Redazione/Amministrazione: via Santa Sofia, 27 20122 Milano - tel. 02/58.32.30.55 r.a. - fax 02/58.31.80.01 E-mail: [email protected] PROMOTORE ITALIA Registrazione Tribunale di Milano n. 701 del 10/12/2002 Direttore responsabile Andrea Giacobino Stampa Seregni Industrie Grafiche - Paderno Dugnano (MI) Editore Editrice Skipper s.r.l. Realizzazione a cura di Maria Cristina Balma Sommario gennaio 2005 2 5 6 9 10 11 12 Anno in rosa pallido di M. C. B. Assicurativi sugli scudi, ma le gestioni... a cura di Assoreti Tutti ritornano in fila sui banchi di scuola di M.C.B. L’integrazione funziona al Sud di A. Dis. Risparmiare informati: “eduication”... a cura di Anasf L’angolo dell’avvocato di Carlo Maria Esini L’angolo del commercialista di Luigi Gaffuri Il nuovo codice Assoreti Assoreti ha condotto un’ampia ricerca in collaborazione con la società di consulenza Capgemini, per rilevare le caratteristiche sociodemografiche e produttive, il numero degli sportelli bancari attivi e i promotori finanziari presenti sul territorio italiano, ripartiti in 8.000 comuni. I dati sono ordinati in base a 700 variabili e 70 indicatori di sistema al fine di verificare e valutare l’evoluzione e la crescita del mercato finanziario italiano. I risultati della ricerca sono a disposizione esclusivamente dei 65 associati e saranno particolarmente utili a banche e reti italiane sia per la valutazione di aree potenziali di sviluppo in cui poter fare azioni più mirate, sia per pianificare la costruzione di nuovi prodotti secondo le esigenze del mercato. Sempre da Assoreti per il 2005 è previsto il nuovo codice di vigilanza per gli aderenti, completamente rivisitato. GESTORI OTTIMISTI: MERCATI OK NEL 2005 M E N S I L E D E L P R O F E S S I O N I S T A D E L R I S P A R M I O ANNO III - N. 01 GENNAIO 2005 L’ANNO DELLE RETI che tornano a scuola FOCUS RACCOLTA Tirano ancora le unit linked, calano fondi e Gpf EDUCATION FIRMATA ANASF “Risparmiare informati”: decalogo a prova di truffa STRUMENTI Ma chi l’ha detto che i bond sono davvero sicuri? NETWORK BANCARI Popolare Puglia e Basilicata punta a 200 unità e al multibrand dei prodotti PROTAGONISTI 1&2 RUSSI & RIZZI Il cliente è trascurato dai “global player”. E il pf intelligente può diventare un “private”. IN COPERTINA 3 GESTORI OTTIMISTI: MERCATI OK NEL 2005 6 L’ANNO DELLE RETI 5 FOCUS RACCOLTA 10 EDUCATION FIRMATA ANASF 14 STRUMENTI 9 NETWORK BANCARI 16 PROTAGONISTI 1&2 nelle foto Rossana Russi (sin.) e Gius. Rizzi Auguri 2005 nel segno della professionalità Che cosa dobbiamo augurare alla categoria dei promotori finanziari per il 2005? Ovviamente ci auguriamo tutti che i mercati dei capitali tornino ad essere più attraenti. Ma sappiamo anche che il moderato rialzo previsto dalla maggior parte dei guru della finanza tiene anche in considerazione i fatti macroeconomici e politici, che ad oggi non danno sicurezza di una ripresa duratura e sarà quindi necessario agire con prudenza. Chi svolge la professione di promotore riceve ormai regolarmente le informazioni necessarie per poter prevenire le situazioni critiche che si possono delineare: gli strumenti sono molteplici, alcune società adottano sofisticati sistemi di asset allocation che consentono al promotore di offrire soluzioni adeguate e precise. Innumerevoli sono gli strumenti di selezione dei prodotti e la fruibilità di ogni informazione è ormai alla portata di tutti. Vi sono alcuni segnali dal mondo delle reti e delle istituzioni che indicano un miglioramento strutturale della categoria: tutte le società dedicano e dedicheranno ingenti risorse finanziarie e umane alla formazione, prevedendo aggiornamenti per tutti i livelli professionali, incentivando sempre di più la certificazione €fa ed €fpa da parte dei singoli soggetti. Assoreti sta poi per emanare il nuovo codice di vigilanza (vedi box a fianco) sui promotori finanziari che integrerà la versione esistente deliberata nel ’98 e aggiornata successivamente nel 2001 e nel 2003. Infine la progressiva cancellazione di migliaia di pf dall’albo tenuto dalla Consob indica chiaramente che solo chi svolge seriamente la professione è destinato a rimanere in gioco. L’augurio di PROMOTORE ITALIA, giunto al suo terzo anno e rinnovato nella veste grafica, è pertanto che nel 2005 l’appartenenza all’albo dei pf garantisca la correttezza e l’integrità di chi ne fa parte, così come avviene per le altre categorie di liberi professionisti: l’iscrizione all’albo di un notaio, di un commercialista o di un avvocato, ha sempre dato fiducia al cliente che necessita di una prestazione. Senza che l’episodio singolo negativo metta sempre in discussione la categoria nell’opinione collettiva. € Maria Cristina Balma 1 MSCI (azioni) Mercati & Prodotti Variazione +3,28% DOW JONES (azioni) Anno in rosa pallido Cauto ottimismo per le prospettive delle Borse 2005. Meglio l’UE degli USA, bene gli emergenti. E il petrolio... Variazione +2,30% EUROSTOXX 50 (azioni) Variazione +3,06% NASDAQ (azioni) Variazione +3,99% MIBTEL (azioni) Variazione +6,17% JP MORGAN EMU (bonds) Variazione +1,13% Il mercato dei capitali del 2004 è stato fortemente caratterizzato dall’aumento del prezzo del petrolio, che molto probabilmente continuerà a condizionare nel 2005 l’andamento del tasso di cambio, con ulteriori deprezzamenti del dollaro. Gli analisti sembrano d’accordo nel valutare allettante il mercato azionario, soprattutto quello europeo. Tutto ciò anche se, probabilmente la crescita del PIL europeo sarà inferiore rispetto a quello americano e la “recovery” dell’Europa potrebbe essere vissuta in ritardo rispetto a quella statunitense, con un conseguente sostegno dei mercati locali. Molte aziende europee sono, tuttavia, reduci da processi di forte ristrutturazione che hanno conseguito risultati positivi e dovrebbero dare pertanto un buon impulso all’economia. Se a questi fattori aggiungiamo che molte alternativa all’investimento azionario sono poco attraenti, possiamo sperare in un discreto 2005. I mercati emergenti presentano buone prospettive, con la Cina come motore trainante della crescita. Per quanto riguarda i paesi dell’est europeo in Russia, nonostante la vicenda Yukos continui a persistere e nonostante la tempesta scatenatasi attorno al gruppo Alfa, molti fattori dovrebbero essere favo- revoli alla congiuntura. Anche per l’Ungheria potrebbero esserci buone opportunità. Le obbligazioni aziendali dovrebbero avere rendimenti più favorevoli rispetto ai titoli di Stato e il rischio emittente sembra essere decisamente più limitato rispetto all’anno scorso, anche se la prudenza nei singoli casi sarà sempre ancora necessaria. Secondo gli analisti associati ad Assiom, più della metà dei 1.400 soci prevedono una moderata crescita dell’indice Eurostoxx 50 nel breve termine; mentre per il Dow Jones solo il 46% degli intervistati prevede un moderato rialzo e per il Nasdaq il 52%; il 27% sul Dow Jones prevede stabilità. Più positive sono le opinioni in merito al mercato italiano, con il 62% che pensa che possa crescere più del mercato europeo globale. L’inizio del nuovo anno è pertanto vissuto con un globale moderato ottimismo circa una crescita sostenibile, anche se si attendono nuovi supporti. Il mercato obbligazionario europeo è visto con moderato ribasso dal 53% degli operatori e in stabilità dal 34%; mentre decisamente più negativa è la previsione per i titoli di stato americani per cui il 15% si è espresso per un forte ribasso. € DI M. C. B. Top del mese AZIONE OBBLIGAZIONE Titolo: Isagro Prezzo al 9/11/2004: Euro 3,864 Prezzo al 9/12/2004: Euro 5,758 Performance al 9/12/2004: +48,9% Fonte Caboto Banca Intesa Emittente: Dana Corp Cedola: 9% Scadenza: 14/5/2007 Rating S&P: BB Prezzo al 2/11/2004: Euro 119,70 Prezzo al 2/12/2004: Euro 127,30 Rendimento (Total Return su base mensile) al 2/12/2004: +7,60% Fonte Caboto Banca Intesa FONDO PENSIONE Nome: Secondapensione Linea Espansione Emittente: Crédit Agricole AM SGR S.p.A. Prezzo al 29/10/2004: Euro 7,24 Prezzo al 30/11/2004: Euro 7,42 Performance: +2,43% Fonte Bluerating in collaborarazione con S&P AZIONE OBBLIGAZIONE Titolo: Impregilo Prezzo al 9/11/2004: Euro 0,475 Prezzo al 9/12/2004: Euro 0,388 Performance al 9/12/2004: -18,3% Fonte Caboto Banca Intesa Emittente: Bombardier Capital Fund Cedola: 6,125% Scadenza: 15/5/2011 Rating S&P: BBBPrezzo al 2/11/2004: Euro 102,11 Prezzo al 2/12/2004: Euro 102,71 Rendimento (Total Return su base mensile) al 2/12/2004: -0,59% Fonte Caboto Banca Intesa Nome: Aureo comparto obbligazionario Emittente: Aureo Gestioni SGR S.p.A. Prezzo al 29/10/2004: Euro 106,46 Prezzo al 30/11/2004: Euro 105,51 Performance: -0,89% Fonte Bluerating in collaborarazione con S&P Nome del fondo: Symphonia Fortissimo Valuta: Euro Emittente: Simphonia Sicav Categoria Assogestioni: Fondi Flessibili Rendimento dal 29/10/2004 al 30/11/2004: +4,61% Fonte Lipper Sopra dall’alto Rafael Febres Cordero (Fidelity Investments) e Marco De Benedetti (TIM); sotto Piergiorgio Romiti (Impregilo) FONDO DI DIRITTO ESTERO Nome del fondo: Fidelity Funds Indonesia Fund Valuta: US Dollar Emittente: Fidelity Investment Luxembourg SA Categoria Lipper: Equity Indonesia Rendimento dal 29/10/2004 al 30/11/2004: +10,06% Fonte Lipper COVERED W. ETF Emissione: 13/1/2003 Emittente: Nextra Sottostante: B1 Ethical Euro Rendimento dall’1/11/2004 all’1/12/2004: +3,76% Fonte SocGen Flop del mese FONDO PENSIONE FONDO DI DIRITTO ITALIANO FONDO DI DIRITTO ITALIANO Nome del fondo: BPU Pramerica Obbl. Dollari Valuta: