ISTITUTO COMPRENSIVO “A.BACCARINI” RUSSI
PIANO ANNUALE per L'INCLUSIONE
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
L'INCLUSIONE è un allargamento di orizzonti per tutti,
una possibilità di evoluzione umana reciproca
A. Canevaro
PREMESSA
Includere significa favorire il sentirsi parte di una realtà all'interno della quale si ricevono
sollecitazioni per apprendere sicurezza nella valorizzazione dei diversi rapporti,delle diverse
risorse e dei diversi ruoli. L'inclusione è un processo che si riferisce alla globalità delle sfere
educativa, sociale e politica, guarda tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e a tutte le loro
potenzialità. Il concetto di inclusione attribuisce importanza all'operatività che agisce sul contesto,
si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” una nuova impostazione.
La pratica dell’inclusive education (documenti dell’Unesco e dell’OMS) o dell’educazione
integratrice indica una centratura sul contesto oltre che sulla persona come possibilità e diritto per
tutti di accedere ai percorsi scolastici ordinari e non speciali o segreganti.
Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti,
una scuola che, come dice Canevaro,non si deve muovere sempre nella condizione di emergenza,
in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si differenziano da quelle della
maggioranza degli alunni ‘normali’ della scuola. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve
muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non
appartenente, non pensato e quindi non accolto.
Consideriamo inclusiva una realtà in cui ognuno ha la possibilità di essere se stesso, con uguali
opportunità rispetto agli altri, ma anche con la facoltà di esprimere e sviluppare le proprie
specifiche risorse,attitudine e competenze.
Riteniamo importante valorizzare la diversità come fonte di ricchezza personale, ma anche come
stimolo per il confronto all'interno della comunità (scuola o sezione/classe)
Riteniamo fondamentale lavorare a diversi livelli:
per un'integrazione tra le varie componenti che all'interno della scuola convivono ed
operano
per una migliore integrazione all'interno delle classi,caratterizzate da soggetti con diverse
esperienze,esigenze,possibilità
per un'integrazione di quei bambini/alunni/ragazzi che in particolare modo trovano difficoltà
nell'essere visti,riconosciuti ed accettati
RIFERIMENTI NORMATIVI
La legge 104 del 1992 fissa i principi per una buona qualità dell'integrazione scolastica e
diviene il punto di riferimento normativo. La legge individua la Diagnosi Funzionale (DF), il
Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Personalizzato (PEI) come
strumenti necessari alla effettiva integrazione degli alunni con disabilità
La legge 8 ottobre 2010 n.170 - e il D.M. n.5669 del 12 luglio 2011/linee guida stabilisce
l'obbligo di redigere un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per gli alunni che presentano
una diagnosi clinica di disturbo specifico di apprendimento (DSA) al fine di garantire il diritto
allo studio degli studenti con diagnosi di DSA.
La circolare n.8 del 6 marzo 2013 estende il diritto ad un Piano personalizzato a tutti gli
alunni che presentano “Bisogni”che possono incidere sul rendimento scolastico. La
Direttiva Ministeriale ben chiarisce come la presa in carico degli alunni con BES debba
essere al centro dell'attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e delle famiglia.
L'art. 45 del DPR 31.08.99 n. 394 e la circolare n.24 del 1 marzo 2006 hanno l'obiettivo di
garantire un insieme di orientamenti condivisi sul piano culturale ed educativo, di
individuare alcuni punti fermi sul piano normativo e di dare alcuni suggerimenti di carattere
organizzativo e didattico al fine di favorire l’integrazione e la riuscita scolastica e formativa
degli alunni stranieri. La scuola deve formalizzare il percorso dell'alunno straniero
attraverso il PSP.
