r
MANUALE
;
DI
PALEOCIRAFIADELLE CARTE
PER
oil.em:e]vxe
CON
luxm.
TAVOLE.
QUINDICI
»
«
FIRENZE.
SUCCESSORI
LE
1875.
MONNIER
B«'v
AL
libro
Questo
da
i
Ma
sé.
giovani,
accessibili
da
volumi
iscemare
per
più volte,
che
e
è
di
mi
non
questo
per
giovato
anche
sono
mio
testo
ho
simili
materie,
vuole
esser
ma
per
parco* quanto
alcune
per
sopra
esempio
perfezion
imorme
di
guirle
se-
opportuno,
pareva
cognizioni
acquistate
ho
aggiunto
giudizi.
unite
fatto
obbligo
mi
cere,
vin-
delle
fatto
son
ho
potuto
cagione
originali, ed
e
non
ho
sulle
delle
i documenti
osservazioni
Al
mi
rari;
stesso
Procedendo
dove
ma,
io
di
gliendole
racco-
troppo
o
che
ultima
derlo
pren-
inteso
dottrine,
sempre
lavoro.
quésto
Io ho
costosi
non
non
ciecamente;
esaminando
di
e
stata
potranno
difficoltà
dio
stu-
vi troveranno
spero
siffatte
più
una
parla
allo
profano
più larghi.
troppo
cosi
incontrata
altrui,
ai
è
almeno
o
cosa,
studi
a
ii titolo
e
,
medioevali,
guida
come
i ciotti
chiunque
e
qualche
imparare
rendere
è per
non
antichità
delle
da
LETTORE.
tavole,
di
esercizio
bisognava
regole
per
non
in
lettura, che
numerosi
facsimili
delle
necessarie
esposte;
uscire
e
riati,
sva-
domi
tenen-
da' li-
AL
iti d'un
compendio
LETTORE.
e
"no
accrescere
il prezzo
I libro.
Ho
10
insomma
stimato utile agevolare come
potevo la via alla
conoscenza
Pitture,persuaso che quando
saraDuo
me-
delle antiche
le carte
ivi
degliar-
lette da molli, le istituzioni medio-
ali,che valgono per noi un'esperienzadi pareci secoli,
riceveranno più presto e meglio la debita
e potrà compiersi allora e intendersi
astrazione,
ìovere la storia d' Italia.
Piu,lirebbraiol875.
"~sr
•-
INTRODUZIONE.
DEFINIZIONE
La
OGGETTO
Paleografiaè
Per
delle
E
DELLA
PALEOGRAFIA.
la scienza
delle antiche
cifrarle,
s'imparaa conoscerle,a leggerlee dedistinguendone
con
proprivpcabolila varietà
essa
forme, esaminandone
il continuo
interpetrandoque'modi e segni che
usati
vennero
0
a
si
scienza,essa
,
può estendere
però colle prime
ad
servono
essenziale di questa
*
illustrarle:
ad
inchiostri
quali sono
adoperatiper
monumenti
i cenni
appunto
sulle
da
menti
materie, stru-
iscrivere. Considera
dei
che
questicaratteri,
si dicono estrinseci,
Il professore W.
telalter,
Leipzig,iSli
e
del loro intrinseca
tener
trae i criteri per
di
e
relazione
conto
senza
scritti,
valore; e
tara
più generali,
quanto si riferisce alla parte materiale
insomma
*
altre
stretta
una
storici sull'origine
della scrittura
e
ne' diversi secoli
piùcompendiose più chiare
renderle
ed
l'oggetto
particolare
che hanno
svolgimento e
compimento poi di queste nozioni, che
A
corrette.
formano
ture.
scrit-
determinare
Wattenbach
,
de'
monu-
{Das Schriflwesen im
33) dice che
pag.
l'età
Mii-
alla storia della scrit-
deve
cagionevolmente precedere una storia della maniera
vari argomenti d'importanza
scrivere, nella quale si ravvicinino
per
la critica,ed
a
molte
espressionitecniche
spiegazione.
Lupi.
1
si dia
2
MANUALE
'menti, quando
della
loro
l'abbiano
non
espressa,
il campo
è
scienza.
Primo,
i
Fumagalli.
termini,
*
Alcuni
il titolo,ma
espresso
avviso,
decifrare
ben
le
sono
concordi
sono
lascia
da
stile
Ma
molta
in
modestia,
di caratteri
atta
a
estrinseci
prgpri
studio
dei
vocabolo
*
'
Xril'»f
'
Delle
di caratteri
Diplomatica,
siede,
6« ed.
Compendio
des
rigettala
e
proposito
tener
distinzione
giudicandola
nerali,
ge-
scritti,come
Parrebbe
e
e
di
piuttostoche
quelle
non
comprendere
ha
come
chartes
Paris,
delle
Diplomatica, Padova,
dottrina
riali
mate-
il
sotto
fatto il citato Fu-
diplomatiche. Milano, 4802.
iitituziom
Paléographie
de' vecchi
quella di caratteri
si dovesse
documenti
di
'
varie
ossia quelli che
particolari,
parti materiali
delle
può
aiuto
materia, la lingua, lo stile
ne' soli documenti.
si ritrovano
molta
intrinseci,non
propone
la
tanto
e
interpetre
ne
bene
fia
dell'ortogra-
e
tutti i monumenti
a
scrittura, la data,
l'ortografia;e
lo
se
ed
definirli;e
ben
cioè
la
non
nome,
limitarne
necessario
sempre
speciale.Il Gloria
trattato
un
che
un
nel
tante
al buon
caratteri, al quale conviene
questa
lato le materie
un
dello
le scritture.
cognizioni utili
a
hanno
ne
antica, la cui cognizione gli pare
a
darle
però
senza
scrittone, dall' altro discorre
della
pline,
italiani di siffatte disci-
moderni
non
Ghassant'
l'oggetto. Lo
mio
a
i cultori
fra
stabilirne
a
giudicare
per
e
significato stesso
il
che
Paleografia assegna,
parola
il
PALEOGRAFIA.
autenticità.
Tale
fu
DI
des
manuscrils
du
XI'"'
au
4867.
lesioni
4869.
et
teoricO'pratiche di Paleografia
e
ó
INTRODUZIONE.
magalli; ma
quando
viene
diversa
la
c'è, perchè
proprio
da
si possa
distinzione
una
applicandolo
senso
troppo differenti fra loro. D'altra
stabilito
è
la scrittura
così delle carte
iscrizioni,delle
dovi
Se
sopra,
monete
delle
e
medaghe,
indistintamente
deve
studia
era
l'opinione
detta
che
si
da
chi
da
qualunque
di
a
scienza
Quelques
plomaiique,
*
Prolusione
Giornale
pag.
3» ed.
storico
il
Gautier,
siffatti
*
Tale
tutto
una
ciò
mi
non
non
bra
sem-
presumo
questione più
che
ripresa
venga
studi, affinchè
rimosso,
e
cennata
ac-
l'errore,
i futuri
tori
cul-
tare,
trovino, perfino sul limi-
non
inciampi.
ed
mots
quale
anzi
parte sia, venga
incertezze
*?
dalla
Desidero
svolta.
questa
punto
ap-
Milanesi,* tale quella
di Carlo
parola in
l'ultima
consacra
può
che il professor Gloria
paleografo, dice
Con
dipartirsi.
conveniente
d'aver
Il
collega,
e
essi
ad
mentre
di materie
'
amico
mio
critica.
sua
carte, ildiplomatistaT anima.
delle
il corpo
anche
d'un
evitare.
voluto
esercitan-
servire; e si produrrebbe
quella confusione
ha
delle
logo,
diplomatista, filo-
epigrafistae numismatico,
e
manoscritti,
più oltre, diverrebbe
passasse
Egli interpetra
questilimiti,la
dentro
sempre
dei
come
cose
a
parte, F ufficio del
chiarezza.
con
e
che
crediamo
designata, non
il
queste parti
la richiedeva,
qualità loro
nome
modificarne
paleografo
fra
sur
Vétude
de
la
Paléographie et
de
la EH-
Paris, 4864.
alle
lezioni
degli
Archivi
di
Paleografia e Diplomatica,
toscani.
Firenze, 4858,
tomo
nel
U»
464.
•
Paoli
néìVArch.
Cesare,
stor,
esame
ital, serie
dell'Opera
3*,
tomo
citata
del prof. Gloria,
XIT, parte I, disp. 3, 4870.
/"•-;
4
Secondo
""
mi
restringeròalla Paleografia
dei
meritano
due
parti:assegnando
alla
scrittura
vera
scrittorii
è
il
che
notizie in genere
Maurini,
'
volentieri
più
cui
a
appHcati. Per
e
l'opera dei Padri
si ricorrerebbe
unito
r altra
sm,
sua
citata
opera
ec), della quale mi
uno
sono
analoghe
,
sulle
^
indirizzato
alle
per
più
e
per
largamente giovato; dove
materie
breve
ha
raccolto
scrittone
il giovane studioso
dove
e
gliore.
mi-
principio {Dos Schriftwe-
spazio relativamente
copiose notizie
linea
in
alla
se
ordine
un
opuscolo paleograficodel Wattenbach,
un
il Gloria
speciale facciamo
raccomandazione
Una
sigilli,
chè
per-
consultare
*
fosse
delte materie
abbondanza
nella
paleografia delle
da
Fumagalli citati,il Vailly
i
su
una
sono
svolta
sarà
quali venivano
delle
si riferisce
alle materie
ed
cenno
un
in
prolusione storica
come
parlarne in
alcune
più ampie
e
Aggiungerò
opportuno
carte, ad
quasi
sciando
la-
dividerò
la
prima quanto
propria Paleografia
e
documenti,
iscrizioni,ec,
primitiva, agli alfabeti
seconda.
parte
e
alla
,
alla
soli
trattazione; e
separata
strumenti
e
dei
questo libro,
di
manoscritti, delle
che
in
PALEOGRAFIA.
glispecialiintendimenti
quella
ri 'o
DI
MANUALE
ed
esatte
altre
si vedrà
fonti, dalle più antiche
ad
a
cose
ogni
quelle
recentissime.
*
Eléments
de
*
Tratte
*
Anleitung
4869, in-4.
Paléographie. Paris
de
nouveau
mr
"I838.
,
Diplomatique, etc. Paris, "l750-65.
lateinischen
Palaeographie,
Leipzig
RARTE
PRIMA.
CAPITOLO
dell'
origine
della
E
La
in
esprimere
i
convivenza
specialmente
segni visibili
la storia
de'
l'aiuto
posterità, senza
alle alterazioni
soggetto
d'una
caduca
I
dai
un
dei
principali sistemi
di tale
ridurre
si possono
mites
e
linguaggio
non
alle vicende
grafici adottati
invenzione
a
due,
Scrittura
ideografica,
2°
Scrittura
fonografica.
qui
alla
perenne,
divulgatori ed
1°
Lécrilure
tramandare
peggio
titudine
mol-
memoria.
primi tempi
*
alla
potute divulgare
di
sentire
fece
così
sioni
occa-
leggi infatti,la religione
Le
contemporanei
le
questo
a
ad
linguaggio.La
col
détte
come
si sarebbero
male
destinati
permanenti
e
scrittura.
intelletto,
dell'umano
sviluppo progressivo,
della
alfabeti
vari
latino.
quello
comunicati
pensieri già
suo
bisogno
de'
e
di
degli uomini,
del
e
scrittura
scrittura, invenzione
consiste
il
I.
idéographique
embrassent
toutes
et
fino
e
mondo,
nel
ai
giorni nostri,
sono:
*
phonétique
les écriiures
que
sont
nous
les
deux
connaissons
li-
G
MANUALE
scrittura
La
alla
ha
quale
PALEOGRAFIA.
DI
ideografica,più antica
dato
tantoché
si
1**
Ghiriologica
2^
Simbolica,
3°
Sematica.
scrittura
La
còsa per
una
figura d'un
perfezionamento
le lacune
della
idee
come,
due
significare
a
Per
immagine.
sua
pio,
esem-
si delineò
cavallo
d'un
simbolica, che
del sistema
può ritenere
si
la
immagini
con
il valore,
un
colmare
ideograficoper
specie figurativa,esprimeva
astratte
scrittura
cifre, non
tafora
me-
per
d'oggetti sensibili:
gli egizianiadoperarono
sematica, ossia
di scrittura
convenzionale.
sematica
; colle
ce
l'offrono
quali si rappresenta
gli elementi
non
fatta
indica
coli'oggetto che
ha
puramente
ma
usata
di leone.
teste
La
l'idea
denotare
a
specie:
tre
cavallo.
scrittura
La
nifestarla,
ma-
figurativa,
della
dare
nel
dall'uomo
chiriologicavenne
mezzo
volendosi
o
senza
leggersi in qualunque
potrebbe
distingue in
seconda,
l'idea
origine, rappresenta
riguardo all'espressione
adoperata
lingua.Essa
della
della
se
Un
le
segni
con
non
chiaro
cifre
nostre
l'idea
nessione
con-
una
esempio
o
d'una
meriche
nu-
tità,
quan-
parola che usiamo
ad
esprimerla.
Il sistema
fonografico invece
convenzionali, non
della
che%
H.
più l'idea direttamente,
parola, colla quale
Rosellini
l'idea viene
peuples. (R. Lepsius,
d*autres
sur
raffigura
Lettre
il suono
ma
Né
espressa.
à
l'alphahethiéroglyphique.Rome,
M.
segni
con
le
que-
professeur
4837,
pag.
42.)
PARTE
sto
fu
suono
si cominciò
ma
nelle
al di sotto
ideografico si
che
della
primo
questo
un
dal
semplice,
cosmico
abbiamo
detto
le loro
pag.
par
les écrilwes
ttn
parlout
éial
qu'un
état
il
nello
transitoire.
al
svolgimento
di modello.
varietà
la
Ora
in
que
dei
giova
ne
dicare
in-
uso.
ideografico le
la
del
complicato
risguarda
mais
suono
dendo
discen-
naturale,
quali furono
syllabiqw;
stesso
il graduale
come
plus développées
gnificarl
si-
a
figura
*
fu
gliendo
sce-
parola sole,
la
appunto
principio e
al sistema
Appartengono
passe
della
suono
suddivisioni.
i
lo
con
rappresentasse
riscontro
di
popoli, presso
Toutes
serviva
oggi,
scrittura
suo
segni
grafici
quelli ideo-
da
all'astratto, dal
il
i
che
parola che
TOrcurti,
gli serve
graficie
i
della
trova
e
che
sistemi
che
più
oggetti sensibili,
essere
concreto
Quanto
presque
che
segno
ciò si rileva,dice
perfezionamento
desunti
volendo
dovrebbe
segno
sole. Da
orU
della
suono
toglierlodal primo
e
sillàbiche
questo, cioè:
furono
esempio,
trovare
8
^
in
manifesta
rappresentavano
Per
metodo,
rate
trascu-
fonografico da quello
del sistema
dell' alfabeto
il
al di sopra
*
derivazione
i nomi
si verifica
anche
sono
o
dire
si possono
onde
Ciò
stanti
quali le vocali inco-
nelle
consonanti,
lettera,
per
piccolelinee poste
con
delle
alfabetiche.
La
consonanti.
sole
semitiche,
segnate
affatto:
e
rappresentato lettera
dalle
scritture
sono
0
subito
7
PRIMA.
nous
scritture
connaissons
syllabité pure
(Lepsius,
n'était
Lettre
cit.,
36.)
'
Torino.
Catalogo
Torino,
illustrato
dei Monumenti
4852, pag. 32.
egiaii
del
R.
Museo
di
?T^^•'^^•.:/
8
MANCALE
DI
PALEOGRAFIA.
egizianae chìnese, quella del
America
contiene
la
settentrionale
in sé
le
e
figurativa
e
l'
Perù, del-
del
Siberia.
della
e
L'egiziana
speciedel sistema, cioè
due
la simbolica.
si divide in pura
Essa
in ieratica
geroglifica,
veramente
volgare che
0
ai caratteri
Tramezzo
poUion
però
alcuni
sempre
con
figure.Così
mano
vale
di tot che
aquila,perchè
il
iniziale di achom
aquila.Di più, le immagini della
poste insieme
esprimevano
la scrittura
modo
anche
lo Cham-
lettera
ziale
è ini-
rappresentata col-
fu
Va
mano;
è
Ma
della t fu rappresentat
suono
perchè questa
,
tica
demo-
rappresentati
fonografici,
scoperse
una
*
simbolici
e
figurativi
ne
da
alfabetica.
quasiaffatto
è
o
che è
sacerdotale
o
della geroglifica,
semplice tachigrafia
e in
una
r
prime
Messico
vuol- dire
che
mano
dell'aquila
e
la sillaba ta;
per
tal
sopra
si
e
ideograficaprestò (come
accenna) i primi segni all'alfabeto.
la scrittura
Anche
cominciò
chinese
da
disegni
passando poi ai segni
grossolani d'oggettisensibili,
simbolici,finché
si ridusse
non
riconoscibile
rappresentano, ma
sistema
Del
uso
notevole
che
alfabetico
che
distinguonoconsonanti
con
ordine
da
non
nel
e
col
suono
ammettere
come
Orcurti, op. cit.,pag.
nessione
con-
che
appellasematica.
si
perfettonon
trova
sanscrito,nel quale si
vocali,non
suono
38.
né
si
né
rigorosodi posizione,
qualche sillaba.
•
senza
convenzionali ed astratti,
solamente
prima
caratteri
coli'idea
né
quella specieinsomma
a
a
tanto
sempre
però
esattamente
elementare
anche
PARTE
L'indicare
tutti i
fonografico e
popoli che
il notare
anderebbe
oltre il mio
in buon
cui
alfabeti
intento.
numero;
e
piacesse di
antichi
e
un
moderni.
scrittura
perchè
ha
varie
i
maniere
scrittura, che
delle
altre
non
ultimi
gli stranieri
per
ufficio farne
In
^
conica
fatto
oggi
quella
di
i
adottato
il sistema
modificazioni, si copiò
quale i segni
for reducing
lo
de
tous
della
note
etc.
la scrittura
tolti da
sono
unwritten
Si
cita
questa
ma
la
raccolta
peuples
les
quale
di Fed.
l'opera
fonografico;
languages
in
come
havvi
Madden.
di Leon
anciens
Paris, 4858.
de
una
opera
tousles
avec
de
temps,
inglese
Può
4850.
Recherches
modemes,
og-
and
ma-
piiiimportante
traduzione
London,
Bosny,
et
et de
mitica
se-
European
Paìéographie universelle, collection
differente peuples
facsimile,
studi
è mio
non
uniform- orlhography
a
4863.
,
des
segnare
as-
gli
Ne-
comune.
qualche italiano;ma
Silvestre,
Paris, 4S^9-^
anche
ad
più propendono
e
per
avesse
l'oggetto di molti
stata
più facile acquisto;
e
che
è
systems
d'écrilures
correzioni
e
nessuna
con
supporre
,
di
cuneiforme,
più grandezze
essa
LoDdon-Berlin
e
vita un'altra
o
derivazione
una
essa
Alphahet
foreign graphic
oaale
di
che
notare
riscontro
apparente
fenicia, nella
Standard
letlers,
è da
ha
venne
poche
0
degli
qui particolareggiatamenzione.
Europa
salvo
dioso,
lo stu-
singolaritàdi questa
ad
tempi
colti
rac-
disposti.La
conosciute, ha
anche
ha
ne
indiana, ebbe
di coni
origine speciale; ma
una
'
comparativo
esame
Solamente
segni formati
che
opera
Il Lepsius
fonografica,detta
(che
forme
questo si rimanda
a
fare
stema
il si-
usato
diverse
le
nell'Asia, oltre la scrittura
e,
hanno
moltissime) dei loro alfabeti,sarebbe
sono
in
9
PRIMA.
sur
de
è
simile
facetc,
con
tarsi
consulVéailure
nombreux
PALEOQIl\FIA.
DI
M\NUAt^
provato dal
ttisensibili(come è
significativo
nome
e la vocaliziazione
fenicie)
Qe lettere
imperfetta.
è
Dall'alfabeto fenicio dì ventidue lettere derivò il
Imperocché,sebbene glialfabeti grecifossero
;co.
litie diversi fra loro, pure
tutti modificazioni
sono
iccrescimenti ulteriori di quello primitivo
proveinte dal fenicio.Ad
in progresso
come
0,
alcuni
segni fenici però fu
di tempo, attribuito un
ferente per adattarli ai
bisognid' un'
altra
su-
valore
*
lingua.
L'Italia ricevettel'alfabetogreco, che in sostanza
i
ilfenicio,
con
più le lettere Y, S,
i grecie coi nomi
centì
:e
*
e
X
aggiuntevi
semiticidelle lettere semplicizzati,
scopertedi documenti hanno portatomaggior
nella storia dell'alfabetolatino: alla qual cosa
poco l'illustreMommsen,'
non
nuti a
conoscere
che due
sono
Infattisiamo per-
le famiglie
deglialfa-
La
da due alfabeti greci.
li italiciprovenienti
rivada
antico
im
gni
con-
prima
dorieojdalquale (oda altro simile)
l'alfabeto sabellico,
nord-etrusco,
origine
quello
dell'Etruriapropria,
quello
comune
Ifabeto generale
bero
*
Sulla scrìllura fenicia,oltre i lavori del
LipsiaDel " 335
e 1837
tnjrircfts
Sprache.Enlwwf
e
Gt^seolus stanila
di altri,eì veda
einer Grammatik
Schrdder, Die
nébsl
Spraeh-und
di
ìripprohm. Halle, 1369. Havvi poi l'opera in corso
de Falphabetphéuicien
LeDormact, Essai Sìir la propagatìon
.
it
l'anden monda.
Geschtchte
proposito KirchholT, Studiett sur
1863.
Ne
anche
Fortia
Berlin,
AlpItabeU.
parla
griechiscben
Essai sw
iatroducUon
Jrban
sìtr son
earìgme de Vieriture,
*
Vedi
1d
,
la
u
Grece
et tott
usage
/uiju'au lemps d'Homire.
,f«32.
'
Die unleritaUscben
Dialekle. Leipzig,ISSO.
Ps-
PARTE
l'umbro
campano-etrusco,
La
seconda
cioè
dei
tempo
che
prime
i cumani
mentre
tima,
6,
per
^
e
il
dà
ne
X
e
mutazioni.
S
lettere
colle
gli osci.
o
quale dopo lungo
disuso
seconda
volta
una
presa
di C8
non
hanno
dall'alfabeto
*
*
PriscoB
Pezzi
fu
latiniiatis
lingtuilatina. Toriao,
E.
vano,
ave-
antico
fra due
si
e
cali,
vo-
esprimeva
fu
tolta
monumenta
Loescher,
con
Z, la
dalla
di
Cicerone,
greci.LaXinvece
Grammatica
Domenico,
tempo
più tardi,come
ma
I
tempi accrescimenti
a
trovandosi
cumano,
di S
in antico
venne,
ammessa
affermato,
vano
manca-
tavola
più
latino
gni
se-
*
in vari
dai
i
non
poi rappresentato
fu
88,
ven-
ventitré; ma
valore
che
suono
alle
sono
accolti,perchè
col
rico
sto-
sannitiche
guerre
all'alfabeto
anche
Quel
ci fanno
periodo
latino del
a
stretta
una
Z, che i cumani
latino subì
L'alfabeto
perchè
e
corrispondenti.Nella
già
usarono
come
ragione che
la
Guma
avevano
prospetto. La
adoperata
sco,
dall'etru-
Le lettere latine
vennero
non
apparteneva
si trova
ne
i suoni
al latino
*se
puniche.
guerre
il latino,
e
stampate dal Ritschl
fine delle
dalla
corre
di Sicilia,
e
preso
forma
con
alfabeto
greco
lettera
per
nella
aveva
iscrizioni
il più antico
conoscere
di Guma
altrimenti
si combinano
Le
relazione.
alfabeto
un
direttamente,
TarquiniiRoma
rosco-sannilico.
e
di ventuna
è
non
cumani
dai
alfabeti
i due
due
il falisco
quale ultimo
ma
da
quello dorico
da
comprende
n
proprio
famiglia proviene
più recente,
e
11
PRIMA.
col
alcuni
le altre
ne' monumenti
lore
va-
tori
scritventi
più
epigraphica. Berolini, 4862.
storico-comparativa
^1872.
delta
12
MANUALE
È
antichi.
ben
generale
*
CX.
la Y greca,
abbiano
colti
e
le
CH,
£^ ed
C,
J^
oggi veniva
che
da
dei
della
G, che
riprese
che
G.,
Pezzi,
'
Alle
quando
da
intermedio
anche
I
valore
vece
questa
non
però sin
adoperata,
avanti
in basso
nel
fosse
papiri diplomatici,
ec.
(a
G.
medio
modo
Roma,
ciale)
on-
La
evo,
più
•
G.,
G.
dicesi
nostra
molto
sembra
e
sua;
anni
C
C
rappresenta
meno
della
di
peratori
gl'Im-
sotto
che
suono
coda
suono
con
K
ma
comune.
4805,
doc.
cxv.
*
trovato
NVGIVS.
antico
suo
Marini
cxiv,
il
a
J si espresse
negli alfabeti latini medioevali
in modo
xcv,
alta
il
ridotte
arbitrario.' La
290
una
PH
furono
suono
molto
circa
Ccon
una
un
in
mani
ro-
TH,
Quest'ultima
K,
la C
usare
esprimere
per
il
i
X
e
lettere
si rappresentò
venne
Spurio Garvilio,
$
rado
tardi fu surrogata
divenne
dalla
a
V, di
lettere, finché
alta
decemviri
introdotta
*
poi
mentre
espresso
fosse
non
/
G^
si cominciò
perchè
più
ed
si aggiunse
con
la semivocale
e
altre
della
valeva
tempi
lunga
delle
l'uso
dai
seconda
Siila in
da
e
alta
in antico
t
la
e
popolare
numenti
mo-
CS
essa
parimente
EI, perchè esisteva
con
/più
una
Pe
F,^ La
da
luogo di
supplirono colle
essere
alcuni
segni greci 0,
nell'uso
quali però
dapprima
tra
de'
letterati
e
in
rappresentavasi
mancanza
semplici T,
anche
innanzi
dovette
ne
essendoché
tempo di Cicerone
che
Alla
L
con
A
non
determinato,
medioevali
anche
PALEOGRAFIA.
l'uso
che
vero
ben
né
DI
op.
molte
cit., pag.
iscrizioni
è lunga,
pochi
ALEXANDER....
mesi
42.
possiamo
in
una
che
romane
aggiungere
casa
ApIrIUS.
confermano
di
il seguente
Pisa, mentre
PHILEROS....
l'uso
MAO.
della
frammento
si demoliva:....
MERO.
SACR.
I
14
MANUALE
in
séguito insieme
La
Germania
col greco
infatti nel
la Danimarca
e
del greco,
alla
paesi
gotica
altri
il
quale
gli slavi
di poco.
modificato
divergenze
chiesa
alla
nel
Ma
della
fu,
l'aiuto
varietà
di
questo fosse
tra
sinistra
Metodio.
e
che
coloro
da
a
di
ne
ancora
cole
pic-
con
passarono
scritture
i
da
è
notare
scritture
le
sanscrita,
per
la greca,
la
brevità.
latina
Vanno
da
Vanno^
forme
cunei-
la
pica,
slava, l'etio-
la
più
altre
destra
a
e
in
in
anche
come
il costume.
diverso
popoh
linee
delle
direzione
la
riguarda
destra
copta,
tralasciano
si
che
sinistra
ba,
fenicia, la samaritana, l'ebraica, la siriaca, l'ara-
la
la
basso,
la
destra,
come
da
sono
ieratica
la
e
disposte in linee
procedenti da destra
e
nese
primitiva
greca
poi
Alcune
e
vi fu
tera
let-
Se
vige
e
greca
degli antichi persiani,l'armena,
la
con
il latino
anche
stretto
ri-
beto
l'alfa-
avevano
glagol,nome
chiesa
della
con
romana.
che
tanta
i russi
Cirillo
da
IV
sopravviverle.
potè
IX
secolo
introdotto
ciò
Per
da
da
o
latino,rimase
del
non
e
detto
alfabeti, trasformato
servirono
e
danubiani
glagolitico(così
G)',
Ulfila nel secolo
e
XII
Quello
runico.
all'alfabeto
runico
del
nazione
slavi dei
Gli
il latino
nel
alcuni
secondo
e
-
nell'XI
VII, la Svezia
di 25 lettere da
goto composto
regioni europee.
le
tutte
secolo
XIV
nel
XIII, sostituirono
elementi
PALEOGRAFIA.
DI
giapponese,
quella
ovvero
usata
pochi altri. Presso
verticali,formate
a
degli egiziani.
verticali
sinistra, come
moventi
da
dagli abitanti
i messicani
di cordellette
delle
invece
annodate
d' alto
la
in
chi-
sinistra
a
Filippine
queste
in
nee
liva-
-/
PARTE
guise
rie
in
dipinte
e
alto.
indicati.
La
parte
Furonvi
si
come
o
del
curve
i
campi,
alla
detta
i
sensi
mali
ani-
degli
teste
a
antichi
gli
che
è
tutti
basso
muovono.
intrecciate,
Certo
scrissero
solcare
e
in
le
condotte
talora
settentrione.
etruschi
linee
le
usassero
linee
rivolte
sono
scritture
altresì
dice
a
cui
da
disposti
trovano
cui
a
da
quella
è
si
geroglifici
I
cominciano
colori,
più
a
15
PRIMA.
i
che
perciò
greci
da'
ed
alcuni
come
greci
maniera
circonferenze,
primi
popoli
tempo
un
ha
schi,
etru-
Y
e
aratore
gli
nel
fòovdTpopvi^óv
,
per
destra
con
la
quale
o
ordine
da
la
prima
destra
inverso;
linea
a
sinistra
e
così
di
cominciava
e
la
séguito
da
seconda
sinistra
procedeva
alternativamente.
a
16
MANUALE
PALEOGRAFIA.
DI
CAPITOLO
DELLE
Il
«
MATERIE
primo
la materia
se
e
Vuoisi
pertanto
materie
adatte
lungo
a
anche
e
remoti
rozze
palma
altri
maggiore
adoperate
*
L'
'Quanto
fra le materie
di charta
sembrano
poiché
da
sono
di
uso
alla
nelle
derivano
anche
che
esse
corticea
a
o
dal
corteccia
le tavole
o
da
credere
forse
le
foglie di
materia,
le
legno spalmate
rozzezza
ammettere
o
papiro
dall' essersi
di
cera.
mitive.
pri-
di
scrittori
erronee
la carta, di
o
di diversi
espressioni
alcuni
sono
anche
scorza
si può
in
e
le materie
che
da
tempi
più semplici
colla
che
quella pianta,
di
la
fra
albero,
che
dai
orientah
,
notare
le altre.
già servirono
simili,usate
questa
di
Indie
consonava
d*
scrittorie,è
e
alle
Onde
ritenersi
scorza
accennare
della
scorza
oggi
gli ostracismi
alberi^
e
antichità.
luoghi, quelle d'ulivo
in Sicilia per
tex
anc'
le
generalmente
sino
usate
ragionevole attribuire
una
fermare
con-
furono
brevemente
molteplici materie
è
a
scrittura; trattenendoci
la
accennando
ed
grafo,
paleo-
delle carte.
quante
e
quelle che si adoperarono
su
le
Fra
primo argomento
quali
ricevere
del
1' autenticità
conoscere
gli atti
per
il
trarre
è
questa
sopra
osservazioni
prime
in dubbio
a
qualunque
documento
scritto;poiché
è
le
può
ne
mettere
o
più
quale
SCRIVERE.
PER
d'un
di necessità
cadono
più
ADOPERATE
carattere
sulla
n.
e
cor-
che
inesatte;
fosse
posta
com-
chiamate
Infatti il Tri-
PARTE
de'
tempi
tracciarvi
per
La
la
faciL'tà di
colla
e
procurarsi qualche
pietra
e
il
superiore
a
quella delle
abbandonata
dai
noi
moderni;
fa
non
Maurini
PP.
une
anzi
fossero
che
pensare
dacché
alla
poi riguarcìo
dire
può
solenni
ai
,
che
antichità
quali volevasi
in
ragione di
solidità
servissero
Il tenore
dei
averle
di
quello
r
Che
interiori
libro, hoc
est
ante
charlse
usum
compaginata
op.
vel
fiebant,
reperiuntur quandoque
col
papiro
cit., pag.
Lupi.
non
ha
in
alta
dimostra
la
si delineavano
o
primo
caratteri
metodo
e
ziani
egi-
soli ebbero
in rihevo.
anche
mantenesse
«
Gli
Dicuntur
autem
nel
librarli
a
(parte)quge ligno cohseret, quìa
de
membranae
sicut
più
s' incidevano.
o
giore.
mag-
durature.
solide
dice:
corticis
si
e
legno,
durata
una
meno
pietra si
della
medioevale,
scrittore
temio,
del
e
materie
queste
il
spesso
scolpirei
uso
adatta
gli atti pubblici o più
per
in materie
praticarono
pietra
della
pennello
È lecito
agevolezza. Avuto
preferitealle
col
semplicemente
scorza
egual modo
assicurare
di
1' uso
mente
contemporanea-
geroglificiegiziani della
ciascuna
iscrizioni
.Le
hodie
in
procurarla colla medesima
poteva
si
adoperate
era
ognuna
,
altre.
delle
la
o
perchè
sì
quello
tani
lon-
così
V esistenza
alcuna
monumenti
escludeva
non
stata
è
perchè in fatti
sì
,
delle
stenuta
so-
e
,
prova
de' relativi
rammentate,
dai
se
un' antichità
vantare
materie
di queste
gli eruditi
fra
tempo
legno potessero
in favore
mancanza
cosa
i caratteri.
questione agitataun
da
17
PRIMA.
libris
vetustissimis
vestigia.»
bisogno
di
Dove
arborum
volumina
bibliothecis
lo scambio
adhuc
della
spiegazione (Wattenbach,
74).
2
MANUALE
0
che è
degno di
in
re
pietranon
scolpiree
solamente
veri
messi
e
da Balduino
in
propri documenti.
pubblica mostra,
di Gerusalemme
re
'
urbane,
mura
non
le immunità
e
come
da
che posero
scolpite
nel
elargite
1266
i messi-
diplomida ciò ne inventarono
ArrigoVI e lo fecero incidere in
aveano
dato
:ome
Si
ai geno-
ìraelitidall'arcivescovo di Colonia. E
10
di fatti
memorie
franchigiedi Montelimart del 1198
che
di
alcuni):il privilegioconcesso
rammentarne
le
Quello
i privilegi
di varie città
questo proposito
a
105
accennarlo.
per noi si è il costume
nota
convenzioni,ma
iano
PALEOGRAFIA.
importanemmeno
non
evo,
DI
nella navata
del duomo.'
principale
legno, e specialmentedi UgUo, si
Tavolette di
no
Ad ognimummia
adoperatefrequentemente.
,na
ve
iO
i
n'
; e
iUe tenute
un
Oltre
che
una
greci,i romani
scuole
per
unita
era
e
indicava il nome.
nel medio
da
un
evo
anche
si componevano
insieme
ne
si
usavano
libretti di
più
iilometallico che ,pas-
in uno
de' margini vertipraticato
il tiglio,
si applicava
allo stesso
effetto il
foro
lo, il faggio,il cedro, il cipresso,il frassino,la
e
e
di
e
simili. L'
uso
si mantenne
se
n' estese
anche
presso
'
lite, Nel medio
Deloye, Des
Charles
ole dts Charles
,
,
Fumagalli,op.
se
ne
molte
fecero pure
en
lapidaires
Franoe, in
i, 3, 3M2.
Dai
Waltenbach
evo
a' popolisetten-
Scfo-t/JwM«i,pag.
36,
5,
cit.,
I,
37,
nazioni
de'
ea-
Bib'.ioth.
tagliepoi
lendari. Sulle
tributi,
i
al
1834,
a
numeri
*
primitiva
in colori
si
greci per
gli
lascia
non
Di
rozzezza.
anche
sa
Ma
fino
che
quanto
di
poi
vasi,
le
questi ultimi
figure
fu
e
creta
Wattenbach,
*
Vedi
Rosa
anche
*
scrini
gli assiri,
Il
a
op.
cit.,pag.
G., neWArch.
Homeyer,
Layard
lettere
stor.
Die
rinvenne
cuneiformi.
Haus
a
in
parte
di
E
tere,
let-
lettere.
si dice
que'
di
gono
riman-
molle,
era
le lucerne
crali,
sepol-
i mattoni.
solo
presso
in
stro
coli' inchio-
la materia
non
che
sopra,
delineati
anche
ma
e
greco
iscrizioni
specialmente
estesissimo
non
gli etruschi.
con
sono
i
getti
sog-
maggior
da
Tali
'
e
in
o
uso
deperimento
presso
caratteri
fuoco.
col
fecero
monumenti
anche
impressi, quando
rassodati
*
La
nella
inchiostro
a
quelh
differiscono
ma
invece
li hanno
di
in
a
una
uomo
perfino contratti
anche
monumenti
tuttora,
i
e
scritti in cocci
Altri
e
altri
talora
e
queste
che
simili
ciali.*
so-
debbono
T
scritti
noi, salvo
a
conteggi domestici
fossero
latterie
delle
Cornelio
di molti
ricevute
essi contiene
registranoanc'oggi
supporre
provenienti dall'Egitto.
copto
Inghilterra fino
materie
cocci
da
ostracismi.
pervenuti
sono
vi si
vano
legno s' incide-
e^i metalli, richiedendo
facilmente
più
Rezie
sunnominate
alle
preparazione che
sua
in
contribuzioni
le
la creta
di
tessere
o
avvenne
Alpi
romani
Posteriori
aversi
come
nelle
e
19
PRIMA.
PARTE
L'uso
presso
i
i babilonesi
romani;
i
65.
irai.,3» serie,
und
voi.
Hofmarkm,
Babilonia
un
XV,
pag.
archivio
pag.
32G.
SlH.
in mattoni
1
MANUALE
DI
PALEOGRAFIA.
laliv' imprimevano i bolli di fabbrica
'
i'fabbricanti
e
alfabeti per le scuole.
Diplomatiche
per
metalliche
e
Titti quei
eccellenza furono tra le mate-
il bronzo
diplomiche
di cittadinanza
ìtte tàbulm
a
il rame;
e
x)nzo
o
di
alla
propria
favore di veterani romani, già
honestw
mìssionia
oggi più
e
scritte in due
insieme
tenute
rame
vennero
tutti i documenti.* Le let-
a
sono
diplomimilitari,
.ente
cui
su
dettero il nome
esteso più tardi
)ttrlna,
re
corsive
note
e
tavole
di
di anelli
mezzo
per
esatta-
de' lati lunghi. II testo è nella parte intema
uno
;lle tavole ; nell' esterna
oni. Per
due
fori
alcuni nomi
sono
nel
praticati
di testi-
passa
mezzo
le-
un
composto di tre filimetallici sottiliavvolti in-
mie
che
eme
serviva
jnto d' incontro
in
cera
di questo
protettoda
chiuso
il
legame
era
laminetta
una
diploma. Nel
posto
fermata
ilo
si-
un
sopra,
si ha ricordi che venisse fatta anche
legatura
uesta
il lino,ma
non
Del resto
lenti
tener
a
ne
rimangono esempi.
i romani
fecero molto
'
uso
docu-
per
più importanti(come leggi,trattati di
pace
e
di questa durevole
'alleanza ed altri atti pubblici)
'
II
cav.
prof. M.
iscrizioneromana
ìto
in
negliscavi cha
Ferrucci
donatoelidal
occorsero
Torelli. Altri monumenti
a
possiedo un tegolo con bollo
caaonfco
prof.Sbragia,e troPise
coosimiii
CetioinRoma, scavando
i fondamenti
sciiB Canina, Deicriaone
dell'antico
'
'
!gg.,
psr
I, 7.
Fumagalli, op. eli-,
costruzione
poco
fa
della
scoperti
per i nuovi ediB zi. Vedi
Tascolo,t8U, pag.
Watteobach, op. eit.,pag. 35.
Vedi in proposilo
MafTet,Iiloria
e
la
si sono
176.
diplomatica,pag. !T
e
22
MANUALE
Deir
d'
avorio
DI
si servirono
i romani
ospitalità,
corrispondenza
(chartce déletUes)per
V^
PALEOGRAFIA.
detti
simili,e
e
far
a
deletizie
carte
appunti giornalieri,ed
*
perciò defantinu
Crediamo
tessere
anche
bri
li-
peraltro che
non
.7
tutti i
passi degli
vogliano
alludere
che
ma
scrittori dove
si debbano
invece
cerate, di cui parleremo
Gli stessi romani
fatto
avean
tracciata
scrittura
a
V avorio
si rammenta
tale
su
applicare
ria,
mate-
alle tavolette
fra breve.
scrissero
sulla tela di lino
gliegizianinelle fascie
come
delle mummie
ma
,
n' è avanzato
non
Allo
stesso
morbida
carta
monumento.
sino
servì
uso
chinesi,
fra i
la seta
alcun
i
quali oggi
pellucidache
e
remotissimi
da
usano
di
pure
dalla
è tratta
tempi
una
del
scorza
bambù.
poi
Se
si passa
la scrittura
scettibile
fatto
da
tanto
e
le stesse
furono
larga 21.
Il Morrona
4842, III,242)
lamine
si
non
è documento
alla
Esposizione
'
il
ritrovate.
ed
(Pisa
ne
illustrata
conobbe
anche
conserva
una
sul
sulle
vetro.
diplomatico. (Vedi
universale
Fumagalli,
op.
di Vienna.
cit.,1,9.
Archivi
45,03
disegno.
Slato
Firenze, 4872,
vorno,
Li-
plumbeo
fiorentino,
di
Si
maggiore
codicetto
nell'Archivio
Gli
del
-
troviamo
se
Quella deiraltar
nelle arti
su
si sia
non
delineata
anche
sola. Un
si
novero
vi è materia
scrittura
oro
ventura
av-
per
45, larga 22,07; l'altra è alta centimetri
è alta centimetri
di otto
di
già
non
meraviglia
è
non
monumenti
lamine
ciò, allora
a
per
poterono
traccie, della quale
sull'argento, suU'
gemme,
e
di
o
profitto. Quindi
menzioni
quelle che
a
poter dire che
di colori
ordinariamente
usate
adoperate
essere
estende
materie
dalle
pag.
ma
toscani
59.)
infatti bicchieri
ricordano
ed altri
di persone,
incavate
cera
all' intorno
gesso
l'ultima
e
libri
faceano
non
due
lunghezza,
sua
quelle
serviva
che
I libri
'
con
antico
in
figure
alcune
e
Sotto
suir
oro.
con
ordine
nel
rosso
Cenno
il vetro
(tal
,
a
piccole
Tabar-
dal
mezzo
per
foro
un
cale
verti-
stilo.
nome
dittico
di
gotica graffitea
reliquie
conservano
vano
servi-
diverso
museo
scrittura
tavole
che
riporvi lo
suo
per
cartelle
sacre,
tro
vevescio
ro-
sposte
di-
membranacee
XIV.
secolo
illustrativo
Dell'ilrc/i. stor.
in
da
iudicate
e
nel
ha
si
al loro
delle
nel
se
delle
e
incavo
illustrate
prendevano
parole
riore.
infe-
(giacché
praticato un
probabilmente
prelodato sig.Supino
U
scritte in
*
poi
quivi ha
e
calce,
di coperta. Inoltre
rini*la prima è alquanto più rilevata
la
lineato.
de-
essere
sempre
grossezza
e
strato
uno
usava
tavolette
alcuno
nella
Di
unite.
tenerle
quadro,
strisele di pergamena
tre
o
lasciare
a
semplici assicelle
come
taglio sottilissimo
a
si
cera
delle
aveano
servivano
e
passavano
di
capace
di
delle
come
piastremetalliche)
lato esterno
nera,
invece
volta
prima
La
o
spargervi
per
(ta-
cera
lari
quadrango-
d'un
mastice, che però riusciva
altro
0
di
sufficiente
la cornice
come
verde
o
Qualche
un
estensione
un'
moda,
co-
adoperata da
così
queste piccole tavole
per
bianca
fu così
le tavolette
come
profonditànecessaria
di
primitivicristiani
accennate
dispendiosae perciò
poco
ìndce,ceree).Erano
margine
materie
delle
nessuna
ogniordine
una
dei
*
così
di
espressionidi
con
oggetti.
Ma
ne
romani
augurio pei convitati,calici
buon
un
23
PRIMA.
PARTE
di alcune
App.,
voi.
tavolette
Ili, pag.
scritte
523-532.
in
cera,
ec,
24
MANUALE
secondo
il
insieme
PALEOQRAFIA.
delle tavole. Onde
numero
gale
quellele-
se
due si dicevano alla greca
erano
latinamente duplices,
se
o
o
DI
tre
erano
diptycìia
più trìptycha
o
triplìces,
o
ché
benguincuplices
, polyptycha nadtiplkes:
in ultimo
alfabeti
ditticosi conservò
voce
una
significare
per
servivano
la
mente
tradizional-
tavola da scrivere. Esse
specialmenteper conteggi,per
e
altre
atti,tanto
presso
le
minute,
delle scuole, corrispondenze
e
cose
i grecicome
i romani. Quelle
presso
dì formato
labellw opugUpiù piccolosi chiamavano
(quod pugillo coiitimri poterant)e si adoperavano
lares
molto
per
i
Un
biglietti.
messo
il quale sui medesimi
destinatario,
stesso
inviato rimandava
lì portava
e per
pugìllari
indietro la
al
lo
Il vantaggio
risposta.
ciarne
vecchia scritturae tracla_
rendeva
nei negozigiornalieri,
nuova
per
di componimentie le corrispondenzeconfidenziali,
questa materia al papiroe alla
preferibile
di poter cancellare
una
le minute
(Lib. 10,
e,
est
\),in quibusfacilis
Tavolette
per gran tempo
neir
optime ceris,dice Quintiliano
Scribitur
pergamena.
cerate
romane
nella miniera
cosi
di
diffìcileche
se
ignote
di rinvenirne alcuna,
opinione che dopo tanti secoli fossero
distrutte,quando
era
rimaste
erano
si sperava
e non
ratio ddendi.
ne
riamente
necessaun
scoperse
plare
esem-
Vorospatak.La scrittura però
potè ricavarci alcuna
nessuno
Massmann
cosa, finché ilprofessor
non
riuscì nell' ardua
e pubblìcario,
impresa d' ìnterpetrarlo
accompagnandolo
di dotte
intitolato:
LibeUus
illustrazioniin quel
aurarius
sive
suo
lavoro
tabulte cerata
et
25
PRIMA.
PARTE
.
antiquissimcB et
unicce
molti anni
altre
di
,
dopo
malagevole;
di lettura
"
che
1854?
*
in rovina.
che
e
perciò
in scrittura greca
que' latini contengono
pochi appartengono
non
i consoh
romani
eleganza,perchè
del
Le
console.
dei
costume
chiese
Nel
su' dittici
e
deglialtri
Nel
*
Roma
*
'
medio
Wattenbach,
si vedono
a
una
Du
Thesaurus
di
singolare
raccolta
evo
nel
^
un
della
et
etc. Florentiae,
4759, voi.
IH,
aveano
vtvorum
diverse
si trova
universalmente
40.
Molte
di queste
bassorilievo
torre
detta
infimcB lalinUalis
Diptychorum
simili,ed
si danno
dei
i nomi
zioni
no-
degli uni
copiosa.
cit., pag.
in
questo
episcoporum,
Gori'
si conservò
op.
med.
dittici
riore
ante-
del ritratto
serbarono
e
levano
so-
legno veniva
nel
iscrivervi
per
Gange
cristiani,e
fondamenti
Glossarium
cerate
ufficio
loro
erano
che
cristiane
di
rappresentate
nei
volgare.
quelle tavolette
dei benefattori
e
triplicedistinzione
et mortuòrum.
II dell' èra
Questi
dittici eburnei
ne
privati,de' quali
intaglie fregiataspesso
vescovi,degh abati
la
se
egiziana demotica,
atti fra
invece
cera
che
di notare
in
rica;
d'Ame-
e
d' avorio, la cui parte esterna
d'
ornata
siffatti
enumerare
all'ingresso del
la
distesa in tavolette
V
al secolo
regalare agh amici.
era
e
dittici anche
Si chiamavano
che
scopersero
ne
più luoghi d'Europa
in
sparsi
anche
poi se
sarebbe
lungo
ci contenteremo
hanno
que
quantun-
ignoranza degli scopritoriandarono
per
Troppo
monumenti
miniere
nelle
conservate,
molte
Non
,
rinvennero
ne
perfettamente
Siebenburgen
nel
se
1840.
Lips.
Romance
consularium
cum
98
tab.
scoperto
la Colonna
art.
,
et
l' uso
tavolette
di recente
di Foca.
Diplycha.
ecclesiaslicorum,
26
MANUALE
delle
tavolette
se
leggono molte
ne
XIII
secolo
comune
talora
fregi in
scrittori
eburnee,
d' avorio
che
nel secolo
Infatti
bambagina.
*
il Bello
ad
a
fanno
esse
Ginevra,
Rossa
di Porta
Wattenbach,
*
ciré.
