L’Ospedale della gente
pedale della gente
OSPEDALE ONCOLOGICO LAUDATO SÌ’
L’ospedale oncologico Laudato sì, dotato
di 120-130 posti letto, è dedicato alla
prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e
assistenza dei pazienti oncologici. Centrale
nell’attività dell’ospedale è l’attenzione
alla persona del malato e alla sua famiglia,
in tutte le fasi della malattia e in stretta
collaborazione con quanti sono coinvolti
nell’assistenza del paziente (medici di
medicina generale, assistenza domiciliare
e cure palliative, volontari).L’attività di
diagnosi prevede le moderne specialità
di diagnostica per immagini (ecografia,
mammografia, radiologia convenzionale,
TAC, Risonanza) e di diagnostica
endoscopica (endoscopia digestiva, ORL,
respiratoria, urologica e ginecologica),
completata da una struttura chirurgica per
le biopsie e dall’anatomia patologica. Per la
terapia sono previste strutture di Chirurgia
per interventi eseguibili in Day Surgery,
di Radioterapia, di Oncologia Medica,
di Riabilitazione, di Lungodegenza e di
Hospice, sia per adulti che pediatrico, oltre a
numerosi spazi dedicati all’integrazione
multidisciplinare e con il territorio.
The cancer “Laudato sì hospital, with 120130 beds, is dedicated to the prevention,
diagnosis, treatment, rehabilitation and
care of cancer patients. Center stage in the
hospital is the attention to the sick person
and his family, at all stages of the disease
and in close collaboration with those
involved in helping the patient (general
practitioners, home care and palliative care
volunteers).
The activity of diagnosis provides the
modern specialty of diagnostic imaging
(ultrasound, mammography, conventional
radiology, CT, MRI) and endoscopic
diagnostic (digestive endoscopy, ENT,
respiratory, urological and gynecological),
supplemented by a structure for surgical
biopsies and pathological anatomy.
Structures are used for the treatment of
Surgery for actions executable in Day
Surgery, Radiation Therapy, Medical
Oncology, Rehabilitation, and Hospice long
term care, for both adults and children,
as well as several spaces dedicated
multidisciplinary integration and the
territory.
ĚėĆėĊǡĆĘĘĎĘęĊėĊǡĈĔēċĔėęĆėĊǡČĚĆėĎėĊ
Sono nato...
Sono nato a Clusane povero, come ogni uomo
e ogni donna, il 13 ottobre 1929, da Luigi Ferrari
e da Ester Libra, ma non ho mai sofferto la fame.
Molti miei contemporanei sì,
hanno sofferto per la fame, per le malattie,
per molte “prove” della vita.
Il Divin Creatore mi ha regalato un animo
sensibile perché gioissi di ciò che è bello e vero.
È perciò, che ordinato sacerdote,
da Mons. Giacinto Tredici a Clusane il 19 Giugno
1955, mi lasciai affascinare da Gesù Cristo,
Maestro e Medico. Sin da piccolo ho frequentato
il Cristo, incoscientemente attratto dal suo stile di
vita, povero, umile, con la mente in Cielo e con il
cuore e i piedi sulla terra. Così ho orientato i miei
giorni sacerdotali. Ho capito che cosa significa
“occhio – che – vede, cuore – che – duole”.
Ho visto anche i peccati: prima i miei; poi, quelli
dell’umanità. Piango per questo.
Anche Gesù ha pianto i peccati dei suoi,
ma non s’è fermato al pianto.
S’è dato da fare a sfamare, a insegnare,
a guarire. Ho capito che la mia “strada” e quella
di quanti camminano con me è quella che Gesù
Cristo ha tracciato: sfamare, insegnare, guarire…
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ĉĔēĕĎĊėĎēĔċĊėėĆėĎ
02
Don Pierino Ferrari:
vita e opere
L’esperienza sacerdotale
Don Pierino è nato a Iseo, frazione Clusane il 13.10.1929 ed è stato chiamato al cielo
il 31 luglio 2011. Diventato sacerdote nel 1955, ha assunto le funzioni di vice rettore
nel seminario diocesano di Brescia per 5 anni (dal ‘55 al ‘60); di vicario cooperatore
nella parrocchia di Calcinato per 15 anni (dal 1960 al 1975); di parroco nella parrocchia
di Berlingo per 7 anni (dal 1976 al 1982); di parroco a Clusane dal 1982 al 2004;
di presbitero collaboratore a Clusane dal 2004 al 2011.
L’incontro con Madre Giovanna
Nel 1959, giovane sacerdote, incontra a Fiesole Madre Giovanna Francesca dello Spirito
Santo, fondatrice delle Missionarie Francescane del Verbo Incarnato,
ora Serva di Dio: la Divina Provvidenza posa la prima pietra di una misteriosa
collaborazione tra le due speciali persone.
Una presenza semplice, ma significativa
La prima sollecitudine apostolica di don Pierino, stimolata dalla quotidiana esperienza,
fu di avvicinare le coscienze al mistero di Cristo e della sua Chiesa.
Fin dagli anni ‘60 ha sentito forte la necessità di promuovere nella Chiesa una “presenza”,
semplice, ma significativa, di testimoni di Gesù che, imitando il suo esempio, vivessero in
piccole comunità, dove condividere la vita con i poveri, considerati come persone degne
del più alto rispetto. «Si rivela il valore di una società – afferma don Pierino – non tanto dal
suo grado di efficienza, quanto dal suo potere umanizzante. La persona in difficoltà,
sia essa anziana, malata o disabile, non è spenta nei desideri ed estranea ad ogni sentimento;
è e resta una persona capace di sensibilità e di relazione, che esige rispetto e dignità».
Il Cenacolo e Mamré
È alla luce di queste convinzioni e sorretto da un temperamento intrepido
e coraggioso, che diede vita:
• ad una comunità maschile, denominata “Del Cenacolo”, a Calcinato nell’anno 1965;
• ad una comunità femminile denominata “Mamré”, a Clusane di Iseo nell’anno 1971;
• nel 1987 stimola il cav. Firmo Tomaso a costituire l’associazione di volontariato
“Operazione Mamré”.
Dio ha provveduto
Dove, meglio che in una casa,
è possibile
offrire questo servizio d’amore?
Una casa dove si ama
è il miglior ambiente,
per nutrirsi di pane,
per apprendere scienza e offrire
appropriate cure.
Il profumo di casa!
Ho visto una casa così a Mamré
nella Tenda di Abramo;
a Gerusalemme nel Cenacolo,
il giorno di Pentecoste;
a Casa Madonna, in Fiesole.
Una casa così, la intravvedo ora
a Rivoltella nel Laudato sì’.
Se anche chi mi legge riesce
ad intravvederla, può collaborare
ad edificarla e a far vibrare,
in questo “miracolo della fede”,
autentico amore.
Per la fede mia e per la vostra fede,
incarnata in quest’Opera,
si possa un giorno dire:
«Dio ha provveduto»!
