Il Carciofo Brindisino IPSSAR “ SANDRO PERTINI” COLLANA DIGITALE ENOGASTRONOMIA A KM 0 Prefazione La pubblicazione monografica sul carciofo brindisino come prodotto tipico locale è la prima di una serie di opuscoli digitali dedicati agli alimenti a Km0, o a filiera corta, del territorio di Brindisi. L’iniziativa editoriale studentesca, generata da un viaggio “ di ritorno” a usi e costumi territoriali per il recupero della memoria storica delle produzioni agroalimentari, è legittimata dalla più recente configurazione della nostra scuola come SCUOLA ALBERGHIERA A KM O, promotrice, con le aziende locali, di una rete inter-istituzionale che assume la filiera tipica a risorsa valoriale della formazione nel settore enogastronomico. La varietà tipica Il Carciofo Brindisino è un carciofo della specie Cynara cardunculus scolymus. Il carciofo si compone di gemme, brattee esterne di colore verde con sfumature viola e brattee interne di un bianco verdastro. Il fusto è sottile e medio, le brattee tenere e carnose dal sapore delicato e gustoso. Si propaga da carducci, ovuli, pezzi di ceppo o piantine. La messa a dimora del campo di coltivazione si svolge tra luglio e ottobre. La raccolta, rigorosamente a mano, nel periodo compreso tra Maggio e Novembre, richiede estrema cura per evitare di danneggiare le gemme, parti facilmente deperibili e da preservare in luogo fresco, coperto e ventilato. Il prodotto è commercializzato come Carciofo Brindisino IGP. In esito al Rapporto Qualità - Ismea 2011 il carciofo brindisino è formalmente incluso nella classifica dei 14 prodotti riconosciuti con marchio di qualità dall'Unione Europea e contenuti nel volume "Dispense anteprima DOP". Il carciofo in cucina Il Carciofo Brindisino è presente nella cucina pugliese da diversi secoli: le prime testimonianze scritte per l'utilizzo di questo ecotipo particolare risalgono al 1736. Il "carciofo alla brindisina" è anche il nome della ricetta tipica con cui si apre la varietà delle preparazioni a km 0, selezionate in base al criterio della tipicità degli ingredienti e del gusto ricercato per l’invenzione creativa. Il carciofo ripieno “brindisino” Ingredienti: 8 carciofi 100 gr. di parmigiano grattugiato 100 gr. di carne tritata 2 uova 1 limone 1 ciuffo di prezzemolo Pangrattato q.b. 2 spicchi di aglio 1 tazzina di vino bianco ½ bicchiere di brodo Sale q.b. - Pepe q.b. Preparazione: Mondare i carciofi privandoli delle foglie più dure e della barbetta che si trova al centro, tuffarli in acqua e limone per non farli annerire. Per il ripieno: Tritare aglio e prezzemolo insieme molto finemente, unire le uova, la carne macinata, il parmigiano, il sale, il pepe e il pangrattato quanto basta per fare un ripieno consistente. Scolare bene i carciofi, allargarne un po’ le foglie ed imbottirli con il ripieno preparato. Disporre i carciofi in una teglia, versare la tazzina di vino bianco e il brodo, infornare a 210°C . Fare cuocere per 45 minuti circa. Delizia di carciofi gratinati Ingredienti: 8 carciofi 50 gr olio di oliva 150 gr pangrattato 50 gr pecorino pepe prezzemolo sale Preparazione: Pulire i carciofi, togliendo le foglie esterne (1-2) e tagliare le punte . Una volta puliti passarli con metà limone e lessare i carciofi in acqua bollente precedentemente salata fino a che diventeranno teneri ma non sfatti . Una volta cotti, scolarli e tagliarli a fettine. Disporre le fettine di carciofi su una teglia precedente unta con un filo d'olio sovrapponendole leggermente. Preparare il composto che andrà spolverizzato sui carciofi, amalgamando il pangrattato, sale, pepe, prezzemolo tritato e una manciata di pecorino grattugiato; spolverare i carciofi con il composto ottenuto e cospargere con un filo d’olio d’oliva Mettere in forno a gratinare a 180 gradi per 15-20 minuti fino a quando sui carciofi non comparirà la classica crosticina dorata. Casarecce con carciofi alla crema di uova Ingredienti: 4 cuori di carciofo 4 cucchiai d’olio di oliva 150 gr di capocollo di Martina Franca 50 gr di pecorino leccese grattugiato 320 gr di caserecce pepe scalogno uova (2 interi e 2 tuorli) Preparazione: Pulire i carciofi eliminando le foglie esterne più coriacee e la barbetta centrale, quindi tagliarli a metà, poi in quarti e infine in sottili lamelle (julienne) Tritare lo scalogno finemente. Mettere in una padella l’olio, il capocollo e lo scalogno tritato. Rosolare gli ingredienti, aggiungere i carciofi ed, infine, il sale. In una grande ciotola a parte, sbattere le uova e aggiungere il formaggio grattugiato e il pepe macinato, quindi amalgamare gli ingredienti fino a formare una crema densa. Lessare le caserecce in abbondante acqua salata. Scolare, unire al condimento e saltare qualche secondo in padella con il capocollo e i carciofi. Versare il tutto nella ciotola contenente il composto di uova; amalgamare velocemente e servire rapidamente. Curiosità Mitologiche… Un mito greco racconta che Zeus si erra invaghito di una dolce ninfa dai capelli color viola-cenere chiamata Cynara. Incantati dal suo fascino volle conquistarla, ma lei – innamorata di un pastorello – lo rifiutò. Zeus andò in collera e la punì trasformandola in un fiore: uno strano fiore, dal colore verdeviolaceo, che aveva petali duri come una corazza. Non ancora soddisfatto della sua vendetta, Zeus fec3e nascere sopra ogni foglia una spina, per far sì che nessuno potesse toccare la donna che aveva osato rifiutarlo. Da questo antico mito ha origine il nome botanico del carciofo: Cynara scolymus o cardunculus, che significa appunto “cinereo”, come i capelli della ninfa, e “pungente” come le spine che Zeus volle aggiungere alle sue foglie. Medicali… Il carciofo ha un'azione epatoprotettiva e favorisce la digestione. Le teste di carciofo hanno elevata capacità antiossidante. Gli estratti acquosi del carciofo riducono il livello del colesterolo e il rischio di arteriosclerosi. I suoi componenti nutrizionali riducono le malattie coronariche. Gli agenti bioattivi "Apigenina" e "Luteolina" hanno effetti positivi sui batteri intestinali. Trucchi del mestiere Non coprite i carciofi durante la cottura… gli acidi sprigionati evaporeranno. Mettete i carciofi già tagliati in acqua con aceto o limone per prevenire il colore marrone dovuto a processi enzimatici e di ossidazione della clorofilla. … Conclusioni Il progetto è stato realizzato dalla classe 2A dell’Istituto IPSSAR di Brindisi su idea e supporto metodologico della Prof.ssa Severina Carnevale e sotto la guida tecnico-professionale del Prof. Luigi Colucci. La elaborazione grafico-digitale è a cura dello studente Lillo Mirko.