






Presidente: Giovanni Corsello
Vice Presidenti: Luigi Greco, Alberto Villani
Past President: Alberto G. Ugazio
Tesoriere: Rino Agostiniani
Consiglieri: Fabio Cardinale, Antonio Correra, Liviana Da Dalt, Domenico Minasi,
Andrea Pession

Consiglieri Junior: Massimo Barbagallo, Elvira Verduci
Delegato Sezioni Regionali SIP: Valerio Flacco

Delegato Società Affiliate SIP: Costantino Romagnoli
Delegato Conferenza Gruppi di studio: Gian Paolo Salvioli
Presidente: Carlo Minetti; Vice Presidente:Antonino Romeo; Segretario: Raffaele Falsaperla
Tesoriere: Alberto Spalice; Consiglieri: Michela Sesta , Agnese Suppiej,Elisabetta Tozzi
Responsabili Commissioni:
Epilessia: Giuseppe Gobbi; Cefalee: Pasquale Parisi; Linee Guida: Salvatore Grosso;
Malattie Genetiche e Rare: Agata Polizzi; Emergenze Neurologiche: Umberto Raucci
Neuropediatri ”Felsinei” dalla ..penna di… “Franco Cordelli”
durante il Congresso SINP del 1993 (20 anni fa !) a Bologna
Le crisi comiziali nelle “diselettrolitemie”
e nelle “malattie metaboliche”
Pasquale Parisi
Neurologia Pediatrica – Cattedra di Pediatria
Dipartimento NESMOS,
Facoltà di Medicina e Psicologia
Università “Sapienza”- Roma
c/o Azienda Ospedaliera Sant’Andrea
Obiettivi della Presentazione

Diselettrolitemie che più di frequente si associano
a crisi comiziali: Elementi clinici, di laboratorio, EEG
ed Imaging, età di più frequente insorgenza e
“ricorrenza” o “sporadicità” delle crisi

Malattie Metaboliche che presentano quale
sintomo di esordio (oppure sintomo prevalente o
più frequente) crisi comiziali: Elementi clinici, di
laboratorio, EEG ed Imaging, età di più frequente
insorgenza e “ricorrenza” o “sporadicità” delle crisi
Età : intervallo molto ampio !
 Potenzialmente
 Dal

Neonato
Al Giovane Adulto
occasionali e transitorie o cronico-recidivanti
Manifestazioni cliniche nelle
diselettrolitemie

Molti organi e tessuti possono essere coinvolti da
uno squilibrio idro-elettrolitico, incluso il SNC !

La compromissione neurologica si può esprimere
con “depressione” della attività neuronale oppure
con “ipereccitabilita” neuronale
CRISI !!

Le crisi sono manifestazione clinica secondaria a
squilibrio elettrolitico “acuto” o …”severo”
Ruolo Cruciale della Omeostasi
elettrolitica nel SNC
 Nel
“Sistema Nervoso” (proprio per la sua
natura e struttura !) troviamo le condizioni
più estreme in cui la omeostasie elettrolitica
è di “cruciale rilevanza” perché si possa
svolgere regolarmente la trasmissione
dell’impulso.
Manifestazioni neurologiche
nelle diselettrolitemie
 Iper-Ipo-sodiemia,
ipercalcemia,
ipermagnesiemia e alterata Osmolarità
 Depressione
neuronale: confusione, disturbi
cognitivi, cefalea, letargia, debolezza, tremori
 Ipocalcemia,
Iposodiemia ed Ipomagnesiemia
 Ipereccitabilità
Crisi !
Altre Manifestazioni “neuromuscolari”
nelle diselettrolitemie
 Diselettrolitemie
del
Potassio
frequenti manifestazioni di “debolezza”
muscolare piuttosto che coinvolgimento del
SNC con “encefalopatia e/o crisi”
 Più
Attenzione !! In tutti i casi non è possibile
assegnare dei livelli ematici assoluti di
pericolo per la insorgenza delle crisi !!
 Fattore
di maggiore rilievo per la
insorgenza delle crisi è soprattutto
la “rapidità” con cui si instaura la
“diselettrolitemia” !!
Priorità: Controllo delle crisi e identificazione
del tipo di squilibrio idroelettrolitico
 La
rapida identificazione e correzione del
disturbo elettrolitico è indispensabile per il
“controllo stabile” delle crisi e la
“prevenzione delle recidive” e del “danno
neurologico permanente” !
 Terapia
AEDs da sola
insufficiente !!
DISELETTROLITEMIE E OCCORRENZA DI
CRISI COMIZIALI NELLA PRATICA CLINICA
EEG nei disturbi elettrolitici

