r MANUALE ; DI PALEOCIRAFIADELLE CARTE PER oil.em:e]vxe CON luxm. TAVOLE. QUINDICI » « FIRENZE. SUCCESSORI LE 1875. MONNIER B«'v AL libro Questo da i Ma sé. giovani, accessibili da volumi iscemare per più volte, che e è di mi non questo per giovato anche sono mio testo ho simili materie, vuole esser ma per parco* quanto alcune per sopra esempio perfezion imorme di guirle se- opportuno, pareva cognizioni acquistate ho aggiunto giudizi. unite fatto obbligo mi cere, vin- delle fatto son ho potuto cagione originali, ed e non ho sulle delle i documenti osservazioni Al mi rari; stesso Procedendo dove ma, io di gliendole racco- troppo o che ultima derlo pren- inteso dottrine, sempre lavoro. quésto Io ho costosi non non ciecamente; esaminando di e stata potranno difficoltà dio stu- vi troveranno spero siffatte più una parla allo profano più larghi. troppo cosi incontrata altrui, ai è almeno o cosa, studi a ii titolo e , medioevali, guida come i ciotti chiunque e qualche imparare rendere è per non antichità delle da LETTORE. tavole, di esercizio bisognava regole per non in lettura, che numerosi facsimili delle necessarie esposte; uscire e riati, sva- domi tenen- da' li- AL iti d'un compendio LETTORE. e "no accrescere il prezzo I libro. Ho 10 insomma stimato utile agevolare come potevo la via alla conoscenza Pitture,persuaso che quando saraDuo me- delle antiche le carte ivi degliar- lette da molli, le istituzioni medio- ali,che valgono per noi un'esperienzadi pareci secoli, riceveranno più presto e meglio la debita e potrà compiersi allora e intendersi astrazione, ìovere la storia d' Italia. Piu,lirebbraiol875. "~sr •- INTRODUZIONE. DEFINIZIONE La OGGETTO Paleografiaè Per delle E DELLA PALEOGRAFIA. la scienza delle antiche cifrarle, s'imparaa conoscerle,a leggerlee dedistinguendone con proprivpcabolila varietà essa forme, esaminandone il continuo interpetrandoque'modi e segni che usati vennero 0 a si scienza,essa , può estendere però colle prime ad servono essenziale di questa * illustrarle: ad inchiostri quali sono adoperatiper monumenti i cenni appunto sulle da menti materie, stru- iscrivere. Considera dei che questicaratteri, si dicono estrinseci, Il professore W. telalter, Leipzig,iSli e del loro intrinseca tener trae i criteri per di e relazione conto senza scritti, valore; e tara più generali, quanto si riferisce alla parte materiale insomma * altre stretta una storici sull'origine della scrittura e ne' diversi secoli piùcompendiose più chiare renderle ed l'oggetto particolare che hanno svolgimento e compimento poi di queste nozioni, che A corrette. formano ture. scrit- determinare Wattenbach , de' monu- {Das Schriflwesen im 33) dice che pag. l'età Mii- alla storia della scrit- deve cagionevolmente precedere una storia della maniera vari argomenti d'importanza scrivere, nella quale si ravvicinino per la critica,ed a molte espressionitecniche spiegazione. Lupi. 1 si dia 2 MANUALE 'menti, quando della loro l'abbiano non espressa, il campo è scienza. Primo, i Fumagalli. termini, * Alcuni il titolo,ma espresso avviso, decifrare ben le sono concordi sono lascia da stile Ma molta in modestia, di caratteri atta a estrinseci prgpri studio dei vocabolo * ' Xril'»f ' Delle di caratteri Diplomatica, siede, 6« ed. Compendio des rigettala e proposito tener distinzione giudicandola nerali, ge- scritti,come Parrebbe e e di piuttostoche quelle non comprendere ha come chartes Paris, delle Diplomatica, Padova, dottrina riali mate- il sotto fatto il citato Fu- diplomatiche. Milano, 4802. iitituziom Paléographie de' vecchi quella di caratteri si dovesse documenti di ' varie ossia quelli che particolari, parti materiali delle può aiuto materia, la lingua, lo stile ne' soli documenti. si ritrovano molta intrinseci,non propone la tanto e interpetre ne bene fia dell'ortogra- e tutti i monumenti a scrittura, la data, l'ortografia;e lo se ed definirli;e ben cioè la non nome, limitarne necessario sempre speciale.Il Gloria trattato un che un nel tante al buon caratteri, al quale conviene questa lato le materie un dello le scritture. cognizioni utili a hanno ne antica, la cui cognizione gli pare a darle però senza scrittone, dall' altro discorre della pline, italiani di siffatte disci- moderni non Ghassant' l'oggetto. Lo mio a i cultori fra stabilirne a giudicare per e significato stesso il che Paleografia assegna, parola il PALEOGRAFIA. autenticità. Tale fu DI des manuscrils du XI'"' au 4867. lesioni 4869. et teoricO'pratiche di Paleografia e ó INTRODUZIONE. magalli; ma quando viene diversa la c'è, perchè proprio da si possa distinzione una applicandolo senso troppo differenti fra loro. D'altra stabilito è la scrittura così delle carte iscrizioni,delle dovi Se sopra, monete delle e medaghe, indistintamente deve studia era l'opinione detta che si da chi da qualunque di a scienza Quelques plomaiique, * Prolusione Giornale pag. 3» ed. storico il Gautier, siffatti * Tale tutto una ciò mi non non bra sem- presumo questione più che ripresa venga studi, affinchè rimosso, e cennata ac- l'errore, i futuri tori cul- tare, trovino, perfino sul limi- non inciampi. ed mots quale anzi parte sia, venga incertezze *? dalla Desidero svolta. questa punto ap- Milanesi,* tale quella di Carlo parola in l'ultima consacra può che il professor Gloria paleografo, dice Con dipartirsi. conveniente d'aver Il collega, e essi ad mentre di materie ' amico mio critica. sua carte, ildiplomatistaT anima. delle il corpo anche d'un evitare. voluto esercitan- servire; e si produrrebbe quella confusione ha delle logo, diplomatista, filo- epigrafistae numismatico, e manoscritti, più oltre, diverrebbe passasse Egli interpetra questilimiti,la dentro sempre dei come cose a parte, F ufficio del chiarezza. con e che crediamo designata, non il queste parti la richiedeva, qualità loro nome modificarne paleografo fra sur Vétude de la Paléographie et de la EH- Paris, 4864. alle lezioni degli Archivi di Paleografia e Diplomatica, toscani. Firenze, 4858, tomo nel U» 464. • Paoli néìVArch. Cesare, stor, esame ital, serie dell'Opera 3*, tomo citata del prof. Gloria, XIT, parte I, disp. 3, 4870. /"•-; 4 Secondo "" mi restringeròalla Paleografia dei meritano due parti:assegnando alla scrittura vera scrittorii è il che notizie in genere Maurini, ' volentieri più cui a appHcati. Per e l'opera dei Padri si ricorrerebbe unito r altra sm, sua citata opera ec), della quale mi uno sono analoghe , sulle ^ indirizzato alle per più e per largamente giovato; dove materie breve ha raccolto scrittone il giovane studioso dove e gliore. mi- principio {Dos Schriftwe- spazio relativamente copiose notizie linea in alla se ordine un opuscolo paleograficodel Wattenbach, un il Gloria speciale facciamo raccomandazione Una sigilli, chè per- consultare * fosse delte materie abbondanza nella paleografia delle da Fumagalli citati,il Vailly i su una sono svolta sarà quali venivano delle si riferisce alle materie ed cenno un in prolusione storica come parlarne in alcune più ampie e Aggiungerò opportuno carte, ad quasi sciando la- dividerò la prima quanto propria Paleografia e documenti, iscrizioni,ec, primitiva, agli alfabeti seconda. parte e alla , alla soli trattazione; e separata strumenti e dei questo libro, di manoscritti, delle che in PALEOGRAFIA. glispecialiintendimenti quella ri 'o DI MANUALE ed esatte altre si vedrà fonti, dalle più antiche ad a cose ogni quelle recentissime. * Eléments de * Tratte * Anleitung 4869, in-4. Paléographie. Paris de nouveau mr "I838. , Diplomatique, etc. Paris, "l750-65. lateinischen Palaeographie, Leipzig RARTE PRIMA. CAPITOLO dell' origine della E La in esprimere i convivenza specialmente segni visibili la storia de' l'aiuto posterità, senza alle alterazioni soggetto d'una caduca I dai un dei principali sistemi di tale ridurre si possono mites e linguaggio non alle vicende grafici adottati invenzione a due, Scrittura ideografica, 2° Scrittura fonografica. qui alla perenne, divulgatori ed 1° Lécrilure tramandare peggio titudine mol- memoria. primi tempi * alla potute divulgare di sentire fece così sioni occa- leggi infatti,la religione Le contemporanei le questo a ad linguaggio.La col détte come si sarebbero male destinati permanenti e scrittura. intelletto, dell'umano sviluppo progressivo, della alfabeti vari latino. quello comunicati pensieri già suo bisogno de' e di degli uomini, del e scrittura scrittura, invenzione consiste il I. idéographique embrassent toutes et fino e mondo, nel ai giorni nostri, sono: * phonétique les écriiures que sont nous les deux connaissons li- G MANUALE scrittura La alla ha quale PALEOGRAFIA. DI ideografica,più antica dato tantoché si 1** Ghiriologica 2^ Simbolica, 3° Sematica. scrittura La còsa per una figura d'un perfezionamento le lacune della idee come, due significare a Per immagine. sua pio, esem- si delineò cavallo d'un simbolica, che del sistema può ritenere si la immagini con il valore, un colmare ideograficoper specie figurativa,esprimeva astratte scrittura cifre, non tafora me- per d'oggetti sensibili: gli egizianiadoperarono sematica, ossia di scrittura convenzionale. sematica ; colle ce l'offrono quali si rappresenta gli elementi non fatta indica coli'oggetto che ha puramente ma usata di leone. teste La l'idea denotare a specie: tre cavallo. scrittura La nifestarla, ma- figurativa, della dare nel dall'uomo chiriologicavenne mezzo volendosi o senza leggersi in qualunque potrebbe distingue in seconda, l'idea origine, rappresenta riguardo all'espressione adoperata lingua.Essa della della se Un le segni con non chiaro cifre nostre l'idea nessione con- una esempio o d'una meriche nu- tità, quan- parola che usiamo ad esprimerla. Il sistema fonografico invece convenzionali, non della che% H. più l'idea direttamente, parola, colla quale Rosellini l'idea viene peuples. (R. Lepsius, d*autres sur raffigura Lettre il suono ma Né espressa. à l'alphahethiéroglyphique.Rome, M. segni con le que- professeur 4837, pag. 42.) PARTE sto fu suono si cominciò ma nelle al di sotto ideografico si che della primo questo un dal semplice, cosmico abbiamo detto le loro pag. par les écrilwes ttn parlout éial qu'un état il nello transitoire. al svolgimento di modello. varietà la Ora in que dei giova ne dicare in- uso. ideografico le la del complicato risguarda mais suono dendo discen- naturale, quali furono syllabiqw; stesso il graduale come plus développées gnificarl si- a figura * fu gliendo sce- parola sole, la appunto principio e al sistema Appartengono passe della suono suddivisioni. i lo con rappresentasse riscontro di popoli, presso Toutes serviva oggi, scrittura suo segni grafici quelli ideo- da all'astratto, dal il i che parola che TOrcurti, gli serve graficie i della trova e che sistemi che più oggetti sensibili, essere concreto Quanto presque che segno ciò si rileva,dice perfezionamento desunti volendo dovrebbe segno sole. Da orU della suono toglierlodal primo e sillàbiche questo, cioè: furono esempio, trovare 8 ^ in manifesta rappresentavano Per metodo, rate trascu- fonografico da quello del sistema dell' alfabeto il al di sopra * derivazione i nomi si verifica anche sono o dire si possono onde Ciò stanti quali le vocali inco- nelle consonanti, lettera, per piccolelinee poste con delle alfabetiche. La consonanti. sole semitiche, segnate affatto: e rappresentato lettera dalle scritture sono 0 subito 7 PRIMA. nous scritture connaissons syllabité pure (Lepsius, n'était Lettre cit., 36.) ' Torino. Catalogo Torino, illustrato dei Monumenti 4852, pag. 32. egiaii del R. Museo di ?T^^•'^^•.:/ 8 MANCALE DI PALEOGRAFIA. egizianae chìnese, quella del America contiene la settentrionale in sé le e figurativa e l' Perù, del- del Siberia. della e L'egiziana speciedel sistema, cioè due la simbolica. si divide in pura Essa in ieratica geroglifica, veramente volgare che 0 ai caratteri Tramezzo poUion però alcuni sempre con figure.Così mano vale di tot che aquila,perchè il iniziale di achom aquila.Di più, le immagini della poste insieme esprimevano la scrittura modo anche lo Cham- lettera ziale è ini- rappresentata col- fu Va mano; è Ma della t fu rappresentat suono perchè questa , tica demo- rappresentati fonografici, scoperse una * simbolici e figurativi ne da alfabetica. quasiaffatto è o che è sacerdotale o della geroglifica, semplice tachigrafia e in una r prime Messico vuol- dire che mano dell'aquila e la sillaba ta; per tal sopra si e ideograficaprestò (come accenna) i primi segni all'alfabeto. la scrittura Anche cominciò chinese da disegni passando poi ai segni grossolani d'oggettisensibili, simbolici,finché si ridusse non riconoscibile rappresentano, ma sistema Del uso notevole che alfabetico che distinguonoconsonanti con ordine da non nel e col suono ammettere come Orcurti, op. cit.,pag. nessione con- che appellasematica. si perfettonon trova sanscrito,nel quale si vocali,non suono 38. né si né rigorosodi posizione, qualche sillaba. • senza convenzionali ed astratti, solamente prima caratteri coli'idea né quella specieinsomma a a tanto sempre però esattamente elementare anche PARTE L'indicare tutti i fonografico e popoli che il notare anderebbe oltre il mio in buon cui alfabeti intento. numero; e piacesse di antichi e un moderni. scrittura perchè ha varie i maniere scrittura, che delle altre non ultimi gli stranieri per ufficio farne In ^ conica fatto oggi quella di i adottato il sistema modificazioni, si copiò quale i segni for reducing lo de tous della note etc. la scrittura tolti da sono unwritten Si cita questa ma la raccolta peuples les quale di Fed. l'opera fonografico; languages in come havvi Madden. di Leon anciens Paris, 4858. de una opera tousles avec de temps, inglese Può 4850. Recherches modemes, og- and ma- piiiimportante traduzione London, Bosny, et et de mitica se- European Paìéographie universelle, collection differente peuples facsimile, studi è mio non uniform- orlhography a 4863. , des segnare as- gli Ne- comune. qualche italiano;ma Silvestre, Paris, 4S^9-^ anche ad più propendono e per avesse l'oggetto di molti stata più facile acquisto; e che è systems d'écrilures correzioni e nessuna con supporre , di cuneiforme, più grandezze essa LoDdon-Berlin e vita un'altra o derivazione una essa Alphahet foreign graphic oaale di che notare riscontro apparente fenicia, nella Standard letlers, è da ha venne poche 0 degli qui particolareggiatamenzione. Europa salvo dioso, lo stu- singolaritàdi questa ad tempi colti rac- disposti.La conosciute, ha anche ha ne indiana, ebbe di coni origine speciale; ma una ' comparativo esame Solamente segni formati che opera Il Lepsius fonografica,detta (che forme questo si rimanda a fare stema il si- usato diverse le nell'Asia, oltre la scrittura e, hanno moltissime) dei loro alfabeti,sarebbe sono in 9 PRIMA. sur de è simile facetc, con tarsi consulVéailure nombreux PALEOQIl\FIA. DI M\NUAt^ provato dal ttisensibili(come è significativo nome e la vocaliziazione fenicie) Qe lettere imperfetta. è Dall'alfabeto fenicio dì ventidue lettere derivò il Imperocché,sebbene glialfabeti grecifossero ;co. litie diversi fra loro, pure tutti modificazioni sono iccrescimenti ulteriori di quello primitivo proveinte dal fenicio.Ad in progresso come 0, alcuni segni fenici però fu di tempo, attribuito un ferente per adattarli ai bisognid' un' altra su- valore * lingua. L'Italia ricevettel'alfabetogreco, che in sostanza i ilfenicio, con più le lettere Y, S, i grecie coi nomi centì :e * e X aggiuntevi semiticidelle lettere semplicizzati, scopertedi documenti hanno portatomaggior nella storia dell'alfabetolatino: alla qual cosa poco l'illustreMommsen,' non nuti a conoscere che due sono Infattisiamo per- le famiglie deglialfa- La da due alfabeti greci. li italiciprovenienti rivada antico im gni con- prima dorieojdalquale (oda altro simile) l'alfabeto sabellico, nord-etrusco, origine quello dell'Etruriapropria, quello comune Ifabeto generale bero * Sulla scrìllura fenicia,oltre i lavori del LipsiaDel " 335 e 1837 tnjrircfts Sprache.Enlwwf e Gt^seolus stanila di altri,eì veda einer Grammatik Schrdder, Die nébsl Spraeh-und di ìripprohm. Halle, 1369. Havvi poi l'opera in corso de Falphabetphéuicien LeDormact, Essai Sìir la propagatìon . it l'anden monda. Geschtchte proposito KirchholT, Studiett sur 1863. Ne anche Fortia Berlin, AlpItabeU. parla griechiscben Essai sw iatroducUon Jrban sìtr son earìgme de Vieriture, * Vedi 1d , la u Grece et tott usage /uiju'au lemps d'Homire. ,f«32. ' Die unleritaUscben Dialekle. Leipzig,ISSO. Ps- PARTE l'umbro campano-etrusco, La seconda cioè dei tempo che prime i cumani mentre tima, 6, per ^ e il dà ne X e mutazioni. S lettere colle gli osci. o quale dopo lungo disuso seconda volta una presa di C8 non hanno dall'alfabeto * * PriscoB Pezzi fu latiniiatis lingtuilatina. Toriao, E. vano, ave- antico fra due si e cali, vo- esprimeva fu tolta monumenta Loescher, con Z, la dalla di Cicerone, greci.LaXinvece Grammatica Domenico, tempo più tardi,come ma I tempi accrescimenti a trovandosi cumano, di S in antico venne, ammessa affermato, vano manca- tavola più latino gni se- * in vari dai i non poi rappresentato fu 88, ven- ventitré; ma valore che suono alle sono accolti,perchè col rico sto- sannitiche guerre all'alfabeto anche Quel ci fanno periodo latino del a stretta una Z, che i cumani latino subì L'alfabeto perchè e corrispondenti.Nella già usarono come ragione che la Guma avevano prospetto. La adoperata sco, dall'etru- Le lettere latine vennero non apparteneva si trova ne i suoni al latino *se puniche. guerre il latino, e stampate dal Ritschl fine delle dalla corre di Sicilia, e preso forma con alfabeto greco lettera per nella aveva iscrizioni il più antico conoscere di Guma altrimenti si combinano Le relazione. alfabeto un direttamente, TarquiniiRoma rosco-sannilico. e di ventuna è non cumani dai alfabeti i due due il falisco quale ultimo ma da quello dorico da comprende n proprio famiglia proviene più recente, e 11 PRIMA. col alcuni le altre ne' monumenti lore va- tori scritventi più epigraphica. Berolini, 4862. storico-comparativa ^1872. delta 12 MANUALE È antichi. ben generale * CX. la Y greca, abbiano colti e le CH, £^ ed C, J^ oggi veniva che da dei della G, che riprese che G., Pezzi, ' Alle quando da intermedio anche I valore vece questa non però sin adoperata, avanti in basso nel fosse papiri diplomatici, ec. (a G. medio modo Roma, ciale) on- La evo, più • G., G. dicesi nostra molto sembra e sua; anni C C rappresenta meno della di peratori gl'Im- sotto che suono coda suono con K ma comune. 4805, doc. cxv. * trovato NVGIVS. antico suo Marini cxiv, il a J si espresse negli alfabeti latini medioevali in modo xcv, alta il ridotte arbitrario.' La 290 una PH furono suono molto circa Ccon una un in mani ro- TH, Quest'ultima K, la C usare esprimere per il i X e lettere si rappresentò venne Spurio Garvilio, $ rado tardi fu surrogata divenne dalla a V, di lettere, finché alta decemviri introdotta * poi mentre espresso fosse non / G^ si cominciò perchè più ed si aggiunse con la semivocale e altre della valeva tempi lunga delle l'uso dai seconda Siila in da e alta in antico t la e popolare numenti mo- CS essa parimente EI, perchè esisteva con /più una Pe F,^ La da luogo di supplirono colle essere alcuni segni greci 0, nell'uso quali però dapprima tra de' letterati e in rappresentavasi mancanza semplici T, anche innanzi dovette ne essendoché tempo di Cicerone che Alla L con A non determinato, medioevali anche PALEOGRAFIA. l'uso che vero ben né DI op. molte cit., pag. iscrizioni è lunga, pochi ALEXANDER.... mesi 42. possiamo in una che romane aggiungere casa ApIrIUS. confermano di il seguente Pisa, mentre PHILEROS.... l'uso MAO. della frammento si demoliva:.... MERO. SACR. I 14 MANUALE in séguito insieme La Germania col greco infatti nel la Danimarca e del greco, alla paesi gotica altri il quale gli slavi di poco. modificato divergenze chiesa alla nel Ma della fu, l'aiuto varietà di questo fosse tra sinistra Metodio. e che coloro da a di ne ancora cole pic- con passarono scritture i da è notare scritture le sanscrita, per la greca, la brevità. latina Vanno da Vanno^ forme cunei- la pica, slava, l'etio- la più altre destra a e in in anche come il costume. diverso popoh linee delle direzione la riguarda destra copta, tralasciano si che sinistra ba, fenicia, la samaritana, l'ebraica, la siriaca, l'ara- la la basso, la destra, come da sono ieratica la e disposte in linee procedenti da destra e nese primitiva greca poi Alcune e vi fu tera let- Se vige e greca degli antichi persiani,l'armena, la con il latino anche stretto ri- beto l'alfa- avevano glagol,nome chiesa della con romana. che tanta i russi Cirillo da IV sopravviverle. potè IX secolo introdotto ciò Per da da o latino,rimase del non e detto alfabeti, trasformato servirono e danubiani glagolitico(così G)', Ulfila nel secolo e XII Quello runico. all'alfabeto runico del nazione slavi dei Gli il latino nel alcuni secondo e - nell'XI VII, la Svezia di 25 lettere da goto composto regioni europee. le tutte secolo XIV nel XIII, sostituirono elementi PALEOGRAFIA. DI giapponese, quella ovvero usata pochi altri. Presso verticali,formate a degli egiziani. verticali sinistra, come moventi da dagli abitanti i messicani di cordellette delle invece annodate d' alto la in chi- sinistra a Filippine queste in nee liva- -/ PARTE guise rie in dipinte e alto. indicati. La parte Furonvi si come o del curve i campi, alla detta i sensi mali ani- degli teste a antichi gli che è tutti basso muovono. intrecciate, Certo scrissero solcare e in le condotte talora settentrione. etruschi linee le usassero linee rivolte sono scritture altresì dice a cui da disposti trovano cui a da quella è si geroglifici I cominciano colori, più a 15 PRIMA. i che perciò greci da' ed alcuni come greci maniera circonferenze, primi popoli tempo un ha schi, etru- Y e aratore gli nel fòovdTpopvi^óv , per destra con la quale o ordine da la prima destra inverso; linea a sinistra e così di cominciava e la séguito da seconda sinistra procedeva alternativamente. a 16 MANUALE PALEOGRAFIA. DI CAPITOLO DELLE Il « MATERIE primo la materia se e Vuoisi pertanto materie adatte lungo a anche e remoti rozze palma altri maggiore adoperate * L' 'Quanto fra le materie di charta sembrano poiché da sono di uso alla nelle derivano anche che esse corticea a o dal corteccia le tavole o da credere forse le foglie di materia, le legno spalmate rozzezza ammettere o papiro dall' essersi di cera. mitive. pri- di scrittori erronee la carta, di o di diversi espressioni alcuni sono anche scorza si può in e le materie che da tempi più semplici colla che quella pianta, di la fra albero, che dai orientah , notare le altre. già servirono simili,usate questa di Indie consonava d* scrittorie,è e alle Onde ritenersi scorza accennare della scorza oggi gli ostracismi alberi^ e antichità. luoghi, quelle d'ulivo in Sicilia per tex anc' le generalmente sino usate ragionevole attribuire una fermare con- furono brevemente molteplici materie è a scrittura; trattenendoci la accennando ed grafo, paleo- delle carte. quante e quelle che si adoperarono su le Fra primo argomento quali ricevere del 1' autenticità conoscere gli atti per il trarre è questa sopra osservazioni prime in dubbio a qualunque documento scritto;poiché è le può ne mettere o più quale SCRIVERE. PER d'un di necessità cadono più ADOPERATE carattere sulla n. e cor- che inesatte; fosse posta com- chiamate Infatti il Tri- PARTE de' tempi tracciarvi per La la faciL'tà di colla e procurarsi qualche pietra e il superiore a quella delle abbandonata dai noi moderni; fa non Maurini PP. une anzi fossero che pensare dacché alla poi riguarcìo dire può solenni ai , che antichità quali volevasi in ragione di solidità servissero Il tenore dei averle di quello r Che interiori libro, hoc est ante charlse usum compaginata op. vel fiebant, reperiuntur quandoque col papiro cit., pag. Lupi. non ha in alta dimostra la si delineavano o primo caratteri metodo e ziani egi- soli ebbero in rihevo. anche mantenesse « Gli Dicuntur autem nel librarli a (parte)quge ligno cohseret, quìa de membranae sicut più s' incidevano. o giore. mag- durature. solide dice: corticis si e legno, durata una meno pietra si della medioevale, scrittore temio, del e materie queste il spesso scolpirei uso adatta gli atti pubblici o più per in materie praticarono pietra della pennello È lecito agevolezza. Avuto preferitealle col semplicemente scorza egual modo assicurare di 1' uso mente contemporanea- geroglificiegiziani della ciascuna iscrizioni .Le hodie in procurarla colla medesima poteva si adoperate era ognuna , altre. delle la o perchè sì quello tani lon- così V esistenza alcuna monumenti escludeva non stata è perchè in fatti sì , delle stenuta so- e , prova de' relativi rammentate, dai se un' antichità vantare materie di queste gli eruditi fra tempo legno potessero in favore mancanza cosa i caratteri. questione agitataun da 17 PRIMA. libris vetustissimis vestigia.» bisogno di Dove arborum volumina bibliothecis lo scambio adhuc della spiegazione (Wattenbach, 74). 2 MANUALE 0 che è degno di in re pietranon scolpiree solamente veri messi e da Balduino in propri documenti. pubblica mostra, di Gerusalemme re ' urbane, mura non le immunità e come da che posero scolpite nel elargite 1266 i messi- diplomida ciò ne inventarono ArrigoVI e lo fecero incidere in aveano dato :ome Si ai geno- ìraelitidall'arcivescovo di Colonia. E 10 di fatti memorie franchigiedi Montelimart del 1198 che di alcuni):il privilegioconcesso rammentarne le Quello i privilegi di varie città questo proposito a 105 accennarlo. per noi si è il costume nota convenzioni,ma iano PALEOGRAFIA. importanemmeno non evo, DI nella navata del duomo.' principale legno, e specialmentedi UgUo, si Tavolette di no Ad ognimummia adoperatefrequentemente. ,na ve iO i n' ; e iUe tenute un Oltre che una greci,i romani scuole per unita era e indicava il nome. nel medio da un evo anche si componevano insieme ne si usavano libretti di più iilometallico che ,pas- in uno de' margini vertipraticato il tiglio, si applicava allo stesso effetto il foro lo, il faggio,il cedro, il cipresso,il frassino,la e e di e simili. L' uso si mantenne se n' estese anche presso ' lite, Nel medio Deloye, Des Charles ole dts Charles , , Fumagalli,op. se ne molte fecero pure en lapidaires Franoe, in i, 3, 3M2. Dai Waltenbach evo a' popolisetten- Scfo-t/JwM«i,pag. 36, 5, cit., I, 37, nazioni de' ea- Bib'.ioth. tagliepoi lendari. Sulle tributi, i al 1834, a numeri * primitiva in colori si greci per gli lascia non Di rozzezza. anche sa Ma fino che quanto di poi vasi, le questi ultimi figure fu e creta Wattenbach, * Vedi Rosa anche * scrini gli assiri, Il a op. cit.,pag. G., neWArch. Homeyer, Layard lettere stor. Die rinvenne cuneiformi. Haus a in parte di E tere, let- lettere. si dice que' di gono riman- molle, era le lucerne crali, sepol- i mattoni. solo presso in stro coli' inchio- la materia non che sopra, delineati anche ma e greco iscrizioni specialmente estesissimo non gli etruschi. con sono i getti sog- maggior da Tali ' e in o uso deperimento presso caratteri fuoco. col fecero monumenti anche impressi, quando rassodati * La nella inchiostro a quelh differiscono ma invece li hanno di in a una uomo perfino contratti anche monumenti tuttora, i e scritti in cocci Altri e altri talora e queste che simili ciali.* so- debbono T scritti noi, salvo a conteggi domestici fossero latterie delle Cornelio di molti ricevute essi contiene registranoanc'oggi supporre provenienti dall'Egitto. copto Inghilterra fino materie cocci da ostracismi. pervenuti sono vi si vano legno s' incide- e^i metalli, richiedendo facilmente più Rezie sunnominate alle preparazione che sua in contribuzioni le la creta di tessere o avvenne Alpi romani Posteriori aversi come nelle e 19 PRIMA. PARTE L'uso presso i i babilonesi romani; i 65. irai.,3» serie, und voi. Hofmarkm, Babilonia un XV, pag. archivio pag. 32G. SlH. in mattoni 1 MANUALE DI PALEOGRAFIA. laliv' imprimevano i bolli di fabbrica ' i'fabbricanti e alfabeti per le scuole. Diplomatiche per metalliche e Titti quei eccellenza furono tra le mate- il bronzo diplomiche di cittadinanza ìtte tàbulm a il rame; e x)nzo o di alla propria favore di veterani romani, già honestw mìssionia oggi più e scritte in due insieme tenute rame vennero tutti i documenti.* Le let- a sono diplomimilitari, .ente cui su dettero il nome esteso più tardi )ttrlna, re corsive note e tavole di di anelli mezzo per esatta- de' lati lunghi. II testo è nella parte intema uno ;lle tavole ; nell' esterna oni. Per due fori alcuni nomi sono nel praticati di testi- passa mezzo le- un composto di tre filimetallici sottiliavvolti in- mie che eme serviva jnto d' incontro in cera di questo protettoda chiuso il legame era laminetta una diploma. Nel posto fermata ilo si- un sopra, si ha ricordi che venisse fatta anche legatura uesta il lino,ma non Del resto lenti tener a ne rimangono esempi. i romani fecero molto ' uso docu- per più importanti(come leggi,trattati di pace e di questa durevole 'alleanza ed altri atti pubblici) ' II cav. prof. M. iscrizioneromana ìto in negliscavi cha Ferrucci donatoelidal occorsero Torelli. Altri monumenti a possiedo un tegolo con bollo caaonfco prof.Sbragia,e troPise coosimiii CetioinRoma, scavando i fondamenti sciiB Canina, Deicriaone dell'antico ' ' !gg., psr I, 7. Fumagalli, op. eli-, costruzione poco fa della scoperti per i nuovi ediB zi. Vedi Tascolo,t8U, pag. Watteobach, op. eit.,pag. 35. Vedi in proposilo MafTet,Iiloria e la si sono 176. diplomatica,pag. !T e 22 MANUALE Deir d' avorio DI si servirono i romani ospitalità, corrispondenza (chartce déletUes)per V^ PALEOGRAFIA. detti simili,e e far a deletizie carte appunti giornalieri,ed * perciò defantinu Crediamo tessere anche bri li- peraltro che non .7 tutti i passi degli vogliano alludere che ma scrittori dove si debbano invece cerate, di cui parleremo Gli stessi romani fatto avean tracciata scrittura a V avorio si rammenta tale su applicare ria, mate- alle tavolette fra breve. scrissero sulla tela di lino gliegizianinelle fascie come delle mummie ma , n' è avanzato non Allo stesso morbida carta monumento. sino servì uso chinesi, fra i la seta alcun i quali oggi pellucidache e remotissimi da usano di pure dalla è tratta tempi una del scorza bambù. poi Se si passa la scrittura scettibile fatto da tanto e le stesse furono larga 21. Il Morrona 4842, III,242) lamine si non è documento alla Esposizione ' il ritrovate. ed (Pisa ne illustrata conobbe anche conserva una sul sulle vetro. diplomatico. (Vedi universale Fumagalli, op. di Vienna. cit.,1,9. Archivi 45,03 disegno. Slato Firenze, 4872, vorno, Li- plumbeo fiorentino, di Si maggiore codicetto nell'Archivio Gli del - troviamo se Quella deiraltar nelle arti su si sia non delineata anche sola. Un si novero vi è materia scrittura oro ventura av- per 45, larga 22,07; l'altra è alta centimetri è alta centimetri di otto di già non meraviglia è non monumenti lamine ciò, allora a per poterono traccie, della quale sull'argento, suU' gemme, e di o profitto. Quindi menzioni quelle che a poter dire che di colori ordinariamente usate adoperate essere estende materie dalle pag. ma toscani 59.) infatti bicchieri ricordano ed altri di persone, incavate cera all' intorno gesso l'ultima e libri faceano non due lunghezza, sua quelle serviva che I libri ' con antico in figure alcune e Sotto suir oro. con ordine nel rosso Cenno il vetro (tal , a piccole Tabar- dal mezzo per foro un cale verti- stilo. nome dittico di gotica graffitea reliquie conservano vano servi- diverso museo scrittura tavole che riporvi lo suo per cartelle sacre, tro vevescio ro- sposte di- membranacee XIV. secolo illustrativo Dell'ilrc/i. stor. in da iudicate e nel ha si al loro delle nel se delle e incavo illustrate prendevano parole riore. infe- (giacché praticato un probabilmente prelodato sig.Supino U scritte in * poi quivi ha e calce, di coperta. Inoltre rini*la prima è alquanto più rilevata la lineato. de- essere sempre grossezza e strato uno usava tavolette alcuno nella Di unite. tenerle quadro, strisele di pergamena tre o lasciare a semplici assicelle come taglio sottilissimo a si cera delle aveano servivano e passavano di capace di delle come piastremetalliche) lato esterno nera, invece volta prima La o spargervi per (ta- cera lari quadrango- d'un mastice, che però riusciva altro 0 di sufficiente la cornice come verde o Qualche un estensione un' moda, co- adoperata da così queste piccole tavole per bianca fu così le tavolette come profonditànecessaria di primitivicristiani accennate dispendiosae perciò poco ìndce,ceree).Erano margine materie delle nessuna ogniordine una dei * così di espressionidi con oggetti. Ma ne romani augurio pei convitati,calici buon un 23 PRIMA. PARTE di alcune App., voi. tavolette Ili, pag. scritte 523-532. in cera, ec, 24 MANUALE secondo il insieme PALEOQRAFIA. delle tavole. Onde numero gale quellele- se due si dicevano alla greca erano latinamente duplices, se o o DI tre erano diptycìia più trìptycha o triplìces, o ché benguincuplices , polyptycha nadtiplkes: in ultimo alfabeti ditticosi conservò voce una significare per servivano la mente tradizional- tavola da scrivere. Esse specialmenteper conteggi,per e altre atti,tanto presso le minute, delle scuole, corrispondenze e cose i grecicome i romani. Quelle presso dì formato labellw opugUpiù piccolosi chiamavano (quod pugillo coiitimri poterant)e si adoperavano lares molto per i Un biglietti. messo il quale sui medesimi destinatario, stesso inviato rimandava lì portava e per pugìllari indietro la al lo Il vantaggio risposta. ciarne vecchia scritturae tracla_ rendeva nei negozigiornalieri, nuova per di componimentie le corrispondenzeconfidenziali, questa materia al papiroe alla preferibile di poter cancellare una le minute (Lib. 10, e, est \),in quibusfacilis Tavolette per gran tempo neir optime ceris,dice Quintiliano Scribitur pergamena. cerate romane nella miniera cosi di diffìcileche se ignote di rinvenirne alcuna, opinione che dopo tanti secoli fossero distrutte,quando era rimaste erano si sperava e non ratio ddendi. ne riamente necessaun scoperse plare esem- Vorospatak.La scrittura però potè ricavarci alcuna nessuno Massmann cosa, finché ilprofessor non riuscì nell' ardua e pubblìcario, impresa d' ìnterpetrarlo accompagnandolo di dotte intitolato: LibeUus illustrazioniin quel aurarius sive suo lavoro tabulte cerata et 25 PRIMA. PARTE . antiquissimcB et unicce molti anni altre di , dopo malagevole; di lettura " che 1854? * in rovina. che e perciò in scrittura greca que' latini contengono pochi appartengono non i consoh romani eleganza,perchè del Le console. dei costume chiese Nel su' dittici e deglialtri Nel * Roma * ' medio Wattenbach, si vedono a una Du Thesaurus di singolare raccolta evo nel ^ un della et etc. Florentiae, 4759, voi. IH, aveano vtvorum diverse si trova universalmente 40. Molte di queste bassorilievo torre detta infimcB lalinUalis Diptychorum simili,ed si danno dei i nomi zioni no- degli uni copiosa. cit., pag. in questo episcoporum, Gori' si conservò op. med. dittici riore ante- del ritratto serbarono e levano so- legno veniva nel iscrivervi per Gange cristiani,e fondamenti Glossarium cerate ufficio loro erano che cristiane di rappresentate nei volgare. quelle tavolette dei benefattori e triplicedistinzione et mortuòrum. II dell' èra Questi dittici eburnei ne privati,de' quali intaglie fregiataspesso vescovi,degh abati la se egiziana demotica, atti fra invece cera che di notare in rica; d'Ame- e d' avorio, la cui parte esterna d' ornata siffatti enumerare all'ingresso del la distesa in tavolette V al secolo regalare agh amici. era e dittici anche Si chiamavano che scopersero ne più luoghi d'Europa in sparsi anche poi se sarebbe lungo ci contenteremo hanno que quantun- ignoranza degli scopritoriandarono per Troppo monumenti miniere nelle conservate, molte Non , rinvennero ne perfettamente Siebenburgen nel se 1840. Lips. Romance consularium cum 98 tab. scoperto la Colonna art. , et l' uso tavolette di recente di Foca. Diplycha. ecclesiaslicorum, 26 MANUALE delle tavolette se leggono molte ne XIII secolo comune talora fregi in scrittori eburnee, d' avorio che nel secolo Infatti bambagina. * il Bello ad a fanno esse Ginevra, Rossa di Porta Wattenbach, * ciré. » adone — Così un rompujusqu'à que, 4860, n. op. lor vóissiez e 8) e * Gloria, Lezioni * Nel il presso secolo quale escrire des dal — cit., pag. di San Vittore che conservano si il Mabillon. di Filippo che torre illustrate^, (come Però egli stesso dal letres et d'yvoire vers d'amors {De Vusagenon de ciré, in Revue Wattenbach a preen inter- archeologi^ pag. 54. 