Anno XIII – n. 47 (aprile-maggio-giugno 2009) Trimestrale a cura della Provincia di Livorno e delle Agenzie per il Turismo della Costa degli Etruschi e dell’Arcipelago Toscano Fra Terra & Mare news, redazione: A.P.T. Livorno, Piazza Cavour, 6 - 57125 Livorno (Italia) In caso di mancato recapito, restituire al mittente che si impegna al pagamento della relativa tassa di spedizione presso l’Ufficio di Livorno CPO. (Finito di stampare nel settembre 2009) La comunicazione turistica per la Costa degli Etruschi e l’Isola d’Elba - Arcipelago Toscano Una nuova stagione per il turismo della Costa degli Etruschi. La relazione di fine mandato di Giovanni D’Agliano. Gli interventi dei nuovi assessori comunali al turismo. FRA TERRA & MARE NEWS redazione: Piazza Cavour, 6 57125 Livorno (Italia) tel. 0586 204611 fax 0586 896173 [email protected] www.fraterraemarenews.it Progetto grafico e realizzazione: Sergio Tani Stampa: Bandecchi e Vivaldi Pontedera Aut. del Trib. di Livorno n.619 del 21.01.97 SOMMARIO Una nuova stagione per il turismo della Costa degli Etruschi. (Monica Felli) ....................3 Relazione di fine mandato: azioni e strumenti per la promozione della destinazione turistica. (Giovanni D’Agliano) .................. 4 {LIVORNO} Livorno e il turismo. (Paola Bernardo) .................................................................. 8 {COLLESALVETTI} Il turismo: un sistema complesso, fondamentale per la nostra economia. (Benedetto Tuci) ............................. 11 {ROSIGNANO MARITTIMO} Per lo sviluppo turistico fare sistema puntando su qualità e professionalità. (Luca Agostini) .............. 13 {CECINA} Il sistema turistico cecinese. Una risposta d’insieme per il suo sviluppo. (Enrico Pieraccini) ....................................... 15 {BIBBONA} “Fare squadra” per programmare e promuovere il turismo tutto l’anno. (Stefano Marmugi) ............................................. 17 {CASTAGNETO CARDUCCI} La promozione turistica del territorio di Castagneto Carducci nei prossimi cinque anni. (Eleonora Lucchesi) ............................................................ 19 {SASSETTA} Il turismo del bosco, la tipicità di Sassetta. (Paolo Lorenzelli) ....................... 21 {SAN VINCENZO} Dalla promozione all’ospitalità l’offerta di un prodotto territoriale allargato. (Massimo Nannelli ed Elisa Cecchini) .......................................................................23 {SUVERETO} Un occhio su Suvereto, un borgo visto da vicino. (Giorgio Margotti) ..........25 {CAMPIGLIA MARITTIMA} Turismo e cultura: un binomio inscindibile. (Jacopo Bertocchi) .......................................................................27 {PIOMBINO} Un nuovo equilibrio territoriale per una “città-fabbrica” con una identità turistica in forte crescita. (Luca Pallini) .......................................................................29 Distribuzione gratuita Comunità Europea Fondo europeo di sviluppo regionale –2– Anno XIII - n. 47 aprile-maggio-giugno 2009 Trimestrale a cura della Provincia di Livorno e delle Agenzie per il Turismo della Costa degli Etruschi e dell’Arcipelago Toscano Direttore responsabile: Pier Luigi Boroni Direttore editoriale: Monica Felli A cura di: Claudio Bini Icilio Disperati Monica Felli Hanno collaborato a questo numero: Luca Agostini Paola Bernardo Jacopo Bertocchi Elisa Cecchini Giovanni D’Agliano Paolo Lorenzelli Eleonora Lucchesi Giorgio Margotti Stefano Marmugi Massimo Nannelli Luca Pallini Enrico Pieraccini Benedetto Tuci Fotografie: Archivio APT Costa degli Etruschi Andrea Bozzolani Anna Abbate Margherita Aliotta Elena Bacchi Fabio Becorpi Marcello Calzolari Laura Canovaro Girolamo Cassara Luciano Cardonati Fabio Del Ghianda Laura Dell’Ira Valerio Desideri Chiara Lambertucci Luciano Maccheroni Martino Mancini Adamo Manfredi Sandro Mangano Andrea Melilli Claudia Menichetti Guido Morelli Paolo Pagnini Spin 360 Luca Vangelisti Una nuova stagione per il turismo della Costa degli Etruschi. di Monica Felli “ U na nuova stagione per il turismo della Costa degli Etruschi”, dedichiamo questo titolo al numero della rivista incentrato sui progetti dei nuovi protagonisti istituzionali dello sviluppo turistico della nostra zona: gli assessori al turismo dei Comuni, nominati dopo lo svolgimento delle elezioni amministrative del giugno scorso. Altri interventi si aggiungeranno nel prossimo numero, che sarà dedicato alle nuove Amministrazioni dell’Arcipelago. Un bilancio “di fine mandato” è quello che traccia invece Giovanni D’Agliano al termine della sua ricca e significativa esperienza, dopo 12 anni alla guida dell’Agenzia per il Turismo Costa degli Etruschi. Un ringraziamento speciale a lui, anche a nome della redazione e di tutto il personale dell’APT, con il quale abbiamo lavorato fattivamente ed in grande sintonia in tutti questi anni. Un contributo decisamente importante, ancora una volta, quello della rivista, teso a rendere noti a tutti gli operatori del settore programmi e iniziative ed a mettere in relazione le varie esperienze. Uno dei motivi fondamentali dello straordinario successo della Costa degli Etruschi, che ha portato negli ultimi 20 anni all’aumento del 120,26% delle presenze e del 99,22% degli arrivi turistici, è rappresentato proprio dalla costante ed innovativa costruzione della “identità turistica” di questa zona, alla quale anche “Fra terra e mare news” ha contribuito, frutto di una nuova cultura turistica. Ma, come sappiamo, l’identità non è qualcosa di statico o di affermato una volta per tutte. Perché venga confermata o innovata c’è bisogno di molte cose da parte di tutti noi, operatori pubblici e privati: serietà, competenza, capacità strategica. Tutte qualità che nel corso di questi 20 anni abbiamo dimostrato, grazie anche all’utilizzo di strumenti nuovi come il marketing turistico e la comunicazione di marketing. Il mercato turistico cambia continuamente e si fa sempre più competitivo, confermare i successi di questi anni ed andare oltre non è affatto facile. Solo con la qualità dell’agire e la condivisione degli intenti da parte di tutti: Amministratori, operatori, Agenzie formative, ce la potremo fare. –3– Relazione di fine mandato: azioni e strumenti per la promozione della destinazione turistica. di Giovanni D’Agliano Direttore APT Costa degli Etruschi A l termine di un lungo periodo di lavoro presso l’APT Costa degli Etruschi sento davvero l’esigenza, ed in qualche misura anche il dovere, di fare un resoconto del lavoro svolto. Ho iniziato questa esperienza nel febbraio del 1997 e, a consuntivo, la prima valutazione che mi sento di esprimere, di carattere esclusivamente personale, è che si è trattato di un periodo estremamente positivo della mia vita, caratterizzatosi, sul lavoro, da momenti talvolta bellissimi sia sotto il profilo umano che più strettamente professionale. Mentre mi accingo a scrivere, di getto, questa nota mi accorgo, ripercorrendo il lavoro svolto e le iniziative intraprese e portate a compimento, che la mole di cose fatte è talmente grande da non poter essere elencata senza, in qualche misura, svilirla. Non farò quindi un approfondito escursus del lavoro svolto, limitandomi a considerazioni di tipo più generale, soltanto in parte richiamando le attività intraprese e portate a termine. È con una sensazione di tenerezza che ripenso al momento in cui sono per la prima volta entrato nell’ufficio di Piazza Cavour ed ho notato la pressoché totale assenza di PC; venivo da una esperienza in un centro ricerche e la presenza di dotazione informatiche, sebbene all’epoca fossero ancora rudimentali, era per me del tutto familiare. Trovarmi in un ambiente dove ancora si facevano battere le lettere alle segretarie mi aveva stupito e mi aveva tranquillizzato sul fatto che, pur provenendo da un ambiente totalmente diverso ed in carenza di specifiche conoscenze del settore nel quale mi sarei trovato ad operare, qualcosa di buono, almeno in termini di organizzazione dell’ufficio avrei potuto farlo. La presenza in azienda, d’altra parte, di per- –4– sonale con buone competenze nel settore turistico mi avrebbe consentito di avere il tempo di maturare le necessarie conoscenze per poter acquisire una rapida autonomia decisionale anche nel settore turistico. È con orgoglio che penso come già nel 2001 l’APT non soltanto aveva da tempo adottato procedure interne completamente informatizzate (protocollo, archiviazione documenti etc..), si era dotata di un sito internet ben posizionato sui motori di ricerca ma, addirittura, aveva elaborato, in collaborazione con una software house, un sistema di rilevazione delle presenze negli uffici di informazione turistica nonchè di acquisizione e divulgazione di