»
adone
—
Così
un
rompujusqu'à
que,
4860,
n.
op.
lor
vóissiez
e
8)
e
*
Gloria, Lezioni
*
Nel
il
presso
secolo
quale
escrire
des
dal
—
cit., pag.
di San
Vittore
che
conservano
si
il Mabillon.
di Filippo
che
torre
illustrate^,
(come
Però
egli stesso
dal
letres
et
d'yvoire
vers
d'amors
{De Vusagenon
de ciré, in Revue
Wattenbach
a
preen
inter-
archeologi^
pag.
54.
368, 380.
passato le possedeva
le vide
tempo
viaggio
les tables
—
Meri!
Du
tablettes
riprodotto
carta
373.
venoient,
allegato
nosjours
7
di
Tabarrini.
cit.,pag.
l'escole
passo
della
questo
dottamente
e
dal
a
quand
Et
«
noient:
Firenze
a
nersi
rite-
affatto
quelle scoperte in un' antica
accennammo)
sopra
*
forse
né
le spese
le altre
né
gli
da-
cessasse
oltre
vengono
séguito,
solari:
con-
di cera.*
quello
quelle della Badia
0
i dittici
tavole
quelle fiorentine, contenenti
anche
Talora
più moderni,' hanno
si estese
non
ornava
generalmente
esclusi-i
quando
XIV,
legno
si rammentano
che
di queste
l'uso
golamenti
re-
Il
si
che
come
spalmate
scrittori,
non
Alcuni
asserito
tavolette
medioevali, debbono
lastre
per
*
frode.
avorio.
nel
v'erano
,
in
e
tahletiers
e
il bossolo
o
le
sé:
senza
era
corno
le tavole
e
Parigi i
da
esercitare
d'avorio
tutte
erano
A
un'arte
le tavole
monumenti,
ancora
menzioni.
farla
per
di
hanno
ne
formavano
per
più
se
e
PALEOGRAFIA.
M
un
gentiluomo
{MusoBum
ital,
di
Pistoia,
Parisiis,1687,
m.)
pag.
'
(Vedi
Ora
Gli
si conservano
Archivi
toscani
anch'
alla
esse
nell' Archivio
Esposizione
di Vienna,
fiorentino.
pag.
59.)
ry*i
PARTE
cifornisce,traendola
cimatore
in
Bernardino
Si
vos
'
glistudi del Lebeuf
Meril,^ del
Du
citato
adoperate
sono
nostri giorni,
A
ciò
si
antiche
si
usanze
drale di Rouen,
sono
recenti
il Le
i nomi
cera
Halle
reale nel
1783.^ Finalmente
dovettero
deir incanto
*
De
XV
*
'
de'
Angelis
scritto la
pesci
ab.
Mémoire
ìd Mémoires
volta in
fino ai
altre
Viaggio
suo
si scrissero
XVllI
siffatte tavole
comando
il
anc'
logieet
De
codice
un
Colle
del
cartaceo
d'écrire
pag.
d'histoire
,
,
,
Inscriplions voi. XX.
Études sur quelqttespoints d'archéo^
lUtéraire. Paris
»
Nel
*
Wattenbach,
Serapeum
et
del 4860, pag.
op.
373.
des tablettes de ciré
sur
des
ed
etc
colo
se-
4820.
300, cit. da Wattenbach,
Vusage
de l'Académie
Vusage
oggi
prodotto
,
^
Meril
al mercato.
avanzano
cera.
quella
il Du
dura
Rouen
a
,
pag.
totAchant
nel
ci fa sapere
Luigi, Sopra
prima
EpistoloB,etc,
che
F.
le tavolette
come
vietate per
esser
registrarein
L.
Infatti alla catte-
Brun
(pag.113) che nelle pescherìe di
di
di
degliufficiali addetti
chiesa. A
il costume
di Edele-
quei luoghi dove
conservate.
racconta
baro
Bar-
interruzione
del secolo
a' principii
fino
liturgico,
in tavole di
in
deva
chie-
aggiungano
Massmann,
senza
segnatamente
tega.
bot-
a
qudles fiunt apud
Hesse'^e di altri;dai qualitutti si rileva
si
poi
San
Francesco
a
quellipiù
e
di
Traversari
huxeas
stylo.
cum
prediche
1430
'
venustissimas
stand
le
un
ficamente
stenogra-
segnava
Ambrogio
tabeUas
la notizia di
distesamente
fratello nel
suo
che
cera
che
Venezia
di
Angelis,
trascriverle
ancora
il
per
di
tavole
per
sa
*
dal De
del secolo XV
senese
27
PRIMA.
cit., pag.
Leipzig,
353-377.
62.
pag.
85-142.
28
MANUALE
PALEOGRAFIA.
DI
CAPITOLO
DI
ALTRE
MATERIE
III.
SCRITTORIE
SEGNATAMENTE
E
DEL
PIRO,
PA-
,
DELLA
E
Non
v'ha
dubbio
in
erano
opportunissime
adoperarsi
a
già
avea
Quindi
altri
ad
V
e
tempi gliegizianicoli'
invenzione
indicato
papiri d'
scrittori romani
potesse
non
questi
di gran
essere
scrittori
ciò
Magno,
di Alessandro
reale.
*
che
per
vuol
non
innanzi
era
Gham-
parrebbe
monianza
insigne testiChe
se
scoperta ai
dire
che
ella
anteriore, poiché
probabilmente
dovettero
lo
che
questa
lunga
quel fatto coli' altro della hbertà
papiro
papiro.Lo
quel paese.
limitarono
crescere
ac-
remotissimi
da
vetustà
di
cultura
dell'antica
umano
materie
delle
parte rende
d'altra
incredibile, mentre
del
una
erano
espedienti per
sino
,
poteano
l'ingegno
agevolezza
appunto
ha
esempio
per
solamente
è che
servibili
in-
talora
non
déletiles,
fecero
tempi
COTONE
gummene
di cera,
pe' libri,ma
né
ricorrere
quantità
Ciò
incomode
chartce
come
dovuto
scrittone.
alcuni
DI
le materie
tutte
tavole
stesse
le minute.
la
poUion
CARTA
DELLA
troppo
gliatti
per
farne
che
fondo
affatto. Le
utili
E
LINO.
DI
tovate
PERGAMENA
scambiare
di fabbricazione
stata
un
del
mbnopoho
*
Fumagalli,
op.
cit.,I, 34
e
,
Wattenbach,
op.
cit.,pag.
68.
MANUALE
in alto:
SO
1
SI
anche
e
tale grossezza
a
La
no.
bevanda
,
che
e
lolla,
che da
che
ferro
un
Molto
?iche
e
ci
stimarono la carta di
di questa
in
lagliente
strette lìslee
il fusto.
Quindi
erano
quelledi mezzo,
5ero
carta
sta
da sé il
persuade
supposte peDil'opinionedi
della
impa-
un
come
invece che il tesstrumento
uno
lunghe (phUurce)
come
,
liste e
Ile che Plinio dice ricavarsi dal
maggiore di venti,e
poi
e
ne
pianta trattato
papiraceodovea decomporsicon
lava
non
papiroin
pellicole
numero
bene, com'egh avverte,
perchè piùlarghee più bianche,
migliore.
Queste liste si disponevano le
e
se
papirofosse
derni stracci di tela. E manifesto
.
con
cortecciache racchiude
una
provandosia staccare le
più lontana dal vero poi è
midolla
)
staccati
lo mostra
errore,
cellulare omogeneo;
volmente
si fabbri-
papiro,ossia
venivano
acuto
irò,ilqualeha soltanto
tessuto
più
che
dall'altro indipendenti
sia questo un
come
e
Era insomma
ghirlande.
il Marquardt) che la carta
di
Iti.Ma
per cibo della
dell'Egitto.
ilucri filamentosi e l'un
mezzo
una
piccolebarche
del
colle differentipellicole
se
anche
il Fumagalli e
creduto (coriie
pochi han
demamente
ì.
si estraeva
esso
costruivano
ne
se
Terde, l'interiorebianco,
usavano
gliegiziani
più conti il bambù
Non
è
arrivò
potersicingere coUa
non
s' intessevano
chioma
a
da
corlecda
sua
lio ci fa sapere
na
-vicinoalle radici non
alternativamente
in modo
une
che la
accanto
alle
partepiù larga
PARTE
della
combinasse
prima
seconda,
e
si voleva
dare
di
così
si mettevano
séguito per
alla
altro
più
le
{scheda), se
ne
soverchia
rendesse
meglio
all'occhio
crates
del
sole,si levigavano
e
a
un
la
prò-
presentavano
renderli
La
potendosi
piacere. La
tale
fogli si asciugavano
talora, per
no,
tenace
(transversa parte
tessuto
i
jpla-
fine di spremerne
olio di cedro.
con
la lunghezza
limitata,
giungervene altri
sovrapponeva
strati. Con
di che
che
le liste. Gom-
papiro incrociate
l'aspetto d'un
tingevano
a
i due
peragitur). Dopo
si
del Nilo
perchè il glutine fatto più
aderenti
le filamenta
cesso
al
e
torbida
si formava
e
gtda:la quale poi si comprimeva
r acqua
larghezza che
insieme
trasversalmente
corto
della
stretta
particelledel papiro
tenere
per
strato
la
tutta
Coli' acqua
carta.
servivano di gomma
uno
quella più
con
in soluzione
così
jf)sto
31
PRIMA.
voli,
dure-
più
larghezza
foglio ag-
un
a
era
si vendeva
carta
in
rotoli.
Le
con
specie
diverse
della
la
i primi posti, sicché
perfezionamento
di carta
indusse
Fannia,
detta da
0
huotica
e
e
la ieratica
portato
da
un
fertile di
da quello delle
serviva soltanto
fabbriche.
ad
occupare
aveano
le merci.
che
la saitica
papiri, la
preso
fu
così
teneotica
il
nome
Vempor
Claudio
Un
specie
alla
nuova
Finalmente
involgere
degli egiziani.
la terza.
tal Fannio
Seguitavano dappresso
Vanfiteatrica che
ad
divenne
e
Plinio, la
sacri
la Umana
denominazione
una
luogo assai
un
pei libri
ieratica,usata
poi Vaicgustea
Vennero
diverse
erano
distinte. Secondo
denominazioni
migliore
era
comune
papiracea
carta
etica
impe-
32
MANUALE
modificò
ratore
toporvene
ne'
di tale
esperimento
Fumagalli
(I, 40)
11 Wattenbach
1635
Il
il Bureau
in carta
fatto
de
il
più
volte
accenna
H
la
*
Malie.
disegno
un
papiracea
raffigurato
è
come
67) descrive
si diffuse in
papiro
r antica
à
gelo
da -Michelan-
papiro
lip^ìpoLianche
voce
Atene,
407
due
dramme
di
fonte
della
Nel
medio
se
potè
Mémoire
des
WaUenbach,
d'histoire
ancienne,
se
materia
pei libri,ma
ed
che
Roma,
fu
che
pergamena
continuò
ne
produrre
voi.
1' uso
dell'Egitto per
una
lepapyrus,
sur
levano
va-
oboli.-
che
an-
tale
era
in casi
prendere provvedimenti
conquista
Insniptions
in
carte
il
di
dinari
straor-
tumulti.
evo
La
occorrenze.
carta.*
nuova
di questa
solo
non
faceva
ne
evitare
per
la
pei documenti;
e
si dovettero
scarsezza
*
se
nessero
gli joni mante-
quattro
della
prezzo,
in bando
pose
Cristo, due
grandissimo
uso
lettere
che
consumo
anche
ed
maggior
le
per
arabi,
dove
per
Gesù
l'introduzione
dopo
sempre
avanti
anni
L' Italia fece
anche
Grecia,
pelle orientale, quantunque
la
*
riferisce
fatto
è
stente.
consi-
di Siracusa.
Ciane
mie
si
sot-
e
più
ma
,
fabbricazione,
e
Politi, dove
In
moderni
poi (pag.
del
penna
specie secondaria
tempi
lasciare
primitiva bianchezza
della
di
uno
Anche
sottile col
Vaugustea troppo
anteriore
10 strato
PALEOGRAFIA.
DI
in Mémoires
tutte
parte
di
diminuzione
4850,
per
de
degli
traffico
VAcadé-
XIX.
,
op.
4863,
cit.,pag.
pag.
59,
435-440.
che
cita
le
Egger, Mémoires
PARTE
fece
coglieuropei, non
33
PRIMA.
del papiro. Esso
l'esportazione
parte già manipolato
là in
farne
preparati
per
anche in Ravenna)
affermasi
si lavorava
carta
D
nome
iidaria,
*
È ragionevole
(I,38) che
da
bambagina, più
portò il colpo mortale
non
a
credere cessato
perchè non
e
perchè
vi hanno
documenti
le menzioni
scrittori non
che
Ma la testimonianza
d'
tempidi troppo anteriori
dubbio. Esaminando
l^arte
della seconda
vediamo
fa
che
è ventda
inesattamente
(I,38), indicando,
*
dice:
vi
voca,
punto equi-
è
rimandarsi
rimuovere
di
della carta
a
ogni
del secolo
metà
con
avviso
xii
a
nome.
originale di
Ora
tradotta
per
biato
scam-
essere
sto
que-
XII,
ro,
papi-
rixyyìGiprtàTrvjXftTTTat,
meno.
Marini, Papiri cit.,pag.
Lupi.
basta
alla fabbricazione
accenna
poco
lui,e
a
può
non
infatti il testo
commenlatore
quel tempo,
lo stesso
chenon
Eustazio,
papiro,
più tardi dagli
fanno
conservò
negativa,
quantunque
noi
che
del
Fuso
X
dopo
ne
costosa^
altri,
propendono
valore, potendosi
hanno
il papiro colla carta
là dove
sé
della carta
papiracea. Anzi
ed
affatto col secolo
tamente,
grada-
meno
e
alla carta
il Maffei,il Trombelli
alcuni,
come
Char-
scemando
alla scrittura
adatta
venuto
Fumagalli
col
pensare
XII la diffusione
nel secolo
finché
Regione,
Turris
o
andasse
quel tempo
IV
esserne
Chartaria
bensì
alcuni
ne' quali la
caì-tarii,
distribuiva, ed
detto
luogo
un
a
nella
di
fascetti
o
(e secondo
gli Horrei
si
e
Roma
In
né
venire
a
raeani
a
segnatamente
e
stati
essere
continuò
in parte
,
carta.
fabbricazione
la
cessare
la
^aw
concorde
e
àprt
voce
nel
punto,
ap-
Fumagalli
dei
lessióo-
segg.
5
3i
MANUALE
grafi anlichi
determina
papiro
moderni,
e
intero, pone
passo
senza
Ercolano,
celebri
il P.
Fiorelli,sarebbe
d'
più desiderosi.
aumentarsi
i
tempi
del
di
Francia,
si trovano
in
papiro
comune.
*
«
*
era
Siracusa
questa
tronne
Degna
ed
di
col titolo:
e
ricevuta
anche
oggi
in diversi
la collezione
erudito.
strazione.
illu-
del
Diplomi
nel
ai
che
ampia
VI
rini
Mareali
il
secolo
il Wattenbach
secondo
notizia
nella
speciale
nota
dai
anco
sopra
la
giorni
pianta
e
come
R.
è
Università
grecs
Brunet
du
Muséà
a' forestieri.
Caruel,
di Pisa.
V opera
pure
getto
og-
si vende
all'egregio sig. Teodoro
signori W.
L'^s papyrus
a' nostri
preparata
de
Fresie
du
ed
Louvre
Bibliolhèque i;np"iale. Paris, 4865-66, accompagnata
tavole.
ap-
8.
68.
eseguita
poi sparsi
dove
pag.
,
*
conobbero
rarità, si ha
fabbrica
ne
se
WaUenbach
'
veduto
,
di botanica
professore
ha
una
tutte
di curiosità, vi si dipinge
Debbo
secolo
egiziana,
Meno
Anleitung cit., pag.
A
sodisfare
a
scrittura
mondo
riputatissima nel
sola
sé
scienza
la luce
citare per
Basti
tamente
meri-
specialità in questo
certe
documenti
veduta
hanno
dei
professor Giuseppe
per
erano
Molti
divenuti
il nostro
Montfaucon
'
il
e
di
avanzo
papiri con
numero.
luoghi
Piaggi
padri di questa
Infatti di
*
difetto
collezione
sono
il
termine,
fanno
non
notissima
quale
Tuttavia
pena.
buon
la
gli esempi
che
genere
riporta(pag. 71)
parola delle opinioni diverse.
per
,
di
carta
altrove* lo stesso
e
Italia. La
in
specialmente
i
che
superstitiin papiro
Scritture
d'
quivi
far
nemmeno
papiri
secolo, in cui la
il
il Wattenbach,
E
passato prossimo
tempo
un
precisione
con
cessò.
PALEOGRAFIA.
DI
dal
E.
Le-
ger,
fig-
et de
da
la
sime
bellis-
PARTE
72),
"pag.
ad
preso
fu
primo
e
da' ricordi
di
quot
noi
papiro:
Gregorio
le bolle;
tutte
in pergamena
dei secoli
copie
queste
se
in modo
sempre
da
cominciava
facilmente
a
quella
a
staccarsi
dal
del
resto
Datum,
di
così
Giovanni
X
sospetta
XII
^jhiarata
E
tando
XI, imi-
'
bolla
spesso
e
quale
la
ec,
della
bolla
Esempi
X
sendo
es-
in basso
molto
il peso
per
scono
si ricono-
Esse
del secolo
di San
al Wattenbach
28
non
poi
iie
957
dell'anno
Gallo
(pag. 75),
novembre
ma
lora
al-
è
l'altra
e
stata
di
mette
am-
leggierila Paleografia.Infatti quella
al monastero
del
false.
originale,
documento.
membranacee
originali
a
rale
gene-
son
o
secolo
della
inferiore, veniva
in
sono
o
originale papiraceo scritta
margine
bolle
è
linea
in
pervenute
nel
prima.
la
dì
come
illeggibile
mancanza
della
ancora
neir
del
alla
molte
ogni
epistolarum^
papiro
renderla
non
essere
a
in
V Italia
volume
sono
X,
e
ri-
si scrivevano
la scrittura
quanto più si poteva
già
(590-604)
lihros
che
IX
fecero
ne
aveva
pontifìcia
un
Inoltre
già scritte
d' altre
copie
*
quelle
e
I
insieme
vixisse,
minciò
co-
che
la cancelleria
chartaceos
tot
prohatur
annos
papiro
papiro, e
pontificatometteva
in
lettere
quale
monumenti
degli scrittori risulta
lasciarlo.
a
la
la pergamena
posto. In generale dai
del
l'ultima
anno,
Germania,
adoperarlo, quando
moltissimo
usò
in
cercarrjie
il
masti
Di
da
è
35
PRIMA.
di
920
di Giovanni
dall' Jaffè di-
falsa.
in ultimo
^
Wattenbach,
^
Idem,
avvertire
da
pag.
Ankitung
74.
cit.,pag.
8.
come
le
\ocìjtmcus,
1
36
MANUALE
lisca usate
scirpus e
e
da'
alcuni scrittori del medio
da
posterioriinterpelrate
per
altro
significano
non
alla
Quanto
se
PALEOGRAFIA.
DI
che
Il
essa.
Fumagalli
che
della
*
si è
che
fu soltanto
perfezionamento nel
un
a mia
appunto toglie,
avvertenza
molto
fecero
pelliper scrivere, sapessero
delle
uso
benché
adattarle
rozzamente
,
che
prima
in
simile
vero-
popolazioniasiatiche,le quali da tempi
le
remotissimi
mente
sola-
invenzione
chiamano
ogni ragione di disputa: poiché è
parere,
questo
a
,
usa
.
natezza
Egitto si fosse pervenutia quella raffiche
industriale
del
maggiore di
un' antichità
gli scrittori
prepararla.E questa
ta,
car-
posto il quesito-
lo lascia indeciso ; notando
ciò che
pergamena
specie di
nuove
papiro.
pergamena,
il papiro potesse vantare
eva^
richiedeva
fabbricazione
la
papiro.
Ad
ogni
modo
nel
la pergamena,
avanti
G.
biblioteca, la quale
d'
lomei
ad
allorquando
circa avanti G. C,
(1197-1558
avea
concia
alle
in modo
materia
da
si ritenne
*
Eumene
di
aveano
Però
pelliprimitive.
ne
di
il fatto
Op. cit.,I, 42.
come
forse
non
nuovo.
i
aumen-
dovette
,
fu
ridotta
E
To-
tale intendimento
papiro
la.
migliorata
che, per siffatta cagione e
più tempo
grande
gelosia de'
con
1' esportazione del
secoli
Pergamo
una
i mezzi
mancare
due
di
re
la
destato
tarla, perchè glistessi Tolomei
vietata
adoperare
G.), fondatore
Egitto, vedutisi
ricorrere
munemente
co-
è ben posteriolinguaggio
re.
paleografico,
infatti si cominciò
Essa
s'intende
come
a
per
essere
simile uso,
grecie
i latini
e
3S
MANUALE
il vitello
spesso
fatto
neir
vano
di
DI
PALEOGRAFIA.
{vituUnum, vélin);
antichità
i
persiani
pelli bovine,
e
come
gli joni che
e
già
aveano
si servì-^
praticasiin generale
come
ch'
an-
oggi dagli ebrei nelle sinagoghe, nelle quali,seconda
•il vecchio
ciò
Tutto
peraltro
Francia, ed anche
cancelleria
nella
italiana. Oltreciò
del
medio
evo
prepararla avendo
di sovente
il sistema
,
assai
rende
Notevole
facile
bianchezza
per
bolle
alcune
e
la
Sul
di preparare
modo
*
Muratori
la
jaceat ibi per
illatn
rade
desiccare.
fac,
et
il
VI,
del
«
gialloe
ma
e
secolo
amhas
Idxas
et
Il secondo
porporino.
e
sacre
nei
y
vano
sole-
si adoperò
manoscritti
scritture
al
fino
(almeno
si volevano
Anliq. U., II, 24, col. 370. Vedi
Et
scapilatura falere
ne' documenti
che
et
in cantiro.
Questi colori
da' romani
XII)
cdlcem
partes;
volueris
ne' libri delle
anche
iUam
in
dal
Par-
al 900:
Ulam
cólorihus.
il
si ha
anteriore
tende
l'
del-
carta.
pergamena
Mitte
de
cum
solamente
III secolo
Et
quodquod
post tingue
non
metà
dies.
nóbacula
Deinde
essere
del
fieri dehet,
tres
cum
la
Brevi
dei
pellidegli agnellini,
colla
ricetta
seguente
quomodo
gamina
si scambia
di
è la pergamena
si fa colle
quale
prima vista
a
finezza
e
pontificiee specialmente
moderna,
età
quella più antica*
da
distinguerla
di
bigiastro che
color
un
mena
perga-
declinare
sul
si modificasse
tempo
a
adoperala
in Italia stessa
che
pare
germanica
siasi
in
che
assolutamente
esclude
non
spedizioniin Italia, non
delle
il Pentateuco.
scritto in rotoli di cuoio
si tiene
rito religioso,
dal
asiatico consacrato
costume
scrivere
Waltenbach
,
in
pog.
colo
se-
alla
oro-
92.
*
Il
PARTE
cangiato la
ha
tempo
fabbricazione
La
si dava
consumo,
vendita
La
1374
Nel
montonina,
alto
26
e
in
di procura,
della
Uaa
Economia
^
Ecco
il testo
recepii
a
di
denariorum
die
decimo
fra
46
Duomo,
mandato
un
esìste
che
vale
a
dire,
{\,erquanto
anche
me
le pergamene
tra
si conservano
in
casa
Jobannis
ianuari
benissimo
a
gennaio
«
Bacciameus
Operai
prò
Pepe
et
[i^ll). Questa
»
dalia
cartarius
io dante
quodam
ut supra
Ralnerii
ser
Cavalce
che
pergamena,
Primaziale, è
dell' umidità.
causa
4377.
e
(R.
uscita
caprecti comprali
e
per
617.)
Archivio
ad
annum,
lo stesso
L'atto
di
Stato
e.
in
essa
in
fine costarono
ho
bianca
assai
e
in basso
contenuto
Opera
Pisa.
542.)
carte
pesso
levigata nella parte interna, stbbene
Entrata
(Reg. cit.,e. 607
partita:
domino
4842, III,262.
Torino,
evo,
pisanorum
quelle provenienti
sofferto
abbia
carta
e
in
25
dall'Operaio
pisani,
Moninì)
medio
suprascriplo
procurationis
octavo
del
questa
montonine
sottile
Stefano
Lanfieducci
lolilka
quinque
veduta
di
pezzo
largo
e
stendere
4053
del
rosso
sig.
famiglia
*
solidos
rasura
di Pisa.
Uppzzingbi
et
cum
Gibrario,* lire 1,53, 60
conte
di cuoio
il sacerdote
della
quaderni.
a
1377
mente
sola-
: e
'
moneta.
caria
rifeiisce
faabuit
del
gior
mag-
mestiere.
soldi. Un
nel
farvi
per
e
centimetri
56
soldi di denari
5
con
nostra
*
Pisa,
il calcolo
secondo
36
sé
un
vitulino
costò
lungo
da
pezzi
a
basso, fu comprato
di
duomo
faceva
ne
divenire
a
de pergameno
reparationeforaminum
carta
speciali opifìcii,come
d'acconciarla
faceva
fu épera
non
il clero, che
cura
si
bota
una
di
Vili cominciò
secolo
nel
dei
violetto
colore
un
pergamena
né
papiro; poiché
del
quella
DB
della
particolare paese,
d'un
del
in
porpora
^
bruno.
et
39
PRIMA.
Altri
5 e
pezzi
è
del
di
7 soldi.
40
*"
MANUALE
il
Se
PALEOGRAFfA.
DI
della
comparire
assai, specialmente fuori d'Italia, Tuso
i manoscritti
per
più paesi in quel tempo
la
minute
fossero
che
de' notari
sì
Non
al
anteriori
alcuni
670
anno
ha
a
0
fosse
VII
671.*
secolo
Del
del
il quarto
colla
di Cesare
in
di Slato
•
non
si
antica
Firenze, ec,
a
era
in Arch.
dopo
Sono
del mio
713
di
dette
cre-
Firenze,
fin
qui sì
dal
Paoli
secolo
se
ne
diligente dissertazione
del
R.
Archivio
XVII.
pubblica
mostra
in
tenuto
Lucca
nel
debitore
ne
721,
ital.,serie 3«, tomo
dietro
amico
si
del
oggi
pergamena
Lucca,
l'
del-
chivio
nell'Ar-
più anni
stesso
queP tempo,
di
la rinvenne
collocata.
alla cortesia
in
messa
arcivescovo
la
slor,
degli scienziati
più ritrovata
ricercarla,
prima
più
pergamena,
Arrigoni
Giulio
ove
Paoli, Sopra
la
da
corretta
vedasi
Congresso
era
716,
biamo
ab-
ne
l' Italia
fiorentino,che
questo argomento
Questa
del
del
ginali
ori-
più indietro
Capitolo
pochi altri dello
Non
in 726-27.
Su
data
in bambagina.
seguente
al
appartiene
non
le scedce
quello di Milano
é
nell'Archìvio
è
conobbe
*
724
che
questo
quello del
é
il secondo
perduto,*.
di
vanno
arcivescovile di Lucca, che
il terzo
quelli adoperata.
sempre
q
non
fosse
membranacei
secolo:
di
zione
conserva-
divieto,dacché
Parigi che
per
non
alla
per
si trovano
più antico
Il
diversi.
carta
nuova
documenti
conoscono
mena
perga-
così
protocolli però sembra
in questo
comprese
imbreviaturcB
0
i
e
fu
di
dalle autorità
opportuna
degli atti,vretarono
Le
la
come
fragilitàmolto
sua
della
lettere, non
poiché vedutosi
gli altri documenti;
per
le
e
limitò
bambagina
carta
a
finché
postosi
il cassetto
di
Giovanni
queste
sione
occa-
48i3,
monsignor
genza
ogni dili-
con
dell'armadio
notizie
Sforza.
ticolari
par-
PARTE
nel XV
rispetto alla
perdono,
paleografica.
Rimane
ora
"ii lino, la
parlare
a
La
Samarkand
ne
forse
nel
Cina,
altri che
e
fatta di seta,
nese
del
e
il cotone
conosciuta
dagli arabi
la loro
la
gli arabi
che
e
d'
e
il follicolo
anche
la sostanza,
in
coltivavano
dovette
poi
Europa
Né
denominazione.
chi-
la carta
cambiasse
ne
che
Credono
greci.*
a'
denota
di
bondanza
ab-
essere
che
giovano
a
dero
cadcidare
dilu-
ragguagli antichi,perchè tutti incerti
i
cosa
poi
conquista
s' imitasse
se
simi
lontanis-
da
la
portata alle regioni d' Affrica
sotto
tolta.
che, dopo
paesi: donde
ne' loro
mai
essere
fino
la trasmisero
che
in
avvolta
è
(bombyx, hombax, hambax)
poiché hombyx
filugello,e
adoperando
potrà
Samarkand
a
e
superiore
rimasta
è
origine
non
704, fosse
V arte
appresero
ed
bambagia
scrittone, che
si fabbricasse
che
nella
tempi
ogni importanza
di
carta
sua
bambagia
alcuni
pensano
La
che
di
carta
della
antiche
le
moderna.
grande oscurità
tale, che
a
materia,
le materie
principale tra
altra
numero
*
ha posto in bando
ogni
successivi
ne' secoli
gradatamente
cresce
a
d'Italia;e il loro
nei vari archivi
conservano
41
PRIMA.
contradittorii
ci
né
l'autorità
conforta
de'
derni
mo-
,
,
accennate
Fra
'
discordano
:"Peignot Gabr.f
*
e
Le
Wattenbaeb,
seguaci
poi fra
incertezze
tante
in
Sulla pergamena
Paris,4812;
i
anche
perché
Essai
Moyen-dge
op.
loro
sono
l'histoiredu
delle
una
in
si ritiene
generale
sur
d'
qualche particolarità.
che
provato
per
indicate le seguenti opere
Parchemin
et la Renaissance.
cit.,pag. 93.
opinioni
eldu
Vélin,
Paris, 48i9.
42
gli arabi,
charta
Sussistono
damascena.
scrittura
con
de'
di
greci
secolo
XI
di
adoperarla anche
essi che
quindi
La
in
nei
Fumagalli cit.,I,
*
Amari
IL
parte
*
Storia
1872,
Firenze,
Idem,
Stórta
pella palatina,
n»
V,
se
seguitò
nel
ad
1231
alcuni
di
quale divieto
fu
investiture
di
sed
bombijcina...,
in
che
imperiale
non
ogni
altro
*
pareano
si vede
egualmente
fatto
morale
ente
Le
quali
cose
tenersi
membranacea,
e
le pergamene.
come
in
colorita
Un
di tale
i diplomi
di
cose
oro.
poi
espressamente
coperta
in
o
tano
ci-
ne
appresso,
si
E
certe
fu anche
azzurro
diploma
sicihano
particolarità.^
58.
de' Musulmani
pag.
cit., pag.
pag.
tacei
car-
pezzi staccati, poteano
esempio
*
di
nulli
protocolli.
con
argento
M.,
le
agevolmente
offre V
1140
ed
bambagina
carta
nome
cancelleria
La
civili e da
in
conservarsi
scritta
^
per
difendersi
e
in
charta
in
nova.
notari
essendo
non
distese
del
et
amministrazioni
tutte,
il
e
poco
11
si ordina
XIV
posterità:
dagli stessi
fab-
di cotone
dichiarò
Sicilia;e
il cotone
alla
ne
declinare
carta
guasti.
non
contratti
mantenne
destinate
e
di
munda
X,
Sul
in pergamena.
secolo
stendere
membrana
e
Federigo
del
notariato
se
gli atti pubblici,finché
per
fuori
posto anche
secolo
scritti in
la tra-
monumenti
Sicilia,rinnovati
fossero
non
del
originalierano
l'imperatore
sotto
ancora
arabica
furono
molti
perchè
nelle
Damasco
a
uguale antichità.
normanni
però
che
la carta,
molta, la quale si smerciava
bricava
non
inventarono
non
agli occidentali, e
smisero
del
anche
se
PALEOGRAFIA.
DI
MANUALE
805
e
806,
14, nota
di
806,
nota
Sicilia,
4
2;
1
in altre
e
III^
2.
Tabulano
nota
,
e
voi.
opere.
della
Cap»
PAltTE
ciò
Per
che
43
PRIMA.
riguarda
il
anticamente
dato
nome
?
a
è necessario
questa* carta,
chiamò
charta
si distinse
e
hì/cina, gossipina,
senz'
altro
(come
più
hicinum
spesso
la
per
ma
di lino
da
di
modo
*
la
Molli
questo
di
nome
400.
papiril,e.
272.) E
in
Quinque
unius
filza SlSO,
e.
atto
un
R.
Dipi.
*
i"
dalla
di
Pisa.
quodam
Provisorum.
644.)
steso
Col
a
«
pianta,
si
Norimberga
piegò
im-
di
stracci
degli
^
che
In
hanno
cataloga
un
^1355, è distinto
del
e.
eoa
membranacea
Habentur
dei
Consigli
tbleo
papiri»
nel
dal-
venne
scripta
supra
^196,et
in
catasta
di
88
4S
dicitur,
ut
manu,
cit. Gabella
del
Firenze
de^Conlralli,
significato è adoperata
medesimo
e
Spedali riunili, Reg. 4693,
(Arch.
»
per
derivava
origine s'
campione
un
instrumentorum,
di
e
paesi
di lino.
o
Pisa,
In
cartaceo.
Provvisione
In
carta
designare
dei documenti
e
hombycina
(Archivio
«
in
mentre
degli scrittori
libro
una
4434:
febbraio
in
in
(errarum
alla
i diversi
nell' acqua.
Francesco
codice
un
sione
espres-
;
principale
beni, del 4301, si legge questa nota:
pecia
e.
di San
*
vero
pensano,
profitto anche
c/iar{a
per
dell'ufficio,
naturalmente
secondo
macerati
i passi
papj/rtis
sione
espres-
anche
differenza
La
trar
e
SODO
libreria
della
papiro
era
quale usciva
a
disfatti
voce
carta
adoperarlo. Poiché,
appresso
panni
col
alcuni
come
cotone
la materia
in
vecchia
T altra.
diversa.
del
quella
altresì
della
quaUtà
più ragioni
la
hom-
si mantenne
la identità
per
sì
mentre
si disse
o
grceca,
detto)
è
solo
piuttosto che
La
pergameyia
volere,
senza
una
xylina,
e
sopra
che,
cogli aggettivihom-
applicò indistintamente
,
r
e
somiglianza
si
che
talora
cuttunea
non
papyrus,
avvertire
luglio 4644.
anche
(Arch.
cit.
Acquisto Cappelli.)
Uria
notevole
cartacei
differenza
dell' Archivio
si
può
ravvisare
in
certi
pisano provenienti dall'
menti
docu-
Affrica
e
^^
Da
vede
della
prima
metà
XIÌ,ognun
alla
di
proposito della quale, quantunque
ne'
andati
tempi
vivacità
con
cui fa ricordo
del secolo
sia facile passare
quanto
di
maniera,
seconda
questa
scrittore
uno
PALEOGRAFIA.
DI
MANUALE
carta
sia stato
ed
della
di
tavia
questione
premi
d' erudizione
I sostenitori
se
potè fabbricarsi anche
che
vuoisi andare
non
di stracci nel
del
canape
dove
la
del
come
bianchezza
di una
chi
come
fatto carta
avesse
pulite; gli altri
qualità
di seta
dal
o
in antico
anche
reale:
:
chectam
Ires
di fogli reali
del
Duomo,
bambagina
con
Conduttori
tonduta
visioni degli Anziani
chiamasi
e
1200,
si
ineguale,
eterogeneo'
bene
cosi
ma
ril
uniti
e
detta
era
realium
quaternorum
qualerni
mi.)
Trovasi
quella ricciuta
4356,
tagliala e intonsa.
e.
36
avvertita
era
gina
bamba-
carta
bombicinarum..., librum
cartarum
corregge
del
a
non
le cose
migliore
et
coverta
di
candidi,
unius
Senatus,etc, II, e.
(Arch. pisano. Consilia
quasi
densità
cosa
ambedue
realium
cartarum
unam
da
o
bombicinarum
cartarum
unum
del
di cotone
meno
dante,
abbon-
era
levigati.Un'altra differenza costiluiia
e
la carta
onde
qualche
e
que' paesi,
riduceva
dì una
ciocche
con
formato
Quaternos
«
con
più grandi,
sono
lucidi da sembrare
dalla
e
che
lino
del
in
prima
spesso
sono
unita
non
si
Egitto, anche
I primi
Costantinopoli.
dì-
fatto della carta
il hno
e
il secondo
in
Inoltre
necessità.
linea
carta
Poiché
cotone.
scarseggiava
adoperare
trionfare.
in favore
XII fa prova
secolo
menti
alletta-
Samarkand;,e
a
indietro,H
tanto
bambagia
r
da
della
impor-
tutrisolverla,
a
peranco
dell' antichità
all'
mancati
riuscito
opinione ha potuto
nessuna
cono
siano
non
fosse
chi
a
e
discusso
apparato
sproporzionati,a giudizio d' alcuno,
tanza
lino. In
m
rosse.»
ancora
et
sex...,
dimidil.
t, -120
del
etc
r.)«Librò
(Arch. cit Opera
nominata
la carta
(Arch. cit. Comune
e
»
vac-
4358,
e.
40). che
Provo'-ei
46
che
quello
una
della
arabi
dominatori
Valenza
Xativa,
*
regioni.
Venne
Ancona,
Milano
mai
devo
innanzi,
lieto di
son
potere asserire
di
dai
sottoposte
carta
»
V
u
composte,
Egitto
»
di solo
»
Mori.
Di
questo
articolo
tomo
veneto
f
«
Xativa
n'en
tei
qu
en
expédie
on
VAfrique
Leyde,
:
et
di fibre
di
non
gennaio
si è
pas
de
VEspagne,
233.
firmata
et
à
de
4873.
T.
di R.
di
fossero
la ben-
inveoe
D.
anche
della
tutte
Antonio
Urbani
vio
cartai in Archi-
479-181.
pag.
Toccident.
traduz.
materia
Caruel,
occupato
pareil
Lupi
qualità
riscontrato
aver
jolie ville...; on
une
l'orient
pag.
qual
fabbricazione
IV, parte 1, 1872,
trouve
In
Costantinopoli, dal-
lino, constando
di
argomento
à
1866,
8
// lino nella
est
il
pisano,
di lino.
traccia
diverse
da
di
conoscere
Pisa,
—
dell'Archivio
microscopica
assicurare
quantità
grazie,
la dichiarazione
provenienti
Pisa, per
cotone.
»
suo
*
XII-XIV
possono
minima
che
nel
da
e
Mori,
preghiera del sig. Clemente
a
analisi
una
de' secoli
»
M
ad
Antonio
mentalo
ram-
:
avendo
sottoscritti,
I
Caruel,
sig.
sì è veduta
riprodurre
specialista.
vivissime
cartacei
non
di
piace
prof. Teodoro
pubblicamente
XI^,
e
l'opera
acquieta
non
d'uno
assistente
suo
ne' documenti
signori prenominati
a
»
mi
che,
al
rendere
XIII
XII,
secoli
prova
che
ed
attivis-
compiuta,
e
di
zia
Vene-
Treviso.
commercio
esalta
del
lontane
Marca
nella
e
un
come
fabbriche
più
nelle
Padova
dopo
squisita gentilezza
poco
dei
spediva
Fabriano
degli opponenti
alla
ai quali
stanza
so-
brate
cele-
resero
le loro
per
esercitavano
ne
gli animi
Io
si
appresso
molto
non
Spagna
Toledo
e
propria, la quale, per quanto
zione
lare
par-
a
alla
riguardo
della
che
eccellente
di carta
,
seguiteremo
senza
genere
cioi
questione
la compone.
che
e
in
carta
tale
noi
di fatto. Frattanto
prova
Gli
in
necessario
è
uscirne
debba
impossibilenon
diligenze ci sembra
tali
PALEOGRAFIA.
DI
MANUALE
y
dans
»
fabrique
tout
du
papier
l'univers.
On
Ediisi, Descripiion de
Dozy
et M.
I. De
Goeje.
-47
*
PARTE
ed
fin dal
prese
spacciarne
a
;
A
e
tardi
più
1390,
se
nel
e
Ravensburger
La
ai
fogliil
che
e
al
Wattenbach,
il
di
fu
ove
e
faceva
sì
giovare
atto
un
;
qualità più
le
estensione
la
in
che
di fabbriche
carta
stantinopol
Co-
da
riscontrarne
steso
che
mezzo
e
forse
che
mente
contraffatte
di
sig. D.
di
prezzo
per
nel
essa
luogo
un
lontanissime
medio
op.
cit
,
in
Sotzmann
Urbani
^
determinarlo.
pag.
96-97;
Serapeum,
rammentalo
antiche.
opuscolo: Segni di cartiere
con
a
solamente
e
:
fatto
paleografichehanno,
cose
dissertazione
*
in
nel
moderna,
dagli arabi
paese
cartario
qualche notizia
*
stabilirono
ne
^
Quanto
scrittoridi
operai itahani
questi segni può
si trovasse
diverse.
la
venuto
sempre
aver
se
stessa.
*
come
del
tra
Magonza
di fabbrica
è
di
esame
Bodmann
a
a
da
e
Liegi. Le
da
e
con
provengono
m'
commercio
medesimo
altre
marca
ricercate venivano
del
XV
ha,
o
segno
alla determinazione
devesi
una
Basilea.
a
non
ma
fondò
secolo
e
nei documenti
alcuno. L'
ne
antica
carta
il 1320
sé
cidentale
oc-
Bruges
da
si trovano
verso
da
Germania
la
Lilla
da
dalla
essa
fabbricarla
a
la traeva
anche
Magonza,
anch'
; mentre
alemanne
Norimberga
nel
secolo
Colonia
a
prime fabbriche
Colonia
XII
La
altrove.
ed
esportava
la settentrionale
e
Anversa
V
dapprima
Francia, che
Spagna,
meridionale
Germania
colla
slmo
rrsiMA.
il
eh' io mi
Non
pochi
evo
sappia,
quindi
sarà
quale
raccomaada
la
7, 97, fF. 4846.
sopra
ha
Venezia,
dato
4872,
in luce
di pag.
un
47,
40 tavole.
*
Vedi
Fona-Melicorq
Noms
,
des'diverses
sortes
de
papiers
48
MANUALE
di
inopporluno
centesimi
di
più
Ponendo
È superfluo il
qualità
la
secondo
al
4 danari
employés
dtme
marques,
*
Ecco
le
sur
Operano,
o
pochi mesi
carta
10, 24
prix,
Bouquiniste
du
di
più
a
leurs
France;
tre
al-
per
centesimi
a
de la
preciso
cartarius
dante
ut
pisanorum
rum
suprascripto
Opera
libro
die.
esiste
e
i calcoli
recepii
et
tibram
^
nùDuti
più
*
lewrf
4858,
fatti
facieodo
d' Entrala
Registro
di due
mancante
in tre
cioè 22
soldi
i 75
Ora
come
viene
8,96,
scrive
un
Dividendo
danari.
4
più
pisano corrispondeva
foglio costava
qualche
dall'Operaio
più
un
aveva
450
di 50
carte.
2
pisani,
di 3 danari
in
questo
centesimi
a
cosa
già
erano
questi danari
poco
surricordato,
t.)Questo
soldi
e
pertanto
foglio valeva
un
il Cibrario
comprato
lire
di Pisa.
2,56,
di centesimi
prezzo
maggiore
6,72,00.
^
a
domini
che
costano
il danaro
se
il libro
e
lire
tuor
264
o
fogli che
fogli, risulta clie
mezzo.
tempo,
75
meum»
64
quaderni
,
dunque
denario-
Arch.
e.
carte, le quali
d' allora
il costume
R.
—
Uscita,
e
duos
inventarium
(27 giugno, 1378, St.pis.
t
,
Abbiamo
suprascripto domino
a
et solidos
unam
libro prò
uno
tuttora
secondo
habuit
supra,
prò
Duomo,
del
divise
di
altra
in Bulletin
papier,
carta
Infatti
che
le nord
dans
il documento
PangDUs
a
ne
della
variava
il medesimo:
sopra
e
valore
*
antico.
482.
pag.
per
questo
commerciali.
ossia meglio
foglio,
moyen-dge
au
valore
Operaio acquistò
lo stesso
dopo
a
3, risulta
cent.
nel
il formato
puramente
cause
di
più
che
notare
o
vale
italiana.
moneta
il valore
terzi in
di due
differenza
una
1377
quel foglio, in ragione della
oggi
qualità,avesse
sua
nel
danari,
quattro
10,24 della
che
pertanto
di
più
poco
da' documenti
cavato
cenno
quali si rileva che
dei
uno
fogliocostava
dire
qualche
darne
pisani.Da
un
PALEOGRAFIA.
DI
Pangnus
Possessionum
cartarius....
4378
Operarìi, libras
et
duas
prò
libro
quaterno
et
uno
solidos
uno
quaternorum
prò
libro
quinque
den.
qaa-
inventari!
pis., sa«
gliAnziani
mentre
comprata
diJSfusione
Dalla
della
volgare si
carta
della
cultura
fine dì
e
delle
gli antichi, trovandosene
e
latini:
le tavole
uso
a
altre materie
0
bisogno
anche
papiro
o
raschiandoli, se
e.
74
43
Arch.
dicembre
cit.
carta
Meermann
opere;
di diverse
specie di
1829; Guternaann
etc.
4378
tita
ma-
pergamena.*
p.,
caratteri
La
prestava.
Arch.
pò-
Reg. cit.,
e
degliAnziani,
des Linnen
ad
annum,
Heering R., Paper
London,
'
Lupi.
chartoB
Mario,
4767; Mususmeci
carta
e
F.,
and
vulgaris seu
^
del
Die
magistero
dlteste
in
di
Dell'antico
tania,
fabbricarla.Ca-
Fabrica-
der
Geschichle
Serapeum,
linecB
4845,
n^
47, 48;
modem,
Paper -^making ancienland
4854.
Il Montfaucon
in carta
consultare, fra le altre, le
De
eie.
Papiers^ etc,
—
da
sono
G.,
origine. Hagse Comitum,
ed
della
i vecchi
vi si
Provvisioni
Comune^
la storia della
seguenti
tion
gne
lava-
nostre
t.
Per
uso
delle
tale
a
r.)
*
e.
la materia
(21
»
adoperavano
della
o
operazione si eseguiva lavando
die.
fra
approfondisce,si profittava
si
del
ciarne
trac-
comune
la traccia
L'
prascrìpto
scrittura per
somiglianza
non
dotta,
intro-
negli scrittori greci
si
spesso
la
appunto
aveva
fu molto
dove
levigate,
della penua
o
al
cerate
scarsità
la
ricordo
più
mentre
e
anche
ma
scrittone
cosa
V incremento
solo
stampa,
che
Questa
basso
scientifica,specialmente
e
cioè la vecchia
nuova.
fanno
relativamente
della
materie
altre
che
foglio.
ripeterenon
usanza,
di cancellare
una
deve
aveano
ne
quaderno,
per
letteraria
mala
quella
il costo
7, 68
r invenzione
dopo
il
dal prezzo
e
1373
nel
6 denari
e
di centesimi
più
appena
Comune
del
6 soldi
a
49
PRIMA.
PARTE
ricorda
(pag. 234) anche
un
codice
bambagina.
4
scritto
ri-
50
MANUALE
serviva
poi
mice
toglieregli ultimi vestìgi delF
a
quantunque
non
ricomparisse. La
non
PALEOGRAFIA.
DI
che
racconciata
così
carta
bene
così
sempre
chiostro,
in-
dopo
dicevasi
palinsesto (ttaXiv^é^tos,TraXtvfuJTOs, itcfXiy^Kno^
vale raschiato
che
n-aX^yguoTos),
prescrittoil
si trova
fece
profondamente.
hanno
ne
è
il
nitni
i
che
di
la
ne*
medio
quali
un' arte
desumere
avanzi
che
i
e
comuni
così
si credè
*
arte
des
pag.
dalle
202
Da
Del
segg.
ciò
tanti
resto
è
spicui
co-
tale
paleografia dei
belle
Maurini,
e
quei
cancellata.
utile.
472.
