LA VOCE DELLA TUA PARROCCHIA
“S. Maria della Pace”
Frati Minori Cappuccini di Palermo
Giornalino non commerciabile N° 23 anno IX,
06/10/2013
Indirizzo mail [email protected]
www.parrocchiasantamariadellapace.it
Francesco, offristi del tuo cuore
spazi d’amore
Assisi si nomò, al tuo sorgere, “terra di
pace”, quando “fratello dell’uomo” iniziasti novello
linguaggio, non atteggiato a sofismi e rivendicati egoismi modulati a compromessi
tortuosi e senza respiri. Genuina fu tua luce, attinta al Sole “messere, che è iorno, et
allumina noi per Lui”, e a “fratello Focu, lo quale ennallumina la notte”. Fonti
dirette per fresca tua ispirazione e specchio di mondi tuoi del cuore, in gratitudine
“all’Altissimo, onnipotente, bon Signore”, cui appartengono “le laudi, la gloria et
l’honore, et omne benedictione”.
Uscisti, o Francesco, in candore dall’Eden, giardino smarrito dai più, ancora
incapaci di coglierne afflati e segni di libertà, e cantasti il poema della Creazione
non più ostile o temuta tale, ma affiatata a fratellanza per l’uomo, nutrito da Cristo
a pane e amore.
Le stelle “clarite et belle” occhieggiarono nella tua notte, a guidare tua fede,
e le nubi, pur esse sorelle, rovesciarono l’acqua “preziosa et casta” a dissetare
“terra madre, che produce diversi fructi, con coloriti fiori et herba”.
Inconsapevole, indossasti il vestito dell’aurora, iniziando l’alba del mondo
novello e sognato, a rinascita, luminoso a contrappunto dell’oscurantismo dell’Evo
tuo, nutrito da forza prepotente e dai contrasti. Il vento,
“fratello” t’offrì suoi calzari per alzarti in vertiginosi
desideri di sponsali inauditi, per somiglianza finissima
con Cristo, svettante, ai tuoi occhi, vittorioso sulla
Croce, estremo crocevia senz’alibi d’Amore.
Fino a Lui salisti, poverello di cose, per passione
di Cielo, ed espoliato d’ambizioni terrene.
Dotato delle stimmate, monili nuziali del tuo
beneamato Signore Crocifisso, amico gli fosti, fino ad
apparire somigliantissima Icona e “l’altro Cristo”. E, a
tal missione per il suo Regno, percorresti contrade del
mondo, fecondandole di suo messaggio.
Inviasti gli uccelli lontano, come i discepoli a
raccontare sua luce, e tu stesso, volasti a portare Pace a dissidenti ignari e
irredenti. Innumerevoli fratelli, in ansia di guida, bussarono al tuo cuore e offristi
tuo esempio di vita ad amare lebbrosi, additando, in loro piaghe, stessi segni del
Signore. Accogliesti, con identico afflato, fratello Lupo e Chiara sorella e
“Colomba” la collocasti “nelle fenditure della roccia”, a preservarla per Cristo e,
vergine, sposarla a Lui, inanellandola di povertà e di passione.
Stuolo di fratelli e di sorelle si unì, ormai felice di
compresa beatitudine, sulla scia di tua vita, portando
amore dov’era l’odio e la concordia dove questa
mancava, e la speranza a fugare disperazione, e l’umiltà
contro ogni ambizione, adatta a sfigurare il volto del
Cristo, povero e crocifisso.
Fu “rinnovata” Pentecoste dello Spirito, in
consonanza di tua esistenza, a cambiare volto alla terra.
E, a sera di tua vita, ancora offristi bagliori intensi e
fuoco di passione per Cristo, regalando, a Testamento,
ai figli, Greccio e la Verna, come Betlem e il Golgotha.
Abbandonato alla terra tuo corpo segnato, prontamente
offristi a Cristo la tua anima, ed Egli, con un bacio, la
prese con sé per l’eternità.
Tramontava il sole, quel 3 ottobre 1226.
Fra’ Domenico Spatola
Fede come Amore
L’argomento “Fede” appassiona,
seppure in vario modo, credenti e atei.
L’enciclica Lumen fidei (“La luce
della fede”), scritta dai due Papi (l’emerito
Benedetto XVI e papa Francesco), affronta il
tema a partire dalla Rivelazione cristiana e
soprattutto dai Vangeli.
