Presidente: Giovanni Corsello Vice Presidenti: Luigi Greco, Alberto Villani Past President: Alberto G. Ugazio Tesoriere: Rino Agostiniani Consiglieri: Fabio Cardinale, Antonio Correra, Liviana Da Dalt, Domenico Minasi, Andrea Pession Consiglieri Junior: Massimo Barbagallo, Elvira Verduci Delegato Sezioni Regionali SIP: Valerio Flacco Delegato Società Affiliate SIP: Costantino Romagnoli Delegato Conferenza Gruppi di studio: Gian Paolo Salvioli Presidente: Carlo Minetti; Vice Presidente:Antonino Romeo; Segretario: Raffaele Falsaperla Tesoriere: Alberto Spalice; Consiglieri: Michela Sesta , Agnese Suppiej,Elisabetta Tozzi Responsabili Commissioni: Epilessia: Giuseppe Gobbi; Cefalee: Pasquale Parisi; Linee Guida: Salvatore Grosso; Malattie Genetiche e Rare: Agata Polizzi; Emergenze Neurologiche: Umberto Raucci Neuropediatri ”Felsinei” dalla ..penna di… “Franco Cordelli” durante il Congresso SINP del 1993 (20 anni fa !) a Bologna Le crisi comiziali nelle “diselettrolitemie” e nelle “malattie metaboliche” Pasquale Parisi Neurologia Pediatrica – Cattedra di Pediatria Dipartimento NESMOS, Facoltà di Medicina e Psicologia Università “Sapienza”- Roma c/o Azienda Ospedaliera Sant’Andrea Obiettivi della Presentazione Diselettrolitemie che più di frequente si associano a crisi comiziali: Elementi clinici, di laboratorio, EEG ed Imaging, età di più frequente insorgenza e “ricorrenza” o “sporadicità” delle crisi Malattie Metaboliche che presentano quale sintomo di esordio (oppure sintomo prevalente o più frequente) crisi comiziali: Elementi clinici, di laboratorio, EEG ed Imaging, età di più frequente insorgenza e “ricorrenza” o “sporadicità” delle crisi Età : intervallo molto ampio ! Potenzialmente Dal Neonato Al Giovane Adulto occasionali e transitorie o cronico-recidivanti Manifestazioni cliniche nelle diselettrolitemie Molti organi e tessuti possono essere coinvolti da uno squilibrio idro-elettrolitico, incluso il SNC ! La compromissione neurologica si può esprimere con “depressione” della attività neuronale oppure con “ipereccitabilita” neuronale CRISI !! Le crisi sono manifestazione clinica secondaria a squilibrio elettrolitico “acuto” o …”severo” Ruolo Cruciale della Omeostasi elettrolitica nel SNC Nel “Sistema Nervoso” (proprio per la sua natura e struttura !) troviamo le condizioni più estreme in cui la omeostasie elettrolitica è di “cruciale rilevanza” perché si possa svolgere regolarmente la trasmissione dell’impulso. Manifestazioni neurologiche nelle diselettrolitemie Iper-Ipo-sodiemia, ipercalcemia, ipermagnesiemia e alterata Osmolarità Depressione neuronale: confusione, disturbi cognitivi, cefalea, letargia, debolezza, tremori Ipocalcemia, Iposodiemia ed Ipomagnesiemia Ipereccitabilità Crisi ! Altre Manifestazioni “neuromuscolari” nelle diselettrolitemie Diselettrolitemie del Potassio frequenti manifestazioni di “debolezza” muscolare piuttosto che coinvolgimento del SNC con “encefalopatia e/o crisi” Più Attenzione !! In tutti i casi non è possibile assegnare dei livelli ematici assoluti di pericolo per la insorgenza delle crisi !! Fattore di maggiore rilievo per la insorgenza delle crisi è soprattutto la “rapidità” con cui si instaura la “diselettrolitemia” !! Priorità: Controllo delle crisi e identificazione del tipo di squilibrio idroelettrolitico La rapida identificazione e correzione del disturbo elettrolitico è indispensabile per il “controllo stabile” delle crisi e la “prevenzione delle recidive” e del “danno neurologico permanente” ! Terapia AEDs da sola insufficiente !! DISELETTROLITEMIE E OCCORRENZA DI CRISI COMIZIALI NELLA PRATICA CLINICA EEG nei disturbi elettrolitici Rallentamento graduale