Accreditamento dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica del DSM di Reggio Emilia: presentazione, articolazione organizzativa, responsabilità, prodotti, fattori di qualità, verifiche di Deliana Bertani con la collaborazione di: Patrizia Amadei* , Linda Marchi° e Patrizia Montanari ° (*) psicologa dell’UOPC dell’Ausl di Reggio Emilia; (°) all’epoca tirocinanti psicologhe presso l’UOPC dell’Ausl di Reggio Emilia (giugno 2005) 1. PRESENTAZIONE DELL’UNITÀ OPERATIVA DI PSICOLOGIA CLINICA DEL DSM DI REGGIO EMILIA 1.1.Mission e Vision La mission e la vision dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica (U.O.P.C.)i fanno riferimento al Piano Sanitario Regionale, al Progetto di Riordino dei Servizi per la Salute (PAL aziendale 1997\1999), all’Atto Aziendale dell’AUSL di Reggio Emilia, alla visione e alla mission del Dipartimento di Salute Mentale compreso nel suddetto Atto, nella previsione di un progetto complessivo di promozione della salute mentale che non può prescindere da azioni multiple e fra loro coordinate. L’U.O.P.C. è sede organizzativa di una équipe composta da psicologi–psicoterapeuti, psicologi a contratto, educatori professionali, personale amministrativo nonché sede di coordinamento degli interventi istituzionali ed interistituzionali di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale. È aperta 12 ore al giorno per 5 giorni alla settimana, per 6 ore il sabato; riconosce come luoghi di intervento le sedi ambulatoriali, i contesti di vita significativi degli utenti, le sedi delle istituzioni con le quali interagisce; svolge attività di: accoglienza, informazione orientata all'accessibilità, prevenzione primaria e secondaria, nonché intervento precoce, volti al superamento dei pregiudizi nei confronti della diversità e della sofferenza mentale; effettua attività diagnostica e svolge un ruolo attivo nei confronti degli utenti portatori di disagio e sofferenza psicologica; formula piani terapeutico-riabilitativi personalizzati con le modalità proprie dell'approccio integrato; opera, ove necessario, attraverso un coinvolgimento sistematico dei contesti di vita, di studio e di lavoro dei pazienti; si integra con gli altri Servizi coinvolti nella gestione della Salute, ed in particolare della Salute Mentale, con le altre Agenzie Sanitarie e Sociali; fornisce consulenza ai Pediatri ed ai Medici di Medicina Generale, agli Ospedali, alla Scuola e alle altre agenzie educative, ai Tribunali, alle strutture per anziani e ai Servizi di Confine; opera in stretta collaborazione con i Servizi Sociali, in particolare con quelli per Minori, riconoscendo come compito fondamentale la salvaguardia della salute, e in particolare della salute mentale e dei diritti fondamentali di cittadinanza delle persone affette da forme di disagio psichico; opera nell’ambito del volontariato giovanile. Per quanto riguarda la Vision, l’U.O.P.C si organizza in modo da assicurare accessibilità e apertura all’esterno e in modo da sviluppare le funzioni di prevenzione, cura, riabilitazione, all’interno di un sistema di rete. A tale scopo coopera con le altre Agenzie Sanitarie, Sociali, Educative, Normative, nonché con le famiglie ed il Volontariato, ricercando nuove forme di dialogo e di intesa; sviluppa nel contempo l’autonomia e la responsabilità dei singoli professionisti, nonché la loro capacità di promozione e partecipazione attiva nelle reti poliprofessionali aziendali ed interaziendali. L’U.O.P.C sviluppa risposte qualificate e innovative alle situazioni di sofferenza psichica; promuove la crescita di spazi relazionali mirati ai bisogni degli utenti, con particolare riferimento alle loro reti parentali e gruppali di vita, di studio, di lavoro e di tempo libero. 1.2.Obiettivi generali L’U.O.P.C definisce i propri obiettivi e i programmi di miglioramento in funzione del benessere degli utenti e della valorizzazione delle competenze degli operatori. Il concetto di "relazione terapeutica" che, storicamente, mette al centro la globalità dell'utente e dà impulso alla motivazione degli operatori, va sempre più contestualizzato, inserito in una visione di rete, arricchito di risorse professionali, immesso in processi suscettibili di valutazioni. Gli obiettivi generali dell’U.O.P.C consistono in un’opera di continuo miglioramento nelle seguenti aree: accoglienza e presa in carico degli utenti; flessibilità di risposta in base alla mutevole natura della domanda; pertinenza (la risposta giusta, al momento giusto, al giusto livello assistenziale) e valutazione della qualità dei prodotti; integrazione nel il Dipartimento di Salute Mentale; comunicazione e cooperazione con le interfacce (ASMN, Servizi Sociali, Comuni, Prescuola e Scuola, ospedali, Tribunali, Istituti, SERT); articolazione delle risposte terapeutiche con particolare riferimento alla loro distribuzione per fasce d’età, nonché con riferimento agli interventi di rete e di integrazione sociosanitaria; comunicazione e cooperazione con i familiari e con gli operatori dei contesti di vita, di studio e di lavoro dei pazienti; integrazione con il Dipartimento Cure Primarie; comunicazione e cooperazione con i Pediatri ed i Medici di Medicina Generale; valorizzazione delle autonomie e delle responsabilità professionali e organizzative dei Dirigenti e degli Operatori; comunicazione interna; formazione con particolare riferimento ai percorsi di tutoring e integrazione dei tirocinanti; promozione e guida dell’attività di volontariato interno; valutazione qualitativa e quantitativa dei carichi di lavoro. 2. L’ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA DELL’UNITA’ OPERATIVA DI PSICOLOGIA CLINICA DEL DSM DI REGGIO EMILIA L’Unità Operativa di Psicologia Clinica opera nel Distretto di Reggio Emilia Responsabile Dott.ssa Deliana Bertani Tel: 0522-335765. La sede centrale è ubicata in Via Amendola 2, Padiglione Tanzi. Segreteria e informazioni: Tel. 0522-335501 - Fax 0522-335515. Si riceve solo per appuntamento. 2.1.Ambiti di intervento dell’U.O.P.C a. b. c. d. e. Infanzia; Adolescenza; Adulti; Anziani; Disabilità; f. g. h. i. j. k. l. m. A. Terapia Familiare; Adozioni ed affidi; Formazione; Promozione e partecipazione a ricerche; Immigrazione; Volontariato; Gruppi di sostegno per genitori; Consulenza, supervisione. INFANZIA Disturbi della condotta (iperattività, impulsività, oppositività, disturbo dirompente); disturbi della nutrizione e dell’alimentazione; disturbi d’ansia (tic, disturbo da stress, da panico, del sonno, fobie, angosce), enuresi, encopresi; problemi relazionali, cognitivi, balbuzie; difficoltà di apprendimento; disturbi psicomotori. MODALITÁ DI ACCESSO: Tramite prenotazione CUP; Su richiesta diretta (del medico di famiglia, del pediatra o di un familiare). Si riceve solo su appuntamento: Dr.ssa Patrizia Amadei 5942 Dr.ssa Piera Bevolo 5767 Dr.ssa Lorena Giampietri 5766 B. ADOLESCENZA Il servizio opera all’interno dell’ “OPEN G”, Consultorio Giovani, dove vengono affrontate le seguenti problematiche ed erogati i seguenti interventi: giovani con problemi relazionali, disagi evolutivi comportamentali e scolastici, problemi sessuali, orientamento; adulti che vivono o lavorano con i giovani e che sentono il bisogno di