Vi fu nella città d’Assisi, un uomo di nome Francesco, la cui memoria è in benedizione, perché Dio nella Sua bontà,lo prevenne con benedizioni straordinarie e lo sottrasse, nella sua clemenza, ai pericoli della vita presente e, nella sua generosità, lo colmò con i doni della Grazia celeste (F.F.1027) Su di lui, veramente poverello e contrito di cuore, Dio posò il suo sguardo con grande accondiscendenza e bontà;non soltanto lo sollevò, mendico ,dalla polvere della vita mondana, ma lo rese campione , guida e araldo della perfezione evangelica e lo scelse come luce per i credenti, affinchè divenuto testimone della luce, preparasse per il Signore la via della luce e della pace nel cuore dei fedeli. F.F.1020) Spesso , senza muovere le labbra meditava a lungo dentro di sé e, concentrando all’interno le potenze esteriori, si alzava con lo Spirito al Cielo.In tale modo, dirigeva tutta la mente e l’affetto a quell’unica cosa che chiedeva a Dio: non era tanto l’uomo che prega, quanto piuttosto egli stesso tutto trasformato in preghiera vivente. (F.F.682) (…)L’uomo di Dio, Francesco, animato dallo spirito dei profeti e seguendo il loro linguaggio,come echeggiando il suo precursore, annunziava la pace, e predicava la salvezza. Moltissimi persuasi della sua parola, si riconciliavano in sincera concordia, mentre prima erano vissuti ostili a Cristo e lontani dalla salvezza. (F.F.1428 Nell’anno della sua incarnazione 1226 , il 3 Ottobre nel giorno che aveva predetto compiuti vent’anni da quando aveva aderito in modo perfettissimo a Cristo seguendo la vita e le orme degli apostoli, l’uomo apostolico Francesco , sciolto dai ceppi di questa vita mortale, passò felicemente a Cristo . (F.F.816) Rapisca , ti prego , o Signore,l’ardente e dolcissima forza del tuo amore l’anima mia da tutte le cose terrene, perché io muoia per amore dell’amore di te, che per amore dell’amore di me ti sei degnato di morire. (San Francesco d’Assisi)