e progressivo della normale “attività di fondo” (attività delta e comparsa di anomalie specifiche sovraimposte) con alterazione progressiva alla reattività agli stimoli esterni (SLI ed HP) Alterazioni “aspecifiche” e assenza di correlazione con i diversi tipi di alterazioni elettrolitiche Molto rare “punte-onda” o “onde tri-fasiche” generalizzate oppure “stato di male con pattern tipo assenze” Complessi punta-onda lenta prevalenti in occipitale (effetto vaso-spastico calcio-mediato della circolazione posteriore) IPONATRIEMIA Na < 136 mEq/L. Rappresenta il 70% delle cause di crisi < 6 mesi di vita quando non evidenziabile altra causa (Farrar et al 1995) Pericolo maggiore: edema cerebrale ed erniazione La età pediatrica ed il sesso femminile sono più sensibili al danno mielinico e neuronale (Bahardwaj 2006) La correzione della iponatriemia deve essere lenta per evitare il danno “osmotico” della mielina (mielinolisi centrale del ponte o extrapontina !!) Terapia: soluzione salina ipertonica al 3% (0.5mEq/L/h !!) Cause di Iponatriemia IPONATRIEMIA E AEDs Carbamazepina (1-40 %) Oxacarbazepina (23-73%) Topiramato (10%) Lacosamide (5-8 %) Valproato (raro) Lamotrigina (raro) Nella maggior parte dei casi “ASINTOMATICA” (di raro si possono avere: disturbi visivi, cefalea, confusione, peggioramento delle crisi) Fattori significativi di associazione sono: politerapia, interventi chirurgici, malattie psichiatriche e renali, diuretici e FANS IPERNATRIEMIA Na > 145 mEq/L. Al contrario della ipo-sodiemia, spesso è “secondaria” alle crisi (TCGS) per aumento di lattato nella (che è osmoticamente più attivo del glicogeno !) cellula che per effetto osmotico richiama acqua ! IPERNATRIEMIA ! Una Ipernatriemia grave a rapida instaurazione può essere causa di rottura vasale con emorragia sub-aracnoidea o focale intraparenchimale Se l’incremento è lento, può essere ben tollerato fino a 170 mEq/L ! Ipernatriemia (in poche ore) Encefalopatia sintomatica anche solo > 158-160 mEq/L. Le crisi invece si verificano più frequentemente nella correzione “rapida” con soluzioni ipotoniche !!! Cause di Ipernatriemia TERAPIA : IPERNATRIEMIA Correzione lenta (in relazione alla velocità di instaurazione del quadro e dei sintomi/segni presenti !!) Tasso di correzione: decremento mEq/L/h !! tra 0.5-0.7 Se si eccettuano condizioni gravi 10 mEq/L/day Nei casi estremi si può arrivare a 1 mEq/L/h !! Cause di Ipocalcemia IPOCALCEMIA < 8.5 mg% calcemia o <4.0 mg% calcio ionizz. MANIFESTAZIONI CLINICHE Aumentata eccitabilità neuromuscolare, tetania, crisi, alterazione dello stato mentale (Victor and Ropper, 2001; Riggs, 2002) Le crisi possono presentarsi come TCGS oppure Focali motorie, raramente Assenze o crisi acinetiche (Riggs, 2002; Mrowka et al., 2004). Terapia della ipocalcemia 100-300 mg Ca++ i.v. in 10-20 min. Velocità di infusione : 0.5 mg/kg/h per alcune ore monitorando i livelli di Ca sierico (Bringhurst et al 1998). Nelle crisi ipocalcemiche gli AEDs di solito non sono necessari e le crisi possono essere refrattarie ai farmaci AEDs (Messig and Simon, 1986; Kossoff et al., 2002; Bellazzani and Howes, 2005). La terapia deve essere diretta alla correzione del disordine causa della ipocalcemia !! Terapia orale con calcio è utile per qualche settimana dopo la dimissione ATTENZIONE! Nel 20-25% dei soggetti con ipocalcemia sintomatica ci possono essere crisi anche senza “tetania” Dal 30% al 70% di soggetti con ipoparatiroidismo o pseudoipoparatiroidismo presenta “crisi convulsive” (Messing & Simon 1986; Gupta 1989) Crisi Generalizzate in PS alternate a spasmo C-P 2 Casi non pubblicati Bambini ( 7 e 12 anni !!) Trattati con AEDs per anni e