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04
Raphaël e la Fondazione Cremonesi
Nel corso degli anni la Provvidenza ha concesso a don Pierino l’apertura di numerose
comunità d’accoglienza per minori, anziani, disabili. Negli anni ‘80, interrogato
da alcuni fatti provvidenziali, letti alla luce dello Spirito, egli si inoltra nel penoso mondo
della sofferenza dei malati di cancro. Con intuizione profetica, in un periodo storico
in cui la cultura della prevenzione del cancro era ancora sconosciuta, dà vita:
al gruppo Raphaël, sorto nell’anno 1982,
e costituito in Cooperativa di solidarietà sociale nel gennaio 1984;
alla Fondazione Maria Rosa Cremonesi, istituita a S. Zeno nell’ottobre 1988,
con la preziosa collaborazione della famiglia Cremonesi;
all’Associazione di volontariato Amici di Raphaël nel 1994,
a supporto dell’omonima cooperativa.
Tocca a me
Queste opere, che si connotano come risposte inedite alle nuove emergenze sociali,
sono sorte nella prospettiva di rinnovare “dal di dentro” la società,
sostituendo la contestazione con una seria testimonianza di vita: «Può diventare un
comodo alibi accusare di utopia le persone che si mettono in atteggiamento di servizio.
Utopia è invece pensare di risolvere i problemi che assillano l’umanità contestando le
istituzioni pubbliche con l’affermazione: tocca al Comune, tocca alla Regione, tocca allo Stato».
Il “tocca a me” pronunciato con la vita da don Pierino ha prodotto negli anni,
con l’apporto delle istituzioni da lui fondate, uno scenario di impegno operativo,
articolato nelle seguenti aree:
dei malati di cancro
per offrire loro assistenza
e cure adeguate, nonché
ricercare ininterrottamente
nuove possibilità per
prevenire la malattia o
per formulare diagnosi
precoci. «Non sempre si
può guarire, ma sempre si
può curare, cioè, prendersi
cura» è la convinzione che
don Pierino ha saputo
trasmettere all’équipe
dei suoi medici, impegnati
negli ambulatori della
cooperativa Raphaël.
dei soggetti socialmente
più deboli e
svantaggiati con risorse
individuali inadeguate
per reggere
una vita autonoma
e con un contesto
familiare in difficoltà
nel farsi carico di tutti i loro
bisogni,
proponendo loro
una vita dignitosa
ed una reale integrazione,
attraverso l’accoglienza
in comunità
residenziali
della formazione
permanente come unica
possibilità di operare
per un reale cambiamento:
integrando cioè le forti
motivazioni ideali
con una preparazione
sempre più specifica
e aggiornata;
sollecitando
il confronto
e la collaborazione
con centri e istituzioni
che operano
nel medesimo
settore.
Il perché del nome
Il nome «Laudato sì’» mi è sgorgato dal cuore
ed è sbocciato sulle labbra, quando nel 1991,
siglato il rogito di acquisizione dell’edificio,
adibito per 40 anni
a Seminario Serafico
dei frati Minori Conventuali,
osservai da vicino il grande edificio.
Fui confermato di quanto m’era uscito
dal cuore, salendo il grande scalone
che portava alla chiesa del Seminario,
quando sulle pareti lessi a grandi lettere
il Cantico Laudato sì’ di San Francesco.
In seguito, con il coinvolgimento delle
Suore Missionarie Francescane
del Verbo Incarnato nell’Opera,
ho veduto nel Nome l’avverarsi
della volontà della Madre Giovanna,
Fondatrice delle suddette Suore.
Ella così manifestò la sua volontà profetica:
«Quando nel vostro campo di lavoro,
incontrate dei cancerosi, abbiate per loro
la pietà, la tenerezza e il soccorso,
di questo nostro serafico Padre
“gonfaloniere di Cristo” –
che in essi vedeva l’Amore Crocifisso».
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06
Laudato sì': dagli inizi di un evento…
L’impegno nel settore dei malati di cancro, concretizzatosi
con l’apertura di alcuni servizi ambulatoriali di prevenzione e di cura
ha reso cosciente don Pierino della necessità di preparare
una struttura di degenza per la prevenzione, diagnosi e cura del cancro,
al fine di realizzare la globale presa in carico del paziente oncologico
in tutto il suo iter di cura.
Guidato da una serie di eventi provvidenziali, acquisisce, nel 1991,
un immobile sito a Rivoltella del Garda, in Via Agello,1.
L’edificio, ora denominato Laudato sì’, venne inaugurato nel 1958,
quale seminario minore dei Francescani Conventuali
dall’allora patriarca di Venezia, card. Angelo Roncalli,
poi papa Giovanni XXIII.
Cessata l’attività educativa, al termine degli anni ‘80, i Frati si ritirarono.
Accaddero allora i seguenti fatti. Monsignor GianVincenzo Moreni,
Nunzio Apostolico nelle Filippine, in una visita agli Ambulatori Raphaël di Calcinato,
nel 1989, incontrò don Pierino Ferrari, presidente della Cooperativa Raphaël.
Amici quali erano sin dal Seminario Diocesano di Brescia, iniziarono un dialogo,
che si concluse con le seguenti parole di Monsignor Moreni:
«Scrivi al Ministro Generale dei Conventuali, che è mio amico,
e digli che ti regali il Seminario per l’attività di Raphaël».
Quel consiglio fu una scintilla, che accese il grande fuoco.
I Conventuali non regalarono l’edificio, ma “sposarono” la causa di Raphaël,
cedendolo a metà prezzo, pagabile in dieci anni,
nei quali la Divina Provvidenza manifestò la sua sorprendente, tempestiva presenza.
In un’ala dell’edificio, adeguatamente ristrutturata,
la Cooperativa Raphaël aprì nel 1996 un laboratorio di esami ematochimici
e nel 1997 un ambulatorio oncologico. Nel 1996 una comunità
di suore Missionarie Francescane del Verbo Incarnato,
cominciò a risiedere nello stabile, avviando un’esperienza di corresponsabilità,
in vista della realizzazione del comune progetto del Laudato sì’.
Le suore della Comunità iniziarono ad offrire
una fattiva collaborazione alla Cooperativa Raphaël e assunsero
la responsabilità dell’organizzazione, della formazione
e del servizio dei volontari addetti all’assistenza dei malati oncologici
nella fase terminale della vita.
L’amore conosce ogni
audacia
Il Laudato sì' di Rivoltella del Garda è una
benedizione, piovuta dal Cielo, per suscitare
il coraggio dell’impossibile.
L’amore conosce tutte le audacie:
perciò è giusto “osare” fin dove
la nostra coscienza, mossa da grandi ideali,
ci spinge.
Nel Laudato sì' tutti siamo chiamati
a lasciarci coinvolgere
per la realizzazione di una grande impresa:
preparare una struttura,
finalizzata a curare malattie oncologiche.
Desideriamo che, in quell’ambiente sanitario,
la valorizzazione dell’uomo,
nelle sue varie componenti (fisica, spirituale,
psicologica, relazionale, morale, trascendentale),
sia l’ideale che sostanzia tutto l’operare.
Pertanto i vari operatori sanitari
si adopereranno, per rendere viva
con scienza e coscienza
la vicinanza alla persona malata di cancro,
spesso abbandonata al suo dramma
da una medicina efficientista,
ma non sempre efficiente
e a servizio dell’uomo.
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08
... alla Fondazione Laudato sì'
Nel 2000, saldata l’ultima rata del “debito”, contratto con i Conventuali,
don Pierino cedette gratuitamente la proprietà dell’immobile
all’Associazione Comunità Mamré, con l’impegno di ristrutturarlo,
per farne un ospedale oncologico.
