OPUSCOLI DELLA VOCE, N . 7 J' Prezzo Centesimi Venti J1. TORQUATO N 1\N:\Jl BENITO MUSSOLINI FONOAZIONF tSTITlTO GRAMSC I BIBLIOTl:.CA F ~ Op, , 304 7 000102596 LIBRERIA DELLA VOCE, FIRENZE, t9 t6 TORQUATO NANNI _,____ FOiVDAlIOnf, l 1 .!ti• r <.:•• :· _ ONI,t -.; BIBLl()T i- ---~~· ..:. · ,, Benito Mussolini LIBRERIA DELLA VOCE, FIRENZE, .19.15 ~-----~--- -- Bl:<.NITO MUSSOLINl • l'irente, 191; - '>1ab. Tip. Aldi111>, V " doi kcn"t', 11 • Tel 8-S5. •,. ___ FO~DAZ10~E ,_ - ISTIIUTG GRt~>.: r: f ONLUS BIBLIOTECA frentadue anni. Uno spirito d' acciaio, al servizio di una formidabile volontà. Eccovi Benito Mussolini. Grande spirito· maturatosi attraverso un continuo sforzo dei nervi e del cervello. Senza mèta. Voglio dire: senza preoccupa7.ione di arriva e, Benito Mussolini ha una ripugnann fisica per le posizioni comode. Non siederà mai in panciolle, a gustare la digestione pome1idiana. Avete visto come h a frantumato a calci e a pedate la eburnea torre, s ulla quale era esposto alla venerazione del proletariato socialista ! Non ho detto - «gregge » - di proposito. Berti to Mussolini ha speco rizzato il proletario italiano. Arbitro del movimento socialista, in Italia, fi110 al trentun Ottobre 1914. Dopo un giorno era il <e rinnegato Jl, il «venduto )) , d «voltagabbana». Per sua volontà. Designato successore di Amilcare C1pnaru, al sesto colleg10 cli Milano, egli ha preferito succedere al Cipriani nel campo dell' azione. Amilcare Cipriani - Benno Mussolini. Io avvicino questi due nomi, a gloria della mia Romagna, che pure ha tanti vigliacchetti, sotto lo sfruttato manto delh sua gene1os1tà. La« questione morale 11 - chi paga, al «Popolo d' Italia 1> ~- non può sfiorare quest' uomo. Una delle due : o onesto o rimbambito. Per accett are soltanto la discussione su questo terreno, bisognerebbe ammettere prima ch e Mussolini è morto come « uomo pensante 11. Assurdo ! Benito Mussolini non è mai s tato «se stesso» com.e in questa grande ora. 1 -9- Vagabondo per I' Europa. f)i ceppo sano e forte. Alessandro ;\fussolini, padre del r,o;;tro, hn. meriti rilevanti n I movimento intcrn<izionalista ronwgnolo. La sua fucina di fabbro ferraio a Dovia, in gucl di Predappio, è stata una fucina di idee. L1 si sono plasmate le rrime coscienze socialisre dell' alta Romagna. Lo ricordo negli ultimi suoi anni a Forlì, saldo nell' an11c.. f cde. Anda\'amo cl lui, per nv1vere le ore belle dcl SOCl~lismo. Lunghe conversai'.ioni, episodi, espressioni nostalgiche, eppoi come 1rn velo negli occhi. Li bolsaggine croruca del socialismo fori i vese lo addolorava. - •• Se fosse qui il mio Benito! n - esclamava talvolta, rrccorrcndo spiritualmente lo realtà di qualche anno dopo. l\Ia dov' era, allora, Benito :\lussolini ? Pel mondo. Proprio cosi Sarebbe inesatto dm: altrimen~i. i\lagnifico errante - vieti tatto di pensare a Massimo Gorlci ; .dia :.ua orera e ali' uomo - egli migrav<t di terra in terra, attraYerso r Europa Il diploma d1 maestro elementare in sa~ coccia o m un ignorato riposuglio della casa paterna ; nell'animo, il sogm, di piu ampi orizzonti A Ye\·a insegnato per breve tempu nelle elementari di Gua~ urn. c:: poi in una cittadiné> ligure Ma questo tenace ~utod~ dntta odia lt tiCi.10le tutte le scuolt E ha corso anche il pencolo di esserne:: cacci~tu, pe1 mdegnitn quando, in ~n be~ giorn.o <li un certo anno di grazi<i, adunò rutti gh studenti su.oi condi scepoli del collegio normale « Gios_uè Carducci'" ~ ~orlimpopol_i , per tesser loro una non so qual infocata e scapigliata apologia di regicidio. Le Vle del mondo lo attrassero. I nostri emigranti lo ricordano nelle terre del loro esilio - di ieri e di domani - intento alle occupazioni più proletarie : facchino di stazione, tessitore, terrazziere, manovale. Così per molto tempo. Di tratto in tratto si «spiazzava», come dicono gli emigranti in gergo caratteris~ico .