Sommario
UN Secretary general
Il mandato UNIFIL
Resolution 1701 (2006)
Avvio dell'Operazione "Leonte"
Cambio al Comando UNIFIL
2007
2008
2009
Maritime Task Force
ITALAIR
La Blue Line
Attività Operativa
Attività di sminamento
CIMIC e Civil Affairs
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NOTIZIE DAL TEATRO
Notizie del 2007
Notizie del 2008
Notizie del 2009
Notizie del 2010
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46
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Supplemento al n. 1/2010 di
Informazioni della Difesa
Periodico dello
Stato Maggiore della Difesa
fondato nel 1981
Direttore Responsabile
Gen. B. Massimo Fogari
Redazione
T. Col. Valter Cassar
M.llo 1a Cl. Mario Polverino
Realizzazione, stampa e distribuzione
Graphos srl
Loc. Pezza - Zona Industriale - Dragoni (CE)
Tel. e Fax: 0823 866021
in R.T.I. con Imago Media srl
Le foto sono state gentilmente fornite dai siti internet: www.un.org - http://unifil.unmissions.org - dallo SME e da Cybernaua
UN Secretary-General
Ban Ki-moon
“Resolution 1701 is the best guarantee
for peace and security in the area.
The daily activities of the mission in close
cooperation with the Lebanese Armed
Forces over the past two years have
helped build confidence.
A new strategic environment has been
created in UNIFIL’s area of operations.
I have just visited the troops and I
continue to be impressed with the
dedication and commitment of all the
UNIFIL peacekeepers, men and women,
serving in UNIFIL. They have my full
admiration and respect.”
Naqoura, 17 january 2009
Febbraio 2007 - Gennaio 2010
Notizie dal Teatro
Il prima e il dopo non cambiano, ma, idealmente, in questa sezione, accompagnamo il triennio di
tricolore in UNIFIL, riportando tutti i comunicati stampa e le notizie dal teatro libanese
23 febbraio 2007- Aiuti umanitari distribuiti dai caschi blu italiani
I caschi blu hanno consegnato agli scolari della scuola elementare di Wadi - Jilu materiale didattico (penne, matite, colori, zaini, quaderni per disegno) e
generi alimentari al termine di una lezione di Mine Risk Education tenuta dal personale del 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine. Il materiale distribuito
è stato donato dall’Associazione Internazionale Regina Elena che da anni collabora con la Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” attualmente alla guida
dell’Operazione “Leonte”. Il direttore della scuola, Sleiman Saad ha ringraziato per l’attenzione che gli Italiani hanno verso il problema degli ordigni inesplosi
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NOTIZIE DAL TEATRO
5 febbraio 2007 - Attività umanitaria nel sud del Libano
Nel villaggio di Alduahyra, circa due chilometri dalla Blu Line la linea di confine tra Libano e Israele, i soldati italiani hanno effettuato una lezione di Mine
Risk Education in una scuola elementare che ospita ottantaquattro bambini di etnia greco-ortodossa e sunnita. La lezione è stata tenuta da specialisti
dal 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine ed ha lo scopo di insegnare ai giovani libanesi il comportamento da tenere nel caso in cui vengano a
contatto con ordigni inesplosi, tra cui le cluster bomb. Le lezioni, svolte con l’ausilio di opuscoli illustrativi che raccontano con dei fumetti interpretati
dai personaggi più amati dai bambini il rischio da ordigni esplosivi, sono coadiuvate dagli insegnati delle scuole e dagli interpreti di Unifil. Nella stessa
scuola la cellula CIMIC del Contingente italiano, a guida Brigata di “Cavalleria Pozzuolo del Friuli”, ha distribuito materiale didattico donato dall’Associazione Internazionale “Regina Elena” e dalla scuola elementare “G. Aleandri” di Motta di Livenza (TV). Il materiale distribuito (quaderni, penne, matite,
zaini nonché giocattoli) è stato particolarmente apprezzato non solo dagli scolari ma soprattutto dal direttore della scuola Assan Haied Alsaleh che ha
ringraziato i caschi blu italiani per quanto continuano a fare: “Abbiamo accolto con molta gioia l’iniziativa italiana, in quanto la problematica cluster
bomb è attuale e presente su tutto il nostro territorio”. Il villaggio di Alduahyra è situato nell’area di responsabilità ganese, Contingente che opera nel
settore ovest di Unifil sotto il comando del Gen.B. Paolo Gerometta, comandante del Contingente italiano. Le lezione di “Mine Risk education” hanno
già interessato dieci istituti, per un totale di circa trecento bambini, presenti nell’area di responsabilità italiana.
IL MANDATO UNIFIL
Secondo la risoluzione del Consiglio di sicurezza 425 (1978) e 426 (1978) del 19 marzo
1978, UNIFIL è stata istituita per:
• Confermare il ritiro delle Forze di Israele dal sud del Libano;
• Ristabilire la pace e la sicurezza internazionale;
• Assistere il governo libanese per garantire il ritorno della sua effettiva autorità nell’area;
IL MANDATO UNIFIL
Con la Risoluzione 1701 dell’11 agosto 2006 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha
previsto il potenziamento del contingente militare di UNIFIL con lo scopo di:
• monitorare la cessazione delle ostilità (permanente);
NOTIZIE DAL TEATRO
“grazie a voi i nostri alunni riescono ad approfondire la conoscenza su questa piaga diffusa, molto spesso nei luoghi in cui giocano. Siamo vicini a voi tutti
e troverete in noi sempre degli amici”. Le attività dei militari italiani nelle scuole del settore di competenza sono sempre più frequenti sia per sensibilizzare
gli scolari al rischio degli ordigni inesplosi sia per sondare le necessità della popolazione anche nelle strutture scolastiche del Sud del Libano.
14 marzo 2007 - I caschi blu italiani distribuiscono altri aiuti umanitari alla popolazione libanese
Oggi, una tonnellata di aiuti umanitari sono stati distribuiti ad un istituto scolastico per diversamente abili di Tiro. Gli aiuti, composti da: pasta, riso,
merendine, pelati ecc., sono stati distribuiti dai Lagunari del Reggimento “Serenissima” che in Libano costituiscono il 1° Reggimento di manovra
del Contingente Italiano. I militari del Colonnello Luigi Chiapperini, Comandante di “Italbat 1” sono stati accolti dalla direttrice della scuola Ria Berti:
“Il rapporto di collaborazione che abbiamo allacciato con gli Italiani - ha detto la direttrice - ci ha sorpreso per la grande sensibilità ed interesse
che il Contingente italiano ha rivolto alla realtà scolastica del sud del libano. Grazie per il continuo aiuto”. In occasione della distribuzione sono
state effettuate anche delle visite da parte dell’Ufficiale medico del reparto. Gli aiuti umanitari sono stati affidati al Contingente Italiano da diverse
associazioni umanitarie tra cui: l’Associazione Internazionale Regina Elena, la Togheter ONLUS, “Ci siamo anche noi” di Cavallino Treporti ( Ve), Associazione mestrina S.Vincenzo, farmacia Ghezzi dell’isola della Giudecca di Venezia. I Cavalieri della “Pozzuolo” hanno sino ad ora distribuito oltre
tre tonnellate di aiuti umanitari in tutto il settore di competenza, 600 giocattoli, tre quintali di cancelleria per le scuole, un apparecchio radiologico
“brillanza”, un ortopantomografo per radiografie odontoiatriche.
26 marzo 2007 - Medal Parade
Il Generale di Divisione Claudio Graziano, Comandante della Forza Interinale delle Nazioni Unite in Libano, ha consegnato ieri sera ai Caschi Blu
italiani la Medaglia per la partecipazione alla Missione UNIFIL nel corso di una cerimonia organizzata nella cornice dell’ippodromo romano di Tiro.
Presenti alla cerimonia l’Ambasciatore d’Italia Gabriele Checchia e le massime autorità civili, militari e religiose del sud del Libano come segno
tangibile degli ottimi rapporti stabiliti con la gente nel corso di questi mesi. A fare gli onori di casa e a comandare lo schieramento, formato da
Compagnie e Squadroni di rappresentanza del Contingente italiano, il Generale di Brigata Paolo Gerometta, Comandante del Contingente nazionale
e del Settore Ovest di UNIFIL. A cinque mesi dall’ inizio della missione la cerimonia ha rappresentato l’occasione per fare dei bilanci sia dell’ attività
operativa, che ha visto impegnate più di 10.000 pattuglie sul terreno con più di 3000 static point effettuati durante l’arco diurno e notturno, sia dell’attività CIMIC (attività di cooperazione civile e militare). Queste importanti attività rappresentano due dei cinque pilastri portanti in ottemperanza
alla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite che prevede: capillare controllo del territorio; coordinamento con le forze armate Libanesi; cooperazione
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• accompagnare e sostenere le Lebanese Armed Forces (LAF) nel loro rischieramento nel
Sud del paese, comprendendo la Blue Line, non appena Israele ritira le sue F.A. dal Libano;
• coordinare il ritiro delle IDF dai territori libanesi occupati ed il ridispiegamento delle LAF
negli stessi territori una volta lasciati dagli israeliani;
• estendere la propria assistenza per aiutare ad assicurare un corridoio umanitario alla popolazione civile ed ai volontari nonchè assicurare il rientro in sicurezza degli sfollati;
• assistere le LAF nel progredire verso la stabilizzazione delle aree:
• pieno rispetto della Blue Line (anche Israele);
• prevenire la ripresa delle ostilità, mantenendo tra la Blue Line e il fiume Litani una area
cuscinetto libera da personale armato, assetti ed armamenti che non siano quelli del Governo libanese e di UNIFIL;
IL MANDATO UNIFIL
con le autorità istituzionali del sud del Libano; realizzazione dell’attività umanitaria; bonifica del territorio da ordigni inesplosi. “Ringrazio tutti coloro
che ci hanno sostenuto sino ad ora in particolare le autorità libanesi con cui abbiamo stretto ottimi rapporti di collaborazione reciproca - ha detto
il Generale Gerometta - un grazie ai miei soldati che sino ad ora hanno dimostrato instancabile capacità e determinazione per far si che la risoluzione
1701 delle nazioni Unite venisse rispettata”. Ad oggi sono stati effettuati oltre 2700 interventi di bonifica di ordigni esplosivi suddivisi: in 2620 bonifiche di cluster bombs, 70 di bombe da mortaio, 10 razzi e 3 bombe d’aereo; sono state inoltre distribuite: 16 tonnellate di aiuti umanitari in
generi alimentari, apparecchiature mediche, giocattoli e materiale didattico per le scuole, dove in alcune classi di materna, elementari e medie
sono state effettuate lezioni di “Mine Risk Education” ad oltre 600 bambini da 5 a 15 anni. Attraverso l’iniziativa degli ambulatori mobili più di
2000 libanesi sono stati visitati da personale medico militare del Contingente, 15 quick impact project si sono concretizzati (realizzazione di pozzi
per l’acqua, acquisto di camion per immondizia, acquisto e messa in opera di generatori di corrente) e altri 15 saranno presto finanziati. Allo stesso
ippodromo romano di Tiro gli uomini del Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata di Cavalleria hanno ripristinato un impianto elettrico in
disuso da 8 anni, restituendo ai Libanesi un luogo suggestivo del proprio patrimonio storico e culturale.
12 aprile 2007 - Al via i primi avvicendamenti di militari italiani
Iniziano oggi gli avvicendamenti delle unità che hanno costituito in Libano il primo Contingente italiano della Joint Task Force Lebanon nell’ambito
dell’operazione “Leonte” che ha visto i caschi blu italiani impegnati in prima linea per il rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite. Alla presenza del Generale di Brigata Paolo Gerometta, comandante del Contingente italiano e del settore ovest di UNIFIL si
svolgerà nella Base “Cuomo” di Hariss il primo passaggio di responsabilità nell’ambito dell’unità preposte alle comunicazioni tra il Tenente Colonnello
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NOTIZIE DAL TEATRO
30 marzo 2007- Grazie ai caschi blu italiani, Yanouh ha un ambulatorio medico
Arredamento ed attrezzature complete per l’allestimento di un ambulatorio medico sono state consegnate dai caschi blu italiani alla municipalità
di Yanouh. Il materiale, acquistato con i fondi messi a disposizione per la cooperazione, è stato ritirato dal Sindaco del piccolo comune libanese, il
signor Ali Jaber. “Nel nostro villaggio gli Italiani forniscono già assistenza sanitaria settimanale - ha tenuto a precisare il Sindaco - tuttavia non avevamo la possibilità di allestire un ambulatorio indispensabile per i miei concittadini. Grazie all’interessamento degli Italiani potremo fornire un’assistenza medica adeguata.” Yanouh è un villaggio sciita di circa 1200 abitanti a circa 30 chilometri da Tiro inserito nell’area di responsabilità di
Italbatt 1 a leadership Reggimento Lagunari “Serenissima”, che dall’inizio della missione hanno svolto oltre 5942 pattuglie motorizzate, oltre 1058
pattuglie appiedate e oltre 1831 static point.
IL MANDATO UNIFIL
• mettere in atto i rilevanti provvedimenti
degli accordi di TAIF, e della Risoluzione
1559 (2004) e 1680 (2006), che impongono
il disarmo di tutti i gruppi armati in Libano;
• nessuna arma o autorità che non sia dello
stato libanese;
• nessuna forza straniera in Libano senza il
consenso del Governo;
• nessun commercio o rifornimento di armi
e connessi materiali al Libano tranne quelli
autorizzati dal Governo;
• consegna all’ONU di tutte le carte/mappe
contenenti lo schieramento delle mine in
Libano (Israele);
• assistere il Governo del Libano, come richiesto, per rendere sicuri i suoi confini e altri
punti di ingresso per prevenire il transito nel
territorio di armi o di materiali d’armamento
senza il suo consenso;
NOTIZIE DAL TEATRO
Vincenzo De Manna e il Colonnello Camillo Sileo rispettivamente alla guida dei Battaglioni dell’11° Reggimento Trasmissioni e del 2° Reggimento
Trasmissioni. Dopo questa prima cerimonia Il Generale Paolo Gerometta raggiungerà sia la base ‘Matteo Vanzan’ di Ma’rakah (dove si svolgerà la
cerimonia del passaggio di consegne fra il Reggimento Lagunari ‘Serenissima’ comandato dal Colonnello Luigi Chiapperini e il 186° Reggimento Paracadutisti Folgore comandato dal Colonnello Manlio Scopino) sia la base ‘Millevoi’ di Chamaa (dove verrà ufficializzato anche il passaggio di responsabilità tra il 10° Reggimento di Manovra di Persano ed il il 1° Reggimento Trasporti di Bellinzago Novarese , reparti comandati rispettivamente
dal Colonnello Salvatore Loria e dal Colonnello Salvatore Granatino). Sin dall’8 novembre scorso il Contingente italiano a guida Brigata di Cavalleria
“Pozzuolo del Friuli” ha operato per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla risoluzione 1701 attraverso quattro pilastri operativi che sono: il capillare controllo del territorio; il coordinamento con le forze armate libanesi; la cooperazione con le autorità istituzionali del sud del Libano; la realizzazione dell’attività umanitaria e la bonifica del territorio da ordigni inesplosi. La Brigata di Cavalleria ‘Pozzuolo del Friuli’ sarà avvicendata il prossimo
22 aprile dalla Brigata ‘Folgore’ e quindi il Generale di Brigata Paolo Gerometta sarà sostituito dal Generale di Brigata Maurizio Fioravanti.
23 aprile 2007- Avvicendamento del comandante della Joint Task Force Lebanon
Presso la base ‘Ficucello’ si è svolta la cerimonia per il cambio del Comandante della Joint Task Force Lebanon nell’ambito dell’operazione ‘Leonte’:
al Generale di Brigata Paolo Gerometta, Comandante uscente del contingente italiano e del settore Ovest di UNIFIL, è subentrato il Generale di
Brigata Maurizio Fioravanti. La cerimonia, presieduta da Generale di Divisione Jai Prakash Nehra, Vice Comandante della missione Unifil, si è svolta
alla presenza delle autorità civili locali, del personale militare del Reparto oltre a rappresentanze delle altre Task Force presenti in teatro. Viene così
sancito il passaggio delle competenze dalla Brigata ‘Pozzuolo del Friuli’ alla Brigata ‘Folgore’ che continuerà a far rispettare per i prossimi sei mesi
gli obiettivi fissati dalla risoluzione n. 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “Sono orgogliosissimo dei risultati raggiunti grazie al
diuturno impegno degli uomini e delle donne del contingente” ha dichiarato il Generale di Brigata Paolo Gerometta. “È solo grazie a una squadra
coesa e compatta, infatti, che si possono raggiungere tali obiettivi. Io ho solo avuto l’onore di poterli guidare”. “Alla Brigata ‘Folgore’ auguro di
poter affrontare i prossimi mesi con serena determinazione’, ha aggiunto, ‘sicuro che le capacità umane e professionali di questa unità le permetteranno di mantenere alto il nome dell’Italia in terra Libanese”.
26 aprile 2007- Continua il lavoro di collaborazione tra il Contingente italiano e la popolazione
“Ogni volta che passeremo sotto alla luce di questi lampioni, ci ricorderemo degli amici italiani che ce li hanno offerti”. Queste alcune delle splendide
parole che il Sindaco di Bint Jbeiel, Signor Ali Bazzi, ha pronunciato nel corso di una breve cerimonia svoltasi oggi nel Municipio della città. Il Con6
• intraprendere tutte le necessarie azioni nelle aree di schieramento delle sue forze e, per
quanto nelle proprie possibilità, assicurare che la sua area di operazioni non sia utilizzata
per azioni ostili di ogni tipo. Reagire con la forza a tentativi di impedire l’assolvimento del
proprio compito sotto il mandato del Consiglio di Sicurezza, per proteggere il personale
ONU, le infrastrutture, le installazioni e gli equipaggiamenti, per garantire la sicurezza e la
libertà di movimento del personale dell’ONU e delle organizzazioni umanitarie, e senza
pregiudizi verso la responsabilità del Governo del Libano, per proteggere i civili da imminenti minacce di violenza fisica.
IL MANDATO UNIFIL
tingente italiano della missione ‘Leonte’ ha offerto un impianto di illuminazione stradale che servirà a ridare la luce ad uno dei quartieri più antichi
di Bnet Jmail, duramente provato dalla guerra. Il sistema è composto da 180 lampioni e dagli accessori indispensabili al suo funzionamento, più
4000 metri di cavo e oltre 500 connettori elettrici, per un impegno di circa 19.000 Euro. Certamente una goccia nel mare - formalizzata con la
firma di una pergamena che riporta la donazione - delle necessità che è però un chiaro segno del rapporto di amicizia e stima che si è creato e
continua a crescere tra il popolo libanese ed i militari del contingente italiano dell’UNIFIL che operano da molti mesi in questa magnifica terra.
28 maggio 2007- Incontro tra le donne libanesi e le donne della “Folgore”
Le donne del Contingente italiano impegnate nell’operazione Unifil “Leonte2” e le donne dell’Associazione Circolo Femminile Nazionale hanno dato ieri
il via - a Ma’rakah - ad un progetto denominato “Women and Culture”. Il progetto nasce per avvicinare e mettere a contatto culture diverse con l’obiettivo
finale di integrare ulteriormente Unifil alla realtà locale. Al primo incontro sono intervenuti il sindaco della città di Ma’rakah, Ahdad Higazi, e la presidente
dell’Associazione Circolo Femminile Nazionale, Hajja Rahnè Hasjj, che ha illustrato le attività e gli scopi che si prefigge la sua associazione.
29 maggio 2007 - Il Capo di Stato Maggiore della Difesa Giampaolo Di Paola visita il Contingente italiano
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giampaolo Di Paola, ha visitato ieri il Contingente Italiano della missione ‘Leonte’ che opera inquadrato
nelle forze dell’UNIFIL dall’ottobre dello scorso anno.
È giunto, nel primo pomeriggio, nella base ‘Ficuciello’ accompagnato dal Comandante del Comando Operativo Interforze - Generale Fabrizio Castagnetti
- assieme al quale ha assistito ad un breve briefing di aggiornamento sulla situazione in atto nel Paese e sulle attività del Contingente ‘Leonte’ esposto
dal comandante dell’Italian Joint Task Force, Generale Maurizio Fioravanti. Il Capo di Stato Maggiore ha espresso valutazioni positive sull’operato dei
militari italiani esortandoli a proseguire sul cammino del dialogo con la popolazione locale mantenendo l’ottimo livello di professionalità e capacità ope7
NOTIZIE DAL TEATRO
12 maggio 2007 - Il Comandante dell’Italian Joint Task Force Lebanon alla manifestazione sportiva “Vivicittà di Beirut”
Il Comandante dell’Italian Joint Task Force-Lebanon, Generale Maurizio Fioravanti, è stato il primo frazionista della staffetta “Vivicittà Beirut” partita
questa mattina da Tiro. L’iniziativa della UISP, alla quale è stata data ampia e completa partecipazione, è un ulteriore gesto di condivisione del Contingente italiano della missione “Leonte” verso tutte le attività che portano comunione e pace nel Paese così come simboleggiato dalla torcia portata
dai tedofori. Alla manifestazione sportiva hanno partecipato oltre 5000 atleti che si ritroveranno domani a Beirut dove l’olimpionico Daniele Masala
entrerà come ultimo frazionista.
RESOLUTION 1701 (2006)
RESOLUTION 1701 (2006)
Adopted by the Security Council at its 5511th meeting, on 11 August 2006
The Security Council,
Recalling all its previous resolutions on Lebanon, in particular resolutions 425
(1978), 426 (1978), 520 (1982), 1559 (2004), 1655 (2006) 1680 (2006) and 1697
(2006), as well as the statements of its President on the situation in Lebanon,
in particular the statements of 18 June 2000 (S/PRST/2000/21), of 19 October
2004 (S/PRST/2004/36), of 4 May 2005 (S/PRST/2005/17), of 23 January 2006
(S/PRST/2006/3) and of 30 July 2006 (S/PRST/2006/35),
Expressing its utmost concern at the continuing escalation of hostilities in
Lebanon and in Israel since Hizbollah’s attack on Israel on 12 July 2006, which
has already caused hundreds of deaths and injuries on both sides, extensive
damage to civilian infrastructure and hundreds of thousands of internally displaced persons,
Emphasizing the need for an end of violence, but at the same time emphasizing
the need to address urgently the causes that have given rise to the current crisis, including by the unconditional release of the abducted Israeli soldiers,
Mindful of the sensitivity of the issue of prisoners and encouraging the efforts
aimed at urgently settling the issue of the Lebanese prisoners detained in Israel,
Welcoming the efforts of the Lebanese Prime Minister and the commitment of
the Government of Lebanon, in its seven-point plan, to extend its authority
over its territory, through its own legitimate armed forces, such that there will
be no weapons without the consent of the Government of Lebanon and no authority other
rative dimostrare sino ad oggi. Nel corso della visita l’Ammiraglio Di Paola ha anche potuto incontrare il personale del Contingente che opera dalla
base di Shama da dove è poi ripartito alla volta di Beirut per il successivo rientro in Patria.
NOTIZIE DAL TEATRO
4 giugno 2007 - La Festa della Repubblica nel Contingente italiano in Libano
Per il 61^ Anniversario della nascita della Repubblica, in tutte le basi che ospitano il Contingente italiano della missione ‘Leonte’ in Libano, la cerimonia dell’alzabandiera ha assunto un valore ancora più forte. In ognuna delle tre sedi dei Reparti i Comandanti hanno dato lettura dei messaggi
del Capo dello Stato e del Ministro della Difesa. A Tibnine, il Comandante del Contingente italiano, Generale Maurizio Fioravanti, ha sottolineato
come l’impegno delle Forze Armate nei teatri di tutto il mondo sia sostenuto dall’ammirazione della Nazione come da quella della comunità internazionale ed ha esortato il personale a proseguire sulla strada dell’impegno professionale ed umano.
19 giugno 2007 - Supporto costante per la popolazione nel sud del Libano
C’è un filo che unisce, giorno dopo giorno, la popolazione del Libano e il Contingente italiano di Unifil reso sempre più saldo dalle attività di Cooperazione
Civile e Militare che il Contingente italiano svolge a supporto delle municipalità del Sud. Nelle ultime settimane sono stati inaugurati tre nuovi ambulatori
e consegnati computer e stampanti ad una scuola per bambini disabili. La municipalità di Tiro ha una nuova cella frigorifera, e i bimbi della scuola di Tayr
Harfa possono lasciare le loro cose in nuovi armadietti che gli Italiani hanno loro regalato. Quasi ogni giorno gli uomini del contingente visitano le scuole
e spiegano ai piccoli come fare ad evitare le cluster bombs e, a Tiro, i più grandi imparano ad impastare e preparare la pizza. È così che, grazie alla cooperazione tra Italbatt1-186° Reggimento Paracadutisti Folgore e una NGO italiana, l’Arciconfraternita di Misericordia ed Istituzioni Riunite in Siena, Bidias
ha potuto inaugurare a fine maggio il nuovo ambulatorio medico. Con il supporto degli uomini della Task force ‘Genova Cavalleria’ è stato ristrutturato e
inaugurato l’ambulatorio di Al Mansuri, dove la stessa equipe medica del contingente presta settimanalmente un servizio medico di base. Pochi giorni
dopo, il 3 Giugno, anche la municipalità di Deir Amis ha aperto le porte di un nuovo ambulatorio, realizzato sempre con l’aiuto dei paracadutisti italiani. Il
22 maggio scorso, per iniziativa del Contingente, la cittadinanza di Tiro ha potuto finalmente avere una nuova cella frigorifera per trasporto di carne, cella
che non era stata più utilizzabile dalla scorsa estate, dopo il conflitto. “Il valore di questo gesto è nel significato di una vita che riparte, di un futuro di
crescita per il Libano”, ha detto il Generale Fioravanti, Comandante del contingente italiano, consegnando al sindaco Abdul Mohsen Al Husseini il nuovo
mezzo. Ai primi di giugno, poi, grazie alla donazione di computer e stampanti da parte della Scuola angloitaliana Saint Stephen di Roma al centro per
ragazzi disabili di Al Hannan (Ma’rakah), è stata data la possibilità di sviluppare attività didattiche e giochi che aumentano le capacità intellettive. Grazie
alla cellula Cimic del Contingente italiano questo collegamento ha potuto essere rapido ed efficace, attivando una collaborazione che proseguirà con un
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RESOLUTION 1701 (2006)
gemellaggio permanente tra la scuola romana e il centro per i ragazzi libanesi. A Burj Ash Shamali, nella periferia di Tiro, ogni martedì, è un giorno speciale
per i 50 bambini disabili del Mosan Centre: è il giorno in cui si impara a fare la vera pizza italiana! Gli Italiani del Gruppo Supporto Aderenza (GSA) sono
ormai di casa in questo luogo dove ogni settimana portano tutto l’occorrente per realizzare insieme ai ragazzi, nella cucina del centro, vari tipi di pizza
che mangiano poi tutti insieme. Il Mosan centre è nato lo scorso anno grazie alle donazioni di vari contingenti militari che prestano attività in Libano e che
in parte si sostiene anche con la vendita dei prodotti che i ragazzi realizzano. Un piccolo grande dono è stato poi - per la scuola di Tayr Harfa - ricevere,
lo scorso 5 giugno, nuovi armadietti per le attività scolastiche. Quelli esistenti, infatti, erano ormai inservibili a causa delle raffiche di arma da fuoco che
li avevano segnati nel conflitto della scorsa estate. Anche così si è cercato di allontanare dagli occhi dei bambini di questa comunità vicina alla Blue Line
un visibile ricordo della guerra. In questa occasione, i militari italiani hanno anche svolto lezioni di “mine risk education” e giocato con i bambini, creando
un clima di amicizia e divertimento. Segnali concreti e costanti che, attraverso uno spirito costruttivo e un piccolo contributo economico, riescono a dare
continuità alla solidarietà per la popolazione libanese e che tentano di alleviare alcune conseguenze dei recenti conflitti in questa terra.
2 luglio 2007 - Ricordo del check point “pasta”
Oggi pomeriggio a Maraka’a, sede del 186° Reggimento paracadutisti in Libano, è stato ricordato il 2 luglio del 1993 che, per l’Esercito e per la
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NOTIZIE DAL TEATRO
21 giugno 2007 - Torna a casa dopo le cure in Italia
Hussein Banjak, 15 anni, è tornato oggi ad Ash Sh’Aytiah - un villaggio vicino Tiro - da dove era partito lo scorso aprile per essere sottoposto ad un
ciclo di cure in Italia. Il ragazzo, nel settembre del 2006, era stato vittima di una cluster bomb che gli aveva provocato la perdita di parte di un piede
ed alcune serie lesioni ossee e nervose. Grazie all’interessamento della Cellula Cimic del Contingente Italiano e della Fondazione Lucchetta-OtaD’Angelo-Hrovat (nata in ricordo dei giornalisti caduti a Mostar nel gennaio del 1994) è stato possibile offrirgli questo primo ‘intervento sanitario’
presso l’Istituto per l’infanzia ‘Burlo Garofano’ di Trieste. La terapia è stata di carattere ortopedico e fisioterapico per dare al giovane la possibilità
di raggiungere, nel più breve tempo possibile, le migliori condizioni per il successo dell’intervento chirurgico di ricostruzione al quale non è stato
ancora possibile sottoporlo a cusa di un’infezione ossea che ne comprometterebbe il risultato. Da oggi continuerà in Libano le cure anche grazie
ad un apparecchio di stimolazione muscolare offerto dal nostro Paese. Ad attendere Hussein e la madre all’aeroporto di Beirut, la Cellula Cimic
italiana che li ha poi riaccompagnati al villaggio dal quale erano partiti tre mesi prima. Gioia per tutti nel vedere il ragazzo, che era partito costretto
su una carrozzina, tornare a casa camminando. Un aspetto delle attività del Cimic che, assieme a tutti gli altri, dà la misura dell’attenzione che la
missione ‘Leonte’ riserva ai problemi della comunità del Sud del Libano.
RESOLUTION 1701 (2006)
than that of the Government of Lebanon, welcoming also its commitment to a
United Nations force that is supplemented and enhanced in numbers, equipment, mandate and scope of operation, and bearing in mind its request in this
plan for an immediate withdrawal of the Israeli forces from southern Lebanon,
Determined to act for this withdrawal to happen at the earliest,
Taking due note of the proposals made in the seven-point plan regarding the
Shebaa farms area,
Welcoming the unanimous decision by the Government of Lebanon on
7 August 2006 to deploy a Lebanese armed force of 15,000 troops in South
Lebanon as the Israeli army withdraws behind the Blue Line and to request the
assistance of additional forces from the United Nations Interim Force in
Lebanon (UNIFIL) as needed, to facilitate the entry of the Lebanese armed
forces into the region and to restate its intention to strengthen the Lebanese
armed forces with material as needed to enable it to perform its duties,
Aware of its responsibilities to help secure a permanent ceasefire and a
longterm solution to the conflict,
Determining that the situation in Lebanon constitutes a threat to international
peace and security,
1. Calls for a full cessation of hostilities based upon, in particular, the immediate
cessation by Hizbollah of all attacks and the immediate cessation by Israel of all
offensive military operations;
2. Upon full cessation of hostilities, calls upon the Government of Lebanon and
UNIFIL as authorized by paragraph 11 to deploy their forces together through-
NOTIZIE DAL TEATRO
Brigata paracadutisti ‘Folgore’ in particolare, ha rappresentato e rappresenta una data significativa. Quel giorno di 14 anni fa i militari italiani,
durante l’Operazione ‘Canguro 11’ a Mogadiscio, subirono un attacco da parte di miliziani somali in conseguenza del quale, in prossimità del Check
Point ‘Pasta’, si scatenò un combattimento che costò la vita a tre dei nostri soldati e il ferimento di molti altri. Tra i feriti c’era il Tenente paracadutista
Gianfranco Paglia che, per il comportamento tenuto, fu decorato della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il Capitano Paglia, oggi impiegato nell’ambito
della Cellula CIMIC dell’Operazione ‘Leonte’ in Libano, ha presenziato alla celebrazione. Il Colonnello Manlio Scopigno, Comandante del 186° Reggimento, reparto che fu coinvolto nei fatti del 2 luglio del 1993, nel corso di una breve e sentita allocuzione, ha ricordato - alla presenza del Comandante Sector West di UNIFIL, Generale Maurizio Fioravanti - i colleghi Caduti nell’adempimento del dovere: Sottotenente Andrea Millevoi,
Sergente Maggiore Stefano Paolicchi e Paracadutista Pasquale Baccaro e tutti i colleghi che rimasero feriti durante l’azione.