Euro Emittente: BPU Pramerica SGR S.p.A. Categoria Assogestioni: Obbl. Altre Specializzazioni Rendimento dal 29/10/2004 al 30/11/2004: -4,46% Fonte Lipper Tipo: call Emittente: SocGen Sottostante: TIM Strike price: 5 Scadenza: 18/12/2008 Codice Isin: FR0010049262 Performance dal 1/11/2004 al 30/11/2004: +400% Fonte UBM FONDO DI DIRITTO ESTERO Nome del fondo: Plurima Medium Term US Dollar Eur Valuta: Euro Emittente: European & Global Investment Ltd Categoria Lipper: Bond US Dollar Rendimento dal 29/10/2004 al 30/11/2004: -6,48% Fonte Lipper COVERED W. ETF Emissione: 22/10/2003 Emittente: SocGen Sottostante: Dow Jones Global Titans 50 Emu Rendimento dall’1/11/2004 all’1/12/2004: -0,73% Fonte SocGen Tipo: call Emittente: UniCredit Sottostante: Nikkei 225 Strike price: 12000 Scadenza: 11/12/2008 Codice Isin: IT0003640171 Performance dal 1/11/2004 al 30/11/2004: -99,05% Fonte UBM 3 Opinioni a confronto Scelgo Anadarko, AIG e Microsoft 1) Il mercato obbligazionario europeo dovrebbe essere meglio orientato rispetto a quello statunitense. I mercati dei tassi di interesse sono ancora preoccupati per l’andamento dell’inflazione e dell’occupazione negli Stati Uniti, inoltre il programma politico di George W. Bush potrebbe aggravare il disavanzo statunitense. Se parralelamente il dollaro si svalutasse, ciò potrebbe tradursi in una maggiore volatilità dei tassi a lungo termine americani con pressioni al rialzo. Tale pressione sarebbe ancora aumentata dal fatto che le banche centrali in Asia rincomincino a orientare le loro riserve verso monete alternative al dollaro, come l’Euro o lo yen. I rischi di rialzo dei tassi sembrano invece più contenuti per i mercati europei dei capitali. La congiuntura europea è debole e la BCE non dovrebbe mettere in atto mosse decisive sui tassi a breve termine. Dal lato delle obbligazioni governative e dei corporate, i tassi europei sulle lunghe scadenze potrebbero dunque non seguire l’ascesa di quelli americani: pertanto il divario dei rendimenti aumenterebbe a sfavore dei mercati statunitensi. potrebbe rinnovare, a fini politici e congiunturali, lo scenario di svalutazione attuato a metà del 2002. In tal caso aumenterebbe la pressione sulle monete asiatiche dato che questa volta il dollaro dovrà retrocedere rispetto a tutte le monete, non soltanto contro l’Euro. Il livello di 1,40 contro Euro sarà comunque una barriera importante che dovrebbe indurre le banche centrali a intervenire. 3) Sceglierei 2 titoli “value” come Anadarko Petroleum Corp nel settore dell’energia e American International Group in quello della finanza. Nonostante il rally dei titoli value nel 2004, essi offrono valutazioni ancora ragionevoli rispetto alla crescita degli utili. Prenderei anche un titolo della tecnologia come Microsoft, leader di un settore che è rimasto indietro nel 2004. € (Michel Girardin, economic advisor Union Bancaire Privée) domande 1 Considera più interessante l’investimento in titoli di stato e corporate bond europei rispetto a quelli americani? Perché? 2) Nonostante il calo importante della moneta americana nei confronti dell’Euro, vi è ancora un rischio di nuove pressioni al ribasso per il 2005. La nuova amministrazione americana 2 Pensa effettivamente che il dollaro possa ancora perdere terreno nei confronti dell’Euro nel 2005? Fino a quale prezzo di cambio? Se dovesse scommettere su tre titoli azionari americani nei prossimi 12 mesi, quali sceglierebbe? 3 Punto su GE, Motorola e... 1) Una cosa è valutare l’andamento relativo di due classi di obbligazioni, nel senso dell’andamento dei prezzi e dei differenziali di rendimento, altra cosa è inserire nella valutazione guadagni e perdite derivanti dalle posizioni in cambi, quando le due classi sono denominate in diverse valute. Per quanto riguarda le sole performance relative delle obbligazioni, nell’attuale contesto di crescita economica e tassi d’interesse in rialzo le obbligazioni dell’area Euro sono senz’altro da preferire per due principali motivi: perchè in un mercato ribassista gli incrementi dei rendimenti dei bond US sono storicamente maggiori di quelli europei, e perchè il quadro economico europeo è senz’altro più grigio. A questi due fattori si aggiunge la conseguenza dei forti movimenti sui mercati dei cambi delle ultime settimane, che hanno spinto le obbligazioni europee al rialzo e quelle USA al ribasso. Se a questo aggiungiamo che non abbiamo previsioni di discreto apprezzamento del dollaro contro Euro non vi sono pertanto motivi tali da scegliere un portafoglio di obbligazioni in dollari. 2) Riteniamo che non sia da escludere che il dollaro perda ancora terreno contro Euro. Nell’esprimere considerazioni sulla valuta americana, occorre distinguere le valutazioni del dollaro contro Euro da quelle sul dollaro in generale: ormai da mesi i principali analisti disputano delle misure necessarie a ridurre il deficit di bilancio negli USA ma soprattutto il deficit delle partite 4 correnti. Nè si ignora che il meccanismo “da manuale” prevede tra gli strumenti il deprezzamento della valuta. Il forte sbilancio commerciale degli USA è in grande misura relativo alle transazioni in beni e servizi con l’Asia. Il forte deprezzamento del dollaro si è invece sviluppato nei trimestri verso l’Euro più che verso altre valute. Con riferimento alla politica valutaria USA, le autorità statunitensi hanno adottato negli ultimi tre anni un “benign neglect” nei confronti del calo della loro valuta. I motivi dietro le aspettative di un apprezzamento del dollaro contro le principali valute rimangono quindi al momento deboli. Crediamo altresì che non sia da escludere che l’Euro possa testare livelli anche più elevati degli attuali. Un ruolo fondamentale continuerà a giocarlo l’area asiatica. 3) General Electric ha recentemente completato la riorganizzazione delle proprie attività. Le prospettive di crescita sono tornate ad essere positive e, dal prossimo anno, la crescita degli utili dovrebbe tornare ad essere superiore a quella del mercato. La società potrà così recuperare il premio valutativo che l’ha sempre caratterizzata. Schlumberger continuerà a beneficiare di un prezzo del petrolio che può correggere dai prezzi attuali, ma difficilmente scendendo sotto i 30-35$ al barile. Le compagnie petrolifere dovrebbero aumentare gli investimenti in esplorazione ed estrazione, con ripercussioni positive sugli utili della società. Motorola ha finalmente scorporato l’attività dei semiconduttori e dovrebbe avvantaggiarsi della crescita del mercato dei cellulari in Cina e USA, dove ha una forte presenza. € (Santina Percassi, direttore investimenti AAA BANK) Assicurativi sugli scudi, ma le gestioni si difendono A ottobre salgono collocamento e raccolta netta. Tendenza negativa soltanto per fondi e Gpf. Nel mese di ottobre, l’attività di collocamento fuori sede di prodotti finanziari e servizi di investimento svolta dalle imprese aderenti ad assoreti è stata pari a 9,7 miliardi, con un incremento del 19% rispetto al mese precedente. In particolare, è l’operatività sui prodotti ed i servizi del risparmio gestito a fare registrare la crescita più rilevante (+49,3%) arrivando, così, a rappresentare il 44,9% dell’intermediazione complessiva; mentre sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente è risultata l’attività sui titoli. Anche per quanto riguarda la raccolta netta, il mese di ottobre si è concluso con un valore nettamente in crescita rispetto al mese precedente. Le sottoscrizioni al netto dei riscatti infatti, con un ammontare complessivo pari a 493,2 milioni, hanno quasi raddoppiato il proprio valore rispetto al mese di settembre (248,2 milioni). Si tratta di un incremento riconducibile sia ai prodotti ed ai servizi del risparmio gestito per i quali si è riscontrata una raccolta di 132,7 milioni rispetto ai 42,5 milioni di settembre, sia al risparmio amministrato per il quale si è registrato una crescita del 75,2%. In particolare, in quest’ultimo mese sono i prodotti assicurativi (401,9 milioni) e nello specifico le unit linked (324,5 milioni) a polarizzare la maggior parte delle risorse dei risparmiatori seguiti dalle reti di promotori finanziari. Positiva è, anche, risultata la raccolta netta in Gpm (45 milioni); mentre si sono registrati valori negativi di raccolta netta sia per fondi comuni d’investimento (-223 milioni) sia per le Gpf (-117,9 milioni)Complessivamente, la raccolta netta diretta ed indiretta in quote di OICR da parte delle reti, ovvero la raccolta realizzata sia attraverso il collocamento di fondi e Sicav, di GPF, unit linked e di piani previdenziali individuali, è stata lievemente positiva (8,5 milioni); valore che si confronta con il dato di sistema pari a –2,2 miliardi e, quindi, con la raccolta negativa da parte degli altri canali di distribuzione. Per quanto riguarda, infine, il risparmio amministrato il mese di ottobre si chiude con un bilancio positivo sia per i conti correnti (14,7 milioni) sia per i titoli, che grazie al collocamento di azioni sul mercato primario, hanno fatto registrare una raccolta netta di 345,8 milioni. € A CURA DI CAMPIONI NEL MESE & NELL’ANNO Società Ottobre 2004 Settembre 2004 Gen/Ott 2004 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 1.924,4 769,9 95,2 1,2 703,9 264,3 589,9 102,8 91,1 395,9 27,4 2,2 25,2 5.157,5 n.r. 205,9 1.240,6 550,7 50,6 5,1 439,0 181,7 438,3 65,4 134,5 238,4 24,1 1,9 22,2 5.084,6 n.r. 172,7 17.841,9 8.595,8 1.051,2 243,8 6.199,2 3.329,9 5.270,0 953,1 1.259,0 3.057,9 243,8 21,9 221,9 55.923,7 n.r. 2.088,4 9.739,6 8.187,4 100.787,7 8. 