Promuovere la partecipazione Femminile allo sviluppo sostenibile dello Spazio Alpino UNA RETE DI ISTITUZIONI LOCALI E DI CENTRI RISORSE DONNE INDICE INTRODUZIONE................................................................................................................................5 CAPITOLO 1 1.1 Il progetto WOMEN-ALPnet: contesto, struttura e obiettivi generali.........................................................6 1.2 La partnership: breve descrizione......................................................................................................................7 CAPITOLO 2 Studio operativo regionale e buone prassi...............................................................................................................9 CAPITOLO 3 Strumenti per lo sviluppo di una rete di servizi tra i “Centri Risorse Donne” attivi nello Spazio Alpino: seminari, workshop e visite transnazionali....................................................................................10 CAPITOLO 4 Azioni Pilota Territoriali: 4.1 Edelweiss - Azione sperimentale per favorire la partecipazione delle donne allo sviluppo economico locale in uno spazio specifico internazionale - Francia............................................................ 11 4.2 Forma il formatore - sviluppo di un modulo formativo rivolto agli operatori locali (consulenti, esperti)- Austria.......................................................................................................................................................12 4.3 Sviluppo di una rete per la promozione dell'occupazione e dell'imprenditorialità femminile Italia-Lecco........................................................................................................................................................13 4.4 Un modello di «Centro Risorse Virtuale» per promuovere la partecipazione femminile allo sviluppo locale - Italia-Trento..........................................................................................................................14 CAPITOLO 5 Modelli di mainstreaming di genere 5.1 “Raccolta e trasferimento di modelli di mainstreaming di genere”..............................................................18 5.2 Analisi qualitativa: la popolazione femminile e i Centri Risorse Donne......................................................19 A. I casi delle regioni Lombardia, Trentino, Salisburghese e Obalno-Kraska B. Il caso della Valle Maggia nel Canton Ticino ^ CAPITOLO 6 Conclusioni e prospettive per il futuro.....................................................................................................................21 CONTATTI DEI PARTNER......................................................................................................................................22 INTRODUZIONE bbiamo accolto con particolare piacere l'opportunità di presentare, a nome di tutti i partner, la brochure del Progetto WOMEN-ALPnet, cui la Provincia di Lecco ha aderito con entusiasmo fin dall'anno 2003. La ragione di tale partecipazione della nostra Amministrazione e della volontà di coinvolgere enti locali, associazioni e cittadini nella realizzazione di questa iniziativa si ritrova nella conformazione del territorio della Provincia di Lecco, dove i Comuni montani rappresentano una porzione importante e attiva in cui il tema dello sviluppo sostenibile coinvolge un numero sempre maggiore di persone. Le difficoltà incontrate dalle attività tradizionali sui mercati internazionali, la carenza di infrastrutture, i cambiamenti emersi in questi anni nel tessuto sociale e nella vita di molti cittadini inducono gli amministratori a ripensare al proprio ruolo e a mettere in gioco, nel confronto e nella collaborazione con le istituzioni di altri paesi e dell'Europa intera, tutti gli strumenti idonei per ridurre le disparità nelle condizioni di vita, promuovere l'accesso alle informazioni e alle risorse, offrire l'opportunità di nuova crescita umana e professionale. Nelle intenzioni di questo progetto, che ha il pregio di adeguarsi alla società e alle sue esigenze, questi obiettivi interessano soprattutto le donne, che nella collaborazione, nella formazione e in una nuova disponibilità di strumenti, potranno essere protagoniste dello sviluppo del proprio territorio e attive promotrici di una effettiva integrazione tra i territori montani. L'utilizzo mirato e attento delle risorse offerte dai Fondi Strutturali dell'Unione Europea è, in questo difficile momento della nostra economia, un aiuto concreto e indispensabile per conseguire gli obiettivi prefissati. L'attenzione degli organi comunitari per le Pari Opportunità, che anche questa Amministrazione A provinciale favorisce e promuove come modalità di azione trasversale a tutte le competenze esercitate, deve essere considerata un'opportunità per valorizzare le diverse componenti della società, armonizzando le caratteristiche di ciascuno e valorizzandole per il conseguimento di obiettivi comuni di crescita e di sviluppo. Nel ringraziare tutti coloro che hanno prestato il proprio contributo per la realizzazione del progetto, auspichiamo che il lavoro in rete possa diventare uno strumento comune di azione in settori sempre più ampi della società e che il confronto e la collaborazione possano consentire quell'integrazione e quello sviluppo comune che sono alla radice delle istituzioni europee e della cooperazione internazionale. Il Vice Presidente della Provincia di Lecco Alfredo Marelli Il Presidente della Provincia di Lecco Virginio Brivio 5 CAPITOLO 1 1.1I L PROGETTO WOMEN-ALPNET: CONTESTO, STRUTTURA E OBIETTIVI GENERALI Il Progetto WOMEN-ALPnet, co-finanziato dal programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III B “Spazio Alpino”, si basa sulla considerazione che un'attiva partecipazione delle donne ai processi di sviluppo economico locale dipende da almeno quattro condizioni fondamentali: la possibilità di accedere alle informazioni; la possibilità di accedere alle risorse; l'opportunità di una reale crescita professionale individuale (ampliando in tal modo le possibilità di carriera personale e superando stereotipi e fattori di discriminazione) e la costruzione di una forte rete di cooperazione per lo sviluppo di azioni di mainstreaming di genere a livello istituzionale, sociale ed economico. La condizione delle donne che vivono nello Spazio Alpino è influenzata dalle disparità economiche e territoriali che caratterizzano la zona, e che diventano più marcate e più evidenti su scala ridotta. Questo è particolarmente evidente nelle aree peri-alpine e montuose più svantaggiate, che sono scarsamente collegate ai centri urbani, rischiano lo spopolamento, soffrono la mancanza di servizi, hanno un mercato del lavoro ristretto - spesso legato ad impieghi stagionali - e dove il potere economico della popolazione è debole. Il tasso di occupazione femminile è in queste aree più basso rispetto a quello maschile e le donne sono meno integrate nei settori economici classici e, quando lavorano, svolgono per lo più impieghi part-time o mal retribuiti. Per contrastare questa situazione e promuovere lo sviluppo delle competenze