-. o veni~a cacciato dal lavoro, per una dell.e solite sue nbell1om vulcamche, contro ogni freno o disciplina Succedevano lunghe parentesi di vagabondaggio. Vagabondagg10 intellettuale. Il «disoccupato» diventava 1' assiduo delle Università straniere. Luce di vita e pan breve . Benito Mussolini deve a questo periodo le sue più intense orgie cereqrali Si gettava avida~ente nelle pu~?Jiche biblio1' abito teche, guardato con una certa d1ffi~ente cunosita esteriore era poco rassicurante - e s1 procurava la rara soddisfazione di leggere negli originali le più belle produi.ioni degli artisti stranieri Così è venuto a contatto della cultura tedesca e francese, rendendosele familiari, insieme alla lingua delle due nazioni nemiche E quando, imperiosi, si facevano risentire gli stimoli clella fame, tornava a quel qualunque lavoro che gli era a portata di mano. Dimenticava allora completamente « 1' altro», lo studioso, \' intellettuale, per darsi alla « Boheme >> proletaria delle pittoresche e ciociaresche colonie della emigrazione italiana Li llC' impressi negli occhi e nel cuore, questi brandelli d' Italia sparsi pel mondo. Miserie, stracci, sbornie sacrosante, discussioni incendiarie, amorazzi, balli scapigliati . Questo lambiente: il nostro Mussolini v1 si immedesimava. I vivi e palpitanti ricordi di quel tempo han dato freschezza di vita a certi suo~ racco.nei aspri, avve17r:ati, macabri - tipo E. Poe - dei quali alcu.ni, come «Un Su1~1d.a », sono stati pubblicati dal «Popolo» d1 T1ento - quot1d1ano dell'onorevole Cesare Battisti - e altri, inediti, dovevano raccogliersi in un volumetto dal titolo: «Novellette perverse» Dovevano. Ma la politica e il giornalismo han fatto abbandonare a Benito Mussolini ogni attività più propriam"ente Jet· terana. - di t forse s~perfluo avve:tire che il sistema di vita e la persona 1r~e~ol<1re » nduamarono ben presto l' attenzione e vane P?l!Zle Mussolini era u il pregiudicato 1> Anche aleste~o ha visto molte voi re e< il sole a scacchi». d Il quest? / IO <e l"b ! 1 ~almen~e una duplice espulsione da due Cantoni della 1 enss1m<1 Svizzera lo decise a far ritorno m patria. Nel Trentino Questo cc profilo>> vuol cogliere t punti salienti dell' attività di Benito Mussolini Ma il compagno, l' amÌLo - cc e non della ventura» - sa le crisi più tempestose: e più intime, perchè ne fu partecipe affettuoso, anche quand' esse non apparvero alla superficie. Può èunque stabilire qualche data decisiva. 1908. Anno di meditazione e di maturazione. Ricordo. Benito Mussolini aveva creato attorno <> sè, nel natio borgo di Dovia, una certa qual misteriosa cunosità, per la sua vita cli selvaggio. Non usciv.a mai d1 casa o usCJva a notte inpltrata. A rivivere la solitudine delle sue montagne. Per lunghi e lunghi mesi placò il suo dèmone, dedicandosi amorevolmente allo studio dell:l m us1ca Fu poi a Forlì, ignoto at pnì. Sentiva il buio attorno a sè Non poteva ancora percorrere la «sua 11 via Giornali t- riviste gli cestinavano articoli e novelle Era Nessuno. La sua gerualità rappresentava una tara. Ripiombò nella disperazione degli studi. In questo torno d1 tempo fu abilitato ali' insegnamento dd francese ed ebbe offerte Jusingluere. Rinunciò. Si rendeva intanto padrone della lingua e della cultura latina. Quando, verso la fine del 1908, gli fu offe-rto il Segra.tariato del Lavoro e la direzione dell' 11 Avvenire 11, "' T~n~, 11<::condiscese all'invito, proprio per non chiudersi ogni sbo1..co. Ne fu ben presto pentito. « Tu ben comprendi - mi scriveva di li a poi-o - che io non sono affatto lieto della