9. 10. 11. Fondi comuni e Sicav di diritto italiano Fondi comuni e Sicav di diritto estero Fondi di fondi (1) Fondi speculativi (1) GPF GPM Prodotti assicurativi Vita Tradizionali Index Linked Unit Linked Prodotti previdenziali Fondi pensione Piani previdenziali individuali Raccolta in titoli Conti correnti Altre attività TOTALE Legenda: n.r. = non rilevato; Note: (1) I dati non sono duplicati nelle voci 1 e 2. Raccolta netta ottobre 2004 Unicredi Xelion Banca Rasbank S.p.A. Banca Fineco 103.134 77.411 66.140 Società Raccolta netta 1/1 - 31/10/04 Unicredi Xelion Banca 1.649.691 Banca Mediolanum 1.009.092 Azimut 921.707 Legenda: dati Assoreti (in migliaia di €) estrapolati da PROMOTORE ITALIA INTERMEDIAZIONE LORDA PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO (MILIONI €) Prodotto ASSORETI RACCOLTA NETTA PER TIPOLOGIA DI PRODOTTI (MIGLIAIA €) Prodotto Ottobre 2004 Settembre 2004 Gen/Ott 2004 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Fondi comuni e Sicav di diritto italiano Fondi comuni e Sicav di diritto estero Fondi di fondi (1) Fondi speculativi (1) GPF GPM Prodotti assicurativi Vita Tradizionali Index Linked Unit Linked 8. Prodotti previdenziali Fondi pensione Piani previdenziali individuali 9. Raccolta in titoli 10. Conti correnti -157,2 -61,0 -6,0 1,2 -117,9 45,0 401,9 25,6 51,8 324,5 26,7 1,8 24,9 345,8 14,7 -217,4 -89,8 6,6 4,1 -46,0 58,3 303,3 11,7 97,9 193,7 23,5 1,8 21,7 -135,8 341,5 -264,7 996,5 608,0 231,8 -377,0 825,7 3.151,1 114,8 727,9 2.308,5 240,5 19,7 220,7 276,9 764,0 TOTALE 493,2 248,2 6.452,7 Legenda: n.r. = non rilevato; Note: (1) I dati non sono duplicati nelle voci 1 e 2. 5 Cover E’ la formazione il punto forte e l’elemento in comune fra i programmi delle maggiori reti di pf per il 2005. Debuttano nuovi servizi e nuove figure manageriali. Oltre a innovative formule di fidelizzazione. Senza dimenticare la scommessa di fornire vera consulenza al cliente finale. Tutti ritornano in fila sui banchi di scuola Quali sono i progetti delle reti per il nuovo anno? PROMOTORE ITALIA ha chiesto ai responsabili delle reti italiane di descrivere le azioni per crescere nel 2005 e per mettere a frutto le sinergie delle recenti acquisizioni. Una delle reti protagoniste dello scorso anno in termini di acquisizioni è la rete del gruppo Ras: Rasbank, amministrata da Massimo Arrighi, è riuscita ad integrare i 900 promotori di BNL Investimenti (acquisita a marzo 2004 da Ras e fusa per incorporazione il 1 luglio da Rasbank) in tempi molto ridotti, unificando sotto un unico governo le strutture e razionalizzando le responsabilità degli area manager. A fine anno la banca, che si era presa due anni di tempo per trasferire il portafoglio dei prodotti di BNL Investimenti SGR in altri prodotti collocati o gestiti da Ras, ha già girato il 50% delle masse, grazie 6 ad un’efficiente razionalizzazione e a una piattaforma informatica integrata. Dal punto di vista dell’offerta, «oggi risulta sempre meno efficiente vendere il singolo prodotto», dichiara Arrighi, «è necessario concentrarsi fin da subito sull’asset allocation e dotarsi di strumenti adeguati: Rasbank, con il prezioso contributo di Gian Maria Mossa dell’ufficio marketing prodotti finanziari, ha messo a punto due sofisticati sistemi a disposizione da novembre 2004; ai 500 promotori più esperti è stato fornito il tool informatico denominato wealth plannig, che tiene conto di tutte le variabili necessarie per una buona gestione del cliente e che seleziona tutti i prodotti a disposizione della rete. Wealth planning, dedicato a patrimoni di almeno 100.000 Euro, ha un sistema di “allerting” per indicare al promotore e al cliente, quando si stanno disattendendo gli obiettivi prefissati. I promotori devono sostenere un esame presso l’Università Cattolica per poter avere in dotazione questo strumento e per il 2005 contiamo di abilitarne altri 500. Non sono stati trascurati i clienti di fascia più bassa con un sistema analogo, denominato personal target che, benché tecnologicamente abbia richiesto maggior impegno, è di più semplice utilizzo ed è a disposizione di tutti i promotori. Riteniamo che questi sistemi caratterizzeranno in modo importante il lavoro della rete nel corso dell’anno». Per Davide Passero, condirettore generale di Banca Generali, altra grande struttura reduce da acquisizioni, «il mercato sta vivendo mutamenti strutturali, imputabili a fattori che riguardano sia la domanda sia l’offerta. Di particolare importanza sono i cambiamenti in atto nel tradizionale sistema del welfare state: salute, istruzione e previdenza; il venir meno delle garanzie del passato, rende le scelte di risparmio e investimento delle famiglie, cruciali per la tutela del benessere e del tenore di vita. La risposta di Banca Generali per il 2005? Non potrà che confermare l’orientamento strategico che ci distingue da ormai tre anni: investimenti in formazione e qualificazione professionale dei promotori; centralità di temi quali pianificazione finanziaria, asset allocation e consulenza alla clientela di fascia elevata, per fornire soluzioni a 360° alle esigenze di ciascun investitore». La fusione di Banca Primavera in Banca Generali ha iniziato ufficialmente l’operatività il 1 gennaio 2005, dando origine ad un unico lio”, che offre l’analisi di mercato proposta dal “tactical allocation commitee” del gruppo Generali, il cui team è composto dai responsabili dei poli di asset management italiano, francese e tedesco. Per Unicredit Xelion Banca l’obiettivo nel medio periodo è di continuare a crescere sia per quantità di massa gestita, sia per numero di promotori, con un’attenzione particolare alla crescita qualitativa, cioè alla crescita della massa gestita pro capite. Il business plan prevede un obiettivo a fine 2006 di 2.500 promotori e 20 milioni di Arrighi (Rasbank): «i prodotti, ormai, contano poco. Offriamo un servizio efficiente di wealth planning». Xelion Banca punta a 20 milioni di gestito, Finanza e Futuro Banca cavalca le “partnership”. gruppo che gestisce circa 15 miliardi. Intorno al promotore sono organizzati tutti i servizi di supporto necessari per consentire a due canali distributivi, il canale private banking, e il canale diretto, di aumentare la quota mercato. Per il nuovo anno sono state riconfigurate le figure manageriali di rete con l’introduzione di due nuove figure che affiancano l’area manager: il business manager è il responsabile del risultato economico delle unità di business locali; mentre l’executive manager è responsabile di produttività e sviluppo professionale dei promotori finanziari. La transizione dei promotori alla nuova struttura di rete ha seguito una “matrice di transizione” mirata a salvaguardare i livelli di professionalità presenti. Dal 2005 la rete ha a disposizione una nuova piattaforma creata per l’operatività uniforme di tutti i promotori finanziari e studiata per salvaguardare tutte le funzioni operative attualmente disponibili. Sul fronte della formazione sono previsti un insieme di iniziative modulari, progettate per soddisfare le esigenze di formazione dei consulenti in tutte le fasi della propria carriera, articolate in tre livelli, fino ai cosiddetti“percorsi elettivi”che hanno come fine la certificazione €FPA, in collaborazione con l’Università Cattolica. Sarà avviato un nuovo servizio di web TV, per la trasmissione di video sui servizi di gestione e telegiornali finanziari giornalieri. Attraverso la web TV avverrà inoltre il rilascio della nuova versione dello “strategic portfo- masse gestite. Le masse pro capite dei promotori sono passate da 2,5 milioni nel 2002 a 6 milioni nel 2004: per il 2006 la rete, che ha attribuito all’amministratore delegato Vincenzo Bafunno tutte le funzioni di linea e di staff di Xelion Banca, si è posta l’obiettivo di 10 milioni di patrimonio per ogni promotore. Giorgio Mascherone, direttore generale di Finanza & Futuro Banca (Deutsche Bank), ha presentato in convention a novembre scorso, le nuove strategie a tutta la rete: la banca prevede l’inserimento di 100 promotori esperti entro fine 2005, a cui offrire una percentuale per il valore del portafoglio come ingaggio e come anticipo provvigionale. L’obiettivo è di aumentare l’AUM (asset under management) del 25% portandolo da 8,1 miliardi di oggi a 10 a fine 2005. Per l’offerta di prodotti, sono previste altre partnership strategiche con le principali case di investimento estere, oltre al recente accordo siglato con Fidelity Investments, con cui la rete si è arricchita di 69 comparti della Fidelity Funds Sicav per una ottimale diversificazione. Per la rete di Pietro Giuliani, il 2004 è stato un anno molto importante perché ha sancito (con la quotazione in borsa) la completa autonomia del gruppo. Azimut ha realizzato così l’obiettivo di diventare una public company il cui controllo è nelle mani di 765 persone che lavorano per la società a ogni livello e che sono organizzate un un patto di sindacato. Tutti insieme questi azionisti individuali detengono il 23,35% del capitale: il resto del capitale, flottante, vede una ampia presenza di investitori istituzionali che includono importanti società di gestione internazionali. Nonostante l’impegno per la quotazione, l’attività ordinaria è proseguita senza rallentamenti. L’anno si è chiuso con una crescita del patrimonio gestito e amministrato pari al 20% circa. Nel 2005 Azimut conta di proseguire l’inserimento di promotori, solo esperti