ISTITUTO COMPRENSIVO “A.BACCARINI” RUSSI PIANO ANNUALE per L'INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013-2014 L'INCLUSIONE è un allargamento di orizzonti per tutti, una possibilità di evoluzione umana reciproca A. Canevaro PREMESSA Includere significa favorire il sentirsi parte di una realtà all'interno della quale si ricevono sollecitazioni per apprendere sicurezza nella valorizzazione dei diversi rapporti,delle diverse risorse e dei diversi ruoli. L'inclusione è un processo che si riferisce alla globalità delle sfere educativa, sociale e politica, guarda tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e a tutte le loro potenzialità. Il concetto di inclusione attribuisce importanza all'operatività che agisce sul contesto, si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” una nuova impostazione. La pratica dell’inclusive education (documenti dell’Unesco e dell’OMS) o dell’educazione integratrice indica una centratura sul contesto oltre che sulla persona come possibilità e diritto per tutti di accedere ai percorsi scolastici ordinari e non speciali o segreganti. Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti, una scuola che, come dice Canevaro,non si deve muovere sempre nella condizione di emergenza, in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si differenziano da quelle della maggioranza degli alunni ‘normali’ della scuola. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto. Consideriamo inclusiva una realtà in cui ognuno ha la possibilità di essere se stesso, con uguali opportunità rispetto agli altri, ma anche con la facoltà di esprimere e sviluppare le proprie specifiche risorse,attitudine e competenze. Riteniamo importante valorizzare la diversità come fonte di ricchezza personale, ma anche come stimolo per il confronto all'interno della comunità (scuola o sezione/classe) Riteniamo fondamentale lavorare a diversi livelli: per un'integrazione tra le varie componenti che all'interno della scuola convivono ed operano per una migliore integrazione all'interno delle classi,caratterizzate da soggetti con diverse esperienze,esigenze,possibilità per un'integrazione di quei bambini/alunni/ragazzi che in particolare modo trovano difficoltà nell'essere visti,riconosciuti ed accettati RIFERIMENTI NORMATIVI La legge 104 del 1992 fissa i principi per una buona qualità dell'integrazione scolastica e diviene il punto di riferimento normativo. La legge individua la Diagnosi Funzionale (DF), il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Personalizzato (PEI) come strumenti necessari alla effettiva integrazione degli alunni con disabilità La legge 8 ottobre 2010 n.170 - e il D.M. n.5669 del 12 luglio 2011/linee guida stabilisce l'obbligo di redigere un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per gli alunni che presentano una diagnosi clinica di disturbo specifico di apprendimento (DSA) al fine di garantire il diritto allo studio degli studenti con diagnosi di DSA. La circolare n.8 del 6 marzo 2013 estende il diritto ad un Piano personalizzato a tutti gli alunni che presentano “Bisogni”che possono incidere sul rendimento scolastico. La Direttiva Ministeriale ben chiarisce come la presa in carico degli alunni con BES debba essere al centro dell'attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e delle famiglia. L'art. 45 del DPR 31.08.99 n. 394 e la circolare n.24 del 1 marzo 2006 hanno l'obiettivo di garantire un insieme di orientamenti condivisi sul piano culturale ed educativo, di individuare alcuni punti fermi sul piano normativo e di dare alcuni suggerimenti di carattere organizzativo e didattico al fine di favorire l’integrazione e la riuscita scolastica e formativa degli alunni stranieri. La scuola deve formalizzare il percorso dell'alunno straniero attraverso il PSP. LE MODALITA' PER L'INCLUSIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA IMPEGNO programmatico per l'inclusione attraverso le seguenti azioni: - Rilevazione ed analisi dei bisogni; - modalità di gestione dell'insegnamento curricolare, - attivazione