“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Documento conclusivo del corso di formazione docenti organizzato dal Centro Servizi per l’Handicap (CSH) del distretto di Sassuolo nelle giornate del 24, 27 e 30 Novembre e del 5 Dicembre 2006 A cura di Maria Assunta Barbieri, Maria Cristina Bertolani, Amalia Dimeco, Paola Frigieri, Lorenza Pini Sassuolo, 29/06/2007 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Il Centro Servizi per l’Handicap (CSH) del distretto di Sassuolo ha organizzato, nelle giornate del 24, 27 e 30 Novembre e del 5 Dicembre, un corso di formazione docenti sull’“Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di 1° grado per gli alunni in situazione di handicap”. Il corso, pur non avendo avuto un’alta affluenza, ha stimolato la riflessione e l’impegno dei partecipanti a condividere con le scuole del territorio quanto appreso dagli esperti e le considerazioni elaborate dal gruppo di lavoro. Questo documento nasce dalla voglia di fare di queste persone e dal loro desiderio di agevolare una scelta difficile per ciascun adolescente, specialmente per chi è in situazione di svantaggio. Il gruppo di lavoro riunito presso l’IPSIA Don Magnani, in relazione alle indicazioni ricevute negli incontri di aggiornamento seguiti, ha deciso di produrre questa pubblicazione per una più puntuale collaborazione e informazione tra le scuole dei diversi ordini presenti nel Distretto. INDICE 1. “cos’è per noi l’orientamento…” 2. “Sentiamo gli esperti…” 3. “La scuola secondaria di I grado propone e orienta…”: progetti orientamento: accoglienza, conoscenza di sé/metodo di studio, educazione alla scelta, continuità 4. “La scuola secondaria di II grado propone e orienta…”: progetti accoglienza, orientamento, continuità 5. “…e dopo la scuola…”: cosa il nostro territorio offre 6. “…pro e contro…” 7. “proposte operative…” 8. “…concludendo…” 9. Allegati 1/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” “cos’è per noi l’orientamento…” Sono state elaborate diverse definizioni di “ORIENTAMENTO” che sarebbe opportuno conoscere prima di ragionare sul profondo significato di questa parola. Alcune, tra le più significative, possono chiarire le idee a proposito di questo concetto così articolato e complesso. Si intende per “orientamento scolastico e professionale l’insieme dei procedimenti che tendono ad accertare le attitudini di un individuo per indirizzarlo alla scelta di una scuola o di un lavoro.” “ORIENTARE significa dirigere e indirizzare qualcuno verso una determinata attività”. Inoltre si può affermare che “l’Orientamento consiste nella capacità di compiere delle scelte e aumentare la competenza di sé, attraverso la percezione del proprio “saper fare” in autonomia o con un aiuto.” “L’orientamento è cruciale nei momenti di passaggio da un grado di scuola ad un altro, nei quali occorre fare un’analisi dei prerequisiti, per sapere cosa c’è stato prima, quali sono le attitudini, gli interessi e la motivazione, per preparare l’ingresso all’interno dell’Istituzione scolastica di grado superiore”. Inoltre l’orientamento è stato definito come “la capacità di adattarsi alle caratteristiche sociali”. Questa definizione va oltre il concetto di orientamento scolastico e rientra in quello più ampio di formazione permanente. Anche secondo la normativa (direttiva del MPI del 6/8/1997 n. 487) relativa all’ORIENTAMENTO SCOLASTICO, “esso viene definito come parte integrante dei curricoli di studio e più in generale del processo educativo e formativo fin dalla scuola dell’infanzia. Si esplica in un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità degli alunni di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita.” Le azioni delle scuole relative all’orientamento sono mirate alla realizzazione di iniziative all’interno delle attività curriculari svolte da docenti formati in riferimento all’organizzazione scolastica, alle abilità relazionali nel rapporto educativo, ad una didattica orientativa e all’impiego di tecnologie didattiche. Sono orientanti anche iniziative di studio-lavoro, di esperienze in campo sociale, della cultura e del volontariato, di preparazione e di verifica della scelta degli studi, e verifica dei risultati ottenuti. Si dovrebbero attuare, all’interno di ogni scuola, interventi mirati a prevenire la dispersione scolastica ed a favorire il successo formativo. Prima di procedere alla stesura il gruppo ha convenuto di condividere la seguente definizione di orientamento elaborata dal servizio formazione della Regione Emilia Romagna: L'orientamento consiste in un insieme di attività volte ad aiutare le persone a prendere decisioni (sul piano educativo, professionale e personale) e ad attuarle, in un processo di accompagnamento lungo tutto l'arco della vita. L’orientamento riguarda sia l'educazione alla scelta di percorsi di istruzione e formazione, sia l'educazione alle opportunità professionali, finalizzata alla conoscenza, anche diretta, del mondo del lavoro. Tutti gli enti e le istituzioni che hanno una finalità educativa, formativa o sociale (scuole, università, enti di formazione professionale, centri per l'impiego...) contemplano anche l'orientamento tra i loro obiettivi prioritari. 2/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” “Sentiamo gli esperti…” INTERVENTO DELLA DOTT.SSA CHIARA BRESCIANINI (responsabile Ufficio per l’Area di Sostegno alla Persona del CSA di Modena) Vengono presentati i dati relativi all’Orientamento alla scelta dei percorsi scolastici successivi alla scuola secondaria di primo grado degli alunni disabili della provincia di Modena. La lettura dei dati porta ad alcune considerazioni: • Il numero complessivo di disabili che frequentano gli istituti superiori è in aumento grazie ad interventi legislativi mirati, in particolare alcuni articoli della legge-quadro sull’integrazione dei disabili e i vari decreti sull’innalzamento dell’obbligo scolastico e formativo; • nel corso degli ultimi 7 anni il numero di alunni disabili iscritti ai Licei è aumentato costantemente, passando da 24 (a.s. 2000/01) a 65 (a. s. 2006/07); • lo stesso andamento hanno avuto le iscrizioni agli Istituti Tecnici: da 55 a 113; • negli Istituti d’Arte la tendenza sembra andare nel senso del mantenimento degli iscritti; • gli Istituti Professionali hanno avuto un andamento altalenante tra aumenti e cali e tuttavia rimangono quelli che accolgono il maggior numero di alunni disabili, con una percentuale intorno al 60% del totale. Sono numerosi gli elementi di accoglienza segnalati dai diversi Istituti: l’attivazione di buoni rapporti con gli esperti dell’A.USL e con i genitori degli alunni disabili, la predisposizione e la documentazione di percorsi di integrazione coinvolgendo anche il territorio, l’attivazione di progetti scuola/formazione, la presenza di servizi di informazione e consulenza, il raccordo con gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado, la disponibilità di spazi attrezzati, di strumenti informatici, di risorse umane. La situazione tuttavia non appare omogenea, tanto è vero che tra gli elementi critici compaiono scarsità di spazi e risorse umane quantitativamente e qualitativamente non adeguate. Vengono segnalati inoltre il turn over continuo dei docenti di sostegno e le difficoltà ad integrare il Piano Educativo Individualizzato nella programmazione della classe. Interessante è, infine, il dato relativo alle ipotesi di scelta del percorso successivo alla scuola secondaria di primo grado, da cui emerge come circa l’80% degli alunni disabili della provincia intenda rimanere all’interno del sistema scolastico. Si tratta di un grande risultato per un cammino di integrazione iniziato all’incirca una quindicina di anni fa e, d’altra parte, mostra come siano possibili ulteriori margini di ampliamento. INTERVENTO DEL DOTTOR GIORGIO BORGHI (Responsabile programmazione e gestione formazione in area sociale e assistenziale Provincia di Modena) La Provincia di Modena finanzia il “Progetto Quadro Provinciale a supporto dei processi di formazione professionale di giovani in situazione di handicap”. Le modalità di accesso prevedono che sia già instaurato un rapporto fra il soggetto e la sua famiglia ed il Servizio Sociale competente per territorio. Sarà nell’ambito di tale rapporto che congiuntamente verrà valutata l’opportunità di accedere alle azioni educativo/formative proprie di tale “Progetto Quadro”. 3/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Con questi corsi non si acquisisce una professionalità definita ed immediatamente spendibile sul mercato del lavoro, ma le attività educativo/formative proprie del “Progetto Quadro” aiutano il soggetto ad acquisire comportamenti, consapevolezza, capacità relazionali e sociali che potranno aiutarlo ad inserirsi nel mercato del lavoro. I progetti vengono presentati da enti di formazione accreditati dalla regione e hanno lo scopo di accompagnare i ragazzi disabili nel loro percorso formativo. I progetti, aperti a ragazzi dai 15 ai 26 anni prossimi al termine dell’iter scolastico, durano mediamente 3 anni, a seconda della diagnosi e prognosi del singolo soggetto. Nel caso di Sassuolo il servizio sociale di riferimento fa capo all’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena – Distretto di Sassuolo – Servizio Sociale- Unità Operativa Cure Primarie – Servizio Salute Disabili Adulti con sede in via Cavallotti 138 Sassuolo. Tel 0536 883715. Il Responsabile è il dr. Lorenzo Morini La coordinatrice dell’equipe di educatori direttamente interessati al Progetto Quadro è la dr.ssa Anna Teggi. INTERVENTO DI DIMECO AMALIA (Rappresentante delle famiglie di alunni disabili) Il rappresentante dei genitori degli alunni disabili sottolinea come l’orientamento di tali alunni sia particolarmente delicato e richieda grande attenzione da parte di tutti i soggetti coinvolti. Sin dalla scuola secondaria di I grado dovrebbero essere più sistematici e generalizzati i percorsi che favoriscono l’ingresso dei ragazzi alla scuola secondaria di II grado, in modo tale che questo avvenga senza traumi. Sarebbe opportuno individuare momenti di conoscenza delle strutture che gli alunni disabili intendono frequentare perché possano cominciare a relazionarsi con le nuove persone e con i nuovi ambienti. A questo proposito, e almeno per il primo anno delle superiori, sarebbe necessario che fosse garantita la continuità del personale educativo per la gestione del passaggio. Sarebbe inoltre utile che nei diversi ordini di scuole venisse data una maggiore visibilità alle figure specifiche che si occupano dell’orientamento cui i genitori dei ragazzi disabili possano fare riferimento. Il solo parere del referente dell’A.USL non può essere sufficiente, in quanto questi conosce lo studente esclusivamente dal punto di vista clinico e non nella quotidianità. Infine, l’inserimento nella scuola secondaria di II grado non deve dipendere solo dalla patologia, ma tenere in considerazione anche altri fattori, quali l’autonomia, gli interessi, le potenzialità. RELAZIONE DELLA DOTT.SSA LILIANA GUERRA (neuropsichiatria infantile, A.USL di Modena, Distretto di Sassuolo) Sono stati presentati i dati relativi agli studenti disabili che frequentano le scuole superiori del territorio del distretto. 4/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” 17% 4% Professionali Licei Tecnici 21% 58% Artistici Sulla base di questi dati emerge come gli istituti professionali accolgano la percentuale più alta di studenti disabili. Ciò crea un evidente squilibrio e rischia di invalidare gli sforzi volti all’integrazione delle istituzioni scolastiche coinvolte. Diventa quindi strategico l’orientamento nelle scuole secondarie di I grado; in questa fase è necessario individuare progetti di vita realistici che tengano presenti anche gli istituti tecnici e i licei. Qui è possibile predisporre percorsi mirati soprattutto (ma non solo) per alunni disabili gravi o gravissimi, la cui situazione oggettiva non consente di ipotizzare una prosecuzione degli studi presso l’università e neppure una qualche forma di inserimento nel mondo del lavoro. Tenere in considerazione tutte le istituzioni scolastiche presenti sul territorio ha diversi aspetti positivi: • ridimensionamento del numero degli alunni disabili negli istituti professionali e, di conseguenza, migliore qualità degli interventi di integrazione; • maggiori risorse per tutti gli studenti disabili; • coinvolgimento nella politica dell’integrazione di un maggior numero di alunni e di insegnanti e, pertanto, maggiore ricchezza di esperienze, di confronto, di iniziative; • ricaduta positiva dal punto di vista formativo/educativo per gli alunni di tutti gli istituti scolastici; • maggiore chiarezza nei confronti delle famiglie e degli alunni disabili in relazione al futuro: non vengono alimentate speranze con scarso fondamento e si lavora insieme per la costruzione di un progetto realistico e realizzabile. 5/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” “La scuola secondaria di I grado propone e orienta…”: progetti orientamento: accoglienza , conoscenza di sé, educazione alla scelta… La Scuola Secondaria di I grado accoglie gli studenti e le studentesse nel periodo di passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza, ne prosegue l’orientamento educativo, eleva il livello di educazione e di istruzione personale di ciascun cittadino e generale di tutto il popolo italiano, accresce le capacità di partecipazione e di contributo ai valori della cultura e della civiltà e costituisce, infine, grazie agli sviluppi metodologici e didattici conformi alla sua natura secondaria, la premessa indispensabile per l’ulteriore impegno dei ragazzi nel secondo ciclo di istruzione e di formazione. Le finalità che la scuola secondaria di primo grado è tenuta a perseguire per garantire il diritto personale, sociale e civile all'istruzione e alla formazione di qualità sono riportate nelle "Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di 1° grado " legge 12 marzo 2003 sul riordino dei cicli: □ Sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, affettive, operative, creative,ecc) per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile Scuola dell' educazione integrale della persona □ Far acquisire allo studente una immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale Scuola che colloca nel mondo □ Favorire l'iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale mettendolo in condizione di operare scelte realistiche nell'immediato e nel futuro Scuola orientativa □ Seguire il preadolescente nella sua maturazione globale fornendo strumenti di ricerca, di comprensione, di gestione positiva dei problemi al fine della formazione della propria identità. In particolare la scuola si propone di coinvolgere i genitori e, più generale, la famiglia, a cui competono in modo primario le responsabilità della crescita educativa, nella verifica dei progetti educativi e didattici posti in essere dalla scuola Scuola dell'identità □ Radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso Scuola della motivazione e del significato □ Leggere i bisogni e i disagi dei preadolescenti e intervenire prima che si trasformino in malesseri conclamati, disadattamenti, abbandoni. Fondamentale è il coinvolgimento dei genitori, ma laddove tale coinvolgimento mancasse, la scuola stessa utilizzerà tutte le proprie risorse e quelle presenti nel territorio per affrontare questo punto di debolezza Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi Si propone di seguito una sintesi delle offerte delle scuole secondarie di I grado presenti nel distretto. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “G. CAVEDONI” SASSUOLO La scuola “Giacomo Cavedoni” si propone di essere: □ una comunità dove alunni, famiglie, e tutto il personale, nella ricchezza delle relazioni, costruiscono insieme un ambiente positivo, attento ai bisogni di ognuno; 6/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” □ un centro di cultura capace di fondere e integrare, in un percorso unitario di conoscenze e di approfondimento, la varietà delle proposte educative offerte dalla famiglia, dal territorio e dalle varie agenzie culturali; □ un luogo dove il progetto educativo risponde a criteri di affidabilità, rendicontabilità e responsabilità, capace di offrire al territorio occasioni culturali e ricreative. Mira quindi alla formazione di un alunno che, alla fine del percorso di studi nella scuola secondaria di primo grado, abbia acquisito competenze che lo rendano capace di trasferire le sue conoscenze e abilità nell’operatività quotidiana, consentendogli di affrontare le diverse situazioni che gli si presentano in modo consapevole, positivo e personale. La Scuola Secondaria di I grado "G. CAVEDONI" si propone, pertanto, di essere una scuola che, partendo dai reali bisogni formativi del territorio, attraverso forme di flessibilità didattica, organizzativa e metodologica e l'ampliamento, anche extracurricolare, dell'offerta formativa favorisce l'elevamento del livello di apprendimento e l'integrazione di ciascuno. PROGETTO ORIENTAMENTO Oltre alla funzione implicita alla finalità istituzionale (funzione formativa connessa alla crescita della persona e allo sviluppo di una cultura e di un metodo scientifico ricaduta indiretta sulla maturazione del processo di auto-orientamento) la scuola parte da queste premesse e propone un ventaglio di attività finalizzate a sostenere i ragazzi nella maturazione consapevole delle proprie scelte formative con azioni che intenzionalmente influenzano lo svolgersi della loro esperienza orientativa azioni dedicate a produrre effetti sulla prosecuzione del percorso formativo individuale: □ rivolte a migliorare la qualità dell’esperienza scolastica in corso: • moduli di accoglienza rendere trasparenti le richieste istituzionali e sviluppare competenze per orientarsi nella nuova esperienza di studio • moduli di verifica in itinere dei risultati scolastici promuovere un metodo critico di analisi della propria esperienza formativa • attività di prevenzione dell’insuccesso scolastico con interventi su possibili fattori di rischio quali la demotivazione allo studio o il disagio evolutivo □ di sostegno ad esperienze di transizione formativa: • interventi formativi di educazione alla scelta attività di preparazione al processo decisionale • interventi di consulenza (ECAP, esperti Provincia di Modena; docenti/dirigenti di Scuola Superiore) FINALITA’ DEL PROGETTO CLASSE PRIMA a) Accoglienza/socializzazione • Favorire l’inserimento nella scuola media degli alunni provenienti dalla scuola elementare • Conoscere la personalità di ciascun ragazzo mediante proposta ben calibrate e presentate in modo piacevole • Far crescere la stima di sé e la disponibilità a socializzare e ad apprendere • Progettare e condividere alcune regole fondamentali per la convivenza e il lavoro da svolgere nella classe 7/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” b) Conoscenza di sé /metodo di studio • Esplorare le risorse e le difficoltà presenti nella classe • Favorire una maggiore disponibilità a prestare attenzione nel lavoro in classe • Imparare ad organizzare i materiali e gli elaborati • Imparare a sottolineare, paragrafare, titolare e schematizzare attraverso tabelle, schemi, mappe concettuali i testi proposti • Favorire una maggiore consapevolezza della necessità di comprendere le consegne • Sviluppare la capacità di elaborare i contenuti proposti • Sviluppare la capacità di acquisire informazioni relative ad un problema dato • Sviluppare la capacità di riflettere sui risultati raggiunti CLASSE SECONDA a) Capacità di esprimersi e rapportarsi agli altri • Sviluppare la capacità di analizzare e verificare il proprio atteggiamento nei confronti dello studio • Promuovere la capacità di proporre soluzioni adeguate ai problemi evidenziati • Imparare ad identificare le caratteristiche di una comunicazione efficace (comunicazione mediata) • Sviluppare la capacità di cooperare positivamente nel gruppo classe b) Metodo di studio • Sviluppare la capacità di valutare se il lavoro, lo spazio e il tempo dedicati allo studio risultano adeguati • Sviluppare la capacità di progettare un’attività di studio e di ricerca utilizzando le conoscenze acquisite in prima • Avviare all’acquisizione di un metodo che consenta di prendere appunti CLASSE TERZA • Approfondire la conoscenza di sé in funzione della scelta scolastica • Sviluppare abilità relative sia al piano decisionale, sia a quello della costruzione di un progetto individuale di scelta In sintesi la scuola si propone di sviluppare, nel corso del triennio COMPETENZE ORIENTATIVE finalizzate a: • conoscere se stessi, le proprie inclinazioni, i propri interessi, i propri lati forti e deboli; • padroneggiare i processi decisionali e sapersi assumere responsabilità. Le competenze dedicate sono indispensabili per auto-orientarsi. Oltre alle AZIONI ORIENTATIVE DEDICATE a far acquisire o potenziare competenze orientative specifiche la scuola propone una DIDATTICA ORIENTATIVA, finalizzata a sviluppare una mentalità o un metodo orientativo usando le discipline in senso orientativo, guidando i ragazzi a imparare con le discipline e non le discipline ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP 8/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” La scuola ha fatto proprie le indicazioni contenute nell’accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica di allievi in situazione di handicap nelle scuole di ogni ordine e grado (art. 10): l’orientamento alla scelta e’ bene venga attuato in stretta correlazione con il progetto di vita dello studente Pertanto i docenti: • riflettono sul concetto e sul valore della didattica per l’orientamento; • individuano all’interno dell’istituzione scolastica, sin dal 1°anno di frequenza di scuola secondaria di 1°grado, un referente per il progetto di vita dello studente in situazione di handicap (generalmente il docente di sostegno); • redigono linee guida/protocolli, atti a focalizzare l’attenzione sulle modalità di realizzazione dei percorsi orientanti e di continuità fra l’uno e l’altro ordine scolastico; • incentivano e favoriscono le modalità di raccordo fra scuola secondaria di 1°e 2°grado, al fine di favorire il contatto e lo scambio di informazioni fra insegnanti dei vari ordini scolastici. Le principali dimensioni operative sono pertanto: □ progettualità individualizzata e aperta alla vita adulta; □ riconoscimento delle differenze e conoscenza dei bisogni educativi speciali; □ collaborazione tra compagni di classe; □ efficacia relazionale e cognitiva. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PRIMO LEVI SASSUOLO (MO) Finalità della scuola relative all’orientamento La scuola “Primo Levi” colloca il Progetto Orientamento nell’ambito delle sue finalità generali, con la consapevolezza della necessità di una scolarità prolungata, tale da offrire ai ragazzi gli strumenti necessari a prepararsi a richieste più specifiche e ad una maggiore flessibilità della formazione, per ricoprire incarichi più qualificati. E’ in base a queste considerazioni che la scuola individua la sua linea di condotta e definisce l’Offerta Formativa, di cui l’Orientamento è un asse portante. In questo senso la scuola sottolinea la sua funzione primaria, quale agenzia formativa, affinché lo studente possa perseguire la promozione di sé e la preparazione ad assolvere, nel futuro, i propri compiti sociali, in termini sia di conquista degli elementi culturali comunque indispensabili, sia di sviluppo di tutte le potenzialità personali. In tale contesto la scuola si rende disponibile a vagliare gli eventuali contributi provenienti dalle famiglie e dagli Enti Formativi del territorio. Progetto Orientamento Obiettivo principale dell’Orientamento è aiutare i ragazzi a costruire la propria identità personale e sociale, coinvolgendo tutte le variabili che contribuiscono allo sviluppo della personalità; il percorso formativo deve quindi tenere conto della sfera affettiva e di quella intellettiva al fine di sviluppare nei singoli soggetti capacità autonome di scelta. La scuola contribuisce alla maturazione del processo di auto – orientamento del ragazzo attraverso due tipi di azione: • Un percorso formativo continuo, implicito alla sua finalità istituzionale, che tenda alla crescita della persona, alla maturazione di competenze orientative di 9/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” base, oltre che allo sviluppo di una cultura e di un metodo di studio (Didattica Orientativa) • Attività specifiche mirate a: Produrre effetti immediati sulla prosecuzione del percorso formativo individuale rivolte a migliorare la qualità dell’esperienza scolastica in corso (Progetto Accoglienza, Progetto Adolescenza, Progetto Imparare a studiare) Sostenere il passaggio dalla scuola secondaria di 1° grado alla scuola superiore ( Progetto Orientamento classi III) Finalità del progetto Classe prima • 1. 2. 3. Progetto Accoglienza Orientarsi nel passaggio dalla scuola elementare alla scuola media Instaurare relazioni positive con i partners della nuova esperienza; favorire la socializzazione del gruppo classe e creare scambi comunicativi fra studenti e insegnanti per chiarire le reciproche aspettative. 4. Conoscere le potenzialità degli spazi della scuola (laboratori) Classe seconda Progetto Adolescenza 1. Esplorare gli aspetti dello sviluppo della prima adolescenza, in modo che gli alunni siano motivati ad assumersi responsabilità nel processo di crescita. 2. Identificare ed analizzare i comportamenti da sviluppare per aiutarli a diventare adulti 3. Acquisire fiducia in se stessi, dando ai ragazzi la possibilità di conoscersi meglio e di conoscere meglio gli altri in un contesto rassicurante 4. Rinforzare la fiducia in se stessi e consolidare lo spirito collettivo imparando ed esercitandosi ad ascoltare, ad esprimere le proprie opinioni, ad assumere rischi, a essere solidale col gruppo 5. Imparare a costruire amicizie solide e di qualità 6. Imparare a comunicare meglio e ad affrontare i conflitti in modo costruttivo. Classe terza Progetto Orientamento Scolastico 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. riconoscere interessi ed attitudini diventare consapevoli della propria identità imparare ad autovalutarsi imparare a raccogliere informazioni conoscere l’organizzazione della scuola superiore italiana conoscere il mondo del lavoro imparare a fare progetti imparare a scegliere Classe prima/seconda/terza 10/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Progetto Imparare a studiare 1. Conoscere l’organizzazione della nuova realtà scolastica (orario, materie, strumenti, laboratori….) 2. Maturare competenze efficaci per inserirsi positivamente nel nuovo contesto 3. Individuare le motivazioni personali 4. Fissare obiettivi da raggiungere 5. Acquisire strategie finalizzate all’elaborazione di un metodo di studio efficace 6. Sviluppare le capacità di intervenire attivamente durante le lezioni 7. Acquisire la capacità di predisporre durante la lezione le condizioni idonee per il proprio lavoro di studio individuale 8. Sviluppare la capacità di riflettere sui risultati raggiunti ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La scuola ha fatto proprie le indicazioni contenute nell’accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica di allievi in situazione di handicap nelle scuole di ogni ordine e grado (art. 10; l’orientamento alla scelta è bene venga attuato in stretta correlazione con il progetto di vita dello studente). Pertanto i docenti: Riflettono sul concetto e sul valore della didattica per l’orientamento; Individuano sin dal primo anno di frequenza un referente per il progetto di vita dello studente (generalmente il docente di sostegno) Redigono linee guida, atte a focalizzare l’attenzione sulle modalità di realizzazione dei percorsi e di continuità fra l’uno e l’altro ordine scolastico; Incentivano e favoriscono le modalità di raccordo fra scuola secondaria di primo e di secondo grado, al fine di favorire il contatto e lo scambio di informazioni fra insegnanti dei vari ordini scolastici. Le principali dimensioni operative sono pertanto: 1. Progettualità individualizzata e aperta alla vita adulta 2. Riconoscimento delle differenze e conoscenza dei bisogni educativi speciali 3. Collaborazione tra compagni di classe 4. Efficacia relazionale e cognitiva SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “A. FERRARI” - MARANELLO ORIENTAMENTO SCOLASTICO – PROFESSIONALE Nella scuola si realizzano percorsi orientativi triennali con lo scopo di: - consentire un positivo inserimento nella nuova scuola ( classi prime ) - conoscere e approfondire le strutture presenti sul territorio tramite anche l’attuazione di progetti specifici come ad es. “Avvicinamento all’IPSIA” (classi seconde ) - integrare in modo armonico l’esperienza formativa e quella scolastica (classi seconde e terze) 11/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” PER LE CLASSI TERZE Durata : Ottobre – gennaio Promotore del progetto : Collegio docenti ( approvazione ), Assessorato Istruzione Provincia di Modena (Settore istruzione e formazione professionale) Destinatari : alunni delle classi terze e genitori degli stessi Obiettivi : Sviluppo e potenziamento delle competenze orientative e della capacità di scelte consapevoli e coerenti con gli interessi e le attitudini di ciascuno, attraverso: • introduzione di ulteriori elementi di conoscenza e di analisi relativi al mondo della scuola e del lavoro • sviluppo di abilità decisionali e costruzione di un progetto individuale di scelta. Fasi di realizzazione del progetto ( in sintesi ): · · Sedi utilizzate: biblioteca, aula video, classi Operatori: insegnanti delle classi terze, operatori esterni ( esperti ufficio istruzione della provincia di Mo. , ex.alunni ), docente referente. · Metodologia, strumenti: conferenze, confronto e discussione, lavori di gruppo, analisi di materiale ,compilazione di schede e questionari, audiovisivi In particolare, oltre alle attività di orientamento svolte a scuola,vengono proposti: · Incontri con responsabili degli enti territoriali (Comune ,Provincia ) · Visite a strutture industriali e\o artigianali del territorio · Visite ad istituti superiori · Incontri con ragazzi ( ex alunni ) che frequentano i primi anni di scuola superiore. · Strumenti di verifica: conferenze, esposizione ai genitori del lavoro svolto da parte degli alunni , questionario finale. Ai genitori degli alunni delle classi terze vengono proposti alcuni incontri di formazione ( gestiti da un esperto del Settore Istruzione della Provincia di Modena ) aventi per tema le paure e le difficoltà nella scelta dopo la scuola media, le strategie e gli strumenti per aiutare i ragazzi a scegliere “bene” e i possibili percorsi scolastici relativi alle scuole superiori. PERCORSO OPERATIVO FINALITA' Educare al rispetto del prossimo ed alla solidarietà per un arricchimento globale della persona, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità. Favorire la conquista di abilità logiche, linguistiche, tecnologiche ed operative necessarie a ciascun alunno per accedere alla scuola superiore sicurezza e serenità. CONOSCERE se stessi, -gli altri, - l'ambiente OBIETTIVI RELAZIONARSI collaborare, -analizzare situazioni FORMATIVI SAPER SCEGLIERE in modo critico AVERE CONSAPEVOLEZZA del valore e delle regole della vita democratica. AREE FORMATIVE PRIMA SECONDA TERZA TUTOR 2 12/56 TUTOR 2 ORIENTAMENTO TUTOR 2 ORIENTAMENTO “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” AFFETTIVITA' E