classificati come Farmacoresistenti !! PSEUDOIPOPARATIROIDISMO Terapia : Vit D e Ca++ Seizure Free !! Cause di Ipercalcemia Manifestazioni cliniche Le crisi convulsive sono una evenienza di rara osservazione in associazione ad ipercalcemia (Ca sierico ≥10.5 mg/dl) Le rare crisi associate sarebbero da ascrivere ad una vasocostrizione dei vasi intracranici (Chen et al., 2004) Alterazione dello stato mentale: confusione, delirio, letargia e coma, encefalopatia ipertensiva, sono quadri clinici più frequentemente associati !! Terapia della ipercalcemia acuta o sintomatica Reidratazione con soluzione salina isotonica : 200-500 ml/h, monitorando un eventuale eccesso di liquidi !! 20–40 mg di furosemide dopo la fase di reidratazione ! Se persiste ipercalcemia, considerare: Prima scelta: Biphosphonati: pamidronate (60–90 mg i.v. in 2 h) oppure zoledronate (4 mg i.v. in 15 min) Seconda scelta: glucocorticoidi, calcitonina, mithramycina, gallium nitrato Ipercalcemia cronica sintomatica Terapia del disordine sottostante, dieta ipocalcemica e bifosfonati per os. Cause di Ipomagnesiemia IPOMAGNESIEMIA Concentrazione plasmatica <1.6 mEq/L (<1.9 mg/dl). Il Magnesio ha un ruolo anticonvulsivante nel trattamento della preeclampsia e della eclampsia (Kaplan, 2004). Il meccanismo di azione anticonvulsivante del Magnesio sarebbe da correlare alla inibizione del recettore glutamatergico N-methyl-D-aspartate (NMDA) ed all’incremento nella produzione di prostaglandine ad azione vasodilatatrice nel SNC (Kaplan, 2004) Presentazione clinica ipo-Mg Sintomi se livello di Mg2+ <1.2 mg/dl Non esiste una correlazione diretta tra gravità dei sintomi e livello sierico del Mg Irritabilità neuromuscolare, ipereccitabilità corticale ed aritmie cardiache Livelli severi di ipomagnesiemia (<1 mEq/L) (Riggs, 2002) si associano a Crisi (TCGS) sia nel neonato sia nell’adulto !! Terapia della Ipomagnesiemia Magnesio orale se sintomi modesti (500 mg/die) Se crisi (<1.2 mg/dl, <1 mEq/L): 1-2 g Mg solfato in 5 min, seguito da 1-2 g/h per poche ore monitorando le funzioni cardiache ed i livelli sierici di Mg e di Potassio!! Se ancora crisi: il bolo può essere ripetuto (Riggs, 2002; Dube and Granry, 2003) Tali dosaggi sono da ridurre del 20-50% se presente insufficienza renale Alterazioni dei livelli di Potassio Ipo ed Iperpotassiemia molto raramente provocano sintomi e segno ascrivibili al CNS, ed eccezionalmente si associano a crisi convulsive Possono invece associarsi a manifestazioni severe e predominanti dei sistemi cardiovascolare e neuromuscolare Aritmie Fatali o Paralisi Muscolari di solito dominano il quadro molto prima che si manifestino segni/sintomi ascrivibili al CNS (Gennari, 1998; Riggs, 2002) MALATTIE METABOLICHE Possono avere una presentazione “precocissima ed eclatante” correlata al tipo ed alla entità del disturbo metabolico Oppure al contrario presentare delle manifestazioni “subdole e tardive” che richiedono addirittura diagnosi differenziale con disturbi “psichiatrici o comportamentali” !! Inquadramento per sospetto di MM con esami ematici di routine Analisi ematiche specialistiche Analisi metaboliche sulle urine Analisi sul liquor da comparare con i livelli ematici Criteri Generali di Sospetto per Malattia Metabolica Ridotto accrescimento (< 5° p) Encefalopatia (..fino al coma) “Intervallo libero” dalla nascita !! Crisi (convulsive e non !) Ipotonia Diarrea Vomito Visceromegalia (Epatomegalia) Dismorfismi associati (alcune forme!) Seizures and Metabolic Disease Seizures may be the first and/or the major presenting feature of an inborn error of metabolism Criterio ulteriore di selezione Ho scelto di discutere solo delle poche