informazioni on line. Merita ricordare che il sistema non soltanto è tutt’ora in uso ma che è stato venduto a diverse altre AAPT, non solo toscane. Il sistema di rilevazione PADIOL di cui ho appena fatto cenno è attualmente, per l’APT Costa degli Etruschi, da un lato il motore su cui si basano tutte le banche dati utilizzate dal sito web e dagli uffici di informazione turistica , dall’altro, uno strumento capace di fornire in tempo reale dati sulle caratteristiche dei turisti in arrivo sul territorio. Ecco, proprio questo mi pare il primo risultato da ricordare: mentre spesso si sente parlare di un bisogno di scientificità nella gestione del turismo ma difficilmente sono riuscito a riscontrarne traccia concreta, il sistema approntato dall’APT ha consentito di avere dati prontamente disponibili ed utilizzabili in termini di decisioni da prendere. In questo senso mi sembra significativo ricordare come molti ritenessero marginale la possibilità di effettuare prenotazioni alberghiere direttamente dagli uffici di informazione turistica; i risultati conseguiti già nel primo anno di attività hanno da un lato smentito gli scettici ma, molto più significativamente, hanno dimostrato come le scelte basate su numeri scientificamente rilevati consentano di indirizzare le scelte e limitare i rischi. L’attività delle AAPT peraltro è caratterizzata dagli interventi nei settori dell’informazione turistica e della promozione. Per quanto riguarda il primo, la situazione esistente al momento del mio arrivo era da considerarsi, almeno in termini di capacità di fare sistema tra tutti i soggetti a vario titolo operanti nel comparto, già piuttosto buona. Un significativo incremento qualitativo per quanto attiene le conoscenze linguistiche degli addetti, l’inserimento in un sistema di rete sempre più efficiente e l’inserimento progressivo di servizi all’utenza quali il SAT (servizio di assistenza al turista realizzato in collaborazione con la Provincia di Livorno) e, ultimamente, il servizio di prenotazione alberghiera possono essere considerati i risultati più importanti. Da non trascurarsi, infine, l’azione volta a rendere sempre più percepibile per il turista, anche in termine di immagine, il fatto che tutti gli uffici afferenti all’Agenzia rispondono ad un unico siste- –5– ma di regole e di comportamenti. La presenza dei materiali promozionali ed informativi realizzati dall’APT, di una segnaletica omogenea così come la ricerca di soluzioni di arredo similari sono gli interventi più percepibili. È comunque innegabile come la più grande mole di energie sia stata dedicata dall’APT alla ricerca di azioni promozionali capaci di incidere sui processi decisionali dei turisti nella loro scelta della destinazione per le loro vacanze. L’adozione di una collana di materiali aventi una immagine coordinata e quindi riconoscibile è stato il primo passo verso una continua evoluzione qualitativa che ha portato gli attuali opuscoli editi dall’Agenzia ad essere non soltanto oggettivamente apprezzati dalla clientela ma ad essere stati ed in parte essere tuttora, un reale punto di riferimento per altri soggetti operanti nel comparto. La stessa scelta dei temi su cui puntare per attrarre potenziali turisti nel comprensorio della Costa degli Etruschi si è rivelata, nel tempo, particolarmente indovinata. Temi quali il turismo sportivo o l’enogastronomia, oggi riconosciuti universalmente come capaci di attrarre numerosissimi turisti, erano, al tempo piccole nicchie ritenute dai più marginali. L’aver sfruttato per tempo e per primi le potenzialità che determinati segmenti potevano offrire si è dimostrata una strategia vincente. La stessa scelta dei mercati a cui rivolgersi si è dimostrata azzeccata; non è un caso che mentre molti cercavano consenso su mercati molto lontani e di difficile e spesso costosa intercettazione l’attenzione dell’Agenzia si è concentrata in primo luogo sul mercato italiano e, in seconda battuta, sul bacino Nord Europeo. La grande crescita dei turisti scandinavi ed olandesi è una prova che le scelte effettuate, a dire il vero in perfetta sintonia con il purtroppo fallito Consorzio Tirreno Promotour, erano vincenti. Non mi è possibile trascurare infine la citazione di altre due azioni, forse di portata più marginale ma significative per il contesto in cui si sono realizzate, quali il lancio del Giro in Battello sui canali medicei di Livorno e l’attivazione del bus per Pisa in risposta alla domanda dei croceristi afferenti al punto informativo di Livorno. Nel primo caso, a fronte di un percorso di molti anni in cui il servizio ha stentato a decollare, l’azione diretta dell’Agenzia ha dimostrato che era possibile trasformarlo in vera attività di business; il fatto che oggi più operatori privati si dedichino a questa attività è la dimostrazione di un successo. Il secondo, realizzato da PG in piena sintonia con l’APT, è attività recente, ancora oggetto di alcune polemiche; il successo dimostrato, peraltro, dovrebbe indurre i più critici ad alcune riflessioni su scelte turistiche che talvolta risultano miopi. Dare al turista ciò che vuole, tra l’altro ricavandone un profitto diretto per la città, è un modo per soddisfare le sue esigenze ed un potenziale, se ben gestito, grimaldello per fidelizzarlo e proporgli, in –6– un rapporto fiduciario, anche prodotti che, diversamente, sarebbe difficile fargli conoscere. Quanto appena detto sintetizza in modo estremamente superficiale ed incompleto una intensa attività lavorativa durata ben dodici anni. I toni utilizzati potrebbero far pensare ad una sorta di autocelebrazione del lavoro svolto. Ritengo invece che quanto riportato non soltanto narri in modo oggettivo quanto fatto ma che i dati a suffragio di quanto riportato conferiscano un valore incontestabile a quanto esposto. Il comprensorio della Costa degli Etruschi è cresciuto, nel periodo preso in considerazione, in modo enorme, sicuramente oltre ogni più rosea aspettativa. Nel 1997 le presenze del comprensorio di riferimento erano circa 3.200.000 mentre nell’ultima rilevazione del 2008 hanno raggiunto la cifra record di 5.200.000 con un incremento superiore al 62%. Il dato è di per sé già rilevante ma diviene addirittura straordinario se si pensa che il dato di partenza (soprattutto se rapportato alla superficie del territorio) era già estremamente importante e, soprattutto, se si pensa come la crescita sia maturata in un contesto in cui si parla di crisi del comparto balneare. Tra le altre cose la performance appena citata non soltanto, come detto, matura in un periodo di crisi del comparto balneare ma si colloca ai vertici in ambito regionale, in netta controtendenza rispetto a molti competitors che sono rimasti stagnanti o, addirittura, hanno perduto fette consistenti di flusso turistico. Con quanto appena affermato non intendo dire che tutto il merito della crescita debba essere ascritto all’attività svolta dall’Agenzia. Non è possibile ignorare che lavorare per un comprensorio turistico capace di esprimere valori importanti sia oggettivamente più agevole che operare in destinazioni in crisi, così come che le azioni intraprese anche da altri soggetti, sia pubblici che privati, abbiano concorso al raggiungimento dei risultati. Mi sembra solo doveroso riportare, a consuntivo, come molte delle scelte effettuate si siano rivelate corrette e come i risultati conseguiti, anche per merito dell’APT che ho avuto l’onore di dirigere, non possano essere a nessun titolo disconosciuti. Infine, anche se può apparire una ovvietà, mi sembra opportuno rimarcare il fatto che l’attività svolta e le scelte effettuate siano state sempre scaturite da un costruttivo confronto con le alte professionalità presenti in azienda, senza l’opera delle quali qualsiasi risultato sarebbe stato impossibile da raggiungere. Ai miei collaboratori un sentito ringraziamento, quindi, non solo per la volontà e la professionalità dimostrate, ma anche e soprattutto per avermi consentito di operare in un clima sereno e motivante, in altre parole in un team di straordinario valore umano e professionale. –7– Livorno Livorno e il turismo di Paola Bernardo Assessore al Turismo del Comune di Livorno L ivorno e il suo mare da Bandiera blu. Livorno e i suoi stabilimenti balneari dall’atmosfera un po’ retrò e una passeggiata a mare sempre animata da giovanissimi così come da famiglie. Livorno e il suo centro storico collegato da vie d’acqua che confluiscono nel barocco quartiere della Venezia. Livorno e il suo Mercato delle Vettovaglie tra i più belli d’Europa. Livorno e la sua pinacoteca di Villa Mimbelli che racchiude i tesori più preziosi dell’arte dell’Ottocento e in particolare del maestro livornese Giovanni Fattori, il