Chi u l’è u lô
Lupo e Zootecnia: una convivenza possibile
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Lupo e Zootecnia: una convivenza possibile
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IN CASO DI DECESSO
DI UN ANIMALE DOMESTICO
CON SOSPETTO DI PREDAZIONE
Qualora si trovi uno o più animali morti con segni di predazione è necessario avvisare tempestivamente il SERVIZIO VETERINARIO S.C. SANITA’
ANIMALE DELLA ASL per gli adempimenti di competenza, (Regolamento di Polizia Veterinaria necroscopia, anagrafe, smaltimento carcassa) e LA
POLIZIA PROVINCIALE o CORPO FORESTALE DELLO STATO per quanto
di competenza circa la gestione del danno subito. Intervengono anche RICERCATORI DEL PROGETTO “IL LUPO IN LIGURIA” inviati dalla Regione
Liguria per sopralluogo congiunto.
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NUMERI UTILI
Per eventuali segnalazioni rivolgersi ai seguenti numeri:
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✓ Provincia di Genova
• Polizia Provinciale 010 5499700
• C.F.S. 010 5484570
• A.s.l. 3 Genovese 010 8498654
• A.s.l. 4 Chiavarese 0185 329082
• Parco Naturale Regionale dell’Antola: 010 944175
• Parco Naturale Regionale dell’Aveto: 0185 340311
• Parco Naturale Regionale del Beigua: 010 8590300
✓ Provincia di Savona
• Polizia Provinciale 019 8313319
• C.F.S. 019 829897
• A.s.l. 2 Savonese 019 862303
• Parco Naturale Regionale del Beigua: 010 8590300
✓ Provincia della Spezia
Finanziato con Fondi POR 2007-2013 nell’ambito del progetto
“il Lupo in Liguria”
• Polizia Provinciale 0187 709301
• C.F.S. 0187 278747
• A.s.l. 5 Spezzino 0187 534400
✓ Provincia di Imperia
• Polizia Provinciale 0183 704201
• C.F.S. 0183 499968
• A.s.l. 1 Imperiese 0183 667649
• Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri: 0184 1928312
NON RIMUOVERE
LA CARCASSA DAL LUOGO DEL RITROVAMENTO
PER CONSENTIRE DI RACCOGLIERE TUTTI GLI ELEMENTI
(ORME, PELI, FECI…)
UTILI A STABILIRE L’AUTORE DELLA PREDAZIONE
(lupo, cane, volpe o altro…)
Per ulteriori notizie
e informazioni visita il sito:
www.ambienteinliguria.it
natura
biodiversità e rete natura
2000 emergenze naturalistiche
il lupo
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Lupo e Zootecnia:
una convivenza
possibile
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INFORMAZIONI PER GLI ALLEVATORI
PREVENZIONE DANNI DA LUPO
Da alcuni anni il lupo è tornato stabilmente nelle vallate e sui monti
della Liguria. Questo predatore, pur non costituendo alcun pericolo per
l’uomo e nutrendosi principalmente di animali selvatici, può tuttavia, in
alcuni casi, arrecare danni agli allevamenti, se questi non vengono protetti
adeguatamente.
La predazione sui domestici interessa principalmente ovini, caprini, bovini (vitelli 1-2 mesi) e in misura minore equini. Gli animali vengono attaccati solitamente quando sono al pascolo incustoditi, occasionalmente anche
all’interno di recinti poco sicuri in prossimità delle abitazioni. Il lupo è
specie particolarmente protetta e pertanto non sono consentiti metodi di
difesa con l’obbiettivo di eliminarlo dal territorio dove peraltro era normalmente presente fino alla fine del Novecento.
Dal 2007 Regione Liguria finanzia il Progetto “Il Lupo in Liguria” (Azioni
per la conoscenza e la tutela della specie, per la prevenzione dei danni al
bestiame e per l’attuazione di un regime di coesistenza tra il lupo e le attività economiche). Tale Progetto, di cui è capofila il Parco Naturale Regionale dell’Antola, ha coinvolto le Province, gli altri Parchi Regionali ed ovviamente le associazioni di allevatori provinciali e regionale (APA e ARA).
Informando gli allevatori sul metodo più efficace per difendere il proprio
bestiame, ad oggi sono già stati forniti, gratuitamente, utili strumenti per
prevenire gli attacchi di lupi in 11 allevamenti, dove il numero di predazioni è drasticamente calato.
Per ridurre maggiormente il conflitto lupo-zootecnia, sono a disposizione
degli allevatori ulteriori strumenti anti-predazione.