Rallentamento graduale e progressivo della normale “attività
di fondo” (attività delta e comparsa di anomalie specifiche
sovraimposte) con alterazione progressiva alla reattività agli
stimoli esterni (SLI ed HP)

Alterazioni “aspecifiche” e assenza di correlazione con i
diversi tipi di alterazioni elettrolitiche

Molto rare “punte-onda” o “onde tri-fasiche” generalizzate
oppure “stato di male con pattern tipo assenze”

Complessi punta-onda lenta prevalenti in occipitale (effetto
vaso-spastico calcio-mediato della circolazione posteriore)
IPONATRIEMIA

Na < 136 mEq/L. Rappresenta il 70% delle cause di crisi < 6
mesi di vita quando non evidenziabile altra causa (Farrar et
al 1995)

Pericolo maggiore: edema cerebrale ed erniazione

La età pediatrica ed il sesso femminile sono più sensibili al
danno mielinico e neuronale (Bahardwaj 2006)

La correzione della iponatriemia deve essere lenta per
evitare il danno “osmotico” della mielina (mielinolisi
centrale del ponte o extrapontina !!)

Terapia: soluzione salina ipertonica al 3% (0.5mEq/L/h !!)
Cause di Iponatriemia
IPONATRIEMIA E AEDs

Carbamazepina (1-40 %)
 Oxacarbazepina (23-73%)
 Topiramato (10%)
 Lacosamide (5-8 %)
 Valproato (raro)
 Lamotrigina (raro)

Nella maggior parte dei casi “ASINTOMATICA” (di raro si
possono avere: disturbi visivi, cefalea, confusione,
peggioramento delle crisi)

Fattori significativi di associazione sono: politerapia,
interventi chirurgici, malattie psichiatriche e renali,
diuretici e FANS
IPERNATRIEMIA

Na > 145 mEq/L. Al contrario della ipo-sodiemia, spesso è
“secondaria” alle crisi (TCGS) per aumento di lattato nella
(che è osmoticamente più attivo del glicogeno !) cellula che
per effetto osmotico richiama acqua !
IPERNATRIEMIA !

Una Ipernatriemia grave a rapida instaurazione può essere
causa di rottura vasale con emorragia sub-aracnoidea o
focale intraparenchimale

Se l’incremento è lento, può essere ben tollerato fino a 170
mEq/L !

Ipernatriemia (in poche ore)
Encefalopatia sintomatica
anche solo > 158-160 mEq/L. Le crisi invece si verificano
più frequentemente nella correzione “rapida” con soluzioni
ipotoniche !!!
Cause di Ipernatriemia
TERAPIA : IPERNATRIEMIA

Correzione lenta (in relazione alla velocità di
instaurazione del quadro e dei sintomi/segni
presenti !!)

Tasso di correzione: decremento
mEq/L/h !!
tra 0.5-0.7

Se si eccettuano condizioni gravi
10 mEq/L/day

Nei casi estremi
si può arrivare a 1 mEq/L/h !!
Cause di Ipocalcemia
IPOCALCEMIA
<
8.5 mg% calcemia o <4.0 mg% calcio
ionizz.

MANIFESTAZIONI CLINICHE


Aumentata eccitabilità neuromuscolare, tetania, crisi,
alterazione dello stato mentale (Victor and Ropper, 2001;
Riggs, 2002)

Le crisi possono presentarsi come TCGS oppure Focali
motorie, raramente Assenze o crisi acinetiche (Riggs, 2002;
Mrowka et al., 2004).
Terapia della ipocalcemia

100-300 mg Ca++ i.v. in 10-20 min.

Velocità di infusione : 0.5 mg/kg/h per alcune ore
monitorando i livelli di Ca sierico (Bringhurst et al 1998).

Nelle crisi ipocalcemiche gli AEDs di solito non sono
necessari e le crisi possono essere refrattarie ai farmaci
AEDs (Messig and Simon, 1986; Kossoff et al., 2002;
Bellazzani and Howes, 2005).

La terapia deve essere diretta alla correzione del
disordine causa della ipocalcemia !!

