Parla Ernesto Caffo, fondatore di Telefono Azzurro: il controllo diretto
dei familiari resta il miglior antidoto alle insidie di Internet
La pedofilia? “Solo una porzione
marginale dei tanti reati commessi
attraverso la Rete”. Ancora troppo pochi,
invece, i siti dedicati ai ragazzi
il commento >
"insegnate ai vostri bambini
a conoscere e capire i media"
di Ernesto Caffo
Chi è
Professore di Neuropsichiatria
infantile all'Università di Modena
e Reggio Emilia, Ernesto Caffo,
54 anni, modenese, è il padre di
Telefono Azzurro: la benemerita
associazione che per prima in Italia
ha saputo dare ascolto alle richieste
dei bambini in difficoltà. Fondata
nel 1987, Telefono Azzurro è stata
riconosciuta ente morale dal
Presidente della Repubblica fin
dal 1990 e oggi conta ben 30 linee
telefoniche, 40 operatori
specializzati e centinaia di
volontari. Il professor Caffo, che
ne è tuttora presidente, ha all’attivo
numerosi studi e pubblicazioni
sulla prevenzione e la cura del
trauma nei bambini e negli
adolescenti, sull’autismo e sui
disturbi pervasivi dello sviluppo.
Telefono Azzurro si è occupato fin dai primi anni della sua esistenza
del delicato tema del rapporto tra bambini, adolescenti e massmedia, dedicando alla comunicazione e alle nuove tecnologie
pubblicazioni, ricerche, convegni. Tra i mezzi di comunicazione,
il Web e la telefonia mobile, a causa dell’interattività che li
caratterizza, sono quelli che presentano maggiori rischi e che
suscitano le maggiori preoccupazioni degli adulti di riferimento:
i genitori, gli insegnanti, gli operatori sociali.
E’ vero però che le famiglie, benché preoccupate, non hanno sempre
l’attenzione, l’informazione e la competenza per mettere in atto
delle tutele. In primo luogo, infatti, come risultava da una nostra
segue a pagina 4
An interview with Ernesto Caffo, the founder
of children helpline Telefono Azzurro: the families’
direct supervision is the best antidote to the traps
of the Internet
“teach your children
to learn and understand the media”
Paedophilia? “It’s just a small part of the many crimes
committed through the Net”. Still too few, instead,
are the websites for the young
by Ernesto Caffo
Since the start, children helpline Telefono Azzurro has been working at the delicate issue of the
relation between children, teenagers and mass media, devoting publications, surveys and
conferences to communication and new technology. Among the communication devices, the
Web and mobile phones, as they are so interactive, are those that pose most risks and that are
most alarming for the adults: parents, teachers, social operators.
continues on page 6
focus.it
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3
Internet e i bambini: i risultati
dell’indagine contenuta nel IV
Rapporto Nazionale
sulla condizione dell’infanzia
e dell’adolescenza
Fonte: Telefono Azzurro
il commento >
4
70%
la percentuale
degli adolescenti italiani che
si collega a Internet (il 55,8%
qualche volta, il 12% ogni
giorno)
ricerca del 2002, molti genitori consentono
ai figli di avere nella loro camera un vero e
proprio “arsenale tecnologico” personale televisore, videoregistratore, PC, stereo,
playstation: si tratta di mezzi che vengono
quindi utilizzati senza alcun controllo
parentale. E' ovvio che il primo e il miglior
filtro sia costituito proprio dalla famiglia. Per
quanto riguarda i rischi connessi all’utilizzo
dei servizi offerti dal Web (posta elettronica,
chat, Internet, ecc) dobbiamo ricordare tra
l’altro che essi vedono la pedopornografia e
i crimini connessi alla pedofilia costituire solo
una porzione marginale dei possibili reati
che spaziano dalle truffe alla diffusione di
materiale pornografico, alla violazione della
privacy e del diritto d'autore e via dicendo.
Oltre al filtro costituito dal controllo e dalla
presenza dei genitori, esistono comunque
filtri tecnici di vario tipo che possono essere
applicati al PC per evitare di imbattersi in siti
inadatti ai fanciulli, ma dobbiamo ricordare
focus.it
http://www.nic.it/
39,7%
usa Internet per
studiare
che essi hanno una sviluppata competenza
informatica e, talvolta, riescono ad aggirare
anche questi filtri.
Per questo Telefono Azzurro ha partecipato
al Piano di Azione Comunitario Safer Internet
con il progetto Safeborder per la creazione di
un Network che promuovesse un utilizzo
consapevole e sicuro di Internet da parte di
bambini e adolescenti che navigano in Rete.
Abbiamo sempre creduto, infatti, che
l’educazione ai media e la consapevolezza dei
rischi ad essi connessi siano la migliore tutela
per bambini e adolescenti. L’iniziativa
prevedeva anche un sistema di cooperazione
e collaborazione transnazionale fra le polizie
dei paesi aderenti.
L’impegno di Telefono Azzurro sulle
problematiche di Internet si concretizza da
sempre anche in una stretta collaborazione
con le autorità competenti, a cominciare dalla
Polizia postale, e per la promozione di attività
di informazione e formazione tanto dei
35 %
15,3 %
26,4%
chatta
15,2%
genitori che dei provider.
Anche le Istituzioni si mostrano molto
sensibili alla tutela dei minori. Una delle
prime iniziative in merito è stata promossa
dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie
con l’istituzione, nel 2002, al Dipartimento
per l’Innovazione e le Tecnologie, del
Comitato tecnico per l’uso consapevole di
Internet. Sul Portale nazionale del Cittadino,
è inoltre attiva la sezione “Chi ha paura della
Rete?”, che fornisce tanto agli adulti che ai
bambini una serie di suggerimenti e di
indicazioni per una sana e proficua
navigazione.
Il 19 novembre 2003 è stato poi sottoscritto
dalle associazioni degli Internet Service
Provider (Aiip, Anfov, Assoprovider,
Federcomin) il Codice Internet e minori,
varato dalla Commissione per l’assetto del
sistema radiotelevisivo; l'organo consultivo
del Ministero delle Comunicazioni, che ha
realizzato anche il Codice di controllo sulle
televendite e il Codice di
autoregolamentazione Tv e Minori. I tre codici
sono all’avanguardia in Europa per il “mix”
di autoregolamentazione e connessione alle
leggi: la presenza di rappresentanti delle
istituzioni all’interno dei Comitati di controllo
permette di applicare delle sanzioni di tipo
“etico” (come la comunicazione agli utenti
delle infrazioni commesse da un’emittente
televisiva o da un provider) ma anche di tipo
amministrativo, cosa che rende il sistema
più forte rispetto alla semplice
autoregolamentazione. Sul rispetto del Codice
vigila un Comitato di Garanzia che serve a
monitorare e sanzionare eventuali
inadempienze dei fornitori di accesso. Ma il
Comitato lavora soprattutto in senso
preventivo: l’impegno preso dai provider
garantisce la volontà da parte degli operatori
del settore di prendere coscienza delle loro
responsabilità e della necessità di tutelare gli
utenti più giovani e più deboli.
Telefono Azzurro, che ha partecipato alla
redazione del Codice, condivide e ha sempre
usa la Rete
per cercare cose proibite
naviga per mandare messaggi sui cellulari
sostenuto tale ottica: l’adesione volontaria
dei firmatari facilita l’aumento di sensibilità
e attenzione verso l’infanzia.
Infine Telefono Azzurro, come gestore del
servizio telefonico 114 per la segnalazione di
emergenze che coinvolgano bambini e
adolescenti (attualmente attivo in sei regioni
italiane: sarà esteso a tutto il territorio
nazionale entro il 2005), ha creato una
hotline, attraverso la quale è già possibile
segnalare la presenza di materiale illegale o
che possa comunque nuocere allo sviluppo
psico-fisico di bambini o adolescenti.
La Rete, comunque, non va demonizzata. E’
anzi opportuno segnalare tutte le opportunità
che essa offre, tra cui quella di fornire
strumenti conoscitivi e contenuti educativi.