16 luglio 2007 - Il Contingente italiano regala ad un cittadino libanese la speranza di tornare a camminare
Un cittadino libanese, ferito gravemente durante il conflitto della scorsa estate, partirà domani da Beirut per essere operato e curato gratuitamente
in Italia grazie alla collaborazione tra il Contingente italiano operante nella missione UNIFIL, l’ospedale Rizzoli di Bologna e l’Associazione Nazionale
per le Infezioni Osteoarticolari (ANIO). Hussein Mohamad Jawad, 43 anni, proveniente dalla piccola cittadina di Al Bayad, sarà infatti accompagnato
a Bologna per sottoporsi ad un delicato intervento, che rappresenta oggi la sua unica speranza per tornare a camminare. Colpito un anno fa da un
missile durante il conflitto israelo-libanese (mentre stava andando ad acquistare un farmaco urgente per un amico colpito da ictus), Hussein ha
immediatamente subito l’amputazione del braccio destro e riportato numerose lesioni su tutto il corpo, in particolare alla gamba destra. Ad oggi,
non può camminare e le cure ricevute in Libano sono state purtroppo insufficienti. Ad interessarsi del caso sono stati qualche mese fa gli uomini
del Contingente italiano che operano nell’ambito dell’unità CIMIC (Cooperazione Civile e Militare) dedicata ad intervenire in aiuto della popolazione
attraverso lo sviluppo di progetti di ricostruzione e attività di aiuto umanitario. La rete di solidarietà creata intorno al problema di Hussein rappresenta
uno di questi interventi. Fondamentale per il supporto dato a questo caso è stata la disponibilità dello staff tecnico dell’Ospedale Rizzoli, leader
nella specialità ortopedica, dell’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna, che si farà carico delle spese per le cure, oltre che dell’ANIO
che si farà carico dell’assistenza post-operatoria, del Ministero della Difesa e dell’Unità di Crisi della Farnesina, che hanno svolto un complesso
lavoro burocratico per garantire le necessarie autorizzazioni. Negli scorsi mesi la Cooperazione Civile e Militare si è interessata di altri casi simili
come è quello di Hussein Banjak, un ragazzo di 15 anni che aveva riportato gravi lesioni ad un piede a seguito dell’esplosione di una cluster bomb
(una delle centinaia di migliaia disseminate nei territori del Libano vicini al confine con Israele) e che è stato curato per due mesi all’Ospedale
Burgo Garofalo di Trieste. Nello svolgimento della missione Unifil il contingente italiano svolge altre attività di assistenza sanitaria sul territorio: da
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out the South and calls upon the Government of Israel, as that deployment begins, to withdraw all of its forces from southern Lebanon in parallel;
3. Emphasizes the importance of the extension of the control of the Government of Lebanon over all Lebanese territory in accordance with the provisions
of resolution 1559 (2004) and resolution 1680 (2006), and of the relevant provisions of the Taif Accords, for it to exercise its full sovereignty, so that there
will be no weapons without the consent of the Government of Lebanon and
no authority other than that of the Government of Lebanon;
5. Also reiterates its strong support, as recalled in all its previous relevant resolutions, for the territorial integrity, sovereignty and political independence of
Lebanon within its internationally recognized borders, as contemplated by the
Israeli-Lebanese General Armistice Agreement of 23 March 1949;
RESOLUTION 1701 (2006)
4. Reiterates its strong support for full respect for the Blue Line;
6. Calls on the international community to take immediate steps to extend its
financial and humanitarian assistance to the Lebanese people, including
through facilitating the safe return of displaced persons and, under the authority of the Government of Lebanon, reopening airports and harbours, consistent
with paragraphs 14 and 15, and calls on it also to consider further assistance
in the future to contribute to the reconstruction and development of Lebanon;
7. Affirms that all parties are responsible for ensuring that no action is taken
aprile ad oggi, sempre attraverso attività CIMIC, sono stati aperti 5 nuovi ambulatori in zone che ne erano sprovviste, garantite visite gratuite a oltre
4.300 pazienti in 18 villaggi e svolte lezioni per 1.200 bambini nelle scuole per educarli a riconoscere i rischi di mine e cluster bomb, contribuendo
in questo modo a evitare ulteriori tragici incidenti.
7 agosto 2007 - Domato incendio grazie anche al concorso dei caschi blu italiani
Ieri, caschi blu italiani dislocati a Marakah, hanno contribuito a domare un incendio divampato in un’area compresa tra Jwayya e Al Majadel, a 15
km a est di Tiro. Il fuoco, appiccato per bruciare delle sterpaglie, si è rapidamente allargato a causa del forte vento ed è sfuggito al controllo. Le
fiamme hanno rapidamente divorato una considerevole zona di alberi di ulivo e da frutta, raggiungendo la strada che congiunge l’abitato di Jwayya
e Al Majadel, lambendone alcune abitazioni e minacciando anche una stazione di servizio carburanti. Il pronto intervento di unità dell’esercito
libanese e dei Vigili del Fuoco locali, ha inizialmente rallentato la progressione del fronte delle fiamme. L’intervento dei militari italiani ha però consentito di domarlo definitivamente. I paracadutisti, intervenuti con le loro autobotti, hanno rifornito direttamente sul posto i mezzi dei Vigili del Fuoco
che necessitavano di una ingente quantità di acqua. Il Comandante dei Vigili del Fuoco libanese ha espresso parole di compiacimento e gratitudine
per l’operato svolto dai militari italiani.
7 agosto 2007 - I militari italiani consegnano un’ambulanza alla popolazione del villaggio di Kafra
Una breve e toccante cerimonia, presieduta dal sindaco di Kafra, Tamer HIAHIA, ha ufficializzato la consegna di una moderna ambulanza da parte
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NOTIZIE DAL TEATRO
21 luglio 2007 - Il Contingente italiano illumina le strade di Ayta Achaab
Una nuova luce illumina da ieri sera il centro di Ayta Achaab, nel Sud del Libano, grazie all’aiuto del Contingente italiano che ha donato 300 lampioni ad
una delle cittadine più colpite dalla guerra dello scorso anno. Ad Ayta Achaab, situata a un chilometro dalla Blue Line, i bombardamenti del 2006 hanno
infatti distrutto oltre 400 case e il paese, da allora, non ha più avuto illuminazione pubblica nelle proprie strade. La Brigata Folgore si è quindi attivata
per realizzare un progetto CIMIC (Cooperazione civile e militare) al fine di restituire alla cittadinanza questo servizio essenziale. Una cerimonia ha
suggellato l’accensione dei nuovi lampioni e il Sindaco, Mr. Taysir Srour, ha premuto l’interruttore centrale insieme al Comandante del Contingente
italiano Generale Maurizio Fioravanti. “Queste luci - ha detto il Generale Fioravanti - sono il simbolo di una speranza che cresce, di un futuro che il Libano
saprà costruire come Paese democratico e indipendente”. L’evento è stato festeggiato con tutta la comunità di Ayta Achaab in modo speciale: i ragazzi
del Contingente hanno infatti preparato per tutti, autorità, donne e ragazzi del villaggio, grandi teglie di ‘vera’ pizza italiana fino a notte inoltrata.
RESOLUTION 1701 (2006)
contrary to paragraph 1 that might adversely affect the search for a long-term
solution, humanitarian access to civilian populations, including safe passage
for humanitarian convoys, or the voluntary and safe return of displaced persons, and calls on all parties to comply with this responsibility and to cooperate
with the Security Council;
8. Calls for Israel and Lebanon to support a permanent ceasefire and a
longterm solution based on the following principles and elements:
– full respect for the Blue Line by both parties;
– security arrangements to prevent the resumption of hostilities, including the establishment between the Blue Line and the Litani river of an area free of any
armed personnel, assets and weapons other than those of the Government of
Lebanon and of UNIFIL as authorized in paragraph 11, deployed in this area;
– full implementation of the relevant provisions of the Taif Accords, and of resolutions 1559 (2004) and 1680 (2006), that require the disarmament of all
armed groups in Lebanon, so that, pursuant to the Lebanese cabinet decision
of 27 July 2006, there will be no weapons or authority in Lebanon other than
that of the Lebanese State;
– no foreign forces in Lebanon without the consent of its Government;
– no sales or supply of arms and related materiel to Lebanon except as authorized by its Government;
– provision to the United Nations of all remaining maps of landmines in
Lebanon in Israel’s possession;
9. Invites the Secretary-General to support efforts to secure as soon as possi-
NOTIZIE DAL TEATRO
del Contingente italiano. Offerta dalla Pubblica Assistenza di Siena, sede del 186° Reggimento paracadutisti che ne ha curato l’arrivo in Libano, il
mezzo rappresenta un importantissimo aiuto per la popolazione del villaggio che sorge a circa 20 km a Sud di Tiro e che, dalla fine delle ostilità
dello scorso anno, non ne aveva più disponibile una. L’ambulanza è stata presentata nel cortile della scuola, alla presenza delle bandiere italiane
e libanese e, nascosta da un grande paracadute, è stata scoperta nel momento in cui il Comandante del Reggimento consegnava le chiavi al
sindaco. La municipalità sciita di Kafra conta circa 2800 abitanti e si trova nell’area di operazioni dei militari italiani che, contestualmente alle
attività di pattugliamento e controllo del territorio, proseguono nell’opera di aiuto.
8 agosto 2007 - Installato un gruppo elettrogeno per l’alimentazione elettrica di un pozzo
A Dayr Amis, si è reso finalmente operativo il nuovo gruppo elettrogeno che l’UNIFIL ha installato nella municipalità che dista circa 15 chilometri da
Tiro. Una cerimonia presieduta dal sindaco, Hussein Abdallah Bazzoun, alla quale hanno partecipato rappresentanti del Comando ONU, responsabili
del CIMIC del settore ovest del contingente e molti sindaci dei comuni vicini, ha formalmente sancito la donazione del macchinario e la sua messa
in opera.
In un breve discorso di ringraziamento il sindaco ha detto “Grazie al vostro dono, finalmente i cittadini di Dayr Amis potranno disporre dell’acqua”.
A Dayr Amis, il Contigente italiano aveva già avuto modo di mostrare il suo impegno nell’attività di cooperazione provvedendo alla ristrutturazione
edile ed all’arredamento di un nuovo ambulatorio medico.
13 agosto 2007 - Grazie all’Associazione Onlus ‘’Umanitaria Padana’’ la Folgore può distribuire aiuti umanitari
Una rappresentanza dell’Associazione Umanitaria Padana ha operato nel sud Libano dal 1 al 7 agosto, collaborando con la Brigata “Folgore” che
attualmente è al comando del Sector West della missione Unifil. Aiuti concreti che il presidente dell’associazione e responsabile della delegazione,
Sara Fumagalli, ha distribuito nel territorio libanese. La donazione all’ospedale di Bint Jubeil, di 15 mila pastiglie di antibiotici e 30 mila di paracetamolo, è stato il primo intervento effettuato appena giunti in teatro. La visita è continuata con l’incontro con il primo cittadino di Bint Jbeil, Ali Bazi,
al quale è stato consegnato l’ultimo lotto dei 200 lampioni che serviranno ad illuminare le principali strade della città rimaste buie dall’ultimo
conflitto con Israele.
La partecipazione alla messa per la festa della Trasfigurazione nel villaggio di Rameich, celebrata dall’Arcivescovo di Tiro Nabil El Hajj, ha preceduto
la distribuzione di 2000 T-shirt e, nella stessa giornata, l’Umanitaria Padana si è recata presso il presidio ospedaliero di Aynebel dove ha consegnato
alcune strumentazioni sanitarie.
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RESOLUTION 1701 (2006)
13 agosto 2007 - Inaugurato nuovo ambulatorio medico nella cittadina di Dirdghayya
È stato ufficialmente inaugurato, nella giornata di ieri, il nuovo ambulatorio medico di Dirdghayya. La realizzazione della struttura è stata possibile
grazie alla collaborazione tra il 186° Reggimento paracadutisti, e la ONLUS P.A.S.F.A. - di Siena - (Associazione di volontariato cattolico al servizio
delle Forze Armate Italiane). La cerimonia, alla quale hanno partecipato numerose autorità giunte anche da municipalità vicine, - a testimonianza
dell’attenzione della quale godono le iniziative di cooperazione civile e militare in tutto il Sud del Libano - ha confermato l’ottimo rapporto esistente
tra il contingente UNIFIL e la popolazione. Gli italiani operano da tempo nell’area con il proprio personale medico ma, da oggi, l’assistenza sanitaria
settimanale sarà ‘certamente migliore’, come sottolineato dal sindaco, Mr. Raad, e ‘più vicina ai bisogni della gente.’ Dirdghayya è un villaggio di
circa 1800 abitanti a 12 chilometri da Tiro, inserito nell’area di responsabilità del Contingente
10 settembre 2007 - BAC (Battle Area Clearance): un contributo alla sicurezza del Contingente Italiano
Mentre proseguono le attività di cooperazione a favore della popolazione è iniziata, contestualmente, la bonifica condotta dai teams EOD (Esplosive
Ordinance Disposal), una bonifica sistematica che servirà a rendere sicure alcune aree da ordigni inesplosi tra cui le temibili cluster bombs.
Le squadre guastatori, denominate BAC teams dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti, infatti, stanno operando in più aree del Sud del
Libano non solamente ‘inertizzando’ ordigni inesplosi di vario genere ma procedendo ad una sistematica operazione di bonifica di vaste aree.
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NOTIZIE DAL TEATRO
6 settembre 2007 - Altri tre progetti dei paracadutisti italiani in dirittura di arrivo
Altri tre progetti, nati dalla collaborazione tra i caschi blu italiani e le municipalità del Sud del Libano, stanno per essere varati e si andranno ad aggiungere
ai tanti già realizzati. Un nuovo pozzo darà più acqua al paese di Shuur. La nuova struttura sarà inaugurata l’11 settembre prossimo. I militari italiani
del Cimic, d’intesa con il sindaco Alì Zein, si sono adoperati per riattivare la falda acquifera che riforniva la comunità, resasi inutilizzabile anche a causa
dei danni provocati dall’ultimo conflitto.
Tre mesi di lavoro ed un investimento di settemila dollari per aiutare concretamente gli oltre tremila abitanti del villaggio. Nel caso in cui non fosse confermata la potabilità dell’acqua, verrà comunque utilizzata per l’irrigazione agricola. Nel villaggio di Tayer Harfha sono in via di ultimazione due campi
di calcio che consentiranno a ottanta ragazzi di seguire lezioni di educazione fisica . “Entro il 20 settembre - ha garantito il sindaco, Mohammed Kalil
- le strutture saranno operative”. In dirittura d’arrivo anche i giardini pubblici di Yarine. Il vice sindaco Bosher Bardan è sicuro: il taglio del nastro è
previsto per il 14 settembre. Quando riapriranno le scuole, i bambini del paese avranno un luogo sicuro dove poter giocare. Anche questa iniziativa,
promossa e finanziata dal Contingente italiano, fornirà nuovi servizi ai giovani libanesi.
RESOLUTION 1701 (2006)
ble agreements in principle from the Government of Lebanon and the Government of Israel to the principles and elements for a long-term solution as set
forth in paragraph 8, and expresses its intention to be actively involved;
10. Requests the Secretary-General to develop, in liaison with relevant international actors and the concerned parties, proposals to implement the relevant
provisions of the Taif Accords, and resolutions 1559 (2004) and 1680 (2006),
including disarmament, and for delineation of the international borders of
Lebanon, especially in those areas where the border is disputed or uncertain,
including by dealing with the Shebaa farms area, and to present to the Security
Council those proposals within thirty days;
11. Decides, in order to supplement and enhance the force in numbers, equipment, mandate and scope of operations, to authorize an increase in the force
strength of UNIFIL to a maximum of 15,000 troops, and that the force shall, in
addition to carrying out its mandate under resolutions 425 and 426 (1978):
(a) Monitor the cessation of hostilities;
(b)Accompany and support the Lebanese armed forces as they deploy
throughout the South, including along the Blue Line, as Israel withdraws its
armed forces from Lebanon as provided in paragraph 2;
(c) Coordinate its activities related to paragraph 11 (b) with the Government of
Lebanon and the Government of Israel;
(d)Extend its assistance to help ensure humanitarian access to civilian populations and the voluntary and safe return of displaced persons;
(e) Assist the Lebanese armed forces in taking steps towards the establishment
of the area as referred to in paragraph 8;
NOTIZIE DAL TEATRO
Si tratta di una attività complessa e pericolosa che richiede pianificazione, organizzazione ed esecuzione estremamente accurate.
Gli sminamenti, iniziati il 1° settembre nei pressi dell’abitato di Al Qulaylah, dove si sta procedendo alla rimozione e brillamento degli ordigni di
un’area di circa 10000 mq., proseguiranno fino alla fine del mese per poi interessare un altro lotto di terreno.
19 settembre 2007 - Distribuite due tonnellate di aiuti umanitari
Grazie alla collaborazione tra l’ Associazione Nazionale Alpini d’Italia e la Brigata ‘Folgore’, alla guida del Sector West della missione Unifil, è stato
possibile distribuire due tonnellate di viveri, vestiario, materiale da cancelleria e giocattoli. Aiuti che gli alpini, hanno voluto offrire agli abitanti del
villaggio di Bafliah, una municipalità situata nella provincia di Tyro. Ieri a Marakah, sede del 186° Reggimento Paracadutisti ‘Folgore’, il Col. Manlio
Scopigno ha ricevuto il sindaco della municipalità di Bafliah, ufficializzando - nel corso di una breve cerimonia - la consegna di questi aiuti. “Ringrazio il contingente italiano per questi preziosi aiuti che permetteranno alle famiglie più povere della mia municipalità di ritrovare la speranza.
È davvero un grande gesto, un segno di pace.” queste le parole di ringraziamento di Mr. Sami Dya. La sezione di Brescia dell’Associazione Nazionale
Alpini aveva già collaborato con il 186° Reggimento con l’invio di quattro containers di aiuti umanitari. Tre, nei mesi scorsi, sono stati distribuiti nei
villaggi di Al Bayad, Marakah, Kafra e Hmaire ed un quarto è stato utilizzato per il trasporto delle attrezzature sanitarie che, a breve, renderanno
pienamente funzionale l’ambulatorio medico di Frun.
19 settembre 2007 - Attività tra Esercito libanese e Italiani dell’UNIFIL
Da alcuni giornii il Contingente italiano dell’UNIFIL ha iniziato una più stretta collaborazione con l’Esercito libanese. Per la prima volta, infatti,
vengono condotte delle pattuglie - di controllo e presenza sul territorio - da parte di unità in forza al Settore Ovest ed unità effettive alla 6^ e 12^
Brigate libanesi. Le attività si svolgono nell’arco delle 24 ore e si sviluppano lungo gli assi stradali sui quali UNIFIL è chiamato a garantire la sua
presenza. Precedute da accurati briefing pre-missione, le pattuglie motorizzate muovono ciascuna sui propri mezzi ed alternano il movimento con
soste durante le quali danno vita a dei punti di osservazione. Si tratta di un ulteriore segno della stretta collaborazione tra le forze ONU e l’Esercito
libanese per garantire sempre maggior sicurezza alle popolazioni del Sud del Libano.
27 settembre 2007 - Esercitazione coordinata tra militari dell’UNIFIL ed esercito libanese
Nella mattinata del 25 settembre si è svolta, nell’area di Tayr Falsay, l’esercitazione ‘Fast Reaction’. Condotta in collaborazione tra unità italiane ed
unità libanesi, ha avuto lo scopo di verificare e perfezionare le procedure di coordinamento nell’attività di controllo di un area per individuare
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RESOLUTION 1701 (2006)
personale sospettato di essere responsabile di atti ostili. La realizzazione delle misure di controllo e sicurezza si è realizzata attraverso alcuni
Check points - posti lungo le vie di comunicazione principali - collegati con altri dislocati nelle immediate vicinanze e presidiati dall’esercito libanese.
L’esercitazione si inquadra nell’ambito delle iniziative del comando ONU volte a ricercare e perfezionare la collaborazione tra le forze UNIFIL e
l’esercito libanese nel pieno rispetto della risoluzione n°1773 dell’Onu.
8 novembre 2007 - Istituzione del Comando Componente Nazionale
Oggi, nel piazzale della Task Force ITALAIR, l’Unitá Elicotteri italiana che dal 1978 assicura un importante supporto alla missione, alla presenza del
Capo della Missione e Comandante delle Forze di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, ha avuto luogo la celebrazione della giornata delle
Forze Armate italiane. Al termine della lettura dei messaggi augurali provenienti dalla Madrepatria e prima della consegna delle medaglie militari
dell’ONU per la partecipazione a missioni di peacekeeping, è stata simbolicamente ufficializzata l’istituzione del Comando Componente Nazionale
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NOTIZIE DAL TEATRO
10 ottobre 2007 - Avvicendamento alla guida del Contingente italiano - “l’Ariete” succede alla “Folgore”
Si è svolta oggi, presso la base ‘Ficuciello’, la cerimonia per il trasferimento di responsabilità nella condotta della missione ‘Leonte’ tra il Comandante
della Joint Task Force Lebanon Generale di Brigata Maurizio Fioravanti, Comandante uscente del Contingente italiano e del settore Ovest di UNIFIL
ed il Generale di Brigata Paolo Ruggiero. La cerimonia, presieduta dal Generale Claudio Graziano, Comandante di Unifil, si è svolta alla presenza del
Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giampaolo Di Paola, del Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, Generale Mauro
Del Vecchio, dell’Ambasciatore d’Italia, Gabriele Checchia, delle autorità locali e del personale civile e militare di UNIFIL. Viene così sancito il
passaggio delle competenze dalla Brigata ‘Folgore’ alla Brigata ‘Ariete’ che continuerà, nei prossimi sei mesi, ad operare per il rispetto della risoluzione n. 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. I paracadutisti della Folgore, hanno operato nel Sud del Libano muovendo sul territorio
con una media di 160 pattuglie al giorno per un totale di circa 28.000 ed hanno bonificato l’area da 229 ordigni inesplosi restituendo così alla popolazione 10.000 mq di terra priva di cluster bombs. Sulla pericolosità delle temibili submunizioni e sugli accorgimenti da adottare per evitarle, i
militari della ‘Folgore’ hanno tenuto molte lezioni di ‘Mine Risk Education’ che hanno coinvolto 1.224 alunni delle scuole del Sud. Oltre 400 bambini
hanno frequentato il corso “Parliamo Italiano”, dedicato all’apprendimento della nostra lingua, e 170 hanno partecipato alle scuole calcio nate su
iniziativa del contingente. Le 8.700 visite mediche effettuate dai medici del contingente ed i 66 progetti di cooperazione civile-militare realizzati a
favore della popolazione, hanno visto l’investimento di 538.000 euro di fondi nazionali che hanno permesso l’acquisto di materiali di prima necessità
quali attrezzature sanitarie, medicinali, depuratori, generatori elettrici e prodotti per l’agricoltura.
RESOLUTION 1701 (2006)
(f) Assist the Government of Lebanon, at its request, to implement paragraph
14;
12. Acting in support of a request from the Government of Lebanon to deploy
an international force to assist it to exercise its authority throughout the territory, authorizes UNIFIL to take all necessary action in areas of deployment of
its forces and as it deems within its capabilities, to ensure that its area of operations is not utilized for hostile activities of any kind, to resist attempts by
forceful means to prevent it from discharging its duties under the mandate of
the Security Council, and to protect United Nations personnel, facilities, installations and equipment, ensure the security and freedom of movement of United
Nations personnel, humanitarian workers and, without prejudice to the responsibility of the Government of Lebanon, to protect civilians under imminent
threat of physical violence;
13. Requests the Secretary-General urgently to put in place measures to ensure
UNIFIL is able to carry out the functions envisaged in this resolution, urges
Member States to consider making appropriate contributions to UNIFIL and
to respond positively to requests for assistance from the Force, and expresses
its strong appreciation to those who have contributed to UNIFIL in the past;
14. Calls upon the Government of Lebanon to secure its borders and other
entry points to prevent the entry in Lebanon without its consent of arms or related materiel and requests UNIFIL as authorized in paragraph 11 to assist the
Government of Lebanon at its request;
NOTIZIE DAL TEATRO
in Naqoura, con il conferimento del ‘robbio’ al Comandante designato, Colonnello Gerardo Restaino, da parte del Comandante di UNIFIL. Il Comando
Componente Italiano in Naqoura assicura il comando e controllo nazionale di tutte le Componenti nazionali dispiegate in Naqoura (TF ITALAIR, Compagnia di Force Protection e tutti gli altri Assetti che l’Italia dispiegherà in supporto di UNIFIL).
9 novembre 2007 - Militari italiani subentrano ai francesi - Responsabili della sicurezza a Naqoura
Oggi 9 novembre, nel quartier generale di UNIFIL, alla presenza di autoritá religiose, civili e militari libanesi, è stato effettuato il passaggio di
consegne tra la compagnia francese, incaricata da 29 anni di fornire sicurezza al comando di UNIFIL e la compagnia subentrante italiana appartenente
al 132º Reggimento di artiglieria corazzata “Ariete” in forza alla Brigata Ariete. Il Vice Comandante di UNIFIL, Generale di Brigata indiano Jai Prakash
Nehra, che ha presieduto la cerimonia insieme ai due comandanti dei contingenti nazionali francese e italiano di Naqoura, il Generale di Brigata
François Estrate e il Colonnello Gerardo Restaino, ha rivolto un breve ma caloroso indirizzo di saluto e augurio all’unità italiana che si appresta ad
assumere la responsabilità e un sentito ringraziamento alla compagnia francese che lascia il teatro di operazioni dopo tanti anni di meritoria e incondizionata dedizione al mandato ricevuto.
21 novembre 2007 - Celebrazione della ‘’Virgo Fidelis’’: i Carabinieri di UNIFIL festeggiano nel Quartier Generale del Contingente italiano
in Libano
Oggi, nella base di Tibnine, quartier generale della Joint Task Force Lebanon sector West, i Carabinieri del Contingente italiano di UNIFIL hanno festeggiato
la loro patrona, la “Virgo Fidelis”. La cerimonia, breve ma solenne, si è svolta con la celebrazione della Santa messa officiata dal cappellano militare
del contingente, Don Massimo, che ha voluto sottolineare nella sua predica la generosità e l’estremo altruismo di “chi, come voi, mette in conto di sacrificare la propria vita per gli altri, sia in patria, che all’estero, nelle ambasciate, nei consolati e nelle varie operazioni militari in quelle parti del mondo
in cui voi carabinieri siete sempre presenti”. Al termine della cerimonia è stata data lettura della preghiera del Carabiniere ed è stato intonato, da tutti
i carabinieri presenti, l’inno alla “Virgo Fidelis”. Alla cerimonia religiosa è seguito un sobrio rinfresco durante il quale il Ten. Col. Claudio Cappello, del
1° reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania”, in teatro Provost Marshall e comandante della Compagnia di Polizia Militare, ha ringraziato il Gen.
Paolo Ruggiero, Comandante italiano del settore ovest di UNIFIL, per essere intervenuto ad una ricorrenza che, come ha voluto sottolineare “noi carabinieri
sentiamo in maniera molto forte specie quando, come in questa occasione, per motivi di servizio, ci ritroviamo a festeggiare all’estero, lontano dai
nostri colleghi di reparto e dalle nostre famiglie”. Il Ten. Col. Cappello ha poi invitato gli ospiti, italiani e stranieri, i comandanti di Task Force e i rappresentanti del Comando UNIFIL di Naqoura, ad alzare i calici e a brindare per i Carabinieri, per le Forze Armate italiane, per UNIFIL.
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RESOLUTION 1701 (2006)
11 dicembre 2007 - Natale in Libano, un cedro al posto del tradizionale abete
La sera dell’ 8 dicembre, nella base di Shama, sede del 10° Reggimento Genio di Cremona e del Battaglione logistico ‘Ariete’ di Maniago, nella
giornata dell’Immacolata Concezione, tradizionalmente dedicata nelle famiglie italiane alla preparazione dell’albero di Natale e del presepe, si è
svolta una suggestiva cerimonia alla presenza del Generale di Brigata Paolo Ruggiero, comandante del Settore Ovest della missione Unifil e del
Sindaco di Shama, Al Saeid Abedalkader Saffei el Dein. Nel piazzale della base è stato piantumato un cedro del Libano, offerto della municipalità
di Shama che, al calar della sera è stato illuminato tra gli applausi dei reparti militari schierati e della comunità locale.
Il Colonnello Michele Caccamo, comandante del 10° Reggimento Genio, ha ringraziato per il graditissimo dono “sarà come entrare nelle nostre
case, adesso lontane, per condividere con i nostri cari questi gioiosi momenti di festa”.
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NOTIZIE DAL TEATRO
10 dicembre 2007 - Cerimonia d’apertura della “Unifil photo Exhibition“
Cerimonia d’apertura ieri pomeriggio nella cittadina di Bint Jubail, nel Libano meridionale, della mostra fotografica dedicata all’impegno dell’Unifil
nella Terra dei Cedri, inaugurata con una premiere a New York e successivamente esposta a Tiro tre settimane fa. L’Unifil Photo Exhibition verrà
ospitata sino a venerdì prossimo nella sede del ‘Mouvement culturel au Liban’ presieduto da Bilal Charara, un’organizzazione non governativa dedicata allo sviluppo culturale del paese, senza distinzioni politiche o confessionali. La cerimonia si è aperta con un intervento del direttore del
Centro, Hassan Joni, che ha dato il benvenuto all’iniziativa, accolta con favore dalla popolazione locale, che ha espresso al Generale di Brigata
Paolo Ruggiero, comandante del Settore Ovest della missione Unifil, la sua gratitudine per avere scelto Bint Jubail come centro di esposizione di
questa mostra itinerante. Il Generale di Brigata Ruggiero ha ringraziato la comunità di Bint Jubail per l’ospitalità concessa all’iniziativa che intende
mostrare il felice e sempre più stretto connubio tra il Libano meridionale e l’Unifil, “l’accresciuta presenza di contingenti internazionali sotto la bandiera dell’Onu grazie all’operazione Unifil 2 − ha dichiarato Ruggiero −, significa non solo una maggiore attività di controllo del territorio in collaborazione con l’esercito libanese, ma determina anche una più concreta e calibrata azione di supporto alla popolazione”. Come dimostrano le foto
della mostra che illustrano l’ampio spettro degli interventi umanitari di Unifil, dall’azione di bonifica dei territori alle cure mediche e veterinarie
estese in ogni angolo dell’area di responsabilità, dai corsi di lingue alle opere di costruzione e manutenzione di infrastrutture pubbliche.
“L’Unifil Photo Exhibition’ - ha concluso il Generale Ruggiero - diventa così un’occasione per testimoniare una volta di più la fratellanza tra la popolazione del Libano e i contingenti dell’Onu, sottolineando il ruolo svolto ogni giorno dalla missione Onu all’interno dei confini di questo splendido
paese che ci ospita”. La mostra resterà aperta sino al 14 dicembre e verrà poi riproposta in altre città del Libano meridionale. La prossima tappa
sarà a Tibnin, sede del comando del contingente italiano guidato dal Generale Ruggiero, comandante della 132° Brigata corazzata ‘Ariete’.
RESOLUTION 1701 (2006)
15. Decides further that all States shall take the necessary measures to prevent, by their nationals or from their territories or using their flag vessels or
aircraft:
(a) The sale or supply to any entity or individual in Lebanon of arms and related
materiel of all types, including weapons and ammunition, military vehicles
and equipment, paramilitary equipment, and spare parts for the aforementioned, whether or not originating in their territories;
and
(b)The provision to any entity or individual in Lebanon of any technical training
or assistance related to the provision, manufacture, maintenance or use of
the items listed in subparagraph (a) above;
except that these prohibitions shall not apply to arms, related material, training
or assistance authorized by the Government of Lebanon or by UNIFIL as authorized in paragraph 11;
16. Decides to extend the mandate of UNIFIL until 31 August 2007, and expresses its intention to consider in a later resolution further enhancements to
the mandate and other steps to contribute to the implementation of a permanent ceasefire and a long-term solution;
17. Requests the Secretary-General to report to the Council within one week
on the implementation of this resolution and subsequently on a regular basis;
18. Stresses the importance of, and the need to achieve, a comprehensive,
just and lasting peace in the Middle East, based on all its relevant resolutions
NOTIZIE DAL TEATRO
Nella sua replica il sindaco di Shama ha sottolineato come l’albero di Natale costituisca il simbolo della salvezza e dell’amore portati dal Cristo nel
Libano del sud, “terra che ha visto non solo il passaggio di profeti, di santi e di re ma anche di guerre terribili”. Subito dopo ha reso omaggio all’impegno dei soldati italiani che hanno “portato non solo la pace ma anche la voglia di sviluppo e di progresso per la mia patria e per tutti i cittadini
del Libano meridionale. Vi ringraziamo per tutto ciò che avete fatto, che fate e che farete per questa santa pace”. Il Generale di Brigata Ruggiero
ha voluto ringraziare la comunità di Shama per l’intenso momento di comunione di spirito che ha accomunato la popolazione e i militari italiani.