LE MODALITA' PER L'INCLUSIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
IMPEGNO programmatico per l'inclusione attraverso le seguenti azioni:
- Rilevazione ed analisi dei bisogni;
- modalità di gestione dell'insegnamento curricolare,
- attivazione dell'apprendimento cooperativo, del tutoring
(Lo studente come strumento, come risorsa sostenibile e rinnovabile);
- organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici;
- gestione delle classi;
- gestione delle risorse aggiuntive (personale – ausili – materiali);
- relazioni fra docenti – alunni – famiglie
UTILIZZO “funzionale” delle risorse professionali presenti
IMPEGNO a partecipare ad azioni di formazione
MODALITA' di monitoraggio delle azioni finalizzate all'inclusione
LE RISORSE del nostro Istituto e del territorio
LE FUNZIONI STRUMENTALI
La F.S. delle “Pari Opportunità” rivolta agli alunni con DSA – alunni con BES – alunni stranieri)
ha visto operare, in completa sinergia d'intenti,tre docenti che nel corrente anno hanno svolto le
seguenti attività:
Coordinare i team delle classi dove sono presenti i casi problematici
Favorire lo scambio delle informazioni (docenti – esperti – Dirigente - segreteria)
Riordinare le informazioni e trasmettere le comunicazioni agli organi di competenza:
Dirigente – Neuropsichiatra – Psicologa – Logopedista – Casa delle Culture
Tenere i contatti con gli Educatori e i coordinatori dei doposcuola presenti sul territorio
Collaborare con la segreteria
Incontri con il gruppo interistituzionale “Il bambino e la complessità dei suoi bisogni”
Favorire l'armonizzazione della documentazione da parte dei docenti impegnati nel
potenziamento linguistico coi fondi del forte flusso migratorio e verificare le necessità di
materiale in uso nei laboratori
Confronto tra le attività realizzate per il potenziamento linguistico con le esigenze didattiche
emerse dalla valutazione degli alunni a fine anno scolastico.
La F.S. “Diverse Abilità” è rivolta agli alunni certificati in base la legge 104 del 1992 ed il docente
ha messo in atto le seguenti attività di coordinamento:
Tenere i rapporti con gli operatori AUSL
Favorire lo scambio delle informazioni
Riordinare le informazioni e trasmettere le comunicazioni agli organi di competenza:
Dirigente – Neuropsichiatra – Psicologa – Logopedista
Tenere i contatti con gli Educatori ed i loro responsabili
Incontri i referenti di altre istituzioni scolastiche per il passaggio delle informazioni
Incontri con i genitori – docenti degli alunni con difficoltà d'integrazione
Incontri i referenti dell'Ufficio Scolastico Provinciale per l'assegnazione delle ore di
sostegno ed educatori
Curare i documenti in base alle legge n.104 1992 (diagnosi funzionale -PEI - PDF)
Collaborare con la segreteria per il passaggio delle informazioni, adempiere alle richieste
dell'ufficio scolastico.
IL G.D.L.H. dove i rappresentanti dei docenti, delle famiglie, del comune, del' AUSL, si sono
incontrati per verificare la sinergia delle azioni che ogni agenzia educativa ha svolto nell' ottica di
raggiungere la massima inclusione del bambino – alunno – ragazzo in situazione di deficit,
progettare le azioni di miglioramento ed gli interventi del prossimo anno.
IL GRUPPO DI LAVORO delle insegnanti di sostegno riunitosi in itinere al percorso scolastico ha
lavorato per raggiungere i seguenti obiettivi:
progettare i laboratori scegliendo i contenuti più adatti agli alunni ed il loro contesto ed
attuando una didattica a misura dei tempi e dei ritmi di apprendimenti del singolo;
monitorare il percorso scolastico degli alunni;
analizzare i punti di forza e di debolezza degli alunni e dei contesti dove sono inseriti per
aggiustare gli interventi educativi – didattici;
integrare idee, strategie,azioni attraverso lo scambio progettuale;
condividere i tempi e i modi di verifica e valutazione del percorso scolastico degli alunni;
curare la documentazione del lavoro svolto;
SPORTELLO d’Ascolto e Orientamento ha svolto le seguenti iniziative:
•
Sportello di ascolto rivolto ai ragazzi, ai docenti e ai genitori che hanno richiesto una
consulenza per motivi personali
Sportello di ascolto rivolto ai ragazzi e ai genitori per una consulenza in relazione alla scelta
della scuola superiore.
•
Incontro del dott. J. Casadei con ogni classe seconda della Scuola Secondaria di I^ Grado
(2h per classe) al fine di sensibilizzare gli alunni sul tema della diversità intesa come
risorsa.