Terapia orale con calcio è utile per qualche settimana
dopo la dimissione
ATTENZIONE!
 Nel
20-25% dei soggetti con ipocalcemia
sintomatica ci possono essere crisi anche
senza “tetania”
 Dal
30% al 70% di soggetti con
ipoparatiroidismo o
pseudoipoparatiroidismo presenta “crisi
convulsive”
 (Messing
& Simon 1986; Gupta 1989)
Crisi Generalizzate in PS
alternate a spasmo C-P
2 Casi non pubblicati
 Bambini
( 7 e 12 anni !!)
 Trattati
con AEDs per anni e classificati
come Farmacoresistenti !!
 PSEUDOIPOPARATIROIDISMO

Terapia : Vit D e Ca++
Seizure Free !!
Cause di Ipercalcemia
Manifestazioni cliniche
 Le
crisi convulsive sono una evenienza di rara
osservazione in associazione ad ipercalcemia
(Ca sierico ≥10.5 mg/dl)
 Le rare crisi associate sarebbero da ascrivere
ad una vasocostrizione dei vasi intracranici
(Chen et al., 2004)
 Alterazione
dello stato mentale:
confusione, delirio, letargia e coma,
encefalopatia ipertensiva, sono quadri
clinici più frequentemente associati !!
Terapia della ipercalcemia
acuta o sintomatica
Reidratazione con soluzione salina isotonica : 200-500 ml/h,
monitorando un eventuale eccesso di liquidi !!

20–40 mg di furosemide dopo la fase di reidratazione !
Se persiste ipercalcemia, considerare:
Prima scelta:
 Biphosphonati: pamidronate (60–90 mg i.v. in 2 h) oppure
zoledronate (4 mg i.v. in 15 min)



Seconda scelta:
glucocorticoidi, calcitonina, mithramycina, gallium nitrato
Ipercalcemia cronica sintomatica
Terapia del disordine sottostante, dieta ipocalcemica e bifosfonati
per os.
Cause di Ipomagnesiemia
IPOMAGNESIEMIA

Concentrazione plasmatica <1.6 mEq/L (<1.9 mg/dl).

Il Magnesio ha un ruolo anticonvulsivante nel
trattamento della preeclampsia e della eclampsia
(Kaplan, 2004).

Il meccanismo di azione anticonvulsivante del
Magnesio sarebbe da correlare alla inibizione del
recettore glutamatergico N-methyl-D-aspartate
(NMDA) ed all’incremento nella produzione di
prostaglandine ad azione vasodilatatrice nel SNC
(Kaplan, 2004)
Presentazione clinica ipo-Mg

Sintomi se livello di Mg2+ <1.2 mg/dl

Non esiste una correlazione diretta tra gravità
dei sintomi e livello sierico del Mg

Irritabilità neuromuscolare, ipereccitabilità
corticale ed aritmie cardiache

Livelli severi di ipomagnesiemia (<1 mEq/L)
(Riggs, 2002) si associano a Crisi (TCGS) sia
nel neonato sia nell’adulto !!
Terapia della Ipomagnesiemia

Magnesio orale se sintomi modesti (500 mg/die)

Se crisi (<1.2 mg/dl, <1 mEq/L): 1-2 g Mg solfato in 5
min, seguito da 1-2 g/h per poche ore monitorando le
funzioni cardiache ed i livelli sierici di Mg e di Potassio!!

Se ancora crisi: il bolo può essere ripetuto (Riggs, 2002;
Dube and Granry, 2003)

Tali dosaggi sono da ridurre del 20-50% se presente
insufficienza renale
Alterazioni dei livelli di Potassio

Ipo ed Iperpotassiemia molto raramente
provocano sintomi e segno ascrivibili al CNS,
ed eccezionalmente si associano a crisi
convulsive

Possono invece associarsi a manifestazioni
severe e predominanti dei sistemi
cardiovascolare e neuromuscolare

Aritmie Fatali o Paralisi Muscolari di solito
dominano il quadro molto prima che si
manifestino segni/sintomi ascrivibili al CNS
(Gennari, 1998; Riggs, 2002)
MALATTIE METABOLICHE
 Possono
avere una presentazione
“precocissima ed eclatante” correlata al
tipo ed alla entità del disturbo metabolico
 Oppure
al contrario presentare delle
manifestazioni “subdole e tardive” che
richiedono addirittura diagnosi
differenziale con disturbi “psichiatrici o
comportamentali” !!
Inquadramento per sospetto di MM
con esami ematici di routine
Analisi ematiche specialistiche
Analisi metaboliche sulle urine
Analisi sul liquor da comparare
con i livelli ematici
Criteri Generali di Sospetto per
Malattia Metabolica
 Ridotto
accrescimento (< 5° p)
 Encefalopatia (..fino al coma)
 “Intervallo libero” dalla nascita !!
 Crisi (convulsive e non !)
 Ipotonia
 Diarrea
 Vomito
 Visceromegalia (Epatomegalia)
 Dismorfismi associati (alcune forme!)
Seizures and
Metabolic Disease
Seizures may be the first
and/or the major
presenting feature of an
inborn error of metabolism
Criterio ulteriore di selezione
 Ho
scelto di discutere solo delle poche
malattie metaboliche in cui, all’esordio
o lungo la storia naturale della malattia,
le crisi assumono un ruolo di primo
piano !, ….e per le quali è disponibile
una terapia efficace !!! Per prevenire :