rrua posizione attuale. Non mvecchh:ro quale stipendiato del partito socislista ausu iaco Eh! no. Quan~o saprò strimpellare il violino, girerò 11 mondo, piuttosto che vi vere agli ordini dei nuovissimi padroni ». - 12 - - Era fatale Benito Mussolini ha sempre concepito la " prassi socialista come una titanica lotta dei diseredati contro le classi capitaliste, senza cuscinetti, senza svenevolezze sentimentali L'evangelismo delle origini, che s1 rifà da Cnsto e dalla sua prc:dicaz.ione, per versare una lacnma su ogni miseria del proletariato e salire alla visione del!' anno 2000 - «quando I' amo re avrà fatto tutti gli uomùti fratelli» - è il suo incubo. Egli non ha mai saputo comprendere la storia senza I' elemento o violenza ,, Ecco perchè anche a Trento il Mussolini si procurò ben presto degli avversan nello stesso suo t.ampo. l socialisti «filodrammatici 11 che pretendevano di riformare il mondo, attra'verso 1 paesaggi di cartone, coi drammi a base di bast:i.rdi perduti e ritrovati . Finalmente gli fu proposta dall'onorevole Battisti la redazione del «Popolo » e allora respirò. Vi\'ere la intensa vita del giornalismo quotidiano ! Era il suo sogno Benito Mussolini è innanzi tutto 1.m giornalista. Giornalista nato. Del giornalista ha il .fiuto, la tecnica, I' anima Fece ottima prova Ma sul più bello fu tratto in arresto, m seguito a una sua nobilissima campagna- contro le mene e gli uomini del clericalismo che impera nella feudale Austria. Ne seguì uno sfratto, che non fu revocato, nonostante l' interessamento della Camera 1tahana f: frattanto d1 grande interesse mettere in rilievo, qui, il sano e spontaneo patriottismo, al quale \1ussolini istintivamente ispirò la sua opera e i suoi studi, nel Trenuno. Questo periodo getta un fascio di luce viva sull'atteggiamento attuale del nostro. Esso trova una vivace illustrazione in un esauriente Quaderno della Voce : u Il Trentino u. Benito ~1ussolini ha lanciato gli strali ptù Ulfuocatl della sua nervosa polemica sopratutto contro il pamto « liberalenazionalc n che vorrebbe at teggiarsi ad erede del partito irredentista rridennno del '48 e del '66 Si mostrava éd era profondamente irato nel v.edere che propno coloro che s1 erigono a propugnato~ de! diritti n~zionali_ e . ~el!e _ri vendi~~zi?~ irredentiste sono poi ali atto pratico dei v1hss1m1 e urruhssmu a us triacan ti. u Nel 1909 i deputati (<liberali-nazionali» parteciparono al )l h ~. Il 13 - banchetto imperiale di Innsbruck. Si potrebbe essere più smidollati di così l Al Pailamento, oltre i clericali, anche i « liberali-nazionali » italiani .votano gli aumenti delle spese militari destinate contro I' Itali!!. Essi sono gli ascari di tutti i ministeri. La loro politica è quella dei mendicanti. Mai un ges.to, mai una parola : assenza nel paese, dedizione nel Parlarnento. La loro opera di difesa nazionale si riduce orrµai al solo campo scolastico e finisce per confondersi con quella della lega nazionale. Dell' autonomia parlan poco o niente. Sembrano e sono dei rassegnati alla loro manifesta 1mpòtenza. Essi si dichiarano trentini, non italiani, e noi siamo « regnicoli ». Graziosissimo termine di distinzione 1 Se la reazione giallo-nera minaccia il Trentmo essi fanno i morti Sdegnano il contatto col proletariato e nnunciano a qualsiasi protesta. Se il proletariato si agita e scende in lotta per le. sue conqùiste economiche, i uh berali-nazionali ,, diventano più preti dei preti e reclamano 1' intervento del braccio secolare austriaco e denunciano gli agitatori . « regnicoli » che turbano la quasi. funerea tranquillità del paese. L'amore di questi u liberali-nazionali» per l'Italia è tepido,_ platonico, clandestino Il loro nazionalismo è di cartone. Quando i