e delle potenzialità delle donne, molte regioni dello Spazio Alpino hanno sviluppato, negli ultimi anni, un importante acquis comunitario: i «Centri Risorse Donne». Il progetto WOMEN-ALPnet promuove la collaborazione tra i diversi «Centri Risorse Donne» 6 dello Spazio Alpino, al fine di sviluppare approcci comuni, testare servizi e attuare iniziative innovative volte a promuovere la partecipazione delle donne che vivono in ambito rurale alla vita economica e sociale. L'obiettivo finale consiste nel fornire alle donne assistenza tecnica e sostegno di qualità, così da offrire loro pari opportunità di accesso alle risorse regionali e locali. Al tempo stesso il progetto intende promuovere la cooperazione, in un'ottica di genere, tra gli attori locali pubblici e privati. Al fine di favorire un'attiva partecipazione femminile ai processi di sviluppo locale e rafforzare la cooperazione tra i principali attori, pubblici e privati, dello sviluppo locale, il partenariato di WOMEN-ALPnet ha realizzato diverse attività e sviluppato vari strumenti, ovvero: • Studio operativo regionale: “Women in the Alpine Space. A regional comparative report” • Sviluppo di una rete di servizi tra i “Centri Risorse Donne” • Azioni Pilota Territoriali: • Francia "Edelweiss - Azione sperimentale per favorire la partecipazione delle donne allo sviluppo economico locale in uno spazio specifico internazionale” • Austria - “Forma il formatore - sviluppo di un modulo formativo rivolto agli operatori locali (consulenti, esperti)” • Italia-Lecco -“Sviluppo di una rete per la promozione dell'occupazione e dell'imprenditorialità femminile” • Italia-Trento - “Un modello di «Centro Risorse Virtuale» per promuovere la partecipazione femminile allo sviluppo locale” • Azioni di mainstreaming di genere sia orizzontali che verticali 1.2L Inoltre per tutta la durata del progetto a livello transnazionale e locale sono state realizzate attività di diffusione che hanno visto la realizzazione del sito web del progetto www.womenalpnet.org, la pubblicazione di una brochure in 5 lingue, l'edizione di comunicati stampa relativi alla promozione delle attività del progetto e infine la pubblicazione di questo opuscolo in 5 lingue. PROVINCIA DI LECCO (Italia) - ente capofila. È l'istituzione locale che si situa tra l'amministrazione cittadina di Lecco e la Regione Lombardia. Le politiche occupazionali della Provincia di Lecco mirano a rafforzare il ruolo e la funzione dei servizi per l'impiego, non soltanto per migliorare un'esperienza già positiva e comprovata, ma per superare quelle debolezze che caratterizzano il territorio, ad esempio un basso tasso di occupazione femminile. Il Centro Risorse Donne del Monastero di “S. Maria del Lavello” è stato creato specificatamente per fornire alle donne residenti nella Provincia una serie di servizi di accoglienza, informazione e orientamento, assisterle nella ricerca di un lavoro o aiutarle a migliorare la propria situazione lavorativa. Le attività sopra citate sono descritte nel dettaglio nelle pagine seguenti. INTERREG III è un'iniziativa comunitaria intesa a stimolare la cooperazione tra le regioni dell'Unione Europea per il periodo 2000-2006. E' finanziata tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). L'iniziativa INTERREG III mira a rafforzare la coesione economica e sociale nell'Unione Europea, favorendo uno sviluppo equilibrato del territorio attraverso la cooperazione transfrontaliera (Sezione A), transnazionale (Sezione B) e interregionale (Sezione C). Una particolare attenzione, in particolare nell'ambito dello Sezione B, è riservata alla promozione di una cooperazione transnazionale che coinvolga le autorità nazionali, regionali e locali per favorire una maggiore integrazione attraverso l'individuazione di gruppi di regioni. La nuova politica di coesione per il 2007-2013 sarà maggiormente incentrata sui programmi di sviluppo regionale. I nuovi finanziamenti FESR saranno volti a rafforzare la competitività e l'attrattiva delle regioni anticipando i cambiamenti economici e sociali e sostenendo l'innovazione, la società della conoscenza, l'imprenditoria, la tutela ambientale e la prevenzione dei rischi. A PARTNERSHIP: BREVE DESCRIZIONE FRAU UND ARBEIT (Austria) è una ONG fondata a Salisburgo nel 1995. I suoi cinque uffici locali offrono servizi di orientamento, consulenza, formazione e networking alle donne che desiderano apportare un cambiamento alla loro vita professionale. L'associazione si rivolge in particolare alle donne disoccupate, a quelle che rientrano nel mondo del lavoro dopo un congedo per maternità o per motivi famigliari, che desiderano cambiare lavoro o carriera o avviare una propria attività. Inoltre Frau & Arbeit sviluppa, definisce e coordina progetti europei rivolti alle donne. CENTRO DI INIZIATIVA EUROPEA - CdIE soc. coop. (Italia) è una cooperativa no-profit con sedi a Milano e Bruxelles. Dal 1990 il CdIE promuove e gestisce azioni innovative nel campo dello sviluppo locale e della promozione delle risorse umane a livello europeo. La progettazione e la partecipazione a progetti incentrati sulle pari opportunità, con particolare attenzione alle tematiche di genere, rappresentano la principale attività del CdIE, che è membro fondatore di WIN Women in Net, associazione europea dei Centri Risorse Donne. 7 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO (Italia) - L' Unità Organizzativa Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento promuove e coordina azioni locali a sostegno dell'uguaglianza di genere. Le sue attività comprendono la promozione del gender mainstreaming attraverso l'analisi delle politiche pubbliche in un'ottica di genere; la fornitura di servizi per gli operatori locali e le donne in particolare (raccolta di leggi, buone prassi, opportunità lavorative e di formazione, dati statistici, organizzazione di un centro di documentazione); gestione del sito web sulle Pari Opportunità; attività di diffusione. PROVINCIA DI TORINO (Italia) Assessorato Pari Opportunità e Relazioni Internazionali - Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi è l'istituzione locale che si situa tra l'amministrazione cittadina di Torino e la Regione Piemonte. Le sue politiche di programmazione della sfera sociale prendono in considerazione una serie complessa di disposizioni nazionali e regionali. In particolare la Provincia di Torino è attiva da anni nella promozione delle pari opportunità a livello locale, con progetti e iniziative a favore della partecipazione delle donne in ambito politico, economico e sociale. REGIONE LOMBARDIA (Italia) - La Regione Lombardia, attraverso la sua Unità Pari Opportunità, promuove azioni positive a favore delle donne al fine di rafforzare la presenza femminile nel mercato del lavoro e nei processi decisionali, permettendo così alle donne una partecipazione attiva alla vita pubblica, economica e sociale. Attraverso i Centri Risorse Regionali (CRR) la Regione Lombardia sostiene le autorità locali impegnate nell'attuazione delle pari opportunità e dell'ugualianza di genere. I CRR hanno portato allo sviluppo della rete di Centri Servizi Locali per le Donne. S.