Paola Nobili
Agricoltura sostenibile e sostenibilità dei consumi alimentari
Laboratori didattici
Scuole superiori
Istituti Professionali, Istituto Tecnico Agrario, Istituto Alberghiero
1. Produrre, lavorare, consumare nell’economia dei beni comuni
Appena 50 anni fa, l’uso della terra, del bosco, dei pascoli avveniva in piena sintonia con i ritmi
della natura, le comunità erano perfettamente consapevoli che si trattava di risorse limitate e le
sfruttavano in modo intelligente e mirato, tutte le risorse erano considerati beni comuni da tutelare.
Sta nascendo in questi anni un’economia diversa: affonda le radici nelle pratiche della sostenibilità
ambientale e sociale, nell’ancoraggio locale -attraverso la valorizzazione delle risorse e degli attori
del territorio- di uno sviluppo dal basso che sostiene le forme innovative di economia solidale:
cooperazione sociale, gruppi di acquisto, commercio equo e solidale, turismo responsabile, finanza
etica.
Progettiamo una azienda agricola secondo i criteri della sostenibilità ambientale-sociale-economica:
energia fotovoltaica per il risparmio energetico; irrigazione a goccia per il risparmio idrico;
bioedilizia per i caseggiati rurali; compostaggio dei rifiuti organici, rotazioni colturali, lotta
biologica e impianto di siepi per la biodiversità vegetale ed animale; agriturismo bioecologico e
ristorazione con i prodotti aziendali per la valorizzazione del territorio, dei prodotti e dell’economia
locali, nel rispetto dell’ambiente. Progettiamo il sito internet multilingue della nostra azienda
agrituristica, per far conoscere la nostra attività anche all’estero.
Istituto Tecnico Agrario
2. La biofattoria didattica a scuola
Progettiamo l’azienda della scuola come una fattoria didattica biologica. Scegliamo gli indirizzi
colturali e disegniamo percorsi didattici per fare della nostra azienda un luogo concreto di
apprendimento, un laboratorio vivo per esperienze dirette di osservazione, studio, manipolazione,
raccolta di materiali, partecipazione a fasi di lavorazione e trasformazione, degustazione di prodotti
aziendali. Realizziamo tabelloni didattici da distribuire lungo i percorsi didattici per illustrare le
varie fasi della coltivazione di ogni specie. Realizziamo CD-rom didattici per presentare alle scuole
la nostra offerta formativa per le classi della scuola materna, elementare e media. Approntiamo un
laboratorio scolastico per illustrare alle scolaresche in visita le fasi della trasformazione dei prodotti
agricoli.
3. Agricoltura: vittima o carnefice?
Facciamo un’analisi comparata di due modelli di agricoltura, convenzionale e biologica; prepariamo
un questionario approfondito sulle tecniche di produzione agricola secondo i due modelli e andiamo
ad intervistare aziende agricole rappresentative. Cerchiamo di individuare il ruolo delle aziende
agricole convenzionali e biologiche nell’uso e nella conservazione delle risorse naturali: terra,
acqua, aria, energia, rifiuti, emissioni di CO2. Descriviamo l’agricoltura vittima dei cambiamenti
climatici, della siccità, della salinizzazione dei terreni e delle acque, della desertificazione dei suoli,
della riduzione di biodiversità, ma cerchiamo anche di capire in qual modo l’agricoltura può essere
esercitata secondo i principi della sostenibilità ambientale.
4. Agricoltura biologica come resistenza pacifica alla globalizzazione
Navdanya: un progetto di “antisviluppo”, nello stato dell’Uttaranchal in India, sotto la guida della
scienziata Vandana Shiva. L’obiettivo è di combattere il degrado ambientale e sociale provocato
dall’industrializzazione delle campagne. Grazie ai progetti di sviluppo locale e alla rete di
coordinatori estesa a tutto il territorio nazionale, l’organizzazione aiuta 60.000 piccoli agricoltori a
tornare ad un’agricoltura senza l’uso della chimica, che tutela l’ambiente, difende la biodiversità,
garantisce la qualità delle produzioni, salvaguarda la salute degli uomini e mantiene vive le
tradizioni locali.
Proviamoci anche sul nostro territorio: la scuola diventa promotrice di un progetto di sviluppo
rurale per un’agricoltura di qualità e a basso impatto ambientale; prepariamo un opuscolo
informativo per gli agricoltori, apriamo uno sportello di assistenza tecnica per fornire consulenze su
antiparassitari e fertilizzanti naturali, tecniche di lavorazione a basso impatto ambientale.
Allestiamo una Banca del Seme delle principali specie agrarie tipiche del territorio e forniamo agli
agricoltori sementi autoctone da moltiplicare per riappropriarsi dell’autonomia di scelta sulle
produzioni. Allestiamo a scuola un punto-vendita delle produzioni agricole così ottenute, certificate
e garantite da una rete di alunni-ispettori.
Un piano di sviluppo rurale territoriale è altamente formativo per i ragazzi, e costituisce una valida
esperienza curricolare, utile anche per progetti nei paesi in via di sviluppo.
Documentiamo tutte le attività svolte nell’ambito del progetto con foto, filmati, poster, opuscoli e
promuoviamo il progetto a livello comunale, provinciale, regionale in manifestazioni agroalimentari e turistiche.
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