368, 380. passato le possedeva le vide tempo viaggio les tables — Meri! Du tablettes riprodotto carta 373. venoient, allegato nosjours 7 di Tabarrini. cit.,pag. l'escole passo della questo dottamente e dal a quand Et « noient: Firenze a nersi rite- affatto quelle scoperte in un' antica accennammo) sopra * forse né le spese le altre né gli da- cessasse oltre vengono séguito, solari: con- di cera.* quello quelle della Badia 0 i dittici tavole quelle fiorentine, contenenti anche Talora più moderni,' hanno si estese non ornava generalmente esclusi-i quando XIV, legno si rammentano che di queste l'uso golamenti re- Il si che come spalmate scrittori, non Alcuni asserito tavolette medioevali, debbono lastre per * frode. avorio. nel v'erano , in e tahletiers e il bossolo o le sé: senza era corno le tavole e Parigi i da esercitare d'avorio tutte erano A un'arte le tavole monumenti, ancora menzioni. farla per di hanno ne formavano per più se e PALEOGRAFIA. M un gentiluomo {MusoBum ital, di Pistoia, Parisiis,1687, m.) pag. ' (Vedi Ora Gli si conservano Archivi toscani anch' alla esse nell' Archivio Esposizione di Vienna, fiorentino. pag. 59.) ry*i PARTE cifornisce,traendola cimatore in Bernardino Si vos ' glistudi del Lebeuf Meril,^ del Du citato adoperate sono nostri giorni, A ciò si antiche si usanze drale di Rouen, sono recenti il Le i nomi cera Halle reale nel 1783.^ Finalmente dovettero deir incanto * De XV * ' de' Angelis scritto la pesci ab. Mémoire ìd Mémoires volta in fino ai altre Viaggio suo si scrissero XVllI siffatte tavole comando il anc' logieet De codice un Colle del cartaceo d'écrire pag. d'histoire , , , Inscriplions voi. XX. Études sur quelqttespoints d'archéo^ lUtéraire. Paris » Nel * Wattenbach, Serapeum et del 4860, pag. op. 373. des tablettes de ciré sur des ed etc colo se- 4820. 300, cit. da Wattenbach, Vusage de l'Académie Vusage oggi prodotto , ^ Meril al mercato. avanzano cera. quella il Du dura Rouen a , pag. totAchant nel ci fa sapere Luigi, Sopra prima EpistoloB,etc, che F. le tavolette come vietate per esser registrarein L. Infatti alla catte- Brun (pag.113) che nelle pescherìe di di di degliufficiali addetti chiesa. A il costume di Edele- quei luoghi dove conservate. racconta baro Bar- interruzione del secolo a' principii fino liturgico, in tavole di in deva chie- aggiungano Massmann, senza segnatamente tega. bot- a qudles fiunt apud Hesse'^e di altri;dai qualitutti si rileva si poi San Francesco a quellipiù e di Traversari huxeas stylo. cum prediche 1430 ' venustissimas stand le un ficamente stenogra- segnava Ambrogio tabeUas la notizia di distesamente fratello nel suo che cera che Venezia di Angelis, trascriverle ancora il per di tavole per sa * dal De del secolo XV senese 27 PRIMA. cit., pag. Leipzig, 353-377. 62. pag. 85-142. 28 MANUALE PALEOGRAFIA. DI CAPITOLO DI ALTRE MATERIE III. SCRITTORIE SEGNATAMENTE E DEL PIRO, PA- , DELLA E Non v'ha dubbio in erano opportunissime adoperarsi a già avea Quindi altri ad V e tempi gliegizianicoli' invenzione indicato papiri d' scrittori romani potesse non questi di gran essere scrittori ciò Magno, di Alessandro reale. * che per vuol non innanzi era Gham- parrebbe monianza insigne testiChe se scoperta ai dire che ella anteriore, poiché probabilmente dovettero lo che questa lunga quel fatto coli' altro della hbertà papiro papiro.Lo quel paese. limitarono crescere ac- remotissimi da vetustà di cultura dell'antica umano materie delle parte rende d'altra incredibile, mentre del una erano espedienti per sino , poteano l'ingegno agevolezza appunto ha esempio per solamente è che servibili in- talora non déletiles, fecero tempi COTONE gummene di cera, pe' libri,ma né ricorrere quantità Ciò incomode chartce come dovuto scrittone. alcuni DI le materie tutte tavole stesse le minute. la poUion CARTA DELLA troppo gliatti per farne che fondo affatto. Le utili E LINO. DI tovate PERGAMENA scambiare di fabbricazione stata un del mbnopoho * Fumagalli, op. cit.,I, 34 e , Wattenbach, op. cit.,pag. 68. MANUALE in alto: SO 1 SI anche e tale grossezza a La no. bevanda , che e lolla, che da che ferro un Molto ?iche e ci stimarono la carta di di questa in lagliente strette lìslee il fusto. Quindi erano quelledi mezzo, 5ero carta sta da sé il persuade supposte peDil'opinionedi della impa- un come invece che il tesstrumento uno lunghe (phUurce) come , liste e Ile che Plinio dice ricavarsi dal maggiore di venti,e poi e ne pianta trattato papiraceodovea decomporsicon lava non papiroin pellicole numero bene, com'egh avverte, perchè piùlarghee più bianche, migliore. Queste liste si disponevano le e se papirofosse derni stracci di tela. E manifesto . con cortecciache racchiude una provandosia staccare le più lontana dal vero poi è midolla ) staccati lo mostra errore, cellulare omogeneo; volmente si fabbri- papiro,ossia venivano acuto irò,ilqualeha soltanto tessuto più che dall'altro indipendenti sia questo un come e Era insomma ghirlande. il Marquardt) che la carta di Iti.Ma per cibo della dell'Egitto. ilucri filamentosi e l'un mezzo una piccolebarche del colle differentipellicole se anche il Fumagalli e creduto (coriie pochi han demamente ì. si estraeva esso costruivano ne se Terde, l'interiorebianco, usavano gliegiziani più conti il bambù Non è arrivò potersicingere coUa non s' intessevano chioma a da corlecda sua lio ci fa sapere na -vicinoalle radici non alternativamente in modo une che la accanto alle partepiù larga PARTE della combinasse prima seconda, e si voleva dare di così si mettevano séguito per alla altro più le {scheda), se ne soverchia rendesse meglio all'occhio crates del sole,si levigavano e a un la prò- presentavano renderli La potendosi piacere. La tale fogli si asciugavano talora, per no, tenace (transversa parte tessuto i jpla- fine di spremerne olio di cedro. con la lunghezza limitata, giungervene altri sovrapponeva strati. Con di che che le liste. Gom- papiro incrociate l'aspetto d'un tingevano a i due peragitur). Dopo si del Nilo perchè il glutine fatto più aderenti le filamenta cesso al e torbida si formava e gtda:la quale poi si comprimeva r acqua larghezza che insieme trasversalmente corto della stretta particelledel papiro tenere per strato la tutta Coli' acqua carta. servivano di gomma uno quella più con in soluzione così jf)sto 31 PRIMA. voli, dure- più larghezza foglio ag- un a era si vendeva carta in rotoli. Le con specie diverse della la i primi posti, sicché perfezionamento di carta indusse Fannia, detta da 0 huotica e e la ieratica portato da un fertile di da quello delle serviva soltanto fabbriche. ad occupare aveano le merci. che la saitica papiri, la preso fu così teneotica il nome Vempor Claudio Un specie alla nuova Finalmente involgere degli egiziani. la terza. tal Fannio Seguitavano dappresso Vanfiteatrica che ad divenne e Plinio, la sacri la Umana denominazione una luogo assai un pei libri ieratica,usata poi Vaicgustea Vennero diverse erano distinte. Secondo denominazioni migliore era comune papiracea carta etica impe- 32 MANUALE modificò ratore toporvene ne' di tale esperimento Fumagalli (I, 40) 11 Wattenbach 1635 Il il Bureau in carta fatto de il più volte accenna H la * Malie. disegno un papiracea raffigurato è come 67) descrive si diffuse in papiro r antica à gelo da -Michelan- papiro lip^ìpoLianche voce Atene, 407 due dramme di fonte della Nel medio se potè Mémoire des WaUenbach, d'histoire ancienne, se materia pei libri,ma ed che Roma, fu che pergamena continuò ne produrre voi. 1' uso dell'Egitto per una lepapyrus, sur levano va- oboli.- che an- tale era in casi prendere provvedimenti conquista Insniptions in carte il di dinari straor- tumulti. evo La occorrenze. carta.* nuova di questa solo non faceva ne evitare per la pei documenti; e si dovettero scarsezza * se nessero gli joni mante- quattro della prezzo, in bando pose Cristo, due grandissimo uso lettere che consumo anche ed maggior le per arabi, dove per Gesù l'introduzione dopo sempre avanti anni L' Italia fece anche Grecia, pelle orientale, quantunque la * riferisce fatto è stente. consi- di Siracusa. Ciane mie si sot- e più ma , fabbricazione, e Politi, dove In moderni poi (pag. del penna specie secondaria tempi lasciare primitiva bianchezza della di uno Anche sottile col Vaugustea troppo anteriore 10 strato PALEOGRAFIA. DI in Mémoires tutte parte di diminuzione 4850, per de degli traffico VAcadé- XIX. , op. 4863, cit.,pag. pag. 59, 435-440. che cita le Egger, Mémoires PARTE fece coglieuropei, non 33 PRIMA. del papiro. Esso l'esportazione parte già manipolato là in farne preparati per anche in Ravenna) affermasi si lavorava carta D nome iidaria, * È ragionevole (I,38) che da bambagina, più portò il colpo mortale non a credere cessato perchè non e perchè vi hanno documenti le menzioni scrittori non che Ma la testimonianza d' tempidi troppo anteriori dubbio. Esaminando l^arte della seconda vediamo fa che è ventda inesattamente (I,38), indicando, * dice: vi voca, punto equi- è rimandarsi rimuovere di della carta a ogni del secolo metà con avviso xii a nome. originale di Ora tradotta per biato scam- essere sto que- XII, ro, papi- rixyyìGiprtàTrvjXftTTTat, meno. Marini, Papiri cit.,pag. Lupi. basta alla fabbricazione accenna poco lui,e a può non infatti il testo commenlatore quel tempo, lo stesso chenon Eustazio, papiro, più tardi dagli fanno conservò negativa, quantunque noi che del Fuso X dopo ne costosa^ altri, propendono valore, potendosi hanno il papiro colla carta là dove sé della carta papiracea. Anzi ed affatto col secolo tamente, grada- meno e alla carta il Maffei,il Trombelli alcuni, come Char- scemando alla scrittura adatta venuto Fumagalli col pensare XII la diffusione nel secolo finché Regione, Turris o andasse quel tempo IV esserne Chartaria bensì alcuni ne' quali la caì-tarii, distribuiva, ed detto luogo un a nella di fascetti o (e secondo gli Horrei si e Roma In né venire a raeani a segnatamente e stati essere continuò in parte , carta. fabbricazione la cessare la ^aw concorde e àprt voce nel punto, ap- Fumagalli dei lessióo- segg. 5 3i MANUALE grafi anlichi determina papiro moderni, e intero, pone passo senza Ercolano, celebri il P. Fiorelli,sarebbe d' più desiderosi. aumentarsi i tempi del di Francia, si trovano in papiro comune. * « * era Siracusa questa tronne Degna ed di col titolo: e ricevuta anche oggi in diversi la collezione erudito. strazione. illu- del Diplomi nel ai che ampia VI rini Mareali il secolo il Wattenbach secondo notizia nella speciale nota dai anco sopra la giorni pianta e come R. è Università grecs Brunet du Muséà a' forestieri. Caruel, di Pisa. V opera pure getto og- si vende all'egregio sig. Teodoro signori W. L'^s papyrus a' nostri preparata de Fresie du ed Louvre Bibliolhèque i;np"iale. Paris, 4865-66, accompagnata tavole. ap- 8. 68. eseguita poi sparsi dove pag. , * conobbero rarità, si ha fabbrica ne se WaUenbach ' veduto , di botanica professore ha una tutte di curiosità, vi si dipinge Debbo secolo egiziana, Meno Anleitung cit., pag. A sodisfare a scrittura mondo riputatissima nel sola sé scienza la luce citare per Basti tamente meri- specialità in questo certe documenti veduta hanno dei professor Giuseppe per erano Molti divenuti il nostro Montfaucon ' il e di avanzo papiri con numero. luoghi Piaggi padri di questa Infatti di * difetto collezione sono il termine, fanno non notissima quale Tuttavia pena. buon la gli esempi che genere riporta(pag. 71) parola delle opinioni diverse. per , di carta altrove* lo stesso e Italia. La in specialmente i che superstitiin papiro Scritture d' quivi far nemmeno papiri secolo, in cui la il il Wattenbach, E passato prossimo tempo un precisione con cessò. PALEOGRAFIA. DI dal E. Le- ger, fig- et de da la sime bellis- PARTE 72), "pag. ad preso fu primo e da' ricordi di quot noi papiro: Gregorio le bolle; tutte in pergamena dei secoli copie queste se in modo sempre da cominciava facilmente a quella a staccarsi dal del resto Datum, di così Giovanni X sospetta XII ^jhiarata E tando XI, imi- ' bolla spesso e quale la ec, della bolla Esempi X sendo es- in basso molto il peso per scono si ricono- Esse del secolo di San al Wattenbach 28 non poi iie 957 dell'anno Gallo (pag. 75), novembre ma lora al- è l'altra e stata di mette am- leggierila Paleografia.Infatti quella al monastero del false. originale, documento. membranacee originali a rale gene- son o secolo della inferiore, veniva in sono o originale papiraceo scritta margine bolle è linea in pervenute nel prima. la dì come illeggibile mancanza della ancora neir del alla molte ogni epistolarum^ papiro renderla non essere a in V Italia volume sono X, e ri- si scrivevano la scrittura quanto più si poteva già (590-604) lihros che IX fecero ne aveva pontifìcia un Inoltre già scritte d' altre copie * quelle e I insieme vixisse, minciò co- che la cancelleria chartaceos tot prohatur annos papiro papiro, e pontificatometteva in lettere quale monumenti degli scrittori risulta lasciarlo. a la la pergamena posto. In generale dai del l'ultima anno, Germania, adoperarlo, quando moltissimo usò in cercarrjie il masti Di da è 35 PRIMA. di 920 di Giovanni dall' Jaffè di- falsa. in ultimo ^ Wattenbach, ^ Idem, avvertire da pag. Ankitung 74. cit.,pag. 8. come le \ocìjtmcus, 1 36 MANUALE lisca usate scirpus e e da' alcuni scrittori del medio da posterioriinterpelrate per altro significano non alla Quanto se PALEOGRAFIA. DI che Il essa. Fumagalli che della * si è che fu soltanto perfezionamento nel un a mia appunto toglie, avvertenza molto fecero pelliper scrivere, sapessero delle uso benché adattarle rozzamente , che prima in simile vero- popolazioniasiatiche,le quali da tempi le remotissimi mente sola- invenzione chiamano ogni ragione di disputa: poiché è parere, questo a , usa . natezza Egitto si fosse pervenutia quella raffiche industriale del maggiore di un' antichità gli scrittori prepararla.E questa ta, car- posto il quesito- lo lascia indeciso ; notando ciò che pergamena specie di nuove papiro. pergamena, il papiro potesse vantare eva^ richiedeva fabbricazione la papiro. Ad ogni modo nel la pergamena, avanti G. biblioteca, la quale d' lomei ad allorquando circa avanti G. C, (1197-1558 avea concia alle in modo materia da si ritenne * Eumene di aveano Però pelliprimitive. ne di il fatto Op. cit.,I, 42. come forse non nuovo. i aumen- dovette , fu ridotta E To- tale intendimento papiro la. migliorata che, per siffatta cagione e più tempo grande gelosia de' con 1' esportazione del secoli Pergamo una i mezzi mancare due di re la destato tarla, perchè glistessi Tolomei vietata adoperare G.), fondatore Egitto, vedutisi ricorrere munemente co- è ben posteriolinguaggio re. paleografico, infatti si cominciò Essa s'intende come a per essere simile uso, grecie i latini e 3S MANUALE il vitello spesso fatto neir vano di DI PALEOGRAFIA. {vituUnum, vélin); antichità i persiani pelli bovine, e come gli joni che e già aveano si servì-^ praticasiin generale come ch' an- oggi dagli ebrei nelle sinagoghe, nelle quali,seconda •il vecchio ciò Tutto peraltro Francia, ed anche cancelleria nella italiana. Oltreciò del medio evo prepararla avendo di sovente il sistema , assai rende Notevole facile bianchezza per bolle alcune e la Sul di preparare modo * Muratori la jaceat ibi per illatn rade desiccare. fac, et il VI, del « gialloe ma e secolo amhas Idxas et Il secondo porporino. e sacre nei y vano sole- si adoperò manoscritti scritture al fino (almeno si volevano Anliq. U., II, 24, col. 370. Vedi Et scapilatura falere ne' documenti che et in cantiro. Questi colori da' romani XII) cdlcem partes; volueris ne' libri delle anche iUam in dal Par- al 900: Ulam cólorihus. il si ha anteriore tende l' del- carta. pergamena Mitte de cum solamente III secolo Et quodquod post tingue non metà dies. nóbacula Deinde essere del fieri dehet, tres cum la Brevi dei pellidegli agnellini, colla ricetta seguente quomodo gamina si scambia di è la pergamena si fa colle quale prima vista a finezza e pontificiee specialmente moderna, età quella più antica* da distinguerla di bigiastro che color un mena perga- declinare sul si modificasse tempo a adoperala in Italia stessa che pare germanica siasi in che assolutamente esclude non spedizioniin Italia, non delle il Pentateuco. scritto in rotoli di cuoio si tiene rito religioso, dal asiatico consacrato costume scrivere Waltenbach , in pog. colo se- alla oro- 92. * Il PARTE cangiato la ha tempo fabbricazione La si dava consumo, vendita La 1374 Nel montonina, alto 26 e in di procura, della Uaa Economia ^ Ecco il testo recepii a di denariorum die decimo fra 46 Duomo, mandato un esìste che vale a dire, {\,erquanto anche me le pergamene tra si conservano in casa Jobannis ianuari benissimo a gennaio « Bacciameus Operai prò Pepe et [i^ll). Questa » dalia cartarius io dante quodam ut supra Ralnerii ser Cavalce che pergamena, Primaziale, è dell' umidità. causa 4377. e (R. uscita caprecti comprali e per 617.) Archivio ad annum, lo stesso L'atto di Stato e. in essa in fine costarono ho bianca assai e in basso contenuto Opera Pisa. 542.) carte pesso levigata nella parte interna, stbbene Entrata (Reg. cit.,e. 607 partita: domino 4842, III,262. Torino, evo, pisanorum quelle provenienti sofferto abbia carta e in 25 dall'Operaio pisani, Moninì) medio suprascriplo procurationis octavo del questa montonine sottile Stefano Lanfieducci lolilka quinque veduta di pezzo largo e stendere 4053 del rosso sig. famiglia * solidos rasura di Pisa. Uppzzingbi et cum Gibrario,* lire 1,53, 60 conte di cuoio il sacerdote della quaderni. a 1377 mente sola- : e ' moneta. caria rifeiisce faabuit del gior mag- mestiere. soldi. Un nel farvi per e centimetri 56 soldi di denari 5 con nostra * Pisa, il calcolo secondo 36 sé un vitulino costò lungo da pezzi a basso, fu comprato di duomo faceva ne divenire a de pergameno reparationeforaminum carta speciali opifìcii,come d'acconciarla faceva fu épera non il clero, che cura si bota una di Vili cominciò secolo nel dei violetto colore un pergamena né papiro; poiché del quella DB della particolare paese, d'un del in porpora ^ bruno. et 39 PRIMA. Altri 5 e pezzi è del di 7 soldi. 40 *" MANUALE il Se PALEOGRAFfA. DI della comparire assai, specialmente fuori d'Italia, Tuso i manoscritti per più paesi in quel tempo la minute fossero che de' notari sì Non al anteriori alcuni 670 anno ha a 0 fosse VII 671.* secolo Del del il quarto colla di Cesare in di Slato • non si antica Firenze, ec, a era in Arch. dopo Sono del mio 713 di dette cre- Firenze, fin qui sì dal Paoli secolo se ne diligente dissertazione del R. Archivio XVII. pubblica mostra in tenuto Lucca nel debitore ne 721, ital.,serie 3«, tomo dietro amico si del oggi pergamena Lucca, l' del- chivio nell'Ar- più anni stesso queP tempo, di la rinvenne collocata. alla cortesia in messa arcivescovo la slor, degli scienziati più ritrovata ricercarla, prima più pergamena, Arrigoni Giulio ove Paoli, Sopra la da corretta vedasi Congresso era 716, biamo ab- ne l' Italia fiorentino,che questo argomento Questa del del ginali ori- più indietro Capitolo pochi altri dello Non in 726-27. Su data in bambagina. seguente al appartiene non le scedce quello di Milano é nell'Archìvio è conobbe * 724 che questo quello del é il secondo perduto,*. di vanno arcivescovile di Lucca, che il terzo quelli adoperata. sempre q non fosse membranacei secolo: di zione conserva- divieto,dacché Parigi che per non alla per si trovano più antico Il diversi. carta nuova documenti conoscono mena perga- così protocolli però sembra in questo comprese imbreviaturcB 0 i e fu di dalle autorità opportuna degli atti,vretarono Le la come fragilitàmolto sua della lettere, non poiché vedutosi gli altri documenti; per le e limitò bambagina carta a finché postosi il cassetto di Giovanni queste sione occa- 48i3, monsignor genza ogni dili- con dell'armadio notizie Sforza. ticolari par- PARTE nel XV rispetto alla perdono, paleografica. Rimane ora "ii lino, la parlare a La Samarkand ne forse nel Cina, altri che e fatta di seta, nese del e il cotone conosciuta dagli arabi la loro la gli arabi che e d' e il follicolo anche la sostanza, in coltivavano dovette poi Europa Né denominazione. chi- la carta cambiasse ne che Credono greci.* a' denota di bondanza ab- essere che giovano a dero cadcidare dilu- ragguagli antichi,perchè tutti incerti i cosa poi conquista s' imitasse se simi lontanis- da la portata alle regioni d' Affrica sotto tolta. che, dopo paesi: donde ne' loro mai essere fino la trasmisero che in avvolta è (bombyx, hombax, hambax) poiché hombyx filugello,e adoperando potrà Samarkand a e superiore rimasta è origine non 704, fosse V arte appresero ed bambagia scrittone, che si fabbricasse che nella tempi ogni importanza di carta sua bambagia alcuni pensano La che di carta della antiche le moderna. grande oscurità tale, che a materia, le materie principale tra altra numero * ha posto in bando ogni successivi ne' secoli gradatamente cresce a d'Italia;e il loro nei vari archivi conservano 41 PRIMA. contradittorii ci né l'autorità conforta de' derni mo- , , accennate Fra ' discordano :"Peignot Gabr.f * e Le Wattenbaeb, seguaci poi fra incertezze tante in Sulla pergamena Paris,4812; i anche perché Essai Moyen-dge op. loro sono l'histoiredu delle una in si ritiene generale sur d' qualche particolarità. che provato per indicate le seguenti opere Parchemin et la Renaissance. cit.,pag. 93. opinioni eldu Vélin, Paris, 48i9. 42 gli arabi, charta Sussistono damascena. scrittura con de' di greci secolo XI di adoperarla anche essi che quindi La in nei Fumagalli cit.,I, * Amari IL parte * Storia 1872, Firenze, Idem, Stórta pella palatina, n» V, se seguitò nel ad 1231 alcuni di quale divieto fu investiture di sed bombijcina..., in che imperiale non ogni altro * pareano si vede egualmente fatto morale ente Le quali cose tenersi membranacea, e le pergamene. come in colorita Un di tale i diplomi di cose oro. poi espressamente coperta in o tano ci- ne appresso, si E certe fu anche azzurro diploma sicihano particolarità.^ 58. de' Musulmani pag. cit., pag. pag. tacei car- pezzi staccati, poteano esempio * di nulli protocolli. con argento M., le agevolmente offre V 1140 ed bambagina carta nome cancelleria La civili e da in conservarsi scritta ^ per difendersi e in charta in nova. notari essendo non distese del et amministrazioni tutte, il e poco 11 si ordina XIV posterità: dagli stessi fab- di cotone dichiarò Sicilia;e il cotone alla ne declinare carta guasti. non contratti mantenne destinate e di munda X, Sul in pergamena. secolo stendere membrana e Federigo del notariato se gli atti pubblici,finché per fuori posto anche secolo scritti in la tra- monumenti Sicilia,rinnovati fossero non del originalierano l'imperatore sotto ancora arabica furono molti perchè nelle Damasco a uguale antichità. normanni però che la carta, molta, la quale si smerciava bricava non inventarono non agli occidentali, e smisero del anche se PALEOGRAFIA. DI MANUALE 805 e 806, 14, nota di 806, nota Sicilia, 4 2; 1 in altre e III^ 2. Tabulano nota , e voi. opere. della Cap» PAltTE ciò Per che 43 PRIMA. riguarda il anticamente dato nome ? a è necessario questa* carta, chiamò charta si distinse e hì/cina, gossipina, senz' altro (come più hicinum spesso la per ma di lino da di modo * la Molli questo di nome 400. papiril,e. 272.) E in Quinque unius filza SlSO, e. atto un R. Dipi. * i" dalla di Pisa. quodam Provisorum. 644.) steso Col a « pianta, si Norimberga piegò im- di stracci degli ^ che In hanno cataloga un ^1355, è distinto del e. eoa membranacea Habentur dei Consigli tbleo papiri» nel dal- venne scripta supra ^196,et in catasta di 88 4S dicitur, ut manu, cit. Gabella del Firenze de^Conlralli, significato è adoperata medesimo e Spedali riunili, Reg. 4693, (Arch. » per derivava origine s' campione un instrumentorum, di e paesi di lino. o Pisa, In cartaceo. Provvisione In carta designare dei documenti e hombycina (Archivio « in mentre degli scrittori libro una 4434: febbraio in in (errarum alla i diversi nell' acqua. Francesco codice un sione espres- ; principale beni, del 4301, si legge questa nota: pecia e. di San * vero pensano, profitto anche c/iar{a per dell'ufficio, naturalmente secondo macerati i passi papj/rtis sione espres- anche differenza La trar e SODO libreria della papiro era quale usciva a disfatti voce carta adoperarlo. Poiché, appresso panni col alcuni come cotone la materia in vecchia T altra. diversa. del quella altresì della quaUtà più ragioni la hom- si mantenne la identità per sì mentre si disse o grceca, detto) è solo piuttosto che La pergameyia volere, senza una xylina, e sopra che, cogli aggettivihom- applicò indistintamente , r e somiglianza si che talora cuttunea non papyrus, avvertire luglio 4644. anche (Arch. cit. Acquisto Cappelli.) Uria notevole cartacei differenza dell' Archivio si può ravvisare in certi pisano provenienti dall' menti docu- Affrica e ^^ Da vede della prima metà XIÌ,ognun alla di proposito della quale, quantunque ne' andati tempi vivacità con cui fa ricordo del secolo sia facile passare quanto di maniera, seconda questa scrittore uno PALEOGRAFIA. DI MANUALE carta sia stato ed della di tavia questione premi d' erudizione I sostenitori se potè fabbricarsi anche che vuoisi andare non di stracci nel del canape dove la del come bianchezza di una chi come fatto carta avesse pulite; gli altri qualità di seta dal o in antico anche reale: : chectam Ires di fogli reali del Duomo, bambagina con Conduttori tonduta visioni degli Anziani chiamasi e 1200, si ineguale, eterogeneo' bene cosi ma ril uniti e detta era realium quaternorum qualerni mi.) Trovasi quella ricciuta 4356, tagliala e intonsa. e. 36 avvertita era gina bamba- carta bombicinarum..., librum cartarum corregge del a non le cose migliore et coverta di candidi, unius Senatus,etc, II, e. (Arch. pisano. Consilia quasi densità cosa ambedue realium cartarum unam da o bombicinarum cartarum unum del di cotone meno dante, abbon- era levigati.Un'altra differenza costiluiia e la carta onde qualche e que' paesi, riduceva dì una ciocche con formato Quaternos « con più grandi, sono lucidi da sembrare dalla e che lino del in prima spesso sono unita non si Egitto, anche I primi Costantinopoli. dì- fatto della carta il hno e il secondo in Inoltre necessità. linea carta Poiché cotone. scarseggiava adoperare trionfare. in favore XII fa prova secolo menti alletta- Samarkand;,e a indietro,H tanto bambagia r da della impor- tutrisolverla, a peranco dell' antichità all' mancati riuscito opinione ha potuto nessuna cono siano non fosse chi a e discusso apparato sproporzionati,a giudizio d' alcuno, tanza lino. In m rosse.» ancora et sex..., dimidil. t, -120 del etc r.)«Librò (Arch. cit Opera nominata la carta (Arch. cit. Comune e » vac- 4358, e. 40). che Provo'-ei 46 che quello una della arabi dominatori Valenza Xativa, * regioni. Venne Ancona, Milano mai devo innanzi, lieto di son potere asserire di dai sottoposte carta » V u composte, Egitto » di solo » Mori. Di questo articolo tomo veneto f « Xativa n'en tei qu en expédie on VAfrique Leyde, : et di fibre di non gennaio si è pas de VEspagne, 233. firmata et à de 4873. T. di R. di fossero la ben- inveoe D. anche della tutte Antonio Urbani vio cartai in Archi- 479-181. pag. Toccident. traduz. materia Caruel, occupato pareil Lupi qualità riscontrato aver jolie ville...; on une l'orient pag. qual fabbricazione IV, parte 1, 1872, trouve In Costantinopoli, dal- lino, constando di argomento à 1866, 8 // lino nella est il pisano, di lino. traccia diverse da di conoscere Pisa, — dell'Archivio microscopica assicurare quantità grazie, la dichiarazione provenienti Pisa, per cotone. » suo * XII-XIV possono minima che nel da e Mori, preghiera del sig. Clemente a analisi una de' secoli » M ad Antonio mentalo ram- : avendo sottoscritti, I Caruel, sig. sì è veduta riprodurre specialista. vivissime cartacei non di piace prof. Teodoro pubblicamente XI^, e l'opera acquieta non d'uno assistente suo ne' documenti signori prenominati a » mi che, al rendere XIII XII, secoli prova che ed attivis- compiuta, e di zia Vene- Treviso. commercio esalta del lontane Marca nella e un come fabbriche più nelle Padova dopo squisita gentilezza poco dei spediva Fabriano degli opponenti alla ai quali stanza so- brate cele- resero le loro per esercitavano ne gli animi Io si appresso molto non Spagna Toledo e propria, la quale, per quanto zione lare par- a alla riguardo della che eccellente di carta , seguiteremo senza genere cioi questione la compone. che e in carta tale noi di fatto. Frattanto prova Gli in necessario è uscirne debba impossibilenon diligenze ci sembra tali PALEOGRAFIA. DI MANUALE y dans » fabrique tout du papier l'univers. On Ediisi, Descripiion de Dozy et M. I. De Goeje. -47 * PARTE ed fin dal prese spacciarne a ; A e tardi più 1390, se nel e Ravensburger La ai fogliil che e al Wattenbach, il di fu ove e faceva sì giovare atto un ; qualità più le estensione la in che di fabbriche carta stantinopol Co- da riscontrarne steso che mezzo e forse che mente contraffatte di sig. D. di prezzo per nel essa luogo un lontanissime medio op. cit , in Sotzmann Urbani ^ determinarlo. pag. 96-97; Serapeum, rammentalo antiche. opuscolo: Segni di cartiere con a solamente e : fatto paleografichehanno, cose dissertazione * in nel moderna, dagli arabi paese cartario qualche notizia * stabilirono ne ^ Quanto scrittoridi operai itahani questi segni può si trovasse diverse. la venuto sempre aver se stessa. * come del tra Magonza di fabbrica è di esame Bodmann a a da e Liegi. Le da e con provengono m' commercio medesimo altre marca ricercate venivano del XV ha, o segno alla determinazione devesi una Basilea. a non ma fondò secolo e nei documenti alcuno. L' ne antica carta il 1320 sé cidentale oc- Bruges da si trovano verso da Germania la Lilla da dalla essa fabbricarla a la traeva anche Magonza, anch' ; mentre alemanne Norimberga nel secolo Colonia a prime fabbriche Colonia XII La altrove. ed esportava la settentrionale e Anversa V dapprima Francia, che Spagna, meridionale Germania colla slmo rrsiMA. il eh' io mi Non pochi evo sappia, quindi sarà quale raccomaada la 7, 97, fF. 4846. sopra ha Venezia, dato 4872, in luce di pag. un 47, 40 tavole. * Vedi Fona-Melicorq Noms , des'diverses sortes de papiers 48 MANUALE di inopporluno centesimi di più Ponendo È superfluo il qualità la secondo al 4 danari employés dtme marques, * Ecco le sur Operano, o pochi mesi carta 10, 24 prix, Bouquiniste du di più a leurs France; tre al- per centesimi a de la preciso cartarius dante ut pisanorum rum suprascripto Opera libro die. esiste e i calcoli recepii et tibram ^ nùDuti più * lewrf 4858, fatti facieodo d' Entrala Registro di due mancante in tre cioè 22 soldi i 75 Ora come viene 8,96, scrive un Dividendo danari. 4 più pisano corrispondeva foglio costava qualche dall'Operaio più un aveva 450 di 50 carte. 2 pisani, di 3 danari in questo centesimi a cosa già erano questi danari poco surricordato, t.)Questo soldi e pertanto foglio valeva un il Cibrario comprato lire di Pisa. 2,56, di centesimi prezzo maggiore 6,72,00. ^ a domini che costano il danaro se il libro e lire tuor 264 o fogli che fogli, risulta clie mezzo. tempo, 75 meum» 64 quaderni , dunque denario- Arch. e. carte, le quali d' allora il costume R. — Uscita, e duos inventarium (27 giugno, 1378, St.pis. t , Abbiamo suprascripto domino a et solidos unam libro prò uno tuttora secondo habuit supra, prò Duomo, del divise di altra in Bulletin papier, carta Infatti che le nord dans il documento PangDUs a ne della variava il medesimo: sopra e valore * antico. 482. pag. per questo commerciali. ossia meglio foglio, moyen-dge au valore Operaio acquistò lo stesso dopo a 3, risulta cent. nel il formato puramente cause di più che notare o vale italiana. moneta il valore terzi in di due differenza una 1377 quel foglio, in ragione della oggi qualità,avesse sua nel danari, quattro 10,24 della che pertanto di più poco da' documenti cavato cenno quali si rileva che dei uno fogliocostava dire qualche darne pisani.Da un PALEOGRAFIA. DI Pangnus Possessionum cartarius.... 4378 Operarìi, libras et duas prò libro quaterno et uno solidos uno quaternorum prò libro quinque den. qaa- inventari! pis., sa« gliAnziani mentre comprata diJSfusione Dalla della volgare si carta della cultura fine dì e delle gli antichi, trovandosene e latini: le tavole uso a altre materie 0 bisogno anche papiro o raschiandoli, se e. 74 43 Arch. dicembre cit. carta Meermann opere; di diverse specie di 1829; Guternaann etc. 4378 tita ma- pergamena.* p., caratteri La prestava. Arch. pò- Reg. cit., e degliAnziani, des Linnen ad annum, Heering R., Paper London, ' Lupi. chartoB Mario, 4767; Mususmeci carta e F., and vulgaris seu ^ del Die magistero dlteste in di Dell'antico tania, fabbricarla.Ca- Fabrica- der Geschichle Serapeum, linecB 4845, n^ 47, 48; modem, Paper -^making ancienland 4854. Il Montfaucon in carta consultare, fra le altre, le De eie. Papiers^ etc, — da sono G., origine. Hagse Comitum, ed della i vecchi vi si Provvisioni Comune^ la storia della seguenti tion gne lava- nostre t. Per uso delle tale a r.) * e. la materia (21 » adoperavano della o operazione si eseguiva lavando die. fra approfondisce,si profittava si del ciarne trac- comune la traccia L' prascrìpto scrittura per somiglianza non dotta, intro- negli scrittori greci si spesso la appunto aveva fu molto dove levigate, della penua o al cerate scarsità la ricordo più mentre e anche ma scrittone cosa V incremento solo stampa, che Questa basso scientifica,specialmente e cioè la vecchia nuova. fanno relativamente della materie altre che foglio. ripeterenon usanza, di cancellare una deve aveano ne quaderno, per letteraria mala quella il costo 7, 68 r invenzione dopo il dal prezzo e 1373 nel 6 denari e di centesimi più appena Comune del 6 soldi a 49 PRIMA. PARTE ricorda (pag. 234) anche un codice bambagina. 4 scritto ri- 50 MANUALE serviva poi mice toglieregli ultimi vestìgi delF a quantunque non ricomparisse. La non PALEOGRAFIA. DI che racconciata così carta bene così sempre chiostro, in- dopo dicevasi palinsesto (ttaXiv^é^tos,TraXtvfuJTOs, itcfXiy^Kno^ vale raschiato che n-aX^yguoTos), prescrittoil si trova fece profondamente. hanno ne è il nitni i che di la ne* medio quali un' arte desumere avanzi che i e comuni così si credè * arte des pag. dalle 202 Da Del segg. ciò tanti resto è spicui co- tale paleografia dei belle Maurini, e quei cancellata. utile. 