& T. soc.coop. (Italia)- S&T è una società cooperativa specializzata in attività di project management a favore dello sviluppo locale, delle pari opportunità e della diffusione della responsabilità sociale delle imprese (CSR - corporate social responsibility). Dal 1986 offre servizi di consulenza e supporto tecnico ad ammini8 strazioni pubbliche, istituzioni locali, organizzazioni sociali, imprese e istituzioni per le Pari Opportunità, utilizzando progetti e fondi europei, nazionali e regionali nei settori dello sviluppo locale, delle politiche comunitarie, delle pari opportunità, della responsabilità sociale delle imprese e delle aree produttive. URACIFF Union des Associations Centre d'Information pour les Femmes et les Familles (Francia) riunisce e rappresenta 8 Centri di Informazione e Documentazione per le Donne e le Famiglie della Regione del Rhône-Alpes. Sostiene iniziative e/o promuove progetti nazionali o europei relativi a formazione, informazione e sensibilizzazione per la promozione delle pari opportunità tra uomini e donne. Agisce nell'ambito della rete nazionale di Centri di Informazione e Documentazione per le Donne e le Famiglie. REGIONALNI RAZVOJNI CENTER KOPER (Slovenia)Il Centro di Sviluppo Regionale di Capodistria (di seguito RRC Koper) agisce come istituzione a livello regionale per promuovere lo sviluppo delle attività e dell'economia nella sua area di competenza. Funge da coordinatore regionale di interessi a livello locale e nazionale nei settori dello sviluppo regionale, dell'economia, delle risorse umane e della tutela ambientale. LABORATORIO DI INGEGNERIA DELLA FORMAZIONE E INNOVAZIONE (LIFI) UNIVERSITÀ DELLA SVIZZERA ITALIANA, ISTITUTO COMUNICAZIONE E FORMAZIONE (Svizzera) - ll Laboratorio di Ingegneria della Formazione e Innovazione (LIFI) nasce come spazio di riflessione e ricerca, progettazione e applicazione di pratiche formative e innovative. Il fulcro del Laboratorio è costituito dai progetti che rappresentano, da un lato, l'anello di congiunzione tra la ricerca formativa e l'applicazione nei campi della didattica, della tecnologia, dell'organizzazione istituzionale e della politica; dall'altro, il ponte tra istruzione, formazione e comunicazione, in particolare mediante l'utilizzo delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione. CAPITOLO 2 STUDIO OPERATIVO REGIONALE E BUONE PRASSI Partner Responsabile: Il Centro di Iniziativa Europea (CdIE) soc. coop. ha realizzato lo studio e si è incaricato del coordinamento generale delle attività nonché dell'elaborazione della ricerca. Il CdIE, con l'assistenza di Follow up srl, si è occupato di raccogliere e analizzare i dati relativi alle regioni italiane. Partner coinvolti: Il Laboratorio di Ingegneria della Formazione e Innovazione (LIFI) - Università della Svizzera Italiana, ha collaborato con il CdIE nella fase preparatoria della ricerca e ha fornito i dati relativi alla sua area di competenza; Frau & Arbeit; RRC Koper e Uraciff hanno fornito i dati relativi alle rispettive aree di competenza. Obiettivi: L'obiettivo della ricerca consisteva nell'offrire ai partner un database comparato, raccolto su base di genere, relativo alla condizione della popolazione femminile a livello regionale e locale in alcune zone dello Spazio Alpino. La ricerca ha analizzato le notevoli disparità esistenti, su piccola scala nelle aree di interesse, che non sono visibili dai dati a livello NUTS 2, in modo tale da incoraggiare il benchmarking delle misure adottate nei territori analizzati, al fine di sostenere il mainstreaming di genere nei processi di sviluppo locale. livello di presenza femminile nel mercato del lavoro e le misure legislative adottate per aumentare la partecipazione delle donne; il contesto giuridico e le strutture di supporto disponibili per le famiglie; il congedo parentale e il lavoro di cura famigliare, a sostegno diretto del lavoro delle donne; la presenza delle donne in posizioni di potere e nei processi decisionali; le buone prassi disponibili a livello di politiche e di intervento. Risultati e impatto sull'area territoriale di riferimento: Lo studio ha evidenziato la complessità del contesto alpino e la molteplicità di risorse disponibili in un'area dove la condizione femminile delle donne che risiedono nelle zone definite nella ricerca “svantaggiate” pare essere caratterizzata da una peculiarità “montana”. La ricerca si è dimostrata uno strumento operativo utile a rafforzare la rete transnazionale e consolidare la cooperazione, fornendo competenze specifiche e riferimenti di benchmarking così come indicazioni su azioni innovative da intraprendere. Si rivolge ad attori sia pubblici che privati che lavorano a livello locale, contribuendo al miglioramento della qualità della vita della popolazione alpina in una prospettiva di genere. Prodotti: La pubblicazione di “Women in the Alpine Space. A regional comparative report”, disponibile in inglese, in formato elettronico, e l'abstract della presentazione (comunicato stampa) in italiano e inglese. Attività svolte: I dati, raccolti attraverso un questionario ad-hoc distribuito ai partner del progetto nella primavera del 2004, riguardavano le caratteristiche del territorio e la composizione della popolazione per fasce d'età; il 9 CAPITOLO 3 STRUMENTI PER LO SVILUPPO DI UNA RETE DI SERVIZI TRA • Donne e Occupazione: risultati dell'azione pilota (Lecco, Italia) “CENTRI RISORSE DONNE” ATTIVI NELLO SPAZIO ALPINO: SEMINARI, WORKSHOP E VISITE TRANSNAZIONALI. • Uno strumento tangibile per le strategie di sviluppo I Partner responsabile: Frau & Arbeit, in collaborazione con CdIE soc. coop. Partner coinvolti: Gli Enti partecipanti al progetto, i rispettivi partner e altri soggetti locali, ad esempio i Centri Risorse Donne, enti locali interessati alle tematiche relative alle pari opportunità, organizzazioni per l'impiego e istituzioni per lo sviluppo locale (circa 350 persone in tutto). Obiettivi: • Rafforzare la cooperazione tra i Centri Risorse Donne presenti nello Spazio Alpino • Promuovere il trasferimento di pratiche consolidate e strumenti per l'integrazione delle donne nel mercato del lavoro, in particolare di quelle donne residenti in zone montane rurali e svantaggiate Attività svolte: Visite di studio multilaterali a: • Centri Risorse e Istituzioni, ad esempio Regione Lombardia e Provincia di Lecco, Regione del Salisburghese, Valle Maggia - Canton Ticino; Alta Savoia, Regione di Obalno-Kraska. ^ Seminari transnazionali legati alle Azioni Pilota territoriali sviluppate nel progetto: • Reti locali e moduli formativi per gli operatori (Salisburgo, Austria) • Metodologie ed esperienze per l'integrazione delle donne nello sviluppo economico delle aree montane (Vals-les-Bains, Francia) 10 locale: il Centro Risorse Donne virtuale (Trento, Italia) Workshop Transnazionali: • Politiche, Risorse e Servizi per le Donne. Regioni d'Europa a confronto (Milano, Italia) • Donne e Nuove Tecnologie: “Percorso Arianna” un progetto innovativo rivolto alle donne residenti nell'arco alpino svizzero (Valle Maggia) Prospettive future: • Interviste a amministratori e al personale degli enti partner sulle prospettive e gli