PROTOCOLLO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO CONVULSIONI FEBBRILI CONVULSIONI SEMPLICI (Basso Rischio) • • • • • • • Crisi generalizzata Durata < 15’ Non ricorrenti nelle successive 24 ore Età tra 6 mesi e 6 anni Sviluppo psicomotorio normale EEG normale Familiarità positiva per convulsioni febbrili CONVULSIONI COMPLESSE (Alto Rischio) • • • • • • • Crisi focale, parziale o lateralizzata Durata > 15’ se unica, >30’ se ripetuta Ricorrenti nelle successive 24 ore Età < 6 mesi o >6 anni Pregresse patologie del SNC EEG alterato Familiarità positiva per epilessia FATTORI DI RISCHIO PER LA RICORRENZA DI CF • Età: *< 12 mesi *massimo rischio di ricaduta nel primo anno dopo l’esordio • Familiarità per CF • Esordio in corso di stato febbrile con temperatura relativamente bassa • Durata > 15’ • Eventi critici all’esordio FATTORI DI RISCHIO PER L’EVOLUZIONE IN EPILESSIA SONO 1. Familiarità per epilessia 2. Convulsioni febbrili complesse (durata superiore a 15’, subentranti nelle 24 ore, associate a segni focali o seguite da anomalie neurologiche transitorie 3. Presenza di una precoce anomalia dello sviluppo psico - motorio TRATTAMENTO IN ACUTO Diazepam rettale (0,5mg/kg) Persistenza crisi per oltre 5 ‘ Blocco crisi Ripetizione Diazepam rettale Persistenza crisi ricovero Trattamento stato di male con intervento degli anestesisti PROFILASSI • Il trattamento profilattico continuativo con antiepilettici delle recidive è oggi fortemente sconsigliato; • Si può pensare al trattamento profilattico intermittente con benzodiazepine nei casi selezionati dal NPI ; • È opportuno il trattamento profilattico della febbre CONTENIMENTO ANSIE FAMILIARI (LETTERA PER I GENITORI) COSA FARE IN CASO DI FEBBRE? • Antipiretico per temperature > 37.5 °C ogni 4 – 6 ore • Spugnature di acqua • Ghiaccio sul capo • • • • • COSA FARE IN CASI CRISI CONVULSIVA? Mantenere la calma Allentare gli abiti Posizionare il bambino su un fianco per evitare che inali saliva o vomito Non forzare l’apertura della bocca Se crisi non cessa dopo due minuti: microclisma di benzodiazepine per via rettale PROBLEMA EEG • Non evidenze in letteratura sulla necessità di eseguire tale indagine • Opinione comune di non eseguire un EEG di controllo di pregresse CF, soprattutto se tale EEG era normale Occorre tuttavia ricordare che alcune affezioni acute del SNC si possono presentare con CF: 1. 2. MENINGITI ENCEFALITI GESTIONE OSPEDALIERA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Accurata anamnesi familiare e personale; Descrizione precisa della crisi, della sua durata, delle caratteristiche della febbre e del periodo post – critico; Esami ematochimici: emocromo con formula, glicemia, azotemia, elettroliti, VES, PCR. Esame obiettivo generale; Visita NPI; EEG: il riscontro di anomalie EEG grafiche post critiche in fase acuta (punte onda lente irregolari, attività theta ritmica) è frequente, ma privo di significato. L’utilità è quella di porre una diagnosi differenziale con un’encefalite o, in caso di crisi complesse, di evidenziare una focalità Rachicentesi: se sono presenti segni clinici di tipo meningitico e/o encefalitico o comparsa di crisi focali e/o persistenti, soprattutto se in soggetti inferiori ai 12 – 18 mesi; sempre in soggetti di età inferiore a sei mesi; TAC Encefalo o RM: in un quadro di meningoencefalite con sospetto di edema o di ascesso o comunque su richiesta del NPI.