NUMERO 144 - 18 GIUGNO 2013 2 3 4 6 8 9 Nuove emissioni La guerra dei prezzi si scalda anche in Europa Vanguard si affaccia anche a Parigi e Amsterdam Pillole ETF iShares vede gli asset degli ETP europei superare i 900 mld $ di masse in gestione nel 2017 Tema caldo La volatilità torna a farsi sentire, come muoversi con gli ETF Focus Banca Imi Il rialzo dei tassi penalizza le obbligazioni societarie ETF in cifre ETF Plus: migliori, peggiori e più scambiati a uno e sei mesi Commento agli ETF Mese da dimenticare per gli ETF legati a Grecia, Brasile e Turchia Guerra dei prezzi in salsa europea È disponibile la nuova app di ETF news per il tuo Ipad, è gratis! a cura di Titta Ferraro NUOVE EMISSIONI Vanguard amplia l’offerta nel Vecchio continente alzando i toni della guerra dei prezzi lo scorso mese della gamma di ETF proposta sul mercato londinese con il lancio di un poker di replicanti che si rifanno a indici Ftse (FTSE Developed Europe Index, FTSE Developed Asia Pacific ex Japan Index, FTSE Japan Index e FTSE All-World High Dividend Yield Index). Il Ter di queste nuove proposte va da un minimo di 0,15% e un massimo di 0,29%. In particolare il TER sul Ftse Japan (0,19%) risulta il più conveniente tra i Con lo sbarco vari replicanti presenti sulla City anche a Parigi e legati all’azionario giapponese. Amsterdam si fa A inizio giugno c’è stato infine cross-listing di sette ETF sul più capillare la ilNyse Euronext di Amsterdan presenza in Europa e Parigi. Si tratta di strumenti degli ETF di Vanguard quotati in euro che prevedono che presentano tutti una replica fisica completa. TER decisamente Il TER spazia da un minimo contenuti dello 0,09% per il Vanguard S&P 500 ETF allo 0,45% per il Vanguard FTSE Emerging Markets ETF. “Il cross-listing a Parigi e Amsterdam ha rimarcato Axel Lomholt - sottolinea il nostro impegno verso i mercati europei e vogliamo rendere disponibili i nostri ETF dai costi molto contenuti agli investitori di tutta l’Europa”. Vanguard non è l’unico emittente presente in Europa che sta facendo leva sulla voce costi. La francese Lyxor ha A inizio giugno l’approdo a Parigi e Amsterdam rivisto il TER di alcuni suoi ETF di punta, ultimi in ordine La strategia di crescita in Europa è stata implementata di tempo lo scorso mese quelli sui replicanti legati a Ftse da Vanguard in questa prima metà del 2013. Prima con 100 (da 0,3% a 0,15%) e S&P 500 (da 0,2% a 0,15%). l’approdo sul SIX Swiss Exchange, poi con l’ampliamento Da oltreoceano con furore. Vanguard, terzo maggiore emittente di ETF al mondo con masse in gestione per 290 mld di dollari, preme sull’acceleratore per implementare la crescita delle proprie masse gestite in Europa. A poco più di un anno dal debutto sulla Borsa di Londra, Vanguard ha alzato a nove il numero dei suoi ETF proposti sulla City e portato parte di questi ETF anche sull’Euronext di Parigi e Amsterdam. Minimo comun denominatore della proposta dell’emittente statunitense è il forte accento dato alla componente costi con il livello medio del TER (Total Expense Ratio) dei propri ETF risulta inferiore rispetto a quelli degli altri provider. Un cavallo di battaglia che in questi anni è stato portato avanti con successo sul mercato statunitense permettendo a Vanguard di guadagnare quote di mercato. “Gli ETF stanno crescendo di popolarità in Europa - ha rimarca recentemente Axel Lomholt, Head of International Product Development and Management di Vanguard - e la nostra esperienza in altri mercati ci suggerisce che questo trend è destinato a continuare”. In merito alla politica dei bassi costi, Lomholt ha sottolineato come anche gli investitori europei sono alla ricerca di prodotti più efficienti a livello di costi per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi. 2 L’attenzione alla voce costi da parte degli emittenti di ETF