consultarsi con psicologi specialisti sui temi dell’adolescenza; gli psicologi dell’OPEN G inoltre svolgono, insieme alle ostetriche ed alla ginecologa, attività di educazione alla salute e alla crescita nelle scuole; gli psicologi fanno inoltre le certificazioni per idoneità a contrarre matrimonio in minore età e per IVG in minore età. L’OPEN G opera presso il Padiglione “Morselli” Segreteria e accoglienza: 0522/335637 Responsabile: Dott.ssa Deliana Bertani 5765 Dr. Fiorello Ghiretti 5637 Dr.ssa Daniela Pennaglia 5927 Dr.ssa Annamaria Sangiorgi 5769 MODALITÁ DI ACCESSO: Tramite prenotazione CUP; Su richiesta diretta (del medico di famiglia, dell’utente o di un familiare); Le prestazioni degli psicologi dell’OPEN G sono gratuite per primi tre incontri e poi soggette a ticket. C. ADULTI Problemi psicologici del singolo, di coppia, della famiglia; problematiche relative alla genitorialità; problemi legati alla separazione; problemi sessuali, di sterilità (maschile e femminile), inerenti la gravidanza; problemi organici, quali malattie tumorali e croniche; patologie psicogene; corsi di preparazione al parto. Dr.ssa Yvonne Bonner 5601 Dr.ssa Franca Martinelli 5926 Dr.ssa Alessandra Mizzi 5656 Dr.ssa Carla Tromellini 5670 MODALITÁ DI ACCESSO: Tramite prenotazione CUP; Su richiesta diretta (del medico di famiglia, dell’utente). D. ANZIANI Formazione e supervisione degli operatori e volontari; gruppi di sostegno con i parenti di malati cronici; pianificazione e organizzazione degli interventi nelle strutture protette. Dr.ssa Alessandra Mizzi 5656 E. DISABILITÀ Cura e prevenzione dei problemi psicologici legati all’handicap e/o alle malattie croniche; formazione e supervisione degli operatori socio-sanitari e degli insegnanti; counseling individuale e di gruppo con genitori e parenti. Dr.ssa Lorena Giampietri 5766 MODALITÁ DI ACCESSO: Tramite prenotazione CUP; Su richiesta diretta. F. G. TERAPIA DELLA FAMIGLIA Interventi di valutazione e presa in carico di nuclei familiari. Pad. Tanzi, Seg. Tel. 5666 Dr.ssa AnnaMaria Artoni Dr.ssa Annalisa Benedetti Dr. Ernesto Coppola MODALITÁ DI ACCESSO: Su invio di tutte le Unità Operative del DSM. ADOZIONE E AFFIDO Interventi formativi e informativi per gruppi di aspiranti genitori; Valutazione psico-sociale finalizzata a comprendere le motivazioni e la capacità di accogliere uno o più minori in adozione-affido; Interventi di sostegno alla coppia adottiva o affidataria nell’avvio della relazione genitori-figli o in caso di necessità. Dr. Carmine Pascarella 5513 MODALITÁ DI ACCESSO: Su richiesta del S.S.s. H. FORMAZIONE Partecipazione, in qualità di formatori, a iniziative di formazione rivolte a insegnanti. operatori sociali e sanitari, tirocinanti, volontari. Dr.ssa Yvonne Bonner 5601 I. PROMOZIONE E PARTECIPAZIONE A RICERCHE Ricerche in ambito di psicologia clinica ed epidemiologia; Audit; Studi e ricerche delle principali cause del disagio-sofferenza psicologica e psicopatologica in adolescenza, finalizzati a programmare strategie di prevenzione primaria e secondaria. Dr.ssa Deliana Bertani 5765 J. IMMIGRAZIONE Intervento e formazione inerenti problematiche sanitarie legate all’integrazione; Corsi di preparazione al parto. Dr.ssa Piera Bevolo 5767 K. VOLONTARIATO Promozione di iniziative di volontariato; Formazione e coordinamento del gruppo di volontariato giovanile “GANCIO ORIGINALE”; Progetto di volontariato giovanile per bambini e ragazzi disabili e/o a rischio. Referenti: Dott.ssa Deliana Bertani (Responsabile del Servizio U.O.P.C) 5765 L. Educatrice Professionale Mariella Cantini 5768 GRUPPI DI SOSTEGNO PER GENITORI Progetto “Itaca” gruppi di sostegno rivolti a genitori di preadolescenti adolescenti. Dott.ssa Deliana Bertani 5765 MODALITÁ DI ACCESSO: Iscrizione presso le Circoscrizioni. M. ed CONSULENZA, SUPERVISIONE Interventi rivolti a genitori; Consulenze ad insegnanti; Supervisione di operatori sociali e sanitari. 2.2.Istituzioni in rapporto con l’U.O.P.C a. b. c. d. A. Prescuola e scuola; Ospedale; Autorità Giudiziaria; Amministrazioni Comunali e Provincia. PRESCUOLA E SCUOLA Psicodiagnosi; definizione e attivazione di progetti terapeutici riabilitativi; formazione e supervisione agli insegnanti; incontri sulla prevenzione del disagio legato alla crescita; educazione sessuale; gruppi di discussione con studenti e genitori; certificazioni L.104/91 e partecipazione alla pianificazione di percorsi di integrazione. 1. OSPEDALE Osservazione e follow up dei bambini nati prematuri e counseling ai genitori; valutazione, consulenza, psicoterapia per malati oncologici e loro familiari; valutazione e intervento per pazienti ricoverati e loro familiari; valutazione in situazione di sterilità; valutazione neuropsicologica; gruppi di formazione con gli operatori per la gestione dei rapporti con i pazienti e/o con i familiari degli stessi; gruppi di formazione per le cure palliative; supervisione; B. gruppi di prevenzione e gestione del burn-out degli operatori. AUTORITÀ GIUDIZIARIA Tribunale per i Minorenni; Tribunale Ordinario. 1. AMMINISTRAZIONI COMUNALI E PROVINCIA Lavoro di rete; iniziative di prevenzione; formazione; ricerca. 3. RESPONSABILITÀ ORGANIZZATIVE NOMINALI FUNZIONI TRASVERSALI FUNZIONI AMMINISTRATIVE FUNZIONI RELATIVE AGLI AMBITI DI INTERVENTO U.O.P.C 3.1 FUNZIONI AMMINISTRATIVE FUNZIONE COADIUTORE AMMINISTRATIVO DONATELLA SALATI Attività di segreteria del Responsabile U.O.P.C. OPERAIO TECNICO GIORGIO MAZZALI X X Distribuzione agli operatori della posta. Battitura corrispondenza e documenti. X X Gestione protocollo in entrata/uscita, tenuta del relativo archivio, spedizione anche tramite posta. X Attività di collegamento tra Tanzi e: DSM, Distretto di Reggio E., Uffici centrali, Magazzino. X Fotocopiatura. Trasmissione fax. Tenuta di materiale di uso comune relativamente al Personale. X X X Controllo pulizia e ambienti. Approvvigionamento del materiale di consumo e relativa distribuzione. X X Attivazione dei Servizi competenti per la manutenzione di telefoni, fax, fotocopiatrici e computer. X Segnalazioni al Servizio Personale per immissioni/dimissioni dal Servizio. Archivio cartaceo e informatizzato delle cartelle cliniche: 0assegnazione del numero di cartella a nuovi pazienti; 1chiusura cartella clinica di pazienti dimessi. X X Gestione calendario CUP. X Gestione delle presenze (ferie, recuperi, ecc.) del personale addetto a compiti amministrativi. AMBITI DI INTERVENTO 3.2 FUNZIONI RELATIVE Direttore U.O.P.C. AGLIDott.ssa AMBITIBertani DI INTERVENTO DIRIGENTI ADDETTI INFANZIA x ADOLESCENZA x ADULTI ANZIANI DISABILITÀ x x x Dott.ssa Patrizia Amadei - Dott.ssa Piera Bevolo - Dott.ssa Danila Pennaglia Dott.ssa Anna Maria Peverini Dott.ssa Deliana Bertani - Dott. Fiorello Ghiretti - Dott.ssa Danila Pennaglia Dott.ssa Anna Maria Sangiorgi - 2 psicologi contrattisti (Free Student Box)- 2 psicologi / psicoterapeuti (Gruppi Itaca) Dott.ssa Annamaria Artoni - Dott.ssa Alessandra Mizzi - Dott.ssa Franca Martinelli Dott. Carmine Pascarella Dott.ssa Alessandra Mizzi Dott.ssa Lorena Giampietri TERAPIA FAMILIARE x Dott.ssa Annamaria Artoni - Dott.ssa Annalisa Benedetti - Dott. Ernesto Coppola ADOZIONI – AFFIDI x Dott. Carmine Pascarella - Dott.ssa