472. UlfUa, vito ser- raschiature, che la dei PP. e è condotta zioni pubblica- fatte specialmente palinsesti pag. poi serma- avean patissero per raccomandato WatteDbach, si raschiati: non letteratura. specialistudi Fragmente le danno quanto e da altri furono scrittura prima la manoscritti " ve non però palinsestianche la seconda dell'antica di codici altri quelli che a importantissimo e dotto pro- secondi, sepolti i terzi argomento, secolo ha chiamò classificarli, volle traversò furono evo divennero rivivere, da semimpressi a di conoscere stampa. Diconsi semplicemente facile vasi cancella qualche frase, in cavare a nome monumenti, Nel si palinsesti;poiché mezzo per primi, semisepoUi per scritto trattamento di compiutamente Knittel,'che il détte raschiatura reagenti chimici che potuto solamente onde La in modo riusciti s' è * la lavatura primitivifurono fatti sono specie Per nuovo. alcuni, ne* quali i caratteri cancellati si lo diverso Questo differenti anche latte. quale coltello, col col di o nel nostro del Knittel, .PARTE del basta noi a Mone,* del Kopp, in averlo Ciampi' del toccato * le iscrizioni rari. atti si regolavano toglievaragione di fare importanza insignificante che spesso il documento: XIV secolo nel la atti in charta al Berengario Venezia, scritto in * Watlenbach, * Lettera Memorie * alcune Il Branetti afferma ficìe che scura e riscritte le cancellate cita fra e capitolare del quelle 496 e 738 514.) e scrittura perchè una da 742 copia di arcivescovo vecchia di Pisa era quelle poche direzione opposta più lanuginoso del esso della del hanno 724, fausses en parte I, fu air interno sollevata quella fra pag. 74) la super- dal toio: raschiadell' Archivio carta le cancellate parte pubblicate. (Loc. cit.,pag. 478, 4439, nella faccia alla chartes (Meyer, in ò e una fatta nello opposta che scrittura parte scritta. palinsesta pergamena II di Corrado diploma lettere si trovano XVII. secolo toscano, che pisano un 4833. , Chartes, V, 3, 426.) des interamente di Firenze Nell'Archivio la contenente lanugine Palìmp- 463. pag. quelques riscritte certa una nel [Codice diplomatico le pergamene e Grosso, detti Vaux-en-Ornois di sur grammaticales mUgaire in Bib, de VÉcole ' conserva il codici 4823, geDoaio Observations langue 381) e si di Carlo palimpsesti,Milano ai raschiate pergamene mati for- sono 183 ora rélativaai della badia Neil' Archivio si 469. Lucchesm intorno ftierU vehis di privilegio un che diploma sesti in Antologia di Firenze, ' Trieste, un pag. Cesare a (pag. gli altri fra di vescovo di stendere vél de gua Il Vattenbach spetto so- provvide ai notari palinsestiperò proposito questo a negli risparmio un troppo economi papiri scriptura. Alcuni dolosamente. a vél ^ abrasa cita ai che potuto render legge,vietando homhycis interessi degli avrebbe ed sono , assai L' i documenti dacché come , Ferrano,* del e appena, raschiata carta 51 PRIMA. stesso quella a traspariscono nuova a e , il l' del- favore secolo. della ancora La copia, hanno tergo attuale è 52 di poi per MANUALE cui ho si è sostituire qualche il conservato veduto antenato io un PALEOGJIAFIA. DI stesso nome un sigillo. in a attributo Cancellature codici un e in altro che documenti o non parziali per fatti togliere piaceva. a 54 DI MANUALE già tronco cante PALEOGRAFIA. d' albero che si divideva in tavole , vale libro codice,ossia manoscritto; lo stesso il valore generico di ckarta,x^9'^^9 ^^ preso di documento; diploma concessione una imperiale atti materia e scritta in forma degli atti che quella de' libri)fu suo primo significato, o * appresso. rotolo Non lungo 0 in di rado fu dipinto, d' argento d'osso, 0 d'oro o l'ombelico ora non d'ebano, ogni lato essere composte di materia della tavola II offre la , risvolgerela carta, rotolo etrusco {Museum nino, feuiiles de 4828 ^ avea e con per materia fine del resto. anche rotolo iscrizione si vede élrusquede Lucien Il regia del di 3 rotolo in mano gato. le- e volgere di aveva una Bonaparte, prince theca del numero guarnito à 4829, eie. Viterbe, 4829, pag. È tratto dal Martorelli, De e ornamento comodità il capo carta (cornua) che maggior maggior fino per- (frons) fronte un plice sem- dro Questo cilin- sporgenze figurad' un carta, formando per e più Qualche volta alala. dicevasi tornite solevano Un legno qualunque la in di d'avorio {umbUicus) del volume. quella che ad rotolo, ora ^ di lungo quanto la larghezza della era passava * inferiore cilindro altra o nel si chiamò rotolo,come un o an* inteso il volume consistente, sul quale si avvolgeva come anticamente papiro (e all'estremità appiccato avvolta carta volume. appunto il in ogni specie di ossia legali;volumen, xùXcvSpos, La e tracciato sovrano il nostro era tavola doppia estensione per arrotolata, è divenuto speciale che pei romani SiTrXu/xa, y metallica, significò poi rescritto qualunque vocabolo de toria VitCo' 47, tav. VI.) calamaria, pag. 242. cilindro il SUO applicata alla in carta fornimento Tale invero riserbarsi e si costuma come y e quali, benché in legno si per lani dei secoli XVI nell' Archivio più antiche di d'un contenenti atti mente simil- marittime o portu- la solenni una ebbero ambedue statuti Bigazzi, di Comune del raccomandate terminato l'altra al da dal piccolissime, borchie di di tanto invocazione. al secolo Pìccardi. e gliate ta- o una XV * diplomi I i documenti e furono più bullettine, quali qua- acquistate Contengono delle sta ba- quanto estratti tariffe pei muramenti. mediante legno, brevi bislunghe proporzionata forma Firenze bastoncello notevoli semplici e papali e una sempre Appartengono dal sola altro, le bolle per pergamene triangolo quasi perfetto, a scemata la contenere sovrani ^ superiore punta le sempre le scritture per irregolareod cono per esempio un privatipresentano quella età, sproporzionatamente con di e figura, quasi sono occorrevano a cilindro le larghezza; carte la riguarda particolarità.Esse quah pergamene, munite alcune Nell'Ai'- evo. * due la loro que, dovun- di Pisa. ciò che Per medio del XVII, di che abbiamo e simo raris- essere comunissimi sono tutta acconciate sono pareti. fatta menzione. trovo nemmeno conservano per gliatti alle a^più solenni, de* quali peraltro piccole, sono bianco pe' disegni dovette sul declinare chivio fiorentino o^ appendersi I rotoli in pergamena massime anc* tela da solamente ci resta nulla 55 PRIMA. PARTE e manca di Sono questo a è quella del Bigazzi. * pag. Tale 38, è nota qudla 2. di cuoio rosso deH053^ di cui vedi sopra a 56 DI MANUALE draDgolare, Mure tudo Ma * Sic excedant modum i notari verbosità più grandi. però linea una del si in cura * il Wattenbacb di Alle varie Paulus precedentibus interfui, » 2 giugno avvertire mena, perga- s' non pag. 448. Si trovano et conosciute Pieri judex Bartholomei de etc. U08.) (Pergamene del conte tergo lettere imperiali e sebbene sempre la eorum dum tificie pon- seguente: floren. aliis simul la porzionata. pro- publicus et tribus membranis signis signatis in conjuncturis sua come civis et noi. uno notaro nella essere notariusque singulìsin presenti avesse nel aggiungiamo ordinarius petiis cartarum il fatto a gno se- controsigillo di scrivere quale veniva formule condam dictis omnibus meis perchè il volte della d'un ma si conduceva larghezza piccolissima dimensione, auctoritate bus bianco la ciò si evitava Con pergamena, anche di generale , Ego fabbriche, ripeteva più E con avveniva come si l'impronta ne sure commes- sospetto d'aggiunte arbitrarie, il segnatura. « o margini laterali. il minimo * rimasto se cucite Sulle nelle mene perga- altre o in formule di una, scrittura tutta metteva i due verso per necessità incollato ondulata mefisuram. di di membrana. sarebbe notaro 0 * che latitudo diffondersi dopo l'altra Tuna papiro già spazio et a bastando si tracciava non nel spesso della ci fu non liste sottilissime o avea E lati- ut , ne sovraccaricare e incollate aggiungevano et de , cominciarono gli atti più comuni, anche Conradi {carta) quadranguletur dehUum stucchevole nello Sumnia convenienter quando refe la longitudinirespondeat longitudo nec prescrive come 1275: del PALEOGRAFIA. sutis periali impre- proxime et duo- agerentur Agostini Della Seta di Pisa, PARTE in coperta libro un l' atto regola, quando da bianco rimasto le pergamene caso in evo: arrotolate contenenti di di di o poche non cronache biblici,* d' Europa fu preferitaquesta forma, perchè con filo Cancelleria del rotolo fino secolo dal Il rito « Bibliolh. ' Un * d* un de e l'École rotolo conte Wattenbach, pag. lungo rotolo, a e più menti com- conservano testamenti cilmente più fadel la lettura. Nella n^ è ve una aperta non favore di hanno fino mantenuto 403. Charles, des Litanie nominato Aragona che si tenevano Lubecca fini miniature con penitenziali, le dal si duplicata e consuetudine la Fumagalli, II, 402 bel e XIV.* " i Salmi altri e defunti testi Pei sigillato per impedirne quantità depostavi come gran taloghi ca- semplice legatura una magistrato di dio me- o materie d' America. più luoghi segreti,bastando il diplomi imperiali libri,come in e nella pergamene di poesie, che e muni co- * processo anche in si scriveano comunemente assai * un di lettere, di pontificieed bolle opisto- tutto per rebbe sa- questo il rotolo beni, registridì livelli,nomi benefattori, collezioni In greca, reca gli atti di o che altrove. dovunque anc'oggi sta que- alla line quali però, che si mantenne ci restano e voce rarissime r incomodo esso con a pezzo maggior parte. le tergo; a altro dicono, Inghilterra,sono Nonostante lettura, la per si grafe, cioè scritte d^un derogava prossimo cosi era Tuso giustificare non si solamente e : 57 PRIMA. de' santi V, 3, 266. del e trecento, contenente preghiere, altre è posseduto Agostini. 440. ove Pisa sono Neil* Archivio trascritti nei secolo XIV è fra diplomi del pisano vari e una pergamena gli re 58 a' nostri giorni questo il Pentateuco 38) delle antico, si chiama e dicevasi bambagina carta meglio documenti formati cosi lo ha uno più the rolla Firenze a scrittura con materia, dall' Asia arabica e queste striscie di 1192 in tutte e molto spesso il filo assicurato langa 8,94, dei più atti e da diversi 48 descrizioni notari Wattenbach, * Amari 4863, ' pag. composta settembre di beni del Idem, op. il 397, cit.,pag. quivi tichi più an- gati, pie- riscontra quale nella XIV sava pas- ed era però filo si ado- il La diploma quale in scrittura di 43 pezzi, larga metri secolo Pisa posteriorinon sono informa dei Vicari del Podestà uno è 0,30 trascritti autenticata di Firenie. 444. M., Diplomi arabi 395, 396, fasciava 4477, vengono pro- tutte I si del ' pag. Non diploma tagliareper aprirlo. davanti * il invece che e si vedono dei secoli tagli,perchè fiorentina di provenienza e di doverla da modo ' striscia di carta una lunghezze. chiudeva sigillo.Quelli dal traccia hanno che nastro i de' secoli XII-XVI tagliopiccolissimo,per un o Angelo; nell' ultima o serva con- simo lunghis- però sì arrotolavano. pieghe le k un (secolo XII-XIV) arabici diplomi questi e contenente di varie carta già rari son dall' Affrica, bambagini e quello che quella di lino si in tale rotoli sono in ^ diploma dell'imperatore Isacco e Inghilterra; arrotolata; onde del greco d^ quali facevansi come libro che a per ne of esempio gina sopirà (pa- reali sono rmister d^ sono rammentato decreti magister rotularum. La se dei i rotoli membranacei dove Ne costumew sinagoghe serie la e PALEOGRAFIA.. DI MANUALE ec. 443. dell'Archivio fbrenlino.Firenze, condotta congiunture de' fogli,ma sulle anche ad V ognuna levole poi conosce po' di un il lungo, sia linea a rendere per Giulio primo lasciare a lettere anche mantenne ripartitain la si abbandonò in alcune di contenenti * Amari ' Idem , La nota pontificieo cit." pag. M., op. op. cii.,pag. si che ai rotoli si membranacei Michele fabbrica 4i5 447 e nella e no si ritrova forma diplomi della a I Arcangelo infra ricO'^ritiche dell'anno sopra carta, stessa, Papiri, colonne ^70.) Fra questi " della prima plagida le sottoposte carta Marini, scritti Camerino, ' derni mo- tavota. 399. metteva cui erano il largo della Vedasi pas* a della e * si adoperati sono il Dome perciò protocollo o protocolo, coDteDente largitionum, I^t tempi più proporzionata bolle il vendo scri- usanza, quasi affatto,e soltanto Contemporaneamente per Fu ' ' sovrani. tempo ghe lar- quale però Ne' evo. pergamene quadrangolare questa * medio nel assai lettura. la libretto; la a la lunghezza tutta colonne malagevole Cesare procedeva perpetua, cioè per meno al Senato detta drappo un sopra quale rovescio sul anticamente rotoli nei scrittura del rotolo, sia cioè rimasto colore il No' rossa.' La ' * 1186, novembre già disteso stato essere di seta per 15 hanno sigillo sovrano. del rossa dei il rotolo è fili e alcuni da impronta secolo XVI diplomi egiziani de' primi del due si talora 59 PRIMA. PARTE era scritta linea tramversa, 362. pag. l'atto (Marchi Santa Diplomi documenti di fondazione di San Anatolia, diocesi Gaetano, un' aiJttentica pergamena. I 967.) (Nouveau tratte, rarisslmu presso Fumagalli, II, 403; Amari, del Comes cartaie, e rindicazionedel ec, si conosce 4043. papiro, Papiri cit.,pag. (liarini, sono ostia del Osservazioni Roma, cit.,pag. 4799.) 429. di sto^ 60 chartularia panchartce, chiamarono libri, che i di documenti collezioni le per PALEOGRAFIA. DI MANUALE esiste di San badia Spedale allo da la Michele in Nuovo: e del quegr istrumentari la fine del medio di autenticate carte cordicella sigilloche insomma sebbene sulle scriveano * particolare credo * Ho in G. di questa facendo quelle troppe, mi ha parte avendo non ha anche di pergamena, Hai, abbiano « serie un e in arabo kalfìn in applicata a' Lasinio Sere di renze, Fi- Pisa, appunto non rabbinico di ed egli, sono mai orientale; c^rf il valore kelafo kelef e veramente in due la e 45-98. pag. , sulla possibile etimologie nome, qilfha a, stessa strati, si voce scheda, ec. di corteccia , ma tedesco, calf in anglo-sassune però loro matica Diplo- menzione 4 già divisa altro basso in Del 3% IV, di sapeva significato generico che esse. privata famìglia. prof. membrana significano vitello. Rimarrebbe senesi di nell'ebraico che dei qelef) significapergamena o interiore soggiunto favore in fatto di che della nel di Una di S. Stefano mi che diversi. cartolare un linguista cav. risposto quello prende stor. voce, esteriore dalla livelli,i quali già si indica ne privilegia Arch. qlaf ciascuna di ' dell'Ordine riserve (propriamente Mi di di cerate. la meriti interrogato il dotto origine la che è collezione Paoli beni (li, 387) è fra le carte che perchè di tavole Fumagalli Il insieme tenute designi propriamente voce registro un Verso caleffi.* altresì,invece per passava per specie dìpolipticimembranacei, una questa e e la denominazione per si formarono evo rarità tale Singolarisono chiamati Siena libri,fasci di del e apparteneva sono non * della pergamene altro un resto de' documenti importanza Erano Borgo, descrizione. minuta meritare fra le XIV secolo del uno Pisa , . ne simili. A e si perciò sempre istrumentari Fumagalli, II, 289; Wattenbach, pag. a spiegarsi come siffatta denominazione. 420. i 62 MANUALE anche stano del secolo meglio guarentire per si scrissero pergamena e honum, rosso Le in alcune ' rosso. foggia a Nel di e secolo XI anche a segno, Wattenbacli, alle badie nomi Benedictus conservés /G e 6, carte hnea pag. Tesarne 546. Nello 376. e Du Gange art. , di VÉcole de spezzata non perava si ado- sigillod'una Charles, des quella la del quale dove 4474 ha VÉcole H., Sur Nancy, des des 4, lativa re- le parole: le lettere alternativamente nero Archivio Encaustum, è che si dissero confirmant, la M"furthe, in Bibl. nero partite il Beaupré, e o V alfabeto o Talora Lepage de stesso de et in due o più nero, carte Singolare rosso partite. * lo ondulata le karlam in invocazione tagliatura invece la NTVWSS. Archwes aux 20. Vedine 4 scritte sono GNFESDn ABVE pag. syn- una solamente ma che optimum crocifisso un indentatce. di Flabémont Augustinus dei due di exci- erano: siciliane si vede Fumagalli, II, 499, Biblioth. 4, 322, scuna cia- a datum o per dente; laonde alcun phes in era carte più specialmente * veritatis L' inchiostro diritto si fece per porzione questi intermezzi figure consistevano ; ma tutto in testimonium monogrammi.' e tagliate T attributo cyroffraphum, memoriale, * parti, tante essere una siffatte presero scrivere ^aphum, divina. ad si delinearono figure, le o in di pezzo in bianco pergamena così plare, esem- diplomatistiappellano partite.Le parole si solevano omne sol parole venivano appresso, doppio un lasciato restava ne copia. Carte i in copie la copie, le il mezzo, SCB, che le quello del dell'alfabeto, o quali poi, dividendosi erano in ma identità la tutte lettere per IX; nell'intervallo e quante PALEOGRAFIA. DI così: Cyrogra- ìd-8, di gine pa- Charles, XXXIIt, si conservano altre 26 PARTE bastoncello o stesso Più è fatto V r altro intesa era Vedasi tyngraphus nella i pisani ed 24 Ermengarda 4478 marzo la pace * ' Du e Gange Archivio Questa contiene Pisa in tagliataa di trattato un di sinistro hanno due ha linee dulate on- pace tra l'altra Narbona, margine Ambedue zione opera- judicio),^sia in di Stato viscontessa Nizza. V più o paricUs, cfUrographum, aprile 4465 sul mezzo atto, sia perchè falso Charles tagliata a diritto Pisa tra 29 al ' cui nel * perforcacR superiore parte V L'Archivio dei leva so- pergamena di due o distanza. Gange agli art.: partite. Una pergamene incise, croce annullare Indentura, e di le chartce Du alla ' breve a ad (onde si ebbero » o venditore dal volta le carte forma si che piccolipezzi di legno. sono taglioa un qualche altri o comuni sotto uno altra, oggettisimbolici, come e consegnato si appese compratore, il fusto cerimonie certe con fusto in possesso, atti di immissione Negli fare dell' all^ esemplare * viceversa. un si apponeva parti delle 63 PRIMA. è dei contiene e alfabetiche. lettere Investitura. art. , di Pisa, Dipi,,Olivetani,5 ottobre 4063 e 5 ottobre 4273. ^ ' Du Gange, redderedebet sU, mi Charta art. chartam islam Giò terminate. è atto un pisani il pagamento non possa reddito perforata incisam, ali* incontro sembra, potersi riferire alle carte Essa 43SO. cit.,Primaziale, 22 novembre Dipi di con provarsi cancellato da a una la proroga parziale o « nisi instrumento liberatione,satlsfactione alio seu pubblico termini de formula La reddiderit, vacua 374), dei sibi 4273. citata del di compagnia e si canti mer- pattuisce che termini di esso sociis vel hujusmodi prorogatione non gazioni obbli- contenenti carta Provins; e vel non dalla contratto hoc si quelle a è confermato di fiorentini una Incidere, Fumagalli (II,pag. false, ma mutuo totale del et e suis solutione confecto. , » 64 MANUALE i perchè in patti PALEOGRAFIA. DI contenuti esso la avuto avevano loro esecuzione. sigilli Dei ci in applicati qui passeremo principio, un cenno in vari per separato modi darne, in a certi come appendice. s' menti docu- avverte PARTE fó PRIMA. CAPITOLO DEGLI STRUMENTI Gli strumenti i tempi materie PER scrivere furono la qualità o la scrittone. Dove infatti la si richiedevano i così era ridurla vea da dalla scrupulos et alcuni, un fermato di nella non La la ferro in non 429. Waltenbach.'pag. * Idem, Livre pag. d'or di per legno insegne di una ordinaria.' colla dai avesse pomice, peli e ben nettando altre minu* tolte. Oltre que- 430. des métiers, Hisloire de Vimprimerie, pag. fig. 40. Lupi. cessario ne- secondo era, manico con dair compieva * ' do- arnese figura di coltello membrana il raschiatoio primo però in alcune concava; si superfìciedella zie che luna dissimile conciatura salpini)' tran- lo scrittore Questo raschiatoio si vede molto delineare per (rasorium, novacula) mezza a uopo, superfluUatem,pinguedinem, * parte pergamenai forma tale effetto il pergamena mcLctdas, aH' luoghi (specialmente nei il raschiatoio era levare A sé. si poteva pergamena acconcia, che poco delle condizione gli strumenti che in alcuni caratteri; ma diversi seconda interamente procurarsela preparata non SCRIVERE. per secondo e V. 5 34, UAHUALE DI PALEOGRAFI!. si adoperava la creta bianca artifi- pietraaaturale strisciandola sulla pergale, che si polverizzaTa !tia o tta per del mezzo candida e che rendevasi corrosorium,con s'ìmpedÌTa che l'inchiostro si e ir^sse.' richiusi Alo di seta con si richiusero,e la né rimane interrotta medesimo. 0 He continua Tale sconcio papali,ma ìd in MwHa o era parte svi aj^rentem;*e uram era venisse come del si verificava nelle D osservato cmtinere lo stesso precetto: fot-amen vd dicasi de' diplomi solenni. di ferro per ma \a,plana, to ve- scrittura linea della non déeni iTranio altri documenti Altro sfrumento nei qualità, seguendo la curva sempre ano Te- qualii fori né si nei privatepersone, tarono d'altra o evitare.Però più volte ho aumenti si dovevano atti fra nei manoscritti che I fori delle pergamene, si non sa preparare che forma la permeila avesse, adoperato. Colle forbicisi tagliavanole disuguaglianze marlalidella carta e , un e si dava alle pergamene atto richiedeva.É tale però la queste ultime, che dimostra ?i osservassero 3ome ' la il formato figuradi alcune come non tuttii no- regolaquanto alla scelta de'pezzi, le forbici fossero talora poste in opera La regola di Corrado più volle citalo relativa da alla per- questa; nNotetur carta, In qua scribi debel litera, lerscarois, bene rasa, pumicata, acribeulis manlbus et nsinimis rìgide dura nec nìmis molliter lenuis. i" 1 preparate.Dee iiena era attenbacb,pag. 118.) ' Daiisle L.,in BiU. de VÉcoU de$ Charles, i, i, S3. mano una gameni fu arnese maggiori pezzi voleva;onde breve ogni faceva l'aveva Pisa, notarim torium quélibetalia et esibisce quasitutti gli altri nel Altri arnesi la quale veduto poi di 9) che facilmente piombo 0 bruna mi rimasto i la punti oggi un Quando dappertuttosenza fatti col ^ ' Wattpnbach, poche e con Bonaini, Voi. Statuti I, pag. 633. si riscontra con 298. m'è di ferro sì bene ma questo 432. cit., II, pag. linee volte punta col altri colori in al tendente nero colore, si deve pag. passo com- delle supporre gialloo che modo solco punta di legno (ligniadum),di cui Corrado * mai (suhida), come tardi però minor d'aver sbiadito, o staccati'dal solco in bianco. rigatura, con distanza tracciate più e sovviene codici; e serita quella in- la tardi tagliava la pergamena; matita violetto ne' linee inchiostro divenuti una Non IH tav. Maurini.' per più colla lesina o frequente di notarvi occorso è si fece eguale quUibet tolto, al pari di è si richiedevano mantenere (tav.Ili, num. della stessa, da negli atti membranacei per un tavola manoscritti. Et : Diplomatica dei PP. ne' documenti che nei cura di Trattato il e generale delle 8 num. forbici,ed della : possit deferre tempera- persona di disegno un nel divieto si che sé con sempre forficeptas.Il et parvum ' via Tutta- tagliare per questa eccezione , * porzione la membranacei le altre tra necessario sempre di frusta pir- stento a aliguam fonnam. ad notaro del Comune armi ammetteva deservientia non questo dai che avara, 67 PRIMA. PARTE si vede fatto de con Mure 68 MANUALE lasciato ci ha DI linee si adoperava, Del fin innanzi e diligenzae ^ n'è la fine XIV colo tergo a atto principiodegli atti,le quali che senza nel resto chiudono si scorga altro bici ara- margine; buon altri linee due documenti d'una o aggiungere o si vedono XV e d'un un ai due (e il destro, iscrivervi profittopoip^ rità regola- verticali molti prima maggiore certa sempre In rispettati. tratto andare non si è lasciato tili inu- XII; poiché usata una Unee segnandoli con fossero bambagini se anche carta, quantunque più ìrregolarissimeper Dipoi si è dare lo per del secolo sogliono essere si è valuto quasi mai) furono metà la direzione. per a' margini, lati della quasi alla le linee la distanza non queste oggi, la riga,itavwv,canon come questi strumenti resto a'notarì ma diritte condurre Per regtda, Uniarium. norma, per * memoria. PALEOGRAFIA. regolariss linee Ìr- a lettera per pezzi*Nel di il s^ rigatura in primo verso, vestigio di solco • 0 di colore; e ih tutto il resto sinistro ha due che dove Ciò cancellata. pei quali la temis non ma rere, trovare * verticali serve per potrebbe esser Conradi Summa Wattenbach, margine in questa capoversi.Alcuno accodici, quanta ductu, ne' in vel lignictdo cum non débeant quali si verte, av- credersi prescriveva che pei documenti; talora parallele,e vero si linee scribentis ijpsitùs non i il apparisce rigatura debba scribendis, etiam fiant prò pur linee in linea è bene Talvolta documento. del quella esterna caso la scrittura nonostante, qua- alias appa- dovrebbe qualche piccolovestigiadi rigatura pag. 436. 70 MANUALE Per le tavole si cerate (7TuXo5, graphium, ci esibiscono 1 serviva forma di si non pure e di da palla metallo, in e è di Kov5tX£ov: onde si artificiosamente figura,come di cera per nuova; se a ferro, Gli ve ma rame, d'argento occasioni servirono Il Fumagalli a ordinariamente e 76) rammenta che opina Aiìche pennello. Con 444) è arnese, gliegiziani più questo scritto 42 aprile 4506. il nome sola una per- . infatti hanno in un del colo se- state essere molto ancora adoperato documento seo Mu- nel (secondo l'Amari, Diplomi di Kansuh pezzo ai fanciulli per pergamene rimanendo moderni un esistente uno varie che anche serviva indica ne , questo con in gazzette. aguzzo ed composta e VIII, al pari di alcuni codici,possano scritte da- anc'oggi dagli orientali loro scrivere d' Ercolano chinesi, fu la soscrizione appellò /jlovokovSiXwv (I,76 e e i soscrizioni,e chiamavasi intrecciala fino ne' titoli delle imparare loro tra uso * si costuma legno sottile in egiziani gl'imperatori greci nelle pag. la della III tavola. più sempre adoperato dagli antichi dei spesso offensiva. arme * avea minata acu- apposta simile 3 numero parte una segnarvene comunemente Il pennello, che di La spianava si , d'osso, d'avorio, qualunque lU. Maurinì riproducono ne strumento nel essere anche e uno quello disegnato n'ebbe di o usava stili solevano se tavola della scrittura la e {ypo:piXov^ i PP. quale scrivere, coli' altra, che a paletta cancellare del figure, 2 e lo stile adoperava stilm), diverse ai numeri due PALEOGRAFIA. DI talora il arabi fiorentino ^ PARTE visibile la traccia 71 PRIMA. impressa da nel quello formare i caratteri. Ma gli strumenti papiro,sulla d'Anais la penna. e di sulla carta Il calamo eia Grecia cannuccie, che ' Persico. Se si la dà ne nel nasceva in altri e Persia, lago paesi, la Turchia delle quest'uso mantenuto raccolgono rono fu- (xdtXajxo$, cdlamus, Egitto. La hanno orientale sul bambagina nell'Asia, nell'isola di Guido d' iscrivere per giunco palustre che il miglioreveniva ma comuni e pergamena ilcalamo canna)era più sulle del Mar 7 della xi' altri vola- spiagge figura nei numeri 6 e tavola III. L'uso della [ tili(tav.Ili, ! secolo V; hanno sicure a la venire nel adoperato più delle volte ammettono zione. se si trova in la al introdotto, si stato Il calamo peraltro seguitò ancora: sebbene e il negli scrittori,debba di senso precìsa e vere, scri- da penna fino al secolo esempi non già altri secoli prendersi metallica penna * Fumagalli, 1,75. * Fra i vari passi (pag. 379) scelgo ad Non feram. te Mehus, pag. « fosse risalire XV, che letterale non interpetra- * La fascem VII che v'hanno pure si fa per e gru dagli eruditi 4) testimonianze. ccdamus, voce bach num. che e- d'oca, di penna i » colla si tiene allegati dal calamus Voce seguenti d'invenzione : « mo- Watten- Bononiensis Calamos (Giovanni Aurispa ad agri in ed. Ambrogio, 4025.) bene Namque (Adamoda scribenti ego Genova cum calamo calamo rogo parce scribere neH460,inBandini, mihique, ineptus Codd, eram. » \ait.% 444.) ^ 72 MANUALE derna; Ottavia una di bronzo, penna disegnata in una e aguzzavano per pomice, lì in si fèndevano frase caiamum o aeuere che speciale, e poi in temperatoio , 5 della tav. IO. num. si le penne riponevanoin questi diversi di una menti stru- diverse; dicendosi denonunazioni assumeva evo riportanodue figure ne seconda a esprim^evacolla temperare, prese n«l m^io Maurìni I PP. i calami Gli stili, teca si che , al qualisì è riprodotta delle una si adoperava anche temperaùorium,tradotto temperino** 0 coltello, un con coltello (yKainT"ip, scalprum, afiavit8,ec.) calamo di punta E certo peraltro di volatile si penna appuntare il calamo del dall'appuntatura il nome * rarissimo. essere quanto ia veduta averne manoscritto. dovette essa il calamo Tanto sebbene di Tuso che alcuno vuole e nina dal Ca- fu trovata Roma a antico un sottoscrÌ¥eì patriarchi che sappiamo argenteo calamo, che vano la PALEOGRAFIA. DI o xftXafiftpeov e graphiarium, )iaXa]Ubo3'Y}x)g 7paf»to5yrx)9 e theea calamaria calamarium o e più modernamente pennale. Gli scrivani,glistenografie portarlasempre' di cuoio. Una è • con, la Ma * » cose de ? sé ; ed con teca di forma siccome Wattenbaoh, sino dai temperatorios duos in appesa tempi PakBographia fornitos manica riun,, CofUraUif Reg. 50, , legno o namenti or- disegno il Montfaualla cintola. remoti invalse il co- 456. pag. cum di singolare e di ricchi Un prete pisano de' primi del secolo corallo, atium ' composta era quella che esibisce quale sì portava i notari soleano carte pag. 83. de XIV de argento, roardo. 499.) » avea unum fra le altre cum manica (Arcb. pis. Sped, PARTE si solamente non mantenne modificato, così sì lo strumento solo applicòpoi al illiquido,quantunque che conteneva di uso calamarium voce designare per ma ad anche inchiostro, perciò la T recq)ieiite per de* calami la teca dì adattare stume 73 PRIMA. fosse vaso comune, specialmente fuori d'Italia,la parola più propria ^ aùrametUarium. I calamai per si può vedere fig^ura, come semplici manoscritti;erano più o di forma facevano di piombo, ^ si tenevano Generalmente quale si scrìveva, metallico, come ' di vetro. ' Un a tane de , al notare V atto : nella £. DUmmier, rogavi. Urkwiden in Arch. « » * Martorelli a Provv. Pro calamariis del degli Anz. * a Libri (hoeniario eit. Comune, * cit.,pag. Così sex delle italienischen terra 4369 masserisie una lampadette 10 alla Chiesa marchese cum atramen- domnorum regum dell' opera di hurgundUchen Kb- , uHd , della in Italia si lo stesso esame 4 chio cer- pag. 495.) 47. et forflcettis. pis.,ad in studio F. di n* porta de più usata notarlo ikU., serie 3", XII stor, num. pergamena (PoUastrelli B. der di base d'Ivrea , * al quale Et sul d'un le marchese elevavi, Adelprando terra dedi et scribere mg$, 24 aprile 931 mobile appesi alla per atramentarium voce di Berengario dei scrìvere pratica oggi rappresentato della esempio ha nella donazione dà si 11 calamaio di Cremona, del mezzo per Si di gemme. de' calamai scannello dello parete destra lo per cotta,' di parte superiore,che si vedono stretta della di senza* o ornato piano sul v'erano ma rotondi di terra d'oro ria va- miniature coperchio anche e aveano più doppi, o marmo,' di di bronzo in con esagona, corno, V inchiostro di e. calamariis cum d'un annum, privato, » (R. Arch. pisano. 20 t.) duobus dell'anno plumbi. 4408. » Arcb. 4884.) miniatura d' un codice già appartenuto al 1 74 nel anche Nelle fiale o l'acqua ampolle si teneva d'era ancora medio evo fresca V'era rosso poi una scrittura, quàn* nel ma correggere, le cancellature dove nerato inge- avrebbero , glierrori si si faceva di uso questistrumenti, che nel modo correggevano diremo a luogo. suo Del resto sarii,furono la penna atque carta, Di mobili per tenervi sopra per e appoggiarvila card. Grimani, che di Milano, colla studio. in nozze in esaminarla le notarili; Rosini fu grazia scrittosuppellettile sé ne il Petrarca Pisa, 4840 , del cav. ve- possono Trivulziana scrivente riprodottaincisa innanzi cortesia e la carta. senza intitolato al Petrarca Parigi l'aprile4840 della o nella Biblioteca è rappresentato miniatura Questa la persona sì conserva ora quale di Giovanni Canto essi coli'anello d'oro, col bacio di pace calamario penna, il calamaio; ed e nelle investiture di simbolo quali facevansi cum perchè necesprincipali, glistrumenti sempre soli servivano suo T inchiostro lavare la si voleva e sospetto,non ria nel e si preferisse il raschiatoio. Ne' documenti sembra però e (I,533) temperare quello nero. per ddetUis) {spongia per spugna può vedere ' Martorelli. o si e Maurini dei PP. Trattato * Montfaucon, dal Ili è tratto tav. PALEOGRAHA; DI MANUALE e nel a fatto per ; ed io ho un guste au- potuto Felice Tribolati di Pisa, *• PaloBographia^ pag. * Op. cit.,pag. * Secondo ripulirei calami. ' Vedi Bonaini, S4. 46. alcuni i bizantini si servivano (Wattenbach, gliatti del 4323, Statuti cit.,lU, pag. per 439-440.) 4336, 4337 pag. della spugna 845-848. e 4340 pubblicatidal PARTE dere in miniature incisioni o fra antiche. Le mobili * scrivani alla quanto anch' essa vocabolario intero, artefici da come sulle e ufficio di cassetta)e in nelle terminata inde- anch' mobile faceva esso capitava di via quella, in o scribendum, quatuor , trìpedes.» (Arch. pis.Spedali riuniti,ContraUi, Reg. 58, « Bancam unam 4377, Dipi.Misericordia, scribendum. » [Sped, scribendo. prò " a febbraio 4.) cit. « — Comune, • e. Prow, e. 52 r, (Arch. cit. unum ad Banchettum Reg. 33, cit. Contratti, (Arch. tristem. scribendo una de'no- Collegio del ad la città per dove pubblica unum i libri chiave, adoperata a sul cimitero nel breve banchum unum lo esempio come gli atti sulla casa, nel per tenere girovagando o viva ser- private,e più da'no- case chiesa versi; di- definita è danno chiudersi da bottega qualunque. Onde Utrem la rogavano una d'una al limitare — carte che s'allegano ad soppidiano (che col o loro,fosse pure 440i|.) golarmente sin- usi per prospera, si potevano d'andare usavano colla prospera vi pisani ce negliuffizipubblicie tarl Essi La effetto,' prospere cassetta come o ' forma. passi che i e che scrittorio « espressinelle spalliera deglistalli,o anche aperti.I documenti ' troviamo lo stesso per come mostrano 0 spettinoloro scriptoia è esplicitaquanto all'uso, ma e stallo credo non banco, banca, banchetto,desco,designano da così ma quali nomi quelliche voci varie " facile determinare molto 75 PRIMA. 53.)— «Uno sco di- degli Anziani, Reg. Ili, e. 7.) " « due Tavoliti tavola scriptoiauna, inserto 4 e. , ' « Botticellas bariles duos. » da una in tenere a mensa. » botega, travicene septe, menti, {Sped, cit. Contratti, Fram- 52, 4286.) duas et unam prosperam (Sjwd. cit. Contratti, Reg. 50, e. a scribendo, 499 1, sec. XIV.) . V :' 76 MANUALE ^ tari di Pisa ilei 1307 da si vietò loro di stare in potersichiudere non Forse si esercitasse dove o fu allora riunite in prospere PALEOGRAFIA. DI che luogo solo, un nel quando ^uidav^noin giro.*Ma ' del 1367 bottega e vi di Quanto alla forma ' Ili, salvo ad tav. o fosse altre di£Ferenze ^ Montfaucon desiati scrittoriie della inclinato omeno altro dato dal riposa sopra che medio. piano inter- un ^ consiste in una Bonaini, Statuti cit.,Ili, pag. 784. * Pisis in apoteca domus Actum « notariorum. ^ Ut vagandi materia « quod statuimus habere È * , tratto secolo XV di , e. da sufficientes fiant, et notarli ea publice prosperam et debeat tenere. » fio.) una miniatura di d' un francese « Pisa , di W. Wattenbach, lateinischen Palaeographie{Nuova Antologia voi. , ora venduto ad un dal pittore d' avvertire occasione dell'opuscolo 4872, e. 208],e di preghiere del già posseduto ebbi come libro nell'esame settembre meriterebbe dicti collegii teneatur in publice et provenienza Pezzi sig.Rimedio prospere dal Bonaini. (pubblicata cesset quilibetnotarius apotecam etc. (Rubr. 60 tenentur Agostini Della Seta, e conte aggiunto alla collezione essere abi (Arch. pis.Dipi,Primaziale, 4350, maggio 16.) » É posseduto dal * d* 11 num. la che d'uno nell'apertura Quello che esibisce ilLacroiz « sua ed ha ilpianoorizzontale, con è esagono un'ampolla la avesse questimobili,penso il pianopiù diversi strumenti sopra loro statuto sostanziali. Un non le riprenderle nuovo quellariprodottaal avere stiere. me- * la prospera. tenesse un tenere a per dispostoche ogni notaro fu più comune tutti presero luoghi Anleitung zur 81, fase. IX, inglese,di cui m' è ignoto il nome. ^ PalcBographia cit.,pag. 22. '* Les Paris , arts au moyen-dge 4869, pag. 447. Vedasi et à anche Vépoque de la Renaissance. quello posto a pag. 437. 