rispecchia la crescente importanza riservata dagli investitori alle spese associate all’acquisto di un ETF. Dall’ultimo EDHEC European ETF Survey emerge infatti che il TER è al primo posto tra gli elementi valutati con più attenzione prima di acquistare un fondo quotato a gestione passiva: il 68% degli interpellati ha indicato il TER quale elemento “critico” nella scelta dell’ETF. Percentuale in deciso aumento rispetto al 61% emerso un anno fa, sopravanzando la scelta dell’indice sottostante (65,5%). I costi degli ETF proposti da Vanguard sull’Euronext Nome Vanguard FTSE Developed Europe UCITS ETF Vanguard FTSE Developed Asia Pacific ex Japan UCITS ETF Vanguard FTSE Japan UCITS ETF Vanguard FTSE All-World High Dividend Yield UCITS ETF Vanguard S&P 500 ETF Vanguard FTSE Emerging Markets ETF Vanguard FTSE All-World ETF TER 0,15% 0,22% 0,19% 0,29% 0,09% 0,45% 0,25% Fonte:Vanguard ETP: iShares vede asset industria europea superare i 900 mld $ nel 2017 Mark Wiedman, responsabile globale di iShares, prevede che il mercato europeo degli ETP (exchange traded product) supererà quota 900 miliardi di dollari entro la fine del 2017, grazie all’ulteriore diffusione degli ETP in tutto il continente e in nuovi segmenti di clienti. “Il mercato degli ETP europeo è stato tradizionalmente il fratello minore di quello statunitense - sottolinea Wiedman - ma questa percezione non perdurerà a lungo. Infatti, gli investitori europei stanno iniziando a considerare gli ETP veicoli di investimento tradizionali, grazie anche alla risoluzione in corso dei limiti strutturali che li hanno resi tradizionalmente resi meno accessibili”. Marinof nuovo responsabile di SPDR ETFs per area EMEA SPDR ETFs, la piattaforma ETF di State Street Global Advisors (SSgA), ha nominato Alexis Marinof come responsabile di SPDR ETFs per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. Marinof sarà responsabile della gestione delle strategie di SSgA sul mercato degli ETF nell’area EMEA lavorando a stretto contatto con le funzioni di sviluppo prodotto, vendite, marketing e capital markets. Marinof riporterà Mike Karpik, Senior managing director e responsabile per l’area EMEA di SSgA e a Jim Ross, Senior managing director e global head di SPDR ETFs. Afflussi per 24,3 mld $ sugli ETP a maggio A maggio gli afflussi sugli ETP sono stati pari a 24,3 miliardi di dollari guidati dai replicanti azionari che hanno segnato lo scorso mese una raccolta positiva di 25 mld di dollari seguita dagli ETP obbligazionari con 3,1 mld, mentre i prodotti sulle commodity hanno evidenziato fuoriuscite per 6,7 mld. I dati mensili riportati dal Global ETF and ETP industry insights report di ETFGI evidenziano come il saldo da inizio anno sia di +107 mld di dollari. Le masse gestite si sono portate ai nuovi massimi storici a quota 2,14mila miliardi di dollari. Ubs porta anche a Londra l’ETF broad commodity Sbarca sul London Stock Exchange l’UBS ETF Bloomberg CMCI Composite che offre un’esposizione diversificata alle materie prime tramite un indice di commodity ampiamente diversificato e dinamico. L’ETF replica l’andamento dell’UBS Bloomberg Constant Maturity Commodity Index (CMCI) Composite, composto da 28 contratti futures su commmodity appartenenti ai cinque diversi settori delle materie prime (energia, agricoltura, bestiame, metalli industriali e preziosi). L’emittente svizzera propone questo ETF nella doppia versione classe “A” e “I” (la classe I presenta commissioni inferiori ed è dedicata ad investitori che considerano ampi volumi di negoziazione). Il medesimo ETF è stato lanciato in precedenza a Zurigo, Francoforte e Milano. 