selezionando le migliori professionalità sul mercato: nell’ultimo anno i promotori sono passati da 780 a 900. Sul fronte-prodotti saranno lanciati due nuovi fondi (un obbligazionario e un flessibile) e l’avvio della nuova SGR specu- In senso orario: Massimo Arrighi, Giorgio Mascherone, Vincenzo Bafunno e Pietro Giuliani 7 Cover AXA SIM punterà sul “total return” Per il 2005 AXA SIM guidata da Marco Sturmann (nella foto) intende ampliare ulteriormente la gamma prodotti selezionando nuove case di investimento specializzate in total return e gestione attiva da affiancare a Carmignac Géstion, Anima, Kairos, Financière de lativa, con l’offerta del primo fondo hedge puro; anche le gestioni si arricchiranno di un nuovo sistema di gestione della liquidità legato al conto corrente. Dopo aver chiuso il ciclo formativo sull’asset allocation, Azimut inizierà nel 2005 un piano di formazione dedicato all’efficienza nella gestione dell’impresa individuale. Il piano coinvolgerà tutti i promotori Azimut con l’obiettivo di migliorare la capacità di individuare punti di forza e punti di debolezza dell’attività dal punto di vista imprenditoriale. La rete del Credito Emiliano nel 2005 si concentrerà sulle regioni del centro nord, come Emilia Romagna, Veneto e Toscana. Il piano commerciale coordinato da Marco Riva, responsabile della divisione pf Credem, sempre nell’ottica di poter rispondere a nuove esigenze da parte della clientela, terrà in forte considerazione le logiche di bancassurance per poter offrire nuove opportunità di business. Al fine di consolidare il recente reclutamento effettuato, a breve sarà lanciato un innovativo piano di fidelizzazione capace di premiare sia le grandi professionalità con ampi portafogli sia i giovani dalle performance commerciali significative. Ma, soprattutto, basato su criteri di accesso semplici e potenzialmente facili da raggiungere. Anche per Credem la formazione prevede l’ottenimento della certificazione €FPA, con un proprio specifico corso. La rete di Banca Sella, che sta raccogliendo i frutti in seguito alla riorganizza8 l’Echiquer e Odey Am, per le GPF AXA Selection e le unit linked. Entro giugno verrà lanciata una nuova unit linked di diritto lussemburghese che avrà come sottostante fondi di fondi hedge: i clienti potranno investire in prodotti speculativi (che coniugano buoni rendimenti e rischi contenuti) a partire da 10.000 Euro. In virtù del conseguimento degli obiettivi è stato organizzato un nuovo contest che porterà i migliori 120 pf in Brasile ad aprile. zione della rete ottenendo buoni incrementi rispetto al 2003 sul portafoglio medio per promotore, rende operativa una divisione costituita da promotori finanziari di elevato standing appositamente formati denominata “consult advisor”, attraverso i quali la SIM proporrà il prodotto di “consulenza in materia di investimenti in strumenti finanziari” di Sella Capital Management a clientela qualificata. Sella Consult, inoltre, sta valutando una serie di società di gestione per ampliare anche nel 2005 la gamma dei prodotti offerti e stipulare una convenzione analoga a rente e completo di tutti i prodotti e servizi bancari e finanziari posseduti, oltre a un’informativa costante sui titoli che presentano particolari fattori di rischiosità. Nell’ottica di sviluppo della rete, oltre alla selezione dei promotori indirizzata verso soggetti di alto profilo e professionalità accertata, sarà aperto un nuovo ufficio a Modena. Per la rete delle Banche Popolari Unite (BPU), dopo aver chiuso il 2004 con oltre 300 milioni di raccolta, il responsabile commerciale Stefano Lenti prevede di fare una forte azione di sviluppo nel nord Italia: «l’anno prossimo infatti l’accordo di collaborazione sarà esteso anche agli sportelli della Banca Popolare Commercio e Industria: potremo pertanto svilupparci in nuove province, con un’espansione della rete nel sud Lombardia, in Emilia Romagna (Parma, Piacenza, Modena, Bologna), nelle altre province piemontesi (oggi siamo già presenti a Torino) e nelle province di Padova e Firenze». Nel 2004 è stato già effettuato l’accordo con gli sportelli di Banca Carime in Puglia, Calabria e Basilicata, dove sono entrati 30 nuovi promotori. Sul fronte dei prodotti assicurativi, la rete conta sulla raccolta con la nuova polizza di BPB Assicurazioni Vita, Prospettiva Plus, presentata di recente a tutta la rete con un road show di 8 tappe. La polizza contiene all’interno dello stesso con- Due nuovi fondi, un “hedge” e didattica per Azimut, Credem vuole con i corsi la certificazione €fa. Previste più di 2.000 giornate-uomo per BPU SIM. quella recentemente conclusa con Schroders. E’ previsto un ampliamento in più aree tematiche dell’offerta di Sella Consult Academy, vera e propria università indirizzata ai promotori con corsi tecnici e istituzionali; alcuni corsi saranno di carattere motivazionale, altri svilupperanno il tema del risparmio assicurativo, altri ancora le tematiche giuridico-normativo e l’utilizzo delle piattaforme informatiche utilizzate dalla Rete. E’ stato attivato il nuovo servizio di assistenza investimenti come naturale evoluzione della definizione della propensione al rischio e degli obiettivi di investimento della clientela e il “termometro del rischio” (per misurare il grado di rischio degli strumenti finanziari): il fine è fornire al cliente la “posizione unica” per informarlo in modo traspa- tratto una gestione di Ramo I, a rendimento minimo garantito, abbinata a comparti di ramo III tipo Unit linked Nel 2005 inoltre, BPU SIM, nell’ambito di una politica di ricerca di una sempre maggiore qualificazione professionale della propria rete di promotori finanziari, dedicherà ampio spazio all’attività formativa: infatti, oltre ai normali corsi previsti nel piano di formazione (più di 2.000 giornate-uomo), i migliori promotori frequenteranno un corso di eccellenza per l’esame €FPA. La prima edizione si terrà a Milano: l’attività formativa avrà inizio a fine febbraio e sarà finalizzata al sostenimento dell’esame nella sessione di luglio. € DI M. C. B. Reti & Reti L’integrazione funziona al Sud il network della Popolare Puglia e Basilicata punta a 200 unità. In sinergia con la banca. Gli obiettivi di sviluppo, nonché le linee strategiche, sono fissate dal business plan approvato dal CdA della banca, che prevede il traguardo di un network di 200 promotori finanziari entro i prossimi due anni da dislocare in tutte le aree nuove e storiche di insediamento delle agenzie, con portafogli pro-capite, a seconda dell’allocazione geografica, in linea con la media del sistema. La rete, composta al momento di 70 risorse tra manager e promotori, continua l’attività di reclutamento dal basso verso l’alto: la ricerca infatti è orientata verso pf, pf professional e manager, ciascuno con ruoli, esperienze, remunerazioni ed incentivazioni diverse, in modo da creare un giusto mix tra professionisti con lunga e Il progetto di sviluppo della rete di promoprovata esperienza e competenza e giovani catori finanziari della Banca Popolare di Pupaci e desiderosi di svolgere questa attività. Doglia e Basilicata rientra in una delle struttupo aver creato lo “zoccolo duro” in Puglia, Basilire centrali della banca affidato a Paolo cata e in Campania, vi saranno importanti inD’Ambrosio (nella foto), parte integrante del gressi in Campania, Lazio, Abruzzo e Veneto. management della banca e in staff al vicediCom’è articolata la vostra offerta in termini rettore generale Giuseppe Crupi. La banca, di prodotti? nata nel 1883, presieduta da Raffaele d’EcL’offerta è molto variegata infatoltre a tutti i consueti prodotti D’Ambrosio: «obiettivi e budget ti, di raccolta ordinari della banca, i comuni con la capogruppo». promotori possono offrire anche Multibrand prodotti e formazione. mutui ipotecari e ulteriori prodotti a più alto valore aggiunto e consulenziale, in grado di dare risposte qualificate alle esigenze del mercato. clessis e diretta da Errico Ronzo, ha attualNella gamma dei prodotti di esclusivo collocamente 106 sportelli dislocati tra le piazze mento della rete abbiamo prodotti che rientrano storiche della Puglia e della Basilicata oltre nel segmento del risparmio gestito, nel comparad alcune nuove aperture e acquisizioni in to assicurativo e anche in quello dei prodotti e Molise, Campania, Lazio, Abruzzo, Marche, servizi bancari ordinari, con un ventaglio multiVeneto e Lombardia. brand. Società come Anima, Aletti SGR, AmeriPROMOTORE ITALIA ha chiesto a D’Ambrocan Epress, Arca SGR, BPL Fondicri, Eurovita sio di descrivere l’attività del Servizio PromoSpA, Fineco Gestioni, Franklin Templeton, Pioner tori Finanziari. Asset Management S.A., garantiscono profesQuando è nata la vostra rete e quali sono sionalità, prestigio e competenza. I livelli provvii vostri obiettivi di sviluppo? gionali stabiliti, garantiscono ottimi ritorni ecoLa nostra rete è nata alla fine di febbraio nomici proporzionati ai ruoli ricoperti. 