UlfUa,
vito
ser-
raschiature, che
la
dei PP.
e
è condotta
zioni
pubblica-
fatte specialmente
palinsesti
pag.
poi
serma-
avean
patissero
per
raccomandato
WatteDbach,
si
raschiati:
non
letteratura.
specialistudi
Fragmente
le
danno
quanto
e
da
altri
furono
scrittura
prima
la
manoscritti
"
ve
non
però palinsestianche
la seconda
dell'antica
di codici
altri
quelli che
a
importantissimo
e
dotto
pro-
secondi, sepolti i terzi
argomento,
secolo
ha
chiamò
classificarli,
volle
traversò
furono
evo
divennero
rivivere, da
semimpressi
a
di
conoscere
stampa. Diconsi
semplicemente
facile
vasi
cancella
qualche frase, in
cavare
a
nome
monumenti,
Nel
si
palinsesti;poiché
mezzo
per
primi, semisepoUi
per
scritto
trattamento
di
compiutamente
Knittel,'che
il
détte
raschiatura
reagenti chimici
che
potuto solamente
onde
La
in modo
riusciti
s' è
*
la lavatura
primitivifurono
fatti
sono
specie
Per
nuovo.
alcuni, ne* quali i caratteri
cancellati
si
lo
diverso
Questo
differenti
anche
latte.
quale
coltello, col
col
di
o
nel nostro
del
Knittel,
.PARTE
del
basta
noi
a
Mone,*
del
Kopp,
in
averlo
Ciampi'
del
toccato
*
le iscrizioni
rari.
atti si
regolavano toglievaragione di fare
importanza
insignificante che
spesso
il documento:
XIV
secolo
nel
la
atti in charta
al
Berengario
Venezia, scritto in
*
Watlenbach,
*
Lettera
Memorie
*
alcune
Il Branetti
afferma
ficìe
che
scura
e
riscritte
le cancellate
cita fra
e
capitolare
del
quelle
496
e
738
514.)
e
scrittura
perchè
una
da
742
copia
di
arcivescovo
vecchia
di
Pisa
era
quelle poche
direzione
opposta
più lanuginoso
del
esso
della
del
hanno
724,
fausses
en
parte I,
fu
air interno
sollevata
quella
fra
pag.
74)
la super-
dal
toio:
raschiadell' Archivio
carta
le cancellate
parte
pubblicate. (Loc. cit.,pag.
478,
4439,
nella faccia
alla
chartes
(Meyer,
in
ò
e
una
fatta
nello
opposta
che
scrittura
parte scritta.
palinsesta
pergamena
II
di Corrado
diploma
lettere
si trovano
XVII.
secolo
toscano,
che
pisano
un
4833.
,
Chartes, V, 3, 426.)
des
interamente
di Firenze
Nell'Archivio
la
contenente
lanugine
Palìmp-
463.
pag.
quelques
riscritte
certa
una
nel
[Codice diplomatico
le pergamene
e
Grosso,
detti
Vaux-en-Ornois
di
sur
grammaticales
mUgaire in Bib, de VÉcole
'
conserva
il
codici
4823,
geDoaio
Observations
langue
381)
e
si
di Carlo
palimpsesti,Milano
ai
raschiate
pergamene
mati
for-
sono
183
ora
rélativaai
della badia
Neil' Archivio
si
469.
Lucchesm
intorno
ftierU
vehis
di
privilegio
un
che
diploma
sesti in Antologia di Firenze,
'
Trieste,
un
pag.
Cesare
a
(pag.
gli altri
fra
di
vescovo
di stendere
vél de gua
Il Vattenbach
spetto
so-
provvide
ai notari
palinsestiperò
proposito
questo
a
negli
risparmio
un
troppo economi
papiri
scriptura. Alcuni
dolosamente.
a
vél
^
abrasa
cita
ai
che
potuto render
legge,vietando
homhycis
interessi
degli
avrebbe
ed
sono
,
assai
L'
i documenti
dacché
come
,
Ferrano,*
del
e
appena,
raschiata
carta
51
PRIMA.
stesso
quella
a
traspariscono
nuova
a
e
,
il
l'
del-
favore
secolo.
della
ancora
La
copia,
hanno
tergo attuale è
52
di
poi
per
MANUALE
cui
ho
si
è
sostituire
qualche
il
conservato
veduto
antenato
io
un
PALEOGJIAFIA.
DI
stesso
nome
un
sigillo.
in
a
attributo
Cancellature
codici
un
e
in
altro
che
documenti
o
non
parziali
per
fatti
togliere
piaceva.
a
54
DI
MANUALE
già tronco
cante
PALEOGRAFIA.
d' albero
che
si divideva
in tavole
,
vale
libro
codice,ossia
manoscritto;
lo stesso
il valore
generico di ckarta,x^9'^^9 ^^ preso
di
documento;
diploma
concessione
una
imperiale
atti
materia
e
scritta in
forma
degli atti
che
quella de' libri)fu
suo
primo significato,
o
*
appresso.
rotolo
Non
lungo
0
in
di rado
fu
dipinto,
d' argento
d'osso,
0
d'oro
o
l'ombelico
ora
non
d'ebano,
ogni lato
essere
composte
di materia
della tavola
II offre la
,
risvolgerela carta,
rotolo
etrusco
{Museum
nino, feuiiles de 4828
^
avea
e
con
per
materia
fine del
resto.
anche
rotolo
iscrizione si vede
élrusquede Lucien
Il
regia
del
di
3
rotolo
in mano
gato.
le-
e
volgere
di
aveva
una
Bonaparte, prince
theca
del
numero
guarnito
à 4829, eie. Viterbe, 4829, pag.
È tratto dal Martorelli, De
e
ornamento
comodità
il capo
carta
(cornua) che
maggior
maggior
fino
per-
(frons)
fronte
un
plice
sem-
dro
Questo cilin-
sporgenze
figurad'
un
carta, formando
per
e
più
Qualche volta
alala.
dicevasi
tornite
solevano
Un
legno
qualunque
la
in
di
d'avorio
{umbUicus) del volume.
quella che
ad
rotolo, ora
^
di
lungo quanto la larghezza della
era
passava
*
inferiore
cilindro
altra
o
nel
si chiamò
rotolo,come
un
o
an*
inteso
il volume
consistente, sul quale si avvolgeva
come
anticamente
papiro (e
all'estremità
appiccato
avvolta
carta
volume.
appunto
il
in
ogni specie di
ossia
legali;volumen, xùXcvSpos,
La
e
tracciato
sovrano
il nostro
era
tavola
doppia
estensione
per
arrotolata, è divenuto
speciale
che pei romani
SiTrXu/xa,
y
metallica, significò
poi rescritto
qualunque
vocabolo
de
toria
VitCo'
47, tav. VI.)
calamaria,
pag.
242.
cilindro
il SUO
applicata alla
in carta
fornimento
Tale
invero
riserbarsi
e
si costuma
come
y
e
quali, benché
in
legno
si
per
lani dei secoli XVI
nell' Archivio
più antiche
di
d'un
contenenti
atti
mente
simil-
marittime
o
portu-
la
solenni
una
ebbero
ambedue
statuti
Bigazzi,
di
Comune
del
raccomandate
terminato
l'altra
al
da
dal
piccolissime,
borchie
di
di tanto
invocazione.
al secolo
Pìccardi.
e
gliate
ta-
o
una
XV
*
diplomi
I
i documenti
e
furono
più
bullettine,
quali
qua-
acquistate
Contengono
delle
sta
ba-
quanto
estratti
tariffe pei muramenti.
mediante
legno,
brevi
bislunghe
proporzionata forma
Firenze
bastoncello
notevoli
semplici e
papali e
una
sempre
Appartengono
dal
sola
altro, le bolle
per
pergamene
triangolo quasi perfetto,
a
scemata
la
contenere
sovrani
^
superiore
punta
le
sempre
le scritture
per
irregolareod
cono
per
esempio
un
privatipresentano
quella età, sproporzionatamente
con
di
e
figura,
quasi
sono
occorrevano
a
cilindro
le
larghezza;
carte
la
riguarda
particolarità.Esse
quah
pergamene,
munite
alcune
Nell'Ai'-
evo.
*
due
la loro
que,
dovun-
di Pisa.
ciò che
Per
medio
del
XVII, di che abbiamo
e
simo
raris-
essere
comunissimi
sono
tutta
acconciate
sono
pareti.
fatta menzione.
trovo
nemmeno
conservano
per
gliatti
alle
a^più solenni, de* quali peraltro
piccole, sono
bianco
pe' disegni
dovette
sul declinare
chivio fiorentino
o^
appendersi
I rotoli in
pergamena
massime
anc*
tela da
solamente
ci resta
nulla
55
PRIMA.
PARTE
e
manca
di
Sono
questo
a
è
quella
del Bigazzi.
*
pag.
Tale
38,
è
nota
qudla
2.
di cuoio
rosso
deH053^
di cui vedi
sopra
a
56
DI
MANUALE
draDgolare,
Mure
tudo
Ma
*
Sic
excedant
modum
i notari
verbosità
più grandi.
però
linea
una
del
si
in
cura
*
il
Wattenbacb
di
Alle
varie
Paulus
precedentibus
interfui, »
2 giugno
avvertire
mena,
perga-
s'
non
pag.
448.
Si trovano
et
conosciute
Pieri
judex
Bartholomei
de
etc.
U08.)
(Pergamene
del conte
tergo
lettere
imperiali e
sebbene
sempre
la
eorum
dum
tificie
pon-
seguente:
floren.
aliis
simul
la
porzionata.
pro-
publicus
et tribus
membranis
signis signatis in conjuncturis
sua
come
civis et noi.
uno
notaro
nella
essere
notariusque
singulìsin presenti
avesse
nel
aggiungiamo
ordinarius
petiis cartarum
il fatto
a
gno
se-
controsigillo
di scrivere
quale veniva
formule
condam
dictis omnibus
meis
perchè
il
volte
della
d'un
ma
si conduceva
larghezza
piccolissima dimensione,
auctoritate
bus
bianco
la
ciò si evitava
Con
pergamena,
anche
di
generale
,
Ego
fabbriche,
ripeteva più
E
con
avveniva
come
si
l'impronta
ne
sure
commes-
sospetto d'aggiunte arbitrarie, il
segnatura.
«
o
margini laterali.
il minimo
*
rimasto
se
cucite
Sulle
nelle
mene
perga-
altre
o
in
formule
di
una,
scrittura
tutta
metteva
i due
verso
per
necessità
incollato
ondulata
mefisuram.
di
di membrana.
sarebbe
notaro
0
*
che
latitudo
diffondersi
dopo l'altra
Tuna
papiro già
spazio
et
a
bastando
si tracciava
non
nel
spesso
della
ci fu
non
liste sottilissime
o
avea
E
lati-
ut
,
ne
sovraccaricare
e
incollate
aggiungevano
et
de
,
cominciarono
gli atti più comuni,
anche
Conradi
{carta) quadranguletur
dehUum
stucchevole
nello
Sumnia
convenienter
quando
refe
la
longitudinirespondeat
longitudo
nec
prescrive
come
1275:
del
PALEOGRAFIA.
sutis
periali
impre-
proxime
et
duo-
agerentur
Agostini Della Seta
di Pisa,
PARTE
in
coperta
libro
un
l' atto
regola, quando
da
bianco
rimasto
le pergamene
caso
in
evo:
arrotolate
contenenti
di
di
di
o
poche
non
cronache
biblici,*
d'
Europa
fu
preferitaquesta forma, perchè
con
filo
Cancelleria
del
rotolo
fino
secolo
dal
Il rito
«
Bibliolh.
'
Un
*
d*
un
de
e
l'École
rotolo
conte
Wattenbach,
pag.
lungo rotolo,
a
e
più
menti
com-
conservano
testamenti
cilmente
più fadel
la lettura. Nella
n^ è
ve
una
aperta
non
favore
di
hanno
fino
mantenuto
403.
Charles,
des
Litanie
nominato
Aragona
che
si tenevano
Lubecca
fini miniature
con
penitenziali, le
dal
si
duplicata e
consuetudine
la
Fumagalli, II, 402
bel
e
XIV.*
"
i Salmi
altri
e
defunti
testi
Pei
sigillato
per impedirne
quantità depostavi come
gran
taloghi
ca-
semplice legatura
una
magistrato di
dio
me-
o
materie
d' America.
più luoghi
segreti,bastando
il
diplomi imperiali
libri,come
in
e
nella
pergamene
di
poesie, che
e
muni
co-
*
processo
anche
in
si scriveano
comunemente
assai
*
un
di lettere, di
pontificieed
bolle
opisto-
tutto
per
rebbe
sa-
questo
il rotolo
beni, registridì livelli,nomi
benefattori, collezioni
In
greca,
reca
gli atti di
o
che
altrove.
dovunque
anc'oggi
sta
que-
alla line
quali però,
che
si mantenne
ci restano
e
voce
rarissime
r incomodo
esso
con
a
pezzo
maggior parte.
le
tergo;
a
altro
dicono,
Inghilterra,sono
Nonostante
lettura,
la
per
si
grafe, cioè scritte
d^un
derogava
prossimo
cosi
era
Tuso
giustificare
non
si
solamente
e
:
57
PRIMA.
de' santi
V, 3, 266.
del
e
trecento, contenente
preghiere,
altre
è posseduto
Agostini.
440.
ove
Pisa
sono
Neil* Archivio
trascritti
nei secolo
XIV
è
fra
diplomi
del
pisano
vari
e
una
pergamena
gli
re
58
a' nostri
giorni questo
il Pentateuco
38)
delle
antico,
si chiama
e
dicevasi
bambagina
carta
meglio
documenti
formati
cosi
lo
ha
uno
più
the
rolla
Firenze
a
scrittura
con
materia,
dall' Asia
arabica
e
queste striscie di
1192
in tutte
e
molto
spesso
il filo
assicurato
langa 8,94, dei
più
atti e
da diversi
48
descrizioni
notari
Wattenbach,
*
Amari
4863,
'
pag.
composta
settembre
di beni
del
Idem,
op.
il
397,
cit.,pag.
quivi
tichi
più an-
gati,
pie-
riscontra
quale
nella
XIV
sava
pas-
ed
era
però
filo si ado-
il
La
diploma
quale
in
scrittura
di 43 pezzi, larga metri
secolo
Pisa
posteriorinon
sono
informa
dei Vicari del Podestà
uno
è
0,30
trascritti
autenticata
di Firenie.
444.
M., Diplomi arabi
395, 396,
fasciava
4477,
vengono
pro-
tutte
I
si
del
'
pag.
Non
diploma
tagliareper aprirlo.
davanti
*
il
invece
che
e
si vedono
dei secoli
tagli,perchè
fiorentina
di provenienza
e
di
doverla
da
modo
'
striscia di carta
una
lunghezze.
chiudeva
sigillo.Quelli
dal
traccia
hanno
che
nastro
i
de' secoli XII-XVI
tagliopiccolissimo,per
un
o
Angelo;
nell' ultima
o
serva
con-
simo
lunghis-
però sì arrotolavano.
pieghe
le
k
un
(secolo XII-XIV)
arabici
diplomi
questi
e
contenente
di varie
carta
già
rari
son
dall' Affrica,
bambagini
e
quello che
quella di lino si
in tale
rotoli
sono
in
^
diploma dell'imperatore Isacco
e
Inghilterra;
arrotolata; onde
del
greco
d^
quali facevansi
come
libro che
a
per
ne
of
esempio
gina
sopirà (pa-
reali
sono
rmister
d^
sono
rammentato
decreti
magister rotularum.
La
se
dei
i rotoli membranacei
dove
Ne
costumew
sinagoghe
serie
la
e
PALEOGRAFIA..
DI
MANUALE
ec.
443.
dell'Archivio
fbrenlino.Firenze,
condotta
congiunture de' fogli,ma
sulle
anche
ad
V
ognuna
levole
poi
conosce
po' di
un
il lungo, sia
linea
a
rendere
per
Giulio
primo
lasciare
a
lettere
anche
mantenne
ripartitain
la si abbandonò
in
alcune
di
contenenti
*
Amari
'
Idem
,
La
nota
pontificieo
cit." pag.
M.,
op.
op.
cii.,pag.
si
che
ai rotoli si
membranacei
Michele
fabbrica
4i5
447
e
nella
e
no
si ritrova
forma
diplomi
della
a
I
Arcangelo infra
ricO'^ritiche
dell'anno
sopra
carta,
stessa,
Papiri,
colonne
^70.) Fra questi
" della
prima plagida
le
sottoposte
carta
Marini,
scritti
Camerino,
'
derni
mo-
tavota.
399.
metteva
cui erano
il largo della
Vedasi
pas*
a
della
e
*
si
adoperati
sono
il Dome
perciò protocollo o protocolo, coDteDente
largitionum,
I^t
tempi più
proporzionata
bolle
il
vendo
scri-
usanza,
quasi affatto,e soltanto
Contemporaneamente
per
Fu
'
'
sovrani.
tempo
ghe
lar-
quale però
Ne'
evo.
pergamene
quadrangolare
questa
*
medio
nel
assai
lettura.
la
libretto; la
a
la lunghezza
tutta
colonne
malagevole
Cesare
procedeva
perpetua, cioè per
meno
al Senato
detta
drappo
un
sopra
quale
rovescio
sul
anticamente
rotoli
nei
scrittura
del rotolo, sia
cioè
rimasto
colore
il
No'
rossa.'
La
'
*
1186,
novembre
già disteso
stato
essere
di seta
per
15
hanno
sigillo
sovrano.
del
rossa
dei
il rotolo
è
fili e
alcuni
da
impronta
secolo
XVI
diplomi egiziani de' primi del
due
si
talora
59
PRIMA.
PARTE
era
scritta
linea tramversa,
362.
pag.
l'atto
(Marchi
Santa
Diplomi
documenti
di fondazione
di San
Anatolia, diocesi
Gaetano,
un' aiJttentica pergamena.
I
967.)
(Nouveau tratte,
rarisslmu
presso
Fumagalli, II, 403; Amari,
del Comes
cartaie, e rindicazionedel
ec,
si conosce
4043.
papiro,
Papiri cit.,pag.
(liarini,
sono
ostia
del
Osservazioni
Roma,
cit.,pag.
4799.)
429.
di
sto^
60
chartularia
panchartce,
chiamarono
libri, che
i
di documenti
collezioni
le
per
PALEOGRAFIA.
DI
MANUALE
esiste
di San
badia
Spedale
allo
da
la
Michele
in
Nuovo:
e
del
quegr
istrumentari
la fine
del medio
di
autenticate
carte
cordicella
sigilloche
insomma
sebbene
sulle
scriveano
*
particolare credo
*
Ho
in
G.
di
questa
facendo
quelle
troppe,
mi
ha
parte
avendo
non
ha
anche
di pergamena,
Hai,
abbiano
«
serie
un
e
in arabo
kalfìn
in
applicata a'
Lasinio
Sere
di
renze,
Fi-
Pisa, appunto
non
rabbinico
di
ed
egli,
sono
mai
orientale;
c^rf
il valore
kelafo kelef
e
veramente
in due
la
e
45-98.
pag.
,
sulla possibile
etimologie
nome,
qilfha
a,
stessa
strati,
si
voce
scheda,
ec.
di corteccia
,
ma
tedesco, calf in anglo-sassune
però
loro
matica
Diplo-
menzione
4
già divisa
altro
basso
in
Del
3% IV,
di
sapeva
significato generico
che
esse.
privata famìglia.
prof.
membrana
significano vitello. Rimarrebbe
senesi
di
nell'ebraico
che
dei
qelef) significapergamena
o
interiore
soggiunto
favore
in fatto di
che
della
nel
di
Una
di S. Stefano
mi
che
diversi.
cartolare
un
linguista cav.
risposto
quello
prende
stor.
voce,
esteriore
dalla
livelli,i quali già si
indica
ne
privilegia
Arch.
qlaf
ciascuna
di
'
dell'Ordine
riserve
(propriamente
Mi
di
di
cerate.
la meriti
interrogato il dotto
origine
la
che
è collezione
Paoli
beni
(li, 387)
è fra le carte
che
perchè
di
tavole
Fumagalli
Il
insieme
tenute
designi propriamente
voce
registro
un
Verso
caleffi.*
altresì,invece
per
passava
per
specie dìpolipticimembranacei,
una
questa
e
e
la denominazione
per
si formarono
evo
rarità
tale
Singolarisono
chiamati
Siena
libri,fasci di
del
e
apparteneva
sono
non
*
della
pergamene
altro
un
resto
de' documenti
importanza
Erano
Borgo,
descrizione.
minuta
meritare
fra le
XIV
secolo
del
uno
Pisa
,
.
ne
simili. A
e
si
perciò
sempre
istrumentari
Fumagalli, II, 289; Wattenbach,
pag.
a
spiegarsi
come
siffatta denominazione.
420.
i
62
MANUALE
anche
stano
del
secolo
meglio guarentire
per
si scrissero
pergamena
e
honum,
rosso
Le
in alcune
'
rosso.
foggia
a
Nel
di
e
secolo
XI
anche
a
segno,
Wattenbacli,
alle
badie
nomi
Benedictus
conservés
/G
e
6,
carte
hnea
pag.
Tesarne
546.
Nello
376.
e
Du
Gange
art.
,
di
VÉcole
de
spezzata
non
perava
si ado-
sigillod'una
Charles,
des
quella
la
del
quale
dove
4474
ha
VÉcole
H.,
Sur
Nancy,
des
des
4,
lativa
re-
le parole:
le lettere
alternativamente
nero
Archivio
Encaustum,
è
che
si dissero
confirmant,
la M"furthe,
in Bibl.
nero
partite
il
Beaupré,
e
o
V alfabeto
o
Talora
Lepage
de
stesso
de
et
in due
o
più nero,
carte
Singolare
rosso
partite.
*
lo
ondulata
le
karlam
in
invocazione
tagliatura invece
la
NTVWSS.
Archwes
aux
20. Vedine
4
scritte
sono
GNFESDn
ABVE
pag.
syn-
una
solamente
ma
che
optimum
crocifisso
un
indentatce.
di Flabémont
Augustinus
dei due
di exci-
erano:
siciliane si vede
Fumagalli, II, 499, Biblioth.
4, 322,
scuna
cia-
a
datum
o
per
dente; laonde
alcun
phes
in
era
carte
più specialmente
*
veritatis
L' inchiostro
diritto si fece
per
porzione
questi intermezzi
figure consistevano
; ma
tutto
in
testimonium
monogrammi.'
e
tagliate
T attributo
cyroffraphum, memoriale,
*
parti,
tante
essere
una
siffatte presero
scrivere
^aphum,
divina.
ad
si delinearono
figure, le
o
in
di
pezzo
in bianco
pergamena
così
plare,
esem-
diplomatistiappellano partite.Le parole
si solevano
omne
sol
parole
venivano
appresso,
doppio
un
lasciato
restava
ne
copia. Carte
i
in
copie
la
copie,
le
il mezzo,
SCB, che
le
quello
del
dell'alfabeto, o
quali poi, dividendosi
erano
in
ma
identità
la
tutte
lettere
per
IX;
nell'intervallo
e
quante
PALEOGRAFIA.
DI
così:
Cyrogra-
ìd-8,
di
gine
pa-
Charles, XXXIIt,
si conservano
altre
26
PARTE
bastoncello
o
stesso
Più
è fatto
V
r altro
intesa
era
Vedasi
tyngraphus
nella
i
pisani ed
24
Ermengarda
4478
marzo
la pace
*
'
Du
e
Gange
Archivio
Questa
contiene
Pisa
in
tagliataa
di
trattato
un
di
sinistro
hanno
due
ha
linee
dulate
on-
pace
tra
l'altra
Narbona,
margine
Ambedue
zione
opera-
judicio),^sia
in
di Stato
viscontessa
Nizza.
V
più
o
paricUs, cfUrographum,
aprile 4465
sul
mezzo
atto, sia perchè falso
Charles
tagliata a diritto
Pisa
tra
29
al
'
cui
nel
*
perforcacR
superiore
parte
V
L'Archivio
dei
leva
so-
pergamena
di due
o
distanza.
Gange agli art.:
partite. Una
pergamene
incise,
croce
annullare
Indentura,
e
di
le chartce
Du
alla
'
breve
a
ad
(onde si ebbero
»
o
venditore
dal
volta
le carte
forma
si
che
piccolipezzi di legno.
sono
taglioa
un
qualche
altri
o
comuni
sotto
uno
altra,
oggettisimbolici, come
e
consegnato
si appese
compratore,
il fusto
cerimonie
certe
con
fusto
in possesso,
atti di immissione
Negli
fare
dell'
all^ esemplare
*
viceversa.
un
si apponeva
parti
delle
63
PRIMA.
è
dei
contiene
e
alfabetiche.
lettere
Investitura.
art.
,
di
Pisa, Dipi,,Olivetani,5
ottobre
4063
e
5 ottobre
4273.
^
'
Du
Gange,
redderedebet
sU,
mi
Charta
art.
chartam
islam
Giò
terminate.
è
atto
un
pisani
il pagamento
non
possa
reddito
perforata
incisam,
ali* incontro
sembra,
potersi riferire alle carte
Essa
43SO.
cit.,Primaziale, 22 novembre
Dipi
di
con
provarsi
cancellato
da
a
una
la proroga
parziale
o
«
nisi
instrumento
liberatione,satlsfactione
alio
seu
pubblico
termini
de
formula
La
reddiderit, vacua
374),
dei
sibi
4273.
citata del
di
compagnia
e
si
canti
mer-
pattuisce che
termini
di esso
sociis
vel
hujusmodi
prorogatione
non
gazioni
obbli-
contenenti
carta
Provins;
e
vel
non
dalla
contratto
hoc
si
quelle
a
è confermato
di fiorentini
una
Incidere,
Fumagalli (II,pag.
false, ma
mutuo
totale
del
et
e
suis
solutione
confecto.
,
»
64
MANUALE
i
perchè
in
patti
PALEOGRAFIA.
DI
contenuti
esso
la
avuto
avevano
loro
esecuzione.
sigilli
Dei
ci
in
applicati
qui
passeremo
principio,
un
cenno
in
vari
per
separato
modi
darne,
in
a
certi
come
appendice.
s'
menti
docu-
avverte
PARTE
fó
PRIMA.
CAPITOLO
DEGLI
STRUMENTI
Gli strumenti
i
tempi
materie
PER
scrivere
furono
la
qualità o
la
scrittone.
Dove
infatti la
si richiedevano
i
così
era
ridurla
vea
da
dalla
scrupulos et
alcuni,
un
fermato
di
nella
non
La
la
ferro
in
non
429.
Waltenbach.'pag.
*
Idem,
Livre
pag.
d'or
di
per
legno
insegne
di
una
ordinaria.'
colla
dai
avesse
pomice,
peli e
ben
nettando
altre minu*
tolte. Oltre
que-
430.
des
métiers, Hisloire
de
Vimprimerie, pag.
fig. 40.
Lupi.
cessario
ne-
secondo
era,
manico
con
dair
compieva
*
'
do-
arnese
figura di coltello
membrana
il raschiatoio
primo
però in alcune
concava;
si
superfìciedella
zie che
luna
dissimile
conciatura
salpini)'
tran-
lo scrittore
Questo raschiatoio
si vede
molto
delineare
per
(rasorium, novacula)
mezza
a
uopo,
superfluUatem,pinguedinem,
*
parte
pergamenai
forma
tale effetto il
pergamena
mcLctdas,
aH'
luoghi (specialmente nei
il raschiatoio
era
levare
A
sé.
si poteva
pergamena
acconcia, che
poco
delle
condizione
gli strumenti
che
in alcuni
caratteri; ma
diversi seconda
interamente
procurarsela preparata
non
SCRIVERE.
per
secondo
e
V.
5
34,
UAHUALE
DI
PALEOGRAFI!.
si adoperava la creta bianca artifi-
pietraaaturale
strisciandola sulla pergale, che si polverizzaTa
!tia o
tta
per
del
mezzo
candida
e
che rendevasi
corrosorium,con
s'ìmpedÌTa che l'inchiostro si
e
ir^sse.'
richiusi
Alo di seta
con
si
richiusero,e la
né
rimane
interrotta
medesimo.
0
He
continua
Tale sconcio
papali,ma
ìd in MwHa
o
era
parte svi
aj^rentem;*e
uram
era
venisse
come
del
si verificava nelle
D
osservato
cmtinere
lo stesso
precetto:
fot-amen vd
dicasi de' diplomi
solenni.
di ferro per
ma
\a,plana,
to
ve-
scrittura
linea della
non
déeni
iTranio altri documenti
Altro sfrumento
nei
qualità,
seguendo la curva
sempre
ano
Te-
qualii fori né si
nei
privatepersone,
tarono
d'altra
o
evitare.Però più volte ho
aumenti si dovevano
atti fra
nei manoscritti
che
I fori delle pergamene,
si
non
sa
preparare
che forma
la permeila
avesse,
adoperato.
Colle forbicisi tagliavanole disuguaglianze
marlalidella carta
e
,
un
e
si dava
alle pergamene
atto richiedeva.É tale però la
queste ultime, che dimostra
?i osservassero
3ome
'
la
il formato
figuradi alcune
come
non
tuttii
no-
regolaquanto alla scelta de'pezzi,
le forbici fossero talora poste in opera
La regola di Corrado
più volle citalo
relativa
da
alla per-
questa; nNotetur carta, In qua scribi debel litera,
lerscarois, bene rasa, pumicata, acribeulis manlbus et nsinimis rìgide
dura nec nìmis molliter lenuis. i"
1 preparate.Dee
iiena
era
attenbacb,pag. 118.)
'
Daiisle L.,in BiU. de VÉcoU
de$
Charles, i, i, S3.
mano
una
gameni
fu
arnese
maggiori pezzi
voleva;onde
breve
ogni
faceva
l'aveva
Pisa,
notarim
torium
quélibetalia
et
esibisce
quasitutti gli altri
nel
Altri arnesi
la
quale
veduto
poi
di
9)
che facilmente
piombo
0
bruna
mi
rimasto
i
la
punti
oggi
un
Quando
dappertuttosenza
fatti col
^
'
Wattpnbach,
poche
e
con
Bonaini,
Voi.
Statuti
I, pag.
633.
si riscontra
con
298.
m'è
di ferro
sì bene
ma
questo
432.
cit., II, pag.
linee
volte
punta
col
altri colori in
al
tendente
nero
colore, si deve
pag.
passo
com-
delle
supporre
gialloo
che
modo
solco
punta di legno (ligniadum),di cui Corrado
*
mai
(suhida), come
tardi
però
minor
d'aver
sbiadito, o staccati'dal solco in
bianco.
rigatura,
con
distanza
tracciate
più
e
sovviene
codici;
e
serita
quella in-
la
tardi
tagliava la pergamena;
matita
violetto
ne'
linee
inchiostro divenuti
una
Non
IH
tav.
Maurini.'
per
più
colla lesina
o
frequente
di notarvi
occorso
è
si fece
eguale
quUibet
tolto, al pari di
è
si richiedevano
mantenere
(tav.Ili, num.
della
stessa, da
negli atti membranacei
per
un
tavola
manoscritti.
Et
:
Diplomatica dei PP.
ne' documenti
che nei
cura
di
Trattato
il
e
generale delle
8
num.
forbici,ed
della
:
possit deferre tempera-
persona
di
disegno
un
nel divieto
si
che
sé
con
sempre
forficeptas.Il
et
parvum
'
via
Tutta-
tagliare
per
questa eccezione
,
*
porzione
la
membranacei
le altre
tra
necessario
sempre
di
frusta pir-
stento
a
aliguam fonnam.
ad
notaro
del Comune
armi
ammetteva
deservientia
non
questo
dai
che
avara,
67
PRIMA.
PARTE
si vede
fatto
de
con
Mure
68
MANUALE
lasciato
ci ha
DI
linee si adoperava,
Del
fin
innanzi
e
diligenzae
^
n'è
la fine
XIV
colo
tergo
a
atto
principiodegli atti,le quali
che
senza
nel resto
chiudono
si scorga
altro
bici
ara-
margine;
buon
altri
linee
due
documenti
d'una
o
aggiungere
o
si vedono
XV
e
d'un
un
ai due
(e il destro,
iscrivervi
profittopoip^
rità
regola-
verticali
molti
prima
maggiore
certa
sempre
In
rispettati.
tratto
andare
non
si è lasciato
tili
inu-
XII; poiché
usata
una
Unee
segnandoli con
fossero
bambagini
se
anche
carta, quantunque
più
ìrregolarissimeper
Dipoi si è
dare
lo
per
del secolo
sogliono essere
si è valuto
quasi mai)
furono
metà
la direzione.
per
a' margini,
lati della
quasi alla
le linee
la distanza
non
queste
oggi, la riga,itavwv,canon
come
questi strumenti
resto
a'notarì
ma
diritte
condurre
Per
regtda, Uniarium.
norma,
per
*
memoria.
PALEOGRAFIA.
regolariss
linee Ìr-
a
lettera
per
pezzi*Nel
di
il
s^
rigatura in
primo
verso,
vestigio di solco
•
0
di
colore;
e
ih tutto
il resto
sinistro
ha
due
che
dove
Ciò
cancellata.
pei quali la
temis
non
ma
rere,
trovare
*
verticali
serve
per
potrebbe
esser
Conradi
Summa
Wattenbach,
margine
in
questa
capoversi.Alcuno
accodici,
quanta
ductu,
ne'
in
vel
lignictdo
cum
non
débeant
quali
si
verte,
av-
credersi
prescriveva che
pei documenti;
talora
parallele,e
vero
si linee
scribentis
ijpsitùs
non
i
il
apparisce rigatura debba
scribendis, etiam
fiant prò
pur
linee
in linea
è bene
Talvolta
documento.
del
quella esterna
caso
la scrittura
nonostante,
qua-
alias
appa-
dovrebbe
qualche piccolovestigiadi rigatura
pag.
436.
70
MANUALE
Per
le tavole
si
cerate
(7TuXo5, graphium,
ci esibiscono
1
serviva
forma
di
si
non
pure
e
di
da
palla
metallo,
in
e
è
di
Kov5tX£ov:
onde
si
artificiosamente
figura,come
di
cera
per
nuova;
se
a
ferro,
Gli
ve
ma
rame,
d'argento
occasioni
servirono
Il Fumagalli
a
ordinariamente
e
76) rammenta
che
opina
Aiìche
pennello.
Con
444) è
arnese,
gliegiziani più
questo
scritto
42 aprile 4506.
il nome
sola
una
per-
.
infatti
hanno
in
un
del
colo
se-
state
essere
molto
ancora
adoperato
documento
seo
Mu-
nel
(secondo l'Amari, Diplomi
di Kansuh
pezzo
ai fanciulli per
pergamene
rimanendo
moderni
un
esistente
uno
varie
che
anche
serviva
indica
ne
,
questo
con
in
gazzette.
aguzzo
ed
composta
e
VIII, al pari di alcuni codici,possano
scritte
da-
anc'oggi dagli orientali
loro
scrivere
d' Ercolano
chinesi, fu
la soscrizione
appellò /jlovokovSiXwv
(I,76
e
e
i
soscrizioni,e chiamavasi
intrecciala
fino ne' titoli delle
imparare
loro
tra
uso
*
si costuma
legno sottile
in
egiziani
gl'imperatori greci nelle
pag.
la
della III tavola.
più
sempre
adoperato dagli antichi
dei
spesso
offensiva.
arme
*
avea
minata
acu-
apposta simile
3
numero
parte
una
segnarvene
comunemente
Il pennello, che
di
La
spianava
si
,
d'osso, d'avorio,
qualunque
lU.
Maurinì
riproducono
ne
strumento
nel
essere
anche
e
uno
quello disegnato
n'ebbe
di
o
usava
stili solevano
se
tavola
della
scrittura
la
e
{ypo:piXov^
i PP.
quale
scrivere, coli' altra, che
a
paletta
cancellare
del
figure,
2
e
lo stile
adoperava
stilm),
diverse
ai numeri
due
PALEOGRAFIA.
DI
talora
il
arabi
fiorentino
^
PARTE
visibile la traccia
71
PRIMA.
impressa
da
nel
quello
formare
i
caratteri.
Ma
gli strumenti
papiro,sulla
d'Anais
la penna.
e
di
sulla carta
Il calamo
eia Grecia
cannuccie, che
'
Persico.
Se
si
la
dà
ne
nel
nasceva
in altri
e
Persia,
lago
paesi,
la Turchia
delle
quest'uso
mantenuto
raccolgono
rono
fu-
(xdtXajxo$,
cdlamus,
Egitto. La
hanno
orientale
sul
bambagina
nell'Asia, nell'isola di Guido
d'
iscrivere
per
giunco palustre che
il miglioreveniva
ma
comuni
e
pergamena
ilcalamo
canna)era
più
sulle
del
Mar
7
della
xi' altri
vola-
spiagge
figura nei numeri
6
e
tavola III.
L'uso
della
[
tili(tav.Ili,
!
secolo
V;
hanno
sicure
a
la
venire
nel
adoperato
più delle
volte
ammettono
zione.
se
si trova
in
la
al
introdotto, si
stato
Il calamo
peraltro seguitò
ancora:
sebbene
e
il
negli scrittori,debba
di
senso
precìsa
e
vere,
scri-
da
penna
fino al secolo
esempi
non
già
altri secoli
prendersi
metallica
penna
*
Fumagalli, 1,75.
*
Fra
i vari
passi
(pag. 379) scelgo
ad
Non
feram.
te
Mehus, pag.
«
fosse
risalire
XV, che
letterale
non
interpetra-
*
La
fascem
VII
che
v'hanno
pure
si fa
per
e
gru
dagli eruditi
4)
testimonianze.
ccdamus,
voce
bach
num.
che
e-
d'oca, di
penna
i
»
colla
si tiene
allegati dal
calamus
Voce
seguenti
d'invenzione
:
«
mo-
Watten-
Bononiensis
Calamos
(Giovanni Aurispa
ad
agri in
ed.
Ambrogio,
4025.)
bene
Namque
(Adamoda
scribenti
ego
Genova
cum
calamo
calamo
rogo
parce
scribere
neH460,inBandini,
mihique,
ineptus
Codd,
eram.
»
\ait.% 444.)
^
72
MANUALE
derna; Ottavia
una
di bronzo,
penna
disegnata in
una
e
aguzzavano
per
pomice, lì
in
si fèndevano
frase caiamum
o
aeuere
che
speciale,
e
poi in temperatoio
,
5 della tav. IO.
num.
si
le penne
riponevanoin
questi diversi
di
una
menti
stru-
diverse; dicendosi
denonunazioni
assumeva
evo
riportanodue figure
ne
seconda
a
esprim^evacolla
temperare, prese n«l m^io
Maurìni
I PP.
i calami
Gli stili,
teca
si
che
,
al
qualisì è riprodotta
delle
una
si adoperava anche
temperaùorium,tradotto
temperino**
0
coltello,
un
con
coltello (yKainT"ip,
scalprum, afiavit8,ec.)
calamo
di
punta
E certo peraltro
di volatile si
penna
appuntare il calamo
del
dall'appuntatura
il nome
*
rarissimo.
essere
quanto ia
veduta
averne
manoscritto.
dovette
essa
il calamo
Tanto
sebbene
di
Tuso
che
alcuno vuole
e
nina
dal Ca-
fu trovata
Roma
a
antico
un
sottoscrÌ¥eì patriarchi
che
sappiamo
argenteo calamo, che
vano
la
PALEOGRAFIA.
DI
o xftXafiftpeov
e graphiarium, )iaXa]Ubo3'Y}x)g
7paf»to5yrx)9
e
theea calamaria
calamarium
o
e
più modernamente
pennale. Gli scrivani,glistenografie
portarlasempre'
di cuoio. Una
è
•
con,
la
Ma
*
»
cose
de
?
sé ; ed
con
teca
di forma
siccome
Wattenbaoh,
sino dai
temperatorios duos
in
appesa
tempi
PakBographia
fornitos
manica
riun,, CofUraUif Reg. 50,
,
legno o
namenti
or-
disegno il Montfaualla cintola.
remoti
invalse il co-
456.
pag.
cum
di
singolare e di ricchi
Un prete pisano de' primi del secolo
corallo, atium
'
composta
era
quella che esibisce
quale sì portava
i notari soleano
carte
pag.
83.
de
XIV
de argento,
roardo.
499.)
»
avea
unum
fra le altre
cum
manica
(Arcb. pis. Sped,
PARTE
si
solamente
non
mantenne
modificato,
così
sì
lo strumento
solo
applicòpoi al
illiquido,quantunque
che conteneva
di
uso
calamarium
voce
designare
per
ma
ad
anche
inchiostro, perciò la
T
recq)ieiite
per
de* calami
la teca
dì adattare
stume
73
PRIMA.
fosse
vaso
comune,
specialmente fuori d'Italia,la parola più propria
^
aùrametUarium.
I calamai
per
si può
vedere
fig^ura,
come
semplici
manoscritti;erano
più o
di forma
facevano
di
piombo,
^
si tenevano
Generalmente
quale si scrìveva,
metallico, come
'
di vetro.
'
Un
a
tane
de
,
al notare
V atto
:
nella
£. DUmmier,
rogavi.
Urkwiden
in Arch.
«
»
*
Martorelli
a
Provv.
Pro
calamariis
del
degli Anz.
*
a
Libri
(hoeniario
eit. Comune,
*
cit.,pag.
Così
sex
delle
italienischen
terra
4369
masserisie
una
lampadette
10
alla
Chiesa
marchese
cum
atramen-
domnorum
regum
dell' opera
di
hurgundUchen
Kb-
,
uHd
,
della
in Italia si
lo stesso
esame
4
chio
cer-
pag.
495.)
47.
et forflcettis.
pis.,ad
in studio
F. di n*
porta
de
più
usata
notarlo
ikU., serie 3", XII
stor,
num.
pergamena
(PoUastrelli B.
der
di base
d'Ivrea
,
*
al
quale
Et
sul
d'un
le
marchese
elevavi, Adelprando
terra
dedi et scribere
mg$,
24 aprile 931
mobile
appesi alla
per
atramentarium
voce
di Berengario
dei
scrìvere
pratica oggi
rappresentato
della
esempio
ha nella donazione
dà
si
11 calamaio
di Cremona,
del
mezzo
per
Si
di gemme.
de' calamai
scannello
dello
parete destra
lo
per
cotta,' di
parte superiore,che si vedono
stretta della
di
senza*
o
ornato
piano
sul
v'erano
ma
rotondi
di terra
d'oro
ria
va-
miniature
coperchio
anche
e
aveano
più
doppi,
o
marmo,'
di
di bronzo
in
con
esagona,
corno,
V inchiostro
di
e.
calamariis
cum
d'un
annum,
privato,
»
(R. Arch.
pisano.
20 t.)
duobus
dell'anno
plumbi.
4408.
»
Arcb.
4884.)
miniatura
d'
un
codice
già appartenuto
al
1
74
nel
anche
Nelle fiale o
l'acqua
ampolle si teneva
d'era
ancora
medio
evo
fresca
V'era
rosso
poi
una
scrittura,
quàn*
nel
ma
correggere,
le cancellature
dove
nerato
inge-
avrebbero
,
glierrori si
si faceva
di
uso
questistrumenti,
che
nel modo
correggevano
diremo
a
luogo.
suo
Del resto
sarii,furono
la penna
atque carta,
Di mobili per tenervi sopra
per
e
appoggiarvila
card. Grimani, che
di Milano, colla
studio.
in
nozze
in
esaminarla
le
notarili;
Rosini
fu
grazia
scrittosuppellettile
sé
ne
il Petrarca
Pisa, 4840
,
del
cav.
ve-
possono
Trivulziana
scrivente
riprodottaincisa innanzi
cortesia
e
la carta.
senza
intitolato al Petrarca
Parigi l'aprile4840
della
o
nella Biblioteca
è rappresentato
miniatura
Questa
la
persona
sì conserva
ora
quale
di Giovanni
Canto
essi
coli'anello d'oro, col bacio di pace
calamario
penna,
il calamaio; ed
e
nelle investiture
di simbolo
quali facevansi
cum
perchè necesprincipali,
glistrumenti
sempre
soli servivano
suo
T inchiostro
lavare la
si voleva
e
sospetto,non
ria
nel
e
si preferisse
il raschiatoio. Ne' documenti
sembra
però
e
(I,533)
temperare quello nero.
per
ddetUis)
{spongia
per
spugna
può vedere
'
Martorelli.
o
si
e
Maurini
dei PP.
Trattato
*
Montfaucon,
dal
Ili è tratto
tav.
PALEOGRAHA;
DI
MANUALE
e
nel
a
fatto per
; ed io ho
un
guste
au-
potuto
Felice Tribolati
di
Pisa,
*•
PaloBographia^
pag.
*
Op. cit.,pag.
*
Secondo
ripulirei calami.
'
Vedi
Bonaini,
S4.
46.
alcuni
i bizantini si servivano
(Wattenbach,
gliatti del 4323,
Statuti
cit.,lU,
pag.
per
439-440.)
4336, 4337
pag.
della spugna
845-848.
e
4340
pubblicatidal
PARTE
dere
in
miniature
incisioni
o
fra
antiche. Le
mobili
*
scrivani
alla
quanto
anch'
essa
vocabolario
intero,
artefici
da
come
sulle
e
ufficio di
cassetta)e
in
nelle
terminata
inde-
anch'
mobile
faceva
esso
capitava
di
via
quella,
in
o
scribendum,
quatuor
,
trìpedes.» (Arch. pis.Spedali riuniti,ContraUi, Reg. 58,
«
Bancam
unam
4377,
Dipi.Misericordia,
scribendum.
»
[Sped,
scribendo.
prò
"
a
febbraio
4.)
cit.
«
—
Comune,
•
e.
Prow,
e.
52 r,
(Arch.
cit.
unum
ad
Banchettum
Reg. 33,
cit. Contratti,
(Arch.
tristem.
scribendo
una
de'no-
Collegio
del
ad
la città
per
dove
pubblica
unum
i libri
chiave, adoperata
a
sul cimitero
nel breve
banchum
unum
lo
esempio
come
gli atti
sulla
casa,
nel
per
tenere
girovagando
o
viva
ser-
private,e più da'no-
case
chiesa
versi;
di-
definita
è
danno
chiudersi
da
bottega qualunque. Onde
Utrem
la
rogavano
una
d'una
al limitare
—
carte
che
s'allegano ad
soppidiano (che
col
o
loro,fosse pure
440i|.)
golarmente
sin-
usi
per
prospera,
si potevano
d'andare
usavano
colla prospera
vi
pisani ce
negliuffizipubblicie
tarl Essi
La
effetto,'
prospere
cassetta
come
o
'
forma.
passi che
i
e
che
scrittorio
«
espressinelle
spalliera deglistalli,o anche
aperti.I documenti
'
troviamo
lo stesso
per
come
mostrano
0
spettinoloro
scriptoia è esplicitaquanto all'uso, ma
e
stallo
credo
non
banco, banca, banchetto,desco,designano
da
così
ma
quali nomi
quelliche
voci
varie
"
facile determinare
molto
75
PRIMA.
53.)—
«Uno
sco
di-
degli Anziani,
Reg. Ili, e. 7.)
"
«
due
Tavoliti
tavola
scriptoiauna,
inserto
4
e.
,
'
«
Botticellas
bariles duos.
»
da
una
in
tenere
a
mensa.
»
botega,
travicene
septe,
menti,
{Sped, cit. Contratti, Fram-
52, 4286.)
duas
et
unam
prosperam
(Sjwd. cit. Contratti, Reg. 50,
e.
a
scribendo,
499 1, sec.
XIV.)
.
V
:'
76
MANUALE
^
tari di Pisa ilei 1307
da
si vietò loro di stare in
potersichiudere
non
Forse
si esercitasse
dove
o
fu allora
riunite in
prospere
PALEOGRAFIA.
DI
che
luogo solo,
un
nel
quando ^uidav^noin giro.*Ma
'
del 1367
bottega e vi
di
Quanto alla forma
'
Ili, salvo ad
tav.
o
fosse
altre di£Ferenze
^
Montfaucon
desiati
scrittoriie
della
inclinato
omeno
altro dato
dal
riposa sopra
che
medio.
piano inter-
un
^
consiste in
una
Bonaini, Statuti cit.,Ili, pag. 784.
*
Pisis in apoteca domus
Actum
«
notariorum.
^
Ut vagandi materia
«
quod
statuimus
habere
È
*
,
tratto
secolo XV
di
,
e.
da
sufficientes fiant,
et notarli
ea
publice prosperam
et debeat
tenere.
»
fio.)
una
miniatura
di
d'
un
francese
«
Pisa
,
di
W.
Wattenbach,
lateinischen
Palaeographie{Nuova Antologia
voi.
,
ora
venduto
ad
un
dal
pittore
d' avvertire
occasione
dell'opuscolo
4872, e. 208],e
di preghiere del
già posseduto
ebbi
come
libro
nell'esame
settembre
meriterebbe
dicti collegii
teneatur
in
publice et
provenienza
Pezzi
sig.Rimedio
prospere
dal Bonaini.
(pubblicata
cesset
quilibetnotarius
apotecam
etc. (Rubr. 60
tenentur
Agostini Della Seta, e
conte
aggiunto alla collezione
essere
abi
(Arch. pis.Dipi,Primaziale, 4350, maggio 16.)
»
É posseduto dal
*
d*
11
num.
la
che
d'uno
nell'apertura
Quello che esibisce ilLacroiz
«
sua
ed ha ilpianoorizzontale,
con
è esagono
un'ampolla
la
avesse
questimobili,penso
il pianopiù
diversi strumenti
sopra
loro
statuto
sostanziali. Un
non
le
riprenderle
nuovo
quellariprodottaal
avere
stiere.
me-
*
la prospera.
tenesse
un
tenere
a
per
dispostoche ogni notaro
fu
più comune
tutti
presero
luoghi
Anleitung zur
81, fase. IX,
inglese,di
cui m' è
ignoto il nome.