dell'apprendimento cooperativo, del tutoring (Lo studente come strumento, come risorsa sostenibile e rinnovabile); - organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici; - gestione delle classi; - gestione delle risorse aggiuntive (personale – ausili – materiali); - relazioni fra docenti – alunni – famiglie UTILIZZO “funzionale” delle risorse professionali presenti IMPEGNO a partecipare ad azioni di formazione MODALITA' di monitoraggio delle azioni finalizzate all'inclusione LE RISORSE del nostro Istituto e del territorio LE FUNZIONI STRUMENTALI La F.S. delle “Pari Opportunità” rivolta agli alunni con DSA – alunni con BES – alunni stranieri) ha visto operare, in completa sinergia d'intenti,tre docenti che nel corrente anno hanno svolto le seguenti attività: Coordinare i team delle classi dove sono presenti i casi problematici Favorire lo scambio delle informazioni (docenti – esperti – Dirigente - segreteria) Riordinare le informazioni e trasmettere le comunicazioni agli organi di competenza: Dirigente – Neuropsichiatra – Psicologa – Logopedista – Casa delle Culture Tenere i contatti con gli Educatori e i coordinatori dei doposcuola presenti sul territorio Collaborare con la segreteria Incontri con il gruppo interistituzionale “Il bambino e la complessità dei suoi bisogni” Favorire l'armonizzazione della documentazione da parte dei docenti impegnati nel potenziamento linguistico coi fondi del forte flusso migratorio e verificare le necessità di materiale in uso nei laboratori Confronto tra le attività realizzate per il potenziamento linguistico con le esigenze didattiche emerse dalla valutazione degli alunni a fine anno scolastico. La F.S. “Diverse Abilità” è rivolta agli alunni certificati in base la legge 104 del 1992 ed il docente ha messo in atto le seguenti attività di coordinamento: Tenere i rapporti con gli operatori AUSL Favorire lo scambio delle informazioni Riordinare le informazioni e trasmettere le comunicazioni agli organi di competenza: Dirigente – Neuropsichiatra – Psicologa – Logopedista Tenere i contatti con gli Educatori ed i loro responsabili Incontri i referenti di altre istituzioni scolastiche per il passaggio delle informazioni Incontri con i genitori – docenti degli alunni con difficoltà d'integrazione Incontri i referenti dell'Ufficio Scolastico Provinciale per l'assegnazione delle ore di sostegno ed educatori Curare i documenti in base alle legge n.104 1992 (diagnosi funzionale -PEI - PDF) Collaborare con la segreteria per il passaggio delle informazioni, adempiere alle richieste dell'ufficio scolastico. IL G.D.L.H. dove i rappresentanti dei docenti, delle famiglie, del comune, del' AUSL, si sono incontrati per verificare la sinergia delle azioni che ogni agenzia educativa ha svolto nell' ottica di raggiungere la massima inclusione del bambino – alunno – ragazzo in situazione di deficit, progettare le azioni di miglioramento ed gli interventi del prossimo anno. IL GRUPPO DI LAVORO delle insegnanti di sostegno riunitosi in itinere al percorso scolastico ha lavorato per raggiungere i seguenti obiettivi: progettare i laboratori scegliendo i contenuti più adatti agli alunni ed il loro contesto ed attuando una didattica a misura dei tempi e dei ritmi di apprendimenti del singolo; monitorare il percorso scolastico degli alunni; analizzare i punti di forza e di debolezza degli alunni e dei contesti dove sono inseriti per aggiustare gli interventi educativi – didattici; integrare idee, strategie,azioni attraverso lo scambio progettuale; condividere i tempi e i modi di verifica e valutazione del percorso scolastico degli alunni; curare la documentazione del lavoro svolto; SPORTELLO d’Ascolto e Orientamento ha svolto le seguenti iniziative: • Sportello di ascolto rivolto ai ragazzi, ai docenti e ai genitori che hanno richiesto una consulenza per motivi personali Sportello di ascolto rivolto ai ragazzi e ai genitori per una consulenza in relazione alla scelta della scuola superiore. • Incontro del dott. J. Casadei con ogni classe seconda della Scuola Secondaria di