Previdenza Siglato un accordo tra Enpapi, Enpam e Fondo complementare sanità
per consentire l’adesione allo stesso di professionisti operanti nella vasta area sanitaria
Enpapi ha firmato lo scorso 30 luglio,
Il fondo
L’presso il ministero del Lavoro e della
Previdenza sociale, alla presenza del ministro
integrativo sanità Cesare
Damiano, l’accordo di adesione al
Fondo pensione complementare a
si allarga
capitalizzazione per gli esercenti le professioni
sanitarie (Fondo sanità).
agli infermieri
Si tratta del nuovo fondo previdenziale che,
dal 16 giugno scorso, l’Assemblea dei delegati
dell’Ente nazionale di prevenza e assistenza
dei medici e odontoiatri (Enpam) ha istituito in
sostituzione del Fondo di previdenza
complementare a capitalizzazione dei dentisti.
Consentendo così, ai sensi del Dlgs
252/2005, anche ad altri professionisti
dell’area sanitaria di aderirvi.
A firmare l’Accordo, per l’Enpapi, è stato il
presidente dell’Ente Mario Schiavon.
“Concordo con il ministro Damiano nel
ritenere l’atto ufficiale compiuto dall’Ente che
rapprento una scelta emblematica e di
indirizzo per tutti gli altri enti previdenziali
privati, e non solo nel settore sanitario”, ha
segue da pag. 29
ni specificano che i ganci devono essere a
morsetto, con chiusura a pressione. Non è
molto amato l’uso della fototessera. L’utilizzo
dell’identificativo “infermiere” stampato ad
alta visibilità sull’uniforme è preferito a “infermiere/nurse”, anche se alcuni si soffermano a sottolinearne l’utilità nei confronti di
una società sempre più multietnica. Altri temono che “nurse”, in Italia, possa essere confuso col termine “balia” (graf. 7 a pag. 29).
Il colore unico e riservato per categoria
professionale sanitaria, spesso indicato unitamente alle scritte ad alta visibilità sul tessuto, sono ritenuti importanti da un alto
numero di partecipanti al sondaggio (graf.
8 a pag. 29). Questo, accanto ai commenti positivi annotati negli spazi appositi, ci
conforta sulla recettività dei colleghi riguardo all’argomento.
Riguardo alla tematica della riconoscibilità
del professionista infermiere, oltre alle caratteristiche della divisa, tra gli ulteriori sug30
L’infermiere 5/2007
gerimenti annotati nell’apposito spazio dai
colleghi, sono da segnalare:
• la necessità dell’apposizione di un cartellone recante l’organigramma infermieristico e delle figure di supporto in un luogo visibile dell’UO/servizio.
• la preparazione e distribuzione, a degenti
e caregivers, all’atto del ricovero ospedaliero, di un opuscolo recante le principali
notizie utili alla permanenza in ospedale,
indicando a quali figure professionali è possibile rivolgersi, come riconoscerle dall’uniforme e quali principali categorie
d’informazioni si possono ottenere da
ognuna.
CONCLUSIONI
L’immagine professionale, in special modo
considerando l’importante evoluzione normativa degli ultimi decenni, è una componente non trascurabile della figura infermieristica.
L’uniforme contribuisce a migliorare la pro-
dichiarato Schiavon a margine dell’incontro. “In
un momento cruciale per la riforma della
previdenza – ha aggiunto – la volontà di
migliorare le prestazioni pensionistiche
attraverso lo strumento di fondi pensione
comuni non solo accentua il ricorso fiducioso
al secondo pilastro previdenziale – la pensione
complementare – ma innova
significativamente anche il sistema
pensionistico italiano. Proponiamo quella
stabilita da Enpapi ed Enpam con il ‘Fondo
sanità’, una best practice, a partire dal nostro
settore sanitario, agli altri enti previdenziali,
nonché a Ordini, Collegi e Albi professionali,
per realizzare fin dalla pratica una reale ed
attesa riforma previdenziale”.