3 db x-trackers CSI 300 UCITS ETF La Cina a portata di mano 1 News Deutsche Asset & Wealth Management F a ET rop de u an n E gr i ù 00 pi 3 Il SI lC su NEWS DAL MONDO ETF Con il db x-trackers CSI 300 UCITS ETF è possibile investire con un’unica transazione in un RCPKGTGOQNVQFKXGTUKɦECVQFKC\KQPKFGNNC%KPCEQPVKPGPVCNG.oKPFKEG%5+EQORTGPFGKPHCVVK le A-shares emesse da società cinesi quotate nelle borse di Shanghai e Shenzhen, denominate KP4GPOKPDKGCNVTKOGPVKFKɨ EKNOGPVGCESWKUVCDKNKFCEQNQTQEJGPQPTKUKGFQPQKP%KPC Con un patrimonio gestito di quasi un miliardo di dollari in continua crescita, il db x-trackers CSI 300 UCITS ETF è il più grande ETF creato per replicare l’indice CSI 300 in Europa1. 1 Nome del prodotto ISIN Codice di neg. TER Dividenti db x-trackers CSI 300 UCITS ETF (1C) LU0779800910 XCHA 0,50% Capitalizzazione Fonte: DB ETF Ricerca, marzo 2013 www.dbxtrackers.it Prima dell’adesione leggere il documento di quotazione, il prospetto ed il KIID del comparto rilevante. Avvertenze – Potete ottenere gratuitamente tali documenti presso Deutsche Bank AG, Via Turati 27, 20121 Milano e sul sito www.dbxtrackers.com. db x-trackers è un marchio commerciale di proprietà di Deutsche Bank AG. Gli ETF descritti nel presente opuscolo informativo sono azioni di db x-trackers II, una società d’investimento costituita ai sensi del diritto lussemburghese nella forma di Société d’Investissement à Capital Variable (SICAV). Deutsche Bank AG e lo sponsor degli indici non rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia circa i rendimenti che possono essere ottenuti dall’utilizzo del relativo indice. Le informazioni contenute nel presente documento sono destinate esclusivamente all’utilizzo in Italia. La pubblicazione del presente documento PQPEQUVKVWKUEGWPCOQFCNKV¼FKQɥGTVCCNRWDDNKEQFCRCTVGFK&GWVUEJG$CPM#)GPQPEQUVKVWKUEGQKPVGPFGHQTPKTGCNEWP giudizio, da parte della stessa, sull’opportunità dell’eventuale investimento ivi descritto. I prodotti descritti adottano una struttura swap based. Si prega di far rifermento alla sezione “Rischio di Controparte” presente nel Documento di Quotazione e nel Prospetto per una descrizione dettagliata dello stesso e delle tecniche per ridurlo attraverso il rilascio di una garanzia. Deutsche Asset & Wealth Management racchiude in sé tutte le attività di asset management and wealth management EQPFQVVGFC&GWVUEJG$CPM#)GFCNNGUWGɦNKCNKGUWEEWTUCNK&GWVUEJG#UUGV9GCNVJ/CPCIGOGPVHQTPKUEGRTQFQVVKGUGTXK\K CNNCRTQRTKCENKGPVGNCVTCOKVGWPCQRKÕUQIIGVVKIKWTKFKEKEJGRQUUQPQGUUGTGKPFGPVKɦECVKFCKENKGPVKCNNoKPVGTPQFGKEQPVTCVVK CEEQTFKOCVGTKCNKFKQɥGTVCQCNVTCFQEWOGPVC\KQPGRGTVKPGPVGCVCNKRTQFQVVKQUGTXK\K a cura di Titta Ferraro TEMA CALDO 4 La volatilità torna a bussare, come muoversi con gli ETF Niente di allarmante e livelli ancora a distanze siderali dai picchi del 2008, ma la volatilità torna a bussare alle porte dei mercati. L’indice Vix che certifica l’andamento della volatilità dello S&P 500 in queste settimane è risalito sui massimi da febbraio raggiungendo area 18, allontanandosi con decisione dai minimi a 6 anni a cui era scesa negli scorsi mesi (minimo a 11,3 il 14 marzo scorso). Livelli del VIX che rimangono comunque sotto la media storica che è di 20,23 considerando gli ultimi 23 anni. Risalita della volatilità coincisa con l’emerge di timori legati a un ritiro anticipato delle misure straordinarie di stimolo monetario da parte della Federal Reserve. Lo scorso 22 maggio il numero uno della Fed, Ben Bernanke, ha aperto a una riduzione del ritmo di acquisti mensili di I timori per le prossime bond (attualmente pari a 85 mld mosse della Fed, che di dollari) se si assisterà a un potrebbe anticipare sostenuto miglioramento del mercato del lavoro. E da quel giorno la livelli di volatilità”. l’avvio dell’exit volatilità sul mercato ha iniziato a Guardando alle opportunità strategy, hanno intensificarsi portando molti esperti offerte dagli ETF, le possibilità di ridestato la volatilità a prevedere che questo fenomeno si movimenti repentini sui mercati dei mercati. Quali