2003 con quattro grandi punti di forza: manQuali sono sinergie e collaborazioni con la dato diretto della banca; prodotti dedicati capogruppo? esclusivamente alla rete di promotori finanLa sinergia che si è voluta creare tra il canale diziari; uffici integrati nella banca; obiettivi, forstributivo dei promotori finanziari e quello delle mazione e comunicazione interna comuni tra dipendenze, direi che è il vero punto di forza sul dipendenze e promotori. quale si basa tutto il progetto. I due canali lavoLa rete, tramite il mandato diretto della banrando insieme per “obiettivi e budget comuni”, ca, costituisce uno dei tre canali di vendita, garantiscono una perfetta integrazione tra due oltre gli sportelli e la Banca Virtuale. modi diversi di approcciare il mercato: i nostri promotori utilizzano talvolta spazi attigui e indipendenti alle dipendenze; mentre in alcuni casi hanno uffici all’interno. Vivendo pertanto la quotidianità lavorativa si condividono non soltanto gli obiettivi dell’azienda, ma anche la filosofia di vita ordinaria. Tutte le postazioni sono dotate degli strumenti informatici e tecnologici necessari per svolgere l’attività: i promotori infatti, utilizzando la stessa procedura informatica che usano gli addetti titoli della dipendenza, sono in grado di controllare l’andamento della posizione dei propri clienti, anche da casa utilizzando pc portatili, concessi in comodato ai più meritevoli. Per la nostra banca il promotore più che un collaboratore è considerato un “collega”: viene coinvolto in occasione di manifestazioni, road show, iniziative di cross-selling, ma anche e soprattutto in percorsi formativi e nel processo di comunicazione interna aziendale. Che cosa offrite ai pf in termini di formazione? La formazione è un altro punto di forza sul quale la nostra banca ha fortemente puntato attraverso la qualificata collaborazione di docenti universitari e consulenti specializzati del settore. L’esistenza all’interno del Centro di Formazione della Banca a Gravina in provincia di Bari di una scuola di formazione dedicata esclusivamente al “mondo della Promozione Finanziaria” evidenzia l’importanza che diamo a questo settore. L’iter formativo, al quale partecipano anche dirigenti della banca, è articolato in moduli. Prevedete di offrire la cosiddetta “pura consulenza” ai clienti? Vendita e consulenza sono due facce della stessa medaglia. In quest’ottica la banca ha come imminente obiettivo la costituzione di un pool di promotori professional da portare all’esame €FPA. L’offerta della cosiddetta “consulenza pura” dipenderà molto da come sarà disciplinata a livello normativo e recepita dal mercato. Solo allora, con un quadro di riferimento più preciso e soprattutto maturo, potranno essere prese decisioni oculate e in coerenza con un argomento così complesso ed articolato che, anche come tramite Assoreti, stiamo seguendo con molta attenzione. € DI A. DIS. 9 Top Speakers Risparmiare informati: “education” per tutti Anasf partecipa da protagonista ad una delle prime iniziative educational sul risparmio realizzata da un ente pubblico nel nostro Paese. Lo scorso 23 novembre è partita infatti la prima iniziativa pilota per l’educazione permanente dei risparmiatori con l’Anasf in veste di protagonista. L’associazione presieduta da Elio Conti Nibali ha, infatti, partecipato ad un progetto, promosso dalla Provincia Autonoma di Bolzano, Assessorato all’Innovazione, ricerca, sviluppo e cooperative e realizzato in collaborazione anche con il Ctrrce, Centro tecnico regionale di ricerca sul consumo europeo. Il progetto si chiama “Risparmiare informati” è un’iniziativa rivolta a tutti coloro che intendono acquisire gli strumenti appropriati per risparmiare in modo intelligente. La campagna informativa è rivolta all’investitore e all’investitrice medi e prevede uno svolgimento biennale. Il primo atto di questa campagna informa- tiva è stato rappresentato dalla diffusione dell’opuscolo “Risparmiare informati a partire dallo scorso 23 novembre sul territorio di Bolzano: il decalogo per il risparmio intelligente” realizzato con il contributo tecnico dell’Anasf nelle persone del consigliere nazionale Antonio Abate (nella foto a destra) e del coordinatore regionale del Trentino Alto Adige Luciano Liccardo (nella foto in basso), che hanno ideato i testi dell’opuscolo. Si tratta di un decalogo-questionario di facile consultazione, il cui fine non è solo quello di informare i consumatori sulle diverse opzioni del mondo del risparmio, ma anche di aiutarli ad individuare gli obiettivi prioritari a cui il risparmio stesso è finalizzato. È insomma una sorta di corso propedeutico al risparmio, volto ad aiutare ad apprenderne gli elementi e le sfaccettature utili sia ad individuare gli obiettivi che a scegliere le forme del risparmio, valutandone appieno gli eventuali rischi. Per il 2005 è prevista la realizzazione di una seconda brochure che darà spazio ai prodotti e servizi di investimento, raggruppandoli per macro-categorie. La pubblicazione permetterà, inoltre, l’approfondimento dei testi normativi che disciplinano la materia del risparmio. € A CURA DI ANASF Al tavolo con i consumatori Si è aperto il dialogo tra l’Anasf e le maggiori associazioni dei consumatori. Una delegazione al massimo livello dell’associazione di categoria dei pf ha partecipato infatti mercoledì 24 novembre alla riunione del gruppo di lavoro sul credito, istituito presso il CNCU - Consiglio Nazionale dei Consumatori degli Utenti, che si è svolta mercoledì 24 novembre presso la sede del ministero delle Attività produttive a Roma. All’incontro sono intervenuti il presidente dell’Anasf Elio Conti Nibali, il vice presidente vicario Luigi Criscione e il vicepresidente Guido Rispoli, che hanno così presentato ufficialmente l’attività svolta dai promotori finanziari e dall’Associazione. L’evento ha rappresentato una importante occasione di dialogo e di conoscenza reciproca tra le associazioni dei promotori finanziari e dei consumatori con l’obiettivo di favorire una maggiore conoscenza dell’importanza del ruolo e dell’attività del pf. Il Cncu è l’organismo collegiale, istituito presso il Ministero delle attività produttive che raduna le 14 più importanti associazioni dei consumatori del nostro Paese. 10 L’angolo dell’avvocato C’è una casta di sacerdoti: sono gli uomini dell’edp Nelle banche e nelle SIM, come in gran parte delle moderne corporations, vi sono i rappresentanti di quella casta sacerdotale che si è sviluppata dagli anni ’70 in poi e che, nonostante l’evolversi della sua religione, non ha perduto mai una parte infinitesimale del potere che ha saputo da subito conquistarsi. I singoli “pontefici” vivono lontano dalle luci della ribalta, sempre vicini agli scranni del potere (leggi consiglio di amministrazione) ne determinano spesso sottilmente le scelte, senza mai comparire nelle cronache nel bene o nel male. Quando parlano “officiano” e la loro opinione non si discute: “è”. Mi riferisco ovviamente agli uomini dell’edp, ovvero a chi si occupa dell’informatica in azienda: nonostante lo sviluppo dell’informatica personale, sia in termini di cultura di base sia di progresso tecnico, all’interno delle aziende il potere dell’edp non è mai venuto meno. Ciò è particolarmente vero per gli intermediari finanziari i quali, per l’ordinato e proficuo esercizio della propria attività sono obbligati a trattare immani quantità di dati in tempi sempre più brevi e con accuratezza sempre crescente. Devono infatti sia movimentare senza soluzione di continuità le transazioni, sia essere sempre in grado di assolvere ad obblighi di documentazione minutamente prescritti dalla normativa di settore, sia disporre di adeguata informativa in tempo reale sulla situazione di migliaia di clienti. Il tutto in uno scenario di integrazione ed interconnessione con i flussi del mercato e degli altri operatori. Va da sè che non si può prescindere dal supporto fornito dalle tecnologie informatiche e che spesso alle loro esigenze si deve sacrificare qualcosa. Così, per esempio, avviene con il diritto del proprio agente promotore finanziario al rendiconto previsto dall’art.1749 del codice civile. Il comma secondo di tale norma così dispone: “il preponente consegna all'agente un estratto conto delle provvigioni dovute al più tardi l'ultimo giorno del mese successivo al trimestre nel corso del quale sono maturate. L'estratto conto indica gli elementi essenziali in base ai quali è stato effettuato il calcolo delle provvigioni. Entro il medesimo termine le provvigioni liquidate devono essere effettivamente pagate all'agente.” lo dalle sue società prodotto, come può eseguire un calcolo accurato per i promotori dell’incorporata che hanno tutt’altro sistema di calcolo e/o società prodotto? La risposta è banale: a mano. Ma si tratta di una risposta che nessun tecnico edp vi darà mai. E poi costa troppo. Ho avuto anni fa un’esperienza assai significativa: un mio cliente avanzava delle pretese su un’indennità contrattuale che nessun promotore aveva probabilmente mai richiesto in esito alla risoluzione del rapporto. Si trattava Come abbiamo già viIl diritto del pf a percepire esattamente sto lo scorso mese realizzare un rendile provvigioni maturate messo conto provvigionain difficoltà quando le società si fondono. le accurato è estreE l’informatica gioca brutti scherzi. mamente difficile anche perchè spesso i dati giungono all’intermediario distributore di un calcolo piuttosto complicato sul portafogià accorpati dalle società prodotto. glio relitto e sulla sua composizione. Dopo la Così capita molto spesso che l’edp, incapace prima minaccia di decreto ingiuntivo su una di svolgere il compito, imponga delle semplififatturazione approssimativa fatta dal cliente, cazioni che, inevitabilmente, comprimono il dimi telefonò il responsabile amministrativo ritto dell’agente. della società che mi disse di fare pure il decreto ingiuntivo, in quanto non erano in grado La prova che la situazione che descriviamo di fare il calcolo esatto