COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D’IMPRESA Prof.ssa Valentina Martino A.A. 2014-2015 Da comunicazione interna a gestionale. Strategie, strumenti, casi di studio A cura di Valentina Martino e Raffaele Lombardi La comunicazione nelle organizzazioni Già nel 1936 C. Barnard evidenzia come “la tecnica di comunicazione modella la forma e l’economia interna dell’organizzazione […]; in un’esauriente teoria dell’organizzazione la comunicazione occuperebbe un posto centrale, poiché la struttura, la dimensione, il campo d’attività dell’organizzazione sono quasi interamente determinati dalle tecniche di comunicazione”. C. Barnard, studioso e presidente della New Jersey Bell Telephone Co.; (Barnard 1970, p.84). Pagina 2 La comunicazione interna È tradizionalmente la comunicazione che si svolge entro i confini giuridici di un’organizzazione con l’obiettivo di aumentare e consolidare il coinvolgimento dei collaboratori, il loro senso di appartenenza e la partecipazione al raggiungimento degli obiettivi d’impresa. Pagina 3 Alle origini della comunicazione interna Anni ’50 – ricostruzione post-bellica caratterizzata da La comunicazione interna è di tipo normativo, quindi finalizzata alla trasmissione di disposizioni e procedure, estremamente orientata al ruolo e senza la possibilità di instaurare un dialogo tra vertice e base aziendale. Pagina 4 L’ascesa della comunicazione interna fine anni ’50 – le innovazioni tecnologiche e le nuove “filosofie” di gestione del personale iniziano a far avvertire il bisogno di informazione all’interno delle aziende. anni ‘60 – in un contesto di benessere economico e con l’intensificarsi delle strutture produttive le imprese pongono maggiore attenzione alle “risorse umane” impegnate nel processo produttivo. anni ‘70 – un ruolo importante per lo sviluppo della comunicazione interna è giocato dalle lotte sindacali, con l’obiettivo di migliorare il dialogo tra le parti; anni ‘80 – lo sviluppo dell’Internal Marketing ne fa un’attività finalizzata al miglioramento della qualità del lavoro e del prodotto, attraverso la cura delle relazioni con i “clienti interni”. Pagina 5 I limiti di un concetto tradizionale È essenziale affidare alla comunicazione interna la gestione delle relazioni dell’organizzazione con tutte le categorie di soggetti più o meno strettamente legati all’impresa, i quali vengono a incarnare differenti ruoli: non più solo dipendenti. È necessario un ampliamento del suo raggio d’azione: la comunicazione interna può essere impiegata anche per sviluppare la qualità dei prodotti e/o dei servizi, così come per favorire la visibilità della corporate, delle sue attività e dei cambiamenti in corso. Le forme, i contenuti e gli strumenti di comunicazione sono sempre più complessi e diversificati all’interno delle organizzazioni, raggiungendo simultaneamente una molteplicità di pubblici. Pagina 6 La comunicazione gestionale Sostiene sia le conoscenze e le competenze interne all’impresa, sia i rapporti fiduciari: promuove dunque lo sviluppo del patrimonio intangibile aziendale, attraverso processi diretti a migliorare la performance delle risorse umane e, quindi, la produttività complessiva. Costituisce un’evoluzione della tradizionale comunicazione “interna”, estendendone il sistema di relazioni dai dipendenti a una pluralità di soggetti rilevanti per l’organizzazione, in quanto coinvolti nella generazione del valore. Pagina 7 Corvi, Fiocca 1996; Fiocca 2001;Sicoli 2008. Comunicare, a partire dall’ambiente interno Per un’impresa, le diverse componenti della comunità aziendale rappresentano a un tempo: il primo pubblico strategico, con il quale è un imperativo «etico» comunicare; un decisivo vettore di comunicazione (e ascolto) verso altri pubblici strategici, soprattutto laddove il personale rivesta un ruolo di front-office. Pagina 8 I flussi di comunicazione Flussi di comunicazione verticale: dal top management ai livelli intermedi fino ai dipendenti (top down) e viceversa, a partire dai dipendenti al vertice aziendale (bottom up). Flussi di comunicazione orizzontale: coinvolgono i dipendenti che ricoprono il medesimo livello gerarchico in diversi settori o funzioni dell’azienda (può quindi