Dicembre 2009 Anno 12 - N° 1 DALLA PARTE DEI BAMBINI Continuiamo la pubblicazione di alcuni articoli tratti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia riscritta per i bambini. La Convenzione è stata approvata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) nel 1989: l’Italia ha aderito alla Convenzione nel 1991. dersi cura del bambino mentre loro sono al lavoro. Art. 19 Nessuno può trascurare, abbandonare, maltrattare, sfruttare un bambino o fare violenza su di lui. Art. 20 Se un bambino non può rimanere con la sua famiglia, deve andare a vivere con qualcuno che si occupi di lui. Art. 21 Il bambino ha diritto di essere adottato se la sua famiglia non si può occupare di lui. Non si può adottare un bambino per i soldi. Art.18 Se un bambino non ha i genitori, ci deve essere qualcuno che si occupa di lui. Se i genitori lavorano, qualcuno deve pren- A piccoli passi verso la barbarie di Enzo Bianchi, Priore Comunità di Bose …ci stiamo dirigendo a piccoli passi verso la barbarie. Negli ultimi tempi l’andatura è sempre più accelerata e l’emergenza di alcuni fattori deleteri ci porta a riconoscere che ormai ci troviamo in una barbarie diffusa. Non si tratta solo di assenza o debolezza della cultura, ma di una ferita alla civiltà inferta dall’affermazione di comportamenti indegni dell’uomo che non cercano la qualità della convivenza ma la oltraggiano. Assistiamo non allo scontro di civiltà profetizzato da Huntington, né alla fine della storia ipotizzata da Fukuyama ma, in modo più tragicamente banale, al piombare in un’epoca oscura, in cui è minacciata di sparizione la stessa democrazia. Quest’ultima, infatti, non può sussistere in una società in cui si disprezza la politica, cioè la gestione del bene comune, in cui non si avverte più come necessaria alcuna convergenza sull’orizzonte di senso della polis. ……..La violenza, l’aggressione innanzitutto verbale non è forse un habitat al quale oggi assistiamo attoniti, in un’impotenza a fare qualcosa che ci rende tristi e amareggia i nostri giorni? Basta accendere la televisione per assistere a talk-show in cui si misura da subito il sistematico non ascolto dell’altro mentre il tono di voce gridato copre ogni opinione e passa sovente al disprezzo e all’insulto che negano l’altro nella sua soggettività e dignità. Così i telespettatori si abituano progressivamente ad assumere come propri nel quotidiano quegli atteggiamenti aggressivi. Questi divengono così la modalità consueta dei rapporti in famiglia, sul lavoro, nei luoghi di incontro: tutti si sentono non solo autorizzati, ma incoraggiati alla rissa, all’aggressione, al dileggio delle regole comuni. I ragazzi e i giovani, invece di essere contenuti e corretti nelle intemperanze proprie dell’età, di essere condotti alla consapevolezza di limiti e di freni essenziali e decisivi nei rapporti e nella Lettera alle amiche e agli amici di ALE G. Care amiche e cari amici di Ale G. Il 20 novembre scorso sono stati ricordati i venti anni della “Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Ogni anno il nostro giornale apre con il richiamo ad alcuni articoli di questo importante documento; quest’anno abbiamo voluto partire con gli articoli 20 e 21 che riguardano il diritto dei bambini ad avere qualcuno che si prenda cura di loro in mancanza della propria famiglia (affido e adozione). Sono gli articoli che più si avvicinano al sogno dichiarato da sempre da Ale G.: che tutti i bambini del mondo siano amati da qualcuno. Questa lettera vuole essere un appello. La nostra associazione collabora da anni con l’ALFA (Associazione Lecchese Famiglie Affidatarie) e col Servizio Affidi della provincia di Lecco, da poco nato; il bisogno di famiglie disponibili all’affido cresce perché crescono i casi di bambini e adolescenti impossibilitati a vivere nella propria famiglia, temporaneamente non più in grado di garantire loro le cure necessarie. Aumentano le difficoltà nelle famiglie italiane ma da qualche tempo a questo servizio arrivano richieste anche per famiglie immigrate: se fino a poco fa il bisogno da soddisfare era solo quello della custodia saltuaria dei bambini di famiglie senza parenti in Italia, oggi le cose sono cambiate. Emergono i disagi della