confermerà anche nei prossimi mesi. azionari come i recenti cali vistovi opzioni per posizionarsi Secondo il ceo di JP Morgan, Jamie evidenziati dalla Borsa di Tokyo su questa asset class Dimon, l’aumento della volatilità aumenta le possibilità di trading di contraddistinguerà i mercati finché breve periodo attraverso l’utilizzo non ci sarà un ritorno alla normalità per i livelli dei tassi di replicanti a leva o short. Questi prodotti sono atti di interesse applicati dalle principali banche centrali. soprattutto a cogliere i trend di brevissimo periodo “Ci stiamo avvicinando a un moderato cambiamento e quindi si addicono principalmente a investitori con della politica della Fed - sottolinea Russ Koesterich, un’elevata conoscenza ed esperienza in prodotti global chief investment strategist di BlackRock - e gli finanziari. I rendimenti misurati su periodi maggiori investitori dovranno prevedere qualche aumento dei di un giorno possono discostarsi da quelli offerti dall’indice di riferimento (effetto compounding), in particolare proprio in periodi caratterizzati da elevata volatilità. Gli ETF long (e short) che guardano al VIX Per puntare direttamente sull’asset class volatilità recentemente si è ampliata l’offerta per gli investitori italiani. Lyxor, che un anno fa aveva portato a Piazza Affari il primo ETF legato alla volatilità, il mese scorso ha portato a Milano il Lyxor ETF Unleveraged S&P 500 VIX Futures Enhanced Roll che ha preso il posto del Lyxor ETF S&P 500 VIX Futures Enhanced Roll attraverso un’operazione di fusione per incorporazione. Il cambio ha l’obiettivo di proporre un TEMA CALDO ETF con un’esposizione solo parziale alle oscillazioni dei future sul VIX in modo da ridurre le variazioni di prezzo dell’ETF stesso. Per fare questo, un comitato di gestione rivede con cadenza settimanale la componente legata all’indice di volatilità S&P500 VIX Futures Enhanced Roll, che può raggiungere un massimo del 50% del patrimonio dell’ETF Gli ETF sulla anziché essere fissa al come accadeva invece volatilità 100% con l’ETF incorporato. In permettono di avere questo modo il nuovo ETF un’esposizione consente di mantenere un piena sui futures VAR (Value At Risk – stima sul Vix oppure della probabilità di perdita prevedono una massima) contenuto grazie rimodulazione all’impiego di strumenti dell’esposizione del mercato monetario alle oscillazioni dei nella quota di portafoglio futures sul Vix non investita nell’indice di volatilità. La fusione ha comportato anche la riduzione delle spese di gestione (Ter) dal precedente 0,70% allo 0,40%. Per replicare una posizione long sui future sul VIX la gamma di Lyxor mette a disposizione anche altri due ETF: il Lyxor Etf Dynamic Long VIX Futures Index che replica in maniera dinamica (ammontare esposizione Future sul VIX ed effetto contango rivista su base giornaliera da un algoritmo quantitativo) Andamento indice VIX negli ultimi 5 anni l’andamento dell’indice composto 80 da future sul VIX e il Lyxor ETF 70 S&P 500 VIX Futures Enhanced 60 Roll (LUX) che è esposto al 50 100% all’andamento dell’indice. Anche questi ETF risultano 40 adatti a investitori con un’elevata 30 esperienza e adeguate competenze sull’asset class 20 della volatilità. Queste premesse 10 suggeriscono di dedicare alla 2008 2009 2010 2011 2012 2013 volatilità solo una quota residuale del portafoglio complessivo. Fonte: Bloomberg C’è poi il Lyxor ETF Dynamic Short VIX Futures Index che invece permette base alla situazione del mercato, mira a ridurre il rischio un’esposizione inversa sulla volatilità attesa attraverso connesso alle caratteristiche dell’indice. In questo caso un paniere di futures S&P500 VIX quotati sul CBOE. Il si cerca di proteggere l’investimento da movimenti rendimento dell’indice è dato dalla performance di un avversi (cioè al rialzo) della