78 MANUALE PALEOGRAFIA. DI CAPITOLO DE6L* In antico VI. INGHIOSTRL Y inchiostro la cui invenzione usuale è , attribuita ai chinesi fu sempre romani qualità.I scriptorium lo chiamarono cioè: alle nero versa preparazione, dicendosi al anche fuoco, àrÉpapov la evo in trovi qualunque anche di Ne' la di noce ' Arch. Reg. 2, e. 23 per primi galla e pisano. e se la dì- fatta era Nel sole. medio stro significarel' inchio- in si sebbene preparato, atramentum iscrivere fuliggine e di t, secondo mente pari- senso * rassomigliava stampa. o dipingere. per al a fosse stinsero di- ne calchantum o ^yxauarov rimase e e librarium nome fatta era modo L'inchiostro durata se cUramen generico. composto diverso encaustici voce atramerUum pelli,tectorium prendeva motissimi, re- di buona e scuro atramentum Esso tempi a gli scrittori,sutorium per il dare per almeno o nero specie, tre rimontare sembra e del secoli gomma, Provoisioni e gonrnia, al moderno cui nostra in e. , 43 t. per si fece appresso degli Anziani 4373, Reg. 74 sostanza per adoperato dell' èra a Plinio, secondo era, del 4300 e la con si ag- st. p», PAKTE giunse il vetriolo. (400 a. tallico,e v'ha scritture Si assicura G. av. G.) chi sulla La però che lo crede * Tutte perchè si diverse quanto il vetriolo versava giorni si alcuni aggiungeva fuoco, ed era galla e la di vetriolo,mezza * Dopo vi si intepidire al Altre ricette ingredienti,come di gomma, una dififerenti nelle molto sono aceto o panno, eccellente. de' diversi j ma un vi si e di vetriolo. si faceva dose di vino otto e gomma per partiintegranti d' mezzo per inchiostro un quarto d' oncia ' prescrizioni. loro Si altre specie * d' crede scritto della seppia o Wattenbach, * Un 1' ocria, colla pennello il nome egiziano del * così a calamaio pag. che 1506, o quale di Kansuh come si trova il sugo rammentato HO. del epigramma frequentemente, meno inchiostri, come documento un benché adoperarono, l' Amari in colava po' di un anche danno di proporzionata dose opera evo, birra, vino o di mezzo vi medio come piovana acqua una con loro, danno nelle glio me- galla. Si polverizzava questa sopra insieme un la e il d' ammoniaca ricette del cadente tra me* manteneva chimica, del resto, offre le tichi gli an- preferitoal primo costatarlo, poiché il solfuro sopra. anche V inchiostro conoscessero pergamena, aderente. 79 PRIMA. Sannazzaro sull' inchiostro cia comin- : Ferrunt putre Mandet ut sita astemis spumanti fer"vetaceto scripta voluminibus, (Poemata, ' Wattenbach, * Diplomi cit.,pag. pag. 444. 444. Epigram., lib. I, 31.} 80 MANUALE ziali della e qualità che secoli in e quella quantità che bisogno. In vendita Però a se da compra cartaio, un libbre nove simativamente Fu lire a pure in d' argento e d' ' o , che ora il cui proprietà che * e molti, specialmente 1373 ne credere 1311 p; si st. furono state acqui- degli Anziani al * nostre. gliantichi V inchiostro turchino, giallo, ha color vermiglio, sia quali gli scrittori nel nomi- XVI segnalato chanchi chiamato o deWAnnée una nero è intenso. scientifiqueet pianta si vuole rosso, Questo scritti spagnuola con esso. Nuova acclimare ma dopo ha sugo preferibile all'inchiostro: dominazione della e in qualvarie si crede tutti i documenti blici pub- (Revue britannique, etc, 4873.) mars pisano. Provvisioni Arch. Reg. 74, un venire dovessero 43, 3, sugo delia al tempo nel verde, volume Io rendono che nel ihymiforia, che conaria acquista Pisa sia il minio de' nel , Europa, a tivissimo. cat- era cultura, si vuol presso rosso, Paris, 4873, detta Granata o di libbra, che equivalgono appros* rosso, porpora, Luigi Figuier industrielle faceva mano oro. L' inchiostro il cinabro colore" suo erano cancellerìa anche uso del a 0,61,44 delle colori, cioè: a e la per soldi la di due prezzo della Difatti vendesse. ne mano dopo mantenere intera i consumatoli col diffondersi che potuto le per privati in e difficile il trovarne era dove apposta pubblici quasi vivezza la ha ini* articolo un era non preparato gli scrittori per nelle pontificie. bolle evo veniva ma quella buona vari delle di rado non nel medio commercio, cancellerie usato e linea prima LMnchiostro di ^ scrittori latini negli PALEOGRAFIA. DI e. 43 t. degli Anziani, Reg. 4, e. 46 r^ narli distinguevano la differenza, fu non dagli antichi egiziani,e in nei manoscritti poi fu in Occidente iniziali il solo e alternato adoperato di rubrica. nome divenne cosa come molta con documenti dal esso solo r inchiostro usava il permesso primi a' talvolta abbiamo Pisa a ricordato Visconti,* r unione della diploma greca latina e Dipi. AiHi"uhhlici, Documenti ' Wattenbach, vede ne bolla un sedute bel furono de* quali restano fatti molti Chiesa greca pag. Lupi. con compiuta agli esemplari la latina in Giornale 496-225, che è unito e in altri e 1451. aXVArcK del Pasini, i Vienna, Montfaucon, e IV per Eugenio 1439, al diversi in più luoghi. Carlo intorno con di esemplari un'esatta di Scarlatto * cartacei, dell'Accademia al XIII,colla 1118, 1286 rimanda che 445, fac-simile, e premettendovi Osservcaioni pag. Maria di Iacopo del e 1192 del secolo di Pisa * rapporti delle sta Chiesa fu siffatte lettera nella bolla d' Firenze XII Firme cartaceo una d'altri luoghidegU anni documenti se a tore tu- suo secolo nel corte. al Comune raccomanda il pupillare del hajtdaimperii Constantinopólitani, quale E incontrastata. più prossimi parenti a' un ai dava imperiale, e Però verde. (pag. 58) " in sopra custodito e , ufficiali di in lo che per di morte d' età anche rosso sottoscri- IV tato incaicstum, fu vie- un'autenticità era ciò per- riserbato venne sacrum cancelliere cura le per presero diplomi: sotto pena l' imperatore quando i XIII secolo azzurro secolo dal ed sacra, qualunque altro a coli' titoli,che fino conosciuto dal Bizanzio le lettere esso con ne' A agi'imperatori, i quali veano 81 PRIMA. PARTE stor, Di . ai notizia que* firme, meno Milanesi decreto storico o 360, 6, 534, dove pag. 304 più , la blicò, ripub- col titolo: d* unione degliArchivi (ieUa ni, tosca- ttol.,serie 8», VI, 4. 6 82 MANUALE nella Carlo minio di talvolta L' codici in manos a Corrado vale di credere che sapendosi che fece restituzione ve n' ebbero delle dai bretoni prime I Corrado e e Lotario I solamente come di poi o più antiche, de' diploma da' come principi spediti da- II, Arrigo II, e (secolo X-XII) (a. 942), è stato longobardi il date III alcune ragione Pontefice, assai Ottone le v' ha : e scritti furono così prova Barba- d'oro al nei Federigo re anglosassoni.Questi però parole segnature, Ugo Cozie cosi di Ro- delle molto moderne alemanni II, Federigo ed e Cordova, al XII caratteri Alpi Diplomi d'Italia re in più a Àriperto stesso delle gl'imperatori Lotario fossero ne lo X in citano II, di Manuele ve bizantino al califo di IX scrivere di musulmani. Si dire dal secolo a sconti Vi- titoli sovrani e impero ne' documenti. di Costantino (a. 707) nell' usitato lettere rossa, civescovi ar- diplomi.^ interi come di diplomi (secolo IX), dagli ne' nomi Milano di modo, allo stesso e bero eb- soscrizioni, e dai duchi nelle Capua fu oro dMcta, il Grosso Carlo e Sforza e siciliani,che re del cancelliere, in alcuni la firma il Calvo dai e gobardi principilon- dai fu imitato Italia bassa monogrammi più con PALEOGRAFIA. bizantino Il costume i DI dai e sovrani hanno in croci nelle oro le loro praticato dai prelatie grandi d'Inghilterra.* Questo ' ' d'inchiostro Fumagalli, I, 87, 88, pag. , 4usso 6. Fumagalli, 1,83, 84. e e Baldo, CommnU di caratteri, De re ag- tica diploma- PARTE giunto talora alcuni scrittura una a altri mettere e tali diplomi. Però di fede quelliche di mentre il Paleografìa di quelle bolle che di di d* altri ornamenti secolo Al e fino titoli sovrani e bolla e talora dal in per Cairo del si lascia si che dura Di « Vedi oro per Lesioni , solenni. hquido questo oro revole du- foglia a e de' documenti nella come dt., 1335 anno ambasciatore * Questa nelle e al veneto tano sul- cilmente foglia peraltro fa- superficiemembranacea e rossiccio. scritti in di annerisce e negare in verde Storta Amari V documenti dell' , ragione più quello dell' verso 1512. quelli scritti Gloria v' ha figure , conoscono meno di e e scendo cre- vanno gusto documento un fondo un poi parti più notevoli dalla argomenti sono ' del ha nessuno quanto di uso spiega XI, adoperato ne' nomi tutto d^un stacca apparire Non vi secolo XII lettere credenziali in ornati T altre Se colorati,non più gole re- que' diplomi buon estendersi Benedetto di fregi di cessa a dalle documento XII tutti considerazione dubbio secolo tanto comincia conosciuto in anche XIII del vato pro- veri per essenzialmente mettere rigettarne altri tenere quelli ordinarli. dal oramai è Diplomatica, sulla e in ricchezza e immeritevoli hanno principio di da mai pensato di la sincerità contro ne straordinario differenze certe ve si scostano non il carattere che guardia , accettato e in libri, fece insorgere da giustificano il sospetto, che o 83 PRIMA. che cit. , siano ne (oltrele nota 2. III, 806, nota 382, pag. ve più, argento non ma stati. soscrizioni 2, pag. 42. * dei 84 MANUALE imperiali a Bizanzio) tutori Orléans di in che altro un eccessiva vede carte ma , La sono mani colori si dicono non ne cita state soggette dì rado ha caratteri gli uomini ci dapprima fu la alla noce di buona acquavate. Questa " il o acqua le scritture Op. cit.,pag. 384. Fumagalli, I, 88. zione condisecoli più 1' azione o fatto suo per luce tintura molto con può o o schiata ra- perciò gli spenti che il tempo reagente in messa semplice sbiadita sono ravvivare Il la che primo colore, Si quello galla sì delle si è lavata nuova. una non l'attrito giallognola, o sottratto. tempo ' l'umidità modi breve per nelle la e -come consimili, han avevano in 1335. ' traverso a vicende conservato vari rendere e quali Peggio poi quando indicati e Val- , sostituirvene per esempio. di ornata adoperati' anche varie a rossiccia svanita. tentati si come del dell' inchiostro le altri accidenti affatto tempo di Francesco Padova, verun polvere, divenuta è ma della e di vescovo qualità pergamene, scrittura sia non col l' iniziale F diploma un del se * il Gloria nota delle e oggi in altri documenti. diversa dell'aria d' verde non ma d'ingrediente metallico, vicario Altri Torino; a a testamento dose fregi rossi in montone, nel e primitivo degenerato azzurro bellissimi esempio un nero avvenuto In 1366 del sospetto cl\e questo il manca Savoia di si avrebbe Filippo I, di carta una Iacopo per PALEOGRAFIA. DI e usato fusione per di altrettanto essere utile lamente so- sbiadite, essendo 86 MANUALE DI di richiamare cerca s' abbia la ottenuti dello alla luce la rimpiangere a PALEOGUAFIA. tale scritto che la per operazione, o sepolto, non è di perdita quale talvolta, o con ciò quello importanza la poca cancellato, potrebbe vamo; ave- di resultati scarsezza per che mente debita- essere non compensata. Si credette la chimica di a prestò il sig.Chasles chimica spesso tanto coprire la in al sistema stesso questo, frode antico d'uno mala facile dimostrò V il falsario verante. perse- dottrina meglio ben sato pen- formato che del alla prova serve a avea scrittorio materiale e impotenza quanto ^ reggerebbe ventura troppo la verità e delle falsità sua poiché ogni di fatto e : provvedersi di a fede conoscere a cui per a una il tentativo della delP antichità Parigi in occasione Dionigi Vrain-Lucas, Ma poter applicare composizione deirinchiostro; la fece il tentativo ne di sono alio accertamento anche scritto,analizzando se anni pochi più rato accu- ^ esame. Il metodo più riputato quale consiste nel debole ad d'acido lavatura una del Dopo bagnare un' alterazione soffrono giallognolotanto è più antica. con giorni una * Journal Colla scrittura di con da pochi mesi Débais, 47, 48, 49, ore fino 20 e 25 di ferro un a lorito co- la scrittura 1' effetto produce alcune sima. mede- con più deciso, quanto luzione so- sottoporla base si manifesta si una soluzione colla il , nel o gl'inchiostria lavatura un'immersione des cloridico che Carré quello del la scrittura prolungata tempo è ad trario: con- alcuni dieci anni febbraio 4870. è PARTE del scomparsa mentre tutto 87 PRIMA. di una anni trenta è masta ri- , leggibile giorni. passa prevenire Per per alcuni MilaDo, 4870 pag. 1 680-582. macerazione l'alterazione ed di della una sopra acquosa scientifko Annuario una secondi soluzione una * dopo di industriale, cassula quìndici si carta, che tenga con- ammoniaca. Anso sesto, 4869. \ 89 PARTE SECONDA. CAPITOLO ORIGINE DELLA DIVISIONE E discuterne r opinione invasori Al quelle adoperate quale si attribuiva e si nei gli scrittori che atti tardo svolgimento di spettanza della storia delle ' Garrucci no. roma- posto) scritture R^, maiuscola. * i di la scoperta fatto del medio Graffitide chiara Tacerò delle graffitidi Pompei ha ref, etc.»9fi édit. Paris, 4866. e oramai cosa poiché gli uomini e potuto acconciarsi questa disputa , daglie me- spondenze giornaliere corri- nelle scrittura essendo stosa mae- riflettere senza comporre avrebbero (frai quali r ultimo del privatie della l' alimentarono, monumenti popolo la scrittura solamente calore nel difficilmente dello vinto più insigni; manoscritti metodo de' barbari legge nelle lapidi,ne' bronzi, nelle d' affari ne' loro al sostenuta tempo a retaggio del fossero Si cominciò alcuni da venne e de*se- agitatafra glieruditi fu origine ; che non che che V MEDIOEVÀLI. alle scritture medioevali. coli scorsi intorno a SCRITTURE DELLE controversia Lunga I. persone semplice di antichi non gono ten- l' origine mana ro- evo. Pompei. Inseriptionset gravu- 90 MANUALE Ma intanto, finché si barbari importassero le regioni supposto fu la distinzione nazione, la secondo dalla fino dai secoli XIII beneventane mentre Marini, nei XI, XII secoh Così Benevento. di lettere maniera una e chiamati furon antiche si volle modo tata coloro, che, inven- Il deir antica estende a tale * dair fece Mabillon che da altra che Papiri cit.,pag. 226. che si già una Per détte ed scerla. accre- sulla distinzione sue V l' al- clatura nomen- quelle nazionali diligenza delle egli esagerò mato chia- XVII. confermarla infatti si fonda romana fu e carattere di specie, che, moltiplicità la tipidelle aggiunta secolo antiche, trovò non scrittura detta, nel il celebre sistema suo parte dimostra prova e XVI terzo un Francia in scritture stabilita secolo propriamente quando delle nel anglosassone scoperto i cercando gotica o italogotica per designare di o che, esame venne barbara sassone di più genericamente o , così la denominazione la scrittura secondo il ducato tutto longobardi andavano stampa lettere: fossero, perata singolare ado- ben difficilissima,in cui s'imbatterono la di chiamare que' caratteri impigliatie di lettura barbari allora provenire^ quali esse XIII per mane ro- di queste l' uso invalse scritture falso le scritture la suddivisione XIV e fu esse questo designava veramente, nome * e popoli gate soggio- di quale si dicevano le vecchie questo di capitalefra quelle barbariche, e loro da la divisione effetto Primo i che credere a proprie scritture,anche inesatta. il durò nelle di necessità Già PALEOGRAFIA. DI se si e da una osservazioni, importanza di al- PARTE sicché, volendo particolarità; cune ed in 9i SECONDA. fare opera piuta com- esatta,la ridusse complicatae confusa. Ecco prospettoil sistema del Mabillon: / maiuscola Scrittura grande, onciale o quadrata piccola,minuta, cubitale 0 \ «maiuscola romana s mmutissima tonda o corsiva in note tironiane y" gotica 2" sassone » longobarda/ gallicapropria ì" gallica o anglosassone " / runica » La scrittura \ francogallica o merovingica già detta barbara carolingia. maiuscola, grande romana cola, pic- e fu usata, dice il Mabillon, ne' secoli d' oro, Italiafino al V secolo. vicino alla caduta corsiva La soltanto dalla gente del fòro. tra i uso nella Spagna visigoti in Italia fino alla e ^ e La viziò fosse rata adope- gotica fu in alquanto de' venuta cesse s' introdu- pare dell' impero resero che vi si mantenne scrittura, fino al secolo XII: un romana fino al secolo titoh.La in Della sassone Sulle note I la loro comune tre men- apparì talvolta nei fu adoperata dai britanni non presero bri li- perdurò tiroDiane, che speciedi scrittura,vedasi sino non il cap. V alla venuta si possono o sassoni anglo- cese. quella fran- tutta propria de' gallicome gallica, che mana ro- VIII,e dopo fu riserbata quasi a' soli finché Inghilterra, lingua,dice * po' corrotta la longobardi. qualidiscesivi nel VI secolo la in e la loro de' fran- riguardare della parte II. come 92 MANUALE (secolo V-VI), chi che ma diplomi ne' francogallicao merovingica la libri,pe' quali però generalmente si i Sotto carolingi(secolo IX-XII) perfezionandosie e Calvo, mentre d' uso quelli tutti in Magno libri pei che carattere un La romana. quella francese. i quella de' di del nomi senza contrasto a Mabillon, sola grosso e non è nuta mi- versa dimania, Ger- In runica, si adottò in solo non la cia, Fran- si modificò scrittura quasi la costante ferenza dif- sinodali, le carte nel da da diplomatisti, e stabiliti entrarono esso scienza ; passato non nazionali, affermando quella finché il sorse la specialmente oppugnò ed romana dal tratti,quale si vede in essere soltanto avere grande sottile,o qualche varietà in alcuni della persona, ampliamento un tutti i nel secolo E accidentali, come al che era linguaggiodella scritture coi! l' autorità sì per accettato combatterlo. una dal che Scipione Mafifei delle differenze forma dalla la nazioni scritture delle divisione cosa e in fine perchè i vari virilmente si faceva essenzialmente però che le tempi quello antico, fu marchese runica il codici. Il sistema sì si scosta Carlo Carlo e sinodali quella dei diplomi, salvo fra e Pio abbandonata tutte secondo Lodovico di adoperò in Danimarca. Osserva presso romana. somigliante diplomi poco si fu quando la usò carolina le lettere e scrittura dalle ricordate ma di in alcuni e alcuni in si vede all' italica, come do- francogallicaandò la la derivò ne alcun rimane ne non (secolo VI-IX) s' introdusse i franchi Sotto cmnento. PALEOGRAFIA. DI al piccolo, poche tere let- quotidianamente, 94 MANUALE PALEOGRAFIA. DI semplici modificazioni. rigettare affatto quella dei PP. scritture primo in due principiodel periodi; secolo trasformazione dal progressiva romano, Xm-XV. n idee del Wailly; soltanto subirono rese assai si tenne strettamente d' generale minuscolo-corsiva. e scrittura una dal appella romana ed VI secolo neDa corsive, in e priori il semionciale dall' onciale degenerato, le sole scritture come quelle che lascia da sé e miscela di M' è derivarono l' irlandese merovingico parso e nazionali; come fra novera ma cie specorsivo quelle nazionali longobarda, visigoticae merovìngica, il minuscolo propria precarolingie, proveniente dal come , in le scritture minuscole romane Il anteriore. il capitalee l'onciale parte storica pone nali nazio- licana), poi (salvo la gal- teoricamente o siva cor- il gusto secondo ogni scrittura capitali, onciali,semionciali e in della o le scritture alterate ma ; e minuscola Ammette in fine divide in minuscole mionciale se- al XV, IX secolo dal si chiami romana solo Wattenbach la diverso d' alfabeto lettere quella mista che popoli, ma alle accogliené non coli se- Maurini, né altra scrittura mista, perchè originate dalla de' una i quale partecipa della celerità della corsiva o al diverse abbraccia regolaritàdella minuscola, e esse le il Gloria mentre altera la fìsonomia vuole che poi le quali termina de' cui senza Divise il secondo di alcune la presenza la e Milanesi dei PP, non il Maurini. XIII, in carattere V accettò, Vaillypure Il e dal corsivo l' anglosassone carolingio che semionciale si formò ed e romano, d' origine da una anglosassone. , necessario di fare una breve recen- sione le nel dobbiamo ne che la questione giornial punto da da invero,siccome il per d' diversità che netta, esser da e in facesse ancora passo di idee importanza che la differenza che che è non d'accordo suU' inalzarle classe delle pertanto stabilire ci pare chiaramente,tenendo spiccatamente meno e altri suddistinzione generali, ma degni d' noi esser alle dico porsi ma una a come dioevali. me- sione divi- quelle distinguerle primo luogo costantetnente in quella non scegliendo da in conto a de' caratteri accomodato ferire difnon lasciarle o anche scritture, anderemo giàfatte quanto come descrizione la esatta teriale, ma- era più. Ripeto non e sostanziale;e basta, a Ed d' assegnare permette meritano v'è de' fatti giungeremo e , stema si- un apprezzamento, denominazioni, Dovendo d' tutti togliereo aggiungere molte solo aiuto per a' nostri poteva esistenza la sto pre- ammettere*. non d' e era sursero e fino dall' osservazione di metodo si discussione. Un concordia altro. Ben un il soggetto della controversia giudizionato per negare veduto respingeva quasi altro, perchè accettare clusione con- d'opinioni crescendo un dere divi- la Abbiamo potersi dire seguaci non piuttostoche qualche cosa d' cessò andate sono si dacché abbracciarne per gradazioni che r paleografi nel ricavare. oggi, non sistema un però cose da' passato la differenza secolo maggiore tutto tenuti scritture, perchè apparisca più chiara che come sistemi de' vari 95 SECONDA. PARTE teri de' carat- cendo diversi,e introdumeno avvertibili, notati per ottenere 96 MANUALE esattezza brevità e delle scritture. deve fondarsi eventuali tempi che E di luoghi, è maiuscola ha alcune locemente, in fatta è onde corsiva. Quando poi di lettere e il darle di mista siva solamente che propone nuscola mi- La condotta ora ve- modificazioni, fondamentale. o di minuscole e sive, cor- specie che predomina nazioni parte le denomi- da V una come designante nella storia delle troppo come un fatto gno de- scritture. introdotta quella di minuscolo-cor- il per Gloria, e detta mescolata semioncialè, V altra vorrei nemmeno di e scrittura mettendo e e scola maiu- La una alla riguardo nome, indeterminata, in dì tura quella di scrit- in onciale. divisione la diversità semplicemente minuscole e aver suo di nota è e' imbattiamo onciali si deve minuscola sopra duplice forma, notevoli vengono Questa è posata, mano non e minuscola. hanno che principale più comprensiva la capitaleed a perciò si distingue in ein che scrittura descrizione dalla dappertutto e lettere si suddivide ora chiaro di e delle lettere cagionate sempre nella divisione la loro perchè sugli elementi si verifica perciò linguaggio di modificazioni e PALEOGRAFIA. DI la E dirò ragione che orbine dalla fra poco. scritture Le non Y nazionali possono avendo differirne essenzialmente, aspetto generale. Qualunque non riscontra sebbene si vuole metterle negli scritti di mani sia talora anche incerta, molteplice, e non mana ro- nel- ma renza, però sia la loro diffea pari quella che si diverse, perchè questa, più forte, è però mutabile, gioverebbe, quando anco PARTE fosse possibile,tenervi duali questo carattere a d' un Ma monumento. questa distinzione? a scrittura dei * di forma spagnuolo si riconosce da l'anglosassone' prima, r antico Di longobardo più,osservando coli'estendersi quasi dice ed di d' col solo almeno, tante cose per insieme, che conviene più volentieri Je iltempa nazionalità, criterio della superarla, tuto po- sostituirà d'un ^ nazione, una la difficoltà di determinare 0 e: merovingico. al altre, sorge anche monumento cok col francese, interamente anche e l' antico, primitiviconfini, ha de' la che comune poi uguale cogallica fran- all'italica quando molto la scrittura come al di fuori modificare e mente netta- il Mabillon diplomi carolingi somiglia romana, ne marsi possibile for- credo chiaro, quando quellade' libri alla minuta fin se chiamare franchi, se Non fare fatta comprendere de' codici concetto patria saggi che si deve la è romana? verun i di per la si è di e si dee che e farcene Perchè la scrittura confessa che nazionali a la differenza? determinare descrizione La esibiti,bastano sono a valerci qual metodo con scritture delle ora ciò unifor nazione: dobbiamo con , sem indivi di carattere medesima una appimto aiutarci stinguerlee di scritture varietà qualche apparisce sempre mità) se appartengono Y altra è dietro; mentre nella Inoltre pre costante. 97 SECONDA. tener di n||ra si ricorre^ ad cit.,pag. 50. * Mabillon * SchOnemann, Versuch eines voUstUndigen der Systems ' aìigmmen.,., Diplonuitik.Leipzig, 4818, II, pag. ' Vattenbach, Lupi. Anieitung cit.,pag. \' 69. 8. 7 ' 98 MANUALE altri dati più facili DI più sicuri, quali sono e grafiche di da parte nella una di r avverte priori, a è nessuno fra i la materia mi compendio e de' codici Ma, pensiero mi nazionali, monumenti e scritture porre stessa età, carta il in che il vedere la scrittura stesso forse risulterà Versuch che , fra dì le pag. 59 scritture qualità dei diplomi e spgg. codice delle le della remo lapide, evite- difformità e ci farà merovingica differenze e con ne' libri la certe con monumenti romana si usò che cìt codice in un' altra: né si trovano tempo * classe una che parere te, più complessivamen- carta, lapide con il mio privati.Confrontando riscontro a di confonderci caso noteranno atti de' posito. pro- d'ora della un scrittura delle 1' altra dove d' mio del di son distinzione nazioni, non delle varie col ma fin io qui della é fuori il cai'attere quello degli da bolle da paleografi, i confini parlare a accennare esatta separare per fatta tentarla troppo premettervi senza diversi bene passar lecito fare cosa, preferenza lo Schònemann,* tale argomento, su difficoltà 'è stata non iscrizioni,che é se si possa non qual porterebbe delle e distintivi. La io stimo farebbe versità di- una nella benché a Né ammettere parte siamo conoscenza, tentata. adunque che ragionevole supporla.an- i caratteri quali rammento ticolarità par- nazioni, perchè l'occhio le compiutamente, l'abbiano di certe Siamo secolo. sarebbe e mia a fra dall' altra e di determinarne quanto ciascun necessità scrittura di fatto PALEOGRAFIA. le mità unifor- meravigha merovingie! ne' si che al diplomi, chiamate e nazio- PARTE nali derivano così e invece da diremo non particolariusi di canceDerie più le differenze metodo descriverle XI ne' vari uniformi nazione,anche vi abbia poiché ; nell' introdotto adoperare qualche Proponendo questo iscritture nazionali, scrittura ebbe a per questo Sarebbe lettere, per nulla il dei manoscritti de' codici, i di copistidi talora vi s' qualche incontra, è questa la regola generale. distrugge e di una non conto. segreto anche il corsivo bella quello da carte. lavoro avere di riconoscere per scrittura sempre e menti dagli ele- esame un delle e la cosa specie un differente mestiere, che, oltre alla scrittura cettare, ac- tre men- diverse, il minuscolo quasi ad le Maurini, Basta ne' documenti quali sono delle di niun medioevali iscrizioni altra, invero, fra come sia d' ordinario si cercherebbe Ed affatto ogni scienza. corrispondentedelle d' un' derivanti cause capitale,l'onciale, una distinzione luogo dirla co' PP. delle scritture superficiale come dare trascurarle è permesso a Mabillon. da ma ratteri ca- Maffei, del Fumagalli particolaritànon questo, per ridurre nel torto certe delle del che indirettamente del anco proprio. nella venuto son "iialtri, le suddivisioni questi di mezzo l'opinione contro la scrittura cosa tal ne' inverosimile è non fors' esistessero avventura per una nazionali, potremo giungere e è grazia di caratteri sicurezza con quelle che notare in nettamente ; delle bolle il Wattenbach) avverte sé. Conosciute da la scrittura romana papali,la quale (come cosa 99 SECONDA. Invano regolare materiale più artificiale: eocezione Si osservi, per vano da- mano, che e se non esempio. 100 dalle e private, dalle carte V), bolle aspetto diverso hanno sufficiente far per in tracciato con sarà ha non cura, e che di cura più. È di distinzione minuscolo diplomi estrinseche voluto di essi ^ É ben ma UQsecoioda peritissimie che vero irregolaritàdi copista; poi il trovare in qualche scrittura sarebbe da il prender errore siffattimonumenti, illetterati ; come dedurre il sistema da che Di pure sviste una è come si trova, che qui concetto opera sbaglierebbe che qual- occorre de' secoli sono cie spe- nei è appunto di cune al- principeschi,s' quella superare o imitazione ai iscrizioni ad quelle private volta comuni alcune ortografiche procedenti colesse scritto le carte convenire. pareva * , con della nome quella maggiore solennità dare e e risulterà ne al quegli atti, ai quali, colla forme fatto è sempre prolungatissime, aste bolle. Se nelle e in ad di linee d' altezza del monumento raro quanto capitale delle iscrizioni nel equivalente. Per altro da e , aggiungere di il nome di scrittura di volume partiene, ap- all' occhia nettezza quello de' documenti, il bisogno evidenza sarà specie codici, per , de' medesimi il minuscolo maggior im si vede che larghezza de' chiamare regola per quella quella eguaglianza di corpo di quale posto nelle scrittura a il maiuscolo che ammesso 4). Il e una comprendere generale. Se invece tutti 3 num. quale aspetto presenta non ma quelli raccolti minuscola e tratti son , diplomi (tav. IV da' e da (tav.XV, leggende de' sigilli pertanto maiuscola che periodo del secondo gli alfabeti come PALEOGRAFIA. DI MAUNALE del all' la rozzi ne- hanno piti frettoloso della scrittura di di tagliapietre ìm- colui che oda tanza impor- scende più è dalle assoluta ortografico d'untempood'un mende ignoranza paese. 102 MANUALE Scritture IL DI PALEOGRAFIA. secondo delle lapidarie o qualitàde' la iscrizioni comuni Giova segnata materia ciò ma ogni modo, dei dire, per i secondo particolare.Quanto im saggio della tedesca e impressero me, a sono tal dice co- e mi i nomi vanno loro carattere un su questa teria ma- di contento dare spagnuola, francese, tura la scrit- provincie (tav. X). secondo i tempi. Ogni secolo, sia per particolaritàgrafiche, sia nell'insieme un'impronta Vi quel quali adoperando oltre passo comune caratteri, dà alla scrittura determinare sarà fico, calligra- postilledel le provincie e scrittura Scritture di mezzo che italiana, distinguendo nell'ultima di alcune IV. piativo co- manoscritti, luoghi. Qui ragioni già dette, le per e comune. scritture accennate ordinario: esempio, le in anche copiativo o o as- di chiamare volta , le la scrittura benissimo il testo che nazioni diverse lettere. minuscolo un Scritture HI. delle il in minuscolo sono delle e una chiaro viceversa, e diplomi distrugge il fatto non ha tal documento dei e calligraficoil carattere e sigilli soggettiva trovarsi convenuto facile sempre bolle degli atti notarili 0 una a o delle ripetereche può un'altra; ad o t manoscritti dei copiative o calligraficheo cancelleresche dei e monumenti tutta sua, la data d' la un (come ad ogni predominante una altra cosa) quale aiuta grandemente monumento poi alcuni secoli, in cui, senza queste modificazioni dei cronolqgiche, pure specie di scrittura. che che ne a chi. man- cessino si mantiene Havvi in fine la secolo felice de' XII e delle partizione arriva a il tutto secondo Ne' mente le o distinzioni periodo XII; gotico, varie in scritture secolo seguenti delle suggerito chiameremo che quali, ha che XIII, due V altro, capitoli di che accennate , quella periodi: due primo o secoli serviranno e riodo pe- XIII-XV. discorreremo scrittura uno romano, diremo che il fra Wailly al i comprende specie caratteri dei trasformazione sensibile più 103 SECONDA. PARTE partitadi al quelle, nostro fra posito. pro- 104 PALEOGRAFIA. DI MANUALE n. CAPITOLO origine in dovè in adoperata curvarsi poi regolarissima con non ha alla peggio. Nei dacché le là, tracciate 0 di regola poche Per un* occhiata al avere num. lapidie giusto del loro e dell'Archivio manoscritti; talora fuori tavola capitalericavato al troppo lose, ango- appendici con difficilmente di e qua mente linee arbitraria- o curve pisano, e nei fatte raddoppiate o prova 1 della documenti a dotta con- riscontrano si vedono renderle da una alfabeto ma for- e le ha o si non corrente, mano insieme.un aste capitali,che le lettere sformano una finezze, che né delle nelle tra connesse scrittori notano grossezze tremolanti, troppo o per vede si che modo però lettere più lunghe mal che senza come a I tav. capitale rustica, ossia una documenti differenze parisce ap- squisiteproporzioni alF estremità traverse queste son e , cura, poca al lettere cioè di capitale elegante, come , stampa. Alcuni a nella esibito chè per- capoversi, linee rette, a antico in alcune nei libri tuttora formata alfabeto neir vide, di- si e caput, ai de' libri ed testa esser da detta capitale,così scrittura La più antica, la è detto, in capitalee in onciale. abbiamo come fu maiuscola scrittura La PERIODO. PRIMO NEL SCRITTURA DI SPECIE VARIE DELLE ciò dare basta IV, dove ho conoscibi ri- messo da varie iniziali di saggio di num. 4 PARTE VII. Meno della tav. de' 4) e diplomi sovrani inusitate questile per formarne date che all' occhio facilmente 3 della resto sì vedono G esse molto mi al desiderio di saggio un onciali dalle delle un' per riodo. pe- figura la seconda E, e figura della s' le lettere si M. geva aggiun- dole spazio congiungen- breve fra loro al piccola differenza una ornare stringerle in più di questo la seconda d' parti artistiche, che paiono per alle imitazione codici alcuni soltanto intrecciandole 0 goffa superiore,e nell'estremità quello neppur sono prenderebbe più presto si distinguedalla Quando poi do distinguerele senza sono far risaltare Ne lettore. tutte notevoli Sopra della C, che del principio d' in lettere si trovano, in testa si volevano ornamenti I loro capitali. del iniziali, IV, tav. per figura. Singolari poi ma 3 num. alcune ad pitali ca- salvo grandi iniziali, perchè atto un (tav.IK, monogrammi, principiod' ogni periodo, al prmcìpalid' num. ne' sola una bolle delle e proporzioni quelleche chiamerei non le irregolarisogliono essere più specialmente e 105 SECONDA. usciva ne fuori cuno qual- , que' disegni bizzarri dì della tav. XII, i quali certo petrare per in documenti La la se si non che onciale posti al ce (voce che vale ha un convenzionale) si distingue per capitaleche e si riducono per altre ad differenze altrettante 5 inter- formule, fatta desse ne paleograficamente rotondeggianti num. saprebbero delle conoscenza più semplici, non scrittura ma battezza, al tutto Sp, ho che la gazione. spie- pollice un significato le sue da me for- quella somiglianze 106 MANUALE col minuscolo. (tav.IV, quella le dal la più sol tratto maggiore * Schonemann lo e tocchi di delineare del delle numero lettere francesi paleografi.I abbiano che porta la che la J' lettere , e P come alcuno è Versuch * Lezioni e ^ appartenga aHa non dalle cit.,I, pag. cit.,pag. di 75. per che una sua altre 528. data gliendo to- e delle la L altre ha la discrepanza ancora riconosco che discussione. a specie, ma né tanto Frat- quale lettera,sia posizione mostra di- consento non decidere le poste col- si hanno non * considerare son io stesso, che che di parere differenza * ed degno sempre riguardo, minima dal degli scrittori accennati, di scrittura aver ciò Tale onciale suir alfabeto i sembra la P e della linea minuscola. ; Zr minuscole, fossero discordi Il Gloria 2^, la onciale al di sotto quasi argomento son a scrittura determinate ben io nella se di forma idee r la fu indotto inferiore che con Forse T. r estremità base la undici, aggiungendo a onciale, mi non di tutte. conto tenuto così ma genza dili- soltanto, cioè: nove A, D, E, G, H, M, Q, T, V; un differiscono alquanto indicano ne L' onciali, che capitalicorrispondenti, sono dalle d' capitale. , Sul legge una penna. il corsivo è più speditamente da a da pendono di- non capitalerichiedono nella più