Regione Puglia SUPPORTO ALLE AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI COORDINAMENTO DEI TEMPI E DEGLI SPAZI PREVISTE DALLA LEGGE 7/2007, IN QUANTO COMPATIBILI CON I FONDI STRUTTURALI REPORT A CURA DEL GRUPPO DI LAVORO DEL DIPARTIMENTO PARI OPPORTUNITÀ PRESSO LA REGIONE PUGLIA: Dott.ssa Maria Romano, Dott. Domenico Zonno, Arch. Raffaella Radoccia, Arch.Patrizia Paola Pirro DICEMBRE 2011 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 SUPPORTO ALLE AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI COORDINAMENTO DEI TEMPI E DEGLI SPAZI PREVISTE DALLA LEGGE 7/2007, IN QUANTO COMPATIBILI CON I FONDI STRUTTURALI Indice 3 INTRODUZIONE 4 parte prima RICOGNIZIONE TERRITORIALE E PRIMA ANALISI VALUTATIVA DELLE SDF DEI PTTS 43 parte seconda WELFARE TERRITORIALE E ANALISI TRASVERSALE TRA ASSE VII E ASSE III 52 parte terza PERCORSO DI VALUTAZIONE IN ITINERE DEGLI SDF DEI PTTS 79 parte quarta RAPPORTO CON IL TERRITORIO E INTEGRAZIONE TRASVERSALE DI POLITICHE E INTERVENTI 88 RIFLESSIONI CONCLUSIVE DICEMBRE 2011 2 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Introduzione Il Report seguente descrive il percorso di assistenza tecnica ed accompagnamento, che il GdL - operante presso la Regione Puglia - ha svolto a supporto della elaborazione degli Studi di Fattibilità (SdF) dei Piani Territoriali dei Tempi e degli Spazi (PTTS), nel periodo compreso tra febbraio e dicembre 2011. Nell’insieme le attività svolte si collocano all’interno di un più ampio processo di programmazione di politiche di conciliazione dei tempi urbani, all’interno del quale i Piani Territoriali dei Tempi e degli Spazi (PTTS) appaiono come strumenti inseriti nel Piano famiglia e quindi adeguati a favorire l’incontro tra politiche di cura e politiche di sviluppo urbano e locale. In questo senso infatti la Regione Puglia promuove l’integrazione tra le misure degli assi del Po Fesr 2007-2013, con particolare riferimento a quanto previsto nell’ Asse III e nell’Asse VII, sostenendo così un potenziamento degli impatti previsti nell’intero territorio regionale. Va in particolare ricordato che la Regione Puglia con la Legge regionale n.19/2006 e soprattutto con la Legge regionale n. 7/2007 "Tempi della città" ha introdotto i Piani dei Tempi e degli Spazi (PTTS), proponendosi di sostenere i Comuni, aggregati in Ambiti territoriali, nel raggiungimento di una più adeguata organizzazione delle consuetudini abitative, in rapporto al progressivo miglioramento delle condizioni di uso del territorio e quindi del sistema di accesso a servizi, strutture ed infrastrutture anche d’area vasta. Inoltre nel novembre 2008 la Regione Puglia ha avviato un parallelo percorso di concertazione istituzionale e di partecipazione sociale, attraverso la definizione e la elaborazione di due strumenti innovativi: 1) il “Regolamento Regionale n.21”, 2) le “Linee guida regionali per la predisposizione degli Studi di Fattibilità per la progettazione dei Piani Territoriali dei Tempi e degli Spazi”. Nello specifico il Piano Territoriale dei Tempi e degli Spazi (PTTS) si configura come uno strumento di pianificazione, finalizzato a razionalizzare l’organizzazione dei tempi della città e a migliorare le condizioni di fruizione quotidiana dei servizi urbani e territoriali, attraverso l’introduzione e la realizzazione di azioni innovative trasversali ai programmi di sviluppo economico, sviluppo urbano sostenibile ed inclusione sociale. La finalità generale del PTTS sta infatti nel sostenere le pari opportunità fra uomini e donne e nel favorire la qualità della vita attraverso la conciliazione dei tempi di lavoro, di relazione, di cura parentale, di formazione di tutti coloro che risiedono sul territorio regionale, anche temporaneamente. Inoltre il Piano Territoriale dei Tempi e degli Spazi (PTTS) si presenta come uno strumento compatibile con la realizzazione delle azioni previste dai fondi strutturali in un’ottica integrata di scambio e implementazione virtuosa delle politiche pubbliche ed è coerente con una nuova visione di welfare urbano, che trova il suo fondamento normativo nel recepimento della Legge 53/2000, e si esprime nel territorio regionale attarverso la L.R. 19/2006 "Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia" e quindi attraverso la L.R. 7/2007 "Norme per le politiche di genere e i servizi di conciliazione vita-lavoro in Puglia" che introduce il Piano territoriale dei tempi e degli spazi, rendendolo attuativo con i regolamenti correlati. DICEMBRE 2011 3 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PRIMA PARTE Ricognizione territoriale e prima analisi valutativa delle SdF dei PTTS Questa prima parte dà conto dell’attività di assistenza svolta dal GdL al fine di realizzare un sistema di monitoraggio ed il relativo percorso di valutazione degli SdF dei Piani territoriali dei tempi e degli spazi (PTTS), finanziati dalla Regione Puglia, attraverso avviso pubblico nel corso del 2010 DICEMBRE 2011 4 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Ricognizione territoriale e prima analisi valutativa delle SdF presentati dagli Ambiti La ricognizione territoriale degli studi di fattibilità è stata condotta sulle proposte, presentate alla Regione Puglia dagli Ambiti territoriali e quindi ammesse a finanziamento. La mappa seguente illustra la distribuzione nel territorio regionale degli ambiti suddivisi per Provincia. Mappa degli Studi di Fattibilità dei PTTS finanziati dalla Regione Puglia nel territorio regionale DICEMBRE 2011 5 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Schede di sintesi valutativa La ricognizione delle proposte di SdF, presentate dagli Ambiti territoriali per ciascuna Provincia, ha fornito gli elementi per realizzare le prime schede di sintesi valutativa, permettendo anche l’indicazione dei rischi e delle potenzialità emergenti e di primi suggerimenti per il proseguimento degli SdF e la successiva realizzazione dei PTTS. Nelle pagine seguenti sono presentate le schede di sintesi valutativa, ordinate per Ambiti territoriali/Comune capo-fila, secondo una distribuzione geografica da nord a sud della Regione, come nell’elenco seguente: Provincia di Foggia - Foggia - Cerignola - Manfredonia - San Marco in Lamis - Alto Tavoliere - Troia - Vico del Gargano Provincia Bat - Barletta - Margherita di Savoia - Trani Provincia di Bari - Bari - Altamura - Bitonto - Conversano - Corato - Gioia del Colle - Modugno - Putignano - Triggiano Provincia di Brindisi - Francavilla Fontana - Galatina - Ostuni Provincia di Taranto - Martina Franca Provincia di Lecce - Lecce DICEMBRE 2011 6 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 - Martano - Poggiardo DICEMBRE 2011 7 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS CERIGNOLA/FG Provincia: Foggia Ambito sociale di zona: Cerignola Comune capofila: Cerignola Comuni coinvolti: Cerignola Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Cerignola Denominazione progetto: TUTTO IL TEMPO IN UN TEMPO Finalità generale La finalità generale dello SdF consiste nel definire criteri generali per attuare il coordinamento degli orari in ambiti maggiormente interessati come: il sistema degli orari dei servizi pubblici e degli esercizi commerciali che devono essere armonizzati e coordinati; la differenziazione degli orari delle attività scolastiche; l’organizzazione del sistema della mobilità sostenibile. Obiettivi specifici Obiettivo 1. Favorire lo sviluppo di nuove politiche integrate di intervento sul territorio che tengano conto dei ritmi di vita sociale; Obiettivo 2. Analizzare e conoscere i ritmi di vita dell'ambito; Obiettivo 3. Favorire lo sviluppo di una rete di soggetti pubblici e privati in grado di programmare e monitorare gli interventi sul territorio; Obiettivo 4 Facilitare l'accesso e la circolazione delle informazioni; Obiettivo 5 Sperimentare interventi mirati a de-sincronizzare gli orari, favorire ed accrescere il livello di accessibilità ai servizi pubblici e decongestionare il traffico localizzato soprattutto nelle zone del centro. Azioni previste Linea di azione 1 Ufficio tempi e spazi Strutturazione servizio/funzione dell'Ufficio dei Tempi e degli Spazi consiste nell'attivazione di un processo di co-progettazione teso ad avviare le politiche dei tempi e degli orari nell' Ambito territoriale di Cerignola, a partire dal dialogo tra i diversi portatori di interesse temporale; Modellizzazione e individuazione degli interventi da inserire nel Piano dei Tempi sulla base dei dati e delle informazioni fornite dalle mappature, dalle rilevazioni e dalle prime sperimentazioni; Attività dell’Ufficio tempi networking, osservatorio e comunicazione; Linea di azione 2 Studi e ricerche Mappatura dei servizi attività mirata ad acquisire informazioni fondamentali per comprendere il grado di accessibilità e di fruibilità dei principali servizi presenti sul territorio, in particolare: servizi alla persona e alle imprese di utilità pubblica (Banche, Servizi Postali, Asl, Trasporto urbano ed extraurbano, Prefettura ....ecc.), Uffici comunali e provinciali; Scuole; Tavolo di concertazione locale Tavolo di Concertazione Locale composto dal gruppo interassessorile dei diversi Comuni e da attori pubblici e privati dell'Ambito con l’obiettivo di individuare i soggetti sociali e istituzionali da coinvolgere nelle politiche e con i quali intrattenere rapporti continuativi; stipulare protocolli di intesa con i soggetti sociali e istituzionali interessati per la definizione del "Piano di coordinamento di tempi, degli orari e degli spazi della città"; scrivere una lettera di intenti Comuni - Enti pubblici e privati - sindacati ecc.. sulla politica dei tempi; aprire un forum cittadino sulle politiche dei tempi; attivare i soggetti sociali; Creazione di un coordinamento settoriale dei soggetti pubblici e privati coinvolti attraverso gruppi di lavoro tematici e di uno sportello al pubblico dedicato alle questioni spazio-temporali. Linea di azione 3 Attività di promozione dell'Ufficio dei Tempi e degli Spazi "vademecum informativo"con target la popolazione residente; Comunicazione multimediale con target tutti i portatori di interessi temporali pubblici e privati; Linea di azione 4 Sperimentazione orientata soprattutto alla realizzazione di un Servizio on-line comunale e e di servizi a domicilio nella logica di rendere possibile il decentramento dei servizi Metodologia per la realizzazione dello studio Lo studio prevede una metodologia basata sulla organizzazione e sulla attivazione di un network tra soggetti pubblici e privati orientati reciprocamente a realizzare nell'ambito di riferimento una politica dei tempi e degli spazi coordinata verso gli obiettivi comuni. La visione dello SdF fa perno sull’istituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi e sulla sperimentazione di azioni di governance condivise, quale laboratorio temporale aperto e in continua attività. L’Ufficio è una struttura interna all'amministrazione comunale destinata ad osservare il territorio, segnalando incongruenze, ingorghi e sprechi e a richiamare categorie sociali, soggetti collettivi e anche singole persone, disposte a programmare il proprio tempo in modo da tenere conto degli equilibri e delle esigenze di tutti, per costruire una città al di sopra delle convenienze particolari. DICEMBRE 2011 8 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS FOGGIA/FG Provincia: Foggia Ambito sociale di zona: Foggia Comune capofila: Foggia Comuni coinvolti: Foggia Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Foggia Denominazione progetto: TEMPI E SPAZI PER UNA CITTÀ VIVIBILE Finalità generale Configurare un modello temporale capace di dar ordine alla vita dei cittadini, rendere più agevole la quotidianità e depotenziare i conflitti, sulla base dei diversi bisogni, espressi in maniera individuale o collettiva, fino ad individuare forme d'accordo (“patti”), adeguate ad ottenere un migliore funzionamento ed una maggiore vivibilità della città. Obiettivi specifici e azioni previste: Obiettivo 1. Vivibilità della città migliorare la vivibilità della città anche attraverso una riorganizzazione dei tempi e degli orari dei servizi pubblici e privati; Obiettivo 2. Traffico e mobilità contribuire alla riduzione della congestione da traffico e del conseguente inquinamento atmosferico ed acustico attraverso una più razionale distribuzione delle attività durante la giornata e attraverso l'eliminazione degli spostamenti inutili; Obiettivo 3. Opportunità ed efficienza coordinare gli orari delle attività e dei servizi nell'ottica di una città permanentemente attiva ed aperta; Obiettivo 4. Opportunità ed efficienza favorire l'accesso alle opportunità offerte dall'area obiettivo alle categorie più sensibili, in una logica di efficienza riferita in particolar modo alle esigenze delle donne nel loro ruolo di "doppia presenza". Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini in materia di uso del tempo ed accesso ai servizi e prevede una metodologia basata sulla progressiva concertazione, sull’assunzione di un'ottica territoriale allargata, sulla consapevolezza dell’importanza della dimensione di genere nelle politiche temporali. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento (presso la struttura dove ha sede la 31\ Circoscrizione Sud) e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica e progettazione. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata per la definizione del Piano dei tempi e degli spazi e di una serie di Progetti Pilota. DICEMBRE 2011 9 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS MANFREDONIA/FG Provincia: Foggia Ambito sociale di zona: Manfredonia Comune capofila: Manfredonia Comuni coinvolti: Manfredonia– Mattinata – Monte Sant’Angelo - Zapponeta Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Manfredonia Denominazione progetto: NON PERDIAMO TEMPO Finalità generale Promuovere l'accessibilità ai servizi pubblici, prevedendo il prolungamento e la flessibilità degli orari di scuole, trasporti e servizi alla persona, per aumentare le risorse disponibili a favorire Ia conciliazione quotidiana, offrendo maggiori opzioni di accesso ai servizi presenti sul territorio. Obiettivi specifici Obiettivo 1. favorire nuove politiche integrate territoriali, considerando i ritmi della vita sociale; Obiettivo 2. analizzare e conoscere i ritmi di vita prevalenti nell'ambito territoriale coinvolto; Obiettivo 3. favorire lo sviluppo di una rete di portatori di interesse e decisori, pubblici e privati, in grado di programmare e monitorare gli interventi temporali sul territorio; Obiettivo 4 facilitare l'accesso e la circolazione delle informazioni; Obiettivo 5 sperimentare azioni per migliorare le condizioni di accesso ai servizi pubblici e di cura; Obiettivo 6 riorganizzare e potenziare l'uso del trasporto pubblico urbano ed in particolare extraurbano per ridurre il traffico nelle ore di punta. Azioni previste Linea di azione 1 Ufficio dei Tempi e degli Spazi raccolta dati, indagini e sperimentazioni – networking – comunicazione - modellizzazione e individuazione degli interventi del Piano dei Tempi; Linea di azione 2 studi e ricerche analisi del contesto territoriale e ricognizione dei servizi e delle iniziative presenti - realizzazione di mappature degli orari e dell'accessibilità ai servizi, presso gli uffici pubblici e le associazioni e le organizzazioni territoriali – analisi della mobilità urbana ed extra-urbana e scolastica nello specifico; Linea di azione 4 networking "Tavoli di Concertazione Locale" per il coinvolgimento di tutte le Istituzioni, le Associazioni e gli Enti del territorio che si occuperanno di conciliazione, al fine di definire le sperimentazioni con modalità partecipative e stabilire protocolli d'intesa utili ad implementare le politiche di conciliazione in modo continuativo (Gruppi di lavoro tematici - Forum negoziali - Tavoli tecnici); Linea di azione 5 comunicazione e promozione dell'Ufficio dei Tempi e degli Spazi campagna informativa e di sensibilizzazione presso i cittadini - "opuscolo informativo” delle Attività dell'Ufficio e con informazioni utili (sede, telefono, fax, ecc.) per renderlo accessibile ai cittadini; "Atlante delle iniziative" promosse in formato informatizzato e cartaceo; Linea di azione 6 Call center numero verde attivo 24 ore su 24 ogni giorno della settimana, per acquisire informazioni sugli orari e sulle modalità di accesso ai diversi servizi presenti nel territorio; Linea di azione 7 servizio on line comunale e desk telematici a cura del Comune di Manfredonia in maniera da rendere fruibile la modulistica amministrativa utile. Metodologia per la realizzazione dello studio Lo studio prevede una metodologia ispirata alla collaborazione inter-istituzionale e al potenziamento del servizio pubblico, attraverso la realizzazione dei seguenti passaggi : coordinamento istituzionale con funzione politico/istituzionale, svolto dai Sindaci coinvolti al fine di programmare, indirizzare e coordinare gli interventi; istituzione dell’ Ufficio di Piano all'interno del quale verrà costituito l'Ufficio dei Tempi e degli Spazi, con il compito di attivare tavoli di confronto e sviluppo delle iniziative; redigere atti amministrativi ed accordi tra le parti coinvolte, coordinare gli operatori interni e di supporto per le attività sul campo; Assistenza tecnica come azione tecnico-programmatoria, svolta da esperti specializzati con il compito di avviare azioni sulla base dei dati raccolti e sull'emersione delle criticità. DICEMBRE 2011 10 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS SAN MARCO IN LAMIS/FG Provincia: Foggia Ambito sociale di zona: San Marco in Lamis Comune capofila: San Marco in Lamis Comuni coinvolti: Ufficio di Piano competente: ---Denominazione progetto: TempoRA' - il tempo e gli spazi per la solidaRietA’ Finalità generale Migliorare gli orari dei pubblici uffici e pubblici esercizi in rapporto alle esigenze delle famiglie, in particolar modo per quanto concerne la gestione dei bisogni dei minori e degli anziani minorile, con una specifica attenzione alla riorganizzazione dle trasporto pubblico. Obiettivi specifici Obiettivo 1. ridurre il traffico privato specie nelle ore di punta (San Giovanni Rotondo); Obiettivo 2. ridurre i livelli di inquinamento causati dalle emissioni di monossido di carbonio; Obiettivo 3. sviluppare il senso