non
 LA
“ENCEFALOPATIA EPILETTICA“!!
solo il danno legato alla MM !!
Caratteristiche delle crisi
Multiple (elevata ricorrenza !!)
Generalizzate
Miocloniche (Toniche /Atoniche)
Farmacoresistenti
!!
Patogenesi delle crisi
 Sono
numerosi i meccanismi potenziali
patogenetici all’origine delle crisi !! :
 Disordini
elettrolitici
 Scompensi metabolici (alter. Glicemia)
 Iperammoniemia
 Dificit di vitamine e cofattori
 Difetti nella produzione di energia
cerebrale
 Deficit neurotrasmettitoriali
 Accumulo di sostanze neurotossiche
Indirizzi Terapeutici:
Non solo AEDs !!!
 Supplementazioni
Vitaminiche
 Fornire
substrati alternativi per
superare il blocco metabolico
 Modifiche
dietetiche specifiche che
“riducono sensibilmente” il carico
metabolico sulla/sulle vie deficitarie
Forme neonatali e del Lattante

Epilessia Piridossino-dipendente
 Deficienza di Piridossamina 5-fosfato-ossidasi
 Epilessia responsiva all’acido folinico
 Deficienza di Biotinidasi
 Deficienza di GLUT-1
 Iperglicinemia non-chetotica
 Difetti di biosintesi della serina
 Deficienza di Cofattore del Molibdeno e Sulfito-ossidasi
 Malattia di Menkes
 Disordini della biogenesi dei perossisomi e della Betaossidazione
 Disordini della Glicosilazione
 Ceroidolipofuscinosi Congenita (Deficienza di Catepsina D)
Forme ad esordio tra 6 mesi e 3 anni







Deficit di sintesi della Creatina
Ceroidolipofuscinosi tardo-infantile
Disordini Mitocondriali (Sindrome di Alpers ed
altre forme precoci)
Sialidosi
Gangliosidosi
Varianti “milder” della Epilessia Piridossinodipendente e della Deficienza di Piridossamina 5fosfato-ossidasi
Disordini congeniti della glicosilazione ad
espressione fenotipica più tardiva
Esordio tra i 3 anni e la adolescenza
 Deficienza
del CoQ10
 Malattie di Lafora, Unverricht-Lundborg e
MERRF
 MELAS, POLG, MIRAS, SCAE, MEMSA
 Ceroidolipofuscinosi Giovanile
 Gangliosidosi GM2 late-onset, Gaucher
Tipo III
 Niemann-Pick tipo C
 Disordini Perossisomiali
Nelle malattie metaboliche con
crisi ad insorgenza precoce:
 Attenzione
 Sepsi
alla Diagnosi Differenziale con:
!
 Encefalopatia
 Cardiopatie
Ipossico-ischemica !
Congenite !
Forme neonatali e del Lattante

Le crisi si presentano in 1 in 1000 nati vivi, e
la causa più comune è una encefalopatia
ipossico-ischemica (EII)

Se le crisi non rispondono agli AEDs, il
neonatologo si deve sempre chiedere se la
EII è il “vero e primario” problema o se
sottende invece un “errore congenito del
metabolismo” che può esordire con un
quadro “apparente” di epilessia non
responsiva al trattamento !!
Epilessia Piridossino-dipendente

Deficienza Alfa-amino adipic semialdehyde dehydrogenase (U,P,CSF anche
durante tratamento con Vit. B6)

Errore metabolico del catabolismo della Lisina che risulta in una deficienza
secondaria di vitamina B6

Tipico esordio delle crisi refrattarie agli AEDs nella prima giornata di vita ! Le
crisi sono invece responsive alla Piridossina !

La presenza di acidosi metabolica, disturbi elettrolitici, distensione
addominale, difficoltà di alimentazione, risulta in una “misdiagnosi” con una
condizione di EII o di sepsi !!

