20 novembre 2010 – Controluce.it 20 novembre 2010 – Il Messaggero di LUIGI JOVINO L’Asl al lavoro per tutelare i cittadini dai pericoli dell’arsenico nell’acqua. A seguito della decisione dell’Unione europea, che non ha voluto concedere ulteriori deroghe, rischia di essere interdetto l’uso alimentare dell’acqua nei comuni di Velletri e di Lanuvio, dove le concentrazioni di arsenico superano i 20 microgrammi litro. Lo stesso provvedimento, però, dovrò essere esteso ai bambini da 0 a 3 anni e per gli ammalati che risiedono nei comuni in cui la concentrazione di arsenico è compresa tra 10 e 20 microgrammi litro. La legge prevede un limite di 10 microgrammi/litro e le autorità sanitarie non intendono far correre eccessivi rischi ai cittadini più “deboli”. Nel territorio dei Castelli Romani molti comuni stanno in questa situazione e l’Acea e la Regione sono impegnate duramente per diluire le concentrazioni di inquinanti con apporti esterni e chiudendo i pozzi più profondi. In ogni caso l’Asl Rm H dovrà avviare una campagna di informazione per i cittadini dei Castelli Romani che dovranno usare precauzioni, perché le acque contengono concentrazioni di sostanze inquinanti al di sopra dei limiti previsti per leggi. «Abbiamo già un opuscolo pronto - informa il professor Agostino Messineo, responsabile del Dipartimento prevenzione dell’Asl Rm H - che dovremo aggiornare dopo le decisioni della Regione e della Comunità europea». I dirigenti delle Asl dei Castelli, di Latina e di Civitavecchia che si sono riuniti ieri ad Aprilia proprio per discutere dei problemi dell’arsenico nell’acqua hanno chiesto delucidazioni all’Istituto superiore di sanità sulle modalità da usare per “interdire l’acqua ad uso umano”. L’impressione è che i dirigenti dell’Asl intendano tutelarsi adeguatamente perché la gente è molto preoccupata e decine di comitati pubblici per l’Acqua pubblica pressano con domande e denunce. Intanto si muovono anche i carabinieri che in una località periferica di Velletri, hanno accompagnato gli ispettori dell’Asl a fare prelievi in un pozzo privato dopo che i cittadini avevano fatto regolare denuncia. Per un guasto causato dal lavoro di manutenzione, è stata, inoltre, sospesa l’erogazione idrica a Genzano, in località ville di Nemi. Gli abitanti sono stati riforniti con autobotti. In questa situazione convulsa non manca neanche il fai da te. Nella periferia di Frascati un consorzio di cittadini ha pensato bene di comperare un depuratore per l’arsenico. RIPRODUZIONE RISERVATA