Anni difficili…
Il “biennio rosso” e l’affermazione
del fascismo
Cause di malcontento
La vittoria “mutilata”
La mancata riconversione industriale
Aumento dell’inflazione e del peso fiscale
La politica statunitense delle “porte chiuse”
L’affermazione dei partiti di massa
Il Partito Popolare Italiano di Don Luigi Sturzo, ora i cattolici hanno
un chiaro riferimento politico
Il Partito Socialista Italiano, sempre più partito dei lavoratori, sempre
più rappresentativo del proletariato di fabbrica, sempre più diviso al
suo interno:
Riformisti
Massimalisti
Intorno alla rivista “Ordine nuovo”, diretta da Antonio
Gramsci, cresceva quel gruppo di intellettuali (Togliatti,
Bordiga e altri) che darà vita al PCI nel Congresso di
Livorno del 1921. Quello che era accaduto in Russia
costituiva un chiaro esempio della possibilità di
realizzazione del Comunismo.
Le elezioni del 1919
Il governo liberale di Alfonso
Nitti e il passaggio al sistema
proporzionale a danno
dell’uninominale … segno dei
tempi che cambiano
I liberali non hanno più la
maggioranza, serve di nuovo
un compromesso, serve di
nuovo un GOVERNO
GIOLITTI
Intanto…
Il 23 marzo, a Piazza S.Sepolcro, a Milano, Benito
Mussolini fonda il movimento dei Fasci da combattimento
Il movimento si
proclamava:
antiborghese,
antimonarchico,
anticlericale e
anche un po’
socialista…ma i
tempi
cambieranno
Le prove della marcia su Roma
D’annunzio a Fiume,
15 mesi di coreografie
nazionaliste
Il trattato di Rapallo
Mussolini, D’Annunzio
e le elezioni del 1919
Le violenze degli scontri
Tutti contro tutti: rossi contro neri, neri contro bianchi, padroni contro
operai mentre l’esercito e lo Stato stanno a guardare…lo
squadrismo fascista si fa grande
1921, l’affermazione degli
estremismi
Epilogo
L’ascesa del PCI indusse Giolitti a fidarsi di Mussolini:
venne offerta ai fascisti la possibilità di entrare nelle liste
liberali, fu un errore di sottovalutazione del fenomeno
fascista
I liberali pensavano di poter controllare il fascismo, ma
nemmeno Mussolini vi riuscì
L’escalation della violenza: Palazzo d’Accursio a
Bologna, gli assalti alle sedi dell’Avanti, alle sedi della
CGL, delle leghe cattoliche
28 ottobre 1922, camerati all’adunata, ora il fascismo è
conservatore, monarchico e perfino clericale
La marcia-sfilata su Roma,
Vittorio Emanuele III non firma lo
Stato d’assedio della capitale e affida
a Mussolini l’incarico di capo del
governo…la “marcia” fu solo una
formalità, i fascisti trionfavano senza
nemmeno passare per le urne
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Biennio rosso