Anna Maria Peverini - Dott.ssa Patrizia Amadei FORMAZIONE x Psicologi UO RICERCA x Psicologi UO VOLONTARIATO GRUPPI PER GENITORI x x E.P. dott. ssa Mariella Cantini - 2 psicologi contrattisti Contratti a termine UO - 2 psicologi contrattisti CONSULENZE - SUPERVISIONI x Psicologi UO 3.3 FUNZIONI TRASVERSALI DIRETTORE UOPC Dott.ssa Bertani Programmazione e gestione attività Partecipazione Comitato Dipartimento Assegnazione e verifica obiettivi Responsabile Budget Attribuzione obiettivi individuali e valutazione dirigenti Conduzione riunioni clinico-organizzzative Programmazione e implementazione iniziative di garanzia e miglioramento continuo della qualità Facilitatore accreditamento Gestione sistema informativo Programmazione e implementazione iniziative di formazione interna Programmazione attività Ospedale Programmazione Tirocini di Specializzazione RESPONSABILE R.A.Q. RESPONSABILE ATTIVITÀ (UOPC) DI FORMAZIONE Dott.ssa Amadei (DSM) Dott.ssa Bonner ALTRE RESPONSABILITÀ X X X X X X X X X X Dott.ssa Tromellini Dott.ssa Peverini Referente rapporti con i S. Sociali del Distretto di RE Referente rapporti con la Scuola Referente attività di volontariato giovanile Gancio Originale e volontari del Servizio Civile NOTA: Il Responsabile, in caso di assenza viene sostituito dal Dirigente con maggiore anzianità di servizio presente Dott.ssa Mizzi Dott.ssa Sangiorgi Dott.ssa Maria Cantini 4. I PRODOTTI DELL’U.O.P.C 4.1.Accoglienza-Valutazione Psicologica DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Si tratta della prima risposta alla richiesta di accoglienza-valutazione psicologica. La risposta può comportare informazioni, visita psicologica, valutazione di competenza e indicazioni di trattamento. La richiesta può pervenire da: Direttamente dal cittadino; da altri sanitari (in particolare Medici di Medicina Generale e Pediatri); altri Servizi AUSL; Servizi Sociali dei Comuni del Distretto di Reggio Emilia; Tribunali; Enti, Istituzioni, Commissioni. L’accoglienza/valutazione psicologica, viene effettuata nella sede dell’U.O.P.C o presso altre strutture sanitarie, previo appuntamento. Sono previste due modalità di prenotazione contatto telefonico diretto con lo psicologo; prenotazione tramite CUP. Il cittadino può essere contattato direttamente dall’U.O.P.C a seguito di richiesta proveniente dal Tribunale. Non vengono considerati accoglienza/valutazione psicologica i contatti in assenza del paziente. La accoglienza/valutazione psicologica si ritiene conclusa quando, dopo uno o più incontri, lo psicologo è in grado di formulare le corrette valutazioni di competenza e le indicazioni di trattamento, ivi compresa la presa in carico della persona. La accoglienza/valutazione psicologica si conclude sempre con la produzione di un referto da indirizzare allo specialista, all’Ente o alla persona che hanno proposto la richiesta d’intervento. La fase di accoglienza/valutazione deve concludersi entro un mese dal primo incontro col soggetto. COSTI: si consultino le tariffe importo ticket alla voce: “Visita generale specialistica e visita successiva”. PAGAMENTO: casse AUSL MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: non previste. TEMPI DI REFERTAZIONE: non previste. SEDE DI EROGAZIONE: Sede dell’U.O.P.C ORARI DI EROGAZIONE: orario di apertura dell’U.O.P.C Prestazioni - Visita psicologica/colloquio; - valutazione psicodiagnostica; - test; - colloquio con familiari e/o altri; - relazioni/lettere agli invianti. Indicatori e Standard 1. Tempo di attesa: - 15 giorni se da accesso diretto, standard: 95%; - 30 giorni se da prenotazione CUP (è in corso la revisione degli accessi CUP su base dipartimentale). 0 2. Numero valutazioni completate (utenti con diagnosi, nessuna patologia, asse V), standard: maggiore/uguale 80%. Strumento di rilevazione: report del CUP. Frequenza: trimestrale. Accoglienza-Valutazione Psicologica - Procedura Prodotti di Presa in Carico 4.2.Psicoterapia DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Trattamento sistematico ambulatoriale dei disagi e dei disturbi psichici gravi e medio gravi (esempio: patologie relazionali, disturbi d’ansia, disturbi di personalità, disturbi del comportamento alimentare, disagi evolutivi comportamentali e scolastici, disturbi sessuali, disturbi psicopatologici da patologie organiche) svolto con colloqui specialistici programmati ed effettuato attraverso un processo interpersonale, consapevole e pianificato, con mezzi prettamente psicologici, per lo più verbali, teso a un fine elaborato con il paziente che può essere o la riduzione del sintomo o la modificazione della struttura della personalità . La psicoterapia privilegia nel focus di intervento il livello intrapsichico; ovvero, connette l’interpersonale all’intrapsichico. Destinatario della psicoterapia può essere l’individuo, la coppia, la famiglia o il gruppo. Affinché l’intervento sia inserito in questo prodotto, occorre che siano rispettate le seguenti condizioni: - Il trattamento é di durata variabile, prevalentemente da uno a tre anni; - il trattamento coinvolge una sola figura professionale (psicoterapeuta); - il trattamento prevede un setting (luogo, orario, frequenza) concordato con il paziente. COSTI: Si vedano le tariffe di importo ticket alla voce: “Psicoterapia individuale, psicoterapia di coppia, terapia familiare, psicoterapia di gruppo”. PAGAMENTO: casse AUSL MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: non previste TEMPI DI REFERTAZIONE: non previste SEDE DI EROGAZIONE: Sede dell’U.O.P.C ORARI DI EROGAZIONE: orario di apertura dell’U.O.P.C PRESTAZIONI - Sedute di psicoterapia; - psicoterapia individuale; - psicoterapia di coppia; - psicoterapia familiare; - psicoterapia di gruppo; - colloquio con i genitori o con chi ne fa le veci nel caso di minori; - certificazioni- relazioni cliniche-refertazioni; - altre prestazioni. INDICATORI E STANDARD - Numero utenti in psicoterapia per ogni psicologo-psicoterapeuta, standard: minore/uguale 15 utenti. Strumento di rilevazione: sistema informatico di raccolta dati attività (foglio Excel). Psicoterapia - Procedura 4.3.Counselling DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Prestazione professionale ambulatoriale atta a guidare un individuo verso una migliore comprensione dei suoi problemi e potenzialità, attraverso l’uso di principi e metodi psicologici. Il counselling si svolge attraverso un processo che permette all’utente di sviluppare consapevolezza, opzioni e capacità di gestione dei problemi e dello sviluppo personale nella vita quotidiana. Il counselling privilegia la dimensione interpersonale (relazionale) dell’individuo e il contatto con il “ qui e ora”. Il counselling è rivolto a pazienti con disturbi della relazione, con problemi connessi con la genitorialità, connessi con la sessualità, con la generatività, nonché con problemi di orientamento in età evolutiva, con problemi di fase, con problemi di separazione, con problemi connessi all’adozione ed all’affido, con problemi psicologici connessi a patologie croniche o acute proprie e di parenti e con problemi connessi con la disabilità. Possono essere attivati dall’U.O.P.C gruppi di counselling a tema su problematiche di rilievo sociale ( es: genitorialità, separazioni). I gruppi hanno la caratteristica di avere un numero di incontri prestabilito. Affinché il paziente sia inserito in questa categoria è necessario che siano rispettate tutte le seguenti condizioni: - Coinvolgimento di una sola figura professionale (psicologo/psicoterapeuta). - Il setting (luogo, ora, cadenza delle sedute) deve essere concordato con il paziente. Fanno eccezione i gruppi su tematiche di cui sopra: - sedute della durata di almeno 50-60 minuti. - durata complessiva del counseling è prevista di circa un anno per il counselling individuale, due anni per gli altri tipi. COSTI : Si vedano le tariffe di importo ticket alla voce: “Colloquio psicologico clinico”. PAGAMENTO: casse AUSL MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: non previste TEMPI DI REFERTAZIONE: non previste SEDE DI EROGAZIONE: Sede dell’U.O.P.C ORARI DI EROGAZIONE: orario di apertura dell’U.O.P.C PRESTAZIONI - Definizione del setting con l’utente; - sedute di counselling; - counselling individuale; - counselling di coppia; - counselling familiare o di gruppo; - colloquio con i familiari; - certificazioni, relazioni cliniche, refertazioni; - altre prestazioni. INDICATORI E STANDARD - Numero utenti in carico per counselling sul totale degli utenti in carico, standard: maggiore/uguale anno precedente. Strumento di rilevazione: sistema informatico di raccolta dati attività (foglio Excel). Counselling - Procedura 4.4.Attività integrata di rete DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Risposta ai bisogni psico-relazionali di utenti con problemi complessi che richiedono interventi integrati fra più Servizi o Enti, ognuno per le proprie competenze. Affinché l’intervento sia inserito in questa categoria occorre che siano garantite le seguenti condizioni: - coinvolgimento di più di operatori; - coinvolgimento di più servizi o di più Enti; - che la prestazione non rientri in un altro prodotto specialistico dell’U.O.P.C. Modalità di prenotazione: su appuntamento concordato. Tempi di refertazione: al termine della prestazione ad eccezione delle certificazioni (15 giorni). COSTI: Esenzione. PAGAMENTO: casse AUSL MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: non previste TEMPI DI REFERTAZIONE: non previsti SEDE DI EROGAZIONE: U.O.P.C, sedi degli altri Servizi o Enti. ORARI DI EROGAZIONE: orario di apertura dell’U.O.P.C PRESTAZIONI: - individuazione della rete; - progettazione e verifica della stessa; - psicoterapia; - counselling; - certificazioni; - altre prestazioni. INDICATORI E STANDARD - Numero di utenti in carico su “Attività integrata di rete” sul totale degli utenti in carico, standard: maggiore/uguale 40%. Strumento di rilevazione: sistema informatico di raccolta dati attività (foglio Excel). Attività integrata di rete - procedura 4.5.Certificazioni L.104/92 DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Certificazione prevista dalla L.104/92, contenente la valutazione diagnostica e funzionale finalizzata alla richiesta di insegnante di sostegno per l’inserimento scolastico e sociale del portatore di handicap. Essa comprende: la certificazione, la diagnosi funzionale e tutte le prestazioni successive previste dalla legge stessa, ovvero, le diagnosi funzionali, la partecipazione alla stesura del P.E.I e le conseguenti verifiche periodiche. Oltre alla certificazione ex lege104, questo prodotto comprende tutte le altre certificazioni richieste dai pazienti o dagli altri Servizi-Enti-Autorità. COSTI: non previsti PAGAMENTO: esenzione MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: contatto telefonico diretto con lo psicologo tramite CUP TEMPI DI REFERTAZIONE: non previsti SEDE DI EROGAZIONE: U.O.P.C, sede delle scuole interessate ORARI DI EROGAZIONE: orario di apertura della U.O.P.C PRESTAZIONI - certificazione contenente la diagnosi che il genitore riceve dallo psicologo e consegna alla Direzione della Scuola; - tutte le prestazioni successive alla certificazione ex lege104: le diagnosi funzionali, la partecipazione alla stesura del PEI, e le conseguenti verifiche periodiche; - visite, colloqui con familiari; - test; - altro. INDICATORI E STANDARD - Consenso da parte di chi esercita la potestà genitoriale, standard: 100%. - Segnalazioni di disservizio da parte delle Scuole, standard: minore/uguale 3 nell’anno. Strumenti di rilevazione: Scheda Certificazioni L. 104/92 e Procedura Gestione Reclami. Certificazioni - procedura Altri Prodotti 4.6.Adozioni DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Serie di incontri tesi a valutare l’idoneità di una coppia ad accogliere un figlio altrui in qualità di figlio legittimo tramite l’istituto dell’adozione. L’istruttoria si articola in due fasi: la prima comprende colloqui con la coppia (di solito 6) e si conclude con una relazione consegnata alla coppia stessa e inviata al Tribunale. La relazione contiene la valutazione dell’idoneità ed elementi descrittivi il profilo psicologico e le motivazioni della coppia. La relazione sarà di supporto al Tribunale per l’abbinamento coppia/ bambino. La seconda riguarda la “vigilanza” coppia/minore, della durata di un anno, sull’affido preadottivo. Ovvero, gli incontri con il minore e i colloqui con la coppia tesi a vigilare e sostenere l’inserimento del bambino nella realtà adottiva. Si conclude con una relazione al Tribunale per i Minorenni sull’andamento dell’affido preadottivo. Solo alla fine delle due fasi termina l’istruttoria con l’emissione da parte del Tribunale del decreto di adozione. Lo psicologo, per la parte che gli compete, procede nelle due fasi dell’istruttoria di concerto con l’Assistente Sociale. I due professionisti concordano e stilano le relazioni da inviare al Tribunale. Il prodotto si rivolge: nella prima fase alle coppie che hanno presentato richiesta di adozione al Servizio Sociale del Comune di residenza e che sono in possesso dei prerequisiti richiesti dalla legge (L. 476/98; L. 141/2001): a. essere sposati o conviventi da almeno 3 anni, non essere separati neppure di fatto e non avere pendenze giudiziali inerenti separazioni; b. avere una differenza di età con il bambino da adottare non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 45 anni per il coniuge più giovane di età; i requisiti di età cambiano a seconda del paese di origine del bambino; c. avere il consenso dei figli se hanno più di 14 anni. Nella seconda fase, il prodotto si rivolge al Tribunale per i Minorenni dopo che è avvenuto l’abbinamento coppia/minore ed è iniziato l’anno di affido preadottivo. Modalità di prenotazione: è l’Assistente Sociale del Comune, che ha ricevuto la domanda di adozione, a contattare direttamente lo psicologo per fissare la data del primo colloquio. Tale data deve essere fissata con la coppia entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta e comunque non può superare i 4 mesi dalla richiesta stessa. COSTI: non previsti PAGAMENTO: esenzione. MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: le richieste vengono raccolte dalle Assistenti sociali dei Comuni di residenza TEMPI DI REFERTAZIONE La prima fase dell’istruttoria deve terminare entro 4 mesi dall’inizio dei colloqui.Nel caso in cui vengano individuati temi specifici