strumenti per portare avanti la cooperazione dopo la conclusione del progetto. Risultati e impatto sull'area territoriale di competenza: La rete transnazionale ha assistito i partner nell'analisi delle soluzioni, degli strumenti e delle pratiche da adottare nei rispettivi contesti. Alcuni strumenti di consulenza sono stati trasferiti immediatamente, mentre vi sono soluzioni complesse che richiedono un ulteriore impegno in termini di tempo e preparazione, in quanto i partner coinvolti lavorano su piani molto diversi (regionale/locale, ente pubblico/ONG/azienda privata, in collaborazione con beneficiari finali/enti pubblici). Per alcuni partner il progetto WOMEN- ALPnet è stato il primo passo verso una cooperazione più intensa (ad esempio scambio tra reti locali, beneficiari finali) da portare avanti anche dopo la conclusione del progetto. CAPITOLO 4 AZIONI PILOTA TERRITORIALI: EDELWEISS - AZIONE SPERIMENTALE PER FAVORIRE 4.1 LA PARTECIPAZIONE DELLE DONNE ALLO SVILUPPO ECONOMICO LOCALE IN UNO SPAZIO SPECIFICO INTER NAZIONALE - FRANCIA Partner Responsabile: URACIFF (Union Rhône Alpes des Centres d'Information des Femmes et des Familles). Partner coinvolti con responsabilità specifiche: 4 CIDF del Rhône Alpes : CIDF Ardèche - CIDF Isère CIDF Savoie - CIDF Haute Savoie. Soggetti esterni coinvolti: Sostegno finanziario: Région Rhône Alpes, Délégation Régionale aux Droits des Femmes de Rhône Alpes, Délégation Régionale de l'Agriculture et de la Forêt Rhône Alpes, Conseil Général de l'Isère, Conseil Général de la Haute Savoie, Conseil Général de l'Ardèche. Supporto tecnico e collaborazione: Operatori per lo sviluppo locale delle 4 province (départments) - Parc Naturel Régional des Monts d'Ardèche - Syndicat de la Montagne Ardèchoise - Comité de Bassin d'Emploi de l'Ardèche Méridionale - Site de Proximité AMESUD - Chambre des Métiers de l'Ardèche - Chambre d'Agriculture de l'Ardèche - Associazione delle Donne dell'Ardèchois Plate (GEFER), Maison de l'economie et du développement Annemasse 74, la Communauté de Communes du Genevois, Mairie de Saint Julien en Genevois, Mairie d'Annemasse, CRTH. Obiettivi: • Identificazione di una tipologia caratterizzante il territorio montano in base al ruolo delle donne nello sviluppo locale (situazione del territorio, ruolo storico-culturale nell'economia locale, attuale ruolo delle donne nello sviluppo, strategia degli amministratori locali in base alla tipologia) • Identificazione di strumenti specifici per sostenere l’imprenditorialità femminile nelle aree selezionate (contribuire allo sviluppo di cooperative, gruppi datoriali, cooperative per l'impiego, promuovere un approccio specifico per le tradizionali multi-attività delle donne, creare comitati locali di risparmio, organizzare la formazione rivolta alle donne al fine di sostenere l'imprenditoria femminile) • Sensibilizzazione degli attori dello sviluppo locale e offerta formativa (rete di consulenti per le pari opportunità), per definire un approccio di genere e rendere gli operatori locali consapevoli delle questioni legate al genere • Partecipazione alla creazione di un centro di informazione transnazionale nello Spazio Alpino, basato sui Centri Risorse Locali esistenti, in linea con quelle esperienze e quelle azioni specifiche che possono contribuire a individuare le peculiarità delle aree montane e rurali. Attività svolte: • Indagine livello NUTS 4, Studio sulle donne e altri attori delle aree montane al fine di identificare una tipologia su base di genere: analisi statistiche, incontri per esaminare il territorio, redazione di un documento finale. • Creazione di servizi di consulenza permanenti per le donne residenti nelle zone montane che desiderano avviare un'attività e/o trovare un lavoro. Accompagnamento individuale per sostenere le donne nel raggiungimento degli obiettivi. 11 • Organizzazione di gruppi di donne residenti nelle aree montane che desiderano avviare un'attività: definizione del progetto, contatti con gli amministratori pubblici, mobilitazione degli strumenti assenti dal territorio (CLEFE, www.racines-clefe.com, gruppi locali di risparmio per donne imprenditrici) • Incontri con gli attori locali e presentazione della indagine - livello NUTS 4. • Riconoscimento di problemi esistenti che caratterizzano l'occupazione femminile: maternità, cura dei figli, sviluppo e conciliazione di vita professionale e vita privata, assistenza legale, ecc., attraverso l'organizzazione di incontri sulle diverse tematiche. 4.2( F ORMA IL FORMATORE - SVILUPPO DI UN MODULO FORMATIVO RIVOLTO AGLI OPERATORI LOCALI CONSULENTI, ESPERTI) - AUSTRIA Partner Responsabile: Frau & Arbeit Partner coinvolti: Tutti i partner del progetto hanno partecipato allo sviluppo e alla valutazione del modulo formativo. Soggetti esterni coinvolti: Risultati e impatto sull'area territoriale di riferimento: • Mobilitazione delle donne residenti nelle aree montane in un approccio globale al territorio • I programmi locali permettono di tenere in maggiore considerazione le esigenze e il ruolo delle donne nei relativi progetti di azione, ad esempio nel progetto per la piattaforma di servizi prevista per il 2006 in Ardèche • Creazione di un sito web quale risorsa per le donne residenti in aree isolate. I programmi locali contribuiscono a integrare il progetto originale, sviluppando così le strutture necessarie a fornire alle donne un accesso locale ad internet e alle Tecnologie di Informazione e Comunicazione. Prodotti: • Documento e presentazione in power point sull’indagine - livello NUTS 4 • Presentazione di un Centro Risorse Donne ideale nelle aree montane • Documento relativo alle difficoltà specifiche dell'imprenditorialità femminile, in particolare nei territori rurali • Contributo sulle difficoltà specifiche delle donne residenti in aree rurali • Promozione della comunicazione attraverso la versione in inglese dei nostri strumenti (Guida alle Buone Prassi, ecc.) , • Siti web 12 Circa 70 esperti tra uomini e donne e beneficiari finali a livello locale/regionale hanno partecipato allo sviluppo del modulo formativo (ricerca del contesto e delle necessità specifiche). 