Anche in questo senso le istituzioni si stanno
adoperando: il Ministero per l’Istruzione,
l’Università e la Ricerca e quello per
l’Innovazione e le Tecnologie, per esempio,
stanno realizzando corsi di formazione
informatica per tutti i gradi scolastici. La
media-education è infatti uno strumento
importantissimo: imparare a riconoscere e
a usare i meccanismi che sovrintendono alla
creazione di un sito Internet, di una testata
giornalistica o di un programma televisivo
favorisce l’acquisizione, da parte del bambino,
di una competenza critica che lo renderà
meno vulnerabile e gli insegnerà come non
abusare dei mezzi di comunicazione di massa,
in quantità e qualità della fruizione.
Sicuramente sarebbe auspicabile che si
moltiplicassero siti specifici per bambini e
ragazzi, ma si tratta di cambiamenti profondi
nella mentalità degli imprenditori e degli
operatori del settore della comunicazione, e
generalmente tali mutamenti non si
realizzano in breve tempo. Per questo da
ormai quasi 18 anni Telefono Azzurro
sostiene l’importanza dell’attività di
sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in
primis di genitori e insegnanti, al fine di
creare un’attenzione all’infanzia che, di per
sé, è la prima e migliore forma di tutela dei
diritti dei più giovani.
focus.it
[email protected]
il commento |
riceve e spedisce
messaggi di posta elettronica
5
follow from page 3
the comment >
6
It happens, though, that the families, although
worried, do not always have the care,
information and skills required to put in place
some forms of protection. Firstly, as shown
by one of our surveys in 2002, many parents
let their children have in their rooms a
veritable personal “technological arsenal” –
TV, video recorder, PC, stereo set, playstation:
so, these devices are used with no parental
supervision, and it is quite obvious that the
first and best filter – against the abuse of such
devices and the risk of coming across contents
that are harmful to the children’s and
teenagers’ psychophysical development – is
just the family. As to the risks associated with
the use of the services offered by the Web
(email, chat, Internet, etc), do not forget that
they see child pornography and paedophilic
crimes as just a small part of the potential
crimes committed through this device. They
include frauds, credit card cloning, wholesale
circulation of pornographic materials,
circulation of contents that promote racial
hatred, Satanism, religious intolerance and
any other form of discrimination; as well as
breach of privacy, breach of copyrights,
slandering, spamming, hidden activation of
diallers, and so on.
As well as the filter of the parents’ control and
presence, there are however some technical
filters that can be fitted on the PC to prevent
coming across websites that are unsuitable
for young children, but do not forget children
have very good PC skills and sometimes they
know how to sidestep these filters.
That’s why Telefono Azzurro has taken part
in the Safer Internet EU Action Plan with
Safeboarder, a project that involved the
development of a Network promoting a
responsible and safe use of the Internet by
children and teenagers as they surf the web.
We have always believed that education to
mass media and the awareness of the
associated risks are the best protection for
children and teenagers. The initiative also
involved a plan for the trans-national
cooperation and collaboration of the police
corps of the member countries.
The mission of Telefono Azzurro on Internet
issues has always taken place in close
focus.it
http://www.nic.it/
Internet and children: the
results of the research
contained in the IV Italian
National Report on childhood
and adolescence
Source: Telefono Azzurro
cooperation with the bodies in charge, first
and foremost the mail police, for reporting
websites whose contents are illegal and
harmful for minors and for promoting
information and training activities for parents
and providers alike.
The Political bodies too have been very
sensitive to the protection of those minors
who surf the web, and many initiatives were
carried out by the different ministries over
the last few years. One of the first such
initiatives was promoted by the Ministry of
Innovation and Technology through the
establishment, in 2002, at the Innovation
and Technology Department, of a Technical
Committee for a Responsible Use of the
Internet. In addition, since that year, a section
has been opened in the national citizens’
portal, , “Chi ha paura della Rete? (Who is
scared of the web?)”, which provides parents
and children with recommendations and
suggestions for healthy, profitable Internet
surfing.
th
Then, in November 19 2003, the Internet
Service Providers’ associations (Aiip, Anfov,
Assoprovider, Federcomin) signed the
Internet and Minors Code, the fruit of the
minors’ protection activities carried out over
the last three years by the Committee for the
Set-Up of the Broadcasting System, an
advisory body of the Communication
Ministry which also produced the Telesales
Control Code and the TV and Minors SelfRegulation Code. The three codes are in the
forefront in Europe, due to their “mix” of
self-regulation and references to the law:
since the political bodies have members in
these supervisory bodies, “ethical” sanctions
can be applied (for instance, communication
to users of the breaches committed by a TV
broadcasting company or a provider) as well
as fines, which makes the system more
powerful than simple self-regulation. A
Watchdog Committee supervises compliance
with the Code and monitors and fines any
breach committed by the network access and
service providers as regards servers hosting
contents that are unsuitable or harmful for
children or teenagers. But the Committee
mainly works towards prevention: the
70%
is the percentage
of Italian teenagers who
connect themselves to the
Internet (55,8% occasionally,
12% on a daily basis)
39,7%
use the Internet for
learning purposes
%
35 %
receive and
send e-mail messages
26,4%
chat online
15,2%
the comment |
providers’ pledge ensures that the industry
operators are willing to become aware of their
own responsibilities and the need to protect
the youngest and most vulnerable users.
Telefono Azzurro, which has cooperated to
the development of the Code, shares and has
always supported such vision: the Code shows
the advantages of the members’ voluntary
participation, which increases the awareness
of and care for the children, the only way that,
we believe, will lead to a real culture of respect
for children’s rights.
Finally, Telefono Azzurro, as the manager of
the telephone service 114 for the reporting of
emergencies affecting children and teenagers
(currently working in six Italian regions: it
will cover the whole of Italy by 2005), has
developed a hotline, which can be used to
report the presence on the Internet, TV, radio
and papers of any illegal materials or any
materials that can harm the children’s or
teenagers’ psychophysical development.
However, the Net should not take all the
blame. Actually, we should point out all the
opportunities it offers, including that of
supplying educational contents and tools. The
political bodies are also working at this: the
Ministry of Education, University and
Research and the Ministry of Innovation and
Technology, for instance, are holding IT
courses for all school levels. Media education
is an extremely important tool: learning how
to recognise and use the mechanisms that are
behind the development of a website, a
newspaper or a TV program boosts children
to acquire critical skills that will make them
less vulnerable and will teach them how not
to abuse the mass media, in terms of quantity
and quality. It certainly would be desirable
to have more websites for children and
teenagers, but this would involve a deep
change in the mentality of businessmen and
communication operators, and usually such
changes do not happen overnight. That’s why,
for nearly 18 years, Telefono Azzurro has
supported the importance of awakening the
public opinion, first and foremost parents
and teachers, in order to take more care of
children, which in itself is the best way to
protect the youth’s rights.
Who he is
Professor of children
neuropsychiatry at the University
of Modena and Reggio Emilia,
Ernesto Caffo, 54 years old, born
in Modena, is the father of children
helpline Telefono Azzurro: the
non-profit association that has
been the first in Italy to listen to
the claims of children in need. Set
up in 1987, Telefono Azzurro has
been recognised as a non-profit
association by the President of the
Republic in 1990, and today it has
as many as 30 telephone lines, 40
skilled operators and hundreds of
volunteers. Professor Caffo, who
is still president, has produced a
vast number of studies and
publications on the prevention and
treatment of traumas in children
and teenagers, on autism and
widespread development disorders.
15,3 %
use the
web to search for forbidden
surf to send SMS text messages to mobile
7
Cybercrime – A colloquio con Giovanni Pepe e Fabiola Treffiletti, dirigente e comm
e delle comunicazioni
nell'era dell'investigatore tecnologi
l'intervista >
8
Il servizio specialistico si avvale di apparati e tecniche di assolut
“ma quello che fa la differenza”, dicono i protagonisti, “è sempre
di Stefania Fabbri
Li chiamano “investigatori tecnologici”:
metodi e preparazione da giurista e
informatico ma con un’anima da poliziotto.
