Un extraterrestre al supermercato Un giorno Pinco, proveniente dal pianeta Palla, sbarcò sulla Terra. Sceso dalla sua astronave, si trovò davanti ad un edificio con una grande insegna: SUPERMERCATO. Pinco fu preso dall’entusiasmo. “Un supermercato!”, esclamò, “Il luogo dove gli umani vanno a rifornirsi di alimenti, quelle cose che devono assolutamente immettere nel loro corpo per sopravvivere. Ora entrerò e prenderò un po’ di questi alimenti per poterli esaminare”. Una volta varcato l’ingresso, Pinco rimase sbalordito dalla quantità enorme di cibo gli si parava davanti. “Per mille pallini! Non avrei mai pensato che gli alimenti potessero essere così numerosi. Come farò a scegliere? Se almeno sapessi quali sono i più importanti per l’uomo!” “Siamo noi!”, strillarono delle vocine, “Noi: la frutta e la verdura. Pensa che è necessario consumarci in almeno 5 porzioni al giorno. Siamo ricche di vitamine e minerali, indispensabili alla salute dell’uomo, e anche di fibre, che mantengono in forma l’intestino”. “Lascia perdere quegli insulsi vegetali, bell’alieno, e vieni qua. Noi siamo il pane, la pasta e il riso e con i nostri carboidrati siamo la principale fonte di energia per l’uomo. Senza il nostro apporto gli atleti non potrebbero compiere le loro imprese”. “Se è per questo nemmeno senza di noi e le nostre proteine, che favoriscono la crescita e il potenziamento dei muscoli” urlarono carni, pesci e uova. “Ma cosa dite!”, intervenne una bottiglia d’acqua, “Io sono la numero uno di tutti gli alimenti. Lo sapete che più della metà del corpo umano è composta da me? Bisogna bere almeno 2 litri d’acqua tutti i giorni”. “Bastaaa!” sbottò esasperato Pinco “Zitti! Siete insopportabili ed egocentrici come i vostri amici umani. Per fortuna io sono un Pinco Pallino, e non un Pinco Uomo, e quindi sono molto intelligente. Nonostante voi, ho capito tutto: non esistono alimenti più o meno importanti, anche se alcuni devono essere consumati più spesso di altri. Il modo migliore per seguire una dieta sana ed equilibrata è variare l’alimentazione. Perciò quello che farò è portare con me una piccola quantità di tutti voi”. E come aveva detto, Pinco fece. E tra gli scaffali del supermercato ritornò la pace. 1 lunedì Variare l’alimentazione La parola d’ordine? Variare Ricorrere alla più ampia varietà possibile di scelta e alla più opportuna combinazione di alimenti diversi assicura, in misura adeguata, l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili. E’ necessario scegliere quantità adeguate di cibi appartenenti ai diversi gruppi di alimenti alternandoli nei vari pasti della giornata. Comportarsi in questo modo significa non solo soddisfare maggiormente il gusto e combattere la monotonia dei sapori, ma anche evitare il pericolo di squilibri nutrizionali Il modo più semplice e sicuro per garantire l’apporto di tutti gli elementi nutritivi è quello di variare il più possibile le proprie scelte alimentari, senza trascurare nessun gruppo di alimenti. Questo è stato comunicato nel “Libro Verde” redatto dalla Commissione Europea nel 2006, che si inserisce in un’iniziativa globale di comunicazione alla salute avviata dalla Commissione, la quale si è appellata anche all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per favorire delle campagne di informazione all’interno di scuole, luoghi di lavoro e ospedali per una dieta sana ed equilibrata. PER I GENITORI L’EUROPA INFORMA Sua Maestà…la colazione Ogni mattina la mamma preparava a Luca una colazione coi fiocchi: latte, cereali, yogurt, fette biscottate, marmellata…Luca, però, non prestava alcuna attenzione a tutto quel ben di Dio e preferiva passare il tempo seduto sul divano a guardare i cartoni in TV. A scuola si sentiva sempre stanco e svogliato, aveva difficoltà a concentrarsi e la mattina gli sembrava non passare mai. Purtroppo neanche durante la ricreazione, quando con i suoi compagni giocava a calcetto, riusciva a divertirsi. Debole e