L’incontro nella base di Shama è stato completato da uno spettacolo di danze popolari locali eseguite dal gruppo ‘Al Amir’, formato da giovani che
raccolgono e tramandano nel tempo le tradizioni più antiche e significative del Libano meridionale. Nel corso del rinfresco ha poi fatto la sua
comparsa anche un Babbo Natale, con qualche anticipo sul calendario, che ha portato doni e regali ai bambini intervenuti alla festa della base per
un Natale in Libano, con un cedro al posto dell’abete.
19 febbraio 2008 - Seimila alberi di frutta per la ricostruzione economica del Libano meridionale
Inaugurata la piantumazione di alberi da frutto a Marun ar Ras
Con la piantumazione simbolica di due alberi si è avviata un’altra significativa opera per portare benessere e sviluppo sociale alla popolazione nell’area di responsabilità dei militari italiani presenti nella Terra dei Cedri sotto l’egida dell’Onu. Il generale Paolo Ruggiero - comandante del Sector
West della missione Unifil che opera su base della 132^ Brigata corazzata ‘Ariete’ - insieme al sindaco di Marun Ar Ras, Mustafa Alawiyeh, ed al
muktar della municipalità, Abbas Faris, hanno messo a dimora simbolicamente due alberi di un lotto di 6.000 alberi da frutto (meli, peri, peschi,
noci e prugni) che saranno impiantati su un terreno di 15 ettari circa. Il progetto, studiato e pianificato a cura della cellula Cimic del Contingente,
incaricata di sviluppare e realizzare opere di cooperazione civile e militare, permetterà il lavoro e il sostentamento di oltre duecento famiglie e sarà
di stimolo alla ripresa dell’ attività agricola della zona, una delle più devastate e martoriate dalle vicende belliche del recente conflitto.
Nel corso della presentazione tenuta alla presenza dei cittadini del villaggio, nella sala principale del centro culturale, il generale Ruggiero nel suo
intervento ha sottolineato che tra tutte le attività effettuate da UNIFIL, quelle di cooperazione civile - militare sono da considerarsi portanti della risoluzione 1701, e ha concluso dicendo “UNIFIL ha sempre considerato i bisogni della popolazione del Sud del Libano come priorità.La piantumazione
che oggi stiamo inaugurando è un esempio di progetto che assicurerà effetti positivi a medio e a lungo termine sulle condizioni economiche e ambientali e diventerà una fonte di lavoro per molti residenti della comunità”.
Il Sindaco Mustafa Alawiyeh ha ringraziato, sottolineando la grande attenzione e sensibilità del Contingente UNIFIL Sector West ai bisogni della popolazione locale.
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including its resolutions 242 (1967) of 22 November 1967, 338 (1973) of 22 October 1973 and 1515 (2003) of 19 November 2003;
19. Decides to remain actively seized of the matter.
RESOLUTION 1701 (2006)
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite vota all’unanimità la cessazione delle ostilità in Libano e quindi
adotta la risoluzione 1701 (2006)
New York. 11 agosto 2006 - UN Photo / Evan Schneider
19 febbraio 2008 - Diffusione della lingua italiana in Libano
Nei giorni scorsi è stata avviata un’iniziativa volta alla diffusione della cultura e lingua italiana nel sud del Libano, zona ove UNIFIL opera per il mantenimento della sicurezza e stabilità nella regione. L’attività si è concretata grazie all’interessamento del Colonnello Gerardo Restaino, Comandante
del Contingente nazionale di Naqoura nell’ambito della missione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), del Console Onorario d’Italia a Tiro Ahmad
Seklaoui e del Direttore dell’Istituto di Cultura Italiana a Beirut, Dr. Emilio Troili, in risposta alla richiesta di Padre Fadi, Direttore del College ‘Cadmus’,
di introdurre l’insegnamento della lingua italiana nel suo istituto scolastico, saranno tenute due lezioni di italiano alla settimana a favore, complessivamente, di circa 140 allievi. La scuola, di ispirazione cristiana, è frequentata in maggioranza da alunni di religione musulmana provenienti da
famiglie non abbienti. Padre Fadi, che avvierà le procedure per riconoscere l’italiano quale terza lingua ufficiale dell’istituto, ha espresso soddisfazione
anche a nome di numerosi studenti per l’opportunità offerta loro.
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NOTIZIE DAL TEATRO
20 febbraio 2008 - Gemellaggio tra la 6^ brigata dell’esercito libanese e la 132^ brigata ‘’Ariete’’
La cerimonia tenuta nel comando della 6^ brigata libanese
Una pioggia torrrenziale non è riuscita a smorzare il calore della cerimonia svoltasi il 18 febbraio nella sede della 6a Brigata delle Lebanon Armed
Forces in Al Bayyadah per celebrare la fratellanza in armi tra uno dei più prestigiosi reparti dell’Esercito libanese e la 132^ Brigata “Ariete”, che
fornisce attualmente l’assetto principale del Sector West della missione UNIFIL.
Lo scambio simbolico dei rispettivi vessilli è stato preceduto da due brevi discorsi del Gen. B. Paolo RUGGIERO Comandante della Brigata corazzata
“Ariete” e del contingente italiano in Libano e del generale Haydamous, Comandante della 6a Brigata delle LAF, che hanno sottolineato i legami di
amicizia, stima e solidarietà tra le due unità ed i loro popoli. Comunanza, peraltro, anche rappresentata dalla scelta da parte delle due Brigate dello
stesso stemma araldico:l’ariete combattente in campo rosso-blu. Il Generale Ruggiero, dopo aver rivolto il pensiero a tutti coloro che, in servizio
hanno dato la vita per la pace e la libertà, ha ricordato come i due reparti costituiscano unità di altissimo livello, ove l’adozione, fin dalle loro origini,
della stessa simbologia costituisce un ulteriore elemento che rappresenta non solo la potenza degli strumenti operativi ma anche la caparbietà,
la tenacia e la determinazione a cui devono ispirarsi i militari.
Il generale Haydamous ha ricordato come dall’ottobre scorso, quando la Brigata italiana ha assunto il comando della Joint Task Force “Lebanon”
– Sector West nell’ambito dell’operazione UNIFIL 2, i rapporti con il personale della 6^ Brigata si sono dimostrati subito eccellenti, rafforzandosi
con il tempo. In particolare, in ottemperanza alla Risoluzione ONU 1701,le due Brigate operano congiuntamente in numerose attività operative e
addestrative per il rispetto della tregua nel Sud del Libano, soprattutto lungo la linea di demarcazione denominata “Blue Line”.
AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”
AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”
A partire dal 16 agosto 2006, in accordo alla Risoluzione 1701 (2006), le Israeli Defence Forces IDF hanno iniziato il ritiro dal sud del Libano verso la Blue Line; tale ritiro, verificato da
UNIFIL, è coinciso con il parallelo dispiegamento, deciso dal Governo libanese il 7 agosto
2006, di quattro Brigate delle Lebanese Army Forces (LAF) a sud del fiume Litani, iniziando
a prendere il controllo delle aree precedentemente occupate dalle IDF. In tale contesto le
unità di UNIFIL, su richiesta del Governo libanese, hanno agito come “forze cuscinetto” tra
le IDF e le LAF.
NOTIZIE DAL TEATRO
Rinforzi italiani a UNIFIL giungono sulle sponde di Tiro – Settembre 2006
24 febbraio 2008 - Il Capo di SMD in visita al Contingente nazionale
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, accompagnato dal Gen. C.A. Mauro Del Vecchio, Comandante del COI Difesa,
ha fatto ieri 23 febbraio visita al Contingente Italiano in Libano. Ad accoglierlo nella base di Naqoura, presso il Comando UNIFIL, era presente il Col.
Gerardo Restaino, Comandante della componente nazionale. Nel corso dell’incontro con il Comandante della Forza, Gen. D. Claudio Graziano, il
Capo di Stato Maggiore della Difesa ha avuto modo di ricevere il quadro di situazione sui compiti e sullo sviluppo attuale della missione.
Successivamente, il Gen. Camporini si è recato nella base di Shama, ove è stato accolto dal Gen. B. Paolo Ruggiero, Comandante della Joint Task
Force “Lebanon”- Sector West attualmente su base 132^ Brigata Corazzata ‘Ariete’.
Dopo l’incontro con i militari del Savoia Cavalleria (3°), del 10° Reggimento Genio Guastatori ‘Ariete’ e del 6° Reggimento di Manovra, la visita è
proseguita nella base di Marakah, sede dell’ 11° Reggimento bersaglieri, dove il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha potuto assistere ad un’attività
CIMIC del Contingente, presenziando alla donazione di 4 generatori di Energia elettrica alle municipalità di Aytit, Qana, Mahrouna e Kafra , alla presenza dei rispettivi Sindaci e di altre Autorità locali. Infine, ha raggiunto Tibnin, sede del Comando della Joint Task Force ‘Lebanon’, costituita da
circa 2200 militari italiani ai quali si uniscono i contingenti di Francia, Ghana, Corea del Sud e Slovenia. Qui, a cura del Gen. Ruggiero, gli sono state
illustrate le attività operative, logistiche e umanitarie in atto nel settore di responsabilità.
Nel rivolgersi poi ai militari del Contingente, il Gen. Camporini ha voluto manifestare il proprio ringraziamento per l’opera svolta, affermando che
“tutto il Paese segue con attenzione ed affetto il vostro impegno e sacrificio, dove riuscite a coniugare competenza tecnica e straordinaria capacità
di relazioni con la popolazione libanese”. Soffermandosi poi sulla nobiltà della missione e di come i soldati italiani sappiano interpretarla quotidianamente, il Gen. Camporini ha rivolto un pensiero alle famiglie dei militari che “condividono ansie e sacrifici dei loro congiunti, per il delicato e
difficile lavoro da loro svolto”.
29 febbraio 2008 - Il comandante del Gruppo Navale di EUROMARFOR ha assunto il comando della Forza Marittima di UNIFIL
Il Comandante del Gruppo Navale della Forza Marittima Europea Contrammiraglio Ruggiero Di Biase, ha assunto il comando della Forza Marittima
Multinazionale (MTF) operante nell’ambito della Forza ad Interim in Libano delle Nazioni Unite (United Nations Interim Force in Lebanon, UNIFIL)
avvicendando il Contrammiraglio della Marina Militare Tedesca Hans Christian Luther. Dalle 1500 ora italiana di oggi, il GRUEUROMARFOR ha iniziato
ad operare sotto l’egida dell’ONU nell’ambito della Forza Marittima Multinazionale di UNIFIL, acquisendone il Comando, che verrà esercitato a livello
di ‘controllo operativo’ su delega dell’UNIFIL Force Commander. L’assunzione del Comando è avvenuto nel corso della cerimonia che si è svolta a
bordo della Nave della Marina Tedesca BAYERN, nelle acque antistanti Beirut, alla presenza di alte cariche politiche e militari di vari Paesi, tra le
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Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nel richiedere la cessazione delle ostilità fra
Hezbollah e lo Stato di Israele e sollecitare l’intervento delle Nazioni per assumere una vasta
gamma di responsabilità di carattere politico, umanitario e militare, ha previsto il potenzia-
AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”
8 marzo 2008 - Consegnati oltre 200 eco-scandagli al sindacato dei pescatori di Tiro
Oltre alle normali attività operative di controllo del territorio svolte giorno e notte dalle pattuglie della Joint Task Force ‘Libano’, soprattutto lungo la
‘Blue Line’ ed il fiume Litani, con la consegna di 210 eco-scandagli al sindacato pescatori della città di Tiro si è concluso un altro significativo progetto
per contribuire al benessere ed allo sviluppo sociale della popolazione nell’area di responsabilità dei militari italiani. Il progetto, pianificato e portato
a termine dalla cellula CIMIC del Contingente, incaricata di sviluppare e realizzare le attività di cooperazione civile e militare con l’ambiente locale,
permetterà il lavoro e il sostentamento di oltre 600 pescatori e delle loro rispettive famiglie. Esso sarà quindi di stimolo alla ripresa dell’attività di
pesca nella zona e di supporto ad una comunità di oltre 5.000 persone.
Gli apparecchi consegnati, sempre più indispensabili per una moderna e proficua attività di pesca, saranno installati sulle barche e sui pescherecci
della zona, consentendo un decisivo e proficuo impulso alla ripresa dello specifico settore, nel massimo rispetto anche dell’ecosistema ambientale.
Alla cerimonia, svoltasi nel porto vecchio della città pavesato di tricolori italiani e di bandiere libanesi, hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia in
Libano, S.E. Gabriele Checchia, il Generale di Brigata Paolo Ruggiero - Comandante del Sector West della missione UNIFIL 2, operante su base 132a
Brigata corazzata ‘Ariete’ - le massime autorità militari e civili locali, unitamente ad una folta rappresentanza di cittadini. Nel corso del suo saluto, il
Sindaco di Tiro, Abdul Mohsen al Husseini, ha invocato la benedizione di Dio sull’Italia “amica generosa, da sempre attenta alla causa della nazione
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NOTIZIE DAL TEATRO
quali il Ministro della Difesa Tedesco, On. Franz Jung, l’Ambasciatore d’Italia a Beirut, S.E. Gabriele Checchia, in rappresentanza del Ministro della
Difesa, il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, Generale di Corpo d’Armata Mauro Del Vecchio, in rappresentanza del Capo di
Stato Maggiore della Difesa, il Comandante in Capo della Squadra Navale ed attuale Comandante della EUROMARFOR, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Lertora, il Comandante della Forza UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano. Si tratta di un evento di rilevante importanza per la Forza
Marittima Europea poichè, per la prima volta dalla sua istituzione (1995), un proprio Gruppo Navale prende parte ad un’operazione reale sotto egida
dell’ONU, con il suo Comandante, il COMGRUEUROMARFOR, investito della carica di Comandante della MTF-UNIFIL (CTF 448). Nella MTF, oltre alle
Navi del Gruppo Navale della EUROMARFOR, (la fregata Espero e il pattugliatore d’altura Comandante Bettica, la fregata francese Courbet, e il pattugliatore spagnolo Vencedora), sono al momento integrate 3 Unità della Marina Tedesca, 2 Unità della Marina Greca ed 1 Unità della Marina Turca.
Lo scopo dell’operazione denominata Impartial Behaviour è di supportare la UNIFIL nel garantire l’attuazione delle Risoluzioni ONU 1701 e 1773, in
accordo alle direttive dell’UNIFIL Force Commander. In particolare, i compiti discendenti dalle risoluzioni, comprendono, tra gli altri, il supporto alle
Autorità libanesi nel far fronte alle proprie responsabilità nel settore della sicurezza all’interno dei propri spazi territoriali, ovvero nell’acquisire il
pieno controllo ed affermare la propria autorità sul proprio territorio ed acque territoriali.
AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”
Rinforzi italiani a UNIFIL giungono sulle sponde di Tiro – Settembre 2006
mento del contingente militare di UNIFIL (che a quel momento contava circa 2.000 u.) fino
ad un massimo di 15.000 uomini, da schierare in Libano in fasi successive, espandendo
l’area di operazioni a tutto il territorio libanese a sud del fiume Litani.
NOTIZIE DAL TEATRO
libanese”. Nel suo intervento conclusivo, il Gen. B. Ruggiero ha sottolineato come oltre alle normali attività operative e di sicurezza, di pertinenza
della missione UNIFIL, quelle della cooperazione civile-militare sono da considerarsi tra i capisaldi per l’implementazione della Risoluzione 1701. Il
Comandante del contingente italiano ha quindi ricordato il “grande e costante impegno dei militari italiani per essere attenti e vicini alla popolazione
e gli ottimi e proficui rapporti di collaborazione che intercorrono con le Forze Armate Libanesi nelle attività per il controllo del territorio, volte ad assicurare la pace alle future generazioni di questa terra generosa e amica”.
8 marzo 2008 - Il comandante delle forze navali libanesi in visita al C.A. Ruggiero di Biase
Il Comandante delle Forze Navali Libanesi (Lebanese Armed Forces-Navy, LAF-N), Ammiraglio Boutros Abi Nasr, ha incontrato il Contrammiraglio
Ruggiero Di Biase, Comandante del Gruppo Navale di Euromarfor e Comandante della Forza Marittima Multinazionale (MTF) operante nell’ambito
della Forza ad Interim in Libano delle Nazioni Unite (United Nations Interim Force in Lebanon, UNIFIL e Task Force 448), a bordo della Unità sede
di Comando, la Fregata della Marina Militare Espero, al comando del Capitano di Fregata Nicola Ricciardi. La Fregata Espero, insieme alle altre
Unità Navali dei Paesi che contribuiscono alla Task Force 448, tra cui anche il Pattugliatore d’Altura Italiano Comandante Bettica, al comando del
Capitano di Fregata Fabio Farina, era in pattugliamento nelle acque prospicenti le coste libanesi per l’assolvimento della propria missione sotto
l’egida delle Nazioni Unite in applicazione della UNSCR 1701 e della UNSCR 1773. Durante la visita a bordo, il Comandante delle Forze Navali
Libanesi ha avuto modo di approfondire la conoscenza sull’organizzazione, sui compiti e sul contributo del COMGRUEUROMARFOR e CTF 448 alla
UNIFIL, nonché di assistere ad alcune attività dimostrative inerenti le tecniche di abbordaggio a unità mercantili sospette e di stabilire, con il CTF
448, i lineamenti generali della cooperazione e dell’interazione tra le Forze Navali della MTF-UNIFIL e le Forze Navali Libanesi, con particolare riferimento al loro addestramento.
La presenza delle Forze dei Paesi parte della MTF-UNIFIL (ovvero i 4 Paesi membri della Euromarfor, Italia, Francia, Portogallo, Spagna, insieme a
Germania, Grecia e Turchia) nelle acque prospicenti le coste libanesi, è finalizzata ad impedire il traffico di armi illegali dal mare verso il Libano e
di far rispettare le risoluzioni ONU 1701 e 1773. Le due risoluzioni, tra l’altro, comprendono il supporto alle Autorità libanesi affinché acquisiscano
le capacità necessarie per poter far fronte alle proprie responsabilità nel settore della sicurezza all’interno dei propri spazi territoriali, ovvero garantire
in proprio il pieno controllo e l’affermazione della propria autorità sul territorio e nelle acque territoriali libanesi.
13 marzo 2008 - Il Deputy Force Commander di UNIFIL in visita al Comandante della Forza Marittima
Il Deputy Force Commander della UNIFIL, Brigadier Generale (Esercito Indiano) Jai Prakash Nehra, ha incontrato il Contrammiraglio Ruggiero Di
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AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”
Autocolonna con mezzi Dardo e Centauro diretta a Shama
Il 29 agosto 2006, al termine delle operazioni di imbarco dei materiali e degli assetti del Reggimento “San Marco”, del Reggimento lagunari “Serenissima”, unità di supporto (NBC, EOD,
genio) dell’Esercito e del plotone di Polizia Militare dei Carabinieri, partiva dall’Italia il Gruppo
Anfibio interforze (JATF-L).
27 marzo 2008 - Visita a bordo delle Unità Navali dell’Ambasciatore a Beirut
L’Ambasciatore d’Italia a Beirut, S.E. Dott. Gabriele Checchia, accompagnato dall’Addetto per la Difesa, Col. E.I. Rosario Moschella, ha fatto visita a
bordo della Fregata Espero, Flagship del Comando del Gruppo Navale di Euromarfor (CTG 460.01) e Comando della Forza Marittima Multinazionale
(MTF) operante nell’ambito della Forza ad Interim in Libano delle Nazioni Unite. L’Ambasciatore è stato accolto dal Contrammiraglio Ruggiero Di
Biase nella sua veste di comandante del Gruppo Navale di UNIFIL e dal Comandante dell’Unità, Capitano di Fregata Nicola Ricciardi. La visita è
stata organizzata per mostrare all’Ambasciatore le capacità operative della nostra Unità di Bandiera in piena attività di pattugliamento. Durante la
visita a bordo, l’Ambasciatore ha avuto modo di approfondire la conoscenza sulla EUROMARFOR (quale significativo Force Provider della UNIFIL),
sulle attività condotte dalla Maritime Task Force (MTF-UNIFIL) e sul relativo mandato sotto egida ONU. Sono state altresì mostrate all’Autorità Diplomatica in visita, le procedure di lavoro dello staff del CTF 448 presso le proprie sistemazioni operative a bordo della flagship ed un’attività dimostrativa di abbordaggio di una nave mercantile sospetta simultata dalla stessa Nave Espero.
La presenza delle Forze dei Paesi parte della MTF-UNIFIL (ovvero i 4 Paesi membri della Euromarfor, Italia, Francia, Portogallo, Spagna, insieme a
Germania, Grecia e Turchia) nelle acque prospicenti le coste libanesi, è finalizzata ad impedire il traffico di armi illegali dal mare verso il Libano e
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NOTIZIE DAL TEATRO
Biase, Comandante della Forza Marittima Multinazionale (MTF-UNIFIL), a bordo della Unità sede di Comando, la Fregata Espero. La visita del Generale
è parte del programma di incontri organizzati dal Quartier Generale di UNIFIL per presentare il Brigadier Generale dell’Esercito Indiano Apurba
Kumar Bardalai, designato quale sostituto del Generale Nehra, a tutti i Comandi in teatro dipendenti dal Force Commader. Durante la visita a bordo,
i due Generali hanno avuto modo di approfondire la conoscenza sull’organizzazione, sulle attività condotte dalla Maritime Task Force e sul relativo
mandato, nonchè sul contributo del COMGRUEUROMARFOR quale significativo Force Provider di UNIFIL. Nel corso della visita il DFC designato ha
avuto altresì modo di osservare le procedure di lavoro dello staff presso le proprie sistemazioni operative a bordo della flagship.
La presenza delle Forze dei Paesi parte della MTF-UNIFIL (ovvero i 4 Paesi membri della Euromarfor, Italia, Francia, Portogallo, Spagna, insieme a
Germania, Grecia e Turchia) nelle acque prospicenti le coste libanesi, è finalizzata ad impedire il traffico di armi illegali dal mare verso il Libano e
di far rispettare le risoluzioni ONU 1701 e 1773. Le due risoluzioni, tra l’altro, comprendono il supporto alle Autorità libanesi affinché acquisiscano
le capacità necessarie per poter far fronte alle proprie responsabilità nel settore della sicurezza all’interno dei propri spazi territoriali, ovvero garantire
in proprio il pieno controllo e l’affermazione della propria autorità sul territorio e nelle acque territoriali libanesi. Nave Espero, insieme alle altre
Unità Navali dei Paesi che contribuiscono alla Task Force 448, è in pattugliamento sotto l’egida delle Nazioni Unite, secondo le direttive del Comandante della UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano.
AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”
La JATF-L, composta dalla Portaeromobili
GARIBALDI (flagship), dalle Navi da sbarco
“San Giusto”, “San Giorgio” e “San Marco” e
dalla Corvetta “Fenice”, oltre ad assetti aerei
organici, conduceva, nei giorni 2 e 3 settembre 2006, lo sbarco della JLF-L presso la
spiaggia di Tiro ed il porto di Naqoura.
Il 14 settembre 2006 la Nave San Giorgio veniva distaccata per il successivo rientro in Patria.
Il 18 settembre 2006 veniva completato il trasferimento degli assetti della JLF-L e del Comando della stessa nella Base di Tibnin (futura
sede del Comando del Settore Ovest).
Il 19 settembre 2006 la Nave San Giusto veniva distaccata per il successivo rientro in Patria.
Il 7 ottobre 2006 Nave Fenice veniva avvicenNell’ottobre 2006 una Maritime Task Force fu impiegata in supdata dalla Fregata “Espero”.
porto alla marina libanese per il controllo delle acque territoriali
- UN Photo/Jorge Aramburu
Il 16 ottobre 2006, successivamente alla cerimonia di passaggio di Comando del dispositivo navale internazionale alla Marina Militare tedesca, la Nave “Garibaldi”e la Nave “Espero”
iniziavano il viaggio di rientro in Patria.
Il 19 ottobre 2006 la Nave “San Marco” terminava la missione nelle acque antistanti la costa
libanese e iniziava il rientro in Patria.
A seguito della rimozione da parte delle Autorità israeliane del blocco navale imposto
di fronte alle coste libanesi, ed in esito ad una specifica richiesta avanzata dal Segretario
Generale delle Nazioni Unite, il Governo italiano approvava l’impiego del Gruppo Navale
italiano, per contribuire alla costituzione di una “Maritime Task Force” (MTF) ad “interim”
in supporto alla Marina libanese per il controllo delle acque territoriali.
NOTIZIE DAL TEATRO
di far rispettare le risoluzioni ONU 1701 e 1773. Le due risoluzioni, tra l’altro, comprendono il supporto alle Autorità libanesi affinché acquisiscano
le capacità necessarie per poter far fronte alle proprie responsabilità nel settore della sicurezza all’interno dei propri spazi territoriali, ovvero garantire
in proprio il pieno controllo e l’affermazione della propria autorità sul territorio e nelle acque territoriali libanesi.
1 aprile 2008 - Il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, a bordo dell Fregata Espero, Unità di Bandiera del Comandane della Forza Marittima dell’ONU (MTF-UNFIL), Contrammiraglio Ruggiero Di Biase
Il Comandante di UNIFIL (UNIFIL Force Commander), Generale di Divisione Claudio Graziano, ha visitato la Fregata Espero, Flagship del Gruppo
Navale di Euromarfor (CTG 460.01) e Comando della Forza Marittima Multinazionale (MTF) operante nell’ambito della Forza ad Interim in Libano
delle Nazioni Unite (Maritime Task Force, MTF-UNIFIL, nota anche come Task Force 448). Il Generale Graziano è stato accolto dal Contrammiraglio
Ruggiero Di Biase nella sua veste di CTG 460.01 e CTF 448, e dal Comandante della Nave Espero, Capitano di Fregata Nicola Ricciardi.
Durante la visita a bordo, il Force Commander ha avuto modo di osservare le capacità operative dell’Unità di Bandiera del Comando della MTF in
piena attività di pattugliamento, la situazione operativa nell’area di operazione marittima (Area of Maritime Operations - AMO), le procedure di
lavoro dello Staff della TF 448. Lo stesso ha anche assistito ad un’attività dimostrativa di abbordaggio di una nave mercantile con inserimento del
team di sicurezza a mezzo di elicottero (tecnica del ‘barbettone’ o ‘fast rope’)
10 aprile 2008 - Collocata nella base di Tibnin, sede del Comando della “Joint Task Force Lebanon“, la campana della pace
Nel compound di Tibnin, sede del Comando del Contingente Militare Italiano di Unifil, dopo circa tre mesi di lavoro è stata inaugurata la Campana
della Pace. Collocata su un piccolo campanile, adiacente alla cappella della Base, costruito dai soldati del Reparto Comando e Supporti Tattici dell’
‘Ariete’ quando liberi dal servizio, la campana è stata benedetta dall’Arcivescovo Metropolita greco-cattolico di Tiro, S.E. Mons. Georges Bacouni
nel corso di una cerimonia alla presenza del Generale Comandante IJTF Lebanon - SW, Generale di Brigata Paolo Ruggiero. Il presule, nel benedire
la campana, ha ringraziato i militari italiani per il loro impegno nella difesa della pace e nella continua opera di assistenza e di ricostruzione del sud
del Libano e ha sottolineato l’importanza dell’evento non solo per i cristiani ma anche per i fratelli musulmani. “Essa nel suo suonare ricorderà
tanto ai cristiani quanto ai fedeli dell’Islam, l’impegno costante e la ricerca continua della pace”. Al termine della benedizione della Campana, nella
Cappella della Base è stata celebrata una Santa Messa in rito Antiocheno-maronita, officiata dal Rev.mo Padre Choukrallah Choufani, superiore del
Convento di Nostra Signore dell’Annunciazione di Rmeich, cittadina del sud del Libano. Come sottolineato dal Cappellano, l’iniziativa è stata voluta
per conoscere ed entrare nel vivo della cultura del posto, fondamentale per essere veri costruttori di pace.
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AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”
Il Generale Ruggiero ha voluto ringraziare personalmente tutti coloro che a vario titolo hanno reso possibile la realizzazione dell’opera, quale simbolo
della missione di pace a cui sono chiamati i militari italiani.
14 aprile 2008 - Esercitazione ‘’blue ram 2008’’
La risposta operativa congiunta delle forze onu e dell’esercito libanese nel fronteggiare atti ostili
Militari di UNIFIL e dell’Esercito libanese che, in accordo alla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU n. 1701, intervengono congiuntamente
per neutralizzare e catturare elementi ostili, armati ed asserragliati in una casa nel Sud del Libano. È questo il momento più significativo dell’Esercitazione “Blue Ram 2008”, svolta il 14 Aprile nell’area del Settore Ovest di UNIFIL. Lo scenario operativo supposto, pienamente aderente alla realtà
della missione in atto, ha previsto la simulazione di vari episodi ed atti tattici volti a verificare sul terreno le procedure di interazione operativa tra
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NOTIZIE DAL TEATRO
13 aprile 2008 - Donazione di computers e arredi scolastici
L’11° Reggimento Bersaglieri della Brigata ‘’Ariete’’ continua la sua opera di solidarietà verso la popolazione libanese nel Sud Libano
Oltre alle normali e continue attività operative di controllo del territorio svolte, di giorno e di notte, dalle pattuglie della Joint Task Force “Libano”, soprattutto lungo la “Blue Line” e il fiume Litani, nella giornata di oggi, mantenendo gli impegni con la popolazione per dare nuovo impulso all’istruzione
e alla ricostruzione del Libano meridionale, si è svolta la cerimonia di donazione di 8 computers e arredi scolastici all’Istituto Tecnico maschile Jabel
Abel nella municipalità di Burj Ash Shamali. La donazione è avvenuta grazie al grande interessamento e la sinergia avvenuta tra l’ Associazione Nazionale bersaglieri di Pordenone, la Banca di Credito Cooperativo di Pordenone e i bersaglieri dell’11° Reggimento dell’Ariete.
I fanti piumati, giorno e notte percorrono chilometri tra le strade del sud del Libano per garantire una fattiva e costante presenza sul territorio e
portare solidarietà a tutta la popolazione locale.
Migliaia di ore trascorse tra la gente e con la gente per ricevere in cambio sinceri e continui gesti di approvazione che sottolineano lo splendido
lavoro che i bersaglieri dell’Ariete stanno svolgendo sul territorio libanese. Il direttore dell’ Istituto Tecnico Sig. Jamal Shibli durante il suo discorso ha
ringraziato il Generale di Brigata Ruggiero, il Colonello Cittadella e tutto il Contingente italiano per la solidarietà offerta all’Istituto ed al Libano del Sud.
Nel suo intervento, il Gen. B. Ruggiero, portando i saluti del Comandante di UNIFIL Generale Graziano e di tutto UNIFIL, ha ribadito come oltre alle
normali attività operative e di sicurezza, di pertinenza della missione UNIFIL, quelle della cooperazione civile–militare sono da considerarsi tra i
capisaldi per l’implementazione della Risoluzione 1701. Il Comandante del contingente italiano ha quindi ricordato il “grande e costante impegno dei
militari italiani e dei bersaglieri dell’11° Reggimento dell’Ariete per essere attenti e vicini alla popolazione.
AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”
NOTIZIE DAL TEATRO
Dall’8 settembre 2006 al 16 ottobre 2006 e dal 2 maggio al 31 agosto 2009, l’Italia ha
avuto il ruolo di Lead Nation nell’attività di controllo/sorveglianza del traffico mercantile
diretto verso le acque territoriali libanesi.
Tale attività di riporto/segnalazione di naviglio non identificato/sospetto viene svolta tenendo conto della lista dei mercantili diretti in Libano (fornita su base giornaliera dalle
Autorità della Marina libanese) al di fuori delle acque territoriali e del sovrastante spazio
aereo e con la partecipazione anche di unità francesi, britanniche, tedesche, indonesiane, turche e greche.