Sono gli agenti della Polizia postale e delle
comunicazioni, il ramo specialistico del
dipartimento di pubblica sicurezza che nel
nostro paese contrasta e reprime le attività
illecite commesse attraverso i mezzi di
comunicazione. Corrispondenza, telefoni,
radio, satellite, Internet sono i confini di un
mondo, vastissimo e in costante evoluzione,
che la Polizia postale tiene d’occhio giorno
dopo giorno, affrontando di volta in volta
raffinati casi di high tech crime, terrorismo,
pedofilia on line o più banali (ma non per
questo meno allarmanti) episodi di truffa e
frodi telefoniche.
Organizzato in 19 compartimenti e 76 sezioni,
il servizio è diretto a livello nazionale dal
dottor Domenico Vulpiani. Il viaggio nel cuore
del crimine informatico ci ha portato a
Milano, in via Loira, dove ha sede il
compartimento di Polizia postale delle
comunicazioni della Lombardia. La sede
meneghina porta ancora i segni di quella che
è stata una delle
operazioni più
impegnative e
dispendiose
per gli
focus.it
http://www.nic.it/
agenti della postale: la repressione delle truffe
commesse attraverso i dialer. Le mura
d’ingresso sono ancora tappezzate di cartelli,
opuscoli e poster che indicano agli utenti cosa
fare e come proteggersi dai programmi che
dirottano le connessioni telefoniche su utenze
a pagamento durante la navigazione su
Internet: testimonianza del pacifico assalto
dei tanti cittadini che, in un recente passato,
si sono visti recapitare bollette telefoniche
milionarie senza alcuna apparente
motivazione. “Per mesi - conferma la
dottoressa Fabiola Treffiletti, 31 anni,
commissario capo della postale e specialista
pura in materia di giurisprudenza e
informatica - i nostri uffici sono stati presi
d’assalto anche da 60 persone al giorno che
denunciavano truffe e abusi riconducibili ai
dialer. Oggi la situazione è migliorata, anche
se ai prefissi caldi come 709 o 899 si sono
aggiunte le chiamate internazionali e via
satellite”. Un mondo in movimento: per i
criminali come per le forze dell’ordine.
Il dottor Giovanni Pepe, 47 anni, è un
poliziotto doc prestato all’informatica: in
carriera egli ha infatti diretto i commissariati
di Monza, Sesto San Giovanni, Bonola e
Bergamo e ha prestato servizio anche alla
“mobile” di Milano. Da un anno esatto è il
dirigente del compartimento lombardo della
postale.
L'investigazione "tecnologica" da parte
delle forze dell'ordine, italiane e
straniere, esercita un forte fascino nei
confronti del grande pubblico:
sempre più spesso, infatti, il
cinema e la televisione
attingono a piene
mani alle indagini
dei reparti
specializzati
dove la
scienza
missario capo della Polizia postale
ico
La storia
Nata nel 1981 con l’obiettivo di tutelare i
servizi postali e di telecomunicazioni, la
Polizia postale si pone come garante della
segretezza della corrispondenza e della
libertà di qualunque forma di
comunicazione dei cittadini. Attivo già dai
primi anni ’90 sul fronte caldo della
criminalità informatica, il Servizio è stato
ufficialmente costituito con il decreto del
ministro dell'Interno del 31 marzo 1998 e
successivamente indicato quale organo
centrale dello stesso ministero per la sua
sicurezza e la regolarità dei servizi di
telecomunicazioni.
Tra le competenze delle Polizia postale si
sono aggiunte dal 1998 anche le attività
di contrasto della prostituzione minorile e
del turismo sessuale, delitti spesso connessi
all’uso criminale dei sistemi informatici.
Il sito è a disposizione per notizie e richieste
di contatti e offre una serie di indicazioni
interessanti per prevenire le truffe
informatiche più diffuse.
l'intervista >
ta avanguardia:
e la qualità del poliziotto”
Giovanni Pepe, dirigente della Polizia postale e delle comunicazioni
della Lombardia / Giovanni Pepe Manager of the Mail
and Telecommunication Police
ricopre un ruolo fondamentale nello
smascherare i criminali. E' veramente
così? Quanto la finzione scenica si
discosta dalla realtà?
“La fiction televisiva è tale perché non è tenuta
al rispetto della realtà”, commenta con un
sorriso il dottor Pepe. “I nostri uomini non
sono tecnici, ma poliziotti addestrati all’uopo:
uomini selezionati con specifiche cognizioni
maturate in proprio e poi esaltate attraverso
la formazione professionale. La
scolarizzazione del corpo è oggi elevatissima,
così come le nostre apparecchiature seguono
il naturale progresso tecnologico: ma è
indubbio che qui, prima di tutto, si è poliziotti.
Quello che conta è lo spirito investigativo e
la capacità di mettere in pratica le tecniche
‘classiche’ di osservazione e pedinamento”.
In tema di tecnologia l'aggiornamento
professionale è senza dubbio uno dei
fattori più critici. Quanto impegno
dedicate e quante risorse richiede
tenere il passo con le accelerazioni del
progresso?
“Al di là dei canali di formazione tradizionali
- aggiunge il dottor Pepe - spesso i nostri
uomini si aggiornano… lavorando: facendo
fronte a nuove e inedite emergenze,
frequentando i siti degli hacker o facendo
visita ai privati che si sono dotati di tecnologie
avanzate. In questo caso lo scambio è
bilaterale e proficuo: noi acquisiamo nuove
informazioni e contestualmente siamo in
grado, sulla base della nostra esperienza, di
segnalare alle imprese i rischi principali cui
possono incorrere e i suggerimenti per la
stesura dei piani di sicurezza. Si tratta di una
vera e propria attività di prevenzione: ancora
oggi, infatti, troppe aziende si preoccupano
di proteggere fisicamente le proprie strutture
ma investono poco in sicurezza informatica”.
Possiamo tracciare un identikit del
nuovo criminale informatico?
“Abbiamo sperimentato - osserva la
dottoressa Treffiletti - ogni sorta di reato:
dall’accesso abusivo ai sistemi informatici
alla pirateria satellitare, dalla pedofilia alle
false vendite. Oggi, a dire il vero, sono le
truffe, il phishing (siti-civetta abilmente
mascherati per simulare quelli delle banche
o delle aste online), diffamazioni e molestie
a fare la parte del leone. Dal punto di vista
criminale possiamo distinguere due piani: da
una parte abbiamo singoli individui che,
molto spesso per ira o vendetta, agiscono ai
danni di un soggetto o di un sistema
informatico; dall’altro, associazioni di più
persone che, per necessità… operative,
focus.it
[email protected]
9
l'intervista |
organizzano vere e proprie truffe a fini di
lucro. La criminalità organizzata non sembra
invece aver messo radici, se si escludono gli
episodi noti legati al terrorismo nazionale e
internazionale”
Proprio in questi ultimi casi vi
troverete spesso nella necessità di
svolgere indagini al di là dei confini
nazionali: come vi interfacciate con le
forze di polizia degli altri stati? Quali
sono le problematiche che incontrate
più di frequente?
“La nostra attività si limita al territorio
nazionale”, aggiunge la dottoressa Treffiletti:
“nell’era di Internet i confini sono però labili
e rappresentano un limite per le attività
investigative. Al di là delle rogatorie
internazionali, che restano prerogativa del
magistrato, abbiamo comunque contatti
frequenti con i colleghi stranieri e scambi di
informazioni che consentono di ovviare ai
limiti della giurisdizione. Internet non è il
far-west: anonimato e impunità sono falsi
miti da sfatare”.
Esistono forme di collaborazione tra
gli investigatori e i fornitori di servizi
Internet in Italia? A suo giudizio il
provider/mantainer dovrebbe svolgere
un ruolo attivo nella repressione del
crimine informatico o limitarsi alla
segnalazione di casi ed episodi "sospetti"
alle forze dell'ordine?
“I provider - conclude il dottor Pepe - sono
sempre stati molto collaborativi. Dal punto di
vista legislativo, però, dobbiamo dire che se il
diritto penale è adeguato, la procedura stenta a
seguire il passo dei tempi: mi riferisco ad
esempio agli obblighi per la conservazione dei
file di log il cui ruolo nelle indagini è
assolutamente fondamentale. Ai provider
chiediamo soprattutto tempestività: la
segnalazione precoce di contenuti o
atteggiamenti criminali è il primo presupposto
per il successo delle indagini”.
