NIDO D’INFANZIA “BIRIBIMBO”
Castel San Giovanni
Educatrici:
Carmela Grieco
M. Ada Guasconi
Nadia Braghieri
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ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE:
La sezione è composta da 14 bambini di età compresa tra i 14 e i 33 mesi, così
suddivisi:
• Matteo
• Angelica
• Mohamed
che hanno già frequentato il nido negli anni scorsi,
• Sofia
• Emma
• Luca
• Alice
• Luigi
• Carlotta
• Riccardo
• Elias
• Sveva
• Simone
• Gabriele,
inseriti da settembre 2011.
IL PERIODO DELL’INSERIMENTO:
La provenienza dalla famiglia della maggior parte dei bambini e la diversa età
anagrafica, ci mette di fronte ad un gruppo eterogeneo sia per esperienza che per
sviluppo psico-motorio. Ciò si evidenzia quando ciascun bambino mette in gioco le
proprie abilità durante il gioco, la relazione con gli adulti e con i coetanei.
I bambini già inseriti in questo anno scolastico hanno la necessità di apprendere le
regole di convivenza che permetteranno loro di raggiungere una maggior autonomia
nelle routine e nelle relazioni tra bambini e con gli adulti.
Per privilegiare l’ascolto e la relazione, i bambini sono stati inseriti a piccoli gruppi
(quelli già inseriti hanno ripreso la frequenza la prima settimana di settembre, cinque
bambini sono stati inseriti la seconda settimana di settembre, cinque bambini sono
stati inseriti la seconda settimana di ottobre). Durante la giornata ci sono momenti in
cui i bambini vengono divisi in due piccoli gruppi affinché il nostro intervento
educativo sia individualizzato e permetta di costruire un rapporto intimo e di fiducia
tra il bambino e le educatrici di riferimento nel rispetto dei tempi di ciascuno
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OBIETTIVI
La progettazione è finalizzata allo “sviluppo armonico della personalità del bambino”,
finalità che si concretizza attraverso la definizione di alcuni obiettivi generali e alcuni
più specifici.
La nostra sezione è “mista”: comprende un gruppo di bambini che hanno compiuto
l’anno di età da pochi mesi e bambini che superano i due anni di età.
Cogliamo questa situazione come risorsa, dato che è ormai dimostrato quale influenza
positiva hanno le relazioni tra non coetanei in quanto è noto che una leggera
asimmetria di competenze favorisce il processo cognitivo.
• SVILUPPO SOCIALITA’ e SVILUPPO DELL’IDENTITA’:
conoscere se stessi e gli altri, costruire relazioni positive e riuscire gradatamente a
gestire i conflitti in modo autonomo. E’ nostra intenzione rinforzare relazioni positive
tra i bambini di età diverse, aiutarli ad alternarsi in turni, prendersi cura uno
dell’altro.
Riconoscere l’appartenenza ad un gruppo nel quale vengono valorizzate le
caratteristiche di ciascun bambino.
Il gruppo eterogeneo, di fronte al quale ci troviamo, ci permette di riflettere sulle
risorse che questa situazione ci offre:
• L’attività dei più grandi diventa fonte di “ispirazione” che alimenta iniziative,
tentativi di movimento e di linguaggio.
• La diversità delle competenze acquisite dai bambini contribuisce al
consolidamento e allo sviluppo delle conoscenze nei più piccoli attraverso la
cooperazione, l’aiuto di tutela, l’imitazione.
• I più grandi cominciano a sperimentare la diversità, ad aspettare,
indirettamente a proteggere chi è in difficoltà.
IL LABORATORIO DELLE ROUTINE
Le attività della giornata sono scandite dai momenti di routine: l’entrata, l’uscita,
l’igiene, il momento del pasto, il riposo, il gioco, strutturano la maggior parte della
esperienza del bambino al nido.
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Le routine sono ricorrenti come il ritornello di una canzone. La loro ricorrenza
regolare, durante le giornate, costituisce una sorta di orologio vivente, da forma al
tempo che score. Permette ai bambini di orientarsi nel tempo.
Hanno una forte valenza affettiva: sono situazioni di contatto corporeo diretto tra
adulto e bambino e occasioni per un rapporto privilegiato di intimità.
Per i bambini piccoli la vita quotidiana è un “laboratorio” continuo, pieno di oggetti da
manipolare e di azioni da compiere che rappresentano scoperte e sfide, curiosità e
apprendimenti.
A casa, per molti bambini le routine sono connotate da fretta, ansia, tensione e
capricci, al nido vogliamo offrire delle occasioni per vivere bene questi momenti: con
calma, curiosità, concentrazione, convivialità e piacere.
• L’attenzione per le routine ha come presupposto la convinzione che valga il
nostro impegno professionale.
• Cerchiamo di dare un tempo adeguato.
• Per favorire la relazione e l’autonomia cerchiamo di procedere per piccoli gruppi
per evitare la confusione.
