Motivi economici La situazione economica italiana nel ‘18 è molto critica Troppe spese per la guerra Aumento debito pubblico Necessità di stampare moneta svalutazione Difficoltà nella riconversione industriale delle fabbriche Disoccupazione Forte differenza economica tra classi sociali Il debito pubblico Le spese belliche vennero finanziate col debito pubblico Tra il ‘14 e il ‘20 il debito si ampliò di 10 volte Per rispettare i debiti si stampò più carta moneta Questo provocò la svalutazione della lira 1918: 1$=13£ 1919: 1$=28£ Indice di prezzi e salari anno alimentari abbigliamento salario reale 1913 100 100 100 1915 104.6 118.7 93.4 1917 221.9 355.5 73 1918 284.9 500.7 64.6 1919 326.6 594.4 93.1 1920 443.4 990 114.4 1921 464.4 671.3 127.1 I problemi sociali A questi problemi economici si legano anche molti problemi sociali: La difficoltà nella riconversione industriale porta disoccupazione e occupazione di terre Nascita e sviluppo dei sindacati Scioperi e scioperanti anno scioperi scioperanti giornate di sciopero 1918 303 158.036 906.471 1919 1663 1.049.438 18.887.917 1920 1881 1.267.953 16.398.227 1921 1045 644.464 7.772.870 1922 552 422.773 6.586.235 1923 200 66.103 259.929 I successi degli scioperi Notevoli aumenti salariali (anche se non tali da coprire l’inflazione) Revisione dei patti di mezzadria Giornata lavorativa di 8 ore Solo il ceto medio non trae vantaggi Il ceto medio Militari, impiegati, studenti, commercianti furono i più danneggiati dall’inflazione I troppi scioperi facevano temere una svolta bolscevica Da qui il risentimento verso i socialisti accusati di disfattismo Delusione per la “Vittoria mutilata” La “Vittoria mutilata” Fu il cavallo di battaglia del Nazionalismo Orlando venne accusato di debolezza per non aver preso la Dalmazia Nel ‘19 D’Annunzio occupa Fiume L’anno dopo Giolitti firma il Trattato di Rapallo che consegna all’Italia solo Zara Fiume diviene Stato libero e D’Annunzio è scacciato con la forza La situazione politica* Il 1919 è un anno cruciale per la politica Nasce il Partito Polare di Don Sturzo I cattolici rientrano così sulla scena politica dopo 50 anni In marzo nasce anche a Milano il Movimento Fascista di Benito Mussolini Le elezioni del 1919 Nel ‘19 si tengono anche le prime elezioni del dopoguerra Viene adottato il sistema proporzionale Grosso successo dei Popolari (100 deputati) e dei socialisti (156) Insuccesso totale dei fascisti Si forma una coalizione governativa debole guidata dal democratico Nitti La crisi del Partito Socialista I successi dei movimenti operai e l’affermazione elettorale non possono essere sfruttati al meglio dal PSI Esso è infatti diviso al suo interno tra Massimalisti Rivoluzionario Antiborghese Il mito è Lenin Riformatori Antirivoluzionario Dialogo con la borghesia Guidati da Turati 1921: nasce il partito comunista di Gramsci e Bordiga Gli scioperi del 1920 Preoccupati dal successo elettorale del PSI gli industriali non fecero più concessioni La lotta si indurisce con la serrata del 20 Si occupano le fabbriche Giolitti rifiutò di intervenire con la forza e il movimento si spense. Momento chiave La rivolta servì solo ad acuire i conflitti sociali Conseguenze Questi interventi non vennero accettati tranquillamente Le classi colpite fecero ricadere la colpa sui movimenti operai Approfitta del malcontento Mussolini che comincia a proporre una svolta autoritaria Il movimento fascista Autunno 1920: nascono le squadre d’azione fasciste (le “squadracce”) Operano nelle campagne del Nord Italia Sono finanziate dai proprietari terrieri per piegare i sindacati che avevano ottenuto grossi successi Hanno come obbiettivo le sedi e le personalità del PSI e dei sindacati Le reazioni del governo L’appoggio ai fascisti fu dapprima solo degli agrari e della piccola borghesia Col tempo le azioni si fecero più numerose e anche clamorose (occupaz.di Bologna) Il governo non intervenne mai con la forza perché circolava la paura che le masse operaie aspirassero ad una rivoluzione come quella russa Anche Giolitti in fondo sperava di piegare così il movimento socialista Le elezioni del ‘21 Il piano di Giolitti di far scontrare gli opposti estremismi per trarne vantaggio fu bocciato dagli elettori Popolari e socialisti mantengono i seggi Compaiono per la1°volta 35 deputati fascisti, eletti nelle liste liberali I liberali hanno un forte calo Il Partito Fascista Vista la crisi politica Mussolini decide di trasformare il movimento in partito Il programma era di chiara matrice conservatrice: Governo + forte Esaltazione della nazione Divieti di sciopero