^
PalcBographia cit.,pag. 22.
'*
Les
Paris
,
arts
au
moyen-dge
4869, pag. 447. Vedasi
et à
anche
Vépoque
de
la Renaissance.
quello posto
a
pag. 437.
78
MANUALE
PALEOGRAFIA.
DI
CAPITOLO
DE6L*
In antico
VI.
INGHIOSTRL
Y inchiostro
la cui invenzione
usuale
è
,
attribuita
ai chinesi
fu sempre
romani
qualità.I
scriptorium
lo chiamarono
cioè:
alle
nero
versa
preparazione, dicendosi
al
anche
fuoco, àrÉpapov
la
evo
in
trovi
qualunque
anche
di
Ne'
la
di
noce
'
Arch.
Reg. 2,
e.
23
per
primi
galla
e
pisano.
e
se
la
dì-
fatta
era
Nel
sole.
medio
stro
significarel' inchio-
in
si
sebbene
preparato,
atramentum
iscrivere
fuliggine e di
t,
secondo
mente
pari-
senso
*
rassomigliava
stampa.
o
dipingere.
per
al
a
fosse
stinsero
di-
ne
calchantum
o
^yxauarov
rimase
e
e
librarium
nome
fatta
era
modo
L'inchiostro
durata
se
cUramen
generico.
composto
diverso
encaustici
voce
atramerUum
pelli,tectorium
prendeva
motissimi,
re-
di buona
e
scuro
atramentum
Esso
tempi
a
gli scrittori,sutorium
per
il
dare
per
almeno
o
nero
specie,
tre
rimontare
sembra
e
del
secoli
gomma,
Provoisioni
e
gonrnia,
al moderno
cui
nostra
in
e.
,
43
t.
per
si fece
appresso
degli Anziani
4373, Reg. 74
sostanza
per
adoperato
dell' èra
a
Plinio,
secondo
era,
del
4300
e
la
con
si ag-
st. p»,
PAKTE
giunse
il vetriolo.
(400
a.
tallico,e
v'ha
scritture
Si assicura
G.
av.
G.)
chi
sulla
La
però che
lo crede
*
Tutte
perchè si
diverse
quanto
il vetriolo
versava
giorni si
alcuni
aggiungeva
fuoco,
ed
era
galla e
la
di
vetriolo,mezza
*
Dopo
vi si
intepidire al
Altre
ricette
ingredienti,come
di gomma,
una
dififerenti nelle
molto
sono
aceto
o
panno,
eccellente.
de' diversi
j ma
un
vi si
e
di vetriolo.
si faceva
dose
di vino
otto
e
gomma
per
partiintegranti
d'
mezzo
per
inchiostro
un
quarto d' oncia
'
prescrizioni.
loro
Si
altre
specie
*
d'
crede
scritto
della
seppia
o
Wattenbach,
*
Un
1' ocria, colla
pennello il nome
egiziano del
*
così
a
calamaio
pag.
che
1506,
o
quale
di Kansuh
come
si trova
il sugo
rammentato
HO.
del
epigramma
frequentemente,
meno
inchiostri, come
documento
un
benché
adoperarono,
l' Amari
in
colava
po' di
un
anche
danno
di
proporzionata dose
opera
evo,
birra, vino
o
di
mezzo
vi
medio
come
piovana
acqua
una
con
loro, danno
nelle
glio
me-
galla. Si polverizzava questa
sopra
insieme
un
la
e
il
d' ammoniaca
ricette del cadente
tra
me*
manteneva
chimica, del resto, offre
le
tichi
gli an-
preferitoal primo
costatarlo, poiché il solfuro
sopra.
anche
V inchiostro
conoscessero
pergamena,
aderente.
79
PRIMA.
Sannazzaro
sull' inchiostro
cia
comin-
:
Ferrunt
putre
Mandet
ut
sita
astemis
spumanti fer"vetaceto
scripta voluminibus,
(Poemata,
'
Wattenbach,
*
Diplomi cit.,pag.
pag.
444.
444.
Epigram.,
lib. I,
31.}
80
MANUALE
ziali della
e
qualità che
secoli
in
e
quella quantità che
bisogno. In
vendita
Però
a
se
da
compra
cartaio,
un
libbre
nove
simativamente
Fu
lire
a
pure
in
d' argento
e
d'
'
o
,
che
ora
il cui
proprietà
che
*
e
molti, specialmente
1373
ne
credere
1311
p; si
st.
furono
state
acqui-
degli Anziani
al
*
nostre.
gliantichi
V inchiostro
turchino, giallo,
ha
color
vermiglio, sia
quali gli scrittori nel nomi-
XVI
segnalato
chanchi
chiamato
o
deWAnnée
una
nero
è
intenso.
scientifiqueet
pianta
si vuole
rosso,
Questo
scritti
spagnuola
con
esso.
Nuova
acclimare
ma
dopo
ha
sugo
preferibile all'inchiostro:
dominazione
della
e
in
qualvarie
si crede
tutti i documenti
blici
pub-
(Revue britannique, etc,
4873.)
mars
pisano. Provvisioni
Arch.
Reg. 74,
un
venire
dovessero
43, 3,
sugo
delia
al tempo
nel
verde,
volume
Io rendono
che
nel
ihymiforia, che
conaria
acquista
Pisa
sia il minio
de'
nel
,
Europa,
a
tivissimo.
cat-
era
cultura, si vuol
presso
rosso,
Paris, 4873,
detta
Granata
o
di
libbra, che equivalgono appros*
rosso,
porpora,
Luigi Figuier
industrielle
faceva
mano
oro.
L' inchiostro
il cinabro
colore"
suo
erano
cancellerìa
anche
uso
del
a
0,61,44 delle
colori, cioè:
a
e
la
per
soldi la
di due
prezzo
della
Difatti
vendesse.
ne
mano
dopo
mantenere
intera
i consumatoli
col diffondersi
che
potuto
le
per
privati in
e
difficile il trovarne
era
dove
apposta
pubblici
quasi
vivezza
la
ha
ini*
articolo
un
era
non
preparato
gli scrittori
per
nelle
pontificie.
bolle
evo
veniva
ma
quella buona
vari
delle
di rado
non
nel medio
commercio,
cancellerie
usato
e
linea
prima
LMnchiostro
di
^
scrittori latini
negli
PALEOGRAFIA.
DI
e.
43
t.
degli Anziani, Reg. 4,
e.
46
r^
narli
distinguevano la differenza, fu
non
dagli antichi egiziani,e
in
nei manoscritti
poi fu in Occidente
iniziali
il
solo
e
alternato
adoperato
di rubrica.
nome
divenne
cosa
come
molta
con
documenti
dal
esso
solo
r inchiostro
usava
il
permesso
primi
a'
talvolta
abbiamo
Pisa
a
ricordato
Visconti,*
r unione
della
diploma
greca
latina
e
Dipi. AiHi"uhhlici, Documenti
'
Wattenbach,
vede
ne
bolla
un
sedute
bel
furono
de* quali restano
fatti molti
Chiesa
greca
pag.
Lupi.
con
compiuta
agli esemplari
la latina in Giornale
496-225, che
è unito
e
in altri
e
1451.
aXVArcK
del
Pasini, i
Vienna,
Montfaucon,
e
IV per
Eugenio
1439,
al
diversi in più luoghi. Carlo
intorno
con
di
esemplari
un'esatta
di Scarlatto
*
cartacei,
dell'Accademia
al
XIII,colla
1118, 1286
rimanda
che
445,
fac-simile, e
premettendovi
Osservcaioni
pag.
Maria
di
Iacopo
del
e
1192
del
secolo
di Pisa
*
rapporti delle
sta
Chiesa
fu
siffatte
lettera
nella bolla d'
Firenze
XII
Firme
cartaceo
una
d'altri luoghidegU anni
documenti
se
a
tore
tu-
suo
secolo
nel
corte.
al Comune
raccomanda
il
pupillare
del
hajtdaimperii Constantinopólitani,
quale
E
incontrastata.
più prossimi parenti
a'
un
ai
dava
imperiale, e
Però
verde.
(pag. 58) " in
sopra
custodito
e
,
ufficiali di
in
lo che
per
di morte
d' età
anche
rosso
sottoscri-
IV
tato
incaicstum, fu vie-
un'autenticità
era
ciò
per-
riserbato
venne
sacrum
cancelliere
cura
le
per
presero
diplomi:
sotto pena
l' imperatore
quando
i
XIII
secolo
azzurro
secolo
dal
ed
sacra,
qualunque altro
a
coli'
titoli,che
fino
conosciuto
dal
Bizanzio
le lettere
esso
con
ne'
A
agi'imperatori, i quali
veano
81
PRIMA.
PARTE
stor,
Di
.
ai
notizia
que*
firme,
meno
Milanesi
decreto
storico
o
360,
6, 534, dove
pag. 304
più
,
la
blicò,
ripub-
col
titolo:
d* unione
degliArchivi
(ieUa
ni,
tosca-
ttol.,serie 8», VI, 4.
6
82
MANUALE
nella
Carlo
minio
di
talvolta
L'
codici
in
manos
a
Corrado
vale
di credere
che
sapendosi
che
fece
restituzione
ve
n' ebbero
delle
dai
bretoni
prime
I
Corrado
e
e
Lotario
I
solamente
come
di
poi
o
più antiche,
de'
diploma
da'
come
principi
spediti da-
II, Arrigo II,
e
(secolo X-XII)
(a. 942),
è stato
longobardi
il
date
III
alcune
ragione
Pontefice,
assai
Ottone
le
v' ha
: e
scritti furono
così
prova
Barba-
d'oro
al
nei
Federigo
re
anglosassoni.Questi però
parole
segnature,
Ugo
Cozie
cosi
di Ro-
delle molto
moderne
alemanni
II, Federigo
ed
e
Cordova,
al XII
caratteri
Alpi
Diplomi
d'Italia
re
in
più
a
Àriperto
stesso
delle
gl'imperatori
Lotario
fossero
ne
lo
X
in
citano
II, di Manuele
ve
bizantino
al califo di
IX
scrivere
di
musulmani.
Si
dire dal secolo
a
sconti
Vi-
titoli sovrani
e
impero
ne' documenti.
di Costantino
(a. 707)
nell'
usitato
lettere
rossa,
civescovi
ar-
diplomi.^
interi
come
di
diplomi
(secolo IX), dagli
ne' nomi
Milano
di
modo,
allo stesso
e
bero
eb-
soscrizioni, e dai duchi
nelle
Capua
fu
oro
dMcta,
il Grosso
Carlo
e
Sforza
e
siciliani,che
re
del cancelliere, in alcuni
la firma
il Calvo
dai
e
gobardi
principilon-
dai
fu imitato
Italia
bassa
monogrammi
più
con
PALEOGRAFIA.
bizantino
Il costume
i
DI
dai
e
sovrani
hanno
in
croci
nelle
oro
le
loro
praticato dai prelatie
grandi d'Inghilterra.*
Questo
'
'
d'inchiostro
Fumagalli, I, 87, 88,
pag.
,
4usso
6.
Fumagalli, 1,83,
84.
e
e
Baldo, CommnU
di
caratteri,
De
re
ag-
tica
diploma-
PARTE
giunto talora
alcuni
scrittura
una
a
altri mettere
e
tali diplomi. Però
di fede
quelliche
di
mentre
il
Paleografìa
di
quelle bolle
che
di
di
d* altri ornamenti
secolo
Al
e
fino
titoli sovrani
e
bolla
e
talora
dal
in
per
Cairo
del
si
lascia
si
che dura
Di
«
Vedi
oro
per
Lesioni
,
solenni.
hquido
questo
oro
revole
du-
foglia
a
e
de' documenti
nella
come
dt.,
1335
anno
ambasciatore
*
Questa
nelle
e
al
veneto
tano
sul-
cilmente
foglia peraltro fa-
superficiemembranacea
e
rossiccio.
scritti in
di
annerisce
e
negare
in verde
Storta
Amari
V
documenti
dell'
,
ragione
più
quello dell'
verso
1512.
quelli scritti
Gloria
v' ha
figure
,
conoscono
meno
di
e
e
scendo
cre-
vanno
gusto
documento
un
fondo
un
poi
parti più notevoli
dalla
argomenti
sono
'
del
ha
nessuno
quanto
di
uso
spiega
XI, adoperato ne' nomi
tutto
d^un
stacca
apparire
Non
vi
secolo
XII
lettere credenziali
in
ornati
T
altre
Se
colorati,non
più
gole
re-
que' diplomi
buon
estendersi
Benedetto
di
fregi di
cessa
a
dalle
documento
XII
tutti
considerazione
dubbio
secolo
tanto
comincia
conosciuto
in
anche
XIII
del
vato
pro-
veri
per
essenzialmente
mettere
rigettarne altri
tenere
quelli ordinarli.
dal
oramai
è
Diplomatica, sulla
e
in ricchezza
e
immeritevoli
hanno
principio di
da
mai
pensato
di
la sincerità
contro
ne
straordinario
differenze
certe
ve
si scostano
non
il carattere
che
guardia
,
accettato
e
in
libri, fece insorgere
da
giustificano il sospetto,
che
o
83
PRIMA.
che
cit.
,
siano
ne
(oltrele
nota
2.
III, 806,
nota
382,
pag.
ve
più,
argento
non
ma
stati.
soscrizioni
2,
pag.
42.
*
dei
84
MANUALE
imperiali a Bizanzio)
tutori
Orléans
di
in
che
altro
un
eccessiva
vede
carte
ma
,
La
sono
mani
colori
si
dicono
non
ne
cita
state
soggette
dì rado
ha
caratteri
gli uomini
ci
dapprima
fu la
alla
noce
di
buona
acquavate. Questa
"
il
o
acqua
le scritture
Op. cit.,pag.
384.
Fumagalli, I, 88.
zione
condisecoli
più
1' azione
o
fatto
suo
per
luce
tintura
molto
con
può
o
o
schiata
ra-
perciò
gli spenti
che
il
tempo
reagente
in
messa
semplice
sbiadita
sono
ravvivare
Il
la
che
primo colore,
Si
quello
galla
sì
delle
si è lavata
nuova.
una
non
l'attrito
giallognola, o
sottratto.
tempo
'
l'umidità
modi
breve
per
nelle
la
e
-come
consimili, han
avevano
in
1335.
'
traverso
a
vicende
conservato
vari
rendere
e
quali
Peggio poi quando
indicati
e
Val-
,
sostituirvene
per
esempio.
di
ornata
adoperati' anche
varie
a
rossiccia
svanita.
tentati
si
come
del
dell' inchiostro
le
altri accidenti
affatto
tempo
di Francesco
Padova,
verun
polvere,
divenuta
è
ma
della
e
di
vescovo
qualità
pergamene,
scrittura
sia
non
col
l' iniziale F
diploma
un
del
se
*
il Gloria
nota
delle
e
oggi
in altri documenti.
diversa
dell'aria
d'
verde
non
ma
d'ingrediente metallico,
vicario
Altri
Torino;
a
a
testamento
dose
fregi rossi in
montone,
nel
e
primitivo degenerato
azzurro
bellissimi
esempio
un
nero
avvenuto
In
1366
del
sospetto cl\e questo
il
manca
Savoia
di
si avrebbe
Filippo I,
di
carta
una
Iacopo
per
PALEOGRAFIA.
DI
e
usato
fusione
per
di
altrettanto
essere
utile
lamente
so-
sbiadite, essendo
86
MANUALE
DI
di richiamare
cerca
s' abbia
la
ottenuti
dello
alla luce
la
rimpiangere
a
PALEOGUAFIA.
tale
scritto
che
la
per
operazione, o
sepolto, non
è
di
perdita
quale talvolta, o
con
ciò
quello
importanza
la poca
cancellato, potrebbe
vamo;
ave-
di resultati
scarsezza
per
che
mente
debita-
essere
non
compensata.
Si
credette
la chimica
di
a
prestò il sig.Chasles
chimica
spesso
tanto
coprire la
in
al sistema
stesso
questo,
frode
antico
d'uno
mala
facile
dimostrò
V
il falsario
verante.
perse-
dottrina
meglio
ben
sato
pen-
formato
che
del
alla prova
serve
a
avea
scrittorio
materiale
e
impotenza
quanto
^
reggerebbe
ventura
troppo
la verità
e
delle falsità
sua
poiché ogni
di fatto
e
:
provvedersi di
a
fede
conoscere
a
cui per
a
una
il tentativo
della
delP antichità
Parigi in occasione
Dionigi Vrain-Lucas,
Ma
poter applicare
composizione deirinchiostro;
la
fece il tentativo
ne
di
sono
alio accertamento
anche
scritto,analizzando
se
anni
pochi
più
rato
accu-
^
esame.
Il metodo
più riputato
quale consiste
nel
debole
ad
d'acido
lavatura
una
del
Dopo
bagnare
un' alterazione
soffrono
giallognolotanto
è
più
antica.
con
giorni una
*
Journal
Colla
scrittura
di
con
da
pochi
mesi
Débais, 47, 48, 49,
ore
fino
20
e
25
di
ferro
un
a
lorito
co-
la scrittura
1' effetto
produce
alcune
sima.
mede-
con
più deciso, quanto
luzione
so-
sottoporla
base
si manifesta
si
una
soluzione
colla
il
,
nel
o
gl'inchiostria
lavatura
un'immersione
des
cloridico
che
Carré
quello del
la scrittura
prolungata
tempo
è
ad
trario:
con-
alcuni
dieci anni
febbraio
4870.
è
PARTE
del
scomparsa
mentre
tutto
87
PRIMA.
di
una
anni
trenta
è
masta
ri-
,
leggibile
giorni.
passa
prevenire
Per
per
alcuni
MilaDo,
4870
pag.
1
680-582.
macerazione
l'alterazione
ed
di
della
una
sopra
acquosa
scientifko
Annuario
una
secondi
soluzione
una
*
dopo
di
industriale,
cassula
quìndici
si
carta,
che
tenga
con-
ammoniaca.
Anso
sesto,
4869.
\
89
PARTE
SECONDA.
CAPITOLO
ORIGINE
DELLA
DIVISIONE
E
discuterne
r
opinione
invasori
Al
quelle adoperate
quale si attribuiva
e
si
nei
gli scrittori
che
atti
tardo
svolgimento
di
spettanza della storia
delle
'
Garrucci
no.
roma-
posto)
scritture
R^,
maiuscola.
*
i
di
la scoperta
fatto
del medio
Graffitide
chiara
Tacerò
delle
graffitidi Pompei
ha
ref, etc.»9fi édit. Paris, 4866.
e
oramai
cosa
poiché
gli uomini
e
potuto acconciarsi
questa disputa
,
daglie
me-
spondenze
giornaliere corri-
nelle
scrittura
essendo
stosa
mae-
riflettere
senza
comporre
avrebbero
(frai quali
r ultimo
del
privatie
della
l' alimentarono,
monumenti
popolo
la scrittura
solamente
calore
nel
difficilmente
dello
vinto
più insigni;
manoscritti
metodo
de' barbari
legge nelle lapidi,ne' bronzi, nelle
d' affari ne' loro
al
sostenuta
tempo
a
retaggio del
fossero
Si cominciò
alcuni
da
venne
e
de*se-
agitatafra glieruditi
fu
origine ;
che
non
che
che
V
MEDIOEVÀLI.
alle scritture medioevali.
coli scorsi intorno
a
SCRITTURE
DELLE
controversia
Lunga
I.
persone
semplice
di
antichi
non
gono
ten-
l' origine
mana
ro-
evo.
Pompei.
Inseriptionset
gravu-
90
MANUALE
Ma
intanto, finché si
barbari
importassero
le
regioni
supposto fu
la distinzione
nazione,
la
secondo
dalla
fino dai secoli XIII
beneventane
mentre
Marini,
nei
XI, XII
secoh
Così
Benevento.
di lettere
maniera
una
e
chiamati
furon
antiche
si volle
modo
tata
coloro, che, inven-
Il
deir antica
estende
a
tale
*
dair
fece
Mabillon
che
da
altra
che
Papiri cit.,pag.
226.
che
si
già una
Per
détte
ed
scerla.
accre-
sulla distinzione
sue
V
l'
al-
clatura
nomen-
quelle nazionali
diligenza delle
egli esagerò
mato
chia-
XVII.
confermarla
infatti si fonda
romana
fu
e
carattere
di specie, che,
moltiplicità
la
tipidelle
aggiunta
secolo
antiche, trovò
non
scrittura
detta,
nel
il celebre
sistema
suo
parte dimostra
prova
e
XVI
terzo
un
Francia
in
scritture
stabilita
secolo
propriamente
quando
delle
nel
anglosassone
scoperto
i
cercando
gotica o italogotica
per designare
di
o
che,
esame
venne
barbara
sassone
di
più genericamente
o
,
così
la denominazione
la scrittura
secondo
il ducato
tutto
longobardi
andavano
stampa
lettere:
fossero,
perata
singolare ado-
ben
difficilissima,in cui s'imbatterono
la
di chiamare
que' caratteri impigliatie di lettura
barbari
allora
provenire^
quali esse
XIII per
mane
ro-
di queste
l' uso
invalse
scritture
falso
le scritture
la suddivisione
XIV
e
fu
esse
questo
designava veramente,
nome
*
e
popoli
gate
soggio-
di
quale si dicevano
le vecchie
questo
di
capitalefra
quelle barbariche,
e
loro
da
la divisione
effetto
Primo
i
che
credere
a
proprie scritture,anche
inesatta.
il
durò
nelle
di necessità
Già
PALEOGRAFIA.
DI
se
si
e
da
una
osservazioni,
importanza
di
al-
PARTE
sicché, volendo
particolarità;
cune
ed
in
9i
SECONDA.
fare opera
piuta
com-
esatta,la ridusse complicatae confusa.
Ecco
prospettoil sistema del Mabillon:
/
maiuscola
Scrittura
grande, onciale
o
quadrata
piccola,minuta,
cubitale
0
\ «maiuscola
romana
s
mmutissima
tonda
o
corsiva
in note
tironiane
y"
gotica
2"
sassone
»
longobarda/ gallicapropria
ì"
gallica
o
anglosassone
"
/
runica
»
La
scrittura
\
francogallica
o merovingica
già detta barbara
carolingia.
maiuscola, grande
romana
cola,
pic-
e
fu usata, dice il Mabillon, ne' secoli d' oro,
Italiafino al V
secolo.
vicino alla caduta
corsiva
La
soltanto dalla gente del fòro.
tra i
uso
nella Spagna
visigoti
in
Italia fino
alla
e
^
e
La
viziò
fosse
rata
adope-
gotica fu in
alquanto
de'
venuta
cesse
s' introdu-
pare
dell' impero
resero
che vi si mantenne
scrittura,
fino al secolo XII:
un
romana
fino al secolo
titoh.La
in
Della
sassone
Sulle note
I
la loro
comune
tre
men-
apparì talvolta nei
fu
adoperata dai britanni
non
presero
bri
li-
perdurò
tiroDiane, che
speciedi scrittura,vedasi
sino
non
il cap. V
alla venuta
si possono
o
sassoni
anglo-
cese.
quella fran-
tutta propria de' gallicome
gallica,
che
mana
ro-
VIII,e dopo fu riserbata quasi a' soli
finché
Inghilterra,
lingua,dice
*
po' corrotta
la
longobardi.
qualidiscesivi nel VI secolo
la
in
e
la loro
de' fran-
riguardare
della parte II.
come
92
MANUALE
(secolo V-VI),
chi
che
ma
diplomi
ne'
francogallicao merovingica
la
libri,pe' quali però generalmente si
i
Sotto
carolingi(secolo IX-XII)
perfezionandosie
e
Calvo,
mentre
d'
uso
quelli
tutti
in
Magno
libri
pei
che
carattere
un
La
romana.
quella francese.
i
quella de'
di
del
nomi
senza
contrasto
a
Mabillon,
sola
grosso
e
non
è
nuta
mi-
versa
dimania,
Ger-
In
runica, si adottò
in
solo
non
la
cia,
Fran-
si modificò
scrittura
quasi
la
costante
ferenza
dif-
sinodali,
le carte
nel
da
da
diplomatisti,
e
stabiliti entrarono
esso
scienza
;
passato
non
nazionali, affermando
quella
finché
il
sorse
la
specialmente oppugnò
ed
romana
dal
tratti,quale si
vede
in
essere
soltanto
avere
grande
sottile,o qualche varietà
in alcuni
della persona,
ampliamento
un
tutti i
nel secolo
E
accidentali, come
al
che
era
linguaggiodella
scritture
coi!
l' autorità
sì per
accettato
combatterlo.
una
dal
che
Scipione Mafifei
delle
differenze
forma
dalla
la
nazioni
scritture
delle
divisione
cosa
e
in fine
perchè
i vari
virilmente
si faceva
essenzialmente
però che
le
tempi
quello antico, fu
marchese
runica
il
codici.
Il sistema
sì
si scosta
Carlo
Carlo
e
sinodali
quella dei diplomi, salvo
fra
e
Pio
abbandonata
tutte
secondo
Lodovico
di
adoperò in Danimarca.
Osserva
presso
romana.
somigliante
diplomi
poco
si
fu
quando
la
usò
carolina
le lettere
e
scrittura
dalle ricordate
ma
di
in alcuni
e
alcuni
in
si vede
all' italica, come
do-
francogallicaandò
la
la
derivò
ne
alcun
rimane
ne
non
(secolo VI-IX) s' introdusse
i franchi
Sotto
cmnento.
PALEOGRAFIA.
DI
al
piccolo,
poche
tere
let-
quotidianamente,
94
MANUALE
PALEOGRAFIA.
DI
semplici modificazioni.
rigettare affatto quella dei
PP.
scritture
primo
in due
principiodel
periodi;
secolo
trasformazione
dal
progressiva
romano,
Xm-XV.
n
idee
del
Wailly;
soltanto
subirono
rese
assai
si tenne
strettamente
d'
generale
minuscolo-corsiva.
e
scrittura
una
dal
appella
romana
ed
VI
secolo
neDa
corsive,
in
e
priori il semionciale
dall' onciale
degenerato,
le sole scritture
come
quelle che
lascia
da
sé
e
miscela
di
M'
è
derivarono
l' irlandese
merovingico
parso
e
nazionali;
come
fra
novera
ma
cie
specorsivo
quelle nazionali
longobarda, visigoticae merovìngica,
il minuscolo
propria
precarolingie,
proveniente dal
come
,
in
le scritture
minuscole
romane
Il
anteriore.
il capitalee l'onciale
parte storica pone
nali
nazio-
licana),
poi (salvo la gal-
teoricamente
o
siva
cor-
il gusto
secondo
ogni scrittura
capitali,
onciali,semionciali
e
in
della
o
le scritture
alterate
ma
;
e
minuscola
Ammette
in fine divide
in minuscole
mionciale
se-
al XV,
IX
secolo
dal
si chiami
romana
solo
Wattenbach
la
diverso
d' alfabeto
lettere
quella mista
che
popoli, ma
alle
accogliené
non
coli
se-
Maurini, né altra scrittura mista, perchè
originate dalla
de'
una
i
quale partecipa della celerità della corsiva
o
al
diverse
abbraccia
regolaritàdella minuscola,
e
esse
le
il Gloria
mentre
altera la fìsonomia
vuole
che
poi le
quali termina
de'
cui
senza
Divise
il secondo
di alcune
la presenza
la
e
Milanesi
dei PP,
non
il
Maurini.
XIII, in
carattere
V accettò,
Vaillypure
Il
e
dal
corsivo
l' anglosassone
carolingio che
semionciale
si formò
ed
e
romano,
d'
origine
da
una
anglosassone.
,
necessario
di fare
una
breve
recen-
sione
le
nel
dobbiamo
ne
che
la
questione
giornial punto
da
da
invero,siccome
il
per
d'
diversità
che
netta,
esser
da
e
in
facesse
ancora
passo
di
idee
importanza
che la differenza
che
che
è
non
d'accordo suU' inalzarle
classe
delle
pertanto stabilire
ci pare
chiaramente,tenendo
spiccatamente
meno
e
altri
suddistinzione
generali, ma
degni
d'
noi
esser
alle
dico
porsi
ma
una
a
come
dioevali.
me-
sione
divi-
quelle
distinguerle
primo luogo
costantetnente
in
quella
non
scegliendo da
in
conto
a
de' caratteri
accomodato
ferire
difnon
lasciarle
o
anche
scritture, anderemo
giàfatte quanto
come
descrizione
la esatta
teriale,
ma-
era
più. Ripeto
non
e
sostanziale;e basta,
a
Ed
d' assegnare
permette
meritano
v'è
de' fatti
giungeremo
e
,
stema
si-
un
apprezzamento,
denominazioni,
Dovendo
d'
tutti
togliereo aggiungere molte
solo aiuto per
a' nostri
poteva
esistenza
la
sto
pre-
ammettere*.
non
d'
e
era
sursero
e
fino
dall' osservazione
di metodo
si
discussione. Un
concordia
altro. Ben
un
il soggetto della controversia
giudizionato
per negare
veduto
respingeva quasi
altro, perchè
accettare
clusione
con-
d'opinioni
crescendo
un
dere
divi-
la
Abbiamo
potersi dire seguaci
non
piuttostoche
qualche cosa
d'
cessò
andate
sono
si
dacché
abbracciarne
per
gradazioni che
r
paleografi nel
ricavare.
oggi,
non
sistema
un
però
cose
da'
passato la differenza
secolo
maggiore
tutto
tenuti
scritture, perchè apparisca più chiara
che
come
sistemi
de' vari
95
SECONDA.
PARTE
teri
de' carat-
cendo
diversi,e introdumeno
avvertibili,
notati per
ottenere
96
MANUALE
esattezza
brevità
e
delle
scritture.
deve
fondarsi
eventuali
tempi
che
E
di
luoghi, è
maiuscola
ha
alcune
locemente,
in
fatta
è
onde
corsiva.
Quando
poi
di lettere
e
il
darle
di mista
siva
solamente
che
propone
nuscola
mi-
La
condotta
ora
ve-
modificazioni,
fondamentale.
o
di minuscole
e
sive,
cor-
specie che predomina
nazioni
parte le denomi-
da
V
una
come
designante
nella
storia
delle
troppo
come
un
fatto
gno
de-
scritture.
introdotta
quella di minuscolo-cor-
il
per
Gloria,
e
detta
mescolata
semioncialè,
V altra
vorrei
nemmeno
di
e
scrittura
mettendo
e
e
scola
maiu-
La
una
alla
riguardo
nome,
indeterminata,
in
dì
tura
quella di scrit-
in onciale.
divisione
la
diversità
semplicemente
minuscole
e
aver
suo
di nota
è
e' imbattiamo
onciali
si deve
minuscola
sopra
duplice forma,
notevoli
vengono
Questa
è
posata,
mano
non
e
minuscola.
hanno
che
principale
più comprensiva
la
capitaleed
a
perciò si distingue in
ein
che
scrittura
descrizione
dalla
dappertutto
e
lettere
si suddivide
ora
chiaro
di
e
delle lettere
cagionate
sempre
nella
divisione
la loro
perchè
sugli elementi
si verifica
perciò
linguaggio
di
modificazioni
e
PALEOGRAFIA.
DI
la
E
dirò
ragione
che
orbine
dalla
fra poco.
scritture
Le
non
Y
nazionali
possono
avendo
differirne
essenzialmente,
aspetto generale. Qualunque
non
riscontra
sebbene
si vuole
metterle
negli scritti di mani
sia talora
anche
incerta, molteplice, e
non
mana
ro-
nel-
ma
renza,
però sia la loro diffea
pari quella
che
si
diverse, perchè questa,
più forte, è però mutabile,
gioverebbe, quando
anco
PARTE
fosse
possibile,tenervi
duali
questo carattere
a
d' un
Ma
monumento.
questa distinzione?
a
scrittura dei
*
di forma
spagnuolo si riconosce
da
l'anglosassone'
prima,
r antico
Di
longobardo
più,osservando
coli'estendersi
quasi
dice
ed
di
d'
col solo
almeno,
tante
cose
per
insieme, che
conviene
più
volentieri
Je
iltempa
nazionalità,
criterio della
superarla,
tuto
po-
sostituirà
d'un
^
nazione,
una
la difficoltà di determinare
0
e:
merovingico.
al
altre,
sorge anche
monumento
cok
col francese,
interamente
anche
e
l' antico,
primitiviconfini, ha
de'
la
che
comune
poi
uguale
cogallica
fran-
all'italica
quando
molto
la scrittura
come
al di fuori
modificare
e
mente
netta-
il Mabillon
diplomi carolingi somiglia
romana,
ne
marsi
possibile for-
credo
chiaro, quando
quellade' libri alla minuta
fin
se
chiamare
franchi, se
Non
fare
fatta
comprendere
de' codici
concetto
patria
saggi che
si deve
la è romana?
verun
i
di
per
la
si è
di
e
si dee
che
e
farcene
Perchè
la scrittura
confessa che
nazionali
a
la differenza?
determinare
descrizione
La
esibiti,bastano
sono
a
valerci
qual metodo
con
scritture
delle
ora
ciò
unifor
nazione:
dobbiamo
con
,
sem
indivi
di
carattere
medesima
una
appimto
aiutarci
stinguerlee
di scritture
varietà
qualche
apparisce sempre
mità) se appartengono
Y altra è
dietro; mentre
nella
Inoltre
pre costante.
97
SECONDA.
tener
di
n||ra
si ricorre^ ad
cit.,pag. 50.
*
Mabillon
*
SchOnemann,
Versuch
eines
voUstUndigen
der
Systems
'
aìigmmen.,., Diplonuitik.Leipzig, 4818, II, pag.
'
Vattenbach,
Lupi.
Anieitung cit.,pag.
\'
69.
8.
7
'
98
MANUALE
altri dati
più facili
DI
più sicuri, quali sono
e
grafiche di
da
parte nella
una
di
r avverte
priori,
a
è
nessuno
fra i
la materia
mi
compendio
e
de' codici
Ma,
pensiero
mi
nazionali,
monumenti
e
scritture
porre
stessa
età,
carta
il
in
che
il vedere
la scrittura
stesso
forse
risulterà
Versuch
che
,
fra
dì
le
pag.
59
scritture
qualità dei
diplomi e
spgg.
codice
delle
le
della
remo
lapide, evite-
difformità
e
ci farà
merovingica
differenze
e
con
ne' libri
la
certe
con
monumenti
romana
si usò
che
cìt
codice
in un' altra: né
si trovano
tempo
*
classe
una
che
parere
te,
più complessivamen-
carta, lapide
con
il mio
privati.Confrontando
riscontro
a
di confonderci
caso
noteranno
atti
de'
posito.
pro-
d'ora
della
un
scrittura
delle
1' altra
dove
d'
mio
del
di
son
distinzione
nazioni, non
delle varie
col
ma
fin
io
qui
della
é fuori
il cai'attere
quello degli
da
bolle
da
paleografi,
i confini
parlare
a
accennare
esatta
separare
per
fatta
tentarla
troppo
premettervi
senza
diversi
bene
passar
lecito
fare
cosa,
preferenza lo Schònemann,*
tale argomento,
su
difficoltà
'è stata
non
iscrizioni,che
é
se
si possa
non
qual
porterebbe
delle
e
distintivi. La
io stimo
farebbe
versità
di-
una
nella
benché
a
Né
ammettere
parte siamo
conoscenza,
tentata.
adunque
che
ragionevole supporla.an-
i caratteri
quali rammento
ticolarità
par-
nazioni, perchè l'occhio
le
compiutamente,
l'abbiano
di
certe
Siamo
secolo.
sarebbe
e
mia
a
fra
dall' altra
e
di determinarne
quanto
ciascun
necessità
scrittura
di fatto
PALEOGRAFIA.
le
mità
unifor-
meravigha
merovingie!
ne'
si
che
al
diplomi,
chiamate
e
nazio-
PARTE
nali derivano
così
e
invece
da
diremo
non
particolariusi di canceDerie
più
le differenze
metodo
descriverle
XI
ne' vari
uniformi
nazione,anche
vi abbia
poiché
;
nell'
introdotto
adoperare
qualche
Proponendo
questo
iscritture
nazionali,
scrittura
ebbe
a
per
questo
Sarebbe
lettere,
per
nulla
il
dei manoscritti
de' codici, i
di copistidi
talora vi s'
qualche
incontra,
è
questa
la regola generale.
distrugge
e
di
una
non
conto.
segreto
anche
il corsivo
bella
quello
da
carte.
lavoro
avere
di
riconoscere
per
scrittura
sempre
e
menti
dagli ele-
esame
un
delle
e
la
cosa
specie
un
differente
mestiere, che, oltre
alla scrittura
cettare,
ac-
tre
men-
diverse,
il minuscolo
quasi
ad
le
Maurini,
Basta
ne' documenti
quali sono
delle
di niun
medioevali
iscrizioni
altra,
invero,
fra
come
sia d' ordinario
si cercherebbe
Ed
affatto
ogni scienza.
corrispondentedelle
d' un'
derivanti
cause
capitale,l'onciale,
una
distinzione
luogo
dirla co' PP.
delle scritture
superficiale
come
dare
trascurarle
è permesso
a
Mabillon.
da
ma
ratteri
ca-
Maffei, del Fumagalli
particolaritànon
questo,
per ridurre
nel
torto
certe
delle
del
che
indirettamente
del
anco
proprio.
nella
venuto
son
"iialtri,
le suddivisioni
questi
di
mezzo
l'opinione
contro
la scrittura
cosa
tal
ne'
inverosimile
è
non
fors'
esistessero
avventura
per
una
nazionali, potremo
giungere
e
è
grazia di
caratteri
sicurezza
con
quelle che
notare
in
nettamente
;
delle bolle
il Wattenbach)
avverte
sé. Conosciute
da
la scrittura
romana
papali,la quale (come
cosa
99
SECONDA.
Invano
regolare
materiale
più artificiale:
eocezione
Si osservi, per
vano
da-
mano,
che
e
se
non
esempio.
100
dalle
e
private, dalle
carte
V),
bolle
aspetto diverso
hanno
sufficiente
far
per
in
tracciato
con
sarà
ha
non
cura,
e
che
di
cura
più. È
di
distinzione
minuscolo
diplomi
estrinseche
voluto
di essi
^
É
ben
ma
UQsecoioda
peritissimie
che
vero
irregolaritàdi
copista;
poi
il trovare
in
qualche
scrittura
sarebbe
da
il prender
errore
siffattimonumenti,
illetterati ; come
dedurre
il sistema
da
che
Di
pure
sviste
una
è
come
si trova,
che
qui
concetto
opera
sbaglierebbe
che
qual-
occorre
de' secoli
sono
cie
spe-
nei
è appunto
di
cune
al-
principeschi,s'
quella
superare
o
imitazione
ai
iscrizioni
ad
quelle private
volta
comuni
alcune
ortografiche procedenti
colesse
scritto
le carte
convenire.
pareva
*
,
con
della
nome
quella maggiore solennità
dare
e
e
risulterà
ne
al
quegli atti, ai quali, colla
forme
fatto
è sempre
prolungatissime,
aste
bolle. Se
nelle
e
in
ad
di linee
d' altezza
del monumento
raro
quanto
capitale delle iscrizioni
nel
equivalente. Per
altro
da
e
,
aggiungere
di
il nome
di scrittura
di volume
partiene,
ap-
all' occhia
nettezza
quello de' documenti,
il bisogno
evidenza
sarà
specie
codici, per
,
de' medesimi
il minuscolo
maggior
im
si vede
che
larghezza
de'
chiamare
regola
per
quella
quella eguaglianza di corpo
di
quale
posto
nelle
scrittura
a
il maiuscolo
che
ammesso
4). Il
e
una
comprendere
generale. Se invece
tutti
3
num.
quale aspetto presenta
non
ma
quelli raccolti
minuscola
e
tratti
son
,
diplomi (tav. IV
da'
e
da
(tav.XV,
leggende de' sigilli
pertanto maiuscola
che
periodo
del secondo
gli alfabeti
come
PALEOGRAFIA.
DI
MAUNALE
del
all'
la
rozzi
ne-
hanno
piti frettoloso
della
scrittura
di
di tagliapietre ìm-
colui che
oda
tanza
impor-
scende
più
è
dalle
assoluta
ortografico d'untempood'un
mende
ignoranza
paese.
102
MANUALE
Scritture
IL
DI
PALEOGRAFIA.
secondo
delle
lapidarie o
qualitàde'
la
iscrizioni
comuni
Giova
segnata
materia
ciò
ma
ogni modo,
dei
dire, per
i
secondo
particolare.Quanto
im
saggio della
tedesca
e
impressero
me,
a
sono
tal
dice
co-
e
mi
i nomi
vanno
loro
carattere
un
su
questa
teria
ma-
di
contento
dare
spagnuola, francese,
tura
la scrit-
provincie (tav. X).
secondo
i tempi. Ogni
secolo, sia
per
particolaritàgrafiche, sia nell'insieme
un'impronta
Vi
quel
quali adoperando
oltre
passo
comune
caratteri, dà alla scrittura
determinare
sarà
fico,
calligra-
postilledel
le
provincie
e
scrittura
Scritture
di
mezzo
che
italiana, distinguendo nell'ultima
di alcune
IV.
piativo
co-
manoscritti,
luoghi. Qui
ragioni già dette,
le
per
e
comune.
scritture
accennate
ordinario:
esempio,
le
in
anche
copiativo o
o
as-
di chiamare
volta
,
le
la scrittura
benissimo
il testo
che
nazioni
diverse
lettere.
minuscolo
un
Scritture
HI.
delle
il
in minuscolo
sono
delle
e
una
chiaro
viceversa,
e
diplomi
distrugge il fatto
non
ha
tal documento
dei
e
calligraficoil carattere
e
sigilli
soggettiva trovarsi
convenuto
facile
sempre
bolle
degli atti notarili
0
una
a
o
delle
ripetereche può
un'altra;
ad
o
t
manoscritti
dei
copiative o calligraficheo
cancelleresche
dei
e
monumenti
tutta
sua,
la data
d'
la
un
(come
ad
ogni
predominante
una
altra
cosa)
quale aiuta grandemente
monumento
poi alcuni secoli, in cui, senza
queste modificazioni
dei
cronolqgiche, pure
specie di
scrittura.
che
che
ne
a
chi.
man-
cessino
si mantiene
Havvi
in
fine
la
secolo
felice
de'
XII
e
delle
partizione
arriva
a
il
tutto
secondo
Ne'
mente
le
o
distinzioni
periodo
XII;
gotico,
varie
in
scritture
secolo
seguenti
delle
suggerito
chiameremo
che
quali,
ha
che
XIII,
due
V
altro,
capitoli
di
che
accennate
,
quella
periodi:
due
primo
o
secoli
serviranno
e
riodo
pe-
XIII-XV.
discorreremo
scrittura
uno
romano,
diremo
che
il
fra
Wailly
al
i
comprende
specie
caratteri
dei
trasformazione
sensibile
più
103
SECONDA.
PARTE
partitadi
al
quelle,
nostro
fra
posito.
pro-
104
PALEOGRAFIA.
DI
MANUALE
n.
CAPITOLO
origine
in
dovè
in
adoperata
curvarsi
poi
regolarissima
con
non
ha
alla
peggio. Nei
dacché
le
là,
tracciate
0
di
regola
poche
Per
un* occhiata
al
avere
num.
lapidie
giusto
del
loro
e
dell'Archivio
manoscritti;
talora
fuori
tavola
capitalericavato
al
troppo
lose,
ango-
appendici
con
difficilmente
di
e
qua
mente
linee arbitraria-
o
curve
pisano, e
nei
fatte
raddoppiate
o
prova
1 della
documenti
a
dotta
con-
riscontrano
si vedono
renderle
da
una
alfabeto
ma
for-
e
le ha
o
si
non
corrente,
mano
insieme.un
aste
capitali,che
le lettere
sformano
una
finezze, che
né
delle
nelle
tra
connesse
scrittori notano
grossezze
tremolanti, troppo
o
per
vede
si
che
modo
però
lettere
più lunghe
mal
che
senza
come
a
I
tav.
capitale rustica, ossia
una
documenti
differenze
parisce
ap-
squisiteproporzioni
alF estremità
traverse
queste
son
e
,
cura,
poca
al
lettere
cioè di
capitale elegante,
come
,
stampa. Alcuni
a
nella
esibito
chè
per-
capoversi,
linee rette,
a
antico
in alcune
nei libri
tuttora
formata
alfabeto
neir
vide,
di-
si
e
caput,
ai
de' libri ed
testa
esser
da
detta
capitale,così
scrittura
La
più antica,
la
è
detto, in capitalee in onciale.
abbiamo
come
fu
maiuscola
scrittura
La
PERIODO.
PRIMO
NEL
SCRITTURA
DI
SPECIE
VARIE
DELLE
ciò
dare
basta
IV, dove
ho
conoscibi
ri-
messo
da varie iniziali di
saggio
di
num.
4
PARTE
VII. Meno
della tav.
de'
4)
e
diplomi sovrani
inusitate
questile
per
formarne
date
che
all' occhio
facilmente
3 della
resto
sì vedono
G
esse
molto
mi
al desiderio
di
saggio
un
onciali dalle
delle
un'
per
riodo.
pe-
figura
la seconda
E,
e
figura della
s'
le lettere
si
M.
geva
aggiun-
dole
spazio congiungen-
breve
fra loro
al
piccola differenza
una
ornare
stringerle in
più
di questo
la seconda
d'
parti
artistiche, che
paiono
per
alle
imitazione
codici
alcuni
soltanto
intrecciandole
0
goffa
superiore,e
nell'estremità
quello
neppur
sono
prenderebbe più presto
si
distinguedalla
Quando poi
do
distinguerele
senza
sono
far risaltare
Ne
lettore.
tutte notevoli
Sopra
della C, che
del
principio d'
in
lettere
si trovano,
in testa
si volevano
ornamenti
I loro
capitali.
del
iniziali,
IV,
tav.
per
figura. Singolari poi
ma
3
num.
alcune
ad
pitali
ca-
salvo
grandi iniziali,
perchè
atto
un
(tav.IK,
monogrammi,
principiod' ogni periodo,
al
prmcìpalid'
num.
ne'
sola
una
bolle
delle
e
proporzioni
quelleche chiamerei
non
le
irregolarisogliono essere
più specialmente
e
105
SECONDA.
usciva
ne
fuori
cuno
qual-
,
que' disegni bizzarri
dì
della tav.
XII, i quali certo
petrare per
in documenti
La
la
se
si
non
che
onciale
posti al
ce
(voce
che
vale
ha
un
convenzionale) si distingue per
capitaleche
e
si riducono
per
altre
ad
differenze
altrettante
5
inter-
formule, fatta
desse
ne
paleograficamente
rotondeggianti
num.
saprebbero
delle
conoscenza
più semplici, non
scrittura
ma
battezza,
al tutto
Sp,
ho
che
la
gazione.
spie-
pollice
un
significato
le
sue
da
me
for-
quella
somiglianze
106
MANUALE
col minuscolo.
(tav.IV,
quella
le
dal
la
più
sol tratto
maggiore
*
Schonemann
lo
e
tocchi
di
delineare
del
delle
numero
lettere
francesi
paleografi.I
abbiano
che
porta
la
che
la J'
lettere
,
e
P
come
alcuno
è
Versuch
*
Lezioni
e
^
appartenga
aHa
non
dalle
cit.,I, pag.
cit.,pag.
di
75.
per
che
una
sua
altre
528.
data
gliendo
to-
e
delle
la L
altre
ha
la
discrepanza
ancora
riconosco
che
discussione.
a
specie, ma
né
tanto
Frat-
quale
lettera,sia
posizione
mostra
di-
consento
non
decidere
le
poste col-
si hanno
non
*
considerare
son
io stesso, che
che
di parere
differenza
*
ed
degno
sempre
riguardo,
minima
dal
degli scrittori accennati,
di scrittura
aver
ciò
Tale
onciale
suir alfabeto
i
sembra
la P
e
della linea
minuscola.
;
Zr
minuscole,
fossero
discordi
Il Gloria
2^, la
onciale
al di sotto
quasi
argomento
son
a
scrittura
determinate
ben
io
nella
se
di forma
idee
r
la
fu indotto
inferiore
che
con
Forse
T.
r estremità
base
la
undici, aggiungendo
a
onciale,
mi
non
di tutte.
conto
tenuto
così
ma
genza
dili-
soltanto, cioè:
nove
A, D, E, G, H, M, Q, T, V;
un
differiscono
alquanto
indicano
ne
L'
onciali, che
capitalicorrispondenti, sono
dalle
d'
capitale.
,
Sul
legge
una
penna.
il corsivo
è
più speditamente
da
a
da
pendono
di-
non
capitalerichiedono
nella
più
e
altro
costretta
rette
capitale
proviene
di scrivere
è
mano
che
aste
che
speciali da
le linee
curvare
colla
subito
desiderio
il che
; per
dice
forme
sue
non
se
a
confronto
a
3), si comprende
che
naturale
PALEOGRAFIA.