di solidarietà e di socializzazione tra le differenti fasce della Popolazione, considerando la presenza di soggetti deboli, come immigrati, anziani e minori; Obiettivo 4 ottimizzare le possibilità di accesso ai servizi: per tutte le categorie interessate, una differente articolazione degli orari di apertura e chiusura degli uffici pubblici; Azioni previste Linea di azione 1 Analisi studi e ricerche in rapporto al contesto territoriale e al fine di rilevare i fabbisogni e fare l'analisi organizzativa delle amministrazioni coinvolte; Linea di azione 2 Tavolo di concertazione costituzione del Tavolo di concertazione tra rappresentanti delle P.A. territoriali, delle associazioni sindacali e datoriali, dei cittadini, delle associazioni; Linea di azione 3 Protocolli di intesa elaborazione e sottoscrizione di protocolli tra amministrazioni pubbliche; privati e pubblici erogatori di servizi, imprese ed associazioni; Linea di azione 4 Banca del tempo costituzione di una banca del tempo dedicata agli orari degli uffici pubblici e dei trasporti; Linea di azione 5 Ufficio Tempi e Spazi definizione della struttura organizzativa e delle risorse dell’Ufficio tempi e spazi al fine di consentirne la costituzione presso il Comune di San Marco in Lamis, quale capo-fila; Linea di azione 6 Sperimentazioni iniziative innovative nella gestione dei tempi in tre settori differenti: commercio e pubblici esercizi, pubblica amministrazione e scuola; Linea di azione 7 Comunicazione comunicazione e diffusione territoriale delle azioni del PTTS presso amministrazioni pubbliche; soggetti privati e pubblici erogatori di servizi. Metodologia per la realizzazione dello studio Lo studio prevede l’adozione di un approccio bottom-up, attraverso la partecipazione diretta dei portatori di interesse e il progressivo riallineamento degli obiettivi previsti, sulla base delle azioni svolte. Lo studio prevede inoltre una attività di gestione basata sul coordinamento svolto dal Comune di San Marco in Lamis, attraverso un gruppo di coordinamento (Responsabile Ufficio di Piano - Rappresentante del Coordinamento istituzionale) sullo svolgimento di una azione continua di networking territoriale, il supporto di esperti esterni per le linee operative, sull’attività di monitoraggio e coordinamento. DICEMBRE 2011 11 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS SAN SEVERO/FG Provincia: Foggia Ambito sociale di zona: Alto Tavoliere Comune capofila: San Severo Comuni coinvolti: Apricena, Chieuti, Lesina, Poggio, Imperiale, San Paolo di Civitate, San Severo, Serracapriola, Torremaggiore Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di San Severo Denominazione progetto: TEMPO AMBITO Finalità generale La finalità generale consiste considerare la progettazione temporale utile a promuovere la cittadinanza attiva e l'etica della responsabilità, quindi rafforzare il ruolo della società civile, degli organismi di rappresentanza sindacale, degli utenti e delle professioni, valorizzare l'apporto innovativo del terzo settore, incentivare il coinvolgimento di soggetti privati nel progetto di costruzione di comunità solidali. Obiettivi specifici Obiettivo 1. orientare il modello culturale prevalente verso la condivisione dei tempi di cura familiare; Obiettivo 2. favorire la conciliazione dei tempi vita e lavoro in ottica di genere; Obiettivo 3. migliorare la fruibilità dei servizi p/p, orientandoli verso le esigenze della domanda; Obiettivo 4 fornire un vantaggio competitivo di conoscenza e gestione del territorio in ottica temporale; Azioni previste Linea di azione 1 o Analisi del rapporto tra domanda e offerta di servizi una mappatura dei servizi e delle opportunità presenti nel territorio per individuare le aree coperte, la qualità dell'incontro tra domanda e offerta di servizi sulla conciliazione; o Diffusione della cultura di genere campagna di sensibilizzazione e mobilitazione del territorio, mediante e.mailing e l’organizzazione di un Laboratorio di idee o di un Forum sulla conciliazione per ogni comune dell'ambito, al fine di creare le precondizioni per le policies conciliative; o Formazione alla responsabilità genitoriale condivisa attraverso interventi di accompagnamento, sostegno, partecipazione e facilitazione sulla condivisione del lavoro di cura e valorizzazione della figura del padre nella crescita dei figli – in particolare il Group Coaching, realizzato in quattro incontri distribuiti nel territorio dell'ambito; o Consulta delle Pari opportunità Tavolo di concertazione sulle Pari Opportunità allargato a tutti gli attori sociali partecipanti alle diverse consulte o comitati presenti nel territorio, per consentire la condivisione di obiettivi e strumenti e le condizioni di parità per il miglioramento dell'accessibilità ai servizi. Linea di azione 2 o Organizzazione del lavoro e conciliazione o Tavolo di concertazione trasversale mirato a realizzare accordi territoriali tra Enti locali, organizzazioni sindacali e imprenditoriali, sistema scolastico, Aziende Sanitarie Locali e consultori per azioni a sostegno della maternità e della paternità - Target destinatari: sindacati, associazioni di categoria, CCIM, enti locali; o Diffusione e informazione sugli strumenti di conciliazione vita e lavoro attraverso la realizzazione di un seminario informativo su norme, forme e servizi di conciliazione, rivolto ad operatori come: consulenti del lavoro, Sindacati, CTI, Informa-giovani. Linea di azione 3 o Modello di governo del tempo e dello spazio Ricerca qualitativa sulle esigenze e percezione dei bisogni sll'accessibilità dei servizi pubblici, riclassificazione e mappatura degli orari delle "agenzie specializzate", pubbliche e private presenti + Formazione alla sperimentazione di un nuovo modello di governo dei tempi dell'ambito che renda i servizi pubblici e privati più fruibili; o costruzione e gestione di una stabile rete per la definizione di un modello locale di governo del tempo e dello spazio attraverso l’organizzazione di focus group per tracciare gli indirizzi e le direttrici di azione per la razionalizzazione della distribuzione territoriale dei servizi e delle infrastrutture sociali e della relativa offerta temporale; o nuovi servizi telematici software e strumenti informatici utili ad agevolare la concertazione. Linea di azione 4 Istituzione dell' Ufficio dei Tempi all’interno delle pubbliche amministrazioni coinvolte, con il compito di coordinare e monitorare gli interventi previsti dalla pianificazione dei tempi e degli spazi nell’ambito territoriale. Metodologia per la realizzazione dello studio Lo studio prevede una metodologia orientata alla sensibilizzazione dei diversi portatori di interesse e alla conoscenza approfondita delle esigenze di conciliazione nel territorio coinvolto, con una attenzione specifica al sostegno delle pari opportunità di genere e alla costruzione del sistema di relazione locale. La visione dello SdF consiste nel vedere la conciliazione (soprattutto femminile) come tema strategico e trasversale rispetto al sistema economico, sociale e culturale della comunità locale e quindi di dare alla politiche di conciliazione il rango di politiche mirate allo sviluppo economico sostenibile. DICEMBRE 2011 12 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS TROIA/FG Provincia: Foggia Ambito sociale di zona: Troia Comune capofila: Troia Comuni coinvolti: Troia Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Troia Denominazione progetto: CON.TE. ovvero "CON TEmpo per noi" TEMPI E SPAZI PER CITTA' PARTECIPATE Finalità generale La finalità generale dello SdF consiste nel definire un asse importante del Piano costituito da azioni specifiche sui servizi sociali, socio assistenziali e sanitari e socio sanitari. Inoltre la vision dello Studio sostiene una rete "virtuosa" d’Ambito, mirata a guardare oltre i PSZ, così da creare nuove e specifiche opportunità di sviluppo sociale ed economico, in un ambiente con qualità di vita migliori e con più attenzione ai bisogni dei cittadini, al fine di rendere il territorio d’ambito capace di attrarre turismo ma anche di garantire condizioni stimolanti per chi vi abita e/o lavora. Obiettivi specifici Obiettivo 1. Coordinare i tempi di anziani e diversamente abili nella fruizione dei servizi sanitari; Obiettivo 2. Fornire attrezzature adeguate all’organizzazione dei tempi dei minori in rapporto alle loro esigenze di cura e scolastiche; Obiettivo 3. Fornire a lavoratori e lavoratrici una diversa articolazione degli orari dei servizi e degli esercizi pubblici soprattutto per la prima infanzia ed i minori; Obiettivo 4 Predisporre i seguenti 3 progetti pilota: Commercio e pubblici esercizi, Pubblica amministrazione; Tempi della scuola. Azioni previste Lo studio suddivide le azioni in due fasi successive: Prima fase Linea di azione 1 Costituzione dell'Ufficio dei Tempi e degli Spazi Linea di azione 2 Costituzione del Tavolo di concertazione Linea di azione 3 Realizzazione di analisi, studi e ricerche mirate sul contesto territoriale finalizzate alla rilevazione dei fabbisogni e all’analisi organizzativa degli enti coinvolti Linea di azione 4 Elaborazione dello studio di fattibilità Linea di azione 5 Comunicazione e diffusione dell'iniziativa Seconda fase Linea di azione 1 Messa a regime dell’Ufficio tempi Linea di azione 2 Miglioramento dei servizi delle amministrazioni pubbliche Linea di azione 3 Mappatura e riorganizzazione degli orari del commercio e dei pubblici esercizi Linea di azione 4 Rimodulazione e potenziamento degli orari dei servizi di trasporto pubblico locale Linea di azione 5 Desincronizzazione degli orari delle scuole e rimodulazione sulla base dei fabbisogni Linea di azione 6 Organizzazione dei servizi all’infanzia e ai minori sulla base del Piano dei tempi Linea di azione 7 attivazione della Banca CONTE - "CON TEmpo per noi" Metodologia per la realizzazione dello studio Lo studio prevede una metodologia articolata in un approccio di breve periodo e una strategia di medio e lungo periodo. L’approccio iniziale definisce le fasi di una progressiva concertazione inter-istituzionale. LA strategia di secondo livello definisce una serie di azioni mirate alla migliore fruibilità dei servizi e alla predisposizione di azioni partecipative bottom-up e di azioni di progressiva rimodulazione degli interventi. Lo Studio definisce e si propone di attuare soprattutto un percorso operativo legato ai fabbisogni del territorio che passa attraverso l’attività dell’Ufficio tempi e l’attivazione della Banca del tempo. DICEMBRE 2011 13 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS VICO DEL GARGANO/FG Provincia: Foggia Ambito sociale di zona: Distretto Socio Sanitario 53 ASL Foggia Comune capofila: Vico del Gargano Comuni coinvolti: Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Vico del Gargano Denominazione progetto: TEMPO COMUNE Finalità generale La finalità generale consiste nel rendere esigibili i diritti sociali e il diritto al benessere e alla dignità di tutti i cittadini e le cittadine pugliesi, attraverso la cittadinanza attiva e l'etica della responsabili, il ruolo della società civile negli organismi di rappresentanza sindacale, degli utenti, e delle professioni, l'apporto innovativo del terzo settore, il coinvolgimento di soggetti privati nel progetto di costruzione di comunità solidali. La vision dello studio consta nel rendere la conciliazione un tema strategico e trasversale al sistema economico, sociale e culturale della comunità locale e nel portare le politiche di conciliazione al rango di politiche di sviluppo economico sostenibile. Obiettivi specifici Obiettivo 1. Promuovere e sviluppare un nuovo modello culturale basato sulla condivisione dei tempi di cura e delle responsabilità domestiche e familiari, mediante una campagna di educazione alla conciliazione (forum, convegni, etc.), per far emergere le esigenze di conciliazione da soddisfare e favorire, così, il protagonismo e la partecipazione delle donne in ogni ambito e settore; Obiettivo 2. Aumentare la presenza delle donne tra la popolazione attiva, in cerca di occupazione, favorendo la conciliazione dei tempi vita/lavoro.; Obiettivo 3. Rendere funzionali gli orari dei trasporti all'organizzazione della vita dei singoli e delle famiglie; Obiettivo 4 Migliorare la fruibilità dei servizi pubblici e privati, orientandoli verso le esigenze della domanda e, quindi, migliorare la vivibilità del territorio e la qualità di vita dei cittadini; Obiettivo 5 Fornire un vantaggio competitivo di conoscenza del territorio, dei suoi tempi e spazi, mediante il coordinamento e il monitoraggio degli interventi e strumenti per la conciliazione, affidato all'ufficio dei tempi e degli spazi. Azioni previste Linea di azione 1 Condivisione dei tempi di cura Analisi della domanda/offerta di servizi sulla conciliazione Diffusione cultura di genere attraverso la creazione di un "laboratorio di idee" o l’apertura di 2 forum sulla conciliazione, al fine di creare le "pre-condizionl" per le policies conciliative Consulta per le Pari opportunità Tavolo di concertazione sulle Pari Opportunità, per condividere obiettivi e strumenti per migliorare l'accessibilità ai servizi e alle opportunità Linea di azione 2 Attivazione di nuovi servizi telematici per migliorare la fruibilità dei servizi pubblici e privati, nonché il sistema di gestione del tempo e dello spazio; Linea di azione 3 Istituzione di un Ufficio dei tempi e degli Spazi adeguato a garantire alla pubblica amministrazione un vantaggio competitivo di conoscenza e gestione nel governo del territorio. Metodologia per la realizzazione dello studio Lo studio prevede una metodologia ispirata sia alla declinazione in ottica di genere delle Pari Opportunità di accesso ai servizi e al mondo del lavoro, sia alla sincronizzazione pianificata di tutti i tempi per favorire un miglioramento complessivo della qualità della vita urbana, a partire dalla armonizzazione degli orari dei servizi pubblici e delle scuole rispetto all’organizzazione delle famiglie e dei singoli che abitano il territorio d’Ambito. In particolare lo studio si articola sulla apertura di una Consulta e sulla istituzione di un Ufficio tempi con compiti specifici di governance. DICEMBRE 2011 14 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS BARLETTA/BAT Provincia: Bat Ambito sociale di zona: n.p. Comune capofila: Barletta Comuni coinvolti: Barletta Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Barletta Denominazione progetto: SPAZI E TEMPI AL FUTURO Finalità generale La finalità generale dello SdF che deve essere consta nel miglioramento della mobilità scolastica alla quale afferiscono le seguenti aree di intervento migliorativo: a) supporto alle famiglie con figli minori in età prescolare e scolare (0-10); b) occupazione femminile; d) riduzione della congestione veicolare nei pressi delle scuole. Obiettivi specifici Obiettivo 1. soluzione della criticità di circolazione nei pressi delle scuole; Obiettivo 2. costruzione di politiche di sostegno alle famiglie per favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa. A tali obiettivi specifici si aggiunge l’obiettivo trasversale mirato alla formazione del personale della pubblica amministrazione in materia di politiche temporali. Azioni previste Linea di azione 1 Miglioramento della mobilità scolastica sperimentazione di modelli flessibili nelle modalità e negli orari di accesso alle strutture degli asili nido, scuole materne e delle scuole di infanzia; servizi aggiuntivi orientati a rendere più flessibile la permanenza dei bambini presso i centri di accoglienza Linea di azione 2 Realizzazione ufficio tempi e spazi e stesura del PTO all’interno della PA sulla base della realizzazione di corsi di formazione per il personale dell'Ufficio dei Tempi e degli Spazi. Metodologia per la realizzazione dello studio Lo studio prevede una metodologia costruita sulla progressiva articolazione della finalità generale in obiettivi specifici e quindi in azioni correlate fino a definire attività specifiche all’interno dei seguenti settori di intervento prioritario: mobilità, solidarietà sociale, lotta all'inquinamento, conciliazione, educazione al cambiamento, pianificazione territoriale. Lo studio prevede inoltre una organizzazione delle attività fondata sull’impiego di facilitatori per la partecipazione sociale (forum e focus-group) e dei partner istituzionali previsti dal Piano di zona, per consentire l’attuazione delle linee-guida previste dal Bando regionale: organizzazione di un sistema di governo delle politiche spazio -temporali attraverso l’istituzione di Ufficio dei Tempi e degli Spazi; conoscenza della realtà cittadina, dei vincoli e delle opportunità, attraverso l'analisi dei bisogni, l'individuazione degli obiettivi e dei destinatari delle azioni; predisposizione di interventi e di sperimentazioni mirate; meccanismi di attivazione dei soggetti sociali (associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, terzo settore, altri soggetti pubblici) in conformità con le forme di progettazione partecipata di cui al regolamento regionale n.4/2007; le risorse finanziare, umane e organizzative necessarie alla sostenibilità economica delle stesse; la strategia di comunicazione. DICEMBRE 2011 15 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS CANOSA DI PUGLIA/BAT Provincia: Bat Ambito sociale di zona: D.S.S. 3 ASL BAT Comune capofila: Canosa di Puglia Comuni coinvolti: Comuni di Canosa di Puglia - Minervino Murge - Spinazzola Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Canosa di Puglia Denominazione progetto: KRONOS E KAIROS Finalità generale La finalità generale dello studio consiste nel migliorare la qualità della vita delle famiglie nelle città di residenza. In questo senso, ad esempio, la previsione di un orario di apertura flessibile dei servizi pubblici o di misure di trasporto alternative (percorsi sicuri casa-scuola e misure per non-autosufficienti) sono finalizzati a garantire alle famiglie degli strumenti per conciliare le esigenze della vita familiare con quella professionale, secondo le indicazioni del Bando regionale. Obiettivi specifici Obiettivo 1. Migliorare la qualità della vita (ed in particolare delle attività legate all’organizzazione del tempo individuale e familiare); Obiettivo 2. Ottimizzare la fruizione dei servizi ai cittadini, soprattutto: implementare gli orari di apertura dei servizi pubblici, dei siti culturali ed archeologici, favorire la socializzazione dei cittadini, promuovere l'utilizzo del tempo libero e del tempo per sé delle donne, supportare le famiglie e le donne nel conciliare il lavoro di cura con le altre esigenze quotidiane ; Obiettivo 3 Tutela dei soggetti deboli, in particolare: diminuire l'inquinamento delle città, implementare l'utilizzo del trasporto pubblico urbano, specie per i soggetti deboli, diminuire la congestione veicolare, aumentare l’occupazione delle famiglie e supportare le famiglie e le donne nel conciliare il lavoro di cura con le altre esigenze. Azioni previste Linea di azione 1 Costituzione dell'ufficio dei tempi e degli spazi dell'ambito territoriale Formazione degli operatori – analisi dei fabbisogni e degli orientamenti dei cittadini – coordinamento della rete dei soggetti coinvolti nel piano - predisposizione e realizzazione di un Piano di comunicazione temporale; Linea di azione 2 Ottimizzazione della fruizione dei servizi ai cittadini istituzione della “Giornata del cittadino” ad orario unificato costituzione del gruppo di studio e di progettazione partecipata - rilevazione dei fabbisogni temporali della popolazione e conseguente stesura del piano di fattibilità - apertura degli uffici pubblici rispondente alle esigenze rilevate – campagna informativa; “il tempo dell’archeologia” Costituzione del Tavolo tecnico e progettazione partecipata – Rilevazione dei fabbisogni temporali della popolazione e stesura del piano di fattibilità - apertura "flessibile" dei siti archeologici – campagna informativa; Banca del tempo Animazione del territorio e progettazione partecipata – Costituzione e sperimentazione della banca del tempo - Redazione dello studio di fattibilità - Messa a regime dello Studio di fattibilità; Linea di azione 3 Azioni per la Tutela dei più deboli Percorsi casa-scuola Tavolo di coordinamento per la sperimentazione di servizi di trasporto innovativi anche per i diversamente abili Costituzione del Tavolo tecnico e progettazione partecipata - rilevazione dei fabbisogni della popolazione e stesura dello studio di fattibilità - individuazione dei servizi innovativi da sperimentare; Tagesmutter ( figura professionale con funzione di assistente domiciliare e per l’infanzia ) individuazione degli stakeholder e l’animazione - Studio di fattibilità per la definizione e la progettazione del percorso formativo – studio fattibilità per l’ individuazione della modalità del funzionamento dell’Albo – campagna informativa Organizzazione e attivazione del percorso formativo - Creazione dell'albo professionale. Metodologia per la realizzazione dello studio Lo studio prevede una metodologia articolata per fasi di attività parallele, tra loro correlate, che fanno capo al funzionamento dell’Ufficio dei tempi e degli spazi. Lo studio prevede inoltre l’adozione di un approccio partecipativo e comunicativo per la progettazione e quindi la realizzazione di tutte le fasi di attività. In linea con le indicazioni del Bando lo studio prevede anche la sperimentazione di azioni specifiche, come la “giornata del cittadino” e la banca del tempo. DICEMBRE 2011 16 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS MARGHERITA DI SAVOIA/BAT Provincia: Bat Ambito sociale di zona: D.S.S. 1 ASL BAT Comune capofila: Margherita di Savoia Comuni coinvolti: Margherita di Savoia - San Ferdinando di Puglia - Trinitapoli Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Margherita di Savoia Denominazione progetto: LA VITA IN TEMPO REALE Finalità generale La finalità generale dello SdF si fonda nell’esigenza territoriale di superare la criticità legata alle difficoltà del trasporto locale ed extraurbano così come all'accesso al servizi pubblici e di cura alla persona, quindi consta nel riequilibrare ed armonizzare gli orari del trasporto pubblico extra-urbano, dei servizi di pubblica utilità e di cura alla persona al fine di vivibilità e migliorare la qualità della vita. Obiettivi specifici Obiettivo 1. favorire lo sviluppo di nuove politiche integrate di intervento sul territorio che tengano conto dei ritmi di vita sociale; Obiettivo 2. Analizzare e conoscere i ritmi di vita dell'ambito; Obiettivo 3 Favorire lo sviluppo di una rete di soggetti pubblici e privati In grado di programmare e monitorare gli interventi sul territorio; Obiettivo 4 Facilitare l'accesso e la circolazione delle informazioni; Obiettivo 5 Sperimentare azioni per migliorare le condizioni di accesso ai servizi pubblici e di cura alla persona, riorganizzare e potenziare l'uso del trasporto pubblico urbano ed in articolare quello extraurbano per ridurre il traffico nelle ore di punta. Azioni previste Linea di azione 1 Ufficio tempi e Spazi Strutturazione del servizio e della funzione dell'Ufficio dei Tempi e degli Spazi osservatorio dei tempi: analisi, indagini, ricerche, raccolta di documentazione per focalizzare bisogni, fenomeni, cambiamenti - concertazione e lavoro di rete, attività di informazione e comunicazione per individuare soluzioni condivise, ipotesi di lavoro in un'ottica win-win - Laboratorio dei tempi: progetti e sperimentazioni per armonizzare tempi sociali e liberare tempi individuali. Modellizzazione e individuazione degli interventi da inserire nel Piano dei Tempi Linea di azione 2 Istituzione dell'osservatorio dei ritmi di vita dell'Ambito di Margherita di Savoia Mappatura degli Istituti scolastici pubblici e privati presenti nell'ambito (con indicazione della dislocazione scolastica, orari di entrata ed uscita, servizi di trasporto scolastico) - analisi dell'attuale assetto del principali percorsi casa-scuola, scuola-casa nel comune di Margherita di Savoia - Mappatura dei servizi di urbano ed extraurbano (con indicazione del numero di società di trasporto, orari di servizio percorsi - mappatura dei Servizi pubblici e di cui la persona presenti nel comune di Margherita di Savoia (con indicazione della dislocazione geografica, orari di apertura e chiusura, eventuali servizi on line per il cittadino); Linea di azione 3 Networking Costituzione Tavolo di Concertazione Locale composto dal gruppo inter-assessorile del comune di Margherita di Savoia e da attori pubblici e privati dell'Ambito - Stipula dei Protocolli d'Intesa - Creazione di un coordinamento settoriale dei soggetti pubblici e privati coinvolti (istituti scolastici di ogni ordine e grado, servizi postali, enti locali, etc. etc.) - Istituzione di un Tavolo di Coordinamento quale strumento permanente di confronto tecnico tra i gestori del trasporto pubblico su gomma e su ferro con il Coordinamento dell'Ufficio dei Tempi dell'ambito per la riorganizzazione degli orari in funzione delle esigenze di mobilità urbana ed extraurbana; Linea di azione 4 Promozione Ufficio Spazi e tempi informazione, comunicazione e sensibilizzazione Attività di promozione dell'Ufficio dei Tempi e degli Spazi - Realizzazione di conferenze stampa, manifesti, locandine, opuscoli, spot, ecc - Vademecum informativo - Desk informativi telematici - Accesso telematico alla modulistica e ai servizi comunali; Linea di azione 5 Sperimentazioni nel breve periodo: call center + servizio on line comunale – nel medio/lungo periodo: desk telematico "Risparmia tempo" + riorganizzazione e potenziamento del trasporto extraurbano. Metodologia per la realizzazione dello studio Lo studio prevede una metodologia articolata per fasi successive, dall’istituzione dell’Ufficio dei tempi e degli spazi, attraverso l’attivazione di un network pubblico/privato a sostegno dell’organizzazione, fino alla costruzione di un laboratorio mirato alla definizione di linee di governance temporali integrate con il piano urbanistico, i piani della mobilità, il piano d’area vasta. DICEMBRE 2011 17 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS TRANI/BAT Provincia: Bat Ambito sociale di zona: N.5 Comune capofila: Trani Comuni coinvolti: Trani - Bisceglie Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Trani Denominazione progetto: PIANO TERRITORIALE DEI TEMPI E DEGLI SPAZI DI TRANI E BISCEGLIE Finalità generale La finalità generale dello SdF che deve essere consta nel miglioramento della mobilità scolastica alla quale afferiscono le seguenti aree di intervento migliorativo: a) supporto alle famiglie con figli minori in età prescolare e scolare (0-10); b) occupazione femminile; d) riduzione della congestione veicolare nei pressi delle scuole. Obiettivi specifici Obiettivo 1. soluzione della criticità di circolazione nei pressi delle scuole; Obiettivo 2. costruzione di politiche di sostegno alle famiglie per favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa. A tali obiettivi specifici si aggiunge l’obiettivo trasversale mirato alla formazione del personale della pubblica amministrazione in materia di politiche temporali. Azioni previste Linea di azione 1 Miglioramento della mobilità scolastica sperimentazione di modelli flessibili nelle modalità e negli orari di accesso alle strutture degli asili nido, scuole materne e delle scuole di infanzia; servizi aggiuntivi orientati a rendere più flessibile la permanenza dei bambini presso i centri di accoglienza Linea di azione 2 Realizzazione ufficio tempi e spazi e stesura del PTO all’interno della PA sulla base della realizzazione di corsi di formazione per il personale dell'Ufficio dei Tempi e degli Spazi. Metodologia per la realizzazione dello studio Lo studio prevede una metodologia costruita sulla progressiva articolazione della finalità generale in obiettivi specifici e quindi in azioni correlate fino a definire attività specifiche all’interno dei seguenti settori di intervento prioritario: mobilità, solidarietà sociale, lotta all'inquinamento, conciliazione, educazione al cambiamento, pianificazione territoriale. Lo studio prevede inoltre una organizzazione delle attività fondata sull’impiego di facilitatori per la partecipazione sociale (forum e focus-group) e dei partner istituzionali previsti dal Piano di zona, per consentire l’attuazione delle linee-guida previste dal Bando regionale: organizzazione di un sistema di governo delle politiche spazio -temporali attraverso l’istituzione di Ufficio dei Tempi e degli Spazi; conoscenza della realtà cittadina, dei vincoli e delle opportunità, attraverso l'analisi dei bisogni, l'individuazione degli obiettivi e dei destinatari delle azioni; predisposizione di interventi e di sperimentazioni mirate; meccanismi di attivazione dei soggetti sociali (associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, terzo settore, altri soggetti pubblici) in conformità con le forme di progettazione partecipata di cui al regolamento regionale n.4/2007; le risorse finanziare, umane e organizzative necessarie alla sostenibilità economica delle stesse; la strategia di comunicazione. DICEMBRE 2011 18 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS ALTAMURA/BA Provincia: Bari Ambito sociale di zona: Altamura Comune capofila: Altamura Comuni coinvolti: Altamura, Gravina, Poggiorsini, Santeramo in Colle Ufficio di Piano competente: Altamura Denominazione progetto: PROGETTO PER STUDIO DI FATTIBILITÀ PER IL PIANO TERRITORIALE DEI TEMPI E DEGLI SPAZI DELL’AMBITO DI ALTAMURA Finalità generale: Stabilire un percorso di programmazione e gestione integrata delle politiche urbane temporali per rispondere a una nuova domanda di servizi e attrezzamento degli spazi pubblici, in considerazione delle nuove esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie e la condivisione del lavoro di cura familiare tra uomini e donne. Obiettivi generali: non sono formulati Azioni previste: Obiettivo 1. Area della Mobilità Incentivazione del Car Pooling per i tragitti casa-scuola Realizzazione Pedibus nei tragitti casa-scuola Obiettivo 2. Area della Genitorialità Tempo pre-post scuola. Anticipo e prolungamento dell’apertura delle sedi scolastiche per migliorare la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro dei genitori. Servizio di Baby Parking, attraverso l’attivazione di un numero verde per la richiesta di servizio di assistenza per genitori lavoratori. Obiettivo 3. Area dell’inclusione e della semplificazione Creazione di una Banca del tempo multietnica Istituzione della "giornata del cittadino" un giorno della settimana, prevedendo, nell'arco di questa, un’estensione degli orari dei pubblici servizi Creazione di un numero unico al servizio dei cittadini per le informazioni di carattere burocratico di competenza comunale Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi. Lo studio di fattibilità sarà redatto da professionisti esterni. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata (consulta) per la definizione del Piano dei tempi e degli spazi. DICEMBRE 2011 19 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS BARI/BA Provincia: Bari Ambito sociale di zona: ATS9 - Bari Comune capofila: Bari Comuni coinvolti: ufficio di piano competente: Ufficio di Piano di Zona del Comune di Bari Denominazione progetto: ABITARE I TEMPI E GLI SPAZI DELLA CITTA’ DI BARI Finalità generale: razionalizzazione dell’organizzazione dei tempi e degli spazi della città capoluogo, armonizzandoli con quelli delle 31 città dell’area metropolitana, stabilendo quadri di coerenza con la Pianificazione strategica di Area Vasta e il Piano Urbano della Mobilità, secondo il principio trasversale delle pari opportunità Obiettivi specifici: Obiettivo 1. Promuovere la mobilità sostenibile ed una maggiore accessibilità urbana Obiettivo 2. Promuovere la conciliazione dei tempi di vita, di lavoro e per sé Obiettivo 3. Incrementare l’accessibilità ai servizi di interesse generale Obiettivo 4- Migliorare la fruizione degli spazi pubblici Obiettivo 5 - Monitorare e formare le cittadinanze e i dipendenti della PA Azioni previste: Obiettivo 1. Promuovere la mobilità sostenibile ed una maggiore accessibilità urbana Istituzione di una tariffazione unica e oraria per tutti i mezzi di trasporto pubblico al fine di semplificare/incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico da parte degli utenti (ferro-gommabici) e na tessera studenti con scontistica. Attivazione di servizi speciali su gomma di trasporto per disabili motori e on-demand per anziani e donne. Attivazione 3 postazioni di car-sharing e 2 di car-pooling distribuite sulle 9 circoscrizioni di Bari Istituzione di un terminal per gli autobus di linea extraurbana dotato di servizi e confort Rafforzamento della rete ciclopedonale in tutta l’area urbana Rafforzamento e riorganizzazione del trasporto scolastico intraurbano Sostituzione di tutti i veicoli pubblici di trasporto a petrolio con mezzi elettrici e/o a idrogeno Azioni di greening presso le principali arterie viarie della città Obiettivo 2. Promuovere la conciliazione dei tempi di vita, di lavoro e per sé Realizzazione di nuovi asilo nido comunali e attivazione di partnership pubblico-private e sistemi di convenzione Incentivazione per la creazione di nuove Banche del Tempo, start up di iniziative di micronidi su scala di quartiere e esperimenti di home-schooling con docenti, educatori e formatori professionali Attività di formazione e certificazione ai fini della costituzione di un Albo dei professionisti della cura domestica rivolti principalmente ad anziani e disabili gravi Incentivazione di forme di assistenza socio-sanitaria tese alla de-ospedalizzazione e all’incremento di cure domiciliari Attivazione di canali informatici di e-government per l’erogazione di servizi e documentazione amministrativa on-line Riorganizzazione degli orari del commercio e della grande distribuzione, in funzione di quartiere e dei tempi del consumo (es. orario continuato, h24) Obiettivo 3. Incrementare l’accessibilità ai servizi di interesse generale Formazione e riorganizzazione dei dipendenti pubblici al fine di promuovere e incentivare la flessibilità di tempi e orari entro la PA Istituzione della "giornata del cittadino" un giorno della settimana, prevedendo, nell'arco di questa, un’estensione degli orari dei pubblici servizi Attivazione di protocolli d’intesa con biblioteche, musei, cinema e contenitori culturali per favorire, attraverso una riorganizzazione programmatica degli orari, la fruizione dei luoghi a categorie di cittadini target individuati attraverso analisi approfondite Attivazione di protocolli d’intesa con associazioni dei commercianti, delle banche e con le Poste Italiane, per favorire, attraverso una riorganizzazione programmatica degli orari, su scala di quartiere, la fruizione dei luoghi a categorie di cittadini target individuati attraverso analisi approfondite Promozione di attività culturali, formative e socializzanti entro le strutture sportive e scolastiche in orari pomeridiani e serali anche attraverso il sostegno delle circoscrizioni 1/2 DICEMBRE 2011 20 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Obiettivo 4- Migliorare la fruizione degli spazi pubblici Formazione ed attivazione di gruppi di lavoro di progettazione partecipata, su scala di quartiere, per elaborare proposte all’Amministrazione di maggiore vivibilità degli spazi pubblici Attivazione di Urban Centre che abbia il compito di monitorare la qualità urbana ed elaborare strategie urbanistiche ed architettoniche idonee a promuovere una migliore qualità della vita nello spazio urbano. Attivazione di un sistema informativo di ‘Crime mapping’, attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa di collaborazione tra Comune, Prefettura e Questura Formazione e riorganizzazione delle risorse umane dispiegate su scala urbana ed impegnate sui temi della sicurezza e della prevenzione Installazione di nuove postazioni di videosorveglianza ed incremento dell'illuminazione nelle piazze, aree a verde, centri storici e aree industriali e commerciali. Obiettivo 5 - Monitorare e formare le cittadinanze e i dipendenti della PA istituire un Ufficio del Piano Territoriale dei Tempi e degli Spazi interno all’Amministrazione con funzioni di programmazione pluriennale Realizzazione di una crono-mappatura dinamica della Città ospitata su di un portale cittadino che informi e stimoli un dibattito consapevole sul tema della fruizione piena dei contesti urbani Realizzazione di percorsi formativi per i dipendenti della PA e per tutti i soggetti interessati a contribuire al migliore conseguimento degli obiettivi contenuti nel PTTS Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni effettuata in sede di Pianificazione di Area Vasta e Piano Urbano della mobilità, e si pone in continuità con tali strumenti. Sono previste rilevazioni specifiche dei fabbisogni alla scala di quartiere. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica e progettazione; la realizzazione di una crono mappatura dinamica della città, di un sito web e attività di formazione delle risorse umane impegnate nella PA. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata per la definizione del Piano dei tempi e degli spazi, la stipula di patti e protocolli con soggetti pubblici e privati e una serie di Progetti Pilota. 2/2 DICEMBRE 2011 21 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS BITONTO/BA Provincia: Bari Ambito sociale di zona: Comune capofila: Bitonto Comuni coinvolti: Bitonto, Palo del Colle Ufficio di piano competente: Ufficio SUAP- Ufficio Sportello Unico e Fondi Strutturali- Comune di Bitonto Denominazione progetto: CRONOS – PIANO DEI TEMPI E DEGLI SPAZI DELL’AMBITO TERRITORIALE BITONTO-PALO DEL COLLE Finalità generale: : razionalizzazione dell’organizzazione dei tempi e degli spazi della città, armonizzandoli con quelli delle 31 città dell’area metropolitana, stabilendo quadri di coerenza con la Pianificazione strategica di Area Vasta e il Piano Urbano della Mobilità, secondo il principio delle pari opportunità Obiettivi specifici: Obiettivo 1. Garantire il diritto alla mobilità, soprattutto per le parti deboli della società Obiettivo 2. Promuovere la conciliazione dei tempi di vita, con particolare attenzione rivolta alle donne e alle giovani famiglie Obiettivo 3. Incrementare l’accessibilità ai servizi pubblici essenziali Azioni previste: Obiettivo 1. Garantire il diritto alla mobilità, soprattutto per le parti deboli della società Analisi mirata all’individuazione dei flussi di persone, in particolare quelli delle fasce deboli, per l’elaborazione di proposte relative all’integrazione dei sistemi di trasporto pubblico al fine di semplificarne/ incentivarne l’utilizzo e definire agevolazioni per categorie particolari di utenti (studenti, pendolari, disabili). Analisi mirata all’individuazione dei fabbisogni di mobilità privata, per l’elaborazione di proposte tese ad incrementare l’efficienza dei trasporti individuali alternativi all’automobile. Le proposte potranno riguardare: l’individuazione di aree per parcheggi di scambio alla periferia della città, l’attivazione di servizi di car-sharing e di car-pooling per la riduzione dei flussi in entrata e in uscita, la definizione di percorsi ciclopedonali in ambito urbano Obiettivo 2. Promuovere la conciliazione dei tempi di vita, con particolare attenzione rivolta alle donne e alle giovani famiglie Analisi mirata all’individuazione dei fabbisogno di servizi alle persone e in particolare di posti-bambino per la definizione di un intervento pluriennale a sostegno delle giovani famiglie che preveda la progettazione di asili nido comunali e la promozione di progetti pilota di micronidi domestici e home-schooling. Analisi della domanda effettiva di servizi privati su scala urbana, al fine di valutare la possibilità di riorganizzazione degli orari di apertura al pubblico degli esercizi commerciali. Analisi delle potenzialità di una Banca del Tempo, delle sue modalità di attuazione e dei vantaggi per i cittadini. Obiettivo 3. Incrementare l’accessibilità ai servizi pubblici essenziali Valutazione di soluzioni di e-government, per l’erogazione in remoto di pubblici servizi Analisi delle esigenze dei cittadini rispetto agli orari di accesso ai servizi pubblici (uffici pubblici, biblioteche, musei, cinema, contenitori culturali, presidi socio sanitari) al fine di riorganizzarne i tempi di accesso. Metodologie per la realizzazione dello studio: Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini in materia di mobilità, uso del tempo ed accesso ai servizi Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica e progettazione. Lo studio prevede di avviare una serie di rilevazioni di fabbisogni preliminari alla definizione del Piano dei tempi e degli spazi e di Progetti Pilota. DICEMBRE 2011 22 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS CONVERSANO/BA Provincia: Bari Ambito sociale di zona: Comune capofila: Conversano Comuni coinvolti: Conversano, Monopoli, Polignano a Mare Ufficio di piano competente: Ufficio di piano-Comune di Conversano Denominazione progetto: IL TEMPO RI-TROVATO Finalità generale: Costruzione di uno strumento operativo per promuovere l’armonizzazione dei tempi e degli spazi della città, mirato a migliorare della qualità della vita dei cittadini e favorire le pari opportunità. Obiettivi specifici: Obiettivo 1. Rendere funzionali gli orari della città all'organizzazione della vita dei singoli e delle famiglie. Obiettivo 2. decongestionare il traffico e rendere giù vivibile lo spazio urbano in tutte le ore della giornata ed i periodi dell’anno, dedicando un’attenzione ai soggetti sociali più sfavoriti dalla congestione dei tempi urbani (bambini, anziani, disabili, ecc,) Azioni previste: Obiettivo 1. Migliorare la qualità della vita attraverso la riduzione della congestione veicolare e del traffico privato Disincronizzazione degli orari di ingresso e uscita delle scuole, la realizzazione di percorsi pedonali protetti dedicati ai bambini e di Piedibus. Sperimentazioni di modelli di adattamento dei trasporti pubblici alle esigenze dell’utenza (trasporto urbano a chiamata e aumento delle corse urbane in concomitanza con eventi di particolare rilevanza, implementazione delle corse extraurbane tra i comuni dell’ambito in modo da rendere sovra comunale la possibilità di fruire dei servizi all’infanzia) Obiettivo 2. Migliorare l’accessibilità dei servizi cittadini mediante l’ottimizzazione della fruizione degli uffici pubblici e dei servizi per l’infanzia Banca dati degli orari degli sportelli di pubblica rilevanza e studio della fattibilità di forme di differenziazione oraria degli sportelli di pubblica rilevanza Indagine sui servizi dedicati all’infanzia e sul fabbisogno di tempo conciliato da parte degli utenti, attivazione di un tavolo di concertazione aperto agli erogatori pubblici e privati dei servizi per una co-progettazione di forme di flessibilità oraria e formulazione di ipotesi di modalità innovative di erogazione dello stesso. Previsione in via sperimentale di un voucher per acquisto di servizi (baby sitting) per donne sole con figli Obiettivo 3. Creazione dell’ufficio “Tempi e Spazi” Creazione di un ufficio “tempi e spazi” e potenziamento di professionalità dedicate alla promozione e attuazione del Piano tra gli operatori delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso corsi di formazione per il personale degli uffici UTS. Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini in materia di uso del tempo ed accesso ai servizi e dall’attivazione dei soggetti sociali, per la definizione di azioni mirate. Prevede una metodologia basata sulla progressiva concertazione, sulla consapevolezza dell’importanza della dimensione di genere nelle politiche temporali. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica e progettazione. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata (Laboratori di co-progettazione e Gruppo di coordinamento per i tempi della città) per la definizione del Piano dei tempi e degli spazi e di una serie di Progetti Pilota. DICEMBRE 2011 23 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS CORATO/BA Provincia: Bari Ambito sociale di zona: Comune capofila: Corato Comuni coinvolti: Corato, Ruvo di Puglia, Terlizzi Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano Corato Denominazione progetto: PROGETTI PER STUDI DI FATTIBILITA’ PER IL PIANO TERRITORIALE DEI TEMPI E DEGLI SPAZI Finalità generale Miglioramento della mobilità scolastica, in particolare nell’ottica della conciliazione dei tempi di cura familiare. Obiettivi specifici: Obiettivo 1. Miglioramento della mobilità scolastica Obiettivo 2. Costruzione di politiche di sostegno alle famiglie per favorire la conciliazione fra vita familiare e lavorativa Azioni previste: Obiettivo 1. Miglioramento della mobilità scolastica Sperimentazione di modelli flessibili nelle modalità e negli orari di accesso alle strutture degli asili nido e delle scuole di infanzia Servizi aggiuntivi orientati a rendere più flessibile la permanenza dei bambini presso i centri di accoglienza Obiettivo 2. Realizzazione Ufficio Tempi e Spazi e stesura del PTO Corsi di formazione per il personale dell’UTS Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini relativamente al tema della mobilità scolastica. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica e progettazione. Lo studio prevede di avviare un percorso di coinvolgimento limitato alle scuole per la definizione delle azioni da mettere in campo nel Piano dei tempi e degli spazi DICEMBRE 2011 24 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS GIOIA DEL COLLE/BA Provincia: Bari Ambito sociale di zona: Comune capofila: Gioia del Colle Comuni coinvolti: Gioia del Colle, Casamassima, Turi, Sammichele di Bari Ufficio di piano competente: Gioia del Colle Denominazione progetto: IL TEMPO LIBERATO Finalità generale: Costruzione di uno strumento operativo per promuovere una fase di dialogo al fine di porre nell’agenda politica dei comuni la centralità del tema dell’armonizzazione dei tempi, migliorare l’uso del tempo personale, la conciliabilità dei diversi tempi di vita, l’accessibilità ai luoghi e ai servizi della città, l’architettura dello spazio pubblico e la sua sicurezza, sviluppando un approccio di genere nella programmazione e nell’iniziativa locale. Obiettivi specifici: Obiettivo 1: Orari dei servizi pubblici e privati: modalità e strumenti per agevolare l’accesso e l’utilizzo dei servizi cittadini per aumentare le opportunità di scelta delle persone in merito alla gestione del tempo, con particolare attenzione ai nuovi tempi di lavoro ed alla specifica situazione delle fasce sociali più deboli; Obiettivo 2: Mobilità urbana sostenibile: interventi e strumenti per migliorare le condizioni di mobilità degli abitanti, decongestionando il traffico, rendendo fruibile lo spazio urbano e migliorando la qualità ambientale, con specifica attenzione all’impatto della mobilità scolastica e all’incentivazione della mobilità lenta e dei percorsi protetti casa-scuola. Azioni previste: Obiettivo 1. Ottimizzare e migliorare l’accessibilità dei servizi pubblici e dei servizi per l’infanzia Orientare gli orari e le modalità organizzative della pubblica amministrazione alle esigenze del cittadino Sperimentare forme di flessibilità oraria dei servizi dedicati all’infanzia e modalità innovative per l’erogazione degli stessi. Obiettivo 2. Riduzione congestione veicolare Piani Spostamento casa-scuola (PSCS) e casa-lavoro (PSCL), per la promozione di soluzioni alternative all’auto privata. Obiettivo 3. Creazione dell’ufficio “Tempi e Spazi” Creazione di un ufficio “tempi e spazi” e potenziamento di professionalità dedicate alla promozione e attuazione del Piano tra gli operatori delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso corsi di formazione per il personale degli uffici UTS. Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini in materia di uso del tempo ed accesso ai servizi e prevede una metodologia basata sulla progressiva concertazione e sulla consapevolezza dell’importanza della dimensione di genere nelle politiche temporali. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica e progettazione. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata per la definizione del Piano dei tempi e degli spazi e di una serie di Progetti Pilota. DICEMBRE 2011 25 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS MODUGNO/BA Provincia: Bari Ambito sociale di zona: Comune capofila: Modugno Comuni coinvolti: Modugno, Bitetto, Bitritto Ufficio di piano competente: Modugno Denominazione progetto: IL TEMPO E’ …SALUTE! Finalità generale: Organizzazione dei servizi in maniera integrata per facilitarne l’accesso e la fruibilità e innalzare i livelli di qualità della vita sul territorio. Obiettivi generali: non presenti Azioni previste: Obiettivo 1. - - Razionalizzare il servizio di trasporto pubblico urbano attraverso uno studio preliminare sul funzionamento dei servizi Ridisegnare il modello del servizio di trasporto sociale sulla base delle esigenze di socialità e non solo di cura introducendo il sistema di chiamata finalizzato alla fruizione di spazi di socializzazione attraverso un’indagine conoscitiva preliminare sui bisogni di vita. Promuovere interventi di modifica degli strumenti regolamentari in materia urbanistica, introducendo elementi di riconduzione della pianificazione delle aree destinate a servizi a reali esigenze espresse dal territorio e contenute nel PSZ Obiettivo 2. Rimodulare i tempi di accesso ai servizi comunali attraverso una rivisitazione degli strumenti regolamentari in materia al fine di facilitare l’accesso ed aumentare i livelli di fruibilità e sviluppare sistemi tecnologici che favoriscano l’accesso ai sevizi per via telematica e costruire una rete diffusa di punti di accesso ai servizi al fine di evitare la necessità dell’uso di mezzi di trasporto privati. Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio non prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, bensì utilizza l’Ufficio di Piano dell’Ambito, allargato ai partenariato sociale e ai responsabili degli uffici urbanistici degli altri comuni. DICEMBRE 2011 26 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS PUTIGNANO/BA Provincia: Bari Ambito sociale di zona: Comune capofila: Putignano Comuni coinvolti: Putignano, Alberobello, Castellana, Locorotondo, Noci Ufficio di piano competente: Ufficio di Piano- Comune di Putignano Denominazione progetto: TIC TAC-TEMPI IN COMUNE TEMPO AI CITTADINI Finalità generale: Miglioramento complessivo dell’offerta di servizi, della capacità dell’Ente pubblico di informare il territorio circa la qualità/quantità e la modalità di accesso agli stessi. Garantire l’accessibilità alle informazioni, ai servizi, alla conciliazione. Obiettivi specifici: Obiettivo 1. Raccordare le funzioni di accesso (sportello sociale), pianificazione (ufficio di piano), gestione (azienda pubblica di servizi alla persona) e controllo (uffici comunali); Obiettivo 2. Realizzare un sistema informativo che metta in rete gli sportelli sociali e gli altri servizi del territorio; Obiettivo 3. Rilevare la qualità percepita per i servizi erogati dai Comuni; Obiettivo 4. Sostenere e promuovere forme di partecipazione attiva; Obiettivo 5. Facilitare momenti d’incontro, scambio, confronto e relazione che producono risultati importanti nella costruzione/consolidamento delle forme di appartenenza alla comunità e possono rappresentare una comunione di intenti molto forte alla realizzazione di azioni e strumenti in grado di armonizzare al meglio i tempi di vita e di lavoro, nonché quelli degli uffici pubblici e privati, oltre ad incentivare ed a promuovere città amiche dell’infanzia e dell’adolescenza, tenendo in conto anche gli effetti del traffico e l'inquinamento. Azioni previste: Obiettivo 1. Sensibilizzare e garantire l’accessibilità delle informazioni e dei servizi Coinvolgimento delle strutture istituzionali per programmare un’integrazione tra gli enti erogatori di servizi; attivazione di forum/consulta delle associazioni come luogo di informazione ed elaborazione di proposte; mappatura degli orari dei servizi fruibile dai cittadini, sperimentazione del progetto “Orari in rete” e redazione di una “Giuda dei servizi al cittadino” Sperimentazione di forme di differenziazione oraria e forme alternative di trasporto e viabilità per aumentare l’accessibilità degli uffici pubblici; sperimentazione della “Giornata del cittadino” Obiettivo 2. Ottimizzare la fruizione dei servizi cittadini Sperimentazione di forme autogestite di micro-trasporto scolastico e di forme di flessibilità nelle modalità di attuazione del servizio e negli orari di erogazione dello stesso; incentivare modalità innovative di assistenza all’infanzia (nido condominiale, servizio a chiamata, centri giochi estivi)S Obiettivo 3. Creazione dell’ufficio “Tempi e Spazi” Creazione di un ufficio “tempi e spazi” e potenziamento di professionalità dedicate alla promozione e attuazione del Piano tra gli operatori delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso corsi di formazione per il personale degli uffici UTS. Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini in materia di uso del tempo ed accesso ai servizi (in particolare, è stato realizzato un workshop “ Politiche di genere e conciliazione dei tempi di vita-lavoro”) e prevede una metodologia basata sulla progressiva concertazione, sull’assunzione di un'ottica territoriale allargata, sulla consapevolezza dell’importanza della dimensione di genere nelle politiche temporali. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica e progettazione. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata per la definizione del Piano dei tempi e degli spazi e di una serie di Progetti Pilota. DICEMBRE 2011 27 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS TRIGGIANO/BA Provincia: Bari Ambito sociale di zona: Comune capofila: Triggiano Comuni coinvolti: Triggiano, Adelfia, Capurso, Cellamare, Valenzano Ufficio di piano competente: Triggiano Denominazione progetto: TxT – TEMPO PER TUTTI Finalità generale: Il piano come occasione di sensibilizzazione e partecipazione sul tema dell’armonizzazione degli orari e dei tempi e sull’idea di città accogliente, sviluppando un approccio di genere nella programmazione e nell’iniziativa locale. Obiettivi specifici: Obiettivo 1. Orari dei servizi pubblici e privati: modalità e strumenti per favorire I'accesso e l’utilizzo dei servizi cittadini in relazione alle differenti esigenze di vita quotidiana delle persone, con attenzione specifica ai nuovi tempi di lavoro ed alla specifica situazione delle fasce sociali più deboli; non trascurando peraltro, la possibilità di rivitalizzare le aree urbane e migliorare la capacità attrattiva delle nostre città Obiettivo 2. Mobilità urbana sostenibile: interventi e strumenti per migliorare le condizioni di mobilità degli abitanti, la viabilità cittadina e la qualità ambientale, con specifica attenzione al|'impatto della mobilità scolastica e all'incentivazione della mobilità lenta e dei percorsi protetti casa-scuola. Azioni previste: Obiettivo 1. Fruizione dei servizi pubblici Sperimentare la modifica degli orari degli esercizi commerciali per venire incontro a differenti esigenze dell’utenza e per rivitalizzare aree urbane. Orientare gli orari e le modalità organizzative della Pubblica Amministrazione alle esigenze del cittadino Obiettivo 2. Riduzione della congestione veicolare Analisi della domanda di mobilità delle utenze deboli, per l’individuazione di soluzioni alternative all’auto privata nei tragitti casa-scuola, casa-lavoro; Individuazione di misure di Mobility Management Comunicazione e sensibilizzazione sui temi della mobilità sostenibile, anche con modalità interattive; elaborazione di un marchio per le attività dell’ufficio Obiettivo 3. Creazione dell’ufficio “Tempi e Spazi” Creazione di un ufficio “tempi e spazi” e potenziamento di professionalità dedicate alla promozione e attuazione del Piano tra gli operatori delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso corsi di formazione per il personale degli uffici UTS. Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini in materia di uso del tempo ed accesso ai servizi e prevede una metodologia basata sulla progressiva concertazione e sulla consapevolezza dell’importanza della dimensione di genere nelle politiche temporali. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica e progettazione. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata per la definizione del Piano dei tempi e degli spazi e di una serie di Progetti Pilota. DICEMBRE 2011 28 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS FRANCAVILLA FONTANA/BR Provincia: Brindisi Ambito sociale di zona: BR ATS-3 Comune capofila: Francavilla Fontana Comuni coinvolti: Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Carovigno, Oria, Villa Castelli, Sammichele Salentino Ufficio di piano competente: Francavilla Fontana Denominazione progetto: A.S.VI.T. – ANIMARE LO SPAZIO PER VIVERE IL TEMPO Finalità generale: Migliorare la qualità della vita degli abitanti dell’Ambito, mirando a rendere quest’ultimo un ambiente più accogliente e sostenibile, in cui sia possibile armonizzare i tempi, fruire degli spazi, dei servizi e delle relazioni sociali, accrescere il dialogo e la comunicazione, con particolare attenzione ai soggetti più deboli, anche attraverso interventi volti a riqualificare e rivitalizzare gli spazi pubblici. Obiettivi specifici: Obiettivo 1. Area Inclusione sociale, promuovere le pari opportunità e includere quanti si trovino ai margini delle comunità territoriali; in particolare incrementare gli attuali fruitori dei servizi sociali - pubblici e privati - erogati dall’Ambito territoriale ed inseriti nel Piano sociale di Zona, anche attraverso un eventuale riordino degli attuali orari di apertura/erogazione; contribuire al superamento delle barriere architettoniche che limitano la libertà di mobilità ed accesso al diversamente abili ed alle mamme con bimbi in carrozzina. Obiettivo 2. Area ‘mobilità lenta e sostenibile’, per diffondere una nuova cultura della mobilità a basso impatto ambientale; incentivare la pratica della mobilità lenta e sostenibile creando le condizioni per il potenziamento della viabilità ciclabile e contribuendo, per tale via, al miglioramento della viabilità e della qualità ambientale. Obiettivo 3. Area ‘rivitalizzazione sociale dei contesti urbani', per favorire nuovi circuiti di socialità intensificando I'utilizzo, promuovendo la multifunzionalità e potenziando la fruibilità di alcuni spazi pubblici ; Obiettivo 4. Area ‘offerta turistico-culturale’, per potenziare e razionalizzare l’offerta e le occasioni di fruizione del patrimonio culturale e identitario del territorio, attraverso un riordino degli attuali orari di apertura del ‘luoghi della cultura' e dei punti di Informazione turistica. Obiettivo 5. Area ‘cittadinanza attiva' promuovere un maggiore uso del tempo individuale per fini di interesse collettivo, attraverso la sperimentazione mirata e la realizzazione di progetti-pilota. Obiettivi sintetici e azioni previste: Obiettivo 1. Organizzazione di un sistema di governo delle politiche spazio-temporali Istituzione dell’Ufficio dei Tempi e degli spazi Formazione del personale dell’UTS interno alle Amministrazioni Obiettivo 2. Promozione dell’inclusione sociale Censimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici Riordino orari dei servizi sociali pubblici e privati e microsperimentazioni di rimodulazione oraria Obiettivo 3. Diffusione della mobilità lenta e sostenibile Potenziamento della viabilità ciclabile, redazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di piste ciclabili e iniziative sperimentali per l’installazione di postazioni di bici a noleggio; confronto con le associazioni per la co-progettazione di iniziative per la diffusione della mobilità lenta e sostenibile Obiettivo 4. Rivitalizzazione sociale dei contesti urbani Piano di animazione degli spazi urbani. Inventario degli spazi urbani scarsamente “vissuti” e potenzialmente “rivitalizzabili” e progettazione di interventi di animazione di alcuni spazi urbani volti a favorire i circuiti di socialità, in concertazione con le associazioni del territorio. Studio di fattibilità relativo al possibile utilizzo degli spazi scolastici per lo svolgimento di attività socio-culturali. 1/2 DICEMBRE 2011 29 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Obiettivo 5. Potenziamento e razionalizzazione dell’offerta culturale Riordino del piano degli orari dei luoghi della cultura e dei punti di informazione turistica Obiettivo 6. Promozione della cittadinanza attiva Promozione sociale del tempo individuale attraverso la progettazione di sperimentazioni di “volontariato leggero” nel campo sociale, culturale e ambientale (adozione di monumenti o aree verdi da parte di scuole e cittadini) Obiettivo 7. Diffusione e comunicazione dei risultati del progetto Divulgazione dello studio di fattibilità per il PTTS. Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini in materia di uso del tempo ed accesso ai servizi e degli spazi pubblici urbani. Prevede una metodologia basata sulla progressiva concertazione e sulla consapevolezza dell’importanza della dimensione di genere nelle politiche temporali e urbanistiche. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di gestione e coordinamento degli interventi, coinvolgimento del partenariato sociale, con modalità da definire, a partire dall’attivazione di tavoli di partenariato sociale, valutazione e monitoraggio degli interventi. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata per la messa a punto dei Progetti Pilota da inserire nel Piano dei Tempi e degli Spazi. 2/2 DICEMBRE 2011 30 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS GALATINA/LE Provincia: Lecce Ambito sociale di zona: --Comune capofila: Galatina Comuni coinvolti: Galatina, Aradeo, Cutrofiano, Neviano, Soleto e Sogliano Cavour Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Galatina Denominazione progetto: SPAZIO fratto TEMPO Finalità generale La finalità generale dello studio consta nell’armonizzare e conciliare i tempi e gli spazi della vita dei cittadini dell’Ambito di Galatina, attraverso la costruzione di un percorso di lavoro, una sorta di laboratorio in divenire, percorso aperto, con il contributo di tutte le realtà interessate a lavorare in modo corresponsabile, così da favorire e implementare a livello locale iniziative più ampie e diffuse da parte delle istituzioni ma anche delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali, delle associazioni di categoria, culturali e sociali.. Obiettivi specifici Obiettivo 1 Sviluppo della rete informativa per la migliore fruibilità dei servizi dedicati a famiglie e minori; Obiettivo 2 Armonizzazione degli orari dei servizi pubblici e degli esercizi commerciali di ambito; Obiettivo 3 Miglioramento qualitativo degli spazi urbani di ambito. Azioni previste Linea di azione 1 sviluppo della rete informativa per la migliore fruibilita' dei servizi dedicati a famiglie e minori in linea con i servizi previsti dal Piano Sociale di Zona 2010-2012, quali strumenti di raccordo tra cittadini e amministrazione pubblica, lo studio intende favorire e incrementare l'accesso ai servizi attraverso la messa a disposizione delle strutture, già rodate, di comunicazione e di informazione quali i FrontOffice di Segretariato Sociale e la Rete InformaGiovani Sociale (R.I.S.); Linea di azione 2 Armonizzazione degli orari dei servizi pubblici e degli esercizi commerciali di ambito partendo dalla mappatura degli orari di apertura e chiusura degli Uffici Pubblici e degli Esercizi commerciali di Ambito, lo studio intende rilevare le eventuali criticità al fine di rendere più fluida l'accessibilità temporale ai lavoratori residenti nell'Ambito territoriale Sociale di Galatina, con particolare attenzione alle donne ed alle madri che lavorano, attraverso la proposta di slittamento, prolungamento e turnazione dell'orario di apertura al pubblico sia degli esercizi commerciali sia degli uffici pubblici. Si intende, inoltre, proporre la sperimentazione della “Giornata degli Orari Armonizzati"; Linea di azione 3 Miglioramento qualitativo degli spazi urbani di ambito dalla mappatura degli Spazi Urbani di Ambito, lo studio intende individuare gli spazi pubblici che maggiormente presentano le condizioni di luoghi di aggregazione, di socializzazione e soprattutto di conciliazione dei tempi di lavoro e di cura per le famiglie. Rilevati i punti di forza e le criticità del sistema, si provvederà, qualora fosse necessario, ad attuare una serie di interventi/proposte finalizzati alla riqualificazione degli spazi attraverso la messa in sicurezza, una migliore manutenzione e la presenza di animazione. Un ulteriore intervento sarà quello di definire un percorso ideale che possa permettere la percorribilità e il facile raggiungimento di tali luoghi, da parte dei cittadini dei diversi Comuni di Ambito. Un Comitato Tecnico Scientifico interverrà nel definire e favorire circuiti di socialità che possano diversificare ed estendere l'utilizzo degli spazi urbani a tutti i cittadini dell’Ambito. Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio adotta una metodologia ben definita e riconoscibile, a partire dall’individuazione di un quadro di coerenza normativo e della programmazione/pianificazione regionale e locale, fino ad arrivare ad una articolazione compiuta dei nessi tra obiettivi specifici e linee di azione previste. DICEMBRE 2011 31 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS OSTUNI/BR Provincia: Brindisi Ambito sociale di zona: Comune capofila: Ostuni Comuni coinvolti: Cisternino, Fasano, Ostuni Ufficio di piano competente: Ostuni Denominazione progetto: PROGETTI PER STUDI DI FATTIBILITÀ PER IL PIANO TERRITORIALE DEI TEMPI E DEGLI SPAZI Finalità generale: Impostare una lettura temporale del territorio e dei servizi, per generare riflessioni e scelte condivise e per formulare progetti di miglioramento degli equilibri temporali. Obiettivi generali: Obiettivo 1. Diffusione della conoscenza della normativa per favorire la condivisione di responsabilità e la conciliazione del tempi di vita e di lavoro e diffondere una cultura del tempo che attribuisca valore al tempo sociale Obiettivo 2. Coordinamento degli orari di apertura e chiusura servizi commerciali su scala cittadina Obiettivo 3. Miglioramento della vivibilità della città anche attraverso una riorganizzazione dei tempi e degli orari dei servizi pubblici e privati, orientandoli alle esigenze della domanda e non a quelle dell’offerta Obiettivo 4. Coordinamento degli orari delle attività e dei servizi seguendo il principio della diversificazione e della complementarietà, nell'ottica di una città permanentemente attiva e aperta Obiettivo 5. Miglioramento del sistema di trasporto pubblico Obiettivo 6. Miglioramento del sistema dei parcheggi Obeittivo 7. Miglioramento della quantità del tempo personale Azioni previste: Obiettivo 1. Costituzione di un Ufficio dei Tempi e degli Spazi Costituzione del coordinamento politico istituzionale interassessorile Istituzione dell’Ufficio dei Tempi e degli spazi Obiettivo 2. Rimodulazione degli orari delle scuole Organizzazione di apposite iniziative in ogni comune divulgative della normativa riguardante le politiche di conciliazione vita-lavoro, indirizzate espressamente ai dirigenti scolastici e istituzione di tavoli di confronto con le famiglie degli alunni frequentanti gli istituti di ogni ordine e grado dell’Ambito Rilevazione degli orari delle scuole e dei servizi di trasporto collegati Analisi degli spazi scolastici potenzialmente aperti al territorio Obiettivo 3. Rimodulazione degli orari del commercio e dei servizi pubblici Organizzazione di apposite iniziative in ogni comune divulgative della normativa riguardante le politiche di conciliazione vita-lavoro, indirizzate espressamente ai dirigenti servizi pubblici, OO.SS., associazioni di categoria, commercianti. Realizzare una crono mappatura dei servizi ed esercizi pubblici Rilevazione bisogni spazio-temporali primari degli abitanti della realtà locale. Attivare specifici tavoli di concertazione distinti tra pubblici esercizi e servizi pubblici Ideazione e realizzazione di una campagna di informazione anticipata ed istituzionale con l’attivazione dei partner coinvolti Obiettivo 4. Istituzione di una banca del tempo Organizzazione di apposite iniziative in ogni comune divulgative della normativa riguardante le politiche di conciliazione vita-lavoro, indirizzate espressamente al volontariato, singolo o associato. Analisi dell’incidenza quali-quantitativa territoriale delle attività di volontariato Studio delle modalità operative per la gestione di una banca del tempo e acquisizione di un software Censimento delle disponibilità delle associazioni e di cittadini a costituire la banca del tempo e implementazione della banca dati. Attivazione della banca del tempo e gestione sperimentale per 6 mesi Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini in materia di uso del tempo ed accesso ai servizi e prevede una metodologia basata sulla progressiva concertazione e sulla consapevolezza dell’importanza della dimensione di genere nelle politiche temporali. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica e progettazione. Prevede inoltre la costituzione di Tavoli di Concertazione Locale Intercomunali e provinciali. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata per la messa a punto dei Progetti Pilota da inserire nel PTTS. DICEMBRE 2011 32 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS MARTINA FRANCA/TA Provincia: Taranto Ambito sociale di zona: Comune capofila: Martina Franca Comuni coinvolti: Martina Franca, Crispiano Ufficio di piano competente: Martina Franca Denominazione progetto: C’E’ TEMPO Finalità generale: Avviare una fase di confronto sulla centralità del tema dell’armonizzazione degli orari e dei tempi nell’agenda politica dei comuni e di creazione delle premesse istituzionali, sociali e culturali necessarie a definire l’impegno delle Amministrazioni comunali Obiettivi specifici: Obiettivo 1. Orari dei servizi pubblici e privati: individuare modalità e strumenti per favorire l’accesso e l’utilizzo dei servizi cittadini in relazione alle differenti esigenze di vita quotidiana delle persone, con attenzione specifica ai nuovi tempi di lavoro ed alla specifica situazione delle fasce sociali più deboli; TAObiettivo 2. Mobilità urbana sostenibile: individuare interventi e strumenti per migliorare le condizioni di mobilità degli abitanti, la viabilità cittadina e la qualità ambientale, con specifica attenzione all’impatto della mobilità scolastica e all’incentivazione della mobilità lenta e dei percorsi protetti casascuoIa. Azioni previste: Obiettivo 1. Fruizione dei servizi pubblici Riorganizzazione degli orari e delle modalità organizzativa del commercio Orientare gli orari e le modalità organizzative della pubblica amministrazione alle esigenze del cittadino/a Obiettivo 2. Riduzione congestione veicolare Piani di spostamento casa-scuola: individuare misure di Mobility management, promuovere soluzioni alternative all’uso dell’auto privata, de-sincronizzare gli orari di ingresso/uscita delle scuole. Obiettivo 3. Ufficio tempi e spazi Creazione di un ufficio “tempi e spazi” e potenziamento di professionalità dedicate alla promozione e attuazione del Piano tra gli operatori delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso corsi di formazione per il personale degli uffici UTS Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini in materia di uso del tempo ed accesso ai servizi. Prevede una metodologia basata sulla progressiva concertazione e sulla consapevolezza dell’importanza della dimensione di genere nelle politiche temporali e urbanistiche. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica e progettazione. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata per la messa a punto dei Progetti Pilota da inserire nel Piano dei Tempi e degli Spazi. DICEMBRE 2011 33 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS CASARANO/LE Provincia: Lecce Ambito sociale di zona: np Comune capofila: Casarano Comuni coinvolti: Casarano, Collepasso, Matino, Parabita, Ruffano, Supersano, Taurisano Ufficio di piano competente: Ufficio di Piano di Casarano Denominazione progetto: TEMPI E SPAZI 2010 Finalità generale: Costruire uno strumento che si integri con gli altri strumenti di programmazione, per comporre i conflitti sull’uso del tempo, nell’ottica della riduzione delle diseguaglianze sociali. Obiettivi specifici: Obiettivo 1. Favorire al conciliazione dei tempi di vita e di lavoro Obiettivo 2. Migliorare l’accessibilità e la fruibilità degli orari dei servizi pubblici e privati Obiettivo 3. Promuovere forme di mobilità sicure e sostenibili Obiettivo 4. Favorire l’accesso ai servizi e risorse del territorio nel campo sociale attraverso l’utilizzo della società dell’informazione Azioni previste: - - Desincronizazzione degli orari scolastici Favorire la pedonalità nei tragitti casa-scuola, attraverso la messa in sicurezza dei percorsi (segnaletica apposita per bambini) e il coinvolgimento degli anziani, come “vigili” lungo i tragitti. Concertazione per la sincronizzazione degli orari dei servizi di trasporto pubblico locale Realizzazione di uno Sportello Sociale informatizzato per fornire informazioni sulle modalità di accesso ai servizi nel campo sociale, sanitario, culturale e aggregativo Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini in materia di uso del tempo ed accesso ai servizi; prevede una metodologia basata sulla progressiva concertazione, sulla consapevolezza dell’importanza della dimensione di genere nelle politiche temporali. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata per la definizione del Piano dei tempi e degli spazi e di una serie di Progetti Pilota. DICEMBRE 2011 34 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS LECCE/LE Provincia: Lecce Ambito sociale di zona: --Comune capofila: Lecce Comuni coinvolti: Lecce Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Lecce Denominazione progetto: TEMPI E SPAZI PER UN AMBITO DI ZONA PARTECIPATO Finalità generale La finalità generale consta nel consentire alla amministrazione pubblica coinvolta di sviluppare gli strumenti tecnico-istituzionali preposti alla progettazione, gestione e implementazione del Piano dei tempi e degli Spazi; nel definire gli ambiti e le modalità di consultazione e di partecipazione degli attori territoriali e della cittadinanza; nel utilizzare le metodologie di osservazione ed indagine delle trasformazioni sociali di interesse temporale, mirate anche al monitoraggio e alla verifica degli interventi. Obiettivi specifici Obiettivo 1 Ufficio dei tempi e degli spazi Obiettivo 2 Politiche temporali locali partecipate Obiettivo 3 Osservatorio permanente dei Tempi della Città Obiettivo 4 Formazione del personale dell'amministrazione pubblica Obiettivo 5 Sistema multicanale per la diffusione dell'informazione Azioni previste Linea di azione 1 Costituzione dell' Ufficio dei tempi e degli spazi quale struttura operativa permanente all'interno dell' Amministrazione con responsabilità di gestione e coordinamento degli interventi riguardanti il Piano dei tempi e degli spazi; Linea di azione 2 Costruzione partecipata delle politiche temporali locali attori e decisori locali diventano protagonisti attivi nella realizzazione progressiva delle azioni, nell’impiego degli strumenti di partecipazione e nella valutazione dei risultati, attraverso i seguenti passaggi: la stipula di Protocolli di intesa con soggetti istituzionali e sociali, l’istituzione di una Consulta permanente tra i partner coinvolti; Linea di azione 3 Costruzione di un Osservatorio permanente dei Tempi della Città quale struttura in grado di avviare una serie di indagini concordate con il partenariato istituzionale e sociale, attraverso la creazione di un Forum cittadino sulle politiche dei tempi e di una banca dati condivisa, con la funzione di supportare i lavori della Consulta e dell'Ambito territoriale. ; Linea di azione 4 Erogazione di un corso di formazione per il personale della PA finalizzato alla acquisizione di competenze nella PA per la progettazione dei piani dei tempi e degli spazi, con il coinvolgimento di esperti interni ed esterni all'amministrazione: sociologi, assistenti sociali, giuristi etc; Linea di azione 5 Realizzazione di un sistema multicanale d’informazione in maniera da facilitare l'accesso dei cittadini ai servizi comunali, attraverso la fornitura di informazioni sulle modalità di espletamento delle pratiche amministrative, sulla localizzazione degli uffici, sui loro orari di ingresso e uscita. Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio si fonda su una analisi di contesto condotta con attenzione verso le effettive esigenze spazio-temporali della popolazione coinvolta. Lo studio si ispira a principi di co-progettazione tra amministrazione e portatori di interessi locali e quindi intende svolgersi innescando percorsi di partecipazione sociale, al fine di sostenere la crescita della capacità di azione di tutti i soggetti coinvolti, fino a consentire la valutazione della efficacia delle azioni anche sulle trasformazioni urbane. Lo studio intende avviare sperimentazioni mirate a definire un modello di intervento utile alla successiva fase attuativa, a partire dalla realizzazione del sistema multicanale d’informazione, quale primo step del PTTS. Più in generale lo studio si propone anche di contribuire a costruire ed alimentare un bacino di informazioni e riflessioni utile a sostenere l'intelligenza collettiva di cui le politiche temporali necessitano. DICEMBRE 2011 35 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS MARTANO/LE Provincia: Lecce Ambito sociale di zona: --Comune capofila: Martano Comuni coinvolti: ---Ufficio di Piano competente: Ufficio di piano di Martano Denominazione progetto: TEMPI E SPAZI DELLA CITTA’ Finalità generale La finalità generale dello studio consiste nel promuovere la realizzazione di interventi mirati a migliorare la qualità della vita cittadina, a partire dalla riqualificazione e dalla rigenerazione degli spazi urbani, attraverso l’attivazione di percorsi di partecipazione sociale e progettazione pubblico/privata. Obiettivi specifici Obiettivo 1 Mobilità sostenibile finalizzata al miglioramento della viabilità e della qualità ambientale Obiettivo 2 Accessibilità e fruibilità temporale dei servizi pubblici e privati Obiettivo 3 Riqualificazione degli spazi urbani per migliorare i circuiti di socialità e promuovere percorsi di mobilità lenta e sostenibile Obiettivo 4 Coordinamento tra orari dei servizi e sistema degli orari di lavoro Obiettivo 5 Uso del tempo per fini di reciproca solidarietà e interesse Azioni previste Linea di azione 1 Costituzione dell’Ufficio dei tempi e degli spazi quale struttura impegnata nella pianificazione delle attività spazio-temporali e nel coinvolgimento dei partner istituzionali e dei portatori di interesse sociale; Linea di azione 2 Istituzione di una Consulta cittadina organismo adeguato a promuovere il coinvolgimento e il confronto tra l’Ufficio ed i rappresentanti delle associazioni e finalizzato a definire strumenti e metodologie per assicurare le funzioni di indirizzo, pianificazione, coordinamento e operatività delle politiche temporali previste; Linea di azione 3 Costituzione dell'Osservatorio sul cambiamento temporale della città quale struttura in grado di osservare le trasformazioni temporali della città, svolge compiti di supporto operativo ai lavori della Consulta; Linea di azione 4 Comunicazione e promozione delle politiche dei Tempi e degli Spazi attività e forme di comunicazione integrata, che prevedono anche la compartecipazione dei diversi portatori di interesse temporale (enti, pubbliche amministrazioni, cittadini privati) coinvolti nelle fasi iniziali e nella fase finale del progetto. Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio persegue una metodologia basata sull'individuazione degli obiettivi prioritari e mirata a definire le misure strutturali propedeutiche per costruire e consolidare gli organismi per la progettazione e gestione di politiche temporali nell’Ambito coinvolto, a partire dalla costituzione di un Ufficio tempi e spazi con approccio allargato ai diversi partner. Lo studio definisce 4 linee di azione ispirate a criteri di co-progettazione e partecipazione sociale. DICEMBRE 2011 36 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PTTS POGGIARDO/LE Provincia: Lecce Ambito sociale di zona: Comune capofila: Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di welfare ambito-zona di Poggiardo Comuni coinvolti: Andrano, Botrugno, Castro, Diso, Giuggianello, Minervino di Lecce, Nociglia, Ortelle, Poggiardo, San Cassiano, Sanarica, Santa Cesarea Terme, Spongano, Surano, Uggiano La Chiesa Ufficio di piano competente: Ufficio del Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di welfare ambitozona di Poggiardo Denominazione progetto: POLITICHE CONCILIATIVE INTEGRATE PER L’AMBITO-ZONA POGGIARDO Finalità generale: Costruire un sistema urbano dei tempi e degli orari che sia progressivamente in grado di accogliere le aspettative e le nuove domande sociali di cui le diverse popolazioni sono portatrici; creare condizioni per una migliore qualità della vita, rimuovendo i fattori più evidenti di squilibrio e affaticamento e aumentando il tempo liberato, ovvero gli spazi di autogoverno nella gestione dei ritmi individuali e sociali. Obiettivi specifici: 1. favorire l’accesso e l’utilizzo dei servizi cittadini in relazione alle differenti esigenze di vita quotidiana delle persone, con attenzione specifica ai nuovi tempi di lavoro, alla compresenza di differenti popolazioni e alla specifica situazione delle fasce sociali più fragili; e nell’ottica di rivitalizzare le aree urbane e migliorare la capacità attrattiva della città. 2. migliorare le condizioni di mobilità degli abitanti, la viabilità urbana e la qualità ambientale, con specifica attenzione all’impatto della mobilità scolastica e alI’incentivazione della mobilità lenta e dei percorsi protetti casa scuola. 3. ampliare la vivibilità e la fruizione degli spazi, valorizzare i beni collettivi, favorire i circuiti di socialità, fornire elementi di riflessione più generali dal punto di vista della concezione urbanistica della città, con specifica attenzione all'utilizzo polifunzionale degli spazi pubblici e alla rivitalizzazione/riconversione dell’area della stazione ferroviaria in funzione della sua fruibilità da parte di popolazioni diverse e in fasce orarie differenziate 4. ridurre gli squilibri nella distribuzione fra i sessi delle opportunità in materia di lavoro retribuito che di tempo per la cura; 5. sostenere e favorire la conclusione di accordi che consentano di conciliare i tempi di vita e di lavoro; 6. promuovere interventi per consentire agli abitanti di gestire liberamente il tempo; 7. garantire il diritto all'informazione anche con appositi strumenti al fine di garantire ai cittadini l'utilizzo dei diversi servizi con il minimo dispendio di energia e di tempo; 8. adottare strumenti amministrativi idonei a promuovere la gestione coordinata delle azioni (Ufficio Tempo Spazi); 9. garantire il monitoraggio delle attività e degli interventi stessi. Azioni previste: 1. L’accessibilità delle scuole e la conciliazione dei tempi scuola/lavoro I percorri-bimbo: Favorire la pedonalità nei tragitti casa-scuola, attraverso la messa in sicurezza dei percorsi (segnaletica apposita per bambini) e il coinvolgimento di commercianti e anziani, come “vigili” lungo i tragitti. Desincronizzazione degli orari scolastici e servizio pre e post scuola TcT- Tempo con Tempo: Banca del tempo dei ragazzi Utilizzo degli spazi scolastici in orario extracurriculare 2. Miglioramento dei modelli temporali e delle sincronie territoriali Osservatorio sulle politiche dei tempi con funzione di studio, monitoraggio e gestione SIT Realizzazione di cartografie “spazio temporali” 3. Accessibilità ai servizi pubblici e privati TcT Tempo con Tempo: Banca del tempo. Riorganizzazione degli orari degli esercizi commerciali e dei servizi pubblici Servizi di bus-navetta al servizio degl anziani per il raggiungimento dei presidi medici, ambulatori etc… Sperimentazioni con le imprese per favorire la flessibilità degli orari e dell’organizzazione anche attraverso al contrattazione integrativa; introduzione di un “marchio di conciliazione” di ambito. Front Office telematico per il cittadino 1/2 DICEMBRE 2011 37 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 4. Riorganizzazione dei tempi nel disegno urbano Miglioramento del sistema dei parcheggi (per auto e bici) destinati alle utenze deboli in prossimità dei servizi pubblici Potenziamento della rete ciclabile in ambito urbano attraverso azioni di progettazione partecipata come occasione di rigenerazione urbana, e in ambito extraurbano attraverso il recupero della viabilità storica per il miglioramento delle connessioni tra comuni. Miglioramento dell’accessibilità urbana per i disabili (percorsi dedicati ai non-vedenti, sensibilizzazione della cittadinanza) Miglioramento degli orari e dei percorsi del servizio di trasporto pubblico, studio per l’introduzione di un servizio a chiamata Obiettivo 5. Formazione degli operatori della pubblica amministrazione Formazione del personale delle PA impegnato sui temi dei tempi e degli spazi Metodologie per la realizzazione dello studio Lo studio prende le mosse dalla rilevazione dei fabbisogni dei cittadini in materia di uso del tempo ed accesso ai servizi e dell’analisi del contesto fisico dell’ambito; prevede una metodologia basata sulla progressiva concertazione, sull’assunzione di un'ottica territoriale e temporale allargata, sulla consapevolezza dell’importanza della dimensione di genere nelle politiche temporali. Lo studio prevede la costituzione di un Ufficio dei tempi e degli spazi, come presidio permanente presente sul territorio di riferimento e mirato a svolgere attività di monitoraggio, verifica e coordinamento; la costituzione di una Consulta dei tempi e degli Spazi. All’interno dell’Ufficio di Piano verrà istituito un Osservatorio permanente dei Tempi della Città, per la raccolta dei dati e delle informazioni dei vari comuni e per il monitoraggio periodico sui bisogni emergenti e il gradimento delle sperimentazioni intraprese. Lo studio prevede di avviare un percorso di progettazione partecipata (individuata come “buona prassi”) per la definizione del Piano dei tempi e degli spazi e di una serie di Progetti Pilota. 2/2 DICEMBRE 2011 38 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Prime osservazioni valutative Di seguito sono presentate in sintesi le osservazioni valutative, formulate per ciascuno dei 28 SdF dei PTTS. Tali osservazioni si propongono di individuare il focus di ciascuno studio e quindi di mettere in evidenza eventuali connessioni e sconnessioni, fino a far emergere rischi e possibilità nella programmazione delle diverse azioni sperimentali previste dai singoli piani. In maniere trasversale le osservazioni valutative lasciano emergere una certa consapevolezza nella scelta delle azioni e degli obiettivi da perseguire e nelle modalità del processo partecipativo da attuare per la definizione del piano e quindi l’individuazione delle possibili sperimentazioni da realizzare al termine del processo. D’altro lato le osservazioni valutative lasciano emergere una certa difficoltà nella definizione di una metodologia innovativa, che consenta di valorizzare le risorse all’interno delle strutture amministrative e quindi di realizzare le azioni previste, rendendo il PTTS uno strumento di utilizzo ordinario e trasversale rispetto agli altri strumenti utilizzati nella pianificazione territoriale e sociale dei diversi ambiti coinvolti e quindi alla base della programmazione del welfare regionale. Provincia di Foggia Cerignola Lo studio presenta un buon livello di approfondimento nell’analisi di contesto e dei relativi fabbisogni spaziotemporali, soprattutto per quel che riguarda l’osservazione del mutare delle dinamiche insediative tra nuove popolazioni urbane e city-users e al loro specifico impatto di genere. Lo studio propone la realizzazione di un Ufficio tempi, che non ha compiti di programmazione, ma di organizzazione temporale, con modalità simili a quelle utilizzate dalla Banche del tempo. In generale lo studio fa emergere una attenzione specifica alla sperimentazione di nuovi servizi integrati in grado di adeguarsi alle dinamiche insediative emergenti, ma definisce poste economiche poco rilevanti per l’istituzione dell’Ufficio tempi e del Tavolo di concertazione, che sono preliminari all’avvio di tali nuovi servizi. Foggia Lo studio non chiarisce i successivi passaggi, attraverso cui lo Studio di fattibilità intende sviluppare il percorso di progettazione partecipata e quindi arrivare al PTTS, per progressivi avvicinamenti. Manfredonia Le azioni previste sono molto articolate e non appaiono ben definite nella seconda fase dello studio, relativa alla costituzione dell’Ufficio Tempi e quindi alla redazione del PTTS, attraverso la definizione di azioni che aumentino le possibilità di accesso e fruizione dei servizi pubblici sulla base dei fabbisogni rilevati. San Marco in Lamis Le azioni previste sono molto definite in maniera progressiva, ma non appare chiaro il rapporto tra il Tavolo di concertazione e i Protocolli d’intesa, per la presenza di referenti tra loro diversi. Le sperimentazioni sono enunciate in via preliminare, ma meriterebbero un approfondimento migliore. L’attività di monitoraggio e valutazione appare rilevante rispetto sia allo svolgimento delle linee di azione, sia alla definizione degli impatti sociali previsti sul territorio.Il raccordo del PTTS con le previsioni del Piano sociale di Zona e dei Piani di Distretto è legato all’integrazione tra i risultati previsti. Il raccordo del PTTS con PUG e PTCP è affidato al funzionamento dell’Ufficio Tempi. In generale le modalità di raccordo con la programmazione e la pianificazione locale andrebbero meglio definite. San severo Lo studio presenta una approfondita analisi di contesto relativa sia alla disponibilità delle strutture sociali sia allo squilibrio di genere nella gestione del carico di cura familiare. Lo studio presenta linee di azione di azione ben definite nel metodo e nei contenuti, ma (forse) troppo dettagliate rispetto all’importo e alla durata previsti per la loro realizzazione. In particolare l’istituzione dell’Ufficio tempi risulta scarsamente bilanciata rispetto alla metodologia scelta. In generale lo Studio si presenta come un Piano dei tempi e degli spazi nella sua struttura e nell’articolazione delle linee di azione. Per questo merita un proseguimento, ma richiede anche una selezione delle azioni da prevedere ed attuare in questa fase. DICEMBRE 2011 39 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Troia Lo studio presenta un buon livello di approfondimento nell’analisi di contesto e dei relativi fabbisogni spaziotemporali, soprattutto per quel che riguarda l’osservazione del mutare delle dinamiche insediative tra nuove popolazioni urbane e city-users e al loro specifico impatto di genere. Lo studio propone la realizzazione di un Ufficio tempi che non ha compiti di programmazione, ma di organizzazione temporale, con