• Per favorire l’autonomia, predisponiamo gli ambienti e organizziamo gli spazi e
gli arredi.
• Non ci sostituiamo ai bambini per “fare prima”, li accompagniamo nella loro
crescente autonomia: “aiutami a fare da solo”.
• Stare accanto aia bambini, alla loro altezza, commentare quello che si fa,
conversare, scherzare. Sono momenti relazionali forti, sono occasioni per
parlarsi a “tu per tu”.
• Arricchire le routine con tante piccole azioni da compiere.
DOCUMENTAZIONE:
per comunicare ai genitori il senso educativo delle routine, verrà redatto un piccolo
opuscoletto corredato da foto.
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“Una buona scuola è quella dove il bambino entra
pulito e torna a casa sporco:
vuol dire che ha giocato, si è divertito, si è dipinto
addosso, ha usato i propri sensi, è entrato in contatto
fisico ed emotivo con gli altri.”
(Crepet P.)
LE ATTIVITA’
Il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo formativo determinante
per lo sviluppo della sua personalità.
Esso nasce da un bisogno interiore che lo spinge a muoversi, ad agire, ad operar sulle
cose che lo circondano e ad inventare le cose che vorrebbe possedere.
Il gioco è considerato come il modo più naturale di costruire i propri modelli di
conoscenza e comportamento.
Di conseguenza tutte le attività del Nido sono espresse in forma ludica.
Le attività vengono proposte ai bambini, ogni giorno dalle ore 9,40 alle ore 10,50 e
dalle 12 alle 12,50.
•
Attività di manipolazione (travasi)
•
Attività di manipolazione (impasti)
•
Attività grafico/pittorica
•
Giochi motori e psicomotori (angolo motorio, giochi di grande
movimento nel salone, giochi in giardino, laboratorio di
psicomotricità)
•
Gioco simbolico
•
Gioco libero
•
Gioco strutturato
•
La lettura e il racconto
•
Giocare con la musica secondo il metodo RITMìA
•
Attività sensoriale: massaggi e coccole
•
Attività linguistico-cognitive (tombola sonora o visiva, domino,
costruzioni, incastri, puzzle, libri, immagini, fotografie…)
ATTIVITA’ CON LA FAMIGLIA:
•
Festa di Natale, festa dei Nonni, festa di Fine Anno.
•
Un giorno al nido con mamma e papà.
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LABORATORI
Le attività sopra elencate vengono proposte come unità didattiche che fanno parte di
un progetto che coinvolge diversi campi di esperienza.
Lo sfondo integratore che da il titolo al progetto didattico, è la storia del piccolo
“PANDI” che, come un bambino di questa età vuole esplorare il mondo.
IL LABORATORIO DI
“PANDI”
– Colori da toccare,
annusare, gustare -
In questo laboratorio l’intento è quello di fornire ai bambini e alle bambine la
possibilità di utilizzare diversi materiali, con i quali manipolare, giocare e scoprire,
acquisendo conoscenze attraverso l’esperienza. Entrare in relazione con quanto offre
la realtà consente di maneggiare per il solo piacere di farlo,, senza
finalizzare la proposta a un “prodotto” finito, senza l’obiettivo di
raggiungere traguardi cognitivi e quantificabili, ma semplicemente perché “il contatto
con oggetti, sostanze e materiali è una delle condizioni base della conoscenza.
Toccare, scoprire il comportamento di ciò che si tocca, raccogliere e poi individuare
sensazioni contribuisce alla formazione del bambino.
Uno dei nostri obiettivi e quello di offrire al bambino opportunità di sviluppo
intellettivo, motorio, affettivo, linguistico, come opportunità di crescita e di
apprendimento.
Attraverso i cinque sensi e tramite la possibilità di usare i più svariati materiali il
bambino giunge alla comprensione della realtà.
L’attività di manipolazione costituisce, infatti, “un’occasione di esplorazione e di
scoperta delle consistenze, degli odori e dei sapori dei differenti materiali, delle
sensazioni che essi suscitano, ma anche una circostanza di esplorazione conoscenza e
consapevolezza del proprio corpo che viene sporcato, bagnato, spalmato, ecc.”
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Attraverso la coordinazione oculo-manuale, la scoperta delle diverse proprietà dei
materiali, le sensazioni provate, il bambino attiva strategie di ricerca che
progressivamente modifica e organizza.
IL PERCORSO:
partendo da una semplice storia, avente come unico personaggio Pandi, con il quali il
bambino di due anni si può identificare, perché come lui va alla ricerca del mondo,
delle relazione e delle esperienze, elaboriamo un progetto educativo centrato sui vari
ambiti di sviluppo di questa fascia di età offrendo opportunità di gioco sia ai bambini
di circa 15/18 mesi, sia a quelli che hanno già compiuto i due anni.
Insieme guardiamo, leggiamo e raccontiamo la storia di Pandi che, pagina dopo pagina,
incontra i vari colori, attraverso le immagini di oggetti e di materiali di uso quotidiano.