A sostegno del progetto Laudato sì' don Pierino avvia nel 2003 l’operazione
Centomila sentinelle in piena sintonia con quanto scriveva in un opuscolo:
Vi sono, da un lato, molte persone deboli, ferite, malate e, dall’altro lato
non mancano energie giovani e forti. Potessi con la mia stimolazione dare un piccolo aiuto
perché si incontrino gli “arditi” e i “deboli”, così da fare una sola famiglia, la famiglia dei figli
dell’amore. (Per una umanità rinnovata, 1987)
Nel frattempo si conclude la prima fase del lungo iter progettuale e burocratico
per ottenere l’autorizzazione all’avvio dei lavori di realizzazione della nuova struttura.
Il 15 marzo 2006 iniziano le opere per la costruzione dell’Ospedale oncologico Laudato sì'.
Il 19 giugno 2006 si costituisce la Fondazione Laudato sì' con il compito
di gestire il processo di realizzazione del nuovo edificio.
La Fondazione è costituita dall’intreccio di tre realtà istituzionali,
accomunate dalla condivisione dei medesimi ideali e obiettivi
riguardanti la realizzazione dell’ospedale oncologico:
• l’Associazione Comunità Mamré Onlus;
• l’Associazione Comunità del Cenacolo Onlus;
• la Congregazione delle Missionarie Francescane del Verbo Incarnato.
Le tre istituzioni che confluiscono
nella Fondazione Laudato sì'
sono per don Pierino una sorta di funiculus triplex,
una corda a tre capi,
calata in un ambiente scientifico,
caritativo, francescano, nel quale essa
possa armonizzare la propria attività
apostolica e pastorale.
L’Ospedale oncologico Laudato sì'
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L’ospedale Laudato sì', in costruzione
a Desenzano del Garda, fraz. Rivoltella, via Agello, 1,
sorge su un’area di particolare pregio di circa mq.
18.000, prospiciente il lago di Garda, con cui confina a
nord, mentre sul lato sud è adiacente alla Statale 11.
Planimetricamente il fabbricato si sviluppa con una
pianta a T la cui ala trasversale disposta in direzione
Est–Ovest si estende in parallelo alla SS 11,
per una lunghezza di m 104, mentre l’ala longitudinale
diretta verso il lago, in direzione Sud-Nord, presenta
una lunghezza di m 34. I volumi sono 40.000 mq in
superficie e altri 8.000 interrati.
Il Laudato sì' è stato concepito come ospedale
oncologico dedicato alla prevenzione, diagnosi, cura,
riabilitazione e assistenza ai pazienti oncologici,
dotato di tutte le necessarie strutture e attrezzature e
con la capienza di circa 120 posti letto.
Nel Laudato sì' si intende affrontare il problema
oncologico in maniera globale, iniziando dalla
educazione sanitaria della popolazione sana, passando
poi ad offrire conoscenze e modalità diagnostiche di
eccellenza per la prevenzione e la diagnosi precoce dei
tumori, arrivando infine alla fase terapeutica in una
logica di integrazione multidisciplinare, per ottenere il
massimo risultato dalle diverse strategie terapeutiche.
Il percorso continua con una precoce fase riabilitativa
e prosegue nel tempo, sia con il follow-up dei pazienti
che ottengono la guarigione o lunghe remissioni, che
con l’assistenza fino alla fase terminale di quanti
non giungono a sconfiggere la malattia.
Centrale in questo processo è l’attenzione alla persona
malata di tumore e alla sua famiglia, in tutte le fasi
della malattia, con una costante interazione tra tutte le
persone coinvolte nella cura e assistenza del paziente
ed in particolare tra ospedale e territorio (medici di
medicina generale, assistenza domiciliare, cure
palliative, volontari, ecc). L’attività clinica verrà svolta
in poliambulatori dedicati, integrati con le strutture
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di diagnostica per immagini (ecografia,
mammografia, radiologia convenzionale,
TAC, Risonanza) e di diagnostica endoscopica
(endoscopia digestiva, ORL, respiratoria,
urologica e ginecologica). L’attività diagnostica
sarà completata da una struttura chirurgica,
sia per le biopsie che per interventi eseguibili
in regime di Day Surgery. Per la terapia è
prevista una struttura di Radioterapia e una di
Oncologia Medica per i trattamenti chemioterapici
ambulatoriali o in ricovero. I reparti di degenza
prevedono agili strutture con posti letto per la
chirurgia, la radioterapia, l’oncologia medica la
riabilitazione, la lungodegenza e l’hospice sia
per adulti che pediatrico. L’attività riabilitativa
potrà contare su strutture specifiche sia per
interni che per esterni (palestra, box per
diverse forme di fisioterapia, ecc.), mentre
l’integrazione multidisciplinare e con il
territorio sarà favorita da numerosi spazi
dedicati, con sala convegni, sale riunioni,
ecc. Nell’ottica di una costante attenzione
al progredire delle conoscenze scientifiche,
unita alla centralità della persona ammalata
e ai bisogni anche spirituali degli ammalati
e degli operatori, lo spazio più bello e più
importante dell’ospedale sarà riservato alla
cappella che in determinate occasioni potrà
essere facilmente convertita in una grande
sala congressi.
La strada che conduce
al Laudato sì'
La strada che conduce al Laudato sì' è irta,
perché si chiama strada della solidarietà.
È la strada della sintesi, più elevata
possibile, tra scienza e umanità.
Vi è in gioco la vita umana,
la sua dignità e, perciò,
la responsabilità di quanti sono
chiamati a vivere ruoli decisivi,
nel doveroso cammino del
progresso della tecnologia sanitaria.
Al Laudato sì' l’umano,
considerato dal punto di vista
personale e sociale,
ha da avere il primato
sull’economico: non sorgerà quindi una
“clinica privata” dove,
esplicitamente
o in modo più implicito,
il movente resta
“il guadagno”
e la conseguente competitività,
ma un ospedale oncologico “popolare”,
nel quale chi sta bene – vale a dire il popolo
degli amici sani – offre il solidale aiuto
a chi sta male.
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ĉĔēĕĎĊėĎēĔċĊėėĆėĎ
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Per comprendere
Le istituzioni
coinvolte nel
progetto Laudato sì'
il significato
del coinvolgimento diretto
e indiretto nella costruzione
e gestione del Laudato sì'
è utile pensare
(Dio ce ne scampi!)
a un campo di battaglia,
dove sul fronte operano
i Combattenti e nelle retrovie
operano i soldati addetti
al Vettovagliamento
e alla Sussistenza.
Sono tutti soldati e tutti
sono impegnati a riportare
la vittoria sul nemico.
Il nostro nemico è
la malattia del cancro fisico
che porta spavento, dolore
e produce vuoti nell’umanità.
È altresì nostro impegno
riportare
la vittoria sul cancro morale,
altrettanto diffuso e deleterio
nell’attuale società.