I^ Grado (2h per classe) al fine di sensibilizzare gli alunni sul tema della diversità intesa come risorsa. LA CONVENZIONE con il Comune di Russi, dove l'Amministrazione, nel rispetto dell'autonomia didattica ed educativa, s'impegna a sostenere l'Istituto con una gestione integrata delle attività scolastiche ed integrative attraverso il finanziamento di specifici progetti di qualificazione del sistema scolastico, al fine di offrire agli alunni le migliori opportunità di crescita umana e civile. IL PROGETTO INTERISTITUZIONALE “Il bambino e la complessità dei suoi bisogni”, progetto nato ed elaborato per creare ed attivare un collegamento fra le Agenzie Socio-Sanitarie ed Educative rivolto ai bambini e agli adolescenti nel Comune di Russi, è portato avanti dagli operatori con impegno e costanza, cercando di ovviare alle varie difficoltà che si presentano. Comprende al suo interno figure professionali appartenenti alle agenzie territoriali sanitarie, sociali , educative. Il Gruppo lavora seguendo le finalità di: Individuare precocemente situazioni di rischio psicopatologico al momento dell’ inserimento o durante la frequenza scolastica, soprattutto in presenza di problematicità di tipo sanitario e/o sociale, tramite un percorso integrato che coinvolga gli operatori , la scuola e la famiglia. Individuare e definire un percorso di intervento integrato per il superamento dei bisogni del bambino. Favorire l’inserimento e l’integrazione del minore straniero in comunità. Affrontare i conflitti e le situazioni di disagio nella popolazione scolastica adolescenziale, sia italiana che straniera . LA CASA DELLE CULTURE con la quale si è cercato uno scambio di informazioni – formazione e supporto a favore degli alunni stranieri. I RICREATORI ed IL CENTRO PARADISO (dopo scuola gestito dal Comune) luoghi dove gli stessi alunni – ragazzi che frequentano l'Istituto vanno per fare il compito, partecipare ad attività sportive e /o laboratori didattici. Il rapporto in itinere con queste agenzie formative è stato fondamentale per concordare la sinergia d'intenti e per la programmazione di azioni migliorative. Si è inoltre progettato, in sinergia con l'AUSL e gli Assistenti Sociali, la modalità d''inserimento dei ragazzi in situazioni disagiati e/o con deficit, per la frequenza del il periodo estivo dei centri. • LA situazione dell'anno scolastico 2013-2014 ed I PERCORSI – I PROGETTI INCLUSIVI per gli alunni con: deficit – DSA – BES - stranieri ALUNNI IN BASE ALLA LEGGE 104/1992 Nell' ISTITUTO sono presenti 24 alunni (1 scuola Infanzia – 14 scuola primaria – 9 scuola secondaria di I^ grado) le cui esigenze si differenziano in relazione al tipo e al grado di disabilità fra cui : • Deficit sensoriali • Sindrome autistica /disturbi pervasivi dello sviluppo • Sindrome di Down • Ritardo psicomotorio • Ritardo mentale di grado lieve – medio • Deficit di attenzione ed iperattività; • Disturbi affettivo-relazionali; Gli alunni con deficit pur nella varietà delle problematiche che li caratterizzano, hanno richieste comuni che si traducono in: esigenza di attenzione, aiuto, rassicurazione; bisogno di sperimentare situazioni di apprendimento stimolanti,flessibili, rispettose dei tempi e dei modi che appartengono ai bambini stessi; presenza di un ambiente accogliente, sereno, dove il rispetto e la solidarietà possano esprimersi al meglio. Per sentirsi parte integrata e integrante del gruppo di riferimento è stato fondamentale vivere esperienze di relazione ed apprendere modalità di comunicazione con coetanei ed adulti. I tempi della didattica devono essere tempi da vivere con tranquillità, perché è il tempo che dà benessere è quello che consente al bambino/alunno di vivere con i ritmi lenti per ritornare sulle esperienze, per ripetere le azioni, per appropriarsi pienamente delle conquiste e costruire le relazioni di cui ha bisogno. Durante la normale attività didattica che si svolge in maniera prevalente in aula seduti ai banchi, gli alunni difficilmente riescono ad esprimere le loro emozioni e i loro sentimenti, con il