di approfondimento può essere chiesta al Tribunale una proroga di altri 4 mesi, previa comunicazione alla coppia. La seconda fase è di un anno ovvero, la durata del periodo di affido preadottivo. SEDE DI EROGAZIONE: U.O.P.C ORARI DI EROGAZIONE: orari di apertura dalla U.O.P.C PRESTAZIONI - colloqui - relazioni INDICATORI E STANDARD - Accoglimento delle richieste, standard: 100%; - Liste di attesa, standard: minore/uguale 4 mesi; - Partecipazione gruppi formativi/informativi (come previsto da linee guida regionali), standard: 100%. Strumenti di rilevazione: elenchi partecipanti ai corsi formativi/informativi e assenza di reclami da parte delle coppie. Adozioni – procedura 4.7.Affidi DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Intervento complesso di aiuto/sostegno ad una famiglia (anche monoparentale) in difficoltà non in grado di esercitare capacità genitoriali sufficientemente idonee per garantire una crescita psicofisica adeguata al minore. Si colloca all’interno di un progetto globale di intervento dove devono trovare risposte diverse esigenze: quella del minore di essere tutelato, dei genitori di sperimentare percorsi di recupero, degli affidatari di essere supportati. La famiglia di origine può essere consenziente, diversamente l’affido può avvenire per decisione del Tribunale (L. 184/83). Secondo la L.184/83 infatti è previsto: Affido assistenziale o consensuale (concordato con la famiglia di origine per un periodo “breve” generalmente non più di un anno e deve prevedere, in modo pressoché certo, il rientro in famiglia del minore). Tale istituto prevede il Tempo Pieno o il Tempo Parziale. Affido giudiziale (il Tribunale supplisce alla mancanza di consenso dei genitori con un suo decreto oppure dichiara la decadenza della Patria Potestà o l’eventuale allontanamento del figlio perché la condotta dei genitori è di concreto pregiudizio per il figlio e spesso anche penalmente perseguibile). Il prodotto Affido prevede due fasi : Prima Fase comprende : - la valutazione della famiglia aspirante all’affido; - abbinamento minore /famiglia affidataria; - relazione al Tribunale dei Minorenni. Seconda Fase è caratterizzata dalla presa in carico vera e propria, infatti comprende: - co-progettazione dell’affido insieme all’assistente sociale - supporto psicologico al bambino, alla famiglia d’origine, alla famiglia affidataria - periodica informazione all’autorità ( Tribunale, Giudice Tutelare) La risoluzione dell’affido può avvenire secondo tre modalità: a. rientro nella famiglia di origine; b. compimento della maggiore età; c. fallimento dell’abbinamento. Nella fase conclusiva, viene stilata e inviata una relazione finale al Tribunale. Modalità di prenotazione: le date dei colloqui per l’istruttoria della fam. disponibili sono concordate con le stesse COSTI: non previsti PAGAMENTO: esenzione MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: le disponibilità di affido vengono raccolte dagli Assistenti Sociali del Comune di residenza TEMPI DI REFERTAZIONE Variano a seconda delle situazioni e generalmente vengono fissati dal Tribunale stesso. SEDE DI EROGAZIONE: U.O.P.C ORARI DI EROGAZIONE: orario di apertura U.O.P.C PRESTAZIONI - colloqui; - relazione-certificazione; - progettazione/intervento; - verifica dell’intervento. INDICATORI E STANDARD - Numero richieste di Istruttorie per Affido a tempo pieno da parte del Servizio Sociale, standard: soddisfazione del 100% delle richieste. Strumento di rilevazione: assenza di segnalazioni di disservizio da parte del S.S.s. Affidi - Procedura 4.8.Consulenza ad operatori sanitari, ad operatori scolastici, ad educatori, ad operatori di altri Enti o Istituzioni. DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Si definisce: “Consulenza ad operatori sanitari, scolastici, ad educatori, ad operatori di altri Enti o Istituzioni”, l’intervento di supporto e informazione dato a professionisti in merito a situazioni problematiche. Sono incluse in questo Prodotto: le consulenze date in assenza della persona per la quale è stata richiesta la consulenza stessa; - le consulenze che riguardano persone non in carico alla U.O.P.C. Viene effettuata nel corso di uno o più colloqui programmati. COSTI: non previsti PAGAMENTO: non previsto - MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: diretta. TEMPI DI REFERTAZIONE: non previsti SEDE DI EROGAZIONE: U.O.P.C, Scuola, altre sedi. ORARI DI EROGAZIONE: orario di apertura della U.O.P.C PRESTAZIONI - colloquio con chi ha fatto la richiesta di consulenza; - altre prestazioni. INDICATORI E STANDARD - Tempo d’attesa massimo: per le consulenze urgenti (IVG) minore/uguale 4 giorni; per le consulenze programmate minore/uguale 15 giorni. - Numero di richieste di consulenza in un anno, standard: soddisfazione del 100% delle richieste (è previsto un modulo di rilevazione delle richieste). Strumento di rilevazione: assenza di segnalazioni di disservizio da parte dei richiedenti. Consulenza ad operatori sanitari, ad operatori scolastici, etc - procedura 4.9.Formazione DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Interventi volti ad approfondire le competenze professionali, le problematiche ad esse inerenti e le dinamiche operative ed emotive presenti nei gruppi educativi, nei gruppi di lavoro, ecc. Gli interventi possono essere erogati su richiesta o su proposta della U.O.P.C. Il prodotto formazione è rivolto a: gruppi di professionisti. Inoltre, con il prodotto “Formazione” l’U.O.P.C: - affronta problemi inerenti le dinamiche gruppali; - offre supervisioni su interventi in atto su casi o su situazioni operative a gruppi o singoli operatori; - migliora le competenze professionali inerenti gli aspetti relazionali ed emotivi. Affinché l’intervento sia inserito in questa categoria occorre che siano presenti le seguenti condizioni: - Adeguatezza dei temi rispetto alla mission e alla vision della U.O.P.C; - rilevanza dei temi da un punto di vista sanitario, sociale, educativo; - presenza di un gruppo; - il gruppo è di operatori esterni al DSM. COSTI: non previsti PAGAMENTO: non previsti MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: concordata TEMPI DI REFERTAZIONE: non previsti SEDE DI EROGAZIONE: U.O.P.C, sedi di altri Servizi, Enti, altri luoghi. ORARI DI EROGAZIONE: concordati PRESTAZIONI - incontri formativi; - progettazione e preparazione dell’intervento formativo; - supervisione; - analisi dei risultati; - altre prestazioni; INDICATORI E STANDARD - Numero annuo di richieste, standard: 100% rilevazione indice di gradimento dei partecipanti. Strumento di rilevazione: assenza di segnalazioni di disservizio. Formazione – procedura 4.10.Interventi di prevenzione DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Progettazione ed attuazione di interventi formativi e informativi finalizzati a prevenire o a ridurre situazioni di disagio psicologico rivolti a gruppi di popolazione con problematiche inerenti il ruolo, i passaggi di fase e l’integrazione sociale. Questi interventi possono prevedere: a. incontri di formazione; b. pubblicazione di materiale ( opuscoli, poster, libri, pagine web); c. divulgazione pubblica di informazioni ( radio, televisione, pubblici incontri ecc..). Perché