ĉĔēĕĎĊėĎēĔċĊėėĆėĎ
xSono direttamente coinvolte:
L’ASSOCIAZIONE
COMUNITÀ
MAMRÉ ONLUS
L’ASSOCIAZIONE
COMUNITÀ
DEL CENACOLO ONLUS
LA CONGREGAZIONE DELLE
MISSIONARIE FRANCESCANE
DEL VERBO INCARNATO
Esse costituiscono
l’espressione integrale del Carisma
della Serva di Dio
Madre Giovanna Francesca
dello Spirito Santo «per il più fraterno
messaggio d’amore agli uomini».
xSono strettamente partecipi
del progetto
LA COOPERATIVA RAPHAËL
L'ASSOCIAZIONE AMICI DI RAPHAËL
LA FONDAZIONE MARIA ROSA
CREMONESI
LE SENTINELLE DEL LAUDATO SÌ
Istituzioni direttamente coinvolte
Associazione
Comunità
Mamré Onlus
Lì si realizza l’incontro tra la Trinità e l’umanità;
la pluralità trova magnifica sintesi nell’unità;
viene trasformata la sterilità nella fecondità;
il sacrificio invoca la benedizione di Dio;
viene simboleggiata la forza nelle querce:
le loro vigorose radici sono segno
per le associate dell’entrare decisamente
nel mondo per trasformarlo, vivificandolo;
la longevità nella vitalità delle quercia
sollecita a tener viva la speranza
nell’assistenza degli Angeli Custodi, celesti
protettori della Comunità.
Cos’è
E una comunità cristiana femminile, fondata nel 1971 da don
Pierino Ferrari, che così viene da lui descritta: “La Divina Regìa
ci pose sullo scenario ecclesiale per vivere la nostra originale
espressione di vergini laiche, perennemente consacrate a Dio con
il sacramento dell’amicizia, vivendo i consigli evangelici di povertà,
obbedienza e castità, esprimendosi da battezzate e cresimate, in
servizio ai fratelli e mettendo in comune i propri beni”.
La Comunità si costituisce in Associazione senza scopo di
lucro nel 1975. Nel 1984 acquisisce personalità giuridica. Nel
1998 assume la qualificazione di Onlus. Nel 2004 ottiene il
riconoscimento ecclesiale.
Il nome
Innamorato fin dalla prima giovinezza della Trinità, don Pierino
pensava: “Perché non preparare una casa alla Trinità, allo stesso
modo come le si prepara il cuore?” Nel momento in cui fonda la
Comunità scruta la Scrittura e individua il brano biblico della genesi in
cui, nel querceto di Mamré, vengono accolti da Abramo tre misteriosi
personaggi, prefigurazione della Trinità. “Fu il balenare d’un lampo
nella notte. Mamré: un nome semplice, significativo, efficace a tradurre il
programma dell’incontro fra la Trinità e l’umanità!”
Lo scopo
“Scopo primario delle associate è vivere il Battesimo e la Cresima, per
tendere alla santità, seguendo Cristo nell’amore indiviso a Dio con
il «Sacramento dell’Amicizia», che implica l’assunzione dei consigli
evangelici e la vita fraterna”. (Dallo Statuto Ecclesiale)
“L’Associazione ha per scopo l’esclusivo perseguimento di finalità di
solidarietà sociale, che si esplica nello svolgimento, in modo organizzato,
nell’ambito della Regione Lombardia, di attività nei seguenti settori:
assistenza sociale e socio-sanitaria; assistenza sanitaria; beneficenza;
istruzione; formazione”. (Dallo Statuto Civile)
PAG
PAGINA
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Il carisma
Il nostro carisma intende attuare, con caratteristiche di particolare
radicalità, la comune consacrazione battesimale.
La specificità della nostra vocazione si delinea nell’impegno a:
- tendere alla santità attraverso un impegno di vita cristiana nel
mondo, offrendo la nostra testimonianza nel campo della carità,
in modo particolare, e nella forma corrispondente all’originale e
personale progetto di vita;
- esprimere il dono gioioso, totale e perenne a Dio, lasciando per
sempre le nostre famiglie e abbracciando i consigli evangelici di
povertà, castità, obbedienza;
- vivere in piccole comunità, tra la gente, nella quotidianità,
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pienamente inserite nella Parrocchia, vivendo del nostro lavoro e
mettendo in comune ogni cosa;
- rispecchiare nelle nostre relazioni l’accorato desiderio di Gesù “che
siano una cosa sola”, nello spirito del “sacramento” dell’amicizia vissuto
alla luce del mistero Trinitario e quindi vivendo l’unità nella pluralità;
- conciliare il tempo dedicato a coltivare l’incontro personale con
Cristo e quello a servirLo nei fratelli, nella coscienza che la preghiera
quotidiana, personale e comunitaria, unita ad una intensa vita
spirituale, sono il nutrimento indispensabile a sostenere la perennità
del dono e la continuità del servizio.
La spiritualità
Per don Pierino la “spiritualità di Mamré ha una quadruplice
dimensione: Trinitaria, Cristologica, Mariana, Ecclesiale”, vissuta da
fedeli laici, consci che il Battesimo offre la possibilità di tradurre il Credo
della Chiesa nella vita concreta, per tendere alla piena maturità di Cristo,
senza mai trascurare le membra del suo corpo mistico. In particolare “è
nella modalità di muoversi e di procedere dei Tre che troviamo il metro
e l’esempio con cui vivere la nostra vita in perenne novità mossa dallo
Spirito. Lì troviamo lo stile e la giustificazione della spiritualità specifica
di Mamré”.
Le attività
L’Associazione promuove servizi rivolti alla persona in difficoltà, o
malata. La sua esperienza si è consolidata soprattutto nella gestione
di Comunità di accoglienza complementari, alternative o sostitutive
della famiglia. Offre opportunità formative al fine di perfezionare la
professionalità di chi in essa opera; incentiva occasioni di confronto e di
collaborazione fra i vari operatori e le diverse istituzioni interagenti, con
lo scopo di sviluppare una comune filosofia di lavoro integrato. Valorizza
il volontariato, riconoscendone la ricchezza e la complementarietà.
L’Associazione propone esperienze di vita comunitaria a giovani,
motivate ad approfondire gli ideali che animano la Comunità Mamré e
lo stile di conduzione dei suoi servizi.
I servizi
L’Associazione gestisce n. 19 unità d’offerta o servizi di cui:
2 comunità residenziali per minori
7 Comunità socio sanitarie per disabili
1 Residenza Sanitaria per Disabili
2 Centri diurni integrati per Anziani
1 Casa Albergo per Anziani
3 alloggi protetti per disabili
2 alloggi protetti per anziani
1 poliambulatorio accreditato
1 servizio di CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa)
Istituzioni direttamente coinvolte
Storia
Dalla Pentecoste, dove si è formata la prima comunità cristiana,
don Pierino Ferrari ha attinto
l’ispirazione per dare vita alla Comunità del Cenacolo.
Accompagnato dalle sue guide spirituali,
la Serva di Dio Madre Giovanna Francesca dello Spirito Santo,
e Padre Bonaventura Romani da Pavullo,
frate Cappuccino amico di Padre Pio, don Pierino
si trova l’11 ottobre 1962 in piazza San Pietro a Roma
all’inizio del Concilio Vaticano II, per chiedere luce
allo Spirito Santo circa la sua missione futura.
Don Pierino Ferrari con queste sue guide spirituali
ha concretizzato l’idea da loro ispirata
dando vita alla Comunità del Cenacolo.
Associazione
Comunità
del Cenacolo
La Comunità del Cenacolo
è un’Associazione maschile,
di fedeli laici e sacerdoti, che vivono il celibato
quale condizione indispensabile
per essere a totale disposizione
del Regno di Dio.