migrazione che si manifestano in diverse forme: depressioni gravi, violencomunicazione, si sentono stimolati a emulare i modelli di comportamenti incivili offerti dagli adulti: se incrociano un senzatetto lo scherniscono quando non lo malmenano, alla vista di una persona di colore partono insulti e sputi, gli ze, conflitti tra genitori … e a soffrirne di più spesso sono i figli, già disorientati per i cambiamenti subiti. Famiglie abituate nei paesi d’origine a contesti familiari allargati, siano essi il clan, la tribù o la famiglia patriarcale, si sono trovate d’improvviso ridotte a nuclei isolati senza la possibilità del necessario momento storico e sociale di transizione. A ciò si aggiunge il fatto che in questo periodo non è facile essere immigrati nel nostro Paese; la civile convivenza tra uomini e donne di culture diverse pare allontanarsi e l’integrazione diventa difficile ostacolata com’è da comportamenti razzisti, pregiudizi, provvedimenti legislativi che determinano solo la regressione della società intera. Ma la multiculturalità è già una realtà anche in Italia, è ormai da tempo un fenomeno organico non più emergenziale. E’ necessario allargare lo sguardo, aprire il respiro: l’essere umano è tale se conosce l’altro che gli è vicino e l’altro è chiunque abbia un volto a cui guardare. Perciò l’augurio che ci facciamo quest’anno è quello di renderci maggiormente disponibili agli altri in particolare al bisogno di cura di quei bambini che di cure non ne possono avere, siano essi italiani o immigrati.. A tutti auguriamo un Felice Natale e un Anno Nuovo di Pace e ringraziamo le numerose persone che ci sostengono nel nostro lavoro dimostrandoci ancora la loro fiducia e la loro stima. Lela Zambelli, presidente ALE G. immigrati sono oggetto di minacce e di intimidazioni a tornarsene a casa loro…… Questi sono anni in cui molti italiani si sentono continua a pagina 2 2 attività 2009 segue dalla prima autorizzati dagli esempi provenienti da quanti occupano posizioni di rilievo anche istituzionale a far uso non solo di espressioni violente, volgari, offensive dell’altro, ma di un profondo disprezzo per qualsiasi regolamentazione. …. In questo quadro sconsolante la società risulta afflitta da una progressiva perdita di memoria, e un Paese senza memoria non ha passato, non riconosce l’eredità che gli è propria e perde così la capacità di vivere il presente con consapevolezza e il futuro con speranza e progettualità. Per ogni cultura, la memoria dei momenti e delle forze che l’hanno generata è essenziale: è proprio nella memoria degli eventi fondatori che la democrazia si afferma e si manifesta come valore. Ora, un individuo sradicato dal proprio passato, senza vera appartenenza che non sia quella localistica o quella dettata dai meri interessi economici, non può essere cittadino di una società autenticamente democratica. Quando l’identità è negata a livello di polis ed è valorizzata solo con atteggiamenti etnicistici, innesca infatti una regressione alla dimensione tribale, alla tirannia di gruppi “consanguinei” e autoreferenziali che minano lo spazio della communitas. Va invece spezzata la contrapposizione tra cittadino e Stato, tra individuo e società, e riscoperta la dialettica tra queste due polarità perché l’“io”, il “noi” senza gli “altri” depersonalizza e immiserisce: il “noi” assume la forma incontenibile dell’esclusione e, di conseguenza, l’altro assume i tratti della minaccia da scongiurare o da distruggere preventivamente. A questo punto la strada verso il razzismo è spalancata. Non si dimentichi che le parole quando si caricano di odio diventano armi, che le accuse reciproche senza più limiti né rispetto spingono alla negazione e alla distruzione dell’avversario, che il continuare ossessivamente a indicare nell’avversario il Male genera a poco a poco una violenza che può arrivare ad assumere persino le forme del terrorismo più o meno elaborato ideologicamente. Saremo capaci di un soprassalto di dignità umana e di etica democratica? Sapremo riscattare il senso alto della politica, oggi pesantemente affetta da una malattia autoimmune di svilimento? Non si tratta tanto di auspicare una tregua verbale posticcia, di aggiustare i toni di un confronto