volatilità spostandosi, paniere di contratti future a breve termine (scadenze quando necessario, da una posizione parzialmente da uno a due mesi) sull’indice VIX, maggiorato della short sulla volatilità ad una posizione di piena liquidità. performance cumulativa dei titoli del Tesoro statunitensi Per tutti questi ETF sulla volatilità l’investitore risulta a 3 mesi (3-month T-Bill). La determinazione del peso esposto al rischio di cambio euro/dollaro in quanto gli della componente short del paniere sottostante avviene ETF sono negoziati in euro, mentre gli indici sottostanti attraverso l’utilizzo di un algoritmo quantitativo che, in sono denominati in dollari. I prezzi dei VIX Future a cui si rifanno gli ETF esprimono le aspettative del mercato in merito al valore del VIX Index alla scadenza dei future e non il valore del VIX Index corrente. Pertanto l’evoluzione dei prezzi dei VIX Future non è identica all’evoluzione del valore del VIX Index corrente. L’utilizzo di contratti futures fa inoltre entrare in gioco l’effetto contango, ossia il costo in capo all’investitore che assume una posizione long sul 5 Vix e si trova a fronteggiare prezzi dei futures sul VIX maggiori rispetto al valore corrente del VIX. Ciò causa un elevato costo per gli strumenti long di volatilità che, pertanto, soffrono di una progressiva erosione del loro valore a meno di forti rialzi della volatilità. Di contro negli indici short sulla volatilità come il Lyxor ETF Dynamic Short VIX Futures Index il contango si trasforma da un elemento di costo ricorrente ad un elemento di ricavo ricorrente. FOCUS BANCA IMI Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast L’APPROFONDIMENTO DI BANCA IMI Il rialzo dei tassi penalizza le obbligazioni societarie, puntare sui titoli brevi 6 Nel corso dell’ultimo mese, l’attenzione dei mercati si è focalizzata sull’andamento delle politiche monetarie. Il principale sviluppo del mese di maggio è stato infatti l’aumento della probabilità che la Fed inizi a ridurre il ritmo di acquisto titoli (dagli attuali 85 miliardi di dollari mensili del programma QE3, a 65-70 miliardi) nel corso dell’estate, tra agosto e settembre. I dati sull’andamento dell’occupazione nel mese di maggio, rilasciati a inizio di giugno, sono stati complessivamente positivi e non hanno modificato il quadro macroeconomico determinante stimoli monetari ha indotto un deciso rialzo dei rendimenti USA su tutte le scadenze, in particolare sul tratto medio-lungo. Nella prima decade di giugno il rendimento del Treasury decennale ha superato il 2,2%, livello più alto da aprile 2012. Il movimento della curva USA ha trascinato al rialzo anche i rendimenti dei governativi core europei. La correlazione del Bund con la curva in dollari appare molto significativa, ma il decoupling fra i fondamentali macroeconomici delle due aree dovrebbe limitare, a nostro avviso, i flussi in vendita sul Bund. Infatti gli Stati Uniti, malgrado la forte restrizione fiscale, sembrano essere in grado di consolidare la ripresa, mentre l’Europa fatica ad uscire dalla recessione. Le nuove stime dello staff BCE hanno rivisto a -0,6% (dal La prospettiva di una precedente -0,5%) la crescita progressiva riduzione attesa nel 2013, con rischi degli stimoli monetari sempre sbilanciati verso il da parte della basso. Federal Reserve, con aumento In tale contesto, il mercato per le decisioni della Fed. Anche se la Fed ha dei rendimenti dei Treasury, ha delle obbligazioni societarie chiaramente indicato la portato a un riprezzamento anche non governative ha registrato volontà di muoversi con per le obbligazioni societarie nell’ultimo mese un ritorno totale negativo, sia sugli cautela, i mercati si sono Investment Grade che sugli High Yield. Anche se mostrati molto vulnerabili all’ipotesi di perdere, il bilancio da inizio anno resta