Istituto “San Vincenzo Pallotti” Avella (AV) Scuola Primaria Paritaria
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Progetto d’Istituto
Il Mondo … la Nostra Casa
Anno Scolastico 2015/2016
Progetto Generale d’Istituto come Ampliamento dell’Offerta formativa “ Il Mondo…la Nostra Casa”
Istituto “San Vincenzo Pallotti” Avella (AV) Scuola Primaria Paritaria
« Celui qui ouvre une porte d’écolè,
ferme une prison »
Victor Hugo
Titolo
“… Il progetto di istituto è il
documento
fondamentale costitutivo
dell’identità culturale
e progettuale delle istituzioni
scolastiche…”
(Art. 3 del Regolamento concernente le
“norme
l’autonomia delle istituzioni
scolastiche”)
“Il Mondo…la Nostra Casa”
Premessa
Il nostro progetto quest’anno prende spunto dalla Lettera Enciclica “Laudato Si’”del
Santo Padre Francesco sulla cura della casa comune.
Oggi “tutto è connesso”: per questo l’ecologia deve essere “ecologia integrale”, non
un ecologismo “superficiale o apparente”. Capacità di “prendersi cura di tutto ciò che
esiste”, cioè insieme ecologia ambientale, economica, sociale, culturale. Una “ecologia
dell’uomo” che deve tradursi in una “ecologia della vita quotidiana” che abbia a cuore
il “bene comune” e la giustizia tra le generazioni.
“Unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale”, a
partire dalle “drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più
poveri del mondo”.
Sono loro gli “esclusi del pianeta”, miliardi di persone vittime della “cultura dello
scarto”.
“La terra, casa nostra, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di
immondizia”. È il grido d’allarme del Papa, che si sofferma sul problema
dell’inquinamento prodotto dai rifiuti e sul “preoccupante riscaldamento del sistema
climatico”: i cambiamenti climatici “sono un problema globale” i cui “impatti più
pesanti ricadranno nei prossimi decenni sui Paesi in via di sviluppo”. Per superare
l’inequità planetaria”, occorre garantire l’accesso all’acqua potabile da parte dei più
poveri, tutelare la biodiversità e ridurre l’emissione di gas serra.
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L'educazione ambientale diventerà una materia scolastica obbligatoria a tutti gli
effetti. Il Governo finalmente ha reso nota l'introduzione dell'ora di ambiente nelle
scuole. Si tratta di un'iniziativa congiunta del Ministero dell'Ambiente e del
Ministero dell'Istruzione.
I temi affrontati nella disciplina saranno la tutela del territorio e del mare, il riciclo
dei rifiuti, la biodiversità e l'alimentazione sostenibile. All’inizio i temi ambientali
saranno trattati nelle ore d’insegnamento di altre materie come geografia, scienza e
arte, fino a quando non verrà istituita come materia strutturale del percorso scolastico.
Ed è proprio in quest’ottica che il nostro progetto fonda le sue radici, tenendo ben
presente tutti gli aspetti dell’educazione ambientale.
Infatti le linee guida ministeriali comprenderebbero schede di approfondimento che
consentiranno di declinare tutti gli aspetti ambientali con particolare attenzione al
rispetto dell’ambiente.
"E' un progetto molto importante che avrà una grande ricaduta su tutto il Paese" ha
assicurato il sottosegretario, intervenendo il 14 gennaio ad un convegno.
L'educazione ambientale, nel progetto del ministero dell'Ambiente, non dovrà essere
più discrezionale come avviene oggi nell'ambito delle materie di educazione civica.
Il progetto "parte proprio dai bambini" che "sono il nostro futuro - ha spiegato
Degani - e potranno a pieno titolo essere chiamati nativi ambientali".
• Quest’anno continuerà anche il progetto frutta nelle scuole che l’anno scorso
ha riscosso molto successo
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Il nostro progetto generale si articolerà nel modo seguente all'interno
dell'Educazione Ambientale ogni classe ha scelto una tematica sulla quale
lavorerà nel corso dell’intero anno scolastico.
Il mondo è la nostra casa
Il mondo è una casa da costruire,
per questo, mani e cuori bisogna unire.
Il mondo è una casa che deve essere amata,
per questo ci chiede di essere rispettata.
I potenti dettan legge sul mondo da salvare,
ripetono gli adulti che bisogna cominciare.
Con semi di speranza arriviamo noi bambini,
le mani abbiamo piene per boschi e per giardini.
Sono arbusti di pazienza e alberi di saggezza,
sono fiori di bontà, di aiuto e di gentilezza.
Il mondo intero vogliamo rivestire
di quei valori che la fratellanza fa fiorire.
Da una navicella insieme la lanceremo
e di profumi e di colori la Terra rivestiremo.
Con abbracci di amicizia danzeremo intorno al mondo,
esploderemo di gioia in un grande girotondo
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Istituto S.V.Pallotti
Classe IA
Titolo
“Flepy esplora l’aria e
l’acqua”
Obiettivi
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Comprendere i concetti di
ecologia, ambiente e
inquinamento.
