori, esperti per approfondire la conoscenza dei Paesi e delle culture
degli altri popoli, per scoprire i diversi punti di vista e creare delle relazioni positive.
e. incontri con le famiglie attraverso serate a tema, cineforum, feste.
f. gemellaggio con una scuola media di Porto Alegre, attraverso lo scambio di email
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Formazione interculturale dei docenti
La Commissione Intercultura propone ai docenti di partecipare ai corsi di aggiornamento
organizzati a livello territoriale da U.S.T., I.R.R.E., Enti Locali, Associazioni e dalla rete tra scuole
indicata precedentemente.
A partire dall’anno scolastico 2005/06, alcuni docenti della nostra Scuola hanno partecipato al
corso sul cooperative learning, allo scopo di imparare nuove strategie e metodologie per far
acquisire agli alunni competenze nell’uso delle abilità scolastiche e favorire l’interazione positiva
fra i pari.
Quest’anno, inoltre, sono stati proposti corsi di formazione per
 la programmazione curricolare in chiave interculturale;
 la revisione del curricolo, tenendo in considerazione le nuove disposizioni ministeriali;
 la valutazione degli alunni stranieri
 i disturbi specifici dell’apprendimento negli alunni non italofoni neoarrivati
 lavorare sui pregiudizi e la conflittualità
 l’autobiografia: narrare di sé e degli altri.
Revisione dei curricoli
L’educazione interculturale, parallelamente ad una rinnovata professionalità, si realizza attraverso
l’impegno progettuale ed organizzativo basato sulla collaborazione e l’apporto delle diverse
competenze disciplinari presenti nella scuola.
“ La progettualità si realizza attraverso elaborazioni diversificate per livello, competenze e ruoli nella
prospettiva di una cultura di rete in grado di corrispondere ad esigenze di organicità e di razionale
ed efficace impegno delle risorse” (Circolare ministeriale 2 marzo 1994, n. 73).
A tale scopo la Commissione Intercultura ha definito i seguenti criteri per una revisione dei
curricoli in una prospettiva interculturale da sottoporre a tutti i docenti in sede di riunione per
materie:
Italiano




considerazione interculturale sulle trasformazioni della lingua (origini, influenze e
scambi con altri idiomi, dialetti, ecc….);
approccio e riflessione sulle altre culture e sui rapporti fra culture;
lettura di testi sulle tematiche dell’educazione interculturale;
possibile adozione di testi in cui siano presenti autori e/o letteratura stranieri.
Geografia e Storia
 riconoscimento dei rapporti e dei valori delle diverse culture, presentando
contemporaneamente le “ragioni degli altri” anche attraverso documenti (nella
prospettiva di superare impostazioni etnocentriche);
 apertura alle questioni della pacifica convivenza tra i popoli, del razzismo e delle
migrazioni come vicende storiche ricorrenti.
Arte e immagine / Tecnologia / Musica / Scienze motorie
 conoscenza delle diverse forme espressive di tipo artistico, musicale, educazione
iconica, corporea, gestuale, mimica, testimonianza delle peculiarità culturali e terreno
di incontro-confronto;
 consapevolezza della relatività delle proprie modalità espressive e educazione
all’espressione attraverso forme comunicative non esclusivamente linguistiche.
Lingue straniere
 stimolo alla acquisizione di altri idiomi e avvicinamento alla diversa organizzazione del
pensiero di cui ciascuna cultura è espressione.
Matematica e Scienze
 promozione della capacità di ragionamento coerente;
10

consuetudine al confronto di dati e idee per la formazione di un atteggiamento critico.
Educazione alla convivenza civile
 formazione al senso etico a fondamento dei rapporti fra i cittadini e fra i popoli, e
promozione alla consapevolezza dei problemi connessi alla convivenza umana;
 stimolo alla volontà della di partecipazione sociale come contributo al bene comune.
Religione

