IL COUNSELLING NELLA MEDICINA DEI VIAGGIATORI Come comunicare correttamente. Alberto Tomasi Direttore Dipartimento Prevenzione - Lucca PRE-COUNSELING FATTORI CHE INFLUENZANO L’ACCESSO VALORIZZARE E MIGLIORARE I RAPPORTI CON LE AGENZIE DI VIAGGIO E CON I MEDICI DI FAMIGLIA E FARMACISTI ANCHE ATTRAVERSO MOMENTI DI FORMAZIONE SPECIFICAMENTE LORO DIRETTI O COMUNI Conclusioni Dallo studio è emersa la volontà e la disponibilità degli Agenti di Viaggio ad essere sempre più coinvolti nel dare informazioni che riguardano la tutela della salute e la sicurezza dei viaggiatori. Dall’altro canto emerge anche un’insufficiente consapevolezza dei rischi infettivi e non legati ai viaggi così come una scarsa conoscenza dell’attività dell’ambulatorio e una difficoltà degli Agenti a reperire informazioni valide e aggiornate. E’ pertanto necessario: creare una maggior consapevolezza dell’ambulatorio di medicina dei viaggiatori e dei servizi offerti; produrre materiale (es. biglietti da visita e locandine) che gli Agenti di Viaggio possano utilizzare per indirizzare i viaggiatori all’AMV; aumentare le conoscenze degli Agenti di Viaggio sui rischi relativi alla sicurezza ed alla tutela della salute nei viaggi, così che questi possano identificare quei viaggiatori che necessitano di una consulenza presso l’AMV (e-news) erogare informazioni aggiornate attraverso i canali prescelti dagli Agenti, come un sito web, una lista con i paesi a rischio, bollettini nonché opuscoli da distribuire ai viaggiatori regolarmente. “La buona comunicazione è la prima medicina”. (Carta di Firenze, 14 aprile 2005) Buone tecniche comunicative: Aumentano: 1. La comprensione del paziente 2. La partecipazione al piano “terapeutico” 3. La compliance 4. La soddisfazione del paziente 5. La soddisfazione dell’operatore 6. La consapevolezza dell’operatore 7. (awareness) Diminuiscono: 1. Il contrasto cognitivo 2. Il doctor-shopping 3. Le richieste sulla soglia (“by the way”) 4. Le insicurezze degli operatori 5. Le cause civili e penali Quale dei seguenti NON è uno dei tre fattori che interagiscono nel cambiamento del comportamento? A) Motivazione B) Opportunità C) Informazione D) Capacità MA COMUNICAZIONE NON E’ SINONIMO DI INFORMAZIONE ! INFORMARE = DARE NOTIZIE COMUNICARE = FARE CAPIRE IL PROCESSO DELLA COMUNICAZIONE RENDERE PARTECIPI STIMOLARE L’APPRENDIMENTO INDURRE MODIFICHE NEI COMPORTAMENTI ED ADESIONE A COMPORTAMENTI Quale delle seguenti fonti di informazione ha un impatto maggiore sulla decisione di vaccinare o meno ? a) Internet b) Personale sanitario c) Parenti/ amici d) Giornali e TV La comunicazione interpersonale Decadi di studi nel settore della comunicazione hanno mostrato che l’affidabilità della fonte d’informazione e il livello di credibilità percepita dell’informazione stessa sono aspetti importanti per una comunicazione che intenda essere persuasiva. Medici e professioni della salute hanno un ruolo fondamentale in questo processo, nella misura in cui sono generalmente Ia fonte più accreditata nel fornire le risposte a domande riguardanti la salute. La comunicazione interpersonale Secondo la letteratura dedicata a questi temi, si mette in evidenza l’importanza della fonte da cui deriva l’informazione. Il pubblico individua: 1.Il professionista della salute, in particolare il medico (95%), 2.materiali informativi (48%), 3.riviste sulla salute (45%), 4.internet (39%). In un altro studio si rileva che la decisione di genitori di non vaccinare i loro bambini deriva principalmente, testualmente, da “informazioni o assicurazioni provenienti da personale sanitario”. Heininger U. An internet-based survey on parental attitudes towards immunisation. Vaccine. 