caposcuola dei Macchiaioli. Livorno e il suo Santuario dedicato alla Madonna di Montenero che attira pellegrini da tutta Italia. Livorno e la sua rete di impianti sportivi di primissimo livello ed un grandissimo impianto sportivo “naturale” che è il suo lungomare. Livorno e il suo cacciucco ma anche il suo 5 & 5, piatto povero – ma gustosissimo – per eccellenza costituito da torta di ceci e pane... Livorno e la sua luce sorprendente che fa risaltare le bellezza delle sue colline, delle sue Fortezze e dei suoi angoli più caratteristici. –8– Livorno e le sue feste d’estate, Effetto Venezia e da pochi anni Italia Wave, il suo Trofeo Velico che ogni anno riunisce sportivi di tutta Europa. Certo la città dei Quattro Mori non possiede i monumenti delle vicine città toscane, come Firenze o Siena. Ma non per questo è un luogo privo di attrattiva per i turisti. Da recenti sondaggi dell’Osservatorio Turistico permanente della città di Livorno, effettuati in occasione di manifestazioni che richiamano una grande quantità di visitatori come il Trofeo Velico Accademia Navale - Città di Livorno, è risultato in crescita l’apprezzamento nei confronti delle manifestazioni stesse ed in crescita l’apprezzamento nei confronti della città, per il suo clima, per l’ospitalità degli abitanti e per gli angoli caratteristici che offre. Il turismo rappresenta dunque senza dubbio una delle prospettive di sviluppo e crescita economica più significative di Livorno; città che presenta una originalità storica, culturale, sociale ed ambientale rispetto alle città d’arte della Toscana, ancora da valorizzare appieno e che, dunque, rappresenta non un’alternativa, bensì un accrescimento dell’offerta turistica del nostro territorio regionale. Forte è l’impegno che il Comune di Livorno, da qualche anno, sta profondendo nel creare manifestazioni di richiamo, ma soprattutto nel riqualificare sia dal punto di vista urbanistico, ambientale ed edilizio che dal punto di vista culturale e sociale i due principali sistemi insediativi polo di attrazione turistica : la città storica ed il porto, il circuito dei musei, con il Quartiere La Venezia, le Fortezze Medicee ed il sistema dei Fossi Medicei, il Pentagono del Buontalenti, tra i più grandi centri commerciali naturali della Toscana all’interno del quale si trova come detto l’affascinante Mercato delle Vettovaglie; il lungomare sul quale si affaccia la città e che si snoda dal porto sino a Quercianella, itinerario turistico “naturale”, preservato dalla cementificazione, e poi la Gorgona e la Meloria. Appunto, Livorno ed il mare: un legame fortissimo e suggestivo. Al mare ed alla costa si legano indissolubilmente molte attività da preservare e rilanciare anche a fini turistici, sportivi, commerciali. Il nuovo Piano della Costa in corso di elaborazione ha proprio la finalità di valorizzare il carattere della città di “balcone sul mare” e sue differenze: da una parte creando le –9– infrastrutture per un migliore utilizzo turistico e commerciale, dall’altra salvaguardando la parte più pregevole della costa ancora libera. In quest’ottica, turismo, commercio, sport e cultura non possono non essere considerati come sistemi integrati: il Centro di Robotica Marina all’interno dello Scoglio della Regina, la prossima creazione di un Distretto Tecnologico ove saranno svolte attività di ricerca e sviluppo dedicate alle tecnologie marine (monitoraggio ambientale, attività e sistemi subacquei), l’Acquario di prossima apertura che inserirà Livorno in un circuito tra i più interessanti d’Europa: la struttura sarà tecnologicamente avanzata, improntata alla ricerca ed alla didattica; il completamento del sistema museale livornese con l’apertura del Museo della città e del Mare. Il punto è: come far decollare veramente il turismo a Livorno? Siamo consapevoli che se è strategico saper “comunicare” Livorno all’esterno, per far conoscere la sua originalità e unicità (e Livorno da alcuni mesi ha anche un proprio sito dedicato, www.turismo.comune.livorno.it), è altrettanto strategico sapere accogliere al meglio le persone che vengono da fuori, anche coloro che si trovano a Livorno solo per poche ore come i croceristi che sbarcano nel nostro Porto, o gli atleti e i loro tifosi che si trovano nella nostra città per manifestazioni sportive, sempre più numerose e di alto livello. Compito di un’Amministrazione è quello di lavorare, oltre che sulle questioni complesse sopra elencate, anche sulle “carenze” che – sempre secondo i più recenti sondaggi a nostra disposizione – ancora i visitatori notano (ad esempio problemi di indicazioni stradali, ma anche mancanza di servizi informativi sui luoghi da visitare, oppure la mancanza di “orario continuato” nelle strutture museali). Compito di un’Amministrazione è anche quello di coordinare tutti i soggetti che lavorano nel settore del turismo perchè possano fare sistema, puntando sulla qualità. Ma altrettanto importante è che la città nella sua interezza riesca a fare sistema per lavorare sull’accoglienza turistica in maniera seria e professionale. L’educazione e la gentilezza nel trattare con chi viene da fuori, la conoscenza diffusa dell’inglese, la competitività nei prezzi, la disponibilità anche nel settore del commercio ad una maggiore flessibilità di orari, possono essere davvero elementi preziosi perché Livorno possa fare finalmente un salto di qualità nel “mercato turistico”. – 10 – Collesalvetti Il turismo: un sistema complesso, fondamentale per la nostra economia. di Benedetto Tuci Assessore alle Attività produttive del Comune di Collesalvetti L a crisi economica che colpisce pesantemente anche la nostra provincia ci impone di moltiplicare gli sforzi per incentivare l’attività economica e tutelare l’impresa e l’occupazione. Il turismo è un settore particolarmente toccato poiché è normale che le famiglie comprimano consumi più flessibili e non essenziali, rimandando gli acquisti di beni durevoli e rinunciando ai costi delle attività vacanziere e del tempo libero. Di fronte ai dati negativi della congiuntura 2009, già evidenziati dagli Istituti di ricerca, appare chiaramente l’inutile rinnovata istituzione del Ministero del turismo, già bocciata dai cittadini col referendum, e il problema di non parcellizzare l’intervento istituzionale e non disperdere le risorse da destinare alla promozione del territorio. Il successo della promozione turistica dipende dall’organizzazione di un sistema complesso; innanzitutto dalle capacità professionali delle imprese turistiche. Non ci possiamo permettere “incidenti” con significative e negative ricadute mediatiche; chi tratta il turista come un pollo da spennare danneggia tutti noi e quindi occorre un sistema di repressione degli abusi e dei comportamenti improntati a drenare risorse a tutti i costi nel breve periodo. La capacità di scelta del consumatore ed una corretta competizione tra imprese attenta alle regole del mercato, sono i presupposti della crescita, – 11 – insieme ovviamente al sistema delle infrastrutture materiali e immateriali ed alla competitività generale del territorio Nei limiti delle sue possibilità il Comune di Collesalvetti è impegnato a garantire agli ospiti un trattamento equo ed attento alle esigenze delle famiglie e dei singoli. La promozione turistica deve essere efficace e pertanto non disperderemo le nostre poche risorse in mille rivoli inefficaci ma cercheremo di collaborare con la Regione, la Provincia e l’A.P.T per portare l’immagine del Comune e l’offerta delle nostre imprese sui mercati internazionali e sull’enorme opportunità della comunicazione via Web. Il territorio del nostro comune è per una parte industrializzato e per un’altra parte caratterizzato da una forte vocazione agricola e da una rilevante validità paesaggistica. Per questo la forte domanda di agriturismo in Toscana può vederci finalmente protagonisti e nella valorizzazione dell’ambiente rurale c’è la chiave della vocazione turistica del nostro Comune. Ciò insieme alla ricerca di un’offerta forse di nicchia ma da non trascurare come quella legata alla presenza sul territorio di importanti infrastrutture di collegamento, intorno alle quali può svilupparsi un’attività ricettiva importante. – 12 – Rosignano Marittimo Per lo sviluppo turistico fare sistema puntando su qualità e professionalità. di Luca Agostini Assessore alle Attività produttive del Comune di Rosignano Marittimo L ’estate 2009 in Toscana, pur in un profondo periodo di crisi dell’economia italiana, per il comparto turistico ha fatto e sta facendo registrare alcuni risultati importanti. Abbiamo avuto infatti una decisa tenuta nei mesi di giugno e luglio e, grazie alla bellissima stagione che ha caratterizzato il mese di agosto e