RELAZIONE CONVIVENZA ED INTEGRAZIONE SALUTE ED AMBIENTE ABILITA, COMPETENZE E METODO G.E.T. TEATRO A SCUOLA PROG. LETTURA PROG.ACCOGLIENZ A ( di alunni in ingresso, stranieri, diversamente abili, in situazione di disagio EDUC. STRADALE PROGETTO PROGETTO ULISSE,io,gli altri e la ULISSE,io,gli altri e la scuola scuola SCUOLA E BOTTEGA G.E.T. TEATRO A SCUOLA PROG. LETTURA PROG.ACCOGLIENZ A ( di alunni in ingresso, stranieri, diversamente abili, in situazione di disagio) EDUC. STRADALE PROGETTO ULISSE,io,gli altri e la scuola SCUOLA E BOTTEGA RELAZIONARSI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE TEATRO IN LINGUA TEATRO IN LINGUA TEATRO IN LINGUA STRANIERA STRANIERA STRANIERA EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' MEDIATORE MEDIATORE MEDIATORE CULTURALE CULTURALE CULTURALE ANGOLO VERDE ANGOLO VERDE ANGOLO VERDE EDUCAZIONE EDUCAZIONE EDUCAZIONE AMBIENTALE AMBIENTALE AMBIENTALE EDUCAZIONE EDUCAZIONE EDUCAZIONE ALIMENTARE ALIMENTARE ALIMENTARE EDUCAZIONE ALLA EDUCAZIONE ALLA SALUTE SALUTE TENNIS ATLETICA ATLETICA SCUOLA SICURA SCUOLA SICURA SCUOLA SICURA TEATRO A SCUOLA PROG. LETTURA PROG.ACCOGLIENZ A ( di alunni in ingresso, stranieri, diversamente abili, in situazione di disagio) ATTIVITA' CURRICULARI ATTIVITA' CURRICULARI ATTIVITA' CURRICULARI LABOR. DI MUSICA LABOR. DI SCULTURA E CERAMICA GIOCHI MATEMETICI LABOR. DI MUSICA LABOR. DI SCULTURA E CERAMICA GIOCHI MATEMETICI LABOR. DI MUSICA LABOR. DI SCULTURA E CERAMICA GIOCHI MATEMETICI POTENZIAMENTO di lingua INGLESE AVVIAMENTO AL LATINO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “F. BURSI” - SPEZZANO DI FIORANO MODENESE Si riporta quanto indicato nel sito della scuola: http://scuole.monet.modena.it/smbursi/index.html Orientamento scolastico Oltre a svolgere attività specifiche nel normale curricolo scolastico triennale (orientamento formativo), viene attuato, nelle classi terze, uno specifico progetto finalizzato alla conoscenza di sé, della realtà socio-economica del territorio e 13/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” dell’offerta formativa provinciale. Vengono organizzati, inoltre, per gli alunni incontri con studenti delle Scuole Superiori e, per i genitori, incontri serali con esperti del settore. ATTIVITA’ Attività rivolta alle classi terze. Due ore settimanali in compresenza (matematicalettere) per la durata del primo quadrimestre. Tematiche affrontate: • • • • attitudini e capacità; tipologie di scuola superiore e dei corsi professionali; opportunità di lavoro offerte dal territorio; legislazione del lavoro. OBIETTIVI • imparare ad operare una scelta consapevole; • sapere discutere con compagni e adulti; • riflettere su sé stessi e sulle proprie capacità; • utilizzare materiale informativo di vario tipo. METODOLOGIE E SITUAZIONI DI LAVORO • attivazioni (tratte da: Progetto Adolescenza- Lions Quest); • discussione guidata; • analisi guidata di materiale informativo; • visite guidate - intervento di esperti. STRUMENTI • questionari; • attivazioni • video, lavagna luminosa; • lucidi; • opuscolo informativo della Provincia; • incontri con esperti e insegnanti/alunni delle scuole superiori; • Costituzione e Legislazione. VERIFICHE • verifica costante della risposta dei ragazzi all’attività; • verifica finale sulla consapevolezza e maturità della scelta effettuata. Integrazione alunni disabili I docenti di sostegno lavorano in equipe, coordinati dall'insegnante F.O. (area tre). Utilizzano metodologie diversificate che prevedono sia la permanenza nella classe che momenti di lavoro individualizzato o in piccoli gruppi. Dispongono di un'aula attrezzata. Incontrano i docenti delle elementari per ricevere informazioni dettagliate sulle difficoltà specifiche degli alunni, sulle metodologie seguite e sui risultati conseguiti. Il consiglio di classe incontra mediamente due volte l'anno l'operatrice dell'USL che ha in cura l'alunno segnalato. 14/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” La collaborazione con l'ente locale permette di integrare l'offerta con ulteriori risorse (obiettori, gruppo Babele, operatori specializzati). SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “A. FIORI” - FORMIGINE Nell’ambito dell’orientamento la scuola media “A. Fiori” di Formigine attiva il seguente progetto: NOME PROGETTI • • Continuità: accoglienza alunni di 5a elementare Orientamento: Interventi di ex alunni, stage presso Istituti Superiori, incontro con esperti della Provincia per genitori e alunni DESCRIZIONE COMPLESSIVA PROGETTI PROGETTO CONTINUITA’: accoglienza alunni di 5° elementare DESTINATARI Alunni di 5a elementare REALIZZATORI Insegnanti di scuola elementare e media MODALITA’ Visita alle tre sedi della Scuola Media Statale "A. Fiori" da parte degli alunni di classe 5a elementare, accompagnati dai rispettivi insegnanti, incontri con gli insegnanti di scuola elementare. OBIETTIVI Favorire un sereno inserimento in prima CONTENUTI Visita alle sedi scolastiche e attività nei vari laboratori (informatico, linguistico, palestra…). PERIODO DI ATTUAZIONE Febbraio- Marzo 2007 PROGETTO ORIENTAMENTO: interventi di ex alunni, stage presso Istituti Superiori, incontro con esperti della Provincia per genitori e alunni DESTINATARI Alunni delle classi 3e dei tre plessi REALIZZATORI Insegnanti di Scuola media, Commissione Orientamento ed esperti della Provincia. OBIETTIVI CONTENUTI PERIODO DI ATTUAZIONE Stimolare la riflessioni degli alunni delle classi 3e per una meditata scelta della scuola superiore, anche tramite il confronto con ex-compagni di scuola media. Presentare ad alunni e genitori il ventaglio di offerte formative, proposto dagli Istituti superiori di Modena, Sassuolo, Maranello e Vignola. Presentazione di diversi Istituti Superiori, esperienze di ex-alunni, stage presso Istituti Superiori. Novembre 2006-Gennaio 2007 Nel periodo da ottobre a dicembre per gli alunni che frequentano le classi terze si prevede di realizzare incontri con esperti della Provincia di Modena e le seguenti iniziative: • distribuzione libretto della Provincia (presumibilmente dopo il 6/11) • distribuzione alle classi dell’elenco dei giorni ed orari di apertura straordinaria delle scuole superiori per le visite 15/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” • • prenotazione visita in mattinata di alunni presso le scuole che attivano questa iniziativa incontro con ex-alunni della scuola che presentano la loro esperienza Nell’ambito delle attività di orientamento scolastico e professionale, la scuola ha organizzato un incontro anche per i genitori degli alunni delle classi terze, che si svolge, come da calendario, presso l’aula magna della scuola. Le riunioni sono tenute da un esperto della Provincia di Modena, Settore Orientamento Scolastico, che affronta il seguente argomento: - Illustrazione del sistema superiore, i piani di studio e le caratteristiche delle scuole secondarie superiori. Confronto e discussione sulle chiavi di lettura per un’analisi consapevole delle diverse opzioni di scelta. ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L’orientamento, pur se personalizzato ad ogni singolo caso, segue la seguente traccia: - Colloqui in team (scuola, famiglia + scuola, ASL) sulle potenzialità da sfruttare per la futura scelta tenendo conto del profilo dinamico funzionale e delle aspirazioni dell’alunno e della famiglia, cercando di conciliare le esigenze in modo realistico. - Conoscenza dei diversi tipi di scuole con l’alunno e la famiglia attraverso il libretto della Provincia - Visita, previo appuntamento, alle scuole ritenute più idonee per l’alunno - Colloquio con gli insegnanti delle scuole d’accoglienza alla presenza dell’alunno e della famiglia - Colloquio, dopo la scelta, tra gli insegnanti di sostegno dei due ordini di scuola - Attuazione del percorso che porta alla scuola di accoglienza con realizzazione di un’attività nella nuova scuola La scelta definitiva, comunque, spetta alla famiglia. La scuola può solo esprimere un parere. ISTITUTO COMPRENSIVO “F. BERTI” -PRIGNANO SULLA SECCHIA (MO) PROGETTO ORIENTAMENTO L'orientamento viene inteso come attività complessa attraverso cui si aiuta ogni singolo alunno a scoprirsi e a formarsi un'immagine realistica di se stesso e del mondo in cui vive, favorendo scelte autonome e consapevoli. Tale percorso viene attivato a partire dalla scuola dell'Infanzia e prosegue fino alla scuola Secondaria di l° grado. Non è dunque una materia di insegnamento, ma una maturazione che avviene durante l'intero percorso scolastico: ogni disciplina e ogni insegnante "orientano". Educare ad una scelta responsabile è quindi la finalità che gli insegnanti del terzo anno della scuola Secondaria di l° grado hanno cercato di perseguire. Gli obiettivi programmati a tal fine sono stati: Conoscenza di sé: Esaminare se stessi, i propri comportamenti, il proprio impegno, le proprie capacità, abilità e competenze. Riflettere sulle proprie esperienze scolastiche e sul proprio rapporto con la 16/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” scuola e gli insegnanti. Indagare sulle proprie aspirazioni, motivazioni, interessi e attitudini. Conoscenza delle risorse territoriali: Le scuole superiori. Conoscenza del mondo del lavoro: Svolgere un'indagine sulle professioni per rendersi conto delle qualità e della preparazione necessarie, delle difficoltà, delle soddisfazioni e delle prospettive. Le attività proposte e condotte dalle insegnanti di lettere e dall'insegnante di educazione tecnica sono state le seguenti: Letture antologiche Test attitudinali Questionari miranti all'autoconoscenza Conversazioni e confronti Per favorire la conoscenza, da parte degli alunni, delle risorse presenti nel territorio si è attivato un percorso così articolato: Testimonianza dei ragazzi frequentanti diversi istituti superiori Consultazione ragionata della guida informativa della provincia e formulazione di quesiti da rivolgere all'esperto Incontro con l'esperto della provincia Partecipazione ad una giornata scolastica dell'istituto superiore verso il quale i ragazzi sono maggiormente orientati per conoscere il nuovo ambiente, gli indirizzi attivati, i percorsi integrati, le opportunità formative e i progetti educativi Incontro con adulti inseriti nel mondo del lavoro. Nello specifico si sono effettuate interviste ai dipendenti di un istituto bancario della zona e, nell'ambito del progetto legalità, ai carabinieri della stazione di Sassuolo Sollecitazioni ai ragazzi affinché visitassero gli istituti superiori nelle giornate di "scuola aperta" accompagnati dai propri genitori Tutti gli insegnanti, nell'ambito della loro disciplina, hanno cercato di trasmettere ai ragazzi il messaggio che una buona formazione di base aiuta comunque ad inserirsi meglio nel mercato del lavoro attuale che richiede non solo abilità operative, ma solide competenze culturali e trasversali. . 17/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” “La scuola secondaria di II grado propone e orienta…”: progetti accoglienza orientamento continuità A tutt’oggi non è chiaro cosa sarà della riforma della scuola secondaria di secondo grado. Il ministro Fioroni ne ha sospeso l’applicazione, ha proposto l’abolizione del sistema dei licei ripristinando l’impianto scolastico superiore precedente alla Legge Moratti, ha modificato l’esame di stato. Non ha toccato tuttavia le finalità per cui il secondo ciclo è finalizzato: • alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il sapere, il fare e l’agire, e la riflessione critica su di essi, • a sviluppare l’autonoma capacità di giudizio e l’esercizio della responsabilità personale e sociale, • allo sviluppo delle conoscenze relative all’uso delle nuove tecnologie. Restano anche: • la possibilità di cambiare indirizzo all’interno del sistema scolastico mediante apposite iniziative didattiche, finalizzate all’acquisizione di una preparazione adeguata alla nuova scelta; • le intese con le università, con le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e con il sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, per stabilire, con riferimento all’ultimo anno del percorso di studi, specifiche modalità per l’approfondimento delle conoscenze e delle abilità richieste per l’accesso ai corsi di studio universitari, dell’alta formazione, ed ai percorsi dell’istruzione e formazione tecnica superiore. Di seguito viene fornita la sintesi relativa alle proposte degli Istituti presenti nel distretto. I.P.S.I.A. DON ERCOLE MAGNANI SASSUOLO (MO) La nostra scuola è un Istituto di Istruzione Professionale del settore Industria e artigianato, la cui formazione è indirizzata a preparare gli studenti a un lavoro da spendere nel settore produttivo. Il nostro corso di studi prevede il conseguimento di una qualifica di primo livello che si ottiene con il superamento di un esame al termine dei primi tre anni di corso i cui indirizzi sono: meccanico, elettrico, elettronico, industrie ceramiche. Successivamente si può proseguire il corso di studi frequentando l’ultimo biennio al termine del quale si accede all’Esame di Stato, che permette di conseguire i corrispondenti titoli di Tecnico. Il titolo di studio conseguito al termine del quinto anno permette l’accesso all’Università. Inoltre, durante il biennio terminale, gli studenti frequentano un ulteriore percorso professionalizzante (denominato Terza Area) che permette di conseguire un credito formativo relativo ad un approfondimento specifico riconosciuto dagli enti di formazione regionali per l’accesso a corsi post-diploma e spendibile sul mercato del lavoro. Infine, la scuola è sede del CENTRO SERVIZI HANDICAP del distretto di Sassuolo, il cui compito è proprio quello di coordinare i diversi istituti e scuole del distretto in modo di migliorare e favorire la collaborazione e lo scambio di materiali, progetti, attività e formazione tra le scuole. Tutto questo ha anche permesso, nel corso di quest’anno scolastico 2006/07: 18/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” - l’allestimento di un’aula multimediale (n° 20 PC all’avanguardia), da utilizzarsi durante le attività scolastiche ed extra-scolastiche; materiale interattivo: lavagna interattiva, programmi di video-scrittura, tavoletta sensibile. Sensibilizzare i rapporti di rete tra le diverse scuole, favorendo ed appoggiando attività di condivisione tra diversi istituti (come il progetto pomeridiano attivato tra l’Is. Tecnico Volta e l’Is. Commerciale IPSC Elsa Morante) Durante l’anno scolastico, inoltre, sono previste attività di gruppo volte a favorire l’integrazione e la partecipazione alla vita scolastica, quali: Progetto accoglienza, i cui obiettivi sono: - Sviluppare la socialità; - Far conoscere la scuola; - Dare la consapevolezza della scelta scolastica operata; - Sviluppare il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente circostante; - Acquisire la consapevolezza del ruolo di studente. Il piacere di leggere, i cui obiettivi sono: - suscitare negli studenti il piacere di leggere; indurli a scegliere liberamente e ludicamente di leggere; far capire che la lettura aiuta a comprendere se stessi e gli altri; offrire agli studenti la possibilità di esplorare universi non ancora conosciuti; fare in modo che il libro sostituisca il videogioco; condividere con i compagni il piacere della lettura, favorire la discussione e la critica testuale. Il Progetto tutor Per favorire l’integrazione nelle diverse attività scolastiche degli studenti diversamente abili, la scuola richiede presso i comuni di residenza degli alunni un finanziamento adeguato per usufruire di personale aggiuntivo: il tutor. Questa è una figura di mediazione generazionale che aiuta gli alunni non solo nello svolgimento dei compiti, ma anche nella mediazione dei rapporti interpersonali dando così ulteriore supporto