ancora positivo, seppur gradualmente, l’ampio supporto delle Banche soprattutto per i titoli con rating speculativo (pari o centrali. Maggiore chiarezza si avrà nelle prossime inferiore a BB+), la correzione intervenuta nell’ultimo riunioni del FOMC (19 giugno, 31 luglio e 18 mese è stata significativa e superiore all’1%. settembre). Il riprezzamento del mercato ha interessato La prospettiva di una progressiva riduzione degli 7 simultaneamente sia il segmento cash che quello derivato (indici di CDS) con quest’ultimo che, come noto, è appannaggio degli investitori istituzionali. Su tutti gli indici derivati il bilancio dell’ultimo mese è caratterizzato da un deciso allargamento, più pronunciato sul Crossover che rappresenta il costo medio della protezione dal rischio di insolvenza sugli emittenti a rating più debole. I sintomi del cambio di mood nei confronti della carta a spread sono arrivati, oltre che dalle performance di mercato secondario, anche dalle dinamiche del mercato primario. Dopo che nel corso del mese di aprile i volumi di nuove emissioni erano risultati, sia in Europa che negli USA, molto elevati a partire dal mese di maggio il clima di maggiore cautela si è riflesso sia nei volumi che nelle condizioni di collocamento. I nuovi bond sono stati mediamente prezzati concedendo premi di rendimento, per ora modesti, in confronto alla carta già in circolazione. Rispetto al recente passato, in cui la ricerca di rendimento aveva consentito agli emittenti di collocare sul mercato importi consistenti a condizioni estremamente interessanti (con premi al rischio molto contenuti), l’atteggiamento degli investitori pare divenuto meno accomodante. Malgrado una maggiore selettività di prezzo, il mercato è apparso comunque ancora piuttosto ricettivo e ben lontano da quelle fasi di quasi paralisi che si erano sperimentate molte volte negli anni scorsi durante le fasi di acutizzazione della crisi. Nel complesso, il mercato primario ha quindi inviato per ora segnali salutari di correzione di eccessi di euforia. L’impostazione del mercato, ancora positiva ma nel complesso più selettiva, ha trovato conferma anche sulla piazza domestica. Negli ultimi giorni Poste Italiane (BBB+/Baa2), ad esempio, si è presentata sul mercato con un bond quinquennale a tasso fisso. A fronte di un importo offerto di 750 La performance sui titoli corporate e sui governativi, milioni di euro, il titolo ha avuto sia core che periferici (ritorno totale, dati %) un bid-to-cover ratio superiore a 6 volte e ciò ha consentito di ridurre il 6,0 premio pagato a 225pb sopra swap 5,0 1 mese 3 mesi da inizio anno (dai 235pb inizialmente ipotizzati). 4,0 L’emittente ha beneficiato di un effetto 3,0 “rarità” (erano 11 anni che non si presentava sul mercato) e del fatto di 2,0 1,0 essere molto conosciuto sul mercato 0,0 domestico. Un’altra operazione in cantiere, quella del bond ibrido di -1,0 Enel diviso in tranche su diverse -2,0 Obbligazioni IG Obbligazioni HY Obbligazioni Governativi core Governativi valute, è stata invece messa periferici bancarie temporaneamente in lista d’attesa Nota: indici Total Return Iboxx Euro sia per corporate che per governativi core (titoli tedeschi con durata 1-3 anni) per trovare il momento ottimale di Fonte: Bloomberg, dati aggiornati alle chiusure del 14 giugno 2013 collocamento. fondamentali dell’Eurozona. Per quanto riguarda le prospettive In ogni caso, la maggiore incertezza sugli sviluppi del comparto riteniamo che la dinamica dei tassi delle politiche monetarie e della liquidità, unita core, sia in termini di livello dei medesimi che di soprattutto alla maggiore volatilità dei tassi, manterrà volatilità, rappresenti effettivamente il fattore chiave il mercato della carta a spread piuttosto incerto. La che indirizzerà le scelte degli investitori nei prossimi ricerca