Ponendola
num.
e
DI
a
cie
spe-
d* uopo
qualche
sibbene
alla
PARTE
diversità essenziale
onciali
delle
forme.
sue
quelle lettere soltanto
de'loro elementi
capitale,
o
si possono
una
certa
per
tutte
contrario
non
si chiami
della
dovremo
onciale
que lettere sole
di
che
abbia
che
Con
queir alfabeto.
onciale
(tav. IV,
onciale
il
in
rarissima, si
quellidel
XI
papiro del secolo
'
Ho
aggiunto
alla mmuscola,
ma
XII,
e
di
anche
mi pare
avendola
non
si possa
siano altro che
*
AiMiung
^
Cod,
tav. XII,
n.
di cui
lettere
cit.,Carte
T,
trovata
/
V.
(tav. IV,
la J5
minuscole
in
P,
un
saggio
il
somigliante
dei
carte
num.
coli
se-
maiuscola,
2
e
3).Nè^
la j^ onciali
non
ingrandite, perchè
autografiche,
e
e
e
iniziale
un
forma
nelle
verte
av-
Pompei
della
e
in ufficio di
che
che
come
esibisce
i\r di
la
dipi, toscano, I, 80,
4.
della
iniziale
opporre
Q,
di
adoperata
è
solamente
grande
2) le
num.
secondo
manoscritti
C,
stesso,
già,
trova
nei
della
cm-
quella capitale, perchè,
secolo, ed
maiuscola,al pari
XI
*
Wattenbach,
Bnmetti.
da
che
questi princi«
Ho
sia
delle
anche
A, B, D, G, H, M, N,
sebbene
nome
d' alcuna
seguenti lettere:
distinto la B
il
infatti ammettono
scrittura
piiho posto neir alfabeto
al
come
dare
dal
manchi
I francesi
una
si trovasse
prima specie,
trattenerci
scrittura
dovremo
non
che
onciale
lettera
ad
proprie.
minuscolo,
quello. Così
con
framezzo
lettere
all'alfabeto
nonostante
una
una
qualità
al
appellarecapitale
a
la
per
di maiuscole
somiglianza
d'onciale
che
il loro ufficio costante
applicare
altre
rei
chiame-
Quindi
ricondurre
si possono
non
che
non
sue
lOT
SECONDA.
pag.
S.
Gloriai Lezioni
cit., Atlante,,
108
MANUALE
tale
con
onciale
e
anche
ciò
ma
nomenclatura:
si riscontra
non
nelle
antiche
della
G, benché,
iscrizioni romane,
supporre
specie
figura
nell' alfabeto
rara
da
pio,
esem-
per
di questa
minuscolo
presa
la loro
la seconda
né
tanto
nel
é comune
quanto
la si possa
essendo
tere
let-
laterali rotonde,
le altre
fra
le
degli alfabeti,
negato,
la il/colle aste
onciale
fosse
che
storia, non
mai
ha
iuscole
ma-
mente;
contemporanea-
nella
nota
alcuno
né
minuscolo,
come
vero
vicende
le
riguarda
è
usate
tutte
utile tener
quali è
che
periodo. EgH
furono
non
al
adoperate
le vedremo
secondo
onciali
si avvicinano
le altre che
ambedue
nel
perchè
togliere dall'alfabeto
principio dovremmo
perchè
delle
PALEOGRAFIA.
DI
nel
e
ciale
on-
corsivo,
questi e quindi
di formazione
posteriore.
Dair
onciale
il minuscolo.
formare
il
staccando
e
la necessità
fecero
sì che
coli' altra. Si
r asta
destra
della
in
e
curva
si scemò,
pancia
e
D
spazio
1 loro
nell'a
esempio,
per
(tav.V,
altri la creda
capitale vòlta
a
superiore, si
secondo
il
rampino
la
1), si
num.
delineati
gli
ne-
tera
let-
mente
direttasi trova
traversa
la
curva
della
della
r,
un
a
raddirizzò
la
con
che
lunghezza
che
alcuni, della pancia la
furono
tratti,
una
derivata
rovescio
chiuse
carta,
si facesse
confondere
iscrizioni,si congiunse
alcune
colla
moderò,
d, benché
dalla
dalla
di alcuni
separati, e
però fino al punto da
non
dell' asta
in breve
tere
le let-
penna
congìungessero parecchi
sono
per
di tracciare
possibilela
meno
ne
se
modificazioni
poche
Il desiderio
di riunire
altri alfabeti
meno,
bastarono
o
g
,
forse la
sol tratto
dio
MANUALE
verticale, che
un'asta
altri tratti
gli fa
da
lettere
loro
dopo qualche
angolosi si riunisce
unite
si trovano
(tav.Vili, num.
però alcuni atti privatidel secolo
linea
il
e
in
hanno
affettano
inoltre
tratti
che
vorrebbero
di notizie
storiche
paleografica.Io
VIII
tavole
moltiplicarele
non
diplomi
(tav. VIII,
il Marini
indecifrabili
e
e
crede
che
da lui sotto
comuni
stesse,
lesto
e
tav.
IX,
di questo
oblunghi
che
1,
n^ documenti
i numeri
80, 88,
alle bolle
Papiri cil., pag.
267.
e
a'
lati
mesco-
in
sono
principio delle
num.
94
per
colle
turbare
2
e
sta
te-
bolle
3); caratteri
da quelliindecifrati
originati
sono
nelle
siano,propri dei
come
in
nologia
cro-
esteso
la economia
minuscole
e
segni,
alcune
non
e
le bolle
criterii di
sono
que' caratteri
sulla fine
2
num.
mi
non
tura
scrit-
corredate
e
raccolte
soltanto
maiuscole
diplomi
specialie
nel
delle bolle
e
di lettere
*
tavole
Accennerò
lavoro.
de'
oltre
considerazioni
relative
che
più
IX:
e
parte
a
ho
ne
strano
dimo-
una
e
ed
tere
let-
e
in altri
e
fine di ricavarne
a
ondulati
di fare
scrittura
notate
essere
diplomi,
2-5). I diplomi
specialitànella
altre
hanno
de'
intrecciate, che
e
num.
hanno
talvolta in tutto
e
la intenzione
(tav.VII,
adorna.
fra
,
capricciosamente
in chi li tracciò
le due
e
5). V
l'eleganza
congiunte
sformate,
bianco,
zio
spa-
XII, che, nella prima
quella del rogito notarile
documento,
i casi lo
3; tav. IXnum.
e
e
e
sproporzionata distanza
a
2
alto
orizzontale
al tratto
è lasciato
al tratto
sotto
in
curva
in ambedue
sostegno, mentre
rimane
che
PALEOGRAFIA*
DI
e
forse
cati
papiraceipubblie
113.
diplomi
*
sono
Altri
segni
i mono-
I
PARTE
grammi (tav.Vili,
2;
num.
IX,
tav.
6) de' quali parleremo
num.
ili
SECONDA.
bolle
si discostano
Nel
più
essenzialmente
saggio 1
della
de'
che
benché
derivato
dal
sempre
qualche
cosa
conservarlo
tale
e
motto,
un
corsivo
che
sinistradella
nelle
ai secoli
1-6),mentre
num.
a
tempo molto
chiamarsi
vede nei
e
XI
e
di
papiro,
però
è diviso
una
centriche
con-
croce
in quattro
in molte
trova
private
(tav.VI,
si
bolle
14;
2).
dire
può
num.
di
vole
note-
Papa (tav.Vili, num.
carte
XII
serva
os-
linee
due
contiene
interno
del
tav.
stretto
ri-
VII,
quello de'diplomie delle bolle risale
anteriore
minuscola
diplomi
3), alla quale
di che
lo studio
mostra
formato
segnatura
Il minuscolo
fettamente
per-
Segreterìa Apostolica. È
partie scritto in ciascuna, che si
a
XI,
antico, ha
romano
di suo,
il diametro
e
frammento
un
delle bolle in
spazio intermedio
il cui
comune.
proposito
il carattere
nella
,
che
rassomiglia
che
a
greci. In
quel cerchio
altresì
lettere
forma
legge
viature.
abbre-
alcuni, del secolo
la lettera
«
il Marini*
si
IX, secondo
altri,con
air
dalla
VIII
tav.
di bolla del secolo
secondo
si trovano
antiche
XII
tav.
e
capitolodèlie
nel
,
Nelle
3
num.
;
dacché
che
quella scrittura
anche
Vili
del secolo
io credo
e
lo Schonemann
IX
(tav.IX,
détte
il
nome
debba
che
si
2
num.
di
micorsivo
se-
(halbcursiv).
Il corsivo
diversi
dal
presenta
primo aspetto
a
minuscolo
onde
,
hanno
fatto
una
specie da sé;
attenzione,
apparirà che
*
Papiri cU., pag. 21^8.
tutte
ma,
vari
elementi
sai
as-
paleografi ne
esaminandolo
le differenze
con
si riducono
i
PALEOGRAFIA.
DI
HAmtAIX
prodottedalla
nodificaùoni di fonna
velocità della
mi
Non
tratterrò
ino
nel tracciare il carattere.
[are
delle qualiCÌ possiamofere
queste modificazioni,
'
l'occhio
idea tenendo
è, essendo
di rado
anche
in
si vede
itinguerla,
VI,
iT.
identica alla d
rme
della
cbe certe f
migbare a
una
la
e e
si pure
(tav.VI,
e
'
ìlPaoh
osserva
me
ccessiva ritorcendosi
la
e
a
e
illaa
nel
si
a
ttera,dalla
u
su
che
e
'
Sopra la più
Flrtia»,pag. *0.
serve
manca
benché
differenze,
antica
e
di
in modo
da
talora
s
della
e
ras-
8,
un
presentano
mo' di gancio,mentre
assai
destra
avverte
tratto accessorio
rivolgein
punto
un
e
una
ra-
che la r si coi^unge allalettera
gìuslamente ancora
irva,
che, per
queste ultime, a
indipendentee piega l'asta
ane
e
r
Quanto
son%bantissima.
Wra
le
che la
e
2), che alcune
altre della
con
X
qualchevolta
s, che la g sembra
la »,
ito
sol-
essendo
da
num.
di traversa
mancano
gio-
a
dell' XI
e
b trovasi
si scambiano
e
slu-
Avvertirò
talora sormontata
:ma
meno
la u, talmente
con
13), cbe la
num.
dello
anteriori al secolo
quellidel X
può confondersi
erta
molto
e
documenti.
ne' documenti
cbe Va
n
dei
nella lettura
rsene
grandequan-
una
la memoria
ritenerle
poi a
basterebbe
)so
e
,
anche
esibirle in tavole;né
^ od
V; poi-
sarebbe fatica vana
iraiumerevoli
esse
3 della lav.
num.
ilnoverarne
perfetta
mai
a
al
a
della
a
sua
s
ri-
larga
con
la differenza
gamba destra
all'altra
coQgiui^;erla
di tale tratto. Però
non
generali,
ptrgamma
la
a
que-
si vuol dare
del A. Archioio
di Stato
RTE
caratteristiche
mo
trazione
costituire
da
che,
certi elomcnti
se
consimile
forma
a
stesso
di
documenti,
e
mantenute
d'
certa
da
in
mano,
.
dolendosi
tutte le
che
supporre
in
r
modo
un
minoscrilli
cioè che
potrebbe determinare
neCa
dellalinea,e
in basso
e
confuso,
messo
a
e non
prova
sempre
D
medio
la
nella
che
evo
»
al
la
è riuscita
nella
decadde
dalla
ne' documenti
detto
dei
paleografia.
che
diffìcilmente
IX, forse
nuovamente
in uso,
perchè i nessi
vanno
%\
tera
let-
una
rità
produsse irregola-
e
al
tutta
4), come
num,
disopra o
sotto
al di-
in certi nessi si prolunga
in
parola
corsivo
aUo.
Tutto
interpetrazionedi
de'
ciò
gato
si intri-
aspetto
un
esso
ha
più valenti paleografi,
esattissima.
generale ignoranza
eleganza
per
l'influenza
diventa
scemando
del
primo
fu
rato
adope-
XI.
Però
romana,
privati fino al secolo
fino dal secolo
\m\.
che
pazienza
corsivo, che
può
suoi tratti acces-
(tav.VI,
è tracciata
dare
a
altro. Si
stato
sua
poi co'
incomincia,
nelle iniziali di
ba contribuito
la
in modo
posizione d'alcune
spesso
è
tracciasse
talvolta il punto, dove
l'altra
e
nella a, che
e
lettere
il carattere
finisce
ha
ognuno
legatura delle
soriisformò
un
quello che
,
La
le^in
tutte
e
applicarea' documenti
;
solo scrittore
un
do-
un
stessa
una
dì
mento
docu-
un
sicuramente
d'
pio
princi-
in lettere
trovare
caratteri
interpe-
il
mente
a
differenza
avranno
in
o
avere
si possono
non
altro, si
un
cumento
regola
una
gioverà invece
; ma
tutti i
applicarlea
a
così nette
113
SECONDA.
più
del
chiaro
e
scolo
minue-
lare,
rego-
la differenza
8
si fa
'e
più caratteristica e
cof
corsivo oltre il s
riconosce
OH
PALEOGttAFlA.
DI
MANDM.E
leguenteappellaminus colo-cor
avvertito questo gì
tasti avere
minuscolo, e
del corsivo al
[Darlocon
i
parlicolare
; t
nome
!olo attenlatnente, i caratteri
vedranno
predominare semp
3olo.
in Bcconcio
udrebbe
Dmuni
;
le
delle cancelleresche
e
adoperarono;ma
mi fornivano
in
la disi
poi che
copiasufficien
sparsiin dive
:he si trovano
aibileaver
tuttisott'occhio,e
be
difficile e
stato
scelta
una
ì
troppo
que' criterii
con
:chè d tratta di offrire esempi
ho dovuto
rimettere
ad
altre
ile fatica la trattazione di qu
antissimo
me
argomento.
de' caratteri distinl
ancora
calasela qui per considerarli ii
me
con
quelh"che si ricavane
à estrìnseche
Don
d'
m'inganno, a
ria dello studioso
ido
documenl
un
raccoman
o
a
facilitai
glifaccia bisognodi applici
erìi della
Paleografia.
UAHUÀLE
PALEOGRAFIA.
dici inutilie
jiodi
2 della tav. Vili ci offre
adattare
al secondo
distinzione delle
e
periodo la
nel secondo
proprietàdi alcune lettere
e
ì,
avviene
come
iccezione della G
ialie
le
si
capitali
loro
ite, e
I
sempre
ì
chiaro che
le
num.
adoperate promiscua-
5 della tav.
gotico, tanto
d'onciali, è diritto
XV,
nenie
?a
come
IV, dove
e
di lettere
si
dal maiuscolo
codici
non
capitali
regolarissimonelle
non
scritto,e si
di
tipodi questa specie,
3);nei
num.
neUe
get-
perfetti
gh elementi
conservano
zioni,nelle qualifu disegnatoe
.
rimacapitali,
del primo periodo.
capitali
Il maiuscolo
proporre
e
comune,
prime figuredella A, B, D, E,
M, N,'_Q,T, V,
nto
nell'uso
le onciali delle
al
per
inn^abtle che,
distinte. A convincersi di ciò basta
un' occhiata
lettere
devesi tener conto
fatto
mantennero
spesso
!
e
se
onciale, tutte le altre lettere
forme, benché
più
che per
un
caratteri,
prendendoli
è un
scritti,
sono
si trovi
non
in alcuni antichi manoscritti del
itte le differenze ne'
là dove
il
per
onappellarsi
debba
periodo,pur nonostante,
10
me
di-
stessa
di scrittura maiuscola
alcuno
lumenlo
esempio.
un
scritture,
già fatta
Poiché, quantunque
ao.
quali il
de'
rabeschi,
capricciosi
di
num.
può
implicati
d'ap-
XII
sulla fine del secolo
innero
eleganti
tondi ed
i caratteri romani
lenii,anche
SI
SI
scrittura
si allontana
ma
lapidario,
si
essen-
ito
allargaal-
ha protratte
e ne' capoversi
proporzioni,
oltremodo
le estremità d'alcune
lettere, e
MANUALE
la "
precisionee
con
le
senza
nessuna
al
avanza
determinare
la
minuscolo
già fatte
icritture del
al
"etto
nio
in
e
avere
in gran
num.
secolo
Le
il
6
e
XV;
vi resta
carattere
4
e
comuni
al corsivo
è smilzo
non
la
nii-
si limita al
nel
quale va
7,
num.
,
si mantiene
4
num.
7).Ricomparisce anche
allora
IX,
tav.
VII
(tav.
periodo(tav. Vili,
ma
aste
parte sostituito il noa-
quello cancelleresco
tutto
può
moderatissime
parte del XIV,
ima
3),mentre
per
quellespe-
pure
della s(,sono
e
)iìiavvicinandosi
ler
gotico e
cancelleresco.
dei documenti
ad
docu-
ripetutequi le
per
il maiuscolo
per
quello che
linuscolo
e
praticade'
nelle bolle, come
principioè
e
rado),
rì
Quanto alla diffe-
più antico (lav. Vili,num.
mi
di
quelle del primo periodo.A!
irnato,
tale di-
primo periodo. Altrettanto
della et
di
sor-
sinistro,o
tanto
non
scelta.
minuscolo
diplomi
orizzontale
dal lato
la
con-
lapidarioda quello calligrafico
si possono
imune,
e
della
quella
con
disopra di quello.Quando
il contesto
olamente
verticale
al punto di
l'asta
o
(e ciò avviene
esiste
ture
(
confon-
può
squadra
a
la verticale anche
poco
,oni
l' asta
sporgenza
nella
;; mentre
;r
orizzontale
generaleperò
In
le
lon
PALEOOnAFU.
sbarra
una
capa
1
DI
e
5;
in molti
scrittura,seuM
caratteristica del
ssai dell' angolosità
gotico,
11
ONDA.
ne' vari tratti dell
ezze
uniforme
"
e
più
sottil
done, cioè il ritomo
17
num.
quel
18).
e
d'
tanto
a
angoloso
da quella dt
stinguerla
reviativi
sono
sea
nel minuscolo,
le
ha
;
non
Essa
unificato.
del secolo
in
e
15, 16
prei
analogiacoi
poca
XIV
e
s* in
non
Xlll, mentr
pochi dt
non
19).
e
scrittura sia niinuscol
se
le lettere
sondotte
aste
posata
mano
a
stat
sono
tracciai
lunghe e
scrittura è certxment
a
rsiva. Ma
:,
accade
spess'
della
partecipando
del
spediteaza
nomi
IX,
i non
debbano
len
corsivo
appellar!
8). Il Waìlly !
nmn.
piace questa
denc
e vuol
minuscoli-corsivi,
mi nasco!
emplicemente
me,
nel tempo
:liminuscoli
o
che
noi
m
corsivi,
ninuscoli,
per la ragion
i
nette
e
e pei
reg"dari,
INI! A LE
PALEOGRAFU.
DI
olo cancelleresco
denza
ha
comune
e
sem-
corsivo,la quale però
al
il primo
largii
dod
nome.
3Ìtà delle scritture nazionali nel
illa
Sc-
quale la maggior parte de' paleoolto la
le
•
ragioniaddotte
icchè
le earte
tvano
comodità,
sin d'ora
e
nel
precedente
ho
non
voluto
1, 2, 3, 4
iella francese
e
5, della lav. X,
scritture esibite
del secolo XIV
della
dalla
e
è
in alcune
e
rotondeggiante
e
molto
r
a
e
n
queglialtri.Nel secolo XV
del
dacché
la
sempre
a
angoloso,
ninuta, e
are
la
l'a
intare
sarebbe
un
si
non
vediamo
francese,ma
prima iu
dura
fare
un
piii
propria rotondità, la
sua
(tav.X,
non
e
acuta
meno
goticoper-
un
saggio tedesco
spagnuola
mza;
il
gotiche;ma
!
ra
non
il
piccoloe irregolare,
è acuto,
s
scrittura
tedesca,
anche
son
.
Se
costante.
e
ispettogenerale,ma
la
trat-
qualche saggio, da cui
vertire la differenza
icese
tral-
private dell'Archivio
spicca chiarissima
imeri
mi
attenzione, non
sua
e
e
più massiccia,
l'i maiuscoli
nom.
stata
4
e
hanno
5).
opera
saggiosolo.
ma
compiuta
L' antica divi-
]uesto paese produsse diversità
sen-
i
DELLE
di
"
m
PALEOORU'IA.
ABBREVIATURE.
risparmiaretempo
s
e
-1 agliantichi diversi modi
il ebbe
originela Brachi]
ivere abbreviato. Essa
cos
lifficollànella decifrazione
essere
ben
conosciuta; dat
jndersi familiari le innum
['alfabeto,se
sapessi)
non
lettere soppresse
in
furono
segniche
una
p:
alle le
specied' abbreviature
si
enti,cioè:
!vialure per
iviature per
''divo(
mezzo
consunte, intrecciate,
?e
Si chiama
a
di segt
mezzo
a
la
rappresentarlo intero.
diminufivo
sigillumj
endendovi
rono
H.
siglal'inizialed'
di
s
litterce.
adoperate per indicai
Henrkus,
W.
WiMm\
123
ONDA.
simili;
« per espri-
rfMS,e
e
.
varie
e
particelle;
per
scUicet. Quanto
avendo
le,e
quasisempre
fra le
vanno
da
mpagnate
}
in
caso
alle parche
parole
lettere che
ambiguità,
d'
asprimonoformule,
Esempio
ne.
:
invo-
A. D. Anno
[),G, jDw gratta, ec,
ula, vuol dire che
h di
:
pluraleo in
numero
BB.
Beati, CC.
aimus.
la pa-
Cariasi-
Qualche paleografo
:uta
tre
volte indica
:ine;
per
cui, se
D.
un
vale
;arsiDomini
tres. Rimane
avviso, che
una
u
plurale inde-
numero
!Sta
siglari-
regola le sigleAA.
che rappresentano,
ripsi,
Tale ripetizione
singolare.
1
parolauna
lettera iden-
ggior chiarezza vi si volle
irsi come
siglequellepaio
piiid'una
r,
AVG.
lettera
non
Esse
Augtistiis.
^"^m
e
DI
PALEOGRAFIA.
bbreviature
il punto
e
di
sospensione,
per
che
le accompagna
icante J'abbreviatura.
pensa
Il Fumala
diversamente
luposte; ma
ciò
con
e
chiama
fa che
non
ione delle
sigleche dà idonlica
ilo
poi si può appellare
meno
IPS.
vorrebbe
Episcopus,come
erchÈ rientra fra le
tal fine che
a
?
parolecon-
Io dimostra.
ce
li
semplicementerovesciate si-
! o
femmine.
Esempio:H- Marca,
Fcemina, d.
è molto
m
Filia.
usato
questo modo
s' incontra
nte nelle dato
qual-
sarebbe:
ilerpetrazionecome
,
mationis
Anno,
Se
ec.
ne
leg-
crizioni degU atti pubblici,
nelle
nelle bolle
ecolo;ma
pontificie,
specialsi hmitano
di persona.
Per
decifrare
non
gale, se l'interpelre
da eslese
venga
storiche,
cognizioni
vaghezzadi esaminare
spiegazione,
sigleadoperatedaglianti-
sogno
di
il
potranno dare le regoleo
tuto
0
in gene-
o
potrà consultare
io
"6k
Orsato,stampata nel 1672
MIHU"LE
DI
gevolea chi
le
?re
PALEOGRAFIA.
linguad' un
?e; onde
si possono
non
lectiacon
dìctus,
che
a
serve
a
conservano
confondere
a
Ucteria,
cagione della
dwninus
in tfa e all' abbreviatura
la
lonon
«.
era
Le
contrazioni
non
ivrebbe
,
è
parolasi
della
prima
più ardite si fé-
L' abpossibilealcun equivoco.
iì presbitero
n'è
lerto
1
deus, come
con
Fumagalli,* perchè la seconda
mai
le voci
{tav.XI, num.
distinguerle
tra scambiare
mpre
docu-
parole contratte alla loro integrità;
le lettere caratteristiche si
le
1
la
conosce
la
il pa-
esempio; ma
im
mai
Interpetrerà
altra
per
lettere caratteristiche di-
segnie
1,4).
arole declinabili
si mantenere
coniugabili
e
caratteristiche del nominativo
l'indicativo mutandone
del
la desinenza. Cosi
\ostro è abbreviala
in nr,
piegarsi
nostro;
heo vale
se
e
l'abbreviatura
habeo, herem
haberem, e via discorrendo {num. 1,1).
.bbreviate per
o
delle ultime lettere. Una
obliquaposta
le ed
tera, un
e
punto,
una
collocato in fine
idicare
Ma
?).
s^ni
ni
sospensionequelle parole
che
per Io
essa
e
linea orizzono
sopra
virgola o
in
traverso
qualche
rigadella parola,
è abbreviata
più servono
alle
di quelle contratte,e
cit.,pag. "Stl,
a
(tav.XI,
paroleso-
vi;si verifica
URTE
Etrità.Un
i modi
I,
num.
rdo
solo
segno
ne
prolungato
di abbreviature
in
è fa-
logicoe grammaticale
della
un
una
li,3).
lenzB
I
127
SECONDA.
parola sospesa;
più
e
let-
o una
particolare
segno
uisa d' esponente
ce
indica la
ne
II,4).
icie di
segni detti particolarisi
la diversa
loro
di essi siamo
per
dieci,secondo
lere
quelloche
er
sott' occhio il numero
10
delineati
che
1
con
figuradi
aa
vale
m
e
M,
), Unito
a
'"e
DD
È
adoperati.
ciascun segno
e
è
da
con-
lettere
certe
alla p
alle
si sovrappone
agb accennati,
sopra
il loro
le altre che arbitra-
essendo
non
fronte
a
stati
sono
III dèlia
ma
prende
sempre
co-
s' interpetra
jjre.
ne' documenti
latini che hanno
mai, credo, pri, non
ostante
Fumagalli (I,185) e gli esempi
'jenionicit,,
tav.
II);poiché invece
leggere prenceps,
E
quanto
Iche
cosa
a
si trova
come
pridie e priorisi deve
alle sviste
e
all'igno-
i,i quali poterono dimenticare
jdo d' abbreviare
o
A
la sillaba j)t-t.
MANUALE
PALEO
DI
OR
r asta della j" vale jjw, par
SO
Sopra alla
11 Gloria
(loc.cil.,
pag. 41
delle
i
forma
dì
e
esse
tanto
e
desinenze
\ secondo
isolala,quanto accomp^nata
che rammenta
er
parola è
che si
contralta
anche
i
di
significati
speciali
i diviene anche
in
la
u
in talicasi
un
nel
segno
lOieUiSf
e
generale
colta
si determina
non
col contesto.
ma
abbreviatura
un
la suppongo
lesso
inche
della sillaba prò,
da
aspettosingolare
ibbreviature
,
possa dira
avanti la h, di
che
sub, muUis,
trazione,il cui valore
'
sospesa
o
spiegano i molti significati
gliattribuisce. N6 credo
l, come
(2,h),ma
ur
generale,ossia in-
Gloria
,
di un
figura
Applicatoalla
ed ir.
a); alla a, er,ore
che la
IV, 2); con
la
,
volta fa l'ufficio di segno
avanti la
da
(1,e).
segno
olamente
raddop-
orizzontale,rappresenta
parallelo
un
(niim.Ili,2,
'
punti
secondo il
tironiane. Se è
note
itituiscele sillabe ar,
le
figurade' segni.
est, ed è,
parole significa
avanzo
un
quod, ec, perchènon
ha il valore di est. Collocato fra due
delle
ta
asta, qw
sua
II)vi aggiunge
tar.
alla diversa
fatto attenzione
e
la
generalidalle particolari,
linlo le abbreviature
la
e
(nura.Ili,
epor
traverso
a
q, que;
.ficati
dì qws, qua, quem,
e
API A.
offre
una
noD
che
sapere
prima
"
a
quale
debbasegni particolari
fatta col secondo
segno. É
per
figuradiversa,ma
somigliantissima
; e la
si trova
differenza
assevero
tal-
può de-
PARTE
rivare da
non
modificazione
decidere
osa
dalle note
che
si vede
THanselman
iscrizione
una
stessi
opinionesta
il fatto che
(tav.XI,
U
0
e
di
terzo
9
un
invece
talora in linea
sull'esatto
suoi
delle
che
composti,
per
i
o
esempi
modo,
se
non
dimostrino
che
e
ha
la
us
e
'
Eopp,
(ìwmsque
in
^
e
os
forme
con-
III^3).
d' accordo
pongano
nella
voce
post
la^
così
viata
abbre-
se
aggiungersi al
fu
mai
anche
lore
va-
quando
molti
quando
scritto
leggersipost
il
segno
risoluto il dubbio,
ovvero
e
posquam
conseguenza
non
in
come
mezzo
(tav.XI, num.
segno
abbreviato,
come
apostrofo
un
quel
a
col
l' interpetrano il Gloria
cit.,I,
pag.
224.
—
gno
see
il
Demonstraih
Hanselman
,
Romani
penetrarinl, tav. I, fig.2;
4 8 2.
op.
cit.,tav.
II.
—
Wattenbacb
,
Anleilung di.,
Carle aulogr.,
pag. 26.
Lupi.
di
della sola s, sopra
e
si nel
per
debba
che
d'
forma
determinare
terris Hohenloicis
Gloria,
molto
il valore
darle
per
di
'
op.
tav. XIV,fig.
specie,è
tironiane
di questo
perciò deve
abbreviativo,
Wattenbach.
mia
della
dell' abbreviatura
seconda
di ostìn certi casi. Sarà
si trovi il
jpo5
conforto
paleografisi
leggersipos
posmodum,
cura
assi-
antichissime
sono
pre,
parole,
dalle note
valore
debba
^
di
,
E desiderabile
e
alla p
che
segno,
fine,
e deriva
di lettere
gruppo
Ili,2, d).
num.
sta
gine
ori-
e solamente
Ili,2, e);*
il segno
quello apposto
abbia
pubblicata dal-
adoperate. A
quod,che appartiene alla
prò
quel
romana
quelle di^r
e
da' romani
a
da
o
primitiva.Il Eopp
abbreviatura
questa
se
(tav.XI, num.
che essa,
e
della forma
tironiane
in
129
SECONDA*
"
430
MANUALE
II. quarto
ur
alle
sempre
Il
da
anche
parola,
parole (tav. XI,
quinto, che
sarebbe
la
ha
tenersi
per
parole ha
un
tur, ed
s' interpetra
è
sovrapposto
III,4).
num
il valore
di s,
e
segno
abbreviativo,
forma
non
se
non
la
quando
anche
aspetto molto
un
2
8
(tav,XI,
diverso
Ili, 5).
num.
Il sesto
si
segno
dififerisce nella
ma
linea
nelle
parole
V altro
mentre
mai
la
Anch'
nel
principio,mezzo
regolarmente
sta
sillaba.
prima
dì quon
e
le sillabe
ai
Quanto
,-?»??
che
v'
cui
a
e
leggersi condam,
parola
di rado
abbreviata
scritta
cosi
Il settimo
modificato
in
una
la
segno
poi
Op. cit., pag.
Anleitung eli.,Carte
e
quondam.
voce
trovarne
pi,
esem-
il terzo
giudico che
*
la
,
trovandosi
segno,
non
parola intera.
specie di
*
co,
egli riporta si può
dapprima
punti, punto
*?
di
significati
fa il Wattenbach
come
consisteva
in due
42
per
plicati.
ap-
(tav. XI,
cum
la
è occorso
questo
con
i
a
tironiane.
note
com,
aggiunge
mi
non
aiuterà
caso
si troveranno
specialeper
sarebbe
primi due,
ogni
In
cun
con,
*
interpetrare prcecongnitio;
debba
in
tuisce
sosti-
non
e
sopra
quello di prcecognUio che
e
terzo,
fine di esse,
e
origine dalle
trae
Ili,6). Il Gloria
num.
col
collocazione, ponendosi sempre
esso
Rappresenta
confondere
potrebbe
la parola stessa,
distinguerli
cu
a
figura
la medesima
conservasse
nelle
somigliante
segno
in fine di
e,
PALEOGRAFIA.
DI
3. Esso
tav.
ha
e
pag.
27.
un
punto,
virgola e
diversi
II.
aulogr.,
in
mente
final-
signifi":ati
a
seconda
e
per
delle lettere, cui
anche
estensione
la h indica
Dopo
quanto
altre
con
que,
lettere,
sed, la quale, quando
est,
È posto
Colla
allorché
la 2
di et lo ha
colla
la
h,
parola
questo
è usato
uè,
taciuta.
è
tanto
con
XIV-XVI
in fine delle
sempre
g[ vale
fa eccezione
né
abbreviata
è
secoli
si leggerà set. Nei
unito.
va
Il valore
W5.
131
SECONDA.
PARTE
segno,
per
ed
m
parole (tav.XI,
mero
nu-
III, 7).
0
Il segno
ottavo
minuscola,
il cui
somigliante
rampino
parole; dacché
renuntiare
proprio
nome
gno
se-
un
specie. Esso
in
come
mezzo
alle voci
si limitano
inflessioni
loro
e
quali fa
nelle
,
fine
eccezioni
le
respondere
e
da
è attraversato
sì in
rum,
maiuscola
R
una
quello della seconda
a
vale costantemente
delle
figura d'
la
ha
e
qualche
a
V ufficio di segno
rale
gene-
(num. Ili, 8).
Qui ha
termine
fatta
pregevole
e
Germania
ed
dallo
la
Chassant,
d'Italia, mi
e
la
segni particolari
de'
quale,
da
trascurata
torto
a
classificazione
quanto
per
alcuni
di
paleografi
doversi
sembra
sia
modificare
accrescere.
Havvi
infatti
di questa
serie,
ha
spesso
il valore
un
la
re,
qualunque
'
Forse
solo fu la
la sillaba
figura somiglia
cui
più aspetto
di ra,
fu
questo
sua
prima
que
è
"l*un altro
segno.
ro,
di
linea
ed
er
sillaba
il
diviene
che
segno,
suo
r,
rappresentata
e
in
un
anche
punto
nono
u,
ed
generale
di
primitivo valore,
da
una
tremolante,
composta
figura ; poiché
il
nelle
che
questa
come
note
è
che
ha
stituisce
so-
con-
il punto
tironiane
compendio
"'^-
132
MANUALE
*
sonante.
Si sovrappone
Ili,9). La
num.
che
dal segno
lo Chassant
casi di
benché
qtiodvale
del
tironiane
di rado,
molto
delle
edicti
questo
parole e,
al
et, ed
sì pone
del
pari
anche,
carta
ima
la iniziale rappresentata
in linea
sempre
sesto, si adopera anche
esprimono
lingua latina hanno
nella
vale
il sesto
e
edicti,nella locuzione
voce
Esso
segno.
il terzo
e
jpaginam, ha
isolato,perchè ambedue
et) che
qmn
figureche
dalle
semplicemente. In
e
de' primi del secolo XII la
da
e
troppo diversa, quantunque sia in certi
dalle note
secundum
sormontata
settimo, perchè ha un'origine
al
assegna
segno
qtia.
tolto
poi Tho
Come
uguale significato.
proviene
secondo
di quam
acquista il valore
segno
forma
una
dal
parole (tav.XI,
di qtcod,e
significato
il segno
Il decimo
e
il
nono,
(9,a),senza
alle
sempre
accompagnata
q
le darebbe
PALEOGRAFIA.
DI
da
sillabe
{cum ed
sé stesse
gnifica
si-
un
(num. Ili,10).
volgarisi conservò
Ne' documenti
di
medesimo
concludere
colla
dal
sua
che
la
la
con
pare
darglisiil valore di
hanno
di
e
"
e
li
e
là
poterne
semplice
lettera.
le abbreviature
è quella di guardarsi
segni particolari
prof. Gloria
gliattribuisce
^
congiunzione espressa
poi nel decifrare
Regola generalissima
per
et invece
documento
un
scritta
predetto,mi
segno
che debba
quelle carte
anche
talora in
congiunzione,qua
la
rappresentata
in
s' incontra
siccome
Ma
e.
congiunzionelatina
la
fu mantenuta
come
questo segno,
nota
i medesimi
anch*
esso
questo segno
significati.
particolare,
134
MANUALE
ni.
Abbreviature
le vocali
e
e
ru
ro,
di na,
ir,
mezzo
uà
col
u
o,
or,
valore
poste.
sovrap-
quando
ui,
,
nendo
sovrappodi ra,
(tav. XI,
ur
uè
,
vocali
di
si facevano
nu,
no,
ài
e
i,
e,
er,
ni,
"^1,2)
(num.
a,
di ar,
ne,
per
abbreviature
Altre
—
PALEOGRAFIA.
DI
uo
VI, 1);
num.
erano
la g
sopra
la
sopra
ri,
re,
(num.
q
VI, 3).
Non
di rado
queste vocali,insieme
r,t)
(e, m,
abbreviative
sovrapposte,
di determinare
che
isolate
in
più
che,
finali
di
eccezione
invece
avere
di
un
e
sospese
alcune
tere
let-
interpetrarsi
regola generale, in
alla
di lettere
abbreviativo
solamente
medie
o
luogo delle
in
media,
lettera
una
indicante
vocale
una
in
abbreviate
parole
mancare
segno
sé
porta sopra
poche
alcune
serbano
iniziali,
lettere
che
fa
che
quanto
o
parole
altrimenti
potrebbero
poi
hanno
inodo
un
delle
(num. VI, 3).
modi
Vi
ufficio che
altro
togliere l'ambiguità in
di
e
fra le lettere
pone
hanno
non
desinenza
la
composti,
loro
lo Ghassant
che
colle altre lettere
la
fine
il
o
principio della parola (num. VII).
IV.
E
Lettere
MONOGRAMMI.
Un
—
incorporate
intrecciate,
congiunte,
altro
di
mezzo
scrittura, a risparmio più di spazio che
quello
o
di far servire
d' inserirne
a
due
piccole in
delle
di adattarne
delle
forma
asta
maiuscole
a
deWA
ciò
si
o
si
usi alcuni
delle
altre
di
maggiore
anche
loro
esempio
per
fu
mensione,
di-
negrintervalli
,
prestava. Per
adoperava
fra
di tempo,
tratti di lettere,
minuscole
d' intrecciarle
la
compendiare
quando
la
la
seconda
,
la verticale
dell'i/
PARTE
e
si componeva
due
XII; delle
sola
linea
una
di
abbreviature
di
XII,
1
num.
scambiata
E, VA
con
presenta la forma
di
di d.
leggersite invece
parolaSpondeo
dalla
privati
da
a
fine del secolo
molti tratti
Ma
siccome
di
d' ornamento
più
abbellivano
le
stesso
si scriveano
diplomie
diverse
Più
corsivo
d'altra
alle
prime
arduo
del
che la loro
bolle
grande
soluzione
regole teoriche,
compendio
oblunghe
lettere
papali),le
e
e
non
sono
e
le firme
dei
rattere
ca-
; e
ne
se
(al moda
in testa
ai
iniziali delle
de' notari.
nessi,
che
nel
frequentissimi;ma
svariato
il loro
può utilmente
giova meglio
perchè
aveano
degli atti solenni
periodo
così
comunissima
figura (tav. XII,
il deciframento
è
è
di
che
mezzo
affatto.
avvertirla
basta
documento
primo
parte
linee
più antiche
parti d'un
sparire anche
formula
chè
per-
cato
compli-
e
congiungimenti
altri
ed
5). Questi
nella
P
delle lettere in
una
sé
negli atti
arbitrario
qualunque
sotto
può
principiodel XIII,
da farli
quella età,
sia riconoscibile
che
al
T
di per
colla
8
sere
es-
alla V
alla
si trova
così
principiodi
ne' documenti
num.
X
glielementi
superfluie
è
della
vola
ta-
può
unita
congiunta
che
talora
nascondere
all'-4
unita
Difficile sarebbe
Spondemus,
o
fatta in modo
è
E
congiunzione
la
stessa anche
N, elsL
citata
nella
traversa
senza
siffatte
Ma
interpetrabili
;
esibite
la (7 quadra
dove
,
sinistra
a
mezzo
facilmente
quelle
vola
ta-
si formava
d
lettere.
le
tutte
sono
in
posto
1 della
num,
della
e
q
ambedue
per
togli alcune
mi
se
al
come
della
aste
il corpo
e
serviva
essa
figura
una
135
SECONDA.
la
numero,
sottoporsìa
pratica.
136
Ne'
indicate
i caratteri
ma
di
dispostiin guisa
sono
glielementi
risulta
di sovrani
in
questi nomi
può
è
Esaminiamo,
XII,
Nel
K, E, L
un^A
metà
sua
adoperava
vocali
fra
si
Se
lettera
una
monogramma
volta soltanto.
una
i
titoli
o
della
monogrammi
distinguono chiaramente
Una
0
la
mezzo,
superiore e
anche
per
rappresentata dalla
è
contiene
quale
s'inseriscano
sovraccennate
dopo diverse
altresì
nell'inferiore
F
una
U. Ora
le consonanti
almeno
remo,
riusci-
e
il
ricomporre
a
prove,
ste
que-
di Karolus.
nome
Nel
e
8.
e
in
si
nomi
suonano
anche
a
losanga posta
che
giacitura,
6.
num.
nella
che
un
done
ordinan-
e
opportuna
esempio,
monogramma
le lettere
formare
gruppo
ripetutapiù volte, nel
moM*
a
da
di salutazione.
rappresentata
essere
tav.
più parole
formule
o
questo
la loro
secondo
o
una
tutte
tempo
un
a
congiunzione, intrecciamento, ec,
Decomponendo
sol gruppo.
ne
si riscontrano
monogrammi
le maniere
PALEOGRAFIA.
DI
MANUALE
Friderieus
leggeremo
Dal
si levino
h
monogramma
fuori le lettere
Si
interpetrazione.
nella
LfT^E.
prenda,
occorre
metà
sua
della
destra:
Siccome
per
per
tenga lo
esempio
formare
alquanto più
è
I ed
E
osservi
poi che
una
figura e
che
F
una
le lettere
avremo
la J^
,
imperatar
B, L, A,
più
sono
consonanti
e
metodo,
stesso
Bamanorum
e, che
monogramma
dall'insieme
si
si
che
"
oscuro,
pUx
N
cile
fa-
mata
è for-
è nascosta
B, N, V,
vocali,si
ripeta quante
sillabe colle consonanti
au-
volte
trovate,
PARTE
€
risulteranno
ne
appunto la
ridotte
VALETE,
finale
bolle
salutazione
formule
indicata, e
nella
di
in
e
rado
si
può*
che
è
pontificie
*
XI.
del secolo
ristringono a
ripetutiper
sono
monogramma
sicché ben
delle
metà
scritte
così
i nomi
il
sotto
parole BENE
monogramma
a
Le
0
le
137
SECONDA.
quella
in
disteso
riga
principio del diploma,
la necessità
nascere
di studiarlo.
'
L'
di tutti
uso
fu sempre
V
VI
e
si
scarse
in
mano
si
simultaneo,
fino
medesima
Credo
utile
studioso,
scelto
quelle
perchè in
esse
*
Parlano
il Cbrist,il
tutti del
Baudis,
secolo
più
le formule
il
secolo
XII
parola,
una
colla
adoperano
regolarità,seguitando
le abbreviature
più
aiutare
nel
la
ardite.
pratica
7
num.
della
difficili abbreviature.
o
delle
e
il contesto,
o
e
XIV.
del secolo
sempre
per
caratteristiche
distesamente
fine del
distribuito
le
pag.
di
in cui
parole più brevi
Fumagalli, II,
vadano
si
XV,
finalmente,
delle
benché
minore
con
al secolo
fra
di lettere
'
ma
l' avere
alcune
coli
see
alla metà
fino
segni abbreviativi
fino
Ne'
esempio,
sopra
segni generali si fanno
per
tav. XII
Alla
s' ammassano
frequenza,
cosi
dello
i
non
,
viepiù crescendo
poi
esteso.
qualche
all' XI
aumentando.
mano
D'allora in
egualmente
appena
mantengono
moltiplicano e
vanno
De
ha
ne
se
né
d' abbreviature
modi
questi
del
Ho
particelle,
per
la
canza
man-
necessario
le-
432.
dei
Kóhler,
imperiali
monogrammi
V
Hosmann,
il Cosmann
e
e
regil
altri,
passato ; di quello pontificio scrisse l' Oelrich,
siglopontificaliBene
Valete,
Stetlini,4773.
i38
MANUALE
colle
game
di
Esistono
quelle
e
vaste
ne'
dubbi
del
casi
del
De
plomaticum
Vaines,
lakosky
nel
frangaises
métaUiques,
la
per
che
essere
1853,
Abbreviaturce
1'
tisitées
Mss.
les
les
les
et
volta
dei
delle
Ghas-
A.
latines
lapidaires
pubblicata
Io
cui
sono
et
Parigi
a
convìnto
sono
in
lingua
Hu-
da
Praga
di
inscriptiona
1862.
della
conoscenza
di-
àbréviatians
Chartes,
nel
a
moderna
più
des
dans
Lexicon
vocabulorum
stampate
opera
son
Ander-
documenti
sui
composto
carte.
dell*
il
citare
Dictionnaire
seconda
la
e
delle
Batteney,
possono
quali
alle
il decifratore
medioevali
intitolata:
sant
si
le
latine
abbreviature,
del
Walther
VIII-XVII,
scritture
d'
Baringio,
del
secoli
et
raccolte
ricorrere
Oltre
sogliono
discorso^
del
sussidio.
poco
può
partì
altre
PALEOGRAFIA.
DI
però
scritti
ì
,
documenti,
ad
da
sé
invano
la
sua
la
e
stesse
ogni
a
modo
fare
aspirerebbe
fatica.
pratica
sugli
e
ottenere
chi
che
originali
potranno
quel
spendesse
anzi
resultato,
in
cessarie
ne-
saranno
quelle
bastare
cui
forse
collezioni
PARTE
139
SECONDA.
CAPITOLO
DELLE
NOTE
quali si serbano
così, che
a
veri
Il
Kopp
*
forse
la ricevessero
poco
a
più
dai
greci
celere
e
accresciuti
poi
un
ponesse
*
insieme
discorsi
Paleographia critica, ec,
*
Op. cit, 1,37.
*
Plutarco
dice
quei
hberto
che
si formò
tura
scrit-
immaginare
*
que
Comun-
gli eruditi che
di
Cicerone,
pronunziati
e
nati
ordi-
raccogliere
per
in
Ennio
segni, che
1100
più conveniente
metodo
all'improvvisoi
fra
Nega
d'una
a
ai
i romani
che
segni nuovi.
o
ignota
che
invece
gli scrittori
ciò
per-
Ennio.
ad
Maurini,
greci
detta
il desiderio
comune
Tirone,
da
PP.
che
combinazioni
inventasse
innanzi
i
e
fu
non
afferma
e
spingeva
sia, è opinione
in
,
secondo
poco,
più semphci
dei
che
e
Tusavano
il parere
contro
Stenografia.
velocemente,
Tachigrafia,
romani, i quah
a
di scrivere
dotti
ri-
furono
e
gU egiziani,gU ebrei
che
dice
si deformarono
stesse
scomparsi
di
proprii sistemi
e
dagh ultimi
però,
lettere
affatto
parvero
V arte
conobbero
delle
innanzi,
n' ebbero
ve
lettere
più
o
una
ordinarii,altri
gli elementi
indicati, nei
sopra
costantemente
scrittein caratteri
in cui
TIRONIANE.
d* abbreviatura
i modi
Oltre
V.
8
1, 48.
fu raccolta
;
pubblico," i
così V orazione
di Cicerone
hanujVLe
lamenti
e
oro
che
ioni
ne
paleografia.
le interlocuzioni
di note
ne
si
tironiane
dettero
e
ufficio
aveano
ne'
indo, nel secolo
?avano
tironiane
noie
moli
Qano
accomodate
a
r asta
F"
nessi. Cosi,
nelle note
iseguenza
destra
l'aspetto
ma
lettera diversa.
di
3,
per
lungo epigramma
Puer
cìl.,pag.
T.
tt-iS,
il
e
comincia
ìivfiruni
SoIkts
», pag.
che
rninister
figura di
di
(/) per appoggiarne
e
formare
la lettera
cosi
talora
era
unirla
congiurali d[ Catilina. Ausonio
riporta anche
alla
seguito mutilata
oc;
un
la
tironiano,
linea verticale
della
manca
de' suoi semicerchi
Lo
in
sillaba
ino
i
perciò
pitifa-
esempio,
una) al tei^o della C
esprimente la
ira
veniva
toglierlel'asta
sinistra (a dirne
renderne
mo'd'
a
ridotta
e
capovolta (A),
col
e scemate
posizioni
prima, nell'alfabeto
orizzontale
ma
lettere dell' alfabeto, le
in dilTerenti
privata da
A
.era
segni arbi-
in
convenzionale,
di certi tratti per
mano
pilipronti i
ì nn
valore
un
loro fondamentonelle
ili sono
tro
Cipriano
cristiane,
con
cose
consistono
non
rì, cui sia stalo dato
:
il numero,
nostra, San
alle
ad-
spesso.
Le
ivo
a
notavi
ecclesiastici che le adovantaggio dei dignitari
Ito
1
quello di
cresciuto
III dell' èra
iggiuDsei segni più acconci
e
il
di scriTerli. Successive
grandemente
aveano
giudizi,presero
ba
a
ha
ed
la
B,
in
diminuita
qualche altro
consacrato
a
qusle
;
prapelum
advola
,
eie.