religione, cultura ed identità di un popolo; religione come “arma” per alimentare
divisioni e scontri; confronto tra Ebraismo, Cristianesimo ed Islam.
Produzione/divulgazione di documentazione e materiali multimediali
Il seguente elenco comprende materiali già prodotti o da integrare:
 Schede scuola – famiglia plurilingue per:
- la raccolta di informazioni sull’alunna e sulla famiglia,
- l’iscrizione a scuola, e
- le comunicazioni degli insegnanti rispetto alle attività scolastiche;
 Schede esplicative sul funzionamento della scuola secondaria (in più lingue);
 Sintesi del Patto di Corresponsabilità in diverse lingue;
 Traccia per la rilevazione della biografia linguistica dell’alunno straniero;
 Questionari in più lingue per alunni neo-arrivati;
 Cd rom “Tutti uguali, tutti diversi”;
 Schede informative sulla scuola dei paesi d’origine degli alunni stranieri;
 Parole non dette: schede di rilevamento delle abilità extra linguistiche per gli alunni della
scuola dell’obbligo (memoria, funzioni di base, logica);
 Allestimento di una biblioteca plurilingue dei paesi di origine dei ragazzi/e stranieri;
 Testi semplificati, prodotti dai docenti della scuola o dagli alunni;
 Testi per l’apprendimento dell’italiano come L2;
 Programmazione d’italiano L2 definite dalla Commissione Intercultura;
 Vocabolari illustrati;
 Video e cd rom;
 Quaderni dell’interculturalità;
 Materiale didattico inviato dalle Associazioni e dalle Agenzie Formative presenti sul
territorio di cui si avvale per la realizzazione di percorsi di educazione interculturale
(Progetto Coop, Amnesty International, Emergency, Un ponte per);
 Testi finalizzati alla drammatizzazione su tematiche interculturali già predisposti o
preparati dagli studenti coinvolti nelle attività di laboratorio teatrale;
 Allestimento di una videoteca interculturale;
 Opuscoli, ipertesti sulle attività di educazione interculturale realizzati a scuola;
 Produzione del CD “Insieme a scuola: ascoltare, parlare e …….” contenente le prove di
ingresso per gli alunni neoarrivati al fine di accertare il livello delle competenze linguistiche
e logico-matematiche.
COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE
La nostra scuola per

avvicinare le famiglie al servizio scolastico;

favorire la conoscenza, l’incontro e il dialogo tra le famiglie che vivono nello stesso
territorio i cui figli frequentano la stessa scuola;

creare interesse per paesi e culture diverse;

promuovere occasioni di confronto e di arricchimento culturale;

supportare le famiglie non italiane a integrarsi nel territorio in cui vivono e attivare in
parallelo, ove è necessario, relazioni di reciproco aiuto
propone
a. all’inizio dell’a. s. un incontro per illustrare l’organizzazione della nostra scuola, le linee
educative, le attività curricolari ed opzionali;
11
b. una festa ad anno scolastico avviato per favorire la conoscenza tra i genitori e gli alunni
delle classi prime e un’altra a fine anno rivolta a tutte le famiglie;
c. tre serate per conoscere, approfondire ed apprezzare le altre culture;
d. tre cineforum su tematiche interculturali;
e. un incontro con le famiglie sia italiane che straniere degli alunni in ingresso nelle future
classi prime sul patto educativo di corresponsabilità scuola – famiglia, con la presenza dei
mediatori linguistici culturali
f. l’apertura della biblioteca scolastica in orario extrascolastico, dotandola di riviste in altre
lingue, in modo da offrire ai genitori degli alunni italiani e stranieri uno spazio dove poter
far ricerca, leggere ed informarsi e allo stesso tempo promuovere la loro partecipazione
nell’ambiente scuola, valorizzare le lingue e le culture d’origine degli studenti presenti nel
nostro istituto e favorire l’interazione tra genitori e generazioni.
Per il prossimo a. s. sono in programma anche incontri con i docenti della scuola superiore per
illustrare alle famiglie le opportunità formative presenti nel territorio e le eventuali prospettive
lavorative dopo gli studi, per favorire una scelta consapevole che tenga conto di aspettative,
attitudini e competenze conseguite dai ragazzi.
COINVOLGIMENTO di ENTI LOCALI
ed ENTI NO PROFIT
Nell’a.s 2011-2012 si proseguirà la collaborazione con il Comune e le Associazioni che coordinano
il Progetto “Viviamo il quartiere” al fine di sensibilizzare i cittadini sul tema della convivenza e
favorire la socializzazione. Si intende inoltre progettare specifiche attività educativo-didattiche e
socio-culturali rivolte agli studenti e alle loro famiglie.
Negli incontri di rete quest’anno si è elaborato il progetto “Suoni e colori del mondo” con
l’associazione “Tuttoilmondo – ONLUS”, per realizzare iniziative di carattere interculturale.
RISULTATI ATTESI
Il Progetto Intercultura si rivolge a tutti gli studenti frequentanti la nostra scuola, alle famiglie, ai
docenti, al personale della scuola e si propone di rimuovere tutti quegli ostacoli che non
permettono alle persone di realizzarsi pienamente e di relazionarsi serenamente con gli altri.
Risultati attesi

