LA VOCE DELLA TUA PARROCCHIA “S. Maria della Pace” Frati Minori Cappuccini di Palermo Giornalino non commerciabile N° 20 anno VII, 02/10/2011 Indirizzo mail [email protected] Francesco d’Assisi, specchio di Cristo Ripercorro gli ideali luoghi della libertà, che Francesco, con ermeneutica sua, consegnò a riconquista del “Paradiso perduto” e della Creazione, ai suoi occhi non più ostile e concorrente ma amica e solidale, anzi “consanguinea” da essere fratelli il Sole, il Vento, il Sereno, il Fuoco e sorelle le Stelle, la Luna, l’Acqua e la stessa Morte, doni del Creatore alle creature. Colse Francesco di esse le sfumature a significarne delicatezza “in cuore mite che possiede la terra”. A suo modo, raccontò con la vita, il prodigio dell’Universo e ne interpretò movenze, causali e finali, nel Cristo da cui e per cui tutto esiste. Cantò i capolavori e l’Artista, scorgendone la mano, a dono d’amore del suo Spirito. Ripropose in mimesi la Redenzione, negli spazi non circoscritti a semplice geografia, ma a valenza utopica e senza tempo. A Greccio rappresentò il Presepio, primo nella Storia, a raccontare tenerezza del Dio Bambino. A San Damiano, a struttura di Cielo, apprezzò la Povertà del Crocifisso Signore, fino a sposarla e con ardore riparò della Chiesa geometrie usurate dall’incuria. La “Porziuncola”, fu il cuore piccolissimo, come vuole il nome, ma pulsante del suo carisma e dell’intera Fraternità che qui fondò, implorando i Fratelli a rifugiarvisi per riprendere il cammino, presago delle lacerazioni e consenguenti Riforme successive. Rivotorto, candore di semplicità, fu spazio edenico e laboratorio della fraternità, forgiata sulle “Beatitudini” evangeliche e dell’Escaton anticipò il compimento. Qui i dodici primi frati impararono da Francesco a cantare “Perfetta Letizia”. Le Carceri del Subasio, furono l’oasi alterna alle scorribande per il Mondo. Francesco vi si chiudeva per la preghiera, inebriandosi della solitudine dei boschi e salutato dai cinguettii degli uccelli, destinatari dei sermoni di lode all’Altissimo. Alla Verna il “Dio mio e mio tutto” fu mantra per le ascensioni in sublimata mistica nuziale, per l’incontro degli amanti, a specchio da identica passione fino alla riproduzione iconica nella carne di Francesco, che il Crocifisso perfezionò visibilmente. “San Rufino”, duomo d’Assisi sua città natale, riecheggia nelle navate ancora dell’annuncio del Vangelo a conversione, testimoniato con gesta più che gridato a parole. Fece colpo, nel cuore di Chiara dei Conti Ortolani. Coraggiosa anch’essa a contagio, a deporre la chioma biondissima, pervenuto cimelio del suo immenso “Sì” nuziale a Cristo/sposo. Fonte Colombo, nel Reatino, conserva i ricordi della “Norma e Vita dei suoi Frati Minori”, la Regola “sine glossa” del Vangelo e sua “medulla” come icasticamente la definirà il più famoso francescano, Bonaventura. Gubbio e il Lupo sono silloge illuminante per i peccatori ammansiti e riconquistati alla pietà della Croce. Si spinse Francesco, con entusiasmo missionario, oltre i confini d’Italia e d’Europa, fino a Damietta in Egitto. Fu la “sua” Crociata, quella della “mano tesa” al Cadì, in nome dell’unico Padre, e che commosse il Sultano. Modello disatteso dai fanatici Guerrieri della Croce. Rocambolesco fu il rientro del Santo in Italia, per la malaria contratta e lo sbandamento dei numerosi Frati, senza guida. Oceanica ad attenderlo la folla dei seguaci accampati sotto “Stuoie” d’occasione, nella valle d’Assisi. In cinquemila provenivano dal Mondo, come uccelli a raduno, bisognosi di cibo non più in briciole, ma nell’unico pane del Vangelo che Francesco aveva per loro approntato. Erano attenti a non smarrire un sospiro del Santo né una parola ancora in grado di incendiare d’ardore il Mondo in affanno. Molti giurarono quella volta d’aver visto Cristo nel suo “Specchio” Francesco, sua icona nitida in filigrana, che il tempo non sbiadisce, e della stessa rende a noi contemporanea freschezza di libertà Il 3 ottobre 1226, al tramonto del sole, “altro Sole” avrebbe illuminato la notte dei Frati Minori e del Mondo: assiso alla mensa dell’Amore Trinitario, Francesco, testimone del Risorto, rifletteva identica Luce. Fra’ Domenico Spatola Lettera del Parroco alle Catechiste per il nuovo Anno sociale Care Catechiste, Si ricomincia. Insieme. Così è più confortevole la fatica. I bambini ve li affidano i genitori e la Chiesa. La responsabilità è condivisa. Preparare i cristiani del domani. Non bisogna scoraggiarsi. Non siamo soli. L’abbiamo sperimentato nei sette anni trascorsi. I bambini hanno sempre risposto generosamente alle vostre direttive e sollecitazioni. Siete state brave. Complice anche il vostro istinto di donne e di madri. Avete saputo capirli e intessere con loro un discorso a misura. Sono stati gioiosi alla Messa corale della domenica e a tutte le altre manifestazioni spirituali dell’anno, che avete saputo preparare nei dettagli, da perfetti certosini. I bambini non si sono distratti né annoiati. Avete comunicato anche nozioni, ma