Pur non facendo i tre voti di povertà,
di obbedienza e di castità dei religiosi,
le corrispondenti virtù costituiscono
l’ordinaria espressione di vita degli associati.
Assetto giuridico
La Comunità del Cenacolo il 28 Maggio 1994 si è costituita
in Associazione giuridica “Comunità del Cenacolo” con sede
in Berlingo - via Dante 15 ed ha acquisito nel 1998
la qualifica di ONLUS.
L’Associazione ha per scopo “nell’ambito territoriale
della Regione Lombardia, lo svolgimento
di attività di assistenza materiale
e sociale degli anziani, degli handicappati fisici e mentali,
ed in generale delle persone che si trovino
in qualsiasi bisogno o difficoltà.
Tale assistenza viene esercitata domiciliarmente
ovvero ospitando temporaneamente o permanentemente
le persone bisognose in apposite sedi.
È escluso ogni fine di lucro” (art. 3).
La Comunità ha ricevuto anche riconoscimento ecclesiale
dal Vescovo di Brescia Giulio Sanguineti che l’ha eretta in
Associazione Privata maschile di Fedeli,
conferendole personalità giuridica l’11 aprile 2004.
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La Cooperativa del Cenacolo
“Dalla Comunità Del Cenacolo scaturisce
la Cooperativa “Del Cenacolo” Onlus,
fondata da don Pierino Ferrari per rispondere concretamente
ad un bisogno emergente di prendersi cura
di alcuni anziani non più gestibili all’interno delle loro famiglie,
secondo uno spirito evangelico.
Viene costituita giuridicamente il 3/2/1982 con sede in Berlingo,
via Dante n. 15/A, dove gestisce una Residenza Sanitaria per Anziani
denominata “Bersabea”, con 25 posti letto”.
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La spiritualità
Il proprio donarsi alla Chiesa, consiste nell’offrire una coraggiosa
testimonianza di semplicità nel servire alcuni nostri fratelli con
le opere di misericordia corporali e spirituali, per dare gloria alla
Santissima Trinità, modello e causa di autentica amicizia.
La finalità primaria della Comunità del Cenacolo è
riassunta nella parabola lucana del Buon Samaritano:
«Va’, e anche tu fa’ così!» (Lc 10,37).
Gli associati, laici e sacerdoti diocesani,
vivono pertanto il Battesimo, la Cresima e l’Ordine sacro
seguendo Cristo nell’amore indiviso a Dio con il Sacramento
dell’Amicizia, che implica l’assunzione dei consigli evangelici,
la vita fraterna e la condivisione delle risorse spirituali
ed economiche, in funzione del servizio di carità.
La fiducia nella Divina Provvidenza
è il completamento della ricerca del Divino Volere,
poiché i progetti di Dio sono da lui “finanziati”,
sia con persone, che con altri interventi.
I sacerdoti non aggiungono impegni particolari a quelli promessi
nel giorno dell’ordinazione sacerdotale al Vescovo, se non quello di
coltivare il Sacramento dell’Amicizia.
Gli associati vivono il loro originale carisma per un servizio liturgico,
catechetico e caritativo dentro il contesto parrocchiale,
o comunque, ecclesiale.
I servizi e le collaborazioni
A Berlingo la Comunità del Cenacolo gestisce,
attraverso l’omonima cooperativa sociale,
la Residenza Sanitaria per Anziani “Bersabea”.
La Comunità del Cenacolo collabora attivamente
con: l’Associazione Comunità Mamré nei vari servizi
di assistenza ai disabili, agli anziani ed ai minori;
la Cooperativa di Solidarietà Sociale Raphaël,
per la prevenzione contro la malattia del cancro;
l’Associazione di volontariato “Amici di Raphaël”.
E’ parte costituente della Fondazione Laudato Sì'
occupandosi della custodia dell’Ospedale.
Coltiva una particolare affinità di carattere
spirituale con la Comunità Mamré.
Modalità di adesione
Alla Comunità possono aderire uomini
battezzati e cresimati, in comunione con la Chiesa
cattolica, per viverne in pienezza lo
spirito e per promuovere e perseguire i fini
dell’Associazione stessa. Prima dell’ingresso sono
richieste: la conoscenza della spiritualità del
Cenacolo e un’esperienza di vita comunitaria.
Istituzioni direttamente coinvolte
La fondatrice
La serva di Dio Madre Giovanna nacque a Reggio Emilia il 14
settembre 1888 e morì a Fiesole il 21 dicembre 1984. Settima figlia
dei coniugi prof. Giuseppe Ferrari ed Eurosia Salami, ricevette il
Battesimo il 3 novembre 1888 nel Battistero della cattedrale di
Reggio Emilia; la Cresima il giorno di Pentecoste del 1897 e la Prima
Comunione il 6 giugno 1901.
Nella famiglia trovò l’ambiente favorevole per il suo sviluppo umano,
per la formazione culturale; per lo sviluppo della vita cristiana, oltre
all’aiuto ed all’esempio della mamma, fu per Luisa molto importante
la scoperta di S. Francesco e la conoscenza della spiritualità
francescana.
Conseguì il diploma di abilitazione all’insegnamento elementare
e successivamente frequentò corsi di preparazione nel campo
educativo, corsi di musica e di lingua straniera; quindi ottenne anche
il diploma di maestra giardiniera. Si dedicò con passione a svariati
servizi formativi: per bambini con disturbi psichiatrici, per i non
vedenti, per la formazione morale e cristiana delle giovani operaie.
Divenuta Terziaria francescana pose tutta se stessa alla diffusione
dell’ideale francescano, sentito così evangelico ed essenziale.
Con il medesimo ideale volle fosse caratterizzata la nuova Famiglia
religiosa da lei fondata nel 1930 con la collaborazione del Venerabile
padre Daniele Coppini, ofm cappuccini, e guidata con materna
sollecitudine, tra le gioie dell’espansione, le prove e le difficoltà del
cammino iniziale ed in tempo di guerra. Il riconoscimento della
Chiesa, con il decreto di approvazione, avvenne nel 1947.
Madre Giovanna è stata alla guida della sua Famiglia religiosa
per lunghi anni: come Superiora generale fino al 1972 e,
successivamente fino alla morte come “Madre spirituale”,
sempre trasmettendo alle “figlie” i valori del Vangelo
ed incoraggiandole ad un’eroica donazione a Cristo per la
salvezza dei fratelli. La sua maternità spirituale si dilatava verso le
persone che incontrava, in modo particolare nel rapporto
con i Sacerdoti, che coinvolgeva nella passione per il mistero del
Verbo fatto carne. Incontra don Pierino Ferrari all’inizio degli anni ‘60.
Tra i due nasce un’intesa come tra madre e figlio; la Madre gli affida
il compito di scandagliare alcuni filoni del “Mistero”, di cui la Divina
Provvidenza l’aveva fatta depositaria. In questo rapporto d’intensa
amicizia spirituale affonda le radici l’attuale collaborazione delle
Opere, descritte in questo opuscolo, con l’Istituto delle Missionarie
Francescane del Verbo Incarnato. Madre Giovanna gioiosamente
lucida anche in età avanzata e giovane nello spirito, si concentrò
sempre più nella preghiera e nell’offerta.
Il 21 dicembre 1984 morì a Fiesole (Fi) in concetto di santità.