progetto TEATRO (progetto che visto coinvolte tutte la classi dell'Istituto con ragazzini certificati), che prevede altri canali comunicativi, si è voluto offrire agli alunni la possibilità di esprimersi attraverso il corpo e la voce e migliorare la socializzazione e la capacita’ di adattamento alle diverse situazioni. Il progetto teatro è stato integrato da altra attività laboratoriali progettate in relazione alle specifiche esigenze del singolo ed alle caratteristiche della classe (contesto) in cui era inserito. Tali attività sono state esplicitate nel PEI, documento che declina la programmazione differenziata in base alle caratteristiche individuali dell'alunno (diagnosi funzionale) ed al progetto di vita personale. La valutazione del percorso dell'alunno con deficit mira a mettere in luce i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dal Piano Educativo Individualizzato. Le prove di verifica sono state strutturate in modo da testare detti obiettivi ed i criteri di valutazione delle prove individualizzate sono da ritenersi parimenti individualizzati. La valutazione, per il suo valore formativo, viene espressa anche per le attività che sono state svolte all’esterno della classe, in base a quanto stabilito nel PEI. Gli incontri in itinere con i neuropsichiatri di riferimento hanno permesso di condividere le strategie educative didattiche, analizzare i bisogni e le risorse. ALUNNI CON DSA in base la legge 8 ottobre 2010 n.170 - e il D.M. n.5669 del 12 luglio 2011/linee guida. Nell'Istituto sono presenti 6 alunni alla scuola primaria e 15 alunni (8in I^ e 7in II^) alla scuola secondaria di I^ grado. l'Istituto ha formulato il protocollo di accoglienza degli alunni con DSA dove declina le azioni che i docenti di ogni ordine di scuola devono mettere in atto per garantire agli alunni un efficiente percorso scolastico. Le azioni messe in atto hanno visto la finalità di fornire agli insegnanti indicazioni chiare e precise sui “sintomi” a cui prestare attenzione per arrivare ad una diagnosi precoce, o comunque ad una diagnosi,anche per chi ha già percorso un tratto consistente del suo iter formativo; indicazioni metodologico-didattiche; indicazioni per stilare un PDP con gli strumenti compensativi e dispensativi in relazione ai bisogni del singolo. Considerando che, in particolare, il soggetto affetto da DSA ha difficoltà di automatizzazione, che è un lettore lento e scorretto, che «resiste» all’insegnamento e ai comuni sistemi di recupero, è stato indispensabile trovare strumenti e metodologie che affrontino tali specifiche difficoltà e che non mortifichino le loro effettive capacità intellettuali, né incidano sulla loro autostima. Questo ha richiesto da parte di tutti i soggetti coinvolti (famiglia, scuola, servizi educativi del territorio ed enti locali, servizi di neuropsichiatria infantile) l'esigenza di costruire progetti individualizzati, che utilizzino tutte le risorse a vantaggio del soggetto con DSA, per garantirgli un adeguato percorso di apprendimento ed educativo, per evitare i rischi e le gravi conseguenze dell’emarginazione scolastica. ALUNNI STRANIERI L'ISTITUTO ha stilato Il protocollo accoglienza con le finalità di consentire l’attuazione operativa delle indicazioni normative contenute nell’art. 45 del DPR 31.08.99 n. 394 e nella circolare ministeriale n.24 del 1/03/2006 “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”. Il protocollo d’accoglienza è uno strumento valido per garantire delle procedure standard ed efficaci di inserimento degli alunni stranieri, ha inoltre lo scopo di normare ed attivare procedure atte al sostegno dei suddetti alunni ad alle loro famiglie. Nel corrente anno sono presenti 50 alunni alla scuola primaria di cui 20 di I^ alfabetizzazione e 28 alla scuola secondaria di I^ grado di cui 17 di I^ alfabetizzazione. Per favorire l'inclusione sono stati attivati dei laboratori di potenziamento di L2 coi fondi del forte flusso migratorio: alla scuola primaria di Russi – Godo e San Pancrazio con attività di lettura e comprensione del testo – prove