all’integrazione nella scuola. Per tutti gli studenti , quindi maggiormente per gli alunni diversamente abili, vengono attivati progetti di percorso misto scuola-lavoro per facilitare l’inserimento lavorativo affinché possano affrontare adeguatamente il loro progetto di vita. Il Progetto Scuola-Bottega ed alternanza Scuola-Lavoro Con l’intento di suscitare l’interesse nelle diverse attività scolastiche e perseguendo come fine ultimo l’inserimento lavorativo dei ragazzi, la scuola propone sia nel biennio che nel triennio l’attivazione di progetti che prevedano l’alternanza scuolalavoro. Il corso mira a portare a termine, in orario scolastico, percorsi integrati che abbiano la doppia valenza di preparazione generale e di preparazione specifica professionalizzante anche nell’area di indirizzo, permettendo di acquisire crediti che siano poi spendibile nell’ambito lavorativo. Questi progetti vengono attivati anche per ragazzi in situazione di handicap, in modo di realizzare il loro progetto di vita. 19/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Il nostro Istituto prevede, inoltre, attività curricolari extra scolastiche che comprendono progetti volti a migliorare la qualità della vita scolastica, a favorire la socializzazione e l’integrazione degli alunni, ad aiutare la loro crescita come persone, come studenti e come cittadini. Si parla, infatti, di: Attività all’educazione alla salute, antidispersione e orientamento Queste sono iniziative destinate a promuovere il benessere scolastico, a fornire una corretta informazione agli studenti in tema socio-sanitario e ambientale (soprattutto a sostenerli nel periodo complesso dell’adolescenza), a diminuire l’insuccesso scolastico, aumentando la motivazione allo studio e favorendo l’acquisizione di un metodo di studio per un apprendimento efficace. Inoltre, sostengono lo studente durante i processi di scelta in momenti distribuiti su tutto l’arco del quinquennio. Laboratori pomeridiani: LABORATORIO TEATRALE, i cui obiettivi sono: - Migliorare la socializzazione tra gli studenti; - Favorire l’integrazione di studenti stranieri e di studenti in situazione di handicap; - Sollecitare l’acquisizione della capacità di realizzare un progetto in un gruppo interclasse; - Fornire la conoscenza degli elementi basilari utili per una realizzazione scenica; - Realizzare uno spettacolo teatrale. PROGETTO GIORNALINO DELLA SCUOLA, i cui obiettivi sono: - Favorire la collaborazione e la socializzazione tra gli studenti; - Sollecitare il desiderio di comunicare dei ragazzi, fornendo uno strumento rappresentativo del loro pensiero; - Favorire la realizzazione di diversificati percorsi di scrittura; - avvicinare gli studenti al mondo dell’informazione in generale ed in particolare al giornale considerato come uno dei più importanti "mass media"; - stimolare un processo creativo che permetta ai ragazzi l’utilizzo delle proprie competenze in un contesto metadisciplinare; - Realizzare un giornalino d’istituto. PROGETTO ORIENTAMENTO DI INDIRIZZO (meccanico, elettricoelettronico, ceramico), i cui obiettivi sono: - Far conoscere agli studenti i fondamenti di ogni settore, in modo da facilitare la scelta del settore in cui realizzare i propri studi; - Migliorare l’uso degli strumenti specifici di lavoro; - Sopperire ad eventuali carenze teoriche – tecniche; - Realizzare un piccolo progetto specifico. Inoltre, in base alle richieste degli studenti e per stimolare la loro creatività ed interesse vengono attivati i seguenti corsi: FOTOGRAFIA, FUMETTI, TRINITY 20/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” I.P.S.S.C.T. " E. MORANTE” SASSUOLO PROGETTO PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Per poter attuare una significativa integrazione riguardo gli alunni diversamente abili, diventa sempre più importante per la scuola lavorare in “rete” con le altre Istituzioni, per costruire un tessuto sociale, che sia di fondamentale supporto alle esigenze di tutti gli studenti. Nel campo specifico della disabilità, è necessario costruire relazioni sempre più strette ed efficaci che consentono di ideare, progettare, attuare, monitorare e verificare attività legate all’integrazione scolastica, sociale e lavorativa. Il raccordo fra l’istituzione scolastica ed il territorio diventa fondamentale per ideare un Progetto di vita, che non si fermi all’integrazione scolastica, ma che si proietti in una futura integrazione sociale e, se possibile, lavorativa. Gli obiettivi generali del progetto per l’integrazione dell’Istituto “Elsa Morante” di Sassuolo si possono così sintetizzare: • Promuovere la socializzazione creando il maggior numero di occasioni per comunicare e per costruire relazioni positive • Tracciare percorsi, partendo da una conoscenza approfondita delle potenzialità dei singoli studenti per raggiungere i livelli di crescita più elevati possibile • Ideare il Progetto di vita di ciascuno, intrecciando il percorso scolastico alle offerte del territorio • Fornire tutti gli strumenti che aiutino i disabili ad acquisire il massimo grado di autonomia, indispensabile per il loro futuro nel mondo del lavoro e nel sociale • Differenziare le proposte, per arrivare a tutti e perché, nessuno escluso, riesca a trovare risposte adeguate alle proprie richieste Il Progetto per l’integrazione degli alunni diversamente abili si declina in numerosi sottoprogetti. Si sottolinea l’importanza dell’accoglienza dei ragazzi diversamente abili, in quanto la scuola deve essere preparata con cura ed attenzione, predisponendo gli spazi, gli arredi, i tempi, da un lato e la preparazione dei docenti del Consiglio di classe dall’altro, considerando quindi sia l’aspetto metodologico-didattico, sia quello comunicativorelazionale. Accogliere alunni diversamente abili significa anche attuare un progetto continuità di qualità con le scuole medie. Le tappe essenziali del progetto continuità sono: • Visite guidate all’Istituto, mostrando i vari ambienti e le attività per l’integrazione che si svolgono. Un momento forte è sempre quello delle attività laboratoriali • Colloqui con i referenti ASL, docenti di sostegno delle scuole medie o referenti del gruppo per l’integrazione, docenti di classe, educatori, genitori. Questo momento si realizza al termine dell’anno scolastico • A settembre, convocazione dei consigli di classe delle prime, possibilmente prima dell’inizio delle lezioni, ai quali partecipi il referente dell’ASL, presentando l’alunno ai docenti • Durante lo svolgimento del progetto accoglienza, i primi giorni di scuola, affiancare gli alunni per aiutarli nella conoscenza del nuovo contesto. Per rispondere in modo vario ed articolato alle necessità formative dei nostri alunni, il nostro Istituto ha organizzato proposte educativo-didattiche diversificate per consentire 21/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” a tutti di poter esprimere le proprie capacità. Uno dei sottoprogetti che ci caratterizza è quello delle attività laboratoriali, momento intermedio fra scuola ed extrascuola. Di solito organizziamo le seguenti attività: • Laboratorio di ceramica • Laboratorio di pelletteria • Laboratori musicali, dei quali alcuni si svolgono al pomeriggio ed uno al mattino; quest’ultimo vede la partecipazione di alunni di altre scuole del territorio (“Volta”, “Formiggini”, “Levi”), e rappresenta un valido esempio di integrazione non solo fra gruppi eterogenei di ragazzi, ma una reale testimonianza di integrazione fra varie Istituzioni scolastiche. Questa modalità operativa potrebbe davvero diventare una significativa offerta formativa per le scuole del territorio, che lavorando così in “rete”, apportano ciascuna il proprio contributo, fruibile anche da altri. • Laboratorio per l’applicazione del Metodo Feuerstein Inoltre, da qualche anno abbiamo avviato attività motorie, le quali hanno costituito un valido strumento per l’integrazione: • “Sport, simpatia, sprint”, organizzata presso la Palestra del nostro Istituto ed inserita nel progetto “La scuola che piace a noi” • Attività di calcio • Psicomotricità Abbiamo preso parte direttamente all’organizzazione della “Staffetta 100X100” in carrozzina ed all’iniziativa “Sportinsieme”, realizzata presso il Campo Comunale di atletica. Il nostro Istituto si avvale anche di un articolato e solido Progetto tutors. Ogni anno avviamo esperienze lavorative, sia come percorsi misti integrati scuola/lavoro, in collaborazione con l’ASL e con le famiglie, sia come attività di stages, sia per tutti gli alunni delle classi terze (Progetto NOF), sia per quelli delle classi quarte (Terza area e/o alternanza). Da due anni il nostro Istituto partecipa al Progetto Leonardo anche con alunni certificati, i quali effettuano un’esperienza di stage all’estero della durata di due settimane. UNA “RETE” DI SCUOLE PER INTEGRARE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Durante l’anno scolastico 2005/2006, due scuole del comprensorio di Sassuolo hanno iniziato a collaborare, mettendo in “rete” alcune delle attività laboratoriali organizzate all’interno di ciascuna di esse, per rispondere alle esigenze di alcuni alunni iscritti presso i due istituti. Infatti, presso l’Istituto “Elsa Morante” ha preso vita un laboratorio musicale rivolto a ragazzi con deficit severi, che aveva come finalità principale quella di creare un gruppo il più possibile coeso, nel quale gli allievi potessero esprimere con naturalezza e serenità le loro capacità in campo ritmico e musicale. Dopo un primo momento nel quale i 4 alunni dell’ “Elsa Morante” hanno iniziato a svolgere le loro attività, si sono unite al gruppo alcune compagne di classe, come “animatrici” di canto e di danza. Successivamente il laboratorio ha aperto le sue porte ad alunni di altre scuole del territorio, che si sono uniti progressivamente: 2 ragazzi dell’ ITI “Volta”, 1 ragazza del Liceo “Formiggini”, 1 ragazzo della Scuola media “Levi”. Al termine dell’anno scolastico è stato prodotto un DVD, realizzato in una vera e propria sala di incisione, 22/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” che ritraeva i ragazzi del gruppo mentre cantavano, suonavano ed accompagnavano il ritmo della canzone proposta. L’ITI “Volta” ha avviato un laboratorio di cucina, rivolto allo stesso gruppo di alunni, i quali ogni venerdì si sono ritrovati preparando dolci di vario tipo, in un altro contesto, ma conservando la stessa composizione e lo stesso entusiasmo. Inoltre, è stata avviata una buona collaborazione con la squadra di calcio di Sassuolo, in quanto alcuni alunni hanno assistito agli allenamenti o alle partite, ospitati con gentilezza da tutti i calciatori, i quali, in alcune occasioni, hanno ricambiato la visita, intervenendo e partecipando ad attività proposte a scuola. La fase conclusiva di tutte queste iniziative si è realizzata durante la mattinata sportiva presso il campo di atletica del Polo scolastico, attraverso la manifestazione “Sportinsieme” alla quale hanno preso parte tutte le scuole superiori di Sassuolo, che ha visto in azione coppie di alunni che hanno messo in atto un reale momento di “aiuto reciproco”. Anche l’assessore allo sport di Sassuolo ha assistito allo svolgersi dei giochi. Questa modalità operativa, del tutto nuova per il territorio di Sassuolo, e ripresa anche quest’anno, potrebbe diventare una significativa offerta formativa per le scuole che in esso si trovano. PROGETTO PER IL FUTURO: 1. Si può ipotizzare di creare una simbolica “rete” tra le varie scuole di Sassuolo o del territorio, che possa diventare una struttura più solida e stabile, costituita dall’intreccio di attività laboratoriali, proposte ciascuna da un Istituto differente, e che possano risultare fruibili dai ragazzi che frequentano le scuole in esso dislocate. 2. Si propone di coinvolgere anche ragazzi di terza media, che potrebbero partecipare o semplicemente osservare le attività svolte in ciascun laboratorio della “rete” ed in questo modo avere un primissimo contatto con le scuole superiori del territorio 3. Affinché questa attività abbia una certa efficacia, si richiede la continuità della presenza sia dei docenti esperti che conducono i laboratori, sia degli alunni partecipanti E’ chiaro che, in caso di una maggiore adesione da parte delle scuole, l’organizzazione richiederebbe più attenzione e dovrebbe essere mirata alle richieste individuali. Un’organizzazione di questo tipo potrebbe diventare un punto di riferimento per la conoscenza degli Istituti superiori da parte degli alunni delle medie che si apprestano alla scelta, e potrebbe garantire a tutti un’offerta formativa varia ed articolata, a prescindere dalla scuola che frequentano, poiché vede lo sforzo e l’impegno da parte di tutti gli Istituti. La partecipazione dei ragazzi a queste attività non deve superare le tre mattine la settimana, in quanto fondamentale per l’integrazione è il percorso all’interno del proprio istituto e soprattutto della propria classe di appartenenza. Infatti è indispensabile, per la crescita sia dell’alunno diversamente abile, sia per quella dei compagni di classe, il valore che l’esperienza dell’integrazione porta nella vita di ciascuno. E’ chiaro che un lavoro in “rete” può arricchire sicuramente il Progetto di vita di ogni alunno diversamente abile. 23/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” VERIFICA E VALUTAZIONE: Le attività sono monitorate all’interno di ogni istituto presso il quale si svolgono; è comunque necessario creare un gruppo di lavoro per osservare, progettare, monitorare, verificare e valutare la validità e l’efficacia delle attività svolte. I.P.S.I.A. “A. FERRARI” MARANELLO Si riporta quanto indicato nel sito della scuola: http://www.ipsiaferrari.mo.it/laboratori.htm LA STORIA DEL NOSTRO ISTITUTO L' I.P.S.I.A. "A. Ferrari " di Maranello è sorto per l'interessamento dell'ing . Enzo Ferrari nei primi anni 60 ed è intitolato al figlio Alfredo (Dino), morto di distrofia muscolare. Il Drake, convinto che " ....ogni fabbrica dovrebbe avere una scuola professionale che prepari i suoi tecnici ... ", si interessò affinché il corso professionale, funzionante per i soli dipendenti della sua fabbrica, venisse trasformato in una scuola pubblica. Inizialmente succursale di un istituto professionale di Modena , diventò autonomo nel 1965 e prese il nome di I.P.S.I.A. "ALFREDO FERRARI " di Maranello. L'ing. Enzo Ferrari , per realizzare i suoi obiettivi, ha messo a disposizione della collettività un terreno di sua proprietà, sul quale è sorto l'istituto, ed ha anche contribuito in maniera sostanziosa sia alla costruzione dei nuovi edifici scolastici, sia all'allestimento delle officine e dei reparti di lavorazione, sia ai successivi e più recenti ampliamenti, resi necessari dall'utenza scolastica. La scuola, che non a caso sorge di fronte allo stabilimento, ha nel corso degli anni, incontrato un crescente interesse, giustificato sia dalla qualità della offerta formativa proposta, sia dagli sbocchi professionali che offre agli studenti. La Ferrari S.p.A. continua tuttora l'opera intrapresa dal suo fondatore e contribuisce ad aiuti didattici preziosi. L'ultima donazione in ordine di tempo è stata la progettazione e la realizzazione di una sala prove motori. L'Istituto, inizialmente formato da un esiguo numero di classi, ne conta attualmente 25 suddivise nelle quattro diverse specializzazioni, tutte connotate da una forte caratterizzazione verso gli studi meccanici e motoristici. I NOSTRI LABORATORI Biblioteca Scolastica Sala Prove motori Laboratorio Macchine termiche Laboratorio Prototipi Laboratorio Mecatronico Laboratorio di informatica Laboratorio Tecnologico Officina Motori Macchine Utensili Lavorazione al Banco Saldatura 24/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” I.T.S.C.G. “A. BAGGI” SASSUOLO (MO) PROGETTO DI ORIENTAMENTO Orientamento in entrata Al fine di favorire il passaggio dalla Scuola dell’obbligo alla Scuola Superiore, si creano le condizioni ottimali per accrescere la motivazione ed il benessere dello studente, predisponendo interventi didattici mirati, e il più possibile individualizzati per la formazione integrale e graduale della persona. Orientamento e riorientamento biennio L’integrazione dei percorsi didattici del biennio, favorisce il successo scolastico e segue gli studenti che richiedono di essere indirizzati verso altri percorsi scolastici. Completa il concetto di “diritto-dovere allo studio”. Orientamento triennio Al fine di individuare nuove e più efficaci modalità di rapporto tra istituzione scolastica e il territorio, sono stati predisposti accanto alle discipline curricolari, interventi formativi che intendono arricchire le competenze del diplomato sia sul versante tecnicoeconomico, sia su quello gestionale, organizzativo e linguistico. Inoltre, per le classi quinte, è previsto anche un orientamento universitario. Orientamento in uscita Progetto gestito dalla provincia di Modena formato da due esperienze: 1) Incontro/conferenza con il regista che ha creato un documentario sulla scelte e sulle Prospettive dei giovani, al teatro Carani. 