28 consulenti e project manager hanno partecipato ai moduli formativi. Circa 60 rappresentanti delle tre reti delle aree montane del Salisburghese sono stati informati con regolarità delle attività. Obiettivo: Fornire formazione continua agli operatori e ai responsabili di progetto attivi nelle tematiche di donne e carriera delle regioni montane del salisburghese Attività svolte: Creazione e mantenimento di una rete regionale di donne impegnate in settori legati alle tematiche di genere in aree rurali (incontri, attività comuni, scambi di informazioni) • Colloqui e tavole rotonde con esperti, sia uomini che donne, e beneficiari finali nelle diverse aree montane. • Definizione e identificazione di un modulo formativo per consulenti/project manager • 6 workshop della durata di un giorno sui seguenti temi: • Le politiche per le donne come preparazione all’attività di consulenza • Attività motivazionale nelle aree rurali • Esausto/a? Come posso io, come consulente, prendermi cura di me? • La negoziazione - Come trasformare gli scettici in alleati? • Una vita sicura - Autodeterminazione • Riflessioni finali e idee per il futuro • Valutazione e discussione con partner transnazionali • Workshop supplementare con un esperto nei legami tra tematiche di genere e aspetti socio-economici (aperto a tutti i partecipanti al modulo formativo e agli altri partner) • Ottima conoscenza del contesto legale e finanziario • Conoscenza della situazione specifica dell'area (mercato del lavoro, assistenza all'infanzia, trasporti, formazione professionale, ecc.) • Capacità comunicative e psicologiche • Cooperazione con le istituzioni locali • Consapevolezza delle tematiche politiche che interessano le donne • Presa di coscienza del proprio ruolo e dei propri obiettivi in qualità di consulente • Empowerment delle donne nelle aree alpine (ma senza agire in loro vece) • Creazione di reti regionali tra gli attori di maggiore rilievo • Continuità e perseveranza Risultati e impatto sull'area territoriale di riferimento: Le reti di attori su tematiche di genere hanno aumentato la consapevolezza degli operatori in merito alle risorse disponibli a livello locale/regionale. I contatti personali hanno migliorato la cooperazione e i servizi per i beneficiari finali e la dimensione di rete ha rafforzato l'identità degli operatori rispetto allo scetticismo sia interno che esterno. Il modulo formativo ha permesso di valorizzare l'identità degli operatori a livello regionale, sensibilizzandoli riguardo al valore socio-politico del loro lavoro. Gli operatori hanno ricevuto informazioni su tematiche legali, politiche ed economiche. Hanno scambiato metodi e strumenti e, grazie al numero di formatori coinvolti, hanno trovato nuovi spunti di lavoro. I principali criteri per una consulenza efficace rivolta alle donne residenti in aree montane, in base a quanto emerso dalle discussioni con i partner transnazionali, sono i seguenti: 13 4.3S -' I VILUPPO DI UNA RETE PER LA PROMOZIONE DELL OCCUPAZIONE E DELL'IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE TALIA-LECCO Partner Responsabile : Provincia di Lecco Partner con responsabilità specifiche e soggetti esterni coinvolti: La realizzazione dell'azione pilota WP9 Italia-Lecco è strettamente connessa agli altri Pacchetti di Lavoro transnazionali e alle azioni pilota attuate nei territori degli altri partner. È stata adottata la seguente struttura organizzativa: la Project Manager Barbara Funghini e il suo staff hanno cooperato con un gruppo di lavoro costituito dal Settore Politiche per l'Impiego e Formazione Professionale e il Servizio Turismo del Settore Attività Economiche della Provincia di Lecco, dal Centro Risorse Donne del Monastero di “S. Maria del Lavello”, in collaborazione con un Comitato Tecnico Locale formato dalle parti sociali, le Comunità Montane, la Camera di Commercio, la Fondazione del Monastero di “S. Maria del Lavello”, la Presidente della Commissione Provinciale per le Pari Opportunità e Consigliera delegata alle Pari Opportunità. Omnialanguage s.r.l. ha gestito le attività di informazione e consulenza offerte alle donne presso il Centro Risorse Donne per conto della Provincia di Lecco. sfide economiche, il territorio provinciale di Lecco incontra alcune difficoltà nel migliorare le risorse femminili. Uguaglianza di Genere e Sviluppo Locale: i fattori principali che caratterizzano il territorio di Lecco sono un basso tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro (in particolare quelle prive di qualifica professionale, in cerca di prima occupazione o al rientro da un periodo di maternità) e una debolezza sociale ed economica dell'area alpina dovuta a un mercato del lavoro ristretto, alla mancanza di servizi e al rischio di spopolamento. Obiettivo Principale dell'Azione Pilota Locale: combinare la promozione dell'uguaglianza di genere con lo sviluppo socio-economico locale, attraverso l'aumento del tasso di occupazione femminile e la promozione di nuove opportunità di lavoro, soprattutto nell’area alpina. In particolare: • Consolidare lo sviluppo di una rete locale per l’occupazione concentrandosi sulle esigenze lavorative delle donne tramite il coinvolgimento delle rappresentanti femminili locali nei processi decisionali; • Aumentare il tasso di occupazione femminile nelle aree montane attraverso la programmazione e l’avvio di nuove imprese nei nuovi settori occupazionali (in particolare il turismo); • Promuovere e sostenere la partecipazione attiva delle donne allo sviluppo economico locale, soprattutto attraverso il Centro Risorse Donne del Monastero di “S. Maria del Lavello”. Obiettivi: Attività svolte: Contesto Socio-economico: con una popolazione di circa 310.000 abitanti (158.000 dei quali donne), residente in 90 comuni di piccole e piccolissime dimensioni, la Provincia di Lecco è caratterizzata da un dinamismo economico basato sulle piccole imprese industriali. Nonostante la sua capacità di affrontare le 14 L'azione pilota si è articolata in due azioni distinte, ovvero Organizzazione di un sistema territoriale volto a sviluppare servizi per l'impiego in una prospettiva di genere e Promozione dell'occupazione femminile nell'Area Alpina. Azione 1 - Organizzazione di un sistema territoriale per lo sviluppo dei servizi per l'impiego in una prospettiva di genere Questa azione è stata attuata attraverso due diverse attività, Azione Territoriale per le Pari Opportunità e Sviluppo del Centro Risorse Donne del Monastero di “S. Maria del Lavello”, al fine di distinguere i due target specifici della stessa (ovvero le parti sociali e gli enti locali da un lato, le donne residenti nella Provincia di Lecco dall'altro). Azione 1a - Azione territoriale per le Pari Opportunità L'Azione Territoriale Pari Opportunità è stata attuata attivando vari soggetti del territorio provinciale e prendendo in esame diversi aspetti strettamente connessi al mercato del lavoro e ai servizi di accoglienza e di informazione rivolti alle donne già esistenti nell'area. A seguito dell'individuazione di alcune macro-tematiche relative alle Pari Opportunità durante gli incontri con le Associazioni femminili locali e i Centri Risorse, sono state effettuate interviste volte a esaminare le necessità delle donne in relazione ai Centri Risorse Donne attraverso il questionario predisposto nell'ambito del WP11. Grazie alla cooperazione del Centro Risorse Donne si sono svolti due corsi di formazione e orientamento rivolti alle donne in cerca di lavoro dopo un congedo di maternità o in mobilità a causa di una difficile situazione finanziaria dell'azienda. L'azione si è conclusa con la definizione e lo sviluppo di un portale di informazione, uno strumento specifico per le donne da utilizzare per sostenere l'uguaglianza di genere. Azione 1b - Sviluppo del Centro Risorse Donne del Monastero di “S. Maria del Lavello” Grazie alla predisposizione di strumenti specifici per la promozione del Centro Risorse Donne e di una scheda informativa per la raccolta dei dati personali utilizzata dagli operatori del Centro, il Centro Risorse Donne di Lavello è riuscito a offrire servizi di accoglienza, informazione e orientamento che ne hanno rafforzato