che da tempo ha cessato di essere tale ma, ben più in profondità, di favorire il passaggio dall’individuo al soggetto politico, innescando una logica non solo di diritti ma anche di doveri verso gli altri e con gli altri. Ritrovare la propria qualità di cittadini significa sentirsi attori di una storia collettiva, capaci di immaginare se stessi assieme agli altri, tesi a riscoprire valori comuni e principi etici condivisi attraverso i quali edificare la polis, rifiutando che sia la forza a prevalere. Certo, questo richiede volontà, assunzione della responsabilità comunitaria, senso dello Stato e capacità di elaborare, mantenere e alimentare un quadro sociale e istituzionale che garantisca a tutti la libertà nella giustizia. Ma è l’unico percorso per uscire dalla barbarie e rientrare nella civiltà. I diritti dei bambini in “La Stampa” del 18 ottobre 2009 Corso donne immigrate - Lomagna, maggio 2009 La Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia è entrata in vigore il 20 novembre 1989. L’associazione ALE G. è nata il 20 novembre 1997. In occasione di questa data così importante per noi, abbiamo ristampato l’opuscolo “I diritti dei bambini: la convenzione internazionale riscritta dai bambini”. L’opuscolo è disponibile presso la sede ALE G. 3 attività 2009 Sintesi attività 2009 Nel corso del 2009 l’associazione ha realizzato una serie di attività che di seguito sintetizziamo. Volontari e operatori Le attività sono garantite: ldal lavoro dei volontari (circa 45 persone); ldalle prestazioni a carattere occasionale di 6 facilitatrici e di 16 mediatrici per gli interventi nelle scuole; lda 6 collaboratori a progetto per il coordinamento degli interventi nelle scuole, per gli Sportelli immigrati, per i laboratori nelle scuole, per le attività di doposcuola. Fonti di finanziamento Le fonti di finanziamento che consentono gli interventi sono le seguenti: llegge regionale 23/99 sulla famiglia, bando 2008, attraverso l’ASL di Lecco, per il progetto Per fare un fiore, seconda annualità; lRETESALUTE, azienda consortile dei Comuni del meratese, per i progetti Piccoli Passi, I colori di tutti, Sportelli immigrati; lMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, per il progetto A proprio agio: lingua e cultura per star bene in Italia, llegge regionale n. 1/2008, attraverso la Provincia di Lecco, per il progetto Nodi da sciogliere; lComitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione per il progetto di cooperazione MBORO: una prospettiva concreta di lavoro in Senegal. Altri contributi derivano da: lComuni e Istituti scolastici del territorio, attraverso convenzioni, per la realizzazione di progetti specifici di facilitazione linguistica e/o animazione interculturale; lprivati, sia soci che sostenitori; quote associative. Attività 1) Progetto “Per fare un fiore, seconda annualità” aiuto allo studio finalizzato all’acquisizione della lingua italiana e al recupero degli apprendimenti: doposcuola annuale e doposcuola estivo per bambini e ragazzi; laboratorio di lingua italiana per alunni neoarrivati; attivita’ di ascolto: counseling per minori immigrati ricongiunti e non, in situazione di disagio laboratorio di animazione rivolto a bambini e ragazzi. 2) Progetto Piccoli Passi verso l’integrazione dei minori migranti L’intervento è inserito nel progetto quadro giovani di RETESALUTE e ha visto la continuazione delle attività a favore dei minori immigrati nelle scuole del meratese. In particolare: llaboratorio linguistico permanente per l’apprendimento dell’italiano L2 del quotidiano e dello studio, in 5 Istituti Comprensivi: Merate, Brivio/Airuno, Cernusco Lombardone, Olgiate/ Calco, Robbiate; leducazione linguistica per l’apprendimento dell’italiano L2 ai bambini neoarrivati frequentanti la scuola primaria; lmediazione linguistico-culturale per gli incontri con gli alunni immigrati e le loro famiglie; lcoordinamento del Tavolo Operativo a cui partecipano le referenti delle Commissioni Intercultura degli Istituti Comprensivi, i facilitatori linguistici e i mediatori culturali. 