modalità simili a quelle utilizzate dalla Banche del tempo. Vico del Gargano Lo studio prevede obiettivi specifici strettamente connessi al miglioramento delle condizioni abitative delle donne e alla riorganizzazione dei servizi di cura in rapporto alle esigenze delle famiglie. Lo studio affida all’Ufficio Tempi uno specifico compito di conoscenza e governance del territorio, che appare centrale per la definizione del successivo Piano dei tempi e degli spazi. In generale nella metodologia proposta risulta uno scollamento tra le azioni di analisi e la predisposizione di strumenti di governance. Su tale scollamento dovrebbe insistere il successivo PTTS Provincia BAT Barletta Lo studio assume direttamente gli obiettivi specifici proposti dal Bando regionale. Lo studio prevede un impegno specifico verso lo sviluppo delle competenze delle PA coinvolte nella realizzazione delle linee di azione e quindi nella predisposizione del successivo PTTS La metodologia dello studio non esplicita con quali modalità è possibile realizzare un miglioramento della mobilità scolastica (linea di azione 1) in maniera coordinata con la realizzazione dell’Ufficio dei tempi e degli spazi (linea di azione 2). Canosa Lo studio propone la verifica di fattibilità di azioni innovative su base partecipata e concertata, secondo un cronoprogramma piuttosto serrato e predefinito. In generale appare rilevante osservare gli esiti dello studio di fattibilità sulle azioni mirate a favorire l’uso del tempo e dei servizi per i cittadini più deboli. Margherita di Savoia Lo studio prevede una metodologia complessa, che tende a replicare le azioni all’interno delle diverse linee, pur all’interno di un quadro di finalità ed obiettivi ben definito e attraverso la proposta di strumenti innovativi. Trani Lo studio assume direttamente gli obiettivi specifici proposti dal Bando regionale. Lo studio prevede un impegno specifico verso lo sviluppo delle competenze delle PA coinvolte nella realizzazione delle linee di azione e quindi nella predisposizione del successivo PTTS. La metodologia dello studio non esplicita con quali modalità è possibile realizzare un miglioramento della mobilità scolastica (linea di azione 1) in maniera coordinata con la realizzazione dell’Ufficio dei tempi e degli spazi (linea di azione 2). Provincia di Bari Altamura Lo studio mostra una certa ambiguità circa l’analisi del fabbisogno, i processi di partecipazione, la gestione pei processi di concertazione. Inoltre emerge poca chiarezza negli obiettivi. Le proposte sembrano abbastanza indifferenti alle differenze territoriali dei comuni dell’ambito. Lo studio presenta parecchie e diffuse criticità. Bari Lo studio si basa sulle indicazioni dei fabbisogni derivanti dal Piano strategico di Area Vasta. Proposte innovative, ma non sono chiare le modalità di attuazione e di partecipazione: I momenti di partecipazione da attivare coincidono apparentemente con quelli previsti per l’elaborazione del nuovo PUG. Molto dettagliato il monitoraggio, realizzato in un’ottica partecipata. Le azioni appaiono in numero notevole rispetto alle risorse disponibili. Bitonto Lo studio non rende chiaro come e se si sviluppi un percorso di progettazione partecipata e le modalità di concertazione. La proposta sembra elaborata sui bisogni del Comune capofila. DICEMBRE 2011 40 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Conversano La proposta è costruita in maniera consapevole, con attenzione alle programmazioni in atto sul territorio d’ambito. Le attività sono ben dettagliate. Il percorso di partecipazione appare ben strutturato in maniera permanente rispetto ai laboratori di co-progettazione. Lo studio non sembra definire le modalità del monitoraggio procedurale e realizzativo. Corato Le proposte sono abbastanza elementari e circoscritte al solo settore scolastico. Il percorso partecipato che conduce alla definizione del Piano e le modalità di gestione sono abbastanza vaghe. Lo studio assume direttamente gli obiettivi specifici proposti dal Bando regionale. Lo studio prevede un impegno specifico verso lo sviluppo delle competenze delle PA coinvolte nella realizzazione delle linee di azione e quindi nella predisposizione del successivo PTTS. La metodologia dello studio non esplicita con quali modalità è possibile realizzare un miglioramento della mobilità scolastica (linea di azione 1) in maniera coordinata con la realizzazione dell’Ufficio dei tempi e degli spazi (linea di azione 2). Gioia del Colle Lo studio lascia un po’ vaghe le forme di partecipazione. Le azioni sono metodologicamente ben articolate. Nessun carattere di innovatività. Le proposte sembrano abbastanza indifferenti alle differenze territoriali dei comuni dell’ambito. Modugno Nello studio non lascia emergere con chiarezza gli obiettivi operativi e non individua l’ufficio di piano. Il partenariato appare ridotto, scarse sono le informazioni su modalità di gestione e processi partecipativi. In generale la proposta presenta evidenti criticità. Putignano Lo studio presenta un buon livello di consapevolezza delle scelte e propone ben definite modalità e metodologie i partecipazione e concertazione. Inoltre la proposta appare chiara nella formulazione degli obiettivi operativi, ben commensurati alle esigenze del territorio e alle risorse disponibili. Triggiano Lo studio presenta ben definite modalità di partecipazione e concertazione, ma non esprime con chiarezza le modalità di gestione e monitoraggio. Lo studio lancia la proposta innovativa di elaborazione di un marchio dell’ UTS. Provincia di Brindisi Francavilla fontana Lo studio si raccorda con il Documento Programmatico per la rigenerazione urbana e altri strumenti territoriali per il raggiungimento degli obiettivi specifici. Lo studio presenta inoltre interessanti proposte sul tema dello spazio urbano, elaborate a partire da una reale analisi del contesto locale. Le modalità di coinvolgimento degli attori sociali sono da definire dall’UTS. Galatina Lo studio propone con chiarezza e consapevolezza d’intenti la realizzazione di azioni innovative che mettono in relazione diretta e socialmente partecipata la rimodulazione dei tempi e degli spazi urbani. Ostuni Lo studio presenta ben definite modalità di partecipazione e concertazione. In particolare il percorso appare già avviato attraverso la costituzione di tavoli di concertazione con i soggetti coinvolti nelle azioni. La metodologia di attuazione delle azioni non presenta carattere innovativo. Provincia di Taranto Martina Franca Lo studio non presenta con chiarezza le modalità dei processi partecipativi e non sembra far riferimento a proposte innovative. DICEMBRE 2011 41 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Provincia di Lecce Lecce Lo studio si fonda su una analisi di contesto specifica, condotta con attenzione alle reali esigenze spazio-temporali della popolazione coinvolta. Lo studio esprime una consapevolezza della pubblica amministrazione nella progettazione e nella realizzazione di interventi e politiche mirate a connettere e rimodulare gli spazi ed i tempi urbani. In particolare la pubblica amministrazione si pone come garante dei processi avviati e come riferimento di un'azione allargata, in grado di confrontare e mettere a sistema disponibilità ed iniziative per costruire le opportune compatibilità tra sistemi e soggetti interagenti. Casarano Lo studio presenta modalità di partecipazione, concertazione e gestione non chiare, lasciando emergere una certa sconnessione nella corrispondenza fra obiettivi e azioni previste. Lo studio si presenta pienamente adeguato alle esigenze espresse dal Bando. Martano Lo studio non esprime con chiarezza i nessi operativi tra i 5 obiettivi specifici e le 4 linee di azione previste. In questo senso emerge uno scollamento piuttosto evidente tra obiettivi e interventi previsti e quindi rispetto alla finalità generale. Lo studio non arriva a qualificare i propri target d’azione, pur dichiarando di essere l’esito di un percorso partecipato volto a coinvolgere nei processi decisionali “l'insieme degli attori chiave del territorio, quali Enti Pubblici, imprese private, Parti Sociali, Associazioni, Cittadini e Comuni limitrofi”. Poggiardo Lo studio evidenzia una consapevolezza dello strumento adottato da parte dei Comuni coinvolti. Il piano verrà costruito in un’ottica partecipata ben strutturata e tesa al coordinamento intercomunale. Nella proposta appare molto presente il tema del coinvolgimento attivo dei cittadini e della cooperazione fra gli enti locali. Interessanti le proposte di rigenerazione delle periferie, attraverso la riqualificazione dello spazio pubblico, interventi sul sistema della mobilità ciclabile e il coinvolgimento degli abitanti. Tutte le attività di monitoraggio, valutazione , sensibilizzazione sono ben articolate. DICEMBRE 2011 42 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 SECONDA PARTE Welfare territoriale e analisi trasversale tra Asse VII e Asse III Questa seconda parte mette a confronto gli obiettivi e le azioni, previste dall’Asse VII e dall’Asse III del PO Fesr 2007-2013, utilizzando le considerazioni e i materiali prodotti dal GdL, a partire dall'incontro con la referente regionale della programmazione territoriale fino alla progressiva attività di comparazione, a supporto dello svolgimento dei tavoli tecnici territoriali del luglio 2011 DICEMBRE 2011 43 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Welfare territoriale e analisi trasversale tra Asse VII e Asse III L’analisi trasversale è rivolta a mettere in evidenza le possibili connessioni trasversali tra misure, linee di attività ed azioni previste all’interno del più ampio ambito delle misure regionali a sostegno della conciliazione, considerando soprattutto l’attuale Piano Famiglia e gli strumenti ad esso correlati. L’analisi si colloca in un percorso di lavoro mirato ad integrare la prospettiva di genere ed il principio di non discriminazione all’interno del processo di programmazione integrata urbana e territoriale, avviato dalla Regione Puglia, nell’ambito del PO Fesr, secondo criteri di integrazione orizzontale tra Asse III e Asse VII. L’analisi ha adottato un approccio comparativo e si è articolata in una serie di passaggi progressivi e reciprocamente correlati. Un primo passaggio ha riguardato lo studio approfondito e parallelo dei fabbisogni territoriali delle misure, che caratterizzano il sistema regionale del welfare, con riferimento specifico alla attuazione del principio di parità e non discriminazione nell’intero territorio. Un secondo passaggio ha utilizzato le risultanze dell’approfondimento in corso ed è stato finalizzato alla definizione di un possibile percorso metodologico, a supporto dell’inserimento del principio di parità all’interno dei diversi ambiti della programmazione territoriale e della pianificazione urbana vigente. Un ulteriore passaggio è stato dedicato alla progressiva realizzazione di materiali e documenti utili all’avanzamento dell’analisi e alla valutazione dei metodi migliori per consentire l’integrazione tra finalità e strumenti a supporto delle politiche di conciliazione promosse dalla Regione Puglia. Nel corso dell’analisi una particolare attenzione è stata rivolta alla definizione di un possibile modello organizzativo da adottare di governance per un efficace ed equlibrato utilizzo delle risorse della programmazione comunitaria, a partire dalle azioni supportate dal PO Fesr. Nelle pagine seguenti sono presentate le principali mappe territoriali, che danno conto del progressivo processo di integrazione avviato dalla Regione Puglia, attraverso il sostegno alla realizzazione degli strumenti di programmazione e di pianificazione territoriale integrata (Pist e Pisu) in parallelo con l’avanzamento degli Studi di fattibilità dei PTTS. DICEMBRE 2011 44 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 ASSE VII L’Asse VII, così come descritto nel Programma Pluriennale di Attuazione approvato con D.G.R. n. 1445 del 4 agosto 2009 (B.U.R.P. n. 138 del 03.09.2009), mira a promuovere la rigenerazione urbana e territoriale nell’accezione di sviluppo urbano sostenibile legato al ruolo cruciale delle città e delle aree urbane, ai fini sia del progresso socio-economico e della crescita occupazionale, sia della riduzione dell’esclusione sociale e dei problemi ambientali. L’Asse è strutturato in n. 2 Linee di Intervento, ciascuna delle quali suddivisa in n. 2 Azioni: ASSE VII Obiettivi specifici Promuovere la rigenerazione di città e sistemi urbani attraverso la valorizzazione delle risorse storico-culturali e ambientali e il contrasto dell’abbandono. Obiettivi operativi a) Rigenerazione urbana attraverso Piani integrati fortemente caratterizzati da azioni volte alla sostenibilità ambientale e, in particolare, alla riqualificazione della città esistente e al contenimento dell’espansione urbana, destinati alle città medie o alle aree delle grandi città dove si concentrano problemi di natura fisica, sociale ed economica. b) Rigenerazione territoriale attraverso piani integrati volti al rafforzamento, riqualificazione, razionalizzazione e, ove necessario, disegno delle reti funzionali e delle trame di relazione che connettono i sistemi di centri urbani minori con particolare riguardo a quelli fortemente connessi (o con elevato potenziale di connessione) dal punto di vista naturalistico e storico-culturale. Linea di Intervento 7.1 Azioni 7.1.1 Piani integrati di sviluppo urbano di città medio/grandi Piani integrati di sviluppo urbano 7.2 Piani integrati di sviluppo territoriale 7.1.2 Realizzazione infrastrutture dei Programmi PIRP 7.2.1 Piani integrati di sviluppo territoriale 7.1.2 Realizzazione infrastrutture dei Programmi PIRP per i Comuni ricadenti nelle Aree Vaste ‘Salento 2020’ e ‘Monti Dauni’ L’Asse VII ha attivato n. 4 procedure di selezione degli interventi (OPERAZIONI A REGIA REGIONALE) a valere sulle due Linee di intervento 7.1 e 7.2: A seguire si allega la mappatura territoriale dei progetti ammessi a finanziamento a valere sui fondi PO FESR mediante le 4 procedure. DICEMBRE 2011 45 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 1. PROCEDURA NEGOZIATA Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie Azione 7.1.2 - 7.2.2 ex Determinazione Area Program. e Finanza n. 5 del 15 luglio 2009 COMUNI FINANZIATI A VALERE SULL’ASSE 7.1: 62 - Totale interventi finanziati 103 COMUNI FINANZIATI A VALERE SULL’ASSE 7.2: 33 - Totale interventi finanziati 62 DICEMBRE 2011 46 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 2. PROCEDURA NEGOZIATA Programmi Stralcio di Area Vasta Azione 7.1.1 – 7.2.1 ex DGR n. 917 del 26 maggio 2009 COMUNI FINANZIATI A VALERE SULL’ASSE 7.1: 14 - Totale interventi finanziati 15 COMUNI FINANZIATI A VALERE SULL’ASSE 7.2: 25 - Totale interventi finanziati 32 DICEMBRE 2011 47 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 3. PROCEDURA NEGOZIATA Rigenerazione Urbana e Territoriale Azioni 7.1.1 e 7.2.1. ex DGR n. 1333 del 3 giugno 2010 COMUNI FINANZIATI A VALERE SULL’ASSE 7.1: 14 - Totale interventi finanziati 16 COMUNI FINANZIATI A VALERE SULL’ASSE 7.2: 45 - Totale interventi finanziati 53 DICEMBRE 2011 48 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 4. PROCEDURA NEGOZIATA Rigenerazione Urbana e Territoriale Azione 7.1.1 - 7.2.1 ex Avviso pubblico DGR n.743 del 19 aprile 2011 COMUNI FINANZIATI A VALERE SULL’ASSE 7.1: 11 - Totale interventi finanziati 35 COMUNI FINANZIATI A VALERE SULL’ASSE 7.2: 84 - Totale interventi finanziati 95 DICEMBRE 2011 49 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PROCEDURA NEGOZIATA Rigenerazione Urbana e Territoriale Azione 7.1.1 - 7.2.1 ex Avviso pubblico DGR n.743 del 19 aprile 2011 e ambiti che hanno avviato gli Studi di Fattibilità dei Piani dei Tempi e degli Spazi. L’ultimo avviso pubblico “P.O. FESR 2007-2013 - Asse VII. Avviso pubblico per la presentazione delle candidature per l’attuazione dell’Azione 7.1.1 “Piani Integrati di Sviluppo Urbano” e dell’Azione 7.2.1 “Piani integrati di sviluppo territoriale” , è stato integrato dalla Referente Pari Opportunità PO FESR 2010-2013, nell’ottica del principio di non discriminazione e pari opportunità, in attuazione delle disposizioni di cui all’art. 10 del D.P.R. 886/2008, indicando i redigendi SdF dei PTTS fra gli strumenti di programmazione e pianificazione con i quali stabilire quadri di coerenza, Si è provato con questa mappa a sovrapporre i perimetri degli Ambiti che hanno avviato gli SdF dei PTTS, ai Comuni e alle aggregazioni di Comuni ammessi a finanziamento nel corso dell’ultima procedura negoziata (Rigenerazione Urbana e Territoriale Azione 7.1.1 - 7.2.1 ex Avviso pubblico DGR n.743 del 19 aprile 2011) per la realizzazione di progetti di Rigenerazione urbana e territoriale, per poter valutare la concreta possibilità di integrazione delle azioni. DICEMBRE 2011 50 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 I progetti della Rigenerazione che hanno richiamato gli SdF dei PTTS tra gli strumenti con cui stabilire coerenza sono stati il progetto presentato dal Comune di Francavilla Fontana e dall’aggregazione di Poggiardo, Santa Cesarea Terme, Minervino di Lecce e Castro. Sia nel caso di Francavilla, che nel caso di Poggiardo la proposta di SdF del PTTS prevedeva azioni sullo spazio urbano nell’ottica della rigenerazione. DICEMBRE 2011 51 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 PARTE TERZA Percorso di valutazione in itinere degli SdF dei PTTS Questa terza parte dà conto dell’attività di assistenza svolta dal GdL al fine di mettere a punto un sistema di monitoraggio quali-quantitativo ed il relativo processo di valutazione e auto-valutazione degli SdF dei Piani territoriali dei tempi e degli spazi (PTTS), a partire dall’analisi progressiva dello stato di avanzamento e di attuazione delle diverse azioni previste, secondo criteri di parità e di non discriminazione allargati all’intero territorio regionale. DICEMBRE 2011 52 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Percorso di valutazione in itinere degli SdF dei PTTS e analisi comparativa correlata Il percorso di valutazione è stato rivolto a verificare gli impatti delle azioni di welfare, introdotte dai Piani dei tempi e degli spazi, in rapporto al funzionamento delle reti sociali nel territorio regionale, sulla base della progressiva