2) Incontro con rappresentanti dell’università e del Mondo del Lavoro presso l’aula Magna dell’Istituto. Progetto del comune di Sassuolo dell’assessorato delle Pari opportunità formato da due Esperienze: a) Incontro con la Dott. Ssa Fontanesi : come compilare il proprio curricolum vitae, come sostenere un colloquio di lavoro come si sceglie in corso post-diploma, come si sceglie l’università. PROGETTO INSERIMENTO SCUOLA LAVORO L’Istituto “Alberto Baggi”in collaborazione con il Settore Inserimento Lavorativo e Area Minori Servizi Socio Sanitari dell’ausl di Modena distretto di Sassuolo predispone dei progetti di orientamento al lavoro. Tenendo conto delle principali competenze e predisposizioni degli alunni, viene individuata l’attività più idonea per il loro futuro inserimento lavorativo dopo gli studi. Tra le principali attività proposte possiamo elencare la collaborazione con cooperative sociali, centri diurni, officine meccaniche, carrozzerie e ceramiche. PROGETTO INSERIMENTO CENTRI DI ACCOGLIENZA L’Istituto “Alberto Baggi” predispone dei progetti di inserimento presso i centri accoglienza disabili della provincia di Modena. 25/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” La finalità dei progetti è quella di far conoscere alle famiglie dei disabili le strutture del territorio che si occupano di disabilità, facendo partecipare in uno o più giorni gli alunni alle attività che vengono svolte presso questi centri per favorirne un eventuale futuro inserimento post studi. Tra le principali attività proposte dai centri, possiamo elencare: - la musicoterapia; la pet-therapy l’idroterapia; l’ippoterapia. I.T.I.S. “A. VOLTA” SASSUOLO (MO) Si riporta quanto indicato nel sito della scuola: http://scuole.monet.modena.it/itivolta/POFdefinitivo06-07_%20web.pdf PREVENZIONE E CONTENIMENTO DELL'INSUCCESSO, DELL'ABBANDONO E DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA. … 1) attività di accoglienza nelle classi prime: al di là dei progetti formalizzati, già da vari anni i docenti del biennio stanno utilizzando, con le loro classi, molti metodi e strumenti per stimolare l'interesse allo studio ed il senso di appartenenza alla vita scolastica, ponendo le basi per l'acquisizione di una preparazione culturale e professionale soddisfacenti. Tra questi, ricordiamo: - attività iniziali dell'anno, che prevedono una visita guidata ai locali dell'istituto, con la presentazione, da parte dei docenti, degli operatori che lavorano nei vari comparti della scuola. In tutte le classi prime dell’istituto tecnico l'area di progetto adottata, dal titolo "Il metodo di studio con potenziamento di strumenti informatici", ha proprio lo scopo di supportare didatticamente il faticoso passaggio dalle scuole medie inferiori a quelle superiori, e ad aiutare a compiere con successo il famoso "salto di qualità" che viene richiesto agli studenti. Obiettivo comune a tutti i professori del biennio è, dunque, aumentare il successo scolastico e, con esso, lo "star bene a scuola", per prevenire la dispersione e l'abbandono. 2) Attività di recupero sia pomeridiane che curriculari, che si sforzano di garantire un costante recupero di abilità di base, di contenuti e di mantenere viva la motivazione allo studio. Il Collegio dei Docenti ha deliberato, inoltre, di dedicare almeno le prime tre settimane di scuola principalmente ad attività di consolidamento e potenziamento, e di far precedere la verifica tesa ad accertare il superamento del debito formativo assegnato nell'a. s. 2005-06 da interventi pomeridiani appositi, rivolti solo agli allievi con D. F. Ciò al fine di promuovere un reale superamento delle lacune rilevate, e di facilitare gli allievi nel percorso di studio individuale. Sono state anche modificate sensibilmente le azioni di recupero del monte ore annuale dovuto in seguito all'adattamento del calendario scolastico. 3) Attività di orientamento a vari livelli e di riorientamento "in itinere": all'orientamento l'Istituto ha dedicato l'area di intervento di due Funzioni Strumentali, per indirizzare correttamente la scelta degli studi superiori, quella del triennio di specializzazione, e per informare sulle possibilità offerte dal mondo post- diploma ed, infine, di quelle presenti nel campo degli studi universitari e lavorativo. Già da due anni, inoltre, l’istituto fa parte di un progetto di rete, in collaborazione con l’ente ECAP e con 26/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” altre scuole di Sassuolo e di Modena, operante nello specifico settore del riorientamento. .... 1. Definizione delle aree di intervento delle funzioni strumentali al Piano dell'Offerta Formativa Il Collegio dei docenti, per realizzare quanto contenuto nella premessa del presente documento, ha deliberato per il corrente a.s., in ottemperanza al contratto collettivo nazionale del comparto scuola 2003-2005, l’assegnazione a sei docenti le Funzioni Strumentali per le aree qui elencate. …… 3) Interventi e servizi per studenti: quest'anno il Collegio dei Docenti ha deliberato di dedicare all'area degli interventi e servizi per studenti, per lo specifico settore dell'Orientamento, due Funzioni Strumentali, dedicate alle attività di orientamento in ingresso, soprattutto nella prima parte dell'anno scolastico, ed in uscita, nella seconda parte. In particolare, le due docenti incaricate hanno il compito di promuovere, coordinare e gestire le attività orientative dalla scuola media al ciclo di studi superiori, nella scelta dei successivi settori di specializzazione e formazione professionale, nelle scelte riguardanti il mondo post- diploma, compreso il settore degli studi universitari. Ciò al fine di contenere l'alto tasso di insuccesso scolastico e di promuovere negli allievi scelte il più possibile consapevoli. Una terza F. S., infine, è stata dedicata appositamente alla gestione delle problematiche relative agli alunni diversamente abili, ed un'altra funzione strumentale all'implementazione e al coordinamento delle attività di educazione alla salute, mirate alla prevenzione del disagio giovanile e dei comportamenti a rischio. ….. 4. Modalità di attuazione dell’autonomia scolastica nell’ambito di quanto stabilito dalla L. 440/ 97 e nei limiti dei finanziamenti spettanti e già predisposti. ….. Apertura della scuola al pubblico Per rendere più efficace l’informazione sul territorio relativamente alle proposte formative dell’istituto e alla modalità di gestione delle stesse, la scuola rimane aperta un sabato pomeriggio ed una domenica mattina rispettivamente nei mesi di dicembre e di gennaio, per l’organizzazione di momenti di incontro fra il personale docente, studenti e genitori, con dimostrazioni sull’attività svolta all’interno dei laboratori. L'iniziativa vedrà il coinvolgimento del personale docente, degli assistenti di laboratorio, dei collaboratori scolastici, di alcuni studenti dell'istituto. L’attività svolta nell'ambito dell'orientamento è articolata su tre livelli: - orientamento presso le scuole medie del territorio, con interventi di docenti presso le scuole medie stesse e con visite guidate degli studenti alle strutture e ai laboratori dell’istituto. Da vari anni l'orientamento presso le scuole medie fa capo, in particolare, ad un progetto specifico, dal titolo "Alla scoperta dell'attività di laboratorio", in base al quale le scolaresche degli studenti delle scuole medie sono state invitate a far visita ai nostri laboratori, nei quali potranno assistere e prendere parte attiva ad alcune esercitazioni di Chimica, Fisica, Scienze, che si svolgono normalmente durante l'anno scolastico, ed assistere ad esperienze nei laboratori di elettronica. - orientamento per la scelta del triennio di specializzazione, rivolto agli studenti delle classi seconde, a cura di docenti "anziani" che si rendono disponibili a rispondere a quesiti di carattere tecnico e didattico disciplinare sui corsi. E' prevista un'attività specifica di esercitazioni degli studenti di seconda nei laboratori delle classi del triennio, in gruppi temporanei di lavoro con i loro 27/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” - compagni più anziani. In tal modo, si spera di rendere la scelta del triennio più mirata e consapevole. orientamento post – diploma, che prevede incontri con esperti del mondo del lavoro e varie attività svolte in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena, oltre alla partecipazione alle iniziative di orientamento promosse dagli Enti Locali. Sono anche previsti incontri con rappresentanti delle Forze Armate, dell'Arma dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco). In questo ambito, segnaliamo che l’istituto ha aderito al progetto “Vedere la scienza”, un ciclo di proiezioni di filmati a carattere scientifico, rivolto sia agli studenti delle scuole superiori, sia alla cittadinanza. Alle proiezioni hanno fatto seguito gli interventi di alcuni docenti universitari ed il dibattito col pubblico. Gli scopi del progetto, realizzato in collaborazione con gli enti locali e l’Università di Modena e Reggio Emilia, sono stati quelli di promuovere interesse e stimolare attenzione nei confronti della cultura scientifica, creare momenti d’incontro fra gli studenti delle scuole partecipanti e facilitare una scelta consapevole degli studi universitari in questo settore. ….. 7. Attività aggiuntive svolte dal personale dell’istituto …. Commissione orientamento: collabora in modo permanente con le F. S. specifiche, contribuendo ad espletare tutte le azioni orientative all'interno delle classi e/ o presso le scuole medie inferiori. Fornisce consulenze ed indicazioni per il post- diploma. PROGETTI PER A.S. 2006-07 MACROAREA: RECUPERO- POTENZIAMENTO- ORIENTAMENTO Settore orientamento TITOLO Destinatari Alla scoperta dell'attività di Studenti delle scuole medie inferiori laboratorio Novembre 2006- marzo 2007 Orientamento al triennio di seconde (tutte) chimica ed elettronica Fine ottobreinizio novembre in collaborazione col Comune di Sassuolo, Vedere la Scienza l’Università di MO e RE, il gruppo di progetto Ottobre- novembre 2006 dell’ITI Corni di MO Studenti delle scuole sup. e cittadinanza sassolese Test di ammissione Classi quinte della scuola all'Università Dicembre 2006 Orientamento alle scuole Commissione orientamento Studenti delle scuole medie inferiori medie inferiori 06-07 Da ottobre 2006 a gennaio 2007 Commissione orientamento Scuola aperta 2006-07 Dicembre 2006- gennaio Studenti e genitori delle scuole medie inferiori 2007 28/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Settore recupero- potenziamento Progetti allievi diversamente abili alunni diversamente abili Laboratorio di giardinaggio dell’istituto e di altre scuole Da marzo a fine anno Gruppo di ricreazione equestre Ippoterapia alunni diversamente abili Da settembre a novembre dell’istituto e di altre scuole Da marzo a giugno alunni diversamente abili Laboratorio di cucina dell’istituto e di altre scuole Da ottobre a fine anno alunni diversamente abili Laboratorio musicale dell’istituto e di altre scuole Da ottobre a fine anno Un allievo diversamente abile Attività di nuoto in piscina 10 lezioni inverno 2006-07 Laboratorio di arte contemporanea Un giorno a Allievi diversamente abili settimana da ottobre a fine a.s. I. I. S. “A. F. FORMIGGINI” SASSUOLO PROGETTO CONTINUITA’ / PRE-ORIENTAMENTO All’interno dell’Istituto è stata attivata la “Commissione continuità”, composta da insegnanti di Lettere, Lingue, Matematica, che hanno partecipato ad incontri di continuità didattica tra Scuola Secondaria di primo grado e Scuola Secondaria di secondo grado. In tali incontri, che hanno visto il coinvolgimento delle Scuole Secondarie di primo grado e di altre Scuole Secondarie di secondo grado del distretto, è stata svolta un’attività di riflessione e di confronto sugli anni-ponte (III classe Secondaria I grado, I classe Secondaria II grado), allo scopo di definire linee più omogenee e condivise di continuità dei curricoli. Nell'a.s.1998/99 i lavori dei docenti hanno portato alla definizione di obiettivi trasversali sul versante educativo e cognitivo, cui fare riferimento nella programmazione degli anni-ponte. Nell'a.s.1999/2000 il confronto è stato allargato alle discipline (Italiano, Lingua straniera, Matematica) per favorire una riflessione su obiettivi e competenze specifiche degli alunni e su strategie metodologiche d'insegnamento. Gli incontri si sono rivelati particolarmente proficui sia nella prospettiva del confronto tra docenti di diversi ordini di scuole, e quindi di raccordo tra le stesse, sia nel contesto dell’innalzamento dell'obbligo scolastico. E' consuetudine della presidenza e dei docenti dell’Istituto organizzare incontri con studenti e genitori delle Scuole Medie del territorio allo scopo di presentare i corsi di studio attivati presso il nostro Istituto e il Piano dell'Offerta Formativa (POF). Il periodo è solitamente quello compreso tra novembre e gennaio. Docenti, in rappresentanza delle Presidenza, sono disponibili a recarsi presso le scuole medie del territorio per illustrare il POF e gli indirizzi di studio. A partire dall’a.s. 1999/2000 è stato attivato uno specifico progetto di integrazione scolastica per alunni diversamente abili. I relativi Progetti Educativi Individualizzati sono elaborati all’interno della programmazione annuale dell’Istituto. Il progetto di 29/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” integrazione scolastica è gestito dai Consigli di Classe in cui è inserito un alunno diversamente abile, con il supporto dalla Commissione Integrazione istituita dal Collegio dei Docenti. 1. Progetto continuità: allo scopo di garantire un inserimento ottimale all'alunno diversamente abile, sono stati avviati rapporti con la scuola media di provenienza, che hanno consentito l'elaborazione di un progetto continuità, volto a garantire la presenza, nelle prime settimane di scuola superiore, della figura di riferimento (insegnante di sostegno) della scuola media. 2. Commissione Integrazione è composta da docenti dei Consigli di Classe in cui gli alunni diversamente abili sono inseriti e da docenti dell'istituto particolarmente interessati alle tematiche dell'integrazione o portatori di specifiche professionalità (Docente Funzione Strumentale area 3, insegnanti di sostegno, tutor, PEA, ecc.). Il gruppo di lavoro così composto si riunisce regolarmente per valutare ed attivare iniziative a sostegno dell'integrazione degli alunni diversamente abili, in collaborazione con i Consigli di Classe. 