l’intervento sia inserito in questo prodotto occorre siano presenti le seguenti condizioni: - rilevanza del problema attestato o da dati epidemiologici o da segnalazioni provenienti da gruppi organizzati di cittadini o da altri Servizi o Istituzioni; - coinvolgimento ai fini della progettazione e verifica di gruppi, Servizi o Enti. - Interventi di progettazione attuazione e verifica volti a prevenire o a intervenire precocemente su problematiche di tipo sociosanitario e psicologico rilevanti da un punto di vista epidemiologico. COSTI: non previsti PAGAMENTO: non previsti MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: diretta TEMPI DI REFERTAZIONE: non previsti SEDE DI EROGAZIONE: U.O.P.C, sedi degli altri Servizi, Enti, luoghi altri ORARI DI EROGAZIONE: orario concordato PRESTAZIONI - Progettazione dell’intervento; - attuazione/verifica; - attività di formazione; - attività di informazione; - produzione di materiale informativo cartaceo o informatico; - altre prestazioni. INDICATORI E STANDARD - Numero interventi di prevenzione nell’anno, standard: 100% rilevazione indice di gradimento dei partecipanti. Strumento di rilevazione: assenza di segnalazioni di disservizio. Interventi di prevenzione - procedura 4.11.Attività di ricerca DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Interventi di progettazione attuazione e verifica volti ad approfondire problematiche, modalità di intervento, efficienza ed efficacia degli strumenti in uso in area sociosanitaria e psicologica. Perché l’intervento sia inserito in questa categoria occorre che sia presente la seguente condizione: rilevanza rispetto alla mission e alla vision della U.O.P.C e alle patologie e alla problematiche prevalenti nello stesso. COSTI: variabili. PAGAMENTO: non previsto. MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: non previsti TEMPI DI REFERTAZIONE: non previsti SEDE DI EROGAZIONE: U.O.P.C, sedi di altri Servizi, Enti, luoghi vari ORARI DI EROGAZIONE: orario di apertura della U.O.P.C PRESTAZIONI - individuazione della rilevanza clinica; - ricerca bibliografica; - analisi delle fonti indirette; - stesura di questionari; - analisi dei risultati; - colloqui individuali o di gruppo; test; altre prestazioni. INDICATORI E STANDARD: - Numero di report nell’anno, standard: in via di definizione. Strumento di rilevazione: bibliografia contenente tutti i riferimenti e gli autori citati. - Attività di ricerca – procedura 4.12.Perizie DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Certificazioni, relazioni e altri documenti o atti legali forniti su richiesta del paziente, del Servizio di Medicina Legale o dell’Autorità Giudiziaria. Sono escluse da questo prodotto le certificazioni L.104 e le relazioni per le istruttorie per affidi e adozioni. COSTI: si vedano le tariffe ticket alla voce: “Visita generale specialistica; test”; le richieste erogate da Enti Giudiziari sono gratuite. PAGAMENTO: presso le casse AUSL MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: telefonica o di persona TEMPI DI REFERTAZIONE: una settimana dopo la conclusione della perizia SEDE DI EROGAZIONE: sede dell’U.O.P.C ORARI DI EROGAZIONE: orario di apertura dell’U.O.P.C PRESTAZIONI - certificati/relazioni su richiesta del paziente o di persona avente diritto; - certificati/relazioni su richiesta dell’Autorità Giudiziaria; - partecipazione a Commissioni Medico-Legali e ad altre attività peritali. INDICATORI E STANDARD: - Richieste soddisfatte sul totale di richieste pervenute, standard: 100%. Strumento di rilevazione: assenza di segnalazioni di disservizio. Perizie - procedura 4.13.Promozione, guida e sostegno all’attività di volontariato DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Interventi di promozione, progettazione, formazione, attuazione e verifica su temi inerenti la salute, con carattere di integrazione dell’attività di cura dei servizi dell’AUSL, tesi a coinvolgere cittadini disposti ad esprimere la propria propensione alla solidarietà attraverso attività integrative di cura. È rivolta a giovani, studenti, lavoratori, genitori, insegnanti. Perché l’intervento sia inserito in questa categoria deve avere le seguenti caratteristiche: - Progettazione; - Continuità; - Supervisione; - Formazione; - gratuità della prestazione dei volontari; - iscrizione dei volontari negli appostiti registri previsti dalla legge. COSTI: non previsti PAGAMENTO: non previsti MODALITÀ DI PRENOTAZIONE: non previste TEMPI DI REFERTAZIONE: non previsti SEDE DI EROGAZIONE: U.O.P.C, sedi degli altri Servizi o Enti, Scuole, luoghi vari ORARI DI EROGAZIONE: orario di apertura dell’U.O.P.C PRESTAZIONI - individuazioni dei bisogni e delle priorità; - promozione; - tutoring; - individuazione delle vocazioni ed orientamento; colloquio individuale e di gruppo; organizzazione della rete di cura e dei supporti occorrenti alla stessa; riunioni di programmazione e di verifica; supervisione; stesura di protocolli di regolamentazione del funzionamento delle reti; gestione dei rapporti con le altre forme e\o organizzazione di volontariato presenti sul territorio, comprensive del volontariato internazionale; - formazione; - attività di found rising (reperimento risorse); - altre prestazioni. INDICATORI E STANDARD - Numero dei volontari, numero ore prestate dai volontari, numero minori seguiti, standard: maggiore/uguale anno precedente. Strumento di rilevazione: bilancio annuale di attività. - Promozione, guida e sostegno all’attività di volontariato - procedura 5. FATTORI DI QUALITÁ E RELATIVI IMPEGNI Prodotto Fattore di qualità Indicatore ACCOGLIENZA/VALUTAZIONE PSICOLOGICA Tempestività Tempo di attesa massimo PSICOTERAPIA Capacità di attrazione % autodimissioni su totale di dimissioni COUNSELLING Capacità di attrazione % autodimissioni su totale di dimissioni Capacità di integrazione dei vari comparti della rete N° pazienti multiproblematici presi in carico in modo integrato Risposta al mandato di cura istituzionale prioritario N° di progetti condivisi CERTIFICAZIONI Tempestività Tempo di consegna massimo di certificazione ADOZIONI Osservazione linee guida regionali N° Istruttorie AFFIDI Tempestività N° Affidi CONSULENZA AD OPERATORI SANITARI, SCOLASTICI, DI ALTRI ENTI O ISTITUZIONI Tempestività ATTIVITA’ INTEGRATA DI RETE Numero delle richieste Sistema informatico Sistema informatico Sistema informatico Sistema informatico Tempo massimo di attesa Sistema informatico Sistema informatico FORMAZIONE Rilevanza rispetto alla Mission e alla Vision N° di progetti N° di partecipanti E.C.M. INTERVENTI DI PREVENZIONE Rilevanza epidemiologica del problema N° di soggetti e di Enti coinvolti ATTIVITA' DI RICERCA Rilevanza epidemiologica del problema N° pubblicazioni PERIZIE Tempestività Tempo di consegna massimo di perizia Capacità di attrazione N° volontari attività di tutoring e formazione N° attività PROMOZIONE, GUIDA E SOSTEGNO DELL’ATTIVITA' DI VOLONTARIATO Strumento di registrazione Registro UOPC CUP Sistema informatico Sistema informatico Sistema informatico Sistema informatico Sistema informatico Registro del volontariato singolo 21 22 6. SISTEMA INFORMATIVO 6.1 Gestione della Documentazione La documentazione dell’U.O.P.C rappresenta uno strumento utile allo svolgimento dell’attività lavorativa di tutti gli operatori. La gerarchia della documentazione comprende: Documenti descrittivi dell’assetto organizzativo dell’U.O.P.C (Documento di presentazione dell’U.O.P.C, documenti descrittivi delle responsabilità organizzative e altri documenti di programmazione e organizzazione); Documenti descrittivi dei processi di cura e di supporto (Procedure); Documenti descrittivi delle singole azioni che compongono le procedure (Istruzioni operative); Documenti di registrazione utilizzati per evidenziare le attività effettuate nello svolgersi dei processi: sia dei processi sottesi all’erogazione dei Prodotti (strumenti per la raccolta dei dati di attività) sia di attività connesse ad altri processi di particolare significato (formazione, verifica, miglioramento). Ogni documento deve riportare data e responsabilità di emissione e di eventuale revisione. 