introduzione di misure di parità di uso e di accesso ai servizi urbani negli Ambiti coinvolti e quindi nell’intera Regione. In particolare la valutazione si è sviluppata secondo metodi di analisi comparativa che hanno messo in evidenza la distribuzione dei bisogni abitativi e delle aspettative sociali, in rapporto alla distribuzione dei servizi presenti o in corso di realizzazione nell’intero territorio regionale. Da un punto di vista operativo il percorso di valutazione ha trovato il proprio principale snodo nella preparazione e quindi nella gestione dei tavoli tecnici tra Ambiti e Regione, svolti all’inizio di luglio 2011. Nell’insieme il percorso di valutazione è stato articolato dapprima nella comparazione dei risultati raggiunti in itinere, quindi nell’elaborazione di procedure e correlati metodi per la definizione delle azioni sperimentali dei PTTS da sottoporre ad uno specifico ed ulteriore finanziamento da parte della Regione, in coerenza con la normativa regionale ed in linea con i principi che ispirano il welfare territoriale in Europa. La valutazione è stata accompagnata da un progressivo monitoraggio procedurale delle azioni avviate dai Comuni di ciascun Ambito, con specifico riferimento alle attività di partecipazione sociale e concertazione inter-istituzionale avviati o auspicati, anche in maniera parziale rispetto agli obiettivi presentati. Nelle pagine seguenti sono illustrati i materiali utilizzati a supporto della conduzione del percorso di valutazione degli SdF dei PTTS e del monitoraggio procedurale ad esso correlato. In questo senso una particolare attenzione è stata rivolta alla osservazione degli obiettivi e delle azioni previste in rapporto alla loro distribuzione tra i singoli Ambiti e le Province di appartenenza e ai diversi percorsi di partecipazione sociale e di concertazione istituzionale avviati. In particolare l’analisi comparativa è stata realizzata sulla base di una mappa interattiva delle azioni e degli obiettivi previsti da ciascuno Studio, secondo le seguenti quattro linee di intervento: - organizzazione e gestione delle azioni spazio- temporali; - diffusione della mobilità lenta e sostenibile; - promozione della conciliazione dei tempi di vita; - rivitalizzazione sociale dei contesti urbani. Il monitoraggio procedurale è stato realizzato da un lato tracciando le azioni avviate dalle diverse amministrazioni coinvolte, d’altro lato seguendo e dando supporto nella definizione dei percorsi di partecipazione e concertazione, cercando di focalizzarli sulle possibilità di attuare interventi innovativi e sperimentali. Nelle pagine seguenti sono illustrati anche i materiali utilizzati a supporto della conduzione del percorso di monitoraggio procedurale, a partire dalla mappature delle esigenze dei Comuni d’Ambito coinvolti, attraverso la somministrazione del Questionario e dalla analisi comparativa delle risultanze emerse, riportata nella Tabella del luglio 2011, che ha tra l’altro permesso di osservare lo stato di funzionamento dell’Ufficio dei Tempi nei diversi Ambiti. DICEMBRE 2011 53 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Mappa interattiva degli Studi di fattibilità per i Piani dei Tempi e degli Spazi DICEMBRE 2011 54 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 55 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Distribuzione territoriale degli SdF dei PTTS DICEMBRE 2011 56 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Contenuti e azioni previste dalle proposte di SdF AMBITI Organizzazione e gestione delle azioni spaziotemporali Diffusione della mobilità lenta e sostenibile Promozione della conciliazione dei tempi di vita Rivitalizzazione sociale dei contesti urbani Cerignola, Carapelle, Ordona, Orta Nova, Stornara, Stornarella FOGGIA Foggia Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Zapponeta San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Rignano Garganico, San Nicandro Garganico San Severo, Apricena, Chieuti, Poggio Imperiale, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Lesina, Torremaggiore Troia, Anzano di Puglia, Accadia, Ascoli Satriano, Candela, Bovino, Castelluccio Valmaggiore, Castelluccio dei Sauri, Faeto, Deliceto, Celle di San Vito, Panni, Monteleone di Puglia, Orsara di Puglia, Rocchetta Sant’Antonio, Sant’Agata di Puglia Vico del Gargano, Cagnano Varano, Ischitella, Isole Tremiti, Carpino, Vieste, Peschici, Rodi Garganico Barletta BAT Canosa di Puglia, Minervino Murge, Spinazzola Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli Trani, Bisceglie DICEMBRE 2011 57 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Altamura, Gravina, Poggiorsini, Santeramo in Colle Bari BARI Bitonto, Palo del Colle Conversano, Monopoli, Polignano a Mare Corato, Ruvo di Puglia, Terlizzi Gioia del Colle, Turi, Casamassima, Sammichele di Bari LECCE BRINDISI Modugno, Bitetto, Bitritto Putignano, Alberobello, Castellana, Locorotondo, Noci Triggiano, Adelfia, Capurso, Cellamare, Valenzano Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Carovigno, Oria, Villa Castelli, Sammichele Salentino Ostuni, Cisternino, Fasano Casarano, Calimera, Collepasso, Matino, Parabita, Ruffano, Supersano, Taurisano Galatina, Aradeo, Cutrofiano, Neviano, Sogliano Cavour, Soleto Lecce, Arnesano, Cavallino, Lequile, Lizzanello, Monteroni di Lecce, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, San Pietro in Lama, Surbo Martano, Calimera, Caprarica di Lecce, Carpignano Salentino, Castrì di Lecce, Martignano, Melendugno, Sternatia, Vernole, Zollino Poggiardo, Andrano, Botrugno, Castro, Diso, Giuggianello, Minervino di Lecce, Nociglia, Ortelle, San Cassiano, Sanarica, Santa Cesarea Terme, Spongano, Surano, Uggiano La Chiesa DICEMBRE 2011 58 TARANTO Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Martina Franca, Crispiano DICEMBRE 2011 59 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 60 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 61 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 62 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 63 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 64 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 65 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 66 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 67 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 68 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 69 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 70 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 71 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 72 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 73 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 74 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 75 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Monitoraggio quali-quantitativo in itinere Il questionario rivolto agli Ambiti Questionario per la raccolta di informazioni e dati sullo stato di avanzamento delle attività connesse agli Studi di Fattibilità (SdF) dei Piani Territoriali Tempi e Spazi (PTTS) AMBITO:………………………………………………….. AFFIDAMENTO INCARICHI ESTERNI 1. Sono stati affidati incarichi esterni per lo svolgimento dello Studio di fattibilità? □ si □ no se si, specificare i seguenti dati : 1.1 quanti incarichi esterni sono stati assegnati per lo svolgimento dello SdF : …….. 1.2 quale è l’oggetto degli incarichi assegnati e quando sono stati sottoscritti i contratti (per ogni incarico specificare contenuto, profilo professionale, data di sottoscrizione del contratto) 1) …………………………………………………………………………………………………………… 2)…………………………………………………………………………………………………………… 3)…………………………………………………………………………………………………………… 4)…………………………………………………………………………………………………………… ….. RISULTATI QUALI-QUANTITATIVI OTTENUTI DALL’ANALISI DEI FABBISOGNI SPAZIOTEMPORALI 2. L’analisi dei fabbisogni spazio-temporali è: □ ulƟmata □ in corso □ non ancora avviata se sì, indicare i seguenti dati: 2.1 quali modalità sono state adottate per svolgere l’analisi dei fabbisogni spaziotemporali? (è possibile indicare più risposte) □ questionari □ interviste □ forum e aƫvità partecipative □ analisi statistiche □ altro (specificare)……………………………. 2.2 se ultimata, descrivere brevemente quali sono i fabbisogni emersi …………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………… Pag 1/2 DICEMBRE 2011 76 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 CONCERTAZIONE ISTITUZIONALE E TERRITORIALE 3. Sono già stati svolti incontri e/o tavoli tecnici? □ si □ no se sì, specificare i seguenti dati: 3.1 quanti incontri e/o tavoli tecnici sono stati svolti ? 3.2 chi hanno coinvolto? (è possibile indicare più risposte) □ gli amministratori dei Comuni dell’Ambito □ i tecnici dei Comuni dell’Ambito □ le associazioni di volontariato □ gli stakeholders □ i cittadini □ le associazioni di categoria □ altro (specificare) ………………………………………………. 3.3 quali modalità sono state utilizzate per lo svolgimento degli incontri e tra i Comuni dell’Ambito o gli altri enti coinvolti nello SdF? □ seminari □ workshop □ forum □ laboratori di progettazione partecipata □ altro (specificare) ……………………… COSTITUZIONE DELL’ UFFICIO DEI TEMPI E DEGLI SPAZI (UTS) 4. La costituzione dell’UTS (o di struttura organizzativa analoga prevista a supporto dello SdF) è: □ ulƟmata □ in corso □ non ancora avviata se sì, fornire le seguenti informazioni: 4.1 quando sono state avviate le attività dell’UTS ? ……………………………………………. 4.2 quante Risorse umane sono state coinvolte direttamente e indirettamente nell’UTS? …………………………………………………………………………………………………………………… 4.3 l’UTS ha una sede propria ? □ si □ no AVANZAMENTO ECONOMICO-FINANZIARIO 5. specificare se sono state sostenute spese ammissibili previste dallo SdF □ si □ no 5.1 se sì, fornire gli importi in euro (o l’avanzamento percentuale rispetto alla spesa prevista) per le seguenti voci di spesa: A. indagini, ricerche e studi : ………………………………………………………………………………….. B. Spese di gestione ………………………………………………………………………………………………… C. incarichi esterni affidati ………………………………………………………………………………………. D. attività di diffusione, comunicazione e promozione ……………………………………………. Pag 2/2 DICEMBRE 2011 77 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Risultati del monitoraggio – luglio 2011 (Dati relativi a 27 questionari su 28) DICEMBRE 2011 78 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 QUARTA PARTE Rapporto con il territorio e integrazione trasversale di politiche e interventi Questa quarta parte dà conto del percorso di accompagnamento condotto dal GdL, al fine sia di consolidare un confronto continuo tra Regione e Ambiti territoriali, sia di avviare un processo di auto-apprendimento rivolto a tutte le amministrazioni coinvolte direttamente e agli altri enti territoriali p/p, coinvolti nei diversi passaggi degli SdF dei PTTS. DICEMBRE 2011 79 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Rapporto con il territorio e integrazione trasversale di politiche e interventi Il percorso di accompagnamento alla predisposizione degli SdF dei PTTS ha trovato uno specifico snodo operativo e tematico nello svolgimento di 4 Tavoli tecnici tra Regione ed Ambiti, all’inizio del mese di luglio 2011. In questo modo la predisposizione degli Studi - e quindi l’istruzione dei Piani ad essi correlati - ha fatto perno sul progressivo consolidamento del rapporto tra amministrazioni e territorio locale, che costituisce un tratto significativo delle politiche pugliesi. Nello specifico i tavoli tecnici si sono svolti in forma di workshop, nelle sedi regionali di Bari, Foggia e Lecce, secondo il seguente calendario: - 6 luglio 2011 h.10,00 Bari, Mediateca Regionale; - 7 luglio 2011 h.10,00 Foggia, Sede Regione Puglia; - 7 luglio 2011, h.15,00 Foggia, Sede Regione Puglia; - 8 luglio 2011, h.15,00 Lecce, Sede Regione Puglia. I Tavoli hanno attivato il coinvolgimento diretto sia dei referenti degli Uffici di piano sociale dei diversi Ambiti, sia dei referenti degli uffici tecnici dei Comuni capo-fila e dei diversi portatori di interessi spazio-temporali, chiamati nelle diverse fasi dei percorsi di partecipazione, avviati da ciascuno Studio di Fattibilità. Tabella dei partecipanti ai 4 Tavoli Tecnici in rapporto alle diverse competenze nello SdF del PTTS Totale Ambiti rappresentati Totale partecipanti Totale referenti ufficio di piano (servizi sociali) 7 3 5 6 21 17 14 17 13 61 9 6 9 6 30 Bari Foggia 1 Foggia 2 Lecce totale Totale referenti altri settori (urbanistica scuole mobilità) 3 2 0 0 5 Totale referenti Totale assistenza rappresentanti tecnica e partner istituzionali del progetto 2 2 0 6 1 7 0 7 3 22 In questo senso l’organizzazione dei 4 Tavoli tecnici – insieme con le azioni di coordinamento a questo correlate - ha permesso di mettere in evidenza e quindi di valorizzare l’approccio multi-disciplinare che connota la predisposizione dei Piani dei tempi e degli spazi ed in parallelo di allargare la loro dimensione progettuale ed operativa non solo ai diversi strumenti di pianificazione e programmazione territoriale attivi nella Regione (come: i piani strategici d’area vasta, i documenti di rigenerazione urbana), ma anche ai piani urbanistici esecutivi ed attuativi (come i piani integrati di rigenerazione urbana): In questo orizzonte di integrazione trasversale tra piani e politiche, una specifica attenzione è stata rivolta alle intersezioni con i diversi assi della programmazione europea, attraverso i Piani pluriennali di attuazione, mettendo in evidenza le molteplici possibilità di raccordo strategico tra PTTS e linee del PO Fesr 2007-2013, come mostrano in sintesi le schede nelle pagine seguenti. DICEMBRE 2011 80 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Possibilità di raccordo strategico dei Piani dei Tempi e degli Spazi con gli altri strumenti regionali e locali di pianificazione e programmazione. DICEMBRE 2011 81 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Possibilità di raccordo strategico dei Piani dei Tempi e degli Spazi con le altre azioni del PO FESR 2007-2013 DICEMBRE 2011 82 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Secondo Piano d’Azione per le Famiglie “Famiglie al Futuro” e nuove misure per la conciliazione I Piani territoriali dei tempi e degli spazi si collocano a pieno titolo tra gli interventi mirati a favorire la conciliazione – non solo femminile - tra vita e lavoro, contenuti nel secondo Piano di Azione per le Famiglie, che la Regione Puglia sta realizzando, attraverso la promozione di servizi innovativi e sperimentali per la prima infanzia nell’intero territorio. DICEMBRE 2011 83 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 84 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Esperienze italiane di programmazione e pianificazione dei tempi del territorio Le occasioni di confronto ed incontro con il territorio hanno consentito di aprire la prospettiva di integrazione degli SdF dei PTTS anche all’osservazione delle pratiche di programmazione e pianificazione dei tempi del territorio in alcune altre regioni italiane. In particolare durante i tavoli tecnici sono stati presentati sia il caso dei Piani territoriali degli orari attuati nella area metropolitana della costa abruzzese, sia il caso del Piano dei Tempi di Bergamo. Il primo caso quale esperienza di co-progettazione dei tempi e dei servizi in un area vasta, che coinvolge ambiti ammnistrativi diversi per dimensione e peso organizzativo. Il secondo caso quale consolidata buona pratica europea per la progettazione dei tempi urbani inserita all’interno della pianificazione urbana. DICEMBRE 2011 85 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 86 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 DICEMBRE 2011 87 Gruppo di lavoro del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso la Regione Puglia REPORT PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 2011 Riflessioni conclusive Le attività di assistenza ed accompagnamento alla elaborazione degli SdF dei Piani Territoriali dei Tempi e degli Spazi (PTTS) si presentano al momento come un percorso aperto al progressivo scambio con il territorio e alla progressiva implementazione delle politiche di welfare e welfare urbano da parte della Regione Puglia. In questo senso non è possibile proporre riflessioni conclusive vere e proprie ma è piuttosto sensato dare conto della elaborazione di metodi e strumenti mirati alla migliore organizzazione dei tempi e degli spazi nelle aree urbane e nelle aree vaste, con l’obiettivo specifico di garantire più efficaci condizioni di accesso ed uso dei servizi e delle principali strutture ed infrastrutture pubbliche e di carattere collettivo, nell’ambito della finalità generale di integrare la prospettiva di genere ed il principio di non discriminazione all’interno del processo di programmazione integrata urbana e territoriale, secondo quanto previsto dalle linee di welfare urbano della programmazione europea. Allo stato attuale i PTTS possono essere considerati anche strumenti trasversali in grado di costruire raccordi utili e virtuosi sia con le azioni previste dai diversi assi della programmazione Fesr 2007-2013 - a partire dalle interrelazioni ormai attivate tra Asse III e Asse VII – sia con le azioni in corso nell’ambito della pianificazione comunale – a partire dai Programmi di rigenerazione urbana. In questa fase è altresì possibile mettere in evidenza alcuni rischi nell’uso integrato dei PTTS, considerando che le aggregazioni territoriali sono diverse rispetto agli Ambiti e rendono così le geografie della programmazione sempre più variabili. Ad esempio i perimetri dei Piani sociali di zona sono diversi da quelli dei Piani strategici, a loro volta diversi da quelli dei Pist e dei Pisu. In questo senso il proseguimento del percorso di elaborazione degli studi e quindi dei piani risulta aperto verso l’integrazione tra strumenti e politiche, ma anche adeguato ad affrontare le discontinuità della ripartizione amministrativa, della concertazione inter-istituzionale e della partecipazione sociale, a questa spesso collegate. I PTTS possono infatti essere il luogo, in cui le istanze locali di conciliazione sono rappresentate e possono quindi diventare un riferimento per gli strumenti che governano le trasformazioni urbanistiche locali, se i processi attivati avvengono in maniera continuata e consapevole da parte dei diversi portatori di interesse coinvolti. DICEMBRE 2011 88