Riscoprire e valorizzare
l’elemento acqua.
Riscoprire e valorizzare
l’elemento aria.
Come salvare l’aria e
l’acqua.
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• Comprendere i concetti di
Classe IIA
Classe IIIA
“Il mare a scuola”
ecologia, ambiente e
inquinamento.
• Esprimere sensazioni ed
esperienze personali.
• Analizzare i materiali delle
spiagge e delle coste.
• Conoscere gli organismi
marini, la vita degli
ecosistemi marini e la loro
importanza.
• Relazione tra l’uomo e il
mare.
• Analizzare l’inquinamento
del mare.
• Comprendere l’importanza
della tutela del mare.
“Riciclandia: in
equilibrio con
l’ambiente”
• Comprendere i concetti di
ecologia, ambiente e
inquinamento.
• Comprendere il concetto di
rifiuto.
• Elaborare la regola delle
3R: Riduci, Riutilizza e
Ricicla.
• Capire come si può fare per
vivere in equilibrio con
l’ambiente.
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Classi IVA
“Biodiversità: più
siamo e meglio stiamo”
• Comprendere i concetti di
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Classi VA/VB
“Meravigliosambiente”
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ecologia, ambiente e
inquinamento.
Comprendere il concetto di
Biodiversità.
Esplorare i vari ambienti e
i suoi abitanti.
La biodiversità nella storia.
Cosa si può fare per
proteggere specie animali e
vegetali tutelati.
Comprendere i concetti di
ecologia, ambiente e
inquinamento.
Capire che cos’è il clima e
quanti tipi di climi
esistono.
Studiare il clima a cosa
serve.
Comprendere le differenze
tra il clima di ieri e di oggi.
Capire che influenza ha
l’inquinamento sul clima.
Cosa si può fare per
cercare di conservare il più
possibile la nostra terra.
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STRATEGIE ORGANIZZATIVE E METODOLOGIE DIDATTICHE
Il progetto prevede la partecipazione di tutte le classi della Scuola Primaria.
•
Brain – storming per la raccolta delle conoscenze pregresse, per far emergere domande e
suscitare interesse e curiosità.
• Ricerca – azione.
• Lavori di gruppo e individuali.
• Tutoring esperti.
La metodologia che verrà attuata, rispettosa dell’età dei discenti, è definita Metodologia Didattica
Attiva in quanto mira a coinvolgere fattivamente gli utenti nel loro percorso di apprendimento.
Nello svolgimento del progetto, infatti gli alunni non sono considerati contenitori vuoti da
riempire di nozioni, ma sono vere e proprie risorse. Si porrà grande attenzione a valorizzare le
esperienze individuali e il patrimonio di conoscenze e competenze di cui i destinatari sono
portatori. Gli insegnanti di ciascuna classe programmeranno le attività da svolgere in base alle
esigenze dei propri alunni. Inoltre, ciascun argomento sarà trattato in maniera trasversale, nei
diversi campi di esperienza e nelle varie discipline, privilegiando, per i più piccoli, la forma
ludica.
La tipologia d’intervento previsto non è verticale (docente/discente), ma orizzontale
(comunicazione tra pari). Accanto ai momenti tradizionali di lezione frontale, sarà riservato un
particolare spazio ai lavori di gruppo, all’analisi collettiva delle esperienze, ai percorsi scoperta
sul Territorio.
Le lezioni saranno supportate e integrate con materiali cartacei, bibliografia di riferimento,
presentazioni in power point, ricerca Internet, ecc…
MATERIALI DIDATTICI
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Libri
Opuscoli
Giornali e riviste specializzate
Videocamere
Macchine fotografiche digitali
Video proiettori
Computer
DVD specifici
Cartellonistica
Cartoncini di vario genere
Risme di fogli bianchi e colorati
Colori di vario genere
INDICATORI DI OSSERVAZIONE E MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE DEL
PROCESSO E DEI RISULTATI
Il processo di autovalutazione avverrà attraverso:
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•
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l’utilizzo di prove oggettive, strutturate e non strutturate per verificare l’apprendimento delle
conoscenze e delle abilità;
produzione di compiti unitari in situazione per la verifica delle competenze acquisite;
l’utilizzo di questionari in itinere finalizzati al monitoraggio degli obiettivi;
l’utilizzo di questionari finali di soddisfazione e di gradimento per gli alunni, gli insegnanti
e le famiglie.
MODALITÀ E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Le modalità di realizzazione del progetto sono esplicitate al paragrafo “Pianificazione pedagogico didattica”
L’arco di tempo previsto è l’intero anno scolastico da Settembre 2015 a giugno 2016. con cadenza
settimanale.
LA DOCUMENTAZIONE E LA COMUNICAZIONE DEL PROCESSO E DEI RISULTATI
La documentazione consisterà in:
• materiali didattici: test, questionari e schede;
• prodotti degli studenti: produzioni scritte, grafiche e digitali.