Nelle settimane successive, ogni pagina del libro viene riletta a tappe per ripresentare
ai bambini ciascun colore, utilizzando non solo le immagini, ma anche un peluche di
nome Pandi, che di volta in volta indossa una maglietta del colore che i bambini vanno a
scoprire.
Gli oggetti nel libro vengono anche portati da Pandi in una scatola. I bambini possono
così giocare con gli oggetti che, nei giorni seguenti, vengono usati per le diverse
attività: pasta al sale di diversi colori, farina gialla, frutta e verdura, giocattoli,
tempera, carta di diversi tipi e colori (carta igienica, velina, carta crespa, da pacco,
cartoncini ecc.); gomitoli di lana, materie trovate nell’ambiente esterno (foglie, fiori,
legnetti, sassi, erba, erbe aromatiche, terra, carboncini, ecc.); contenitori ed attrezzi
vari (vaschette di diverse dimensioni, secchielli, imbuti, setacci e palette, cucchiai,
formine, mattarello, ecc. foulard, palle e palloni, pennarelli, acqua, colla, cartoncini);
ingredienti alimentari (cacao, passata di pomodoro, farina, zucchero, uova ecc.); torce
elettriche, oggetti per i travestimenti, schiuma da barba, cotone idrofilo ecc.).
I colori che incontriamo sono: giallo, rosso, blu, arancione, verde, marrone e nero,
usati soli o mescolati tra loro.
I bambini:
• Guardano ed ascoltano, leggono le immagini e raccontano le storie che, ogni
giorno Pandi porta.
• Manipolano la pasta di sale che può essere appallottolata, schiacciata.
• Tagliano, annusano, assaggiano e schiacciano frutta e verdura.
• Travasano, e mescolano.
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• Lasciano traccia del proprio movimento e del proprio corpo.
• Sperimentano il piacere del fare e del disfare.
• Possono sperimentare le loro abilità motorie: saltare, strisciare, scavalcare,
rotolare, gattonare, ecc.
• Possono dipingere, scarabocchiare, incollare.
• Annusano ed osservano la trasformazione dei diversi materiali.
• Travasano e sperimentano il pieno ed il vuoto, carico e scarico.
• Sperimentano diverse sensazioni tattili: ruvido, lisci, sottile, leggero.
• Si divertono con i travestimenti, giocano a “far finta di”
• Entrano, saltano, camminano, si rotolano dentro materiali diversi (carta igienica,
erba e terra) e percepiscono ambienti fantastici attraverso tutto il corpo.
• Costruiscono relazioni spaziali (sotto, sopra, dentro).
LA MUSICA e il laboratorio musicale di RITMìA:
La musica è presente in numerosi momenti della giornata:
• Alcune filastrocche ci accompagnano nei momenti di routine.
• Musiche classiche, musiche etniche, ci accompagnano durante alcune
attività per favorire la concentrazione ed alcune musiche rilassanti ci
accompagnano durante la nanna.
RITMìA:
E’ un laboratorio di propedeutica musicale per l’infanzia proposta attraverso
l’ascolto del proprio corpo, il suono di strumenti, il suono della propria voce,
l’ascolto del silenzio.
Per assecondare la natura dinamica dei bambini, la stimolazione sonora si
associa al movimento del corpo. I movimenti sono presi dalla pratica Yoga
sperimentata per anni con i bambini.
Il suono della voce, del respiro, del movimento del corpo, degli strumenti
risuonano in alcune parti del corpo ed è così che viene scelto il personaggio da
interpretare in modo che tutto sia in sintonia.
Gli schemi motori di base, strisciare, rotolare, afferrare, lanciare, camminare,
saltare, correre, arrampicarsi: dall’ascolto del corpo al fare musica.
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PERCORSO METODOLOGICO:
"Il Sorriso di RUGA”
Il “Sorriso di Ruga si propone come un “giocofiaba musicale” da giocare su diversi livelli:
•
Ascoltare la storia e la musica,
•
Riprodurre le filastrocche e i respiri canto.
•
Sperimentare i giochi motori della pratica Ritmìa che rappresentano le
sequenze della storia.
•
Attraverso l’uso di strumenti musicali etnici, i bambini riproducono suoni
ed ascoltano le vibrazioni emesse dagli strumenti.
•
Attraverso il racconto della storia i bambini entrano in un mondo tutto
fantastico, fatto di suoni, immagini, strumenti, movimento, colore.
DOCUMENTAZIONE:
Tutte le tappe del percorso metodologico seguite durante lo svolgersi dei tre
laboratori:
•
Il laboratorio delle routine,
•
Il laboratorio di Pandi,
•
Il laboratorio di Ritmìa,
saranno documentati attraverso la produzione di alcuni opuscoli a disposizione dei
genitori.
Le foto dei bambini al lavoro, verranno raccolte in CD personali.
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progettazione di sezione 2011 12-Mista