LA CONVENZIONE con il Comune di Russi, dove l'Amministrazione, nel rispetto dell'autonomia
didattica ed educativa, s'impegna a sostenere l'Istituto con una gestione integrata delle attività
scolastiche ed integrative attraverso il finanziamento di specifici progetti di qualificazione del
sistema scolastico, al fine di offrire agli alunni le migliori opportunità di crescita umana e civile.
IL PROGETTO INTERISTITUZIONALE “Il bambino e la complessità dei suoi bisogni”, progetto
nato ed elaborato per creare ed attivare un collegamento fra le Agenzie Socio-Sanitarie ed
Educative rivolto ai bambini e agli adolescenti nel Comune di Russi, è portato avanti dagli operatori
con impegno e costanza, cercando di ovviare alle varie difficoltà che si presentano.
Comprende al suo interno figure professionali appartenenti alle agenzie territoriali sanitarie, sociali
, educative. Il Gruppo lavora seguendo le finalità di:
Individuare precocemente situazioni di rischio psicopatologico al momento dell’ inserimento
o durante la frequenza scolastica, soprattutto in presenza di problematicità di tipo sanitario
e/o sociale, tramite un percorso integrato che coinvolga gli operatori , la scuola e la
famiglia.
Individuare e definire un percorso di intervento integrato per il superamento dei bisogni del
bambino.
Favorire l’inserimento e l’integrazione del minore straniero in comunità.
Affrontare i conflitti e le situazioni di disagio nella popolazione scolastica adolescenziale,
sia italiana che straniera .
LA CASA DELLE CULTURE con la quale si è cercato uno scambio di informazioni – formazione e
supporto a favore degli alunni stranieri.
I RICREATORI ed IL CENTRO PARADISO (dopo scuola gestito dal Comune) luoghi dove gli
stessi alunni – ragazzi che frequentano l'Istituto vanno per fare il compito, partecipare ad attività
sportive e /o laboratori didattici. Il rapporto in itinere con queste agenzie formative è stato
fondamentale per concordare la sinergia d'intenti e per la programmazione di azioni migliorative.
Si è inoltre progettato, in sinergia con l'AUSL e gli Assistenti Sociali, la modalità d''inserimento dei
ragazzi in situazioni disagiati e/o con deficit, per la frequenza del il periodo estivo dei centri.
•
LA situazione dell'anno scolastico 2013-2014 ed
I PERCORSI – I PROGETTI INCLUSIVI per gli alunni con:
deficit – DSA – BES - stranieri
ALUNNI IN BASE ALLA LEGGE 104/1992
Nell' ISTITUTO sono presenti 24 alunni (1 scuola Infanzia – 14 scuola primaria – 9 scuola
secondaria di I^ grado) le cui esigenze si differenziano in relazione al tipo e al grado di
disabilità fra cui :
• Deficit sensoriali
• Sindrome autistica /disturbi pervasivi dello sviluppo
• Sindrome di Down
• Ritardo psicomotorio
• Ritardo mentale di grado lieve – medio
• Deficit di attenzione ed iperattività;
• Disturbi affettivo-relazionali;
Gli alunni con deficit pur nella varietà delle problematiche che li caratterizzano, hanno richieste
comuni che si traducono in:
esigenza di attenzione, aiuto, rassicurazione;
bisogno di sperimentare situazioni di apprendimento stimolanti,flessibili, rispettose dei
tempi e dei modi che appartengono ai bambini stessi;
presenza di un ambiente accogliente, sereno, dove il rispetto e la solidarietà possano
esprimersi al meglio.
Per sentirsi parte integrata e integrante del gruppo di riferimento è stato fondamentale vivere
esperienze di relazione ed apprendere modalità di comunicazione con coetanei ed adulti.