The history
Set up in 1981 with the aim of protecting mail and
telecommunication services, the Italian Postal Police places
itself as the guarantor of the mail secrecy as well as of the
freedom of any method of communication of all citizens.
Actively operating on the hot issue of informatic crime
already since the early 90’s, the Service was officially
established with the Italian Interior Ministry decree dated
31st March 1998 and later appointed as central body of the
same Ministry for its own security and efficiency of
telecommunication services. In 1998 child prostitution and
sexual tourism, often related to the misuse or illegal use of
informatic technologies, came in addition to all criminal
activities countered by the Postal Police.
Contacts and further information are available on the website,
which also provides useful hints to prevent the most
widespread internet fraud phenomena.
Australia – Pedoporno, il provider è responsabile
Guai in vista per i provider australiani. Un discusso provvedimento del ministro della
Giustizia Chris Eleison minaccia di colpire con multe fino a 33mila 500 euro i provider
che consentiranno ai propri clienti di accedere a contenuti pedopornografici e non
segnaleranno gli episodi criminali alla polizia in tempo ragionevole. Oltre
all’individuazione di responsabilità dirette per il provider, la norma configura inoltre
come reato federale, e dunque punibile con 10 anni di carcere, l’utilizzo di Internet
per accedere, trasmettere o rendere disponibile pedopornografia o altro materiale
simile.
Australia – Child pornography, the provider is to blame
Troubles ahead for Australian providers. A controversial measure of the Ministry of
Justice, Chris Eleiso, is threatening to fine with up to 33 thousand 550 euros those
providers who will let their clients have access to child pornographic contents and
will not report crimes to the police within a reasonable time. As well as recognising
direct responsibilities for providers, the regulation also considers a federal crime,
punishable therefore with 10 years of detention, the use of the Internet to access,
transmit or provide child pornography or similar materials.
10
focus.it
http://www.nic.it/
in the age
of technological detective
This specialist service uses cutting-edge equipment
and techniques: “but what makes the difference”,
say the protagonists, “is still the policeman’s standards”
by Stefania Fabbri
They are called “technological detectives”:
their methods and backgrounds are those of
jurists and computer scientists, but their soul
is that of a policeman’s. They are the agents
of the mail and telecommunication police,
the specialist branch of the Police
Department, which, in our country, fights
and represses any illegal activity committed
through the mass media. Mail, telephones,
radios, satellites, the Internet are the
boundaries of an extremely broad and everdeveloping world that the mail police watches
every day, sometimes fighting very wellconcocted cases of high-tech crime, terrorism,
online paedophilia or simple (but no less
alarming) cases of telephone frauds and
swindles.
Structured into 19 divisions and 76 sections,
the service is run nation-wide by Domenico
Vulpiani. The journey through the heart of
cyber-crime took us to Via Loira, in Milan,
the headquarters of the mail police of the
region Lombardy. The Milan’s headquarters
still bear the marks of one of the most exacting
and expensive operations ever carried out by
the mail police: the repression of frauds
committed through diallers. The entrance
walls are still plastered with bills, brochures
and placards telling users what to do and how
to protect themselves from those programs
that, while surfing the Internet, reroute the
telephone connections to websites that charge
money: evidence of the peaceful attack of the
many citizens who in the recent past received
sky-high telephone bills for no apparent
reasons. “For months – confirmed Fabiola
Treffiletti, 31 years old, head superintendent
of the mail police and a pure specialist in law
and computer technology – our offices were
besieged by up to 60 people a day, all
reporting frauds and abuses that had to do
with diallers. Today, the situation has
improved, even if international and satellite
calls have now added to those hot lines as
709 or 899”. An ever-moving world: for
criminals as well as for the police.
Giovanni Pepe, 47 years
old, is a first-class policeman
devoted to computer
technology. During his
career, he has directed the
police stations of Monza,
Sesto San Giovanni, Bonola
and Bergamo and has also
served in Milan’s flying
squad. For one year, he is
been director of the regional
branch of the mail police.
“Investigations” carried
out by Italian and
foreign police corps are
very intriguing for the
public at large: the
Fabiola Treffiletti, commissario capo della Polizia postale / Fabiola
Treffiletti, Head Superintendent of the Mail and Telecommunication Police
focus.it
[email protected]
the interview >
Cyber-crime – An interview with Giovanni Pepe and Fabiola Treffiletti,
manager and head superintendent of the mail and telecommunication
police
11
Attività investigative avviate nel triennio 2001-2002-2003
Investigative actions taken in the three-year period 2001-2002-2003
7000
6000
5000
the interview >
4000
3000
2000
1000
0
2001
2002
Hacking / Hacking
2003
Pirateria informatica e
tutela del copyright /
Informatic piracy and
copyright protection
movie and TV worlds have been largely
inspired by the investigations of
specialist departments where science
plays a key role in finding out the
criminals. Is it really like that? How far
is fiction from reality?
“TV fiction is called like that because it does
not have to reflect the truth”, smiles Pepe.
“Our men are not technical people but
specifically trained policemen; men who have
been selected for specific requirements and
then enhanced by professional training. The
educational level of today’s police is extremely
high, and likewise our equipment follows the
natural technological breakthroughs; but there
is no doubt that here, you are a policeman
first. What matters is the spirit of investigation
and the ability to put in practice the ‘classical’
watching and tailing techniques”.
As to technology, being in the forefront
of the profession is certainly one of the
most critical factors. How much work
and how many resources do you have
to invest to keep abreast of
technological breakthroughs?
“Aside from the traditional training methods
– added Pepe – often our men keep up to date
…by working; by rising up to the challenge of
new, unusual emergencies, visiting the
hackers’ websites or people who have acquired
cutting-edge technology. In this case, the
exchange is mutual and profitable; we collect
new information and at the same time, based
on our experience, we can inform the
12
focus.it
http://www.nic.it/
Pedofilia in rete / Online Criminalità economica e
paedophilia
politica / Economic and
political crime
corporations of the main risks they can run
into and give advice on how to draw up their
security plans. It is a veritable preventative
job: even today, too many companies worry
about the physical protection of their
facilities but invest very little in computer
security”.
What is the typical cyber-criminal of
today?
“We have experienced – commented
Treffiletti – all sorts of crimes. From illegal
access to computer systems to satellite
piracy, from paedophilia to fake sales. To be
honest, right now it is frauds, phishing
(decoy-websites skilfully covered to look like
the websites of banks or online auctions),
slandering and harassment that take the
lion’s share. From a criminal point of view,
we can distinguish two levels. On one side,
there are people who, most often out of
hatred or for revenge, try to damage someone
or a computer system; on the other side,
there are groups of people who, out of
…working necessity, organise real frauds to
make money. Organised crime seems not to
have taken root, except the well-known
events connected with national and
international terrorism.”
Just in the latter cases, you often need
to take your investigations beyond the
national boundaries: how to relate
with the local police? What problems
do you most often have to face?
“We only work nation-wide”, added
Risultati operativi complessivi pedofilia on-line 1998-2003
Online paedophilia overall operational results (1998-2003)
800
700
600
the interview |
500
400
300
200
100
0
1998
1999
2000
2001
2002
2003
Indagati sottoposti a provvedimenti restrittivi / Inquired individuals subject to restrictive measures
Persone denunciate in stato di libertà / Individuals being free though reported to police
Perquisizioni / Police searches
Treffiletti: “In the age of the Internet,
boundaries are weaker and restrict the
detective work. Apart from the rogatory letters,
which are under the magistrate’s jurisdiction,
we have frequent contacts and exchanges of
information with our foreign colleagues that
enable us to sidestep the boundaries of the
jurisdiction. The Internet is not the Far West:
anonymity and impunity are false myths to be
exploded”.
Is there any form of cooperation
between detectives and Internet service
providers in Italy? In your opinion,
should providers/maintainers play a
proactive role in repressing cybercrime or just report ‘suspect’ cases and
events to the police?
“Providers - concluded Pepe - have always
been very cooperative. From a legal point of
view, however, we must say that, if the
criminal law is adequate, the procedure has
difficulty being abreast with the times: I am
talking, for instance, of the requirements for
storing the log files that have an essential role
in investigations. Above all, we want providers
to be quick: a timely report about criminal
contents or behaviours is key to the success
of an investigation”.