Il 25 marzo 2006 si è concluso a Fiesole il Processo diocesano
per la Causa di beatificazione.
Congregazione delle
Suore Missionarie
Francescane
del Verbo Incarnato
PAGINA
La Congregazione delle Suore Missionarie
Francescane del Verbo Incarnato
è stata fondata nel 1930
da Madre Giovanna Francesca dello Spirito Santo,
di cui attualmente è in corso
la causa di beatificazione.
L’Istituto, la cui Casa madre è a Fiesole (Fi),
è presente in Italia e all’Estero con
opere e servizi educativi e caritativi.
Collabora con la Cooperativa Raphaël nel
servizio ai malati oncologici e alle loro famiglie.
18
Finalità
La Fondatrice, interiormente colpita dalla parola evangelica:
«Preparate le vie del Signore!» e dalla scritta sull’altare della Santa
Casa di Loreto: «Hic, Verbum caro factum est» volle l’Istituto come
una “nuova espressione di vita religiosa”, in cui persone e Comunità
diventassero, per la fede, “case viventi di Gesù”, “incarnazione viva
della Sua presenza”, “umili precorritrici di Lui per le vie del mondo”.
L’attenzione ai segni dei tempi, la tensione ad essere Chiesa
ringiovanita e vitale, l’andare incontro all’umanità sofferente e
smarrita, per soccorrerla e portarle amore e pace, avendo Cristo
come Regola, sono le finalità della Congregazione, fondata da Madre
Giovanna.
Obiettivi
Il motto “Fede + Carità”, consegnato dalla Fondatrice, è come la
“bussola” che orienta il cammino delle Missionarie Francescane del
Verbo Incarnato nella Chiesa e che può essere così sintetizzato:
• passione per il mistero del Verbo Incarnato, al quale sono
consacrate, avendo come modello la Vergine Maria;
• vita evangelica in gioiosa fraternità, secondo lo stile di S. Francesco;
• annuncio di Gesù e impegno di prepararGli la via, perché sia accolto
come sommo e unico Bene;
• visita alla famiglia, umano e fraterno interessamento per ogni
persona, quasi a prolungamento della fattiva sollecitudine di Maria
verso la cugina Elisabetta.
Come Gesù, missionario del Padre, le Missionarie Francescane del
Verbo Incarnato sono inviate dalla Chiesa a rivelare la Parola che
salva nella luce della Misericordia.
Opere e servizi
L’Istituto ha esteso in questi anni la sua presenza in diversi luoghi,
fondando anche missioni in America Latina e in Centrafrica,
ed ha sviluppato la sua azione in vari campi, in relazione ai bisogni
colti, con un’attenta penetrazione della realtà umana.
Sempre privilegiando la “visita” alla famiglia, offre la collaborazione
nella pastorale parrocchiale, con particolare attenzione alla
catechesi; anima il servizio educativo nelle scuole materne,
oratori, scuole elementari ed artigianali; ha cura degli anziani a
domicilio ed in residenze; collabora con la Caritas
ed alcuni Enti pubblici in strutture a favore dei poveri, degli
emarginati, dei carcerati, in servizi di soccorso spirituale,
sociale ed infermieristico; cura la presenza attiva nel mondo della
malattia e della sofferenza in ambulatori e a domicilio;
collabora con Raphaël, dove, oltre alla presenza negli ambulatori,
coordina l’attività dei volontari per l’assistenza ai malati terminali
e la loro formazione.
Istituzioni strettamente
partecipi del progetto
Cos'è
Raphaël è una cooperativa sociale onlus, impegnata dal 1984 nella
prevenzione e cura del cancro e attenta a porre l’uomo al centro
delle sue attenzioni. Raphaël significa “Medicina di Dio”, oppure “Dio
ha guarito”. Il nome fa riferimento a un personaggio biblico,
Raphaël, un angelo, che con il fiele di un pesce ridonò la vista al
vegliardo Tobi. Raphaël è l’angelo attento e disponibile, servizievole,
intelligente, umile, il quale, amorevolmente segue Tobia nelle tristi
vicende della sua vita, condividendone le problematiche e additando
le soluzioni. Con questo nome intende esprimere un impegnativo
sforzo, professionalmente serio, scientificamente valido e carico
di quella umanità, che considera la persona umana un grande
valore. Raphaël, perciò, è icona di tempestività e di gratuità nel
servizio. Raphaël è servizio umanitario. Raphaël è il fratello sano che
solidarizza per il fratello malato, desiderando solamente che chi è in
salute la conservi – ecco la prevenzione – e chi è malato venga curato
con scienza e coscienza.
Raphaël
Cooperativa sociale
onlus
La Cooperativa Raphaël,
per i servizi sanitari attivati a partire dal 1986
e per la sua attività capillare di informazione,
è tra le più conosciute fra le Istituzioni
fondate da don Pierino.
Il nome di Raphaël è stato frequentemente
associato in questi ultimi anni
al progetto Laudato sì' e ha contribuito non poco,
assieme all'omonima Associazione,
a farlo conoscere.
L'ospedale sito a Rivoltella consentirà inoltre
alla Cooperativa di completare
l'operatività dei suoi interventi sanitari.
Prevenzione primaria Consiste nell'informazione della popolazione,
per sensibilizzarla verso le cause note che possono provocare o
favorire l'insorgenza del cancro e indirizzarla verso abitudini di vita
corrette. Tale opera si concretizza, oltre che nel momento della
visita di prevenzione, anche mediante incontri e dibattiti con la
popolazione, pubblicazioni, programmi radio...
Diagnosi precoce oncologica Consiste nell'identificare precocemente
le lesioni che precedono la trasformazione cancerosa e le lesioni
tumorali precoci che, una volta rimosse, permettano la completa
guarigione, è il compito principale della prevenzione secondaria.
La visita ambulatoriale di prevenzione oncologica costituisce il
momento centrale dell’attività dei nostri quattro ambulatori.
Oncologia medica L’attività consiste nella valutazione clinica dei
pazienti con diagnosi di tumore in ogni fase di malattia, sia iniziale
che avanzata. Dopo il riscontro di un tumore all’interno degli
ambulatori, il malato viene affidato a strutture ospedaliere del
territorio, identificate come adeguate e competenti per le diverse
patologie. La consulenza oncologica è disponibile anche per pazienti
con tumore diagnosticato presso altre strutture, che desiderano
confrontarsi sul piano terapeutico o sull’evoluzione di malattia.
PAGINA
Cure palliative Il malato oncologico viene seguito, curato ed
accompagnato anche quando la malattia è irreversibile e non è
prevedibile la guarigione, attraverso una consulenza oncologica,
la terapia del dolore, se richiesto, il servizio di assistenza domiciliare
integrata.
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CLUSANE D’ISEO (BS)
Via Risorgimento trav. VII, 1/e
030.9829136
LOGRATO (BS)
Via Fratti 2
030.9780024
LABORATORIO DI ANALISI
EMATO-CHIMICHE E DI PRELIEVI
Il laboratorio è accessibile direttamente.
Rivoltella del Garda (Bs)
Via B. Croce n. 29 – 030.9902559
CALCINATO (BS)
Via Vittorio Emanuele II
030.9964200
Assistenza domiciliare integrata Il servizio di Assistenza
Domiciliare Integrata (ADI), accreditato dall'ASL di Brescia,
fornisce, attraverso le prestazioni infermieristiche,
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degenerative, malati oncologici, persone che si trovano
nello stato terminale della vita.