Secondo i calcoli del ministero del Lavoro, il
Fondo annovera oltre un milione di
potenziali iscritti: 400.000 medici, 340.000
infermieri nonché 160.000 farmacisti e
veterinari e 350.000 tra psicologi, biologi,
fisioterapisti e altre categorie professionali
della sanità.
pria riconoscibilità nei confronti dell’utenza e promuove l’identificazione del singolo
operatore nel proprio ruolo professionale.
L’abito di lavoro è un vero e proprio “strumento operativo”, atto a difendere
l’operatore dall’aggressione di agenti patogeni, con cui viene frequentemente a contatto durante la pratica quotidiana e deve
essere usato correttamente, per non diventare un veicolo d’infezioni nosocomiali.
È necessario, ad ogni modo, tenere in considerazione le situazioni in cui l’uniforme
può incrementare il sentimento di paura o
fungere da barriera alla comunicazione con
l’utenza, al fine di affrontarle in modo adeguato.
In Italia, la popolazione infermieristica è interessata all’argomento “divisa unica” e lo
ritiene importante per i fini succitati.
Il presente elaborato, frutto di un’indagine
durata un anno, ha lo scopo di stimolare il
dibattito e creare le basi riguardo alla necessità di adottare una linea guida nazionale in
Previdenza
n passo molto importante e di grande
soddisfazione per l’Ente, per la
professione infermieristica e per tutto il
comparto sanità. L’inziativa non solo attua
uno degli obiettivi più rilevanti del
programma politico dell’Ente per il
quadriennio appena iniziato, ma
realizza una particolare sinergia:
la professione medica e quella
infermieristica si affiancano per
porre a disposizione dei
professionisti la forma di tutela
previdenziale complementare,
indispensabile nel sistema
pensionistico attuale, così come
riformato ormai nel lontano
1995.
La nascita di questo Fondo,
realizzata attraverso la riconversione
di un Fondo preesistente alla
mutata realtà normativa e
sostanziale, concretizza la possibilità, per i
nostri professionisti, di poter disporre di
ambedue le forme di tutela, quella
obbligatoria, ma anche quella complementare.
Enpapi, che da tempo ricerca soluzioni –
nell’ambito della propria funzione attribuitagli
dalla legge e dallo Statuto – in favore della
categoria, non è affatto insensibile alle richieste
che, da più parti, sono pervenute dai
professionisti dipendenti in ordine alla
possibilità di ricevere dall’Ente di categoria la
tutela previdenziale.
È traendo spunto da questa circostanza che si
è voluta dipanare tutta l’azione politica che ha
condotto al bellissimo risultato di cui sto dando
conto e che deve trovare il proprio
coronamento nel coinvolgimento proprio di
quella parte della professione che esercita in
forma subordinata. La firma dell’Accordo, da
questo punto di vista, non rappresenta affatto
un traguardo, ma un punto di partenza,
funzionale e necessario in tal senso.
L’azione verso tutte le componenti politiche e
tecniche proseguirà ancora più forte,
consapevoli del fondamentale ruolo svolto e
del valore aggiunto che soltanto un Ente di
categoria può offrire agli iscritti agli Albi, che
esercitano una professione che,
indipendentemente dalla forma di esercizio, è
l’obbligo di iscrizione all’Enpapi. Nel
messaggio, inoltre, l’Inps indica alle proprie
strutture periferiche di esaminare con ogni
possibile attenzione le domande di iscrizione
alla gestione separata, al fine di non accettare
quelle che provengano da professionisti
infermieri titolari di redditi derivanti proprio
dall’esercizio dell’attività autonoma, associata o
di collaborazione coordinata e continuativa.
La diffusione del messaggio è solo la fase
iniziale di una necessaria e articolata
operazione che si realizzerà, successivamente,
attraverso una convenzione tra Inps ed Enpapi,
attraverso la quale da un lato sarà regolato il
trasferimento delle posizioni contributive di
infermieri liberi professionisti, erroneamente
accese presso la gestione separata Inps,
dall’altro sarà stabilito, una volta per tutte, il
principio di obbligatorietà, valido per gli
infermieri che esercitino la professione in forma
diversa da quella subordinata, di iscrizione a
Enpapi e non alla gestione separata Inps.