la caratteristica principale, vale a dire la creazione di una rete che mira a rendere disponibili risorse quali informazioni, contatti, competenze e strategie di comunicazione per le donne e le organizzazioni femminili beneficiari finali. Da Settembre 2004 a Dicembre 2005 più di 200 donne sono state coinvolte nelle attività di informazione e circa 100 in quelle di orientamento. Azione 2 - Promozione dell'occupazione femminile nell'Area Alpina Le istituzioni locali (in particolare della Comunità Montana della Valsassina) hanno preso parte ad attività specifiche volte a promuovere l'imprenditorialità femminile nel settore turistico e la sua integrazione nella rete degli operatori turistici, favorendo così lo sviluppo locale. Le attività sono state rivolte a settori specifici nei quali l'iniziativa femminile è considerata un fattore di sviluppo, ovvero il settore turistico della zona alpina, attraverso la valorizzazione professionale di profili specifici (guida turistica) e l'avvio di attività ricettive (Bed&Breakfast). In particolare, si sono svolti 6 incontri di formazione ai quali hanno partecipato circa 50 donne interessate ad aprire un'attività di B&B, seguiti da un percorso di orientamento tecnico per 10 donne, ed è stata rafforzata la rete delle 14 guide turistiche operanti nella Provincia di Lecco, collegandole con il sistema turistico locale. Risultati e impatto sull'area territoriale di riferimento: I risultati seguenti si riferiscono allo sviluppo economico locale: • Definizione di criteri, linee guida, strumenti specifici per l'adozione di una strategia condivisa dai diversi soggetti coinvolti nel progetto; • Rafforzamento e sviluppo di strumenti e risorse a sostegno della partecipazione delle donne ai processi 15 di sviluppo locale, attraverso azioni di formazione e scambio di conoscenze con i territori coinvolti nel progetto; • Attuazione nell'ambito dell'Amministrazione Provinciale di Lecco di un'azione di mainstreaming di genere che ha coinvolto diversi Assessorati; • Definizione delle basi per portare avanti le attività dopo la conclusione del progetto. I risultati seguenti sono stati ottenuti grazie al coinvolgimento diretto delle donne residenti nel territorio provinciale: • Progettazione e sviluppo di un portale di informazione, uno strumento specifico per le donne per sostenere l'uguaglianza di genere; • Realizzazione di attività di informazione (che hanno coinvolto circa 200 donne) e orientamento (dirette a più di 100 donne disoccupate); • Progettazione e realizzazione di due corsi mirati di formazione e orientamento rivolti a 20 donne in cerca di occupazione dopo un congedo per maternità o un periodo di mobilità; • Promozione dell'imprenditorialità femminile nell'area montana della Provincia di Lecco, attraverso la partecipazione attiva di 64 donne ad azioni sperimentali in ambito turistico. Nell'area alpina le attività per lo sviluppo dell'imprenditorialità femminile hanno portato all'apertura di 7 Bed&Breakfast e alla creazione di una rete di 9 guide turistiche locali nell’ambito del turismo culturale e ambientale. 4.4U N MODELLO DI «CENTRO RISORSE VIRTUALE» PER PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE FEMMINILE ALLO SVILUPPO LOCALE - ITALIA-TRENTO Partner Responsabile: Provincia Autonoma di Trento Partner coinvolti con responsabilità specifiche e soggetti esterni coinvolti: La realizzazione dell’azione pilota é stata possibile grazie alla collaborazione con il “gruppo pilota”, un gruppo di lavoro interattivo che ha riunito gli operatori locali della Provincia di Trento. Il gruppo ha partecipato attivamente alla creazione di un Centro Risorse Donne virtuale (“Centro Risorse Pari Opportunità”), monitorando e supervisionando il progetto. Obiettivi: 1. Pianificare, realizzare e sperimentare un modello di centro risorse virtuale (un sito web intelligente) 2. Allestire un gruppo di lavoro con i partner transnazionali per un brainstorming su come dovrebbe essere un Centro Risorse Donne (in base alle varie esperienze) 3. Rendere disponibile una banca dati statistici (“Osservatorio”) sulla condizione femminile 4. Offrire moduli di formazione on-line 5. Offrire informazioni, diffusione e valutazione dei primi risultati dell'azione pilota, al fine di verificare la trasferibilità del modello; 6. Diffusione del modello di Centro Risorse Pari Opportunità, attraverso la pubblicazione di linee guida. Attività svolte: 1. Apertura del Centro Risorse Pari Opportunità; 2. Definizione del gruppo pilota; 16 3. Brainstorming di idee: ai partner di progetto ed ai componenti del gruppo pilota è stato chiesto di compilare una griglia, denominata “scheda servizi ideali”, al fine di identificare le tipologie di servizi che un Centro Risorse Donne ideale dovrebbe fornire, in termini di: utilità dei servizi in base all'esperienza personale; beneficiari ideali dei servizi (donne e attori locali), punti di forza e debolezze dei servizi in base all'esperienza personale; 4. Realizzazione della banca dati statistici sulla condizione delle donne; 5. Realizzazione dei moduli formativi on-line; 6. Pubblicazione delle linee guida. Risultati e impatto sull'area territoriale di riferimento: Creazione di una rete permanente delle istituzioni locali e regionali, allo scopo di promuovere la partecipazione delle donne nei processi di sviluppo locale. Prodotti: • Il portale web intelligente “Centro Risorse Pari Opportunità” (www.pariopportunita.provincia.tn.it); • Le linee guida dell'azione pilota (in italiano e in inglese); • Gli atti del primo seminario transnazionale relativo all'azione pilota (Rovereto: presentazione al pubblico del progetto). 17 CAPITOLO 5 MODELLI DI MAINSTREAMING DI GENERE Il pacchetto di lavoro si compone di due attività principali. La prima, descritta di seguito, si riferisce a “Raccolta e trasferimento di modelli di mainstreaming di genere”. La seconda, descritta nelle prossime pagine, si riferisce ad una “Analisi qualitativa: popolazione femminile e Centri Risorse Donne”. Partner Responsabile: Provincia Autonoma di Trento, responsabile del coordinamento generale. 5.1R ACCOLTA E TRASFERIMENTO DI MODELLI DI MAINSTREAMING DI GENERE Partner coinvolti: Il Centro di Iniziativa Europea (CdIE) soc. coop. è stato il partner principale in questa attività, con il sostegno della Provincia di Torino e di S.&T. nelle fasi di preparazione e realizzazione. Tutti i partner hanno contribuito all'individuazione di buone prassi. Obiettivi: • Proporre modelli di mainstreaming di genere da realizzare allo stesso livello di intervento degli altri partner (mainstreaming orizzontale), al fine di trasferire le prassi nell'area dello Spazio Alpino. • Promuovere l'attiva partecipazione di tutti i partner nell'identificazione dei fattori che contribuiscono o meno al successo delle iniziative di mainstreaming di genere, partendo dall'analisi delle buone prassi già sperimentate. 