d'ingresso – esercizi sulla descrizione di parole e composizione di frasi – attività legate al vissuto personale – attività legate alle emozioni – esercizi di grammatica... alla scuola secondaria di I^ grado con attività di conoscenza e presentazione dell'alfabeto- letture facilitate – lessico quotidiano – attività di lettura e comprensione del testo - esercizi di grammatica. ALUNNI BES in base alla circolare n.8 del 6 marzo 2013 A seguito di un monitoraggio interno, che ha coinvolto tutte le classi dell’Istituto, si è avuto modo di quantificare gli alunni che manifestano difficoltà di apprendimento, disturbi nella sfera emotivorelazionale (iperattività, atteggiamenti oppositivi-provocatori, disagio scolastico, frequenza irregolare), esigenze di integrazione: su una popolazione scolastica di 312 alunni nella scuola sec, il 17,6% degli alunni richiede interventi mirati, mentre nella scuola primaria su 532 alunni l'11,46% richiede un percorso mirato. Quando c’è un alunno con BES nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità. La risposta progettuale dell’Istituto per il corrente anno scolastico ha visto lo svolgimento di attività di recupero e laboratoriali avvalendosi, in alcuni casi, anche della collaborazione di figure esterne all’Istituto. Laboratori di Recupero/potenziamento di primaria e secondaria • Recupero disciplinare in orario curricolare destinato agli alunni di tutte le classi. • Laboratorio di recupero disciplinare per alunni in difficoltà • Laboratorio di recupero/potenziamento per alunni stranieri. • In preparazione all’Esame di Stato, si sono attuati laboratori destinati agli alunni delle classi terze. Laboratori Scuola Secondaria (orto, cucina, plexiglas) con l'obiettivo di migliorare l’autostima e l’interesse verso l’ambiente e le attività scolastiche imparare a seguire un metodo per raggiungere un obiettivo perfezionare la propria manualità valorizzare altre competenze e abilità negli alunni con difficoltà di apprendimento ALUNNI con particolari condizioni di salute. Nel corrente anno si è reso necessario concordare un percorso personalizzato per un alunna frequentante la III^ classe della scuola secondaria di I^ grado ricoverata presso l'ospedale “Gozzadini” di Bologna dove la ragazzina ha continuato ha frequentare la scuola e sostenuto l'esame di stato. il consiglio di classe ha preso contatti con la scuola dove era inserita l'alunna ed ha inviato il programma della classe, il tutto in sinergia con la famiglia L'ACCOGLIENZA L'ISTITUTO si prefigge i seguenti obiettivi: favorire la coerenza del percorso formativo; vivere in modo sereno il passaggio da un ordine di scuola all’altro; consolidare ed ampliare le esperienze scolastiche pregresse; rendere ogni alunno più sicuro di sé, consapevole e responsabile del proprio ruolo e dei propri compiti nel nuovo contesto; aiutare l’alunno a conoscere se stesso, le proprie attitudini, le proprie inclinazioni; aiutare l’alunno a conoscere i vari tipi di scuola secondaria di II grado e i percorsi della formazione professionale. e mette in atto le seguenti attività: Continuità – Accoglienza Infanzia – Primaria (3° Infanzia e 4° Primaria) attraverso incontri giochi di avvio alla conoscenza del sé corporeo e visita alle scuole Continuità e Accoglienza – ACCOGLIENZA Primaria – Secondaria di I Grado (5° Primaria, 1° Secondaria) I ragazzi delle scuole primarie dell’Istituto visitano la Scuola Media e svolgono le seguenti attività (esperimenti scientifici, attività ludiche con l’utilizzo della LIM …). CONTINUITA’ – ACCOGLIENZA 1° Secondaria di I Gra do Attività svolte nelle prime settimane di scuola e visualizzate attraverso cartelloni appesi in classe Il disegno del proprio autoritratto; presentazione di se stessi in forma scritta al fine di aiutare ogni ragazzo a conoscere e a farsi conoscere dai compagni. - L’individuazione e la condivisione delle paure di ogni ragazzo e la ricerca di strategie che aiutino a superarle. - I valori e le regole che caratterizzano la scuola media e che aiutano a star bene. ORIENTAMENTO alla