Biblioteca comunale di Viareggio Uno spazio per le idee 2007/2008 CHI SIAMO Ciao a tutti, siamo un gruppo di ragazzi e ragazze, di adulti ed esperti che nel corso dell’estate scorsa ci siamo riuniti per affrontare il fenomeno del bullismo, capirne i motivi e cercare soluzioni insieme. Ecco, nella prossima pagina, le nostre caricature, disegnate da Simone Pierotti, il vignettista che ha realizzato le immagini di questo opuscolo sul bullismo da noi ideato. Nel nostro lavoro siamo stati aiutati da Andrea Montaresi, esperto in comunicazione e da tre psicologhe: Sara Lencioni, Giulia Puccinelli e Silvia Verdiani, le quali hanno voluto questo progetto dal titolo “Bulli, bullette e bulloni da svitare”. La palma che vedete raffigurata è l’albero-simbolo del luogo dove ci siamo riuniti, la Pineta di Ponente di Viareggio e questa è la prima pagina del nostro opuscolo sul tema del bullismo. Buona lettura a tutti voi! IL COMITATO ANTIBULLO ESTATE 2008 IL BULLO Alcune persone si comportano in modo prepotente per la maggior parte del tempo, rendendo la vita difficile a quelli che “prendono di mira”, facendoli sentire tristi e infelici. Sono proprio queste persone che potremmo definire bulli. I bulli sanno spaventare gli altri in modo da ottenere ciò che vogliono. Ciò che ci proponiamo con questo opuscolo, rivolto a voi ragazzi, è aiutarvi a riconoscere questi comportamenti e a contrastarli. Smettere di essere tormentati può essere difficile ma non impossibile. Ci sono numerose ipotesi che cercano di spiegare questo fenomeno, ma una cosa certa è che il bullo manipola le situazioni a proprio vantaggio attraverso un comportamento aggressivo. Cosa intendiamo per comportamento aggressivo? Offendere per umiliare gli altri e farli sentire deboli, picchiare (calci, pugni, sputi, spintoni), ignorare escludendo gli altri, prendere in giro qualcuno perché diverso e minacciare. Questi comportamenti sono da ritenersi atti di bullismo se fatti con intenzione, ripetuti nel tempo e se la relazione fra bullo e vittima è asimmetrica, cioè il bullo mostra maggior forza nei confronti della vittima, che spesso non è in grado di difendersi. IL BULLISMO La maggior parte dei comportamenti di bullismo, come testimoniano gli alunni della Scuola di Sviteggio, avviene nell’ambiente scolastico (bagni, mensa, cortile della scuola), in classe o nel tragitto da casa a scuola. Il bullismo tuttavia sembra meno frequente all’interno della classe che fuori, perché il bullo si fa difficilmente vedere in comportamenti aggressivi e prepotenti di fronte agli adulti . Da ciò deriva l’erronea convinzione dei grandi che il bullismo non sia un fenomeno diffuso, non lo vedono direttamente e i bambini/ragazzi non ne parlano con loro. Il bullismo infatti trova terreno fertile nel silenzio e nella paura. Confidarsi con qualcuno di fidato è un modo per difendere te stesso o qualcun’altro, e non semplicemente “fare la spia”. Il bullo, se non smascherato, continuerà a comportarsi male, usando metodi probabilmente sempre più prepotenti e provocandoti emozioni spiacevoli. Ricordati che non sei solo né a scuola né in famiglia e poi.... l’unione fa la forza! GLI SVITABULLI SI ORGANIZZANO... … PER SVITARE L’INGRANAGGIO PERCHE’ QUESTA POZIONE? Dagli incontri, noi ragazzi con l’aiuto degli adulti abbiamo individuato alcuni elementi fondamentali per contrastare il bullismo. INGREDIENTI Una buona dose di fiducia ed autostima perché il bullo tende sempre a svalutare la sua vittima: “nessuno merita di stare male senza motivo”; Creatività in abbondanza per contrastare il bullo che agisce sempre per schemi fissi e stereotipati; Esprimere le proprie emozioni perché il bullo tende a far sentire la sua vittima di poco valore. Se hai paura e sei spaventato o arrabbiato nei confronti del comportamento del bullo, non chiuderti in te stesso ma cerca in te e negli altri la forza per reagire; Aggiungere in gran quantità la comunicazione; con questo ingrediente si può veramente cambiare la situazione. COSA POSSO FARE SE SONO VITTIMA DI BULLISMO? La paura è sicuramente l’emozione che colpisce chi si trova vittima del bullismo. La paura che pietrifica e che non fa fare o dire niente. Invece per risolvere questo problema bisogna proprio riuscire a fare il contrario: parlare e agire! Trasformare la paura in una rabbia costruttiva che dà la forza per cambiare le cose. Ok, tutto chiaro in teoria.... Ma in pratica come si fa? Poiché la forza del bullo è quella di isolare la vittima per renderla indifesa, la prima cosa da fare sarà quella di raccontare a qualcuno quello che ti è capitato per non essere più solo. Può essere difficile confidare certe cose, ma cerca una persona di cui ti fidi, un amico, un parente, un insegnante e vedrai che insieme potrete trovare il modo per cominciare a svitare l’ingranaggio del bullismo. Se come nella nostra storia, c’è più di un bullo in azione, insieme alle persone a cui hai rivelato la tua situazione, puoi cercare di parlare con il bullo più debole, meno con- vinto, quello che secondo voi si comporta male solo per imitare il “capobullo”. Magari insieme ad un insegnante o a qualcuno con più esperienza di te, puoi scoprire i motivi per cui la banda dei bulli ti ha preso di mira e trovare la soluzione per rompere definitivamente l’ingranaggio e magari riuscire ad aiutare anche loro. Ci rendiamo conto che in queste poche righe abbiamo riportato delle azioni molto difficili