impacciato, le sue prestazioni calcistiche erano così disastrose che i compagni preferivano quasi sempre farlo sedere in panchina. Quel venerdì Luca era talmente stanco che appena seduto chiuse gli occhi e precipitò…nel mondo dei sogni. In una splendida mattinata di sole si ritrovò al centro di un campo di spighe d’orzo, tra un fiume di latte fresco, in cui nuotavano fragranti cereali, e uno di bianco e cremoso yogurt, in cui si tuffavano frutti freschi e colorati, mentre nel cielo fette biscottate con marmellata volavano emanando un delizioso profumo. Immerso in quel paesaggio incantato, Luca non si era mai sentito così bene. “Se solo volessi, potresti sentirti così tutte le mattine”. A parlare era una giovane e bellissima signora: “Se almeno mi degnassi di un po’ d’interesse… ma tu nemmeno mi riconosci. E pensare che io sono niente di meno che Sua Maestà la Colazione, sovrana di questo magnifico regno e signora di tutte le giornate. Senza di me è impossibile affrontare bene gli impegni quotidiani. Eppure tanti come te mi considerano di poca importanza e mi trascurano. Così mi tocca fare il doppio lavoro: oltre ad esser pronta tutte le mattine sulle tavole, devo anche apparire nei sogni dei bambini che non vogliono saperne di me. Ti prego, se vuoi aiutarmi a smetterla con questa vitaccia, non dimenticarmi mai più!”. Luca fu ben contento di seguire il consiglio della bella signora. Scoprì, infatti, che consumare regolarmente una ricca colazione lo rendeva carico di energia e buonumore. Nel giro di due giorni, durante una partita di calcetto, riuscì persino a segnare un gol! I compagni non credevano ai loro occhi. 1 2 martedì Fare colazione Errori da evitare Se la colazione viene definita il pasto più importante della giornata una ragione c’è. Il cibo e le bevande ingerite durante questo pasto sono la prima fonte di energia che forniamo al corpo dopo una lunga pausa di circa dieci ore, ma non solo: molteplici studi hanno dimostrato che quello che si mangia a colazione può influenzare in maniera importante anche quello che si mangia durante il resto della giornata. Inoltre, chi abitualmente consuma una buona e sana colazione è statisticamente meno soggetto a problemi di obesità e sovrappeso. Gli errori alimentari più comuni tra i ragazzi che la Commissione Europea più volte ha messo in evidenza sono: a. saltare la colazione al mattino; b. non mangiare frutta a merenda, ma merendine confezionate, patatine, salatini, ecc.; c. mangiare spesso nei “fast food”; d. stare seduti troppo davanti alla televisione o davanti al videogiochi sgranocchiando caramelle, cioccolata o alimenti ad alto contenuto di calorie, sale o poveri di fibra e vitamine; e. mangiare troppi insaccati (salami e prosciutti); f. non bere acqua e consumare invece succhi confezionati e bibite industriali. PER I GENITORI L’EUROPA INFORMA I fantastici cinque Se aveste la fortuna di conoscermi, anche voi vorreste avere una maestra come me. Simpatica, divertente, sempre piena di idee nuove e originali…un’ autentica Supermaestra insomma. Con me a lezione è impossibile annoiarsi. Ieri mattina, per esempio, sono arrivata in classe con una cesta piena di alimenti e bevande che ho distribuito tra i miei allievi. “Oggi esercizio di lettura, bambini. Niente libri però: questa volta leggeremo le etichette alimentari. Dai, su, prendete in mano i prodotti che vi ho portato e provate a dirmi cosa leggete sulle loro etichette!” Naturalmente è subito intervenuta Maria Grazia, la bambina più chiacchierona della classe: ”Il nome del prodotto! Questa è una confezione di latte. Sapete, io bevo latte tutte le mattine, blah, blah, blah…”. “Va bene, Grazia, bravissima, abbiamo capito, ma adesso lasciamo parlare anche qualcun altro” l’ho prontamente interrotta, prima che ci sommergesse tutti con l’inarrestabile flusso delle sue parole. A quel punto si è fatto avanti Luca, instancabile consumatore di merendine, pop-corn, patatine e bevande dai