Ricerca e formazione I medici di Raphaël
si avvalgono e collaborano con la Fondazione Maria Rosa
Cremonesi, che gestisce una biblioteca
ad impronta prevalentemente oncologica,
per il loro continuo aggiornamento.
Nell'ambito delle attività promosse
in collaborazione con la Fondazione vengono organizzati
incontri di studio, convegni, presentazione di pubblicazioni,
nonché di risultati emersi durante l'attività
di prevenzione e di diagnosi precoce svolta
dalla Cooperativa Raphaël.
La visita ambulatoriale di prevenzione oncologica
costituisce il momento centrale dell'attività negli ambulatori
Raphaël.
Dopo un'accurata indagine sulla storia familiare e personale
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individuale, viene eseguita una visita clinica generale, integrata,
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Nella donna si associano di regola la visita senologica e quella
ginecologica, di solito comprensiva di pap-test.
A seguito della visita vengono programmati,
ove indicati, gli opportuni esami strumentali,
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grado di rischio ed eventuale obiettività clinica.
Al termine di tali accertamenti,
il medico che ha eseguito la visita illustra e discute
con l'interessato i risultati degli esami eseguiti,
e viene redatta una lettera-relazione riassuntiva.
Nell'eventualità che si rendesse necessario inviare
il paziente presso altre strutture per ulteriori approfondimenti
o per terapie chirurgiche, il medico suggerisce le strutture
più idonee a risolvere il problema e al bisogno prende
direttamente gli opportuni contatti.
Tutte le informazioni cliniche e gli accertamenti
vengono raccolti in una cartella individuale
da utilizzare ed aggiornare ad ogni accesso successivo.
CASTELGOFFREDO (MN)
Viale Europa n. 27
0376.771292
Comitato Castellano per la lotta contro i tumori
Il Comitato Castellano per la lotta contro i tumori nasce a Castel
Goffredo (Mn) nel 1981, allo scopo di promuovere incontri medici
di divulgazione sanitaria e sensibilizzare la popolazione nella
diagnosi precoce. Dal 1996 collabora con la Cooperativa sociale
Raphaël, a cui mette a disposizione i locali e le attrezzature
dell’ambulatorio oncologico sito in viale Europa 27, aperto il
mercoledì e/o il giovedì dalle 8.30 alle 16.30.
Associazione di volontariato Amici di Raphaël
L’Associazione di volontariato Amici di Raphaël si è costituita
giuridicamente nel 1994, per supportare l’attività della
Cooperativa omonima ed ha associato, ad oggi, più di 53.000
iscritti. Finalità primaria dell’Associazione è la diffusione di una
cultura di prevenzione in campo oncologico e di sensibilizzazione
sociale sulla corretta modalità di vita e di rapporto con
l’ambiente, al fine di migliorare lo stato di salute di ogni persona.
Da qui discende l’operatività dell’Associazione, attraverso
l’organizzazione di:
• attività socio–sanitario–assistenziali per la prevenzione primaria
e diagnosi precoce delle malattie tumorali, in collaborazione
con gli Ambulatori oncologici gestiti dalla Cooperativa Raphaël;
• attività di informazione e sensibilizzazione sociale sull’importanza
della prevenzione primaria e della diagnosi precoce delle
malattie tumorali, tramite l’organizzazione di incontri rivolti
alla popolazione, riunioni scientifiche rivolte al personale
sanitario, manifestazioni popolari, pubblicazioni scientifiche
sul periodico “Raphaël”, comunicazioni sul sito internet www.
cooperativaraphael.it, trasmissioni radiofoniche tramite
l’emittente “Radio Raphaël”, gestita dall’omonima cooperativa.
Gli Amici di Raphaël sparsi nel bresciano e fuori provincia sono
suddivisi in gruppi locali e coordinati da un capogruppo.
Come aderire
Per far parte dell’Associazione Amici di Raphaël, è richiesto
l’impegno annuale della sottoscrizione della tessera di
appartenenza, che è una delle modalità concrete di sostegno per
la cura ai malati e per la prevenzione oncologica. La tessera inoltre,
dà alcune agevolazioni sulle visite presso gli ambulatori Raphaël.
Il versamento della quota di adesione può essere effettuato:
• presso gli ambulatori oncologici Raphaël;
• direttamente al capogruppo;
• mediante versamento sul conto corrente postale n. 12232252,
intestato a “Raphaël società cooperativa sociale onlus” – via
Risorgimento trav. VII, 1 – 25049 Clusane sul lago, indicando
come causale “tessera Raphaël anno ....”
Istituzioni strettamente
partecipi del progetto
Chi è la Sentinella?
Sentinelle
del Laudato Sì'
Dire Sentinella del Laudato sì' vuol dire persona che
veglia sui malati e sulla struttura finalizzata a curarli.
Dire sentinella è dire persona che veglia su un determinato obiettivo.
Dire centomila Sentinelle, nella edificazione e gestione dell’Ospedale
Oncologico, vuole dire proposta di corresponsabilità in un’avventura
umana e cristiana, che migliora qualitativamente la persona e la
società in cui vive.
La Sentinella veglia, perché chi è in salute la conservi,
tramite la prevenzione;
veglia con affetto sui malati;
veglia sul personale che cura i malati;
veglia con i suoi piccoli o grandi sacrifici;
veglia pregando Gesù, Medico delle anime e dei corpi.
Cosa fa la Sentinella?
Condivide gli ideali e gli obiettivi concreti che sostengono la
realizzazione dell’Ospedale oncologico «Laudato sì'».
Fa conoscere il progetto ad altre persone.
Offre il suo personale contributo, fatto di preghiera
e/o offerta di piccoli sacrifici per poter dire:
«Quell’Ospedale l’ho costruito anch’io e desidero
che funzioni nel migliore dei modi!».
Proposta di condivisione
La proposta di diventare Sentinella del Laudato sì'
non è finalizzata alla raccolta di fondi,
bensì a suscitare convinzioni condivise e ad offrire l’onore
di partecipare a un’avventura umana e cristiana,
che migliora qualitativamente
la persona e la società in cui vive.
PAGINA
Come fare
Chi accetta di far parte di questa “Grande Famiglia”
compila la scheda presente sul sito www.fondazionelaudatosi.it
oppure telefona al n. 030.9829190.
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Aggiornamento costante
Ogni Sentinella verrà aggiornata sul progetto
Laudato sì' periodicamente tramite la rivista
Raphaël e durante vari appuntamenti annuali.
L’adorazione eucaristica:
nella cappella del futuro ospedale oncologico
vi sarà almeno una Sentinella costantemente
in adorazione a Gesù Eucaristia, dalle ore otto
del mattino fino alle ore venti. In preparazione
a questo momento, nelle parrocchie dove vi
sono Sentinelle del Laudato sì', dal settembre
2005 viene proposta l’adorazione mensile di
gruppo su una traccia predisposta.
Come diventare Sentinelle
È possibile diventare Sentinella del Laudato sì' nelle seguenti modalità:
Sentinella orante
La Sentinella orante offre le proprie preghiere, perché il Signore sia
glorificato nel progetto del Laudato sì'.