Crisi miocloniche multifocali e generalizzate spesso frammiste a crisi toniche
e “CRISI OCULOGIRE” !

Piridossina 100 mg I.V., in bolo e mantenimento 5-15mg ⁄ kg ⁄ day/2 Alcuni AA
raccomandano :15–30mg ⁄ kg ⁄ day (anche PLP funziona !). Se non superiamo i
200 mg/day, si riduce la incidenza di “neuropatie”!
Deficienza di Piridossamina 5-fosfato-ossidasi

Piridossamina 5-fosfato-ossidasi è essenziale per la sintesi
di PLP

Sono state descritte poche Famiglie con esordio di crisi
farmacoresistenti responsive al Piridossal-fosfato.

Quadro clinico-epilettologico identico alla forma precedente

La diagnosi è confermata dalla riduzione del livello di PLP nel
liquor e dalla analisi genetica

Terapia PLP 10-30 mg/Kg/Day (attenzione danni epatici !)
Deficienza di Biotinidasi
Una riduzione della attività delle Carbossilasi Biotina-dipendenti
(acetyl-CoA carboxylase, pyruvate carboxylase, propionyl-CoA
carboxylase, and 3-methylcrotonyl-CoA carboxylase) conduce ad un
quadro clinico caratterizzato da epilessia (spesso “spasmi infantili” !)

L’epilessia si associa ad atassia , encefalopatia, ipotonia alopecia, rash
eczematoso periorale

La presentazione di solito è nel primo mese di vita !

La conferma diagnostica sui fibroblasti o linfociti (attività
carbossilasica !)

Organico-aciduria ed acidosi lattica è presente in molti pazienti , a
seconda del difetto enzimatico (dal punto di vista quantitativo e
qualitativo !)
Terapia: Biotina orale 5-10 mg day

GLUT1 deficiency syndrome

GLUT-1 è un trasportatore di membrana che facilita il passaggio di
glucosio attraverso la BEE, con deficienza di Glu cerebrale e bassa
concentrazione liquorale (L/S <0.4) (PB-VPA e BZP : no therapy !)

La forma classica esordisce sotto I 2 anni di vita, mentre in una
percentuale non definita può esordire tra I 2 ed 10 anni. Una terza
modalità di esordio è stata descritta anche solo con “ritardo mentale”
senza “crisi epilettiche” associate. Terapia : dieta chetogenica !

Nella forma precoce nel 90% le crisi esordiscono nei primi 6 mesi di
vita. La semiologia è caratterizzata da atacchi di cianosi e da “crisi
oculogire” che spesso possono essere mis-diagnosticate per
“opsoclono-mioclono”. L’EEG interictale può essere normale mentre
quello ictale mostra dalle anomalie lente focali ifino ad un pattern di
punte-onda diffuse a 2.5 -4 Hz. Una notevole differenza nelle anomalie
può essere correlabile alla registrazione pre e post-prandiale !! .

GLUT1 è responsabile di quadri tardivi di assenze farmacoresistenti !!
Iperglicinemia –non-chetotica

Dopo “intervallo libero” di pochi giorni la tipica forma neonatale esordisce con
crisi , profonda ipotonia, letargia ed encefalopatia. Respirazione irregolare con
lunghe pause da richiedere spesso ventilazione assistita

EEG a “tipo Burst Suppression” associato al quadro descritto è suggestivo.
Alcuni pazienti mostrano alla RMN alterazioni strutturali (disgenesie del corpo
calloso e DMN !!) o aree di vacuolizzazione mielinica (tratti piramidali e
cervelletto) (Fig. 1 a e b)

Dovuto ad un difetto genetico di un “sistema multienzimatico” che degrada la
“glicina” e che provoca elevati livelli liquorali di Glicina è aumentata ratio L/S !

La terapia con “sodium benzoate e dextromethorphano” può dare benefici in
alcune forme intermedie.

Questa forma rimane comunque farmacoresistente con una trasformazione
del quadro clinico-EEG in Spasmi infantili ed ipsaritmia
Neonato di 5 giorni di vita con Iperglicinemia non-chetotica: A e B, Diffusionweighted imaging (A) e apparent diffusion coefficient (B) show diffusion
restriction due to myelin vacuolation within pyramidal tracks (freccie !), middle
cerebellar peduncles, and dentate nuclei.
Difetti di Biosintesi della Serina

Le crisi sono il maggiore e precoce elemento del quadro clinico in entrambe le
forme ( 3-phosphoglycerate dehydrogenase deficiency e phosphoserine
aminotransferase deficiency) che comprende anche microcefalia, Ritardo
severo di SPM ed ipertonia

Spesso classica evoluzione : EEG Ipsaritmico-Spasmi Inf.-L.G. Syndrome

Bassi livelli liquorali di serina e spesso anche di glicina ! (anche nel plasma)

Per migliorare la prognosi e controllare le crisi deve immediatamente essere
istituito trattamento con serina e glicina (in Utero se diagnosi precoce !)