cc liberalinazionali » si trovano davanti ai giudici austriad tengono un contegno poco eroico. Nessuno h a il coraggio di apologizzare il proprio atto. Si umiliano, s'inchinano, chiedono grazia. IJ processo di Rovereto, dopo i f,itti di Pergine, quello Armoth a Trento,. il recentissimo degli imbrattatori degli stemmi austriaci provano le nostre affermazioni. Questa gente non ha spina dorsale. E gli avvocati (( libenli-nazionali » difendono gli aggressori volksbrucdisn contro gli aggrediti italiani ! ». ' Queste amare constatazioni faceva Benito Mussolini ai primi del 1910. Non hanno bisogno di commento. La loro ispirazione nobilmente italiana tra pela ad ogni rigo. Il ~ussolini si ~ sempre c?~piaciu to c_he la ca_mpagna «pro autonomia n fosse una delle p1u belle pagme che ti Partito Socialista Trentino ha scritto nella sua storia Degno dj nlievo e anche un suo ferv 1do appello alle nostre classi colte, per imped ire, nelle terre tridentine, la corruzione della lingua italiana. Ma, nel suo cc Trentino 11, v1 è un capitolo che dovrebbero leggere 1 nostri neutralisti Quello sul « pangermanismo ». "f: grandemente istruttivo Dopo aver passato i n rassegna il «pangerm a nismo ,, teonco dci Gobmeu, dei Reim.er, .dei Chambe.rlain, studia, con saggia -14. i tentativi del « pangermanismo » le conquiste c~er Schulverein, Sud-M ark, /I ol~sb"!n~, pratico. Attraverso le D~{tt lvertin - potentissime assoc1azi~ru~ Dt"11tscha Allgemewer . e u hanno ropaggini in tuttl t formidabilme.nte finanziate~ . che t an er~anisti si propongono transoceamod P. -~ndurre la «eletta razza P aesi europei ·e piani che avranno l. • udi preparare i ·a specialmente lll .uuropa. bionda» alla ~ua assolut~ supre~~:1 ~erso il sud ! >>. Ecco il loro u Levatev1, o germam, e mov motto di battaglia. . e la preparazione morale è Dopo la propaganda teonca ta 1' aggressione feroce delle orde teutoniche. venuP.~\fe dunque impossibil.e che certa gente si culli così placidamente nella neutralit~ nostrana ! opp~rtunità, Nella sua Romagna fino a Reggio Emilia. Tornato a Forlì, il Mussolirù fonda il settimanale cc La lotta di classe n, e ridà vita a un morto· la Federazione Provinciale Socialista Forlivese. Vita flonda, attiva: intensa, come non ebbe mai e come forse non riavrà più. La Romagna è .terra di repubblicani. A Forlì sono repubblicani anche i nottoli ~delle vie. I socialisti vi hanno sempre avu ta una organizzazione rachitica. L'ambiente ostile ha impedito il loro sviluppo. Immaginate lo sviluppo di una creatura sotto I' oppressione di una cappa di piombo. Eppoi mancanza di uomirù · diversi dei maggiorenti, per ragioni varie, hanno falli to alla prova. I repu bblicarù invece, dopo la eroica morte di Antorùo Fratti, ebbero la fortuna di scovare un.1 condottiero, nel quale la scaltra tenacia è pari soltanto alla crnssa incoltura e all'adamantino galantomismo. Occorreva ai socialisti un uomo invulnerabile. Questi fu Benito Mussolini. Egli, in tre anni, è passato attraverso all'incendio delle più astiose polemiche, inattaccabile,. come diamante. 11 La \Lotta di Classe », diretta da lui, non si leggeva, si divorava. Brillante, pugnace, passionale; aveva i contorcimenti della polemica stringente e le oasi tranquille della propaganda elementare; imparziale con gli avversari, severa cogli amici; v 1 si sentiva un cervello, una fibra, un cuore. A un certo punto gli avversari sembrarono smontati. Ma roi tornar.ono all'assalto. Imputarono . al Mussolini e a' suoi le colpe del socialismo italiano, che aveva la spina dorsale rotta dal riformismo e dal collaboraziorùsmo. Mussolini sentì tutta l' esattezza della critica : era la <<sua» critica. Era la critica che lo aveva fatto sonoramente fischiare al