malattie metaboliche in cui, all’esordio o lungo la storia naturale della malattia, le crisi assumono un ruolo di primo piano !, ….e per le quali è disponibile una terapia efficace !!! Per prevenire : non LA “ENCEFALOPATIA EPILETTICA“!! solo il danno legato alla MM !! Caratteristiche delle crisi Multiple (elevata ricorrenza !!) Generalizzate Miocloniche (Toniche /Atoniche) Farmacoresistenti !! Patogenesi delle crisi Sono numerosi i meccanismi potenziali patogenetici all’origine delle crisi !! : Disordini elettrolitici Scompensi metabolici (alter. Glicemia) Iperammoniemia Dificit di vitamine e cofattori Difetti nella produzione di energia cerebrale Deficit neurotrasmettitoriali Accumulo di sostanze neurotossiche Indirizzi Terapeutici: Non solo AEDs !!! Supplementazioni Vitaminiche Fornire substrati alternativi per superare il blocco metabolico Modifiche dietetiche specifiche che “riducono sensibilmente” il carico metabolico sulla/sulle vie deficitarie Forme neonatali e del Lattante Epilessia Piridossino-dipendente Deficienza di Piridossamina 5-fosfato-ossidasi Epilessia responsiva all’acido folinico Deficienza di Biotinidasi Deficienza di GLUT-1 Iperglicinemia non-chetotica Difetti di biosintesi della serina Deficienza di Cofattore del Molibdeno e Sulfito-ossidasi Malattia di Menkes Disordini della biogenesi dei perossisomi e della Betaossidazione Disordini della Glicosilazione Ceroidolipofuscinosi Congenita (Deficienza di Catepsina D) Forme ad esordio tra 6 mesi e 3 anni Deficit di sintesi della Creatina Ceroidolipofuscinosi tardo-infantile Disordini Mitocondriali (Sindrome di Alpers ed altre forme precoci) Sialidosi Gangliosidosi Varianti “milder” della Epilessia Piridossinodipendente e della Deficienza di Piridossamina 5fosfato-ossidasi Disordini congeniti della glicosilazione ad espressione fenotipica più tardiva Esordio tra i 3 anni e la adolescenza Deficienza del CoQ10 Malattie di Lafora, Unverricht-Lundborg e MERRF MELAS, POLG, MIRAS, SCAE, MEMSA Ceroidolipofuscinosi Giovanile Gangliosidosi GM2 late-onset, Gaucher Tipo III Niemann-Pick tipo C Disordini Perossisomiali Nelle malattie metaboliche con crisi ad insorgenza precoce: Attenzione Sepsi alla Diagnosi Differenziale con: ! Encefalopatia Cardiopatie Ipossico-ischemica ! Congenite ! Forme neonatali e del Lattante Le crisi si presentano in 1 in 1000 nati vivi, e la causa più comune è una encefalopatia ipossico-ischemica (EII) Se le crisi non rispondono agli AEDs, il neonatologo si deve sempre chiedere se la EII è il “vero e primario” problema o se sottende invece un “errore congenito del metabolismo” che può esordire con un quadro “apparente” di epilessia non responsiva al trattamento !! Epilessia Piridossino-dipendente Deficienza Alfa-amino adipic semialdehyde dehydrogenase (U,P,CSF anche durante tratamento con Vit. B6) Errore metabolico del catabolismo della Lisina che risulta in una deficienza secondaria di vitamina B6 Tipico esordio delle crisi refrattarie agli AEDs nella prima giornata di vita ! Le crisi sono invece responsive alla Piridossina ! La presenza di acidosi metabolica, disturbi elettrolitici, distensione addominale, difficoltà di alimentazione, risulta in una “misdiagnosi” con una condizione di EII o di sepsi !! Crisi miocloniche multifocali e generalizzate spesso frammiste a crisi toniche e “CRISI OCULOGIRE” ! Piridossina 100 mg I.V., in bolo e mantenimento 5-15mg ⁄ kg ⁄ day/2 Alcuni AA raccomandano :15–30mg ⁄ kg ⁄ day (anche PLP funziona !). Se non superiamo i 200 mg/day, si riduce la incidenza di “neuropatie”! Deficienza di Piridossamina 5-fosfato-ossidasi Piridossamina 5-fosfato-ossidasi è essenziale per la sintesi di PLP