L’insegnamento di Gesù (“Beati
coloro che credono senza vedere!”) all’apostolo Tommaso, incredulo fin quando non
avesse constatato con mano, capovolge ogni aspettativa. Dio non è oggetto da collocare
sul banco anatomico. Il senso tuttavia non vada ridotto a “fideismo”, che alla ragione
preclude ogni partecipazione.
Se nel periodo aureo della Scolastica (a partire dal XII secolo) vigeva il
principio Fides quaerit intellectum (“la Fede cerca la ragione”), dopo la crisi dell’età
moderna a partire dalle “idee chiare e distinte” di Cartesio (secolo XVII), e che
nell’Illuminismo (secolo XVIII) individua uno dei suoi momenti apicali, la dinamica
viene ribaltata, da quel momento è infatti l’intelletto che cerca la fede, per quel tanto
non raggiungibile con la sola ragione e con la scienza.
Le “urgenze” di Infinito e di Assoluto, dell’essere umano, spingono a proiettarsi
in un “oltre” che, superata la fase della percezione sensoriale, comporti l’affidamento
pur esso “razionale” ma alla ricerca delle nuove sintonie e frequenze.
Ciò potrebbe costituire un ritorno al “misticismo agostiniano”, dove l’anima solo
in Dio (l’Assoluto) trova appagamento: «Ci hai creato per te, o Signore, e il nostro
cuore non ha pace se non quando riposa in Te».
Sembra dunque di riandare, pur con la contaminazione delle culture intermedie,
al “Volontarismo”, di marca agostiniana che influenzò buona parte del pensiero
successivo passando da sant’Anselmo, san Bonaventura e dai mistici della Scolastica,
fino a Guglielmo d’Ockam e allo stesso Lutero (sec. XV e XVI). La tendenza era ai
valori non esclusivamente intellettuali e scientifici, per approdare alla “conoscenza”,
scopo ultimo di ogni riflessione filosofica. L’attitudine è quella di verificare se esista
una banda diversa di percezione che non si limiti a quella sensoriale, o esclusivamente
“scientifica”, come si è andato, con legittime esigenze, affermando dal XVI secolo, con
le grandi scoperte in ogni campo, filosofia compresa. Basti ricordare “Gli Idoli dei
pregiudizi” contro cui si scaglia Francesco Bacone, o “l’empirismo” di Hume e di
Berkeley, in contrapposizione all’imperante dogmatismo platonico/aristotelico. Né
vanno dimenticati i tentativi della “neonata scienza” con Newton, Galileo, Copernico e
Keplero, che vollero affrancare, rischiando anche la vita, la sperimentazione dai
dogmatismi teologici, ritenuti sacri e indisponibili a qualunque riformulazione. Il
“Protestantesimo” e le “Guerre di religione” (sec. XVI-XVII), la “Rivoluzione
francese” (1789) in ribellione all’odiato obsoleto “Ancien regime”, crearono nuovi
rapporti nella Società, non senza le crisi profonde delle coscienze e della Comunità
ecclesiale, e approfondendo il solco di demarcazione e d’incomunicabilità tra la Chiesa
ufficiale, che in molti casi confondeva il contenuto della “Tradizione” con il
“Conservatorismo”, e la “Nouvelle Societé” che avanzava sempre più legittime
esigenze di modernità. A sanare la
frattura, il concilio Vaticano II (19621965) intese offrire un modello di Chiesa
più consapevole della sua missione
evangelizzatrice del Regno nei confronti
del Mondo da salvare e non da
condannare. Ogni corretto atteggiamento
ecclesiale sulla fede, non può più dunque
prescindere da quanto la Gaudium et
Spes, insegna della relazione della
Chiesa in favore del Mondo, non più
oggetto di “giudizio eterno” ma più
evangelicamente destinatario dell’amore e della salvezza operata da Cristo. La speranza
cristiana è contenuto della fede, ma è anche l’utopia, non circoscritta nel finito della
Storia, in ideali che non sopportano le angustie deterministiche della “realtà” finita. Suo
ambito è infatti l’infinito e suo desiderio l’immortalità nel continuum dell’intera
esistenza.
Il Vangelo definisce “Vita eterna”, cioè “vita di qualità”, l’accoglimento
dell’Amore che unisce a Cristo, datore dello Spirito di vita, così che “il non senso”
della morte, trova in Lui “il senso” della “vita donata” in pienezza. E’ infatti nella
dialettica del “donare” e del “perdere la vita”, il superamento cristiano dei limiti spaziotemporali che condizionano il relazionarsi sulla terra, e danno alla stessa morte, “il
senso” dell’amore più grande.