3. Progetto tutor: in collaborazione con le Amministrazioni comunali di residenza il progetto tutor prevede l'assunzione di giovani, preferibilmente ex studenti del Liceo, a supporto delle attività programmate dai Consigli di Classe. 4. Progetto Diversabilità: il progetto prevede la partecipazione attiva delle classi che vi aderiscono ad una riflessione attenta sulle tematiche dell’handicap. Sono previsti diversi percorsi specifici di indagine e di approfondimento: cineforum, analisi delle barriere architettoniche in luoghi ed edifici pubblici. 5. Progetto Laboratorio di lingua e cultura straniera: il progetto prevede la realizzazione di attività didattiche specifiche, rivolte ad alunni con difficoltà di apprendimento, finalizzate a conoscere aspetti delle culture e delle lingue straniere. 6. Progetto Musica amica: laboratorio di musica rivolto agli alunni diversamente abili. ORIENTAMENTO IN ENTRATA Incontri tra studenti del Liceo e studenti delle Scuole Medie Nell'ambito delle attività di orientamento sono previsti incontri tra gruppi di studenti delle classi terze della Scuola Media e studenti del Liceo allo scopo di presentare sia i corsi di studi attivati presso il nostro istituto sia le diverse esperienze scolastiche. ACCOGLIENZA E RIORIENTAMENTO Prima accoglienza All'inizio di ogni anno scolastico, il Liceo organizza, per gli alunni delle classi prime, attività di accoglienza, che si propongono i seguenti obiettivi: favorire il primo impatto con la realtà istituzionale e culturale dell'indirizzo scolastico frequentato 30/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” fare incontrare i nuovi liceali tutti insieme facilitare l’instaurarsi di relazioni positive col gruppo classe e con la nuova realtà scolastica fare conoscere le attività complementari e integrative Il progetto Accoglienza Il progetto si articola in due aree: interventi socio-affettivi ed interventi cognitivi. I destinatari delle attività previste nella prima area sono tutti gli studenti delle classi prime a.s. 2006/2007. 1. Area socio-affettiva: accoglienza e socializzazione 1.1. - Obiettivi: favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico favorire il processo di socializzazione e di integrazione favorire l’inserimento nella nuova organizzazione scolastica favorire la conoscenza della struttura scolastica impostare relazioni positive con il gruppo classe - Attività: visita all’Istituto incontro con coordinatore e docenti del consiglio di classe definizione di regole e strategie per il lavoro in classe incontro con studenti del triennio introduzione alle norme sulla sicurezza integrazione (classi con alunno diversamente abile) 1.2. 2. Area cognitiva: metodo di studio, recupero, approccio alle discipline d'indirizzo DESTINATARI FINALITA’ OBIETTIVI METODI CONTENUTI Metodo di studio: tutte le classi prime Recupero di abilità logico-linguistiche: classi prime corsi tradizionali (PNI, IV Ginnasio) Approccio alle discipline d'indirizzo: classi prime corsi sperimentali - avvio all’acquisizione di un metodo di studio e di lavoro - maturazione dei processi di astrazione e di formalizzazione dei concetti - sviluppo di capacità logico-deduttive - avvio all'uso di una forma espositiva chiara ed ordinata, mediante l’utilizzo: a) di un linguaggio appropriato b) di procedimenti logici rigorosi - approccio ad elementi fondanti delle discipline - prevalentemente induttivi per l’area umanistico/linguistica - prevalentemente deduttivi per l’area scientifica - analisi di brevi testi scelti dal singolo docente nell’ambito delle discipline letterarie – geometria euclidea piana – cultura dei Paesi di cui si studia la lingua 31/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” PERIODO DI SVOLGIMENTO INSEGNANTI COINVOLTI settembre 2006 - 11 insegnanti di lettere classi prime – 6 insegnanti di matematica (PNI e IV Ginnasio) – 5 insegnanti dei corsi sperimentali Riorientamento In riferimento alla Legge 9/99 ed al successivo regolamento applicativo, la "Commissione orientamento" ha individuato alcuni punti di riferimento o linee operative che consentano agli studenti delle classi prime di usufruire di occasioni di verifica della propria scelta e di eventuali percorsi di riorientamento con utilizzo delle passerelle come strumento per tradurre l'innalzamento dell'obbligo scolastico in successo formativo: ♦ modulo di accoglienza (vedi sopra) ♦ monitoraggio dei consigli di Classe ♦ interventi didattici integrativi mediante docenti tutor sia per attività in ingresso che in uscita ♦ strumenti (questionari, colloqui con studenti e genitori ma anche con operatori ASL e referenti degli enti locali nel caso di alunni disabili, materiale informativo) che consentano allo studente di ridefinire il proprio percorso formativo con la valorizzazione delle risorse personali ♦ collaborazione con le scuole destinatarie per la determinazione di moduli di raccordo relativi a discipline non previste nella scuola di provenienza L’attività illustrata può essere soggetta a cambiamenti determinati dalla riforma scolastica in discussione. ORIENTAMENTO IN USCITA Nell'intento di fornire agli studenti delle classi IV e V un concreto sostegno per la scelta post-diploma, in particolare nell'ottica di una prosecuzione del percorso formativo mediante l'accesso all'Università, l’Istituto ha individuato diverse iniziative e attività: ♦ percorso orientativo incentrato sulla riflessione e analisi delle caratteristiche personali ♦ questionario sulle scelte post-diploma proposto agli studenti del penultimo anno ♦ informazione sulle opportunità formative post-diploma con l'utilizzazione di banche dati, conferenze, visite ad atenei ecc. ♦ incontri con esponenti del mondo del lavoro operanti sul territorio ♦ incontri con operatori ASL e referenti del servizio di inserimento lavorativo dell’ente locale per gli alunni disabili ♦ incontri con ex studenti frequentanti diverse facoltà universitarie o già laureati ♦ predisposizione di materiale informativo aggiornato in un'apposita sezione della Biblioteca d'Istituto, utile alla consultazione da parte degli studenti ♦ assistenza per le preiscrizioni universitarie on-line ♦ coinvolgimento dei genitori in incontri sulla riforma universitaria. 32/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” L'entrata in vigore delle norme di legge relative all'autonomia organizzativa e didattica richiede alle singole istituzioni scolastiche di definire in modo puntuale i rapporti col territorio e con le specifiche istituzioni amministrative e non, e di individuare nuove strade di programmazione e di collaborazione che vedano coinvolte, a diversi livelli e con diverse modalità: - le pubbliche amministrazioni (Provincia, Comuni del bacino di utenza dell’Istituto, ASL) altre istituzioni scolastiche (scuola dell'obbligo e scuole superiori; università) associazioni di categoria (Assopiastrelle, Assoindustria, CNA, LAPAM, ecc.) centri di formazione (Cerform, Modena Formazione, ecc.) associazioni e gruppi di volontariato sociale associazioni sportive associazioni culturali (Rotary Club) altre realtà operanti sul territorio (Banche, liberi professionisti, ecc). Gli obiettivi generali sono i seguenti: a. integrare l'istituzione scolastica nella realtà del territorio b. definire in modo più puntuale il ruolo dei singoli attori all'interno del processo formativo ed educativo c. individuare specifiche aree di collaborazione e progetti educativi mirati d. reperire i fondi necessari per la realizzazione dei progetti formativi ed educativi propri dell'istituzione scolastica e. favorire l'applicazione delle norme di legge relative al Nuovo Obbligo Scolastico e al Nuovo Obbligo Formativo. 33/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” “…e dopo la scuola…”: cosa il nostro territorio offre UNIVERSITÀ Dall’anno 2000 ad oggi, gli studenti disabili iscritti presso l’università di Modena e Reggio Emilia sono passati da 18 a 148. Di questi, circa il 90% presenta deficit motori, il 7% deficit sensoriali e il 3% è affetto da problematiche psichiatriche. Aumentano gli studenti disabili per deficit acquisiti principalmente a causa di incidenti stradali. Ci sono, infine, una quarantina di studenti segnalati per disturbi dell’apprendimento. Per quanto riguarda la distribuzione di detti studenti all’interno delle diverse facoltà, nella sede di Reggio Emilia sono più o meno equamente spartiti tra Scienze della Formazione (27) e Scienze della Comunicazione (25), mentre a Modena la scelta è maggiormente diversificata. Garantire l’integrazione di questi studenti ha comportato per l’Università un grande sforzo organizzativo in quanto si è trattato di costruire una struttura che assicurasse il diritto dei disabili alla istruzione e alla formazione così come è sancito nella legge 104/92 fornendo loro accoglienza e sostegno. Questa struttura si avvale di tre organi: • la Commissione Interfacoltà di Ateneo per la Disabilità: è composta da un rappresentante per ognuna delle dodici facoltà dell’Università • il Servizio Accoglienza Disabili: si avvale dell’operato del Referente Accogliente • L’Equipe medico-socio-psico-pedagogica I tre organismi operano in stretta collaborazione e sono coordinati dal Delegato del Rettore per la Disabilità, prof.ssa Giovanna Gavioli. Il percorso universitario previsto per gli studenti disabili si articola in quattro momenti: 1. accoglienza 2. orientamento 3. percorso personalizzato 4. accompagnamento in uscita Il Referente Accogliente, che attualmente è il dottor Giacomo Guaraldi, su richiesta della scuola incontra lo studente disabile e lo informa dei benefici e dei servizi di cui può disporre. Una volta che lo studente ha effettuato la scelta della facoltà, viene accompagnato nel percorso amministrativo e, eventualmente, gli viene assegnato un tutor. Gli verranno forniti tutti gli ausili necessari e sarà seguito lungo il percorso didattico allo scopo di individuare le eventuali difficoltà e suggerire strategie per superarle. Il lavoro del Referente Accogliente avviene in stretta collaborazione con gli organi di cui sopra. TUTOR L’Università ha stipulato una convenzione con le associazioni studentesche presenti al suo interno per poter disporre di tutors che affianchino gli studenti disabili che dovessero averne necessità. I responsabili di dette associazioni, con la supervisione 34/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” dell’Università, individuano le persone disponibili a ricoprire questa funzione e che debbono avere le seguenti caratteristiche: • essere iscritte alla stessa facoltà e allo stesso corso di laurea dello studente disabile; • possedere competenze nelle discipline per le quali vengono richiesti. Di norma il loro compito consiste nell’impartire lezioni individuali in ambiente universitario; non sono previste, per il momento, attività che si svolgano al di fuori dell’ateneo. Per l’anno accademico 2007/2008 è previsto un corso di formazione rivolto ai tutors di UNIMORE della durata di 60 ore, di cui 30 ore dedicate alla didattica e 30 ad attività laboratoriali. E’ possibile che in futuro questo corso venga effettuato anche per tutors di altre università. LE COOPERATIVE SOCIALI La Legge 381/1991 riconosce alle Cooperative sociali lo scopo di perseguire l’interesse generale di promozione umana e integrazione sociale attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi e attraverso attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Le cooperative sociali si dividono in due gruppi: - Cooperative gruppo A che gestiscono servizi socio-sanitari ed educativi - Cooperative gruppo B di produzione e lavoro con una quota del 30% di lavoratori appartenenti alle categorie di persone svantaggiate (definizione della Unione europea che indica disabili, ex carcerati, profughi, ex tossicodipendenti, nomadi) Nelle cooperative sociali del gruppo B il lavoro è utilizzato per consolidare la persona nel percorso di ricostruzione della propria autonomia di vita. Imparare non un lavoro qualsiasi, ma un lavoro in particolare, con le sue conoscenze specifiche, le competenze da acquisire, le difficoltà e le soddisfazioni; confrontarsi con un determinato lavoro, mettendo in gioco se stessi. E' un’esperienza di grande importanza per superare i problemi passati e per rimettere in circolo energie e potenzialità inespresse. Lavorare, in un ambiente protetto diverso dal classico posto di lavoro, come per esempio un laboratorio di assemblaggio, è un modo per apprendere regole e valori a partire dalla quotidianità delle azioni e dei comportamenti e per migliorare la consapevolezza di se stessi e di come si vivono le relazioni con gli altri. 35/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” “…pro e contro…” Le relazioni degli esperti e l’analisi dei progetti di orientamento delle varie scuole del distretto hanno fatto emergere una realtà ricca e articolata che presenta diversi aspetti positivi messi in evidenza dal confronto e dalla discussione all’interno del gruppo. Esistono più proposte di protocolli (di passaggio, di valutazione, …) tra scuola e mondo del lavoro Nel territorio opera da tempo l’associazione CREA che organizza il tempo libero dei diversamente abili Viene riconosciuta la validità di metodologie didattiche “orientative” e “laboratoriali” in modo che i ragazzi giungano alla consapevolezza di sè e delle proprie capacità. Si sono progettate e realizzate alcune attività in rete di scuole (laboratori di cucina, musica,…) Sono ritenuti importanti i momenti di esperienza “diretta” nella scuola secondaria di II grado e l’organizzazione, per gli alunni delle scuole di I grado, di attività laboratoriali tenute dagli alunni delle superiori, utilizzando delle reti di laboratori. Appare particolarmente interessante l’attivazione di laboratori in rete tra scuole diverse per l’ampliamento dell’offerta formativa di ogni singolo istituto agli studenti disabili, non solo della scuola secondaria di II grado, ma anche di I; gli alunni possono usufruire delle proposte attivate indipendentemente dall’istituto a cui risultano iscritti. Altrettanto interessante risulta l’avvio sperimentale di un progetto in rete integrato di orientamento, che vede coinvolte alcune scuole dei due ordini e l’ECAP-Emilia Romagna. Dopo il confronto e la discussione, il gruppo ha individuato come punti critici emersi, legati all’attività di orientamento per alunni con difficoltà (certificati, segnalati, con problematiche socio-culturali,…) in particolare nel passaggio dalle scuole secondarie di I grado alle scuole di II grado, i seguenti: Passaggio delle informazioni: mancano strumenti di comunicazione per accompagnare lo studente nel passaggio da una scuola all’altra. Le scuole secondarie di I grado generalmente conoscono in maniera superficiale i programmi, le proposte delle scuole di II grado e le differenze tra un Istituto e l’altro. Le scuole secondarie di II grado chiedono maggiore chiarezza e tempestività nel definire le situazioni reali degli alunni in difficoltà; spesso manca la comunicazione tra le scuole e gli enti che partecipano alla gestione delle persone in difficoltà (enti locali: comune, provincia, regioni; aziende Asl; enti di formazione accreditati…). Professionalità e formazione di chi si occupa dell’orientamento: per il profilo professionale sono necessarie buone conoscenze delle attività delle diverse scuole, buona conoscenza degli alunni, essere in grado di organizzare percorsi “sensati” (competenze progettuali); Maggiore coordinamento tra le funzioni strumentali e le diverse commissioni che operano all’interno di uno stesso istituto. Maggiore coinvolgimento delle associazioni dei disabili nell’attività di orientamento dei disabili. Emergono dall’altra parte i seguenti punti critici, legati all’attività di orientamento per alunni con difficoltà (certificati, segnalati, con problematiche socio-culturali,…), in particolare nel passaggio dalle scuole secondarie di I grado alle scuole di II grado: 36/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Passaggio delle informazioni: sono carenti gli strumenti di comunicazione per accompagnare lo studente nel passaggio da una scuola all’altra. Le scuole secondarie di I grado generalmente conoscono in maniera superficiale i programmi, le proposte delle scuole di II grado e le differenze tra un Istituto e l’altro. Le scuole secondarie di II grado chiedono maggiore chiarezza e tempestività nel definire le situazioni reali degli alunni in difficoltà; spesso manca la comunicazione tra le scuole e gli enti che partecipano alla gestione delle persone in difficoltà (enti locali: comune, provincia, regioni; aziende Asl; enti di formazione accreditati…). Professionalità e formazione di chi si occupa dell’orientamento: per il profilo professionale sono necessarie buone conoscenze delle attività delle diverse scuole, buona conoscenza degli alunni, buone competenze progettuali (per organizzare percorsi “sensati”); Manca un opera di monitoraggio su quanto accade ai disabili dopo la scuola; coordinamento tra le funzioni strumentali e le diverse commissioni che operano all’interno di uno stesso istituto. coinvolgimento delle associazioni dei disabili nell’attività di orientamento degli alunni certificati. 