Questo opuscolo fornisce alcuni suggerimenti per difendere il proprio bestiame dall’attacco del lupo e indicazioni su come comportarsi in caso di predazione.
Il lupo attacca solitamente all’imbrunire, di notte o in condizioni di tempo perturbato. Compatibilmente con l’organizzazione dell’allevamento, è
opportuno ricoverare gli animali in strutture sicure durante la notte e portarli al pascolo in zone protette durante le giornate piovose o nebbiose.
Non essendo possibile recintare tutto il pascolo in maniera efficace bisogna comunque costruire un ricovero o un recinto adeguato dove rinchiudere gli animali nelle ore notturne.
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IL LUPO COMPORTA
DANNI INSOSTENIBILI?
COME SI POSSONO LIMITARE?
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SISTEMI DI PROTEZIONE
RECINZIONI: altezza almeno 2m, rete elettrosaldata (con trama inf. a
36 cm2) priva di aperture, fissata al terreno con picchetti, interrata (20 cm)
e piegata a L verso l’esterno.
DISSUASORI ACUSTICO-VISIVI: alimentati a batteria o ad energia solare, si attivano all’avicinarsi del lupo ed emettono luci, suoni o colpi con
funzione di spaventarlo.
Metodi di allevamento incustodito sono a rischio di predazione. L’utilizzo di forme di prevenzione (recinti antilupo, ricoveri notturni, cani da
guardia) ridurrebbe drasticamente i danni al bestiame. Tuttavia è da precisare che attualmente i danni provocati dal lupo, in Regione Liguria, sono
localizzati e sostenibili, meno di un decimo rispetto a quelli provocati alle
coltivazioni da parte degli ungulati selvatici.
LE RECINZIONI TRADIZIONALI
La capacità del lupo di superare recinzioni tradizionali è elevatissima.
Sono documentati casi di lupi entrati in pascoli con recinzioni metalliche
di 2 m di altezza scavalcandole oppure forzando la parte bassa, vicina al
terreno, dove il predatore tende a infilarsi con il muso. Questo avviene nei
punti in cui questa è rialzata rispetto al piano di campagna, ad esempio
per un avvallamento del terreno. In alcuni casi il lupo scava fino a creare
un passaggio quando la recinzione è interrata. Più frequentemente sfrutta i
passaggi aperti da cinghiali o altri selvatici.
Le recinzioni tradizionali, ad esempio con la classica “rete da pecore”
non solo non rappresentano minimamente un ostacolo per il predatore,
ma anzi funzionano da trappole per i domestici, facilitando l’attacco del
lupo e favorendo casi di uccisioni multiple.
PERCHÉ A VOLTE IL LUPO UCCIDE
PIÙ ANIMALI DEL DOVUTO?
Il fenomeno delle uccisioni multiple (surplus killing) avviene raramente
e in particolari condizioni. Recinzioni che permettono l’ingresso dei predatori, oltre a risultare inadeguate per la protezione del bestiame, possono
essere fatali. Tale circostanza determina uno stato di panico per il bestiame
e di eccitamento, nel lupo che si trova di fronte ad un elevato numero di
possibili e facili prede. Il lupo, all’interno di queste aree, provoca soprattutto nelle pecore, delle fughe violente che, ostacolate dalla recinzione, possono concludersi con uccisioni e ferimenti di massa.
FILO ELETTRIFICATO: consente una ulteriore difesa, va mantenuto
efficiente e controllato spesso. Lungo i cavi perimetrali, collegati ad un elettrificatore, viene fatta passare una corrente elettrica ad impulsi, con elevato
voltaggio e basso amperaggio.
CANI DA PASTORE ABBRUZZESE/MAREMMANO: se addestrati
adeguatamente, stabilendo la giusta proporzione tra cani e gregge, possono
essere un valido aiuto per la protezione dell’allevamento.
FLADRY: strisce colorate appese ad un filo metallico teso. Utilizzate appese ad un cavo elettrificato aumentano l’effetto deterrente della scossa
elettrica.
Alcuni orari, quello notturno principalmente, o ambienti, comi i margini
del bosco e radure con cespugli, sono maggiormente esposti all’attacco. E’
pertanto opportuno creare delle aree di riparo, studiando accuratamente la
disposizione delle protezioni in funzione delle caratteristiche del proprio
terreno. E’ preferibile associare due o più sistemi di protezione in modo da
scoraggiare efficacemente gli attacchi.
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