6.2 Documento di Presentazione dell’U.O.P.C È rivolto agli utenti, agli operatori ed alle altre organizzazioni sanitarie e sociali. Descrive la politica dell’U.O.P.C e la sua organizzazione, il sistema informativo, le modalità di verifica dei risultati e di miglioramento continuo. Ha lo scopo di garantire trasparenza relativamente all’assetto organizzativo e agli impegni presi con l’utenza. Il documento viene redatto dal responsabile dell’U.O.P.C e revisionato dallo stesso almeno ogni tre anni. 6.3 Documenti di Responsabilità organizzative Sono documenti descrittivi delle responsabilità individuali. Sono riferite all’attribuzione di responsabilità all’interno dei diversi livelli organizzativi. 6.4 Documenti di Programmazione e Organizzazione Sono documenti che hanno lo scopo di individuare le linee di indirizzo dell’U.O.P.C o di definire responsabilità e assetti organizzativi (quali: documenti di programmazione, piani di attività, lettere di assegnazione di funzioni di responsabilità). I documenti di programmazione devono essere autorizzati dal responsabile DSM o di unità operativa a seconda del livello organizzativo a cui sono riferiti. 6.5 Procedure Le procedure descrivono la sequenza di azioni che compongono un processo, indicandone responsabilità e modalità di attuazione. Sono rivolte a tutti gli operatori coinvolti nell’attività descritta nella procedura. In una procedura devono essere riportati distintamente: 1. Scopo; 2. Campo di Applicazione; 3. Terminologia ed abbreviazioni; 4. Responsabilità; 5. Descrizione delle Attività; 6. Riferimenti; 7. Archiviazione; 8. Allegati; 9. Apparecchiature; 10. Requisiti preliminari; 11. Criteri di Accettazione o Parametri di Controllo (Indicatori); 12. Controllo delle Non Conformità. Le procedure sono poi distinte, a seconda dei processi descritti, in: Procedure relative ai processi di cura 23 Procedure relative ai processi di supporto: sono così definiti tutti i processi effettuati da operatori del DSM non rivolti direttamente ad un cliente esterno e che permettono l’effettuazione dei processi di cura. Le procedure vengono elaborate (o revisionate) da personale dell’Unità Operativa e autorizzate dal Responsabile. L’elenco delle procedure di U.O.P.C è conservato dal Responsabile. 6.6 Istruzioni operative Le istruzioni operative descrivono la sequenza di azioni che costituiscono un segmento di un processo, generalmente svolte sotto un’unica responsabilità. Sono rivolte a tutti gli operatori coinvolti nell’attività descritta nell’istruzione operativa. In una istruzione operativa devono essere riportati distintamente: 1.”Titolo” 2.”Indirizzato a” 3.”Elenco emissioni/approvazioni/revisioni” 4.”Definizioni e sigle” 5.”Descrizione attività” Le istruzioni operative sono distinte, a seconda dei processi descritti, in: 1) Istruzioni operative relative ai processi di cura; 2) Istruzioni operative relative ai processi di supporto: sono così definiti tutti i processi effettuati da operatori dell’U.O.P.C non rivolti direttamente ad un cliente esterno e che permettono l’effettuazione dei processi di cura. Le istruzioni operative vengono elaborate (o revisionate) da personale dell’Unità Operativa e autorizzate dal Responsabile. L’elenco delle istruzioni operative di Unità Operativa è conservato dal Responsabile. 6.7 Linee Guida Le Linee Guida sono documenti contenenti raccomandazioni sviluppate in modo sistematico per facilitare il processo decisionale in ambito clinico. Le Linee Guida vengono elaborate o adottate come risposta al riscontro di ingiustificata variabilità di risposta nell’erogazione di prestazioni diagnostico-terapeutiche. Devono essere utilizzate le Linee Guida rispondenti alle più attendibili evidenze scientifiche disponibili. L’adozione di Linee Guida già esistenti o elaborate da operatori dell’U.O.P.C deve essere autorizzata dal responsabile DSM e dalla Direzione Sanitaria dell’AUSL. 6.8 Documenti di registrazione I documenti di registrazione sono distinti in: Strumenti di raccolta dati e Documenti relativi alla Formazione, all’Attività di Verifica e al Miglioramento della Qualità. Gli strumenti di raccolta dati sono strumenti operativi utilizzati dagli operatori dell’U.O.P.C per riportare informazioni cliniche e registrare le prestazioni effettuate. Gli operatori che utilizzano questi strumenti per descrivere e registrare la loro attività ne sono direttamente responsabili. Fra i documenti di registrazione quotidianamente in uso nell’attività lavorativa, si individuano quelli relativi alle aree della formazione, della verifica e del miglioramento della qualità, come più significativi per descrivere la documentazione aziendale. 6.9 Gestione del dato La raccolta dati inerente l’attività dell’U.O.P.C è finalizzata a consentire con tempestività il passaggio di informazioni agli operatori e conseguentemente l’adozione di idonei provvedimenti di cura (intendendo con questo termine la totalità degli interventi nell’ambito della salute mentale: prevenzione, terapia, riabilitazione); inoltre, è finalizzata a consentire la gestione e il governo clinico da parte delle strutture preposte. Il Sistema Informativo dell’U.O.P.C è ispirato ai seguenti criteri: Centralità del cliente: il Sistema Informativo considera il cliente come unità fondamentale di aggregazione di tutte le informazioni che lo riguardano, in qualsiasi luogo vengano prodotte. In altre parole è la storia del percorso sanitario del paziente ad avere rilevanza, non quella delle attività della singola Unità Operativa. 