Inoltre, fu costituita una Joint Amphibious Task Force – Lebanon (JATF-L) articolata su un
Gruppo Navale ed una Joint Landing Force – Lebanon (JLF-L) dispiegata in teatro, nel ruolo
di Early Entry Force (EEF), per il rinforzo del contingente UNIFIL e dare avvio alle necessarie
attività organizzative per la ricezione di successive Follow On Forces (FOF) con il ruolo di
forza di stabilizzazione e implementazione compiuta del mandato delle Nazioni Unite.
La JLF-L, composta da circa 1.000 militari al comando del Contrammiraglio Claudio Confessore fino al suo rientro l’8 novembre 2006, vide la partecipazione di personale appartenente al Reggimento “San
Marco” della Marina Militare, al
Reggimento lagunari “Serenissima” ed unità di supporto
(NBC, EOD, genio) dell’Esercito, del plotone di Polizia Militare dei Carabinieri stanziati
presso la base di Tibnin, di Maraka, di Zibqin, di Chaama e di
Al Hinniyah.
L’8 novembre 2006 si svolgeva
la cerimonia di passaggio di
consegne del settore Ovest alla
JTF-L su base Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”.
le Forze Armate libanesi ed il Contingente UNIFIL, per impedire eventuali atti ostili nell’ area di responsabilità, allo scopo di accrescere la loro cooperazione, verificare i tempi di intervento e testare il livello della loro congiunta efficacia. L’attività ha visto impegnate le unità della Joint Task Force
“Libano” – Sector West, su base 132^ Brigata corazzata “Ariete” ed al comando del Generale Paolo Ruggiero. In particolare, vi hanno preso parte
militari dell’11° Reggimento Bersaglieri, del 10° Reggimento Genio, del 7° Reggimento Trasmissioni, unitamente a militari del Battaglione della Repubblica del Sud Corea, del Battaglione del Ghana e del Battaglione della Francia, in cooperazione con i reparti della 12^ Brigata dell’Esercito libanese.
Nel corso delle varie azioni sono state inoltre testate le procedure sanitarie d’emergenza, per lo sgombero di eventuali feriti, nonché le modalità di
intervento dei nuclei specialisti EDD/IEDD (/Improvised Explosive Disposal Device) del genio, dopo esplosione simulata di un ordigno posto sul ciglio
di una strada, al passaggio di una pattuglia UNIFIL. All’esercitazione erano presenti il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano,
il Vice Comandante di UNIFIL Generale Apurba Kumar Bardalai, il Comandante della JTF “Libano” – Sector West e direttore dell’esercitazione,
Generale Paolo Ruggiero, il Comandante della 12^ Brigata Generale Rislan Hilwè, il Comandante del Settore Est, Generale Garcia Sanchez, unitamente
ad autorità militari libanesi e del Comando UNIFIL di Naqoura. Il Gen. D. Graziano, vivamente soddisfatto per gli scopi ed i risultati dell’esercitazione,
ha confermato la volontà di UNIFIL di operare costantemente a fianco dell’Esercito libanese per garantire il rispetto del mandato e della Risoluzione
ONU. “Queste attività” ha sottolineato “ si inquadrano nelle numerose iniziative volte a implementare le procedure di impiego congiunto e testimoniano l’ottima capacità operativa dell’Esercito libanese nell’assolvere i compiti di sicurezza nel Sud del Libano”.
19 aprile 2008 - Il Comandante della Task Force navale di UNIFIL riceve la visita di un rappresentante delle Nazioni Unite
Il Direttore della Divisione Asia e Medio Oriente (AMED) dell’Ufficio Operazioni del DPKO, MR Wolfgang Weisbrod-Weber, ha fatto visita a Nave
ESPERO quale sede del Comando della Forza Marittima Multinazionale di UNIFIL e del Gruppo Navale di EUROMARFOR, alla guida del Contrammiraglio
Ruggiero Di Biase. L’incontro del Rappresentante dell’ONU con il Comandante del gruppo navale EUROMARFOR nella sua veste di Comandante di
una Task Force di UNIFIL rientrava nell’ambito della visita al Quartier Generale della UNIFIL di Naqoura ed ai relativi settori dislocati nell’Aerea di
Operazioni, compreso quello marittimo. A Mr. Weisbrod-Weber è stata presentata una visione panoramica sulle attività che la MTF conduce nell’assolvimento della propria missione e nel rispetto del proprio mandato in applicazione della UNSCR 1701, nonché sul significativo contributo, in
termini di assetti e risorse umane, di EUROMARFOR alla UNIFIL.
Nel corso della visita sono stati illustrati al Direttore del AMED i due fondamentali pilastri della missione della MTF, ovvero la condotta dell’attività
di sorveglianza e di Maritme Interdiction Operartion (MIO) all’interno dell’Area di Operazione Marittima (Area of Marittime Operations, AMO), e la
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AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”
cooperazione con la Componente Navale della Marina Libanese, particolarmente incentrata nel suo addestramento. Mr. Weisbrod-Weber ha avuto
altresì modo di osservare le procedure di lavoro dello Staff del CTF 448 in supporto al Comandante per l’esercizio del comando e controllo della
MTF, nonché le capacità operative dell’Unità sede del Comando in piena attività operativa nel suo compito di ‘MIO Commander’. Lo stesso ha anche
assistito ad un’attività dimostrativa di abbordaggio con inserimento del team di sicurezza a mezzo di elicottero (tecnica del ‘barbettone’ o ‘fast
rope’ e gommone). La presenza delle Forze dei Paesi parte della MTF-UNIFIL (ovvero i 4 Paesi membri della Euromarfor, Italia, Francia, Portogallo,
Spagna, insieme a Germania, Grecia e Turchia) nelle acque prospicenti le coste libanesi, è finalizzata ad impedire il traffico di armi illegali dal mare
verso il Libano e di far rispettare le risoluzioni ONU 1701 e 1773. Le due risoluzioni, tra l’altro, comprendono il supporto alle Autorità Libanesi
affinché acquisiscano le capacità necessarie per poter far fronte alle proprie responsabilità nel settore della sicurezza all’interno dei propri spazi
territoriali, ovvero garantire in proprio il pieno controllo e l’affermazione della propria autorità sul territorio e nelle acque territoriali libanesi.
21 maggio 2008 - Il Sottosegretario delle Nazioni Unite per le operazioni di Peace Keeping, Mr. Jean Marie Guehenno, in visita al Comandante della MTF di UNIFIL
Il Sottosegretario delle Nazioni Unite per le Operazioni di Peace Keeping (Under Secretary General fot the Peace Keeping Operations, USG-DPKO),
Mr Jean Marie Guehenno, ha fatto visita al Contrammiraglio Ruggiero Di Biase imbarcato su Nave Espero, sede del Comando della Forza Marittima
Multinazionale di UNIFIL e del Gruppo Navale di EUROMARFOR. Mr Guehenno era accompagnato dal Comandante della UNIFIL (Force CommanderUNIFIL), Generale di Divisione Claudio Graziano.
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NOTIZIE DAL TEATRO
22 aprile 2008 - Visita di commiato del Ministro della Difesa Arturo Parisi al Contingente italiano in Libano
Oggi il Ministro Arturo Parisi ha raggiunto Tibnin. Ricevuto dal Generale di Divisione Claudio Graziano Comandante di UNIFIL e dal Generale di Brigata
Paolo Ruggiero, Comandante della Joint Task Force (JTF) ‘Lebanon’- Sector West attualmente su base 132^ Brigata Corazzata ‘Ariete’, costituita
da circa 2200 militari italiani ai quali si uniscono i contingenti di Francia, Ghana, Corea del Sud e Slovenia. Presso la base, il Comandante di UNIFIL
e quello della JTF ‘Lebanon’ hanno illustrato al Ministro le attività operative, logistiche e umanitarie in atto nel settore di responsabilità. L’Onorevole
Parisi, rivolgendosi al personale italiano, ha elogiato il lavoro finora svolto, confermando la stima e l’orgoglio del Paese per il contributo offerto per
la pace e la stabilità in una terra, il Libano, molto simile per cultura, e tradizioni all’Italia. Il Ministro era accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia in
Libano, Gabriele Checchia, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Vincenzo Camporini e dal Comandante del COI Difesa Generale di
Corpo di Armata Giuseppe Valotto.
CAMBIO AL COMANDO UNIFIL
CAMBIO AL COMANDO UNIFIL
Letter dated 16 January 2007
from the Secretary-General
addressed to the President of the
Security Council
I have the honour to refer to the
command of the United Nations
Interim Force
in Lebanon (UNIFIL).
Following the usual consultations, it is
my intention to appoint
Major-General Claudio Graziano of Italy
as the Force Commander of UNIFIL.
Major-General Graziano will replace
Major-General Pellegrini, who will
relinquish the post on 17 February 2007.
I would be grateful if you would bring this
matter to the attention of the
members of the Security Council.
Letter dated 19 January 2007
from the President of theSecurity
Council addressed to the
Secretary-General
I have the honour to inform you that
your letter dated 16 January 2007
(S/2007/26) concerning your intention
to appoint Major-General
Claudio Graziano of Italy
as the Force Commander of the
United Nations Interim Force
in Lebanon (UNIFIL) has been
brought to the attention of the
members of the Security Council.
They take note of the intention
expressed in your letter.
(Signed) Vitaly I. Churkin
President of the Security Council
(Signed) Ban Ki-moon
NOTIZIE DAL TEATRO
L’incontro dell’alto Rappresentante dell’ONU col COMGRUEUROMARFOR nella sua veste di Comandante della MTF-UNIFIL/TF 448 rientrava nell’ambito
della visita al Quartier Generale della UNIFIL di Naqoura ed ai relativi Settori della Forza dislocati nell’Aerea di Operazioni, compreso quello marittimo.
A Mr. Guehenno è stata presentata una visione panoramica sulle attività che la prima Forza Marittima dell’ONU, al momento a guida italiana, conduce
nell’assolvimento della propria missione e nel rispetto del proprio mandato in applicazione della Risoluzione 1701, nonché sul significativo contributo,
in termini di assetti e risorse umane, di EUROMARFOR alla UNIFIL. La visita ha costituito un’ottima opportunità per poter illustrare al USG-DPKO i
due fondamentali pilastri della missione della MTF, ovvero la condotta dell’attività di sorveglianza e di Maritme Interdiction Operartion (MIO) all’interno
dell’Area di Operazione Marittima (Area of Marittime Operations, AMO), e la cooperazione con la Componente Navale della Marina Libanese,
incentrata nel suo addestramento. Nel corso della visita, Mr. Guehenno ha avuto altresì modo di osservare le procedure di lavoro dello Staff del CTF
448 in supporto al Comandante per l’esercizio del comando e controllo della MTF, nonché le capacità operative dell’Unità sede del Comando. Lo
stesso ha anche assistito ad un’attività dimostrativa di abbordaggio con inserimento del team di sicurezza a mezzo di elicottero.
22 maggio 2008 - Il comandante della Unifil, Generale di Divisione Claudio Graziano, in visita a bordo di nave Comandante Bettica
Il Generale di Divisione Claudio Graziano, ha incontrato ieri il Contrammiraglio Ruggiero Di Biase, comandante del Gruppo Navale della EUROMARFOR,
a bordo di nave Comandante Bettica. Durante la visita a bordo, il Generale Graziano ha avuto modo di osservare le capacità operative dell’unità in
attività di pattugliamento; la situazione operativa nell’area di operazione marittima (Area of Maritime Operations, AMO) e le procedure di lavoro
della Centrale Operativa di Combattimento e della Plancia Comando. Lo stesso ha inoltre assistito ad un’attività dimostrativa di messa a mare, manovra e recupero di una delle due imbarcazioni a propulsione a ‘idrogetto’ (c.d. idrobarca) in dotazione all’Unità Navale, impiegata per le attività di
‘abbordaggio’ delle navi mercantili da ispezionare.
28 maggio 2008 - Prima volta nella storia della Forza Armata, un intero equipaggio insignito con la medaglia di UNIFIL
Ieri, nelle acque antistanti Naqoura, sede del Quartier Generale della United Nation Interim Force in Lebanon (UNIFIL), si è svolta a bordo di Nave
Espero, la Cerimonia per la decorazione dell’equipaggio, parte del Contingente Navale Nazionale, con la consegna della Medaglia d’Onore per aver
servito nell’ambito della UNIFIL. La Cerimonia è stata presieduta dal Comandante della UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, presente il
Comandante della Maritime Task Force di Unifil, Contrammiraglio Ruggiero Di Biase. Nel suo indirizzo di saluto ai marinai schierati, il Force Commander , ha riconosciuto l’importanza della Componente Navale della UNIFIL, ed il suo significativo contributo all’assolvimento della missione della
Forza ONU dispiegata nel sud del Libano, evidenziandone i risultati fin’ora conseguiti in termini di mercantili interrogati (più di 15000) e di mercantili
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CAMBIO AL COMANDO UNIFIL
Il Gen. D. Claudio Graziano, UNIFIL Force Commander
Il Gen. D. Claudio Graziano assume così, dal 2 febbraio 2007 il Comando della missione UNIFIL dando il cambio al collega francese, Maj. Gen. Alain Pellegrini. Sin dall’inizio il nuovo Comandante dimostra di essere pronto a completare il lavoro intrapreso dal suo predecessore.
“ …. Il nuovo Segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, nel salutarmi mi chiese se fossi
conscio di essere uno degli uomini con più responsabilità al mondo. Si lo sapevo, e se non
l’avessi saputo, me ne sarei reso conto dopo poco.”
Gen. D. Claudio Graziano
sospetti (più di 100) segnalati alle Autorità Libanesi per le successive azioni di controllo. Il Generale Graziano ha, altresì, evidenziato l’importanza
della decisione dei Paesi membri della EUROMARFOR, di voler assicurare il proprio contributo ad UNIFIL partecipando con un Gruppo Navale.
3 giugno 2008 - Il Contingente italiano in Libano celebra l’anniversario della Costituzione della Repubblica
Ieri, nella base di Tibnin, che ospita il comando della Joint Task Force ‘Lebanon’, il personale del Contingente italiano in Libano, ha celebrato questa
mattina l’ anniversario della costituzione della Repubblica . Il comandante del contingente, Geerale di Brigata Vincenzo Iannuccelli, nel corso di una
breve , ma significativa cerimonia ha cosi commentato l’evento: “celebriamo oggi la festa della Repubblica, una ricorrenza molto importante per
tutti gli italiani; in questa giornata in cui le Forze Armate si mostrano alla Nazione nella tradizionale sfilata ai Fori Imperiali, noi siamo orgogliosi di
essere qui e di rappresentare l’Italia in un contesto internazionale”. Ha dato, quindi, lettura del messaggio pervenuto dal Ministro della Difesa on.
Ignazio La Russa. Il contingente nazionale, composto da circa 2300 militari, dei quali 1600 della Brigata Bersaglieri Garibaldi, costituisce la Joint
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NOTIZIE DAL TEATRO
29 maggio 2008 - La Brigata “Garibaldi” subentra alla Brigata “Ariete” al comando della Italian Joint Task Force Lebanon
Ieri, durante una cerimonia alla quale hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia in Libano, dottor Gabriele Checchia, il Comandante del Vertice Operativo Interforze, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto, il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, le autorità civili,
religiose e militari locali, ha avuto luogo il trasferimento di autorità del Sector West, area di responsabilità nel sud del Libano posta sotto comando
dell’Italian Joint Task Force, tra la 132^ Brigata Corazzata Ariete, comandata dal Generale di Brigata Paolo Ruggiero e la Brigata Bersaglieri Garibaldi,
al comando del Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli. Per oltre 7 mesi l’Ariete ha operato in ossequio alle Risoluzioni n°1701 e 1773 delle
Nazioni Unite, che prevedono l’impiego di una forza internazionale di interposizione per il rispetto e il consolidamento della tregua siglata tra Israele
e Libano all’indomani del conflitto dell’estate 2006.
Il Contingente nazionale, composto da circa 2300 militari, costituisce la Joint Task Force ‘Lebanon’- Sector West, Task Force nella quale sono inquadrati anche i contributi militari di Francia, Ghana, Corea del Sud e Slovenia, per un totale complessivo di oltre 4.000 uomini e donne. Il contesto
operativo è caratterizzato da un’area di responsabilità ampia 800 chilometri quadrati, compresa tra il fiume Litani e il confine con Israele, ove sono
presenti 107 municipalità, con circa 400.000 abitanti, di religione prevalentemente musulmana. I militari italiani contribuiscono a garantire la sicurezza ed il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione attraverso numerose attività operative e di sostegno umanitario, operando a
stretto contatto ed in supporto alle Forze Armate Libanesi (LAF), intense sono le attività nel settore della Cooperazione Civile-Militare, a sostegno
della comunità locale, in diversificati campi di intervento.
CAMBIO AL COMANDO UNIFIL
Trasferimento di Autorità tra il Generale francese Pellegrini e il Generale italiano Claudio Graziano
Task Force ‘Lebanon’- Sector West, nella quale sono inquadrati anche i contributi militari di Francia, Ghana, Corea del Sud e Slovenia, per un totale
complessivo di oltre 4.000 uomini e donne. Il Contingente opera in ossequio alle Risoluzioni n°1701 e 1773 delle Nazioni Unite, che prevedono
l’impiego di una forza internazionale di interposizione per il rispetto e il consolidamento della tregua siglata tra Israele e Libano all’indomani del
conflitto dell’estate 2006.
NOTIZIE DAL TEATRO
3 giugno 2008 - Avvicendamento nel gruppo navale della EUROMARFOR e della Forza Marittima di UNIFIL
Il giorno 1 giugno, la Fregata Espero al Comando del Capitano di Fregata Nicola Ricciardi, è stata rilevata nell’incarico di Unità sede del Comando
della MTF (Maritime Task Force) dalla gemella Scirocco al Comando del Capitano di Fregata Gianfranco Annunziata.
Nave Espero, partita da Taranto il 20 febbraio insieme al Pattugliatore d’Altura italiano Comandante Bettica, ha servito per la MTF di UNIFIL per 91
giorni. Nave Scirocco, continuerà a pattugliare le acque antistanti il Libano, fino al 31 agosto, data di termine del mandato italiano alla guida della
Forza Navale ONU operante in Libano.
5 giugno 2008 - I militari del Contingente italiano donano materiale sportivo e scolastico alla scuola pubblica di Zibquin
Questa mattina, presso la Scuola Pubblica di Zibquin, un villaggio nel Sud del Libano, il personale della cellula CIMIC (cooperazione civile-militare)
della Task Force ITALBATT2 su base Reggimento ‘Cavalleggeri Giude 19°’ ha effettuato la consegna di materiali sportivi e didattici donati dall’Associazione ‘FARE VERDE’ di Avellino. Il Direttore della scuola, nel chiudere l’anno scolastico, ha ringraziato i militari Italiani per la loro collaborazione
che dimostra, ancora una volta, i legami di amicizia con il popolo libanese. Oltre alle normali attività operative di controllo del territorio svolte di
giorno e di notte dalle pattuglie della Joint Task Force ‘Libano’, soprattutto lungo la ‘Blue Line’ ed il fiume Litani, continua l’opera a favore della ricostruzione delle strutture essenziali e umanitarie. Il contingente italiano, schierato in Libano agli ordini del generale Vincenzo Iannuccelli, Comandante
del Sector West, è operante su base Brigata Bersaglieri ‘Garibaldi, con assetti francesi, ghanesi, koreani e sloveni è impegnato nell’operazione di
peacekeeping ‘Leonte 4’, nell’ambito della missione internazionale UNIFIL.
13 giugno 2008 - Donazione di aiuti umanitari e giocattoli
Il Contingente italiano di stanza a Naqoura presso il Comando di UNIFIL, nel quadro di una campagna di raccolta di aiuti umanitari presso Oratori,
Parrocchie, Scuole ed Associazioni varie in Italia ha proceduto ad una distribuzione di aiuti umanitari e giocattoli alla Scuola Municipale di Naqoura
che ospita più di cento bambini e ragazzi. Il materiale donato è solo una parte di quanto raccolto in Patria dai militari del Comando contingente Na30
2007
Solo pochi giorni dopo il suo insediamento, nella notte del 7 febbraio le Forze Armate libanesi e quelle israeliane ebbero uno scontro a fuoco per il mancato rispetto della blue line
da parte di un mezzo israeliano.
La situazione avrebbe potuto avere un’escalation, ma UNIFIL ha agito rapidamente e con
grande determinazione. Il Gen. Graziano ha esortato entrambe le parti a cessare immediatamente le ostilità e inviato una task force composta da truppe francesi della Forza di Rea-
2007
Risposta immediata al mancato rispetto del cessate il fuoco da parte di UNIFIL
qoura. Il materiale consegnato presso l’Istituto proviene da Sora, dall’Associazione “una goccia per la pace”. “Grazie per i vostri sorrisi. Sappiamo,
perché lo vediamo, che tutto quello che state facendo per noi, viene dal cuore”. Con queste parole, espresse dalla direttrice della Scuola, è stato
gratificato il personale della cellula CIMIC del Contingente Nazionale in Naqoura che ha effettuato la donazione. L’attività non si è limitata alla distribuzione del materiale: i militari italiani sono stati accolti con grande gioia dai bambini della scuola che, per l’avvenimento, hanno anche dato dimostrazione di quanto appreso della lingua italiana grazie all’opera di ufficiali e sottufficiali che si adoperano quali insegnanti nell’ambito del
progetto “Imparando l’Italiano”. Il Sindaco di Naqoura ha definito l’attività “un segno della divina provvidenza che in un momento così difficile
ravviva la speranza”.
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NOTIZIE DAL TEATRO
19 giugno 2008 - Il contributo della Mtf-Unfil all’addestramento delle forze navali libanesi
La MTF-UNIFIL ha dato inizio ad un programma di addestramento dedicato al personale delle Forze Navali Libanesi (LAF-Navy, Libanese Armed
Force-Navy) e mirato a far acquisire loro le necessarie capacità per l’esecuzione in proprio di tutti quei compiti relativi all’esercizio dei diritti di uno
stato sovrano all’interno delle acque territoriali, come ad esempio l’acquisizione ed il mantenimento della situazione dei mercantili nel tratto di
mare prospiciente le proprie coste (RMMP, Recognized Merchant Maritime Picturei), o l’esercizio del controllo dei mercantili (boarding ed ispezioni).
Il programma di addestramento della LAF-Navy ha lo scopo di assistere la Marina Libanese ad acquisire l’abilità di controllare pienamente le proprie
Acque Territoriali, prevenendo l’ingresso non autorizzato di armi e materiali associati nei porti libanesi, nel rispetto della Risoluzione 1701.
Per la MTF-UNIFIL, l’addestramento delle LAF-Navy, ancorché un compito secondario della missione, che è principalmente focalizzata sull’ Interdizione
Marittima, costituisce una fondamentale e qualificante attività.
Il programma di addestramento è commisurato alla tipologia e consistenza dei mezzi navali a disposizione della LAF-Navy, nel rispetto del “livello
di ambizione” dichiarato dalle Autorità Militari. Coerentemente con lo spirito del mandato ONU, che prevede l’impiego della MTF quale “Forza di
supporto alla pace”, l’addestramento non prevede l’esercizio all’uso della forza armata. I risultati fin’ora conseguiti nell’ambito dell’addestramento
della LAF-Navy da parte della MTF-UNIFIL sono stati evidenziati dall’ex-Comandante delle Forze Navali Libanesi, Ammiraglio Boutro Abi Nasr (sostituito nell’incarico dall’Ammiraglio Ali El Moallem in data 12 giugno 2008 per aver raggiunto il limite di età), in occasione di uno degli incontri periodici con il Comandante della MTF, Contrammiraglio Ruggiero Di Biase, che è stato tenuto, presso il Quartier Generale della LAF-Navy di Beirut, il
18 aproile 2008. L’ex-Capo della LAF-Navy ha indicato il programma di addestramento “ben definito”, dimostrandosi “coerente con i requisiti e le
necessità della Marina Libanese”.
L’Ammiraglio Abi Nasr ha espresso la sua piena soddisfazione per le attività condotte ed i risultati raggiunti.
NOTIZIE DAL TEATRO
2007
zione Rapida e il Reggimento di Cavalleria italiano nella zona. Lo scambio di fuoco è stato
il primo incidente armato al confine da quando le truppe israeliane si sono ritirate dal Libano
nell’ottobre 2006.
Dopo l’incidente, il 12 febbraio il Gen. Graziano ha organizzato e presieduto una riunione
con i senior officers di LAF e IDF per coordinare delle azioni comuni per prevenire ed evitare
simili eventi.
Alla fine di marzo, alla vigilia della prima visita del nuovo Segretario Generale dell’ONU Ban
Ki-moon il numero dei componenti UNIFIL era salito a 13.000 soldati di cui 11.300 soldati
di terra e 1.700 marinai.
Ban Ki-moon, durante la sua visita ha espresso gratitudine e orgoglio per il lavoro svolto da
UNIFIL in supporto alla sovranità, la sicurezza e la stabilità nel Libano.
19 giugno 2008 - Inaugurati i nuovi locali dell’ospedale di Tibnin, ristrutturati ed attrezzati grazie ad un progetto comune della cooperazione
italiana del Ministero degli Affari Esteri e del Contingente italiano
Ieri pomeriggio, alla presenza dell’Ambasciatore Italiano in Libano, dott. Gabriele Checchia, del Comandante di UNIFIL, Gen. D. Claudio Graziano, del
Gen. B. Vincenzo Iannuccelli e delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia di Bint Joubayl, nella cui circoscrizione rientra la città
di Tibnin, ove ha sede il Comando della Joint Task Force Lebanon, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dei nuovi locali dell’ospedale cittadino.
Il progetto è stato realizzato grazie all’impegno congiunto della Cooperazione Italiana del Ministero degli Affari Esteri, che ha fornito attrezzature
sanitarie ed arredi per il completamento delle dotazioni dell’ospedale (pronto soccorso, ambulatori specialistici, radiologia, laboratorio analisi) per
un totale di circa 215.000 euro, e della cellula CIMIC, cooperazione civile-militare, del Contingente Italiano, che ha assicurato i lavori di ristrutturazione
dei reparti interessati, per un importo di circa 42.000 euro. Il direttore dell’ospedale e le autorità libanesi convenute hanno avuto parole di ringraziamento per l’impegno degli italiani, che permette di potenziare i servizi diagnostici e terapeutici, sia in urgenza che in regime ambulatoriale, dell’ospedale che serve un ampio bacino di popolazione. Il Contingente italiano schierato in Libano agli ordini del generale Vincenzo IannuccellI,
Comandante del Sector West è operante su base Brigata Bersaglieri “Garibaldi, con assetti francesi, ghanesi, koreani e sloveni, è impegnato nell’operazione di peacekeeping “Leonte 4”, nell’ambito della missione internazionale UNIFIL.
19 giugno 2008 - Il comandante in capo della squadra navale tedesca, Ammiraglio di Squadra Hans Joachim Stricker, in visita al comandante del gruppo navale della Euromarfor e della forza marittima della Unifil
Il Comandante in Capo della Squadra Navale della Marina Tedesca, Ammiraglio di Squadra Hans-Joachim Stricker, ha fatto visita a Nave Scirocco
sede del Comando della Forza Marittima Multinazionale della UNIFIL, alla guida del Contrammiraglio Ruggiero Di Biase. L´Ammiraglio ha voluto incontrare il COMGRUEUROMARFOR nella sua veste di Comandante della MTF-UNIFIL/TF 448. Una volta a bordo della Flagship, l´Ammiraglio Stricker
ha avuto modo di ricevere una visione panoramica sulle attività che la prima Forza Marittima dell’ONU, al momento a guida italiana, conduce nell’assolvimento della propria missione e nel rispetto del proprio mandato in applicazione della Risoluzione 1701, nonché sul significativo contributo,
in termini di assetti e risorse umane, di EUROMARFOR alla UNIFIL. La visita ha costituito un’ottima opportunità per poter illustrare al Comandante
in Capo della Squadra Navale Tedesca i risultati fin’ora ottenuti nell’ambito delle attività corrispondenti ai due fondamentali pilastri della missione
della MTF, ovvero la condotta dell’attività di sorveglianza e di Maritme Interdiction Operartion (MIO) all’interno dell’Area di Operazione Marittima
(Area of Marittime Operations, AMO), e la cooperazione con la Componente Navale della Marina Libanese, particolarmente incentrata nel suo addestramento. Nel corso della visita, il Vertice Militare Tedesco ha avuto altresì modo di osservare le procedure di lavoro dello Staff del CTF 448 in
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2007
Nonostante la situazione calma nel sud, nel nord del Libano alla fine di maggio scoppiarono
combattimenti tra Fatah al-Islam, un’organizzazione islamica armata e le Forze Armate libanesi, a Nahr al-Bared, un campo profughi palestinesi vicino Tripoli. Alcuni scontri vi furono
anche nei pressi di Sidone e alcune bombe esplosero nei pressi di Beirut.
Durante questo periodo la situazione nell’area di responsabilità di UNIFIL è stata generalmente stabile, tuttavia ha dovuto adeguare le proprie attività all’acuirsi della tensione nel
Paese. Il 17 giugno furono lanciati tre razzi Katyusha dall’area di El Adeisse, nel sud del Libano a pochi chilometri dalla Blue Line. Nonostante i rudimentali meccanismi di lancio, due
razzi finirono in suolo israeliano provocando danni di lieve entità e nessuna vittima.
Grazie alla mediazione del Gen. Graziano con i rappresentanti di LAF e IDF l’avvenimento
non ebbe conseguenze ma UNIFIL ha intensificato la sicurezza e aumentato il pattugliasupporto al Comandante per l’esercizio del comando e controllo della MTF, nonché le capacità operative dell’Unità sede del Comando (che peraltro
di recente è stata dotata di un nuovo sistema di comando e controllo) in piena attività operativa nel suo compito di ‘MIO Commander’.
27 giugno 2008 - Il Contingente italiano in libano festeggia il 172° anniversario della costituzione del corpo dei bersaglieri
Il Contingente italiano schierato in Libano agli ordini del Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli, Comandante del Sector West, operante su base
Brigata Bersaglieri ‘Garibaldi’, ha festeggiato ieri il 172° anniversario della costituzione del corpo dei bersaglieri. Nella base di Maraka, ove è di
stanza l’8° reggimento bersaglieri, che costituisce la Task Force ITALBATT 1, alla presenza dell’Ambasciatore Italiano in Libano, dott. Gabriele
Chechia, del Comandante di UNIFIL Gen. D. Claudio Graziano e del Gen. Iannuccelli, delle autorità civili, militari e religiose della zona e di un folto
pubblico, i bersaglieri, fedeli ai dettami del fondatore La Marmora hanno dato vita al tradizionale saggio ginnico e ad un applauditissimo atto tattico.
Il Comandante del Reggimento, Col. Stefano Del Col ha ricordato l’epopea dei bersaglieri che, a partire dal 18 giugno del 1836 allorquando il Cap.
Alessandro La Marmora presentò il primo bersagliere al Re Carlo Alberto, è parte integrante della storia dell’Italia. La brigata Bersaglieri “Garibaldi”,
unica grande unità con questa particolare connotazione, annovera fra le sue fila due Reggimenti fra i più decorati d’Italia: l’8°, presente in Libano
ed il 1°, di stanza a Cosenza, rientrato dall’ultima missione in Iraq.
28 giugno 2008 - Avvicendamento nella Forza Marittima di UNIFIL
Nell’ambito della Forza Marittima di UNIFIL (UN Interim Force in Lebanon) e dopo oltre quattro mesi di attività di sorveglianza marittima, oggi è av33
NOTIZIE DAL TEATRO
26 giugno 2008 - I militari del Contingente italiano installano 150 lampioni nella municipalità di Yatar
Prosegue l’impegno del Contingente italiano schierato in Libano agli ordini del Generale B. Vincenzo Iannuccelli, Comandante del Sector West, sia
in campo operativo, sia nelle varie attività a favore della popolazione locale. Il Contingente, operante su base Brigata Bersaglieri ‘Garibaldi, con
assetti francesi, ghanesi, koreani e sloveni, è impegnato nell’operazione di peacekeeping ‘Leonte 4’, nell’ambito della missione internazionale
UNIFIL. Lo scorso 24 giugno, presso la municipalità di Yatar, un villaggio nel Sud del Libano, alla presenza del sindaco e di varie autorità cittadine,
sono stati accesi per la prima volta i 150 lampioni che la cellula CIMIC (cooperazione civile-militare) della Joint Task Force Lebanon ha fatto installare
per garantire l’illuminazione nelle strade dell’intero villaggio. I lavori, iniziati lo scorso mese di aprile, sono stati realizzati grazie al finanziamento
con fondi nazionali per un importo pari a 12.750,00 euro. Il Sindaco della municipalità di Yatar ha ringraziato i militari Italiani per il loro aiuto che
conferma, ancora una volta, i sentimenti di amicizia fra i due popoli.