di rendimento non ci pare possa più essere mesi. La relazione tra tassi e spread è, come noto, l’unico criterio delle scelte di investimento. storicamente piuttosto nebulosa. Occorre infatti Ci pare opportuno modificare a Neutrale da capire in che misura il rialzo dei tassi possa essere Moderatamente Positiva la nostra view sul comparto, interpretato dal mercato come un segnale di ripresa sia con riferimento agli Investment Grade che agli del ciclo e dell’economia reale. In questo senso High Yield. l’aumento dei tassi dovrebbe essere accompagnato, Dal punto di vista operativo, consigliamo comunque almeno in una prima fase, da un restringimento del premio al rischio indotto dal miglioramento della credit di privilegiare all’interno dei portafogli titoli con vita residua limitata, che strutturalmente sono meno quality. Considerando la situazione congiunturale europea di perdurante debolezza (il che ci porta a non vulnerabili al rischio-tasso. Il fatto che il mercato si stia indirizzando in questo senso, emerge anche dagli escludere ulteriori interventi espansivi da parte della BCE, con una nuova limatura del tasso refi a luglio) il ultimi dati di mercato primario: gli emittenti stanno, infatti, emettendo volumi crescenti di carta con movimento intervenuto sul Bund appare da attribuire duration bassa. alla correlazione con i tassi americani più che ai OSSERVATORIO ETF I MIGLIORI A 1 MESE La pagina dei numeri di ETF News Europa - Indice EuroStoxx 50 Usa - Indice S&P 500 1700 1650 2800 1600 1550 2600 1500 1450 1400 2400 1350 1300 2200 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 CHIUSURA Eurostoxx50 Ftse Mib Dax30 Ftse100 2703 16194 8216 6330 3 MESI -0,50 1,56 2,16 -1,84 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI 1,83 0,11 6,92 6,79 24,88 24,31 30,97 15,44 Far East - Indice Nikkei 1250 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 CHIUSURA Dow Jones S&P 500 Nasdaq Russell 2000 15070 1627 2944 981 3 MESI 5,04 5,60 6,41 4,29 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI 13,70 13,29 9,83 16,53 19,13 21,88 14,61 27,87 Commodity - Indice CRB 340 16000 15000 320 14000 13000 300 12000 11000 10000 280 9000 8000 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 CHIUSURA Giappone Cina Russia Brasile 13033 807 1314 49332 3 MESI 6,44 3,51 -11,59 -13,84 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI 31,08 25,97 -12,59 -18,81 49,15 27,02 -2,02 -12,65 260 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 CHIUSURA Crb Petrolio Wti Oro Cacao 286 98 1383 669 apr-13 mag-13 giu-13 3 MESI -2,78 4,15 -14,05 -7,08 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI -3,16 11,03 -17,39 -7,08 4,62 17,25 -15,17 11,59 Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l’alto quella a 20 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 20 giorni perfora verso l’alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni. 8 Etfx Ftse Mib Super Short St 2X Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xshort Db X-Trackers - Dj Stoxx Eur Lyxor Etf Ftsemib Daily Short Lyxor Etf Stx50 Dailyx2 Short MIGLIORI A 6 MESI Ishares Msci Jpn Month Eu Hd Rbs Topix Eur Hedged Etf Powershares Global Clean Energy Db X-Trackers S&P 500 2X Leveraged Amundi Etf Lev Usa I PEGGIORI A 1 MESE Lyxor Etf Ftse Athex 20 Lyxor Etf Brazil Ibovespa Rbs Market Access Dow Jones Ishares Msci Brazil Lyxor Etf Turkey I PEGGIORI A 6 MESI Etfx Daxglobal Gold Mining Rbs Market Access Nyse Arca Etfx Daxglobal Coal Mining Db X-Trackers S&P 500 2X Inv Rbs Short Ftse 100 Etf I PIÙ SCAMBIATI / QUANTITÀ Lyxor Etf Ftsemib Daily Leverage Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xshort Lyxor Etf Ftse Mib Ishares S&P 500 Index Fund Ishares Msci Japan Fund I PIÙ SCAMBIATI / VALORE Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh Lyxor Etf Ftsemib Daily Leverage