Siti web monitorati - Ricerca di materiale pedopornografico
Monitored websites - paedo-pornographic material search
30000
28833
25000
24879
23940
20000
15000
8158
10000
5000
0
1500
1998
3668
1999
2000
2001
2002
Fonte / Source: Polizia Postale / Postal Police 2004
2003
focus.it
[email protected]
13
Presentato a Roma il secondo rapporto sulla pedopornografia via Internet
di Save the Children. Significativo calo delle segnalazioni di reato,
soprattutto in Italia
primo piano >
ma sono ancora troppe
le piccole vittime senza volto
Dal 2001 a oggi identificati appena trecento minori
in tutto il mondo a fronte di oltre 250mila immagini
diffuse sul web. Nessuno nel Belpaese
di Francesca Nicolini
Quattromila e 664 segnalazioni di materiale pedopornografico diffuso in rete in meno di due
anni, con una media di oltre 200 nuovi casi al mese e una significativa percentuale (circa il 10
per cento) che ha coinvolto direttamente server italiani. E’ il bilancio degli ultimi 23 mesi di
attività di Stop-it, il progetto di lotta allo sfruttamento sessuale dei minori su Internet e attraverso
la rete presentato a Roma da Save the Children, la più grande organizzazione mondiale
indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini. I dati di Save the Children
Italia confermano invero la flessione in atto in tema di pedopornografia online: le segnalazioni
degli utenti considerate “pericolose” e attendibili sono state complessivamente 1.553, ma la
percentuale di esse sul totale è scesa in un anno dal 39 al 30 per cento. Calano anche le segnalazioni
14
focus.it
http://www.nic.it/
che vi si cela è enorme: generalmente si tratta
di società residenti in paesi dove non è vietata
esplicitamente la produzione di tale materiale
e che cambiano continuamente provider. La
riproducibilità dei contenuti fa sì che un sito
possa avere una permanenza in rete
consigli per la buona navigazione
per i genitori
- insegnare ai bambini il valore della privacy
- assistere i piccoli nella navigazione
- il PC deve essere collocato in una parte
della casa accessibile a tutti
- accrescere le proprie competenze tecniche
- non lasciare il bambino solo davanti al PC
- individuare siti e chatroom "garantiti"
- spiegare ai bambini che grazie a Internet
si possono fare tantissime cose divertenti
ed educative ma anche brutte esperienze
il necessario sostegno. Secondo i dati
dell’Interpol, infatti, nonostante le 250mila
immagini pedoporno sequestrate dal 2001 a
oggi, sono solo 300 i minori identificati in
19 paesi. Nessuno in Italia. “L’identificazione
– osservano i promotori del progetto – è
un’attività molto complessa che richiede
investimenti sia in termini di risorse
finanziarie che umane”. La complessità degli
strumenti informatici, la riproducibilità delle
immagini, la facilità con cui è possibile
modificare le stesse, il carattere
internazionale del fenomeno e i costi legati
a questi tipi d’indagine non facilitano l’attività
di identificazione delle vittime. Inoltre in
Italia, malgrado la ratifica del “Protocollo
opzionale sulla vendita di bambini, la
prostituzione minorile e la pedo-pornografia”
promosso dall’Onu, il reato di pedopornografia non è stato ancora chiaramente
definito dal legislatore.
Save the Children, impegnata nel progetto
Stop-it fin dal 2002, ha individuato due
canalifondamentali per il reperimento delle
immagini pedopornografiche su Internet:
uno commerciale e l’altro non commerciale.
I siti web commerciali molto spesso sono
indicizzati sui motori di ricerca oppure
accessibili attraverso siti porno
apparentemente legali. Vengono pubblicizzati
anche attraverso lo spamming. Il business
per i bambini
- salvaguardare i propri dati personali
- non inviare mai fotografie personali a
qualcuno che non si conosce
- appuntamento? No, grazie
- consultarsi con genitori, insegnanti, fratelli
e amici più grandi
primo piano |
su siti ospitati da server italiani: dal 9,7 al
3,8 per cento.
Ma il vero dramma è tuttora rappresentato
dalla difficoltà di identificare le vittime: passo
fondamentale, ribadiscono a Save the
Children, per interrompere l’abuso ed offrire
brevissima, cambiare nome, indirizzo e
provider e riproporre gli stessi contenuti. Le
immagini immesse, difatti, sulla rete possono
essere riproducibili anche su 10, 15 mila siti
e questo rende molto difficile l’attività
investigativa.
La rete, insieme ad altri media vocati
all’online come ad esempio il telefonino,
possono rappresentare uno strumento di
adescamento efficace ai danni dei minori: in
Italia si calcolano circa 13 milioni di navigatori
Internet, e tra questi un milione sono bambini
di età compresa fra i 2 e i 13 anni. Almeno il
doppio di essi vive in case dotate di
connessione web. Circa il 90 per cento di
giovani, inoltre, possiede un cellulare.
Questa schiera di bambini “online”, dunque,
invia e riceve sms sul proprio telefonino,
chatta con il Pc della propria camera,
frequenta le communities dove ci si incontra
quotidianamente in Internet, e dove vengono
richiesti i propri dati personali: è in questa
fitta rete di scambi che si può inserire il
criminale o la persona senza scrupoli.
Un’equilibrata informazione da parte dei
genitori e degli educatori sulle opportunità,
ma anche sui rischi della rete, è per Save the
Children la soluzione più efficace. Solo così
facendo il minore potrà stabilire un rapporto
attivo con il medium Internet di cui non
accetterà, acriticamente, qualsiasi proposta.
focus.it
[email protected]
15
Presented in Rome the second report on child pornography on the Internet
by Save the Children. Significant decrease in crime reports,
especially in Italy
feature >
but unknown young victims
are still too many
Since 2001, only three hundred children have been identified
out of the over 250 thousand pictures published on the web.
No one in Italy
by Francesca Nicolini
Four thousand 664 reports of child
pornographic materials circulating on the
web in less than two years, with an average
of over 200 new cases a month and a
significant percentage (approximately 10 per
cent) directly involving Italian servers. It is
the balance of the last 23 months of work of
Stop-it, the scheme against the sexual
exploitation of children on the Internet, which
was presented in Rome by Save the Children,
the world’s largest independent organisation
for the defence and promotion of children’s
rights. The figures provided by Save the
16
focus.it
http://www.nic.it/
Children Italia actually prove that online child
pornography is decreasing: users’ reports
regarded as “dangerous” and reliable were a
total of 1,553, but their rate decreased from
39 to 30 per cent of the total in one year.
Reports on sites hosted by Italian servers are
also on the decrease: from 9.7 to 3.8 per cent.
But the real tragedy remains the problem of
identifying the victims: an essential step,
repeated Save the Children, to stop the abuse
and offer the required support. According to
Interpol’s figures, despite the 250 thousand
child pornographic pictures that have been
Eleven tips for good web surfing
- Teaching children the value of privacy
- Assist children in surfing the web
- The PC must be placed in an area of the
home which is accessible to everyone
- Increasing one’s technological skills
- Do not let children alone in front of the
PC
- Recognising “safe” websites and chatrooms
- Explaining children that the Internet can
be useful to do many enjoyable and
educational things but also bad experiences
confiscated since 2001, just 300 children have
been identified in 19 countries. No one in
Italy. “Identification – commented the people
behind the scheme – is a very complex work,
which needs investments in financial and
human resources.” The complexity of
computer technology, the reproducibility of
the pictures, the ease with which these
pictures can be altered, the international scale
of the phenomenon and the costs associated
with such kind of investigations make it very
difficult to identify the victims. In addition,
in Italy, despite the enforcement of the
“Optional protocol on the sale of children,
child prostitution and child pornography”
promoted by the UN, child pornography has
not yet been clearly defined by law as a crime.