colori fosforescenti: “E poi c’è l’elenco degli ingredienti”. “Che va sempre letto con attenzione” ho aggiunto. “Se tu, per esempio, controllassi le quantità esorbitanti di coloranti, conservanti e sostanze chimiche di ogni genere che ingurgiti insieme alle tue adorate schifezze, forse riusciresti meglio nelle attività sportive”. “Io controllo sempre la data di scadenza” ha detto Elisa, la nostra genietta matematica, sempre molto precisa. “Qui si nominano anche proteine, carboidrati, grassi…” “Quelle sono le informazioni nutrizionali, Sara, che comprendono anche il contenuto di energia, una cosa di cui tu non hai certo bisogno”. E a queste parole abbiamo tutti riso perché Sara è una bambina che di energia ne ha effettivamente troppa e non si riesce mai a farla stare ferma e zitta. Dite la verità, bambini, adesso che mi sono presentata insieme ai miei fantastici scolari, non avete voglia di conoscerci? In fondo è facile, noi siamo qui, basta che veniate a trovarci. Siete tutti invitati, vi aspetto! Ah dimenticavo…io mi chiamo Alessandra. 1 2 3 mercoledì Leggere le etichette Mangiare informati Ricordiamoci che etichette ricche di indicazioni alimentari sono sinonimo di qualità del prodotto. Generalmente un prodotto di qualità viene valorizzato elencando le sue proprietà nutrizionali e pubblicizzando la natura e l'origine dei suoi ingredienti. Teniamo conto che il produttore è obbligato, per legge, a rispettare la veridicità delle informazioni. La descrizione del metodo di produzione, certificazioni di qualità, ricette e numero verde di assistenza clienti contribuiscono ad elevare ulteriormente la qualità del prodotto. Secondo le norme europee le etichette alimentari devono comprendere le seguenti informazioni: 1. il nome, la composizione e il contenuto del prodotto, il produttore, i metodi di conservazione e preparazione; 2. il periodo di conservazione o la data di scadenza; 3. la presenza di prodotti geneticamente modificati con un contenuto superiore allo 0,9%; 4. gli ingredienti, fra cui vanno inclusi gli additivi, elencati in ordine decrescente di peso; 5. la presenza di eventuali sostanze che potrebbero essere pericolose per i soggetti allergici. PER I GENITORI L’EUROPA INFORMA Da grande farò il dentista Ciao bambini, sono Enrico, un ragazzo di 18 anni. Quando ero bambino come voi mi piaceva molto andare a scuola. Mi piaceva altrettanto mangiare caramelle, cioccolatini, pasticcini e ogni altro genere di dolci golosità. Queste due mie grandi passioni sembravano andar molto d’accordo: ogni volta che prendevo un bel voto i miei genitori per premiarmi mi regalavano dei dolciumi. Tanti furono i cioccolatini, ma altrettanto numerose furono le carie ai denti! Quando mi resi conto del guaio che avevo combinato, cominciai a passare le notti in bianco, pensando ai miei canini e molaretti “distrutti” e ai soldi che mamma e papà avrebbero dovuto spendere per curarli. Tanta fu la mia preoccupazione, che decisi che da allora in poi avrei seguito scrupolosamente i consigli del dentista che mi aveva visitato: “cerca di non mangiare troppe volte al giorno (soprattutto dolci!); infatti ogni volta che mangi i batteri della bocca si nutrono delle particelle di cibo e producono acidi, che attaccano i denti, dando origine alla carie; dopo aver mangiato, lavati sempre i denti: così infatti rimuovi la placca, grazie alla quale i batteri aderiscono ai denti; se proprio non puoi farlo, mastica chewing gum al fluoro; tra un pasto e l’altro bevi soltanto acqua o latte; vai dal dentista due volte l’anno per una visita di controllo”. Anche i miei genitori impararono la lezione e da allora in poi i loro regali per ricompensarmi dei successi scolastici cambiarono. Ricevetti in dono coloratissimi spazzolini da denti, che ogni tanto vanno cambiati, e un grande salvadanaio a forma di dente, dove finirono tutti i miei risparmi, che in piccola parte contribuirono a sostenere le spese per i miei problemi dentistici. Ora frequento la V superiore e ho deciso che mi iscriverò all’Università. E sapete quale facoltà ho scelto? Odontoiatria, naturalmente! Il mio desiderio è diventare un bravo dentista, soprattutto attraverso l’insegnamento della prevenzione, necessaria, come avrete ben capito, non solo per evitare il dolore fisico, ma anche tempo e denaro. E vi sembra poca cosa, bambini? 