2007
mento nella zona nel tentativo di arrestare i colpevoli e prevenire ulteriori attacchi. Intanto il
19 giugno UNIFIL aveva raggiunto il numero di 13.313 militari oltre a 179 ufficiali di stato
maggiore presso il quartier generale a Naqoura, 21 elementi di sostegno nazionali e 51 osservatori militari di UNTSO.
Solo una settimana dopo questo ultimo attacco con i razzi, domenica 24 giugno, una pattuglia di Peacekeepers è stata attaccata. Sei soldati UNIFIL in servizio con il contingente
spagnolo sono stati uccisi quando un veicolo carico di esplosivo improvvisato (VBIED) ha
colpito il loro blindato da trasporto.
Il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon, profondamente addolorato per l’attacco, ha
chiesto un’indagine completa su questo episodio molto inquietante. Egli ha descritto l’incidente come “in realtà un tentativo di minare la pace e la sicurezza nella regione e in particolare lo sforzo libanese e internazionale per stabilizzare la situazione nel sud del Libano”.
Il Comandante di UNIFIL ha definito l’attacco “l’incidente più grave dalla fine della guerra
dell’estate scorsa”. Egli ha espresso parole di vicinanza e simpatia per le famiglie dei nostri
compagni morti e feriti in questo
attacco, sottolineando che non
era UNIFIL l’unico obiettivo, ma la
pace e la sicurezza nella zona. Egli
ha affermato che “In un momento
difficile come questo tutta UNIFIL
resta impegnata più che mai nella
sua missione e nella volontà di attuare le funzioni attribuite dal Consiglio di Sicurezza”.
Un secondo attacco bomba di minore entità ha avuto luogo quasi
un mese dopo, il 16 luglio 2007,
quando un ordigno esplosivo improvvisato è stata fatto esplodere
tramite telecomando vicino a un
NOTIZIE DAL TEATRO
venuto l’avvicendamento tra Nave Comandante Bettica e la subentrante Nave Cassiopea. Nave Bettica aveva lasciato la base navale di Taranto assieme alla fregata Espero, nello scorso mese di febbraio ed in questo periodo ha svolto un’intensa attività operativa - per oltre 2000 ore di moto procedendo alla identificazione ed al controllo di ben 200 mercantili in transito verso i porti libanesi.Le navi Cassiopea e Bettica sono pattugliatori
d’altura, appartenenti entrambe al Comando per il Pattugliamento e la Sorveglianza di stanza ad Augusta. Contestualmente all’avvicendamento fra
i due pattugliatori ha avuto inizio l’affiancamento tra Nave Cassiopea, al Comando del Tenente di Vascello Sebastiano Rossitto, e la fregata Scirocco,
che ha recentemente sostituito l’Espero, in qualità di sede del comando del Gruppo Navale della Forza Marittima Europea (EUROMARFOR) e della
Forza Marittima di UNIFIL.
2 luglio 2008 - Il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa danese in visita al Comandante del Gruppo Navale della EUROMARFOR e della
Forza Marittima di UNIFIL
Ieri, il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa Danese, Ammiraglio di Squadra Tim Sloth Joergensen, ha fatto visita a Nave Scirocco quale sede
del Comando del Gruppo Navale di EUROMARFOR e della Forza Marittima Multinazionale della UNIFIL , alla guida del Contrammiraglio Ruggiero Di
Biase. L´Ammiraglio Joergensen, presente nel teatro libanese per una visita a bordo del Pattugliatore d’Altura della Marina Danese, Peter Tordenskiold,
parte della Forza Marittima della UNIFIL, ha voluto anche incontrare il COMGRUEUROMARFOR nella sua veste di Comandante della MTF-UNIFIL/TF
448. Una volta a bordo, l´Ammiraglio Joergensen ha avuto modo di ricevere una visione panoramica sulle attività che la prima Forza Marittima dell’ONU, al momento a guida italiana, conduce nell’assolvimento della propria missione e nel rispetto del proprio mandato in applicazione della Risoluzione 1701, nonché sul significativo contributo, in termini di assetti e risorse umane, di EUROMARFOR alla UNIFIL.
9 luglio 2008 - I genieri del 21° Reggimento guastatori impegnati in attività di bonifica del territorio
Il personale qualificato del plotone guastatori MINEX, dei nuclei EOD specialisti della bonifica di ordigni inesplosi, accompagnato da personale
medico, ha già bonificato più di 1700 mq di terreno coltivato ed eseguito, negli ultimi due giorni, la distruzione di due temibilissime submunizioni
M77 (cluster bomb) lanciate durante l’ultimo conflitto. In tale ottica i guastatori del 21° Reggimento genio, costituenti la Task Force Genio, al
comando del Colonnello Massimo Margotti, continuano nella loro opera di bonifica di aree ‘clusterizzate’, interessate, cioè, dalla presenza delle
temibili bombe a grappolo, chiamate appunto ‘cluster bomb’. Questa attività, iniziata da circa un mese, interessa un’area di circa 35.000 mq
coltivata ad agrumi, banane e tabacco, sita nella periferia del centro abitato di Al Hinnyah. Le normali attività operative di controllo del territorio
svolte di giorno e di notte dalle pattuglie della Joint Task Force ‘Libano’, soprattutto lungo la ‘Blue Line’ ed il fiume Litani, continua l’opera a favore
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ceck point UNIFIL di polizia militare della Tanzania nella zona di Al Qassmiyeh lungo il fiume
Litani. L’esplosione ha causato danni materiale al veicolo, ma nessun ferito.
Nonostante questi attacchi, UNIFIL ha continuato ad operare per l’attuazione della risoluzione 1701 e, attraverso il meccanismo del forum tripartito, ha lanciato un progetto pilota
della popolazione, della ricostruzione delle strutture essenziali e umanitarie e della bonifica del territorio. Il Contingente italiano schierato il Libano
è comandato dal Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli, Comandante del Sector West.
18 luglio 2008 - Il Comandante in Capo della Marina libanese (LAF - NAVY), Rear Admiral Ali El Moallem ed un Rappresentante del Ministero
dell’Ambiente, Mr. Samir Iesber, a bordo di Nave Cassiopea assistono ad una dimostrativa di antinquinamento in mare
Il nuovo Comandante della Marina libanese (LAF-Navy), Rear Admiral Ali El Moallem, accompagnato da alcuni Ufficiali del proprio Staff, tra cui il suo
Vice, Rear Admiral El Hachem, è stato ospite del COMGRUPEUROMARFOR (CTG 620.01) e Comandante della MTF – UNIFIL (CTF 448), Contrammiraglio
Ruggiero Di Biase, a bordo di Nave Cassiopea, per assistere, assieme ad un rappresentante del Ministero dell’Ambiente e della Protezione Civile libanese, Mr. Samir Iesber, ad una dimostrazione di attività di antinquinamento. Durante l’evento, Nave Cassiopea ha simulato le procedure e le
azioni necessarie per contenere un inquinamento da idrocarburi.
Nel corso dell’ attività sono state illustrate agli ospiti, con presentazione e dimostrazione pratica, le modalità per la messa in mare ed il recupero
delle apparecchiature e delle sistemazioni di cui l’Unità è dotata nel settore dell’antinquinamento e dell’antincendio, che includono le “panne antinquinamento”, il sistema “Discoil” , le “aste disperdenti” ed il “cannoncino Nave Assistita”. Tale attività dimostrativa ha suscitato molto interesse
agli ospiti che, sensibili all’argomento, alla luce dell’esperienza derivante dal disastro subito nel 2006, hanno chiesto molti approfondimenti sulle
capacità di Nave Cassiopea e sulla prontezza di tale classe di Unità.
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NOTIZIE DAL TEATRO
16 luglio 2008 - Il Comandante in Capo della Marina libanese (LAF - NAVY), Rear Admiral Ali El Moallem in visita al Comandante del Gruppo
Navale della EUROMARFOR e della Forza Marittima di UNIFIL
Il nuovo Comandante della Marina libanese (LAF-N), Rear Admiral Ali EL Moallem, accompagnato da alcuni Ufficiali del proprio Staff, ha fatto visita
a Nave Scirocco, sede del Comando della Forza Marittima di UNIFIL e del Gruppo Navale di EUROMARFOR, alla guida del Contrammiraglio Ruggiero
Di Biase. L’incontro dell’alto rappresentante della Marina libanese col COMGRUEUROMARFOR, nella sua veste di Comandante della MTF-UNIFIL/TF
448, rientra nelle periodiche riunioni tra ‘Flag’ e ‘Staff’, nel corso delle quali si discute la cooperazione tra la MTF e la LAF-NAVY, particolarmente
incentrata sull’addestramento. Al Radm Moallem è stata presentata una panoramica sulle attività che la Forza Marittima dell’ONU, al momento a
guida italiana, conduce nell’assolvimento della propria missione e nel rispetto del proprio mandato, in applicazione della Risoluzione 1701, nonché
illustrato il contributo di EUROMARFOR alla UNIFIL in termini di assetti e risorse umane.
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sia con le Forze Armate libanesi che quelle israeliane per rendere evidenti sei chilometri
della Linea Blu, al fine di ridurre le violazioni involontarie sul terreno e, con ciò, costruire la
fiducia. Il 26 settembre il primo Blue Line Barrel è stato posizionato nella zona di Alma ash
Sha’b. Il 20 ottobre 2007, i ministri degli Esteri di Francia, Spagna e Italia, hanno effettuato
una visita simbolica ad UNIFIL, impegnata a sostenere la missione Onu nel sud del Libano.
UNIFIL Force Commander, il Gen. Claudio Graziano, ha ringraziato i ministri per il loro sostegno sottolineando il ruolo svolto dai Paesi che contribuiscono a UNIFIL.
UNIFIL – Un Peacekeeper italiano di pattuglia sulla “Blue Line” che segna la linea di confine tra il Libano ed israele - UN
Photo/Eskinder Debebe
NOTIZIE DAL TEATRO
22 luglio 2008 - Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito in visita al Contingente italiano in Libano
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Castagnetti, ha visitato oggi il contingente italiano impegnato nell’operazione Leonte 4, nell’ambito della forza multinazionale di UNIFIL, in Libano. Il Gen. Castagnetti è stato ricevuto nella base di Al Mansouri, che ospita
la Task Force ITALBATT2 su base reggimento cavalleggeri Guide (19°), dal Comandante del Contingente, Gen. B. Vincenzo Iannuccelli. Nel corso di
un briefing il Gen. Iannuccelli ha illustrato al Capo di Stato Maggiore le attività operative e CIMIC ( cooperazione civile militare) che vedono impegnati
i soldati italiani, soffermandosi, tra l’altro, sugli ottimi rapporti intercorrenti con la popolazione locale. Il Gen. CASTAGNETTI ha avuto parole di apprezzamento per l’impegno e la professionalità di tutto il personale del contingente “vi porto il saluto della Forza Armata. State lavorando molto
bene ed in modo assolutamente imparziale, state facendo in maniera egregia quello che le Nazioni Unite ci hanno chiesto di fare, con il caratteristico
spirito italiano, conosciuto ed apprezzato da tutti nel mondo” e si è poi intrattenuto con i militari della Brigata Bersaglieri Garibaldi, che costituiscono
l’ossatura del contingente stesso.
28 luglio 2008 - I militari del Contingente italiano donano materiale sportivo alla municipalità di Dayr Amis
Lo scorso 26 luglio, il comandante della Task Force ITALBATT1, Col. Stefano Del Col, ha consegnato al sindaco della municipalità di Dayr Amis, materiale sportivo donato dalla Provincia di Latina. L’attività è stata organizzata dalla cellula CIMIC (cooperazione civile-militare) della Task Force ITALBATT1, su base 8° Reggimento bersaglieri e dal consiglio comunale della municipalità di Dayr Amis, cittadina che si trova nel territorio di
responsabilità della Task Force. Il sindaco di Dayr Amis, Mr. Hussein Bazzoun, ha ringraziato i militari Italiani per il loro aiuto che conferma, ancora
una volta, i sentimenti di amicizia che intercorrono tra i due popoli.
29 luglio 2008 - La IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati in visita al Contingente italiano in Libano
Una rappresentanza della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, composta dagli Onorevoli Edmondo Cirielli, Giovanni Fava, Maria
Rosaria Villecco Calipari, Antonio Rugghia e Gianfranco Paglia, ha effettuato una visita di due giorni al Contingente italiano impegnato nell’operazione
LEONTE 4, nell’ambito della forza multinazionale di UNIFIL, in Libano. La Commissione è stata ricevuta nella base di Tibnin, che ospita il Comando
della Joint Task Force Lebanon su base Brigata Bersaglieri Garibaldi, dal Comandante del Contingente, Gen. B. Vincenzo Iannuccelli. Presenti anche
il Gen. D. Claudio Graziano, Comandante di UNIFIL e l’Ambasciatore Italiano in Libano, dott. Gabriele Checchia.
Nel corso di un briefing il Gen. Iannuccelli ha illustrato ai componenti della Commissione le attività operative e CIMIC (cooperazione civile militare)
che vedono impegnati i soldati italiani, soffermandosi, tra l’altro, sugli ottimi rapporti intercorrenti con la popolazione locale.
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UNIFIL ha avuto un inizio difficile, nel 2008. L’8 gennaio, una bomba, nell’autostrada Beirut-Sidone, vicino Rmaileh, è esplosa al passaggio di un veicolo UNIFIL, ferendo lievemente
due caschi blu irlandesi a bordo.
La stretta cooperazione tra UNIFIL e LAF è evidente anche in questo caso. E’ stata subito
inviata una squadra investigativa per accertare la causa e il corso reale degli eventi, nel tentativo di individuare gli autori.
Solo poche ore dopo UNIFIL ha affrontato una nuova emergenza. Quella notte, due razzi
Katyusha 107-mm sono stati sparati nel nord di Israele. I due razzi lanciati dal Libano meridionale a nord della linea blu non causano danni particolari. Anche in questo caso UNIFIL
e LAF aprono un’inchiesta
sull’incidente chiaramente
mirato ad aumentare la
tensione su tutta la Blue
Line.
Ma l’impegno di UNIFIL in
Libano, non è rivolto solo
ad emergenze connesse
specificamente al suo
mandato, come dimostrato all’alba del 29 gennaio, quando la nave
mercantile libanese “Gevo
Victory” lancia un SOS a
causa del maltempo, mentre è in mare aperto a circa
80 chilometri a sud ovest
di Beirut.
Successivamente i componenti della Commissione hanno assistito all’opera di bonifica del territorio dalle temibili cluster bomb, che gli esperti artificieri del 21° Reggimento genio stanno portando avanti un un’area di circa 35000 mq, nella zona di responsabilità del Contingente Italiano. La
Commissione ha quindi visitato la base UN 1-32, che si trova lungo la Blu Line, sul confine israelo-libanese ed è presidiata da personale della Task
Force ITALBATT2, su base Reggimento Cavalleggeri Guide. Incontrando infine i militari italiani, il Presidente della Commissione On. Cirielli ha avuto
parole di apprezzamento per l’impegno e la professionalità di tutto il personale del Contingente: ‘’questo è uno scenario importante per la delicatezza
delle missione che state assolvendo. Il lavoro che state portando avanti è particolarmente sentito dagli Italiani e la nostra presenza qui serve a ribadirlo. Il Parlamento vi è vicino e vi è grato per i sacrifici che fate a favore della pace’’.
6 agosto 2008 - Prosegue l’impegno del Contingente italiano a favore della popolazione libanese
La Task Force ITALBATT 1, su base 8° Reggimento Bersaglieri, ha consegnato alla municipalità di Hellousiye un bobcat, del valore di oltre 19 mila
euro, acquistato con fondi nazionali. Il sindaco della cittadina, Mr. Alì Al Mahmoud, nel ringraziare il Colonnello Del Col, comandante di ITALBATT 1,
ha avuto parole di apprezzamento per quanto il Contingente italiano stia facendo nel sud del Libano.
Oltre a questo, i bersaglieri di ITALBATT 1, considerato il grande successo ottenuto tra la popolazione con i corsi di lingua italiana, ne hanno organizzato due nelle municipalità di Al Qulaylaa e Ranadyia, anche questi seguitissimi.
8 agosto 2008 - Il Presidente del Parlamento Europeo in visita al Contingente italiano in Libano
Il Presidente del Parlamento Europeo, Hans-Gert Pottering, ha visitato oggi il contingente italiano impegnato nell’operazione Leonte 4, nell’ambito
della forza multinazionale di UNIFIL, in Libano. Pottering, accompagnato da una delegazione del Parlamento Europeo, è stato ricevuto nella base di
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NOTIZIE DAL TEATRO
3 agosto 2008 - Il Contingente italiano in aiuto di un bambino libanese affetto da una grave patologia
Un bimbo libanese affetto da una gravissima patologia potrà ricevere cure adeguate grazie all’impegno del personale sanitario e della cellula CIMIC, che
cura gli aspetti della cooperazione civile-militare del Contingente Italiano. Il bimbo, di sette anni, è affetto da una grave forma di Osteogenesi Imperfetta,
conosciuta anche come ‘malattia delle ossa fragili’. Questa patologia determina uno sfaldamento delle ossa durante la fase di crescita, tanto che le
stesse si fratturano ad ogni minimo trauma, comportando, in tal modo, delle gravi menomazioni e delle deformità. La famiglia del bambino vive a Chinin,
paese nell’area di responsabilità della Joint Task Force - Lebanon, comandata dal Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli. I medicinali sono stati reperiti
dalla Fondazione Novartis di Varese, che li ha forniti a titolo gratuito ed in quantità necessaria per assicurare un ciclo di cure per circa due anni.
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UNIFIL a tempo di record, usando elicotteri e navi della forza marittima salva 14 naufraghi
e trasporta un marinaio, leggermente ferito, in ospedale a Beirut.
Anche in questo caso UNIFIL raccoglie l’apprezzamento unanime e rafforza ulteriormente
l’immagine della Missione. Anche in attività antincendio, che non sono tra gli impegni istituzionali di UNIFIL, essa risponde sempre positivamente ad ogni richiesta di assistenza da
parte delle autorità locali per quanto possibile all’interno delle proprie capacità. Nel mese
di luglio, quando l’ufficio del Primo Ministro e le Forze Armate libanesi hanno chiesto aiuto,
il generale Graziano immediatamente ha autorizzato l’impiego di un elicottero per contribuire
a contrastare un furioso incendio che si era sviluppato nella zona di Beirut e le sue periferie
NOTIZIE DAL TEATRO
Tibnin, che ospita la Joint Task Force Lebanon su base Brigata Bersaglieri ‘Garibaldi’, dal Comandante del Contingente, Generale di Brigata Vincenzo
Iannuccelli. Nel corso di un briefing il Comandante ha illustrato al Presidente Pottering le attività operative e CIMIC (Cooperazione Civile Militare)
che vedono impegnati i soldati italiani, soffermandosi, tra l’altro, sugli ottimi rapporti intercorrenti con la popolazione locale. Pottering ha avuto
parole di apprezzamento per l’impegno e la professionalità di tutto il personale del Contingente: “state lavorando molto bene, assicurando il rispetto
delle risoluzioni delle Nazioni Unite, mi ha colpito la vostra organizzazione e il vostro modo di operare”; dopo il pranzo consumato con i militari, si
è recato a Bint Jubayl, cittadina nell’area di responsabilità della Joint Task Force Lebanon dove ha incontrato i membri della locale municipalità.
13 agosto 2008 - Il Comandante in Capo della Marina libanese in visita al Comandante della Maritime Task Force 448
Il Comandante in Capo della Marina Libanese, Rear Admiral Ali Al Moallem, insieme ad alti Ufficiali delle Forze Armate Libanesi, fra i quali il Vice Comandante per le operazioni, Brigadier General Ahmad Al Mokdad, il Capo dell’Addestramento, Brigadier General Riyad Chaya, il Capo di Gabinetto
del Ministro per la Difesa, Brigadier General Edmond Fadel, hanno fatto visita a Nave Scirocco, sede del Comando della Forza Marittima (Maritime
Task Force - MTF) di UNIFIL e del Gruppo Navale di EUROMARFOR, alla guida del Contrammiraglio Ruggiero Di Biase. L’incontro del Contrammiraglio
Di Biase con gli alti rappresentanti delle Forze Armate libanesi ha costituito un’occasione per promuovere l’immagine di EUROMARFOR e della MTFUNIFIL nel contesto interforze libanese e per testimoniare l’ottimo livello di cooperazione raggiunto con la Marina locale. Alla delegazione libanese
è stata inizialmente tenuta una presentazione sull’organizzazione di EUROMARFOR e su come il Gruppo Navale sia integrato nella MTF-UNIFIL.
Nella presentazione sono stati anche illustrati il mandato e la missione, nonché l’attività svolta ed i risultati conseguiti dalla Forza Navale, soprattutto
in termini di cooperazione con la Marina libanese. Gli stessi hanno, infine, assistito ad una serie di attività pratiche, quali una esercitazione di tiro
navale ed una esercitazione di rilascio di un ‘boarding team’ da elicottero (metodo fast rope).
13 agosto 2008 - Prosegue l’impegno del Contingente italiano a favore della popolazione libanese
Giovedì 7 agosto si è conclusa con una cerimonia la Scuola Calcio organizzata dal team CIMIC (Cooperazione Civile e Militare) della Task Force ITALBATT2,
comandata dal Colonnello Emanuele Servi. L’attività si è svolta due volte a settimana nei mesi di giugno e luglio e nella prima decade di agosto. Più di
60 bambini, tra i 6 e i 15 anni, suddivisi in tre sezioni in base all’età, hanno partecipato con costanza ed impegno alle attività sportive. Prosegue
l’impegno del Contingente italiano, al comando del Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli, a favore della popolazione libanese. Ieri il team medico di
ITALBATT2, durante l’attività ambulatoriale svolta presso il villaggio di Al Mansouri, ha visitato il 1000simo paziente: una bambina libanese di 1 anno.
L’opera dei team medici italiani è molto apprezzata dalla popolazione locale, specie nel Sud del Libano dove le strutture sanitarie scarseggiano.
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27 agosto 2008 - I militari del contingente italiano donano materiale sportivo alla municipalità di Tayr Harfa
Questo pomeriggio, nell’ottica degli ottimi rapporti intercorrenti con la cittadinanza, la cellula CIMIC (cooperazione civile-militare) della Task Force
Italbatt2, su base reggimento Cavalleggeri Guide, ha consegnato materiale sportivo alla scuola calcio della municipalità di Tayr Harfa, villaggio
situato nell’area di responsabilità del contingente italiano. Il materiale, borse e divise, è stato donato dal Real Airola, squadra dilettantistica che partecipa al campionato regionale campano di prima categoria. Airola è una cittadina in provincia di Benevento. Presenti alla cerimonia il sindaco ti
Tayr Harfa, Mohamed KHALIL, i dirigenti della locale scuola calcio, oltre naturalmente ai piccoli calciatori. Il sindaco di Tayr Harfa, nel ringraziare i
militari italiani per il loro aiuto che conferma, ancora una volta, i sentimenti di amicizia fra i due popoli, ha dichiarato che la scuola calcio del
villaggio prenderà il nome di “Scuola Calcio Real Airola”, sottolineando che lo sforzo fatto da questa piccola squadra italiana dimostra l’universalità
di quei valori che lo sport si prefigge: amicizia, fratellanza fra le genti, lealtà, sana e sportiva competizione.
14 ottobre 2008 - Il contingente italiano consegna materiali e carburante all’esercito libanese
Nel corso di una solenne cerimonia svoltasi oggi a Shama, il generale Vincenzo Iannuccelli, comandante del contingente italiano, ha ufficialmente
consegnato al generale Elias Zorob, comandante della regione sud del Libano, 1463 kit antisommossa, 60 visori notturni e carburante per oltre un
milione di euro. I materiali ed il carburante serviranno ad incrementare le capacità operative e di movimento sul territorio delle forze armate libanesi.
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NOTIZIE DAL TEATRO
1 settembre 2008 - Avvicendamento al comando della forza marittima di Unifil
Oggi, nelle acque prospicienti Beirut, il Contrammiraglio Ruggiero Di Biase ha ceduto il comando della forza marittima UNIFIL (United Nations Interim
Force In Lebanon), denominata Task Force 448, al Rear Admiral Alain Hinden della Marina francese. Il periodo di comando italiano della Task Force
è iniziato lo scorso 20 febbraio, quando un Gruppo Navale EUROMARFOR fu attivato nella base di Taranto al comando del Contrammiraglio Ruggiero
Di Biase. La cerimonia si è svolta a bordo della fregata Scirocco, presieduta dall’UNIFIL Force Commander, Generale di Divisione Claudio Graziano,
alla presenza del Comandante della Forza Marittima Europea (EUROMARFOR) e della Squadra Navale Ammiraglio di Squadra Giuseppe Lertora, del
Comandante del Comando Operativo di vertice Interforze dello Stato Maggiore della Difesa, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto e di
autorità militari e civili. La Task Force 448, che si compone di unità delle Marine militari di Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Spagna e Turchia,
ha il compito di garantire la sicurezza e la libertà della navigazione, in particolare del traffico mercantile, in accordo con le Risoluzioni 1701 e 1773
delle Nazioni Unite. Il pattugliatore Comandante Cicala Fulgosi ha sostituito la fregata Scirocco e il pattugliatore d’altura Cassiopea, che rientreranno
in Italia dopo sei mesi di attività nelle acque libanesi.
2008
Il Presidente libanese Michel Suleiman visita il il Contingente UNIFIL
Il Presidente Suleiman a colloquio con il Comandante UNIFIL,
Gen. Graziano
minacciando la vita di molta gente. L’elicottero UNIFIL è intervenuto più volte e ha
continuato la sua azione fino a quando le
fiamme sono state controllate e il rischio
evitato. Questo è stata un’ulteriore occasione per UNIFIL di coadiuvare le Forze
Armate libanesi e di contribuire alla sicurezza generale del Libano.
Il 25 Dicembre, le LAF scoprono alcuni
razzi non lontano da Naqoura.
La cooperazione tra UNIFIL e le Forze Armate libanesi porta alla demolizione di otto
rampe di lancio a mano nascoste all’interno di una piantagione di banane.
Il ruolo svolto da UNIFIL riceve un importante riconoscimento il 27 dicembre con la
visita del presidente Michel Suleiman alla
sede di Naqoura, accompagnato dal ministro della Difes, Elias Murr, il Comandante
LAF, il generale Jean Kahwagi, e il comandante della Sicurezza, Maggior Generale
Wafic Jezzini.
Questa è stata la prima visita di un presidente libanese ad UNIFIL a dimostrazione
dell’interesse e della comprensione reciproca tra la missione delle Nazioni Unite e
il governo libanese, confermando anche il
forte sostegno alla risoluzione 1701 e l’importanza attribuita alla cooperazione tra
UNIFIL e le LAF.
NOTIZIE DAL TEATRO
Presenti alla cerimonia l’ambasciatore italiano in Libano, dott. Gabriele Checchia, il comandante di UNIFIL, generale Claudio Graziano, le maggiori
autorità politiche, religiose e militari del sud del Libano ed un foltissimo pubblico. Nel contesto della cerimonia, sono state anche consegnate le
medaglie ONU ai militari italiani, per il loro impegno al servizio della pace. Prosegue, intanto, l’impegno del contingente italiano schierato in Libano
agli ordini del generale Vincenzo Iannuccelli, Comandante del Sector West sia in campo operativo che a favore della ricostruzione delle strutture
essenziali e umanitarie.
14 ottobre 2008 - I militari del contingente italiano consegnano un generatore elettrico alla municipalità di Frun
I militari del contingente italiano, nell’ambito delle attività operative, di bonifica del territorio e a favore della popolazione locale, hanno consegnato in
questi giorni un generatore elettrico da 250 kw alla municipalità di Frun, villaggio sito nell’area di responsabilità della Task Force Italbatt1. La cerimonia di consegna si è svolta sabato 11 ottobre alla presenza del Comandante del Sector West, Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli, del Comandante di Italbatt1, Colonnello Stefano Del Col, del sindaco, signor Hussein Bazzi e dei giornalisti italiani frequentatori del corso per inviati in
aree di crisi, organizzato dalla fondazione Cutuli. Il generatore, del valore di 23 mila euro, permetterà agli abitanti del villaggio di fruire di corrente
elettrica per tutto il giorno e non in modo intermittente come avveniva in precedenza. Il sindaco di Frun, nel ringraziare il contingente italiano, ha
espresso la sua soddisfazione per questa donazione, che migliorerà le condizioni di vita della gente del villaggio.
20 ottobre 2008 - I militari del contingente italiano realizzano un giardino pubblico nella municipalità di Humayri
Il 19 ottobre, la cellula CIMIC (cooperazione civile militare) della Task Force ITALBATT1, su base 8° reggimento bersaglieri, ha consegnato un area
allestita a giardino pubblico realizzata nella municipalità di Humayri. L’area verde, del costo di circa 11.500 (undicimilacinquecento) euro, sorge al
centro del paese e consentirà a tutta la popolazione di avere un posto di ritrovo e di svago. Presenti alla cerimonia di inaugurazione il Comandante
del settore ovest di Unifil, gen. Vincenzo Iannuccelli, il comandante di ITALBATT1, col. Stefano Del Col, il sindaco di Humayri, mr. Malek Rahal e numerosi abitanti del paese. Il sindaco, oltre a ringraziare i militari italiani per quanto realizzato, ha sottolineato gli stretti vincoli di amicizia che legano
il popolo italiano a quello libanese. Continuano, intanto, le attività operative e i progetti a favore della popolazione locale del contingente italiano
nell’area di responsabilità, nel sud del Libano
25 ottobre 2008 - I militari italiani ristrutturano locali pubblici e consegnano un generatore alla municipalità di Zibquin
Oggi, nel villaggio di Zibquin, la Task Force ITALBATT2, su base Reggimento “Cavalleggeri Guide“ (19°), ha consegnato alla municipalità i locali del
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L’inizio del 2009 è caratterizzata da un incidente che rischia di minare la stabilità della zona
di operazioni UNIFIL. L’8 gennaio, nei pressi di Tayr Harfa alcuni razzi vengono lanciati contro
Israele, provocando solo lievi danni e una rappresaglia delle Forze di Difesa israeliane.
La reazione immediata di UNIFIL e LAF permette di scoprire due bunker abbandonati nella
zona di Mazra’at Islamiye, nel cui interno sono stati trovati 34 razzi e numerose casse di
munizioni.
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piano inferiore di un edificio pubblico,ristrutturati nell’ambito dei progetti CIMIC (cooperazione civile-militare). I lavori di ristrutturazione, per un
importo di 16.000 (sedicimila) euro, hanno permesso di completare l’ala destra del piano inferiore dell’edificio, che sarà destinata a biblioteca ed
aula informatica. Inoltre è stato consegnato un generatore da 27 Kw, del valore di 6.100 (seimilacento) euro che fornirà corrente elettrica all’edificio.
Presenti alla cerimonia il Comandante di ITALBATT2, Colonnello Emmanuele SERVI, una rappresentativa di militari della Task Force, il sindaco di
Zibquin, il Mokhtar, il direttore della scuola pubblica, alcuni membri del consiglio della municipalità e gli abitanti del villaggio. Il Sindaco, nel ringraziare il Contingente italiano di UNIFIL per i lavori realizzati nel villaggio che renderanno migliori le condizioni di vita nella sua municipalità, ha
inoltre voluto sottolineare gli ottimi rapporti di amicizia instaurati tra il Contingente italiano e la popolazione.
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NOTIZIE DAL TEATRO
3 novembre 2008 - L’Italia realizza un impianto di trasformazione olearia ad Alma ash Sha’b per il rilancio dell’economia rurale nel Sud
del Libano
Un successo legato all’impegno italiano in Libano dopo un anno di lavoro e di stretta collaborazione tra Autorità locali, Regione Lombardia e
Comando del Contingente Nazionale Unifil in Naqoura. Così è stato possibile realizzare il frantoio di Alma Ash Shaab, situato nel Sud del Libano. Si
tratta di un segnale importante per il rilancio dell’economia rurale, fondamentale per questa parte di territorio libanese: l’impianto garantirà la trasformazione olearia in un’ampia area del Sud Libano, nella quale sono attive numerose cooperative di produttori che avranno la possibilità di
usufruire della nuova struttura per ottenere olio di qualità. L’impegno finanziario complessivo per la realizzazione del progetto è di circa 236.000
euro, finanziati per oltre il 50% dalla Regione Lombardia; i macchinari e le attrezzature olearie sono stati donati da “Pontifical Mission”, l’esecuzione
dei lavori, sul terreno messo a disposizione dalla Municipalità, è stata eseguita dall’ONG italiana AVSI in stretta collaborazione e con la supervisione
del Comando del Contingente Italiano Unifil di Naqoura, che ha inoltre assicurato la sorveglianza della zona. Nella realizzazione del progetto sono
stati rigidamente rispettati standard e parameri qualitativi europei. “Questo garantirà una funzionalità dell’impianto assolutamente efficiente, competitiva e sostenibile, assicurata dall’assistenza tecnica italiana che continuerà anche dopo la consegna dell’impianto – ha spiegato il Comandante
del Contingente Nazionale di Naqoura, Colonnello Gerardo Restaino - si tratta certamente di un importante testimonianza di collaborazione attraverso
un contributo reale alla ripresa economica del Sud del Libano”.
