Premiazione per le buone pratiche 2005 I partner della rete responsabili per L’ORGANIZZAZIONE della Settimana europea nel vostro paese possono fornire maggiori informazioni e comunicare la data limite per il ricevimento della candidatura. TE-64-04-038-IT-D Come presentare la propria candidatura ITALIA (data limite per il ricevimento degli esempi di buona pratica: 20 giugno 2005) È possibile contattare il referente per l’Italia al seguente indirizzo: Francesca Grosso ISPESL Focal Point Italy Dipartimento Documentazione, informazione e formazione Via Alessandria, 220/e I-00198 Roma Tel. (39) 06 44 28 02 92 Fax (39) 06 44 25 09 72 e-mail: [email protected]; [email protected] URL: www.ispesl.it Ulteriori informazioni sull’Agenzia europea e sulla Settimana europea 2005 sono disponibili sul sito Internet http://ew2005.osha.eu.int ABBASSO IL RUMORE! Riduzione dei rischi associati al rumore sul luogo di lavoro Invito a presentare candidature SETTIMANA EUROPEA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO http://ew2005.osha.eu.int Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro In che cosa consiste la premiazione? L’Agenzia EUROPEA per la sicurezza e la salute sul lavoro invita a presentare le candidature per la sesta premiazione europea per le buone pratiche in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Il programma di premiazione per il 2005 ricompenserà imprese ed organizzazioni che hanno contribuito in modo rilevante ed innovativo alla prevenzione dei rischi associati al rumore. Scopo di questi riconoscimenti è dimostrare, con esempi pratici, a tutti i datori di lavoro ed ai lavoratori europei i vantaggi delle buone pratiche in termini di sicurezza e salute. La premiazione rappresenterà, per i vincitori, un encomio di livello europeo del ruolo svolto nell’ambito del miglioramento delle condizioni di lavoro in Europa. Inoltre: Q Q i rappresentanti delle aziende/organizzazioni selezionate saranno invitati alla manifestazione conclusiva ed alla cerimonia di premiazione della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro 2005 che si terrà a Bilbao; Che tipo di esempi di buone pratiche è possibile presentare? Gli esempi di BUONE PRATICHE sono soluzioni sperimentate per prevenire o ridurre i rischi per i lavoratori derivanti dal rumore. Tutte le proposte presentate devono dar prova di buona gestione, dimostrando, in particolare, l’effettivo utilizzo della valutazione del rischio e l’efficace messa in atto dei risultati raggiunti, concentrandosi nell’applicazione di concrete misure preventive contro i rischi a cui i lavoratori possono essere soggetti. Il rumore non causa unicamente perdite di udito; può essere anche un fattore occasionale che causa infortuni, concorre allo stress associato al lavoro e, assieme ad altri pericoli presenti sul luogo di lavoro, può causare problemi di salute. Gli esempi di buone pratiche dovrebbero preferibilmente focalizzarsi su: Q gli esempi saranno presentati sia in un opuscolo dell’Agenzia, che sarà ampiamente diffuso in tutta Europa, sia sul sito Internet della medesima. azioni efficaci di gestione, che coinvolgono la forza lavoro, ad esempio: • un’efficace valutazione del rischio ed un successivo programma d’azione che adottano un approccio olistico ai rischi derivanti dal rumore sul luogo di lavoro; • piani di acquisto che prendono in debita considerazione le emissioni di rumore provenienti dalle attrezzature di lavoro; • azioni preventive di salute sul lavoro (ad esempio sistemi di controllo o monitoraggio della salute). L’eliminazione di forti rumori dal luogo di lavoro. Controllo del rumore alla fonte, ad esempio mediante misure innovative di riduzione del rumore sulle attrezzature di lavoro (ad esempio sugli utensili elettrici azionati manualmente). Misure collettive di controllo, ad esempio mediante un buon assetto del posto di lavoro ed una buona struttura logistica per ridurre le esposizioni al rumore. Q Q Formazione, ad esempio: • formazione sul luogo di lavoro e programmi formativi per incrementare la consapevolezza delle problematiche associate al rumore e le sue strategie di riduzione; • un’efficace attività di comunicazione delle conoscenze su pericoli, rischi e soluzioni mediante il ricorso a strumenti quali addestramento, interventi formativi ed ulteriori attività svolte da rappresentanti della sicurezza. Eliminazione o riduzione dei rischi associati al rumore, ove quest’ultimo agisce in abbinamento ad altri pericoli sul luogo di lavoro, quali, ad esempio, rumore e sostanze pericolose. Si prendono in considerazione anche esempi di buone pratiche provenienti da produttori di attrezzature di lavoro e macchinari che hanno preso misure efficaci per ridurre il rumore proveniente dai loro macchinari, oltre che da organizzazioni che facilitano l’acquisto di attrezzature di lavoro a bassa rumorosità (ad esempio fornitori di banche dati), in particolare ove i produttori hanno collaborato con i datori di lavoro ed i lavoratori per trovare una soluzione. Si accettano anche casi in cui si utilizzano metodi innovativi individuali o collettivi di gestione del rumore per consentire una comunicazione efficace in ambienti rumorosi (ad esempio luoghi dove si erogano servizi di emergenza). Che cosa dovrebbero mostrare gli esempi? AB B AS S O I L RUMO R E! Q Q Q Q Q Q Posto di LAVORO come obiettivo. Affrontare il rischio alla radice attraverso una corretta gestione, in particolare attraverso l’uso efficace della valutazione dei rischi e l’applicazione dei suoi risultati. Buona comunicazione tra la direzione aziendale e i lavoratori, oppure tra il fornitore e l’acquirente di attrezzature di lavoro. Q Q Q Q Q Q Q Efficace partecipazione della forza lavoro. Attuazione di successo nel luogo di lavoro. Miglioramenti concreti. Sostenibilità nel corso del tempo. Superamento della mera osservanza di tutti i requisiti di legge previsti. Possibilità di trasferimento delle conoscenze verso altri luoghi di lavoro, compresi, di preferenza, quelli di altri Stati membri e verso le PMI. «Novità» delle informazioni fornite. L’esempio deve essere recente o, comunque, non ampiamente noto. Gli esempi di buone pratiche non devono essere stati concepiti unicamente per conseguire un profitto avente carattere commerciale. Ci si riferisce, in particolare, a prodotti, strumenti o servizi che sono presenti in commercio o potrebbero essere immessi sul mercato. Gli esempi rivolti in particolare al singolo individuo, quali la formazione, dovrebbero giustificare un approccio più ampio di gestione del rischio. Esempi di buone pratiche premiati nel corso di anni precedenti sono pubblicati sul sito Internet dell’Agenzia: http://agency.osha.eu.int/publications/reports/ 108/en/index.htm Chi può concorrere? Si prenderanno in considerazione esempi di BUONE PRATICHE elaborati da organizzazioni presenti negli Stati membri dell’UE. Tra le organizzazioni che possono concorrere si annoverano: Q Q Q Q aziende individuali in cui si sono svolte le attività (le domande presentate da tali enti sono viste con particolare interesse); imprese od organizzazioni che operano nell’ambito della catena di fornitura di prodotti, macchinari o personale, ad esempio aziende che si occupano della locazione di impianti; organizzazioni di datori di lavoro, associazioni commerciali, sindacati, associazioni non governative, e servizi di prevenzione della salute e della sicurezza sul lavoro regionali o locali ed altre organizzazioni intermediarie.