Save the Children, which has been involved
in the Stop-it scheme since 2002, has found
two basic channels for the procurement of
child pornographic pictures on the Internet:
a commercial channel and a non-commercial
channel. Commercial websites are very often
index-linked to search engines or accessible
through seemingly-legal pornographic
websites. They are also advertised through
spamming. The business hidden behind this
is huge: usually, they are companies residing
in countries which have no legislation
expressly prohibiting the production of such
materials and change their providers all the
time. The reproducibility of virtual contents
allows websites to remain on the web for a
for children
- Protecting one’s personal details
- Never send personal pictures to someone
you do not know
- Date? No, thanks
- Consulting parents, teachers, siblings
and older friends
feature >
for parents
very short time, change their name, address
and provider and offer the same contents
again. The pictures circulated through the
web can be reproduced on up to 10, 15
thousand websites, and this makes the
detectives’ work very hard. The web, along
with other specifically virtual media, such as
mobile phones, can be effectively enticing for
children: the number of Internet surfers in
Italy has been estimated at approximately 13
million, and one million of these are aged 2
to 13. At least twice as many live in homes
equipped with Internet connections. In
addition, about 90 per cent of young people
own a mobile phone.
This array of “online” children, therefore,
sends and receives SMSs on their mobile
phones, chats through their PCs from their
rooms, attends the communities in which
people meet everyday on the Internet and
which ask them their personal details: it is in
this tight network of exchanges that an
offender or any unprincipled person can easily
sneak in.
Balanced information by parents and teachers
on the opportunities as well as the risks
associated with the Internet is, according to
Save the Children, the most effective solution.
That’s the only way for a child to establish a
proactive relation with the Internet as a
medium, of which the child will not
uncritically accept just any proposition.
focus.it
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17
A un anno dall’entrata in vigore delle norme di autoregolamentazione
don Ilario Rolle, presidente dell’associazione Davide, traccia un primo
bilancio del progetto “internet@minori”
primo piano >
oltre il codice:
meno filtri, più prevenzione
Lusinghiero impegno dei provider
per l’adeguamento delle strutture.
Telefonini nel mirino
di Ilario Rolle
A oltre un anno dalla firma del codice di
autoregolamentazione possiamo già dire di
aver ottenuto un buon risultato: quasi tutti i
membri delle associazioni più rappresentative,
Assoprovider e Aiip, hanno aderito e stanno
adeguando le proprie strutture e la propria
comunicazione secondo le indicazioni del
testo firmato con i ministri Gasparri e Stanca
il 19 novembre 2003.
I provider aderenti al Codice si impegnano a
pubblicare sul proprio sito informazioni sulla
tutela dei minori in rete; devono inoltre offrire
servizi di navigazione differenziata oppure
indicare agli utenti servizi efficaci offerti da
terzi.
Se è indubbio che la maggior parte dei
provider ha ormai aderito, è altrettanto vero
che non tutti hanno dato spazio alle
informative d'obbligo, o lo hanno fatto in
modo poco visibile. Quando l'utente per
arrivare a queste informazioni deve passare
attraverso quattro o cinque clik, la
comunicazione diventa poco efficace. C’è
molto da migliorare sulla comunicazione: le
piccole imprese hanno risposto meglio dei
grandi operatori nazionali. Il Comitato di
garanzia per l’applicazione del Codice sta
lavorando perché tutti gli aderenti si adeguino
alle norme.
L’Associazione Davide Onlus è rappresentata
nel Comitato di garanzia dal proprio
presidente. Lavorando quotidianamente con
decine di migliaia di minori che usano
Internet, Davide.it è infatti un osservatorio
Il servizio
Il filtro di Davide.it permette di accedere ad Internet
tramite una rete sicura e controllata che elimina la visione
di siti inadatti ai minori e sconvenienti per il loro contenuto.
Costantemente aggiornato da oltre mille volontari, esso
non solo inibisce la navigazione su siti contenenti
pornografia, violenza e satanismo, ma è anche efficace
contro i dialer e lo spam.
18
focus.it
http://www.nic.it/
Chi è
Nato a Venaria Reale (Torino) il 30 agosto 1951, don Luigi Rolle
è presidente dell’Associazione Davide Onlus e membro del
comitato internet@minori. Da sempre attento ai problemi dei
giovani che vivono situazioni di disagio, egli ha unito la propria
missione sociale con la passione e l’esperienza per il mondo delle
comunicazioni fondando la Cometa Comunicazioni e l'Associazione
Davide per la promozione dei diritti dei minori su Internet. Ma
il suo progetto più importante, sottolinea, è “cercare ogni giorno
e in ogni cosa la pace del cuore che solo l'Altissimo può dare”.
privilegiato ed offre un contributo rilevante
alla individuazione e soluzione dei problemi
riscontrati in rete. Per questo motivo è punto
di riferimento non solo per i Provider: il
metodo preventivo e le policy di Davide sono
ormai condivisi da un crescente numero di
soggetti che ritengono i filtri per la
navigazione differenziata nocivi all’educazione
se non sono affiancati da una rete di adulti
in grado di interagire con i minori.
E’ proprio questo lo specifico di Davide:
applicare il metodo preventivo con una
pluralità di strumenti, tutti rigorosamente
sottoposti alla presenza umana. I ragazzi,
quando usano la rete, non devono sentirsi
soli e per di più controllati da robot, come
avviene in caso di filtri automatici.
Quello che chiediamo ai provider è di non
utilizzare tecnologie basate su analisi e
riconoscimento automatico dei contenuti:
sono troppi gli errori di falsi positivi e negativi,
senza contare che i filtri funzionano solo su
un numero limitato di lingue.
Per quanto riguarda il futuro, pensiamo di
migliorare la formazione dei nostri mille
volontari ed estendere ad altri paesi europei
gli ottimi risultati raggiunti in Italia.
Dalle famiglie inoltre giunge la necessità di
tutelare i ragazzi anche rispetto ai cellulari.
In Inghilterra si sono già posti il problema
da tempo: l’Imcb è l’organismo preposto alla
difesa dei minorenni dai contenuti “a rischio”
che possono arrivare sui telefonini.
Siamo qui su nuove frontiere che vanno ben
oltre il codice e Davide è già lì con i ragazzi a
fermare i Golia malintenzionati.
A year later since the enforcement of self-regulation norms, head of Associazione
Davide Father Ilario Rolle takes stock of the “internet@minori” project
Praiseworthy ISPs commitment to conform systems
and communication to the norms. Mobile phones targeted
by Ilario Rolle
Who he is
Born in Venaria Reale (Turin) on August 30th 1951, Don Luigi Rolle is President of the non-profit Associazione
Davide and a member of the Committee. Always attentive to the problems of young people in need, he has
combined his social mission with the passion and experience for the communication world by founding, in 1998,
Cometa Comunicazioni and Associazione Davide for the protection of children’s rights.
One year after the signing of the selfregulation code , we can already say it has
been a success: most of the members of the
most representative associations,
Assoprovider and Aiip, joined the initiative
and are adapting their facilities and
communication to the directions provided by
the Agreement which was signed with
Ministers Gasparri and Stanca on November
19th 2003.
The providers who have joined the Code
undertake to publish in their websites
information on the protection of children on
the web; in addition, they have to provide
differentiated net-surfing services or suggest
to their users effective services provided by
third parties.
While there is no doubt that most providers
have by now joined the initiative, not all of
them have published the compulsory
information or, if they have, they have done
it in a most inconspicuous way. When the
user is four or five clicks away from this
information, communication becomes
ineffective. So there’s much to be done in this
respect, in terms of communication. We have
to admit that the smaller companies have
responded better than the big national
operators that are usually slower to open up
to the new.
The Watchdog Committee for the
enforcement of the code is working hard to
have all signatories comply with these
regulations.
The president of non-profit Associazione
Davide is a member of the Watchdog
Committee. By working day by day with
thousands of children who use the Internet,
Davide.it is a privileged observation post on
and offers a significant contribution to the
detection and solution of any problems that
are found on the web. For this reason, it is a
point of reference for Providers: Davide’s
preventative method and policies have by
now been shared by a growing number of
feature >
beyond the code:
less filters, more prevention
people and bodies that consider differentiated
net-surfing filters harmful to education, unless
they are partnered with a network of adults
who know how to interact with children.