L’iscrizione obbligatoria all’Enpapi comporta il
versamento annuale alla Cassa del contributo
soggettivo, di maternità e integrativo. In
quest’ultimo caso, il libero professionista
verserà all’Enpapi il 2% del suo fatturato lordo
annuale che avrà ricavato per ogni compenso
ricevuto da una propria prestazione
professionale.
Un grande passo per una migliore
tutela previdenziale
di Mario Schiavon
U
Obbligo di iscrizione
all’Enpapi per tutti i
liberi-professionisti
Torna, dopo undici anni, l’obbligo di
iscrizione all’Enpapi per tutti gli infermieri
liberi professionisti. Lo prevedere la nota
18550 del 16 luglio 2007, diramata
dall’Inps per riaffermare che tutti
professionisti infermieri, iscritti ai Collegi
provinciali Ipasvi, che esercitano in forma
individuale, associata o attraverso rapporti
di collaborazione coordinata e continuativa
e comunque in ogni altra forma diversa da
quella subordinata, benché svolta
contestualmente a quest’ultima, hanno
L’infermiere 5/2007
31
Libri
Mario Esposito
Gestione
del team infermieristico.
Strumenti e metodologie
Casa Editrice Hoepli
Pagine 198
Euro 22,00
ttraverso un linguaggio semplice e
concreto, questo libro descrive e
contestualizza nella realtà infermieristica
una serie di elementi utili a lavorare in
team e al raggiungimento di obiettivi. Gli
strumenti e le tecniche presi in
considerazione vogliono innanzitutto
fornire un metodo scientifico e
professionale che possa essere fondante
e condiviso dal gruppo. In secondo luogo
creare un ambiente relazionale basato
sulla condivisione e la standardizzazione
di comportamenti operativi, che al di là
del contesto geografico e culturale
permettano di motivare al cambiamento e
al miglioramento attraverso l’applicazione
di tali metodologie.
Il volume è
ricco di esempi
e illustrazioni a
colori che
permettono di
adattare in
tempi
brevissimi i vari
strumenti a
qualsiasi realtà
operativa.
Il testo si adatta
e si colloca
perfettamente nel panorama culturale odierno
volto a promuovere una formazione
infermieristica di livello elevato nei diversi corsi
universitari.
Emerge in primo piano la valorizzazione di
alcuni strumenti operativi necessari per la
identificazione immediata delle
problematiche che più frequentemente si
presentano nella gestione della human
A
32
L’infermiere 5/2007
resources e, in virtù di questa strategia per
una soluzione agevolata delle stesse.
Incentivare i professionisti, gli studenti dei corsi
di base, dei master, dei corsi di laurea
magistrale in Scienze infermieristiche ed
ostetriche ad acquisire metodologie di lavoro,
che non siano anacronistiche rispetto allo
spazio geografico e culturale di riferimento,
consente un forte aumento della motivazione
al cambiamenteo e, quindi, una conseguente
applicazione delle stesse.
Sfogliando il libro se ne coglie con
immediatezza la matrice artistica e creativa che
traspare dall’accurata descrizione degli
strumenti di analisi e progettazione delle
attività infermieristiche come il brainstorming,
il diagramma di causa-effetto, il metaplano, le
mappe mentali, sei cappelli per pensare, la
ruota di deming, la matrice swot, il cruscotto
direzionale, la finestra di Johari, il tipo tipico, la
cartella integrata, la racconta dati con
visualizzazione, la scheda di continuità
assistenziale, l’Ebn, la comunicazione attiva, il
role play ecc.
