Documento di posizione N° 4 Pi anod’ azi oneperl apol i t i cad’ i nt egr azi one Conl ’ opuscol o“ Val or i z z ar el er i sor seanz i chéammi ni st r ar eipr obl emi –Tesi e rivendicazioni per una nuov apol i t i cadi mi gr az i oneei nt egr az i one“ Uni ar endenot el epr opr i eposi z i oni di politica sindacale sul l ' ar goment o.I nbaseaquest eUni apr oponei l seguent epi anod’ az i oneperipr ossi mi quat t r oanni . Vengono lanciate delle offensive soprattutto nei seguenti tre campi: 1.At t uazi onedel l ’ of f ensi vaaf avor edel l el i ngue Con la nuov al eggesugl i st r ani er i ,l ’ i nt egr az i oneei npar t i col ar el ’ acqui si z i onedel l al i nguahanno un'importanza del tutto particolare. Unia si adopera con fatti, non parole: Ogni migrante deve ricevere un buono per la formazione, informazioni su come imparare la l i nguaesui cor si of f er t i ( gui daal l eof f er t e) .I nol t r ecidev eesser eun’ of f er t adi f or maz i oneperi nuov i mi gr ant i ,si anoessi ci t t adi nidel l ’ Ueomeno. Di r i t t oal l af r equenz adiuncor sodur ant el ’ or ar i odil avor o:t ut t ii mi gr ant idev onor i cever eun credito di tempo pari a 500 ore di corso dasegui r edur ant el ’ or ar i odi l avor o( abbi nat oadunsal ar i o sostitutivo). Posti di formazione a sufficienza: creazione di almeno 10'000 posti di formazione in più. Corsi vicini al mondo del lavoro: promozione diun’ of f er t adi cor si speci f i cament eor i ent at aal target. 2. Lanci odiun’ of f ensi vaperl anat ur al i zzazi oneel ar egol ar i zzazi one Oggi il 30% della popolazione straniera permanente è in Svizzera da oltre 20 anni, e un quarto di essa è addirittura nata in Sviz z er a.Tr agl i i t al i ani ,quasi i l 40% ènat oqui ;qui ndi nonsi t r at t api ùdi“ st r ani er i ” . Unia chiede che si tenga conto di questo dato di fatto almeno un in un gesto unico: Un’ of f er t auni cadinat ur al i zzazi one:tutti i giovani che hanno frequentato gran parte della scolarità in Svizzera devono poter essere naturalizzati con un procedimento facilitato unico per tutta la Svizzera, sost enut odaConf eder az i oneeComuni ( az i one“ Si et epar t edinoi ” ) . Deve valere: chi è cresciuto in Svizzera –è il/la benvenuto/a come Svizzero/a! Azione di regolarizzazione per i bambini e i giovani: nel contempo vanno regolarizzati i bambini e i gi ov ani “ sanspapi er s”nat iecr esci ut ii nSv i zz er a. Il motto deve essere: I giovani cresciuti in Svizzera devono poter restare in Svizzera! Oltre a ciò, Unia prosegue il suo impegno a livello comunale, cantonale e nazionale affinché vengano rimossi gli ostacoli alla naturalizzazione dei migranti che adempiono alle condizioni legali. Fa parte di tale ambito anche l'introduzione di una ius soli (in particolare per la 3a generazione) che va sostenuta e attuata. 3. Eliminare le discriminazioni tramite i CCL Le discriminazioni nei confronti dei migranti non sono negative solo per loro, bensì anche per le generali condizioni di lavoro e salariali. Unia vuole lottare contro le discriminazioni attraverso i CCL. Ad ogni rinnovo di contratto si procede alla verifica degli eventuali aspetti discriminatori dei CCL. I CCL vengono completati in modo da prevedere il riconoscimento a pari valore dei diplomi consegui t ii nunpaesest r ani er ononchédel l ’ esper i enzal avor at i vae l'uguale retribuzione dei loro detentori. Il principio a lavoro uguale, salario uguale viene attuato in base a valutazioni analitiche dei posti di lavoro. Gli strumenti vengono elaborati pariteticamente. Completamento dei CCL con articoli anti-discriminazione e relativi strumenti di controllo. Estensione generale della copertura del CCL con salari minimi equi in grado di consentire un sostentamento dignitoso in particolare nei rami con un elevato tasso di lavoratori migranti, come pure nel ramo del lavoro i nt er i nal e( at al epr oposi t osiv edai ldocument ocongr essual en. . 2,“ Buoni cont r at t i col l et t i v idil av or opert ut t i “ ) . Pagina 12 Congresso Unia 2008 –Documento di posizione N° 4 A livello politico Unia continua ad essere attiva affinché si ar r i vi adunasost anz i al esempl i f i caz i onei nmat er i adi" val i dat i ondesacqui s“ossi a r i conosci ment eodel l ’ esper i enz al avor at i vaedi r i conosci ment odeidi pl omi est er i ; si arrivi a fissare un generale divieto di discriminazione.