riguardare ogni livello interno oppure settori specifici dell’azienda in collegamento fra loro). Flussi di comunicazione trasversale: mettono in relazione il personale interno (a tutti i livelli) con i soggetti esterni dal punto di vista giuridico, più o meno interrelati all’attività produttiva dell’impresa. Boldizzoni 2009. Pagina 9 La mappa degli stakeholders Ambiente Comunicazione rivolta al mercato del lavoro Istituzioni Opinione pubblica Sistema dei media Mercato del lavoro Comunicazione rivolta alla “struttura ampliata” Sindacati Partner (consulenti, fornitori, distributori etc.) Comunicazione rivolta alla comunità aziendale Dipendenti/management Collaboratori/volontari Famiglie dei dipendenti Ex dipendenti Pagina 10 Le dimensioni strategiche Costruire e condividere identità e valori guida Engagement degli stakeholder interni Promuovere innovazione e cambiamento Fonte: Invernizzi, Romenti, 2012, p.105. Enabling ed empowering dei soggetti organizzativi Pagina 11 1. Enabling ed empowering dei soggetti organizzativi L’organizzazione deve creare le condizioni per lo sviluppo dei soggetti al suo interno, ovvero: favorire le condizioni strutturali e psicologiche affinché i dipendenti possano svolgere con successo il ruolo e le attività prescritte; creare i presupposti e le opportunità che consentano ai dipendenti di divenire protagonisti delle proprie decisioni e dei processi lavorativi. Pagina 12 Enabling L’ambiente di lavoro: gli spazi organizzativi sono dotati di una valenza comunicazionale, capace di influenzare le dinamiche organizzative, i comportamenti e le modalità di interazione tra i soggetti. la struttura; il design; la disposizione degli spazi etc. Clima organizzativo: opinioni e percezioni dei dipendenti sulla loro esperienza del contesto organizzativo e dei comportamenti di colleghi, subordinati e superiori. Indagini di clima; Communication audit. Pagina 13 Empowering Empowerment strutturale: l’insieme di tecniche manageriali volte al potenziamento del ruolo dei soggetti, attraverso l’accesso alle risorse. Empowerment psicologico: è rappresentato dalla reazione cognitivo-psicologica dei soggetti, in risposta al potenziamento del proprio ruolo organizzativo. Lavorare su questi due piani congiuntamente consente ai soggetti di sentirsi potenziati sul piano sia effettivo che percettivo. Pagina 14 2. Engaging internal stakeholder l’insieme di iniziative messe in campo dal management per stimolare i soggetti a sviluppare una forte connessione con l’organizzazione, con il proprio lavoro e con i propri colleghi; è una condizione psicologica individuale caratterizzata da uno slancio positivo verso la propria organizzazione e da un senso di appagamento legato al proprio lavoro; non può essere forzatamente indotta ma si possono attuare strategie di comunicazione atte a facilitare la creazione di un legame forte tra individuo e organizzazione. Pagina 15 Il ruolo della comunicazione Far leva sulla comunicazione interpersonale tra capo e collaboratori e tra colleghi per stimolare il senso di appartenenza; è fondamentale che tali iniziative di comunicazione siano pianificate nel tempo e non occasionali, apportando all’organizzazione benefici nel lungo periodo: aumentare la motivazione; rafforzare il coinvolgimento; intensificare l’impegno; aumentare la soddisfazione. Pagina 16 I risultati di un processo di engagement L’engagement degli stakeholder interni può facilitare l’organizzazione nel: ridurre il tasso di turn-over dei dipendenti; aumentare la capacità di trattenere i talenti; migliorare le performance organizzative. Inoltre, alla soddisfazione degli stakeholder interni è strettamente connessa la soddisfazione dei soggetti esterni all’organizzazione. Pagina 17 3. Costruire e condividere identità e valori guida Obiettivo dell’organizzazione è riuscire a proporre un’identità coesa e una cultura forte, al punto di innescare un processo di identificazione fra gli individui e l’organizzazione per la quale operano. È necessario quindi un processo di allineamento degli obiettivi dei dipendenti agli obiettivi strategici dell’organizzazione. Pagina 18 Cultura d’impresa Identifica la specifica visione del mondo che permea le strategie