scelta della Scuola Secondaria di II Grado Classi Seconde: laboratorio presso l’Ist. Tecnico Statale per Geometri “C. Morigia” di Ravenna − Classi Terze: Lezioni operative in classe con l’utilizzo di: questionari per la conoscenza di sé e successiva discussione; lettura di depliants inviati dalle scuole superiori; consultazione guidata dell’opuscolo “Trova la tua strada” curato dalla Provincia di Ravenna; schede per raccolta dati sulle scuole superiori; Forum informativo sulle scuole superiori della provincia di Ravenna: allestimento di banchetti nei quali docenti e alunni delle scuole superiori danno informazioni e distribuiscono materiale informativo ai nostri alunni e alle loro famiglie (30 ottobre 2013: istituti tecnici e professionali; 6 novembre 2013: licei); comunicazione ad ogni famiglia del consiglio orientativo in uscita, formulato dai docenti del Consiglio di Classe; intervento dello psicologo Iacopo Casadei, esperto di orientamento, all’interno di ogni classe terza (2 ore) al fine di aiutare i ragazzi a seguire i giusti criteri nella scelta della scuola superiore; intervento dello psicologo Iacopo Casadei, esperto di orientamento, con i genitori delle classi 3^ e 2^ in orario serale (h.2) al fine di aiutare i genitori nella scelta della scuola superiore per i propri figli; attività di sportello d’ascolto individuale dello psicologo Iacopo Casadei. I ragazzi con deficit, frequentanti la III^ classe, sono stati accompagnati dalle insegnanti di sostegno a visitare alcune scuole secondarie di II grado al fine di rendere la scelta più consapevole e di far sì che il ragazzo familiarizzi con l’ambiente e con alcuni dei docenti e degli operatori del nuovo Istituto. - PUNTI DI DEBOLEZZA Ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità e difficoltà di apprendimento ; la collaborazione di alcuni specialisti non sempre in sintonia con i tempi ed i bisogni della scuola; attuare una piena didattica inclusiva quando è assente la collaborazione dei genitori. presenza di alunni stranieri non alfabetizzati che si iscrivono in corso d’anno; ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali a favore delle famiglie con gravi problemi socio-economici; ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili quali strumenti compensativi; situazioni di tensione possibile fra i genitori e i bambini delle classi frequentate da alunni con BES che esprimono comportamenti disturbanti e/o a rischio; difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti provenienti da altri istituti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo. IPOTESI DI MIGLIORAMENTO Nella Scuola Secondaria, in un'ottica di integrazione e di collaborazione reciproca, gli alunni più competenti potrebbero svolgere il ruolo di tutor e affiancare i ragazzi più in difficoltà. Formulare un orario che favorisca una didattica laboratoriale anche a classi aperte. formalizzare una documentazione dei ragazzi che frequentano i doposcuola al fine di favorire l'attuazione di interventi in sinergia. Maggiore condivisione dei criteri utili a definire alunni BES o che necessitano di un Percorso Facilitato. Necessità di adottare una linea comune all'interno dell'Istituto nella gestione dei rapporti con le famiglie degli alunni BES/Percorso Facilitato. Rafforzare l' identità inclusiva d' ISTITUTO, promuovendo interventi di inclusione ed accoglienza. Prevedere il GDLH (nella figura del genitore) come fonte di informazione per i genitori, delle azioni che l'Istituto mette in atto. Insegnare ad alunni con tipologie diverse di difficoltà è un aspetto del saper insegnare. Ciò di cui noi abbiamo bisogno sono delle buone prassi didattiche, di mezzi che, come diceva Maria Montessori, “possono rendersi adatti alle capacità di ciascuno”. Quindi occorre conoscere molti strumenti didattici, molti metodi, molti modi di lavorare e di organizzare la classe … E conoscere i processi attraverso cui possiamo di volta in volta trasformarli, modificarli, curvarli per “renderli adatti alle capacità di ciascuno”. G.Roda Ufficio Scolastico Regionale