Nel testo si apprezzano la diversità e la varità
di ogni tecnica descritta e, al di là di ogni
migliore aspettativa, il risultato è unico e
speciale, mai banale: ne sono la dimostrazione
tutti gli schemi, le foto, le vignette inseriti nel
testo: veri e propri capolavori frutto
dell’impegno e dell’esperienza maturata
dall’autore nella sua decennale attività di
docente e dei discenti che hanno dimostrato
motivazione ed entusiasmo nell’applicazione
didattica delle metodologie acquisite.
Gennaro Rocco
Maila Mislej, Livia Bicego
Assistenza e diritti.
Critica alla contenzione
e alle cattive pratiche
Carocci Faber
Pagine 173
Euro 17,50
n certificato di un medico di base
di Trieste nel 2006 prescrive la
contenzione di un anziano in casa di
riposo. I servizi psichiatrici degli
ospedali milanesi e romani sono
puntualmente dotati di diversi e
sempre più articolati strumenti di
contenzione fisica dei degenti. Un
solerte magistrato di Udine ha rinviato
a giudizio il direttore del Dipartimento
di salute mentale perché la rete
metallica attorno a un Centro di salute
mentale era rotta e aveva consentito a
un aspirante suicida di andarsene.
Pratiche fino a ieri esercitate in
sordina, di nascosto o comunque
consapevolmente non degne vengono
rilegittimate
da
regolamenti,
protocolli,
definizioni
U
pseudoscientifiche, giustificazioni
etiche.
In questo libro vi è un’idea forte, convinta e
organica di difesa e proposta concreta di diritti
esercitabili.
Un sistema che renda reali i diritti invece di
lederli.
Gli argomenti trattati nel libro traggono origine
dai lavori di un’intera giornata del convegno
Giornate della Salute, tenutosi a Trieste nel
maggio 2006, dedicata ai diritti dei più fragili,
della contenzione e delle cattive pratiche nelle
istituzioni, case di riposo e di cura e ospedali.
È un libro scritto a più mani da persone
(infermieri, assistenti sanitari, un medico
legale, un magistrato e un rappresentante delle
organizzazioni sindacali dei pensionati) che
ben conoscono la situazione degli anziani soli,
non completamente autosufficienti, costretti a
Libri
passare gli ultimi anni della loro vita in case di
riposo dove, anche in condizioni di buona
assistenza, la libertà e il rispetto della persona
sono limitati.
Si tratta di episodi quotidiani, dovuti alla
standardizzazione delle attività, spesso
all’insufficienza di personale di supporto mal
pagato, costretto ad accudire un numero
troppo elevato di persone e impossibilitato a
rispettare bisogni e diritti.
Un appello, dunque, affinché le strutture
siano adeguatamente supportate da parte
dello Stato e affinché cresca la
consapevolezza che la libertà del proprio
corpo è un diritto che non può essere
negato a nessuno. Il diritto a non essere
legati, il diritto di essere trattati con dignità e
umanità.
Mario Schiavon (a cura di)
Una storia verso il futuro.
Enpapi, ieri, oggi e domani
Lithos Editrice
Pagine 172
Euro 12,00
Cortometraggi
Quel che resta
di un corpo
Ventisei minuti per raccontare una dramma
della società moderna: l’anoressia. Quel
che resta di un corpo è un cortometraggio
diretto da un infermiere, Luca Littarru, di
Pavia, e prodotto da Ains Onlus
(Associazione italiana nursing sociale).
Racconta la storia di due donne, Maura
Degni e Mariateresa Lorusso, che
attraverso la recitazione hanno deciso di
condividere con il pubblico la loro
drammatica e vera lotta contro l’anoressia.
Il disturbo del comportamento alimentare,
Il mondo della
previdenza sta
vivendo da oltre
un decennio un
periodo
estremamente
dinamico alla
ricerca di una
stabilità non
solo nelle
norme, ma
anche nei
soggetti ai quali tali norme sono rivolte: i
singoli assicurati e gli Enti di tutela
previdenziale.