24 Coerenza con gli standard di prodotto: il Sistema Informativo è finalizzato al monitoraggio costante del mantenimento (e del miglioramento) degli standard e deve, pertanto, essere in grado di descrivere e misurare gli eventi relativi a ciascun prodotto, alimentando il circuito valutativo necessariamente collegato alle pratiche di erogazione. Tempestività di accesso alle informazioni: è essenziale che il Sistema Informativo sia in grado di fornire informazioni “in tempo realistico”, ovvero sincrono, nella disponibilità di informazioni, alla necessità di utilizzo ai vari livelli di governo. Il tempo realistico presuppone una buona plasticità del Sistema Informativo, per adattarsi costantemente ai cambiamenti nelle scadenze temporali di accesso alle informazioni. Confrontabilità dei dati: il Sistema Informativo per evitare disomogeneità di interpretazione e quindi di rilevazione deve fornire descrizioni dettagliate per ciascun evento registrabile e utilizzare in tutti i casi possibili definizioni condivise e ufficiali. I dati registrati e utilizzati ai fini predetti sono classificabili in: 1) Dati di attività clinica, quali: le informazioni cliniche riportate nella documentazione, le indicazioni di progetto terapeutico, le formulazioni diagnostiche, le prescrizioni terapeutiche; 2) Dati di gestione e di governo clinico, quali: gli indicatori di budget individuati dalla Direzione aziendale, gli indicatori di qualità individuati dal DSM, i dati relativi alla qualità percepita; 3) Dati di gestione relativi ai processi di supporto, quali: i dati relativi al debito orario dei dipendenti, alla formazione e all’aggiornamento, alle forniture da parte dei servizi di supporto dell’AUSL ( Economato, ecc.). La raccolta, la conservazione e la trasmissione dei dati sono soggette alle norme di legge, nello specifico, al Codice di Procedura Penale art. 362 (Segreto Professionale) e alla Legge 31.12.96 n° 675 (Legge sulla Privacy). Devono, inoltre, essere conformi a quanto riportato nelle Linee Guida del DSM “Tutela della sicurezza e della riservatezza delle informazioni sanitarie” del 19.05.99. La responsabilità del Sistema Informativo è del Responsabile U.O.P.C, per quanto riguarda le linee generali di programmazione e di organizzazione, della capo sala U.O.P.C per quanto riguarda l’elaborazione e la manutenzione dei programmi informatici e, di tutti gli operatori, per la registrazione cartacea delle prestazioni e per la registrazione informatica dei dati. 7. VERIFICA DEI RISULTATI La Direzione aziendale, di DSM, di Unità Operativa verificano con cadenza periodica, o in modo episodico se ne viene ravvisata la necessità, l’attività dell’U.O.P.C. La verifica viene effettuata sulla base di indicatori preventivamente stabiliti e condivisi con le figure o le Unità Operative oggetto di valutazione. La verifica è finalizzata a valutare l’efficacia delle prestazioni erogate, l’efficienza con cui vengono erogate e la soddisfazione dei clienti. La valutazione si riferisce agli elementi sotto indicati. 7.1 Indicatori di budget Sono definiti dalla Direzione aziendale di concerto con i Responsabili di Dipartimento e di Unità Operativa. Trimestralmente, il Responsabile di U.O. monitorizza i dati. Semestralmente, il Responsabile di Dipartimento valuta i dati insieme al Responsabile di Unità Operativa. 7.2 Indicatori di qualità UOPC Sono riferiti ai prodotti dell’U.O.P.C e sono definiti nel capitolo 4. Eventuali scostamenti dagli standard prefissati sono discussi e valutati annualmente dal Responsabile DSM insieme al Responsabile di Unità Operativa, al Responsabile Qualità del DSM e al Coordinatore per l’Accreditamento del DSM. 7.3 Tempi di attesa Ogni tre mesi, il Responsabile dell’U.O.P.C verifica i dati relativi ai tempi d’attesa rispetto al Prodotto Accoglienza, Consulenza, Consulenza in Ospedale e altre strutture di ricovero, Certificazioni, Perizie con i dati forniti dal CUP, il protocollo aziendale di entrata (richieste servizio sociale, NPI, insegnanti), programma numerazione cartelle e li discute con gli psicologi impegnati nell’erogazione di quei prodotti. 25 7.4 Indicatori di qualità percepita Sono costituiti dai questionari di soddisfazione e dai reclami inviati all’URP da parte di cittadini o del Tribunale del Malato. I questionari di soddisfazione vengono distribuiti, raccolti ed elaborati dalle U.O. I risultati sono inviati annualmente al Responsabile DSM e discussi annualmente in sede di Consiglio di Dipartimento. La raccolta, la gestione e il monitoraggio dei reclami vengono effettuati dall’URP secondo quanto contenuto nella specifica procedura aziendale. 7.5 Obiettivi di équipe Il raggiungimento degli obiettivi di équipe viene verificato annualmente dal nucleo di valutazione aziendale su proposta del responsabile di Unità Operativa. 7.6 Obiettivi individuali Il raggiungimento degli obiettivi individuali viene verificato annualmente dal nucleo di valutazione aziendale su proposta del responsabile di Unità Operativa. 7.7 Iniziative di formazione La realizzazione e le ricadute delle iniziative di formazione vengono valutate annualmente dal responsabile che ha autorizzato l’iniziativa (responsabile DSM o di U.O.) unitamente all’organizzatore e ai partecipanti. 7.8 Iniziative di miglioramento La realizzazione e le ricadute delle iniziative di miglioramento della qualità vengono valutate annualmente dal responsabile che ha autorizzato l’iniziativa (responsabile DSM o di U.O.) unitamente all’organizzatore e ai partecipanti. 7.9 Requisiti di accreditamento La valutazione interna dei requisiti di accreditamento viene effettuata dalla Direzione Aziendale sulla base delle Liste di Verifica elaborate dalla Regione Emilia Romagna. 8. MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITÀ Le iniziative di miglioramento della qualità vengono decise dal Responsabile DSM o di Unità Operativa ognuno nel proprio ambito di responsabilità (a queste vanno affiancate eventuali iniziative di miglioramento decise dai Responsabili di Distretto secondo modalità definite dagli stessi). Le iniziative di miglioramento della qualità vengono decise nei momenti di verifica dei risultati previsti nel Capitolo 7, oppure sulla base di segnalazioni occasionali di cattiva qualità o di necessità di cambiamento organizzativo. 8.1 Metodologia 1. Il Responsabile DSM o di Unità Operativa: - discute i risultati di attività o le segnalazioni di cattiva qualità con i Responsabili di U.O. (o con gli operatori dell’U.O.) - individua con i collaboratori gli obiettivi dell’iniziativa di miglioramento; - individua il Responsabile del progetto. 2. Il Responsabile di Progetto elabora un progetto contenente: Titolo; N°; Struttura; Obiettivi; Personale coinvolto; Responsabile del progetto; Data di avvio; Data di prevista conclusione. 3. Il responsabile di Struttura autorizza. 26 4. Il Responsabile di progetto alla conclusione del lavoro descrive i risultati raggiunti. 5. Il Responsabile di struttura effettua la valutazione positiva o negativa dell’esecuzione del progetto. 6. Il documento di progetto viene conservato dal responsabile di struttura. 27 i Sigle utilizzate ASMN: Azienda Santa Maria Nuova ATR: Attività Territoriale di Rete AUSL: Azienda Unità Sanitaria Locale CdC: Casa di Cura CP: Comunità Protette CSM: Centri di Salute Mentale CUP: Centro Unico Prenotazioni DH: Day Hospital DSM: Dipartimento di Salute Mentale EU= UE : Emergenza Urgenza M.D: Modulo Dipartimentale MMG: Medico di Medicina Generale NPI: Neuropsichiatria Infantile OG: Ospedale Generale Osea: Comunità per minori PAL: Piano Attuativo Locale PASM: programma di Salute Mentale PS: Pronto Soccorso R: Residenze SERT: Servizio Tossicodipendenze SI: Sistema Informativo del DSM SPDC: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura SSM: Servizio di Salute Mentale S.S.s. :Servizio Sociale di sostegno al bambino, all’adolescente, alle famiglie U.O: Unità Operativa U.O.P.C: Unità Operativa di Psicologia Clinica VI: Villa Igea VML: Villa Maria Luigia VR:Villa Rosa