Per il monitoraggio in itinere ed a conclusione del progetto saranno somministrati questionari di
gradimento e valutazione del percorso svolto nelle sezione e nelle classi.
Progetto religioso
“Prendiamoci "cura della casa comune"”
Quest’anno per realizzare il nostro progetto religioso prendiamo spunto da ciò che Papa Francesco
ha detto sulla nostra “casa comune – il Mondo.
Nell'enciclica Laudato si', Papa Francesco disegna un vero e proprio manifesto-appello a 360° per
“unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale”.
Ecco i punti principali che nel corso dell’anno verranno sviluppati.
In questa enciclica ci si sofferma sul problema dell’inquinamento prodotto dai rifiuti e sul
“preoccupante riscaldamento del sistema climatico”: i cambiamenti climatici “sono un problema
globale” i cui “impatti più pesanti ricadranno nei prossimi decenni sui Paesi in via di sviluppo”.
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Per superare l’inequità planetaria”, occorre garantire l’accesso all’acqua potabile da parte
dei più poveri, tutelare la biodiversità e ridurre l’emissione di gas serra.
Oggi “c’è un vero debito ecologico, soprattutto tra il Nord e il Sud”. “Il debito estero dei
Paesi poveri si è trasformato in uno strumento di controllo, ma non accade la stessa cosa con
il debito ecologico”. Anzi, “i popoli in via di sviluppo continuano ad alimentare lo sviluppo
dei Paesi più ricchi a prezzo del loro presente e del loro futuro”.
Ci vuole “un’altra rotta”, per contrastare la “globalizzazione dell’indifferenza”: a questo
proposito, Francesco stigmatizza la “debolezza della reazione politica internazionale” e
spiega come “la sottomissione della politica alla tecnologia e alla finanza si dimostra nel
fallimento dei Vertici mondiali sull’ambiente”. “È prevedibile che, di fronte all’esaurimento
di alcune risorse, si vada creando uno scenario favorevole per nuove guerre”. Una cosa è
certa: “L’attuale sistema mondiale è insostenibile.”
“La finanza soffoca l’economia reale” e “il paradigma tecnocratico tende ad esercitare il
proprio dominio anche sull’economia e sulla politica”, scrive il Papa. Per reagire alla
globalizzazione del paradigma tecnocratico, serve una “rivoluzione culturale”, antidoto alla
“sfrenatezza megalomane”. No, allora, ad un “antropocentrismo deviato” che giustifica
l’aborto in nome della “difesa della natura” e all’atteggiamento di chi pretende “di
cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa”.
No anche ad “un progresso tecnologico finalizzato a ridurre i costi di produzione in
ragione della diminuzione dei posti di lavoro”: “Rinunciare ad investire sulle persone per
ottenere un maggior profitto immediato è un pessimo affare per la società”.
“Contrastare meglio la corruzione”. A più riprese e in diverse parti dell’Enciclica,
Bergoglio esorta ad ingaggiare una “lotta più sincera” contro questa piaga, sia nei Paesi
sviluppati che nei Paesi in via di sviluppo.
“La politica non deve sottomettersi all’economia e questa non deve sottomettersi ai
dettami e al paradigma efficientista della tecnocrazia”. La politica e l’economia, “in
dialogo”, devono porsi “al servizio della vita, specialmente della vita umana”. “La bolla
finanziaria è anche una bolla produttiva”, da cui rimane fuori “il problema dell’economia
reale”, denuncia il Pontefice a proposito della crisi finanziaria del 2007-2008: “Il principio
della massimizzazione del profitto è una distorsione concettuale dell’economia”.
•
“Rallentare il passo” e “ridefinire il progresso”. “Di fronte alla crescita avida e
irresponsabile che si è prodotta per molti decenni, occorre pensare a rallentare un po’ il
passo, a porre alcuni limiti ragionevoli e anche a ritornare indietro prima che sia tardi”. È la
ricetta, in controtendenza, di Papa Francesco, secondo il quale “è insostenibile il
comportamento di coloro che consumano e distruggono sempre più, mentre altri ancora non
riescono a vivere in conformità alla propria dignità umana”. “È arrivata l’ora di accettare
una certa decrescita in alcune parti del mondo procurando risorse perché si possa crescere in
modo sano in altre parti”: “Cambiare il modello di sviluppo globale”, come auspicava
Benedetto XVI invocando la necessità della “sobrietà”, significa “ridefinire il progresso”
•
“Conversione ecologica”. Nella parte finale dell’Enciclica il Papa auspica una vera e
propria “conversione ecologica” e invita ad operare un cambiamento dal basso degli “stili di
vita”. “Non tutto è perduto”, perché “si può produrre uno stile di vita alternativo”, attraverso
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la capacità di “avere cura del creato con piccole azioni quotidiane”: a partire dalla famiglia,
“luogo della formazione integrale” della persona e dell’esercizio delle virtù.
Insegnante
De Falco Carmelina
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