18 • Capitalizzare sui risultati di questa attività e sulle opinioni espresse dalla popolazione femminile attraverso le indagini qualitative dirette (come descritto nelle pagine seguenti), così da promuovere cambiamenti, su base di genere, nei processi decisionali a livello locale e regionale (mainstreaming verticale). Attività svolte: • Selezione, analisi e benchmarking di alcune pratiche di mainstreaming di genere attuate nella Provincia di Torino e redazione di un documento di lavoro. • Raccolta delle buone prassi tra tutti i partner del progetto e predisposizione di un catalogo commentato. • Seminari transnazionali: seminario su formazione e benchmarking a Torino (Dicembre 2004) e seminario sulla diffusione e trasferimento transnazionale a Trento (Novembre 2005) Risultati e impatto sull'area territoriale di competenza: Dalle analisi delle buone prassi nell'ambito del mainstreaming di genere emerge la necessità di creare un rapporto sinergico tra progetti già attuati e l’applicazione del gender mainstreaming nei processi decisionali e nella pianificazione dello sviluppo locale. I processi di mainstreaming di genere diventano di assoluta importanza in un momento in cui le disposizioni per la programmazione dei Fondi Strutturali stanno cambiando, con la conseguente riduzione/variazione delle risorse comunitarie dedicate allo sviluppo delle pari opportunità e la necessità di affrontare responsabilità e adottare politiche a livello locale. Prodotti: Il catalogo di buone prassi e il documento “Mainstreaming di genere”. Strumenti di trasferibilità e indicatori di successo”, disponibile in italiano e inglese in formato elettronico. 5.2“A NALISI QUALITATIVA : LA POPOLAZIONE FEMMINILE E I CENTRI RISORSE DONNE”. DELLE REGIONI LOMBARDIA, E OBALNO-KRASKA ^ A. I CASI SALISBURGHESE TRENTINO, Partner responsabile dell’attività A: Regione Lombardia Partner coinvolti: La Regione Lombardia - UOC Pari Opportunità in collaborazione con IReR (Istituto Regionale di Ricerca) ha coordinato un gruppo di lavoro transnazionale con l'obiettivo di sviluppare attività utili a far emergere i bisogni e le aspettative delle donne rispetto alle attività dei Centri Risorse Donne dei territori coinvolti (Regione Lombardia, Provincia di Trento, Slovenia, Austria) mediante la realizzazione di un'indagine dal titolo “Servizi e risorse per promuovere l'occupazione femminile” che ha analizzato i dati di un campione di popolazione femminile raccolte attraverso un questionario, la cui somministrazione ha coinvolto attivamente i partner interessati: Frau & Arbeit, RRC Koper, Provincia Autonoma di Trento, Regione Lombardia. Soggetti esterni coinvolti: La Regione Lombardia sul proprio territorio ha coinvolto i Centri Locali di Parità di Lecco, San Donato Milanese, Peschiera Borromeo, Voghera, Varzi, Vimercate, Concesio Obiettivi: • Tracciare il profilo sociologico delle donne residenti nell'area: comportamento, opinioni, aspettative e bisogni; • Analizzare le esigenze delle donne in termini di servizi, con particolare riferimento ai Centri Risorse (per indirizzare specificatamente i servizi) in ogni area; • Coinvolgere gli operatori dei centri locali e fornire loro uno strumento (il questionario) essenziale per comprendere le richieste delle donne; • Contribuire alla definizione di modelli trasferibili di mainstreaming di genere. Attività svolte: • Definizione del campione • Definizione, prova, revisione e traduzione del questionario • Istruzioni per gli intervistatori • Formazione e supervisione degli intervistatori • Compilazione di 337 questionari in quattro aree distinte (Lombardia, Trento, Austria, Slovenia) • Inserimento e gestione dei dati • Analisi dei dati Risultati e impatto sull'area territoriale di riferimento: • Coinvolgimento degli operatori dei centri locali nella definizione del questionario e nella realizzazione delle interviste, al fine di aumentare la consapevolezza delle specifiche necessità e aspettative delle donne nell'area territoriale. • Fornire agli operatori un questionario molto semplice da somministrare alle donne, insieme alle necessarie linee guida, per utilizzarlo autonomamente in futuro. • La ricerca ha messo in evidenza la forte differenziazione culturale che caratterizza i territori coinvolti e che si ritrova sia nelle percezioni dei contesti, sia nei valori che riguardano la famiglia, il lavoro , la parità, il compito della donna nella società. Per quanto riguarda i risultati della ricerca, ovvero i bisogni e le aspettative delle donne rispetto ai servizi loro dedicati, le donne hanno risposto molto positivamente all'indagine e hanno fornito informazioni utili per impostare queste politiche di servizio. Benché non sempre le donne fossero a conoscenza dell'esistenza dei Centri, un’opinione molto positiva sulla loro utilità è emersa in modo molto evidente e ripetuto; sono stati forniti suggerimenti sulle tipologie di offerta che è utile predisporre e/o consolidare. Prodotti: • Questionario e istruzioni per la compilazione • Presentazioni formative • Dati statistici • Bozze di ricerche nazionali • Rapporto di ricerca (in italiano e inglese) 19 B. IL CASO DELLA VALLE MAGGIA NEL CANTON TICINO Partner Responsabile dell’attività B: Laboratorio di Ingegneria della Formazione e Innovazione (LIFI). Partner coinvolti: Laboratorio di Ingegneria della Formazione e Innovazione (LIFI)- Università della Svizzera Italiana (USI). La ricerca condotta da LIFI è uno studio qualitativo approfondito sul tema “Strutture e risorse per promuovere l'occupazione femminile. Necessità e aspettative sul territorio”. La ricerca è stata condotta dal LIFI, con il contributo di MovingAlps (Identità e Sviluppo dei Villaggi e delle regioni dell’Arco Sud Alpino), dal team di Percorso Arianna (progetto di formazione e sviluppo microimprenditoriale rivolto alla popolazione femminile) e dell'Uffico Cantonale di Statistica (USTAT). Obiettivi: Gli obiettivi della ricerca erano: • fornire innanzitutto alcune indicazioni relative alla condizione delle donne con figli nell'area dell'Arco Alpino Svizzero Meridionale (Valle Maggia), con particolare riferimento alla tematica della conciliazione di lavoro e famiglia e all'eventuale richiesta di servizi o strutture specifiche per le donne; • valutare aspetti relativi all'interesse delle donne ad utilizzare Tecnologie di Comunicazione e di Comunicazione mediata dal Computer, in termini di accesso a materiali formativi e informativi. Attività svolte: Le interviste qualitative individuali realizzate hanno coinvolto 24 donne residenti in diverse zone della Valle Maggia, di età compresa fra i 20 e i 55 anni e con bambini in età prescolare o scolare. Questa fase è stata preceduta dalla raccolta di informazioni sulla situazione nell'area (documenti, incontri e interviste con persone ritenute interlocutori privilegiati). Le interviste sono state trascritte integralmente e in seguito è stata effettuata un'analisi trasversale dei contenuti. 