Sono state descritte poche Famiglie con esordio di crisi farmacoresistenti responsive al Piridossal-fosfato. Quadro clinico-epilettologico identico alla forma precedente La diagnosi è confermata dalla riduzione del livello di PLP nel liquor e dalla analisi genetica Terapia PLP 10-30 mg/Kg/Day (attenzione danni epatici !) Deficienza di Biotinidasi Una riduzione della attività delle Carbossilasi Biotina-dipendenti (acetyl-CoA carboxylase, pyruvate carboxylase, propionyl-CoA carboxylase, and 3-methylcrotonyl-CoA carboxylase) conduce ad un quadro clinico caratterizzato da epilessia (spesso “spasmi infantili” !) L’epilessia si associa ad atassia , encefalopatia, ipotonia alopecia, rash eczematoso periorale La presentazione di solito è nel primo mese di vita ! La conferma diagnostica sui fibroblasti o linfociti (attività carbossilasica !) Organico-aciduria ed acidosi lattica è presente in molti pazienti , a seconda del difetto enzimatico (dal punto di vista quantitativo e qualitativo !) Terapia: Biotina orale 5-10 mg day GLUT1 deficiency syndrome GLUT-1 è un trasportatore di membrana che facilita il passaggio di glucosio attraverso la BEE, con deficienza di Glu cerebrale e bassa concentrazione liquorale (L/S <0.4) (PB-VPA e BZP : no therapy !) La forma classica esordisce sotto I 2 anni di vita, mentre in una percentuale non definita può esordire tra I 2 ed 10 anni. Una terza modalità di esordio è stata descritta anche solo con “ritardo mentale” senza “crisi epilettiche” associate. Terapia : dieta chetogenica ! Nella forma precoce nel 90% le crisi esordiscono nei primi 6 mesi di vita. La semiologia è caratterizzata da atacchi di cianosi e da “crisi oculogire” che spesso possono essere mis-diagnosticate per “opsoclono-mioclono”. L’EEG interictale può essere normale mentre quello ictale mostra dalle anomalie lente focali ifino ad un pattern di punte-onda diffuse a 2.5 -4 Hz. Una notevole differenza nelle anomalie può essere correlabile alla registrazione pre e post-prandiale !! . GLUT1 è responsabile di quadri tardivi di assenze farmacoresistenti !! Iperglicinemia –non-chetotica Dopo “intervallo libero” di pochi giorni la tipica forma neonatale esordisce con crisi , profonda ipotonia, letargia ed encefalopatia. Respirazione irregolare con lunghe pause da richiedere spesso ventilazione assistita EEG a “tipo Burst Suppression” associato al quadro descritto è suggestivo. Alcuni pazienti mostrano alla RMN alterazioni strutturali (disgenesie del corpo calloso e DMN !!) o aree di vacuolizzazione mielinica (tratti piramidali e cervelletto) (Fig. 1 a e b) Dovuto ad un difetto genetico di un “sistema multienzimatico” che degrada la “glicina” e che provoca elevati livelli liquorali di Glicina è aumentata ratio L/S ! La terapia con “sodium benzoate e dextromethorphano” può dare benefici in alcune forme intermedie. Questa forma rimane comunque farmacoresistente con una trasformazione del quadro clinico-EEG in Spasmi infantili ed ipsaritmia Neonato di 5 giorni di vita con Iperglicinemia non-chetotica: A e B, Diffusionweighted imaging (A) e apparent diffusion coefficient (B) show diffusion restriction due to myelin vacuolation within pyramidal tracks (freccie !), middle cerebellar peduncles, and dentate nuclei. Difetti di Biosintesi della Serina Le crisi sono il maggiore e precoce elemento del quadro clinico in entrambe le forme ( 3-phosphoglycerate dehydrogenase deficiency e phosphoserine aminotransferase deficiency) che comprende anche microcefalia, Ritardo severo di SPM ed ipertonia Spesso classica evoluzione : EEG Ipsaritmico-Spasmi Inf.