Deangelis, Sopra
un
CoUce
lo cita il CarpenUer, AlphaMum
cartaOB,
tironia-
DI
MANUALE
taluno tì s' affaticò
e
vò materia
scrivere
grossivolumi. Certamente
dei PP. Maurini, l'alfabeto tironiano del
e
',
più di tuttila critica del Kopp
)nobbe
dimostrò
e
i
Stenografìada
me
nel
profitto
che
cosi accessìbile
estenderne
Parigi,In
a
ì\ meglio che si vuol
'
che
rimil in
da chi
dio
originee
evo
e
rre
un
dappoi modificato
guisa meglio atto ad
una
che
nuova
;coIla conosciuta
con
sotto il nome
di
si possa
le
figuree
nel
poi,
come
segni
comren-
consultato, fi
esser
questo metodo
edizione i
e
di ordinarli in
modo
nuovo
aver
in
XVU
accresciuto
lessico tironiano secondo
liste vorrebbe
in
un
ed
di suddivider queste, si che
:Io in tal
:o
secolo
qual fosse l'alfabeto primitivoe
stabilisce
ilteplici,
ssi
dopo
neil' antichità
esse
gh studi fattividal
e
mostrato
lisse
di
1' uso
ama
e
ve-
pagine
applì-
molte
?sialla in terpe trazione di queste note:
icato r
ancora
Memoria
non
conoscere
e
della celebre
sua
una
aaquest'
la notizia
molto
decifrare i monumenti
alla luce nel 1852
:a
Carpen-
primo ne
,
rimangono.Giulio Tardif,giàalunno
loia delle Carte
stu-
ma
l'originaria
composizione;
ha potuto rendere
;suD0
tì
e
vantaggiola raccolta del Grutero, lo
recato
1
a
lungamente dattorno
si dispones-
segni che
sono
nella
di Notte Tironis
oc
È stampala fra t Uémoirei préienlé»
i
aavanU
par divwi
•Mdémiedes
III. Ne
el belles-lellres.
ft^sèrie, tome
inscriplions
L. Delisle m Bibliolh. de lÉcole-des Chirles, III,
un
cenno
'
dovuto
questo salo abbiamo
atSdarcI,ddh
)«£. tOSeseg;aa
inda potuto, nonustanle
accurate
ricerche,aver EOU'i"Cctiio
il volume
dei
Mémoires,
aè un
esemplare
a
parte.
PARTE
143
SECONDA.
Senecce,dalla quale potremmo
maggior parte
delle
Facciamo
l'animo
a
fatiche
altrui
più
Tardif
n
*
distribuiti in
Per
di
dieci
renderlo
a
Parigi, di Monaco,
lo studio
S40
segni
risponde
la
classi, secondo
e
dato
un
figura
la
co-
dare
per
,
che
lano
di Mi-
de' documenti
circa
lettera
quale
a
manca
iscoprire quello
per
riconosciuto
ha
di trovare
mezzo
codici
*
note.
profittandodelle
e
quanto
valersene
a
queste
della
pazientieruditi volgano
,
di Roma.
e
*
e
in
particolare
aggiungano
in
è nascosto
alcuni
studio
questo
difficile
men
abbreviature
voti che
la chiave
ricavar
lì ha
segno,
dei
il
tratti che
li
cioè:
compongono,
i. Tratto
verticale,
orizzontale
,
da
discendente
destra
sinistra
da
ascendente
sinistra,
a
destra
a
,
discendente
da
sinistra
a
destra
,
formato
a
In
tratti iniziali ;
di
ogni
tratto. Per
semicerchio
coir
apertura
id.
coir
apertura
ìd.
coir
apertura
in alto,
id.
coir
apertura
in basso.
divisione
prima
questa
cerchio,
a
classe
la
sinistra
,
sulla
,
prima
,
destra,
solamente
considerati
sono
fondate
principale
esempio
a
poi suddivisioni
hanno
vi
ma
a
del
classe
più
o
meno
figura del
tratto
i
rose
nume-
secondo
verticale
la
re-
partisce così:
4. Tratto
8. Due
verticale
tratti
semplice
verticali
,
paralleli
,
3. Tratto
verticale
4. Tratto
seguito
da
seguito
da
verticale
sinistra
a
,
Lo
•
W.
metodo
stesso
L*
altro
,
un
del Ritschl
ha
uno
inserito
o
tiene
nel
più studi
altro
da
discendente
stra
de-
ec.
per
le altre classi.
egregio prof. Comparelti
Schmitz
orizzontale
mi
Rheinisches
zu
den
avvertiva
Museum
Tironischen
che
il
signor
far Philologie
Noten;
un
altro
'?•
ira**-'-
•
?
Lii'
144
^.-
delle
noscenza
minore
sarebbe
note
di
certo
assai
vantaggio
prati-
alla
che
scienza
alla
più
gioverebbe
e
PALEOGRAFIA.
DI
MANUALE
i^-
dacché
pochi
solamente
dal
'
ca,
e
dell'
XI;
l'intero,
erroneo
atto
o
il
il
Kopp,
in
fondo
ma
hanno
ad
esso
titolo
in
honorem
Tironiana
Pio,
1
1
Il
ma
Noi
desiderio
un
*
fra
è
Carpentier
le
ha
tratte
tergo
dimostra
e
ristretto
un
formule
alcune
l'
del-
zioni
recogni-
e
ci
riporta
da
un
e
trascrive
codice
chi
con
paleografi
molti
(Op.
4864-67,
Lipsi»,
collecta.
congratuliamo
di
Bomunnum
phihlogorwn
Symhola
i
RitscheHi
Friderici
529-553.
a
192)
per
*
cancelleresche.
col
(I,
modo
quel
a
Fumagalli
cominciare
al
Vili
scritti
tironiane,
note
con
secolo
sono
non
crede
come
hanno
del
cadere
questi
e
si
diplomi
passati
5i
dà
si
carte
cit., pag.
e
gine
pa-
d' appagare
cura
presenti.
di
xij
Lodovico
e
46-87).
il
«V*;.t
PARTE
CAPITOLO
Ai
benché
€ssi,
alla
fine
con
tironianefossero
e
forse
affatto
metodo
d'
la conoscenza;
né per
gran
tempo
rimase
ne
è
ma
potendosi,come
uso
che
certo
il
Il segreto è stato
necessaria
antiche
furono
non
rivolti
a
di
un
bisogno
i nascosti
svelati
manifestare. Nelle
faccende
storia narra
cattivo
Lupi.
se
lora
tempi, ta-
la
un'impresa.
si chiamavano
a
di gran
che fu
che
Le
nel
meno,
culte,
oc-
modi
per
chi si volevano
guerresche poi la
diversi avvenimenti
dizione
con-
pensierifossero
non
corrispondgazeera
secondo
effetto,
segreta
suggerironosempre
amorose
qualsiasiaccidente
0
di tutti i
e
non
,
pubbliche scuole.
esito in
al buon
impedireche
delle
pochi
ordinate
istituzione,"
spesso
una
scienze che si volevano
le relazioni
ufficio,
a
Kopp, chiamare
avvolte, quale più quale
religioni
le
mistero,
1'
naodo
ristretta
un'arte che s' insegnavaforse nelle
il fondamento
che le note
adoperate a quest'intento
nota
pur
generi di scrittura segreta,
poterono farne in qualche
quando decadute
collegano
diverso, alla
alcuni credettero
de'
uno
sì
sostituendosi
Griptografia,
scritturaordinaria. Anzi
e
SEGRETE.
segni brachigrafici
già discorsi
che servirono
quelli
'
VI.
CIFRE
DELLE
145
SECONDA.
tezza
segre-
momento
,
e
la
sortirono buono
o
possibile
no
10
man-
MAH
VALE
DI
ivvisieludendo
ionando
ienza
fna
nemica. Dapprìfaa
vigilanza
che s'andarono
semplici,
poi
per valersi di
dimostrava
]ualchevolta
i
che
slimato barriera
"
di belva
il
un
o
àa di
portando
un
pomo
assediali che
soccorso
irdo cbe
per
domandarono
d'
mezzo
tura; onde
te cautele
se
i,le lettere cadevano
spesso
in
e
e
sono
mano
n
j
mezzo
alle
rife-
quanto
fossero pervenute al
si pensò di renciò si fece in
esem-
un' altra linea, inserendone
parole, e finalmente
delle lettere stesse,
funiviaHterarum
rac-
degliavversarli
e
lolleplici
diverse,trasponendo, per
a
o
gli artitìziterano
la stessa scrittura,e
^splicabile
una
,
altrivolatili,
ai mittenti tanto danno,
vantaggiose
legata
carta
s'ha modificazione
alino. Per evitare questo male
lettere da
iente'
sco-
ebbero
o
una
colombi, rondini
Porta,'
non
il
la
torta. Fu-
una
in tutti questie in altri modi, che
stato
gli
lettera den-
una
in
o
jiovan Battista
•?
dirittura
a
poi veniva scagliatolontano
lata al collo di
icevano
sotto
simulando
mare
passasse
di
lamine
nuoto
a
un
quellodi semplice passeggiero
sotto
?TÌsi nascosti in
ncora
In antico
alle schiere ostilisotto il men-
mezzo
lepre,o
via che
attraversasse
messo
bel tratto di
"etlo di cacciatore
i
primi disadatti.
con
insuperabile,
marina,
in
1
più studiali via
legateal braccio, o facesse
lei nemico
1
RAFIA..
la
assai
mezzi
ono
PALEOO
o
sostituendo
mutando
a
quelle
notis,vulgo de ii;'erjt.
Neapoll,ÌS6Ì.
147
ECONDA.
Fra
;.
ì
primi inventori
ita Enea
Tatico. Giulio Ce-
segrete, dando
:
ì,
di"
alla d
il
Augusto adoperò per
ec.
il di
seguito.Nel
rtale
d'
medio
'
evo
in GerInghilterra
»lle vocali A,
U
E, 1, 0,
sposticosi •?'.,:,?,'.'.,'.'.,
': RSVS
si
B;;N.F:C..
ifaHi.
rò
si fece
ne
dal cominciare
sì
ancora
frequente
uso
proHttò su-
détte
le tornava
di
se-
viepiii
resero
diplomaziane
'gliodire,
del
vita
essa
Le
opportuno.
i dei secoli XV-XVIil
na-
sploratitesori di storia poin
ano
segni arbitrari!
intore, il
il
a
insieme i segni ognuno
mandalo
l' opera
grelidella
Siro
mano
Tolgar
toscano
di Pietro
IradoUa.
e
gliene
manda
al
al
significato
certa
e
...
che
filosofo indiano
aveva
?
Ma
per
suo
Ota
di indica
Idioma
va-
1 se-
sopra
perchè
da
confì-
nella
populo revelare,? egli l'uvea
la cbiave.
essere
nel mettere
norma
tenesse,'e
gijdeo
elle il Cozzali
booDo II sacri misleril
in cifra
la
quale
se-
in n^.-
è
non
sci itla
questa eì rileva
una
148
?
MANUALE
DI
PALEOGRAFIA.
rielà de' sistemi fosse almeno
certe
cose
con
un'altra. Nei
classe di
una
segnipjutt
carte^idegliambasciati
distribuzione dì ieltere
cerfa
costume
e
di
segni che d
avea
qua!
sistema, bencliè individuale,pure
Il Cozzali intatti nel comporre
fondamento.
l'airubelo
la
ordinai ìe io lie
patii:
Kella prima pose le cin'juevocali, nella i
nielleudo
mule, nella terza le sette seoilvocali,
la
e
J e V eonsonanli. Ogni classe di lettere rapi
(reltanle classi di segni, cioè:
Come
lima
delle
vede, i segni primi son (olii dal
attraversata
essere
quali dovrebbe
eI
iineella orizzontale,i secondi
cirie maiuscole
cedimenlo
romane,
dalle cifre arablc
salvo la cifra arabica
tiene per
altri
meglio ragionalo è
nella
8
segni.Ma dove il ni
punlazione, che et
Epifga cosi:
Et li punii sono
?
il quale denoia
rami
le
non
esser
:
virgula
—
.
iinila la sent
la lega insieme, et simile etiam fa la virgu
palliinsieme.
vide
anchura
questi,cioè
Et per
la clausula ; et nel
punto fermo
Dne
questo
1
che
me
pon
questo
(Arch. pisano.Spedati,Opera deUa i
doiumenli. filzadi num.
1t"05).
felto,
•
ec.
150
MANUALE
DI
PALEOGRAFIA.
divinazioni si deslinò la P
E
esamitiiamo
se
altre
sempliceper
e
cifre,troveremo
ossia più arbilrio ne' segni,ti
regolarità,
giuntisegnispeciali
per
due, tre, quattro e
particelle,
certe
sola lettera
a
una
gni applicati
vocali che
ricorrono
più
valore si vedono
nessun
esprimevano qualche
le
le consonanti
spesso;
0
speci
altri
lettere
cosa,
c"
m
bizzarri
popoli(come tempesta per Sa
di
per Venezia,/ti
per Pielrasanta,mundua
tini,infantesper
pisani,fiageUum per f
distribuzione
certa
una
anc
intramezzati
nomi
parolepiù frequenti,
città
e
ri
de'segni e de
riconoscere. Lo
classi si potrà sempre
eh
dell
più facile a' segretari!
parte rendeva
durle in caratteri
ordinarli,
poneva
a
per
tra tutto il segretodella corrispondenza;
]
lettera cifi'atacadeva
sciva
con
nuto.
Narra
sola
rendeva
mano
il Do
'
Vigenere d' aver
mettersi
a
vedi
decifrare d
e si
spagnuolo,tedesco eitaliano,
giorno e
una
al nemi
e pazienzaa legge
intelligenza
ilgeneraleBaiardo
celtiin
in
notte
per
tre settimane
parola;ma
questa
era
prime
la bre
agevole e lesta la spiegazione
cifra.
Lo slesso
?
Trnìié det
costume
Chiffrei,MI
ria,"5iG, |sg. 31-33.
si tiene
press'
iKrètei matiièrt!
1
Dum.
e
2 della ta
segni consistenti ir
in
ligurepurameni
ilfabeto ordinario,si
irticelle,
per
certi
i
fiorentini,
e
poi u
oghi,persope,
tisuoni
cose
Bram
:
fui il capitai
papa,
iero de' Medici,
di Pisa,
i
gin cavai!
cioè
nostre,
lezia.
gel
di Francia,
il il re
cose
I
per
È utile
delle cifre
"
avver
ai
non
uali si riseonlravan(
ordinaria;e perciò
meraTiglìal' omis
[
GiìSa
Pietro
e
BargoD"
pisana DeiraniioUSS,
I
^
..
.
determinati;ma
erana
idei della Criplogralla
di quel tempo.
èuDfar-simile cavato
fu Inoliachiave
stala
con
E3T.
ab.
cnaocalo
avoa
posta al
paziente fatica
Pietro
trovato
senza
una
delle
parecchi
1300
perduto
chiavi
anno
il qua!
lettere,
colleiionei
anni
cavale
tilze di lettere,delle
soccorso
il Saltini io
guagllo
veruno.
Jrcft. slor,
1873,
da
ba
S della
nurti.
Un'ampia
num.1.
di
H
dRilB
ìdì
messa
Gabbrielli, ufTLcialc nell'Archivio
ai vìvi nel
quasi3000
poste
da
Delle leti
si ritrovano
.
MgDie i modi che Della chiave
11
Ti
quale già
131 1 Bcrittori div
quali chiavi iOO
Di questo lavoro
3, XIV,
iiol.,
ne
avi
ci di
473
pag,'
U"NCALE
che
segno
e
lo
PALEOGRAFIA.
DI
scambio
di
trattenerci dal determiDare
Ilri segni ci diano
Per rendere
il
parola,di
una
chiarezza
con
cui
glielementi.
'
più difficilela decifrazione,
sempre
nel secolo XVI
fenlarono
coli'altro,né
udo
nuovi
seguenti
e
trattali
e si scrissero speciali
sottili,
modi
mentre
,
air incontro
re
si ebbe
i di
fra i
novera
si opposero
quest'arte,
b'aupte
e
pub-
la
menu-
Cn/ptograpkiadenudata di Davide Ai-
il segreto delle
rirlodura anche
fra i tentativi d'as-
corrispondenzee quellidi
a'tempi nostri,in cui la Cripto-
è stata condotta
Arch.
più celebri
l'arte decifratoria del
Corrado. E questo contrasto
are
a
indagare
E alle opere cilate del Porla
questisegreti.
De Vigenere,all'alfabeto criptografìeo
del car-
che si
'e Richelieu,
j
di
cura
alla
*
perfezione.
pisano.Lttlere agliAniiam,l,t50.
più recenti su questo argomento sodo, per
opere
Dèa
mia notizia,
quelladei Klliber,CrypiopropSia, 1809,
ladel Jacob, ^a Cryiflographìr.ouCarld'icrireenchiffrU185S, in Biblìograpiiie,
pag. Xl2-iSt.
Le
.
PAUTE
SECONDA.
CAPITOLO
i
SEONI
DEI
si
me
VIL
DI
COREEZIONE.
voglionodistingueredue
[uellodi separare
abbiamo
esempi
e
Ialine ed anche
0
secoli
e
quellodì distinguere le
Aristofane
Costui
Cristo, è dal
della seconda
che
determinò
compiuto, che il punto
grande
,
e
virgolao
dai
resero
Icuni
due
greci
scrittori
Però
né
ì
in
e
la
ma
che
non
col
puntazione,
dimostrano
come
segni,né
puntazione fu
una
colla vjr-
l'uso
di essi
e invece rimangono
generale;,
he la
con
mezzo
oggi facciamo
punti e
ma-
il punto
il punto ìn basso
distinzioni che
3
bizan-
grammatico
che
parola significasse
'una
isa
nostra,
dell'era
sciuto inventore
.
nelle
greche
in alcune
lue secoli avanti Gesù
-e.
parola del-
antichissimi
mezzo
tenore, fu
7S0.
una
usi
non
me-
solamente
n
s'interpose
DI
PiLEOORAFIA.
fra le parole;
eruno
neir affermare
si tenne
j non
molti
e
sono
paleografi
che fino al secolo Vili ed
alcuna
regola
la
per
punteg-
iei manoscritti. E basti l'avere accennato
ilnostro
ufficio ne
richiama
an-
ciò,
alle carte,
queste il difetto di puntazionefn più grande
l'uso
iodici,e
a
difficileche
lembri
e
il
avessero
posterioree più
pensieroa
dislin-
d' un periodocoloro che
gl'incisi
la
0
nemmeno
"
le separavano
e
fu assai
ne
dì separi\re
cura
raramente
e
talora in due
dividevano
non
spaàile
con
ragione;
senza
parti una
parola
quelleaccoppiavanoad altra,da cui avrebbe
E questa irregolarità
non
disgiunta.
indare
i
nelle carte
solamente
dei
si
secoli V-VIU,
,
anche
ne' manoscritti
?i fino
a
1-H;
num.
per
tutto
era
comune,
il secolo XI
VII, num.
tav.
esempio,si vede
parte del XII
e
2). In
scritto
frequentissime
oportet deniquesinghidis;in altra dei 9 di-
988* si legge vi
'viene di
per uj'smsmm:
smum
frequente anche
lUcbi,incontrandosi
uelle è soppressa.
,
carta
una
siméfrsquentis
i, o portet deniqueainghidis
per
,
nelle
ma
due
nei
dove,
manoscritti
consonanti
eguali,
Nel secolo XE ed in alcune
di parole,si
che errati collegamenti
XII, piìi
cattive
come:
separazioni,
e come
',virgareis,
si
sii
vis,vir garets
può vedere al
num.
11
VH, nelle parole
2 della tav.
Henricua.
ed
Gumtihìa
n,
negli atti medioevali, per
te
scrittori
e
per
quelloho
lenti
poin
pisani,consistevano
punti dispostiin
tre
diverse
virgola capovolto un
punto
,
simile
tro
segno
"la e
punto (tav.XIK,
a
7, in
un
le cui figuresono
lali,
scrittura continuata
»azioni
delle
dal
le
e
si scorge
se-
erro-
'
parole. Però
ilarità;
poichéanche
lon
;
svaria-
fino
privati
in at^
)
3)
num.
in molti
di
segno
punta-
Dio XI, in cui ilpunto si trova
polare di virgola,si
irato
D
spropositoe
a
XII si
nti ed
la
usava
come
anche
come
di
ora
rado,
dove
sarebbe
itesso
si metteva
I
segno
8, pBg.S23,
e
spessis-
ora
slato
oppor-
dov'era
e
punto,
di
?
virgola
adoperato insieme
l'unico
in altri
ilnostro
15).Ne' secoli XllI
.à nell'uso del
in
vede
su-
XIV
e
con
si
men-
altri
puntazione
Fumagalli,!, 15S.
MANUALE
DI
PALEOGRAFIA.
in
?variaLo. Seguitanoperò anche
seguitanoan-
come
interpunzione,
i senza
(lav.Vn,
ol punto
:condo le
12, 16),quando già se
nura.
piùo
ma
frequente,
meno
da
riportaun esempio, ed
IX;
odierno. Quando
:ano
uto
una
del
carte
se-
ho veduti In
ne
valore vario
e
dispostiorizzontal-
son
spazio da
che nello
scriversi
io
con
sempre
ma
partico-
il
d'interpunzione
segno
I, 155) li ha trovati nelle
scolo
s'usa
come
generale e anche
segno
viatura. Come
;
spesso
regole.
verticalmente
unti,disposti
no
questi
essi
occupato
parola e generalmente
oprio,
nti collocati
del secolo
d
angolo
Dcumenti
comparisconoin
triangolo
a
XIV
ottuso
col valore di due
incontrato
ho
punti,
qualche
delta line del secolo stesso, ove
ridere la parte narrativa dalla sostanza
virgola
capovoltom'
e
arte del secolo XII
ma
«se
e
non
e
è avvenuto
del XIII
affermerei che
(tav.VII,
anche
adoperato.Esso sembra
di Iro-
avere
in altri
l'uffi-
e più spesso
virgolae dì virgola,
pare
ividere certe
,
partidi un documento, come
3, r indicazione dell'era nella
data,l'anno,
itraenli,
per farle risaltare piùfacilmente
1 lettore,o
a
separare
le formule
iniziali
VALE
MAN
XIV
PALEOOtUFIA.
DI
si maDtiene
in altri ha l'ufficiodi due
dovere, mentre
ì a
ecolo appresso
si vede
non
valore ordi-
il suo
è costante
qualclievolta
in alcuni atti
ma
scarsa,
mai
adoperata,
del
gola e punto si ha in documenti
sata
punto
come
tato tutte
ninuzie
e
o
due
punti,
che possono
questo particolarità
perciò in
rtune, perchè
compendio tanto
un
mi
non
sarebbe
ingerein poche parole la
1
cosi
si
materia.
comprende
lODumenti
separazioni.Forse
conclusioni
a
lasceremo
specialmentese
1'originedella
di
a
la
atta
ro
e
anche
nei
punteggiaturade' codici
è
iiestiultimi si
sono
kssai dalle carte
non
si daranno
non
terremo
;'incontrano
mento.
e
esaminali
e
adope-
una
distinzione
sostanza
che
i docu-
alla rinfusa
alle bolle,che di(-
private.Eppure io
mai
di-
quelladelle
meglio che
e
lare a' diplomi sovrani
le
una
S'è detto in
cronologica.
junteggiaronoprima
cercare
si
diplomi.Poiché
da' paleografi,
ma
gene-
puntazionemo-
che contemporaneamente
[uella
dici
valore
qual concetto
veramente
ilteriore può condurci
pos-
Impe-
grande varietà di figurecon
ootari nel fare queste
'e,
stato
de' segni d'inter-
nell'uso
»pta irregolarità
n
se-
soo
nche
regoleesalte in Pa-
conto
in tutte le
di queste diffe-
partiestrinseche
ARTE
159
6BC0KD".
ho
potuto
in confronto
gola,
dal
che
pensando
vero
quelli
adoperalia
le pause,
ma
la
alto, come
del
dell'atto
medesimo
che
anche
in
frequenteche
cioè
che
Senza
di ciò
si faccia
atto
ora
ora
manchino
la
abuso
ed
ticolarità
par-
dal
lettore.
uno
stesso
in
6),
num.
(tav. VII
bene
piii
è
eerte
ma
segni (tav. VII,
di
ornate.
porterebbe,
non
come
starebbero
dove
nella
puntazione
avvertire
si intenderebbe
non
le
iniziali dalla
grandi
piccolepause,
doversi
parvero
soltanto
dalle clausole, nel tempo
regola odierna
le
notare
traenti,
con-
contrattata,
cosa
le formule
quelle carte, dove
la slessa
dei
efTelto si delinearono
allo stesso
si vollero
non
parti d'un
talvolta distinsero
questa
e
la
care
ad indisegnare
a
in rilievo le
scrittura ìniziaU straordinariamente
Ed
e
sempre
non
contratto,
grandi parti, dividendo
sostanza
le cifre numeriche
porre
simili; che
e
lontano
invocazione, la data, i nomi
la natura
il prezzo
a
si richiede
molto
credo
seb-
me,
segni di punlazione, salvo
i
servirono
spesso
di ciò che
mi
non
separare
le abbreTÌalure,
da
osserrare
mero
nu,
15).
Non
selle
di rado
iscrizioni,
per
(!iò avviene
data
num.
; tanto
parole,
nelle carte
usarono
che
nella
e
le
invocazione
più nella
prima
questa sola talvolta ha
il resto
mentre
punti
semplicemente
dividere
9),
i
come
,
segnatamente
(tav.VII,
'seconda
le
sì
del
documento
parole.
e
che
i
nella
nella
punti fra
fatto
af-
manca
'
di
n
qualunque
segno
di
segno.
puntazione
che
chiudeva
un
atto
e
la
MANUALE
notarile
DI
più vario
era
SUI,
av.
PALEOGRAFIA,
piùcomplicatode-
e
4). Nei
num.
secoli
pitiantichi
trattidi penna
che spesso si riarbitrari!,
?uppi,
quante
delvolte lo permette lo spaj.io
bianco. Al secolo X!I si
rimasto
lea
deglialtri,componendosi,per
alla forma
puntiorizzontali 0
lidue
i
di
virgola,
una
a
punto
ulti da
e
di tre
triangolo
a
ia
figurasimile al no-
una
di due punti
virgolacapovolto,
di
virgola,
una
destra
iliquaa
acco-
o
punto
un
con
con
una
orizzontale di
una
altri segniconsìmili.
)mi
le bolle debbono
e
anche
in questo
dalle carte
separatamente
nate
es-
ordinarie,
naggiore perizia dei cancellieri imperiali
siici e la
che si poneva
maggior cura
di simili documenti
ae
,
lellade'codici la loro
fino
na
a
si ha
della
solamente
benché
in fine d'una
iture, e il punto si trova
segno
esiste appena,
.gno
e
sempre,
frase
o
dopo
dopo le cifre nu-
abbreviativo. In altri la pun'
e
scarsa
di altri sovrani
ecolo IX.
,
non
prima linea, in quelledella data,
izione del re,
come
i diplomisono
separazionedi parole,
senza
,
e
lon-
meno
puntazione,
Carlomagno anche
leggialurae
sta
fecero
nella
è pure
vissuti nella
Dopo questo tempo
lesioni cit.,pag. 438.
in
si fa
a.
quelli
prima
grado
PARTE
grado più frequente;
a
nelle
come
bolle,di
161
SECONDA.
i
ma
rado
punti,
posti secondo
son
in
d'Aristofane, e piuttosto stanno
qualunque
vi sta bene.
pausa
ed
secolo
XII
Nel
oblique,talora
avvertibili
regolaritàl'ufficio
parola
una
in
di averle
ma
non
usate
sono
indicate
sono
Nel
due
segni,
dividere le
più
che
consimile.
la
chiusa
a
dalla
t
scambi
a
accanto
'
nelle
u
evo
carte
da
e
la
(tav,VI,
num.
doppia
fu
Lupi.
bolle
e
dei
asta
più comune
quella
cit.,pag.
a
della
mi
diplolonna
co-
a
2).
di
più
non
semplicemente
ma
la scrittura
del
dicati,
in-
quellisopra
con
secolo
punto per
un
ad altre lettere di aste
IslUusioni
virgola capovolto.
e
si confondesse
la distinzione
del medio
le pause,
sormontata
colla
Ma
Cosi
ferma
af-
poi
pause
posti,si adoperarono
o
*
Fumagalli
virgola e dispostiin
una
materialmente
lettera
parte scritta
quattro punti
piuttostoalcuni
parole
chiara
una
punto
da
molta
con
od uniscono
maggiori
Le
anche
e
diversamente
ma
render
tre
o
o
fanno
Il
fine delle
nella
non
diplomi del secolo Vili,
(tav.Vili, num.
diverse
Altri
in
un
accompagnati
maniere
a
da
principioe
0
che
virgola moderna
dovere.
spesso
si hanno
la pausa
care
indi-
appariscono quelle lineette
anche
a
regola
qua,ndo
linea susseguente.
vedute
la
per
in fine di linea colla
troncata
principiodella
anche
diplomi
mezzo
appena,
della
ne'
così
e
altra
XI
a
dire
impema
di for-
troviamo
distinguerla
aperta, perchè
si
non
13).
anche
nel declinare
i, la quale, quando
era
brevi,poteva facilmente
459.
11
162
DI
MANUALE
credersi
parte di
una
loro
delle
una
lineetta
obliqua
esser
guisa
sovrapposto alla
segno
colla
fino
dal
in
del
990
d*
sovrani
*
Europa,
semplice poi
Forse
fece
ne
Nelle
rari
trovo
ne
XI-XIV.
in alcuni
e
private
carte
di ricavare
dall'esame
comparisce
e
solamente
iniziali
ad
u,m,nQ
XIII
parte di
come
distinguere quale
0
im,
ni
onde
i;
si trova
talora
mentre
incertezza
accorcia
*
divenire
si vede
Fumagalli,
XII.
e
Vedi
lo
I,
un
anche
tav.
mi
per
m
fisso, e
costume
dubbia,
non
sta
Que-
nascere.
anche
nel
acuto
colo
se-
si
stesso
uno
adoperato promiscuamente
Il Gloria
SchdDemann
veramente
in,
punto, che in
tribuirsi
at-
si potrebbe
male
l'accento
quale
tri
al-
altrimenti
fosse
potrebbe
vero
anche
461.
v'ha
Xll,
alle lettere
ovvero
aste
acuto
sopra
accanto
si mantiene
del
declinare
per
singolarità
anche
sulla i di lettera
dì metodo
Sul
documento
non
il dubbio
dove
fatto
secolo
i nel
od
esse,
delle
ciò
l'accento
manca
XV.
m' è venuto
potrebbe leggersiper
in tutto
Ma
ec.
XIV
e
coli
se-
lereschi
cancel-
caratteri
altre^ alle quali potrebbe
la i
della
doppia
medii, specialmente
0
dei
quelle pisane, l'accento
sulla
finali nel
gli i
sopra
di
i
bisogno.
quanto
per
,
dei
il
tone
d* Otdiversi
diplomi
ne'
esempi
sentire
meno
cioè
affatto. Sulla
manca
la nitidezza
fondere
con-
hanno
ne
diplomi posterioridei
nei
e
Se
diploma
un
primo
facile
era
cancéUariL
X, in
secolo
fu il
acuto
ripetuta che
i. Una
una
per
presa
d* accento
in
come
u,
esempi
*
tro
poteva ali*incon-
mentre
esse,
aste
a
PALEOGRAFIA.
cita
non
Vili
num.
,
però
2.
lo
ammette
esempi
come
anteriori
uoa
al secolo
;?-
coli'accento
nel
e
Il Gloria
si trova
dal
PARTE
SECONDA.
secolo
XVI
(pag.441)
anche
nel
qualche
carta
lo
rarissimi;e
meno
innanzi di dichiarar
neanche
autentico. Nelle
paleografici,
quando
l'asserto d'uno
i segni esser
Gli
riceverlo
servono
servirono
popolo, o
populiis,
dovuto
sidicono
altresì
inventati
e
pópulus,pioppo, da
non
ci
io
e
il valentuomo
abbreviativo
sidlici,perchè
sto in
nei codici
sella,
non
ho
ne
mai
questo alla sola
si
rono
usa-
nelle carte;
non
dice che
abbia
della s, che
per
preso
spesso
senta
pre-
figura consimile.
una
Non
séla per
volte, come
Fumagalli (I,160), il quale
il segno
lettera che
luogo d'una
e
del documento.
distinguereuna
a
Sicilia.Ma
ne' documenti
sospettare che
accento
osservazioni
sue
allora si chiamano
nella
indifferentemente
senza
in
si posero
scriversi due
asseres;
avvertito alcuno
fede del
basta
non
alla scrittura
d'assai
posteriori
accenti
dseres per
dirittura per
a
imperfette,l'espressioneinesatta, e
parola dì doppio significato,
come
avrebbe
cauti
ci debbono
non
controverse,
sono
per
stabilire criterii
a
scrittore;poiché le
essere
possono
a
che
le
f
in
veduto
render
debbono
documento,
un
animo
cose
mune.
co-
la
gliesempi sono
XIII;ma
falso
dare
d'averlo
questi ci
se
si fa
e
XIV, ed altri scrittori citati
affermano
del secolo
solo
resta
dice che il punto sopra
secolo
Fumagalli (I, 157)
163
si trovano
mai
ne' documenti
luogo) que'segni
avevan
e
si
Sant'Isidoro
che
i
(e
del resto
ventarono
grammatici in-
raccolse, co' quali nei
agevola la lettura d'un
noscritti
ma-
testo, notando
i
[
MANUALE
PALEOGRAFIA.
DI
ssi equivoci
od oscuri,le dtazioni,le sentenze
mli,
simili;e
e
quei disegni marginali
nemmeno
aloghialla maleria
di
corae
qualche capitolo,
certi codici di statuti. Solamente,
.0
necessaria tutta la
era
:za,
]ile
nella scrittura dì
e
qualche
espunzioneper
ardarsi
come
una
n
scritte,
non
giungerelettere
lettere
e
esat-
inevi-
parole da ri-
o
segnidi richiamo
svista
una
in
però il numero
per
aves-
punto
un
in più punti
sopprimersi,
che
un
adoperarono segni
consisfeTa
d'espunzione
segno
le lettere,senza
ino
poiché ad
del resto
era
paroleche per
o
la lettera da
Uo
esso
più
o
soao
ed
possibile
integrità
i notari
errore,
priu-
se
de'
più
punti
a quellodelle lettere. Qualche
rrispondesse
sempre
Ila i puntierano
sotto e sopra. E quando si voleva
ncellare
nto
e
al
parola intera,le si sottoponeva
una
e «n
principio
si estendessero
circondava
tutta
altro alla fine
quanto la parola stessa,
questi.In luogo
con
lineette,o gli uni
dono
anche
tto la
linea,o accenti acuti
lio e in fine della
0
ireo
parola,o
ora
doppii,
sotto
attraverso
le
ora
cancellando
le parole da
5). Uno
rbitrio vi
avea
o
a
troppa parte.
tratti
scambio
quella errata
non
de' punti»
tratti orizzontali
Jtra nell'interlinea.Ma in tutto ciò
ivaliin varii documenti,
ovvero
la linea in
sopra
aopra
punti
le altre insieme,
o
parolemedesime,
trerticali
XIII,num.
(lav.
correggeva
tanti
o
un
e
accenno
metodi
prioci
scoi-
soppriobliqui
di
parola
scrivendo
a
modi
fissi,
perchè
'J-V
,^.
Vf^4'\
166
PALEOGRAFIA.
DI
MANUALE
ir.-/
parolastessa
de
Pugnano,
E
cancellature
di notarle
del secolo XV,
di autenticarle. Così
e
la
parola olivate
volte, il
due
Et
avverte:
notaro
In
l'aggiuntadi paroleomesse:
similiter
supra
le
predictorum
contractum
rigendomanu
Altre
carta
una
cancellata
in fine della
nea
in li-
olivate,quia
è cosi
dicata
in-
supra
in
quod
signo
videlicet:
I
signatum et
(quiriferisce
obmiseram,
errorem
consimili
formule
tralascio per
mi par
non
potreiallegare
quali
le
di troppo alla brevità. Soltanto
mancare
degno
di nota
trovino tutte nelle sole carte
derivi dalla
penso
età, ne' qualile sviste
gravi,a
per
tale che le
la loro
Arcb.
che
queste
perciòpiù
correzioni,si
di
quella
facili e
per ilnumero
essere
Ciò
XV.
e
lunghezza degliatti
erano
si
avvertenze
dei secoli XIV
importanza,esigevanoper
un' avvertenza
*
cor'
propria scripsi.
,
mi
sua
lavi
scripseram, cancel-
Et
hoc
adcempiuatum ,
paroleaggiunte)quia per
in
del 1349
carta
una
cura
era
illud verhum
et velocitate calami
propria.
avevano
illud canceUaium
verhum
septima,videlicet post
superfluumeroi
zioni
queste modifica-
e
i notari
documento,
dove
perchè scritta
fine
sancii Paidi
potuto ingeneraresospetto
avrebbero
sulla validità del
manu
della
*
del testo
segnatura
PauU
8
numero
abatisse monasterii
leggersi:
poiché queste
spesso
sancii
paroleabatisse
al
riprodotte
Pugnano monasterii
tavola XIII,da
de
nelle
; come
più
come
accettate
formale.
pisano. Diplomatico,Sant' Anna
,
4497,
marzo
31.
PARTE
Que'
dei
scritti
che
secoL*
i nomi
0
appunto
conegual
e
fine
XV
di
nell'
estranei
sot
il
t'occhio,
se
alla
a'
ne
o
luoghi,
e
di
cosa
faccia
ricordo,
duta
ven-
servono
tracciate
linee
de'
di
sono
ove
che
inferiore
compilazione
una
margine
della
prezzo
notevole
cosa
interlinea
che
in
vedono
in
croce,
una
fronte
o
altra
appena
ed
si
contraenti
metterla
meritano
posteriori
XIV
dei
in
talvolta
qualunque
a
consistenti
poi
altro
od
mano
atti
segni
467
SECONDA.
luoghi
degli
si,
stes-
essendo
atti.
MANUALE
DI
PALEOORAFFA.
CAPITOLO
DELLA
Per
NDHERAZIOHE.
esprimerela quantitàsi
itimedioevali
tre modi
2" le cifre
far
a
ui
parolae
nei doeu-
hanno
diversi: 1° la scriltura
già usate da'romani;
volgarmente
e
Vili.
arabiche.
Dei
'
primo
ina;
or-
3° le cifre
modo
basta avvertire i secoli o
i
noQ
luoghi,
fu adoperatoper ricavar,se
piCicomunemente
Il secondo
jssibile,
qualchecriterio paleografico.
;rario merita
in
mo
e
attento
costantemente
anche
modo, che
è
farlo al tutto
De'
vare
da
e
si man-
le vicende
del
conoscenza
te
do-
dimenticare.
a
usati da' romani
cercare
trvazioni e congetture
verosimile
traverso
e
più facile e più spedito,parca
litisi affaticarono
condotte
a
la
allorquando
segni numerali
lisono
monumento
solo
non
poiché è frequen*
esame,
qualunque speciedi
ma
lioevali,
0
un
al
con
s
non
pochi
ed abbiamo
l'origine,
variatissime, alcune
buona
assai
logicao hanno
del naturale, mentre
concepimentidi
delle
altre sembrano
fantasia. Io
pura
non
;lierò
l'argomentoper sentenziare sulle molteplici
'
Nei
piiiandclii
t'ancesl e tedesche
erali dei
alti ecclesiasticie in certe
tino al scinolo XI
si
lettere
vescrf
adoperarono ieegiii
ioc. cit.,I,8, pag. SOS).
greci(Si:h"3neniHan
,
pàute
tirò di
il
dei
suffragio
fuori osservazioni
ngono
la nostra
nano
e
quellache pare meglio
ottenere
ancora
alcuna, es-
accettarne
noQ
;sse, anche
I
169
seconda.
essendo
attenzione
fatte con
,
mancavano
o
non
quanto
aiuti scientifici
erano
adoperati
pertanto lasciare da parte la
fre dei romani
le
nuove,
sup-
in
sieno, almeno
segni particolarid' abbreviata-
o
be
inesatta
essere
contentarsi
là
interamente
conosciuto
hanno
molti
quellietruschi (tav.XIII,
sa
con
;
è per
1
l'hanno
al
aver
romaui
Igninumerali
e
di
o
d'amignota l'origine
ora
colla greca
comune
BombelU)
*
in
un
antico
(come-
iectale.
i numerali
in,
dei romani
11)
num.
beto, cioè:
tivo
era
sì ridussero
T, V,X,
Beitràgelum
traxione italica
ine
t
a
vere
L, C, D, Jtf,
due furono
Kutlurleben
dei relalivi numeri
ag-
der
tir»'
11, voi. IX, gennaio tST4, pag. S6,
giugno, pag. iSi.
.lo1S7i,pag. 60.
e
,
figure
di 1 , 5, 10, 50, 100, 500,
dice che le ultime
aiemalache
dalle
PALEOGRAFIA.
DI
MANUALE
che derivassero
posteriormentee suppone
erienza
nirono le lettere IO
DOO
0
CIO
e
che
significavano
regoladell'addizione
1000. Colla
e
i
degli scrittori,
dalla trascuratezza
o
ione si rappresentavano i numeri
la
0
della
destra
la
tra di
ìntermedii,
prima,
minori collo-
si sottraeva
e
a
11 Bombelli
essa.
di rado
adoperavano nei numeri
IlII, Villi, XXXX,
che IV, IX, XL,
'J:,ec, piuttosto
jerò che anche in séguitonon
vediamo
evo
di XIX
o
La cifra IV
prima del
18, XXJ7X=28,
secolo XV,
e
e
Xm,
num.
e
noto
forse deriva da
,
chiusa fra due
'
ombelli
,
Però
posteriori
affatto le altre di
simili.
quelladi
noi
sua
un
S
con
di-
giacente,
posizione(tav.Xlll,
questa invece
parentesiche
di Prisdano, pone
1000.
XVIEI
12), che differisce dalla equiva-
soltanto per la
trusca
0)
quaU
di tutto
=90,
quantitàdi mille fu"spressa anche
gure, fra le
ì.
e
se
appariscenem-
non
moderne
toc, GM=900;
'.
IX,
quelledi XXC=30,Xt?oiXL
sono
i
abbondano,
ne
F//!/ invece di
IXX.
leimanoscritti
=
XC; ed io
gliesempi,e che nei documenti
sono,
erano
giustamenteche
osserva
scriveano
azione,onde
o
cifra
una
quantitàdi quelleminori, quando
chi romani
ne
della
e
qualesi aggiungevaalla quantitàespressa
cifra quelladi altre cifre ugualio
"re
dal-
non
toc. cit.,
pag.
fra le
ita
il Bombelli, sol-
figurerappresen-
raccomandiamo
61 e noia
che dalla
8.
le nostre
PARTE
congetturein
SECONDA,
materia
una
scopertescientifiche per
a
che
mollo
La
riserbo.
10. Ciò si
molliplicarla
per
semicerchio
gendo un
collocati i
(XCIOOO
di sop
di
uguale a 5,000
un
moltiplicare
poneva al segno
L,C,D, M,
una
a
destra
quellaintera,e perciò
1000
e
si
valeva
CCIOO
primi; onde
metà
eseguiva
lato nel
ciascun
a
era
100,000. Se l'aggiunta
esprimevala
A
il lettore ì"
che
figurascioltadi mille accennata
servivaa
sono
dilucidala, i
essere
quellealtrui desideriamo
con
abbisogna di
50,000.
a
numero
hnea
*
mille si
per
orizzontale;
quindi.
il valore
assumevano
i
respettivo
5,000,10,000, 50,000, 100,000,500,000, 1,
Talvolta però questa linea
lore della cifra
quellalettera
(ìicauna
certe
modifica
non
semplice, e denota
non
è elemento
di
ma
non
moltiplicazione,
regoleindicate dal Martin
e
solami
parola; o'
per
'
pui
mille,
che noi j
astenerci dal riferire.
Un
altro modo
di numerare,
tempodella decadenza
romana
introdotto
o
poco
dopo
,
.
(ioc.cit.,pag. 61] afferma che la )
cìrcoli chs e
lioae delle mli^ltaia
pi^r 10 era fatta con
41 delta
la ll^uradui 1000 cbe^sl ve'lnal Dum.
vano
si designd tagliando
e cbe la metà di questimulliijli
?
11 Bombelli
loro n^ura.
'
Lei signesnKméraax
et
rarilhmUiqm
ti da moyen-dge (Esame
ttmliquilé
Roma
sopra).
,
1 664, pag. 39.
—
ielV opera
Vedi
eliei Iti
del Cat
Bambelli, Ioc. ci
isegnare
xndo
laute
moltiplinareper mille quello di ciascuna
linea orizzontale sovrapposta, ad
una
dell'i4
;
della B
e
di ciò
inche
faremo
non
Queste notizie
più che
decuplosoltanto,
noi, perchènoD
conto
;rlecon
sul sistema
numerico
richiesto,
non
molto
gioverebbero
sicurezza nelle carte
se
ioevali,
del carattere
uetudini. Dobbiamo
ma
anche
le onciali
e
le
e
che
soffersero
tale alterazione
che nel secondo
L. Per
caso
sta
I
diritta
basso
una
da
cadde
ora
receduta
iuta
si può
il suo
0
due
bassa,
in
corsivo)
confondere
con
cifre si avrà ri-
quale per la I consiste in
mentre
Chi
sviluppatissima.
più volte
la cifra sciolta CIO
litialta si Irova
di
riconoscerle ap-
leggermentecurvata,
curva
ivvertenza
LO
o
non
nella scrittura cor-
la 7 si vede
distinguere
queste
io alla loro base, la
te
sola-
non
nolto alta (come avviene appunto nel
)
speciali
da
minuscole,che
mescolate
14).Cosi
difficoltà
cifre nume-
come
si trovano
(tav.XIII, num.
e
premettere che
le lettere capitali
si usarono
per
altri monumenti
o
fossimo avvertitidi certe
non
enienti dalla forma
,
e
romano,
avrei potuto aggiungere,se l'indole del
l'avesse
?o
che l'ebbero
ecce-
adottato, per quanto so, nei documenti.
jva
e
con-
quellegiàadoprate il loro valore primi-
a
di
e
valore alle lettere dell'alfabeto
un
anche
in
che
ebbe
trascrisse
e
vale mille. Del resto
tra le cifre in lettere capi-
seguita da altre
valore,nemmeno
errore
non
la L
né
piccole:
quando,
per que-
come
vor-
74
)e(rato per
la cui varia
77, e
da
o
grafiche
lause
figurapuò derivare da
semplicearbitrio.
La /sormontata
da
mporta si scambi
lineetta orizzontale poco
una
con
T, com'è
una
ad
avvenuto
ileuni
antichi,serbando
copisti
;he in
generale è di 1000. Altrettanto si dica di due
li,che
il medesimo
uniti alla linea orizzontale
igura di
n
una
acquistaronola
cambiare
senza
greca
valore,
il loro valore
li 2000.
La
n
ha i suoi trattibene
V, quando non
basso, offre l'aspettodi due H,
rassomigliadue ii, e
si può
)rolungata
confondere
rario,quellafigurache
"er
T
una
Jlabillon
e
sembra
G
una
come
Questo
digamma
ha
segno,
il valore di
XV, ad
ecce-
({uantodeformato
e
stigma greco (9) proveniente
o
vau
{F) che
ridotto
figuradella
espresso
ì(_de' greciné alla M
M)p, cit.,pag. 178.
X
alcuni,è
secondo
quasia
appunto il
aveva
VI, perchè posto dopo la E;
mio parere
onciale (tavola
volta il
una
l'interpelrò
altri scrittori opinaronodoversi ia-
lo.repula semplicemente un
La
con-
onciale, come
ierivato dall'episema
falere di
colle cifre xj. Al
medaglie, si prenderebbefacilmente
.erpetrarsempre.
lall'antico
ciale
on-
gamba
seconda
anteriori al secolo
VI ne' monumenti
di alcune
k
ha
è di forma
se
14, linea terza),ed
Xlll, num.
uone
se
congiunti
mentre
F7
romano
carattere
magalli
ilFual-
corsivo.
la quale,secondo il
giacente,
di sopra,
corrispondenon
onciale,ma
alla
all'8 sdraialo dei
14),trascritta erroi
romani (tav.XIIl, num.
con
un
pre M
e
X,
,
quando porta
anche
spesso
vale msì
copistinon
da alcuni
u
sovra]
Ibea orizzontale.