Congresso Socialista t6 - Nazionale, di l\i1ilano, quancio affermò che era forse opportuno per il partito .... ~licenziare tutti i suoi deputati 11, Il debutto non fu fortunato. Restituì la tessera, seguito dalla Federazione, .:he era ormai una forza. Più di mille iscritti, disciplinati, entusiasti, pronti al sacrificio. Un otnmo reggimento, senza scorie. Si tornò alla buona battaglia. Un acuto revisionismo delle teorie socialiste, insieme alla cntlca degli avvenimenti locali e nazionali, diede occasione a Benito Mussolini di condurre una camp:igna a fondo contro la falsa democrazia, contro la repubblica dei borghesi, contro il socialismo degli avvocari ~farxista colto e convinto egli riaffermò rìgidamenre il concetto e gli antagonismi di classe. Il socialismo sarebbe stato la conquista delle masse proletarie. Unicamente Bisognava rigettare gli elementi impuri che e1 erano infiltrati anc'1e nel partito socialista per scopi estranei. l\1a l'avversario premente e vicino era il partito republ.Jlicano. Mussolini lo attaccav::i spietar::imente, documentando favoritismi, contraddizioni, camarìlle. Nei comiz.i, con requisitorie implacabili ; nel giornale, colla confutazione ddla dottrin.1 1 colla inesauribile vivacità polemica che, in una frase, stroncava il contradÙtore. C'è stato un momento, a Forlì, m cui sembrava ,;1 dovesse venire ai ferri corti. Un Primo Maggio, due imponenti cortei, socialista e repubblicano, si sono scontrati in Corso Vittorio Emanude. Si rasentarono, muti, solennemente muti. Sarebbe forse bastato un frizzo a scatenare una carnefiona fratricida. La cavalleria era in attesa angosciosa nel cortile del Municioio. f':ìon si ebbe però a lamentare il minimo incident~. In fondo quelle due masse di popolo avevano ed hanno una stessa anima rivoluzionaria. Nei momenti dell' azione si confondono. Così avvenne nel 191 I, per la protesta contro l'impresa di Libia, quando il proletariato forlive"e trattenne i richiamati che scavano per partire. l\fossolini era ,1lla testa : e si deve in gran parte a lui se Forlì seppe improvvisare l' unico sc:.10pero generale che in quell'occasione si,1 riuscitò in Italia Ne fu rir•~gato dalla giustizia togata con parecchi mesi di galera ; che scontò. con molta filosofia, seri vendo in carcere il suo libro su « Giovanni Huss 11. Memorabile la sua autodifesa in Tribunale. Turta la Ro- magnn, ivi accorsa, ebbe l'impressione di riudire una voce che sern brava morta p:r sempre : la voce d1 Andrea Costa Ma quella non fu un auto-difesa: fu .la dif,·sc1 drlla nvolw:.inne Con u na 1: Iug1ca serrata, ta.gHente, e~11 apologi7:zò_ la .nv~lta popolare. . Quando Btnito ~fussoliru fu resutuJto m libertà, «La Lotta 0.1 Clas.se 1> ~in enne, 1~ .fauo, l'organo autorevole della frazione nvoluz1onana All~r~o 1 suoi onaonu La piccola polemica locale cedeva ormai il posto alla rnmpagna sistematica contro le dege1.1eraz1oni del nforrn1~mo 1 m:iggion uomini dei partito - nel guale frattanto era nentrata anche la Federazione Forlivec;e - furono discussi, combattuti, scarndìcau. S1 arm·ò cosi al Congresso dt Reggio Emilia. L'ambiente era agnato Le due ali estreme dcl sou'llismo italiano stavano per scontrarsi m un urto decisivo l\la la battaglia non era delle p~ù s1cur.e, per ne:>suna d~lle due pa~tt. S1 .tem~va il risorgere d1 vecchi rancon. Forse I alta questione d1 pnnc1p10 avrebbe naufragato in una palude di person:1lisrru. Benito Mussolini sostenne I' attacco. [J suo discorso resterà munorabile Toccò le vette del sublime Attraverso una dialettica stnngata frantumò il riformismo tripoli no e ti parlamentarismo accomodante, per valorizzare la piazza, la forza e la potenza del prolernriato, come massa. Il Coi:igresso re~tò p~r ul) rn~m~nto