palazzo eli S. Mauro costruito d a Pietro Antonio Sanseverino principe di Bisignano nel 1 5 1 5 e dove fu ricevuto nel 1 5 3 5 Carlo V è una notevole chiesetta dedicata a S. Maria di Iosaphath. L'abside della chiesa non segnalata dalla Gk, ha traccie di affreschi, su uno dei contrafforti dell'attigua torre campanaria è incastrato un marmo con inscrizione latina, forse dei tempi di Siila. (Corpus Inscr. Latin., X , 1 2 3 ; P. E . C O N E L L I , La badia di 8. M. di Iosaphath etc., in « Brutium » a. X I I I ( 1 9 3 4 ) , fase. 2 , pag. 1 5 ) . LATRONICO-EPISCOPIA (pag. 2 8 5 ) . — La G . non ricorda che a circa 1 0 km. dal primo abitato è a destra una carreggiabile che porta al villaggio di Agromante, frazione di Castelluccio Superiore che è ricordato con il nome di Agrimonte e poi con quello di Acremontium dal 1 0 7 9 e che fu feudo dei Chiaramonte e poi di altri signori. (Paleocastren Dioeceseos historico-chronologiea Synopsis. N. M. L A U D I S I I iussu confeeta, Neapolis, 1 8 3 1 ; C. A. G A E U F I , Da Genusia romana al Castrum Genusium dei sec. XI-XIII, in A. S. C. L . , I l i ( 1 9 3 3 ) , pag. 3 4 , doc. n. 2 3 ) . Nel suo territorio fu- rono ritrovate nel sec. X I X molte cose d'arte classica fra cui un elmo ed una statuetta in bronzo rappresentante una tigre (A. L O M B A R D I , Saggio sulla topografia e sugli avanzi delle antiche città italogreche, lucane, danne e peucezie comprese nell'odierna Basilicata, in « Discorsi Accademici ed altri opuscoli », Cosenza, 1 8 3 6 , pag. 2 2 0 ; per maggiori informazioni. V . B. C A P P E L L I , Appunti per l'ubicazione di due monasteri basiliani, cit. pag. 2 8 9 - 9 0 ) . T E A N A (pag. 2 8 5 - 8 6 ) . — La G . o m e t t e che questo abitato comparisce nell'alto medioevo come feudo dei Chiaramonte, i cui domini si estendevano lungo le vallate del Sinni e dell'Agri e sull'odierno confine calabro-lucano, con il nome di Latigana ( G . A. G A R U F I , op. cit., pag. 3 4 , doc. n. 2 3 ) come è ancora detto dagli abitanti del luogo. Quindi esso con tutta probabilità è da identificare con Latinianou che fu sede di gastaldato longobardo nel sec. I X ( G . E A C I O P P I , op. cit, voi. I I , pag. 6 n. 1 ) e poi divenne il centro di un importante territorio monastico basiliano detto appunto di Latinianon. Questo che fu celebre nell'agiografia basiliana del medioevo, da qualche notizia appare come dovesse essere sito non lontano dall'altra regione monastica del Mercurion e da Lagonegro. Perchè per quanto S. Saba il giovane fu sempre un monaco itinerante, pure la sua attività non poteva essere consumata t u t t a in lunghi e faticosi viaggi in quanto il suo biografo attesta che il santo alla morte di S. Cristoforo da Collesano resse contemporaneamente le sorti dei monaci del Mercurion, di Lagonegro e di Latiniano. E lo stesso agiografo fa inoltre comprendere come il castello ed il monastero di S. Lorenzo vicinissimi al corso del Sinni, se u n a volta questo gonfio per le pioggie minacciò mondarli, rientrassero nel territorio di Latiniano. Si che