Per indicare la metà
segno
e si servivano
particolare,
è inizialedella
nel pili
tardo
medio
si
evo
questa linea anche
sopra sé
la metà
V, e
esse
alla V ed alla
;
per la
e
7IX
XIU
XVI
e
la giacitura
della locuzione
Questo modo
dell'archivio di Clermont
gnante Henrico
del regno
in cui dominava
da
rege
alcuno
tre
ripetersi
Si
e
la
"
scr
fine di
e
ce
latina di tertio
non
avvertito in
fatta
ipso anno
ad
la
assegnarle
il
i
.
l'a
corrisponde,se
ancora
il millesimo
t
di i
Francorum, ossia
d'Enrico, che
al 1044,indusse
omesso
il valore
maggiore destra, e fu
luogo di
sexto decimo.
dalla linea
si è detto, si sottrae
quale, come
in
altrettante
leggere 150.
fu dimenticato
sinistra dalla
nore
pii
o
onde l'ultima cifra del
nellatav. XIII si deve
Talvolta
X, toglier
al loro valore, che
attraversata
del centinaio
taie el
E poiché una
'/i-
di 9
era
a
lineetta. Dipoii
C rappresentavano
una
di
se una
4
siglai
della
adoprò
una
unità
mezza
perciòdi
ronu
parolaaemis (tav.XllI, num.
attraversata in basso da
guisauna
i
avevano
non
i
data
padre, perchè
indicata la trentina
volte.
computò altresì
a
ventine, ponendo
176
in
MANUALE
alto
delle
DI
PALEOGRAFIA.
guisa d'esponente a
a
ventine
%%%) =80:
stesse;
la
destra
come,
per
quale ultima
quatre-vingts che
cifra
o
il numero
sopra
es.
Vi
:
120,
=
rappresenta V espressione
si trova
ne'
cesi.
fran-
documenti
*
vediamo
Spesso
il
parola esprimente
iiijper
es.:
per
indicano
lettere, che
da
fra;
cifre accompagnate
le
quattwr,
quinque,
tesimo
xa
x
decimo
quinto;
decimo
per
fra
e
decima,
o
o
M.ccx.v
decem,
per
quarto, vq per
per
m;
o
o
millesimo
per
gli spagnuoli si
simili. Il
e
ci-
dalla
rappresentato
numero
della
desinenza
la
montate
sor-
o
ducenusò
quale
può qualche volta ingenerare dubbiezza
o
xo
costume
per
non
sa-
o
se
pere
quinto
u,
oppure
date, nelle
centinaio,
es.,
CXI
lo
che
pensa
*
*
IX,
casi, mentre
abbreviare
la nota
AnleUung
Op. cit., pag.
73.
cit.
I
,
nel
,
pag.
Di
ciò si hanno
quale troviamo,
862.
Lo
:
Domini
ciò
può
in
altri
derivassero
605.
da
si è
solamente
autogr.,
Il
soltanto
vero
a' documenti
cit.,Carte
1355.
jLFper
esser
non
incav
ab
anno
per
avviene
stesso
cronologica,ma,
riguardo
Wattenbach,
Versuch
il migliaio o il
tali omissioni
ma
rispetto alle
omesso
abbiamo
anni
'
;
farsi
da
insieme.
LXIIper
1111;
per
Schonemann
*?
l'altro
o
secolo
di notari
alcuni
voluto
talora
posteriori; onde
Fumagalli
per
l'uno
dal
è
venne
discurrente
ne' secoli
sviste
o
fino
c^ra
natione
avvertenza
quali
interpetrarsiper
debba
vero.
per
ultima
Un'
esempi
esempio,
per
dice
come
tedeschi,
pag.
40.
PARTE
SECONDA.
si è premesso
qualchevolta
cbe ilmigliaio
e il centinaio
Del resto
che
ogniTolta
colo non
nelle
ben
della tavola
VI,
in
de're franchi.
'
Al
6, 9, 13
tutte
parole.H
a
numf
19 del
e
dare intorno
ciò
a
carte di varii
i soli
romane
l'indizione. Però
e
mese
15 de
numero
vola VII ha in cifre mbuscole
a
frequenl
molto
VII,ossia dal secolo X al XV, si hanno le
tità espresse
del
e
quelle longohai
e
ai numeri
e
qui
una
del V
ravennati
di rado,
al tempo
neppure
vola
carte
sogliono mancare,
si riscontrano
sono
le cifre nei docu
esprimere
occorresse
Poiché,mentre
lasciati da p
erano
si usarono
non
etc.,per dimo
un
crediamo
non
regola alcuna:
dacché
secoU, nelle qualila data
si Ir
è
ora
parolenel migliaio
e nel
centinaio,o nel
solo,e il resto
slesso
se
è in cifre minuscole, mentre
scole e minuscole.
nùo
colla data
trovano
ne
In
16,* alle altre
role si
al f
dei
e
1476,
cronologicheespresse
note
aggiunse;dk
m
tutta in cifre
documento
un
:
xvj mmaia
ianuarii,vi
aextodecimo ianuarii.
D terzo
modo
'
Fumagalli, I, p»g. 474.
*
Pergamene
La
come
si
stessa
può
del conte
ffi.
li,-
vedere
ce.
dalle
det
tomo
limo viceiimo:M.
Lupi.
AgostioiDella
ecc.
seguentidate
Charles:
Seta
In Pisa.
lolle dalla colleii
DccccLxii; M.
quinto; U. C. C.
det
celle carie tri
varietà eì riscoDlra anche
hcsiinilfdtWÉcoU
M. ce.
abbiamo
di numerazione
e.
lax
miUeiimo
ii^;
sclprimo;UCCCli^;
mil
tt
ceckcxiij.
1S
DI
UANOALE
le ci"e
!
loro
a
che
PAlGOORj
volgarmentesi
e sul tempo,
orìgine
in
e
ci
si è disputato
da molti,(
luropa,
di ritrovarne le tracde
0
del
perfii
Boezio,nei qualimanca
:ero,
la
e
è affatto
figura
che
certo
m
esse
divei
d
provengano
regnituttora grande oscurit
[ue
segnipresso quel popolo.La
"
dall'arabo Mol
spiegata
^harìzm al principio
del IX sec
Tu
ma
lo
usse
zero.
secoli apprei
Due
netìca fu tradotta io Ocddente
d'Aìgorwno.Ha benché
in manosci
npiod' applicazione
)me
:ati dal Sickel
tutti che
to da
dal
e
s
Boehmei
Leonardo
Fibonacci
pisano
propagatore del sistema di numerazione
1
imato
fanciullo dal
ancor
pubblico de' mercanti
)
la,prese
0, volle
in
si recò
indiano
che
inciare del secolo
scr
glipiacque
tanto
imparatoil
metodo
ii
quello che in tal malerìai
conoscere
e
e
Prt
Si approfondipoint
disputò.
gh parve il migliore,cercò t
azionarlo e, mediante
'
era
pisaninella dogana (
l'abbaco;e
d'avere
indiani
Egitto,in Siria,in Grecia,Sidlia
;a, dove
ma
studiare
contento
non
iva
a
padre suo, che
fu n
un'operache
XIll,venne
a
compose
su
in Ita
divulgarlo
Walleobsct),ànieilungcit.,Carle autt^r.,pag. i%
PARTE
'
Ha.
Ciò
questo rimase
nonostante
ristrettoalle opere
la tenacità del vecchio
cosa
nuova
l'indolenza
o
alla
che
sapere che
pratica,o
metodo,
il Tabarrini
diFireoze,
di esprimere la quantitàin
prescritto
romane
a
del XIV
*
parole. Di modo
secolo
'
solamente
e
Ed
anche
quale
esemplo: X2j
e
fu
notata
X3
le altre in
per
se
di cifre
alcuni
in
versale.
uni-
d'uso
abbiamo
non
romane
e
codici, come
12, 13, si vedono
documento.
stesso
uno
ne' libri amministrativi,
divenne
questo tempo,
quellamescolanza
nelle carte
une
in
adottato
nel XV
cifre
fino al declinare
che
si trova
non
chè
per-
ci fa
a'qualifu
o
putava
re-
apprendere,
di chi lo doveva
fu vietato l'uso a' mercanti
ne
anni
il sospetto d'una
più dall'adoperarlo. E
i
trattenne
molti
per
matematiche, perchè forse si
alla sdenza
più adatto
179
eECOHDA.
biche,
ara-
per
le
però
Ciò
avviene
specialmentenelle lettere,in molte delle quaU la data
del
ha i numeri
mese
arabici.Vi
0
sono
d'un' altra
hanno
romani
lettere
ancora
quella dell'anno
e
cifre tutte
con
gliatti
specie,mentre
alcuna, perchè i numeri
notarili
d'
non
gli
una
ne
generalmente
sono
a parole.
espressi
La
delle
interpetrazione
offre seria
non
'
Scritti di Leonardo
I,«.Roma,
13GT-"S68.
dfre
difficoltà,
come
arabiche
ne'
ne' documenti
manoscritti,
pisano pubblicatida B. Boncompagni
Vedi
BombelU
io Buonarroti
,
cil.,S, IS,
pig, m-ÌS8.
'
'
IXVIU
Arclt. ìtor.
Il Dalla
oltobre
Savoia,pag.
ital.,Appena-,
cita
una
"393.
voi.
leltera d'
(I«iiam di
BO ; Gloria cjt.,pag.
un
[U, pag. BS8.
doge veneto
Paleogmlla
39.)
mi
con
la éala
doeumnH
di
PAI
I
oìncii
i
che
costante
Un' eccezione
i.
raba
differisce
non
si vuol (are
al
somiglianza
talora
della tavola XIII si dà qu:
15
linumeri
irie arabiche
son
pos
della met
rappresentato dalla sig
gliatain
n
16
per eliiamaa
che il segno
are
la
e
una
basso
da
una
hnea orizzontale
lin
aven
nplicèpunto,identica affai
ovato
fra le eccezioni de' s
ari col valore di est; onde
ikccanto
a
questiesempie
figuramoderna
1
?e
romane,
come:
1^ 'k^
'/ti
'/i
viiij
-
18^
MANUALE
loro, Tetà
d^un
di ciò che
i
fatica
Intanto
documento.
libri, benché
ci
giova far
confusamente,
assai
tesoro
niscono,
ci for-
pretendere di godere oggi i frutti di
senza
una
PALEOGRAHA.
DI
che,
in
almeno
ri"rsi
Italia, deve
da
capo;
Questi criteri si possono
da
meno,
tutti i caratteri
dalla
forma,
dalla
distintamente, avendo
tate, perchè è
di
proprie
cioè
al
cosa
uno
più secoli, e
o
documento
arrivano
dalla
più
delle bolle.
e
perchè
e
usi-
meno
son
non
più comuni,
vengo
alle
ed
alla carta
bagia
di bam-
in
papiro,
se
deesi
giudicare
i secoli V-IX.
passa
da
bolle
Le
fino a' primi dell' XI.
atti
in
se
pergamena
ne
ha
fino del
secolo
Francia, dell' Vili in Italia. I diplomi cominciano
stessa
età,
indietro
non
giungere
mentre
del
più
al XII
secolo
secolo
XIII
le bolle
originalinon
XI,
copie
e
le
del IX. Le pergamène
di bolle
colorate
in carta
; ma
se
bambagina
gli altri
racee
papi-
possono
dal concederla
dell' XI.
loro
fino al XII
Quelli orientali poi
rari
son
caratteri
maggiore antichità, non
declinare
vanno
secolo.
I documenti
nel
quelli delle
da parte le
pergamena
quelli superstiti,non
VII in
ciascuno
di lino.
Un
Di
diplomi
il trovarne
rara
papiro, alla
0
dei
teria,
ma-
ogni particolarità
di separare
Lascio
scriUorie.—
da
e
dalla
cosi
scegliendo da
cura
private dagli altri
Materie
scrittura
li andremo
grafica. Noi
carte
estrinseci, e
più al
dal
desumere,
mostrasser
estrinseci dinerci
rite-
dovremmo
secolo
e
anche
e
fino al
i latini scritti
PARTE
parti d' Asia
nelle
d' Affrica
e
18^
SECONDA.
comuni
son
anche
nel
secolo
Vili
secolo XII.
Fonnato.
sono
di
sono
in
segna
Le
—
fino
pergamene
taglioassai regolare.Le posteriori,fino
generale più piccole, ed
rientrante.
curva
una
ria secondo
T estensione
il
Dipoi
dell' atto
regolare e la
l'alto in basso.
in
carte
bianche
più
essere
a
Le
e
grandezza
il
ma
diplomi.Nei
e
secoli XIV
alcune
e
dal-
forma
questo ai
in
nate,
meglio proporzio-
sono
l' uno
più pezzi cuciti
di
constano
taglio è più
più sottili^hanno
XV
va*
cancelleresco,
carattere
quadrata, perchè somigliano anche
ben
è
gradatamente
larghezza cr^ce
sua
all' XI,
sinistra
margine
la
,
oltre
al
dopo
l'altro.
I
se
pezzi
d'
mostrano
attraversate
da
filo
un
taglia
indicano
un
che
nastro
serviva
da
ho
ne
fitte
veduti
hanno
non
che
e
perciò^
esterna,
bambagini
che
e
legarh,
a
fascia
una
posteriore.Pezzi
non
se
scrittura
della
solamente
tempo
in Occidente
a
del secolo
tolo
ro-
XV
di rado.
A' documenti
vuole attribuire
La
per
alcuni
in
età
quaderni membranacei
più
lontana
scrittura condotta
0
e
linee
le
traverso
siano stati chiusi
ben
o
Oriente/
in
usavano
piegatia pieghe
stati
essere
si
appartenere ai secoli XII-XIV;
possono
e
quali
di cotone,
il
colonna
largo. Fanno
diplomi e
i
a
alcune
brevi) e quasi
per
è
del
XI.
il lungo de' rotoli
più
antica
eccezione
bolle
secolo
di
a
si
non
quella
tinuatamente
con-
ciata
trac-
questa regola
(specialmente quelle piccole
tutte le pergamene
francesi.
ISi
Le
partilecominciano
carte
ondulate
e
indentale
Rk/atura,
larissime lìn
al X
Le
—
linee della scrittura
quasi alla metà
diritta e interiinea
I
la
e
nel XV
ed anche
I
XIV;
si trova
meno
rara
a
glio;
tanel
questiultimi
inchiostro rossiccio
ceruleo.
hanno
non
e
rigaturaalcuna
quando
nel
nell' Vili,più
no
X,
ma
nla^
senza
mai.
manca
non
del secolo XII, ma
è
non
segnatifin da' primi
il sinistro.AI
che
rispettato
secolo XIII la scrittura si mantiene
i limiti del sinistro
segnatia doppia e
Nel XIV
La
talora
e
in
a
margini laterali si vedono
del
principio
rigato;nelXHl
ma
spesso
IX, quasi sempre
gini.Neil' XI
1
si veda
è in bianco
e
'nel secolo VII, quando si
nel
"no
disuguali
son
nel secolo XI,
rara
diplomi francesi
spesso
primo verso
rigatura.
XII, frequentenel XIII
secoli
o
non
antica
rigaturapiii
è
il
il martempo è rispettato
g^e smlstro,quantunque
piombo
scrittura
XV.
e
mancano
ai secolo XII. In questo
a
però hanno
rigaturachiudenti
mattini laterali
La
solenni
piCi
carte
spaziosa.
linee di
BÌ scopre anche
irrego-
sono
fitte,oppure
alto in basso. Le
atto indicano i secoli XIV
un
Ui, le
del secolo XII. Dall' Vm
della fine di questo secolo
d'
secolo
dall'XI.
d'
allargandosi
Due
dal
tortuose, nelI'XI obliquee
sono
vanno
PALE(
DI
HA.KUAIQ
son
a
e
del
destro,ed ambedue
linea
triplice
sempre
a
rigaturanei secoli Vili
per
due
e
IX
r^ola
tro
densono
de' capoversi.
linee.
non
sì distingue
[ITE
185
SECONDA..
sia
fatta,quellaa tagliocom-
secolo X
sparisceaffatto
e
nell'XI
aia
si vede cancel-
ora
punta di legno,
con
jita anche
iccoUssima
per lo
e
del
1, e
va
"asso
dì
più molto
danno
solo
un
nel
e
larga nella
se-
meno
r^ola alcuna,
iri,e nel Museo
eme
vi-
più a ristringersi
sempre
non
VII
nel X,
meno
se-
rosso
un
nel secolo
IX,
è in
ora
Nel
seguenti.
nei
qualche volta
i
nei
di
paleografico
esempio dei primi
Jtro del XIV.
irialìla
e
,
l'interlinea,
largadapprima,
nei
diplomifrancesi,
rigaturaa piombo
la
a
rigaturaè generalmente
ianco
e
press'a
anto
e
poco
XV
è poco
la
ore
criteri
regola dei
ma
di-
antico
da questo
più determinati,tanto
può dipendereda mala
iversi
ao-
visibile,
più bello,tanto più è
[iore al secolo X;
'e
se-
cancellata,nel XIII
del XIV
e
nel
con-
ingredienti
adoperatinel
Qualche regolace la può dare
istro
colori usati
a
si facda
purché
de'
anche
ma
r
luogl
croDolo^conon
'
i
quali si hanno
le
me
dal V
al XV
on
è
Ito
magistrato,il
s
imperiale u
,
lo XII. Nella Bass:
ombardia
dal
nella
nenie,
XV,
SerE
Iplomilongobardi(
IX, in Sicilia del
imperatorioccìden
ersi si vedono
ado|
1 declinare del
Se è
rittura.
—
sec
roi
solito,anteriore
;I primo
a
periodo,!
secolo X;
se
è min
Dpo queste separaz
istinzioniparticolai
le
og^,
»IL
Cosi
con
la gr
quando
destra, condotto
1
di forma
:
V
regolare
doppie,molto
e
lu
VI. Inoltre nel
mente
nei
come
187
SECONDA.
PARTE
forma
di rado
susseguenti,ma
nesso
altre lettere.
con
Nel
pende
non
il corsivo
VII
secolo
coll*asta,la quale seguita
Neil' Vili
nistra,ed
è
anteriore.
Le
rado,
paiono
non
aste
esser
doppia,
lunghe,
raddoppiate
e
chiuta.
oc-
le
tutte
di
si*
quello
doppie
ma
non
di
che
strettamente
così
più massiccie,
che
lettere
piuttosto a
speditezza
sempre
ma
,
ossia
diritto in
inclinano
minore
con
son
talvolta
0
quali
delle
vergato
diritto nelle
il corsivo
abbiamo
lettere,alcune
a
grande
sempre
è
VI, anzi
nel
come
è
mancano
anche
tendenza
nuscolo
ai mi-
quelle sottili.
Nel
nelle
.
e
lettere
però
accenna
mostra
senz'asta, le quali
sono
dal corsivo
X
secolo
Nei
maggiore
tracciato
da
,
quel
estremità
penna.
un
L'
superiore
punto
che
semichiusa,
e
la
o
per
è sempre
a
di questo
,
presenta sempre
la
ovvero
nella
passaggio
della
f«.
sormontata
La
^
è chiusa
fìgura molto
una
nuscola
alla g mi-
accenna
È caratteristica
comparsa
massiccie
sovente
ma
sembra
lettere
più
doppio
già
pre
sem-
delle
aste
distingue dalla
stampa.
secolo
tutt' al
il
si fa
e' è di
che
poco
aperta
somigliantealla moderna,
della
assai
forma
al minuscolo
inesperta. Le
mano
diritte, semplici
sono
g
moderno.
la tendenza
ma
delle
doppie. La
e
conservando
pur
diritte
sono
moderata
ricurve
spesso
chiudersi,
a
lontana
0
il corsivo
prive di appendici, nella lunghezza
aste, che
da
IX
secolo
nelle
di lettere
scritture
maiuscole.
88
UJlNDàLE
L" M
eÌ3i N
ila talora
DI
hanno
PALEOQKJ
la forma
capiti
bizzarra che si trova
una
coli seguenti.
Nel secolo XI U mmuscolo
più
sono
Rimane
serrate.
corsivo in certi nessi
che si trova
)a g
simile
specialmen
e
allungato spesso
soti
il minuscolo
secolo XII
linea
in cui alcuni atti
e
in
,
quella della segnai
in tutto il documento
anche
diplomi contemporanei.
generalmenteornate
molto
guitanoad
Le
delle lettere
aste
?',che nel
in basso.
La
la forma
avere
affettano la scrittura dei
piegatealla
o
la
che
resta
non
scende
i
quello adoperato da noi
a
questo il tempo
sivo
"
onciale.
Nel
ma
però
perfettamente chiuse. L;
sono
forma
è f
Jf
sommitii.
ri si
nesso
la JV
e
onciale. Se
sono
Dì
cor-
pi^a
maiuscole
e
se
documento
un
riunisce diversi caratteri
di questo secolo,si
speciali
deve
nonostante
accenni
a
Nel
secolo XIII
sole grossezze
un
del
poco
abbiamo
e
finezze
e
un
minuscolo
stretto, senza
o
con
gotico
faccette,con
Se
qualche angolosità.
largo serba qualche
avanzo
di rotondità
,
primo periodoed
Nel secolo XIV
il
è chiarissimo. Sì vedono
alcune
ornamenti.
grandiinizialicon
ai^olosocome
che la scrittura
gotiche.
forme
regolare,minuto
non
è
ad esso,
assegnare
.
il minuscolo
copiativodello
gotico non
stesso
è tanto
tempo,
m
elfa
iColi
ici
^
Datum
si vedono
buon
un
alcune
minuscolo
chiuse. Neil' XI
a
e l'a ben
cancelleresco,
In tuttii diplomi
rede chiusa costantemente.
Xll il minuscolo
I
isumono
le
perfetto,
è
aspetto goticoe alcune
un
1 caratteristica in questo
della
il carattere
la
linea
è
^^unge
J francesi. 11 goticoè
ile,
lanno
la iniziale del
ornatissima,ma
anche
I
pochi,e
dalla mela
1
ro
pone
al
diplomi
del secolo
non
I'età,
questiè
Bergamo assegnava
invece
figure
che nelle
se
può offrire
poichégli
messo
bolla che il Lupi nel
tempo. Una
uiHco di
di
le
Teruno.
determinarne
anche
di lettere or-
dell' imperatore
nome
rìttura delle bolle antiche
icerti per
1004.
Di
all' anno
sicuro
in dub(h-
suo
854,
non
si
che, quando la scrittura delle bolle gì
Ila maniera
comune,
^
oblunghi
ne'ljbri.I
ornamento
senza
e
più marcato
che
serrato
meno
^
è moderala.
agliornamenti
spesso
^
pure le
son
di caratteri
Itiche nel secolo antecedente
V
^
gotico largo con
lunghezzaloro
mescolata
sodo
trattiorizioo-
ali alluQgatee ritorte. Ritorte
lettere,ma
^
linea della scrìt-
lunghi al disopra della
colo XIII ha
ma-
l'unione
secolo
colla ( fatta mediante
e
lettere
specialmentenell'a
\
,
'
FIRTE
[IL
Quanto
distinzioni
a
)ta fra le altre
più minute,
l' a
che
cose
forma
a
VII,
ita dall' altre lettere nel secolo
nel IX
ni, che
che
Qgobardo,
ordinaria,
la
ìel Xll
o,
ento
U
si
il
semplice
rerto
quelleche
Abbreviature.
e
BÌone;nel
VI
la scrittura
ultimo
che
più lai^.
scrit-
hanno
i criteri
la
degli
qualitàdelle
i diplomatisti
chiamano
per contrazione
e
si ha
VII
a
nomi
di
grandi
parole contratte
sigle,e
o
sospen'
per
personali, di prenomi
sospese;
inoltre
e
le ab'
più qualche sigla di
nell'VlU
poche altre parole più comuni;
le
ma-
gotica è piccola.Nel
Nel secolo V sop rarissime
—
solamente
annessi
le
diplomi,
più fregidelle piccole.
sempre
breviature
nel
è in
del papa
secondo
regolarsi
0
hanno
in
la
abbrevia-
ne'
sottile, e i brevi
ma
all' ango"
monogram-
come
nome
e
figura
a
tende
lo stesso
la scrittura
e
l' a
le maiuscole
moderano,
e, tutto
dacché
bolle,
anche
talora
e
il minu-
le lettere j)pm
poco
si trova
e
nell'XI
e
mi-
un
dicesi, barbata
come
del papa,
un
corsive
è sottile
ornate
e
si ha
sparisce presto
inuscolo
,
X
che
e
nessi
molli
sono
nel
lettere
poche
n
vi
dei
più giù
scendere
si deve
QOn
),
191
SECONDA.
nel
nel
X
IX
e
abbiamo
gettivi
agdi
e
sono
X
sono
quenti
fre-
talvolta
il
della
particolare
pò
m
Ila fine appariscequalche
[?olaspondeo,ee.
Secolo XI. Molte contri
delta
i particolari
ed
''
tts.
L* et è in
ed
m
»
I
nesso.
germani;abbreviatu re
prenderebbeper infrascri
per
di Sp in
ne
spondeo sormo
Secolo Xll. Molte
i
abbr.
i qua
fra
particolari,
e
XII)
nel secolo
anche
)ra
)licato alla b finale col
n
di
nesso
ilio corsivo
figurabizzai
che
si vede
in segno
ed anche
mpe,
Vi
live sovrapposte;
]
congiui
sformate,riconoseib
ere
lue in forma
maiuscola
traverso
più
t
hnee
10
a
ai
frequentidi lettere nel
Secolo XUI.
isiad
e
ma
ne
Abbreviatu
ogniparola,
ne'
segni.Le
del notaio
"
si
e
con
coni
mantenj
olo.
SecoUXIVeXV.Segno]
he per
est in fine delle p
ticolaridi forma
ia;contrazioni
talvolta
e
sospensì
-N.
nal
uno
qui od orizzontali
,
o
da
quelladi
un
Tramezzo.
Secolo XI.
razioni di
I
Seguitano le
erronee
parole;il punto, in generate,
puntifinali,come
al secolo
X,
owe
'e da pira
igati.
lo xn.
P.
limitano
;
parole!
:aIora è
si
ne.
Gomp
su
certi
ici.Comp
'SO
ui
per
prìndp
;1
incostant
B
in {p'upi
ì
o
into
da tn
occoi
di scrit"
a
e
iloxm,
iliquache
mplice, 1
rita d'
US
punto fi
m
irgoia,
.lo XIV.
tre
]
punti
i.
tloXV.Ui
puntazioi
ivece
del
)I"nm
e
'baimo
le
se
ipi
Illa
Ant
MANUALE
di altre pose
!
PALEO'
DI
in
peric'
finché nel 1685
liti;
rìtti,
cagionandodispendiose
mori
dal boia
strozzato
'
carte.
A' nostri
tempi
cazìoni di Vrain Lucas
d'
le carte
e
che
r
che
Tramezzo
sia stato
infattisono
utile
se
fede cb
per
ildubbi
togliere
siano delle sincere.
ne
non
occasioni,in cui può
le
trova
n' è servito
essei
per usurpare
i
e
sempre,
la
qualchemalvagioche
di persone,
Chi
e
che si
falsità,
una
generalepe
difensori di buona
vinti ancora,
alle false
ogni ordine
mette.
processalo a Pariginel 1870,
rispostaai
si chiamano
stimata
celebri le falsif
divenute
non
paleografico
non
Tante
son
colle su
Arborea; intorno alle quali è da dolen
esame
lasciar
non
bruciato insieme
e
qod
con
l'avere
a
trui,chi per lusingarela vanità d'un opulento, ci
la serie d'illustri antenati,chi per fu^
mancava
male
un
o
loro che
procurarsiun
senza
co' documenti
o
bene.
malizia alcuna
hanno
vicende
Slmile maDÌera
di Pisa
di
mancati
voluto
ci
supplii
boi
diplomie
guerresche o per altra
non
o distrutti,
gione dispersi
Comune
son
falsi fabbricati da sé ai
atti notarili per
'
Né
avendo
supplizioè
del "303, libro
tutti
avuto
comminata
nel
e;
Breve
d
(Bonalol, Sialt
complici, ogDUDod
la quel
qualidoveva essere bruciato ita quod morinlur, mentre
del ISSI",UI,16 (Bonainicll.,
1,379),era stabilita invece la pei
pisani,)!,pag. 307),ai aotari
della decollazlona. Chi
scondevs
0
si
distruggessero,
S3
vendeva, viziava,tagliava,falsava
atti del Comune
era
111,rubr.
falsari e loro
e
oi
di notari,percbèsi disperdesaei
punito nella pert^ona
e
nell' avere
ad a
bitrio del potestà.
*
Une fabriqtu de fatix autograpfieiou
Frolnlucat.parU.H.BordieretM.
riail
d*
Fo/fiii
Émile Mabille. Paris,tST
PARTE
199
SECONDA.
o autenticarne
quelli
deperiti
lovare
iti si contrafTanDo
imitando
iporaneio degliantichi
i
e
gli altri.Noi
e
materiale
E,
.
nel
come
ivi dalle varie
sol-
si vollero far
capitoloprecedente,
dei
qualitàestrinseche
tTattenbacb crede
utile il dar
poco
re-
e pensa
la critica delle falsificazioni,
T
?hba
assoggettarea
severo
tiva al documento.' Ma
del vero,
son
io, mentre
convinto
rta d'un
documento
litare un
testo che tracciare
n
anno
che, trat-
questierano
facile
piii
altra
davanti
e
già scoperti
o^i
ad
a
la cri-
nemmeno
qualunque. Quando poi il ritro-
strane, potremmo
rrebbe
ti
can-
ogni modo
scrittura fosse accompagnato
ciò ,
ntrinseci
jMtn,
vero-
scrit-
una
tacere
contemporanei;e
riconoscerU
alle
più
la data del tempo, in cui poterono
dai
!o
erta
con-
dì
l'aspetto
paleografodee
i;ma
a
può
la falsila, sembrandomi
0.
tener
re-
il mezzo
lali,la Paleografìa
porga
eroe
ogni
esame
cohto di tutto ciò che
"
adul-
ci occuperemo
che
quelli
di
le forme
ovvero
,
le
l'esame
se
non
venisse
regole.
pag.
S34.
averne
da
cir-
sospetto,
dei caratteri
a
confermarlo-
200
MANUALE
DI
Materie serittorie.
Una
—
carta in
falsa,de' primo
fiore al secolo XIU, è
sospetta,purché tutti glialtricaratteri
cerità
,
tal
per credere
mento
r
potendoin
più esteso
che
ai
non
papiro.
del
uso
divenire
caso
11 colore fosco della pei^amena
documento
è lecito dubitare
lavatura
più
o
'
II Fumagalli
tE^liorecente;
Si può
chimico,d:
di carte
di
di
consiglia
(
av(
i
questo criterio,
ma
sospettared'un documento
baginaanteriore
non
dovremo
con
una
al secolo IX ; e,
accettarlo
senza
se
è
e
icoroso
data del secolo X.
Inchiostro.
—
secolo XI
con
È molto dubbio
falso, in
oro,
come
at
un
inchiostro sbiadito,qu:
si veda ben conservato.
mente,
il color
se
favorevole né contraria.
fa prova
è
t
o
mucchio
un
qualchemezzo
a
accorti si servirono
bianche.
al
sotto
accettarla anche
dovremo
d'autenl
che sia affumicata
qualche tempo
per
alcuno
carattere
n
no.
nella
Se è tutto in ine
Dai
varii colori
prima linea,al
pr
riodi , nelle segnature o ne' mónogrami
in
generalededurre
Un
*
atto
hlittawai
argomentò
privatoin
contro
pei^amena
cit.,II, pag. 397.
risi
sospetto;
3
fosse stata
pei^amena
documenti
lice, la
qual
scrittura,
a
ha
penetra
s
ricoperti
1
;lutinee sti
iostro
nero
per dichia:
a
li'inchiostri
siano t"
on
qualitàes
a
si allontanai
ita, è lecito
svelare
i
rma
1'
di seri
partlcolarit
ntato
nella
re.
slo anterioi
I
dicasi d'
u
1 secolo XII
dubitare
d
MANUALE
DI
ibbrevUUure.—
PALEOGRAFIA.
I nomi in
dal
sigla
secolo IX al XV
argomento di sincerità. Sono invece argomento
??Uhle contrazioni
dopo
itetnente
onsonante,
o
vocale
una
l'uso
e
che dopo
piuttosto
de' segni abbreirregolare
le celi
irregolarità
si conlino per
purché non
,
le sospensioni
fatte
inusitate,
le sviste.
Ina bolla anteriore alla metà
eoo
è falsa.
gramma,
'^ntazione.~h"
zione
del secolo XI,
mancanza
o
negliatti più antichi
sincerità ; in
in alcun
i col punto
i,
salvo che
I segno
;
ne'
favore della
a
assoluta
o
l'irregolarità
prima del secolo XIII
non
meno
notarile
fa
non
sospetto
nelle bolle in-
diplomie
mancanza
A
!to in età
sta
comuni
quelliposteriori
modo
la
della
rirr^folarità
appariscaesservi
è segno di
stato
esso
antica.
non
manca
mai
in documenti
tìci.
papi innanzi
cerchi concentrici nelle bolle de'
.
:onda metà
ilhtudo
questa serie d' avvertenze
ntissìma
,
lente,
del secolo XI le mostrano
ma
cioè che
a'
false.
con
una
sospettiè lecito
alle condanne
si vuole
ira-
correre
andare col
PABTE
SECONDA.
DE
Tare
DOCUHEH
speditezzale antiche
con
s(
leggernemolte, leggerlespess
}
andissima.
ben
anche
Tuttavia
diviene
regolato,
l'ese
efficace in
li,per esempio,sì ponesse
in ani
lalleprime letture le difficoltà d
non
,
verrebbe
ne
mEÙ
igomento. Dovremo
1
che passa
del
1
,
i
la scrittura odie
che alla
gotica,comit
primo periodoilnostro
esercì
sceglieremole più antiche, le qi
quelledel
ma
so
e
magp
fra i caratteri ant
Perciò, siccome
Ila romana
poi a
bolle
modello
e
dei caratteri
londo
di
regolarità
ricomporrele
echio alle forme
forme
st
scritt
poi :
periodo, incominciando
XIII, nelle quali avremo
a
preferii:
sempre
saranno
nettezza
secolo XII che hai
Passeremo
!glialti privati.
i
e
pertanto prt
segnatidalla
qualisono
aza
capo
a
d;
occasi
abbreviate
angolose e ristri
DI
MANUALE
:ora
stabilire
a
no
fame
a
I"ALEO"
mo"l"
un
fra tanti adottati
sparireuno
nello
due secoli.
prìma si
idi
badò
solamente
non
formule
I
si
Ica fece
diffusione
talora
tro
e
le
che
il documento,
riputavaun
da Th.
I
e
d'
deanltivo.
un
discutere
s
in
Noi
appartenip
pubblica
Mttorka,Di
K.
Pera]: Ber
prelodato Fìcker),i
generale
da
proporn
su' dlCTerenti modi
e Sa
Id Italia 11 Bonalnl
ed il Cantù
ne
trai
pubblicamente nei giornali; Carla Ili
sono
soggetto d'ona
e
del
accordo
von
e
nuovo
vecchiume.
Germania
[lurawgege ben
CoDgreaso per
be,
Alti
correg
della Blessa
l'esame
[altrodono
eegg.
desideroso
ti anni
e
ec.,
,
Slckel, Monumenta
imperii tomus
41
a
questa varietà di metodo
Ica, pag. 3"
ce
riprodurn
a
rimettendo
sgrammaticature,
pag.
questa
ricomponevale parole abbreviate
tittoquello che
to
cbe
non
parole abbreviate.
igge di raffazzonare
re
agli
mantenere
e
spinta all'eccesso fino
puntazionee
ingombro
come
degli studii di Critica
fedeltà. Se
i la
le
l'ortografia,
corresse
l'arbitrio
scemare
conveniente
una
si
che alla for-
sostanza
compendiarono
pagine.La
1
più aJla
li Cantù
ba
prolusione s
trovato
un
occasione
corso
di Inion
di ritoccarlo
ae
Gli Archivj e la Storia,l III,ìq Rivìtla Univertale
)
I (delquale ebbi l'ooore
d'avere
dalle mani
a parte).DI pubbllcaloridi documeoti
Tiiplare
ammetilare
Frederid
,
come
]'Huillard-BréhoIieE T.-L.-A,
Secmtdi,
dell'ai)mi
re
Hislork
Pariaiis,1859, prerailDoe
quello che s'avvicina di piiial metodo eh
ec:
TE
207
SECONDA.
le e' è stata
E
sempre.
anche
parte si grida alle arbitrarie
ille antiche
dall'altra
fferma
scritture
in
si pone
che
per
le
des-
copistidi
eria mi
la
mestiere.
porta nella questione,
de' testi letterarlì
critica
principioche
un
i
la
casi; cbè
i pare
arbitrarie
Ora
lello di ridurre
il concètto
a' nostri
questa intelligibile
sem-
alla forma
materiale
na
e
chiaro
ai trascrittori mi
lorma
antica
ma-
dere
ren-
per
contemporanei.Da
logicamente diverse regole,
emanano
quali ci aiuteranno
ap-
render
a
del testo.
one
guida
mancanza
eccezioni
riuscirono
on
fosse di
prodotto sistemi
abbia
marono
le
grafiche
quella degli storici. E quanto
i
questo concetto
se
tutte le mende
con
e
dispregio
si renderebbe,
igioalla gioventù
:
dei
uno
rimuovere
a
ogn' incertezza
nei
differenti casi di traEcrizione.
La
prima regola
le abbreviature.
potrebbe
Infatti
adottare,
chi
sovrapposte, cbè
il sistema
di
delle
tipiapposta
per
i
fatto
altrimenti
abbreviature;
scioglieretutte
conservarle
volesse
hanno
come
di
queUa
sarà
ma
non
neette
alcuni, le li-
scompiglierebbe
dovrebbe
In
segni particolari.
usare
tal
caso
108
MANUALE
)erò anche
li
DI
P,
il lettore dovrei
cognizionipaleografiche
questisegni:e allora percli
;he la
praticade' vecchi
ca
•itlura tulli i documenti
}isognodi afFaticarmi
i
ne'
prova
inche la
puntazioneha
pratica)
agU
e
rionale
sto, mentre
se
antichi
l'antica
poi,nei qualila
Intramezzata
Et
D
"
potrà ^ovi
non
studiarvi
menti
da
porta maggior
non
amasse
dell
escludersi il
;enerale,rimodernata.
ione
con:
la fece
non
deve
se
a
primi anni
ireste, perchè
E
In
scrìi
spazi, non
da
lo
sproposito,
zelo di fedt
scrivere,per esempio,wtòg
per ut
'
Ugescensetmt,sic
Taluno,
Della Rìvula
dì
come
FilologiaRomana
le abbreviature,
cbe
lasciando
vedere
ques
quella
miscela
di
Die
pubblicare
dove
e.
effetlo. SIEfattì ripieghi
didattiche
pubblicazioni
mlhallwm
lom
basta
nel lesto; ma
vistino
Sleagel
italica le lettere che
in caraltere
essendo
lo
tam
; e
letele der in
cosi
dm
1
Schriptafebi[ediledal
le lettere sostituite sodo
sti
pld piccolo assai di quello delle
teggiaturainvolge quella
ninuscole
'
l'utilità di
in
icola
al
di In
orni
o
le mutazioni
necessario
lindi vorrei
and'
i stiano
di
quale *
e
'
riprodurre
cresce
la noia
Gli Archivi
Brdbolles dichiara
nendo
o
la
Sloria
d'essersi
tutte
mi
inu-
in
questo
,
altri cbe
contro
ed
convinto
scritto
uno
tilità
dell'i inu-
cacografia deglioriginali,» la
del lettore.
ta
per-
pitiragioni.U Cantù,
esser
la difficoltà della
grandemente
e
serbate
che
autorevole
ad
recente, seguita sempre
né
paressero
anco
duole
nostro
lettere
alle
abbreviate.
luto
nome
no-
aeEvUs
ePa
raccomando
un
no-
di
firme
dare
role
per citare
Dei
casi; poiché
EUGeNiUs
per
una
sarebbe
che
certe
forma
In
:
alcuni
in
:
Oltre
periodo
nomine
Bei
tod, scriverò
guod?
per
dopo
o
invece
segni
porre,
capo
comune
le
o
di
bisogno qui
è
!
l'uso
secondo
*
»
Mi
cit., peg.
presa
dò l'ortografiaoriginale,
!? ciò
e
sia
S.
lecito osservare
Anche
molta
il Rotb
zione
trascri-
l'Huiltard-
liberti,
roanle-
[ìoc. cIt.,pag.
19J
2Ì1
SECONDA.
trascrittore
un
lieo
un
lui addotti
sic
dopo
messo
osse
strana, mentre
ina,
"
i
ove
ite diceansi
anche
alla
voce
la trova
Milano
a
tre
se-
dtcto, facto,
volgari,essendoché
proprio negli esempi
non
:
soste-
dlconsi
figliuoli
iajl trascrivere
icumenti
in
lo fornisce
me
rana,
dal
Il Cantù,
paese.
ipi da
un
fa-
spropositoquello che
o
d'
0
cognizioni
averlo
potremo
non
xìo
di
igine fedele dell'antica prolalmente
cosi. E
usato
era
dimostrino
e
imitazione
ica
del
esUmonianza
,
è
fatto cosi
un
eria
o
se
che
anche
latino,io
perchè
è sto-
generale po-
qualche osservazione
a
le mutazioni
che
materiale
d'un
debbono
documento
quale in luogo del papiro o
amo
a
o
della penna
macchina
resto
e
dì vola-
la penna
si deve
il
ma-
mantener
polosa in guisa che
al pa-
non
teI^
ta
0
egolf
hes
[uiil
;o,c"
rolei
una,
rei*
ocali
ontF
ra
e
ini
)
de!
2fi
MANUALE
della nostra
nostre
durre
per
e
PALEOonU
modestia, ^d affidandoi
copie,se
di studi! ;
DI
cosi
ne
non
potrà giovare p
verrà
mai
il 1
i docu
per nuovi fini scientifici
la storia.
ISERVARE
LE
PERGAUEHE.
lo invadere
dopo
i,
qui il campo
della
esaminati i do-
avere
iUi estrinseche,mi pare
di mantenerli.
modo
^rtanza
veder
i la
a
e,
avuto
alla luce le
messo
necessario
indicate
cure
esperienzaquello
sse
e
pubblicoe privato,
per
come
luogopiù sicuro, insieme
a
o
cevano
una
GÌ'
pubblico:e
le ricordanze
di
imperatori
parte sempre
con
posterità
con-
come
graziadi ciò alcuni storia greci e romani
carte
ci
Roma
più
popolicivili,
sacra
col tesoro
che
risale alla
tutti i
cosa
una
inda^ninuove
i documenti
comune
narrati
da
sa
re
no-
principio
quellacritica
di storia. E
utte le
hanno
ingiurie,
parie più antica delle
ramo
"a
conse-
per
salvata dalle
ica che lia
trarre dalle vecchie
Si deve
amministrao
politica
degliarchivi
3a
ragìo-
nel
in
poterono
de' fattiche
ne
condu-
sé, e i municipi,i col-
MANUALE
3)ari
P A LEDI
DI
i tabellioni
e
l fuoco
devast
poi le
e
migliorparie
la
te nella
di
degli archìvi
costituito
apparisi
iervato tino dal IV
sei
al Palazzo
accanto
dei
i
ignoranza fec
storia
ale
ne
Le
notari,riunito
pò
el tesoriere,
Fu,nelle I
Viterbo, Orvieto ad
.
ìsperso.
iconventi
e
imitaronc
do affidare alla punta
gelosi
itti,serbarono
legittimità
; e
la
rano
a
violenza della guerr
a
più sicuro.
tteDbach
Nel
[Dai SchrifUoesa
indizi d'archivio
Dama»)
ma
I
Torse
venisse
cot
da
papale
(a.3SG-384) e
è
ragionevole
I (a.336
Giulio
I pubbliciaiti, ordluandc
del Primicerio
lezzo
e
tutte
la
cose
dei
i
pertinenti
le, ECrilte da' notar! ed a;
ProtoDolaro
(BuriusGalle
rnoHMa.elC. PaIavU,17B
lolìzie
ina
per
:be vi
sugliarchivi antici
di brevità,
amore
spende
il Watleob
RTE
SECONDA.
lile
era
217
luogo
un
che vi
principali
tocchi
non
o
sì
e
un
ca
co-
si teneva
sono
,
loro
per-
aveano
il Wattenbaeh
serva
da
quasi mai
libro che
un
insienae
stavano
bisogniordinari!
in
armadio
uq
da
la
per-
primitivafreschezza
di
numero
gran
prì-
originali
geriinei copiari.
alla conservazione
lensarono
fecero fare
]a
o
dei
triplicati
esemplari,
a cui si riferivano,
collegio,
oalatìo,l'altro per conservarsi
uro
palazzo.Spesso le carte più
di nobili s'affidavano
e
conventi. Ed
scrinia
i o
mezzo
palati si
te'
cu-
gliarckwa
usarono
gli
de'qualiilre conduceva
i e in ceste
i
oltre
alla
muli, le
da
quest'uso,per
ed
ispersioni;
carte
di
diverse,
cause
più volte
avvenne
spedizioniguerresche
rimanes-
ore.
lo cominciarono
a
costituirsi in
?videro alla custodia
rarono
,
ne
inventarono
mezzo
privilegi
de' falsiall'oc-
arono
ì
ogni
con
delle loro
di
in luoghi il più
riporli
il palazzo
pubblicoo
repubblicheitaliane
la chiesa
preposero
218
MAHU"LE
alla custodia
delle earte
giose,il cui
DI
carattere
e
sono
più sapi
di
conservare
diversi. Mazzi
Paoli C.
Arch.
di rotol
Hai, 3, XII, f,pt
Gloria,Ltiioiù cit.,pag, 4t8. Pisa pni
'
ttor.
tari deputali alla custodia
versi.
si stimava
notai
più minuti
ancora
'
del tesori
e
sacro
gliore, altre i giudicio
I modi
PALEOGRAFIA
Le
degli alti
della CancRlleria
carte
tea"
cbe
degliAnziaoi
furono trasport
imperlanti,nel (369 (jtìtepis.)
Santa
Caterins
al Palazzo
Provvisioni,Reg. 66,
del
XIII si fecero EraEcrivere
per
doppio esemplare
aver
in un
Totume
che
Popolo (Arcbivii
20"). Alcuni
C.
in
,
pergamene
e
In
sepi
quelloapprei
documenti
conteneva
fu
privili
dal
nel secolo
:
Gcorao
seguilatosino al 1515, e
Borgo FI.,Raccoila di sctlli diplomipiiani.Pis
£ degna d'essere riferita l' avvertenza
che
lore
?
premetteva a queste copie: ? Hoderatr
est meno
providil antiquitas,quia fragilis
s
acta
0
neglìgenliapotest
»
actum
scriptureQdeli
(estimoalo
ubi
mandarenli
posse diversìs codicibus
unum
•
locus subreptioDÌadimllur, dum
?
liler a
'
suti
"
manum
singulisaudiatur. Hìnc
,
est
quod pi»
speciallter
que
]"
runl, ut, quollens res
n
sas
reges
domini
regni Jeri
tpsorum oslentatlont
non
privilegiorum
esempla tnanu
Borgo cit.,pag. 96).Comuni
poi
sono
pie aulenticbe,nelle qualisi descriveva
si diceva
a
I
haberent.
publica declart
•
•
pisi
et
iodulla beneficia
moras
esempio
dominos
locorum
per
'
adliitx
in cartls pe
publìca ejus custodia retinere
publicam
adt
custodia
gemina
celialo
d' averle
,
non
Pisa
minuta
fatte sull'originale
?
non
abolito aeque
neni,deverboBdverbum"
(Ivi,pag. 9t).
a
v
in allqua sui pari
e
senzanullaag
?
FA]
?
si vedono
?
notar!
B
tori orientali
fì-aglioggetti
del
raffigurati
del
e
le carte
A
e
ladide
o
Londra
di certi mazzi
dì
registri
ambo
spese. Esse
strette
sono
partiad
le
nella qualeè
superiore,
In questo
margine una
più volte tutto
traversa
si che
tura
lo tiene stretto
e
ne
non
glia,
compone
eccezione
dal basso
lasciato
con
breve,
una
dì
Un
chivio
f«To
del Record
da
attraversano
il titolo
ba
e
i
sinistra,
una
della Torre
sì
e
office.
curioso sì tiene nell'.
e
a
Buda.' Pertiche
parteall'altra le sale b(
pendono delle borse,
queste pertiche
ariose. Da
cui base
£
si détte sino dal 129J
di Corte
della Camera
si
dal 1199, e i rofirf»masrwi;(
antichissimo
modo
a
ci
poi i rciuli eh
sono
presiedevaall'archivio
al capo
tuttora
solida
ma
da destra
Vi
magìsl^ rotulanm
colui che
altomargi:
porta la scrittura condo
per il largodella pei^amena.
nome
dell'est
che
singolare
volume
all'alto,come
che cominciano
lun(
e
ed ha i capiannodi
il mazzo
un
tarum
un
ci
cordicella membranacea
ordinarli
quelli
come
in
,
di pergamene
,
mità
li te:
e
a
originale,
ragione mantem
è
oggi,la forma
scritte da
monaci
nell'ordine
disposti
nel copiano.
trascritte
erano
tenenti i
sotto gl'impe
degliscrigni
occidentali. * Alcuni
e
in datole
vano
anc'
Maestro
Primicerio
il
tavoletta
una
numero
lungo forchetto
trae
conlene;
quadrangolare
d'ordine.
abbasso
L'archivista
la borsa
1,1,4S
e
con
che
«S; II,59
vuo
e
60.