da compiere, ma è necessario mettere nero su bianco che da soli non si può sconfiggere il bullismo. Siamo anche sicuri però, che dentro ognuno, anche se a volte molto nascosta, c’è la forza per parlare con qualcuno. E allora cosa aspettati? Vai a parlarene! I BULLI PRIMA... E DOPO SVITOL ... L’UNIONE FA LA FORZA Cosa ci ha fatto capire questa breve storia a fumetti? Riflettiamo insieme... Prima di tutto, abbiamo scelto di raccontarvi il bullismo attraverso una semplice storia per avvicinarvi in modo immediato a questo fenomeno difficile da affrontare e da risolvere. Anche attraverso una semplice storia come questa, è però possibile capire come, attraverso il gioco di squadra, la comunicazione con il gruppo di amici ma anche attraverso l’aiuto degli adulti, si possa contrastare il fenomeno ed uscire dall’ingranaggio del bullismo. È facile cadere nel silenzio, nell’isolamento e nella vergogna se si è vittime di un bullo ma questo non deve portarci a nascondersi bensì a parlarne con persone di fiducia che possano aiutarci concretamente. Capire che non si è soli e che una soluzione può essere trovata insieme è il punto di partenza. Dare importanza alla comunicazione, alle emozioni, far risaltare la propria autostima e le relazioni con le persone su cui contare veramente e trovare strategie creative quanto concrete è fondamentale per dire STOP al bullismo. IMPARIAMO A COMUNICARE La comunicazione è alla base delle relazioni umane; comunicare, con le parole, con i gesti, o con un semplice cenno del capo, implica di fatto rivolgersi a qualcuno: questo è importante ed è fondamentale farlo bene. Abbiamo già ribadito quanto sia necessario raccontare a qualcuno se sei in difficoltà, quanto sia utile aprirsi e far entrare qualcun’ altro nel nostro mondo. Oltre a questo dobbiamo imparare anche a rivolgersi agli altri in modo corretto: spesso una stessa cosa, se detta in modo sbagliato, può avere effetti diversi, può assumere tutto un altro significato: le nostre emozioni, a volte la paura, o la rabbia, parlano per noi e non riusciamo a controllarle. A volte è difficile dire quello che vogliamo, che pensiamo o riteniamo giusto: in questo modo permettiamo agli altri di fare ciò che vogliono perché ci sentiamo insicuri o abbiamo paura. Siamo passivi: i diritti degli altri sono più importanti dei nostri. Altre volte non riusciamo a controllare la nostra rabbia e vogliamo che gli altri facciano tutto quello che vogliamo noi: pensiamo sia giusto solo quello che diciamo noi e pretendiamo di avere controllo su tutto. Siamo aggressivi: i nostri diritti sono più importanti di quelli degli altri. PERCHÉ UN PROGETTO SUL BULLISMO L’intento del bando, promosso da Provincia di Lucca e Fondazione Banca del Monte di Lucca “Uno spazio per le idee”, collegato al Progetto UpiGiTos - Uniti per i giovani in Toscana, quest’anno è stato quello di promuovere una partecipazione consapevole dei giovani alla vita di comunità, incoraggiare una cittadinanza attiva e responsabile, valorizzare le capacità individuali, favorire occasioni d’incontro e di scambio. Il bando era inoltre finalizzato a favorire la creazione d una rete informativa di giovani permettendo lo sviluppo di nuovi contatti e sinergie che potenziassero l’impatto sulla comunità locale. Noi tre, Giulia, Sara e Silvia, giovani psicologhe, siamo state le ideatrici di questo progetto dal titolo “Bulli, bullette e bulloni da svitare” che ha coinvolto un gruppo di 15 ragazzi e adulti interessati ad affrontare la tematica del bullismo. Il progetto è nato con la costituzione del “Comitato antibullo” e si è articolato su 13 incontri estivi basati su giochi di ruolo, simulazioni, focus group, brainstorming e proiezione di film sul tema; tali incontri erano volti ad affrontare alcuni aspetti fondamentali per contrastare il fenomeno: relazione di fiducia, comunicazione, creatività e gestione delle emozioni. Questo opuscolo, nato dalle idee dei partecipanti al corso, aiutati da Andrea, esperto in comunicazione e da Simone che ha realizzato le vignette, vuole essere la sintesi del lavoro fatto insieme ai ragazzi e agli adulti del gruppo per riflettere sul fenomeno e dare alcuni consigli pratici su come poter contrastare il fenomeno, nati dal confronto tra generazioni differenti. RINGRAZIAMENTI Questo progetto è stato realizzato nell’ambito del Bando “Uno spazio per le idee - IV edizione” 2007/2008 promosso e finanziato dalla Provincia di Lucca e dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e collegato al Progetto UpiGiTos - Uniti per i giovani in Toscana. Un ringraziamento speciale ai partner del progetto che hanno creduto e hanno sostenuto la nostra iniziativa: Forum Giovani Versilia, Cred Versilia e la Biblioteca Comunale di Viareggio che hanno partecipato nella fase di promozione e pubblicizzazione dell’iniziativa sul territorio locale; Squarciagola.net-La voce dei Giovani che ha promosso e pubblicizzato il progetto sul proprio sito; Auser Filo d’Argento di Viareggio che ha messo a disposizione i propri locali e tecnologie presso Piazzetta dell’Olmo e ha partecipato nella fase di progettazione ed organizzazione mettendo a disposizione i volontari della propria associazione che hanno affiancato i ragazzi nelle attività. Lavorare insieme per svitare i bulloni di un ingranaggio con la riflessione e l’ironia dei giovani, degli adulti e degli anziani in collaborazione con forum giovani VERSILIA