1 2 3 4 giovedì Curare l’igiene La cura della persona Oltre a lavarsi i denti dopo i pasti, ricordiamoci di insegnare ai nostri bambini a lavarsi sempre le mani prima (e controllare che effettivamente lo facciano). Acqua e sapone sono infatti uno dei modi più semplici e più importanti per tenere sotto controllo la diffusione della maggior parte delle malattie infettive. Alcuni studi hanno addirittura posto in prima posizione nell’ideale classifica della prevenzione dei raffreddori proprio l’igiene delle mani, che quindi sarebbe più utile della tanto pubblicizzata assunzione di vitamina C. La cura della persona è un argomento di vasta portata, che può essere ricondotto anche alla cura del proprio aspetto fisico. Particolare attenzione va data alla qualità dei detergenti e dei cosmetici, dei prodotti per i capelli, per il trucco ecc.; Attualmente la normativa europea ha vietato che nei prodotti per l’igiene personale ci siano sostanze quali, ad esempio, alluminio, nichel, prodotti chimici sbiancanti, petrolio, catrame minerale (viene usato per la tintura dei capelli). Particolare attenzione è stata posta anche agli abbronzanti. PER I GENITORI L’EUROPA INFORMA Corri che ti passa Ciao! Ciao, eh! Non mi saluti? Dico a te, che stai leggendo! Come non sai chi è che ti sta salutando! Sono io, la pagina del libretto che hai davanti agli occhi. Eh, lo so. Non mi senti. E’ colpa mia. Purtroppo ho perso la voce durante l’ultima partita con la play contro pagina 12. Stava barando! Questa però è un’altra storia. Allora, non mi senti, ma puoi leggere quello che ti dico. Voglio raccontarti la storia di Mario. A Mario piaceva mangiare e giocare con la play. Era il massimo esperto della scuola nell’assaggio di merendine! Non disdegnava, comunque, pastasciutte, braciole, patate fritte… La play, poi, sapeva usarla meglio della penna. A Mario, invece, non piaceva fare movimento fisico. La mamma era disperata. Aveva provato a convincerlo con dolcezza a praticare qualche sport, caricandolo a forza in macchina e iscrivendolo a sua insaputa e contro la sua volontà, nell’ordine, a calcio, rugby, pallacanestro, judo, ballo. In realtà a danza voleva portare la figlia, ma era così abituata ad iscrivere Mario dappertutto che lo aveva segnato pure tra i partecipanti di un corso di salsa e merengue. Niente da fare. Mario si rifiutava di fare qualsiasi attività. A Mario piaceva anche Beatrice. Beatrice era una ragazzina molto carina, che faceva atletica nel campo sportivo vicino a casa sua. A Beatrice, invece, non piaceva Mario. Lo trovava pigro e goffo. Mario si chiese come fare per conquistarla. Decise di andare a correre anche lui. I primi tempi alternava 5 minuti di corsa a 20 di pausa, e con un gelato in mano, per riprendere gli zuccheri persi, diceva. Poi i minuti di corsa divennero 10, 20, 30 e via, sempre di più, fino ad arrivare ad un’ora, e senza più gelato. Man mano che passavano i giorni, Mario si sentiva sempre meglio. E con Beatrice? Immagino vorrai sapere se riuscì a conquistarla. Naturalmente…no! Questa è una storia, mica la favola del principe ranocchio! In compenso il nostro Mario raggiunse molti risultati positivi: la mamma non lo stressò più, scaricò la tensione che ogni tanto si sentiva dentro e divenne un atleta, tanto che lo chiamarono nella squadra di corsa della scuola. 