dell’indennità e prefesia assai vicina al reale ci viene data dalla rivano pagare alla notifica la cifra approssimastoria recente di molte fusioni e incorporaziotivamente calcolata dall’ex agente. ni: i promotori della società incorporata (o delSe l’episodio può far sorridere, il problema rela rete ceduta) hanno dovuto in moltissimi casta aperto e, come vedremo il mese prossisi accontentarsi non solo di un sistema informo, non esiste in realtà una soluzione semplimatico incapace di fornire i dati sulla storia e ce sul piano giuridico o, quantomeno, su quelsulla situazione del portafoglio della propria lo giudiziario per tutelare il diritto del promotoclientela, ma addirittura di pagamenti apre a percepire esattamente le provvigioni che prossimativi, acconti su provvigioni e renha maturato. € diconti inesistenti. Del resto se la società incorporante ha una DI CARLO EMILIO ESINI certa struttura provvigionale e riceve i dati so- 11 Top Speakers Le disposizioni normative vigenti prevedono per i proventi derivanti dalla partecipazioni in OICR di diritto estero un regime fiscale diverso da quello applicabile ai fondi comuni di diritto italiano. Come è noto, questi ultimi, se autorizzati al collocamento nello Stato italiano, sono soggetti ad una tassazione per competenza imputata quotidianamente alla quota del fondo il cui valore sconta pertanto il prelievo fiscale maturato sino a quel momento. Nel caso di risultati negativi le minusvalenze possono essere portate in diminuzione dei risultati positivi del fondo conseguiti nei quattro anni successivi, ma non possono essere utilizzate dall’investitore che abbia chiesto il rimborso della quota anticipatamente. Una diversa disciplina è invece prevista per i fondi e le Sicav di diritto estero in quanto la tassazione è prevista soltanto nel caso di effettivo realizzo del provento in sede di rimborso o di negoziazione della quota. Occorre tuttavia distinguere gli OICR armonizzati da quelli non armonizzati e gli OICR autorizzati al collocamento da quelli non commercializzabili in Italia. Ci si limita peraltro in questa sede ad analizzare gli effetti fiscali nel solo caso di redditi conseguiti da persona fisica non nell’ambito dello svolgimento di attività di impresa. Ai sensi dell’art. 8, comma 5, del D.lgs 21 novembre 1997, n. 461 i redditi (di capitale) derivanti dalla partecipazione in OICR esteri conformi alle direttive comunitarie (cd. armonizzati) e autorizzati al collocamento in Italia sono soggetti ad una ritenuta a titolo di imposta nella misura del 12,5% applicata dalla banca corrispondente. In assenza di autorizzazione al collocamento nel territorio italiano, i proventi delle quote di OICR armonizzati, in quanto percepiti senza l’intervento di un intermediario residente (sostituto di imposta), devono essere inseriti dal contribuente nella dichiarazione dei redditi ed assoggettati a tassazione separata ai sensi dell’art. 16 bis del T.U.I.R. Differenti effetti fiscali sono previsti per i redditi derivanti da OICR di diritto estero, non conformi alle direttive comunitarie, che concorrono a formare il reddito complessivo dell’investitore anche se sono percepiti da soggetti non esercenti attività d’impresa. 12 L’angolo del commercialista Tasse sui fondi italiani ed esteri: istruzioni per l’uso Più precisamente, la base imponibile è formata dai proventi distribuiti ai partecipanti del fondo e dalla differenza (se positiva) tra il valore di rimborso e quello di sottoscrizione. Nell’ipotesi, alquanto remota, di collocamento autorizzato in Italia di quote di OICR non armonizzati, la normativa fiscale vigente prevede l’obbligo in capo all’intermediario residente che interviene nel pagamento dei proventi di effettuare una ritenuta del 12,5% a titolo di acconto. Anche in questo caso, il contribuente no alcune questioni interpretative in ordine alle modalità operative della tassazione. I redditi derivanti dalla partecipazione in OICR armonizzati ed autorizzati al collocamento concorrono alla formazione del risultato della gestione “maturato” essendo soggetti alla stessa aliquota d’imposta del 12,5%, consentendo al percettore di mantenere l’anonimato. Il regime del risparmio gestito ammette la compensazione dei redditi di capitale e dei redditi diversi derivanti dagli investimenti effettuati dall’intermediario gestore e pertanto conIl regime fiscale è diverso: dalla corrono indifferentemente a determinare imposizione per competenza si passa il risultato imponibile a quella prevista solo nel caso di sia le plusvalenze maeffettivo realizzo. E i non autorizzati... turate, sia le minusvalenze maturate. Nel caso di investimento in quote di OICR armonizsarà pertanto tenuto a determinare il reddito zate, ma non collocabili in Italia, vi è da chiecomplessivo imponibile inserendo in dichiaradersi se i relativi proventi possano essere rizione annuale il reddito derivante dalla partecicondotti al regime di tassazione tradizionale pazione nell’OICR non armonizzato e portando della gestione ovvero debbano essere dedotti in detrazione dell’imposta complessiva l’impordal risultato della gestione e inseriti dal cliente to dedotto relativo alla ritenuta d’acconto subinella dichiarazione dei redditi per essere asta in sede di percezione del provento. Quanto soggettati a tassazione separata. detto si riferisce all’ipotesi di sottoscrizione diL’art. 7, comma 4 del D.lgs 461/97 nell’elenretta delle quote da parte dell’investitore, a secare le tipologie di redditi che devono essere guito del collocamento in Italia di un intermeportati in diminuzione del risultato della gestiodiario abilitato ovvero, in assenza delle necesne indica espressamente i “proventi derivanti sarie autorizzazioni per offerta in Italia, per inida quote di organismi di investimento collettivo ziativa assunta dallo stesso investitore. mobiliare soggetti ad imposta sostitutiva” e L’investimento in quote di OICR esteri (anche pertanto esclude che detti proventi possano se non armonizzati) può essere effettuato anessere ricondotti al regime gestito. Si tratta che nell’ambito di una gestione individuale tuttavia di una scelta normativa non condivisidi portafogli, come previsto dagli art. 39 e 45 bile se si considera la natura dell’investimento del Regolamento Consob n. 11522/98, in rela(fondo armonizzato), la medesima aliquota prezione alla quale sia stata esercitata l’opzione vista dal regime gestito e dalla tassazione seper il regime gestito. In tale contesto si pongo- Giro Poltrone parata (12,5%) e la presenza di un intermediario abilitato (il soggetto gestore) che consentirebbe, quale sostituto di imposta, di evitare al contribuente un adempimento fiscale. Analogamente, l’art. 7, comma 4, prevede che debbano essere sottratti dal risultato della gestione i redditi che concorrono a formare il reddito complessivo del contribuente e, conseguentemente, anche i proventi derivanti da OICR non armonizzati. In assenza di specifica indicazione normativa è da ritenere che l’intermediario gestore, anche in coerenza con la soluzione adottata per i fondi non collocabili in Italia, non debba applicare alcuna ritenuta d’acconto sul reddito di capitale percepito dal cliente non configurandosi quale soggetto incaricato di pagare i proventi derivanti dalla partecipazione agli OICR, né a maggior ragione, di riacquistare o di negoziare le azioni o quote. Altra questione attiene il concorso nella determinazione del risultato della gestione delle minusvalenze derivanti dall’investimento in quote di OICR non collocabili in Italia (armonizzati o non armonizzati) le quali, in base all’interpretazione data successivamente all’entrata in vigore del D.lgs 461/97, devono essere necessariamente considerate redditi diversi negativi, non essendo accettabile la nozione di reddito di capitale negativo. Anche in questo caso, l’art. 7, quarto comma, si limita a prevedere che i redditi che concorrono a formare il reddito complessivo del contribuente e quelli soggetti ad imposta sostitutiva debbano essere dedotti dal risultato della gestione cui applicare l’imposta sostitutiva, non contemplando l’ipotesi che dall’investimento in quote di OICR possa conseguirsi anche un reddito diverso negativo. Si tratta pertanto di stabilire se nel momento di determinazione del risultato fiscale della gestione (alla fine dell’anno o alla chiusura del rapporto) sia corretto rilevare redditi diversi negativi maturati relativi a OICR non armonizzati o non collocabili in Italia, ovvero se la rilevazione della minusvalenza e la sua imputazione al risultato debba avvenire solo nel momento di effettivo realizzo della stessa. La seconda soluzione appare preferibile in considerazione della natura ambigua del reddito derivante dall’OICR che può essere accertata definitivamente soltanto in occasione della liquidazione dell’investimento. € DI LUIGI GAFFURI Paola Bianco, ex Generali AM SGR, è la nuova responsabile dei prodotti azionari per i mercati USA di Euromobiliare AM GR (gruppo Credem). A luglio Paolo Banfi (ex Sistema AM SGR) ha assunto il ruolo di responsabile delle gestioni patrimoniali mobiliari. Intanto in Banca Euromobiliare, nella struttura di pf romagnola coordinata da Stefano Tosi, entra Daniele Vincenzi che lascia Finanza & Futuro Banca. A Milano arriva invece Francesco Panico da Banca Esperia, con un portafoglio clienti di 26 milioni. Infine la business unit finanza di Credem, coordinata da Rossano Zanichelli, ha istituito la Finanza Advisory Desk (FAD) a supporto della divisione