stordito, di fronte a quell'oratona fatta di ,passione e di sinceri tà, come di fronte a una rivelazione , poi lo. accl~mò e lo seguì entusiasta, anche quando P.ropo~e, ~enza ~ndug1 e senza sotterfugi, la espulsione dal partito d1 B1ssolat1, Bonom1, Ca brini e Podi ecca. I rappresentanti dd socxi.lismo italiano presenmono m lui I' e< l:~mo nov.us.n che a-:rebbe colmaro ogni vuoto. E da Reggio Emilia il soc1ahsmo italiano cominciò la sua nnnovaz1one. - Direttore dell' " Avanti I " TI prim0 segn0 del rinnovament0 fu la nomina di Benito J\Iussolini n direttore del massimo quotidt.lll<' dj partito Va bene che Mussolini è ~tate> spinto all' '' Avanu 1 ' più per forza di cose che per volontà di uomini . m.1 bisogn::i pnr riconoscere che una organiuazion<' politicn dà segn0 d1 giovinezza. quando eleva al più ambito posto di batrnglta 110 nome di ventinove anru Vi è rimas10 fine all'ottobre scorso circa dut anru E in quest0 periodo s1 sono succeduti taw d1 P.ccezionalf importan?.cl, cht: hanno messo :-i piova la su;i remprn l ecc1d10 di Rocca Gorga, il primo ed il secondo sciopero generale di M1 !ano, nel 1.9 r 3, le elez1oru generali poli ttchl P 1mmi nistrative. la cc settimana rossa 11 Benito Mussolini è apparso un domina tore. Nel senso forte e buono della parola padrone della c;ua volontà - che si faceva azione - nei momenti delle responsa; bilità decisive. Non faccio che ricordare. perchè ho avuto la fortuna di essergli a fianco per molti mesi, nella redazione deU' «Avanti!». Io ho visto qucll' uomc camnunar<: sul filo d i un rasoio, senza mai una preoccupnwne di indole personale. :i volte una frase, un atteggiamento, un articolo poteva mettere in Rioco la su;i po!lizionc e la sua popolarità Non ha mai estt ~lto Aveva magan il proto alla portn, cric attendeva le ranelle. Allora, colla kbbre nelle: carni e nel cervello, sembrava isobrsi dal mondo per attingere alla voce del suo spirito E usc iva l' articolo chiaro, ltmp1do, coraggioso, colla linea prensa della critica e dell' azione Nel g1 ugn0 191 3, idolo della foll ,1, rrasc1 n.o il proletaria to milanese scioperante. tra le baionette e le violenze della forza r I t9 - pubblica, fino alla piazza dcl 0,1omo · lui in testa. Di lì a due mesi, si levò contro quella stessa folla, a smascherare e combattere uno sciopero ~ un atteggiamento fatto di doppiezza e di insincerità. Ma tutto ciò è noto. L' «Avanti!», sotto la direzione di Mussolini, è rinato. Egli lo ha salvato dal fallimento. La tirarurn è salita da ventimila a centomi la copie. E ancht questo sarebbe molto poco, se non fosse in.dice di ben .ilt ro rinnovamento L' "Avanti ! ,, rappresentava o~mai sorr 1tutto una gr~n~le forza morale, prima ancora che pol1t1ca, ccl era, con Mussolini, una severa pietra di paragone per m?lte anm:ule r_ente.nnanti. Aveva la sua gogna, la. su~ colonna infame. I~ vi mcluo<lava, con brevi periodi ta51ient1 come una lam:-i, la incoerenza, la doppiezze!, la contraddizione degli uomini poliuci più in vista . .Meglio se sovversivi tanto meglio se soC1.1listi. Il Gruppo Parlamentare socialista n~ sa qualcos.1. Fra le righe s1 sentiva, ngida, la dirittura di Benito Mussolini. . E impossibile spicgclrsi Li tornpattczz;i, la disciplina, ]' entusiasmo che han portato il partito socialista. al trionfo nelle e.lezioni politiche e amministrative. senza l'opera di preparaz10ne e d1 seminagione dcli' 1c :\v;.nu 1 11, scm.a la forza morale che dal giornale di partito irradi::iva l3en1to l\fossolini. N?n intendo di tessere apologie Voglio anzi, giacchè ne ::;orge ti destro, sfatare la leggu1da d1 un Mussolini santone e m1gantropo, una_ specie di Davide Lazz::tretti che voglia rifare 11 ~ondo. No . .l\o Mussolini è un uomo, che ha 1 