aziendali, facendo perno sul sistema di significati che i membri di un’organizzazione fanno propri nel tempo e incorporano nei comportamenti quotidiani. Tre diversi strati espressivi della cultura aziendale: artefatti: le espressioni manifeste e osservabili della cultura organizzativa; valori dichiarati: le ideologie e le strategie formulate esplicitamente dall’organizzazione; assunti impliciti: i valori taciti condivisi, che costituiscono l’essenza stessa di una cultura organizzativa. Edgar H. Schein 1990; 2000. Pagina 19 Il processo di identificazione La comunicazione gestionale supporta gli individui nel processo di socializzazione alla cultura dell’organizzazione, facilitando l’identificazione tra i due soggetti. Compito della comunicazione è di rivelare l’identità dell’organizzazione ai suoi membri attraverso una combinazione di messaggi verbali, simbolici e comportamentali e l’uso appropriato di strumenti di comunicazione off e on line. Pagina 20 4. Promuovere l’innovazione e il cambiamento La comunicazione ai dipendenti può diventare parte integrante di programmi di change management. Il modo in cui il cambiamento viene formulato, annunciato e spiegato ai dipendenti è determinante per la sua efficace attivazione e implementazione. Informare sul cambiamento per: fronteggiare il conservatorismo; ridurre l’incertezza, la perdita di controllo; ridurre la sfiducia nelle azioni dell’organizzazione. Pagina 21 Il cambiamento come processo partecipativo Il cambiamento è un processo partecipativo, legato alla disponibilità e alla volontà dei soggetti a cooperare e agire per il cambiamento. Richiedi quindi: un’azione di comunicazione coinvolgente; la comprensione di come i soggetti vivono il cambiamento; la segmentazione dei pubblici interni in base alle loro reazioni al cambiamento; l’attuazione di un processo di sviluppo delle persone, funzionale alla produzione di nuove idee e conoscenze. Pagina 22 Strategie per la gestione del cambiamento 5 diverse strategie di comunicazione per suscitare il coinvolgimento nei confronti del cambiamento: spray and pray: diffusione “a pioggia” di tutte le informazioni disponibili; tell and sell: identificazione delle informazioni più rilevanti da diffondere; underscore and explore: compartecipazione, discussione e cooperazione sugli esiti del cambiamento; identify and reply: scaturisce dall’analisi dei bisogni di comunicazione e dalle aspettative dei dipendenti; withhold and uphold: ritenzione di tutte le informazioni da parte del management, assenza di coinvolgimento dei dipendenti. Clampitt, DeKoch, Cashman 2000. Pagina 23 Gli strumenti Pagina 24 Obiettivi della comunicazione Trasmettere notizie, procedure e disposizioni; instaurare rapporti informativi, professionali e formativi Strumenti “freddi” Scopi di natura psico-sociale: sviluppare maggiore coinvolgimento, rendere partecipi, attenuare le conflittualità e stimolare un clima proattivo Strumenti “caldi” Pagina 25 Gli strumenti “freddi” Strumenti iconici Marchio e sistema di identità visiva Ambiente di lavoro Comunicazioni in house (bacheche, schermi informativi, totem, info-point, affissioni etc.) Fater Spa (www.fater.it): Campagna di comunicazione interna per comunicare l'avvio degli incentivi per l'acquisto di bici a pedalata assistita e sensibilizzare i dipendenti sulla tematica della mobilità sostenibile. Pagina 26 Gli strumenti “freddi” Strumenti scritti e letteratura aziendale Comunicazioni di servizio (avvisi, lettere, circolari etc.) Procedure di lavoro (mansionari, organigramma, manuali etc.) Editoria aziendale (house organ, magazine, newsletter, bilancio, monografie, opuscoli, welcome book, carta dei valori, codice etico etc.) Reporting e rassegna stampa Pagina 27 Gli strumenti “freddi” Audiovisivi e strumenti telematici Posta elettronica Cataloghi elettronici Intranet/Extranet/Internet Film e video aziendali Radio aziendale Business tv Pagina 28 Gli strumenti “caldi” Comunicazioni dirette (colloqui, riunioni, meeting, task force, team, passaparola etc.) Eventi (convention, presentazioni, celebrazioni, premiazioni, family day etc.) Community e social media interni Archivio storico e museo aziendale Training, formazione e valutazione Pagina 29