Rendere sempre più efficace e positivo l’inserimento nelle classi;

Fornire strumenti di comunicazione linguistica in tempi “brevi” (esprimersi con frasi
semplici ed efficaci, comprendere consegne verbali, comprendere l’essenziale di una
conversazione in lingua italiana);

Favorire l’apprendimento dell’italiano come lingua veicolare per gli apprendimenti nel
medio-lungo periodo;

Implementare i rapporti con le famiglie e favorire la loro integrazione nella scuola e nel
sociale;

Produrre materiali didattici specifici e documentare i percorsi;

Favorire il confronto e l’integrazione di culture diverse;

Confrontare e scambiare esperienze e materiali con le altre scuole.

Implementare ed estendere la formazione del personale scolastico, docenti e non docenti;

Favorire una migliore sinergia degli interventi con le altre agenzie sul territorio;

Incrementare la dotazione di materiali didattici e software nelle scuole
In particolare si vuole
 promuovere interazioni positive tra gli studenti;
 stimolare la reciproca conoscenza e la comprensione della realtà che li circonda;
 favorire forme di cooperazione;
 sviluppare il pluralismo culturale;
 abituare gli studenti alla ricerca e alla criticità.
Per gli alunni stranieri ci si propone
 favorire l’acquisizione di una visione positiva di sé, del proprio gruppo, della propria
cultura (identità);
12

favorire l’integrazione nell’ambiente scolastico e sociale con una conoscenza della lingua
che permetta la comunicazione e la prosecuzione degli studi.
Per le famiglie si intende
 favorire l’integrazione e il superamento dei pregiudizi.
Per le famiglie degli alunni stranieri si intende
 sviluppare la conoscenza della realtà scolastica italiana;
 incrementare la partecipazione alla vita scolastica.
Per i docenti si tende a
 migliorare e rendere maggiormente efficaci le metodologie di insegnamento.
Per il personale della scuola ci si propone
 sviluppare la professionalità, in relazione all’accoglienza delle famiglie straniere.
VALUTAZIONE
VERIFICA – VALUTAZIONE
interna
Particolare cura si avrà rispetto alla verifica – valutazione iniziale, intermedia e finale degli alunni,
attraverso:
tempistica
- Osservazioni sistematiche degli alunni
In itinere
- Diario di bordo
In itinere
- Prove e test per la rilevazione egli apprendimenti
Iniziale-intermedia-finale
- Biografie
Intermedia e finale
- Questionari per i genitori
Iniziali – finali
- Verifica conclusiva
Finale
A livello di rete
- Confronto iniziale sui bisogni di formazione delle scuole,
documentato con relazione e/o verbale
- Incontri periodici fra Referenti Intercultura per la
progettazione e la verifica delle iniziative
da attuare all’interno delle finalità comuni;
documentati con relazioni e/o verbali
- Produzione di documentazione educativo – didattica
- Verifica conclusiva dei risultati delle attività di rete
attraverso una relazione finale

tempistica
Iniziale
In itinere
Finale
Finale
Percorsi di Alfabetizzazione
Agli studenti verranno proposte prove d’ingresso, in itinere e finali per la rilevazione delle
competenze linguistiche conseguite.
Iniziale
Nella fase di verifica-valutazione iniziale la Commissione Intercultura somministra ai Consigli di
Classe una scheda per verificare i bisogni linguistici degli alunni stranieri. Sulla base dei risultati
emersi, vengono individuati gli alunni più bisognosi di percorsi individualizzati e i docenti a cui
affidare gli incarichi.
La Commissione Intercultura stabilisce i criteri di scelta:
 per individuare i bisogni degli allievi sono stati definiti gli obiettivi di prestazione in L2 cui
essi devono rispondere. In base ai livelli emersi e alle classi di provenienza (se prime,
13