suoi bravi difetti e le sue brave virtù. Un uomo, annessi e conness1. Un uomo che mangia con molto appetito, che \'a a teatro in u smoking» e cappello duro prendetene appunto, compagni d1 Romagn;i ! - e che andrà magari anche a donne .... salva sempre la cun venienza delle cose. Io :'olevo dire soltanto che il giornale del partito socialista, con B.enno M~ss~lm1, è sta~o ti cuore pulsante dcl partilo. Quan~lo 1! ~oc1alismo 1tahano ha ntrovato se stesso, ha \'isto in Mussolini il suo saldo campione. . . Chi ma i ha avuto I' unan1111itù pi 1udcnte the i socialisti 1t alt;im hanno tributato al Mussolini, nel recenLe Congresso di Ancona? La massa anonima che, per buona fortuna, forma il nerbo ~ 20 - dcl socialismo naliano, 1stmuvamt.nte sentiva m lui impersonate le sue migiJori qualità di entusiasmo, di fede, di sacrificio. Mussoliru però non è mai sta.o un settario. Senza rt.strizioni menta·Ji, senza dogmi, senza preconcew, I' intell1genza aperta .a!la verità, cioè 1lb realtà, egli ha sempre professato che 1 part1t1 debbono saper fare a meno degli uomirii , gli uomini dei partiti. Non sa concepire vincoli insopprimibili Per 'luesto, non appena al famoso Convegno di Bologna la sua convinzione sulla neutralid 1t1lian 1 s1 è mostrata in antitesi con quella della Direzione del Pani ro Soc1alisra, ha piantato in asso 1 compag11i e se n'è andaro dall' u .'\.\·ant1 ! ''· S1 deve dar atto che la Direzionelo aveva pregato, a mani giunte. pcrchè resta5se. Gli aveva offerto le più comode vie cl' uscita. Ma egli se n' è andato 11 \·olontariamc:nte " a ffonte alta . ' con fierezza e con orgoglio, non ammettendo transazioni colb propria coscienza. Se 11' è andato e sapeva che il restare significava una posizione brillante, la idolatna del partito, la medaglietta. Cose non disprezzabili. Se n' è andato con venti lire in tasca e il giorno dopo ha fatto un debito con un amico, per tirare avanti la famiglia. La guerra. - La sua crisi spirifoale. Parliamo un po' della sua crisi. E m fondo la crisi di tutti gli uomini che hanno un cervello e un cuore. Quando fa storia inscena la più grande tragedia dei secoli, bisogna t:ssere d1 creta per non commuoversi. E commuoversi vale « muoversi », assumere un atteggiamento di fronte alla realtà, «ammettere» la realtà. Così è avvenuto d1 Benito Mussolin1. Sangue romagnolo nel senso più nobile della parola ; uomo d' azione per eccellenza, allo scoppiare della guerra ha detto 'ub1to il suo strazio e la sua protesta. Prendiamo la collezione dell' «Avanti ! ». Nei numeri di Agosto e Settembre è palese ed aperta la simpatia del suo direttore per le nazioni alleate. Si parla con disprezzo e con orrore di «orde teutoniche >J. Si {.:Salta il gesto di Hervé. Poi sopravviene e monfa lo spirito di partito, il «senso» ciel politico sul sentimento dell' «uomo». E l' u Avanti ! >J torna alla «neutralità , ssoluta», la più assoluta. Benito Mussolini è convinto o vuol convincere sè stesso di difendere una buona causa. Indice, il famoso <<referendum>> che 1iconsacra le tavole della legge. Ora io chiedo ai nuovi Catoni : credete voi che se Bentto Mussolini, nelle colonne del suo giornale, avesse continuato a mettere in rilievo il buon diritto delle nazioni aggredite, la malvagità delle intenz1om e dei piaru tedeschi ecc. ecc., credete voi che il partito socialJsta avrebbe preso un diverso orientamento ? Qui è tutta la questione. Qui è la colpa e la migliore virtù del Mussolini : tutta la sua buona fede. Egli ha spiegato molto umanamente le apparenti contraddizioni in cui si è dibattuto «Dopo aver superarµ la crisi pro- - .ftal 23 22 - t'en.iente fatto e~' io volevo rimnnerc fedele a quelle chC' mi ·sembravano le venta assolute, ad un Jato momento ho