Gli Enti di previdenza obbligatora dei liberi
professionisti di nuova generazione hanno
vissuto momenti di travaglio nel loro
avviamento e messa a regime, per poi arrivare
a godere di una relativa stabilità e crescita.
Il volume, curato da Mario Schiavon, prova a
far luce su tale periodo e sulle problematiche
derivanti in maniera esemplare. Come
raccontare, infatti, una realtà tanto eterogenea
e collocata in un ambito cronologico breve,
ma tumultuoso, fatto di una realtà in continua
evoluzione? Umberto Eco insegna che la
prima operazione da fare, nel cercare di
delineare un tema complesso, è quella di
circoscrivere il campo di analisi.
Descrivere la storia e le sfide affrontate e risolte
dall’Ente nazionale previdenza ed assitenza per
le professioni infermieristiche (l’Enpapi del
titolo, appunto) non è un mero esercizio di
autoanalisi funzionale a finalità interne (quali la
costruzione di un bilancio di attività che segni la
strada percorsa e indichi le sfide future) ma, al
contrario, può essere usato da chiunque sia
interessato ai temi della previdenza e del
funzionamento di un Ente obbligatorio.
La maniera in cui sono stati affrontati i singoli
capitoli da parte dei diversi (tutti
professionisti che vivono quotidianamente la
realtà previdenziale) è tale, anzi, da
interessare non solo il pubblico degli addetti
ai lavori, ma anche una platea ben più
ampia.
Enpapi è usato a mo’ di strumento che
consente di compiere un viaggio all’interno di
un mondo che, a molti, sembra lontano dagli
interessi quotidiani e immediati. I temi dlla
previdenza sono, al contrario, un argomento
che non può non interessare i professionisti
che agiscono nel presente e che sono attenti
al futuro.
È una lettura agile e sicuramente non priva di
che ha nell’anoressia (ma anche nella bulimia)
il suo apice, ha una natura ambivalente: è un
disturbo, quindi sarebbe da inscrivere nella
polarità negativa. Eppure l’anoressia è la
risultante del tentativo di raggiungimento della
polarità opposta, quella positiva: la perfezione,
la bellezza, l’essere apprezzati, in definitiva una
lotta d’amore. Stridente contraddizione.
Quel che resta di un corpo vuole, attraverso
una storia vera, parlare di questa contraddizione
e dirci che l’anoressia si può vincere, e la strada
passa per l’accettazione di noi stessi.
Luca Littarru mette ormai da molti anni la sua
passione e il suo talento artistico a servizio di
Ains, per la quale ha fatto debuttare nel 2002
due spettacoli teatrali della compagnia dei
Teatri Offesi che, negli anni seguenti, sono
stati replicati in molte città italiane ed anche
all’estero. I proventi della vendita del film
Quel che resta di un corpo andranno a
finanziare i progetti di Ains onlus in
Guatemala, per diffondere la cultura del
nusring sociale, favorire lo scambio di
conoscenza tra gli operatori, sostenere i valori
della solidarietà e di attenzione verso le fasce
di popolazione più deboli.
Per informazioni:
Ains onlus, c/o Aislec,
via Flarer 6, 27100 Pavia
Cell. 339.2546932
mail: [email protected]
www.ains.it
L’infermiere 5/2007
33
Agenda
8-15-22 novembre, Lecco
Collegio Ipasvi Lecco
Leadership e sviluppo dei collaboratori
Per informazioni:
tel. 0341 350102: fax 0341 351357
www.ipasvilc.it; [email protected]
35 crediti Ecm
9-10 novembre, La Spezia
Collegio Ipasvi La Spezia
La prevenzione dell’errore
e la malpractice assistenziale infermieristica
Per informazioni:
tel. 338 2069625
www.ipasvi.laspezia.it; [email protected]
21 crediti Ecm
9-10 novembre, Bari
Risk Management Society – Altis
Risk management in sanità:
gestione e prevenzione del rischio
Per informazioni:
tel. 02 89078201; fax 02 89078200
[email protected]
In fase di accreditamento
13-14 novembre, Monza
Ao San Gerardo Monza - Ditra
Il Governo assistenziale: una risposta
alle esigenze della sanità che cambia?