questo inizio di settembre, la seconda metà dell’estate ha portato gli indicatori del settore a marcare degli indiscussi segni positivi. Il territorio del nostro Comune, che è caratterizzato dalla possibilità di un’offerta differenziata, ha visto gli operatori turistici soddisfatti dalle notevoli presenze di turisti italiani e stranieri. Per noi questo dato è fondamentale. Infatti, a fronte di una crisi che si sta facendo sentire sempre di più, l’economia del comparto turistico dimostra di ben tenere e figurare. Mentre il settore delle attività artigianali, dell’indotto industriale, dei servizi e delle manutenzioni presenta alti margini di rischio, con difficoltà che purtroppo potrebbero protrarsi anche per gran parte del prossimo anno, il turismo presenta invece ampi margini di miglioramento. Siamo infatti consapevoli che in questa parte di Toscana, e segnatamente nella provincia di Livorno, da sempre l’economia trainante è stata quella legata alle grandi produzioni industriali, meccaniche, chimiche, siderurgiche ed al loro indotto, mentre l’economia turistica ha ricoperto spesso un ruolo più marginale, meno strutturale e decisamente meno professionale, se si escludono pochi centri storicamente nati sul turismo e le isole dell’arcipelago. Oggi abbiamo una grande opportunità, se vogliamo proprio dettata dalla crisi. Da una parte dobbiamo riuscire a tutelare e consolidare i nostri distretti produttivi qualificandoli e rendendoli sempre più competitivi e compatibili con l’ambiente, il territorio e la salute pubblica, grazie alle innovazioni tecnologiche ed a nuove e moderne politiche di sviluppo. Dall’altra parte invece dobbiamo investire maggiormente nel comparto turistico, proprio perché presenta grandi possibilità di crescita. – 13 – A questo scopo dobbiamo vincere la sfida di riuscire a fare sistema a diversi livelli e a puntare su qualità e professionalità. Il nostro territorio, nel suo insieme, deve diventare un marchio che si vende da solo. E per far ciò le diverse attività turistiche devono già da questo inverno mettersi nella condizione di non vedersi tra di loro come concorrenti, ma come elementi complementari di una stessa economia. Il sistema che deve nascere e che avrà la propria forza nella diversificazione dell’offerta dovrà vedere la piena integrazione tra tutti gli elementi in questione: la costa, composta da costa alta rocciosa, costa bassa sia rocciosa che sabbiosa, spiagge bianche, stabilimenti balneari di varia tipologia, spiagge attrezzate e libere; alberghi di vario livello, residence, pensioni, campeggi per tende, camper, roulottes, bungalow e case in affitto; le colline con i loro borghi, le campagne, gli agriturismi ed i produttori agricoli; le miriadi di attività culturali, di spettacolazione e di intrattenimento di tutte le tipologie immaginabili in ogni angolo del nostro territorio. Su queste basi dobbiamo realizzare un sistema di qualità dove la professionalità e l’eccellenza possano fare la differenza. Dove diversificare e differenziare siano capacità che mettiamo in campo. Dove il coordinamento dei calendari delle attività faccia in modo che in qualsiasi momento i nostri ospiti possano trovare interessante stare da noi, non soltanto nei cosiddetti mesi di bella stagione, ma anche negli altri, quando comunque clima e condizioni meteo sono mediamente elementi di grande gradevolezza. Dove gli operatori possano e debbano capire che la loro economia non si realizza in pochi mesi all’anno, ma che il lavoro deve poter andare avanti senza soste in ogni periodo. Dove anche il controllo dei prezzi possa diventare elemento di qualità e strumento di attrazione di sempre maggiori fasce turistiche. Dove anche l’Amministrazione Comunale possa giocare la sua parte, coordinando, stimolando, ma soprattutto dando risposte rapide ed efficaci a quanti operatori ed imprenditori sul nostro territorio vogliono investire e lavorare, diventando sempre più l’interlocutore attento, credibile ed efficiente che può contribuire ad un importante salto di qualità. Ma ancora, un territorio che dovrà essere capace di fare sistema con gli altri vicini ed insieme con tutta la Regione, per propagandare un unico grande marchio. Sono convinto che lavorando già dal prossimo mese di ottobre, tutti insieme, alla creazione di questo sistema, fin dalla stagione 2010 potremo cogliere i primi benefici, riuscendo a far convivere le diverse tipologie di un turismo sempre più esigente e riuscendo anche a creare quel qualcosa in più come prodotto economico (PIL Turistico) che se non altro potrebbe costituire una sorta di piccolo salvagente di altre economie in crisi. Credo che possiamo riuscire, non sarà facile e sarà necessaria la collaborazione di tutti, ma il momento è ora e non possiamo fallire. Non importa come ci arriviamo, se per convinzione o per contrarietà, ma è importante impegnarci tutti a realizzare qualcosa di nuovo, di diverso e di migliore. – 14 – Cecina Il sistema turistico cecinese. Una risposta d’insieme per il suo sviluppo. di Enrico Pieraccini Assessore al Turismo del Comune di Cecina C ercheremo di utilizzare questo prezioso spazio per illustrare brevemente quella che è la nostra idea di sviluppo in campo turistico. Inutile dire che questo comparto rappresenta per Cecina, così come per la Toscana e l’Italia intera, una delle risorse fondamentali per l’economia del nostro paese. Per questo motivo la nuova Amministrazione Comunale, nel corso del suo mandato, ha intenzione di mettere in atto una vera e propria strategia per lo sviluppo del settore, attraverso la creazione di quello che potremmo definire “il sistema turistico cecinese”. Le parole d’ordine di questo percorso sono: integrazione, qualità e innovazione, promozione e infrastrutture. Per rendere tangibile il progetto occorre lavorare ad un’immagine turistica nuova di questo territorio presentando sul mercato un prodotto completo, di qualità, frutto dell’integrazione fra le varie componenti, dirette ed indirette, che possono migliorare e rendere più appetibile l’accoglienza. Infatti contrariamente a quanto si registrava in passato, oggi il turista è molto più attento ed informato, cerca confort e servizi, iniziative culturali ma anche puro svago, in sintonia con le bellezze naturali, ambientali e storiche. Il turismo oggi è un comparto interdisciplinare la cui vitalità dipende da un mix di politiche d’intervento che trovano ragion d’essere in un sistema territoriale dove i numerosi soggetti coinvolti sono attori partecipi e consapevoli. La nostra idea passa dunque attraverso azioni concrete di riqualificazione commerciale, come la creazione del Centro Commerciale Naturale, di realizzazione del piano antierosione, che permetterà il ripascimento delle spiagge e la messa in sicurezza delle nostre coste, di rinnovamento del nostro fronte mare con il rifacimento del Viale della Vittoria, la ristrutturazione della Terrazza dei Tirreni, quale punto di aggregazione commerciale e culturale per non parlare della creazione di una cittadella dello sport. Ed ancora, miglioramento dell’arredo urbano, ultimazione dei percorsi ciclabili esistenti e valorizzazione delle ricchezze paesaggistiche, promozione di iti- – 15 – nerari enogastronomici, culturali e sportivi, il tutto inserito in un pacchetto che preveda la costa degli etruschi collegata con le isole dell’arcipelago e all’interno, con le nostre campagne e colline fino a raggiungere le città d’arte: Volterra, Pisa, Firenze ecc. Però il vero gioiello della trasformazione di Cecina Mare e chiave di volta dello sviluppo economico della città, nel settore turistico, commerciale, artigianale e nautico, sarà la realizzazione del nuovo porto. Il progetto, il cui iter è ormai in fase conclusiva, cambierà in maniera sostanziale una parte della marina. Sono infatti previste passeggiate, locali commerciali e ristoranti, piccoli chioschi, strutture ricettive e centri benessere. L’opera nel suo complesso sarà realizzata in totale autonomia dal punto di vista idrico ed energetico rispettando così i parametri della sostenibilità ambientale. A questi importanti interventi strutturali ed infrastrutturali dovrà essere affiancata una politica di sostegno all’imprenditoria locale e alla promozione di un calendario di iniziative ed eventi tali da incentivare la destagionalizzazione. Niente di tutto ciò potrà realizzarsi senza un’attività di programmazione complessiva che tenga conto delle varie componenti non solo turistiche ma anche economiche e sociali che saranno chiamate a partecipare e collaborare per il conseguimento degli obiettivi individuati; alcuni dei quali, per compiti e risorse, dovranno essere supportati da istituzioni come la Regione e la Provincia che, a