“Saremo sempre grati all’Italia – ha detto il sindaco di Alma Ash Shaab, Jean Gafari – poiché per noi si tratta di una realizzazione di vitale importanza:
questo impianto permetterà la ripresa di una fondamentale attività economica per tutto il nostro territorio”.L’inaugurazione da parte del Sindaco
della Municipalità di Alma ash Sha’b, ha visto la presenza del Presidente della IV Commissione Difesa del Senato della Repubblica italiana (Sen.
Giampiero Cantoni), dell’Ambasciatore d’Italia in Libano (Amb. Gabriele Checchia), del Rappresentante della Regione Lombardia (Dott. Roberto
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In un altro incidente, il 3 febbraio 2009, nell’area di Rmeish, gli uomini di UNIFIL hanno fermato 3 civili libanesi che erano in possesso di 55 kg di eroina. Sia gli uomini che la droga
sono stati consegnati alle LAF. Si sospetta che stessero tentando di contrabbandare la droga
dal Libano in Israele attraverso la Blue Line violando la risoluzione 1701 del 2006.
Questo risultato positivo può essere attribuito alle rafforzate misure di sicurezza adottate
da UNIFIL, in coordinamento con il responsabile LAF per l’ordine pubblico, in aree che sono
NOTIZIE DAL TEATRO
Ronza, delegato per le Relazioni Internazionali della Regione Lombardia), del Rappresentante della Agenzia “Pontifical Mission”, del Comandante
delle Forze Operative Terrestri Italiane (Generale di Corpo d’Armata Armando Novelli). Era altresì presente il Force Commander di UNIFIL (Generale
di Divisione Claudio Graziano) oltre a numerose autorità locali civili, religiose, militari e scolaresche della scuola di Alma ash Sha’b.
3 novembre 2008 - La Commissione Difesa del Senato in visita al Contingente italiano in Libano
I membri della delegazione della Commissione Difesa del Senato, Senatori Giampiero Cantoni, Barbara Contini, Achille Serra, Giuseppe Caforio e
Giovanni Torri, hanno visitato il Contingente italiano impegnato nell’operazione Leonte 4, nell’ambito della forza multinazionale di UNIFIL, in Libano.
La commissione è stata ricevuta nella base di Tibnin, che ospita il Comando della Joint Task Force Lebanon su base brigata bersaglieri Garibaldi,
dal Comandante del Contingente e comandante del Sector West, generale di brigata Vincenzo Iannuccelli. Il generale Iannuccelli ha illustrato ai
componenti della Commissione, presenti anche l’Ambasciatore Italiano in Libano, dott. Gabriele Checchia ed il Comandante delle Forze Operative
Terrestri, generale di corpo d’armata Armando Novelli, le attività operative e CIMIC (cooperazione civile militare) che vedono impegnati i soldati
italiani, soffermandosi, tra l’altro, sugli ottimi rapporti intercorrenti con la popolazione locale.
12 novembre 2008 - I militari del contingente italiano continuano la loro opera a favore della popolazione libanese
Continua l’opera dei militari del contingente italiano in Libano a favore della popolazione locale. La cellula CIMIC (Cooperazione Civlie-Militare) della
Task Force Italbatt 2, su base reggimento cavalleggeri ‘’Guide’’, ha portato a termine tre importanti progetti negli ultimi giorni.
Due aule prefabbricate sono state consegnate alla scuola pubblica della municipalità di Al Hinniyah, le stesse permetteranno il normale svolgimento
dell’attività didattica. Nel villaggio di Majda Zun è stato inaugurato il ristrutturato campo da calcio. I lavori di ristrutturazione sono costati circa 34
mila euro. Per l’occasione sono stati donati alla locale squadra di calcio completi da gioco e materiale sportivo inviato dalla città di Cava de Tirreni,
in provincia di Salerno. Sempre nel settore sportivo, con una cerimonia al campo da calcio di Al Mansouri, è stata inaugurata la nuova recinzione
dell’impianto (costo circa seimila euro) e sono stai, altresì, consegnati materiali sportivi alla locale squadra di calcio, donati dalla Cavese Calcio,
squadra italiana che partecipa al campionato professionistico di prima divisione.
17 novembre 2008 - I militari del Contingente italiano consegnano un pick-up all’orfanotrofio di Tibnin
Il Contingente italiano, per mano del Generale Vincenzo Iannucelli, ha consegnato quest’oggi un pick-up al direttore dell’orfanotrofio di Tibnin, sig.
Mohammad Fawaz. La cerimonia di consegna si è svolta nella base che ospita il comando del contingente a Tibnin, alla presenza del Prefetto di
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state identificate come potenziali vie di traffico, al fine di lottare efficacemente contro il contrabbando di droga in tutta la linea di recesso.
La situazione sembrava di nuovo calma, ma altri tre razzi vengono lanciati dal settore orientale dell’area di operazioni UNIFIL, nei confronti di Israele. Come in passato, UNIFIL invita
le parti ad evitare ulteriore escalation. Lo stesso giorno, una pattuglia congiunta scopre, nel
settore della Rachaya el Fouktar tre razzi pronti per essere lanciati con un timer.
In questo periodo LAF e UNIFIL intensificano le loro pattuglie e i punti di osservazione e il
4 febbraio una pattuglia italiana osserva movimenti sospetti in una valle vicino a Ash Sahlat:
vengono trovati altri 5 razzi rudimentali e rampe di lancio nascosti tra i cespugli, anche se
non erano pronti al fuoco.
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Bint Jbeil Ibrahim Darwiche, di vari di sindaci e mokhtar della zona e delle piccole ospiti dell’istituto, che hanno poi pranzato con i militari italiani.
Il veicolo, del valore di 16.000 (sedicimila) euro, servirà per il trasporto di materiali, viveri ed approvvigionamenti dell’orfanotrofio. Questa donazione
è solo l’ultima in ordine di tempo a favore di questo istituto; infatti nei mesi scorsi il contingente ha provveduto a fornire un congelatore da 1200
litri, materiali didattici per assicurare il normale svolgimento dell’attività scolastica e capi di abbigliamento. Il direttore, nel ringraziare i militari
italiani per quanto ricevuto, che contribuirà a migliorare le condizioni di vita delle bambine dell’orfanotrofio, ha sottolineato gli stretti vincoli di
amicizia che legano il popolo italiano e quello libanese.
4 dicembre 2008 - I pediatri della “Pozzuolo del Friuli” curano i bimbi libanesi
“Bentornati cavalieri e grazie per quanto avete fatto e, soprattutto, saprete fare per i nostri bambini”. Sono le parole di saluto rivolte da Mohammad
Fawaz, direttore dell’orfanotrofio di Tibnin, agli uomini e alle donne della cooperazione civile e militare della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del
Friuli”, impegnati in Libano nell’Operazione “Leonte 5”. Un ben tornato per l’unità dell’Esercito italiano, guidata dal Generale di Brigata Flaviano
Godio, che ha iniziato le attività di supporto alla popolazione locale proprio da dove aveva terminato nell’aprile del 2007. Per la “Pozzuolo” è, infatti,
un ritorno nel paese dei cedri in ottemperanza alla Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il direttore dell’istituto, in cui sono ospitate
circa 60 bambine, ha accolto i militari con grande calore e simpatia, ricordando quanto hanno fatto i soldati italiani dei vari contingenti che si sono
succeduti negli ultimi due anni, e mostrando, incorniciate e appese ai muri, le fotografie delle attività svolte a favore dei piccoli ospiti ai quali, nell’occasione, sono state distribuite delle magliette con il logo di Unifil. Il Ten.Col. Roberto Di Giorgio, responsabile delle attività Cimic, ha assicurato
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NOTIZIE DAL TEATRO
4 dicembre 2008 - Il Contingente nazionale di Naqoura consegna attrezzature sanitarie e medicinali
Il personale dell’8° Reggimento “Pasubio”, impiegato nell’ambito dell’operazione UNIFIL e di stanza a Naqoura, ha consegnato attrezzature sanitarie
e medicinali alla Caritas di Tiro.
Gli artiglieri del “Pasubio”, che svolgono compiti di sorveglianza e sicurezza a favore del Quartier Generale del Comando internazionale, grazie alla
solidarietà di diverse istituzioni e strutture sanitarie campane che hanno donato un ambulatorio ginecologico, un posto medicazione, presidio ortopedico e medicinali vari, hanno voluto rispondere ad un bisogno particolarmente sentito dalla comunità locale. Sensibilità ed impegno che si è concretizzato anche attraverso la raccolta di un ingente quantitativo di materiale didattico che è stato donato alla scuola municipale di Naqoura, villaggio
dove è ubicata la sede del Comando UNIFIL e del Contingente Italiano. I Comando del Contingente Nazionale di Naqoura, grazie agli ottimi rapporti
oramai consolidati con le autorità e personalità locali, hanno contribuito all’ottima riuscita dell’iniziativa.
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Ma i tentativi di destabilizzare l’area non erano ancora finiti e il 21 febbraio due razzi vengono
lanciati contro Israele da una piantagione di banane nella zona di Al Qulayah, 7 chilometri a
sud di Tiro. Uno dei due raggiunge Israele, mentre il secondo a causa di un possibile malfunzionamento esplode in territorio libanese. Anche questa volta l’Esercito israeliano risponde con bombardamenti sulla zona da dove i razzi erano stati lanciati. Altro intervento
del Comandante UNIFIL, fondamentale per prevenire una escalation.
NOTIZIE DAL TEATRO
che i progetti di sostegno continueranno e che, a metà del mese di dicembre, inizieranno le visite mediche periodiche da parte di un pediatra
militare, appositamente fatto giungere in Libano per svolgere l’assistenza sanitaria. E il sostegno che il contingente fornisce alle realtà locali, è
stato apprezzato da Susan Allee, principal officer integrated operations team, leader per il Medioriente e Nordafrica del Dipartimento delle Operazioni
di Pace delle Nazioni Unite, giunta ieri in Libano da New York per una visita ufficiale al Comando del Settore Multinazionale Ovest di Unifil. Nel corso
dell’incontro con i vertici militari, l’alto funzionario dell’Onu ha espresso al generale Godio la soddisfazione per il lavoro svolto a favore della popolazione libanese, sottolineando l’importanza della collaborazione al fine di assicurare aiuti umanitari alla popolazione civile e assistere le forze
armate libanesi. Nei prossimi sei mesi, i circa 4mila militari del Sector West, dei quali la metà sono italiani e provenienti in buona parte dalla Brigata
“Pozzuolo del Friuli”, avranno la responsabilità di un’area di oltre 800 chilometri quadrati, in cui risiede una popolazione di circa 400mila abitanti,
suddivisa in 107 municipalità.
5 dicembre 2008 - Il Pattugliatore Comandante Foscari nella Forza Marittima Unifil - Libano sostituisce il Pattugliatore Comandante Cigala
Fulgosi
Il pattugliatore Comandante Foscari della Marina Militare, sostituisce il pattugliatore Comandante Cigala Fulgosi nell’ambito della Forza Marittima
di UNIFIL. Nave Comandante Cigala Fulgosi, al Comando del Capitano di Fregata Massimiliano Grazioso, rientra in Italia dopo oltre tre mesi di
attività di sorveglianza marittima; aveva lasciato la base navale di Augusta nel mese di agosto. L’unità navale, durante la missione operativa - oltre
1600 ore di moto - ha identificato circa 210 mercantili in transito verso i porti libanesi. Nave Comandante Foscari e Nave Comandante Cigala Fulgosi
sono due pattugliatori d’altura appartenenti al Comando per il Pattugliamento e la Sorveglianza con sede ad Augusta.
9 dicembre 2008 - Incontro tra il generale Godio ed il presidente delle municipalità di Tiro
La città di Tiro è stata, oggi, teatro di un incontro tra gli amministratori pubblici locali e il generale di brigata Flaviano Godio, comandante del Settore
Multinazionale Ovest di Unifil. Un appuntamento promosso dal presidente delle municipalità di Tiro, Abdel Mohssen Hussieni, a cui hanno partecipato
circa 20 sindaci delle municipalità, oltre a rappresentati di organizzazioni non governative impegnate in progetti di cooperazione nel sud del Libano,
e al console onorario d’Italia a Tiro, Ahmad Seklawi. In apertura dei lavori, Abdel Mohssen Hussieni ha ricordato l’impegno profuso dai soldati italiani
per realizzare attività a sostegno della popolazione locale. “Noi sappiamo apprezzare voi Italiani, e, questo, perché avete saputo conquistare i nostri
cuori – ha detto Abdel Mohssen Hussieni -. Ci avete offerto, e continuate a offrirci, il sostegno e l’amore di cui abbiamo bisogno. Voi siete qui per
la pace e per realizzare dei progetti di ricostruzione e di sviluppo”.
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Alle ore 08.00 circa, il 14 luglio 2009, sono state sentite diverse esplosioni dalla zona di
Khirbat Silim, 3 km a nord est di Tibnin. Queste esplosioni sono state causate dalla deflagrazione di munizioni all’interno di un edificio dove erano state immagazzinate una grande
quantità di armi e munizioni. L’area è stata immediatamente transennata dalla LAF lavorando
in stretto coordinamento con UNIFIL per garantire la sicurezza della popolazione locale e,
immediatamente avviata un’’inchiesta.
Il 18 luglio 2009, nel corso di un’indagine coordinata di UNIFIL e LAF, circa 100 persone si
sono radunate a 1 km dal luogo dell’esplosione ed ha tentato di ostacolare l’inchiesta sulle
esplosioni in Khirbat Silim, lanciando pietre contro il personale UNIFIL sul terreno.
“Quando vi definisco miei figli – ha aggiunto - lo faccio nella consapevolezza che siete delle persone che meritano la massima stima, e questo indipendentemente dalla storia che lega i nostri due popoli”.
“Permettemi di dire che qui mi sento a casa – ha commentato il generale Godio. Sono venuto in Libano sereno e consapevole di quanto i cavalieri
della Pozzuolo avevano saputo fare nella prima missione. Ora, come allora, sono tre gli attori nel sud del Libano: Unifil, Forze armate e autorità
libanesi e la popolazione locale. Quello che posso affermare e che sicuramente la presenza di Unifil, in questi due anni, ha contribuito molto alla
stabilità di quest’area, e un segno tangibile della ritrovata fiducia sono i numerosi lavori in corso che si vedono ovunque, sia nelle costruzioni private
sia nelle infrastrutture quali, ad esempio, le strade”.
Il generale Godio, rivolgendosi ai sindaci delle municipalità di Tiro, ha, quindi, affermato che “la nostra più grande gratificazione è vedere che siamo
in grado di assicurare stabilità e sicurezza. L’impegno che mi assumo, a nome di tutti gli uomini e le donne che ho l’onore di comandare, è che nei
prossimi sei mesi tutti noi faremo il possibile per assicurare il rispetto della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite”.
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NOTIZIE DAL TEATRO
23 dicembre 2008 - Il Sottosegretario Giuseppe Cossiga in visita al contingente italiano in Libano
Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Onorevole Giuseppe Cossiga, è giunto, oggi, in Libano per fare visita al Contingente italiano schierato nel Sud
del Libano.
Cossiga è stato ricevuto alla base di Shama dal generale Flaviano Godio, comandante del Settore Multinazionale Ovest di Unifil. Nell’occasione,
dopo gli onori resi da un picchetto di uomini e donne del 3° Reggimento Genio e del Reggimento di manovra, il sottosegretario ha incontrato i
militari impegnati nell’operazione “Leonte” per lo scambio degli auguri in occasione delle prossime festività natalizie. Cossiga, alla presenza dell’ambasciatore italiano in Libano, Gabriele Checchia, ha rivolto al generale Godio il suo apprezzamento per l’attività svolta dai militari italiani di
Unifil, sottolineando l’ottimo lavoro di cooperazione a favore della popolazione locale. A margine della visita, il sottosegretario Cossiga ha incontrato
anche i comandanti delle Task Force presenti alla base di Shama, colonnelli Carmelo Covato e Sergio Santamaria, ai quali ha rinnovato l’invito a
svolgere capillarmente il loro compito a favore della popolazione.
La visita in Libano di Cossiga proseguirà domani a Tibnin, sede del quartier generale del Sector West Hq. Dal 28 novembre scorso, la responsabilità
del settore ovest di UNIFIL è affidata alla Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” che in Italia ha la propria sede a Gorizia. I caschi blu italiani sono
circa 2100 soldati e svolgono quotidianamente la propria opera per far rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Per i cavalieri della “Pozzuolo del Friuli” è un ritorno nella “terra dei cedri” visto che già nel 2006 avevano aperto la missione LEONTE. Fra le attività
che svolgono, oltre al controllo e monitoraggio del territorio, anche bonifica da ordigni inesplosi e attività di supporto alla popolazione locale.
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UNIFIL e LAF hanno inviato rinforzi, al fine di contenere la situazione e di evitare un’ulteriore
escalation. Mentre le truppe UNIFIL lasciavano la zona, una pattuglia circondata da un
gruppo di manifestanti aggressivi, ha sparato colpi di avvertimento in aria per aprirsi una
via di uscita. Come risultato di questo incidente, 14 soldati dell’UNIFIL sono rimasti lievemente feriti e alcuni veicoli sono stati danneggiati.
Quando UNIFIL ha completato la sua indagine, che si è svolta in stretto coordinamento con
le forze armate libanesi, ha confermato che il sito era un deposito di munizioni attivamente
NOTIZIE DAL TEATRO
4 gennaio 2009 - Bambini libanesi a scuola di italiano dai Caschi Blu
I militari della ‘’Pozzuolo del Friuli’’ impegnati anche per le lezioni di lingua italiana
Sono 60 bambine, ospiti dell’orfanotrofio di Tibnin, le allieve che frequentano il corso di lingua italiana organizzato dal Contingente italiano in Libano.
A dare il via alle lezioni, tenute dal sottotenente Viviana Conte, ufficiale della riserva selezionata dell’Esercito, è stato il direttore dell’Istituto, Mohammed Fawaz e il tenente colonnello Roberto Di Giorgio, capo della Cellula CIMIC (cooperazione civile militare) dell’operazione Leonte 5.
“Ringrazio i caschi blu italiani - ha detto il direttore - dell’attenzione che da sempre rivolgono alla nostra piccola realtà, in particolar modo i cavalieri
della Pozzuolo del Friuli che avevano promesso un ritorno e hanno mantenuto la promessa”. Dalla prossima settimana saranno formate due classi,
suddivise per età. Le lezioni si svolgono ogni sabato e sono molto attese dalle giovani allieve che, tuttavia, hanno già imparato frasi di cortesia.
17 gennaio 2009 - Il segretario generale delle Nazioni Unite visita i caschi blu italiani in Libano
Il segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon, ha fatto visita, oggi, ai militari italiani impegnati nella missione “Leonte” in Libano. “Ringrazio i caschi
blu per quello che stanno facendo in Libano – ha detto Ban Ki Moon – Ho potuto constatare di persona l’ottimo lavoro svolto a favore della pace di
questo paese”. All’arrivo alla base 1-31, che si trova lungo la Blue Line, al confine con Israele, Ban Ki-Moon, accompagnato dal Force Commander
di Unifil generale Claudio Graziano, è stato accolto dal generale Flaviano Godio, comandante del Settore Multinazionale Ovest di Unifil.
“L’espressione di gratitudine ai militari italiani da parte del segretario generale delle Nazioni Unite – ha dichiarato il generale Godio - è un valore
aggiunto per chi, uomini e donne, è impegnato per preservare la pace nella missione in Libano, soprattutto in questo particolare momento in cui si
riflettono, anche nell’area libanese, le tensioni del confine mediorientale”. Attualmente il contingente, a leadership italiana, è composto da circa
4.000 militari, 2.100 dei quali italiani. Sono presenti anche militari provenienti da Francia, Ghana, Korea del Sud, Malesia (con all’interno una componente del Brunei) e un distaccamento della Slovenia. Alla missione ‘’Leonte 5’’ partecipano militari dell’Arma dei Carabinieri con compiti di polizia
militare, oltre ad ufficiali e sottufficiali, inseriti nelle varie branche, appartenenti alla Marina Militare e all’ Aeronautica Militare. Il Contingente italiano,
guidato dalla Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, è dislocato su diverse basi tra cui le principali, oltre a Tibnin, dove ha sede il quartier
generale del Contingente italiano e del Settore Multinazionale Ovest di Unifil, nonchè il Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata di Cavalleria,
sono Marakah, che ospita il comando del primo battaglione di manovra (Italbatt 1) su base Reggimento Lagunari “Serenissima”, Al Mansouri, dove
ha sede il comando del secondo battaglione di manovra (Italbatt 2) su base Reggimento “Lancieri di Novara” con un’aliquota del Reggimento “Piemonte Cavalleria”, e Shama, in cui hanno sede il Gruppo Supporto e Aderenza basato sul 1° Reggimento di Manovra di Rivoli e l’ “Engineer Battalion”
basato sul 3° Reggimento Genio Guastatori.
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mantenuto sotto il controllo di Hezbollah e che, sebbene non vi erano prove che armi e munizioni presenti nell’edificio erano state nascoste dopo l’adozione della risoluzione 1701, la
presenza del fornitissimo magazzino nella zona è stata una chiara violazione della risoluzione
1701. Un’altra violazione si è verificata il 17 luglio nella zona di Kafer Chouba, dove una folla
di inermi manifestanti libanesi ha attraversato la linea blu e issato le bandiere del Libano e
Hezbollah su una struttura di cemento che l’IDF aveva costruito un paio di giorni prima. La
10 febbraio 2009 - Rientrano dal Libano i militari del 1° Reggimento di Manovra
Oggi, dopo circa centonovanta giorni in Libano i soldati del 1° Reggimento di manovra comandati dal Colonnello Sergio Santamaria ed impiegati nell’operazione “Leonte” rientrano in Italia. Ad accoglierli all’aeroporto di Caselle, il Gen.B. Pasquale Terreri comandante della brigata logistica di proiezione.
Nei sei mesi del mandato, i 300 soldati del 1° Reggimento di manovra, hanno fornito il sostegno logistico a tutte le unità militari del Contingente italiano. “Il
motto “Omnia Omnibus”, utilizzato nell’araldica del Reggimento, sintetizza ciò che è stata la nostra missione - ha spiegato il Colonnello Santamaria - in
una parola supportare, sempre ed ovunque”. Nel corso del proprio mandato il 1° Reggimento con i suoi soldati e con i suoi mezzi ha distribuito viveri per
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NOTIZIE DAL TEATRO
7 febbraio 2009 - Secondo meeting dei sindaci di Ma’rakah
Si è svolto oggi presso il Comando di Italbatt I, base intitolata al lagunare “M. Vanzan”, il 2° meeting dei sindaci e mukthar dell’area di operazione
assegnata al reggimento Lagunari “Serenissima”, il quale costituisce, nell’ambito dell’operazione “Leonte”, il primo battaglione di manovra.
Nel dare il benvenuto agli oltre 40 sindaci intervenuti e al Generale Flaviano Godio, Comandante del Sector West e del Contingente italiano in Libano
è stato il Colonnello Arturo Nitti, Comandante dei lagunari. “Nel pieno rispetto della risoluzione 1701 - ha detto Nitti - i lagunari e tutti gli altri soldati
del contigente di Unifil hanno garantito, operando instancabilmente di giorno e di notte sulle strade, sicurezza e stabilità facendo ritrovare la serenità
alla popolazione libanese così duramente martoriata da anni di conflitti”. “Da quando i lagunari hanno assunto per la seconda volta la responsabilità
del proprio settore- ha aggiunto- sono stati realizzati 11 progetti per un totale di circa 222.000 Euro. Nel 2007, ITALBATT1 ha investito circa 228.000
euro, nel 2008 circa 438.000 euro e per il 2009 sono stati richiesti 711.000 euro”. Si tratta di fondi che l’Italia ha garantito per il solo settore di
ITALBATT1, nella consapevolezza che un aiuto concreto a favore della popolazione sia determinate per superare le difficoltà quotidiane e ridare serenità e sicurezza nell’intera area. Il sostegno alla popolazione si è concretizzato anche attraverso le attività di medical care, dove i dottori del contigente hanno garantito l’attivazione di ambulatori settimanali: dal mese di dicembre quasi mille persone sono state visitate e curate dai medici dei
lagunari. Nella prevenzione del carcinoma mammario delle donne è iniziata, una campagna d’informazione e screening attraverso l’utilizzo di un
ecografo portatile. L’incontro è continuato con l’intervento del Sindaco di Tiro, Abdul Mhusseini, il quale, parlando a nome di tutti i sindaci ha
espresso il proprio ringraziamento ai soldati di Unifil, per i loro sacrifici tesi alla difesa e al rispetto dei più deboli e alla ricostruzione del sud del
Libano. Un ringraziamento particolare è stato rivolto ai soldati italiani verso i quali i libanesi si sentono molto vicini. L’incontro è terminato con l’intervento del Generale Flaviano Godio, il quale ha evidenziato che la situazione nel sud del Libano è relativamente tranquilla grazie al dispiegamento
di tutte le forze Unifil sul territorio e grazie anche alla collaborazione fornita dalle autorità locali. I lagunari dell’Esercito che in Italia hanno la loro
sede a Mestre fanno parte della brigata di cavalleria “ Pozzuolo del Friuli” attualmente alla guida della missione Leonte 5.
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tensione tra le due parti era molto alta e solo l’interposizione delle truppe UNIFIL è riuscita
ad evitare un incidente di rilievo.
Grazie alla mediazione di indubbio successo, nelle prime ore del 17 agosto l’IDF ha rimosso
le strutture in calcestruzzo che in precedenza aveva costruito a sud della linea di recesso.
Il gesto ha confermato l’efficacia di UNIFIL e aumentato il rispetto guadagnato da ambo le
parti. Altri razzi e ritorsioni: tali attacchi sono evidentemente intesi a provocare ostilità per
minare la sicurezza e la stabilità nel Libano meridionale. E ‘anche un motivo di preoccupazione perché le Forze di Difesa israeliane rispondono al fuoco con i proiettili di artiglieria in
territorio libanese.
NOTIZIE DAL TEATRO
il confezionamento di 760.000 pasti, rifornito 1.650.000 litri di carburante consegnato 32.000 parti di ricambio, organizzato e gestito il trasporto di 9600
passeggeri da e per l’Italia e percorso 250.000 chilometri. “Oltre i nostri compiti istituzionali abbiamo svolto attività operative e di cooperazione civile
militare – ha aggiunto Santamaria - funzioni che hanno contribuito ad accrescere il grande consenso che il Contingente Italiano ha tra la popolazione e
consentito di conoscere e capire meglio ciò che svolgono i caschi blu di UNIFIL in Libano”. Il 1° Reggimento di manovra che, attraverso i suoi soldati, ha
calcato più volte luoghi quali il Kosovo, la Bosnia, l’Albania, l’Iraq, il Pakistan, l’Afghanistan ed il Ciad, è stato recentemente impegnato contemporaneamente
in sei operazioni di pace su tre differenti continenti. A subentrare sarà il 24° Reggimento di manovra alpino di Merano, guidato dal Colonnello Saverio
Santamaria, fratello nella vita e collega nel lavoro del comandante del 1° Reggimento. “È un’emozione particolare – ha dichiarato Santamaria – la vita
militare ci ha allontanato fisicamente in Italia ed unito nel paese dei Cedri”. Altra particolarità è la presenza di altri due fratelli: oltre i Santamaria, i Tenenti
Tommaso e Matteo Martella, rispettivamente in servizio al 1° ed al 24° reggimento, che si danno il cambio in Libano.
1 marzo 2009 - L’onorevole Crosetto visita il Contingente italiano a Naqoura
L’onorevole Guido Crosetto, sottosegretario di Stato alla Difesa, accompagnato dal Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto, comandante del
Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa, è giunto oggi in Libano per fare visita ai militari del Contingente italiano impegnati nell’ambito
della missione della Nazioni Unite UNIFIL. L’onorevole Crosetto, dopo una breve visita all’Ambasciata d’Italia in Libano, si è recato a Naqoura, sede
del comando UNIFIL, dove è stato accolto dal Colonnello Gerardo Restaino, comandante della componente nazionale. Haincontrato, quindi il Comandante della missione UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, che lo ha aggiornato sulla situazione e lo sviluppo attuale della missione.
Rivolgendosi ai militari italiani, l’onorevole Crosetto ha espresso il proprio apprezzamento per l’opera svolta e per gli eccellenti risultati ottenuti.
5 marzo 2009 - Avvicendamento al comando della componente italiana elicotteri di UNIFIL
A Naqoura, sede del comando Unifil nel sud del Libano, il Tenente Colonnello Antonio Villani ha ceduto il comando di Italair al Tenente Colonnello
Stefano Silvestrini. La cerimonia militare, seguita al conferimento al personale italiano della Medaglia ONU, si è svolta al comando di Italair alla
presenza del Comandante Unifil, Generale Claudio Graziano, dell’Ambasciatore d’Italia in Libano Gabriele Cecchia, del Comandante del Contingente
italiano e del settore ovest di Unifil Generale di Brigata Flaviano Godio, del Comandante del Contingente nazionale di Naqoura, Colonnello Gerardo
Restaino e di numerose autorità civili, militari e religiose del sud del Libano. Il Generale Graziano, nel corso della cerimonia dopo aver definito la
medaglia ONU un segno di meritato riconoscimento all’eccellente contributo per la pace in Libano, ha sottolineato come: “dal 1979 i nostri elicotteristi
di Italair, unità storica di Unifil, svolgono costantemente un ruolo importante nella condotta delle operazioni di Unifil”. In questi sei mesi di missione,
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UNIFIL in collaborazione con le Forze armate libanesi è stato in grado di contenere questi
incidenti, lavorando in stretto coordinamento con le parti, per evitare che potessero trasformarsi in conflitti più gravi e compromettere l’attuazione della risoluzione 1701. I risultati più
importanti di UNIFIL sono stati la prevenzione della ripresa delle ostilità, la creazione di una
nuova strategia militare e l’organizzazione di un ambiente di sicurezza nel sud del Libano
con l’aumento di fiducia tra le parti.
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ITALAIR ha effettuato circa 500 ore di volo per garantire il controllo del territorio, otto attività di evaquazione sanitaria ed una missione antincendio
a favore della popolazione libanese. La componente elicotteri di Unifil è composta da una task force di elicotteri dell’aviazione dell’Esercito Italiano
nonché da nuclei dell’Aeronautica Militare Italiana e della Marina Militare Italiana. Italair opera dal 1978 in Libano a supporto delle attività Unifil. I
suoi principali compiti sono quelli di ricognizione, trasporto medico, ricerca e soccorso e di supporto logistico.
7 aprile 2009 - Il Ministro Frattini in visita ai militari italiani in Libano
Il Ministro degli Esteri, onorevole Franco Frattini, ha fatto oggi visita ai militari italiani impegnati nell’ambito della missione UNIFIL.