e altro costretta rette capitale proviene di scrivere è mano che aste che speciali da le linee curvare colla subito desiderio il che ; per dice forme sue non se a confronto a 3), si comprende che naturale PALEOGRAFIA. Ponendola num. e DI a cie spe- d* uopo qualche sibbene alla PARTE diversità essenziale onciali delle forme. sue quelle lettere soltanto de'loro elementi capitale, o si possono una certa per tutte contrario non si chiami della dovremo onciale que lettere sole di che abbia che Con queir alfabeto. onciale (tav. IV, onciale il in rarissima, si quellidel XI papiro del secolo ' Ho aggiunto alla mmuscola, ma XII, e di anche mi pare avendola non si possa siano altro che * AiMiung ^ Cod, tav. XII, n. di cui lettere cit.,Carte T, trovata / V. (tav. IV, la J5 minuscole in P, un saggio il somigliante dei carte num. coli se- maiuscola, 2 e 3).Nè^ la j^ onciali non ingrandite, perchè autografiche, e e e iniziale un forma nelle verte av- Pompei della e in ufficio di che che come esibisce i\r di la dipi, toscano, I, 80, 4. della iniziale opporre Q, di adoperata è solamente grande 2) le num. secondo manoscritti C, stesso, già, trova nei della cm- quella capitale, perchè, secolo, ed maiuscola,al pari XI * Wattenbach, Bnmetti. da che questi princi« Ho sia delle anche A, B, D, G, H, M, N, sebbene nome d' alcuna seguenti lettere: distinto la B il infatti ammettono scrittura piiho posto neir alfabeto al come dare dal manchi I francesi una si trovasse prima specie, trattenerci scrittura dovremo non che onciale lettera ad proprie. minuscolo, quello. Così con framezzo lettere all'alfabeto nonostante una una qualità al appellarecapitale a la per di maiuscole somiglianza d'onciale che il loro ufficio costante applicare altre rei chiame- Quindi ricondurre si possono non che non sue lOT SECONDA. pag. S. Gloriai Lezioni cit., Atlante,, 108 MANUALE tale con onciale e anche ciò ma nomenclatura: si riscontra non nelle antiche della G, benché, iscrizioni romane, supporre specie figura nell' alfabeto rara da pio, esem- per di questa minuscolo presa la loro la seconda né tanto nel é comune quanto la si possa essendo tere let- laterali rotonde, le altre fra le degli alfabeti, negato, la il/colle aste onciale fosse che storia, non mai ha iuscole ma- mente; contemporanea- nella nota alcuno né minuscolo, come vero vicende le riguarda è usate tutte utile tener quali è che periodo. EgH furono non al adoperate le vedremo secondo onciali si avvicinano le altre che ambedue nel perchè togliere dall'alfabeto principio dovremmo perchè delle PALEOGRAFIA. DI nel e ciale on- corsivo, questi e quindi di formazione posteriore. Dair onciale il minuscolo. formare il staccando e la necessità fecero sì che coli' altra. Si r asta destra della in e curva si scemò, pancia e D spazio 1 loro nell'a esempio, per (tav.V, altri la creda capitale vòlta a superiore, si secondo il rampino la 1), si num. delineati gli ne- tera let- mente direttasi trova traversa la curva della della r, un a raddirizzò la con che lunghezza che alcuni, della pancia la furono tratti, una derivata rovescio chiuse carta, si facesse confondere iscrizioni,si congiunse alcune colla moderò, d, benché dalla dalla di alcuni separati, e però fino al punto da non dell' asta in breve tere le let- penna congìungessero parecchi sono per di tracciare possibilela meno ne se modificazioni poche Il desiderio di riunire altri alfabeti meno, bastarono o g , forse la sol tratto dio MANUALE verticale, che un'asta altri tratti gli fa da lettere loro dopo qualche angolosi si riunisce unite si trovano (tav.Vili, num. però alcuni atti privatidel secolo linea il e in hanno affettano inoltre tratti che vorrebbero di notizie storiche paleografica.Io VIII tavole moltiplicarele non diplomi (tav. VIII, il Marini indecifrabili e e crede che da lui sotto comuni stesse, lesto e tav. IX, di questo oblunghi che 1, n^ documenti i numeri 80, 88, alle bolle Papiri cil., pag. 267. e a' lati mesco- in sono principio delle num. 94 per colle turbare 2 e sta te- bolle 3); caratteri da quelliindecifrati originati sono nelle siano,propri dei come in nologia cro- esteso la economia minuscole e segni, alcune non e le bolle criterii di sono que' caratteri sulla fine 2 num. mi non tura scrit- corredate e raccolte soltanto maiuscole diplomi specialie nel delle bolle e di lettere * tavole Accennerò lavoro. de' oltre considerazioni relative che più IX: e parte a ho ne strano dimo- una e ed tere let- e in altri e fine di ricavarne a ondulati di fare scrittura notate essere diplomi, 2-5). I diplomi specialitànella altre hanno de' intrecciate, che e num. hanno talvolta in tutto e la intenzione (tav.VII, adorna. fra , capricciosamente in chi li tracciò le due e 5). V l'eleganza congiunte sformate, bianco, zio spa- XII, che, nella prima quella del rogito notarile documento, i casi lo 3; tav. IXnum. e e e sproporzionata distanza a 2 alto orizzontale al tratto è lasciato al tratto sotto in curva in ambedue sostegno, mentre rimane che PALEOGRAFIA* DI e forse cati papiraceipubblie 113. diplomi * sono Altri segni i mono- I PARTE grammi (tav.Vili, 2; num. IX, tav. 6) de' quali parleremo num. ili SECONDA. bolle si discostano Nel più essenzialmente saggio 1 della de' che benché derivato dal sempre qualche cosa conservarlo tale e motto, un corsivo che sinistradella nelle ai secoli 1-6),mentre num. a tempo molto chiamarsi vede nei e XI e di papiro, però è diviso una centriche con- croce in quattro in molte trova private (tav.VI, si bolle 14; 2). dire può num. di vole note- Papa (tav.Vili, num. carte XII serva os- linee due contiene interno del tav. stretto ri- VII, quello de'diplomie delle bolle risale anteriore minuscola diplomi 3), alla quale di che lo studio mostra formato segnatura Il minuscolo fettamente per- Segreterìa Apostolica. È partie scritto in ciascuna, che si a XI, antico, ha romano di suo, il diametro e frammento un delle bolle in spazio intermedio il cui comune. proposito il carattere nella , che rassomiglia che a greci. In quel cerchio altresì lettere forma legge viature. abbre- alcuni, del secolo la lettera « il Marini* si IX, secondo altri,con air dalla VIII tav. di bolla del secolo secondo si trovano antiche XII tav. e capitolodèlie nel , Nelle 3 num. ; dacché che quella scrittura anche Vili del secolo io credo e lo Schonemann IX (tav.IX, détte il nome debba che si 2 num. di micorsivo se- (halbcursiv). Il corsivo diversi dal presenta primo aspetto a minuscolo onde , hanno fatto una specie da sé; attenzione, apparirà che * Papiri cU., pag. 21^8. tutte ma, vari elementi sai as- paleografi ne esaminandolo le differenze con si riducono i PALEOGRAFIA. DI HAmtAIX prodottedalla nodificaùoni di fonna velocità della mi Non tratterrò ino nel tracciare il carattere. [are delle qualiCÌ possiamofere queste modificazioni, ' l'occhio idea tenendo è, essendo di rado anche in si vede itinguerla, VI, iT. identica alla d rme della cbe certe f migbare a una la e e si pure (tav.VI, e ' ìlPaoh osserva me ccessiva ritorcendosi la e a e illaa nel si a ttera,dalla u su che e ' Sopra la più Flrtia»,pag. *0. serve manca benché differenze, antica e di in modo da talora s della e ras- 8, un presentano mo' di gancio,mentre assai destra avverte tratto accessorio rivolgein punto un e una ra- che la r si coi^unge allalettera gìuslamente ancora irva, che, per queste ultime, a indipendentee piega l'asta ane e r Quanto son%bantissima. Wra le che la e 2), che alcune altre della con X qualchevolta s, che la g sembra la », ito sol- essendo da num. di traversa mancano gio- a dell' XI e b trovasi si scambiano e slu- Avvertirò talora sormontata :ma meno la u, talmente con 13), cbe la num. dello anteriori al secolo quellidel X può confondersi erta molto e documenti. ne' documenti cbe Va n dei nella lettura rsene grandequan- una la memoria ritenerle poi a basterebbe )so e , anche esibirle in tavole;né ^ od V; poi- sarebbe fatica vana iraiumerevoli esse 3 della lav. num. ilnoverarne perfetta mai a al a della a sua s ri- larga con la differenza gamba destra all'altra coQgiui^;erla di tale tratto. Però non generali, ptrgamma la a que- si vuol dare del A. Archioio di Stato RTE caratteristiche mo trazione costituire da che, certi elomcnti se consimile forma a stesso di documenti, e mantenute d' certa da in mano, . dolendosi tutte le che supporre in r modo un minoscrilli cioè che potrebbe determinare neCa dellalinea,e in basso e confuso, messo a e non prova sempre D medio la nella che evo » al la è riuscita nella decadde dalla ne' documenti detto dei paleografia. che diffìcilmente IX, forse nuovamente in uso, perchè i nessi vanno %\ tera let- una rità produsse irregola- e al tutta 4), come num, disopra o sotto al di- in certi nessi si prolunga in parola corsivo aUo. Tutto interpetrazionedi de' ciò gato si intri- aspetto un esso ha più valenti paleografi, esattissima. generale ignoranza eleganza per l'influenza diventa scemando del primo fu rato adope- XI. Però romana, privati fino al secolo fino dal secolo \m\. che pazienza corsivo, che può suoi tratti acces- (tav.VI, è tracciata dare a altro. Si stato sua poi co' incomincia, nelle iniziali di ba contribuito la in modo posizione d'alcune spesso è tracciasse talvolta il punto, dove l'altra e nella a, che e lettere il carattere finisce ha ognuno legatura delle soriisformò un quello che , La le^in tutte e applicarea' documenti ; solo scrittore un do- un stessa una dì mento docu- un sicuramente d' pio princi- in lettere trovare caratteri interpe- il mente a differenza avranno in o avere si possono non altro, si un cumento regola una gioverà invece ; ma tutti i applicarlea a così nette 113 SECONDA. più del chiaro e scolo minue- lare, rego- la differenza 8 si fa 'e più caratteristica e cof corsivo oltre il s riconosce OH PALEOGttAFlA. DI MANDM.E leguenteappellaminus colo-cor avvertito questo gì tasti avere minuscolo, e del corsivo al [Darlocon i parlicolare ; t nome !olo attenlatnente, i caratteri vedranno predominare semp 3olo. in Bcconcio udrebbe Dmuni ; le delle cancelleresche e adoperarono;ma mi fornivano in la disi poi che copiasufficien sparsiin dive :he si trovano aibileaver tuttisott'occhio,e be difficile e stato scelta una ì troppo que' criterii con :chè d tratta di offrire esempi ho dovuto rimettere ad altre ile fatica la trattazione di qu antissimo me argomento. de' caratteri distinl ancora calasela qui per considerarli ii me con quelh"che si ricavane à estrìnseche Don d' m'inganno, a ria dello studioso ido documenl un raccoman o a facilitai glifaccia bisognodi applici erìi della Paleografia. UAHUÀLE PALEOGRAFIA. dici inutilie jiodi 2 della tav. Vili ci offre adattare al secondo distinzione delle e periodo la nel secondo proprietàdi alcune lettere e ì, avviene come iccezione della G ialie le si capitali loro ite, e I sempre ì chiaro che le num. adoperate promiscua- 5 della tav. gotico, tanto d'onciali, è diritto XV, nenie ?a come IV, dove e di lettere si dal maiuscolo codici non capitali regolarissimonelle non scritto,e si di tipodi questa specie, 3);nei num. neUe get- perfetti gh elementi conservano zioni,nelle qualifu disegnatoe . rimacapitali, del primo periodo. capitali Il maiuscolo proporre e comune, prime figuredella A, B, D, E, M, N,'_Q,T, V, nto nell'uso le onciali delle al per inn^abtle che, distinte. A convincersi di ciò basta un' occhiata lettere devesi tener conto fatto mantennero spesso ! e se onciale, tutte le altre lettere forme, benché più che per un caratteri, prendendoli è un scritti, sono si trovi non in alcuni antichi manoscritti del itte le differenze ne' là dove il per onappellarsi debba periodo,pur nonostante, 10 me di- stessa di scrittura maiuscola alcuno lumenlo esempio. un scritture, già fatta Poiché, quantunque ao. quali il de' rabeschi, capricciosi di num. può implicati d'ap- XII sulla fine del secolo innero eleganti tondi ed i caratteri romani lenii,anche SI SI scrittura si allontana ma lapidario, si essen- ito allargaal- ha protratte e ne' capoversi proporzioni, oltremodo le estremità d'alcune lettere, e MANUALE la " precisionee con le senza nessuna al avanza determinare la minuscolo già fatte icritture del al "etto nio in e avere in gran num. secolo Le il 6 e XV; vi resta carattere 4 e comuni al corsivo è smilzo non la nii- si limita al nel quale va 7, num. , si mantiene 4 num. 7).Ricomparisce anche allora IX, tav. VII (tav. periodo(tav. Vili, ma aste parte sostituito il noa- quello cancelleresco tutto può moderatissime parte del XIV, ima 3),mentre per quellespe- pure della s(,sono e )iìiavvicinandosi ler gotico e cancelleresco. dei documenti ad docu- ripetutequi le per il maiuscolo per quello che linuscolo e praticade' nelle bolle, come principioè e rado), rì Quanto alla diffe- più antico (lav. Vili,num. mi di quelle del primo periodo.A! irnato, tale di- primo periodo. Altrettanto della et di sor- sinistro,o tanto non scelta. minuscolo diplomi orizzontale dal lato la con- lapidarioda quello calligrafico si possono imune, e della quella con disopra di quello.Quando il contesto olamente verticale al punto di l'asta o (e ciò avviene esiste ture ( confon- può squadra a la verticale anche poco ,oni l' asta sporgenza nella ;; mentre ;r orizzontale generaleperò In le lon PALEOOnAFU. sbarra una capa 1 DI e 5; in molti scrittura,seuM caratteristica del ssai dell' angolosità gotico, 11 ONDA. ne' vari tratti dell ezze uniforme " e più sottil done, cioè il ritomo 17 num. quel 18). e d' tanto a angoloso da quella dt stinguerla reviativi sono sea nel minuscolo, le ha ; non Essa unificato. del secolo in e 15, 16 prei analogiacoi poca XIV e s* in non Xlll, mentr pochi dt non 19). e scrittura sia niinuscol se le lettere sondotte aste posata mano a stat sono tracciai lunghe e scrittura è certxment a rsiva. Ma :, accade spess' della partecipando del spediteaza nomi IX, i non debbano len corsivo appellar! 8). Il Waìlly ! nmn. piace questa denc e vuol minuscoli-corsivi, mi nasco! emplicemente me, nel tempo :liminuscoli o che noi m corsivi, ninuscoli, per la ragion i nette e e pei reg"dari, INI! A LE PALEOGRAFU. DI olo cancelleresco denza ha comune e sem- corsivo,la quale però al il primo largii dod nome. 3Ìtà delle scritture nazionali nel illa Sc- quale la maggior parte de' paleoolto la le • ragioniaddotte icchè le earte tvano comodità, sin d'ora e nel precedente ho non voluto 1, 2, 3, 4 iella francese e 5, della lav. X, scritture esibite del secolo XIV della dalla e è in alcune e rotondeggiante e molto r a e n queglialtri.Nel secolo XV del dacché la sempre a angoloso, ninuta, e are la l'a intare sarebbe un si non vediamo francese,ma prima iu dura fare un piii propria rotondità, la sua (tav.X, non e acuta meno goticoper- un saggio tedesco spagnuola mza; il gotiche;ma ! ra non il piccoloe irregolare, è acuto, s scrittura tedesca, anche son . Se costante. e ispettogenerale,ma la trat- qualche saggio, da cui vertire la differenza icese tral- private dell'Archivio spicca chiarissima imeri mi attenzione, non sua e e più massiccia, l'i maiuscoli nom. stata 4 e hanno 5). opera saggiosolo. ma compiuta L' antica divi- ]uesto paese produsse diversità sen- i DELLE di " m PALEOORU'IA. ABBREVIATURE. risparmiaretempo s e -1 agliantichi diversi modi il ebbe originela Brachi] ivere abbreviato. Essa cos lifficollànella decifrazione essere ben conosciuta; dat jndersi familiari le innum ['alfabeto,se sapessi) non lettere soppresse in furono segniche una p: alle le specied' abbreviature si enti,cioè: !vialure per iviature per ''divo( mezzo consunte, intrecciate, ?e Si chiama a di segt mezzo a la rappresentarlo intero. diminufivo sigillumj endendovi rono H. siglal'inizialed' di s litterce. adoperate per indicai Henrkus, W. WiMm\ 123 ONDA. simili; « per espri- rfMS,e e . varie e particelle; per scUicet. Quanto avendo le,e quasisempre fra le vanno da mpagnate } in caso alle parche parole lettere che ambiguità, d' asprimonoformule, Esempio ne. : invo- A. D. Anno [),G, jDw gratta, ec, ula, vuol dire che h di : pluraleo in numero BB. Beati, CC. aimus. la pa- Cariasi- Qualche paleografo :uta tre volte indica :ine; per cui, se D. un vale ;arsiDomini tres. Rimane avviso, che una u plurale inde- numero !Sta siglari- regola le sigleAA. che rappresentano, ripsi, Tale ripetizione singolare. 1 parolauna lettera iden- ggior chiarezza vi si volle irsi come siglequellepaio piiid'una r, AVG. lettera non Esse Augtistiis. ^"^m e DI PALEOGRAFIA. bbreviature il punto e di sospensione, per che le accompagna icante J'abbreviatura. pensa Il Fumala diversamente luposte; ma ciò con e chiama fa che non ione delle sigleche dà idonlica ilo poi si può appellare meno IPS. vorrebbe Episcopus,come erchÈ rientra fra le tal fine che a ? parolecon- Io dimostra. ce li semplicementerovesciate si- ! o femmine. Esempio:H- Marca, Fcemina, d. è molto m Filia. usato questo modo s' incontra nte nelle dato qual- sarebbe: ilerpetrazionecome , mationis Anno, Se ec. ne leg- crizioni degU atti pubblici, nelle nelle bolle ecolo;ma pontificie, specialsi hmitano di persona. Per decifrare non gale, se l'interpelre da eslese venga storiche, cognizioni vaghezzadi esaminare spiegazione, sigleadoperatedaglianti- sogno di il potranno dare le regoleo tuto 0 in gene- o potrà consultare io "6k Orsato,stampata nel 1672 MIHU"LE DI gevolea chi le ?re PALEOGRAFIA. linguad' un ?e; onde si possono non lectiacon dìctus, che a serve a conservano confondere a Ucteria, cagione della dwninus in tfa e all' abbreviatura la lonon «. era Le contrazioni non ivrebbe , è parolasi della prima più ardite si fé- L' abpossibilealcun equivoco. iì presbitero n'è lerto 1 deus, come con Fumagalli,* perchè la seconda mai le voci {tav.XI, num. distinguerle tra scambiare mpre docu- parole contratte alla loro integrità; le lettere caratteristiche si le 1 la conosce la il pa- esempio; ma im mai Interpetrerà altra per lettere caratteristiche di- segnie 1,4). arole declinabili si mantenere coniugabili e caratteristiche del nominativo l'indicativo mutandone del la desinenza. Cosi \ostro è abbreviala in nr, piegarsi nostro; heo vale se e l'abbreviatura habeo, herem haberem, e via discorrendo {num. 1,1). .bbreviate per o delle ultime lettere. Una obliquaposta le ed tera, un e punto, una collocato in fine idicare Ma ?). s^ni ni sospensionequelle parole che per Io essa e linea orizzono sopra virgola o in traverso qualche rigadella parola, è abbreviata più servono alle di quelle contratte,e cit.,pag. "Stl, a (tav.XI, paroleso- vi;si verifica URTE Etrità.Un i modi I, num. rdo solo segno ne prolungato di abbreviature in è fa- logicoe grammaticale della un una li,3). lenzB I 127 SECONDA. parola sospesa; più e let- o una particolare segno uisa d' esponente ce indica la ne II,4). icie di segni detti particolarisi la diversa loro di essi siamo per dieci,secondo lere quelloche er sott' occhio il numero 10 delineati che 1 con figuradi aa vale m e M, ), Unito a '"e DD È adoperati. ciascun segno e è da con- lettere certe alla p alle si sovrappone agb accennati, sopra il loro le altre che arbitra- essendo non fronte a stati sono III dèlia ma prende sempre co- s' interpetra jjre. ne' documenti latini che hanno mai, credo, pri, non ostante Fumagalli (I,185) e gli esempi 'jenionicit,, tav. II);poiché invece leggere prenceps, E quanto Iche cosa a si trova come pridie e priorisi deve alle sviste e all'igno- i,i quali poterono dimenticare jdo d' abbreviare o A la sillaba j)t-t. MANUALE PALEO DI OR r asta della j" vale jjw, par SO Sopra alla 11 Gloria (loc.cil., pag. 41 delle i forma dì e esse tanto e desinenze \ secondo isolala,quanto accomp^nata che rammenta er parola è che si contralta anche i di significati speciali i diviene anche in la u in talicasi un nel segno lOieUiSf e generale colta si determina non col contesto. ma abbreviatura un la suppongo lesso inche della sillaba prò, da aspettosingolare ibbreviature , possa dira avanti la h, di che sub, muUis, trazione,il cui valore ' sospesa o spiegano i molti significati gliattribuisce. N6 credo l, come (2,h),ma ur generale,ossia in- Gloria , di un figura Applicatoalla ed ir. a); alla a, er,ore che la IV, 2); con la , volta fa l'ufficio di segno avanti la da (1,e). segno olamente raddop- orizzontale,rappresenta parallelo un (niim.Ili,2, ' punti secondo il tironiane. Se è note itituiscele sillabe ar, le figurade' segni. est, ed è, parole significa avanzo un quod, ec, perchènon ha il valore di est. Collocato fra due delle ta asta, qw sua II)vi aggiunge tar. alla diversa fatto attenzione e la generalidalle particolari, linlo le abbreviature la e (nura.Ili, epor traverso a q, que; .ficati dì qws, qua, quem, e API A. offre una noD che sapere prima " a quale debbasegni particolari fatta col secondo segno. É per figuradiversa,ma somigliantissima ; e la si trova differenza assevero tal- può de- PARTE rivare da non modificazione decidere osa dalle note che si vede THanselman iscrizione una stessi opinionesta il fatto che (tav.XI, U 0 e di terzo 9 un invece talora in linea sull'esatto suoi delle che composti, per i o esempi modo, se non dimostrino che e ha la us e ' Eopp, (ìwmsque in ^ e os forme con- III^3). d' accordo pongano nella voce post la^ così viata abbre- se aggiungersi al fu mai anche lore va- quando molti quando scritto leggersipost il segno risoluto il dubbio, ovvero e posquam conseguenza non in come mezzo (tav.XI, num. segno abbreviato, come apostrofo un quel a col l' interpetrano il Gloria cit.,I, pag. 224. — gno see il Demonstraih Hanselman , Romani penetrarinl, tav. I, fig.2; 4 8 2. op. cit.,tav. II. — Wattenbacb , Anleilung di., Carle aulogr., pag. 26. Lupi. di della sola s, sopra e si nel per debba che d' forma determinare terris Hohenloicis Gloria, molto il valore darle per di ' op. tav. XIV,fig. specie,è tironiane di questo perciò deve abbreviativo, Wattenbach. mia della dell' abbreviatura seconda di ostìn certi casi. Sarà si trovi il jpo5 conforto paleografisi leggersipos posmodum, cura assi- antichissime sono pre, parole, dalle note valore debba ^ di , E desiderabile e alla p che segno, fine, e deriva di lettere gruppo Ili,2, d). num. sta gine ori- e solamente Ili,2, e);* il segno quello apposto abbia pubblicata dal- adoperate. A quod,che appartiene alla prò quel romana quelle di^r e da' romani a da o primitiva.Il Eopp abbreviatura questa se (tav.XI, num. che essa, e della forma tironiane in 129 SECONDA* " 430 MANUALE II. quarto ur alle sempre Il da anche parola, parole (tav. XI, quinto, che sarebbe la ha tenersi per parole ha un tur, ed s' interpetra è sovrapposto III,4). num il valore di s, e segno abbreviativo, forma non se non la quando anche aspetto molto un 2 8 (tav,XI, diverso Ili, 5). num. Il sesto si segno dififerisce nella ma linea nelle parole V altro mentre mai la Anch' nel principio,mezzo regolarmente sta sillaba. prima dì quon e le sillabe ai Quanto ,-?»?? che v' cui a e leggersi condam, parola di rado abbreviata scritta cosi Il settimo modificato in una la segno poi Op. cit., pag. Anleitung eli.,Carte e quondam. voce trovarne pi, esem- il terzo giudico che * la , trovandosi segno, non parola intera. specie di * co, egli riporta si può dapprima punti, punto *? di significati fa il Wattenbach come consisteva in due 42 per plicati. ap- (tav. XI, cum la è occorso questo con i a tironiane. note com, aggiunge mi non aiuterà caso si troveranno specialeper sarebbe primi due, ogni In cun con, * interpetrare prcecongnitio; debba in tuisce sosti- non e sopra quello di prcecognUio che e terzo, fine di esse, e origine dalle trae Ili,6). Il Gloria num. col collocazione, ponendosi sempre esso Rappresenta confondere potrebbe la parola stessa, distinguerli cu a figura la medesima conservasse nelle somigliante segno in fine di e, PALEOGRAFIA. DI 3. Esso tav. ha e pag. 27. un punto, virgola e diversi II. aulogr., in mente final- signifi":ati a seconda e per delle lettere, cui anche estensione la h indica Dopo quanto altre con que, lettere, sed, la quale, quando est, È posto Colla allorché la 2 di et lo ha colla la h, parola questo è usato uè, taciuta. è tanto con XIV-XVI in fine delle sempre g[ vale fa eccezione né abbreviata è secoli si leggerà set. Nei unito. va Il valore W5. 131 SECONDA. PARTE segno, per ed m parole (tav.XI, mero nu- III, 7). 0 Il segno ottavo minuscola, il cui somigliante rampino parole; dacché renuntiare proprio nome gno se- un specie. Esso in come mezzo alle voci si limitano inflessioni loro e quali fa nelle , fine eccezioni le respondere e da è attraversato sì in rum, maiuscola R una quello della seconda a vale costantemente delle figura d' la ha e qualche a V ufficio di segno rale gene- (num. Ili, 8). Qui ha termine fatta pregevole e Germania ed dallo la Chassant, d'Italia, mi e la segni particolari de' quale, da trascurata torto a classificazione quanto per alcuni di paleografi doversi sembra sia modificare accrescere. Havvi infatti di questa serie, ha spesso il valore un la re, qualunque ' Forse solo fu la la sillaba figura somiglia cui più aspetto di ra, fu questo sua prima que è "l*un altro segno. ro, di linea ed er sillaba il diviene che segno, suo r, rappresentata e in un anche punto nono u, ed generale di primitivo valore, da una tremolante, composta figura ; poiché il nelle che questa come note è che ha stituisce so- con- il punto tironiane compendio "'^- 132 MANUALE * sonante. Si sovrappone Ili,9). La num. che dal segno lo Chassant casi di benché qtiodvale del tironiane di rado, molto delle edicti questo parole e, al et, ed sì pone del pari anche, carta ima la iniziale rappresentata in linea sempre sesto, si adopera anche esprimono lingua latina hanno nella vale il sesto e edicti,nella locuzione voce Esso segno. il terzo e jpaginam, ha isolato,perchè ambedue et) che qmn figureche dalle semplicemente. In e de' primi del secolo XII la da e troppo diversa, quantunque sia in certi dalle note secundum sormontata settimo, perchè ha un'origine al assegna segno qtia. tolto poi Tho Come uguale significato. proviene secondo di quam acquista il valore segno forma una dal parole (tav.XI, di qtcod,e significato il segno Il decimo e il nono, (9,a),senza alle sempre accompagnata q le darebbe PALEOGRAFIA. DI da sillabe {cum ed sé stesse gnifica si- un (num. Ili,10). volgarisi conservò Ne' documenti di medesimo concludere colla dal sua che la la con pare darglisiil valore di hanno di e " e li e là poterne semplice lettera. le abbreviature è quella di guardarsi segni particolari prof. Gloria gliattribuisce ^ congiunzione espressa poi nel decifrare Regola generalissima per et invece documento un scritta predetto,mi segno che debba quelle carte anche talora in congiunzione,qua la rappresentata in s' incontra siccome Ma e. congiunzionelatina la fu mantenuta come questo segno, nota i medesimi anch* esso questo segno significati. particolare, 134 MANUALE ni. Abbreviature le vocali e e ru ro, di na, ir, mezzo uà col u o, or, valore poste. sovrap- quando ui, , nendo sovrappodi ra, (tav. XI, ur uè , vocali di si facevano nu, no, ài e i, e, er, ni, "^1,2) (num. a, di ar, ne, per abbreviature Altre — PALEOGRAFIA. DI uo VI, 1); num. erano la g sopra la sopra ri, re, (num. q VI, 3). Non di rado queste vocali,insieme r,t) (e, m, abbreviative sovrapposte, di determinare che isolate in più che, finali di eccezione invece avere di un e sospese alcune tere let- interpetrarsi regola generale, in alla di lettere abbreviativo solamente medie o luogo delle in media, lettera una indicante vocale una in abbreviate parole mancare segno sé porta sopra poche alcune serbano iniziali, lettere che fa che quanto o parole altrimenti potrebbero poi hanno inodo un delle (num. VI, 3). modi Vi ufficio che altro togliere l'ambiguità in di e fra le lettere pone hanno non desinenza la composti, loro lo Ghassant che colle altre lettere la fine il o principio della parola (num. VII). IV. E Lettere MONOGRAMMI. Un — incorporate intrecciate, congiunte, altro di mezzo scrittura, a risparmio più di spazio che quello o di far servire d' inserirne a due piccole in delle di adattarne delle forma asta maiuscole a deWA ciò si o si usi alcuni delle altre di maggiore anche loro esempio per fu mensione, di- negrintervalli , prestava. Per adoperava fra di tempo, tratti di lettere, minuscole d' intrecciarle la compendiare quando la la seconda , la verticale dell'i/ PARTE e si componeva due XII; delle sola linea una di abbreviature di XII, 1 num. scambiata E, VA con presenta la forma di di d. leggersite invece parolaSpondeo dalla privati da a fine del secolo molti tratti Ma siccome di d' ornamento più abbellivano le stesso si scriveano diplomie diverse Più corsivo d'altra alle prime arduo del che la loro bolle grande soluzione regole teoriche, compendio oblunghe lettere papali),le e e non sono e le firme dei rattere ca- ; e ne se (al moda in testa ai iniziali delle de' notari. nessi, che nel frequentissimi;ma svariato il loro può utilmente giova meglio perchè aveano degli atti solenni periodo così comunissima figura (tav. XII, il deciframento è è di che mezzo affatto. avvertirla basta documento primo parte linee più antiche parti d'un sparire anche formula chè per- cato compli- e congiungimenti altri ed 5). Questi nella P delle lettere in una sé negli atti arbitrario qualunque sotto può principiodel XIII, da farli quella età, sia riconoscibile che al T di per colla 8 sere es- alla V alla si trova così principiodi ne' documenti num. X glielementi superfluie è della vola ta- può unita congiunta che talora nascondere all'-4 unita Difficile sarebbe Spondemus, o fatta in modo è E congiunzione la stessa anche N, elsL citata nella traversa senza siffatte Ma interpetrabili ; esibite la (7 quadra dove , sinistra a mezzo facilmente quelle vola ta- si formava d lettere. le tutte sono in posto 1 della num, della e q ambedue per togli alcune mi se al come della aste il corpo e serviva essa figura una 135 SECONDA. la numero, sottoporsìa pratica. 136 Ne' indicate i caratteri ma di dispostiin guisa sono glielementi risulta di sovrani in questi nomi può è Esaminiamo, XII, Nel K, E, L un^A metà sua adoperava vocali fra si Se lettera una monogramma volta soltanto. una i titoli o della monogrammi distinguono chiaramente Una 0 la mezzo, superiore e anche per rappresentata dalla è contiene quale s'inseriscano sovraccennate dopo diverse altresì nell'inferiore F una U. Ora le consonanti almeno remo, riusci- e il ricomporre a prove, ste que- di Karolus. nome Nel e 8. e in si nomi suonano anche a losanga posta che giacitura, 6. num. nella che un done ordinan- e opportuna esempio, monogramma le lettere formare gruppo ripetutapiù volte, nel moM* a da di salutazione. rappresentata essere tav. più parole formule o questo la loro secondo o una tutte tempo un a congiunzione, intrecciamento, ec, Decomponendo sol gruppo. ne si riscontrano monogrammi le maniere PALEOGRAFIA. DI MANUALE Friderieus leggeremo Dal si levino h monogramma fuori le lettere Si interpetrazione. nella LfT^E. prenda, occorre metà sua della destra: Siccome per per tenga lo esempio formare alquanto più è I ed E osservi poi che una figura e che F una le lettere avremo la J^ , imperatar B, L, A, più sono consonanti e metodo, stesso Bamanorum e, che monogramma dall'insieme si si che " oscuro, pUx N cile fa- mata è for- è nascosta B, N, V, vocali,si ripeta quante sillabe colle consonanti au- volte trovate, PARTE € risulteranno ne appunto la ridotte VALETE, finale bolle salutazione formule indicata, e nella di in e rado si può* che è pontificie * XI. del secolo ristringono a ripetutiper sono monogramma sicché ben delle metà scritte così i nomi il sotto parole BENE monogramma a Le 0 le 137 SECONDA. quella in disteso riga principio del diploma, la necessità nascere di studiarlo. ' L' di tutti uso fu sempre V VI e si scarse in mano si simultaneo, fino medesima Credo utile studioso, scelto quelle perchè in esse * Parlano il Cbrist,il tutti del Baudis, secolo più le formule il secolo XII parola, una colla adoperano regolarità,seguitando le abbreviature più aiutare nel la ardite. pratica 7 num. della difficili abbreviature. o delle e il contesto, o e XIV. del secolo sempre per caratteristiche distesamente fine del distribuito le pag. di in cui parole più brevi Fumagalli, II, vadano si XV, finalmente, delle benché minore con al secolo fra di lettere ' ma l' avere alcune coli see alla metà fino segni abbreviativi fino Ne' esempio, sopra segni generali si fanno per tav. XII Alla s' ammassano frequenza, cosi dello i non , viepiù crescendo poi esteso. qualche all' XI aumentando. mano D'allora in egualmente appena mantengono moltiplicano e vanno De ha ne se né d' abbreviature modi questi del Ho particelle, per la canza man- necessario le- 432. dei Kóhler, imperiali monogrammi V Hosmann, il Cosmann e e regil altri, passato ; di quello pontificio scrisse l' Oelrich, siglopontificaliBene Valete, Stetlini,4773. i38 MANUALE colle game di Esistono quelle e vaste ne' dubbi del casi del De plomaticum Vaines, lakosky nel frangaises métaUiques, la per che essere 1853, Abbreviaturce 1' tisitées Mss. les les les et volta dei delle Ghas- A. latines lapidaires pubblicata Io cui sono et Parigi a convìnto sono in lingua Hu- da Praga di inscriptiona 1862. della conoscenza di- àbréviatians Chartes, nel a moderna più des dans Lexicon vocabulorum stampate opera son Ander- documenti sui composto carte. dell* il citare Dictionnaire seconda la e delle Batteney, possono quali alle il decifratore medioevali intitolata: sant si le latine abbreviature, del Walther VIII-XVII, scritture d' Baringio, del secoli et raccolte ricorrere Oltre sogliono discorso^ del sussidio. poco può partì altre PALEOGRAFIA. DI però scritti ì , documenti, ad da sé invano la sua la e stesse ogni a modo fare aspirerebbe fatica. pratica sugli e ottenere chi che originali potranno quel spendesse anzi resultato, in cessarie ne- saranno quelle bastare cui forse collezioni PARTE 139 SECONDA. CAPITOLO DELLE NOTE quali si serbano così, che a veri Il Kopp * forse la ricevessero poco a più dai greci celere e accresciuti poi un ponesse * insieme discorsi Paleographia critica, ec, * Op. cit, 1,37. * Plutarco dice quei hberto che si formò tura scrit- immaginare * que Comun- gli eruditi che di Cicerone, pronunziati e nati ordi- raccogliere per in Ennio segni, che 1100 più conveniente metodo all'improvvisoi fra Nega d'una a ai i romani che segni nuovi. o ignota che invece gli scrittori ciò per- Ennio. ad Maurini, greci detta il desiderio comune Tirone, da PP. che combinazioni inventasse innanzi i e fu non afferma e spingeva sia, è opinione in , secondo poco, più semphci dei che e Tusavano il parere contro Stenografia. velocemente, Tachigrafia, romani, i quah a di scrivere dotti ri- furono e gU egiziani,gU ebrei che dice si deformarono stesse scomparsi di proprii sistemi e dagh ultimi però, lettere affatto parvero V arte conobbero delle innanzi, n' ebbero ve lettere più o una ordinarii,altri gli elementi indicati, nei sopra costantemente scrittein caratteri in cui TIRONIANE. d* abbreviatura i modi Oltre V. 8 1, 48. fu raccolta ; pubblico," i così V orazione di Cicerone hanujVLe lamenti e oro che ioni ne paleografia. le interlocuzioni di note ne si tironiane dettero e ufficio aveano ne' indo, nel secolo ?avano tironiane noie moli Qano accomodate a r asta F" nessi. Cosi, nelle note iseguenza destra l'aspetto ma lettera diversa. di 3, per lungo epigramma Puer cìl.,pag. T. tt-iS, il e comincia ìivfiruni SoIkts », pag. che rninister figura di di (/) per appoggiarne e formare la lettera cosi talora era unirla congiurali d[ Catilina. Ausonio riporta anche alla seguito mutilata oc; un la tironiano, linea verticale della manca de' suoi semicerchi Lo in sillaba ino i perciò pitifa- esempio, una) al tei^o della C esprimente la ira veniva toglierlel'asta sinistra (a dirne renderne mo'd' a ridotta e capovolta (A), col e scemate posizioni prima, nell'alfabeto orizzontale ma lettere dell' alfabeto, le in dilTerenti privata da A .era segni arbi- in convenzionale, di certi tratti per mano pilipronti i ì nn valore un loro fondamentonelle ili sono tro Cipriano cristiane, con cose consistono non rì, cui sia stalo dato : il numero, nostra, San alle ad- spesso. Le ivo a notavi ecclesiastici che le adovantaggio dei dignitari Ito 1 quello di cresciuto III dell' èra iggiuDsei segni più acconci e il di scriTerli. Successive grandemente aveano giudizi,presero ba a ha ed la B, in diminuita qualche altro consacrato a qusle ; prapelum advola , eie. Deangelis, Sopra un CoUce lo cita il CarpenUer, AlphaMum cartaOB, tironia- DI MANUALE taluno tì s' affaticò e vò materia scrivere grossivolumi. Certamente dei PP. Maurini, l'alfabeto tironiano del e ', più di tuttila critica del Kopp )nobbe dimostrò e i Stenografìada me nel profitto che cosi accessìbile estenderne Parigi,In a ì\ meglio che si vuol ' che rimil in da chi dio originee evo e rre un dappoi modificato guisa meglio atto ad una che nuova ;coIla conosciuta con sotto il nome di si possa le figuree nel poi, come segni comren- consultato, fi esser questo metodo edizione i e di ordinarli in modo nuovo aver in XVU accresciuto lessico tironiano secondo liste vorrebbe in un ed di suddivider queste, si che :Io in tal :o secolo qual fosse l'alfabeto primitivoe stabilisce ilteplici, ssi dopo neil' antichità esse gh studi fattividal e mostrato lisse di 1' uso ama e ve- pagine applì- molte ?sialla in terpe trazione di queste note: icato r ancora Memoria non conoscere e della celebre sua una aaquest' la notizia molto decifrare i monumenti alla luce nel 1852 :a Carpen- primo ne , rimangono.Giulio Tardif,giàalunno loia delle Carte stu- ma l'originaria composizione; ha potuto rendere ;suD0 tì e vantaggiola raccolta del Grutero, lo recato 1 a lungamente dattorno si dispones- segni che sono nella di Notte Tironis oc È stampala fra t Uémoirei préienlé» i aavanU par divwi •Mdémiedes III. Ne el belles-lellres. ft^sèrie, tome inscriplions L. Delisle m Bibliolh. de lÉcole-des Chirles, III, un cenno ' dovuto questo salo abbiamo atSdarcI,ddh )«£. tOSeseg;aa inda potuto, nonustanle accurate ricerche,aver EOU'i"Cctiio il volume dei Mémoires, aè un esemplare a parte. PARTE 143 SECONDA. Senecce,dalla quale potremmo maggior parte delle Facciamo l'animo a fatiche altrui più Tardif n * distribuiti in Per di dieci renderlo a Parigi, di Monaco, lo studio S40 segni risponde la classi, secondo e dato un figura la co- dare per , che lano di Mi- de' documenti circa lettera quale a manca iscoprire quello per riconosciuto ha di trovare mezzo codici * note. profittandodelle e quanto valersene a queste della pazientieruditi volgano , di Roma. e * e in particolare aggiungano in è nascosto alcuni studio questo difficile men abbreviature voti che la chiave ricavar lì ha segno, dei il tratti che li cioè: compongono, i. Tratto verticale, orizzontale , da discendente destra sinistra da ascendente sinistra, a destra a , discendente da sinistra a destra , formato a In tratti iniziali ; di ogni tratto. Per semicerchio coir apertura id. coir apertura ìd. coir apertura in alto, id. coir apertura in basso. divisione prima questa cerchio, a classe la sinistra , sulla , prima , destra, solamente considerati sono fondate principale esempio a poi suddivisioni hanno vi ma a del classe più o meno figura del tratto i rose nume- secondo verticale la re- partisce così: 4. Tratto 8. Due verticale tratti semplice verticali , paralleli , 3. Tratto verticale 4. Tratto seguito da seguito da verticale sinistra a , Lo • W. metodo stesso L* altro , un del Ritschl ha uno inserito o tiene nel più studi altro da discendente stra de- ec. per le altre classi. egregio prof. Comparelti Schmitz orizzontale mi Rheinisches zu den avvertiva Museum Tironischen che il signor far Philologie Noten; un altro '?