-L.G. Syndrome Bassi livelli liquorali di serina e spesso anche di glicina ! (anche nel plasma) Per migliorare la prognosi e controllare le crisi deve immediatamente essere istituito trattamento con serina e glicina (in Utero se diagnosi precoce !) Per sottolineare quanto può variare la espressione fenotipica e la età di esordio clinico-EEG di queste patologie voglio segnalare che recentemente è stato riportata una diagnosi tardiva di questo difetto metabolico in bambini adolescenti con assenze farmaco-resistenti con il “tipico quadro EEG di Assenze piccolo male” !!! (Tabatabaie L, et al Expanding the clinical spectrum of 3-phosphoglycerate dehydrogenase deficiency. J Inherit Metab Dis 2011; 34: 181–4.) Molybdenum cofactor and sulphite oxidase def. Il Molibdeno è un co-fattore essenziale per 3 enzimi nell’uomo (xanthine dehydrogenase, sulphite oxidase e aldehyde oxidase) Presentazione: Nei primi giorni di vita con Crisi , distonia e ritardo severo di SPM con morte nei primi anni di vita. EEG con “Burst Suppression” L’accumulo di “sulfiti endogeni” è ritenuto il principale meccanismo patogenetico ! Diagnosi: Sulfiti e sulfocisteine elevati nelle urine e profilo urinario “tipico” delle purine con acido urico assente e sostituito dalle “xantine”. Circa i 2/3 dei pazienti con deficit del cofattore del Molibdeno ha un difetto prossimale nella via biosintetica che risulta in una incapacità di conversione della GTP in piranopterina monofosfato ciclico. Questa forma è detta di tipo “A” ed è più sensibile alla terapia delle altre forme pertanto andrebbe identificata “precocemente” con analisi genetica (MOCS1 gene). Terapia : piranopterina monofosfato ciclico purificato intravenoso ha dato buoni risultati !! Menkes disease La Malattia di Menkes (X-linked recessiva) è un disordine del metabolismo del Rame che si presenta in maschi con crisi, ipotonia, nei primi mesi di vita. Lassità della cute che si presenta “fragile”, ipotermia, ed una particolare fragilità dei capelli (Pili Torti!!) che è molto suggestiva ! Quadro clinico: Stati di male focali precipitati dalla febbre ed EEG con evoluzione in spasmi infantili e ipsaritmia crisi multifocali, spasmi tonici multifocali Un deficit della proteina ATP7A riduce la liberazione del rame dalle cellule intestinali verso il circolo enterico riducendone quindi la disponibilità per i sistemi enzimatici che usano il rame come co-fattore !! Livello sierico ridotto di Rame e ceruloplasmina è veramente suggestivo per la diagnosi ! Anche un rapporto urinario anomalo tra dopamina e noradrenalina (indicativo di ridotta attività della dopamine b-hydroxylase che è rame dipendente !) Per conferma diagnostica definitiva : Studio della mutazione del gene codificante ATP7A Terapia: iniezione sottocutanea di Rame-Istidinato prolunga la vita ma non l’outcome neurologico Maschio di 11 settimane con Malattia di Menkes : RMN : Immagini assiali T2-pesate mostrano un evidente ritardo di mielinizzazione Conclusioni Le crisi associate a disturbi “elettrolitici” o “metabolici” possono sottendere dalle patologie più “banali e transitorie-occasionali” fino alle forme di “epilessie metaboliche” più invalidanti e/o letali, a “breve ed a lungo termine” !! E’ fondamentale riconoscere “poche” condizioni in cui “abbiamo una terapia disponibile” che deve essere prescritta “tempestivamente” !! In tutti questi casi la terapia AEDs “da sola” non può essere risolutiva (o dannosa!) ed è cruciale il corretto e precoce inquadramento diagnostico !! Attenzione presentazione “atipica tardiva” !! Bibliografia di riferimento ….e Grazie …….. per l’attenzione! Con l’ Augurio che il Bologna l’anno prossimo centri almeno “L’Europa League” Che il Napoli abbia un piazzamento “MIGLIORE “ di quest’anno !