L’onorevole, accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia in Libano, Sua Eccellenza Gabriele Checchia, è stato accolto dal Comandante del Contingente
Italiano di Naqoura, Colonnello Gerardo Restaino. Successivamente il Ministro ha incontrato il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio
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NOTIZIE DAL TEATRO
21 marzo 2009 - Inaugurati a Naqoura un campo sportivo ed un’aula d’informatica dai caschi blu italiani
Si svolge la cerimonia di inaugurazione di un campo sportivo polifunzionale e di un’aula d’informatica, donati dal Contingente Italiano di Naqoura alla
scuola dalla municipalità. I progetti, del costo complessivo di 36.000 euro, sono stati programmati e coordinati dalla cellula di cooperazione civile e
militare del Contingente nazionale di Naqoura. Presenti alla cerimonia l’Ambasciatore d’Italia in Libano, Dr. Gabriele Cecchia, il comandante del Contingente
nazionale di Naqoura, Colonnello Gerardo Restaino e numerose autorità civili, militari e religiose del sud del Libano. Una partita di calcio tra due rappresentative di ragazzi di Naqoura e di caschi blu italiani ha consegnato ufficialmente il campo sportivo polifunzionale alla municipalità di Naqoura che, da
questo momento in poi, avrà la possibilità di ospitare diverse tipologie di eventi sportivi. “Saremo sempre grati all’ Italia – ha detto il sindaco di Naqoura,
Mr. Mahmoud Ali Mehdi - poiché per noi si tratta di una realizzazione di notevole importanza: queste strutture permetteranno un miglioramento dei servizi
socio educativi a disposizione dei nostri figli”. La consegna di un’aula multimediale agli studenti è stata l’ultimo atto di una serie di recenti progetti del
Contingente Italiano di Naqoura, tra i quali il rifacimento dei bagni e la donazione dei un gruppo elettrogeno, volti a ridare alla scuola quella funzionalità
che era stata seriamente compromessa dai bombardamenti subiti durante il conflitto dell’ estate 2006. In precedenza, grazie alla collaborazione della
Cooperazione Italiana e dell’ Istituto Italiano di Cultura sono stati donati alla scuola banchi e cattedre ed è stato effettuato un corso di lingua italiana per
65 giovani studenti libanesi. Da circa sei mesi la scuola di Naqoura è gemellata con l’ istituto paritetico “Augusto Scocchera” di Ancona che segue attivamente un percorso di collaborazione didattica sul tema della tutela dell’ ambiente. L’ Ambasciatore d’Italia in Libano, intervenendo a chiusura della cerimonia, ha ribadito il forte legame che da sempre lega il Libano e l’Italia: “è sentita la collaborazione tra tutte le diverse componenti qui presenti che
operano per promuovere il dialogo, la convivenza, ed un futuro di pace in questo Paese che ci è così caro e vicino”.
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Per quanto riguarda la componente marittima molti risultati sono stati raggiunti, compreso
la formazione del personale della Marina libanese nel controllo delle frontiere e nelle attività
di pattugliamento, migliorando le loro procedure operative.
Nel gennaio 2009 la marina libanese ha assunto la responsabilità per il controllo delle imbarcazioni.
UNIFIL continua a svolgere attività umanitaria, in particolare in relazione ai servizi sanitari
ed educativi, comprese le conferenze sui pericoli rappresentati dalle bombe a grappolo. Infine vi è il risultato storico politico e diplomatico: UNIFIL presiede le riunioni tripartite che
permettono il dialogo sulle questioni di sicurezza e facilita la fiducia tra tutti i partecipanti le
parti e cioè UNIFIL IDF e LAF.
Questa è l’unica sede efficace per la trattazione pacifica tra Israele e Libano che non hanno
ancora ristabilito relazioni diplomatiche.
Il 28 gennaio 2010 il Gen. Graziano, dopo tre anni di mandato, svolto in maniera esemplare,
cede il comando di UNIFIL al collega spagnolo Major-General Alberto Asarta Cuevas.
La cerimonia del passaggio di consegna ha avuto luogo a Naqoura, alla presenza del
Ministro della Difesa Libanese,
Mr. Elias Murr, il Ministro della Difesa Spagnolo, Mrs. Carme Chacon, il Sottosegretario alla Difesa
italiano, l’On. Giuseppe Cossiga,
il comandante Generale delle
Forze Armate Libanesi, Generale
Jean Kahwagi, i Capi di Stato
Maggiore della Difesa, italiano e
spagnolo, Generale Vincenzo
Camporini e Generale Rodriguez
Fernandez, oltre a numerosi rappresentanti politici e funzionari
del Governo locale, ambasciatori
Passaggio di consegne tra il Gen.C.A. Claudio Graziano e il Maj.Gen. Alberto Asarta ed alti funzionari ONU.
Cuevas
NOTIZIE DAL TEATRO
Graziano, per discutere degli ultimi sviluppi della missione. In seguito, l’On. Frattini, accompagnato dal Generale di Divisione Graziano, ha visitato
una dellle postazioni italiane sulla Blue Line (la linea del ritiro delle forze israeliane del 2000), dove ha potuto constatare personalmente il lavoro
svolto dai militari italiani per l’implementazione del Mandato ONU così come previsto dalla UNSCR 1701. Nel corso dell’incontro con i caschi blu
italiani l’On. Frattini ha avuto parole di apprezzamento per l’impegno e la professionalità di tutto il personale: “Porgo il saluto più cordiale e le gratitudini più sentite del Governo Italiano a voi che prestate servizio per la pace e per la stabilità del Medio Oriente con attività delicate come le attività
fini allo sminamento dei territori in prossimità della Blue Line”. Con la Risoluzione n. 1701 il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha previsto il potenziamento della forza della missione che consta attualmente di circa 12.500 militari provenienti da 30 diverse nazioni e di cui l’Italia è il primo Paese
contributore con 2.300 soldati. I “peacekeepers” italiani, schierati nel settore ovest di Unifil, svolgono quotidianamente al fianco delle forze armate
libanesi compiti di controllo del territorio al fine di monitorizzare la cessazione delle ostilità.
16 aprile 2009 - Libano - intitolata strada in memoria delle vittime del terremoto in Abruzzo
Si chiamerà “L’Aquila” la strada interamente ripristinata dal contingente italiano in Libano. È stata restituita alla popolazione l’11 aprile, la principale
via di collegamento tra le cittadine di Al Mansouri e Shamaa: un nastro d’asfalto di circa tre chilometri che permetterà di percorrere in breve tempo
la distanza tra due zone che, a causa della guerra del 2006, ha visto degradate le proprie infrastrutture. In circa un mese di lavoro la via di comunicazione è stata interamente asfaltata, dotata di un impianto di illuminazione con circa 150 lampioni e canali per lo scorrimento dell’acqua piovana.
Il progetto, coordinato dalla Cellula di cooperazione civile – militare del contingente italiano, attualmente a guida brigata di cavalleria “Pozzuolo del
Friuli”, è stato realizzato con fondi messi a disposizione dall’Italia per l’esecuzione di attività a favore della popolazione del sud del Libano.
Il sindaco di Shamaa, Abdul Kader Saffeidine, nel rinnovare la vicinanza al popolo italiano per la tragedia che ha colpito l’Abruzzo, ha voluto che la
strada venisse intitolata alla città de L’Aquila, per sottolineare quanto sia importante, dopo eventi catastrofici come i terremoti, guadagnare fiducia
e iniziare prima possibile la ricostruzione. I caschi blu italiani attualmente impegnati in Libano sono circa 2.100 e svolgono quotidianamente
operazioni di pattugliamento, attività congiunte con l’Esercito libanese, bonifica di aree in cui sono presenti ordigni inesplosi, oltre al controllo ininterrotto della Blue Line, la linea armistiziale che determina il confine tra Libano e Israele. Sotto il comando italiano ci sono anche militari provenienti
da Francia, Ghana, Corea del Sud, Malesia, con all’interno una componente del Brunei e un distaccamento della Slovenia.
29 aprile 2009 - Prosegue l’attività umanitaria dei militari del Contingente nazionale di Naqoura
Oggi, nella municipalità di Dibil, nel sud del Libano, i caschi blu italiani del Contingente nazionale di Naqoura, in cooperazione con l’Ordine Patriarcale
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Il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon saluta il Comandante uscente di UNIFIL, Gen. C.A. Claudio Graziano
di Sant’Ignazio di Antiochia hanno fornito un supporto di viveri alle famiglie più indigenti della comunità cristiana del posto. La distribuzione è
avvenuta nei pressi della parrocchia di San Giorgio, dove, l’arcivescovo cattolico maronita di Tiro S.E. Mons. Shukrallah Nabil El Hajj, ha dato
solennità all’attività benefica celebrando una Santa Messa. La donazione è avvenuta alla presenza del Vice Comandante Logistico dell’Esercito e
Capo Dipartimento dei Trasporti e Materiali, Ten. Gen. Mario Righele, del Comandante del Contingente nazionale di Naqoura, Colonnello Gerardo
Restaino, dell’ arcivescovo maronita di Tiro e di varie autorità locali civili e religiose. Questa opera rientra in un più ampio progetto del Contingente
nazionale di Naqoura volto a favore della popolazione del Libano del sud e atto a consolidare i rapporti di UNIFIL con le autorità e le personalità
locali. In quest’ultimo mese, il Contingente nazionale di Naqoura, in cooperazione con l’Accademia Bonifaciana Onlus di Anagni e dell’European
Academy di Roma ha donato, presso la località cristiana di Ain Ebel, una carrozzina elettrica ad una ragazza libanese portatrice di handicap mentre
di recente sono stati consegnati agli alunni della scuola municipale di Naqoura un campo sportivo polifunzionale ed un aula di informatica. I caschi
blu italiani quotidianamente, al fianco delle forze armate libanesi, sorvegliano il rispetto della Risoluzione delle Nazioni Unite n. 1701 affinchè siano
garantite le condizioni per il mantenimento della cessazione delle ostilità nel Sud del Libano.
29 maggio 2009 - Beirut: l’Italia assume il Comando della Forza Marittima UNIFIL
Domani 30 maggio 2009, a bordo della Fregata italiana “Scirocco” nel porto di Beirut, il Contrammiraglio italiano Ruggiero Di Biase assumerà il Co51
NOTIZIE DAL TEATRO
4 maggio 2009 - La 132^ Brigata Corazzata ‘’Ariete’’ ritorna in Libano
Con una solenne cerimonia, svolta il 02 maggio, è stato sancito il passaggio di responsabilità alla guida del Settore Ovest di UNIFIL.
Il Generale di Brigata Carmelo De Cicco, Comandante della 132^ Brigata Corazzata “Ariete“, ha assunto il comando della forza militare multinazionale
che nei prossimi sei mesi contribuirà a far rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel sud del Libano.
Alla cerimonia hanno presenziato il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, il Capo di Stato Maggiore del Comando Operativo
di Vertice Interforze, Ammiraglio di Divisione Rinaldo Veri, nonché le massime Autorità dell’area, tra le quali l’Ambasciatore d’Italia in Libano Gabriele
Checchia. Nel suo breve messaggio di saluto il Generale Carmelo De Cicco ha detto di essere orgoglioso e onorato di assumere il Comando della
Joint Task Force Lebanon Sector West nella missione Leonte 6, assicurando continuità di indirizzo con quanto fatto dal Generale Flaviano Godio e
dalla Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, e marcando la comunanza di intenti che da sempre caratterizza le due Brigate di stanza nella
Regione Friuli Venezia Giulia. Dopo meno di un anno la Brigata “Ariete” riassume la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL, che è compreso tra
il Fiume Litani e il confine con Israele, è ampio 800 kmq ed è suddiviso in 107 municipalità.
2009
Il, Major-General Asarta, nel suo discorso di insediamento come comandante della missione
UNIFIL, ha ricordato di aver già svolto un incarico in UNIFIL, quale comandante del settore
Est da dicembre 2008 ad aprile 2009.
“Siamo qui per aiutare le parti ad evitare le ostilità verso un cessate il fuoco permanente, e
siamo determinati a farlo“, ha dichiarato, assicurando che farà tutto ciò che è possibile per
garantire il successo del mandato ONU nel sud del Libano“.
Il Gen. Graziano dopo aver passato in rassegna la Guardia d’Onore di UNIFIL e dopo
aver deposto una corona in memoria di coloro che, appartenenti alle forze di pace, hanno
perso la vita nell’adempimento del dovere, ha firmato il “Transfert of Authority” ed ha
consegnato la bandiera delle Nazioni Unite al generale Asarta.
Firma del passaggio di responsabilità tra i Comandanti uscente e
subentrante di UNIFL
NOTIZIE DAL TEATRO
mando della Forza Marittima dell’UNIFIL (Marittime Task Force dell’UN Interim Force in Lebanon – MTF 448 UNIFIL), subentrando all’Ammiraglio
belga Jean-Thierry Pynoo. La cerimonia vedrà la partecipazione del Force Commander (FC) di UNIFIL, Generale di Divisione italiano Claudio Graziano,
e di alte cariche politiche e militari libanesi e di altri Paesi, tra le quali l’Ambasciatore di Italia in Libano, S.E. Gabriele Checchia, e il Comandante in
Capo della Squadra Navale Italiano, l’Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli. La missione assegnata alla MTF 448, nell’ambito dell’Operazione
UNIFIL – MAROPS, è quella di assistere, in applicazione della risoluzione 1701 (2006), le autorità libanesi a garantire la sicurezza dei propri confini
marittimi e degli accessi ai propri porti. La missione, inoltre, prevede un supporto addestrativo alla Marina libanese, affinché la stessa possa accrescere le proprie capacità di controllo delle acque territoriali nazionali. La Marina Militare, dopo il precedente impegno con EUROMARFOR, ritorna
ad assumere il Comando della MTF con la Nave comando (flagship) italiana “Scirocco” e alla quale faranno parte anche l’Unità indonesiana “Diponegoro”, l’Unità turca “Bandirma”, le tre Unità tedesche “Werra”, “Dach” e “Hermelin”, e l’Unità greca “Xenos”.
30 maggio 2009 - Cambio del Comandante del 24°Reggimento di manovra Alpino
Avvicendamento del Comandante del Gruppo Supporto di Aderenza (GSA) della Joint Task Force Lebanon operante su base 132a Brigata Corazzata “Ariete”
al comando del Generale di Brigata Carmelo De Cicco, nel quadro dell’operazione di peacekeeping “Leonte 6”. Oggi nella base italiana di Shama il Colonnello
Saverio Santamaria ha ceduto il comando del GSA al Colonnello Giuseppe Lucarelli. Il GSA svolge un ruolo fondamentale nella missione “Leonte” assicurando
il sostegno logistico per tutte le attività operative e di cooperazione militare–civile che coinvolgono l’operazione svolta dai militari italiani in Libano sotto l’egida
dell’ONU. Alla cerimonia, oltre al Generale di Brigata De Cicco hanno partecipato i Comandanti delle varie Task Forces ed Autorità locali. Il Comandante del 24°
Reggimento di Manovra Alpino lascia il teatro operativo dopo aver affrontato e risolto con assoluta efficacia numerose attività logistiche a sostegno dei Reparti
italiani appartenenti alla Joint Task Force “Lebanon”. Sotto la sua guida il GSA ha svolto anche attività umanitarie molto apprezzate dalla popolazione locale.
24 giugno 2009 - La Task Force ITALBATT 2 “Lancieri di Aosta” festeggia la Festa di Corpo del Reggimento
La Task Force ITALBATT 2 , costituita dal reggimento “Lancieri di Aosta (6°)”, inquadrata nella Joint Task Force “Lebanon” Sector West su base
132a Brigata Corazzata “Ariete”, ha celebrato il 143° anniversario della battaglia di Custoza (24 giugno 1866). L’evento molto significativo ricorda la
decorazione dello Stendardo di Medaglia d’Oro al Valor Militare e quest’ anno ha acquisito una particolare valenza, alla luce della missione condotta
dal reggimento, sotto le insegne di UNIFIL - United Nations Interim Force in Lebanon. Molto tempo è passato da quando i “Lancieri di Aosta”, caricando
ripetutamente il nemico a Custoza, dimostrarono una volta di più di quale tempra fossero fatti, consentendo al glorioso Stendardo di potersi fregiare
del massimo titolo onorifico militare. Il tempo, tuttavia, non ha scalfito il loro spirito di servizio, la determinazione ad assolvere il compito e l’entusiasmo
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MARITIME TASK FORCE
La MTF opera all’interno della missione UNIFIL
sin dal 2006 su richiesta del governo libanese
dopo l’adozione della Risoluzione 1701. Essa
supporta la marina libanese nel controllo delle
proprie acque territoriali, nel garantire la sicu-
MARITIME TASK FORCE
nelle scelte perseguite, così come la consapevolezza che il dovere va sempre e comunque compiuto. Lo conferma, una volta di più, l’odierna attività
operativa in Libano, condotta con slancio e fermezza ammirevoli, in ottemperanza ad impegni istituzionali del massimo livello e nell’interesse superiore
della pace e delle stabilità internazionali. L’odierna, fausta ricorrenza, ha dato l’occasione al 76° Comandante del Reggimento, Colonnello Enzo
Gasparini Casari, dopo l’alzabandiera presso la base di Al Mansouri, di rivolgere un deferente pensiero a chi, nel corso dei secoli, è caduto nell’adempimento del proprio dovere indossando i colori del Reggimento e di formulare a tutti i suoi appartenenti, militari e civili, in Teatro d’Operazioni come
in Patria, i più fervidi voti augurali per sempre maggiori successi nel nome onorato di “Aosta”. Una videoconferenza tra la predetta base in Teatro ed
il Distaccamento alla Sede in Patria ha consentito ai “Lancieri di Aosta” dall’una e dall’altra parte del mediterraneo di scambiarsi fraterni voti augurali,
nonché a parecchi militari in Missione di colloquiare in diretta con i propri congiunti, appositamente invitati in caserma, a Palermo, ad assistere alla
videoconferenza. Presso tutte le basi libanesi presidiate dal Reggimento, anche nei più lontani e disagiati posti di frontiera al limite Sud dell’area di
responsabilità, non é mancato, per l’occasione, il rancio speciale preparato dai cuochi del Reggimento, suggellato dai brindisi augurali alle sempre
maggiori fortune dello Stendardo e di “Aosta”. Ancora una volta e soprattutto: “AOSTA D’FER!”
30 giugno 2009 - Visita dell’United Nations Assistant Secretary General and Chief Information Technology Office, Mr. Soon-Hong Choi
Visita dell’Assistente del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Mr. Soon-Hong Choi, al Comando del Joint Task Force “Lebanon” - Sector West, su base
132^ Brigata Corazzata “Ariete”. L’ospite ha assistito ad un briefing sulla situazione operativa del Teatro e sull’organizzazione delle comunicazioni del Contingente UNIFIL a guida italiana nel Sud del Libano. Mr. Soon-Hong Choi ha riconosciuto il prezioso contributo reso per la stabilità e la pace nell’area e,
restando colpito dalla storia e dallo spirito di Corpo che caratterizza l’“Ariete”, ha concluso la visita affermando di “essere orgoglioso di aver conosciuto la
Brigata, il cui glorioso passato e gli atti eroici che l’hanno vista protagonista riecheggiano ancora oggi in ambito Internazionale”.
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NOTIZIE DAL TEATRO
27 giugno 2009 - Visita della Direttrice della Divisione Finanziaria del DPKO, Ms Catherine Vendat
La Direttrice della Divisione Finanziaria del Dipartimento per le Operazioni di Peace-Keeping (Department of Peacekeeping Operations - DPKO) dell’ONU, Ms
Catherine Vendat, visita il Comando della Joint Task Force “Lebanon” - Sector West, su base 132^ Brigata Corazzata “Ariete”. L’illustre ospite ha assistito ad
un briefing di presentazione delle complesse ed articolate attività operative ed umanitarie condotte dal Contingente UNIFIL a guida italiana nel Sud del Libano.
Ms Catherine Vendat ha dato atto al Generale Carmelo De Cicco del prezioso contributo reso per la stabilità e la pace in questo Paese, in ossequio alla
Risoluzione 1701 dell’ONU, e concludendo la sua visita scrivendo sull’Albo d’Onore: “Grazie per la vostra calorosa accoglienza e per la presentazione, che mi
hanno fatto meglio comprendere la necessità di continuare questo importante compito di mantenimento della pace in questa Regione e nel Mondo”.
MARITIME TASK FORCE
La Maritime Task Force utilizza gli elicotteri per le attività operative
rezza delle coste e nel prevenire e impedire il passaggio di armi e materiali non autorizzati
attraverso le vie del mare. Un aspetto di importanza vitale per la MTF è il supporto degli elicotteri che aumentano le capacità operative delle forze navali. La MTF è la prima forza navale che prende parte ad una missione di peacekeeping ONU. Il controllo delle operazioni
marittime è demandato dal Comandante di UNIFIL ad un MTF Commander. Sin dall’inizio
della missione, il 15 ottobre 2006, la MTF ha incrociato più di 28000 navi di cui più di 400
sospette segnalate alle autorità libanesi per la successiva ispezione.
NOTIZIE DAL TEATRO
2 luglio 2009 - Trasferimento del Signal Battaglion alla Base di Shama (UN Position 2-3)
Nel corso di una semplice ma significativa cerimonia, il Signal Battaglion della Joint Task Force “Lebanon” ha lasciato la base di HARISS (UN
Position 6-40) per dislocarsi presso la base di SHAMA (UN Position 2-3). Alla cerimonia ha presenziato il Comandante della Joint Task Force, il Generale di Brigata Carmelo De Cicco. Il Signal Battaglion ha occupato la base di HARISS dall’ottobre 2006. Oltre alle specialistiche attività operative
di specifica competenza a supporto sia delle Unità italiane sia di quelle ONU schierate nel Settore, ha portato il suo fattivo contributo anche con
aiuti umanitari a favore dei cittadini libanesi del villaggio di HARISS, riscuotendo unanimi consensi da parte della popolazione locale.
Subentra nella base 6-40 una Compagnia del contingente della Malesia, anch’esso inquadrato nel Sector West.
6 luglio 2009 - Il Contingente italiano inaugura un’area ricreativa nella pineta di Tibnin
Oltre alle normali attività operative di controllo del territorio svolte dai soldati della Joint Task Force “Lebanon”, costituita su base 132^ Brigata Corazzata “Ariete”, con la consegna dell’area ricreativa nella pineta di Tibnin si è realizzato un altro significativo progetto.
Il progetto è stato sviluppato dalla Cellula CIMIC del Contingente italiano, in stretto coordinamento con la municipalità, che ha interpretato responsabilmente i bisogni e le aspettative della comunità di Tibnin e di quelle viciniori. Realizzato con maestranze locali, con un’evidente ricaduta positiva
in termini occupazionali ed economici, consentirà ai cittadini del comprensorio di usufruire di un’area attrezzata per trascorrere il loro tempo libero.
Nell’area ampia circa quattro ettari, parte di una bellissima pineta secolare che si estende per una ventina di ettari nell’immediata periferia di
Tibnin, sono stati collocati 12 barbecue, 7 tavoli e 22 panchine in cemento, oltre a giochi per bambini. Alla cerimonia di inaugurazione ha presenziato
il Generale De Cicco ed hanno partecipato Autorità civili, militari e religiose locali, unitamente ad una folta rappresentanza UNIFIL e tanti cittadini.
27 luglio 2009 - “Tra ricordi e commozione celebrati i trent’anni di servizio di Italair tra i cieli del Libano’’
Si sono concluse oggi nella base di Naqoura, sede del comando della missione Unifil, le celebrazioni per il trentennale dalla costituzione dell’unità
di volo italiana denominata “ITALAIR”, che dal luglio del 1979 assolve a compiti di ricognizione, trasporto medico, ricerca e soccorso e di supporto
logistico nell’area compresa tra il fiume Litani e la linea di demarcazione con lo stato di Israele. Domenica sera le celebrazioni sono state aperte
dalle parole del brano di Modugno “Volare” cantate dalla splendida voce di Rima Tawil, soprano libanese di fama internazionale. Con lei, su un
palco incorniciato da una suggestiva scenografia, si sono esibiti i bersaglieri della fanfara della brigata “Ariete” ed il coro della Notre Dame University
di Beirut, formazione di quaranta elementi diretta dal padre maronita Khalil Rahme. In quello che è stato lo storico eliporto di Italair per trenta anni
non si è ascoltata solo musica classica ma anche brani di musica leggera e folk tutti legati a concetti di pace, solidarietà e fratellanza. Il programma
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ITALAIR
ITALAIR è una componente aerea di UNIFIL che è in Libano sin dal 1979 e fornisce supporto
aereo giorno e notte. Tra i suoi compiti sono previsti l’evacuazione medica, ricognizione e osservazione, trasporto passeggeri e materiali, trasporto VIPs pattugliamenti aerei e assistenza
alle autorità libanesi nello spegnimento incendi. ITALAIR è il più longevo servizio di UNIFIL con
più di 35.000 ore di volo e più di 150.000 persone trasportate sui propri elicotteri. Il 26 e 27
luglio 2009, presso il quartier Generale di UNIFIL a Naqoura, è stato celebrato il 30° anniversario
di ITALAIR nel sud del Libano. Alla cerimonia erano presenti il Force Commander Gen. Claudio
Graziano, l’Ambasciatore italiano Gabriele Checchia e il Comandante del COI, Gen.D.A. Tommaso Ferro, oltre ad autorità libanesi.
ITALAIR
Un elicottero AB 212 nel parcheggio pronto al decollo
30 luglio 2009 - Il Capo di SME saluta i militari italiani in Libano
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Castagnetti, ha terminato oggi una visita di due giorni ai militari italiani
impegnati nell’ambito della missione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL). Al suo arrivo a Beirut il Generale Fabrizio Castagnetti è stato accolto
dall’Ambasciatore d’Italia in Libano, S.E. Gabriele Checchia, e dal Comandante del contingente nazionale di Naqoura, Colonnello Gerardo Restaino.
Durante la permanenza presso la base di Naqoura, sede del comando della missione Unifil, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha incontrato il
Comandante della forza di pace, Generale di Divisione Claudio Graziano, che lo ha aggiornato sulla situazione e gli sviluppi della missione. “Oggi
qui in Libano è per me una giornata particolarmente significativa essenzialmente per due motivi: il primo motivo è perchè in questa terra ho fatto
la mia prima esperienza di soldato all’estero ed il secondo motivo perchè mi accingo a lasciare il comando dell’Esercito ed anche il servizio attivo”
- queste le parole iniziali del discorso del Generale ai caschi blu del contingente nazionale di Naqoura. “Ero qui 31 anni fa quando è nata UNIFIL,
ero un giovane capitano ed ero impiegato a Gerusalemme. Dormivo su una brandina vicino alla radio e raccoglievo richieste d’aiuto” - così il
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NOTIZIE DAL TEATRO
delle celebrazioni dell’anniversario è stato completato questa mattina da una cerimonia militare durante la quale è stata anche conferita ai militari
italiani in servizio presso la base di Naqoura la medaglia commemorativa della missione Unifil. Presente alle celebrazioni l’Ambasciatore italiano in
Libano, S.E. Gabriele Checchia, il Comandante di Unifil, generale di divisione Claudio Graziano, il vice Comandante del Comando operativo di vertice
interforze, generale di divisione aerea Tommaso Ferro ed i comandanti dell’unità di volo che si sono avvicendati in questi anni nonchè numerose
autorità locali civili e militari che hanno riaffermato con la loro partecipazione il rapporto di rispetto reciproco instauratosi con i militari del contingente
italiano di Naqoura. Nei molteplici sentimenti che hanno caratterizzato l’evento, l’acuto si è avuto con la discreta, appassionata e commossa
presenza dei familiari dei cinque militari caduti durante una missione di volo notturna il 6 agosto 1997 ai quali tutti i partecipanti hanno fatto
sentire la loro vicinanza ed affetto a coloro che hanno sacrificato per un ideale di pace la propria giovane esistenza. “Sappiate che questo reparto,
costituito ed operante vicino ai confini, ha il compito di contribuire alla stabilizzazione di un’area tra le più instabili del Medio Oriente, di dare
speranza a chi ha temuto di perderla, sollievo a chi da molti anni soffre e vive in condizioni così precarie” – così il Ten.Col. Stefano Silvestrini, Comandante di Italair ha ricordato l’impegno dei suoi uomini. Il passaggio in parata di tre elicotteri AB 212 ha dipinto il cielo di Naqoura con il tricolore
ed ha ufficialmente chiuso le celebrazioni. “La celebrazionie del trentennale di Italair è stata l’occasione anche per ricordare quella che per il nostro
Paese è la missione più longeva delle nostre forze armate al di fuori dei confini dal secondo dopoguerra ed è dedicata anche a tutti coloro che nel
tempo hanno operato in diverse aree a favore della pace” - queste le parole del Colonnello Gerardo Restaino, Comandante del Contingente italiano
di Naqoura che con le sue unità specialistiche fornisce un supporto qualificato al quartier generale della missione Unifil.
LA BLUE LINE
LA BLUE LINE
La linea di recesso chiamata Blue Line è stata
identificata nel 2000 dai cartografi delle Nazioni Unite in collaborazione con i funzionari
libanesi e israeliane al fine di confermare il ritiro delle forze di difesa israeliane dal territorio
libanese, in conformità con la risoluzione del
Consiglio di Sicurezza dell’ONU 425. Attualmente serve da confine tra Libano e Israele,
ma non è la frontiera ufficiale.
La linea blu è lunga 121 chilometri e si
estende dalla costa del Mediterraneo, a Naqoura ad ovest, fino al Monte Hermon ad est.
La Blue Line attraversa una linea fuoristrada
in montagna in luoghi inospitali e confina su
strade e case, in altri luoghi e in un caso
presso il villaggio di Ghajar.
Per una maggiore sicurezza, una “recinzione
tecnica” corre a poche centinaia di metri a sud
della Linea Blu, nella parte di Israele.
Al cancello di Fatima, nel villaggio nell’entroterra di Kela Kafer la linea blu e la barriera tecnica seguono una accanto all’altra. In altri
luoghi la Linea Blu non può essere raggiunta
a causa delle molte mine terrestri e del terreno
impervio.
Le parti sono impegnate ad attuare un progetto pilota per la marcatura visibile della linea
NOTIZIE DAL TEATRO
generale raccontando la sua esperienza in Medio Oriente ha ricordato quanto essa sarebbe stata determinante per lo sviluppo futuro della sua carriera. La visita è proseguita con il passaggio dalla base “Ficuciello” di Tibnin, sede della Joint Task Force Lebanon Sector West, prevalentemente
costituita dal personale della 132^ Brigata Corazzata Ariete, dove ha ricevuto gli onori militari da un picchetto ed è stato accolto dal Generale di
Brigata Carmelo De Cicco, Comandante del Settore Ovest di UNIFIL. L’illustre ospite ha assistito ad un briefing di aggiornamento sulle attività
operative e logistico-amministrative del contingente, al termine del quale si è trattenuto a pranzo presso la base unitamente al Gen. D. Claudio Graziano, Force Commander di UNIFIL. Ha quindi firmato l’Albo d’Onore, sulle cui pagine ha voluto riportare “l’onore e il grande piacere di ringraziare
sul campo i soldati della Brigata Corazzata Ariete impegnati nel sensibile Teatro Operativo libanese”.
31 luglio 2009 - Tibnin: incidente stradale occorso a un automezzo dell’11 Reggimento Bersaglieri
Alle ore 13.45 circa, un automezzo di una pattuglia di Bersaglieri della dipendente Task Force ITALBATT1, nel corso di una regolare attività di presidio
del territorio, è rimasto coinvolto in un incidente stradale. Mentre la pattuglia percorreva un tratto di strada particolarmente accidentata, l’autoveicolo
ruotato si è ribaltato per cause ancora in corso di accertamento. Tre dei suoi componenti sono rimasti illesi. Il Caporal Maggiore Scelto Salvatore La
Manna, conduttore dell’automezzo, è apparso subito più grave, ed è stato immediatamente elitrasportato presso l’Ospedale Civile di Sidone dove si è
reso necessario un intervento chirurgico che ha comportato l’amputazione dell’arto inferiore sinistro. Il militare è tutt’ora ricoverato presso la struttura
ospedaliera libanese nel reparto di terapia intensiva post operatoria e non versa in pericolo di vita. Presso il nosocomio libanese è presente un Ufficiale
medico del contingente italiano. I familiari del militare ferito nell’incidente sono stati immediatamente informati dal Comando di Reggimento.
8 agosto 2009 - Shama: il 24° Reggimento di Manovra lascia il Teatro Libanese
Presso la base italiana di Shama, si è svolta la cerimonia di avvicendamento del Gruppo Supporto di Aderenza (GSA) tra il 24° Reggimento di
Manovra Alpino di Merano del Colonnello Giuseppe Lucarelli e il Battaglione Logistico “Ariete” di Maniago comandato dal Tenente Colonnello Alessandro Sciarpa. Alla cerimonia ha presenziato il Gen. B. Carmelo De Cicco, Comandante della Joint Task Force “Lebanon”- Sector West, su base
132^ Brigata Corazzata “Ariete”, ed hanno partecipato i Comandanti delle varie Task Force di UNIFIL ed Autorità Civili e Militari locali. Durante i sei
mesi di mandato, il 24° Reggimento di manovra Alpino, ha svolto un ruolo fondamentale nella missione “Leonte” assicurando il sostegno logistico
per tutte le attività operative e connesse con l’operazione svolta dai militari italiani in Libano sotto l’egida dell’ONU. In particolare, ha distribuito
viveri per il confezionamento di 760.000 pasti, riparato circa 600 autoveicoli, rifornito 1.650.000 litri di carburante, organizzato e gestito il trasporto
di 14.000 passeggeri da e per l’Italia, percorrendo 250.000 chilometri. “Soldati siate fieri di quello che avete fatto perchè con il vostro silenzioso
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LA BLUE LINE
blu sul terreno, che permetterebbe di ridurre il numero di violazioni involontarie e per costruire la fiducia tra le parti. UNIFIL realizza il progetto in collaborazione con le forze Armate
libanesi e le Forze di Difesa israeliane.
