AMBITO DISTRETTUALE 6.4
ASS 6 “FRIULI OCCIDENTALE”
Progetto strategico regionale
“Azioni di sistema per la promozione della
domiciliarità e dell’accessibilità”
Legge regionale “Innovazione” 26/2005 art. 22
“Interventi a favore dell’innovazione
nel settore del welfare”
Pielungo, 14 febbraio 2014
Responsabile dell’Ambito Distrettuale 6.4 Busetti Paola
Territorio e contesto demografico
Il
territorio
dell’Ambito
Distrettuale Nord 6.4, pari
Kmq 1.266,93, rappresenta i
due terzi del territorio della
Provincia di Pordenone.
Il totale della popolazione al
31/12/2012 è pari a 53.574
abitanti.
Ambito Distrettuale 6.4
Contesto demografico (2)
Fonte: Ricerca di Paolo Tomasin
Contesto demografico (3)
Fonte: Ricerca di Paolo Tomasin
SSC - QUADRO PROBLEMATICHE
PERSONE IN CARICO
di cui con PAI
2.494
2.348
ANZIANI (in carico)
ADULTI (in carico)
MINORI (in carico)
44,2%
26,4%
9,9%
AMBITO DISTRETTUALE NORD 6.4
VISION

vivere attivamente, mantenendo le reti di
socializzazioni, i legami, le amicizie, il
livello di partecipazione alla vita civica del
luogo nel quale si è inseriti

importanza della comunità locale, del suo
livello di coesione, del capitale sociale e
umano di area, nonché delle economie
locali
La VISION del nostro progetto
concetto di DOMICILIARITA’
passaggio
da un’idea di presa in carico dei
servizi a una presa in carico
comunitaria
welfare di prossimità
La VISION del nostro progetto
concetto di DOMICILIARITA’
integrazione socio-sanitariacomunitaria
Governance Territoriale
MISSION

Sviluppare il coordinamento istituzionale attraverso la
definizione di interventi integrati/percorsi condivisi per
la realizzazione di modalità concrete e flessibili a
sostegno della domiciliarità

Condividere con la comunità locale la nuova visione,
chiarendo le possibili alleanze, per permettere alle
persone anziane e/o svantaggiate di rimanere nella
propria casa.

Sviluppare nuove economie locali che consentano
anche la creazione di nuovi percorsi di inclusione
sociale che valorizzino le potenzialità lavorative delle
persone con disabilità
ALBERO DEI PROBLEMI
NECESSITA’
ASSISTENZA POPOLAZIONE
ANZIANA E DISABILE
INDEBOLIMENTO RETI
SOCIALI
-SPOPOLAMENTO
-ISTITUZIONALIZZAZIONE
-SRADICAMENTO
FRAGILITA’ ABITABILITA’
VIABILITA’
SPOPOLAMENTO
SOSTENIBILITA’ MODELLO
ASSISTENZA IN
ISTITUZIONE
(CONCENTRAZIONE)
DESVILUPPO
ECONOMICO
CULTURA
STILE VITA
IDENTITA’
INDEBOLIMENTO SERVIZI TERRITORIALI
SCARSA PRATICA E
CULTURA
COORDINAMENTO
ISTITUZIONALE
INTEGRAZIONE ASSETTI
GOVERNANCE
-SOCIALI
-SANITARI
-TRASPORTI
-SERVIZI
SERVIZI RESIDENZIALI NON
EFFICIENTI
ALBERO DELLE STRATEGIE
ASSISTENZA LOCALE AI SOGGETTI
VULNERABILI
Rafforzamento della comunità
Supporto del gruppo
sentinella ai processi
coesivi
Logistica a supporto della
domiciliarità
Albergo diffuso
Restituire maggior dinamicità alla
comunità locale
Investire in economia sociale
Sviluppo di un
coordinamento
regionale
Integrazione e rafforzamento
dei servizi territoriali
Disponibilità di
locali sfitti
Sostegno al Forum delle
fattorie sociali
Supporto alla
programmazione locale
(PAL-PDZ)
Nuovi processi di
integrazione e di
inclusione sociale
Coinvolgimento del privato
sociale
Case di riposo per
autosufficienti
Coinvolgimento del profit
responsabile
Partner di confine ….. Chi sono?
Sono persone, gruppi o organizzazioni con i
quali il progetto mantiene una interazione
diretta e grazie alla loro partecipazione il
progetto è in condizione di esercitare
un’influenza
Il Progetto
esecutivo
Il Progetto – Le azioni
1.
Ricognizione e stato dell’arte
2.
Analisi mirata delle possibili
interconnessioni già strutturabili in termini
di servizi domiciliari integrati
3.
Innovazione e sviluppo di una domiciliarità
comunitaria
4.
Stabilizzazione delle esperienze pilota
1. Ricognizione e stato dell’arte (1)
Analisi di

livello di integrazione sociosanitaria nei servizi domiciliari (SAD –
ADI –pronto intervento domiciliare, prestazione dirette alla
persona, interventi FAP ecc. )

offerta delle case di riposo

offerta semiresidenziale

livello di integrazione territoriale con particolare riferimento
all’offerta diurna di intervento
1. Ricognizione e stato dell’arte (2)
Analisi di

Il livello di integrazione territoriale:
◦ Intensità, modalità, frequenza degli interscambi con la
comunità locale, con le rete dei care giver, con il sistema dei
servizi sociosanitari
◦ Rilevazione delle reti formali esistenti (Reti vicinali, Reti civiche
spontanee, Banche del tempo, associazionismo,
cooperazione)
◦ Rilevazioni delle reti informali
◦ Rilevazione del capitale sociale di area
1. Ricognizione e stato dell’arte (3)
Il sistema economico locale, attraverso l’analisi:

delle diverse tipologie di impresa

della responsabilità sociale di impresa per il territorio

del livello di interscambio fra impresa

Sviluppo del principio di rendicontazione e i suoi riflessi
sui meccanismi economico-manageriali

Sviluppo locale del pensiero sulle nuove economie
2. Analisi mirata delle possibili
interconnessioni già strutturabili in
termini di servizi domiciliari integrati
Progettazione di nuove sinergie al fine di
ottenere nuovi modelli gestionali, interistituzionali
Animazione comunitaria
Formazione gruppo sentinella
3. innovazione e sviluppo di una domiciliarità
comunitaria
Servizi di comunità
si basano sullo scambio di beni
relazionali, beni cioè che si estendono al
di là di un puro scambio materiale e che
si fondano su condivisione e solidarietà.
4. stabilizzazione delle esperienze pilota
dar vita ad un nuovo sistema economico
locale di economia civile, fortemente centrato
sulla produzione di beni relazionali.
La valutazione
Modello di valutazione – outcome
mapping
Strategia di monitoraggio e valutazione che cerca
di stimare gli effetti di un progetto attraverso
l’analisi dei cambiamenti nel comportamento, nelle
relazioni, attività e azioni delle persone, gruppi e
organizzazioni con i quali un progetto lavora in
forma diretta
Concetti chiave:
• Sfera di influenza
• Partner di confine
• Outcome come cambiamento strategico orientato
alla missione
Il gioco della carambola
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Presentazione ambito distrettuale 6.3 Paola Busetti