CASI DUBBI: che fare? La chirurgia del carcinoma pancreatico Udine 29/04/2006 INFILTRAZIONE DEI VASI MESENTERICI ESPERIENZA STORICA: Fortner aveva consigliato la resezione di VMS e VP di principio già alla fine degli anni 70: queste resezioni pancreatiche allargate non hanno dato risultati in termini di miglioramento della sopravvivenza, ma soltanto un aumento di mortalità e morbidità. INFILTRAZIONE DEI VASI MESENTERICI Relazioni fra tumore della testa del pancreas e vasi mesenterici INFILTRAZIONE DEI VASI MESENTERICI La sede della VMS e della VP rende conto del frequente interessamento di tali strutture. Totale con trombosi endoluminale L’invasione può essere Circonferenziale (360°) Marginale (<180°) INFILTRAZIONE DEI VASI MESENTERICI Il coninvolgimento di queste strutture vascolari viene verificato dal chirurgo all’intervento mediante manovra di scollamento Se questa non è possibile può dipendere da Invasione neoplastica Aderenze flogistiche fibrose indotte dalla neoplasia Istologia: 40 - 60% INFILTRAZIONE DEI VASI MESENTERICI Istologicamente si può avere: flogosi, infiltrazione della sola avventizia, infiltrazione di tutta la parete o associazione con trombosi endoluminale Per ottenere un R0 occorre quindi resecare il tratto venoso adeso alla neoplasia RICOSTRUZIONI VASCOLARI La resezione può essere solo tangenziale o di un tratto più o meno lungo di vaso: manovre di allungamento della vena porta sono possibili con resezioni di estensione limitata (fino a 2 cm) al fine di ottenere una anastomosi diretta resezioni tangenziali: patch resezioni < 2 cm: anastomosi diretta previa mobilizzazione della porta resezioni > 2 cm: graft (protesico, eterologo, autologo) vena giugulare interna, iliaca interna, safena RICOSTRUZIONI VASCOLARI SOPRAVVIVENZA, MORTALITA’ E MORBIDITA’ SOVRAPPONIBILE AGLI R0 SENZA RESEZIONE VASCOLARE Aumenta però la durata dell’intervento chirurgico e la necessità di emotrasfusioni