private banking, guidata da Paolo Magnani. FAD è una struttura che fornisce consulenza e informazioni per monitorare il rischio di portafoglio. Nella struttura di Milano di Banca Fideuram entrano due group manager da Banca Generali: Antonio Fuina e Claudio Bernuzzi. Insieme a Fabrizio Allasia, nuovo regional manager del Piemonte di Finanza & Futuro Banca, arrivano 20 nuovi colleghi (tutti da Xelion Banca). Con funzioni intermedie di coordinamento opereranno i group manager Maria Teresa Fruttero e Claudio Revelli dalla nuova sede operativa di Savigliano, insieme a Silvio Aguzzi, Monica Bosco, Marco Chionetti, Giancarlo Ferrero, Giancarlo Giordano, Alessandro Gosio, Sandra Isoardi, Giustiniano La Vecchia, Carlo Mauratelli, Roberto Pio, Giuseppe Trucco ed Elisa Vaglienti; mentre a Cuneo i nuovi ingressi sono Carlo Belliardo, Fabio Bovetti, Alberto Gorzegno, Enrico Platano e Alessandro Tardivo. Pasquale Maione (presidente del comitato scientifico di €fpa Italia) è entrato come manager in AWD Sim nell’area Puglia. Genesi Sim, la società napoletana di Marco Esposito, ha acquisito un nuovo pf proveniente da Banca Leonardo per la zona di Prato: Mauro Sereni ha 70 milioni di portafoglio. In AXA SIM da Newtra IM SGR entra Antonio Gatta come institutional advisory manager: risponderà a Marco Fusco, alla guida dell’institutional advisory & retail distribution. La SIM guidata da Marco Sturmann ha inoltre aperto 3 nuove agenzie a Cremona, Rovigo e Ancona dirette rispettivamente da Emanuele Zarattini, Mosé De Stefani e Fabio Gianbartolomei. A Cremona i promotori sono Cinzia Abbondio e Luigia Luisa Sanseverino, a Rovigo Doriano Callegari, Massimiliano Dolcetto, Roberto Melon e Valter Pellegrini. L’area manager di Banca della Rete Luca De Luna rafforza la regione pugliese con nuovi ingressi provenienti da Arca Network: Fernanda Bonalumi, district manager, Gaetano Paciello, team manager, Massimo Bonante e Maurizio Delli Carri. Da Aletti Invest SIM arrivano due nuovi area manager: Franco D’Angelo per la Liguria e Piemonte e Paolo Acocella per il Centro Sud. In Banca Lombarda entrano tre nuovi private banker: Alessandro Gandola a Milano, Fabio Vanzi e Alessandro Celani a Roma. All’interno della banca Enrico Pierasanti è stato intanto nominato responsabile dello sviluppo del business. In Crédit Suisse Italy Walter Sperb sostituisce Fabrizio Lemme come responsabile delle gestioni di private banking. Meliorbanca ha aperto una nuova sede a Brescia coordinata da Paolo Schmidt che ha lasciato Unicredit private banking. Nella rete di BPU SIM entrano a Napoli Gino Vastolo, Luigi De Prisco e Roberto Napoli; a Chieti arrivano Giovanni Di Fonzo; mentre ad Ancona fanno il nuovo ingresso Mario Lanzolla, Stefano Merli e Marcello Sorrentino. A Novara arriva da Banca Fideuram Donato Visone, a Varese Giorgio Ferrario sempre da Banca Fideuram, a Pavia Alfonso Ferrari e Enrico Sfondrini. A Lodi inoltre Francesco Donzelli e Luigi Parazzini risponderanno direttamente alla sede. Nel CdA di Banca Fideuram è entrato Riccardo Faini come consigliere indipendente, Bruno Mazzola è entrato nell’esecutivo. Silvana Bufo lascia Banca 121 e diventa responsabile della filiale di San Giovanni Rotondo in Puglia di Uln, società di consulenza indipendente. Sempre da Banca 121, Giulio Mainardi a Firenze entra in Uln come portfolio manager. 13 Formazione L’obbligazione non è “obbligante” I bond non sono la forma più sicura d’investimento. Perché i fattori che li costituiscono... Contrariamente a quello che usualmente si pensi, le obbligazioni non costituiscono una delle forme più sicure d’investimento, né sono uno degli strumenti finanziari più semplici da comprendere. Quest’affermazione, se certamente non sconvolge i lettori, può suscitare qualche perplessità. Tutti sanno, infatti, che le informazioni che riguardano un’obbligazione sono facilmente accessibili quanto quelle dei fondi comuni: prezzo, cedola, rendimento e durata sono elementi pubblicati giornalmente sui quotidiani, inoltre, ci si può rivolgere sempre alla propria banca per avere le informazioni su quelle di cui non sono diffuse le caratteristiche. D’altra parte, non è certamente un personaggio mitologico l’investitore che chiede in banca di acquistare quella specifica obbligazione perché ha visto sul giornale quanto rende, quanto costa, quanto dura, ecc…. Oggi gli investitori, memori di eventi recenti, sono forse guidati da un maggiore sospetto verso le obbligazioni “consigliate” in banca, ma 14 questo li spinge ancora di più a fare (ed a sbagliare) da soli, prendendo per una succursale delle Tavole della Legge i numeri che leggono sul giornale. IL CASO PIÙ SEMPLICE: A TASSO FISSO Il prezzo di un’obbligazione è l’elemento che ha immediato impatto sulle tasche dell’investitore, anche se quello che ne fa determinare l’acquisto è il così detto “rendimento effettivo” pubblicato sul giornale. Vediamo, prima di tutto, da cosa è determinato il prezzo. Finanziariamente, il prezzo pagato per acquistare un’obbligazione non è altro che la somma dei valori attuali di tutti i redditi generati, in momenti successivi, dall’obbligazione stessa. In via generale, si tratta di considerare gli importi pagati dalle singole cedole e dal rimborso del capitale al termine dell’investimento, tenendo conto del tempo che intercorre tra la data dell’acquisto e le data in cui avvengono i pagamenti. Matematicamente, il prezzo è dato da una relazione di questo genere: Per semplicità di scrittura, si adotta la seguente rappresentazione generale: cioè, sommatoria dei valori attuali di tutti i flussi di cassa (pagamenti) forniti dall’obbligazione, dove ad ogni flusso di cassa corrisponde una singola cedola e, al termine, il pagamento contestuale del capitale e dell’ultima cedola maturata. Commentiamo gli elementi costituenti le due formule: 1) Ptq – E’ il così detto “prezzo tel quel”, in altre parole il prezzo totale pagato per ac-quistare l’obbligazione; tale prezzo deve comprendere anche il valore maturato dalla cedola in corso (rateo) calcolato nel modo seguente: a) I giorni di maturazione della cedola sono determinati tenendo conto della data in cui avverrà la liquidazione del titolo acquistato e non dell’effettiva data di acquisto (quindi si devono tenere presenti i giorni di mercato aperto successivi alla negoziazione, che intercorrono fino alla data di liquidazione); b) se, ad esempio, la cedola iniziasse a maturare il giorno 1 gennaio 2004 con data di stacco 1 luglio 2004 (182 giorni complessivi) e l’acquisto fosse stato fatto il giorno 28 gennaio, la liquidazione avverrebbe il giorno 2 febbraio (terzo giorno di mercato aperto successivo alla negoziazione, essendo non lavorativi i giorni 31 gennaio e 1 febbraio). La cedola, in tale data, sarebbe maturata per 32 giorni, quindi se il rendimento lordo nominale annuo dell’obbligazione fosse il 5%, il valore del rateo sarebbe: La differenza tra il “prezzo tel quel” pagato e il valore del rateo si definisce “prezzo secco” (Ps): e corrisponde al prezzo del solo titolo, escludendo l’importo maturato dalla cedola in corso. 2) c1 º cn – Sono gli importi pagati periodicamente (di norma ogni 6 o 12 mesi); corrispondono al tasso di rendimento nominale diviso per la frequenza annuale di pagamento degli interessi. 3) Vn – Valore nominale dell’obbligazione rimborsato alla scadenza (per convenzione è posto uguale a 100). 4) t1 º tn – È il tempo, misurato in anni e frazione di anno, che intercorre tra la data di acquisto dell’obbligazione e la data in cui è percepito il corrispondente flusso di cassa (interesse periodico o capitale rimborsato più l’ultimo interesse); ogni periodo frazionario è calcolato dal rapporto tra il numero di giorni effettivi tra le due date, come sopra individuate, e il numero totale di giorni di un anno assunto uguale a 365. 5) i – È il tasso di interesse unico che rende la somma dei valori attuali di tutti i flussi di cassa percepiti uguale al prezzo tel quel pagato all’acquisto dell’obbligazione: è noto come “Tres”, (tasso di rendimento effettivo a scadenza) ed è l’informazione in merito al rendimento dell’obbligazione che, pubblicata sui giornali, guida l’investitore nella sua scelta d’investimento (ancora più rafforzata dall’aggettivo “effettivo” e dal fatto che il rendimento sia a scadenza: per l’investitore, l’obbligazione avrà effettivamente dato quel frutto complessivo quando sarà giunta a maturazione). 