37/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” “…proposte operative…” Alla luce dell’analisi effettuata il gruppo si è interrogato sulle possibili modalità d’intervento. Per gli alunni certificati, in particolare, l’orientamento non può prescindere dal deficit specifico per evitare di alimentare attese ed illusioni poco realistiche e che possono risolversi in frustrazioni, difficili da superare sia per i ragazzi che per i famigliari. Nel caso di deficit sensoriali o fisici in cui non vi siano compromissioni a livello cognitivo, l’orientamento deve essere fatto sulla base delle attitudini sviluppate e nel rispetto degli interessi espressi dagli alunni. Nel caso di deficit cognitivi, è molto importante considerare l’ambiente in cui il ragazzo proseguirà il suo percorso. Per i casi gravi e gravissimi, che presumibilmente alla fine degli studi verranno accolti nei centri diurni, è necessario garantire ambienti accoglienti e disponibili. In questi casi i percorsi liceali (artistico, scientifico, classico, sociopedagogico,..) e gli istituti tecnici possono rappresentare una scelta motivata per permettere loro di proseguire il percorso evolutivo iniziato. Per i ritardi medi e lievi è opportuno valutare bene le potenzialità e le capacità pratiche dei singoli senza perdere di vista il contesto di vita, per inserirli nel mondo del lavoro con un percorso appropriato e personalizzato con una qualifica professionale o con un ulteriore percorso come quello progettato dalla provincia. Considerato l’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni, si pone la necessità di migliorare lo scambio di informazioni tra scuola primaria, secondaria di I e di II grado in quanto la scelta operata dopo i tre anni delle scuola secondaria di I grado si ripercuote direttamente sul futuro scolastico degli studenti. L’orientamento precoce è fondamentale per una scelta serena. È necessario iniziare questa delicata fase di orientamento almeno dalla seconda classe della scuola secondaria di I grado, prima di tutto chiarendo tra insegnanti, psicopedagogisti e genitori, i possibili progetti di vita in modo che la scelta cada su istituti che possano sviluppare le competenze o lo stare bene adeguato. Per garantire percorsi significativi, sia per i ragazzi in difficoltà, certificati o non, diventa strategico il passaggio di informazioni tra i vari livelli scolastici sia in senso verticale che orizzontale. Il passaggio di informazioni verticale è garantito, per gli studenti certificati che mantengono la certificazione, mediante la trasmissione del dossier previsto dalla L.104/92 ("Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate."), mentre per tutti gli altri non vi è altro documento che la scheda di valutazione, che non mette in evidenza attitudini e capacità. Il problema risulta evidente per i cosiddetti “casi difficili” (stranieri, alunni con difficoltà di apprendimento, con disturbi del comportamento, con situazione di disagio socio – culturale, demotivati…)., privi di certificazione o con una segnalazione che tuttavia le famiglie decidono di non presentare nel nuovo ordine scolastico. Ignorare queste realtà non permette all’istituto accogliente di organizzare la formazione di classi il più possibile eterogenee. Queste costituiscono una prima garanzia rispetto alla prevenzione dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastico e permettono l’organizzazione di attività e percorsi individualizzati, che assicurano una buona e corretta continuità didattica. Nel rispetto della legge sulla privacy (Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, "Codice in materia di protezione dei dati personali") per gli alunni, per vario motivo, in difficoltà si potrebbe organizzare un passaggio di informazioni analogo a quello che avviene per gli alunni certificati. All’interno delle figure strumentali che si occupano di orientamento, continuità e integrazione, si dovrebbe individuare un referente unico nell’istituto di partenza, che 38/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” raccolga e trasmetta le informazioni sugli alunni in difficoltà ad un’analoga figura individuata nell’istituto di passaggio. La trasmissione dovrebbe avvenire attraverso un colloquio che tocchi tutti i punti presenti nella traccia proposta: • Referente della scuola di provenienza dell’alunno…. • Coordinatore della classe dell’alunno • Tipo di difficoltà… • Partecipazione della famiglia al percorso scolastico • Motivazione allo studio • Abilità possedute o Di tipo cognitivo o Di tipo operativo • Autonomia • Capacità relazionali Si ritiene inoltre necessaria una collaborazione più stretta con i responsabili dell’inserimento lavorativo dell’ente locale per ricevere informazioni sulle occupazioni possibili nei diversi settori (pubblico, privato, cooperativo associazionistico,…), sulle possibilità di impiego, sulle disponibilità ad accogliere ed organizzare stage guidati per alunni disabili, anche convenzionati con altri enti. Queste notizie sono particolarmente rilevanti per gli Istituti non professionali, come Licei e Istituti Tecnici che hanno contatti minori con le realtà economiche del territorio e che forniscono un tipo di formazione spendibile soprattutto nel terziario. Per tutti gli istituti resta invece critica la situazione degli alunni con disabilità medio/grave che spesso non trovano alternative al percorso nei centri di accoglienza. È stato inoltre condiviso un protocollo relativo alle comunicazioni tra scuola e servizi sociali o ditte ospitanti, con particolare attenzione alla valutazione e alla certificazione delle competenze maturate (sia l’interno di percorsi scuola/ lavoro, che di stage, che di lavoro guidato,…). Il percorso effettuato potrà essere documentato tramite un diario di bordo tenuto dal tutor/educatore che darà conto, in forma sintetica, delle attività di volta in volta effettuate e che potrà inoltre contenere eventuali osservazioni legate ad aspetti ritenuti rilevanti. La verifica del progetto verrà eseguita da tutti coloro che hanno collaborato alla sua effettuazione e in particolare saranno considerate le osservazioni del tutor/educatore e del referente dell’attività all’interno della struttura individuata. Tale referente dovrebbe compilare un documento finale dal quale risultino in modo sintetico: • le generalità dell’alunno disabile che ha effettuato l’attività formativa, • il periodo di svolgimento e il totale delle ore di formazione • le attività oggetto di formazione • le abilità e le competenze acquisite dall’alunno e come possono esplicarsi. Al riguardo si vedano gli allegati 3 e 4 elaborati da questo gruppo di lavoro. 39/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” “…concludendo…” In un’ottica volta ad una imminente realizzazione della piena autonomia scolastica, le riflessioni sull’integrazione degli alunni diversamente abili sono obbligate a passare attraverso una filosofia che vede, nel raccordo con le altre Istituzioni, una possibile e valida strategia operativa. Non a caso gli Accordi di Programma distrettuali, da poco siglati da tutte le componenti e per la prima volta previsti dagli Accordi di Programma provinciali a Modena, formalizzano da un punto di vista normativo tale filosofia. Infatti uno degli scopi principali è proprio quello di definire le modalità di gestione e di valutazione delle risorse, oltre al collegamento degli interventi di qualificazione scolastica, per garantirne l’efficacia. Lo scopo principale di questi raccordi interistituzionali è quello di pensare alla persona nella sua globalità. Questo concetto costituisce il nucleo centrale, che dovrebbe caratterizzare i progetti per l’integrazione di alunni diversamente abili dei vari istituti di istruzione secondaria di primo e di secondo grado. Il progetto di vita degli alunni diversamente abili relativo alla scuola secondaria, prevede due aspetti di criticità, la cui soluzione porterebbe ad un essenziale miglioramento dell’integrazione scolastica e sociale. Il primo consiste nel passaggio dalla scuola secondaria di I grado a quella di II grado, che, attraverso il miglioramento della qualità dell’orientamento scolastico, potrebbe mostrare possibilità adeguate di soluzione. E’ importante favorire la comunicazione con le famiglie e gli studenti e stabilire lo scambio di informazioni efficace tra i docenti della scuola secondaria di I grado e quelli della scuola di II grado, individuando gli elementi di continuità. Il primo momento, che può essere definito della conoscenza, è molto delicato ed articolato, in quanto consiste nel far emergere le inclinazioni, le attitudini, le abilità, le capacità dei ragazzi diversamente abili, attraverso proposte formative varie e motivanti, in quanto è solo attraverso la sperimentazione che si può realmente comprendere se un’attività interessi realmente il ragazzo e possa portarlo ad un globale processo di crescita. Un secondo momento è il progetto di continuità tra un ordine di scuola e l’altro, situazione anch’essa delicata che si esplica in vari stadi . Una terza fase riguarda l’accoglienza dei ragazzi e si realizza attraverso alcune attività finalizzate alla predisposizione del contesto scolastico. E’ necessario porre particolare cura nell’attrezzare gli spazi, gli arredi, nel definire i tempi, e nel preparare il personale specializzato ed i docenti del consiglio di classe nel quale l’alunno sarà integrato. Tale preparazione deve essere effettuata sia dal punto di vista metodologicodidattico, sia dal punto di vista delle competenze relazionali e comunicative. Dall’analisi dei progetti per l’orientamento che si attuano all’interno delle scuole secondarie di I grado del territorio, è emerso come i ragazzi di questa fascia di età abbiano bisogno di trovare nei propri insegnanti persone che li aiutino nel delicatissimo momento della scelta del percorso scolastico successivo. In questo senso, nei limiti del possibile, sarebbe opportuno che i docenti della scuola secondaria di I grado insieme ai referenti ASL, dell’ente locale e alle famiglie concordassero di un progetto di vita realistico e idoneo alle caratteristiche del singolo alunno. Durante il corso d’aggiornamento si sono presi in esame i diversi progetti per l’orientamento delle scuole secondarie di I grado del distretto, in quanto, la scuola di II grado, alla luce di queste considerazioni, può mettersi in gioco soltanto dopo che la prima fase della scelta è avvenuta. Gli Istituti superiori sono coinvolti solo nel momento 40/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” della continuità e dell’accoglienza. Per scegliere oculatamente l’Istituto superiore è necessario conoscere le offerte formative del territorio, nello specifico in relazione ai Progetti per l’integrazione di alunni diversamente abili, che di solito non sono illustrati negli incontri di presentazione. Per questo motivo è sembrato essenziale far circolare le informazioni relative ai progetti per l’integrazione realizzati negli istituti del distretto. Gli Istituti professionali sono molto richiesti dagli alunni diversamente abili, in quanto l’offerta varia ed articolata di esperienze professionalizzanti, insieme alla flessibilità dei curricoli e all’operatività degli obiettivi e dei contenuti, costituiscono elementi essenziali per una crescita globale degli alunni. Il secondo momento essenziale del Progetto di Vita di alunni diversamente abili è l’uscita dalla scuola ed il conseguente inserimento nel sociale. Dopo la scuola le opportunità possono essere di quattro tipi e cioè gli alunni, se in grado, possono accedere all’università o a corsi post-diploma, possono essere inseriti nel mondo del lavoro, con o senza inserimento protetto, dopo aver effettuato tirocini lavorativi o meno, entrare nel mondo delle cooperative sociali o accedere a centri diurni specializzati. In un quadro così articolato non è facile fare proposte adeguate per la soluzione delle numerose problematiche prese in considerazione. Riguardo il momento di passaggio tra la scuola secondaria di I grado a quella di II grado, potrebbe risultare interessante ampliare la “rete” laboratoriale, offerta da alcuni istituti superiori del territorio, che danno la possibilità ad alunni diversamente abili di frequentare le attività proposte all’interno di vari istituti e di costituire così un gruppo di riferimento “itinerante”, che aggiunge alle opportunità di integrazione all’interno della propria classe ed alla scuola di appartenenza, quella di conoscere nuovi contesti, tra loro intrecciati. La rete consentirebbe di distribuire su più scuole le attività volte all’integrazione dei ragazzi del territorio. Un’organizzazione di questo tipo potrebbe diventare un punto di riferimento per la conoscenza degli Istituti superiori da parte degli alunni delle secondarie di I grado che si apprestano alla scelta, e potrebbe garantire a tutti un’offerta formativa varia ed articolata, a prescindere dalla scuola che frequentano, poiché vede lo sforzo e l’impegno da parte di tutti gli Istituti. Le finalità di questo progetto sono varie e molteplici; in particolare questo tipo di attività potrebbe fornire ad alunni diversamente abili in situazione di gravità, opportunità formative diversificate e possibilità di frequentare un gruppo di coetanei di riferimento che possa favorirne la socializzazione e la comunicazione, oltre ad offrire la possibilità di frequentare ambienti differenti, per migliorare la capacità di adattamento di ciascun alunno. Un’altra proposta legata alla rete tra le scuole, è quella di creare momenti di scambio di esperienze e di approcci rispetto al tema così complesso e delicato come quello della disabilità. Altri obiettivi essenziali che si potrebbero conseguire attraverso l’attuazione di questa metodologia di lavoro sarebbero l’ampiamento dell’offerta formativa rivolta ai ragazzini delle scuole secondarie di I grado, permettendo loro di avvicinarsi alle secondarie di II grado in modo gradevole, attraverso attività laboratoriali proposte, partecipando o assistendo ad esse, in modo tale che la loro scelta di Istituto superiore fosse il più possibile vicina alle proprie potenzialità, attitudini ed interessi, per favorire il processo di crescita globale. Un’attività di questo tipo offrirebbe l’opportunità, a ragazzi che si trovano in situazione di gravità, di sostenere la loro integrazione scolastica e sociale, attraverso ulteriori attività, rispetto a quelle che ogni singola scuola può proporre, che siano comunque piacevoli e fruibili da tutti. La partecipazione dei ragazzi a queste attività non deve prescindere dal fatto che è essenziale per l’integrazione il percorso all’interno del proprio istituto e soprattutto della 41/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” propria classe di appartenenza. Il valore che l’esperienza dell’integrazione porta nella vita di ciascuno è indispensabile per tutti coloro che ne sono coinvolti. E’ chiaro che un lavoro in “rete” può arricchire sicuramente il Progetto di vita di ogni alunno diversamente abile. Per quanto riguarda, invece, l’orientamento dei ragazzi disabili all’uscita dalla scuola , una valida proposta operativa potrebbe essere quella di dare maggiore impulso e spazio alle cooperative sociali, che costituiscono un contesto intermedio tra quello che è il competitivo mondo del lavoro ed altri contesti “protetti”, offrendo l’opportunità di un’integrazione futura di più ampio respiro. Ma su questo versante il cammino da percorrere è ancora lungo. 