Lyxor Etf Ftse Mib Ishares S&P 500 Index Fund Ishares Euro Stoxx 50 PREZZO € VOLUMI PER % 1 MESE PER % 6 MESI TREND BT TREND MT 50,76 22,935 26,835 38,325 17,53 14964 2194567 4414 42884 55836 13,42 13,18 7,13 6,95 6,34 -12,50 -11,45 -8,33 -4,49 -14,28 32,31 27,30 3,61 18,04 425,88 270095 19300 3824 10364 413 -13,41 -14,29 -3,15 -6,16 -9,27 32,18 30,47 28,95 28,44 28,15 1,48 15,78 176,33 27,80 54,35 233033 59381 587 42005 30262 -27,55 -19,76 -18,69 -18,13 -17,89 4,16 -22,95 -3,60 -15,51 -2,84 16,84 81,48 23,03 6,34 43,105 10326 1628 64 262479 0 -2,91 0,65 -13,66 -2,31 0,00 -40,37 -40,22 -27,04 -26,96 -25,78 = 6,38 22,94 16,50 12,25 8,50 4113570 2194567 1145459 494274 417269 -13,26 13,18 -6,72 -5,19 -10,43 0,39 -11,45 1,71 12,67 16,76 22,94 6,38 16,50 12,25 27,56 46784540 30655460 12897900 10894770 10471910 13,18 -13,26 -6,72 -5,19 -4,14 -11,45 0,39 1,71 12,67 3,61 Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 18/06/2013 OSSERVATORIO ETF Il Commento agli ETF Grecia (-27,55% per il Lyxor ETF Ftse Athex 20) Le prime settimane di giugno hanno confermato e di quelli su Brasile e Turchia. Il Lyxor ETF Brazil l’aumento della volatilità sui mercati con le vendite Ibovespa ha ceduto nell’ultimo mese quasi il 20%, che hanno colpito soprattutto Piazza Affari scesa fino mentre l’Rbs Market Access Dow Jones Titans 20 ai minimi a quasi 2 mesi. Dietrofront del Ftse Mib Index segna un calo del 18,69%, l’iShares Msci Brazil che ha giovato alle performance degli ETF short a del 18,13% e il Lyxor ETF Turkey leva. In particolare nell’ultimo del 17,89%. A sei mesi bilancio mese a primeggiare sono stati deficitario per l’Etfx Daxglobal l’Etfx Ftse Mib Super Short La discesa di Gold Mining che segna un saldo St 2X (+13,4%) e il Lyxor Piazza Affari nelle negativo del 40,37% pagando il Etf Ftsemib Daily 2Xshort ultime settimane calo delle quotazioni dell’oro che (+13,18%). Guardando agli ha giovato agli si è fatto sentire sui titoli delle ultimi 6 mesi, tra gli strumenti società aurifere che compongono quotati sul mercato ETFPlus ETF short a leva l’indice sottostante. Stessa sorte di Borsa Italiana la testa della sull’indice Ftse classifica è ancora nelle mani Mib. Momento nero per l’Rbs Market Access Nyse Arca (-40,22%). dei replicanti sul Giappone che per gli ETF legati Tra i prodotti più scambiati per offrono copertura dal rischio a Grecia, Turchia e numero di pezzi spiccano il Lyxor cambio euro/yen. Nonostante Brasile Etf Ftse Mib Daily Leverage con il marcato ritracciamento una media giornaliera di 4,11 milioni evidenziato nelle ultime di pezzi. Seguono il Lyxor Etf settimane dalla Borsa di Tokyo, Ftsemib Daily 2Xshort con transazioni medie per 2,19 l’iShares Msci Japan Month Euro hedged guida la milioni di pezzi e poi il Lyxor Etf Ftse Mib con scambi pattuglia dei rialzi a 6 mesi con un +32,18%, seguito per 1,14 milioni di pezzi. Tra i più scambiati per dall’Rbs Topix Eur Hedged Etf con un +30,47%. controvalore si segnala sempre il Lyxor Etf Ftsemib Terzo gradino del podio per il Powershares Global Daily 2X short con transazioni per 46,78 milioni di Clean Energy, terzo con un rialzo del 28,95%. euro. Seguono il Lyxor Etf Ftse Mib Daily Leverage con una media di 30,65 milioni di euro e poi il Lyxor Passando ai peggiori dell’ultimo mese di Etf Ftse Mib con transazioni per 12,89 milioni di euro. contrattazioni spiccano i tonfi dell’ETF legato alla La presente newsletter ETF News ha carattere puramente informativo e non rappresenta né un’offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione di acquisto o vendita di strumenti finanziari. Il Documento è stato preparato da Brown Editore S.p.A (l’editore) in completa autonomia e riflette quindi esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell’Editore stesso. 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