• ira**-'- • ? Lii' 144 ^.- delle noscenza minore sarebbe note di certo assai vantaggio prati- alla che scienza alla più gioverebbe e PALEOGRAFIA. DI MANUALE i^- dacché pochi solamente dal ' ca, e dell' XI; l'intero, erroneo atto o il il Kopp, in fondo ma hanno ad esso titolo in honorem Tironiana Pio, 1 1 Il ma Noi desiderio un * fra è Carpentier le ha tratte tergo dimostra e ristretto un formule alcune l' del- zioni recogni- e ci riporta da un e trascrive codice chi con paleografi molti (Op. 4864-67, Lipsi», collecta. congratuliamo di Bomunnum phihlogorwn Symhola i RitscheHi Friderici 529-553. a 192) per * cancelleresche. col (I, modo quel a Fumagalli cominciare al Vili scritti tironiane, note con secolo sono non crede come hanno del cadere questi e si diplomi passati 5i dà si carte cit., pag. e gine pa- d' appagare cura presenti. di xij Lodovico e 46-87). il «V*;.t PARTE CAPITOLO Ai benché €ssi, alla fine con tironianefossero e forse affatto metodo d' la conoscenza; né per gran tempo rimase ne è ma potendosi,come uso che certo il Il segreto è stato necessaria antiche furono non rivolti a di un bisogno i nascosti svelati manifestare. Nelle faccende storia narra cattivo Lupi. se lora tempi, ta- la un'impresa. si chiamavano a di gran che fu che Le nel meno, culte, oc- modi per chi si volevano guerresche poi la diversi avvenimenti dizione con- pensierifossero non corrispondgazeera secondo effetto, segreta suggerironosempre amorose qualsiasiaccidente 0 di tutti i e non , pubbliche scuole. esito in al buon impedireche delle pochi ordinate istituzione," spesso una scienze che si volevano le relazioni ufficio, a Kopp, chiamare avvolte, quale più quale religioni le mistero, 1' naodo ristretta un'arte che s' insegnavaforse nelle il fondamento che le note adoperate a quest'intento nota pur generi di scrittura segreta, poterono farne in qualche quando decadute collegano diverso, alla alcuni credettero de' uno sì sostituendosi Griptografia, scritturaordinaria. Anzi e SEGRETE. segni brachigrafici già discorsi che servirono quelli ' VI. CIFRE DELLE 145 SECONDA. tezza segre- momento , e la sortirono buono o possibile no 10 man- MAH VALE DI ivvisieludendo ionando ienza fna nemica. Dapprìfaa vigilanza che s'andarono semplici, poi per valersi di dimostrava ]ualchevolta i che slimato barriera " di belva il un o àa di portando un pomo assediali che soccorso irdo cbe per domandarono d' mezzo tura; onde te cautele se i,le lettere cadevano spesso in e e sono mano n j mezzo alle rife- quanto fossero pervenute al si pensò di renciò si fece in esem- un' altra linea, inserendone parole, e finalmente delle lettere stesse, funiviaHterarum rac- degliavversarli e lolleplici diverse,trasponendo, per a o gli artitìziterano la stessa scrittura,e ^splicabile una , altrivolatili, ai mittenti tanto danno, vantaggiose legata carta s'ha modificazione alino. Per evitare questo male lettere da iente' sco- ebbero o una colombi, rondini Porta,' non il la torta. Fu- una in tutti questie in altri modi, che stato gli lettera den- una in o jiovan Battista •? dirittura a poi veniva scagliatolontano lata al collo di icevano sotto simulando mare passasse di lamine nuoto a un quellodi semplice passeggiero sotto ?TÌsi nascosti in ncora In antico alle schiere ostilisotto il men- mezzo lepre,o via che attraversasse messo bel tratto di "etlo di cacciatore i primi disadatti. con insuperabile, marina, in 1 più studiali via legateal braccio, o facesse lei nemico 1 RAFIA.. la assai mezzi ono PALEOO o sostituendo mutando a quelle notis,vulgo de ii;'erjt. Neapoll,ÌS6Ì. 147 ECONDA. Fra ;. ì primi inventori ita Enea Tatico. Giulio Ce- segrete, dando : ì, di" alla d il Augusto adoperò per ec. il di seguito.Nel rtale d' medio ' evo in GerInghilterra »lle vocali A, U E, 1, 0, sposticosi •?'.,:,?,'.'.,'.'., ': RSVS si B;;N.F:C.. ifaHi. rò si fece ne dal cominciare sì ancora frequente uso proHttò su- détte le tornava di se- viepiii resero diplomaziane 'gliodire, del vita essa Le opportuno. i dei secoli XV-XVIil na- sploratitesori di storia poin ano segni arbitrari! intore, il il a insieme i segni ognuno mandalo l' opera grelidella Siro mano Tolgar toscano di Pietro IradoUa. e gliene manda al al significato certa e ... che filosofo indiano aveva ? Ma per suo Ota di indica Idioma va- 1 se- sopra perchè da confì- nella populo revelare,? egli l'uvea la cbiave. essere nel mettere norma tenesse,'e gijdeo elle il Cozzali booDo II sacri misleril in cifra la quale se- in n^.- è non sci itla questa eì rileva una 148 ? MANUALE DI PALEOGRAFIA. rielà de' sistemi fosse almeno certe cose con un'altra. Nei classe di una segnipjutt carte^idegliambasciati distribuzione dì ieltere cerfa costume e di segni che d avea qua! sistema, bencliè individuale,pure Il Cozzali intatti nel comporre fondamento. l'airubelo la ordinai ìe io lie patii: Kella prima pose le cin'juevocali, nella i nielleudo mule, nella terza le sette seoilvocali, la e J e V eonsonanli. Ogni classe di lettere rapi (reltanle classi di segni, cioè: Come lima delle vede, i segni primi son (olii dal attraversata essere quali dovrebbe eI iineella orizzontale,i secondi cirie maiuscole cedimenlo romane, dalle cifre arablc salvo la cifra arabica tiene per altri meglio ragionalo è nella 8 segni.Ma dove il ni punlazione, che et Epifga cosi: Et li punii sono ? il quale denoia rami le non esser : virgula — . iinila la sent la lega insieme, et simile etiam fa la virgu palliinsieme. vide anchura questi,cioè Et per la clausula ; et nel punto fermo Dne questo 1 che me pon questo (Arch. pisano.Spedati,Opera deUa i doiumenli. filzadi num. 1t"05). felto, • ec. 150 MANUALE DI PALEOGRAFIA. divinazioni si deslinò la P E esamitiiamo se altre sempliceper e cifre,troveremo ossia più arbilrio ne' segni,ti regolarità, giuntisegnispeciali per due, tre, quattro e particelle, certe sola lettera a una gni applicati vocali che ricorrono più valore si vedono nessun esprimevano qualche le le consonanti spesso; 0 speci altri lettere cosa, c" m bizzarri popoli(come tempesta per Sa di per Venezia,/ti per Pielrasanta,mundua tini,infantesper pisani,fiageUum per f distribuzione certa una anc intramezzati nomi parolepiù frequenti, città e ri de'segni e de riconoscere. Lo classi si potrà sempre eh dell più facile a' segretari! parte rendeva durle in caratteri ordinarli, poneva a per tra tutto il segretodella corrispondenza; ] lettera cifi'atacadeva sciva con nuto. Narra sola rendeva mano il Do ' Vigenere d' aver mettersi a vedi decifrare d e si spagnuolo,tedesco eitaliano, giorno e una al nemi e pazienzaa legge intelligenza ilgeneraleBaiardo celtiin in notte per tre settimane parola;ma questa era prime la bre agevole e lesta la spiegazione cifra. Lo slesso ? Trnìié det costume Chiffrei,MI ria,"5iG, |sg. 31-33. si tiene press' iKrètei matiièrt! 1 Dum. e 2 della ta segni consistenti ir in ligurepurameni ilfabeto ordinario,si irticelle, per certi i fiorentini, e poi u oghi,persope, tisuoni cose Bram : fui il capitai papa, iero de' Medici, di Pisa, i gin cavai! cioè nostre, lezia. gel di Francia, il il re cose I per È utile delle cifre " avver ai non uali si riseonlravan( ordinaria;e perciò meraTiglìal' omis [ GiìSa Pietro e BargoD" pisana DeiraniioUSS, I ^ .. . determinati;ma erana idei della Criplogralla di quel tempo. èuDfar-simile cavato fu Inoliachiave stala con E3T. ab. cnaocalo avoa posta al paziente fatica Pietro trovato senza una delle parecchi 1300 perduto chiavi anno il qua! lettere, colleiionei anni cavale tilze di lettere,delle soccorso il Saltini io guagllo veruno. Jrcft. slor, 1873, da ba S della nurti. Un'ampia num.1. di H dRilB ìdì messa Gabbrielli, ufTLcialc nell'Archivio ai vìvi nel quasi3000 poste da Delle leti si ritrovano . MgDie i modi che Della chiave 11 Ti quale già 131 1 Bcrittori div quali chiavi iOO Di questo lavoro 3, XIV, iiol., ne avi ci di 473 pag,' U"NCALE che segno e lo PALEOGRAFIA. DI scambio di trattenerci dal determiDare Ilri segni ci diano Per rendere il parola,di una chiarezza con cui glielementi. ' più difficilela decifrazione, sempre nel secolo XVI fenlarono coli'altro,né udo nuovi seguenti e trattali e si scrissero speciali sottili, modi mentre , air incontro re si ebbe i di fra i novera si opposero quest'arte, b'aupte e pub- la menu- Cn/ptograpkiadenudata di Davide Ai- il segreto delle rirlodura anche fra i tentativi d'as- corrispondenzee quellidi a'tempi nostri,in cui la Cripto- è stata condotta Arch. più celebri l'arte decifratoria del Corrado. E questo contrasto are a indagare E alle opere cilate del Porla questisegreti. De Vigenere,all'alfabeto criptografìeo del car- che si 'e Richelieu, j di cura alla * perfezione. pisano.Lttlere agliAniiam,l,t50. più recenti su questo argomento sodo, per opere Dèa mia notizia, quelladei Klliber,CrypiopropSia, 1809, ladel Jacob, ^a Cryiflographìr.ouCarld'icrireenchiffrU185S, in Biblìograpiiie, pag. Xl2-iSt. Le . PAUTE SECONDA. CAPITOLO i SEONI DEI si me VIL DI COREEZIONE. voglionodistingueredue [uellodi separare abbiamo esempi e Ialine ed anche 0 secoli e quellodì distinguere le Aristofane Costui Cristo, è dal della seconda che determinò compiuto, che il punto grande , e virgolao dai resero Icuni due greci scrittori Però né ì in e la ma che non col puntazione, dimostrano come segni,né puntazione fu una colla vjr- l'uso di essi e invece rimangono generale;, he la con mezzo oggi facciamo punti e ma- il punto il punto ìn basso distinzioni che 3 bizan- grammatico che parola significasse 'una isa nostra, dell'era sciuto inventore . nelle greche in alcune lue secoli avanti Gesù -e. parola del- antichissimi mezzo tenore, fu 7S0. una usi non me- solamente n s'interpose DI PiLEOORAFIA. fra le parole; eruno neir affermare si tenne j non molti e sono paleografi che fino al secolo Vili ed alcuna regola la per punteg- iei manoscritti. E basti l'avere accennato ilnostro ufficio ne richiama an- ciò, alle carte, queste il difetto di puntazionefn più grande l'uso iodici,e a difficileche lembri e il avessero posterioree più pensieroa dislin- d' un periodocoloro che gl'incisi la 0 nemmeno " le separavano e fu assai ne dì separi\re cura raramente e talora in due dividevano non spaàile con ragione; senza parti una parola quelleaccoppiavanoad altra,da cui avrebbe E questa irregolarità non disgiunta. indare i nelle carte solamente dei si secoli V-VIU, , anche ne' manoscritti ?i fino a 1-H; num. per tutto era comune, il secolo XI VII, num. tav. esempio,si vede parte del XII e 2). In scritto frequentissime oportet deniquesinghidis;in altra dei 9 di- 988* si legge vi 'viene di per uj'smsmm: smum frequente anche lUcbi,incontrandosi uelle è soppressa. , carta una siméfrsquentis i, o portet deniqueainghidis per , nelle ma due nei dove, manoscritti consonanti eguali, Nel secolo XE ed in alcune di parole,si che errati collegamenti XII, piìi cattive come: separazioni, e come ',virgareis, si sii vis,vir garets può vedere al num. 11 VH, nelle parole 2 della tav. Henricua. ed Gumtihìa n, negli atti medioevali, per te scrittori e per quelloho lenti poin pisani,consistevano punti dispostiin tre diverse virgola capovolto un punto , simile tro segno "la e punto (tav.XIK, a 7, in un le cui figuresono lali, scrittura continuata »azioni delle dal le e si scorge se- erro- ' parole. Però ilarità; poichéanche lon ; svaria- fino privati in at^ ) 3) num. in molti di segno punta- Dio XI, in cui ilpunto si trova polare di virgola,si irato D spropositoe a XII si nti ed la usava come anche come di ora rado, dove sarebbe itesso si metteva I segno 8, pBg.S23, e spessis- ora slato oppor- dov'era e punto, di ? virgola adoperato insieme l'unico in altri ilnostro 15).Ne' secoli XllI .à nell'uso del in vede su- XIV e con si men- altri puntazione Fumagalli,!, 15S. MANUALE DI PALEOGRAFIA. in ?variaLo. Seguitanoperò anche seguitanoan- come interpunzione, i senza (lav.Vn, ol punto :condo le 12, 16),quando già se nura. piùo ma frequente, meno da riportaun esempio, ed IX; odierno. Quando :ano uto una del carte se- ho veduti In ne valore vario e dispostiorizzontal- son spazio da che nello scriversi io con sempre ma partico- il d'interpunzione segno I, 155) li ha trovati nelle scolo s'usa come generale e anche segno viatura. Come ; spesso regole. verticalmente unti,disposti no questi essi occupato parola e generalmente oprio, nti collocati del secolo d angolo Dcumenti comparisconoin triangolo a XIV ottuso col valore di due incontrato ho punti, qualche delta line del secolo stesso, ove ridere la parte narrativa dalla sostanza virgola capovoltom' e arte del secolo XII ma «se e non e è avvenuto del XIII affermerei che (tav.VII, anche adoperato.Esso sembra di Iro- avere in altri l'uffi- e più spesso virgolae dì virgola, pare ividere certe , partidi un documento, come 3, r indicazione dell'era nella data,l'anno, itraenli, per farle risaltare piùfacilmente 1 lettore,o a separare le formule iniziali VALE MAN XIV PALEOOtUFIA. DI si maDtiene in altri ha l'ufficiodi due dovere, mentre ì a ecolo appresso si vede non valore ordi- il suo è costante qualclievolta in alcuni atti ma scarsa, mai adoperata, del gola e punto si ha in documenti sata punto come tato tutte ninuzie e o due punti, che possono questo particolarità perciò in rtune, perchè compendio tanto un mi non sarebbe ingerein poche parole la 1 cosi si materia. comprende lODumenti separazioni.Forse conclusioni a lasceremo specialmentese 1'originedella di a la atta ro e anche nei punteggiaturade' codici è iiestiultimi si sono kssai dalle carte non si daranno non terremo ;'incontrano mento. e esaminali e adope- una distinzione sostanza che i docu- alla rinfusa alle bolle,che di(- private.Eppure io mai di- quelladelle meglio che e lare a' diplomi sovrani le una S'è detto in cronologica. junteggiaronoprima cercare si diplomi.Poiché da' paleografi, ma gene- puntazionemo- che contemporaneamente [uella dici valore qual concetto veramente ilteriore può condurci pos- Impe- grande varietà di figurecon ootari nel fare queste 'e, stato de' segni d'inter- nell'uso »pta irregolarità n se- soo nche regoleesalte in Pa- conto in tutte le di queste diffe- partiestrinseche ARTE 159 6BC0KD". ho potuto in confronto gola, dal che pensando vero quelli adoperalia le pause, ma la alto, come del dell'atto medesimo che anche in frequenteche cioè che Senza di ciò si faccia atto ora ora manchino la abuso ed ticolarità par- dal lettore. uno stesso in 6), num. (tav. VII bene piii è eerte ma segni (tav. VII, di ornate. porterebbe, non come starebbero dove nella puntazione avvertire si intenderebbe non le iniziali dalla grandi piccolepause, doversi parvero soltanto dalle clausole, nel tempo regola odierna le notare traenti, con- contrattata, cosa le formule quelle carte, dove la slessa dei efTelto si delinearono allo stesso si vollero non parti d'un talvolta distinsero questa e la care ad indisegnare a in rilievo le scrittura ìniziaU straordinariamente Ed e sempre non contratto, grandi parti, dividendo sostanza le cifre numeriche porre simili; che e lontano invocazione, la data, i nomi la natura il prezzo a si richiede molto credo seb- me, segni di punlazione, salvo i servirono spesso di ciò che mi non separare le abbreTÌalure, da osserrare mero nu, 15). Non selle di rado iscrizioni, per (!iò avviene data num. ; tanto parole, nelle carte usarono che nella e le invocazione più nella prima questa sola talvolta ha il resto mentre punti semplicemente dividere 9), i come , segnatamente (tav.VII, 'seconda le sì del documento parole. e che i nella nella punti fra fatto af- manca ' di n qualunque segno di segno. puntazione che chiudeva un atto e la MANUALE notarile DI più vario era SUI, av. PALEOGRAFIA, piùcomplicatode- e 4). Nei num. secoli pitiantichi trattidi penna che spesso si riarbitrari!, ?uppi, quante delvolte lo permette lo spaj.io bianco. Al secolo X!I si rimasto lea deglialtri,componendosi,per alla forma puntiorizzontali 0 lidue i di virgola, una a punto ulti da e di tre triangolo a ia figurasimile al no- una di due punti virgolacapovolto, di virgola, una destra iliquaa acco- o punto un con con una orizzontale di una altri segniconsìmili. )mi le bolle debbono e anche in questo dalle carte separatamente nate es- ordinarie, naggiore perizia dei cancellieri imperiali siici e la che si poneva maggior cura di simili documenti ae , lellade'codici la loro fino na a si ha della solamente benché in fine d'una iture, e il punto si trova segno esiste appena, .gno e sempre, frase o dopo dopo le cifre nu- abbreviativo. In altri la pun' e scarsa di altri sovrani ecolo IX. , non prima linea, in quelledella data, izione del re, come i diplomisono separazionedi parole, senza , e lon- meno puntazione, Carlomagno anche leggialurae sta fecero nella è pure vissuti nella Dopo questo tempo lesioni cit.,pag. 438. in si fa a. quelli prima grado PARTE grado più frequente; a nelle come bolle,di 161 SECONDA. i ma rado punti, posti secondo son in d'Aristofane, e piuttosto stanno qualunque vi sta bene. pausa ed secolo XII Nel oblique,talora avvertibili regolaritàl'ufficio parola una in di averle ma non usate sono indicate sono Nel due segni, dividere le più che consimile. la chiusa a dalla t scambi a accanto ' nelle u evo carte da e la (tav,VI, num. doppia fu Lupi. bolle e dei asta più comune quella cit.,pag. a della mi diplolonna co- a 2). di più non semplicemente ma la scrittura del dicati, in- quellisopra con secolo punto per un ad altre lettere di aste IslUusioni virgola capovolto. e si confondesse la distinzione del medio le pause, sormontata colla Ma Cosi ferma af- poi pause posti,si adoperarono o * Fumagalli virgola e dispostiin una materialmente lettera parte scritta quattro punti piuttostoalcuni parole chiara una punto da molta con od uniscono maggiori Le anche e diversamente ma render tre o o fanno Il fine delle nella non diplomi del secolo Vili, (tav.Vili, num. diverse Altri in un accompagnati maniere a da principioe 0 che virgola moderna dovere. spesso si hanno la pausa care indi- appariscono quelle lineette anche a regola qua,ndo linea susseguente. vedute la per in fine di linea colla troncata principiodella anche diplomi mezzo appena, della ne' così e altra XI a dire impema di for- troviamo distinguerla aperta, perchè si non 13). anche nel declinare i, la quale, quando era brevi,poteva facilmente 459. 11 162 DI MANUALE credersi parte di una loro delle una lineetta obliqua esser guisa sovrapposto alla segno colla fino dal in del 990 d* sovrani * Europa, semplice poi Forse fece ne Nelle rari trovo ne XI-XIV. in alcuni e private carte di ricavare dall'esame comparisce e solamente iniziali ad u,m,nQ XIII parte di come distinguere quale 0 im, ni onde i; si trova talora mentre incertezza accorcia * divenire si vede Fumagalli, XII. e Vedi lo I, un anche tav. mi per m fisso, e costume dubbia, non sta Que- nascere. anche nel acuto colo se- si stesso uno adoperato promiscuamente Il Gloria SchdDemann veramente in, punto, che in tribuirsi at- si potrebbe male l'accento quale tri al- altrimenti fosse potrebbe vero anche 461. v'ha Xll, alle lettere ovvero aste acuto sopra accanto si mantiene del declinare per singolarità anche sulla i di lettera dì metodo Sul documento non il dubbio dove fatto secolo i nel od esse, delle ciò l'accento manca XV. m' è venuto potrebbe leggersiper in tutto Ma ec. XIV e coli se- lereschi cancel- caratteri altre^ alle quali potrebbe la i della doppia medii, specialmente 0 dei quelle pisane, l'accento sulla finali nel gli i sopra di i bisogno. quanto per , dei il tone d* Otdiversi diplomi ne' esempi sentire meno cioè affatto. Sulla manca la nitidezza fondere con- hanno ne diplomi posterioridei nei e Se diploma un primo facile era cancéUariL X, in secolo fu il acuto ripetuta che i. Una una per presa d* accento in come u, esempi * tro poteva ali*incon- mentre esse, aste a PALEOGRAFIA. cita non Vili num. , però 2. lo ammette esempi come anteriori uoa al secolo ;?- coli'accento nel e Il Gloria si trova dal PARTE SECONDA. secolo XVI (pag.441) anche nel qualche carta lo rarissimi;e meno innanzi di dichiarar neanche autentico. Nelle paleografici, quando l'asserto d'uno i segni esser Gli riceverlo servono servirono popolo, o populiis, dovuto sidicono altresì inventati e pópulus,pioppo, da non ci io e il valentuomo abbreviativo sidlici,perchè sto in nei codici sella, non ho ne mai questo alla sola si rono usa- nelle carte; non dice che abbia della s, che per preso spesso senta pre- figura consimile. una Non séla per volte, come Fumagalli (I,160), il quale il segno lettera che luogo d'una e del documento. distinguereuna a Sicilia.Ma ne' documenti sospettare che accento osservazioni sue allora si chiamano nella indifferentemente senza in si posero scriversi due asseres; avvertito alcuno fede del basta non alla scrittura d'assai posteriori accenti dseres per dirittura per a imperfette,l'espressioneinesatta, e parola dì doppio significato, come avrebbe cauti ci debbono non controverse, sono per stabilire criterii a scrittore;poiché le essere possono a che le f in veduto render debbono documento, un animo cose mune. co- la gliesempi sono XIII;ma falso dare d'averlo questi ci se si fa e XIV, ed altri scrittori citati affermano del secolo solo resta dice che il punto sopra secolo Fumagalli (I, 157) 163 si trovano mai ne' documenti luogo) que'segni avevan e si Sant'Isidoro che i (e del resto ventarono grammatici in- raccolse, co' quali nei agevola la lettura d'un noscritti ma- testo, notando i [ MANUALE PALEOGRAFIA. DI ssi equivoci od oscuri,le dtazioni,le sentenze mli, simili;e e quei disegni marginali nemmeno aloghialla maleria di corae qualche capitolo, certi codici di statuti. Solamente, .0 necessaria tutta la era :za, ]ile nella scrittura dì e qualche espunzioneper ardarsi come una n scritte, non giungerelettere lettere e esat- inevi- parole da ri- o segnidi richiamo svista una in però il numero per aves- punto un in più punti sopprimersi, che un adoperarono segni consisfeTa d'espunzione segno le lettere,senza ino poiché ad del resto era paroleche per o la lettera da Uo esso più o soao ed possibile integrità i notari errore, priu- se de' più punti a quellodelle lettere. Qualche rrispondesse sempre Ila i puntierano sotto e sopra. E quando si voleva ncellare nto e al parola intera,le si sottoponeva una e «n principio si estendessero circondava tutta altro alla fine quanto la parola stessa, questi.In luogo con lineette,o gli uni dono anche tto la linea,o accenti acuti lio e in fine della 0 ireo parola,o ora doppii, sotto attraverso le ora cancellando le parole da 5). Uno rbitrio vi avea o a troppa parte. tratti scambio quella errata non de' punti» tratti orizzontali Jtra nell'interlinea.Ma in tutto ciò ivaliin varii documenti, ovvero la linea in sopra aopra punti le altre insieme, o parolemedesime, trerticali XIII,num. (lav. correggeva tanti o un e accenno metodi prioci scoi- soppriobliqui di parola scrivendo a modi fissi, perchè 'J-V ,^. Vf^4'\ 166 PALEOGRAFIA. DI MANUALE ir.-/ parolastessa de Pugnano, E cancellature di notarle del secolo XV, di autenticarle. Così e la parola olivate volte, il due Et avverte: notaro In l'aggiuntadi paroleomesse: similiter supra le predictorum contractum rigendomanu Altre carta una cancellata in fine della nea in li- olivate,quia è cosi dicata in- supra in quod signo videlicet: I signatum et (quiriferisce obmiseram, errorem consimili formule tralascio per mi par non potreiallegare quali le di troppo alla brevità. Soltanto mancare degno di nota trovino tutte nelle sole carte derivi dalla penso età, ne' qualile sviste gravi,a per tale che le la loro Arcb. che queste perciòpiù correzioni,si di quella facili e per ilnumero essere Ciò XV. e lunghezza degliatti erano si avvertenze dei secoli XIV importanza,esigevanoper un' avvertenza * cor' propria scripsi. , mi sua lavi scripseram, cancel- Et hoc adcempiuatum , paroleaggiunte)quia per in del 1349 carta una cura era illud verhum et velocitate calami propria. avevano illud canceUaium verhum septima,videlicet post superfluumeroi zioni queste modifica- e i notari documento, dove perchè scritta fine sancii Paidi potuto ingeneraresospetto avrebbero sulla validità del manu della * del testo segnatura PauU 8 numero abatisse monasterii leggersi: poiché queste spesso sancii paroleabatisse al riprodotte Pugnano monasterii tavola XIII,da de nelle ; come più come accettate formale. pisano. Diplomatico,Sant' Anna , 4497, marzo 31. PARTE Que' dei scritti che secoL* i nomi 0 appunto conegual e fine XV di nell' estranei sot il t'occhio, se alla a' ne o luoghi, e di cosa faccia ricordo, duta ven- servono tracciate linee de' di sono ove che inferiore compilazione una margine della prezzo notevole cosa interlinea che in vedono in croce, una fronte o altra appena ed si contraenti metterla meritano posteriori XIV dei in talvolta qualunque a consistenti poi altro od mano atti segni 467 SECONDA. luoghi degli si, stes- essendo atti. MANUALE DI PALEOORAFFA. CAPITOLO DELLA Per NDHERAZIOHE. esprimerela quantitàsi itimedioevali tre modi 2" le cifre far a ui parolae nei doeu- hanno diversi: 1° la scriltura già usate da'romani; volgarmente e Vili. arabiche. Dei ' primo ina; or- 3° le cifre modo basta avvertire i secoli o i noQ luoghi, fu adoperatoper ricavar,se piCicomunemente Il secondo jssibile, qualchecriterio paleografico. ;rario merita in mo e attento costantemente anche modo, che è farlo al tutto De' vare da e si man- le vicende del conoscenza te do- dimenticare. a usati da' romani cercare trvazioni e congetture verosimile traverso e più facile e più spedito,parca litisi affaticarono condotte a la allorquando segni numerali lisono monumento solo non poiché è frequen* esame, qualunque speciedi ma lioevali, 0 un al con s non pochi ed abbiamo l'origine, variatissime, alcune buona assai logicao hanno del naturale, mentre concepimentidi delle altre sembrano fantasia. Io pura non ;lierò l'argomentoper sentenziare sulle molteplici ' Nei piiiandclii t'ancesl e tedesche erali dei alti ecclesiasticie in certe tino al scinolo XI si lettere vescrf adoperarono ieegiii ioc. cit.,I,8, pag. SOS). greci(Si:h"3neniHan , pàute tirò di il dei suffragio fuori osservazioni ngono la nostra nano e quellache pare meglio ottenere ancora alcuna, es- accettarne noQ ;sse, anche I 169 seconda. essendo attenzione fatte con , mancavano o non quanto aiuti scientifici erano adoperati pertanto lasciare da parte la fre dei romani le nuove, sup- in sieno, almeno segni particolarid' abbreviata- o be inesatta essere contentarsi là interamente conosciuto hanno molti quellietruschi (tav.XIII, sa con ; è per 1 l'hanno al aver romaui Igninumerali e di o d'amignota l'origine ora colla greca comune BombelU) * in un antico (come- iectale. i numerali in, dei romani 11) num. beto, cioè: tivo era sì ridussero T, V,X, Beitràgelum traxione italica ine t a vere L, C, D, Jtf, due furono Kutlurleben dei relalivi numeri ag- der tir»' 11, voi. IX, gennaio tST4, pag. S6, giugno, pag. iSi. .lo1S7i,pag. 60. e , figure di 1 , 5, 10, 50, 100, 500, dice che le ultime aiemalache dalle PALEOGRAFIA. DI MANUALE che derivassero posteriormentee suppone erienza nirono le lettere IO DOO 0 CIO e che significavano regoladell'addizione 1000. Colla e i degli scrittori, dalla trascuratezza o ione si rappresentavano i numeri la 0 della destra la tra di ìntermedii, prima, minori collo- si sottraeva e a 11 Bombelli essa. di rado adoperavano nei numeri IlII, Villi, XXXX, che IV, IX, XL, 'J:,ec, piuttosto jerò che anche in séguitonon vediamo evo di XIX o La cifra IV prima del 18, XXJ7X=28, secolo XV, e e Xm, num. e noto forse deriva da , chiusa fra due ' ombelli , Però posteriori affatto le altre di simili. quelladi noi sua un S con di- giacente, posizione(tav.Xlll, questa invece parentesiche di Prisdano, pone 1000. XVIEI 12), che differisce dalla equiva- soltanto per la trusca 0) quaU di tutto =90, quantitàdi mille fu"spressa anche gure, fra le ì. e se appariscenem- non moderne toc, GM=900; '. IX, quelledi XXC=30,Xt?oiXL sono i abbondano, ne F//!/ invece di IXX. leimanoscritti = XC; ed io gliesempi,e che nei documenti sono, erano giustamenteche osserva scriveano azione,onde o cifra una quantitàdi quelleminori, quando chi romani ne della e qualesi aggiungevaalla quantitàespressa cifra quelladi altre cifre ugualio "re dal- non toc. cit., pag. fra le ita il Bombelli, sol- figurerappresen- raccomandiamo 61 e noia che dalla 8. le nostre PARTE congetturein SECONDA, materia una scopertescientifiche per a che mollo La riserbo. 10. Ciò si molliplicarla per semicerchio gendo un collocati i (XCIOOO di sop di uguale a 5,000 un moltiplicare poneva al segno L,C,D, M, una a destra quellaintera,e perciò 1000 e si valeva CCIOO primi; onde metà eseguiva lato nel ciascun a era 100,000. Se l'aggiunta esprimevala A il lettore ì" che figurascioltadi mille accennata servivaa sono dilucidala, i essere quellealtrui desideriamo con abbisogna di 50,000. a numero hnea * mille si per orizzontale; quindi. il valore assumevano i respettivo 5,000,10,000, 50,000, 100,000,500,000, 1, Talvolta però questa linea lore della cifra quellalettera (ìicauna certe modifica non semplice, e denota non è elemento di ma non moltiplicazione, regoleindicate dal Martin e solami parola; o' per ' pui mille, che noi j astenerci dal riferire. Un altro modo di numerare, tempodella decadenza romana introdotto o poco dopo , . (ioc.cit.,pag. 61] afferma che la ) cìrcoli chs e lioae delle mli^ltaia pi^r 10 era fatta con 41 delta la ll^uradui 1000 cbe^sl ve'lnal Dum. vano si designd tagliando e cbe la metà di questimulliijli ? 