2006 Sep 11;24(37-39):6351-5. Blizzard R, Novak G, Janssen AP. Vaccination Frequency, Side Effects Worry Parents. Health and Healthcare: GALLUP, 2004. Il ruolo dei medici e degli operatori sanitari nella promozione di stili di vita sani e di scelte favorevoli per la salute. La letteratura scientifica internazionale sottolinea che il consiglio del sanitario, influisce positivamente sulla decisione dell’assistito di modificare i propri comportamenti “a rischio” per la salute. Si sono dimostrati efficaci: - il counselling breve per la disassuefazione dal fumo di tabacco - gli interventi mirati per ridurre il consumo di alcol - la prescrizione dell’attività fisica - il consiglio di perdere peso - il consiglio di partecipare ai programmi di prevenzione (screening e vaccinazioni). 1. Contrasto cognitivo 2. Le teorie dei viaggiatori sono importanti 3. I discorsi sulla malattia/rischi non sono MAI neutri Concetto chiave numero 1 Il contrasto cognitivo L’operatore sanitario • Ha spesso necessità di raccogliere velocemente la storia clinica • Usa domande chiuse per ottenere “fatti” • Costruisce diagnosi differenziali Il viaggiatore/paziente • Vuole spiegare la sua esigenza del viaggio • E’ preoccupato riguardo al significato personale della malattia/rischio • Parla in risposta a domande aperte ed altre tecniche comunicative facilitanti Come non comunicare: • Parlare in “medichese” (greco + latino +…) • Indovinare o ipotizzare • Ripetere un linguaggio negativo • Essere aggressivi o sulla difensiva • ….. Obiettivi della comunicazione • Empatizzare • Coinvolgere e collaborare • Educare Obiettivo numero 1 Ridurre il contrasto cognitivo Conoscenze e Attitudini Idee che aumentano l’adesione alla vaccinazione • Proteggere se stesso • Proteggere familiari e amici • Vaccini gratis e a portata di mano • Essere stati vaccinati precedentemente • Seguire l’esempio dato dagli altri Fattori che impediscono la vaccinazione • La paura degli effetti collaterali del vaccino • L’idea che il vaccino possa causare una malattia • “Non sono a rischio” • I servizi vaccinali non sono accessibili • Non si percepisce la gravità della malattia, né la si considera una minaccia reale • Il vaccino viene considerato inefficace • Paura degli aghi PEARLS (ABILITA’) PER COSTRUIRE LA RELAZIONE • PARTNERSHIP - “è necessario lavorare insieme” • EMPATIA – corrispondere alla comprensione del pz. • APOLOGY (scuse) - “mi dispiace che abbia dovuto aspettare” • RISPETTO - “ammiro il suo coraggio” • LEGITTIMAZIONE - “molte persone si sentirebbero irritate da questa situazione” • SUPPORTO - “non l’abbandonerò” Concetto chiave numero 2 Le teorie dei pazienti/viaggiatori sono importanti La teoria del paziente/viaggiatore sui sintomi (Autodiagnosi, credenze sulla salute, valutazione del rischio) • Cause e soluzioni • Opinioni sulle terapie e analisi rischio/benefici • “La profilassi contro la malaria è dannosa per il fegato…” • “Troppi vaccini tutti insieme…” Obiettivo numero 2 Conoscere le teorie del paziente/viaggiatore Utilizzare questa conoscenza all’interno del counselling Aspettative relazionali • Essere accolto/a • Essere compreso/a • Essere coinvolto/a Concetto chiave numero 3 I discorsi sulla malattia non sono MAI neutri Emozioni ed aspettative sono fondamentali per il progetto terapeutico Obiettivo numero 3 Raccogliere e valutare le aspettative del paziente/viaggiatore Porre attenzione al “termometro” emotivo del colloquio e gestire le emozioni Concetto 1: Percezione del rischio Definizione La stima della possibilità di acquisire una condizione o malattia Applicazione Definire i gruppi a rischio ed i livelli di rischio Personalizzare il rischio secondo le caratteristiche e i comportamenti del paziente specifico Avvicinare il più possibile il rischio percepito al rischio reale Quale è l’animale è più pericoloso per l’uomo ? • • • • • Coccodrillo Leone Ippopotamo Bufalo Tigre Carlo Piaggia Lucca, 1827 Khartum, 1882 “Si torno alle sponde del