42/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Allegati: All. 1 Dati Ufficio Scolastico Provinciale di Modena Grafici relativi all’andamento delle iscrizioni nei vari tipi di istituto: 1. Licei dati numerici Licei - andamento iscrizione alunni in sit.di handicap 00/01 - 06/07 70 65 61 60 54 50 40 40 30 35 28 24 20 10 0 2000-01 2001-02 2002-03 2003-04 2004/05 2005-06 2006-07 2. Tecnici dati numerici Tecnici - andamento iscrizione alunni in sit.di handicap 00/01 - 06/07 120 107 96 100 80 60 113 72 78 79 2002-03 2003-04 55 40 20 0 2000-01 2001-02 2004/05 2005-06 2006-07 43/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” 3. Arte dati numerici Arte - andamento iscrizione alunni in sit.di handicap 00/01 - 06/07 30 25 25 2005-06 2006-07 23 25 21 18 20 15 15 10 10 5 0 2000-01 2001-02 2002-03 2003-04 2004/05 4. Professionali dati numerici Professionali - andamento iscrizione alunni in sit.di handicap 00/01-06/07 310 303 297 300 294 295 290 282 277 280 270 260 258 250 240 230 2000-01 44/56 2001-02 2002-03 2003-04 2004/05 2005-06 2006-07 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Variazione iscrizioni sul tot.alunni con handicap nelle scuole secondarie di 2°grado dall'a.s. 00/01 all'a.s. 06/07 per tipo di istituzione dati percentuali 6 , 7 6 7 , 9 6 8 , 0 7 4 , 4 7 80 4 , 9 5 9 , 9 5 3 , 3 6 70 60 50 40 3 , 2 2 6 , 0 2 9 , 7 1 8 , 7 1 2 , 8 1 8 , 2 1 9 , 4 8 , 3 2 , 1 5 6 , 5 1 , 1 4 2, 3 , 95 2, 2 , 84 2, 8 , 73 7 0 6 0 0 2 6 0 5 0 0 2 5 0 / 4 0 0 2 4 0 3 0 0 2 3 0 2 0 0 2 2 0 1 0 0 2 1 0 0 0 0 2 0 9, 9 , 62 10 9 , 5 1 20 5 , 2 2 30 e t r a i l a n o i s s e f o r p i c i n c e t i e c i l Variazione iscrizioni sul tot.alunni con handicap nelle scuole secondarie di 2°grado dall'a.s. 00/01 all'a.s. 06/07 per tipo di istituzione dati numerici 350 3 0 3 2 8 2 5 9 2 4 9 2 7 9 2 7 7 2 8 5 2 300 250 200 3 1 1 6 9 4 1 5 2 1 5 6 2 5 2 5 0 / 4 0 0 2 6 0 5 0 0 2 7 0 6 0 0 2 5 6 03 42 4 0 3 0 0 2 8 7 58 31 3 0 2 0 0 2 6 7 85 21 1 7 2 0 1 0 0 2 0 5 40 5 21 50 1 0 0 0 0 2 100 7 0 1 150 e t r a i l a n o i s s e f o r p i c i n c e t i e c i l n.b. i dati sopra riportati fanno riferimento ai dati censiti alla data di luglio 06 45/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” PUNTO 2. Considerazioni scuola secondaria di 2° grado in merito all’accoglienza di studenti in situazione di handicap 46/56 Le scuole secondarie di 2°grado evidenziano come elementi di accoglienza: Spazi e laboratori attrezzati Presenza di servizi di informazione e consulenza Presenza di corsi di recupero Distribuzione di materiale informativo sull’istituto e presentazione del POF Progetti di ampliamento dell’offerta formativa Dotazione di strumenti tecnologici adeguati Messa a punto di modalità efficaci di progettazione e documentazione dei percorsi Attivazione di percorsi scuola – lavoro Presenza di risorse umane Attivare rapporti e buone collaborazioni con le famiglie Attivare buoni rapporti con la scuola secondaria di 1°grado per facilitare il passaggio di informazione Attivare percorsi di orientamento precoci con la scuola secondaria di 1°grado e la futura scuola di accoglienza Attivare buoni rapporti con i servizi (Neuropsichiatria e servizi sociali) Predisporre riferimenti ai percorsi di integrazione nel Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto Possibilità di attivare interconnessioni con il territorio (ad es. utilizzo di spazi e di laboratori gestiti da Enti Locali e/o associazioni) Effettuare monitoraggi sui processi di integrazione scolastica secondo criteri di qualità Elementi critici sono rilevati: Nella dotazione di risorse umane quantitativamente non adeguate Nel turn over di personale Nella dotazione di risorse finanziarie quantitativamente non adeguate Nella dotazione di risorse umane qualitativamente non adeguate Nella difficoltà di integrare il Piano Educativo Individualizzato nella programmazione della classe Nelle barriere architettoniche Nel gap fra programmi di scuola sec. di 1°grado e di 2°grado Nella scarsità di spazi Nella potenziale pericolosità di determinati strumenti/materiali Nella complessità del contesto di classe che accoglie gli studenti in situazione di handicap “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” PUNTO 3. Ipotesi di scelta del percorso successivo alla scuola secondaria di 1°grado – fornita dalle scuole sec. di 1°grado ELABORAZIONI GENERALI SULLA BASE DELL’ALLEGATO ORIENTAMENTO 1° E 2°GRADO Alunni che intendono proseguire in scuole statali di MO 108 Alunni con altri progetti 27 totale 135 tipo di scuola Indirizzo di studi ipotesi totale % tipo iscrizioni per tipo di scuola di scuola ARTE LICEI TECNICI PROFESSIONALI A LC LS IM ITC ITG ITAS ITI ITA IPCT IPIA IPSS IPAA IPSC Istituto d'Arte Classico Scientifico Magistrale Commerciale Geometri Att. Sociali Industriale Agrario Commercio e Turismo Industriale Artigianato Servizi Sociali Agrario Ambientale Sevizi Commerciali totale 8 7 4 5 7 2 2 8 8 15 17 6 6 13 108 8 7% 16 15% 27 25% 57 53% 108 100% 47/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” All. 2 Elenco delle cooperative sociali del distretto Cooperativa: ALECRIM WORK Indirizzo: VIA MUSSO, 33 Comune: 41053 MARANELLO (MODENA) Sezione: B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Ambiti: PERSONE SVANTAGGIATE Interventi: cellophanatura di riviste, giornali e/o similari; mailing industriali ed informativi; assemblaggio materiale elettrico e ceramico; smistamento tessuti, filati destinati al riciclaggio; lavori manuali con prodotti di plastica, etichettatura; Cooperativa: COOPERATIVA SOCIALE IL BLASKO Indirizzo: VIA GIARDINI SUD 330/334 Comune: 41028 SERRAMAZZONI (MODENA) Sezione: B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Ambiti: PERSONE SVANTAGGIATE, SERVIZI Interventi: produzione,lavorazione e commercializzazione di manufatti in genere sia in proprio che per conto terzi, nonche' di prodotti derivati da attivita' lavorative dei partecipanti all' attivita' sociale, e attivita' sviluppatesi nei parsi sottosviluppati; gestione e realizzazione di attivita' produttive volte sia alla produzione, lavorazione, promozione ed alla vendita in maniera stabile o temporanea, in proprio o per conto terzi; gestione di punti vendita/negozi, inerenti ai servizi prestati rivolti ai privati cittadini, all' interno dei quali promuovere la vendita dei prodotti realizzati direttamente dalla cooperativa; gestione di servizi ristorativi e/o strutture agrituristiche volte sia alla produzione che alla vendita di prodotti enogastronomici; realizzazione e sponsorizzazione di eventi legati al sociale, alla disabilita' e alla valorizzazione delle azioni promosse dalla cooperativa; partecipazione con proprio stand o strutture varie altrui, a sagre, feste di beneficenza, mercati, per la vendita e commercializzazione dei propri prodotti o di terzi; Cooperativa: L' ARCOBALENO COOPERATIVA SOCIALE Indirizzo: 48/56 VIA TAGLIAMENTO 1 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Comune: 41026 PAVULLO NEL FRIGNANO (MODENA) Sezione: A - cooperative che gestiscono servizi socio assistenziali, sanitari ed educativi; B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Ambiti: PERSONE SVANTAGGIATE, PSICHICI, MINORI ANZIANI, DISABILI, DISABILI Interventi: gestione centri di assistenza, educazione, riabilitazione, formazione professionale per disabili fisici e psichici, per minori e per tutte le categorie di persone svantaggiate; svolgimento di funzioni di segretariato sociale finalizzato all' attivazione e al coordinamento di figure professionali mediche, paramediche e assistenziali espletanti assistenza domiciliare integrata; attivita' nei settori agricolo, forestale, industriale, artigianale, artistico, commerciale o dei servizi in generale e del lavoro; Cooperativa: L'ONTANO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ARL Indirizzo: VIA GIARDINI, 172/B Comune: 41026 PAVULLO NEL FRIGNANO (MODENA) Sezione: A - cooperative che gestiscono servizi socio assistenziali, sanitari ed educativi; B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Ambiti: PERSONE SVANTAGGIATE Interventi: esercizio di attivita' di pulizia di ogni tipo di immobile o struttura, nonche' di spazi di uso comune e di pubblica utilita'; gestione di servizi di cura del verde, nonche' risanamento boschivo e produzione, acquisto e vendita di piante e fiori ornamentali; manutenzione di edifici pubblici e privati con riferimento a lavori di tinteggiatura, ripristino intonaci, pavimenti, impianti, sistemazione tetti infissi e rivestimenti; attivita' di assemblaggio e di confezionamento di prodotti diversi; attivita' di raccolta, traporto, smaltimento o riciclaggio e recupero rifiuti con riferimento particolare alla gestione differenziata; commercio, manutenzione, riparazione e restauro di mobili ed arredi in genere; conduzione di terreni agricoli, gestione di serre e vendita dei relativi prodotti; trasporto di merci e materiali per conto terzi; installazione segnaletica stradale e connesse attivita'; 49/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Cooperativa: LA FATTORIA DEL PARCO Indirizzo: VIA FORNARINI, 39 - TORRE MAINA Comune: 41050 MARANELLO (MODENA) Sezione: B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Ambiti: DISABILI PSICHICI / PSICHIATRICI Interventi: attivita' agrituristica con servizio di trattoria a prezzi contenuti; produzione in serra di piante, fiori ed erbe ortacee; colture di cereali e di foraggio per bestiame; Cooperativa: METAMORFOSI COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS Indirizzo: VIALE TORINO, 80/3 Comune: 41049 SASSUOLO (MODENA) Sezione: B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Ambiti: PERSONE SVANTAGGIATE Interventi: raccolta differenziata domiciliare di alcuni residui; mercatino dell'usato per la vend. del materiale riciclato; conduzione e custodia delle stazioni ecologiche di alcuni comuni limitrofi.; Cooperativa: MONTE TABOR COOPERATIVA SOCIALE ARL VIA CABASSI, S.N. - MAGRETA Indirizzo: Comune: 41043 FORMIGINE (MODENA) Sezione: B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Ambiti: DISABILI PSICHICI / PSICHIATRICI Interventi: attività di assemblaggio, conto terzi di materiali vari (ceramici, plastici, ecc.); Cooperativa: SOLGARDEN Indirizzo: VIALE TORINO, 80/3 Comune: 41049 SASSUOLO (MODENA) Sezione: B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Ambiti: PERSONE SVANTAGGIATE Interventi: attivita' di gestione del verde pubblico e privato; 50/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” produzione, cura, esposizione e vendita al pubblico di piante; gestione di serre in proprio e per conto terzi; Cooperativa: USCITA DI SICUREZZA Indirizzo: VIA DON FRANCHINI, 400 - MAGRETA Comune: 41043 FORMIGINE (MODENA) Sezione: B - cooperative che svolgono attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Ambiti: INFANZIA / ADOLESCENZA, MINORI Interventi: assemblaggio, rifiniture e imballaggio di materiale ceramico; 51/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” All. 3 Diario per le osservazioni sistematiche del percorso Scuola/formazione ISTITUTO ……….. a. s. …. Diario delle osservazioni sistematiche del percorso Scuola – …………… Alunno: ……………………………………… Classe: ………………………. Tutor/PEA: ……………………………………………………………… 52/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Data Osservazioni 53/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” All. 4 Traccia per la relazione sintetica del referente della formazione L’alunno …………………………………, nato a ………………………………, il ……………………., frequentante la classe ………..dell’Istituto …………………., ha effettuato lo stage/percorso di formazione/……….. dal …………… al ………………. per un totale di …….. ore. L’attività richiesta consisteva in (1): • …………………………… • ……………………………. • ……………………………. Al termine del percorso svolto l’alunno sa (2): • …………………………… In modo (3) ………………. • …………………………… In modo (3) ………………. • …………………………… In modo (3) ………………. In relazione all’attività specifica, l’alunno sa (4): • …………………………… In modo (3) ………………. • …………………………… In modo (3) ………………. • …………………………… In modo (3) ………………. Data……………………………… Firma Note 1) Indicare sinteticamente. Esempio; • smontaggio componenti elettrici e recupero materiali secondo la loro classificazione merceologica. • conferimento dei materiali recuperati negli appositi contenitori per il riutilizzo e/o smaltimento • utilizzo di semplici attrezzature da banco • rispetto delle norme di sicurezza legate all’ambiente ed alla mansione lavorativa 2) Indicare le competenze trasversali. Esempio: • si muove autonomamente negli spazi in cui deve operare se non vi sono barriere architettoniche • si orienta negli spazi in cui deve operare • sa come reperire i materiali necessari e sa come utilizzarli • sa rimettere in ordine oggetti e materiali • conosce le regole del luogo in cui opera, le rispetta e le fa rispettare 54/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” • • • • • • se gli vengono richieste, sa dare informazioni di base relative al luogo in cui opera comprende e sa eseguire semplici consegne pone impegno ed attenzione a ciò che fa risponde al telefono sa riferire messaggi se non sono complessi … 3) Indicare se: • In modo totalmente autonomo • Se sollecitato • Se aiutato per le seguenti operazioni….. • Solo se guidato • …… 4) Indicare le competenze specifiche. Esempio: Alla fotocopiatrice sa: • scegliere il formato adatto • posizionare il testo da fotocopiare • avviare la fotocopiatrice • impostare il numero di copie richiesto • impostare la funzione fronte/retro • utilizzare la fascicolazione • ritirare le fotocopie • … 55/56 “Orientamento alla scelta dei percorsi successivi alla scuola secondaria di I grado per gli alunni in situazione di Handicap” Ringraziamenti: Al termine di questo lavoro, primo prodotto della rete istituita con la nascita del Centro Servizi H di Sassuolo, desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito direttamente o indirettamente alla riuscita del documento. In particolare: · i relatori degli incontri · i referenti per l’orientamento e l’integrazione delle scuole del distretto che hanno risposto all’invito di collaborazione e hanno mandato i materiali; · la Prof. ssa Giovanna Gavioli e il Prof. Giacomo Guaraldi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, per le informazioni fornite in relazione alle attività di integrazione presso l’Ateneo; · le Prof. sse Maria Chiara Gazzotti, Camilla Cerra e Cristina Benfatti per l’aiuto e la consulenza al gruppo di lavoro; · il dirigente scolastico e il personale amministrativo - tecnico scolastico dell’ I.P.S.I.A. Don Magnani per l’affiancamento e la logistica forniti. Sassuolo 29/06/2007 Il gruppo di lavoro Maria Assunta Barbieri, Maria Cristina Bertolani, Amalia Dimeco, Paola Frigieri, Lorenza Pini 56/56