I tempi della didattica devono essere tempi da vivere con tranquillità, perché è il tempo che dà
benessere è quello che consente al bambino/alunno di vivere con i ritmi lenti per ritornare sulle
esperienze, per ripetere le azioni, per appropriarsi pienamente delle conquiste e costruire le
relazioni di cui ha bisogno. Durante la normale attività didattica che si svolge in maniera prevalente
in aula seduti ai banchi, gli alunni difficilmente riescono ad esprimere le loro emozioni e i loro
sentimenti, con il progetto TEATRO (progetto che visto coinvolte tutte la classi dell'Istituto con
ragazzini certificati), che prevede altri canali comunicativi, si è voluto offrire agli alunni la possibilità
di esprimersi attraverso il corpo e la voce e migliorare la socializzazione e la capacita’ di
adattamento alle diverse situazioni. Il progetto teatro è stato integrato da altra attività laboratoriali
progettate in relazione alle specifiche esigenze del singolo ed alle caratteristiche della classe
(contesto) in cui era inserito. Tali attività sono state esplicitate nel PEI, documento che declina la
programmazione differenziata in base alle caratteristiche individuali dell'alunno (diagnosi
funzionale) ed al progetto di vita personale. La valutazione del percorso dell'alunno con deficit
mira a mettere in luce i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dal Piano Educativo
Individualizzato. Le prove di verifica sono state strutturate in modo da testare detti obiettivi ed i
criteri di valutazione delle prove individualizzate sono da ritenersi parimenti individualizzati. La
valutazione, per il suo valore formativo, viene espressa anche per le attività che sono state svolte
all’esterno della classe, in base a quanto stabilito nel PEI. Gli incontri in itinere con i neuropsichiatri
di riferimento hanno permesso di condividere le strategie educative didattiche, analizzare i bisogni
e le risorse.
ALUNNI CON DSA in base la legge 8 ottobre 2010 n.170 - e il D.M. n.5669 del 12 luglio
2011/linee guida.
Nell'Istituto sono presenti 6 alunni alla scuola primaria e 15 alunni (8in I^ e 7in II^) alla scuola
secondaria di I^ grado. l'Istituto ha formulato il protocollo di accoglienza degli alunni con DSA dove
declina le azioni che i docenti di ogni ordine di scuola devono mettere in atto per garantire agli
alunni un efficiente percorso scolastico. Le azioni messe in atto hanno visto la finalità di fornire agli
insegnanti indicazioni chiare e precise sui “sintomi” a cui prestare attenzione per arrivare ad una
diagnosi precoce, o comunque ad una diagnosi,anche per chi ha già percorso un tratto consistente
del suo iter formativo; indicazioni metodologico-didattiche; indicazioni per stilare un PDP con gli
strumenti compensativi e dispensativi in relazione ai bisogni del singolo.
Considerando che, in particolare, il soggetto affetto da DSA ha difficoltà di automatizzazione, che è
un lettore lento e scorretto, che «resiste» all’insegnamento e ai comuni sistemi di recupero, è stato
indispensabile trovare strumenti e metodologie che affrontino tali specifiche difficoltà e che non
mortifichino le loro effettive capacità intellettuali, né incidano sulla loro autostima.
Questo ha richiesto da parte di tutti i soggetti coinvolti (famiglia, scuola, servizi educativi del
territorio ed enti locali, servizi di neuropsichiatria infantile) l'esigenza di costruire progetti
individualizzati, che utilizzino tutte le risorse a vantaggio del soggetto con DSA, per garantirgli un
adeguato percorso di apprendimento ed educativo, per evitare i rischi e le gravi conseguenze
dell’emarginazione scolastica.
ALUNNI STRANIERI
L'ISTITUTO ha stilato Il protocollo accoglienza con le finalità di consentire l’attuazione operativa
delle indicazioni normative contenute nell’art. 45 del DPR 31.08.99 n. 394 e nella circolare
ministeriale n.24 del 1/03/2006 “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni
stranieri”. Il protocollo d’accoglienza è uno strumento valido per garantire delle procedure standard
ed efficaci di inserimento degli alunni stranieri, ha inoltre lo scopo di normare ed attivare
procedure atte al sostegno dei suddetti alunni ad alle loro famiglie.
Nel corrente anno sono presenti 50 alunni alla scuola primaria di cui 20 di I^ alfabetizzazione e 28
alla scuola secondaria di I^ grado di cui 17 di I^ alfabetizzazione.
Per favorire l'inclusione sono stati attivati dei laboratori di potenziamento di L2 coi fondi del forte
flusso migratorio:
alla scuola primaria di Russi – Godo e San Pancrazio con attività di lettura e comprensione
del testo – prove d'ingresso – esercizi sulla descrizione di parole e composizione di frasi –
attività legate al vissuto personale – attività legate alle emozioni – esercizi di grammatica...
alla scuola secondaria di I^ grado con attività di conoscenza e presentazione dell'alfabeto-
letture facilitate – lessico quotidiano – attività di lettura e comprensione del testo - esercizi
di grammatica.