suo tempo, hanno assunto impegni precisi per la loro realizzazione. – 16 – Bibbona “Fare squadra” per programmare e promuovere il turismo tutto l’anno. di Stefano Marmugi Vice Sindaco con deleghe per Turismo, Cultura, Sport, Pubblica Istruzione, Sicurezza del Comune di Bibbona I l turismo a Bibbona è la principale risorsa economica del territorio. La crisi economica ha colpito anche questo settore a livello globale, ma durante la stagione 2009 abbiamo registrato un incremento delle presenze di turisti in particolare italiani e stranieri provenienti dai paesi emergenti dell’est Europa. Bibbona, ed in particolare Marina, offrono al turista strutture sempre più qualificate ed accoglienti, ed un territorio che mira al massimo rispetto e tutela dell’ambiente. Ne sono dimostrazione i numerosi riconoscimenti che da molti anni il Comune riesce ad ottenere (bandiera blu spiagge, 3 vele Legambiente, certificazione ambientale EMAS) a cui si aggiunge il prestigioso premio “La Città per il Verde” 2009 promosso dal Touring Club Italiano. Ovviamente non possiamo adagiarci su quello che è stato fatto, ma occorre una seria e profonda programmazione, sia strutturale che di strategie. In primis stringere sempre di più la collaborazione avviata con gli operatori turistici nel tavolo di lavoro ed insieme individuare tali strategie e trovare le risorse necessarie sia per la promozione che per i grandi interventi di riqualificazione. Anche per questo, possiamo contare sul supporto dell’Azienda Speciale Bibbona (ASBI) che collabora con Comune ed operatori sul terreno della promozione, della gestione degli uffici turistici e della spettacolazione estiva anche con iniziative di promozione ambientale per la pulizia delle spiagge e la sensibilizzazione dei turisti a mantenere pulite spiagge e pinete (distribuzione gratuita dei “mozzichini” porta cicche di sigarette da portare in spiaggia). Dovremmo puntare a riunire insieme tutte le forze del territorio per riuscire a promuovere anche la cosiddetta “bassa stagione”. Molte sono le potenzialità in tal senso: dalla Pasqua con le iniziative legate alla settimana santa e alla festa del cedro, e all’incremento di iniziative nei periodi autunnali ed invernali, promuovendo sempre più un turismo legato all’enogastronomia ed alla cultura. Dobbiamo riuscire a collegare sempre più la collina, il centro – 17 – storico, la campagna e la “Macchia della Magona” con il mare e le strutture ricettive di Marina di Bibbona. Da parte dell’amministrazione, nel programma della nostre priorità, si inserisce al primo posto un progetto generale di riqualificazione del Centro storico di Bibbona, con nuovi parcheggi e nuova viabilità alternativa, in modo da renderlo più fruibile e visitabile insieme al rinnovato impegno nel progetto di realizzazione del parco archeologico del “Palazzino” che si trova subito a ridosso del centro storico stesso. Per quanto riguarda Marina l’impegno sarà rivolto ad uno studio complessivo per riorganizzare la viabilità ed i parcheggi in modo da renderla maggiormente vivibile (anche con l’individuazione di aree pedonali serali) ed a continuare con gli interventi di riqualificazione di strade e piazze. Riqualificazione che dovrebbe portare a renderla più viva, anche con iniziative ed eventi nuovi. Ovviamente tutto questo potrà essere possibile solo e soltanto se tutti insieme, comune, operatori associazioni di promozione riusciremo a mettere idee e impegno in questo importante ed ambizioso progetto. Fondamentale e cruciale per la promozione dovrà essere anche la collaborazione con gli altri Comuni e soprattutto con la Provincia e l’APT di Livorno che svolgono un ruolo fondamentale e strategico. Se riusciamo a fare squadra, la Costa degli Etruschi potrebbe avere un enorme potenziale attrattivo, vuoi per la facile raggiungibilità con tutti i mezzi di trasporto (strade, treno, aereo, nave) vuoi per tutto quello che riesce ad offrire ai potenziali turisti, dal mare, alla natura, alla cultura all’enogastronomia. Da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale ci sarà il massimo impegno e la massima disponibilità a lavorare in questo senso. La sensazione che ho avuto in questi pochi mesi è che questa volontà ci sia. Abbiamo una delle più belle e frequentate località turistiche del Tirreno ed abbiamo un’importante opportunità. Cerchiamo di sfruttarla nel migliore dei modi. – 18 – Castagneto Carducci La promozione turistica del territorio di Castagneto Carducci nei prossimi cinque anni. di Eleonora Lucchesi Assessore al Turismo del Comune di Castagneto Carducci N egli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad una crescita di presenze turistiche di oltre il 20% ed è proprio sul turismo e sulle sue molteplici ricadute di sistema che credo si debba continuare ad investire per il futuro e la crescita del territorio, per uno sviluppo economico diffuso sul quale chiediamo una progettualità più forte e investimenti decisi. Credo che serva un sistema di accoglienza di qualità che permetta di “sfruttare” al meglio gli elementi di pregio del territorio. In questo senso è essenziale una forte relazione con l’Agenzia per il Turismo e gli altri Comuni per un impegno promozionale coordinato e ottimizzato e per la realizzazione di eventi per raggiungere quei Paesi che guardano alla Toscana con sempre maggiore ammirazione. Occorre dare maggiore continuità alla programmazione, con una più ampia offerta di manifestazioni/eventi, in aggiunta a quelli consolidati (Castagneto a Tavola, Caleidoscopio, Carnevale di Donoratico, etc), per consentire un effettivo allungamento della stagione turistica e una diversificazione (turismo scolastico, giovanile e della terza età). Di fronte ad una crisi economica sempre più incidente, diventa sempre più difficile pensare ad uno sviluppo esponenziale in termini numerici di presenze turistiche, anche se Castagneto Carducci, rispetto ad altre realtà, stando anche le ultime proiezioni dei dati, è quella che sembra risentirne meno, ma in ogni caso perché il turista continui a venire nelle nostre zone, oltre alle bellezze ambientali, al mare pulito e ai servizi, dobbiamo essere in grado di pensare a diversificare l’offerta, con servizi strutturati di qualità e riqualificazione complessiva dell’immagine delle nostre zone. Penso ad una riqualificazione del centro urbano di Marina, e dei centri storici di Castagneto e Bolgheri, ad una viabilità diversa con il potenziamento di piste ciclabili con la prospettiva di ampliare la zona pedonale a Marina e in altri centri storici. Per far questo occorrono tante risorse, ed è proprio quelle che maggiormente mancano, allora dobbiamo essere capaci di destreggiarsi al meglio con – 19 – la consapevolezza che tutti devono fare la loro parte, in termini di risorse, di professionalità, di impegno, di sacrificio, di condivisione di un percorso comune. Lavorare quindi insieme a tutti i soggetti presenti, a cominciare dai singoli operatori, dalle Associazioni di Categoria, dai C.C.N., dai Comitati Turistici per trovare soluzioni che garantiscano al turista la possibilità di vedere ampliati i servizi, la corretta manutenzione di quelli esistenti, interventi di riqualificazione importanti e costanti, denominatori di una continua attenzione al territorio e riguardo alle attività che vi operano ed ai turisti che vi soggiornano. La progettualità in questo senso deve consentirci un accesso a finanziamenti a livello regionale ed europeo o di soggetti e istituzioni private. L’altra progettualità importante dei cinque anni di questa legislatura è l’utilizzo del Forte di Marina. Anche in questo caso deve essere indispensabile la collaborazione con gli altri Assessorati per la definizione di un utilizzo pubblico-privato di questa strategica struttura. – 20 – Sassetta Il turismo del bosco, la tipicità di Sassetta. Paolo Lorenzelli Assessore a Turismo, Sport e Attività produttive del Comune di Sassetta P aolo Lorenzelli, classe 1962, è nato a Campiglia Marittima ma è un Sassetano verace: epigono contemporaneo delle genti della Sassetta, luogo che un tempo lo storico Enrico Lombardi definì “vero nido di uccelli rapaci, abitato da uomini usi alla lotta e resi più rudi dall’asprezza del luogo, dalle folte foreste circostanti e dalla sicurezza del loro castello, uomini fieri e sanguinari”. L’uomo Lorenzelli è sposato e ha una figlia, è un imprenditore edile, cacciatore appassionato e membro del Comitato Cacciatori di Sassetta. Si è candidato nel 2007 alle elezioni del Consiglio Comunale e, sotto l’Amministrazione Cencioni, è stato nominato nella Giunta Municipale ricevendo le deleghe al Turismo, allo Sport e alle Attività Produttive. In veste di Assessore al Turismo è di diritto Presidente