MANUALE
gliODcinl
!
della
DI
di
ferro,in cui
mettendo
d
che racchiudevano.
menti
A Colonia
olati. A
ì documenti
sono
Francoforte
in sacchi e,
Dapprima
vi Isacchi,
nservano
per
si arroto!:
pieno uno,
bastava
una
glise:
in ottimo
e
dì
casse
se
cassa
poi occorsero
ancora
iti in
varia
st
grandezi
posta sopra la Cappelladei
a,
dei SS.
a
ten
borsa, dall'anello che gli
ipilaterali cadono,
IO
PALEOGRAF
Malia
Marco;
e
porta ferrata che
na
illuminata da
alla
e
mette
finestra
una
con
Padova, sino dal 1265, volle
tatuti e i documenti
di
Ui
a
cu
maggie
crìgnodi ferro presso la chiesa
oltre
*
Oa;
Io
i San
dentro
scripturamm.
loc.
,
Arcb.
se
cassa
una
d^li Scalzi
Michele
Gloria
nel
aveva
Spedale civico di Palen
pergamene
e
)
gliannadi,
•
*
Meno
prea
diligent
cit.,pag. 4i7.
del
pisano.Comune, Contigli
i
[te pia.
Silvestri Giuseppe, Sullo stalo» *ulla i
(M
pubUici
Archivi
.to dalla Rivisla
IiaUa.
Paleni
Sicula).
pisano. Spedali riuniti,S. J
Vidta di 5. Iacopo in Poggio, 1(S
Arcb.
'a e
in
223
ìegohda.
scritta
i caratteri. Vuole
re
ita,distinte
con
una
messe
:li
originali,
le
spurie,e
croce
da
parte
disposte
tutte
progressivamente,e
aerale
sto il titolo che
accenni
di distribuirle dentro
sotto la faccia
irìore
d'ognicartella
che
la
rebbe
ripetersi
il numero
A, la
esempio,
oct. testamenti A. Pre-
1, 9
poste in armadi
l'umidità
ire
sc-
della cartella
lo del dosso, per
I
il suo
la cartella contiene,
documento
3
di
car-
e
scritta,
dell'alfabeto da
s
la
del
chiusi
muro
e
il
e
questisi tengano netti dalla
fa male
e
lyrebbero
anche
alle pertanti tira-
essere
Ile, proporzionatialla
no
lun-
l'altro,finché
sopra
ve
basse. Sopra
piuttosto
ide
collocarsiuna
cartella. Nella
scriversi in maiuscolo:
le
monumenta
in
1,
e
0.
B;
anno
quelladel
e
cosi
enticontenuti
ì ne
ab
(per
secondo:
deglialtri sonelle cartelle.
fossero assai
,
preferi-
e
le carti
numerare
invece
ec,
letodo ha
che
con
più difett
delle perlai
liegatura
hanno
non
jitiche)
più grandi sarem
n
versi. Inoltre la
!
n
ipedisce d'inserirti
in questo
e
bis, Ur,
un.
della
ec,
Non
neno.
caso
vedo
ne|
lo sul tergo, che
entario. La
modo
fa
ne
separai
dili^
pericolose
!ono
e
sL
si
loro
reca
che talora p
e
lò ottener
meglio le
'inventario
se
he ci
:o, lo
gno
a
muovono
cf
Zahn/raccon
ciascun
docu]
proprietà di
ome
n
a
atl
un
bollo
a
secco,
u
1
se
fosse facile il tagl
:asse
troppo danno:
lel tergo della perga
i
opposta sia scri[t"
:" con
colla forte
trdntmg der Urkundm
un
an
Iraz, 4867, in-S, di pag
'ARTE
225
SECONDA.
delle pergamene.
'o
del
numero
Cosi ilcolore
l' inchiostro
e
barriera
triplice
a
Qcellatura
o
ad
oè mediante
ielle casse
te
le
lo
ben
Zahn,
coperte di carta
solamente,
produce
ne
ogni mali"
rimarranno
ne
documenlf,secondo
i
della
e
qualunque
altro ne' dosi
un
scomplglleranno.Sug^risce
di formato
carta
con
irre,
misura
a
della
alle
aflerma, quanto
di
re
documenti
conto
ener
grandezza
piegature,
guasti ne' caratteri,essen-
ecoli;0 ad ogni modo
ro
ordinarioi
su
il male
mille. Ammetle
de' casi eccezionali
iti.Se le pergamene
da
e
anteriore
di queste
golo alto a destra ilnumero,
itra,dì contro, sarà
dell'altra
I
specie(poichéun
più pezzi,quando
documento)
e
le
e
sot-
l'indicazione
o
rìginale
copia,il numero,
irendere
con
produrre gonfiamenti
non
irte estema
i
e
piìi
hanno
!s!,su^eriscedi accomodarli
sa
sì
d^li
nu-
siano
materie,cui si
olo.
lo di collocare
icrire
i documenti
cosi
quellotenuto nell'archivio
40
10
1' altro ,
sopra
ata
ogni scomparli-
di circa 0, 40 d'altezii
cassetta
UQa
in
e
1, 25 di larghezza,divisa
a"iitàe
ompartimentì,
quattro imo
le carte.
no
timeri
aopra l'altn
Ogni divisione di
cosi
e
200
ess
la cassetta
cassetl
intera
,
madio.
Tanto
questo quanto le casseti
,
:alìcartellini col
In
10.
d'aggiunta, il docuttaenl
caso
tra i due vecchi
"
"te il numero
di
la lettera
cassette
!
de'doeumen
numero
porta la data,
come
quelloche
a.
chiudibili: le
sono
ed hanno
trasportarsi,
a
coperchio;e,
siccome
il disopradello
e
lo precec
a
seoonc
tale effell
i documenti
lo
ni
scompartimento,
nel muoverle.
[ieno
questo metodo
ivitar le
è
pilature,per quanto
lisembra
meno
grave, avendo
ciuto che la scrittura
anno.
D fati
perfetto.
Lo
Zahn
stesso
ne
per esp
risente
sen
(senza ricordai
i casi di doverne
^immette
avven^
fare
a
men
ne
aggiunte,quantunque previste,
primitivo
late,perchè tra un numero
ve
Dentare
,
in cui ilprimo si
agg^u
ripete
PARTE
ò
a27
SECONDA.
il bisogno d' inserirne
nascere
parzialmentela
questa,
a
.
non
mai
si
i do-
vantaggio di
il
rovarlì. Finalmente
ompartimento
superioree quella
volgerà in altret-
ado le aggiuntesiano numerose,
ancherà
lo
in
veduli
spazio e le
tre
opera
onali le pergamene
nbaginì, come
carte
modi
diversi,
mescolate
sono
per
disteso
o
to. Nella biblioteca nazionale
foglibambagini soUdi
volume
e
a
cosi
nuniti di
)iù
composti
non
il
stanno
a
uno
là
gia-
la misura
del
superano
di
superano
dopo
strìsce
del
lo
quellelunghissime son
sti r
e
mainine interno
lìstese,
quelle che
e
grande
tergo qualche cosa
piccoliraccomandate
che
ne
di
palchettifittissimi. Altre
formano
le
e
con
alcune
stati lasciati qua
aggiuntesono
i volumi
,
piegate
forati in tuttique'punti,
contiene
mena
}
rimar-
grandi) in scatole di cartone
pò
a
per-
porta la classifica-
chiuse
son
Se
simili
per ordinare
tra la parete
av-
numerazione.
avremo
lata sola basterà
arte
lo Zahn
anche
come
istringerà,
un
r altro
come
tagliate
altret-
MANUALE
questitre
SI
modi
PAI
potre
si evitassero le
ive
piej
dell
Illa conservazione
le altre richiede tropi
'
affatto,sebbene
.re
Vendesi
mai
d
accomodi
conservazione,
ma
qc
i'sistemi accennati
1
so]
giova dir altro,se
loro farà
metà
alla buoda
a
conosi
conservazi
io penso
TÒ
?
che
la materia
la
n
la forn
e
li arrotolarle. Questa
ecessilà delle
ordine
n
plegatur
dal
temuto
grandi
iene
sistema
(
Fi
ali
come
specialedi
mo.
cuni
uno
legano a
0
mazzet
più anni,
un
di quei
;iornosolo, se
jcono
d'
i mazzetti in
un
li qualche centinaio di
re
iene
estensione
che
di date,
ne'
si hanno
dannosa; in quanto
e
troppo le pergameni
è lent
i più sottile;
se
)rti,sì spai^ODO
e
si i
DEI
EIGILU.
:'si^liè cosi esteso
ed
importante
ecclesiastica,
genealogica e artiquella de' costumi
per
che
lìcchè i
nome
e
paleografi
co-
di
StgiUografia
i
diplomatisti,
primi a prendere in
antichità, debbono
:I loro
delle isti-
oramai
i dotti Io haimo
proprìa col
i
e
que-
esame
tenerti
come
Anche
soggetto principale.
separalo dal resto questo spe-
no
nello
ente
tutto
svolgerloometteremo
plomatica,
e la Diriguardala Sfragistica
togliendo dalla prima, secondo
il metodo
adottato per le carte, le nozioni intorno alla materia
delle
alla loro forma, al modo
impronte sigillar!,
quale si
a'
attaccavano
Dai
Wattenbach
e
piìidi
alla
lutto
leggende.
scrittura delle loro
'
documenti,
col
Schriftwestn,pag. 4S3.
Sa
gomento
questo arsi può vedere
Meltf E., Uiber Siegelkunde und Siegtlìa
Zeittchrifl
fitrdieArrhioe DeuUchlandi, voi. Il,
lammluagea
rase. I, ed i Sitiungiberirhtm der Mànchmar
Akadiml», 1867,
,
|[,3S1-321, CLlati dBlWattenliacb.
degli Archivi
dtSceaun
d'Arcq.e
di Alfred
l' articolo
Iiair« de l'histoire.
nella Revut
det
nazionali
—
Deus
La
233; la
pag.
di Par^i
Haur;
Une
ricca
ColiectUm
U.
falla da
ttoveelle idem:»
Oou^t
auasì-
,
ou
Sigiltograiihit
tcfencs dei
,
Uùndei, V, 1871, I, pag. 889
e
Sceaux,
segg.
di cui ciascun colore
idazionì,
nedio
si trova,
evo
La
zzurra.
nfondere
le
o
o
nera,
Sì
adoperò acche
rimangono molti
ne
e
ita verde
la
con
bizantina
voce
rame
meno,
oriendagl'imperatori
dai
leno
licemente
papi;
in
nelle
cera
ra
e
la
maggior
fogliad'
calda poteva facilmente
imperatorid'Oriente
.
di
ri-
sino dal 611,
ipi,e probabilmentesino
ì,
11
oro.
regioni meridio-
ipi,certamente
'
di
o
piombo.
sempre
ì
bdlk;
qualche volta d'oro,
quando più e quando
,
in
furono
cera
ito, di bronzo, di
ii
naturale
cera
bruna.
o
a' sigilli
di
cioè
e,
di
unita ad altro pezzo
rossa
imati
me-
quelladetta
con
[V. Talvolta
nte
del
rossa
cera
ecolo XVn.
benché
e
dal
d' Oc-
Portogalloe di SiciUa,
Francia, i dogi di Venezia,
città libere, gliOspitalieri,
e
inche il Granduca
di Toscana
l'Ordine
Stefano.
di Santo
era
sigilli
Le
ogivale.
principalmentedi
forme
quadrata,
234
UÀ»
n ALE
triangolare,peutagona,
a
è in certi
comuae
arrotondito
scudo
triangolo;e
sono
lati dir
capriccio(lav. XIV, fi|
di puro
Più
a
a
ettagona, a trifoglio,
pera
gona,
e
PALEOGR
DI
,
luoghi me
ne' seti
come
di
nemmeno
quella
troppo scarsi gliesempi.
I
furoao
rotondi
sigilli
da' laici
da'
e
in
s]
papi, salvo pochissi
drali,e quelli ogivalidagli eecle
dapprima,tendi
o^vale,abbassata
appuntarsi.
La
dimensione
in generale è
sone
de'
0
de'
è
sigilli
n
proporzionataall'im[
corpi morali,
cui
a
neva.
IV. Quanto
al modo
carte, il più antico fu di
nel Iato inferiore destro
E
perchè vi
stella,
a
leva
stésse
app"
;
applicarlo
e
qualche
aderente
in altra
croceo
di
si face
guisa sul j
adattare,si rovesciavano
glia
s'incastrava
questa incisione,
«
guisache
la porzione
davanti
la minore
e
XV,
(tav.
pressione,
pose
di
anche
legno. E
un
la
maggiore di
nel tergo,
num.
e
e
qui
5).Talora
i
lacciuolo di pergam'
questi
erano
i
sigilli
detti anticamente
sigillamenibran
diplomatio
che
agglutinata,
ehart^
23;
APPENDICE.
generale fino al secolo XIV. Del secolo appressc
USO
e
del
non
molli
'
XVI,
asserisce il Gloria, ho
come
aderenti
sigilli
che sulla carta
tature fatte
la
diversi
t' ha
non
suguale
tagliente
per rendere di-
della
segnata immediatamente
semplicipiccbiet
foro, ma
della
superficie
l'attaccatura
stente
dagliantichi, in quante
strumento
con
veijutt
carta
e
L'
cera.
sulk
più facile
impronta
i
non
sopra
ma
cera,
resi'
e
glietto
fo-
un
il
bambagino grande poco piiidell'impronta,
qualericoprela
non
ve
Nel secolo XII,
aderenti
gilli
furono
e
a' documenti
0
nell'XI, a'si-
vano
Questisi attaccapensilia).*
dapprima
di
coreggiti
con
con
lacciin pergamena
si hanno
di lana. Di
ricordi molto
generalecomincia
1'uso
cuoio
strìsce dì pergamena,
filodi seta, di caaapao
dipoicon
veramente
che
sostituitiquellipendenti
0
piatteo intrecciate,
e
ma
anche
poco
un
d' ordinano
pendmtia
{sigilla
bianco
potreidire
non
esempi più antichi.
siano
ne
E
stessa,
cera
antichi,
dalla fine del
secolo XI.
Vario
fu altresì il colore
trovandosene
nastro
a
unicolore
filisemplici0
bianco odi bruno,
a
a
cordicelle bianche
sarebbe troppo
Per
D
scaccato
o
di
e
la forma
composti
0
screziate in tante
a
Leiioni
*
Il Gloria
tessuti
a
spiraleo
guise, che
lungo il descrivere.
alla pergamena
appendere il sigillo
'
lacci,
turchino,di giallo,di
trina,a passamano,
0
de'
cit.,
pag.
si rad-
4S5.
[pag. 485-86)dice cbe apparvero
X. (Vedi Muratori, Jn%
itat.,n,41.)
nel secolo IX
part
)cìai
si f:
ligli
atrie
Lttac
^k.
e vai
afo:
si
solo
i di
tto.
risi
I de
:elli
ivvit
o
in
238
UANVALB
DI
PALBOGT
Nondimeno, giacchélo porg
Jare.
«ogliamo
Douet
la classiRcaz
omettere
d'Arcq,
'
ore
affinchè,
quei
il lettore possa
dagliarcheologi,
1
elementi
principali
Eglichiama
del
linguagglc
tipile impronte
classi,cioè:
1.
Tipo
intero ed assiso sul trono,
sentato
2.
si rafS
Tipo equestre,ove
.
armato
la^pugna
per
3.
è
maeslàfnel quale i
di
o
per la
cac
ì
Tipo genUliiiù(armorial),
occupato da
uno
pendente, solo
o
scudo
lo
con
accomps^ato
e
soniche.
4.
Tipopersonaledelle femmìnt
rappresentate
o
a
un
in
qualunque del Clero,
piedi
'
dal
h
can
oggetto del culto, salvo le imm
6.
Santi
o
alla classe seguente
contenent
Tipo leggendario,
immagini di essi
XIV,
Vergine (lav.
7.
isolati 0
che
più
Tipe ecdeaiasHco,avente
appartengono
non
lo
cavallo.
5.
bro
per
'
anche
3).
nel qualt
Tipo topografico,
una
riunione di monumenti
comprese
sono
num.
o
però quelle arcate
ecclu
frequentine' sigilli
CoUeclian cil.,pag.
invili
e
aegg.
di
o
cioè
fantasia,
figure
con
Igì,d'armi, d'arnesi, d'uténite e di monogrammi,
e ogni
atri nelle classi
precedenti.
Ione secondo
impronte o tipi
le
per persone
ra
onde
;ono;
corpi morali,
o
ecclesiasigillo
un
alla classe dei
tipileggendari,
li femmine
o"agli
gentilizi
ai
ricliiamare l'atten-
più deve
le
la scrittura delle
I
irdinario
tutta V
impronta
file concentriche, o
due
i
sulla superintagliata
circonda
e
leggende.
o nel
tagliodel sigillo
ìó aTTÌene
ter-
contronelle
quasi sempre
:0DtaIe nel campo
a
verticale ;
o
nelle ai lacci,perchè si pos^ue
sia
;tri 0
"
si
eccezionale,delle
cosa
scritte nelle code
può
trovare
un
mem-
che
sigillo
3una.
Bggenda suol
receduto
IV
e
da
XV)
essere
una
da
dalla parte
croce
una
o
stella
elle lettere è comunemente
i rado
e
(speo
da
tì-
all'orlo.
la scrittura
,
benché
fatta
tazione di un' altra anteriore
a
,
SI
MANUALE
il
tempo
PALEOGR
in cu!
,
parte, sia
in questa
sia
LiOTissima
perei
,
dì
;
esempì svariati,
venire
è dato
OD
vei
però
.ere
,
p
quantunq
bìzzarr
stranamente
dire che
3UÙ
a
fino al
te ilcapitale
romano
si ha
,
mescugliof
un
1romano
m
è
e
ne) XV
gotico(
la mài
k
anche
pure
le
hanno
leggende lai
delle
speciedì
grech
scrittura di
quelleche si vei
lettere hanno
indicare le
certe
qualità
"
costituiscono
,
i
(almeno fuoi
no
li a
di
comune
del XIV
,
•
ndo
un
aspetto
una
som:
0 viceversa. Ir
ralore,
irate sotto
Iremo
che
i
numer
VA
la sillaba DE
N
o
onciale,la K
la R
a
si p
E
col
co' tratti anter
verticale si può
c(
V coi tratti lateralin
241
APPENDICE.
le lettere
e
C, B, F, G,P,Se
olla per disavvedutezza
Escio,si possono
degl'ilici-
prendere respet-
',A,I",
q, A
Dando
spazio da occupare
lo
si
esteso
0
,
neletlere
la R:
)
e
ed S. Vuoisi
di
cercava
qual
la ii Ila la
colla
riempirlo
la G
caso
figuradi
icircoscrìvere
XIII
rassem-
2.
un
leggenda lunga
una
di conseguenza
secolo
awer-
che di ordinario
giacenti,
nel
urtava
Z,
le abbrevia-
nei successivi. Le
e
[nposte si adoperarono, al solito,
titolied
,
espressionicomuni.
della persona
me
rtenne,
ciò è
e
abbreviature
Je molto
(li una
Z
certeneces-
modificato
era
ma
non
dere
lutto è utile atten-
di rado
tagliataorizzontalmente
per
in
ciò, come
risolvere i
nella
si tralasciava afi'attoo si
dell'et, che offre
le lettere
segni
quellidelle
nel
l'aspetto
mezzo.
qualche difficoltà'd' interpetrazione
possono
anche
se-
dedell'igcaranza
regola.Sopra
al segno
di
mezzo
ragione di
juallil segno
0
frequente ne'
per
spazioe anche
uone,
dell'istituto,
o
dìfTerenli da
far
sempre
del si-
nel campo
monogramma
Una
Una
tarla
presen-
ciale;
congiunte,incorporatee intrecsarebbe
singolicasi
anche
inferiore al bisogno
una
lunga
nota
di
243
APPENDICE.
al secolo
posteriore
in Francia
ne
XIV.
La
sino alla fine del
i reali , in Italia è usata
1
aia dura da Ottone
Carlo 1, e
a
cera
piiluogo fino
al
dugV im-
FederigoIV,
a
presso i
se-
grandifeudaXIII. La
secolo
più antica del secolo XII in Franila
e in Ceria,del XIV in Inghilterra
0
do
bionda
alcuni
,
in Francia
anteriore
ppartieneal
secondo
il
,
in
e
Inghil-
al secolo XII
secolo seguente. Se
fino ai
Maury,
è
cara-
iria(pag.471-72) dice che il rosso
lica i secoli delle
che il rosso
prime
stirpi
due
dalle
comincia
acceso
jjermania dal secolo XII, in Inlare
i
dell'
XI, fra i cardinali dalla
dal
e 1 signori
prelati
del XV.
dalla metà
D
La
XIII
fra i
mista
cera
del secolo XIII.
"rma
differente dall'ogivale
e dalla
eriore al secolo XII
icese
pendente
J: d'altri
in
,
né
posteriore
cera
luoghipuò
in Italia possono
caratteri
è
non
cominciare
a
dal
dal XII.
in Italiaindica
gotici
d secolo XII.
più
rimontare
Iterra dall' XI, in Francia
a
e
un
appartenente alla persona
non
sigillo
lorale,da cui Tatto
Dell'atto medesimo
I, ove
è falso
n
ntico di
quello;
anche
si può accettare
liun
suo
Itiì
ha
assegnato al loro
non
i caralterl
tato o il
del
si
,
Elone vi abbia
docamento
leempio, esisle
:ora
le clrcosUnie
e
conservato
permettnno h-
non
avuta
parte. Nell'Arcbivio
una
sua
il
lempo
o
bolla piccola d'Urbano
gliavanzi
un
del laccio di seta
di Qlo
oggi è applicatocon
anapa,
la quale invece
di passare
0
ga
no
il laccio
alle
ime
punti, dal
retto
alla pergamena,
grandi; ma
vi
,
quale potè
elgillo
per
esser
,
una
plsa*
(12%
giiUo
cordl-
il foro consueto
il sigillo.
Cba
esso
non
dlcbiararsìFai»
si
puù concede-
colore di malizia
quella di
riappenderlo a
«i di dichiarar
I
non
s'oppongono,
1 giudiziodel Parlamento
"
per
che la bolla debba
lè altrimenti si darebbe
tU
si puù asserire,perchèi
talora applicatialle bolle
primitivo Irovanal
lialtri caratteri
e
tergo
a
nodo
EigìUodi piombo cbe
alla pergamena
in due
il
IV
ventre
a
del eoo
cbe
Spedali],dalla quale pende
nel foro
diverse
puù pensare
la
ma
so-
sono
uso,
s'incontrano
sigillo
un
Juogo dove tu
sospelto
un'età
falsi.
esser
Nel trascrivere
I,
un
quello che portì
i cui caratteri dimostrano
sigilli,
possono
il
diplomid' un
successore.
itorìa non
e
documento
un
trattasi di
se
e
ciò dichiarata
venga
sigillo
apposto a
un
al
3
gìustidca
non
emana,
o
un
di
bucare
In un
documento.
a
qualunque
modo
Ino-
Non
dissi'
ParigineH!7), allorché,
falso un diploma di Carlo ilCalvo, per^
si poteva toglieree rimeUere, decite cbi
sigillo
credersi cagionalodal tempo.
del
247
APPENDICE.
diflìcoItSi.
Alcune
che
può
dalla condizione
derivano
spezzato
essere
col testo'del documenta
Euutereino
la
quando sì può, cioè quando
coli'atto
0
In tal
consunto.
o
fm
dove
in quello.Se l'impronta fosse
espressi
lecito
polvere,sarà
sia fatto
detrimento.
patire
delle lettere può
i nomi
son
o
pura
e
zione
rela-
titolinon
dalla
o
forte, purché ciò
abbia
ne
a
Le difficoltàprovenienti
dalla forma
essere
da
cosa
nulla il superarlese
nell' atto; altrimenti
ripetuti
deve raccomandarsi
la brevità della
può
nascosta
non
cautela,si che il sigillo
con
si
setolino morbido
con
ripulirla
dell' acqua
versarvi innanzi
e
ci
caso
leggenda abbia
contenga più nomi
non
di esso,
soltanto alla
leggenda
i
e
di chi incise la matrice
sua
il paleografo
perizia,
perchè
frequentierrori
non
danno
né
trii
arbi-
e
modo
né
facoltàdi aiutarsi col contesto.
Quanto
stampa
a
metodo
de' caratteri per
alla scelta
si può,
forse
e
le
zioni
pubblica-
giova, modificare
proposto per le carte, adoperando,come
le iscrizioni,
tutti
tipimaiuscoli
o
il
per
minuscoli, secondo
Inutile però mi sembra
l'ordinale.
ricorrere,come
che
piacqueal marchese
Laborde, ai tipispeciali
rendano
d' un
approssimativamente l'idea della scrittura
sigillo
e ne
ciò richiede
una
indichino
seconda
fa conto
non
veruno.
'
cava
all'ingrossol'età,
della quale solamente
trascrizione,
il più de'
da
si
perché
lettori,mentre
il
grafo
paleo-
dispendiosadiligenzaprofitto
'
Il Laborde
nel pubblicare l' inveotarlo
"l«Sc"awt:bUadaM.DouStd'Arcq più
volle
della Cotleelitm
elabilì
ricordalo,
e,
se
perdiè possa giudicare
è fondata
'
rpetrazione.
inzione
credo
ancora
si possa
leggenda;tanto più che,
I
serbare
essendo
rara
sillabe o parole,non
:inplicemei)te
azzo,
noi stessi siamo
e
:rizÌoni moderne
;he. Quando
stenda
abituati
nelle
e
nel campo,
lua dividere queste
citazione
i
e
la
e
si possano
'e
la leggendacome
il
dà
si,
la
documento
un
qua*
buona
con-
rimangano
non
fac-
in
sigillo
queste minu-
trascurare
affinchè
sigilli,
delle pergamene
o
com-
dentro
o
ledisca l'attritocolle tavole
colle
i
car-
Ilperdere
i sigilli
pendenti.
sottoposti
n
ui
^giUo
['una
,
linea
una
si dia che
importa provvedere alla
cumulo
dop-
a
legenda; poiché nelle
Ile tavole, in cui
te
ve-
sarli di-
non
partìcon
quando de' sigiUinon
ò
a
riproduzioni
poi la legenda sia
anche
reca
solamente
reca
non
carta, ma
togliequalche volta
di
per esempio, cbe il sigillo
Bi
d'Arcq ha
rola
ifl
la sillaba
cavalieri,cba
manca,
ove
isibite,
a.
1 1695
dell'io-
Ca.... ci permette di
egliba prereriloper
e di supporre
lluirvi eapitaneì;ma
danno
con
sup-
qualche ragione
quest'osservazione non
il Douttl d'Arcq ci
avesse
dato la
ONDALE
DI
PALI
i' inlenderla
de'
nento
iccome
d
più
il sigil
d' aulentidtà
rio
:
i
intatto,e
'acevano
lama
ifesa da
un
m
si circondaron
1'untuosità
Qe
si chiusero
0
mena'
i
e, nel
grossa, chi
e
sul laccio,qua
Si
igillo.
usavi
embranacee
di
;e
o
pagliao
;o!oXV:
nel qu
in scatole di 1
ie
m
prezioso,
farvi passare
:ta cosa,
studi
ralmente
lasci
ivistain Frane
i i
che
sigilli
in scatole le
I,
Dm
Schriflwes
liaiiDO de'
I
intorno
it aver
siglili
e
Eul doc
modo,
al
troppo
a qualche
dispiaciuto
è
non
del nostro
di
tempo, desideroso
di formare
Laborde,
sacchetti
facendo, come
e
una
giustamente
osserva
Invece
decapitazione.Provò
vera
tutto, convinto
a
che
l' unico
monumenti
questifragili
poi
ma
di preservare
mezzo
quello di
era
tame
evi-
compressione,e d'inspirareagliarciiivistie
la
agli studiosi U
che
sembra
rispettoche
si possano
efficacia chiudere
i
increspatidi
di farli
e
poichéi
di
comodo
francese
pensato in Francia
formati
sugli originali
;
sione
occaa
lo
ardila sono
della
e
e
che
raccomandare
che
nega,
non
e
che
Ma
degli sfragisti.
giustamentebiasimati
ai
conserva,
starlo,
gua-
rispondono ai bisogni
né il Demay,
Sfragistica,
modellatore
pericolosa.
stituirvi
so-
a
moltiplicarli
guarentigiadella
sappia,imitatori
ma
sìa un'
è
altri metodi
della Glittica
con
che può
pressionesull'originale
una
ed
e
mi
velina.
dei collettori
calchi in
richiedendo
inconvenienti
senza
deperire,si
ancora
a
Tuttavia
tocci
sigilli
pendenti in semplicicar-
carta
modelh
dei
permette
meritano.
non
poi lo studio de' sigilli
Affinchè
ch'io
zione
colle-
una
nuovi, scatole meglio combinate;
rinunziò
storia
d' Italia
sigilliquasi fossero medaglie, staccandoli
cioè dalle carte
il
archivista
abilissimo,ha
fra noi,
non
ancora,
ci resta per
di sigilhun
possessori
piuttostoche
vista
archi-
una
ora
riserbo
denza
condiscen-
254
INDICE
Alfabeti.
IV.
Tavola
(lOO)
1.
Maiuscolo
capitale
2.
Maiuscolo
onciale
primo perìodo. (104)
primo periodo. (i07)
del
del
capitale
*ó. Maiuscolo
TiLVOLE.
DELLE
SPIEGAZIONE
E
do.
primo perio-
del
ornato
onciale
e
(105, 106, 107)
Maiuscolo
gotico
comune.
5.
Maiuscolo
gotico
cancelleresco.
(116, 117)
minuscolo.
(lOO)
F.
T"wola
Alfabeto
proprio
Minuscolo
1.
Saggi
M.
Tavola
1.
A.
Papiri,
Marini,
A.
doe.
Corsivo.
489.
disciplinaeultioni
exemplo
In
—
LXXIII,
109
pag.
iubeatis
Nobiscum
—
II.
Ut.
e
adque
praesen-
iugalis
donatri-
(112, 154]
cit.,doc. LXXII,
Blarini
3.
"ìis.
Corsivo.
(154)
prosternatur.
2.
scrittura.
di
circa.
444
(112)
corsivo.
Minuscolo
3.
(108)
comune.
(109)
proprio cancelleresco.
2. Minuscolo
tes.
(117)
4.
Corsivo.
553.
A.
128
pag.
In
—
TI.
tar.
e
iuris
domo
(154)
cit.,doc. LXXXVI,
Blarini
4. A.
-dati sunt
saprascrlpto
huius
A.
726-27.
R. ArchiTÌo
stoiaf
et
nostris
Jhesum
Donatum
viro
ChrUti
honesto
Arch.
miata;
di SUto
qol
dedit.
Codice
donatione
XIV.
Tacuald
sapra
scriptor
(154)
Diplomatìeo* Roeehettini
diplomaticotoscano
pia
antica
K»
t
pag-
^^5
;
in Arch.
ec,
pergamena,
di JPi-
XVII.
750, aprile. Corsivo.
6. A.
IX.
(113, 154)
Ut.
e
in Firenie,
Brunetti,
ital.,3,
star,
R.
—Ego
Cesare, Sopra la
Paoli
148
pag.
Corsivo.
di Suto
Ut.
e
solidi.
Paulacio
conplivi
cartula....ta
134
[In]vicem sapraseripta
—
cit.,doc. XCV,
Marini
5.
Corsivo.
639.
pag.
—
Tignante
vinditure
in Siena,
facsimile
Lisini,archivista
domno
Domini
nomine
Diplomatico,
Dei
rogatus
nostro....
(154)
constantes.
gentilmente
senese.
In
f
S. Salvatore
comunicato
dal
di Monta-
sig.Alessandro
a
E
SPIEGAZIONE
«nnaio.
DELLE
Corsivo.
^5
TAVOLE.
—Pr*
quatìfet ingenio,
ìi)
itlobre
2. Corsivo.
do 'est aDt
t., RimUuial
rtro
ipsias monasteri!
fuerit sii potestate mi-
ciL
Corsivo.
ugno.
Ne
—
in antea
\ìa
—
Lotharius
DsBalni
namlne
piissimo prlaelpe
in-
agosti
a
il)
SicDi,D^l..S.
Corsivo.
erlpta
RetoUere
—
tìbi qui
regibiiB ina
—
Tenti
la
i Stito
J'.u/gmrpiB.
notevole
n»atri
Damlni
niuitro
con
JheMii
Enrign gratiaDei
S. Mtehilt
Pi», Dipi.,
in
Borgo.
giugno 20, Stile pisano. Minuscolo
iti Martini
PiM,
rni
re-
inperì. (112,154,161)
anno
i
di
nomine
i regnante donno
.
inveni-
esse
(15^1
Dipi.,Badia
In
—
ficiimik
tuis Bliis et
et a
11, stile pisano. Corsivo
icolo.
primo
anno
Ublcuiniiue
.
sapra
la vendlllonia.
marzo
nostro
di ilontamiala;
Salvalm
Corsivo.
Domini
nanlae
(15ì)
nona.
DipL, S.
li FLnp«,
Eictìiiule
quesieri-
regiiantesdomnn
eius
i Sitnt,
-fIn
—
Chrlslì
Glio
JidlctlMe
3
;
di Panignaao,
Corsiva.
istriJheau
narzo.
vel mìnuare
Badia
Dipi.,
lettembre.
lalberto
di JMóndinfad
(I5i]
veii[ditio].
mea
l Tiiaat,
Sslvatare
S.
mehtlt
SAGGI
fobbraio
qui
QI
anc
comu-
scriptum fierìt roga-
ài.
SCRITTURA.
28, stile pisano. Minuscolo
comu-
1
[SDICE
E
DELLE
SPIEC*ZIONE
TAVOLE.
fainl^edas peccator filiasqnandaM Guilih elmi qua-
(HI, 155)
atos.
^. J/iiMfdt
ArcbdiPUa,
.
1150, dicembre
,deo ego qae
libi
anere
Aceb.
,
qui super
,
novembre
Manifesta
lich.
.
comn-
consenti ente....
Gumtìlda
Henricus
et
her»-
tuia. (110, 111
y
piano, Primiuiali.
1150
—
3, stile pisana. Minuscolo
super
ean23, stile pisano. Minuscolo
Hermellina
relicU{HO, Ht"
ego
sum
Ollvelimi.
pruno,
1152, agosto 25, stile pisano. Minuscolo
Domini
In nootiae
n"Mlri Jheau
comune
Chriali Dei eter-
), HO, 111)
A.ch.
pìuiH",S.
alla RivalU.
LvazQ
cancelleH62, luglioS6, stile pisano.Minuscolo
o). Ego Bernardus apeaielice sedis notarius post
mplevi et dedi. (HO, HI, 156)
—
Arcb.
piuno, S.
Lcren^a
àt.
^^96,maggio 31, stilepisano. Minuscolo
nice
Incarnatioais
indiccione
,
lich.
piung
,
niitleBlaio
lercìadecima
S. Lamua
Aich.
Raimundn»
Comes
copiativo.
—
(111,
Ei
hac
heredilo.(H8, 155)
piano, Jrii pubòliei
; capiid'un
qaoadam
nonoge-
di.
dacununlo
1250, maggio 6, stile pisano.Minuscolo
nus
—
prldie kaleadB*.
1249,stile pisano. Minuscolo
isic sita ego
comune.
centealnao
del
1179,
comune.—
Ugolini de Cascina. (148)
1250, agosto a, stile pisano.Minuscolo copiativo.
—
ncarnatioBls
anno
millesimo
ducenlealmo
quin-
.(118,159)
Arch.
.
piisno,J. Be-narA^
13i9, novembre
22, stile pisano. Minuscolo
co-
E
INDICE
mune.
notarii.
in
11.
A.
1350, giugno 9,
sancii
Oliverii
Silvestri
Maschionis
scium.
stile
al corsivo.
tendenza
monatfterii
habitationis
Oilandi
de
pisano. Minuscolo
Caterina
—
iilia
quondam
professa
heres
et
Simonis
sancii
cappella
comune
monialis
domini
Parla-
ad
(149)
12.
pisano,R, Aeqmsto Cappelli.
Arcb.
R.
A.
1348,
17
marzo
Ricchus
tate
iudes
notarius
et
lis supraseriptis
publieavl
13.
eondam
autori-
omnibus
legitur subserlpsi
supra
et
(119, 156)
1385, aprile 28, stile pisano. Minuscolo
al corsivo.
tendenza
singu*
et
pisano, R. yJeqnistocit.
Arcfa.
A.
(Segno
—
dePeccioli
predlctìs
ut
et
Corsivo.
Reni
ser
ordinarius
interfui
rogatu».
R.
stile pisano.
,
del Notaro). Ego
Millesimo
—
comune
trecentesimo
octuagesi-
quinto. (119)
mo
14.
in
Pisi*
1391, gennaio 7, stile pisano. Corsivo.
A.
15.
A.
1410,
dicembre
46. A.
4450,
novembre
46. Corsivo.
—
Lombardia.
R.
Arch.
Lupi.
A.
Arch.
simo
mille-
Actum
Plumbini
Johanne
xMberti
(449, 456)
pisano,Nieosia.
tendenza
R.
48.
de
4450,
del
gabella
pisano.Misericordia.
preiientibufl magistro
notarli
in
iiij^.
(119,155, 159)
ìndietlone
Como
con
pella
cap-
pre-
xjo decembrio
de
47. A.
in
fuerunt
eongregatos
die
decimo
Acta
—
domus....
canmera
muratore
Arch.
simul
Florcnfle
quadringenteximo
R.
Corsivo.
11.
rationerlos
Comunis
eontrattuum
posila
pisano, Primaxiale.
dlctos
per
notarli
Actum
—
(419)
Arch.
R.
Jacobi
infrascrlpti
apotheca
saneti.
dieta
pisano,lì. Acquisto Coletti,
Arch.
R.
in
doraus
apoteca
257
TÀVOLE.
pisano,PrimoMole.
Àrch.
notevole
con
DELLE
(418)
R.
con
PisU
Actum
—
SPIEGAZIONE
dicembre
al corsivo.
Passera
de
pisano,S.
4468,
44,
febbraio
Vico.
—
stile
pisano. Minuscolo
Ego
Nicolaus
olim
mune
co-
ser
(447,419)
Miu'tino.
46, stile pisano.
Minuscolo
17
comu-
cobi
Ja-
Ego
I
19)
a
ri
CIE.
I
lìgìoso
Cnsb
i. Ben*
1. A.
'
LEGAZIONE
DI
DELLE
TAVOL
SCRITTURA
ivo.
«.,
DIPLC
[Dagobe]rct[lius]..
—
imlocrari.
?e,
DE
(nO)
3TÌ, M5
F"g.
e
X
Ut.
pig.9S,sTihi)idi(idtl63T.
23.
nbre
Minuscola
ipìnus....ubique
l86,4S"atav.
canci
diacurrei
XXIIL
iscolo cancelleresco
Signum,
;....
«8,
Ut.
1
o
XXX,
Minuscolo
cancellerei
.
IO
H.
(105, 109)
Minuscolo
cancellere
UQilus.... nostri
e(
noafrai
preclara....Nos
?udì
nvalem
Alti
c(
r
...
1.
naq,.
'oborandum.
con
Lotharius,
Sicilie
Cha
(4"
ren.
fitMUci.
aio 9. Minuscolo
loran
rea....
canceller
sii
habiliter
jtlli pubtlill.
io 9. Minuscolo
Datum
no
Bude
quinto,
cancell
anno
ri
eresi
Donln
260
E
INDICE
X.
Tavola
SPIEGA
Saggi
di
se
(10
PERIODO.
CONDO
13Si, giugno 1
CoDÌyeres. (120)
i. A.
de
piuno, Sped
Aicli.
R.
2. A. 1378, dicembre
publicus apostolica.|1^}
Aicb.
R.
piuiio,£.i.
S. A. 139R, ottobre
14
berg. (120)
n.
1. A.
Aicb.
5. A.
H.
A
1435, aprile 38.
Bernardaa....
K.
pinna,R.
Guillermi
Aieb.
Cai
piuoD,Dtpa
JU7, novembre
Àieh.
piuDS, Drpt
ScriUwe
r
fi. A.1349,ma«EÌo8.
dan
Andree
de Asiilo
dii
imperiali
auclerliate.
R.
Ircb.
nuac
(1
piHDO, Dtpoi
7. A. 1356, ottobre
Da
Georgi! in angullo domua
n.
8. A.
Anb.
puma,
Aich,
ìn via
..Peli
A.^i
piDUii,
9. A. 1353,
sia
giugno
publlca ante
brosii presCBttkoB
R.
10. A.
OUv
1353, giugno 4.
pepalo SMtedRomuli..
R.
1(
Alcb.
don
Piero.
piuBo,
'ài
(1
S. Sii
13(8, agosto
apothecam. (121)
2
I
I
INDICE
a) denarios, detir
ccezioni:
b)
serma
e)
3.
«ansar
,
probo.
pr«pe,
"j)qnaddam,
qn*
paaset eiiw, paateriu
,
fUiuB. (i'£l]
,
i.
eiperianlvr, dicitar,
iugales. (430)
5. sumua,
6. eoncedit,
7. usque,
8.
ipsoroBi
9. supra,
,
set, frai
animaraai.
,
scrlpti
agere,
(133|
nolario.
quarto,
cceiìoDÌ:
muictis, «w
neqne,
a) nunqaaMi,
qpa
10- tene*, petite, edicti. (
IV.
1. Errori.
2.
—
Scambio
Abbreviatu
Amen,
di
daini
segni.
A'
—
iuxl
habcal, reapntlaBdo,
it. Come
qualitei
sopra.
—
V.
Agglomeraz
1.
inferioreBi, saper ìbb,
2.
qnalerni, ipaina. (ISi]
3.
praprietate,
VI.
1.
per
Lettere
i
pratis,impressione,
pi
irim, circa, corpore,
2.
predi
turris.
cognita,magaifìco,
3. qaam,
co|
qnelibet, aliqi
(13i)
VII.
Abbreviature
vola XII. Lettere
CORPORATE
1. Lettere
E
m
pr
cow
HONOGRA
congiunte. a
qnad, qui saprà,
ego, Ugo
—
ONE
'
DELLE
TAVOLE.
Hannus,
Hubaldus.
Ego,CorrigÌa, Bonualal
—
itrecciate
ielle
parole Spondeo
[ETE
E
m
incorporate.
e
SEGNI
DI
e
—
S}
PUNT
NUMERAZIONE.
i etruschi:
I, V, X,
L,
(189,170)
1t.
numerali
Segai
de' romani.
1, V, X,
—
L,
i
(169,47t, notali
12.
Segui
numerali
Ili. Lettere
e
•/,, 1 V..
?»u,
14.
segni
2
romani
ridotti
a
lettere. (1(ì9,"
iodicanti
numerali
la metà.
—
S"
Vi, 4 Vi. 9 'fi-."9'fi, "9'/,, 150.
Saggi di segni numerali
[2121 "/")t "'^'^^^^'''^
SOila
romani.
(932 '/])"
uhcxxI
:
mccxxxviIii
{
—
(172,"74, ire).
Mirini
15. Segni
p"|. 13*
cit.,drx. LXSXVII,
numerali
devanagarì.
—
I
U".
X.
1, 2, 3, 4, 5, 6
9, 0. (180)
16. Segni numerali
(7.
Saggi
4.4.4, 5.5.5,
di
arabici. —1
,
segni numerali
6.6,
7.7,
3, 3,1,5,6, 7, 8, 9, 0
arabici.—
8.8.8.8,
1
.1, 2.3,
9.9,9.9,
0.
i
INDICE
Tavola XIV.
1.
EPIEOAZIONE
E
Sigilli
DELLE
e
Sigillorotondo, dì
loro
solita
ri sf
la
di
porzione
allarga a guisa
Ggura
d'uomo
Da
ivSTUS.—
dì
riempie
in faccia
lo scettro
colla
il foro
tenente
e
alla parie
il solito foro in
e
essa
al tergo
passa
superiore
mela
globo nella
un
leggenda :
961
diploma del
un
diverse.
bottone. Impronta;
ceduto
tra, nella destra
mediante
che
cera
forme
naturala,aderente
cera
tra interiore della pergamena
I
TAVOLE.
otto
si-
iifPEnATOR
del R. Archìvio
di Stato in
di Santa Giustina. Il diseBea, proveniente dal monastero
fu cortesemente
inviato dall' amico
D mi
Giovanni Sforza.
2.
Sigillorotondo, dì piombo, pendente
gitodi seta,
la tav.
tessuto
calzetta
a
XV, oggi strappato sul punto
ilio e riunito al medesima
Doppia impronta, cioè:
apelateksis
leggenda; ynas
da
est
ver-
9
num.
nel
della cìltà di Ar-
castello turrito
parie, un
una
al
della introduzione
con, filo rosso,
.
laccio
con
disposto come
e
nosttbvs
e
(leggi
nostis
HibtM
ET
Iiostìs)
EHSis; e dall'altra un leone e la leggenda:
Dal40B1L1S
PRIMS
leonis.—
IN
ira
(leggipronis) DICI SOlet
riginaleesistente nell'Archivio pisano. Dipi., Atti pubblici,
aHa CoUeetion
!(,maggio. (Manca questo sigillo
M. Douèl d'Arcq.)
3.
rotonda
Sigillo
disposto come
i^napa
cioè
mta,
?ate da
da
:
una
una
croce
iwraPETnTB;
Da
,
,
di piombo,
al
num.
una
dalle
Forme
XV.
deU'
a
e
doppia
ìm-
Paolo
se-
; Eahctvb
XXII
PAn-Ts
Papa
data
in
imi.
Avigno.
pisano. Dipi-, Atti pubblici.
sigilli
disegnate a semplice canno
Arch.
diverse
di
Scritture
AT
XV,
parole
la leggenda: Johannes
dall'altra,
in vari luoghi della tavola.
wola
9 della tav.
parte, le teste dei SS. Pietro
e sormontate
luglio1329,
NB.
laccio dì cordicella
con
bolla piccoladi papj Giovanni
li 2t
de Sceaux,
di
[33i)
sigilli
e
modi
DOCUMENTI.
i. Alfabeto
capitale.(240)
3. Alfabeto
capiUle
'ó. Alfabeto
capitalee
4. Alfabeto
minuscolo
e
onciale.
onciale
(2(0)
gotico. |S40
gotico.(240)
di
carli
appli-
nONE
DELLE
aderente
igitlo
r
al documento.
Pra-
originale.(234)
rendente
'
265
TAVOLE.
con
nastro
0
Ole. Pro-
originale.(236)
membrana
a
coda
semplice. Pro-
1' originale.(2117]
i.flgnra
somigliante a
pendente
deir
con
di valore disigilla
nastro
o
lilo.
originale.
(936)
di membrana
a
coda
doppia. Pro-
(237)
V. dell' originale.
ovesciate.
(9»)
ED
EZIONI
semlUcbB
'tUur«
ictìlo, nel
nella
,
AGGIUNTE
In malte
-~
quale
nella seri
—
quale
le cerate
noi
Museo
"
rettangolari nella
L
Mvaée
,
dei
nd
rol
natici
della Tranailvani
—
Du
MbtìI
G.C.
la
data
nirger
191-158
-
antica
gamena
mte
Édélestand D
—
DuMéril
-
8 avanti
U
e
Archivea
DuMéril
—
1
paleogral
base
140, lU.
pBg.
oburgen
1
"
dt Milano
del
ava
è stat«
118.
Bavensburg
—
vedi
lati! col compasso
sopri
i.
jatura
Un.
era
una
eoe
all'imperatore
di S. Leone
a
«rgameua
IJ dU,
lecolo
lere
vedi
cancellata
3-4 e 21.
pag.
—
caratteri
d'
argenti
370.)
del VI
coli' asta
—
secolo
delle lettere
268
ED
CORREZIONI
Io
d'
intendo
non
AGGIUNTE.
averla
dove
pregiudicata
parlo
,
formazione
della
detto
ho
del
può
si
se
corsivo,
perchè
impugnare
che
quello
rispetto
certi
a
,
è
tempi,
dal
provato
perciò
un'assoluta
io
0
mezzi
que'
che
B,
giudizio
questo
dare
getto,
sog-
agio
queir
con
per
ora
con
e
damento
fon-
sentenza.
delle
parole
parole
—
V
N,
studiarlo
serbo
ri-
Mi
noster
—
nelle
di
altri.
trattare
necessari
sono
una
nostro
a
potrò
stesso
ad
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libertà
prenderà
altri
quando
per
fatto
B,
—
Hosmann
A
V,
N,
Hofmann
—
DeVigenere
DeVigenaire
—
Come
sopra
dell'era
all'èra
^
—
massime
xxG
poi
se
30
=
xxc
—
XLll
le
massime
parole
se
—
le
parole
80
=
XLlI
—
vq
vq;
—
anni
Domini
anno
—
della
Alla
Tavola
secondo
detta
torre
¥11
periodo.
non
la
spetta
Domini
leggi
Colonna
il
titolo:
Scritture
della
Colonna.
nazionoUi
del
IN
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p
dì e
Api
Tsr./.
UTINO
ANTICO
A. A,.A. A. fi
O.
E. e
F.
M.M.M.
A'.N.N.
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