Per sottolineare quanto può variare la espressione fenotipica e la età di
esordio clinico-EEG di queste patologie voglio segnalare che
recentemente è stato riportata una diagnosi tardiva di questo difetto
metabolico in bambini adolescenti con assenze farmaco-resistenti con
il “tipico quadro EEG di Assenze piccolo male” !!!
(Tabatabaie L, et al Expanding the clinical spectrum of 3-phosphoglycerate dehydrogenase deficiency.
J Inherit Metab Dis 2011; 34: 181–4.)
Molybdenum cofactor and sulphite oxidase
def.

Il Molibdeno è un co-fattore essenziale per 3 enzimi nell’uomo (xanthine
dehydrogenase, sulphite oxidase e aldehyde oxidase)

Presentazione: Nei primi giorni di vita con Crisi , distonia e ritardo severo di
SPM con morte nei primi anni di vita. EEG con “Burst Suppression”

L’accumulo di “sulfiti endogeni” è ritenuto il principale meccanismo
patogenetico !

Diagnosi: Sulfiti e sulfocisteine elevati nelle urine e profilo urinario “tipico”
delle purine con acido urico assente e sostituito dalle “xantine”. Circa i 2/3 dei
pazienti con deficit del cofattore del Molibdeno ha un difetto prossimale nella
via biosintetica che risulta in una incapacità di conversione della GTP in
piranopterina monofosfato ciclico. Questa forma è detta di tipo “A” ed è più
sensibile alla terapia delle altre forme pertanto andrebbe identificata
“precocemente” con analisi genetica (MOCS1 gene). Terapia : piranopterina
monofosfato ciclico purificato intravenoso ha dato buoni risultati !!
Menkes disease

La Malattia di Menkes (X-linked recessiva) è un disordine del metabolismo del Rame che si
presenta in maschi con crisi, ipotonia, nei primi mesi di vita.

Lassità della cute che si presenta “fragile”, ipotermia, ed una particolare fragilità dei capelli
(Pili Torti!!) che è molto suggestiva ! Quadro clinico: Stati di male focali precipitati dalla
febbre ed EEG con evoluzione in spasmi infantili e ipsaritmia crisi multifocali, spasmi tonici
multifocali

Un deficit della proteina ATP7A riduce la liberazione del rame dalle cellule intestinali verso
il circolo enterico riducendone quindi la disponibilità per i sistemi enzimatici che usano il
rame come co-fattore !!

Livello sierico ridotto di Rame e ceruloplasmina è veramente suggestivo per la diagnosi !

Anche un rapporto urinario anomalo tra dopamina e noradrenalina (indicativo di ridotta
attività della dopamine b-hydroxylase che è rame dipendente !)

Per conferma diagnostica definitiva : Studio della mutazione del gene codificante ATP7A

Terapia: iniezione sottocutanea di Rame-Istidinato prolunga la vita ma non l’outcome
neurologico
Maschio di 11 settimane con Malattia di Menkes : RMN :
Immagini assiali T2-pesate mostrano un evidente ritardo
di mielinizzazione
Conclusioni
Le crisi associate a disturbi “elettrolitici” o
“metabolici” possono sottendere dalle patologie
più “banali e transitorie-occasionali” fino alle
forme di “epilessie metaboliche” più invalidanti
e/o letali, a “breve ed a lungo termine” !!
 E’ fondamentale riconoscere “poche” condizioni
in cui “abbiamo una terapia disponibile” che deve
essere prescritta “tempestivamente” !!

In tutti questi casi la terapia AEDs “da sola” non
può essere risolutiva (o dannosa!) ed è cruciale il
corretto e precoce inquadramento diagnostico !!
 Attenzione presentazione “atipica tardiva” !!

Bibliografia di riferimento
….e Grazie …….. per l’attenzione!
Con l’ Augurio che il
Bologna l’anno prossimo
centri almeno “L’Europa
League”
Che il Napoli abbia un
piazzamento “MIGLIORE “
di quest’anno !
Scarica

Pasquale Parisi (Roma)