UNIFIL supporta entrambe le parti durante il processo di individuazione di punti lungo la
linea blu e della segnalazione con la costruzione di pilastri blu che forniscono riferimenti
visivi della linea di recesso.
ed infaticabile lavoro avete degnamente assolto il compito affidatovi. È a testa alta che facciamo ritorno in Patria” ha sottolineato il Col. Lucarelli.
Il Generale De Cicco, elogiando il lavoro militari del 24° Reggimento di Manovra Alpino ha rinnovato la personale stima e l’orgoglio di essere il loro
Comandante. “Il vostro contributo alla perfetta riuscita della missione UNIFIL, ha dichiarato, è stato eccellente. Avete svolto un compito delicatissimo
che ha consentito sia alle Unità di manovra sia di Supporto al combattimento, nonchè al Comando del Sector West di poter assolvere il proprio
mandato nel migliore dei modi”.
1 settembre 2009 - Donati abbigliamento e giocattoli all’orfanotrofio di Tibnin
Nella giornata di ieri, il Comandante del Sector West ha visitato l’Orfanotrofio femminile di Tibnin, dove ha consegnato scarpe, vestiario e giocattoli pervenuti
dalle Associazioni di volontariato, quali la Croce Rossa Italiana Sezione di Maniago, la Regina Elena ONLUS, il PASFA ONLUS. Il Generale De Cicco è stato ricevuto al suo arrivo all’Orfanotrofio da Mr Zeinedine e da Mr Fawaz, dirigenti dell’Associazione Amlieh che gestisce l’Istituto, che ospita 64 bambine dall’età
compresa tra i 4 e i 14 anni, seguite da personale volontario sia per le attività didattiche che per quelle ricreative. Il Generale nel suo discorso ha sottolineato
l’affetto nutrito da tutti i soldati italiani e l’importanza dei valori e del sostegno offerto a coloro che hanno bisogno di aiuto per costruire il proprio avvenire,
incoraggiando le orfanelle di Tibnin ad aver fiducia nel loro futuro e in quello del loro bellissimo Paese. Tale donazione si inquadra in una serie di attività
umanitarie condotte dal Contingente italiano, che vanno dall’assistenza sanitaria di base all’asfaltatura delle strade, nel quadro del processo di ricostruzione
e di stabilità avviato in quest’area del Libano, martoriata dall’ultima guerra dell’estate del 2006. Il Direttore dell’ Orfanotrofio, Mr. Fawaz, ha ringraziato, sottolineando la grande attenzione e sensibilità da sempre manifestata dal Contingente italiano nei confronti delle bambine ospiti dell’Istituto.
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NOTIZIE DAL TEATRO
31 agosto 2009 - Avvicendamento al Comando della Forza Marittima UNIFIL
Oggi, a Beirut, il Contrammiraglio Ruggiero Di Biase ha ceduto il Comando della Forza Marittima UNIFIL, denominata Task Force 448, al Contrammiraglio Juergen Mannhardt, della Marina militare tedesca. Il periodo di comando italiano della Task Force è iniziato lo scorso 30 maggio; già nel
2008 l’Ammiraglio Di Biase aveva comandato il gruppo navale per un periodo di sei mesi. La cerimonia, svoltasi a bordo della fregata Scirocco, ormeggiata nel porto di Beirut, è stata presieduta dall’UNIFIL Force Commander, Generale di Divisione Claudio Graziano, alla presenza del Comandante
in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli, e di autorità militari e civili. La Task Force 448, che si compone attualmente
di 15 unità delle Marine militari di Germania, Grecia, Indonesia, Italia e Turchia, ha il compito di garantire la sicurezza e la libertà della navigazione,
in particolare del traffico mercantile, in accordo con le Risoluzioni 1701 e 1773 delle Nazioni Unite. Il pattugliatore Aviere ha sostituito la fregata
Scirocco, che rientrerà in Italia dopo tre mesi di attività nelle acque libanesi.
ATTIVITÀ OPERATIVE
NOTIZIE DAL TEATRO
ATTIVITÀ OPERATIVE
In accordo con la risoluzione 1701 (2006) UNIFIL, in collaborazione con le FA libanesi effettua
una serie di attività nell’area di propria competenza, come dispiegamento di pattuglie diurne
e notturne, punti di osservazione fissi, come pure operazioni di deposito e distruzione di
armi, munizioni e infrastrutture di prima del conflitto.
11 settembre 2009 - Tibnin: i genieri impegnati nell’attività di sminamento operativo
Per la prima volta, dopo l’ultimo conflitto mondiale, i militari italiani vengono impegnati in un Teatro per svolgere la delicata ed impegnativa attività di sminamento operativo. In particolare, i genieri italiani del 10° Reggimento Genio Guastatori dell’Ariete sono stati chiamati a realizzare alcuni “corridoi di sicurezza” all’interno dei campi minati a ridosso della Blue Line. L’attività, inserita nell’ambito del progetto “Blue Line Marking”, è volta a marcare sul
terreno una serie di punti che identifichino la linea di confine armistiziale tra Israele e Libano. Per poter raggiungere tali punti bisogna, però, sminare dei
corridoi all’interno dei campi minati posati nel 1981: un compito rischioso affidato ai soldati italiani, reso ancor più difficoltoso dalle variazioni del terreno
e dalla crescita di vegetazione avvenute da allora. La zona è anche morfologicamente difficile e l’attività di bonifica deve essere condotta manualmente,
tanto da procedere a 10 metri quadrati alla settimana. Il Generale De Cicco, questa mattina, ha raggiunto l’area interessata dalle operazioni di sminamento
per verificare di persona la delicata attività in corso. Al termine della visita, egli ha espresso parole di lode per la professionalità, la pazienza e la dedizione
che animano i genieri dell’Ariete. Oltre a tale attività di sminamento, i genieri della 132^ Brigata Corazzata “Ariete” hanno portato a termine numerose
bonifiche umanitarie di aree colpite dalle micidiali bombe a grappolo (cluster bombs), disseminate su gran parte del Libano del Sud durante gli eventi
bellici del 2006. Questi altri interventi del genio, oltre a garantire la “libertà” di movimento delle truppe UNIFIL e della popolazione locale, consentono di
scongiurare il ripetersi di incidenti spesso mortali e di restituire i terreni ai legittimi proprietari, contribuendo cosi alla ripresa della micro-economia locale.
Il Contingente italiano, dall’inizio della missione UNIFIL, avvalendosi delle unità Genio dell’Esercito, ha bonificato circa 60.000 metri quadrati di terreno,
rinvenendo e distruggendo circa 3100 “cluster bombs”. Tale impegno va ad aggiungersi alle numerose attività umanitarie condotte dagli italiani nel
quadro del processo di ricostruzione e di stabilità avviato in quest’area del Libano.
30 settembre 2009 - Naqoura - UNIFIL: un aiuto italiano per il rispetto dell’ambiente in Libano
I caschi blu del Contingente italiano di Naqoura impiegati nell’ambito della missione UNIFIL nel sud del Libano, in stretta collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Libano, hanno completato la consegna di due camion compattarori alle municipalità di Tiro e Rakhaya al Fouchar.
I camion compattatori sono stati donati dal comune di Milano grazie all’interessamento dell’Azienda milanese servizi ambientali (AMSA) e dell’
Azienda regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA Lombardia). In Libano l’assenza di una legislazione ambientale causa da anni il proliferare
di diverse forme di inquinamento tra le quali l’accumulo indiscriminato di rifiuti in discariche improvvisate. Dopo mesi di impegno per soddisfare i
più immediati bisogni della popolazione colpita dalla guerra dell’estate del 2006, i militari del Contingente italiano di Naqoura stanno ora supportando
lo sviluppo di una politica eco-ambientale nel sud del Libano. A Tiro due giorni fa sono state consegnate nelle mani del sindaco le chiavi del primo
compattatore alla presenza del consigliere dell’Ambasciata d’Italia in Libano, Dr. Andreas Ferrarese, e del Comandante del Contingente italiano di
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ATTIVITÀ OPERATIVE
Attualmente sono impegnati circa 400 veicoli, pattuglie a terra e aeree nelle 24 ore, lungo
tutta l’area di operazione, nelle campagne e nei centri abitati.
Inoltre mantiene circa 60 posizioni permanenti e un certo numero di checkpoints e posti di
osservazione, compreso quelli nei villaggi e aree popolate. Contemporaneamente le FA libanesi mantengono dislocate nell’area 3 Brigate e 1 Reggimento di Artiglieria.
Naqoura, Colonnello Gerardo Restaino. “Ringrazio con tutto il cuore i fratelli italiani per le opportunità di sviluppo che ripetutamente ci offrite” - con
queste parole il sindaco di Tiro, Abed el Houssein, ha espresso la gratitudine dei suoi concittadini. Durante la cerimonia di consegna del secondo
camion compattarote, Ghattas al Gharib, sindaco di Rakhaya al Fouchar, così si è rivolto ai partecipanti ed alla comunità locale: “Grazie agli Italiani
le strade del mio villaggio avranno un aspetto dignitoso”.
10 novembre 2009 - La Brigata Friuli subentra all’Ariete al comando del Contingente italiano di Tibnin in Libano
Lo scorso 6 novembre, presso la base “Ficuciello” di Tibnin, ha avuto luogo il passaggio di responsabilità alla guida del settore Ovest di UNIFIL fra
la 132^ Brigata corazzata “Ariete”, comandata dal Gen.B. Carmelo De Cicco, e la Brigata aeromobile “Friuli”, comandata dal Gen. B. Luigi Francavilla,
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NOTIZIE DAL TEATRO
20 ottobre 2009 - Beirut: Nave Aviere ospita la cerimonia di conferimento dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana col grado di Commendatore al Contrammiraglio Boutros Abi Nasr, ex Comandante in Capo della Marina Militare Libanese
Nave Aviere, l’Unità Navale della Marina Militare Italiana impegnata nella Missione UNIFIL al largo delle coste libanesi, ha ospitato, nella serata di
martedì 20 ottobre scorso, durante una sosta al Porto di Beirut, la cerimonia di conferimento al Contrammiraglio Boutros Abi Nasr, da parte dell’Ambasciatore d’Italia in Libano, S.E. Gabriele Checchia, dell’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Il Contrammiraglio Abi Nasr ha ricoperto l’incarico di Comandante in Capo delle Forze Navali Libanesi tra il 2005 e il 2008 divenendo uno dei principali
protagonisti nei rapporti con la Difesa e con la Marina Militare Italiana negli eventi immediatamente susseguenti alla guerra dell’agosto 2006. In applicazione della risoluzione del consiglio di sicurezza della Nazioni Unite 1701 e su specifica richiesta del Primo Ministro Libanese Fouad Siniora, la
Task Force Marittima 425 al comando dell’Ammiraglio di Divisione Giuseppe De Giorgi creò le condizioni per l’avvio dell’Operazione Leonte e determinò
la rimozione del blocco navale in atto nelle acque territoriali libanesi. L’alto ufficiale della Marina Militare Libanese, che ha frequentato il Corso di
Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra Marittima di Livorno e il 2° Corso ISSMI presso l’omologo Istituto a Roma nell’anno accademico 19951996, ha ricordato, nel ringraziare le Autorità italiane, il legame di affetto e di riconoscenza che lo lega personalmente all’Italia, al suo Popolo, alle sue
Forze Armate e tra queste, in particolare, alla Marina Militare. Il Comandante di Nave Aviere, il Capitano di Fregata Cesare Petruzziello, nel fare gli
onori di casa, ha rimarcato la centralità del rapporto marinaresco che lega i due Paesi e che vede nel frangente operativo della missione UNIFIL la
sua proficua realizzazione. L’Ambasciatore d’Italia, S.E. Gabriele Checchia, nel ricordare la figura dell’Ammiraglio Abi Nasr, ha speso parole di ringraziamento nei riguardi della Difesa Italiana e del Force Commander di UNIFIL, Gen.D. Claudio Graziano, nell’occasione rappresentato dal Colonnello
Gerardo Restaino, SNR Italiano presso la missione UNIFIL, per aver reso possibile lo svolgimento della cerimonia a bordo di Nave Aviere.
ATTIVITÀ DI SMINAMENTO
ATTIVITÀ DI SMINAMENTO
Esperti di ordigni esplosivi UNIFIL e sminatori, sostengono la mobilità degli assetti UNIFIL
eliminando tutti gli ordigni inesplosi e mine che possono influenzare la circolazione e la sicurezza del personale UNIFIL.
Inoltre sono coinvolti in attività umanitaria di sminamento a sostegno della Mine Action Coordination Centre (MACC).
NOTIZIE DAL TEATRO
che ha assunto il comando della forza multinazionale che nei prossimi sei mesi contribuirà a far rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel sud del Libano. La cerimonia si è svolta alla presenza del comandante operativo di vertice interforze, Gen. D. Tommaso
Ferro, del comandante di UNIFIL, Gen. D. Claudio Graziano, dell’Ambasciatore d’Italia a Beirut, Gabriele Checchia, delle autorità locali civili, religiose
e militari e del personale di UNIFIL. L’operazione “Leonte 7” è la sesta missione fuori area della brigata aeromobile “Friuli” dopo l’Albania nel 1997,
la Bosnia nel 1998, il Kosovo nel 2000, l’Iraq nel 2004 e l’Afghanistan nel 2008. Alla Brigata “Ariete” va il merito di aver condotto le varie attività
di competenza nel pieno rispetto della risoluzione 1701, consolidando l’immagine del contingente italiano.
17 novembre 2009 - Naqoura: inaugurati un parco giochi ed una piastra sportiva ad Aytarun
Una piastra sportiva polivalente e un parco giochi attrezzato sono stati inaugurati ieri nella cittadina di Aytarun, nella parte sud-orientale dell’area
nella quale opera la missione UNIFIL; si tratta di un intervento reso possibile grazie alla sinergia tra l’Istituto per il credito sportivo, che ha finanziato
la piastra sportiva, l’Istituto per la cooperazione universitaria onlus, che ha provveduto alla realizzazione, UNIFIL, che ha permesso la costruzione
del parco giochi, e il Contingente italiano di Naqoura, che ha curato il coordinamento e la supervisione dell’intervento del valore complessivo di
circa 65 mila euro attraverso la sua cellula della Cooperazione civile e militare. La piastra polivalente è in grado di ospitare diverse discipline
sportive, dalla pallacanestro alla pallavolo, dalla pallamano al calcio a cinque. L’inaugurazione della nuova struttura sportiva e ricreativa è avvenuta
alla presenza del Force Commander di UNIFIL, Generale di Divisione. Claudio Graziano, del comandante logistico dell’Esercito, Generale di Corpo
d’Armata Rocco Panunzi, del presidente dell’Istituto per il credito sportivo, Andrea Cardinaletti, del comandante del Contingente italiano di Naqoura,
Colonnello Gerardo Restaino, del sindaco di Aytarun, Salim Mourad, di autorità locali e rappresentanti dell’Ambasciata italiana in Beirut, dell’Icu e
della cooperazione italiana. Particolarmente significativa è stata anche la partecipazione dell’ex campione del mondo di calcio Francesco Graziani.
“Lo sport è una lingua universale, che ben si addice allo spirito di Unifil e al carattere italiano – ha detto il Generale Graziano ricordando le gesta
sportive del campione italiano che ha voluto al suo fianco durante l’intervento -.
Molto è stato fatto, ma la nostra volontà è quella di contribure ancora e far vedere che siamo qui per supportare il cammino e aiutare”. “Siamo fieri
di aver realizzato una struttura che rappresenterà per tanti ragazzi libanesi un punto di riferimento educativo fondamentale - ha detto Cardinaletti.
Ringraziamo in particolare il Contingente militare italiano di Naqoura, che con costante impegno ha permesso la concretizzazione del progetto”. “In
particolare a nome dei giovani e dei bambini di Aytarun - ha detto il vicesindaco Hajj Najeeb Kowzan - porgiamo il nostro più elevato ringraziamento
e apprezzamento a quanti si sono dedicati affinchè questo progetto vedesse la luce, con la speranza di un futuro colmo di cooperazione per
l’interesse comune”. Dopo il taglio del nastro è stato proprio con una partita amichevole di calcetto tra due rappresentative miste di militari italiani
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ATTIVITÀ DI SMINAMENTO
Squadre di ingegneri e di Explosive Ordnance Disposal bonificano aree contaminate da munizioni a grappolo e altri ordigni inesplosi, come le bombe aeree, razzi e missili.
I terreni sgomberati sono consegnati ai rispettivi proprietari. La MACC stima che attualmente i terreni contaminati dopo la guerra del 2006 ammontano a 48,1 milioni di metri
quadrati. Dalla fine della guerra del 2006, 4.700.000 metri quadrati sono stati bonificati e
oltre 28.400 bombe a grappolo e oltre 4.000 UXOs sono stati eliminati dalle squadre di
sminatori di UNIFIL.
e nepalesi e giovani libanesi che l’impianto sportivo è stato inaugurato nel migliore dei modi: padrino d’eccezione è stato Francesco Graziani, che
si è intrattenuto con ospiti e giovani libanesi prestandosi ben volentieri a qualche tiro in porta e alle foto e agli autografi di rito.
29 novembre 2009 - Tibnin: inaugurato il Municipio di Hamayri
Ieri presso la municipalità di Humayri, cittadina appartenente al distretto di Tiro, nel sud del Libano, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del
nuovo municipio alla presenza del sindaco Malek Rahal, con tutta la giunta municipale, il comandante del contingente italiano e il comandante di
Italbatt 1. I lavori, finanziati per intero con fondi italiani per una spesa complessiva di circa 38.000 euro, sono stati realizzati dal team di cooperazione
civile e militare (CIMIC) di Italbatt 1, l’unità di manovra costituita dal 66° reggimento aeromobile “Trieste” che fa parte della Joint Task Force Lebanon
a guida italiana su base Brigata aeromobile “Friuli”.
È stato completamente ristrutturato un vecchio edificio scolastico in disuso per trasformarlo in sede municipale. L’intervento era stato chiesto direttamente dal sindaco di Humayri per consentire ai cittadini del piccolo centro libanese di avere un punto di riferimento per discutere dei problemi
della comunità. “L’intervento del contingente italiano di UNIFIL è l’esempio della solidarietà delle nazioni e dei popoli del mondo - ha detto il sindaco
Rahal nel suo discorso – e l’Italia si è fortemente impegnata in questo paese e di questo siamo orgogliosi e riconoscenti”. Il nuovo municipio di Humayri, tra l’altro, consentirà alla popolazione di usufruire di una sala adibita ad ambulatorio pubblico che godrà dell’intervento periodico del contingente italiano per la condotta di attività di primo soccorso e cure sanitarie.
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NOTIZIE DAL TEATRO
21 novembre 2009 - Tibnin: il contingente italiano in Libano dona farmaci all’Ospedale di Tiro
Presso la sala conferenze del palazzo delle esposizioni di Tiro, resa disponibile dalla municipalità della città del sud del Libano, è stata effettuata
una donazione di medicinali e materiale sanitario a favore del locale ospedale pubblico da parte del personale di Italbatt 1, l’unità di manovra su
base 66° reggimento aeromobile “Trieste”. La donazione ha avuto luogo alla presenza del Sindaco di Tiro e presidente dell’unione dei sindaci del
distretto Abdul Mushen El Husseini, del comandante del settore ovest di UNIFIL, generale di brigata Luigi Francavilla e del direttore dell’ospedale
dottor Salman Zeiniddine. I prodotti sanitari sono stati raccolti grazie all’impegno dei club Rotary e Lions di Forlì, dall’infermeria di Italbatt 1 e dal
comando del settore ovest di UNIFIL, per un importo complessivo di circa 7000 euro. Il progetto della donazione nasce da una richiesta di intervento
del sindaco di Tiro e del direttore dell’ospedale, unico centro sanitario pubblico dell’area, al personale del team di cooperazione civile e militare di
Italbatt 1. Nel suo discorso di ringraziamento il direttore dell’ospedale dottor Zeiniddine ha sottolineato il forte contributo fornito dagli italiani a
favore della sanità pubblica, tanto da auspicare di poter ribattezzare la struttura sanitaria “Ospedale statale Italiano Libanese”.
CIMIC E CIVIL AFFAIRS
NOTIZIE DAL TEATRO
CIMIC E CIVIL AFFAIRS
Le attività di cooperazione civile-militare sono quelle che permettono maggiormente di mantenere i rapporti con le popolazioni.
Si tratta di attività che esulano da quelle operative e che offrono una serie di servizi che
vanno dall’attività gratuita medica, dentaria, veterinaria e tecnica, tutto ciò che permette di
assistere la popolazione. Inoltre il Contingente UNIFIL conduce diversi programmi di training
per la popolazione civile come corsi di computer, corsi di lingue, corsi di panettiere, lavori
a maglia, yoga, taekwondo. Una delle attività più importanti è l’educazione ai rischi delle
7 dicembre 2009 - Il Contingente italiano alla maratona di Beirut
Circa 33.000 persone hanno preso parte ieri alle diverse gare inserite nella “Blom Beirut Marathon”. L’evento è una delle principali manifestazioni
sportive libanesi e quest’anno ha visto partecipare e correre per le strade di Beirut anche una rappresentanza di 26 “caschi blu” della Joint Task
Force Lebanon, su base Brigata Aeromobile Friuli. La regina delle competizioni podistiche, la maratona da 42 chilometri, è partita alle 07.00 dopo
l’inno del Paese dei Cedri ed il tradizionale colpo a salve di pistola. Il primo classificato in assoluto, l’etiope Mohamed Husien, ha attraversato il traguardo dopo 2 ore e 16 minuti, mentre il primo dei militari italiani a giungere alla fine del percorso è stato il caporal maggiore Matteo Di Marzo,
con il tempo di 3 ore e 18 minuti. La task force Italbatt 2, tra l’altro, ha indetto due premi da assegnare al più giovane bambino e bambina meglio
classificati nella gara dei 5 km. Il comandante di Italbatt 2, colonnello Andrea Carrino, salito sul palco davanti ad un pubblico festoso, ha consegnato
nelle mani dei due piccoli promettenti atleti , Khodor Khodor e Ghya Moutarik, entrambi provenienti dalla provincia di Tiro, due targhe ricordo ed un
lettore MP3 ciascuno. La manifestazione sportiva, coordinata da May El Khalil, presidente della “Beirut Marathon Association”, sta diventando un
appuntamento fisso per il mondo del podismo. Molti erano infatti gli atleti provenienti da paesi stranieri ed è riuscita a raccogliere intorno a se
anche alcune migliaia di ragazzi delle scuole libanesi di ogni ordine e grado.
14 dicembre 2009 - Inaugurata la nuova illuminazione di Al Mansouri
Alla presenza delle autorità locali e di una numerosa rappresentanza di abitanti, ha avuto luogo ieri presso la sala polifunzionale di Al Mansouri la
cerimonia di inaugurazione del nuovo sistema di illuminazione stradale finanziato da Italbatt 2, l’unità di manovra su base reggimento “Savoia Cavalleria”, nell’ambito dei progetti del proprio team di cooperazione civile-militare(CIMIC). Presenti all’evento il sindaco Mohamed Zabad, il comandante
del Sector West generale di brigata Luigi Francavilla ed il comandante di Italbatt 2, colonnello Andrea Carrino. Il portavoce del sindaco nel suo
discorso ha sottolineato come la cittadina libanese debba esprimere un sincero ringraziamento ad UNIFIL e in particolar modo al contingente italiano
per il lavoro che quotidianamente svolge e per gli aiuti che porta all’interno del villaggio.
“A nome del comune e di tutti gli abitanti di Al Mansouri, esprimiamo i nostri più sinceri ringraziamenti per gli sforzi che fate per aiutare il nostro
villaggio. Questa cooperazione e collaborazione riflette l’umanità del popolo italiano e la sincera volontà di aiutare il popolo libanese in generale e
quello del Libano del sud in particolare”.
Il colonnello Carrino ha sottolineato come questo progetto a favore della popolazione di Al Mansouri sia il primo lavoro concepito, sviluppato e
concluso da Italbatt 2 nel corso dell’operazione Leonte 7. Ultimo atto della cerimonia è stato lo scoprimento di una targa commemorativa da parte
delle autorità convenute all’inizio della strada principale del paese e sotto il primo dei 40 lampioni finanziati dal contingente italiano.
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mine. Tale attività mira a ridurre il rischio di lesioni da mine e ordigni inesplosi di sensibilizzazione attraverso attività educative e di formazione. Le lezioni dei peacekeeper variano in
base all’età dei partecipanti e sono condotte con l’aiuto di Dora e Babouche, due personaggi
dei cartoni animati famosi in Libano, che dimostrano il comportamento corretto da adottare
CIMIC E CIVIL AFFAIRS
23 gennaio 2010 - Tibnin: firmato protocollo d’intesa tra la provincia di Tiro e la regione Toscana
Un accordo di partenariato è stato sottoscritto in Libano tra il Presidente dell’unione delle Municipalità della provincia di Tiro ed il Consiglio Regionale
della Toscana. Alla cerimonia della firma ufficiale, che si è tenuta ieri pomeriggio presso la sede del consolato italiano a Tiro, erano presenti il presidente dell’Unione e sindaco della città di Tiro, Abdul Mohsen Al Hussein, il consigliere regionale toscano Lucia Franchini, su delega del presidente
del consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, il consigliere Enzo Brogi, presidente della commissione cultura, il Generale di Brigata Luigi
Francavilla, comandante del settore ovest di UNIFIL, su base brigata aeromobile “Friuli”, il Console Onorario di Tiro, Ahmed Seklaoui e i Sindaci
delle più importanti municipalità della provincia di Tiro: Qana, Naqoura, Shhur, Alma Achaab, El Boustan, Tayr Harfa, Dayr Qanun an Nahr, Burj
Rahhal. Al centro del nuovo accordo la collaborazione tra Regione Toscana e Tiro per realizzare reciprocamente eventi, incontri culturali istituzionali
e di promozione della pace. “Siamo fieri ed orgogliosi di portare avanti questo scambio culturale, sociale e civile – ha detto il sindaco di Tiro – con
la speranza di poter arrivare un giorno alla pace e alla stabilità di questo Paese”. Grande soddisfazione per l’accordo sottoscritto è stato espresso
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NOTIZIE DAL TEATRO
15 gennaio 2010 - Tibnin - Il contingente italiano inaugura tre check points per le forze armate libanesi
Si è tenuta oggi pomeriggio a Naqoura, nel Libano meridionale, la cerimonia di inaugurazione di tre check points fissi realizzati, per le Forze armate
libanesi (LAF), dal contingente italiano in Libano impegnato nella missione UNIFIL. Alla consegna hanno partecipato il generale di brigata Khalil
Msan, comandante del settore sud Litani delle LAF, il generale di brigata Luigi Francavilla, comandante del settore ovest di UNIFIL, su base brigata
aeromobile “Friuli”, e il generale di brigata Hassan Yassin, comandante della 6° brigata libanese. Il progetto ha permesso di acquistare materiali
per la realizzazione di fortificazioni per cinque check points fissi nell’area di responsabilità del Sector West (a Naqoura, Al Bayada, Al Qulaylah, Al
Rashidih e Qaakayet Al Jisr). Sono stati consegnati, inoltre, materiali di equipaggiamento per il personale delle LAF impiegato nei check points al
fine di migliorare le condizioni di sicurezza e facilitare le attività di controllo. “Si tratta di un progetto – ha detto il generale Francavilla – che
testimonia la nostra cooperazione e il serio impegno dell’Italia nell’assistere le LAF”. Il generale ha poi proseguito sottolineando l’importanza di tali
iniziative che si inquadrano nell’ambito della risoluzione 1701/2006 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per sostenere gli sforzi delle Forze
armate libanesi nella stabilizzazione del Sud del Libano. “In questo modo - ha concluso Francavilla – sarà possibile assicurare un futuro migliore
per le nuove generazioni di questo Paese”. Grande apprezzamento per il progetto, portato avanti dalla cellula CIMIC (Cooperazione Civile e Militare)
del Sector West, è stato espresso dal generale Msan. “L’Italia è stata ed è ancora tra i principali Paesi sostenitori del Libano – ha detto Msan – attraverso il suo puntuale contributo in UNIFIL nell’implementazione della Risoluzione 1701 per l’assistenza alle Forze armate libanesi, insieme alle
attività CIMIC e alle donazioni alla popolazione civile”.
CIMIC E CIVIL AFFAIRS
quando ci si trova davanti ad una mina o un ordigno inesploso. CIVIL AFFAIRS aiuta a sviluppare e rafforzare la capacità di organizzazione della società civile e rappresentano UNIFIL
nella ricerca di assistenza tecnica e sostegno finanziario dai donatori esterni internazionali
per i progetti nel sud del Libano.
NOTIZIE DAL TEATRO
anche dai rappresentanti della Regione Toscana. “È un momento significativo - ha sottolineato Lucia Franchini - speriamo che questa firma costituisca
un passo importante verso un equilibrio e una stabilità duratura”. “Questo protocollo non fa altro che sottolineare ancora di più quanto l’Italia sia
vicina alla popolazione libanese, sia attraverso le sue Forze armate che le sue regioni”, ha ricordato il generale Luigi Francavilla rivolgendosi ai
sindaci presenti in rappresentanza delle 58 municipalità della provincia di Tiro. La firma del nuovo protocollo fa seguito ai contatti avviati sin dal
2007 da una delegazione del Consiglio regionale della Toscana con il contingente italiano Unifil nel sud del Libano.
28 gennaio 2010 - Unifil Force Commander Transfer of Authority
Naqoura, Lebanon – The United Nations Interim Force in Lebanon (UNIFIL) today underwent a transfer of command from Lieutenant-General Claudio
Graziano (Italy) to Major-General Alberto Asarta Cuevas (Spain). The hand-over ceremony at UNIFIL Headquarters in Naqoura was attended among
others by the Defence Minister of Lebanon, Mr. Elias Murr, the Spanish Minister of Defence, Mrs. Carme Chacon, the Italian Deputy Minister of
Defence, Mr Giuseppe Cossiga, Lebanese Armed Forces Commander General Jean Kahwagi, Italian and Spanish Chiefs of Defence, General Camporini
and General Rodriguez Fernandez, Members of Lebanese Parliament, senior officers of the Lebanese Armed Forces, Internal Security Forces, General
Security and State Security, regional and local government officials, Ambassadors and senior UN officials. In a farewell speech, Lieutenant-General
Graziano looked back at his three years in command of UNIFIL, pointing to major improvements in the situation on the ground in south Lebanon.
“The cessation of hostilities and respect for the Blue Line have been mostly upheld by the parties,” he said. “The parties’ continued cooperation
with UNIFIL and their steadfast commitment to resolution 1701 have been essential in this regard,” he added. The outgoing Force Commander
praised the Lebanese Armed Forces for its cooperation. “UNIFIL and the Lebanese Armed Forces have developed an effective partnership, which is
the cornerstone for successful implementation of resolution 1701,” he said. He pointed to the challenges that lie ahead, and said: “It is the responsibility of the parties to take advantage of the window of opportunity provided by UNIFIL’s presence to achieve a permanent ceasefire and a longterm solution.” Lieutenant-General Graziano reviewed a UNIFIL Honour Guard and laid a wreath in memory of peacekeepers that lost their lives in
the line of duty. He later signed the Transfer of Authority document and handed over the UN Flag to Major-General Asarta. Major-General Asarta, in
his first speech as Force Commander and Head of Mission, recalled his previous stint with UNIFIL as Sector East Commander from December 2008
to April 2009. We are here to assist the parties to maintain the cessation of hostilities and to move forward towards a permanent ceasefire, he said,
“and we are determined to do it”. He added: “In this spirit, I shall do my very best to ensure the successful implementation of our mandate in
southern Lebanon.” UNIFIL currently has about 12,000 military personnel, including about 780 serving in the Maritime Task Force, from 29 countries.
The civilian component of UNIFIL numbers more than 300 international and some 700 national staff.
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