Sentinella sofferente
La Sentinella offre le proprie sofferenze, affinché divengano contributo
fecondo per la realizzazione del progetto.
Sentinella offerente
La Sentinella offerente dà un contributo di impegno operoso, di
coinvolgimento attivo di nuovi amici; dona i propri sacrifici, anche
economici, mediante un’offerta periodica o annuale.
Sentinella operativa
Coinvolge persone al progetto e usa talenti e fantasia per organizzare
svariate iniziative a favore dell’ospedale.
Istituzioni strettamente
partecipi del progetto
Attività: documentazione bibliografica
La biblioteca è aperta a medici ed operatori sanitari,
studenti in medicina e ricercatori impegnati in
ricerche su argomenti di interesse oncologico.
Negli orari di apertura al pubblico è presente
una segretaria addetta al servizio di:
• consultazione scientifica informatizzata
con eventuale stampa di elenchi bibliografici;
• ricerca e fotocopiatura di articoli presenti
nelle riviste in elenco, oppure reperimento presso altre
strutture bibliotecarie del materiale non presente in sede
(è operativa la collaborazione con le più
fornite biblioteche del territorio regionale e nazionale);
• accesso ad Internet.
Fondazione
Maria Rosa
Cremonesi
La Fondazione Maria Rosa Cremonesi, riconosciuta
giuridicamente dalla
Regione Lombardia, si è costituita
il 14 ottobre 1988 per volontà del
rag. Gianfranco Cremonesi, marito della signora
Maria Rosa, e dei figli.
La famiglia ha voluto intitolare la Fondazione
alla signora Maria Rosa,
in memoria della sua intelligente,
intraprendente, affettuosa, disinteressata,
attenta sollecitudine
per il mondo della sofferenza.
Attività formativa
Nell’ambito delle attività promosse dalla Fondazione,
vengono organizzati incontri di studio, dibattiti,
seminari, convegni, presentazione di pubblicazioni,
nonché di risultati emersi durante l’attività di
prevenzione e di diagnosi precoce svolta
dalla Cooperativa Raphaël.
Dal 2002 la Fondazione Cremonesi è stata riconosciuta
dal Programma E.C.M. del Ministero della Salute
quale Provider per eventi formativi scientifici.
La struttura dispone di attrezzature idonee
al funzionamento di una moderna biblioteca.
La sala riunioni ha una capienza di oltre 50 posti
ed è dotata di strumenti utili alla fruizione
dei materiali audiovisivi.
024
PAGINA
PAGINA
Orari di apertura al pubblico
La Fondazione, sita in Via Alessandro Volta 13
a San Zeno Naviglio (Brescia)
è aperta dal Lunedì al Venerdì
dalle 14,30 alle 17,30
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Come sostenere l’opera del Laudato sì'
Bonifico bancario sui seguenti conti correnti intestati a
Fondazione Laudato sì' onlus - causale Progetto Laudato sì'
BANCO DI BRESCIA IBAN IT27K 03500 54610 000000 012144
CREDITO COOPERATIVO DI BRESCIA IBAN IT17H 08692 54420 028000280424
BCC DEL GARDA IBAN IT61D 08676 54171 000000 107502;
Versamento sul conto corrente postale n. 76346535 intestato a
Fondazione Laudato sì' onlus - causale Progetto Laudato sì'
IBAN IT67R 07601 11200 000076 346535;
Donazioni online
Si effettuano attraverso il sito della Fondazione www.fondazionelaudatosi.it,
cliccando sul bottone “dona on line” presente sulla home page e seguendo le
istruzioni indicate nella pagina a cui il link rimanda.
Versamento al capogruppo locale
dell’Associazione Amici di Raphaël.
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postale, assegno bancario; chi fosse interessato a
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XɝFLRDPPLQLVWUDWLYR
“Non abbiate paura, io ho vinto il mondo”, ci assicura Gesù. A destare la paura è la
mancanza di fiducia nel “Generale”; è questa che opprime il cuore e annebbia la mente.
Chi si ferma o indietreggia di fronte a una nobile causa imbaldanzisce gli avversari.
Il compito della Sentinella consiste nel salvaguardare la libertà d’amare
chi soffre, scevri da compromessi e da opportunistico ricorso alla diplomazia umana.
Il Vangelo deve essere immerso nella cultura.
Che cosa si intende per cultura?
Alcune ascoltatrici di Radio Raphaël
mi hanno fatto un complimento:
«Dobbiamo ringraziarla,
perché quando parla, si fa capire anche da
chi non ha fatto il liceo».
La mia definizione di cultura va intesa
in senso elementare, così:
ciò che serve all’uomo per vivere da uomo.
Per noi cristiani c’è il modello di uomo,
da prendere come punto di riferimento,
riguardo alla cultura: è Gesù Cristo.
PAGINA
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026
I fili della comunicazione
Gli amici di Raphaël e le Sentinelle del Laudato sì' sono
costantemente aggiornati circa gli ideali, le iniziative locali,
lo stato dell’arte dei lavori in cantiere, attraverso alcuni strumenti
di comunicazione gestiti dalla Cooperativa Raphaël.
Radio Raphaël, che trasmette da Clusane
alle frequenze indicate nel riquadro,
Il notiziario Raphaël,
inviato gratuitamente a tutti gli associati,
il sito internet www.fondazionelaudatosi.it attraverso il quale
è possibile, oltre che ottenere una vasta gamma
di informazioni, ascoltare la radio nelle zone non coperte
dalle frequenze FM, iscriversi ad una newsletter periodica,
scaricare materiale vario.
87.6
106.3
ESINE
LE FREQUENZE DI RADIO RAPHAËL
106.1
DARFO B.T.
LAGO D’ISEO E FRANCIACORTA FM 92.7
PIANURA BRESCIANA FM 105.8
GARDONE VAL TROMPIA FM 87.6
VILLA CARCINA - LUMEZZANE FM 94.2
ESINE FM 106.3
DARFO BOARIO TERME FM 106.1
ALTO LAGO D’ISEO FM 92.9
LAGO D’IDRO FM 107.2
PINZOLO - MADONNA DI C. FM 107.1
ALTO LAGO DI GARDA FM 106.3
BASSO LAGO DI GARDA FM 103.1
92.9
SALE M., ISEO, MARONE
SULZANO, SPONDA BERGAMASCA
GARDONE
VAL TROMPIA
94.2
VILLA CARCINA
LUMEZZANE
107.1
PINZOLO E
MADONNA
DI CAMPIGLIO
107.2
LAGO D'IDRO
92.7
LAGO D'ISEO
E FRANCIACORTA
105.8
PIANURA BRESCIANA
106.2
ALTO
LAGO DI GARDA
103.1
BASSO
LAGO DI GARDA
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Informazioni e contatti
Per maggiori approfondimenti
ci si può rivolgere:
•
al presidente della Fondazione Laudato sì’,
don Dario Pedretti
tel. 3491593319
•
al vice presidente della Fondazione Laudato sì’,
Roberto Marcelli
tel. 030.9969968;
•
al consigliere della Fondazione Laudato sì’,
Beatrice Tedeschi
tel. 33364844615
•
al consigliere della Fondazione Laudato sì’,
Bruno Bonfiglio
tel. 333.3405283;
•
al consigliere della Fondazione Laudato sì’,
Madre Liliana Signori
tel. 055. 59200
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Allegato : Brochure