ALUNNI BES in base alla circolare n.8 del 6 marzo 2013
A seguito di un monitoraggio interno, che ha coinvolto tutte le classi dell’Istituto, si è avuto modo di
quantificare gli alunni che manifestano difficoltà di apprendimento, disturbi nella sfera emotivorelazionale (iperattività, atteggiamenti oppositivi-provocatori, disagio scolastico, frequenza
irregolare), esigenze di integrazione: su una popolazione scolastica di 312 alunni nella scuola sec,
il 17,6% degli alunni richiede interventi mirati, mentre nella scuola primaria su 532 alunni l'11,46%
richiede un percorso mirato.
Quando c’è un alunno con BES nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare”
per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e
delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo.
Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il
primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità.
La risposta progettuale dell’Istituto per il corrente anno scolastico ha visto lo svolgimento di attività
di recupero e laboratoriali avvalendosi, in alcuni casi, anche della collaborazione di figure esterne
all’Istituto.
Laboratori di Recupero/potenziamento di primaria e secondaria
• Recupero disciplinare in orario curricolare destinato agli alunni di tutte le classi.
• Laboratorio di recupero disciplinare per alunni in difficoltà
• Laboratorio di recupero/potenziamento per alunni stranieri.
• In preparazione all’Esame di Stato, si sono attuati laboratori destinati agli alunni delle
classi terze.
Laboratori Scuola Secondaria (orto, cucina, plexiglas) con l'obiettivo di
migliorare l’autostima e l’interesse verso l’ambiente e le attività scolastiche
imparare a seguire un metodo per raggiungere un obiettivo
perfezionare la propria manualità
valorizzare altre competenze e abilità negli alunni con difficoltà di apprendimento
ALUNNI con particolari condizioni di salute.
Nel corrente anno si è reso necessario concordare un percorso personalizzato per un alunna
frequentante la III^ classe della scuola secondaria di I^ grado ricoverata presso l'ospedale
“Gozzadini” di Bologna dove la ragazzina ha continuato ha frequentare la scuola e sostenuto
l'esame di stato. il consiglio di classe ha preso contatti con la scuola dove era inserita l'alunna ed
ha inviato il programma della classe, il tutto in sinergia con la famiglia
L'ACCOGLIENZA
L'ISTITUTO si prefigge i seguenti obiettivi:
favorire la coerenza del percorso formativo;
vivere in modo sereno il passaggio da un ordine di scuola all’altro;
consolidare ed ampliare le esperienze scolastiche pregresse;
rendere ogni alunno più sicuro di sé, consapevole e responsabile del proprio ruolo e dei
propri compiti nel nuovo contesto;
aiutare l’alunno a conoscere se stesso, le proprie attitudini, le proprie inclinazioni;
aiutare l’alunno a conoscere i vari tipi di scuola secondaria di II grado e i percorsi della
formazione professionale.
e mette in atto le seguenti attività:
Continuità – Accoglienza Infanzia – Primaria (3° Infanzia e 4° Primaria) attraverso incontri giochi di avvio alla conoscenza del sé corporeo e visita alle scuole
Continuità e Accoglienza – ACCOGLIENZA
Primaria – Secondaria di I Grado (5° Primaria, 1°
Secondaria)
I ragazzi delle scuole primarie dell’Istituto visitano la Scuola Media e svolgono le seguenti attività
(esperimenti scientifici, attività ludiche con l’utilizzo della LIM …).
CONTINUITA’ – ACCOGLIENZA 1° Secondaria di I Gra do
Attività svolte nelle prime settimane di scuola e visualizzate attraverso cartelloni appesi in classe
Il disegno del proprio autoritratto; presentazione di se stessi in forma scritta al fine di aiutare
ogni ragazzo a conoscere e a farsi conoscere dai compagni.
- L’individuazione e la condivisione delle paure di ogni ragazzo e la ricerca di strategie che
aiutino a superarle.
- I valori e le regole che caratterizzano la scuola media e che aiutano a star bene.