20 Risultati e impatto sull'area territoriale di competenza: In termini di condizioni professionali e sociali delle donne, lo studio ha confermato l'esistenza di fattori tipicamente “montani”, con differenze riferibili alla vicinanza ad un centro urbano, alla mancanza di lavoro nelle vallate, alla difficoltà di spostamento e alla mancanza di strutture per bambini fino a tre anni. Questi problemi influenzano negativamente le possibilità delle donne di trovare un impiego, conciliando famiglia e lavoro. Inoltre sono emersi, nell'ambito dello studio, diversi elementi culturali che tendono a sottolineare l'importanza attribuita alla cura dei figli e all'educazione. Di conseguenza spesso le donne rinunciano a un lavoro retribuito in assenza di situazioni di emergenza economica e optano invece per il volontariato. Attualmente in Valle Maggia non sono disponibili servizi né strutture che siano assimilabili ai Centri Risorse Donne di altri paesi partner di WOMENALPnet. L'atteggiamento delle donne coinvolte nello studio è diversificato, sia per quanto riguarda la rappresentazione delle caratteristiche e della funzione di tali strutture, sia rispetto a un eventuale utilizzo personale. Prodotti: Sarà opportuno tenere in considerazione i seguenti punti nella valutazione di misure e progetti volti a facilitare l'accesso delle donne al lavoro: • Ricerca (in italiano) • Profilo delle tematiche più rilevanti emerse nel corso delle interviste (strumento di indagine potenzialmente trasferibile ad altre realtà) • Documento: formazione per interviste qualitative in Valle Maggia. • Presentazioni: Lugano aprile ‘05; Capodistria marzo ‘05; Cavergno settembre ‘05; Trento novembre ‘05. CAPITOLO 6 CONCLUSIONI E PROSPETTIVE PER IL FUTURO WOMEN-ALPnet, il progetto di cooperazione transnazionale fra regioni dell'Arco Alpino finanziato dal programma Interreg IIIB, i cui principali prodotti e risultati abbiamo presentato in queste pagine, si avvia alla conclusione. Sono stati due anni (2004-2005) di intensa collaborazione, preceduti da alcuni mesi di preparazione, che hanno visto coinvolti dieci soggetti diversi - enti pubblici locali e regionali, organizzazioni private e non governative, università e agenzie di sviluppo - di cinque Paesi europei, attorno a uno scopo comune: favorire la partecipazione della popolazione femminile ai processi di sviluppo economico locale, per contribuire a uno sviluppo più equilibrato e sostenibile delle aree, comprese le più remote, dell'Arco Alpino. Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati? Certamente tutte le azioni e i prodotti previsti inizialmente dal progetto sono stati realizzati: raccolta e comparazione di dati, elaborazione di indicatori e strumenti di trasferibilità, seminari e convegni tematici transnazionali, visite di studio multilaterali, messa in atto di strumenti di comunicazione fra partner, di azioni innovative territoriali per favorire l'inserimento delle donne nella vita economica e professionale, di indagini dirette alle donne. Ciò ha sicuramente contribuito ad approfondire la rete di conoscenze e sviluppare uno scambio di competenze fra coloro che programmano (decisori politici) e gestiscono (operatori) i Centri Risorse per le Donne nell'Arco Alpino, altro importante obiettivo del progetto. Da questo punto di vista, l'esperienza di preparare, gestire e partecipare a un progetto di rete transnazionale con cofinanziamenti comunitari ha rappresentato, anche nel caso di WOMEN-ALPnet, una grande opportunità di apprendimento e di cambiamento. Ma anche una sfida continua, organizzativa, amministrativa, relazionale, linguistica. Sappiamo che è per noi difficile, in questo momento, poter misurare gli effetti e prevedere l'impatto nel tempo del progetto WOMEN-ALPnet nei territori e sulle persone. Così come non è semplice, in una prospettiva di riprogrammazione e riduzione dei fondi nazionali e comunitari, capire come nei prossimi anni poter continuare a sviluppare e sostenere al meglio azioni di promozione della partecipazione femminile nella vita economica locale. Proprio per questa ragione, crediamo che per i Centri Risorse Donne dell'Arco Alpino sarà determinante continuare a investire sulla modalità di lavoro in rete e agire, secondo un deciso approccio di mainstreaming di genere, sia a livello locale e regionale, sia a livello transnazionale. Poiché, WOMEN-ALPnet lo ha dimostrato, una buona rete di collaborazione a livello locale e regionale può essere ancora più efficace e sostenibile se si collega con iniziative transnsazionali che operano in contesti analoghi. Oltre al fatto che, come qualcuno di noi ha dichiarato: «lo scambio con altre regioni alpine ci ha permesso di allargare lo sguardo e aprirci a nuove prospettive, al di sopra e al di là delle stesse montagne». 21 CONTATTI DEI PARTNER PARTNER CAPOFILA Provincia di Lecco - Italia Piazza Lega Lombarda 4 23900 Lecco Persona di riferimento: Barbara Funghini e-mail: [email protected] website: www.provincia.lecco.it AUSTRIA Initiative Frau und Arbeit Franz-Josef-Str. 16 5020 Salzburg Persona di riferimento: Andrea Huemer E-mail: [email protected] website: www.frau-und-arbeit.at Regione Lombardia U.O.C. Pari Opportunità, Conciliazione dei tempi, Sviluppo locale Via Fabio Filzi 22 20124 Milano Persona di riferimento: Marilena La Fratta e-mail: [email protected] website: www.politichefemminili.regione.lombardia.it FRANCIA S.& T. soc. coop. Via Matteo Pescatore 2 10124 Torino Persona di riferimento: Valeria Siliquini/Paola Gargano e-mail: [email protected]; [email protected] website: www.setinweb.it Centro di Iniziativa Europea soc. coop. Via Poerio 39 20129 Milano Persona di riferimento: Marisa Marini e-mail: [email protected] website: www.cdiecoop.it Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Istruzione - Unità Organizzativa pari Opportunità Via XXIV Maggio 2 38100 Trento Persona di riferimento: Lucia Trettel e-mail: [email protected] website: www.pariopportunita.provincia.tn.it Regionalni Razvojni Center Koper Regional Development Centre Koper Zupanciceva Ulica 18 6000 Koper Persona di riferimento: Vlasta Starc/Kristina Falatov e-mail: [email protected]; [email protected] website: www.rrc-kp.si ^ ITALIA SLOVENIA ^ ^ Union Régionale des Associations Centre d'Information pour les Femmes et les Familles (URACIFF) 18 Place Tolozan 69001 Lyon Persona di riferimento: Josette Casse e-mail: [email protected] website: www.uraciff.org 22 Provincia di Torino Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Via Maria Vittoria 12 10123 Torino Persona di riferimento: Laura Vinassa/Francesca Carena e-mail: [email protected]; [email protected] Website: www.provincia.torino.it SVIZZERA Laboratorio di Ingegneria della Formazione e Innovazione (LIFI) Università della Svizzera Italiana - Istituto di Comunicazione e Formazione via Buffi 13 6900 Lugano Persona di riferimento: Giuliana Messi e-mail: [email protected] website: www.lifi.ch PARTNERS Provincia di Lecco (Partner Capofila) AUSTRIA Initiative Frau und Arbeit FRANCIA Union Régionale des Associations Centre d’Information pour les Femmes et les Familles (URACIFF) ITALIA Centro di Iniziativa Europea soc. coop. Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Istruzione Unità Organizzativa Pari Opportunità Provincia di Torino Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi Regione Lombardia U.O.C. Pari Opportunità, Conciliazione dei tempi, Sviluppo locale S. & T. soc. coop. SLOVENIA Regionalni Razvojni Center Koper SVIZZERA Laboratorio di Ingegneria della Formazione e Innovazione (LIFI) Università della Svizzera Italiana, Istituto Comunicazione e Formazione