seconde o terze), si cerca di raggruppare gli allievi in piccolo gruppi (meno numerosi per i
percorsi di alfabetizzazione di I livello, più numerosi per gli altri);
per scegliere i docenti, vengono individuati nei laboratori L2 di alfabetizzazione e di
consolidamento preferibilmente gli insegnanti degli alunni coinvolti.
La Commissione Intercultura ha delineato gli obiettivi della programmazione di I e II livello per gli
alunni stranieri.
I percorsi sull’uso della lingua per lo studio sono invece gestiti dagli insegnanti incaricati in
accordo con i Consigli di Classe.
In itinere
Per quanto riguarda i percorsi di italiano L2, i Consigli di Classe verificano bimestralmente i
progressi degli alunni partecipanti ai laboratori, tenendo conto dei materiali prodotti nel corso
delle attività svolte e dei risultati delle verifiche per essi predisposte. Gli stessi Consigli di Classe
valutano, in accordo con l’insegnante facilitatore, l’eventuale passaggio da un livello all’altro
nell’ambito del progetto di alfabetizzazione.
Per valutare l’efficacia dei percorsi di educazione interculturale, è fondamentale il confronto tra i
docenti del Consiglio di Classe da cui può emergere un’osservazione completa di ciascun allievo.
Finale
L’efficacia del progetto stesso è valutata, a conclusione dell’anno scolastico, attraverso una scheda
da distribuire ai coordinatori dei Consigli di Classe. Sulla base dei dati emersi, la Commissione
Intercultura prepara una relazione da illustrare al Collegio Docenti.

Percorsi di Educazione Interculturale
Per quanto riguarda gli obiettivi interculturali è difficile verificare in tempi brevi quelli relativi alla
presa di coscienza e decostruzione di pregiudizi e stereotipi.
Sarà invece possibile effettuare delle osservazioni sistematiche sulle interazioni e sui
comportamenti degli alunni, verificare attraverso questionari il grado di gradimento delle proposte
e l’acquisizione delle conoscenze a seguito degli interventi proposti.

Coinvolgimento delle famiglie
Nel corso dell’anno si verificherà la partecipazione e il coinvolgimento delle famiglie alle iniziative
della scuola, l’interazione scuola-famiglia attraverso la rilevazione della presenza ai colloqui con i
docenti e alle iniziative realizzate .
Verranno proposti questionari riguardanti le serate a tema per verificare il grado di gradimento e
saranno ben accolte le richieste e le proposte delle famiglie.
Le famiglie straniere saranno informate, anche con l'ausilio dei mediatori, sui percorsi di
alfabetizzazione e di apprendimento dei figli e anche su questo aspetto saranno invitate a
esprimere il grado di soddisfazione, in relazione alle aspettative.
STRUMENTI
La Commissione Intercultura ha predisposto:
 prove d’ingresso per gli alunni stranieri,
 prove di verifica dei livelli linguistici, secondo i criteri del quadro comune europeo per le
lingue straniere (prove di comprensione del testo scritto, verifiche sulle unità svolte nei
libri in uso, prove di produzione scritta),
 verifiche disciplinari che tengono conto dei testi semplificati prodotti,
 una scheda di valutazione del progetto, che sarà sottoposta ai coordinatori di tutte le classi
dell’Istituto,
 schede di valutazione dei percorsi interculturali e linguistici da sottoporre agli studenti e ai
genitori.
14
PROGETTO IN CONTINUITA’
Il progetto è stato avviato nell’anno scolastico 2004/2005, attuato con continuità, revisionato e
integrato per meglio rispondere ai bisogni degli alunni e delle famiglie della Scuola.
Per il prossimo anno si potenzieranno gli interventi:
 indirizzati alle famiglie per una loro maggiore partecipazione alla vita scolastica ed
integrazione;
 indirizzati a tutti gli alunni, con un numero maggiore di percorsi culturali ed interculturali
 tesi alla promozione di una cultura della solidarietà.
MODALITA’ DI PUBBLICAZIONE DEL PROGETTO
Si prevede la documentazione delle attività svolte mediante scritti, relazioni, fotografie e disegni,
prodotti degli alunni, realizzati anche in forma di ipertesto e pubblicati sul sito della scuola.
Lodi, 30 giugno 2011
Il Dirigente Scolastico
(prof. ssa Luisa Durì)
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ALLEGATO B
Docente individuato per il coordinamento e lo sviluppo del Progetto:
prof. ssa Monica Giarritiello
L’insegnante è stata fino all’a.s 2006/2007 Referente del progetto Intercultura presso la S.M.S.
“Ada Negri” di Lodi dove ha coordinato la Commissione Intercultura.
Ha maturato esperienza nell’ambito della didattica dell’italiano L2, insegnando italiano agli
stranieri nelle classi terze EDA durante gli anni scolastici 1998/1999 e 1999/200 e ha realizzato,
nell’anno scolastico 2002/2003, un percorso di alfabetizzazione di base rivolto agli alunni non
italofoni dei tre plessi della Scuola Ada Negri, articolato in 20 ore, finanziato dalla Provincia di
Lodi.
Dall’anno scolastico 2006/2007 le è stato affidato su progetto, dall’USP di Lodi e dal Dirigente
Scolastico, l’incarico di insegnare italiano agli alunni stranieri per 9 ore settimanali.
L’insegnante ha maturato competenze in ambito interculturale frequentando i seguenti corsi di
aggiornamento:












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


“Nazionalità, nazionalismi, integrazione europea. Per una didattica della storia dei Balcani
del Novecento” – Istituto M. Vegio, Commissione Tecnica Provinciale per l’Aggiornamento e
la Sperimentazione del CSA di Lodi – Marzo 2000 (totale 6 ore).
“Il colonialismo italiano in Africa” – Comune di Lodi, Assessorato ai Servizi Culturali;
decreto provveditoriale prot. n° 8470/A2a del 29 giugno 1998 – Marzo 2000 (totale 12.50
ore).
“La scuola in rete” – IRRE Lombardia – Dicembre/Febbraio (totale 20 ore), presso l’Istituto
Comprensivo Cazzulani, Scuola Polo per la documentazione nella Provincia di Lodi.
“L’accoglienza dei minori stranieri in una scuola che cambia” – Provincia di Lodi, CSA di
Lodi, ASL di Lodi – Febbraio/Marzo 2003 (totale 7 ore), presso il Centro Tangram di Lodi.
Corso di formazione interculturale “Didattico” – Provincia di Lodi, CSA di Lodi, ASL di Lodi –
Settembre/Dicembre 2002 (totale 24 ore), presso il Centro Tangram di Lodi.
“Intel: teach to the future” – Dicembre 2002/Gennaio 2003, presso l’Istituto Comprensivo
Cazzulani, Scuola Polo per la documentazione nella Provincia di Lodi.
Incontri tematici dei Referenti e delle Commissioni Intercultura tenutesi nei giorni
12/12/2003, 27/02/2004 e 14/05/2004 dalle 15 alle 17.30 presso l’Istituto Comprensivo
Cazzulani.
Incontro tematico “Italiano L2: verificare e valutare” – Centro Tangram di Lodi – 6
Maggio 2004 (totale 2 ore).
Seminario di studio “Educazione interculturale nelle Scuole della Lombardia” – Ufficio
Scolastico Regionale per la Lombardia e CSA di Lodi – 20 Febbraio 2004 (totale 6 ore).
Seminario sull’Albania – Centro Tangram di Lodi – Ottobre 2004.
“Oltre il disagio: percorsi di prevenzione” – COSPES – 18 e 19 Marzo 2005 (totale 8 ore).
“Il cinema per la formazione interculturale nella scuola” – Provincia di Lodi, CSA di Lodi –
Aprile/Maggio 2005 Lodi (totale 12,50 ore), presso il Centro Tangram di Lodi.
Consulenze con esperti dell’ISMU sull’accoglienza, i progetti L2, la stesura del POF in
chiave interculturale, la semplificazione dei testi presso il Centro Tangram di Lodi.
Partecipazione al corso “Il conflitto e la cooperazione come risorsa nell’apprendimento”,
promosso dal Centro Tangram di Lodi, a cura del dott. Daniele Novara, responsabile del
Centro Psicopedagogico per la pace – da Ottobre 2005 ad Aprile 2006 per un totale di 20
ore.
Partecipazione al corso di formazione su “Il metodo cooperativo” promosso dall’Ufficio
Scolastico Provinciale di Lodi in collaborazione con il Centro Risorse Tangram nei mesi di
Ottobre/Novembre 2006.
Partecipazione ad un laboratorio sul Coinvolgimento delle famiglie straniere presso il
Centro Risorse Intercultura Tangram, nell’a.s. 2009/2010
Partecipazione ad un corso di aggiornamento sull’autobiografia “Narrare di sé e degli altri”
a cura del dott. D. Demetrio e della dott.ssa Boffi presso l’I.C. Cazzulani nell’a.s.
2010/2011
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Scuola secondaria statale di primo grado “ADA NEGRI” DI LODI