6) Fk – Nella formula generale, rappresenta qualsiasi flusso di cassa corrisposto dall’obbligazione in un determinato istante di tempo. Se osserviamo con un po’ di attenzione la (1), possiamo vedere che il prezzo tel quel dipende (si dice “è funzione”) da una serie di diversi elementi (variabili). Per meglio visualizzare la relazione tra il prezzo tel quel e gli altri elementi possiamo scrivere: dove: In – è il tasso di interesse nominale annuo dell’obbligazione, f – la frequenza annua di pagamento degli interessi; t – è il tempo di pagamento di ogni flusso di cassa rispetto alla data di acquisto dell’obbligazione; Vn – è il valore nominale rimborsato a scadenza (che, come detto, per conven-zione è costante e pari a 100); i – è il tasso di rendimento effettivo a scadenza (Tres). Trascurando il valore nominale, che è una costante e accomuna tutte le obbligazioni, si osserva che il prezzo tel quel dipende (è funzione) di quattro variabili che differiscono tra un’obbligazione ed un’altra e ne differenziano il comportamento. Ora, è evidente che per una qualsiasi obbligazione a tasso fisso l’unico elemento su cui il mercato può intervenire è il tasso di rendimento effettivo (gli altri sono elementi caratteristici fissi dell’obbligazione) e il prezzo si trova a reagire solo in funzione dei cambiamenti del tasso; ma è ugualmente evidente che, nel confrontare un’obbligazione con un’altra, non si può prescindere dalle altre variabili e dagli effetti che esse hanno sul “carattere” proprio dell’obbligazione. Pertanto, considerando l’insieme degli elementi caratteristici, è difficile poter dire a prima vista se un’obbligazione viene incontro alle esigenze dell’investitore meglio o peggio di un’altra. Teniamo presente che, pur trascurando il valore nominale, il prezzo tel quel di due obbligazioni è legato ad una rappresentazione quadridimensionale (quattro sono le variabili in gioco), che si riduce a tridimensionale se si accomunano nel confronto obbligazioni aventi la medesima frequenza di pagamento degli interessi. Pur semplificandoci la rappresen- tazione a tridimensionale, le nostre capacità induttive sarebbero in ogni caso molto limitate se solo volessimo comprendere il comportamento delle due obbligazioni al variare del solo Tres. Andare oltre la semplice rappresentazione sul piano (bidimensionale) crea difficoltà alla capacità della nostra immaginazione di raffigurare cosa “succederebbe se…” modificassimo una delle variabili (cioè, se mettessimo a confronto obbligazioni con caratteristiche diverse). Per questo motivo, quando si analizza il comportamento di un’obbligazione, si usa sottintendere “cosa succede se …, a parità delle altre condizioni”. CONSIDERANDO IL TRES Prima facciamo qualche opportuna considerazione sul Tasso di rendimento effettivo a scadenza (Tres) Come già visto, il Tres è un “tasso unico” che si può ricavare per tentativi (approssimazioni successive) dalle formule (1) o (2), facendo in modo che il prezzo tel quel risultante si approssimi sempre di più a quello pagato con l’acquisto dell’obbligazione. Siccome il processo di attualizzazione, utilizzato per le formule suddette, non è altro che il processo inverso di quello di capitalizzazione, discende, come conseguenza, che il Tres può essere visto, contemporaneamente, sia come tasso di sconto dei flussi di cassa futuri e sia come tasso di capitalizzazione degli stessi flussi di cassa verso il valore finale ricevuto alla scadenza (valore nominale più ultima rata di interessi). Se si assume questo punto di vista, si comprende che il Tres è, in linea generale, un “falso” rendimento del titolo, perché presuppone che tutti gli importi incassati durante la vita del titolo siano completamente e nuovamente investiti, sino alla sua scadenza, ad un tasso di impiego “esattamente” uguale al Tres stesso. Dovrebbe essere palese che que- sta condizione è estremamente difficile da realizzare, nelle normali condizioni in cui è fatto l’investimento, per almeno 2 motivi: a) Il Tres è una variabile matematica (incognita) che dovrebbe trovare riscontro nella realtà per ogni singola data in cui vengono incassati gli interessi e per il medesimo arco temporale (diverso per ogni data di incasso) che intercorre fino alla scadenza. Ammettendo che tale tasso corrisponda effettivamente a quello di mercato, dovrebbe essere disposto lungo una curva piatta (in pratica una retta orizzontale) in modo da essere insensibile alla durata, ma sappiamo che, in condizioni normali, i tassi sono tendenzialmente crescenti con l’aumentare del tempo considerato e si dispongono lungo una curva. b) Gli impieghi di denaro sul mercato obbligazionario sono possibili sulla base dei valori correnti di titoli acquistabili per tranche minime corrispondenti, nel nostro caso a 1.000 Euro di valore nominale. Ciò significa che l’importo degli interessi incassati deve corrispondere “esattamente” al prezzo corrente (tel quel) del titolo che si vorrebbe acquistare (possiamo immaginare uno zero coupon con scadenza uguale all’obbligazione posseduta, il cui prezzo di acquisto sia uguale all’importo degli interessi). Anche questa è una condizione praticamente irrealizzabile. Detto ciò, è chiaro che il Tres è solo un tasso “medio”, che serve a valutare la capacità dell’obbligazione di essere sufficientemente remunerativa qualora si verificassero le ipotesi suddette, ma che, preso come verità dall’investitore o dal promotore finanziario, è assolutamente fuorviante. Vedremo però che, nel rispetto di determinate condizioni, il Tres può essere raggiunto, almeno in via teorica, con una buona approssimazione a determinate condizioni. DI VALTER VACCHINI consulente Forbank, gruppo Forrad 15 News & News Albo promotori Angolo Rosa Russi (Copernico SIM): cliente trascurato dai “global player” Rossana Russi, 36 anni promotore finanziario di Copernico SIM di Udine, nonostante una brillante carriera professionale nel settore finanziario, è tornata dopo qualche anno al suo primo amore; subito dopo la laurea in scienze politiche, la Russi ha intrapreso la carriera di promotore finanziario nell’allora Prime Consult Sim dal 1994 al 1999. Grazie agli ottimi risultati conseguiti in termini di raccolta e capacità manageriali, la sede le offrì la posizione da dipendente come responsabile marketing e sviluppo e selezione del personale per le filiali di Padova, Treviso, Mestre e Udine per l’ormai Banca Generali. Nel 2001 la Russi è parte attiva nell’unificazione delle reti che sono confluite in Banca Generali, diventando regional manager per tutta l’area Veneto e Friuli, oltre al coordinamento di cinque filiali e un punto d’investimento e la gestione di 50 promotori finanziari con 400 milioni. Dopo quest’esperienza all’interno di un’azienda, la passione per l’indipendenza e la coerenza con la sua filosofia professionale fanno ritornare la giovane manager al suo primo mestiere, con maggior convinzione. «La trasformazione dei grandi gruppi – dice – ha purtroppo trascurato la salvaguardia del cliente; i global player sono concentrati sul conto economico dell’azienda e ho sentito la necessità di ritrovare una realtà che potesse dare consulenza reale clientela. Tra tutte le offerte ricevute dai grandi gruppi, ho scelto Copernico SIM perché rappresenta esattamente quello di cui il fruitore ha bisogno in totale indipendenza e autonomia da altre logiche aziendali». A questo punto però il portafoglio era da ricostruire e la Russi è riuscita non solo a recuperare molti ex clienti, ma anche a sviluppare l’attività: «oggi seguo solo l’alto target, da 200.000 Euro fino a 5 milioni, oltre ad occuparmi della selezione del personale e della formazione per la SIM, grazie all’esperienza maturata precedentemente». Secondo la promotrice di Verona, che opera nelle province di Verona, Mantova, Vicenza e Pordenone, l’Italia non è ancora pronta per la consulenza a parcella, tranne in caso di imprese o clienti con grandi patrimoni e quindi esigenze particolari: là, cioé, dove la consulenza a 360 gradi richiede molto lavoro, oltre al coinvolgimento di diverse professionalità, rendendo necessario che il lavoro effettuato sia in qualche modo remunerato. SOSPESI Federico Alessandri (60 giorni), residente a Segromigno in Monte (LU), pf Rasbank Giorgio Annavini (30 giorni), residente a Macerata, pf Banca Fideuram Paolo Brunino (90 giorni), residente a Padova Francesco Camassa (90 giorni), residente a Torino, pf Banca Generali Giovanni Dembech (90 giorni), residente a Moncalieri, pf Banca SAI Enrico Giuseppe Piacentini (60 giorni), residente a Rescaldina (MI), pf Sanpaolo Invest SIM Luigi Preatoni (90 giorni), residente a Inveruno Daniele Traggiai (60 giorni), residente a Viareggio RADIATI Giuseppe Del Giudice, residentre a Galatone (LE) Andrea Fagnani, residente a Verona Silvia Franzolin, residente a Correzzola (PD) Andrea Ledri, residente a Verona Vittorio Lavot Richeri, residente a Milano Fabrizio Salvatori, residente a Spoleto Angolo “Private” Promotore o private banker? Simili, ma non troppo Il termine private banker è ormai utilizzato per definire professionisti che non sempre svolgono lo stesso mestiere: a volte si parla di dipendenti di banche o intermediari preposti alla gestione di clientela con elevati patrimoni, altre volte si parla di pf che gesticono grandi clienti. Il private banker all’interno di una struttura, deve essere in grado di poter fornire non solo gli strumenti tipici del risparmio gestito, ma anche tutti i servizi accessori per la gestione fiscale e legale che forniscono al grande cliente un contributo prezioso; raramente il guadagno di un private è parametrato alla raccolta e il suo ruolo all’interno delle strutture è normalmente dirigenziale con obblighi e benefit. 16 PROMOTORE ITALIA ha chiesto al vincitore del Premio Le Tre Frecce d’Argento e della Finanza della categoria private banker, Giuseppe Rizzi, di descrivere brevemente la sua attività. Rizzi, 34 anni, lavora per Banca Euromobiliare e gestisce clienti con un patrimonio dai 2 ai 5 milioni di Euro; laureato in economia e commercio alla Bocconi, ha iniziato la carriera nel 1997 in Comit, poi in UBS e in Albertini Syz fino a novembre 2004. «La scelta di Banca Euromobiliare – dichiara – mi permette di avere un’offerta di servizi e prodotti completa e di soddisfare al meglio la clientela che seguo da molto tempo, dandomi anche la possibilità di ampliare il raggio di azione, grazie alla forza del gruppo. Seguo dal ’99 i clienti direttamente in qualità di dipendente e le sinergie e la collaborazione che si vive all’interno sono per me fondamentali».