fiume e quasi tutti furono corti da febbre, pervenuta in del camminare una intiera notte in mezzo alla palude”… Scenario 1: Agente di Viaggio Viaggiatore: “Mi servono delle vaccinazioni per andare in India?” Agente: “Per quel paese non ci sono vaccinazioni obbligatorie!” Scenario 2: Farmacista Viaggiatore: “Vorrei un repellente con concentrazione di DEET superiore al 30%” Farmacista: “Non ne ho, ma anche questo repellente (con concentrazione di DEET inferiore al 30%) va bene… prenda anche questa crema solare: è in offerta!” Scenario 3: Medico di Famiglia Viaggiatore: “Dottore vado in Sudafrica: devo prendere qualcosa?” Medico: “Ci sono stato anch’io, e non ho fatto la chemioprofilassi”. Concetto 2: Percezione della gravità Definizione La percezione della gravità di una condizione e le sue conseguenze Applicazione Specificare le conseguenze di un rischio e delle condizioni – non solo quelle cliniche, ma anche sociali Più del 90% dei viaggiatori provenienti da Europa e da Nord America soccombono a tentazioni gastronomiche e dimenticano le regole: “boil it, cook it, peel it or forget it”. Concetto 3: Percezione dei benefici Definizione La percezione dell’efficacia delle misure preventive consigliate nel ridurre i rischi o la gravità della condizione Applicazione Specificare le misure preventive da mettere in atto: Come, Dove Quando. Mettere in evidenza i benefici ed i vantaggi delle misure preventive (mediche e non) Concetto 4: Percezione delle barriere Definizione La percezione dei costi materiali e psicologici delle misure preventive consigliate Applicazione Identificare e ridurre le barriere percepite attraverso la correzione dei preconcetti sbagliati, incentivi ed assistenza Concetto 5: “Cues to action” Definizione Strategie che inducono l’attivazione o la messa in atto delle misure preventive Applicazione Esplorare insieme al paziente dei sistemi per ricordare, fornire informazioni molto concrete sul come cambiare/migliorare i comportamenti Qual è il determinante cognitivo più importante per una comunicazione efficace? a) Piacere b) Conoscenza c) Paura d) Auto-efficacia Concetto 6: “Self-efficacy” Definizione La fiducia nella propria capacità di mettere in atto i comportamenti adeguati Applicazione Dimostrare e far imitare i comportamenti indicati Ridurre l’ansia Il vaccino è anche benessere- protezione non solo assenza di malattia Che tipo di comunicazione cambia il comportamento? • Può cambiare il comportamento attraverso l’informazione? – Solo se è accompagnata da strategie comportamentali attive (Albarracín et al, 2005) – Il determinante cognitivo più importante è l’autoefficacia, non la conoscenza (Dishman & Sallis, 1994) – Sono essenziali le capacità di autogestione • Può cambiare il comportamento attraverso messaggi che inducono ad aver paura? – solo minimamente (Witte & Allen, 2000; Milne et al, 2000) Metodo RIAS • Trascrizioni standardizzate delle consultazioni • Sono state identificate le fasi delle consultazioni • Sono state tabulate usando Excel in modo da rappresentare le fasi proporzionalmente. Legenda: Apertura / Chiusura della consultazione Fase di valutazione / anamnestica Interventi (vaccinazioni) Counselling (consigli e educazione) Altro (Parlare del più o del meno, interruzioni della seduta, discussioni non legate alla consultazione) Alcuni esempi “La più parte di chi viaggia, viaggia per tornare indietro” (Montaigne) Come fare un counseling accettabile ? Basato sull’ ”edutainment” Bisogna ricordare che sul momento può essere “assorbito” solo un numero limitato di informazioni. Informazioni mirate, adattate ai diversi utenti (età, cultura, tipo e motivo del viaggio) Poche regole, chiare e precise, uguali per tutti “Il counseling prende tempo, ma se il tempo non viene preso non si è fatto un buon servizio al viaggiatore”. (A. Spira)