11 Bombelli loro n^ura. ' Lei signesnKméraax et rarilhmUiqm ti da moyen-dge (Esame ttmliquilé Roma sopra). , 1 664, pag. 39. — ielV opera Vedi eliei Iti del Cat Bambelli, Ioc. ci isegnare xndo laute moltiplinareper mille quello di ciascuna linea orizzontale sovrapposta, ad una dell'i4 ; della B e di ciò inche faremo non Queste notizie più che decuplosoltanto, noi, perchènoD conto ;rlecon sul sistema numerico richiesto, non molto gioverebbero sicurezza nelle carte se ioevali, del carattere uetudini. Dobbiamo ma anche le onciali e le e che soffersero tale alterazione che nel secondo L. Per caso sta I diritta basso una da cadde ora receduta iuta si può il suo 0 due bassa, in corsivo) confondere con cifre si avrà ri- quale per la I consiste in mentre Chi sviluppatissima. più volte la cifra sciolta CIO litialta si Irova di riconoscerle ap- leggermentecurvata, curva ivvertenza LO o non nella scrittura cor- la 7 si vede distinguere queste io alla loro base, la te sola- non nolto alta (come avviene appunto nel ) speciali da minuscole,che mescolate 14).Cosi difficoltà cifre nume- come si trovano (tav.XIII, num. e premettere che le lettere capitali si usarono per altri monumenti o fossimo avvertitidi certe non enienti dalla forma , e romano, avrei potuto aggiungere,se l'indole del l'avesse ?o che l'ebbero ecce- adottato, per quanto so, nei documenti. jva e con- quellegiàadoprate il loro valore primi- a di e valore alle lettere dell'alfabeto un anche in che ebbe trascrisse e vale mille. Del resto tra le cifre in lettere capi- seguita da altre valore,nemmeno errore non la L né piccole: quando, per que- come vor- 74 )e(rato per la cui varia 77, e da o grafiche lause figurapuò derivare da semplicearbitrio. La /sormontata da mporta si scambi lineetta orizzontale poco una con T, com'è una ad avvenuto ileuni antichi,serbando copisti ;he in generale è di 1000. Altrettanto si dica di due li,che il medesimo uniti alla linea orizzontale igura di n una acquistaronola cambiare senza greca valore, il loro valore li 2000. La n ha i suoi trattibene V, quando non basso, offre l'aspettodi due H, rassomigliadue ii, e si può )rolungata confondere rario,quellafigurache "er T una Jlabillon e sembra G una come Questo digamma ha segno, il valore di XV, ad ecce- ({uantodeformato e stigma greco (9) proveniente o vau {F) che ridotto figuradella espresso ì(_de' greciné alla M M)p, cit.,pag. 178. X alcuni,è secondo quasia appunto il aveva VI, perchè posto dopo la E; mio parere onciale (tavola volta il una l'interpelrò altri scrittori opinaronodoversi ia- lo.repula semplicemente un La con- onciale, come ierivato dall'episema falere di colle cifre xj. Al medaglie, si prenderebbefacilmente .erpetrarsempre. lall'antico ciale on- gamba seconda anteriori al secolo VI ne' monumenti di alcune k ha è di forma se 14, linea terza),ed Xlll, num. uone se congiunti mentre F7 romano carattere magalli ilFual- corsivo. la quale,secondo il giacente, di sopra, corrispondenon onciale,ma alla all'8 sdraialo dei 14),trascritta erroi romani (tav.XIIl, num. con un pre M e X, , quando porta anche spesso vale msì copistinon da alcuni u sovra] Ibea orizzontale. Per indicare la metà segno e si servivano particolare, è inizialedella nel pili tardo medio si evo questa linea anche sopra sé la metà V, e esse alla V ed alla ; per la e 7IX XIU XVI e la giacitura della locuzione Questo modo dell'archivio di Clermont gnante Henrico del regno in cui dominava da rege alcuno tre ripetersi Si e la " scr fine di e ce latina di tertio non avvertito in fatta ipso anno ad la assegnarle il i . l'a corrisponde,se ancora il millesimo t di i Francorum, ossia d'Enrico, che al 1044,indusse omesso il valore maggiore destra, e fu luogo di sexto decimo. dalla linea si è detto, si sottrae quale, come in altrettante leggere 150. fu dimenticato sinistra dalla nore pii o onde l'ultima cifra del nellatav. XIII si deve Talvolta X, toglier al loro valore, che attraversata del centinaio taie el E poiché una '/i- di 9 era a lineetta. Dipoii C rappresentavano una di se una 4 siglai della adoprò una unità mezza perciòdi ronu parolaaemis (tav.XllI, num. attraversata in basso da guisauna i avevano non i data padre, perchè indicata la trentina volte. computò altresì a ventine, ponendo 176 in MANUALE alto delle DI PALEOGRAFIA. guisa d'esponente a a ventine %%%) =80: stesse; la destra come, per quale ultima quatre-vingts che cifra o il numero sopra es. Vi : 120, = rappresenta V espressione si trova ne' cesi. fran- documenti * vediamo Spesso il parola esprimente iiijper es.: per indicano lettere, che da fra; cifre accompagnate le quattwr, quinque, tesimo xa x decimo quinto; decimo per fra e decima, o o M.ccx.v decem, per quarto, vq per per m; o o millesimo per gli spagnuoli si simili. Il e ci- dalla rappresentato numero della desinenza la montate sor- o ducenusò quale può qualche volta ingenerare dubbiezza o xo costume per non sa- o se pere quinto u, oppure date, nelle centinaio, es., CXI lo che pensa * * IX, casi, mentre abbreviare la nota AnleUung Op. cit., pag. 73. cit. I , nel , pag. Di ciò si hanno quale troviamo, 862. Lo : Domini ciò può in altri derivassero 605. da si è solamente autogr., Il soltanto vero a' documenti cit.,Carte 1355. jLFper esser non incav ab anno per avviene stesso cronologica,ma, riguardo Wattenbach, Versuch il migliaio o il tali omissioni ma rispetto alle omesso abbiamo anni ' ; farsi da insieme. LXIIper 1111; per Schonemann *? l'altro o secolo di notari alcuni voluto talora posteriori; onde Fumagalli per l'uno dal è venne discurrente ne' secoli sviste o fino c^ra natione avvertenza quali interpetrarsiper debba vero. per ultima Un' esempi esempio, per dice come tedeschi, pag. 40. PARTE SECONDA. si è premesso qualchevolta cbe ilmigliaio e il centinaio Del resto che ogniTolta colo non nelle ben della tavola VI, in de're franchi. ' Al 6, 9, 13 tutte parole.H a numf 19 del e dare intorno ciò a carte di varii i soli romane l'indizione. Però e mese 15 de numero vola VII ha in cifre mbuscole a frequenl molto VII,ossia dal secolo X al XV, si hanno le tità espresse del e quelle longohai e ai numeri e qui una del V ravennati di rado, al tempo neppure vola carte sogliono mancare, si riscontrano sono le cifre nei docu esprimere occorresse Poiché,mentre lasciati da p erano si usarono non etc.,per dimo un crediamo non regola alcuna: dacché secoU, nelle qualila data si Ir è ora parolenel migliaio e nel centinaio,o nel solo,e il resto slesso se è in cifre minuscole, mentre scole e minuscole. nùo colla data trovano ne In 16,* alle altre role si al f dei e 1476, cronologicheespresse note aggiunse;dk m tutta in cifre documento un : xvj mmaia ianuarii,vi aextodecimo ianuarii. D terzo modo ' Fumagalli, I, p»g. 474. * Pergamene La come si stessa può del conte ffi. li,- vedere ce. dalle det tomo limo viceiimo:M. Lupi. AgostioiDella ecc. seguentidate Charles: Seta In Pisa. lolle dalla colleii DccccLxii; M. quinto; U. C. C. det celle carie tri varietà eì riscoDlra anche hcsiinilfdtWÉcoU M. ce. abbiamo di numerazione e. lax miUeiimo ii^; sclprimo;UCCCli^; mil tt ceckcxiij. 1S DI UANOALE le ci"e ! loro a che PAlGOORj volgarmentesi e sul tempo, orìgine in e ci si è disputato da molti,( luropa, di ritrovarne le tracde 0 del perfii Boezio,nei qualimanca :ero, la e è affatto figura che certo m esse divei d provengano regnituttora grande oscurit [ue segnipresso quel popolo.La " dall'arabo Mol spiegata ^harìzm al principio del IX sec Tu ma lo usse zero. secoli apprei Due netìca fu tradotta io Ocddente d'Aìgorwno.Ha benché in manosci npiod' applicazione )me :ati dal Sickel tutti che to da dal e s Boehmei Leonardo Fibonacci pisano propagatore del sistema di numerazione 1 imato fanciullo dal ancor pubblico de' mercanti ) la,prese 0, volle in si recò indiano che inciare del secolo scr glipiacque tanto imparatoil metodo ii quello che in tal malerìai conoscere e e Prt Si approfondipoint disputò. gh parve il migliore,cercò t azionarlo e, mediante ' era pisaninella dogana ( l'abbaco;e d'avere indiani Egitto,in Siria,in Grecia,Sidlia ;a, dove ma studiare contento non iva a padre suo, che fu n un'operache XIll,venne a compose su in Ita divulgarlo Walleobsct),ànieilungcit.,Carle autt^r.,pag. i% PARTE ' Ha. Ciò questo rimase nonostante ristrettoalle opere la tenacità del vecchio cosa nuova l'indolenza o alla che sapere che pratica,o metodo, il Tabarrini diFireoze, di esprimere la quantitàin prescritto romane a del XIV * parole. Di modo secolo ' solamente e Ed anche quale esemplo: X2j e fu notata X3 le altre in per se di cifre alcuni in versale. uni- d'uso abbiamo non romane e codici, come 12, 13, si vedono documento. stesso uno ne' libri amministrativi, divenne questo tempo, quellamescolanza nelle carte une in adottato nel XV cifre fino al declinare che si trova non chè per- ci fa a'qualifu o putava re- apprendere, di chi lo doveva fu vietato l'uso a' mercanti ne anni il sospetto d'una più dall'adoperarlo. E i trattenne molti per matematiche, perchè forse si alla sdenza più adatto 179 eECOHDA. biche, ara- per le però Ciò avviene specialmentenelle lettere,in molte delle quaU la data del ha i numeri mese arabici.Vi 0 sono d'un' altra hanno romani lettere ancora quella dell'anno e cifre tutte con gliatti specie,mentre alcuna, perchè i numeri notarili d' non gli una ne generalmente sono a parole. espressi La delle interpetrazione offre seria non ' Scritti di Leonardo I,«.Roma, 13GT-"S68. dfre difficoltà, come arabiche ne' ne' documenti manoscritti, pisano pubblicatida B. Boncompagni Vedi BombelU io Buonarroti , cil.,S, IS, pig, m-ÌS8. ' ' IXVIU Arclt. ìtor. Il Dalla oltobre Savoia,pag. ital.,Appena-, cita una "393. voi. leltera d' (I«iiam di BO ; Gloria cjt.,pag. un [U, pag. BS8. doge veneto Paleogmlla 39.) mi con la éala doeumnH di PAI I oìncii i che costante Un' eccezione i. raba differisce non si vuol (are al somiglianza talora della tavola XIII si dà qu: 15 linumeri irie arabiche son pos della met rappresentato dalla sig gliatain n 16 per eliiamaa che il segno are la e una basso da una hnea orizzontale lin aven nplicèpunto,identica affai ovato fra le eccezioni de' s ari col valore di est; onde ikccanto a questiesempie figuramoderna 1 ?e romane, come: 1^ 'k^ '/ti '/i viiij - 18^ MANUALE loro, Tetà d^un di ciò che i fatica Intanto documento. libri, benché ci giova far confusamente, assai tesoro niscono, ci for- pretendere di godere oggi i frutti di senza una PALEOGRAHA. DI che, in almeno ri"rsi Italia, deve da capo; Questi criteri si possono da meno, tutti i caratteri dalla forma, dalla distintamente, avendo tate, perchè è di proprie cioè al cosa uno più secoli, e o documento arrivano dalla più delle bolle. e perchè e usi- meno son non più comuni, vengo alle ed alla carta bagia di bam- in papiro, se deesi giudicare i secoli V-IX. passa da bolle Le fino a' primi dell' XI. atti in se pergamena ne ha fino del secolo Francia, dell' Vili in Italia. I diplomi cominciano stessa età, indietro non giungere mentre del più al XII secolo secolo XIII le bolle originalinon XI, copie e le del IX. Le pergamène di bolle colorate in carta ; ma se bambagina gli altri racee papi- possono dal concederla dell' XI. loro fino al XII Quelli orientali poi rari son caratteri maggiore antichità, non declinare vanno secolo. I documenti nel quelli delle da parte le pergamena quelli superstiti,non VII in ciascuno di lino. Un Di diplomi il trovarne rara papiro, alla 0 dei teria, ma- ogni particolarità di separare Lascio scriUorie.— da e dalla cosi scegliendo da cura private dagli altri Materie scrittura li andremo grafica. Noi carte estrinseci, e più al dal desumere, mostrasser estrinseci dinerci rite- dovremmo secolo e anche e fino al i latini scritti PARTE parti d' Asia nelle d' Affrica e 18^ SECONDA. comuni son anche nel secolo Vili secolo XII. Fonnato. sono di sono in segna Le — fino pergamene taglioassai regolare.Le posteriori,fino generale più piccole, ed rientrante. curva una ria secondo T estensione il Dipoi dell' atto regolare e la l'alto in basso. in carte bianche più essere a Le e grandezza il ma diplomi.Nei e secoli XIV alcune e dal- forma questo ai in nate, meglio proporzio- sono l' uno più pezzi cuciti di constano taglio è più più sottili^hanno XV va* cancelleresco, carattere quadrata, perchè somigliano anche ben è gradatamente larghezza cr^ce sua all' XI, sinistra margine la , oltre al dopo l'altro. I se pezzi d' mostrano attraversate da filo un taglia indicano un che nastro serviva da ho ne fitte veduti hanno non che e perciò^ esterna, bambagini che e legarh, a fascia una posteriore.Pezzi non se scrittura della solamente tempo in Occidente a del secolo tolo ro- XV di rado. A' documenti vuole attribuire La per alcuni in età quaderni membranacei più lontana scrittura condotta 0 e linee le traverso siano stati chiusi ben o Oriente/ in usavano piegatia pieghe stati essere si appartenere ai secoli XII-XIV; possono e quali di cotone, il colonna largo. Fanno diplomi e i a alcune brevi) e quasi per è del XI. il lungo de' rotoli più antica eccezione bolle secolo di a si non quella tinuatamente con- ciata trac- questa regola (specialmente quelle piccole tutte le pergamene francesi. ISi Le partilecominciano carte ondulate e indentale Rk/atura, larissime lìn al X Le — linee della scrittura quasi alla metà diritta e interiinea I la e nel XV ed anche I XIV; si trova meno rara a glio; tanel questiultimi inchiostro rossiccio ceruleo. hanno non e rigaturaalcuna quando nel nell' Vili,più no X, ma nla^ senza mai. manca non del secolo XII, ma è non segnatifin da' primi il sinistro.AI che rispettato secolo XIII la scrittura si mantiene i limiti del sinistro segnatia doppia e Nel XIV La talora e in a margini laterali si vedono del principio rigato;nelXHl ma spesso IX, quasi sempre gini.Neil' XI 1 si veda è in bianco e 'nel secolo VII, quando si nel "no disuguali son nel secolo XI, rara diplomi francesi spesso primo verso rigatura. XII, frequentenel XIII secoli o non antica rigaturapiii è il il martempo è rispettato g^e smlstro,quantunque piombo scrittura XV. e mancano ai secolo XII. In questo a però hanno rigaturachiudenti mattini laterali La solenni piCi carte spaziosa. linee di BÌ scopre anche irrego- sono fitte,oppure alto in basso. Le atto indicano i secoli XIV un Ui, le del secolo XII. Dall' Vm della fine di questo secolo d' secolo dall'XI. d' allargandosi Due dal tortuose, nelI'XI obliquee sono vanno PALE( DI HA.KUAIQ son a e del destro,ed ambedue linea triplice sempre a rigaturanei secoli Vili per due e IX r^ola tro densono de' capoversi. linee. non sì distingue [ITE 185 SECONDA.. sia fatta,quellaa tagliocom- secolo X sparisceaffatto e nell'XI aia si vede cancel- ora punta di legno, con jita anche iccoUssima per lo e del 1, e va "asso dì più molto danno solo un nel e larga nella se- meno r^ola alcuna, iri,e nel Museo eme vi- più a ristringersi sempre non VII nel X, meno se- rosso un nel secolo IX, è in ora Nel seguenti. nei qualche volta i nei di paleografico esempio dei primi Jtro del XIV. irialìla e , l'interlinea, largadapprima, nei diplomifrancesi, rigaturaa piombo la a rigaturaè generalmente ianco e press'a anto e poco XV è poco la ore criteri regola dei ma di- antico da questo più determinati,tanto può dipendereda mala iversi ao- visibile, più bello,tanto più è [iore al secolo X; 'e se- cancellata,nel XIII del XIV e nel con- ingredienti adoperatinel Qualche regolace la può dare istro colori usati a si facda purché de' anche ma r luogl croDolo^conon ' i quali si hanno le me dal V al XV on è Ito magistrato,il s imperiale u , lo XII. Nella Bass: ombardia dal nella nenie, XV, SerE Iplomilongobardi( IX, in Sicilia del imperatorioccìden ersi si vedono ado| 1 declinare del Se è rittura. — sec roi solito,anteriore ;I primo a periodo,! secolo X; se è min Dpo queste separaz istinzioniparticolai le og^, »IL Cosi con la gr quando destra, condotto 1 di forma : V regolare doppie,molto e lu VI. Inoltre nel mente nei come 187 SECONDA. PARTE forma di rado susseguenti,ma nesso altre lettere. con Nel pende non il corsivo VII secolo coll*asta,la quale seguita Neil' Vili nistra,ed è anteriore. Le rado, paiono non aste esser doppia, lunghe, raddoppiate e chiuta. oc- le tutte di si* quello doppie ma non di che strettamente così più massiccie, che lettere piuttosto a speditezza sempre ma , ossia diritto in inclinano minore con son talvolta 0 quali delle vergato diritto nelle il corsivo abbiamo lettere,alcune a grande sempre è VI, anzi nel come è mancano anche tendenza nuscolo ai mi- quelle sottili. Nel nelle . e lettere però accenna mostra senz'asta, le quali sono dal corsivo X secolo Nei maggiore tracciato da , quel estremità penna. un L' superiore punto che semichiusa, e la o per è sempre a di questo , presenta sempre la ovvero nella passaggio della f«. sormontata La ^ è chiusa fìgura molto una nuscola alla g mi- accenna È caratteristica comparsa massiccie sovente ma sembra lettere più doppio già pre sem- delle aste distingue dalla stampa. secolo tutt' al il si fa e' è di che poco aperta somigliantealla moderna, della assai forma al minuscolo inesperta. Le mano diritte, semplici sono g moderno. la tendenza ma delle doppie. La e conservando pur diritte sono moderata ricurve spesso chiudersi, a lontana 0 il corsivo prive di appendici, nella lunghezza aste, che da IX secolo nelle di lettere scritture maiuscole. 88 UJlNDàLE L" M eÌ3i N ila talora DI hanno PALEOQKJ la forma capiti bizzarra che si trova una coli seguenti. Nel secolo XI U mmuscolo più sono Rimane serrate. corsivo in certi nessi che si trova )a g simile specialmen e allungato spesso soti il minuscolo secolo XII linea in cui alcuni atti e in , quella della segnai in tutto il documento anche diplomi contemporanei. generalmenteornate molto guitanoad Le delle lettere aste ?',che nel in basso. La la forma avere affettano la scrittura dei piegatealla o la che resta non scende i quello adoperato da noi a questo il tempo sivo " onciale. Nel ma però perfettamente chiuse. L; sono forma è f Jf sommitii. ri si nesso la JV e onciale. Se sono Dì cor- pi^a maiuscole e se documento un riunisce diversi caratteri di questo secolo,si speciali deve nonostante accenni a Nel secolo XIII sole grossezze un del poco abbiamo e finezze e un minuscolo stretto, senza o con gotico faccette,con Se qualche angolosità. largo serba qualche avanzo di rotondità , primo periodoed Nel secolo XIV il è chiarissimo. Sì vedono alcune ornamenti. grandiinizialicon ai^olosocome che la scrittura gotiche. forme regolare,minuto non è ad esso, assegnare . il minuscolo copiativodello gotico non stesso è tanto tempo, m elfa iColi ici ^ Datum si vedono buon un alcune minuscolo chiuse. Neil' XI a e l'a ben cancelleresco, In tuttii diplomi rede chiusa costantemente. Xll il minuscolo I isumono le perfetto, è aspetto goticoe alcune un 1 caratteristica in questo della il carattere la linea è ^^unge J francesi. 11 goticoè ile, lanno la iniziale del ornatissima,ma anche I pochi,e dalla mela 1 ro pone al diplomi del secolo non I'età, questiè Bergamo assegnava invece figure che nelle se può offrire poichégli messo bolla che il Lupi nel tempo. Una uiHco di di le Teruno. determinarne anche di lettere or- dell' imperatore nome rìttura delle bolle antiche icerti per 1004. Di all' anno sicuro in dub(h- suo 854, non si che, quando la scrittura delle bolle gì Ila maniera comune, ^ oblunghi ne'ljbri.I ornamento senza e più marcato che serrato meno ^ è moderala. agliornamenti spesso ^ pure le son di caratteri Itiche nel secolo antecedente V ^ gotico largo con lunghezzaloro mescolata sodo trattiorizioo- ali alluQgatee ritorte. Ritorte lettere,ma ^ linea della scrìt- lunghi al disopra della colo XIII ha ma- l'unione secolo colla ( fatta mediante e lettere specialmentenell'a \ , ' FIRTE [IL Quanto distinzioni a )ta fra le altre più minute, l' a che cose forma a VII, ita dall' altre lettere nel secolo nel IX ni, che che Qgobardo, ordinaria, la ìel Xll o, ento U si il semplice rerto quelleche Abbreviature. e BÌone;nel VI la scrittura ultimo che più lai^. scrit- hanno i criteri la degli qualitàdelle i diplomatisti chiamano per contrazione e si ha VII a nomi di grandi parole contratte sigle,e o sospen' per personali, di prenomi sospese; inoltre e le ab' più qualche sigla di nell'VlU poche altre parole più comuni; le ma- gotica è piccola.Nel Nel secolo V sop rarissime — solamente annessi le diplomi, più fregidelle piccole. sempre breviature nel è in del papa secondo regolarsi 0 hanno in la abbrevia- ne' sottile, e i brevi ma all' ango" monogram- come nome e figura a tende lo stesso la scrittura e l' a le maiuscole moderano, e, tutto dacché bolle, anche talora e il minu- le lettere j)pm poco si trova e nell'XI e mi- un dicesi, barbata come del papa, un corsive è sottile ornate e si ha sparisce presto inuscolo , X che e nessi molli sono nel lettere poche n vi dei più giù scendere si deve QOn ), 191 SECONDA. nel nel X IX e abbiamo gettivi agdi e sono X sono quenti fre- talvolta il della particolare pò m Ila fine appariscequalche [?olaspondeo,ee. Secolo XI. Molte contri delta i particolari ed '' tts. L* et è in ed m » I nesso. germani;abbreviatu re prenderebbeper infrascri per di Sp in ne spondeo sormo Secolo Xll. Molte i abbr. i qua fra particolari, e XII) nel secolo anche )ra )licato alla b finale col n di nesso ilio corsivo figurabizzai che si vede in segno ed anche mpe, Vi live sovrapposte; ] congiui sformate,riconoseib ere lue in forma maiuscola traverso più t hnee 10 a ai frequentidi lettere nel Secolo XUI. isiad e ma ne Abbreviatu ogniparola, ne' segni.Le del notaio " si e con coni mantenj olo. SecoUXIVeXV.Segno] he per est in fine delle p ticolaridi forma ia;contrazioni talvolta e sospensì -N. nal uno qui od orizzontali , o da quelladi un Tramezzo. Secolo XI. razioni di I Seguitano le erronee parole;il punto, in generate, puntifinali,come al secolo X, owe 'e da pira igati. lo xn. P. limitano ; parole! :aIora è si ne. Gomp su certi ici.Comp 'SO ui per prìndp ;1 incostant B in {p'upi ì o into da tn occoi di scrit" a e iloxm, iliquache mplice, 1 rita d' US punto fi m irgoia, .lo XIV. tre ] punti i. tloXV.Ui puntazioi ivece del )I"nm e 'baimo le se ipi Illa Ant MANUALE di altre pose ! PALEO' DI in peric' finché nel 1685 liti; rìtti, cagionandodispendiose mori dal boia strozzato ' carte. A' nostri tempi cazìoni di Vrain Lucas d' le carte e che r che Tramezzo sia stato infattisono utile se fede cb per ildubbi togliere siano delle sincere. ne non occasioni,in cui può le trova n' è servito essei per usurpare i e sempre, la qualchemalvagioche di persone, Chi e che si falsità, una generalepe difensori di buona vinti ancora, alle false ogni ordine mette. processalo a Pariginel 1870, rispostaai si chiamano stimata celebri le falsif divenute non paleografico non Tante son colle su Arborea; intorno alle quali è da dolen esame lasciar non bruciato insieme e qod con l'avere a trui,chi per lusingarela vanità d'un opulento, ci la serie d'illustri antenati,chi per fu^ mancava male un o loro che procurarsiun senza co' documenti o bene. malizia alcuna hanno vicende Slmile maDÌera di Pisa di mancati voluto ci supplii boi diplomie guerresche o per altra non o distrutti, gione dispersi Comune son falsi fabbricati da sé ai atti notarili per ' Né avendo supplizioè del "303, libro tutti avuto comminata nel e; Breve d (Bonalol, Sialt complici, ogDUDod la quel qualidoveva essere bruciato ita quod morinlur, mentre del ISSI",UI,16 (Bonainicll., 1,379),era stabilita invece la pei pisani,)!,pag. 307),ai aotari della decollazlona. Chi scondevs 0 si distruggessero, S3 vendeva, viziava,tagliava,falsava atti del Comune era 111,rubr. falsari e loro e oi di notari,percbèsi disperdesaei punito nella pert^ona e nell' avere ad a bitrio del potestà. * Une fabriqtu de fatix autograpfieiou Frolnlucat.parU.H.BordieretM. riail d* Fo/fiii Émile Mabille. Paris,tST PARTE 199 SECONDA. o autenticarne quelli deperiti lovare iti si contrafTanDo imitando iporaneio degliantichi i e gli altri.Noi e materiale E, . nel come ivi dalle varie sol- si vollero far capitoloprecedente, dei qualitàestrinseche tTattenbacb crede utile il dar poco re- e pensa la critica delle falsificazioni, T ?hba assoggettarea severo tiva al documento.' Ma del vero, son io, mentre convinto rta d'un documento litare un testo che tracciare n anno che, trat- questierano facile piii altra davanti e già scoperti o^i ad a la cri- nemmeno qualunque. Quando poi il ritro- strane, potremmo rrebbe ti can- ogni modo scrittura fosse accompagnato ciò , ntrinseci jMtn, vero- scrit- una tacere contemporanei;e riconoscerU alle più la data del tempo, in cui poterono dai !o erta con- dì l'aspetto paleografodee i;ma a può la falsila, sembrandomi 0. tener re- il mezzo lali,la Paleografìa porga eroe ogni esame cohto di tutto ciò che " adul- ci occuperemo che quelli di le forme ovvero , le l'esame se non venisse regole. pag. S34. averne da cir- sospetto, dei caratteri a confermarlo- 200 MANUALE DI Materie serittorie. Una — carta in falsa,de' primo fiore al secolo XIU, è sospetta,purché tutti glialtricaratteri cerità , tal per credere mento r potendoin più esteso che ai non papiro. del uso divenire caso 11 colore fosco della pei^amena documento è lecito dubitare lavatura più o ' II Fumagalli tE^liorecente; Si può chimico,d: di carte di di consiglia ( av( i questo criterio, ma sospettared'un documento baginaanteriore non dovremo con una al secolo IX ; e, accettarlo senza se è e icoroso data del secolo X. Inchiostro. — secolo XI con È molto dubbio falso, in oro, come at un inchiostro sbiadito,qu: si veda ben conservato. mente, il color se favorevole né contraria. fa prova è t o mucchio un qualchemezzo a accorti si servirono bianche. al sotto accettarla anche dovremo d'autenl che sia affumicata qualche tempo per alcuno carattere n no. nella Se è tutto in ine Dai varii colori prima linea,al pr riodi , nelle segnature o ne' mónogrami in generalededurre Un * atto hlittawai argomentò privatoin contro pei^amena cit.,II, pag. 397. risi sospetto; 3 fosse stata pei^amena documenti lice, la qual scrittura, a ha penetra s ricoperti 1 ;lutinee sti iostro nero per dichia: a li'inchiostri siano t" on qualitàes a si allontanai ita, è lecito svelare i rma 1' di seri partlcolarit ntato nella re. slo anterioi I dicasi d' u 1 secolo XII dubitare d MANUALE DI ibbrevUUure.— PALEOGRAFIA. I nomi in dal sigla secolo IX al XV argomento di sincerità. Sono invece argomento ??Uhle contrazioni dopo itetnente onsonante, o vocale una l'uso e che dopo piuttosto de' segni abbreirregolare le celi irregolarità si conlino per purché non , le sospensioni fatte inusitate, le sviste. Ina bolla anteriore alla metà eoo è falsa. gramma, '^ntazione.~h" zione del secolo XI, mancanza o negliatti più antichi sincerità ; in in alcun i col punto i, salvo che I segno ; ne' favore della a assoluta o l'irregolarità prima del secolo XIII non meno notarile fa non sospetto nelle bolle in- diplomie mancanza A !to in età sta comuni quelliposteriori modo la della rirr^folarità appariscaesservi è segno di stato esso antica. non manca mai in documenti tìci. papi innanzi cerchi concentrici nelle bolle de' . :onda metà ilhtudo questa serie d' avvertenze ntissìma , lente, del secolo XI le mostrano ma cioè che a' false. con una sospettiè lecito alle condanne si vuole ira- correre andare col PABTE SECONDA. DE Tare DOCUHEH speditezzale antiche con s( leggernemolte, leggerlespess } andissima. ben anche Tuttavia diviene regolato, l'ese efficace in li,per esempio,sì ponesse in ani lalleprime letture le difficoltà d non , verrebbe ne mEÙ igomento. Dovremo 1 che passa del 1 , i la scrittura odie che alla gotica,comit primo periodoilnostro esercì sceglieremole più antiche, le qi quelledel ma so e magp fra i caratteri ant Perciò, siccome Ila romana poi a bolle modello e dei caratteri londo di regolarità ricomporrele echio alle forme forme st scritt poi : periodo, incominciando XIII, nelle quali avremo a preferii: sempre saranno nettezza secolo XII che hai Passeremo !glialti privati. i e pertanto prt segnatidalla qualisono aza capo a d; occasi abbreviate angolose e ristri DI MANUALE :ora stabilire a no fame a I"ALEO" mo"l" un fra tanti adottati sparireuno nello due secoli. prìma si idi badò solamente non formule I si Ica fece diffusione talora tro e le che il documento, riputavaun da Th. I e d' deanltivo. un discutere s in Noi appartenip pubblica Mttorka,Di K. Pera]: Ber prelodato Fìcker),i generale da proporn su' dlCTerenti modi e Sa Id Italia 11 Bonalnl ed il Cantù ne trai pubblicamente nei giornali; Carla Ili sono soggetto d'ona e del accordo von e nuovo vecchiume. Germania [lurawgege ben CoDgreaso per be, Alti correg della Blessa l'esame [altrodono eegg. desideroso ti anni e ec., , Slckel, Monumenta imperii tomus 41 a questa varietà di metodo Ica, pag. 3" ce riprodurn a rimettendo sgrammaticature, pag. questa ricomponevale parole abbreviate tittoquello che to cbe non parole abbreviate. igge di raffazzonare re agli mantenere e spinta all'eccesso fino puntazionee ingombro come degli studii di Critica fedeltà. Se i la le l'ortografia, corresse l'arbitrio scemare conveniente una si che alla for- sostanza compendiarono pagine.La 1 più aJla li Cantù ba prolusione s trovato un occasione corso di Inion di ritoccarlo ae Gli Archivj e la Storia,l III,ìq Rivìtla Univertale ) I (delquale ebbi l'ooore d'avere dalle mani a parte).DI pubbllcaloridi documeoti Tiiplare ammetilare Frederid , come ]'Huillard-BréhoIieE T.-L.-A, Secmtdi, dell'ai)mi re Hislork Pariaiis,1859, prerailDoe quello che s'avvicina di piiial metodo eh ec: TE 207 SECONDA. le e' è stata E sempre. anche parte si grida alle arbitrarie ille antiche dall'altra fferma scritture in si pone che per le des- copistidi eria mi la mestiere. porta nella questione, de' testi letterarlì critica principioche un i la casi; cbè i pare arbitrarie Ora lello di ridurre il concètto a' nostri questa intelligibile sem- alla forma materiale na e chiaro ai trascrittori mi lorma antica ma- dere ren- per contemporanei.Da logicamente diverse regole, emanano quali ci aiuteranno ap- render a del testo. one guida mancanza eccezioni riuscirono on fosse di prodotto sistemi abbia marono le grafiche quella degli storici. E quanto i questo concetto se tutte le mende con e dispregio si renderebbe, igioalla gioventù : dei uno rimuovere a ogn' incertezza nei differenti casi di traEcrizione. La prima regola le abbreviature. potrebbe Infatti adottare, chi sovrapposte, cbè il sistema di delle tipiapposta per i fatto altrimenti abbreviature; scioglieretutte conservarle volesse hanno come di queUa sarà ma non neette alcuni, le li- scompiglierebbe dovrebbe In segni particolari. usare tal caso 108 MANUALE )erò anche li DI P, il lettore dovrei cognizionipaleografiche questisegni:e allora percli ;he la praticade' vecchi ca •itlura tulli i documenti }isognodi afFaticarmi i ne' prova inche la puntazioneha pratica) agU e rionale sto, mentre se antichi l'antica poi,nei qualila Intramezzata Et D " potrà ^ovi non studiarvi menti da porta maggior non amasse dell escludersi il ;enerale,rimodernata. ione con: la fece non deve se a primi anni ireste, perchè E In scrìi spazi, non da lo sproposito, zelo di fedt scrivere,per esempio,wtòg per ut ' Ugescensetmt,sic Taluno, Della Rìvula dì come FilologiaRomana le abbreviature, cbe lasciando vedere ques quella miscela di Die pubblicare dove e. effetlo. SIEfattì ripieghi didattiche pubblicazioni mlhallwm lom basta nel lesto; ma vistino Sleagel italica le lettere che in caraltere essendo lo tam ; e letele der in cosi dm 1 Schriptafebi[ediledal le lettere sostituite sodo sti pld piccolo assai di quello delle teggiaturainvolge quella ninuscole ' l'utilità di in icola al di In orni o le mutazioni necessario lindi vorrei and' i stiano di quale * e ' riprodurre cresce la noia Gli Archivi Brdbolles dichiara nendo o la Sloria d'essersi tutte mi inu- in questo , altri cbe contro ed convinto scritto uno tilità dell'i inu- cacografia deglioriginali,» la del lettore. ta per- pitiragioni.U Cantù, esser la difficoltà della grandemente e serbate che autorevole ad recente, seguita sempre né paressero anco duole nostro lettere alle abbreviate. luto nome no- aeEvUs ePa raccomando un no- di firme dare role per citare Dei casi; poiché EUGeNiUs per una sarebbe che certe forma In : alcuni in : Oltre periodo nomine Bei tod, scriverò guod? per dopo o invece segni porre, capo comune le o di bisogno qui è ! l'uso secondo * » Mi cit., peg. presa dò l'ortografiaoriginale, !? ciò e sia S. lecito osservare Anche molta il Rotb zione trascri- l'Huiltard- liberti, roanle- [ìoc. cIt.,pag. 19J 2Ì1 SECONDA. trascrittore un lieo un lui addotti sic dopo messo osse strana, mentre ina, " i ove ite diceansi anche alla voce la trova Milano a tre se- dtcto, facto, volgari,essendoché proprio negli esempi non : soste- dlconsi figliuoli iajl trascrivere icumenti in lo fornisce me rana, dal Il Cantù, paese. ipi da un fa- spropositoquello che o d' 0 cognizioni averlo potremo non xìo di igine fedele dell'antica prolalmente cosi. E usato era dimostrino e imitazione ica del esUmonianza , è fatto cosi un eria o se che anche latino,io perchè è sto- generale po- qualche osservazione a le mutazioni che materiale d'un debbono documento quale in luogo del papiro o amo a o della penna macchina resto e dì vola- la penna si deve il ma- mantener polosa in guisa che al pa- non teI^ ta 0 egolf hes [uiil ;o,c" rolei una, rei* ocali ontF ra e ini ) de! 2fi MANUALE della nostra nostre durre per e PALEOonU modestia, ^d affidandoi copie,se di studi! ; DI cosi ne non potrà giovare p verrà mai il 1 i docu per nuovi fini scientifici la storia. ISERVARE LE PERGAUEHE. lo invadere dopo i, qui il campo della esaminati i do- avere iUi estrinseche,mi pare di mantenerli. modo ^rtanza veder i la a e, avuto alla luce le messo necessario indicate cure esperienzaquello sse e pubblicoe privato, per come luogopiù sicuro, insieme a o cevano una GÌ' pubblico:e le ricordanze di imperatori parte sempre con posterità con- come graziadi ciò alcuni storia greci e romani carte ci Roma più popolicivili, sacra col tesoro che risale alla tutti i cosa una inda^ninuove i documenti comune narrati da sa re no- principio quellacritica di storia. E utte le hanno ingiurie, parie più antica delle ramo "a conse- per salvata dalle ica che lia trarre dalle vecchie Si deve amministrao politica degliarchivi 3a ragìo- nel in poterono de' fattiche ne condu- sé, e i municipi,i col- MANUALE 3)ari P A LEDI DI i tabellioni e l fuoco devast poi le e migliorparie la te nella di degli archìvi costituito apparisi iervato tino dal IV sei al Palazzo accanto dei i ignoranza fec storia ale ne Le notari,riunito pò el tesoriere, Fu,nelle I Viterbo, Orvieto ad . ìsperso. iconventi e imitaronc do affidare alla punta gelosi itti,serbarono legittimità ; e la rano a violenza della guerr a più sicuro. tteDbach Nel [Dai SchrifUoesa indizi d'archivio Dama») ma I Torse venisse cot da papale (a.3SG-384) e è ragionevole I (a.336 Giulio I pubbliciaiti, ordluandc del Primicerio lezzo e tutte la cose dei i pertinenti le, ECrilte da' notar! ed a; ProtoDolaro (BuriusGalle rnoHMa.elC. PaIavU,17B lolìzie ina per :be vi sugliarchivi antici di brevità, amore spende il Watleob RTE SECONDA. lile era 217 luogo un che vi principali tocchi non o sì e un ca co- si teneva sono , loro per- aveano il Wattenbaeh serva da quasi mai libro che un insienae stavano bisogniordinari! in armadio uq da la per- primitivafreschezza di numero gran prì- originali geriinei copiari. alla conservazione lensarono fecero fare ]a o dei triplicati esemplari, a cui si riferivano, collegio, oalatìo,l'altro per conservarsi uro palazzo.Spesso le carte più di nobili s'affidavano e conventi. Ed scrinia i o mezzo palati si te' cu- gliarckwa usarono gli de'qualiilre conduceva i e in ceste i oltre alla muli, le da quest'uso,per ed ispersioni; carte di diverse, cause più volte avvenne spedizioniguerresche rimanes- ore. lo cominciarono a costituirsi in ?videro alla custodia rarono , ne inventarono mezzo privilegi de' falsiall'oc- arono ì ogni con delle loro di in luoghi il più riporli il palazzo pubblicoo repubblicheitaliane la chiesa preposero 218 MAHU"LE alla custodia delle earte giose,il cui DI carattere e sono più sapi di conservare diversi. Mazzi Paoli C. Arch. di rotol Hai, 3, XII, f,pt Gloria,Ltiioiù cit.,pag, 4t8. Pisa pni ' ttor. tari deputali alla custodia versi. si stimava notai più minuti ancora ' del tesori e sacro gliore, altre i giudicio I modi PALEOGRAFIA Le degli alti della CancRlleria carte tea" cbe degliAnziaoi furono trasport imperlanti,nel (369 (jtìtepis.) Santa Caterins al Palazzo Provvisioni,Reg. 66, del XIII si fecero EraEcrivere per doppio esemplare aver in un Totume che Popolo (Arcbivii 20"). Alcuni C. in , pergamene e In sepi quelloapprei documenti conteneva fu privili dal nel secolo : Gcorao seguilatosino al 1515, e Borgo FI.,Raccoila di sctlli diplomipiiani.Pis £ degna d'essere riferita l' avvertenza che lore ? premetteva a queste copie: ? Hoderatr est meno providil antiquitas,quia fragilis s acta 0 neglìgenliapotest » actum scriptureQdeli (estimoalo ubi mandarenli posse diversìs codicibus unum • locus subreptioDÌadimllur, dum ? liler a ' suti " manum singulisaudiatur. Hìnc , est quod pi» speciallter que ]" runl, ut, quollens res n sas reges domini regni Jeri tpsorum oslentatlont non privilegiorum esempla tnanu Borgo cit.,pag. 96).Comuni poi sono pie aulenticbe,nelle qualisi descriveva si diceva a I haberent. publica declart • • pisi et iodulla beneficia moras esempio dominos locorum per ' adliitx in cartls pe publìca ejus custodia retinere publicam adt custodia gemina celialo d' averle , non Pisa minuta fatte sull'originale ? non abolito aeque neni,deverboBdverbum" (Ivi,pag. 9t). a v in allqua sui pari e senzanullaag ? FA] ? si vedono ? notar! B tori orientali fì-aglioggetti del raffigurati del e le carte A e ladide o Londra di certi mazzi dì registri ambo spese. Esse strette sono partiad le nella qualeè superiore, In questo margine una più volte tutto traversa si che tura lo tiene stretto e ne non glia, compone eccezione dal basso lasciato con breve, una dì Un chivio f«To del Record da attraversano il titolo ba e i sinistra, una della Torre sì e office. curioso sì tiene nell'. e a Buda.' Pertiche parteall'altra le sale b( pendono delle borse, queste pertiche ariose. Da cui base £ si détte sino dal 129J di Corte della Camera si dal 1199, e i rofirf»masrwi;( antichissimo modo a ci poi i rciuli eh sono presiedevaall'archivio al capo tuttora solida ma da destra Vi magìsl^ rotulanm colui che altomargi: porta la scrittura condo per il largodella pei^amena. nome dell'est che singolare volume all'alto,come che cominciano lun( e ed ha i capiannodi il mazzo un tarum un ci cordicella membranacea ordinarli quelli come in , di pergamene , mità li te: e a originale, ragione mantem è oggi,la forma scritte da monaci nell'ordine disposti nel copiano. trascritte erano tenenti i sotto gl'impe degliscrigni occidentali. * Alcuni e in datole vano anc' Maestro Primicerio il tavoletta una numero lungo forchetto trae conlene; quadrangolare d'ordine. abbasso L'archivista la borsa 1,1,4S e con che «S; II,59 vuo e 60. MANUALE gliODcinl ! della DI di ferro,in cui mettendo d che racchiudevano. menti A Colonia olati. A ì documenti sono Francoforte in sacchi e, Dapprima vi Isacchi, nservano per si arroto!: pieno uno, bastava una glise: in ottimo e dì casse se cassa poi occorsero ancora iti in varia st grandezi posta sopra la Cappelladei a, dei SS. a ten borsa, dall'anello che gli ipilaterali cadono, IO PALEOGRAF Malia Marco; e porta ferrata che na illuminata da alla e mette finestra una con Padova, sino dal 1265, volle tatuti e i documenti di Ui a cu maggie crìgnodi ferro presso la chiesa oltre * Oa; Io i San dentro scripturamm. loc. , Arcb. se cassa una d^li Scalzi Michele Gloria nel aveva Spedale civico di Palen pergamene e ) gliannadi, • * Meno prea diligent cit.,pag. 4i7. del pisano.Comune, Contigli i [te pia. Silvestri Giuseppe, Sullo stalo» *ulla i (M pubUici Archivi .to dalla Rivisla IiaUa. Paleni Sicula). pisano. Spedali riuniti,S. J Vidta di 5. Iacopo in Poggio, 1(S Arcb. 