1 2 3 4 5 venerdì Fare movimento Lo sport mantiene in forma il corpo e la mente! Godere dei benefici di una regolare attività fisica richiede relativamente poco tempo. Infatti il movimento può essere inserito, in modo semplice e ragionevole, nel programma della giornata. Ogni giorno offre varie occasioni per muoversi. Ad esempio: andare a fare la spesa a piedi o in bicicletta; scendere dall’autobus o dal vaporetto due fermate prima; durante la pausa pranzo, fare una passeggiata camminando velocemente; fare lavori domestici e giardinaggio; salire le scale. Se l’attività fisica diventa parte della quotidianità, non è più uno sforzo. “Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua assenza non potrà mai essere compensata”. Con questa affermazione di Pierre de Coubertin si apre il ”Libro bianco sullo sport”, redatto dalla Commissione europea nel 2007, dove si ricorda il ruolo sociale dello sport e in senso generale dell’attività fisica, condizione necessaria per il miglioramento della salute pubblica. La Commissione Europea raccomanda l’utilizzo dello sport in quanto elemento che può favorire l’integrazione sociale, il dialogo interculturale e l’aggregazione tra persone con disabilità. PER I GENITORI L’EUROPA INFORMA Gli avvelenatori C’era un tempo in cui la gente si procurava il cibo prevalentemente coltivando la terra e tutti avevano un bel colorito roseo. Coltivare la terra, però, era molto stancante, e così alcuni avevano cominciato a produrre cibi in maniera più veloce e meno faticosa grazie a strane sostanze prodotte nelle fabbriche. Tante famiglie, tuttavia, consapevoli che questi alimenti facevano male alla salute, mangiavano poco e soffrivano la fame. Esasperate, chiesero allora che si riunisse il Comitato dei Saggi per trovare una soluzione. Partecipava a questa assemblea un uomo grande e grosso con belle gote rubizze. In mezzo a persone dalla pelle verdognola, i denti gialli, i peli blu e i capelli azzurri per i tanti coloranti ingurgitati, strideva proprio. Alzatosi in piedi diede all’assemblea questo suggerimento: "Catturiamo gli avvelenatori e diamo loro una bella lezione!". In un attimo portò fuori una grande cassa di frutta e verdura “vera”, la mise sulla schiena di un giovane coraggioso e disse: “Amico mio, metti questa cassa tra quelle degli avvelenatori e vediamo cosa succede”. Il giovane prese la cassa e si insinuò con il suo fardello all’interno della fabbrica dei “cibi finti”. Poco dopo passò di là un avvelenatore, il quale pensò che la cassa fosse piena di cibi prodotti lì. Presa una mela la addentò, ma tale e tanta fu la sua sorpresa nel sentire il buon succo che gocciolava fin sul mento e il profumo che gli inebriava la testa, che immediatamente svenne. Allora il giovane con una corda gli legò i polsi e le caviglie e lo portò davanti al Comitato dei Saggi. "Cosa dovremmo fare di questo avvelenatore che ci ha fatto soffrire tanta fame?" chiesero le famiglie riunite. "Me ne occuperò io!" rispose un contadino e, in un attimo, diede uno strattone all’avvelenatore e lo buttò in un pozzo. “Questo ti servirà di lezione" disse. Fortunatamente la corda che lo teneva stretto si sciolse e il malcapitato riuscì a fuggire. “Aiuto” gridò, scappando via. “Non lo farò mai più, non fabbricherò più “cibi finti”e così faranno tutti gli avvelenatori. Lo prometto!” … e da allora tutte le persone, mangiando cibi genuini e naturali, ritornarono ad avere un sano e bel colorito. 1 2 3 4 5 6 sabato Mangiare in modo sano e naturale Mens sana in corpore sano Una ricerca condotta dalla Southampton University per conto del governo inglese e pubblicata sulla rivista scientifica Lancet mette sotto accusa gli additivi alimentari, che provocherebbero aggressività e disattenzione nei bambini. Nei bambini al centro della ricerca che hanno fatto uso di un mix di additivi sono stati riscontrati cali di attenzione, eccessi di impulsività e atteggiamenti anti-sociali. Particolarmente pericoloso sembra essere il benzoato di sodio, E211, utilizzato soprattutto per rendere frizzanti le bibite gassate. Il nostro corpo ha bisogno di cibo fresco, sano, nutriente. I consumatori vogliono essere certi del fatto che ciò che essi comprano