ORIENTAMENTO alla scelta della Scuola Secondaria di II Grado
Classi Seconde:
laboratorio presso l’Ist. Tecnico Statale per Geometri “C. Morigia” di Ravenna
− Classi Terze:
Lezioni operative in classe con l’utilizzo di: questionari per la conoscenza di sé e
successiva discussione; lettura di depliants inviati dalle scuole superiori; consultazione
guidata dell’opuscolo “Trova la tua strada” curato dalla Provincia di Ravenna; schede per
raccolta dati sulle scuole superiori;
Forum informativo sulle scuole superiori della provincia di Ravenna: allestimento di
banchetti nei quali docenti e alunni delle scuole superiori danno informazioni e
distribuiscono materiale informativo ai nostri alunni e alle loro famiglie (30 ottobre 2013:
istituti tecnici e professionali; 6 novembre 2013: licei);
comunicazione ad ogni famiglia del consiglio orientativo in uscita, formulato dai docenti del
Consiglio di Classe;
intervento dello psicologo Iacopo Casadei, esperto di orientamento, all’interno di ogni
classe terza (2 ore) al fine di aiutare i ragazzi a seguire i giusti criteri nella scelta della
scuola superiore;
intervento dello psicologo Iacopo Casadei, esperto di orientamento, con i genitori delle
classi 3^ e 2^ in orario serale (h.2) al fine di aiutare i genitori nella scelta della scuola
superiore per i propri figli;
attività di sportello d’ascolto individuale dello psicologo Iacopo Casadei.
I ragazzi con deficit, frequentanti la III^ classe, sono stati accompagnati dalle insegnanti di
sostegno a visitare alcune scuole secondarie di II grado al fine di rendere la scelta più consapevole
e di far sì che il ragazzo familiarizzi con l’ambiente e con alcuni dei docenti e degli operatori del
nuovo Istituto.
-
PUNTI DI DEBOLEZZA
Ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità e difficoltà di
apprendimento ;
la collaborazione di alcuni specialisti non sempre in sintonia con i tempi ed i bisogni della
scuola;
attuare una piena didattica inclusiva quando è assente la collaborazione dei genitori.
presenza di alunni stranieri non alfabetizzati che si iscrivono in corso d’anno;
ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali a favore delle famiglie con gravi
problemi socio-economici;
ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili quali strumenti
compensativi;
situazioni di tensione possibile fra i genitori e i bambini delle classi frequentate da alunni
con BES che esprimono comportamenti disturbanti e/o a rischio;
difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti provenienti da altri istituti, dalla
documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per
l’anno scolastico successivo.
IPOTESI DI MIGLIORAMENTO
Nella Scuola Secondaria, in un'ottica di integrazione e di collaborazione reciproca, gli
alunni più competenti potrebbero svolgere il ruolo di tutor e affiancare i ragazzi più in
difficoltà.
Formulare un orario che favorisca una didattica laboratoriale anche a classi aperte.
formalizzare una documentazione dei ragazzi che frequentano i doposcuola al fine di
favorire l'attuazione di interventi in sinergia.
Maggiore condivisione dei criteri utili a definire alunni BES o che necessitano di un
Percorso Facilitato.
Necessità di adottare una linea comune all'interno dell'Istituto nella gestione dei rapporti
con le famiglie degli alunni BES/Percorso Facilitato.
Rafforzare l' identità inclusiva d' ISTITUTO, promuovendo interventi di inclusione ed
accoglienza.
Prevedere il GDLH (nella figura del genitore) come fonte di informazione per i genitori,
delle azioni che l'Istituto mette in atto.
Insegnare ad alunni con tipologie diverse di difficoltà
è un aspetto del saper insegnare.
Ciò di cui noi abbiamo bisogno
sono delle buone prassi didattiche, di mezzi che,
come diceva Maria Montessori,
“possono rendersi adatti alle capacità di ciascuno”.
Quindi occorre conoscere molti strumenti didattici,
molti metodi, molti modi di lavorare e
di organizzare la classe …
E conoscere i processi attraverso cui
possiamo di volta in volta trasformarli,
modificarli, curvarli per “renderli adatti alle capacità di ciascuno”.
G.Roda Ufficio Scolastico Regionale
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PAI - Istituto Comprensivo Statale Baccarini di Russi