'a e in 223 ìegohda. scritta i caratteri. Vuole re ita,distinte con una messe :li originali, le spurie,e croce da parte disposte tutte progressivamente,e aerale sto il titolo che accenni di distribuirle dentro sotto la faccia irìore d'ognicartella che la rebbe ripetersi il numero A, la esempio, oct. testamenti A. Pre- 1, 9 poste in armadi l'umidità ire sc- della cartella lo del dosso, per I il suo la cartella contiene, documento 3 di car- e scritta, dell'alfabeto da s la del chiusi muro e il e questisi tengano netti dalla fa male e lyrebbero anche alle pertanti tira- essere Ile, proporzionatialla no lun- l'altro,finché sopra ve basse. Sopra piuttosto ide collocarsiuna cartella. Nella scriversi in maiuscolo: le monumenta in 1, e 0. B; anno quelladel e cosi enticontenuti ì ne ab (per secondo: deglialtri sonelle cartelle. fossero assai , preferi- e le carti numerare invece ec, letodo ha che con più difett delle perlai liegatura hanno non jitiche) più grandi sarem n versi. Inoltre la ! n ipedisce d'inserirti in questo e bis, Ur, un. della ec, Non neno. caso vedo ne| lo sul tergo, che entario. La modo fa ne separai dili^ pericolose !ono e sL si loro reca che talora p e lò ottener meglio le 'inventario se he ci :o, lo gno a muovono cf Zahn/raccon ciascun docu] proprietà di ome n a atl un bollo a secco, u 1 se fosse facile il tagl :asse troppo danno: lel tergo della perga i opposta sia scri[t" :" con colla forte trdntmg der Urkundm un an Iraz, 4867, in-S, di pag 'ARTE 225 SECONDA. delle pergamene. 'o del numero Cosi ilcolore l' inchiostro e barriera triplice a Qcellatura o ad oè mediante ielle casse te le lo ben Zahn, coperte di carta solamente, produce ne ogni mali" rimarranno ne documenlf,secondo i della e qualunque altro ne' dosi un scomplglleranno.Sug^risce di formato carta con irre, misura a della alle aflerma, quanto di re documenti conto ener grandezza piegature, guasti ne' caratteri,essen- ecoli;0 ad ogni modo ro ordinarioi su il male mille. Ammetle de' casi eccezionali iti.Se le pergamene da e anteriore di queste golo alto a destra ilnumero, itra,dì contro, sarà dell'altra I specie(poichéun più pezzi,quando documento) e le e sot- l'indicazione o rìginale copia,il numero, irendere con produrre gonfiamenti non irte estema i e piìi hanno !s!,su^eriscedi accomodarli sa sì d^li nu- siano materie,cui si olo. lo di collocare icrire i documenti cosi quellotenuto nell'archivio 40 10 1' altro , sopra ata ogni scomparli- di circa 0, 40 d'altezii cassetta UQa in e 1, 25 di larghezza,divisa a"iitàe ompartimentì, quattro imo le carte. no timeri aopra l'altn Ogni divisione di cosi e 200 ess la cassetta cassetl intera , madio. Tanto questo quanto le casseti , :alìcartellini col In 10. d'aggiunta, il docuttaenl caso tra i due vecchi " "te il numero di la lettera cassette ! de'doeumen numero porta la data, come quelloche a. chiudibili: le sono ed hanno trasportarsi, a coperchio;e, siccome il disopradello e lo precec a seoonc tale effell i documenti lo ni scompartimento, nel muoverle. [ieno questo metodo ivitar le è pilature,per quanto lisembra meno grave, avendo ciuto che la scrittura anno. D fati perfetto. Lo Zahn stesso ne per esp risente sen (senza ricordai i casi di doverne ^immette avven^ fare a men ne aggiunte,quantunque previste, primitivo late,perchè tra un numero ve Dentare , in cui ilprimo si agg^u ripete PARTE ò a27 SECONDA. il bisogno d' inserirne nascere parzialmentela questa, a . non mai si i do- vantaggio di il rovarlì. Finalmente ompartimento superioree quella volgerà in altret- ado le aggiuntesiano numerose, ancherà lo in veduli spazio e le tre opera onali le pergamene nbaginì, come carte modi diversi, mescolate sono per disteso o to. Nella biblioteca nazionale foglibambagini soUdi volume e a cosi nuniti di )iù composti non il stanno a uno là gia- la misura del superano di superano dopo strìsce del lo quellelunghissime son sti r e mainine interno lìstese, quelle che e grande tergo qualche cosa piccoliraccomandate che ne di palchettifittissimi. Altre formano le e con alcune stati lasciati qua aggiuntesono i volumi , piegate forati in tuttique'punti, contiene mena } rimar- grandi) in scatole di cartone pò a per- porta la classifica- chiuse son Se simili per ordinare tra la parete av- numerazione. avremo lata sola basterà arte lo Zahn anche come istringerà, un r altro come tagliate altret- MANUALE questitre SI modi PAI potre si evitassero le ive piej dell Illa conservazione le altre richiede tropi ' affatto,sebbene .re Vendesi mai d accomodi conservazione, ma qc i'sistemi accennati 1 so] giova dir altro,se loro farà metà alla buoda a conosi conservazi io penso TÒ ? che la materia la n la forn e li arrotolarle. Questa ecessilà delle ordine n plegatur dal temuto grandi iene sistema ( Fi ali come specialedi mo. cuni uno legano a 0 mazzet più anni, un di quei ;iornosolo, se jcono d' i mazzetti in un li qualche centinaio di re iene estensione che di date, ne' si hanno dannosa; in quanto e troppo le pergameni è lent i più sottile; se )rti,sì spai^ODO e si i DEI EIGILU. :'si^liè cosi esteso ed importante ecclesiastica, genealogica e artiquella de' costumi per che lìcchè i nome e paleografi co- di StgiUografia i diplomatisti, primi a prendere in antichità, debbono :I loro delle isti- oramai i dotti Io haimo proprìa col i e que- esame tenerti come Anche soggetto principale. separalo dal resto questo spe- no nello ente tutto svolgerloometteremo plomatica, e la Diriguardala Sfragistica togliendo dalla prima, secondo il metodo adottato per le carte, le nozioni intorno alla materia delle alla loro forma, al modo impronte sigillar!, quale si a' attaccavano Dai Wattenbach e piìidi alla lutto leggende. scrittura delle loro ' documenti, col Schriftwestn,pag. 4S3. Sa gomento questo arsi può vedere Meltf E., Uiber Siegelkunde und Siegtlìa Zeittchrifl fitrdieArrhioe DeuUchlandi, voi. Il, lammluagea rase. I, ed i Sitiungiberirhtm der Mànchmar Akadiml», 1867, , |[,3S1-321, CLlati dBlWattenliacb. degli Archivi dtSceaun d'Arcq.e di Alfred l' articolo Iiair« de l'histoire. nella Revut det nazionali — Deus La 233; la pag. di Par^i Haur; Une ricca ColiectUm U. falla da ttoveelle idem:» Oou^t auasì- , ou Sigiltograiihit tcfencs dei , Uùndei, V, 1871, I, pag. 889 e Sceaux, segg. di cui ciascun colore idazionì, nedio si trova, evo La zzurra. nfondere le o o nera, Sì adoperò acche rimangono molti ne e ita verde la con bizantina voce rame meno, oriendagl'imperatori dai leno licemente papi; in nelle cera ra e la maggior fogliad' calda poteva facilmente imperatorid'Oriente . di ri- sino dal 611, ipi,e probabilmentesino ì, 11 oro. regioni meridio- ipi,certamente ' di o piombo. sempre ì bdlk; qualche volta d'oro, quando più e quando , in furono cera ito, di bronzo, di ii naturale cera bruna. o a' sigilli di cioè e, di unita ad altro pezzo rossa imati me- quelladetta con [V. Talvolta nte del rossa cera ecolo XVn. benché e dal d' Oc- Portogalloe di SiciUa, Francia, i dogi di Venezia, città libere, gliOspitalieri, e inche il Granduca di Toscana l'Ordine Stefano. di Santo era sigilli Le ogivale. principalmentedi forme quadrata, 234 UÀ» n ALE triangolare,peutagona, a è in certi comuae arrotondito scudo triangolo;e sono lati dir capriccio(lav. XIV, fi| di puro Più a a ettagona, a trifoglio, pera gona, e PALEOGR DI , luoghi me ne' seti come di nemmeno quella troppo scarsi gliesempi. I furoao rotondi sigilli da' laici da' e in s] papi, salvo pochissi drali,e quelli ogivalidagli eecle dapprima,tendi o^vale,abbassata appuntarsi. La dimensione in generale è sone de' 0 de' è sigilli n proporzionataall'im[ corpi morali, cui a neva. IV. Quanto al modo carte, il più antico fu di nel Iato inferiore destro E perchè vi stella, a leva stésse app" ; applicarlo e qualche aderente in altra croceo di si face guisa sul j adattare,si rovesciavano glia s'incastrava questa incisione, « guisache la porzione davanti la minore e XV, (tav. pressione, pose di anche legno. E un la maggiore di nel tergo, num. e e qui 5).Talora i lacciuolo di pergam' questi erano i sigilli detti anticamente sigillamenibran diplomatio che agglutinata, ehart^ 23; APPENDICE. generale fino al secolo XIV. Del secolo appressc USO e del non molli ' XVI, asserisce il Gloria, ho come aderenti sigilli che sulla carta tature fatte la diversi t' ha non suguale tagliente per rendere di- della segnata immediatamente semplicipiccbiet foro, ma della superficie l'attaccatura stente dagliantichi, in quante strumento con veijutt carta e L' cera. sulk più facile impronta i non sopra ma cera, resi' e glietto fo- un il bambagino grande poco piiidell'impronta, qualericoprela non ve Nel secolo XII, aderenti gilli furono e a' documenti 0 nell'XI, a'si- vano Questisi attaccapensilia).* dapprima di coreggiti con con lacciin pergamena si hanno di lana. Di ricordi molto generalecomincia 1'uso cuoio strìsce dì pergamena, filodi seta, di caaapao dipoicon veramente che sostituitiquellipendenti 0 piatteo intrecciate, e ma anche poco un d' ordinano pendmtia {sigilla bianco potreidire non esempi più antichi. siano ne E stessa, cera antichi, dalla fine del secolo XI. Vario fu altresì il colore trovandosene nastro a unicolore filisemplici0 bianco odi bruno, a a cordicelle bianche sarebbe troppo Per D scaccato o di e la forma composti 0 screziate in tante a Leiioni * Il Gloria tessuti a spiraleo guise, che lungo il descrivere. alla pergamena appendere il sigillo ' lacci, turchino,di giallo,di trina,a passamano, 0 de' cit., pag. si rad- 4S5. [pag. 485-86)dice cbe apparvero X. (Vedi Muratori, Jn% itat.,n,41.) nel secolo IX part )cìai si f: ligli atrie Lttac ^k. e vai afo: si solo i di tto. risi I de :elli ivvit o in 238 UANVALB DI PALBOGT Nondimeno, giacchélo porg Jare. «ogliamo Douet la classiRcaz omettere d'Arcq, ' ore affinchè, quei il lettore possa dagliarcheologi, 1 elementi principali Eglichiama del linguagglc tipile impronte classi,cioè: 1. Tipo intero ed assiso sul trono, sentato 2. si rafS Tipo equestre,ove . armato la^pugna per 3. è maeslàfnel quale i di o per la cac ì Tipo genUliiiù(armorial), occupato da uno pendente, solo o scudo lo con accomps^ato e soniche. 4. Tipopersonaledelle femmìnt rappresentate o a un in qualunque del Clero, piedi ' dal h can oggetto del culto, salvo le imm 6. Santi o alla classe seguente contenent Tipo leggendario, immagini di essi XIV, Vergine (lav. 7. isolati 0 che più Tipe ecdeaiasHco,avente appartengono non lo cavallo. 5. bro per ' anche 3). nel qualt Tipo topografico, una riunione di monumenti comprese sono num. o però quelle arcate ecclu frequentine' sigilli CoUeclian cil.,pag. invili e aegg. di o cioè fantasia, figure con Igì,d'armi, d'arnesi, d'uténite e di monogrammi, e ogni atri nelle classi precedenti. Ione secondo impronte o tipi le per persone ra onde ;ono; corpi morali, o ecclesiasigillo un alla classe dei tipileggendari, li femmine o"agli gentilizi ai ricliiamare l'atten- più deve le la scrittura delle I irdinario tutta V impronta file concentriche, o due i sulla superintagliata circonda e leggende. o nel tagliodel sigillo ìó aTTÌene ter- contronelle quasi sempre :0DtaIe nel campo a verticale ; o nelle ai lacci,perchè si pos^ue sia ;tri 0 " si eccezionale,delle cosa scritte nelle code può trovare un mem- che sigillo 3una. Bggenda suol receduto IV e da XV) essere una da dalla parte croce una o stella elle lettere è comunemente i rado e (speo da tì- all'orlo. la scrittura , benché fatta tazione di un' altra anteriore a , SI MANUALE il tempo PALEOGR in cu! , parte, sia in questa sia LiOTissima perei , dì ; esempì svariati, venire è dato OD vei però .ere , p quantunq bìzzarr stranamente dire che 3UÙ a fino al te ilcapitale romano si ha , mescugliof un 1romano m è e ne) XV gotico( la mài k anche pure le hanno leggende lai delle speciedì grech scrittura di quelleche si vei lettere hanno indicare le certe qualità " costituiscono , i (almeno fuoi no li a di comune del XIV , • ndo un aspetto una som: 0 viceversa. Ir ralore, irate sotto Iremo che i numer VA la sillaba DE N o onciale,la K la R a si p E col co' tratti anter verticale si può c( V coi tratti lateralin 241 APPENDICE. le lettere e C, B, F, G,P,Se olla per disavvedutezza Escio,si possono degl'ilici- prendere respet- ',A,I", q, A Dando spazio da occupare lo si esteso 0 , neletlere la R: ) e ed S. Vuoisi di cercava qual la ii Ila la colla riempirlo la G caso figuradi icircoscrìvere XIII rassem- 2. un leggenda lunga una di conseguenza secolo awer- che di ordinario giacenti, nel urtava Z, le abbrevia- nei successivi. Le e [nposte si adoperarono, al solito, titolied , espressionicomuni. della persona me rtenne, ciò è e abbreviature Je molto (li una Z certeneces- modificato era ma non dere lutto è utile atten- di rado tagliataorizzontalmente per in ciò, come risolvere i nella si tralasciava afi'attoo si dell'et, che offre le lettere segni quellidelle nel l'aspetto mezzo. qualche difficoltà'd' interpetrazione possono anche se- dedell'igcaranza regola.Sopra al segno di mezzo ragione di juallil segno 0 frequente ne' per spazioe anche uone, dell'istituto, o dìfTerenli da far sempre del si- nel campo monogramma Una Una tarla presen- ciale; congiunte,incorporatee intrecsarebbe singolicasi anche inferiore al bisogno una lunga nota di 243 APPENDICE. al secolo posteriore in Francia ne XIV. La sino alla fine del i reali , in Italia è usata 1 aia dura da Ottone Carlo 1, e a cera piiluogo fino al dugV im- FederigoIV, a presso i se- grandifeudaXIII. La secolo più antica del secolo XII in Franila e in Ceria,del XIV in Inghilterra 0 do bionda alcuni , in Francia anteriore ppartieneal secondo il , in e Inghil- al secolo XII secolo seguente. Se fino ai Maury, è cara- iria(pag.471-72) dice che il rosso lica i secoli delle che il rosso prime stirpi due dalle comincia acceso jjermania dal secolo XII, in Inlare i dell' XI, fra i cardinali dalla dal e 1 signori prelati del XV. dalla metà D La XIII fra i mista cera del secolo XIII. "rma differente dall'ogivale e dalla eriore al secolo XII icese pendente J: d'altri in , né posteriore cera luoghipuò in Italia possono caratteri è non cominciare a dal dal XII. in Italiaindica gotici d secolo XII. più rimontare Iterra dall' XI, in Francia a e un appartenente alla persona non sigillo lorale,da cui Tatto Dell'atto medesimo I, ove è falso n ntico di quello; anche si può accettare liun suo Itiì ha assegnato al loro non i caralterl tato o il del si , Elone vi abbia docamento leempio, esisle :ora le clrcosUnie e conservato permettnno h- non avuta parte. Nell'Arcbivio una sua il lempo o bolla piccola d'Urbano gliavanzi un del laccio di seta di Qlo oggi è applicatocon anapa, la quale invece di passare 0 ga no il laccio alle ime punti, dal retto alla pergamena, grandi; ma vi , quale potè elgillo per esser , una plsa* (12% giiUo cordl- il foro consueto il sigillo. Cba esso non dlcbiararsìFai» si puù concede- colore di malizia quella di riappenderlo a «i di dichiarar I non s'oppongono, 1 giudiziodel Parlamento " per che la bolla debba lè altrimenti si darebbe tU si puù asserire,perchèi talora applicatialle bolle primitivo Irovanal lialtri caratteri e tergo a nodo EigìUodi piombo cbe alla pergamena in due il IV ventre a del eoo cbe Spedali],dalla quale pende nel foro diverse puù pensare la ma so- sono uso, s'incontrano sigillo un Juogo dove tu sospelto un'età falsi. esser Nel trascrivere I, un quello che portì i cui caratteri dimostrano sigilli, possono il diplomid' un successore. itorìa non e documento un trattasi di se e ciò dichiarata venga sigillo apposto a un al 3 gìustidca non emana, o un di bucare In un documento. a qualunque modo Ino- Non dissi' ParigineH!7), allorché, falso un diploma di Carlo ilCalvo, per^ si poteva toglieree rimeUere, decite cbi sigillo credersi cagionalodal tempo. del 247 APPENDICE. diflìcoItSi. Alcune che può dalla condizione derivano spezzato essere col testo'del documenta Euutereino la quando sì può, cioè quando coli'atto 0 In tal consunto. o fm dove in quello.Se l'impronta fosse espressi lecito polvere,sarà sia fatto detrimento. patire delle lettere può i nomi son o pura e zione rela- titolinon dalla o forte, purché ciò abbia ne a Le difficoltàprovenienti dalla forma essere da cosa nulla il superarlese nell' atto; altrimenti ripetuti deve raccomandarsi la brevità della può nascosta non cautela,si che il sigillo con si setolino morbido con ripulirla dell' acqua versarvi innanzi e ci caso leggenda abbia contenga più nomi non di esso, soltanto alla leggenda i e di chi incise la matrice sua il paleografo perizia, perchè frequentierrori non danno né trii arbi- e modo né facoltàdi aiutarsi col contesto. Quanto stampa a metodo de' caratteri per alla scelta si può, forse e le zioni pubblica- giova, modificare proposto per le carte, adoperando,come le iscrizioni, tutti tipimaiuscoli o il per minuscoli, secondo Inutile però mi sembra l'ordinale. ricorrere,come che piacqueal marchese Laborde, ai tipispeciali rendano d' un approssimativamente l'idea della scrittura sigillo e ne ciò richiede una indichino seconda fa conto non veruno. ' cava all'ingrossol'età, della quale solamente trascrizione, il più de' da si perché lettori,mentre il grafo paleo- dispendiosadiligenzaprofitto ' Il Laborde nel pubblicare l' inveotarlo "l«Sc"awt:bUadaM.DouStd'Arcq più volle della Cotleelitm elabilì ricordalo, e, se perdiè possa giudicare è fondata ' rpetrazione. inzione credo ancora si possa leggenda;tanto più che, I serbare essendo rara sillabe o parole,non :inplicemei)te azzo, noi stessi siamo e :rizÌoni moderne ;he. Quando stenda abituati nelle e nel campo, lua dividere queste citazione i e la e si possano 'e la leggendacome il dà si, la documento un qua* buona con- rimangano non fac- in sigillo queste minu- trascurare affinchè sigilli, delle pergamene o com- dentro o ledisca l'attritocolle tavole colle i car- Ilperdere i sigilli pendenti. sottoposti n ui ^giUo ['una , linea una si dia che importa provvedere alla cumulo dop- a legenda; poiché nelle Ile tavole, in cui te ve- sarli di- non partìcon quando de' sigiUinon ò a riproduzioni poi la legenda sia anche reca solamente reca non carta, ma togliequalche volta di per esempio, cbe il sigillo Bi d'Arcq ha rola ifl la sillaba cavalieri,cba manca, ove isibite, a. 1 1695 dell'io- Ca.... ci permette di egliba prereriloper e di supporre lluirvi eapitaneì;ma danno con sup- qualche ragione quest'osservazione non il Douttl d'Arcq ci avesse dato la ONDALE DI PALI i' inlenderla de' nento iccome d più il sigil d' aulentidtà rio : i intatto,e 'acevano lama ifesa da un m si circondaron 1'untuosità Qe si chiusero 0 mena' i e, nel grossa, chi e sul laccio,qua Si igillo. usavi embranacee di ;e o pagliao ;o!oXV: nel qu in scatole di 1 ie m prezioso, farvi passare :ta cosa, studi ralmente lasci ivistain Frane i i che sigilli in scatole le I, Dm Schriflwes liaiiDO de' I intorno it aver siglili e Eul doc modo, al troppo a qualche dispiaciuto è non del nostro di tempo, desideroso di formare Laborde, sacchetti facendo, come e una giustamente osserva Invece decapitazione.Provò vera tutto, convinto a che l' unico monumenti questifragili poi ma di preservare mezzo quello di era tame evi- compressione,e d'inspirareagliarciiivistie la agli studiosi U che sembra rispettoche si possano efficacia chiudere i increspatidi di farli e poichéi di comodo francese pensato in Francia formati sugli originali ; sione occaa lo ardila sono della e e che raccomandare che nega, non e che Ma degli sfragisti. giustamentebiasimati ai conserva, starlo, gua- rispondono ai bisogni né il Demay, Sfragistica, modellatore pericolosa. stituirvi so- a moltiplicarli guarentigiadella sappia,imitatori ma sìa un' è altri metodi della Glittica con che può pressionesull'originale una ed e mi velina. dei collettori calchi in richiedendo inconvenienti senza deperire,si ancora a Tuttavia tocci sigilli pendenti in semplicicar- carta modelh dei permette meritano. non poi lo studio de' sigilli Affinchè ch'io zione colle- una nuovi, scatole meglio combinate; rinunziò storia d' Italia sigilliquasi fossero medaglie, staccandoli cioè dalle carte il archivista abilissimo,ha fra noi, non ancora, ci resta per di sigilhun possessori piuttostoche vista archi- una ora riserbo denza condiscen- 254 INDICE Alfabeti. IV. Tavola (lOO) 1. Maiuscolo capitale 2. Maiuscolo onciale primo perìodo. (104) primo periodo. (i07) del del capitale *ó. Maiuscolo TiLVOLE. DELLE SPIEGAZIONE E do. primo perio- del ornato onciale e (105, 106, 107) Maiuscolo gotico comune. 5. Maiuscolo gotico cancelleresco. (116, 117) minuscolo. (lOO) F. T"wola Alfabeto proprio Minuscolo 1. Saggi M. Tavola 1. A. Papiri, Marini, A. doe. Corsivo. 489. disciplinaeultioni exemplo In — LXXIII, 109 pag. iubeatis Nobiscum — II. Ut. e adque praesen- iugalis donatri- (112, 154] cit.,doc. LXXII, Blarini 3. "ìis. Corsivo. (154) prosternatur. 2. scrittura. di circa. 444 (112) corsivo. Minuscolo 3. (108) comune. (109) proprio cancelleresco. 2. Minuscolo tes. (117) 4. Corsivo. 553. A. 128 pag. In — TI. tar. e iuris domo (154) cit.,doc. LXXXVI, Blarini 4. A. -dati sunt saprascrlpto huius A. 726-27. R. ArchiTÌo stoiaf et nostris Jhesum Donatum viro ChrUti honesto Arch. miata; di SUto qol dedit. Codice donatione XIV. Tacuald sapra scriptor (154) Diplomatìeo* Roeehettini diplomaticotoscano pia antica K» t pag- ^^5 ; in Arch. ec, pergamena, di JPi- XVII. 750, aprile. Corsivo. 6. A. IX. (113, 154) Ut. e in Firenie, Brunetti, ital.,3, star, R. —Ego Cesare, Sopra la Paoli 148 pag. Corsivo. di Suto Ut. e solidi. Paulacio conplivi cartula....ta 134 [In]vicem sapraseripta — cit.,doc. XCV, Marini 5. Corsivo. 639. pag. — Tignante vinditure in Siena, facsimile Lisini,archivista domno Domini nomine Diplomatico, Dei rogatus nostro.... (154) constantes. gentilmente senese. In f S. Salvatore comunicato dal di Monta- sig.Alessandro a E SPIEGAZIONE «nnaio. DELLE Corsivo. ^5 TAVOLE. —Pr* quatìfet ingenio, ìi) itlobre 2. Corsivo. do 'est aDt t., RimUuial rtro ipsias monasteri! fuerit sii potestate mi- ciL Corsivo. ugno. Ne — in antea \ìa — Lotharius DsBalni namlne piissimo prlaelpe in- agosti a il) SicDi,D^l..S. Corsivo. erlpta RetoUere — tìbi qui regibiiB ina — Tenti la i Stito J'.u/gmrpiB. notevole n»atri Damlni niuitro con JheMii Enrign gratiaDei S. Mtehilt Pi», Dipi., in Borgo. giugno 20, Stile pisano. Minuscolo iti Martini PiM, rni re- inperì. (112,154,161) anno i di nomine i regnante donno . inveni- esse (15^1 Dipi.,Badia In — ficiimik tuis Bliis et et a 11, stile pisano. Corsivo icolo. primo anno Ublcuiniiue . sapra la vendlllonia. marzo nostro di ilontamiala; Salvalm Corsivo. Domini nanlae (15ì) nona. DipL, S. li FLnp«, Eictìiiule quesieri- regiiantesdomnn eius i Sitnt, -fIn — Chrlslì Glio JidlctlMe 3 ; di Panignaao, Corsiva. istriJheau narzo. vel mìnuare Badia Dipi., lettembre. lalberto di JMóndinfad (I5i] veii[ditio]. mea l Tiiaat, Sslvatare S. mehtlt SAGGI fobbraio qui QI anc comu- scriptum fierìt roga- ài. SCRITTURA. 28, stile pisano. Minuscolo comu- 1 [SDICE E DELLE SPIEC*ZIONE TAVOLE. fainl^edas peccator filiasqnandaM Guilih elmi qua- (HI, 155) atos. ^. J/iiMfdt ArcbdiPUa, . 1150, dicembre ,deo ego qae libi anere Aceb. , qui super , novembre Manifesta lich. . comn- consenti ente.... Gumtìlda Henricus et her»- tuia. (110, 111 y piano, Primiuiali. 1150 — 3, stile pisana. Minuscolo super ean23, stile pisano. Minuscolo Hermellina relicU{HO, Ht" ego sum Ollvelimi. pruno, 1152, agosto 25, stile pisano. Minuscolo Domini In nootiae n"Mlri Jheau comune Chriali Dei eter- ), HO, 111) A.ch. pìuiH",S. alla RivalU. LvazQ cancelleH62, luglioS6, stile pisano.Minuscolo o). Ego Bernardus apeaielice sedis notarius post mplevi et dedi. (HO, HI, 156) — Arcb. piuno, S. Lcren^a àt. ^^96,maggio 31, stilepisano. Minuscolo nice Incarnatioais indiccione , lich. piung , niitleBlaio lercìadecima S. Lamua Aich. Raimundn» Comes copiativo. — (111, Ei hac heredilo.(H8, 155) piano, Jrii pubòliei ; capiid'un qaoadam nonoge- di. dacununlo 1250, maggio 6, stile pisano.Minuscolo nus — prldie kaleadB*. 1249,stile pisano. Minuscolo isic sita ego comune. centealnao del 1179, comune.— Ugolini de Cascina. (148) 1250, agosto a, stile pisano.Minuscolo copiativo. — ncarnatioBls anno millesimo ducenlealmo quin- .(118,159) Arch. . piisno,J. Be-narA^ 13i9, novembre 22, stile pisano. Minuscolo co- E INDICE mune. notarii. in 11. A. 1350, giugno 9, sancii Oliverii Silvestri Maschionis scium. stile al corsivo. tendenza monatfterii habitationis Oilandi de pisano. Minuscolo Caterina — iilia quondam professa heres et Simonis sancii cappella comune monialis domini Parla- ad (149) 12. pisano,R, Aeqmsto Cappelli. Arcb. R. A. 1348, 17 marzo Ricchus tate iudes notarius et lis supraseriptis publieavl 13. eondam autori- omnibus legitur subserlpsi supra et (119, 156) 1385, aprile 28, stile pisano. Minuscolo al corsivo. tendenza singu* et pisano, R. yJeqnistocit. Arcfa. A. (Segno — dePeccioli predlctìs ut et Corsivo. Reni ser ordinarius interfui rogatu». R. stile pisano. , del Notaro). Ego Millesimo — comune trecentesimo octuagesi- quinto. (119) mo 14. in Pisi* 1391, gennaio 7, stile pisano. Corsivo. A. 15. A. 1410, dicembre 46. A. 4450, novembre 46. Corsivo. — Lombardia. R. Arch. Lupi. A. Arch. simo mille- Actum Plumbini Johanne xMberti (449, 456) pisano,Nieosia. tendenza R. 48. de 4450, del gabella pisano.Misericordia. preiientibufl magistro notarli in iiij^. (119,155, 159) ìndietlone Como con pella cap- pre- xjo decembrio de 47. A. in fuerunt eongregatos die decimo Acta — domus.... canmera muratore Arch. simul Florcnfle quadringenteximo R. Corsivo. 11. rationerlos Comunis eontrattuum posila pisano, Primaxiale. dlctos per notarli Actum — (419) Arch. R. Jacobi infrascrlpti apotheca saneti. dieta pisano,lì. Acquisto Coletti, Arch. R. in doraus apoteca 257 TÀVOLE. pisano,PrimoMole. Àrch. notevole con DELLE (418) R. con PisU Actum — SPIEGAZIONE dicembre al corsivo. Passera de pisano,S. 4468, 44, febbraio Vico. — stile pisano. Minuscolo Ego Nicolaus olim mune co- ser (447,419) Miu'tino. 46, stile pisano. Minuscolo 17 comu- cobi Ja- Ego I 19) a ri CIE. I lìgìoso Cnsb i. Ben* 1. A. ' LEGAZIONE DI DELLE TAVOL SCRITTURA ivo. «., DIPLC [Dagobe]rct[lius].. — imlocrari. ?e, DE (nO) 3TÌ, M5 F"g. e X Ut. pig.9S,sTihi)idi(idtl63T. 23. nbre Minuscola ipìnus....ubique l86,4S"atav. canci diacurrei XXIIL iscolo cancelleresco Signum, ;.... «8, Ut. 1 o XXX, Minuscolo cancellerei . IO H. (105, 109) Minuscolo cancellere UQilus.... nostri e( noafrai preclara....Nos ?udì nvalem Alti c( r ... 1. naq,. 'oborandum. con Lotharius, Sicilie Cha (4" ren. fitMUci. aio 9. Minuscolo loran rea.... canceller sii habiliter jtlli pubtlill. io 9. Minuscolo Datum no Bude quinto, cancell anno ri eresi Donln 260 E INDICE X. Tavola SPIEGA Saggi di se (10 PERIODO. CONDO 13Si, giugno 1 CoDÌyeres. (120) i. A. de piuno, Sped Aicli. R. 2. A. 1378, dicembre publicus apostolica.|1^} Aicb. R. piuiio,£.i. S. A. 139R, ottobre 14 berg. (120) n. 1. A. Aicb. 5. A. H. A 1435, aprile 38. Bernardaa.... K. pinna,R. Guillermi Aieb. Cai piuoD,Dtpa JU7, novembre Àieh. piuDS, Drpt ScriUwe r fi. A.1349,ma«EÌo8. dan Andree de Asiilo dii imperiali auclerliate. R. Ircb. nuac (1 piHDO, Dtpoi 7. A. 1356, ottobre Da Georgi! in angullo domua n. 8. A. Anb. puma, Aich, ìn via ..Peli A.^i piDUii, 9. A. 1353, sia giugno publlca ante brosii presCBttkoB R. 10. A. OUv 1353, giugno 4. pepalo SMtedRomuli.. R. 1( Alcb. don Piero. piuBo, 'ài (1 S. Sii 13(8, agosto apothecam. (121) 2 I I INDICE a) denarios, detir ccezioni: b) serma e) 3. «ansar , probo. pr«pe, "j)qnaddam, qn* paaset eiiw, paateriu , fUiuB. (i'£l] , i. eiperianlvr, dicitar, iugales. (430) 5. sumua, 6. eoncedit, 7. usque, 8. ipsoroBi 9. supra, , set, frai animaraai. , scrlpti agere, (133| nolario. quarto, cceiìoDÌ: muictis, «w neqne, a) nunqaaMi, qpa 10- tene*, petite, edicti. ( IV. 1. Errori. 2. — Scambio Abbreviatu Amen, di daini segni. A' — iuxl habcal, reapntlaBdo, it. Come qualitei sopra. — V. Agglomeraz 1. inferioreBi, saper ìbb, 2. qnalerni, ipaina. (ISi] 3. praprietate, VI. 1. per Lettere i pratis,impressione, pi irim, circa, corpore, 2. predi turris. cognita,magaifìco, 3. qaam, co| qnelibet, aliqi (13i) VII. Abbreviature vola XII. Lettere CORPORATE 1. Lettere E m pr cow HONOGRA congiunte. a qnad, qui saprà, ego, Ugo — ONE ' DELLE TAVOLE. Hannus, Hubaldus. Ego,CorrigÌa, Bonualal — itrecciate ielle parole Spondeo [ETE E m incorporate. e SEGNI DI e — S} PUNT NUMERAZIONE. i etruschi: I, V, X, L, (189,170) 1t. numerali Segai de' romani. 1, V, X, — L, i (169,47t, notali 12. Segui numerali Ili. Lettere e •/,, 1 V.. ?»u, 14. segni 2 romani ridotti a lettere. (1(ì9," iodicanti numerali la metà. — S" Vi, 4 Vi. 9 'fi-."9'fi, "9'/,, 150. Saggi di segni numerali [2121 "/")t "'^'^^^^'''^ SOila romani. (932 '/])" uhcxxI : mccxxxviIii { — (172,"74, ire). Mirini 15. Segni p"|. 13* cit.,drx. LXSXVII, numerali devanagarì. — I U". X. 1, 2, 3, 4, 5, 6 9, 0. (180) 16. Segni numerali (7. Saggi 4.4.4, 5.5.5, di arabici. —1 , segni numerali 6.6, 7.7, 3, 3,1,5,6, 7, 8, 9, 0 arabici.— 8.8.8.8, 1 .1, 2.3, 9.9,9.9, 0. i INDICE Tavola XIV. 1. EPIEOAZIONE E Sigilli DELLE e Sigillorotondo, dì loro solita ri sf la di porzione allarga a guisa Ggura d'uomo Da ivSTUS.— dì riempie in faccia lo scettro colla il foro tenente e alla parie il solito foro in e essa al tergo passa superiore mela globo nella un leggenda : 961 diploma del un diverse. bottone. Impronta; ceduto tra, nella destra mediante che cera forme naturala,aderente cera tra interiore della pergamena I TAVOLE. otto si- iifPEnATOR del R. Archìvio di Stato in di Santa Giustina. Il diseBea, proveniente dal monastero fu cortesemente inviato dall' amico D mi Giovanni Sforza. 2. Sigillorotondo, dì piombo, pendente gitodi seta, la tav. tessuto calzetta a XV, oggi strappato sul punto ilio e riunito al medesima Doppia impronta, cioè: apelateksis leggenda; ynas da est ver- 9 num. nel della cìltà di Ar- castello turrito parie, un una al della introduzione con, filo rosso, . laccio con disposto come e nosttbvs e (leggi nostis HibtM ET Iiostìs) EHSis; e dall'altra un leone e la leggenda: Dal40B1L1S PRIMS leonis.— IN ira (leggipronis) DICI SOlet riginaleesistente nell'Archivio pisano. Dipi., Atti pubblici, aHa CoUeetion !(,maggio. (Manca questo sigillo M. Douèl d'Arcq.) 3. rotonda Sigillo disposto come i^napa cioè mta, ?ate da da : una una croce iwraPETnTB; Da , , di piombo, al num. una dalle Forme XV. deU' a e doppia ìm- Paolo se- ; Eahctvb XXII PAn-Ts Papa data in imi. Avigno. pisano. Dipi-, Atti pubblici. sigilli disegnate a semplice canno Arch. diverse di Scritture AT XV, parole la leggenda: Johannes dall'altra, in vari luoghi della tavola. wola 9 della tav. parte, le teste dei SS. Pietro e sormontate luglio1329, NB. laccio dì cordicella con bolla piccoladi papj Giovanni li 2t de Sceaux, di [33i) sigilli e modi DOCUMENTI. i. Alfabeto capitale.(240) 3. Alfabeto capiUle 'ó. Alfabeto capitalee 4. Alfabeto minuscolo e onciale. onciale (2(0) gotico. |S40 gotico.(240) di carli appli- nONE DELLE aderente igitlo r al documento. Pra- originale.(234) rendente ' 265 TAVOLE. con nastro 0 Ole. Pro- originale.(236) membrana a coda semplice. Pro- 1' originale.(2117] i.flgnra somigliante a pendente deir con di valore disigilla nastro o lilo. originale. (936) di membrana a coda doppia. Pro- (237) V. dell' originale. ovesciate. (9») ED EZIONI semlUcbB 'tUur« ictìlo, nel nella , AGGIUNTE In malte -~ quale nella seri — quale le cerate noi Museo " rettangolari nella L Mvaée , dei nd rol natici della Tranailvani — Du MbtìI G.C. la data nirger 191-158 - antica gamena mte Édélestand D — DuMéril - 8 avanti U e Archivea DuMéril — 1 paleogral base 140, lU. pBg. oburgen 1 " dt Milano del ava è stat« 118. Bavensburg — vedi lati! col compasso sopri i. jatura Un. era una eoe all'imperatore di S. Leone a «rgameua IJ dU, lecolo lere vedi cancellata 3-4 e 21. pag. — caratteri d' argenti 370.) del VI coli' asta — secolo delle lettere 268 ED CORREZIONI Io d' intendo non AGGIUNTE. averla dove pregiudicata parlo , formazione della detto ho del può si se corsivo, perchè impugnare che quello rispetto certi a , è tempi, dal provato perciò un'assoluta io 0 mezzi que' che B, giudizio questo dare getto, sog- agio queir con per ora con e damento fon- sentenza. delle parole parole — V N, studiarlo serbo ri- Mi noster — nelle di altri. trattare necessari sono una nostro a potrò stesso ad rispetto libertà prenderà altri quando per fatto B, — Hosmann A V, N, Hofmann — DeVigenere DeVigenaire — Come sopra dell'era all'èra ^ — massime xxG poi se 30 = xxc — XLll le massime parole se — le parole 80 = XLlI — vq vq; — anni Domini anno — della Alla Tavola secondo detta torre ¥11 periodo. non la spetta Domini leggi Colonna il titolo: Scritture della Colonna. nazionoUi del IN le per lodo p dì e Api Tsr./. UTINO ANTICO A. A,.A. A. fi O. E. e F. M.M.M. A'.N.N. D.O.O.O.C r.P P: X.SA. r.T.1'.^".t. J cMi. ^. swoATf r e: rin§MZi. 1 2av. J^ ALFABETI ! ( / / a.ilv.et..jrn.ai^D.rp.,i .tt.Aiva^XZ fA,(j? U. i..fetT.U"iU^ »J*i. .an..u.ojp.,ar ^ ?' iiiU Aifrojuc^ ,aa[rJ trau.in.KÌi,.o.rip tlt^ *l:gft.TL.I.lK. ex. ^yiX..yV,.t3.'^y, ^ji\ / r p i5^tfa#-MV^;iL);,»r i SM« f. imn^?rl t e finsMTt. o- M i \ [ Tga^.rr. s IX , ^^t/'ttM " »-^^ ''«vi r **fe"oytb ^"^^ *^VT^*tT*^*rT -^v^^w »y\A.yi\V^gf^W-AA • ?«^ V \\ \ ^ Imt em i /"' .( " u 1 T. L mt- ! '^c ti^mj ha vh Itucamatioif ^nno• coatti iSucento-OuiiKyo vn { T. IX *: tu5.. tunve- *a/ • » i I il m ^^"^c^T^T^^^^^ ^* ^2yvoWr'iPMfc^ ^^(3?^^ •^ TX del secondo periodo TIFiETSrZE iO yAPoii '^xèiV Wxrecip R ^•Vnrvvc SU^ov+uSk ^-TTl- O f*^ D 12 _yv^ 2ÌESSJNA. XrV^tcTfwv^ ^"-^ 13 PALERMO ^'^5^'"')^55UYpr^ BJ^ESCJjt i^^^Senec fta d^^ ^!:!1?^^ cnvct^ li."' / i