Per informazioni: Vincenzo Raucci
tel. 039 2339561; [email protected]
Gisella Vegetti, fax 039 2333230;
[email protected]
In fase di accreditamento
16-17 novembre, Almese (To)
Cnai Nucleo di Torino – Facoltà di Medicina e Facoltà
di Psicologia di Torino – Asl n. 5 Regione Piemonte
La disciplina infermieristica: il vivere
quotidiano nella continuità assistenziale
fra ospedale, famiglia e comunità
Per informazioni:
Sandra Vacchi, tel. 011 9092256
(martedì- mercoledì ore 9-12); fax 011 9091114
[email protected]
In fase di accreditamento
17-18 novembre, Fiuggi (Fr)
Anote
Cambiare oggi per migliorare
Per informazioni: Emmedi srl
tel. 02 76115147; fax 02 7491855
[email protected]
In fase di accreditamento
22-23 novembre, Milano
Siucp – Aioss
XI Meeting congiunto
di colonproctologia e stomaterapia
Per informazioni: Idea Promotion
tel. 02 48009700; fax 02 48009801
www.ideapromotion.com; [email protected]
In fase di accreditamento
1° dicembre, Napoli
Società di Anestesia
Rianimazione Neonatale
e Pediatrica Italiana
Ruolo dell’infermiere pediatrico
nell’area critica
Per informazioni:
Start Promotion
tel. 02 67071383; fax 02 67072294
www.startpromotion.it;
[email protected]
In fase di accreditamento
1° dicembre, Biella
Collegio Ipasvi Biella – Asl 12 – Cespi –
Biblioteca medica Clelio Angelino
Gli infermieri nella sanità di oggi.
La cura tra sociologia,
etica e organizzazione
Per informazioni:
Cespi
tel. 011/5604219 - fax 011/5113545
www.cespi-centrostudi.it;
[email protected]
In fase di accreditamento
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
28 novembre
1 dicembre,
Arezzo
II Forum
risk management
in sanità
“Applicazione
delle tecnologie
alla sicurezza
del paziente”
Il ministero della
Salute, il ministero per
le Riforme e
l’Innovazione, l’Iss,
l’Ispel, l’Assr e Gutenberg sicurezza in sani-
34
L’infermiere 5/2007
tà, con il patrocinio
dell’ufficio per l’Italia
della Commissione Europea, organizza il
II Forum risk
management in sanità
sul tema delle
tecnologie applicate
alla sicurezza del
paziente.
Nell’ambito degli sforzi
da compiere per
estendere in ogni
Azienda le buone
pratiche di risk
management, gli
obiettivi principali del
Forum sono:
• la diffusione di
modello di
governance per
promuovere e
coordinare le azioni
di tutela della
sicurezza del
paziente;
• il monitoraggio e la
presentazione delle
migliori esperienze di
applicazione delle
tecnologie efficaci
per migliorare la sicurezza;
• la diffusione in tutte
le Aziende delle
buone pratiche
condivise di
prevenzione del
rischio.
Al Forum
parteciparanno il
ministro della Salute
Livia Turco e il ministro
Luigi Nicolais, oltre agli
assessori regionali alla
sanità, esperti e
dirigenti del Ssn, delle
Università e di Centri di
Ricerca
italiani e internazionali.
La partecipazione
Altre notizie sono pubblicate
s u l s i t o w w w. i p a s v i . i t ( C o n v e g n i )
permetterà di acquisire
i crediti Ecm per oltre il
70% del fabbisogno
formativo annuale.
Nell’area espositiva
verranno presentate le
applicazioni valutate di
particolare interesse ed
efficacia per la
prevenzione del rischio
per i pazienti.
Per informazioni: Gutenberg sicurezza in sanità
Tel. 0575.408673
Fax 0575.20394
www.forumriskmanege
ment.it
[email protected]
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