del Comitato Festeggiamenti Sassetano e, mediante questo, si occupa dell’organizzazione degli eventi del paese. L’obiettivo fondamentale del suo mandato è la ricerca di un nuovo indirizzo turistico per il piccolo villaggio della Val di Cornia: «Il turismo di massa, balneare, consumistico non è assolutamente costruttivo per Sassetta» spiega Lorenzelli. «Al contrario: rischia di essere dannoso. Per questo motivo è necessario impegnarsi nella diversificazione. Partendo dall’assunto che Sassetta non rientra in alcun modo (sia per struttura ambientale che per vocazione) nel quadro tradizionale delle risorse turistiche della Costa degli Etruschi, è insensato e controproducente formulare un’offerta che tenti in ogni modo di aderire a quei criteri. Mi spiego meglio: non ha logicità richiamare turisti a Sassetta offrendo una vacanza a pochi chilometri dal mare. Sassetta non possiede la risorsa “mare” e promuovere proposte del genere significa screditare ciò che la rende davvero tipica: il suo bosco, in primis. E l’unico modo per dare una svolta all’orientamento dell’offerta è alzare il livello della qualità». Sulla base di questo obiettivo, Paolo Lorenzelli ha formulato un piano di valorizzazione turistica edificato, innanzitutto, sulla proposta di un program- – 21 – ma di eventi più ricercati: il Luglio Culturale Sassetano. Il Luglio Culturale 2009 ha portato a Sassetta manifestazioni di alto livello come: il 1° Simposio di Scultura Contemporanea in Marmo Rosso di Sassetta – un laboratorio a cielo aperto di 10 giorni in cui 5 giovani artisti realizzavano le loro sculture dedicate ai temi del luogo (la caccia, il bosco e gli antichi mestieri) sotto gli occhi dei passanti; Tempus Fugit – l’anteprima dell’inedito spettacolo di danza delle Crisalidi di Giorgia Macchi; Profili di Donna – il concerto/spettacolo della Fondazione Teatro Goldoni che ha messo in scena le più belle arie delle opere di Mascagni; Splendori del Barocco tra Italia e Austria – due concerti di musica antica con strumenti originali (violino barocco, organo, clavicembalo e violoncello barocco) di Paolo Corsi e Cesare Mancini. E, di seguito al Luglio Culturale, ogni anno ha luogo un evento che si distingue per la sua suggestività: Un Calice... Un Violino, la serata che più di ogni altra racchiude l’essenza vera di ciò che è Sassetta (una cena itinerante sotto le stelle, con la luce calda delle fiaccole, i piatti della tradizione sassetana, i vini della Val di Cornia, gli antichi mestieri e la musica in ogni angolo del centro storico). Questi sono gli eventi che hanno posto le basi della nuova offerta che l’Amministrazione Comunale vuole proporre: la diversificazione attraverso la qualità. Per questo motivo già per il prossimo anno Paolo Lorenzelli si è posto l’obiettivo di valorizzare maggiormente il centro storico, fare da pungolo alle attività produttive e alle strutture ricettive per assecondare al meglio questo progetto di perfezionamento dell’offerta turistica, nonché di realizzare, tra gli altri eventi, un secondo simposio d’arte che chiamerà giovani artisti da tutta Italia a scolpire direttamente sulle pareti rocciose che avvolgono il paese. Un evento unico nel suo genere, che riesce a sintetizzare al meglio la nuova immagine che è necessario dare a Sassetta: la fusione perfetta tra arte e natura. – 22 – San Vincenzo Dalla promozione all’ospitalità l’offerta di un prodotto territoriale allargato. di Massimo Nannelli Assessore al Turismo del Comune di San Vincenzo e di Elisa Cecchini Assessore a Ambiente, Lavori pubblici, Comunicazione e promozione del territorio del Comune di San Vincenzo I l turismo è un mondo dove la risorsa umana e territoriale si fondono a tal punto da diventare inscindibili ai fini di un’offerta promozionale. Il processo inizia dalla promozione si completa con l’ospitalità ma va ad esaurirsi solo con la fidelizzazione dell’ospite cliente. Se andiamo a temporizzare queste fasi si comprende che l’industria turismo non si può limitare ai mesi estivi o invernali a seconda delle latitudini, ma impegna tutto il tempo necessario al completamento delle sue fasi. Questo per dire che si può parlare di un’offerta diversa per le alte e basse stagioni lasciando comunque il tempo per la manutenzione e la trasformazione se si vuole essere sempre al top dell’offerta turistica. La ricerca del nuovo e del bello con un continuo adeguarsi alle mode e agli umori sono caratteristiche imprenditoriali tanto importanti quanto la bella stagione o il bell’arredo urbano. Un luogo di mare come il nostro è talmente obbligato alla stagionalità e al mutare delle condizioni marine che deve necessariamente colmare i vuoti dati dalla volubilità del tempo. È qui che l’imprenditorialità deve fare la sua parte con proposte allettanti sia localmente sia attraverso scelte che coinvolgano il territorio circostante. In questo senso l’industria del turismo occupa tutto l’anno, non solo per un periodo estivo allungato ma anche nella preparazione di quello a venire sempre in grado di attrarre flussi vecchi e nuovi. Massimo Nannelli I n un periodo di criticità economica elevata, San Vincenzo, con la Val di Cornia e la Provincia di Livorno, mostra dei dati di presenze turistiche in costante ascesa ormai dal 2004. Questo non è l’unico elemento da considerare per parlare del settore turistico, ma di sicuro è un fattore importante per ragionare sulle scelte già compiute e sulle prospettive di questo comparto nel nostro territorio. Un dato così incoraggiante, quando a livello nazionale il segno non è positivo, premia senz’altro il nostro “prodotto turistico” e una buona sinergia tra i protagonisti del settore. Ciò non significa che si possa stare fermi a guardare quanto già fatto. Anzi, è sicuramente fondamentale continuare ad elaborare linee strategiche di miglioramento con obiettivi e metodi di lavoro comuni tra i diversi attori del territorio, lasciando a ciascuno di essi le proprie specificità da mettere in campo. In effetti, una strategia di miglioramento non può essere né sporadica né settoriale, ma anzi sinergica e programmata. Questo alla luce del – 23 – fatto che la percezione del turista/visitatore è globale e non limitata ad alcune componenti dell’offerta, sia relativamente agli aspetti materiali che a quelli cosiddetti immateriali. San Vincenzo si affaccia a questo quinquennio di mandato amministrativo con alcuni grandi elementi di pregio consolidati: 4 anni di Bandiera Blu, la Certificazione ISO14001 e la Registrazione EMAS. Si tratta di riconoscimenti che vanno ricordati non tanto per il valore del “premio” raggiunto, ma soprattutto perché rappresentano un impegno serio della politica per uno sviluppo del territorio e per la sua promozione nel segno del rispetto dell’ambiente e della sua identità. È certo infatti che solo riuscendo a valorizzare la propria ambiente e identità territoriale si può offrire la migliore possibilità di sviluppo e di promozione della nostra offerta turistica. La capacità di successo dell’offerta turistica infatti è senz’altro proporzionale alla capacità di differenziazione dalla molteplicità di prodotti analoghi. Se si resta nello spazio indifferenziato della clonazione e della standardizzazione, non si offre alla domanda e al mercato alcun elemento di scelta a proprio favore e non si riesce certo a comunicare e promuovere niente. A differenza di altri prodotti dell’economia, il “prodotto turistico” è complesso, perchè scaturisce da servizi, infrastrutture e una molteplicità di risorse materiali e immateriali erogati da una molteplicità di attori. Inoltre, il turista sperimenta per definizione un luogo e non un prodotto. Ne deriva che è possibile soddisfare la competitività sulla domanda turistica solo attraverso un sistema articolato e integrato di offerta, solo attraverso il posizionamento e la promozione di un area/luogo piuttosto che attraverso il miglioramento del servizio offerto da un singolo operatore pubblico o impresa turistica. A tale scopo è fondamentale la capacitƗ di creare e offrire un “prodotto territoriale allargato”, che crea un’immagine positiva verso l’esterno, basandosi sulla vocazione e l’identità caratteristica dei territori. Nei prossimi anni, quindi, oltre a consolidare la promozione in collaborazione con Apt e Provincia di Livorno, sarà fondamentale continuare il percorso virtuoso intrapreso puntando ancora sul miglioramento dei servizi, ma soprattutto sulla tutela dell’ambiente e sulla tipicità. Sviluppare cioè una qualità e una tipicità che promuovano il territorio anche per il tramite del turista che lo attraversa. Non è un caso se gli strumenti di vendita ad oggi più usati come internet si basano proprio su questo. L’attenzione ai fattori