Come in un crocevia, si avvera l’incontro delle due Volontà, pur diverse per
natura, ma unificate da identica esigenza: l’Amore di Dio e dell’Uomo. La fede
cristiana è dunque risposta che coniuga “l’Amore infinito” (per il Vangelo “Dio è
Amore”) con “il desiderio infinito d’amore” che è dell’uomo, in grado di farne ragione
di felicità.
Il parroco
Orme
Orme tue erano, Signore,
diverse a suggerir stupore:
orme di bimbo, lievi a candore,
o profonde in cuore d’adulto solo,
le vidi pure di colore
per negata speranza in fondo al mare,
e nei tanti cammini di dolore,
a sangue impresse in molti sassi
e in fratelli, segnati da tuoi passi.
Fra’ Domenico Spatola
AVVISI E NOTIZIE
• Si informa che gli incontri del Corso per “Lettori di fatto” , per quanti vivono il desiderio di proclamare la
Parola, si svolgeranno in parrocchia secondo il seguente calendario:
- Martedì 8 Ottobre 2013 alle ore 20:45 Teologia dei Ministeri – I Ministeri nella Chiesa di Cristo.
- Documenti conciliari e post –conciliari.
- Martedì 22 Ottobre 2013 Formazione specifica per i lettori – Semplici tecniche specifiche.
• Il 14 e il 28 Ottobre si effettueranno dalle ore 09:00 alle 12:00, nel Poliambulatorio della “Missione San
Francesco”, le visite di Ortopediche. E’ necessario prenotarsi per tempo in ufficio parrocchiale.
Programma Corso Prematrimoniale Ottobre 2013
• Lunedì 07/10/2013: «Presentazione del programma e dei partecipanti al corso con consegna della carpetta con gli
opuscoli, le dispense e gli schemi delle lezioni». A cura di fra’ Domenico Spatola, parroco
• Martedì 08/10/ 2013 «Temi e aspetti etici e morali del Matrimonio alla luce della fede e della morale cattolica».
Relatore prof.ssa Anna Pia Viola.
• Mercoledì 09/10/2013, «La vita in Cristo». Rel. P. Cosimo Scordato, teologo e docente della Facoltà Teologica di
Sicilia.
• Giovedì 10/10/2013, «Aspetti giuridici del Matrimonio». Relatore Dott.ssa Irene Tiano, esperta in diritto
matrimoniale.
• Lunedì 14/10/2013, «Rapporti genitori e figli». Relatore Dott.ssa Angela Spatola
• Martedì 15/10/2013, «Aspetti medici e ginecologici del Matrimonio». Relatore Dott. Michele Citarda
• Mercoledì 16/10/2013, «Riflessioni sulla Coppia: il rispetto dei Valori fondamentali dei diritti umani nella costruzione
del rapporto fra la Donna e l’Uomo». Relatori Dott.ssa Zaira Donarelli e Dott. Gianluca Lo Coco, psicologi.
• Giovedì 17/10/2013, «Dinamiche psicologiche della vita di Coppia e ciclo della vita». Rel. Dott.ssa Rossana
Carmagnani.
• Lunedì, 21/10/2013, «Testimonianza di vita matrimoniale e di relazione con i figli». Relazionano i coniugi Claudia e
Giuseppe Cancilla
• Martedì 22/10/2013, «Teologia e Liturgia del Matrimonio». Relatore fra’ Domenico Spatola, ecclesiologo e dottore in
teologia.
• Mercoledì 23/10/2013, alle ore 21,00 nella chiesa parrocchiale durante la solenne celebrazione della santa Messa
dedicata ai fidanzati, ai genitori e ai testimoni delle loro future nozze, verranno consegnati gli attestati della
partecipazione.
È raccomandata la puntualità e non sono tollerate assenze, in quanto ogni lezione è unica e, nel contesto,
indispensabile all’approfondimento della scelta di vita che i fidanzati cristiani vorranno progettare.
CONCERTI IN PARROCCHIA
• Domenica 13 Ottobre alle ore 19
Angelo Spatafora in Concerto con la
Partecipazione straordinaria della Cantante Lirico-Pop Emanuela Riganò, eseguiranno
musiche di Albinoni-Fabian, Schubert, Ortolani, Rondò Veneziano, Piazzolla, Morricone,
Jenkis, Puccini e tanti altri.
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La Voce della tua Parrocchia 6 Ottobre 2013