This is just what distinguishes Davide from
anyone else: applying the preventative method
with a wide range of systems, all strictly
supervised by human people. Children, when
using the Internet, should not feel alone or
even less supervised by robots, as it would
happen with automatic filters.
What we ask those providers who want to
offer their filtering services is to avoid using
technologies based on automatic content
analysis and recognition methods: too many
are the false positive errors (file blockage
errors) and even more are the false negatives
(no blockage of harmful/illegal contents). The
best automatic filters available on the market
work only in a limited number of languages;
it is an unacceptable limit, since the most
harmful contents come in different languages.
As to the future, we expect we will improve
the training of our one thousand volunteers
and will extend to other European countries
the excellent results that have been reaped in
Italy.
In addition, the families also feel the need to
protect children from mobile phones. England
raised the problem quite a long time ago:
IMCB is the body in charge of defending
children from the “risky” contents that can
be send through mobile phones.
Here, we are at new frontiers that go far
beyond the Code, and Davide is already there,
with the boys, stopping any ill-intentioned
Goliath.
The service
Davide.it filter allows access to the Internet
through a secure and controlled network avoiding
visualisation of websites whose contents are
unsuitable and improper for children and minors.
The filter blocks access to websites with obscene
language or violent or pornographic content.
focus.it
[email protected]
19
Il registro italiano si conferma il quarto ccTLD mondiale per diffusione di nomi a do
la Rete è maggiorenne e festeggia con “mis
Ritratto di Luca Vullo, 25 anni, navigatore siciliano con la passio
sua la prima casa virtuale a sei zeri dell’Internet nazionale
il fatto >
The Italian Registr
Un milione di “.it”. A diciotto anni dalla
nascita del primo dominio Internet italiano
(cnr.it, operativo dal 19 dicembre del 1987),
la rete italiana supera la fatidica soglia del
milione di registrazioni confermandosi al
quarto posto sia nella classifica dei paesi
europei a maggiore densità di domini che in
quella assoluta dei ccTLD. Il “mister milione”
del Registro italiano è Luca Vullo, 25enne
siciliano di Caltanisetta, firmatario della
lettera di assunzione di responsabilità per la
registrazione del nome a dominio
“lucavullo.it”. Nonostante le imprese
rappresentino la fetta più grossa del mercato
dei domini, dunque, la prima casa virtuale a
sei zeri della rete italiana appartiene a un
privato cittadino e non a una azienda,
testimonianza di come l’aspirazione a
costruire un proprio sito Internet non sia
ormai più dettata solo da interessi economici
e commerciali ma rappresenti, soprattutto
per gli utenti più giovani, una vera e propria
rivoluzione culturale. Un aspetto che i mezzi
di informazione, stampa, tv, radio e Internet,
non hanno mancato di sottolineare negli ampi
reportage dedicati all’evento.
Il protagonista
Luca Vullo, 25 anni, è il
“mister milione” della rete
Internet italiana. Nato a
Caltanisetta il 26 aprile
1979 il giovane navigatore
siciliano, dopo aver
conseguito il diploma di
perito agrario, si è
trasferito da qualche anno
a Bologna dove frequenta
l’indirizzo cinematografico
del corso di laurea del
Dams. Per Vullo quello
dell’ottava musa è
decisamente più di un
hobby: nonostante la
giovane età egli infatti ha
già all’attivo una lunga
serie di documentari e
cortometraggi.
20
focus.it
http://www.nic.it/
the Internet comes o
Portrait of Luca V
the
Con oltre un milione di nomi a dominio l’Italia
segue nella classifica continentale dei registri
più… affollati la Germania (saldamente al
comando con 8,2 milioni di domini “.de”),
gli inglesi di “.uk” (3,7 milioni di indirizzi) e
l'Olanda (“.nl”) con 1,3 milioni di suffissi.
“Numeri e cifre – ha ribadito il professor
Franco Denoth, direttore dell’Istituto di
informatica e telematica del Cnr di Pisa e
responsabile del Registro – confermano lo
stato di salute della rete italiana, capace di
competere fianco a fianco con realtà ben più
dimensionate, nonostante la facoltà di
registrare domini nel nostro paese sia
concessa solo ai cittadini europei escludendo
quindi aree ad alta popolazione Internet
(accettate dal modello tedesco). L’evento
conferma i benefici effetti della
“liberalizzazione” che il Registro ha messo in
atto dall’agosto scorso: oggi chiunque, privato
cittadino, associazione o impresa, può
registrare un numero illimitato di domini
“.it” con il solo vincolo della maggiore età e
della cittadinanza comunitaria. Un passo in
avanti verso una diffusione sempre più
capillare della rete che è il principio fondante
dell’attività del nostro Registro”.
ster milione”
one del cinema:
spurred by economic or commercial interests
but, especially for younger users, is a real
cultural revolution. An aspect that the mass
media, the papers, TV, radios and the
Internet did not fail to highlight in their wide
coverage of the event.
With over one million domain names, Italy
follows Germany (firmly top of the list, with
rar is once again the fourth top ccTLD in the world for the number of domain names
of age and celebrates with “mister million”
Vullo, 25 years old, a Sicilian web user with a passion for cinema:
e first virtual “six figures” home in the Italian Internet is his own
One million “.it”s. Eighteen years after the
birth of the first Italian Internet domain
(cnr.it, which opened on December 19th
1987), the Italian web crosses the decisive
threshold of one million registrations, taking
fourth place again in the list of European
countries with the highest number of domain
names as well as in the absolute list of
ccTLDs. The “mister million” of the Italian
Registry is Luca Vullo, a 25-year-old Sicilian
young man born in Caltanisetta, who signed
the letter of assumption of responsibility for
the registration of the domain name
“lucavullo.it”. Even if corporations take up
the biggest share of the domain market, then,
the first ‘six figures’ virtual home of the
Italian web belongs to a person, not to a
corporation, evidence of the fact that the
ambition to build one’s website is no longer
the fact |
ominio
8,2 million “.de” domains) in the continental
list of the most… crowded registries, the
British “.uk” (3,7 million addresses) and
Holland (“.nl”), with 1.3 registered suffixes.
“The figures and numbers – insisted
professor Franco Denoth, director of the
Institute for Informatics and Telematics at
the National Research Council in Pisa and
manager of the Registry – prove that the
Italian web is in top form and that it is
perfectly able to compete head to head with
much bigger registries, even if in our country
domains can be registered by European
citizens only, leaving out therefore other
areas with a wide Internet population
(accepted in Germany). The event of the
millionth domain
– concluded
The protagonist
Luca Vullo, 25 years old,
Denoth – is proof
is the “mister million” of
of the beneficial
the Italian Internet. Born
effects of the
at Caltanisetta on April
26th 1979, the young
“deregulation”
Sicilian user, after taking
that the Registry
his agriculturist’s
began
last
diploma, moved to
August: today,
Bologna a few years ago,
where he attends Arts,
any person,
Music and Entertainment
corporation or
at university. For Vullo,
association can
the eight muse is
definitely more than a
register
an
simple hobby: despite his
unlimited number
young age, he has already
of “.it” domains,
filmed numerous
documentaries and short
with the only
films.
requirements that
they must be of
age and EU citizens. A step forward for a
more and more widespread use of the web,
which is the basic principle of the activity of
our Registry”.
focus.it
[email protected]
21
tutti gli appuntamenti
apr 27-29
focus.it
http://www.nic.it/
may 2
NANOG 34
Seattle, Washington, USA
Secondo incontro del 2005 per NANOG (Gruppo
Nordamericano degli Operatori di Rete). NANOG
è un forum didattico-operativo per il
coordinamento e la diffusione delle informazioni
tecniche relative alle tecnologie di rete
backbone/enterprise ed alle procedure operative./
Second 2005 meeting for NANOG (North
American Network Operators' Group). NANOG
is an educational and operational forum for the
coordination and dissemination of technical
information related to backbone/enterprise
networking technologies and operational
practices.
http://www.nanog.org/future.html
14th CENTR Technical Workshop
Stockholm, Sweden
may 2-6
may 15-17
22
ARIN XV e NAv6TF meeting
Orlando, Florida, USA
ARIN (American Registry for Internet Numbers)
e NAv6TF (North American IPv6 Task Force)
uniscono le forze e propongono un meeting
congiunto, di particolare rilevanza in materia di
IPv6./ The American Registry for Internet
Numbers (ARIN) and the North American IPv6
Task Force (NAv6TF) announce a joint meeting,
aiming at facilitating information and educational
outreach in the area of IPv6.
http://www.arin.net/ARINXV/meet_plan.html
Corso Tecnologie Web
Palermo, Italy
Una full immersion di tre giorni su concetti e
tecniche per la progettazione e realizzazione di
siti Web.