visto che la realta travolgeya queste verita. \llori'l ho voluto vderl: confrontare, sceverare, distinguere; vedere c10e se il vanvci~ /:) era buono per tutte le età, per tttltl 1 secoli, per tutti gli uorruni o se in~ece non sia più profondamente vero ed umano che og1u gen~raz1one de,·e creare dal suo seno le vcn tà, quando queste verità sono invocate per le generazioni che vogliono venire avanti''· E allora si è trovato non più u neutralista 'lssollito », prima. favorevole ali' intervento, p01. ' Il partito lo ha espulso. Forse, non a torto. Quando non ·si ammette una revisione delle formule stereotipe, neppure di~an~i al pnì gra~d.e ~\:vcnin;ento che 1:_1 sto:ia ricordi; guan<lo s1 discute la leg1tt1nuta dell amor patno, dmnanz1 al sacrificio e ali' eroismo del Belgio; quando le ultime luci di un' Tnternaz10nale che muore rischiarano un 11 sacro egoismo» che riconcilia preti, forcaioli e socialisti ufficiali - è logico si debba condannare un uomo che rivive superbamente le ragio.ni e le tradizioni della stirpe. Condannare, per I' Idea. E basta. La «questione morale 11 se può dare ,un' apparenza: di lega· lità al provvedimento inquisitoriale, è falsa, illogica, assurda. Lo dirà il giury di galantuomim che se ne occupa; lo dice tutta la vita di Benito Mussolini. Egli lo aveva sempre sognato, il n suo 11 giornale! Sì. Svelo un seg1eto. Rievoco le nostre mattutine e interminabili con· versazion.i per le più remote vie di Milano. Uscivamo dal lavoro : ~Iussolrni confidava fraternamente le sue trepidazioni, le sue a!!pirazioni Si mostrava sempre orgoglioso della sua opera e della sua posizione nell' u Avanti ! 11 e nel partito ; ma soggiungeva subito che non voleva farsene un canonicato. Pensava con una certa compiacenza al giorno in cui il partito avrebbe po~u.to fare a meno dell'opera sua . . . E abb~zz~va propos1t1: Il giornale ! Un grande giornale d1 mformaz10DI e d1 batt~gl~a, con un ampio notiziario, con una cronaca brutalmente realisuca, vano, palpitante di vita ! De! resto, che ~Iussolini non respirasse completamente a suo agio ali'« Avanu ! n lo ha detto <<Utopia». Poteva dunque un simile uomo star senza una tribuna , dalla quale parlare al gran pubblico ? Benito Mussolini ha cominciato a pènsare al n:;ovo. giornale verso i primi di Novembre ; l' ho visto in quei giorni colla febb~·e della g_estazione; il 15 Novembre «Il Popolo d'Italia» si piazzava tnonfalrnente tra 1 grandi quotidiani. Un miracolo giornalistico Che dice }' energia, la forza, le inesauribili risorse dell'uomo. . E d~nque una grande fortuw\ che egh, in quest' ora stonca, parli non a un partito soltanto ma ali' intera nazione. CE Opuscoli della V ~- Camillo Ca,,our antiprotezionisbs con scrim.dt C... f·ortunato . G C u· uo111 . A. Lanzillo R Palm.Horxhi. C. i'.agan . F 5 '\J ittt . A Ca roocioi. G . Donati. C... S,ilvem1n1. C Avvi io E. C1ccc.tt1 L Einaudi Pagloc 140 - Passi scelti e ordinati da L. f.mcr P.\gine 36 - Prezzo c:ent. ZO Prez:o cent. 70 a. Che cos' è e cosa costa il proieziomsmo in Italia. Maou11letto aatiprotez $ll del Dott. G. BorgaÙa Pag ioo - Prezzo cent. 55. a. La questione sessuale wo scritti di G. ~ore! A Fo re1 I e p Foà A. Levi, R. l.\lurri. R Assagioh . M Grassini-SarfattJ. G , Pap1111, G Amendola, M. LalJor e: la relaz1ont- <lei Congress0 d1 Ft- r- I renze Le suffragiste militanti I Pagine 84 - Prezzo ceni. 50. di Isaac ZangwiU (trad. M. Sarfatrt.• Pagine i4 - Pro::zzo ceot. 25. I '7. Benito Mussolini Contro gli zuccherieri polemica del prof Attilio Cttbittli. l!I di TOfquato Nc1Jlnl, con un ritratto. Pagine 40 - Prezzo ceni 20. Pagine 24 - Preuo , ent 20. BENITO MUSSOLINI IL -veau.to T c1.a ENTI NO -.an eooiallata. (Quaderni dc:ll<t Voce, S) - Lire o:ss. J