Parlamento - forte Garanzie per le industrie private La Marcia su Roma Con un programma così conservatore Mussolini potè trattare il suo ingresso al Governo Mentre trattava con Giolitti pensava al golpe Il 28 ottobre del 22, le Camicie Nere armate marciano su Roma Il governo fascista* Vittorio Emanuele III temendo spargimenti di sangue dà l’incarico a Mussolini di formare il governo il 30 ottobre 1922 Nasce il 1°governo Mussolini frutto di una coalizione di nazionalisti, fascisti, liberali e popolari Sintesi conclusiva Crisi economica del primo dopoguerra Malcontento sociale Ceti medi: paura del comunismo Violenza squadristica Operai: biennio rosso Crisi politica del primo dopoguerra Mito della vittoria mutilata Crisi dei partiti tradizionali e ascesa dei partiti di massa Delusion e dei reduci Nazionalismo Sottovalutazione del fenomeno fascista (liberali, Giolitti) PRESA DEL POTERE DA PARTE DEL FASCISMO Divisioni nel Partito socialista Mussolini e i suoi “alleati” Chi sostiene per i primi anni il governo di Mussolini? Industriali Agrari Comandi militari Alta burocrazia La Corte La Magistratura La cultura La Confindustria DALLO STATO AUTORITARIO ALLA STATO TOTALITARI O (1922-1925) MUSSOLINI: Si fece attribuire pieni poteri Si fece chiamare duce Creò il Gran Consiglio Fascista e la Milizia volontaria Nel 1924 il partito fascista vinse le elezioni con il 66% dei voti e poco tempo dopo fece rapire uccidere il deputato Giacomo Matteotti perché lo aveva accusato in Parlamento di aver utilizzato mezzi illeciti durante le elezioni Il 3 gennaio 1925 assume la responsabilità del delitto Matteotti e annuncia al Parlamento la riforma dello stato e la nascita del regime totalitario Fascismo in politica Realizza la dittatura con le leggi “fascistissime” -1926 Potere assoluto del capo del governo Annullamento dei poteri del Parlamento Fascismo in politica Realizza la dittatura con le leggi “fascistissime” -1926 Potere assoluto del capo del governo Annulla i poteri del Parlamento Scioglie tutti i partiti e i sindacati Sopprime la libertà di sciopero, di associazione, di stampa Istituisce l’ OVRA , la polizia di stato (che si macchiò dei crimini più atroci) Chiude i giornali antifascisti e instaura la censura Crea il Tribunale Speciale per la difesa dello stato (che poteva condannare gli oppositori del regime) e instaura la pena di morte per motivi militari FASCISMO E SOCIETA’ Mussolini cerca il consenso delle masse: I sindacati fascisti erano gli unici riconosciuti legittimi Lo sciopero fu proibito Furono ammessi solo sindacati fascista Nascono le Corporazioni che difenderanno solo i padroni Crea la Case del Fascio per offrire momenti di distrazione e fare propaganda Riforma Gentile (1923)- Educazione elementare obbligatoria Crea l’Opera Nazionale Balilla per l’educazione Fisica dei ragazzi Crea l’Opera maternità e infanzia per la tutela dei bambini e delle madri Crea colonie marine e montane per i figli delle famiglie povere IL CONCORDATO FRA STATO E CHIESA I PATTI LATERANENSI Il Papa riconosce Roma capitale d’Italia Lo Stato italiano riconosce la sovranità de Papa sulla Città del Vaticano La religione cattolica diventa la sola religione di Stato e insegnata nelle scuole pubbliche Il matrimonio celebrato in chiesa ha anche validità civile Lo Stato paga una somma per risarcire il Vaticano per i territori perduti FASCISMO ED ECONOMIA 1922.1925 Periodo liberista .L’Italia registra una notevole ripresa dal liberismo al protezionismo economica (viene favorita l’iniziativa privata e facilitato le esportazioni) 1925 Periodo protezionista- crisi monetaria Per proteggere l’economia italiana riduce le importazioni potenzia al massimo la produzione interna rivalutazione la lira bonifica le terre paludose Incrementa la produzione agricola, in particolare quella del grano)(Battaglia del grano) CONSEGUENZE Inizialmente la crisi viene fronteggiata e il prestigio del fascismo aumenta Successivamente Crollo delle esportazioni Rallentamento della produzione (a causa del protezionismo) Aumento della disoccupazione (gli Stati Uniti chiudono le frontiere agli emigrati) Fascismo e imprese coloniali 1° Fase – Consolidamento e riorganizzazione delle vecchie colonie:Libia ,Somali, Eritrea 2°Fase- Espansione territoriale della nazione 1935- invasione dell’Etiopia 1936-conquista di Addis Abeba Mussolini dichiara alla nazione la nascita dell’Impero Italiano CONSEGUENZE o Vantaggi economici assai limitati o Sanzioni economiche da parte delle Società delle nazioni per non aver rispettato il principio dell’Autodeterminazione dei popoli