Il linguaggio HTML e la sua evoluzione in XHTML,
l'utilizzo dei tag e delle tabelle, i CSS, i link, le
immagini, cenni di CGI e Javascript sono alcuni
degli argomenti che verranno trattati./ A threeday intensive seminar on concepts and techniques
for designing and creating websites. The HTML
language and its evolution to XHTML, the usage
of the tags and tables, the Cascading Style Sheets
(CSS), the links, the images, basic concepts on
CGI and Javascript are some of the topics that
will be covered.
http://www.nic.it
RIPE 50
Stockholm, Sweden
Un evento di cinque giorni dedicato a ISP e
operatori di rete. Il RIPE Network Coordination
Centre agisce come Registro Internet Regionale
d'Europa e si occupa di coordinare le attività delle
organizzazioni che ne fanno parte./ A five-day
event dedicated to members of Internet service
providers and network operators. The RIPE
Network Coordination Centre acts as Regional
European Internet Registry, co-ordinating the
activities of its members.
http://www.ripe.net/ripe/meetings/ripe50/
may 10-13
apr 14
ICANN Meeting
Mar del Plata, Argentina
Primo appuntamento del 2005 con ICANN
(Internet Corporation for Assigned Names and
Numbers), organismo che coordina la Rete a
livello globale./ This is the first 2005 meeting
organised by ICANN
(Internet Corporation for Assigned Names and
Numbers), organisation coordinating the Web
at international level.
http://www.icann.org/meetings
apr 17-21
eventi/events >
Corso Legale
Napoli, Italy
Un nuovo appuntamento del Registro del ccTLD.it
rivolto ai provider/maintainer interessati ad
approfondire le proprie conoscenze sugli aspetti
legali e giuridici della registrazione dei nomi a
dominio e in particolare sulle procedure di
risoluzione delle dispute./ A new event held by
the ccTLD.it Registry open to those
providers/maintainers wishing to expand their
knowledge of the legal and juridical aspects of
the domain names registration with particular
focus on disputes resolution procedures.
http://www.nic.it
apr 4-8
all events
Conferenza GARR_05 "la rete daPERtutto"
Pisa, Italy
Organizzata dal Consortium GARR, la Conferenza
si rivolge a tutti gli utenti della rete. Si discuterà
tra l'altro di gestione di risorse attraverso sistemi
di griglie, remote control, domotica, nuove
possibilità di accesso e di trattamento
dell'informazione. Contestualmente si svolgerà
anche un evento IPv6 in collaborazione con 6Net.
/ Organized by Consortium GARR, the Conference
is directed to all Network users. Resource
management through grid systems, remote
control, domotics, new possibilities to access,
handle and analyse information will be discussed.
An IPv6 event in collaboration with 6Net will
take place during the Conference.
http://www.garr.it/workshop/garr-bworkshop.shtml
Servizi a cura di Daniela Medda
Questo seminario di CENTR (Council of European
National TLD Registries), rivolto allo staff tecnico
dei registri, e’ stato organizzato in concomitanza
del meeting RIPE, anch’esso di natura tecnica./
Coinciding with the likeminded RIPE meeting,
CENTR (Council of European National TLD
Registries) Technical Workshop provide a forum
for technical staff from registries.
http://www.centr.org/calendar
Al via, con la gustosa novità delle lezioni
sulla gestione dei server di posta elettronica,
il programma dei corsi 2005 organizzati
dal Registro del ccTLD “it”. In base
all’esperienza degli anni passati e grazie ai
suggerimenti dei partecipanti alle scorse
edizioni, il Registro ha apportato qualche
piccolo ritocco a programmi e contenuti.
Le finalità invece restano invariate:
incrementare e rigenerare il capitale di
conoscenza dello staff degli oltre 2mila e
700 registrar del ccTLD. “it”. L’impegno
del Registro è quello di offrire loro un valido
supporto per valorizzare la propria
professionalità e le proprie competenze. I
corsi rappresentano anche un importante
momento di comunicazione tra Registro e
registrar: ampio spazio verrà dedicato a
sessioni domanda/risposta per stimolare
The ccTLD “it” Registry kick-starts its 2005
educational season with the attractive new
course on email server management.
Building on the experience of the past
years and the suggestions given by last
years’ trainees, the Registry has given a
minor makeover to its curricula and
contents.
The purposes, instead, are the same: to
increase and revive the wealth of
knowledge of the staff of the over 2
thousand 700 ccTLD. “it” registrars.
The Registry’s mission is to offer them
effective support to make the most of their
professional skills and know-how. These
courses are also an important opportunity
for communication between the Registry
and the registrars: plenty of time will be
devoted to question and answer sessions,
eventi / events |
aspetti legali, posta elettronica,
Linux: tradizione e novità nei corsi
2005 del Registro del ccTLD “.it”
legal aspects, e-mail, Linux: tradition
and innovation in the 2005 courses
of the ccTLD “.it” Registry
l’approfondimento e la condivisione delle
informazioni.
Particolarmente atteso, come annunciato,
è il corso di posta elettronica per
amministratori di sistema, la cui prima
edizione si svolgerà a Pisa il 23 e 24 giugno:
gli aspetti legati alla configurazione e
gestione del servizio di posta verranno
trattati dallo staff tecnico del Registro.
Doppio appuntamento, invece, per il corso
legale, in calendario a metà aprile a Napoli
e in settembre all’Isola d’Elba in
concomitanza con il corso Linux.
Il programma, il regolamento, il calendario
e i moduli d’iscrizione ai corsi 2005 sono
disponibili sul sito, nell’area riservata ai
provider/maintainer. (d.m.)
to promote in-depth knowledge and
sharing of information.
As previewed, one of the most awaited
courses is a course on e-mail for system
administrators, which in its first year will
be held in Pisa on June 23rd and 24th:
issues related to mail configuration and
management will be addressed by the
Registry’s technical staff.
A double date, instead, for the legal course,
which has been scheduled for late April in
Naples and for September on the Isle of
Elba, to coincide with the Linux course.
For schedules, regulations, calendars and
registration forms for the 2005 courses,
visit the providers/maintainers’ area on
the web site. (d.m.)
focus.it
[email protected]
23
una risposta per tutto
we answer your questions
Telefono / Phone number:
+39-050-3139811
Gli operatori rispondono nei giorni feriali con
il seguente orario: 9:30-12:30 e 14:30/18:00.
The Registry help-desk operators answer
your calls on working days, 9:30 - 12:30 a.m.
and 2:30 - 6:00 p.m.
FAX
Per comunicazioni con l'Unità Relazioni
Esterne / External Relations Unit fax:
+39-050-3152713
Lettere di assunzione di responsabilità / Letter
of assumption of responsibility:
+39-050-542420
Solo cambi provider/maintainer, trasferimenti,
cancellazioni ed altre operazioni sui nomi a
dominio / Only for provider/maintainer
changes, transfers of domain names and other
operations on domain names:
+39-050-570230
E-MAIL
[email protected]:
per informazioni sulle procedure e regole di
registrazione di nomi a dominio / information
requests on the procedures and rules to
register domain names under ccTLD "it"
[email protected]:
per informazioni sulle fatture verso
provider/maintainer / information requests
on invoices sent by Registry to the
providers/maintainers that have a contract to
register under ccTLD ".it"
[email protected]:
per suggerimenti e commenti sul sito web del
Registro / comments and tips regarding the
Registry website
[email protected]:
per i corsi organizzati dal Registro /
information requests on Registry courses
[email protected]:
per i corsi Linux organizzati dal Registro /
information requests on Registry Linux
courses
[email protected]:
per i corsi PKI organizzati dal Registro /
information requests on Registry PKI-courses
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