nei supermercati o mangiano nei ristoranti sia sicuro, e faccia bene alla salute. A questo proposito, l’UE ha messo a punto una normativa completa con la definizione di standard atti a definire l’affidabilità degli alimenti e le regole per una buona alimentazione. Particolare attenzione è stata posta al ruolo che la scuola può avere nel sensibilizzare il bambino ad alimentarsi in modo equilibrato e soprattutto con piacere. PER I GENITORI L’EUROPA INFORMA Il re avaro C’era una volta un re molto avaro e infelice; il suo cuore era freddo come una pietra e non riusciva a voler bene a nessuno, nemmeno al suo fedele servo, al quale dava da mangiare solo una volta al giorno. Il misero pranzo di Beniamino consisteva in un bicchier d’acqua, un uovo e una fetta di pane. Tutte le famiglie che vivevano nel regno conoscevano l’avarizia del re, ma sapevano anche che nei sotterranei del castello nascondeva una ricca dispensa di cibo, che faceva cucinare solo per sé. Un giorno nel regno del “re avaro” si venne a sapere che stava per arrivare un popolo da un Paese lontano. Le donne più anziane del regno, che erano in possesso di antiche verità, dicevano che questo popolo lottava contro le ingiustizie del mondo e proveniva da una terra di nome Europa. Una mattina all’alba i sudditi del re furono svegliati da canti: erano arrivati gli “sconosciuti”, che subito fecero amicizia con gli abitanti del regno e vennero a sapere della tirannia del re, che non solo non faceva mangiare il povero Beniamino, ma anche tutti i bambini. Ben presto i capi del Paese Europa, i loro figli e gli abitanti del regno pensarono ad uno stratagemma per poter uscire dalla perfidia del “ re avaro”. Di notte riuscirono ad entrare nei sotterranei del castello e ad aprire la sua dispensa. In un batter d’occhio tutti i bambini e i loro genitori corsero nelle cucine del castello e si misero a cucinare tanti piatti prelibati con i cibi che avevano trovato. Furono cucinati pizza e spaghetti dai bambini italiani, omelette e quiche lorraine dai bimbi francesi, profumati strudel di mele da quelli dell’Austria, la paella dagli spagnoli, zuppe di pesce dai bambini della Finlandia e così via. I popoli d’Europa e i sudditi del regno, finito di cucinare, prepararono una meravigliosa tavola che fu messa nella piazza della capitale del regno. Svegliato da piacevoli canti, il re andò a vedere cosa stava succedendo. Con sua grande meraviglia fu subito ben accolto dai bambini che serenamente mangiavano. Il re, vedendo tanta generosità nei suoi confronti, si mise a piangere di gioia e capì il vero significato della solidarietà e della pace che i popoli d’Europa avevano portato nel regno. 1 2 3 4 5 6 7 domenica La ricetta della salute Festa dell’Europa Pediatri e nutrizionisti, seguendo le direttive dell’Unione Europea, hanno dettato alcune regole alimentari che sono da considerarsi le fondamenta di una crescita fisica e psichica armoniosa: 1. mangiare serenamente e senza fretta, possibilmente seduti a tavola; 2. far uso di frutta e verdura di stagione; 3. mangiare carne circa tre volte alla settimana, alternandola a pesce e uova, altre importanti fonti di proteine; 4. tener conto anche di legumi e cereali, che offrono una qualità proteica non inferiore alla carne; 5. bere molta acqua; 6. fare una buona colazione al mattino. Ogni anno l’Antenna Europe Direct partecipa e organizza delle attività inerenti la Festa dell’Europa che si tiene il 9 Maggio e che coinvolge numerosi studenti e cittadini di tutte le età. Perché questa ricorrenza si festeggia proprio il 9 Maggio? Nel lontano 9 Maggio 1950 Robert Schuman, Ministro francese degli Affari esteri, pronunciò un famoso discorso in cui proponeva una nuova ricostruzione dell’Europa fondata sulla giustizia, sull’equità politica ed economica tra i vari Paesi e sulla pace tra i popoli ...“solo attraverso realizzazioni concrete si arriverà ad una solidarietà di fatto”. PER I GENITORI L’EUROPA INFORMA