esperienziali, alla capacità di far vivere il territorio e le sue imprese non soltanto di visitarli. Il cosiddetto “marketing esperienziale”, che sappia consegnare al turista un’esperienza unica. Ecco quindi l’importanza di eventi che sappiano comunicare e ricordare questo contenuto, come per S. Vincenzo “La Palamita”, per Castagneto C.cci “Castagneto a tavola” ed altri… In altre parole, la vocazione del territorio è il punto di riferimento basilare per qualsiasi opera di valorizzazione e comunicazione dell’offerta locale. Identificando quegli elementi che determinano l’identità fisica, sociale e culturale del luogo la sua immagine percepita, la notorietà, il suo ruolo rispetto alla macroarea in cui è situato e rispetto ai contesti geografici più piccoli in esso contenuti, si può elaborare un marketing anche esperienziale efficace. Sempre più spesso infatti i prodotti turistici messi sul mercato vengono scelti non solo a partire dalla loro componente turistica (località, prezzo, servizi), ma più per significati affettivi, emotivi, per le suggestioni che riescono a suscitare nel turista. Il punto non sta nel prodotto in quanto tale ma sulla percezione che suscita il prodotto. Una sfida più articolata, ma che bisogna essere in grado di cogliere. Elisa Cecchini – 24 – Suvereto Un occhio su Suvereto, un borgo visto da vicino. di Giorgio Margotti Assessore al Turismo del Comune di Suvereto D a un po’ di tempo e sempre più spesso, mi sono scoperto ad osservare con riguardo il turista che passeggia per il borgo di Suvereto: direi, una sorta di Tourist- Watching. Che poi ciò possa accadere per la responsabilità dello sviluppo turistico che l’Amministrazione locale ha ritenuto di affidarmi, piuttosto che si configuri come la curiosità del comune cittadino, poco importa. Interessante è che in questo modo ottengo più risposte alle mie domande sul come “proporre turismo” o cosa fare per l’ospite che viene a Suvereto e “investe sè stesso” con l’attesa di veder soddisfatte le proprie aspettative di turista. Cercherà cultura nel più vasto senso della parola, vorrà spaziare dalle bellezze architettoniche alla enogastronomia lasciandosi coinvolgere dalla dolcezza del territorio. L’occhio del turista, da sempre molto attento e critico verso ciò che osserva, che si attarda su un particolare del borgo o di qualsiasi altro elemento lo circondi, mi permette di scoprire quello che spesso al cittadino, per abitudine o per pigrizia, passa quasi inosservato. Ecco che le ricchezze del territorio “crescono” e nasce l’obbligo di non sottovalutarle. Per un paese che già si fregia di titoli quali: “Bandiera Arancione”, “Borghi più belli d’Italia”, “Città slow”, “Città del Vino” e “Città dell’Olio”, il ruolo di assessore al turismo diventa cosa delicata e impegnativa, in modo particolare se si tiene conto che il settore del tempo libero è in continua evoluzione. Aumentano le richieste per soggiorni di medio termine, in periodi sempre più concentrati e le strutture extralberghiere vedono oggi la loro massima espansione. Migliorare il sistema di promozione diviene imperativo quanto armonizzare le strutture locali a quelle delle Agenzie decentrate. Mi sento investito di una grossa responsabilità perché ciò che qualifica questo paese possono sì, essere mura o edifici medievali immortali nel tempo e verso i quali occorre avere il giusto scrupolo per garantirne il mantenimento e l’ulteriore valorizzazione, ma esistono altri aspetti non meno importanti che, come poco sopra anticipato, passano attraverso la qualità dell’offerta ricettiva in tutta la sua ampiezza, la capacità di proporre nuove soluzioni di soggiorno, il dare un ambiente sano e pulito, un arredo urbano confortevole e tant’altro. Lo sviluppo turistico del territorio, fatto nel rispetto delle risorse esistenti, ci restituirà un turismo e un turista più attento e più desideroso di “spendere il suo tempo” presso di noi. Ma Suvereto non è solo il Centro Storico, il borgo medievale dal fascino particolare, ci sono tante altre cose che meritano considerazione e che, già da tempo ben consolidate, suscitano nel turista un interesse specifico. Mi riferisco al “vino e all’olio” che insieme ai percorsi enogastronomici rappresentano una parte importante dell’offerta turistica: non mancano gli aspetti naturalistici che troveranno nel Parco di Montioni il punto di forza di una – 25 – attrattiva ambientale di primo ordine, ricca di storia bonapartiana e di percorsi trekking che coprono una superficie rilevante. Le ippovie e i percorsi ciclabili fanno il resto. Suvereto vive anche in stretto rapporto con le sue frazioni: Belvedere, Prata, San Lorenzo e Forni. Ciascuno di questi posti si contraddistingue dall’altro per caratteristiche peculiari e tutti hanno enormi potenzialità turistico ricettive. Belvedere domina Suvereto e la Val di Cornia dall’alto della collina sulla quale si trova, è un piccolo borgo, un vero gioiello storico che ci vedrà impegnati per restituirgli il risalto che merita e che sarà pertanto al centro di una particolare attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale. Non da meno Prata e San Lorenzo, ambedue poste su direttrici molto amate dagli escursionisti. La prima infatti è attraversata da chi proviene dai paesi interni della provincia livornese e desidera arrivare a Suvereto attraverso un percorso collinare di straordinaria bellezza. La seconda è una vera e propria strada del vino, ma non l’unica, apprezzata da chi desidera unire alla visita di interessanti cantine un percorso enogastronomico di alto livello, un’area di grande pregio agricolo e paesaggistico. Infine Forni, non ultima per importanza, sarà oggetto di un’ opera di riqualificazione ambientale e turistica. Come dimenticarci dell’olio che trova in tutta la zona una sorgente di produzione di altissima qualità, un elemento di eccellenza del territorio da sostenere senza indugio? Altro elemento da sviluppare saranno i percorsi di turismo rurale, l’incontro ravvicinato con la campagna e a coloro che a essa dedicano la loro vita. L’agriturismo di qualità verrà aiutato ed incoraggiato. Questo borgo medievale, adagiato sulle basse colline della Val di Cornia, incorniciato dal verde del suo ambiente incontaminato, disegnato nella pianura dalle innumerevoli vigne, rallegrato all’interno delle sue mura da iniziative culturali, conviviali, feste e sagre che scandiscono buona parte dell’anno, arricchito da un centro commerciale naturale e da una presenza di ristoranti di eccellente livello, è un gioiello da preservare e da valorizzare. Un centro medievale come quello di Suvereto, per quanto piccolo esso sia, esprime una tale potenzialità e suscita nel visitatore una carica emotiva che non può andare persa solo per incuria o disattenzione, dobbiamo essere in grado di trasmettere nuove emozioni e creare nuovi sbocchi per un interesse sempre rinnovabile. La capacità imprenditoriale della zona, unita alla straordinaria forza del volontariato locale rappresentato da molte associazioni, non può che rappresentare un forte incentivo per questo assessorato e per l’Amministrazione tutta. Abbiamo l’obbligo di sviluppare una azione e una attenzione continua per poter garantire a tutto il territorio lo sviluppo che ci è lecito attendersi. Le opportunità dovranno essere colte e tradotte in nuove e concrete realtà. Il filo conduttore di questa nuova Amministrazione da poco insediata è “analisi, studio, verifica e azione”; Suvereto può e deve svolgere un ruolo da protagonista e ricercherà tutto il supporto necessario nelle strutture provinciali ad elevata capacità tecnica, APT Costa degli Etruschi in primo luogo. Credo ci siano ancora tante potenzialità inespresse che dovranno trovare una efficace risposta e l’opportuna collocazione e mi attiverò per dare un senso organico a tutto ciò. Da parte mia continuerò ad osservare i turisti con la stessa attenzione sempre prestata; per certi versi mi arriveranno da loro i suggerimenti migliori e per chi come me ha il dovere di “fare”, i suggerimenti non sono mai troppi. – 26 – Campiglia Marittima Turismo e cultura: un binomio inscindibile. di Jacopo Bertocchi Assessore al Turismo del Comune di Campiglia Marittima P Sono un giovane e per non tradire le aspettative eviterò riparo in discorsi consumati a proposito della bellezza del territorio e delle innumerevoli risorse che oggi come assessore del Comune di Campiglia ho l’onore di amministrare. Meno che meno avverto l’esigenza di mettere in evidenza l’assunto che mentre nel resto d’ Europa e in USA si investe nella cultura come antidoto per la crisi strutturale dell’economia, da noi “si taglia”; eloquenti a tal proposito le recenti vicende della rivolta del mondo dello spettacolo