soprattutto testimoniato il Vangelo, divenendo credibili ai loro occhi. Le prove le abbiamo assaporate alla fine del corso, nel giorno della Prima Comunione. Copiosi i consensi entusiasti dei genitori e dei bambini stessi che hanno voluto e saputo manifestare tanta maturità di fede. Merito soprattutto vostro. Dieci e lode a tutto tondo. Ora riproviamo, a far marciare la grande carovana. Recentemente vi siete dati nuovi coordinatori, con la presidenza di Mario, affiancato da cinque di voi volenterose e motivate a sostenerlo e a suggerire il meglio da offrire ai bambini. La posta in gioco è alta perché la Chiesa vi affida la formazione dei Cristiani del domani. Per cui necessita che sia corretta l’esperienza che di Dio, di Gesù, del suo Spirito, della Chiesa e del loro impegno di cristiani nel mondo, faranno a questa età. Nello stile gioioso che conoscete, senza pesantezze, perché i bambini non percepiscano noiosa e triste la fede cristiana, ma in grado di liberare tutte le energie buone che il Creatore ha immesso in ogni cuore. Il modello conosciuto ha entusiasmato i bambini e i grandi negli anni passati. Non vi manca talento, né la preparazione. Insieme infatti ambedue producono genialità, necessaria per trasmettere i modelli evangelici, che si apprendono con la testimonianza della vita. Ne è riprova il comandamento “nuovo”, il migliore, che Gesù ha lasciato ai suoi: «Da questo vi conosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete gli uni gli altri come Io vi ho amato». Così i bambini sperimenteranno Gesù nella Chiesa, e impareranno a parlargli nella preghiera e a non percepirlo estraneo agli eventi personali o collettivi, anche quelli dolorosi della vita. Anche alle nuove Catechiste che hanno generosamente dato la loro disponibilità, le nostre parole di incoraggiamento e di benvenuto. Gesù ha bisogno di tutti, e continua a invitarci a seguirlo per farci diventare “pescatori di uomini”. Riconfermiamo necessario l’incontro settimanale del venerdì alle ore 21:00, per una più approfondita conoscenza della Parola. Concludo, ricordando che oggi 2 ottobre, l’inizio del Catechismo in parrocchia coincide con la festa liturgica dei santi Angeli. Nel nostro immaginario, fin da bambini li abbiamo sognati belli e amici. Oso corredare dei vostri volti le loro identità e del loro ruolo la vostra missione, affinché “le Vite” che evangelizzerete, diventino Vangelo vissuto. A Francesco D’Assisi 2011 Rincorro nel vento ideali tuoi alati qual voli d’uccelli che, in danza, leggero imitasti a movenze in spazio infinito del cuore ferito d’amore. Or tempo verace rinnovi tua pace e vita a ristoro, decente decoro per noi tuoi figli, assisi al tuo desco, o Francesco, dell’amor condiviso, e intriso di nostalgico sogno a chimera… al cader della sera. Fra’ Domenico Spatola Programma del Corso prematrimoniale: dal 10/10 al 26/10/2011 alle ore 21,00 Lunedì 10/10/2011, «Presentazione del programma e dei partecipanti al corso con consegna della carpetta con gli opuscoli, le dispense e gli schemi delle lezioni». A cura di fra’ Domenico Spatola, parroco Martedì 11/10/2011, «Dinamiche psicologiche della vita di Coppia e ciclo della vita». Rel. Dott.ssa Rossana Carmagnani Mercoledì 12/10/2011, .«La vita in Cristo». Relatrice prof.ssa Marilina Graziano, teologa. Giovedì 13/10/2011, «Aspetti giuridici del Matrimonio». Relatore Dott.ssa Irene Tiano, esperta in diritto matrimoniale. Lunedì 17/10/2011, «La prevenzione prima del matrimonio: La genetica e la biologia molecolare». Relatore Dott. Mario Terrana, medico igienista. Martedì 18/10/2011, «Aspetti medici e ginecologici del Matrimonio». Relatori Dott. Giovanni Parisi, ginecologo e Dott. Francesco Modica, medico di base Mercoledì 19/10/2011, «Riflessioni sulla Coppia: il rispetto dei Valori fondamentali dei diritti umani nella costruzione del rapporto fra la Donna e l’Uomo». Relatori Dott.ssa Zaira Donarelli e Dott. Gianluca Lo Coco, psicologi Giovedì 20/10/2011, «Temi e aspetti etici e morali del Matrimonio alla luce della fede e della morale cattolica». Relatore prof.ssa Anna Pia Viola, Lunedì, 24/10/2011, «Testimonianza di vita matrimoniale e di relazione con i figli». Relazionano i coniugi Claudia e Giuseppe Cancilla Martedì 25/10/2011, «Teologia e Liturgia del Matrimonio». Relatore fra’ Domenico Spatola, ecclesiologo e dottore in teologia. Mercoledì 26/10/2011, alle ore 21,00 nella chiesa parrocchiale durante la solenne celebrazione della santa Messa dedicata ai fidanzati, ai genitori e ai testimoni delle loro future nozze, verranno consegnati gli attestati della partecipazione. È raccomandata la puntualità e non sono tollerate assenze, in quanto ogni lezione è unica e, nel contesto, indispensabile all’approfondimento della scelta di vita che i fidanzati cristiani vorranno progettare. Concerti in parrocchia il 2/10 2011: l’Orchestra Ruggero II eseguirà brani classici e musiche da films il 9/10/2011: Concerto lirico (Lino Lo Piccolo, baritono) e pianistico a quattro mani (Carmen Di Peri e Adele Mazzi)