di fronte al graduale ed inesorabile smantellamento del F.U.S. A poca distanza dalla nomina mi trovo a parlare di turismo e cultura, binomio divenuto oramai inscindibile nell’ambito del governo locale. Il nostro territorio, pur avendo una sola bandiera è composto (anche se per cause in parte storiche e in parte di sano campanilismo sarebbe più adatto dire scomposto) da due realtà socio-economiche distinte: Venturina e Campiglia. La prima, centro termale con vocazione agricola e commerciale contrapposta al capoluogo, avamposto storico e culturale del nostro distretto. Difficile è di certo orientare delle scelte senza avere uno scopo preciso e in questo senso la volontà dell’amministrazione è di raggiungere obiettivi precisi che abbiano come scopo la conservazione e la fruibilità delle risorse storico-culturali e ambientali, la valorizzazione dell’offerta di produzioni agroalimentari e artigianali tipiche e della cultura locale attraverso manifestazioni ed eventi con un occhio di riguardo alla cultura dell’accoglienza e ai servizi. Altro ingrediente necessario per sopperire ad una domanda turistica in crescente evoluzione è rappresentato da una comunicazione attenta al marketing territoriale e alla promozione di ciò che veramente ci distingue dal resto delle note località turistiche toscane, che deve passare attraverso un potenziamento della ricettività alberghiera ed extra-alberghiera con il conseguente potenziamento degli uffici turistici e degli URP, canali privilegiati dell’interfaccia con il turista ed il cittadino. – 27 – La logica del “taglio” oltre ad aver relegato il ruolo delle politiche sociali e culturali a politiche di serie B, ha di fatto portato ad una svalutazione del “sistema cultura” nel suo complesso facendo perdere peso a quei fattori di rilevanza strategica capaci di generare da soli opportunità di sviluppo e occupazione. Nonostante ciò sento di poter dire che l’assessorato che amministro stia lavorando in controtendenza e l’estate appena trascorsa ne è testimone. Concerti, mostre, teatro e cinema hanno animato le notti dei due centri e il successo delle iniziative è stato chiaro sia in termini di partecipazione che di attenzione da parte dei media. Il cammino è lungo ed impervio ma le potenzialità ci sono così come non mancano le speranze, il mio dovere è quello di insistere sulla strada già intrapresa dai miei predecessori facendo tesoro degli errori e migliorando quanto di buono è stato fatto tenendo di conto che una dei requisiti fondamentali per essere un buon amministratore è l’orgoglio per la propria terra. – 28 – Piombino Un nuovo equilibrio territoriale per una “città-fabbrica” con una identità turistica in forte crescita. di Luca Pallini Assessore al Turismo del Comune di Piombino P iombino, città dell’acciaio, da anni è considerata anche una meta turistica di tutto rispetto, per le sue spiagge, il suo mare pulito, il paesaggio, i suoi beni storici e archeologici. Negli ultimi anni questa identità turistica, strettamente legata alle proprie radici culturali si è definita sempre più, e questo territorio rappresenta da questo punto di vista un osservatorio interessante. Città dall’identità plurale, con un forte caratterizzazione come “cittàfabbrica” da cui si transita per l’Elba, Piombino si è dimostrata capace negli anni di coniugare l’industria pesante con il turismo, valorizzando il suo centro storico, i suoi beni culturali e paesaggistici, la costa orientale fino a Riotorto e Montioni, e, ad ovest Calamoresca e il Promontorio. Baratti e Populonia, salvati negli anni ’60 da amministratori lungimiranti da un imponente speculazione edilizia e degni a nostro parere del riconoscimento Unesco, completano questa fantastica ambivalenza e sono oggi un pezzo essenziale di un sistema integrato dei parchi – i Parchi della Val di Cornia – conosciuto in Italia e non solo. La scelta delle amministrazioni locali che si sono succedute è stata quindi quella di ricercare un nuovo equilibrio territoriale capace di dare una risposta complessiva all’insieme del territorio, partendo dai problemi posti dalla presenza di grandi attività economiche, in una zona che è insieme di forte industrializzazione, di produzione agricola e di crescente peso turistico. Nel 2007 Piombino è diventata infatti il primo Comune della Provincia di Livorno per arrivi turistici e il quarto per presenze, con una crescita di oltre il 30% delle presenze nel periodo 2003-2007. Una performance davvero straordinaria che è stata affiancata, nel 2008, dalla conquista per la prima volta della Bandiera Blu per la nostra Costa Est, risultato confermato nel 2009. A questo si sono aggiunti i risultati positivi e gli apprezzamenti, dimostrati anche dalla grande affluenza in città, in occasione degli spettacoli del cartellone estivo 2009, che hanno confermato il ruolo attrattivo anche in termini di intrattenimento e di cultura. – 29 – Questi esiti segnano un traguardo importante nella identità della città, anche e soprattutto per la dimostrazione tangibile dei processi di diversificazione economica in atto. La strada intrapresa diventa irreversibile, ed anzi deve essere ulteriormente alimentata dal sostegno di tutte le iniziative che sono coerenti con detta impostazione. Fare del turismo sostenibile un motore dello sviluppo, per elevare la qualità dell’offerta e per salvaguardare il territorio. Grande attenzione a nuove forme di turismo culturale, sportivo, ambientale, della terza età e dei diversamente abili. In linea con questo quadro, gli obiettivi e i progetti futuri per il nostro territorio sono finalizzati a proseguire lungo questa strada, con una serie di azioni fondamentali. Tra queste, sicuramente l’ulteriore qualificazione dei servizi della Costa Est e del parco della Sterpaia, se necessario anche rimodulando l’uso delle attuali strutture in termini più aderenti alla domanda turistica. Dopo l’attribuzione per gli anni 2008 e 2009 della Bandiera Blu per la Costa Est, il lavoro proseguirà perché anche il golfo di Baratti e la costa urbana di Piombino possano fregiarsi del prestigioso riconoscimento. Per continuare nell’opera di valorizzazione della costa urbana, invece, oltre ad attivare la realizzazione degli ambiti residui previsti dal Piano redatto nel 2005 (via Amendola, Largo Fattori, Centro Velico in piazza Bovio, viale del Popolo), vorremmo procedere con un servizio di minibus elettrico di collegamento tra Calamoresca e l’area di Spiaggia lunga e con la sistemazione, senza asfaltatura, della relativa strada di collegamento. Nei nostri progetti c’è inoltre l’avvio di un taxi-boat che colleghi Marina a Baratti con soste alle cale che caratterizzano quel tratto di costa urbana e il promontorio di Piombino. Un forte impulso dovrà essere impresso poi a favore della realizzazione – 30 – di percorsi ciclabili e pedonabili di collegamento fra i punti ricettivi turistici, culturali e ambientali. Adeguati collegamenti tramite bus pubblici, in particolare nella stagione estiva, dovranno essere implementati fra le strutture ricettive collocate all’esterno della città e la città stessa. In relazione al progetto turistico Val Di Cornia, scelto per rappresentare l’Italia al Premio Europeo per Il Paesaggio, sarà necessario inoltre rafforzare ulteriormente l’importanza della Società dei Parchi Val di Cornia anche nella gestione di azioni specifiche di promozione turistica da concertare con la Provincia e con l’Apt. A sua volta, la Società Parchi potrà proporre pacchetti turistici diversificati da commercializzare utilizzando soggetti privati abilitati individuati con bando pubblico. Fondamentale promuovere su tutte le aree dell’intero territorio comunale l’organizzazione di iniziative ed eventi di animazione commerciale e turistica nei vari periodi dell’anno, ricercando le collaborazioni con i Quartieri, con le associazioni di categoria e di volontariato. Sul fronte degli spettacoli e delle iniziative di promozione turistica, è nostra intenzione proseguire nel centro storico ed al Castello, con l’esperienza di quegli eventi di qualità, come Agosto con gusto, la Sagra del pesce, il Falò di San Giovanni, il Festival Estivo della Canzone, i Concerti, il Solstizio d’Estate, la Notte bianca e altre ancora. Pensiamo dunque a una città che abbia fiducia in sé stessa e in cui le persone si possano impegnare con successo per raggiungere finalità comuni. Il capitale sociale di un luogo produce così ricchezza per i singoli ma, nello stesso tempo, contribuisce anche allo sviluppo complessivo della comunità. – 31 – FRA TERRA & MARE news redazione: Piazza Cavour, 6, 57125 Livorno (Italia) tel. 0586 204611 - fax 0586 896.173 E-mail: [email protected] Internet: www.fraterraemarenews.it – 32 –