3) Progetto “A proprio agio: lingua e cultura per star bene in Italia” Il progetto, finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, ha consentito: lun corso per donne immigrate a Lomagna, presso la sede dell’associazione ALE G., il martedì e il giovedì pomeriggio con servizio di trasporto e di accadimento dei bambini; lun corso per donne immigrate a Monticello Brianza, località Cortenuova, il martedì e il giovedì pomeriggio con servizio di trasporto e di accadimento dei bambini; lun corso serale per immigrati Lomagna, presso la sede dell’associazione, il lunedì e il mercoledì dalle ore 20 alle ore 22. 4) Corso di lingua italiana per donne immigrate Accanto al corso “ufficiale” finanziato dal Ministero, è continuato anche per quest’anno il corso di lingua italiana per donne immigrate che si svolge sempre il martedì e giovedì pomeriggio. Le donne immigrate (provenienti soprattutto dal Marocco e dall’Albania) sono suddivise in gruppi, sulla base della conoscenza della lingua italiana e seguite dalle nostre insegnanti volontarie. 5) Interventi di facilitazione linguistica e di mediazione nelle scuole Finanziati direttamente dai Comuni o dalle scuole, sono proseguiti gli interventi di facilitazione linguistica e di mediazione linguistico culturale nelle scuole del territorio vimercatese (Bellusco, Carnate, Ronco Briantino, Bernareggio, UsmateVelate, Mezzago). 6) Sportello per le famiglie immigrate L’attività è inserita nel “progetto quadro per l’inclusione e la responsabilizzazione degli immigrati” di RETESALUTE: attraverso questo progetto si assicurano gli sportelli immigrati in tutto il Distretto di Merate. Come associazione gestiamo gli sportelli: la Lomagna, il sabato mattina; la Paderno D’Adda, il martedì pomeriggio; la Osnago, il giovedì pomeriggio; la Calco, il venerdì pomeriggio. Nel mese di settembre 2009 abbiamo assicurato, presso la sede dell’associazione, il servizio per la regolarizzazione di colf e badanti. 7) Progetto “Nodi da sciogliere” Il progetto è stato realizzato nel corso dell’anno. In accordo con RETESALUTE, due psicologhe hanno assicurato: lun servizio di consulenza e assistenza rivolto alle assistenti sociali e agli insegnanti rispetto ai nuclei familiari immigrati con gravi disagi, da ricondurre alla condizione di immigrati; lun servizio di counselling rivolto ai nuclei familiari immigrati. La supervisione è stata curata dall’associazione Psicologi per i Popoli nel Mondo di Milano. 8) Progetti di cooperazione Nel corso dell’anno abbiamo concluso due interventi: lProgetto “Una scuola per Sangou, Burkina Faso”: nell’estate del 2009, in collaborazione con l’associazione Oukougnassou, sono state ristrutturate 3 aule scolastiche nel villaggio di Sangou: oltre 200 bambini possono così frequentare la scuola primaria in condizioni meno disagiate; l“Progetto MBORO: una prospettiva concreta di lavoro in Senegal”: a settembre 2009 si è concluso il progetto sperimentale che ha consentito a 5 giovani senegalesi di coltivare e vendere ortaggi. Questa attività economica funziona, nel senso che può reggersi sulle proprie gambe: i giovani continueranno infatti a coltivare gli ortaggi sui 3 ettari di terra presi in affitto ed avere un reddito. 9) Spazio scambi Lo “spazio scambi abbigliamento”, grazie alla collaborazione di due volontarie, continua l’attività di ritiro, consegna e riuso di vestiti e attrezzature per bambini. Nonostante il problema di spazio (la sede è a Lomagna in via Gargantini, 10) il servizio è in grado di servire un grande numero di utenti, in gran parte immigrati, anche se il servizio è rivolto a tutti. 10) Manifestazioni Abbiamo assicurato la nostra presenza alle seguenti manifestazioni: lCreart a Lomagna, il primo marzo 2009; lManifesta ad Osnago, organizzata dalla Provincia di Lecco, nei giorni 15, 16, 17 maggio 2009. Per il dodicesimo anno consecutivo organizziamo “Trenini in mostra”, a Lomagna dal 6 all’8 dicembre. 4 attività 2009 A proprio agio lingua e cultura per star bene in Italia L’associazione ALE G., a partire da ottobre 2008, sta realizzando il progetto “A PROPRIO AGIO: lingua e cultura per star bene in Italia” finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Il progetto prevede 6 corsi di lingua italiana, 4 dei quali rivolti a donne immigrate per due pomeriggi la settimana, assicurando il trasporto e l’accudimento dei bambini piccoli. I corsi di lingua italiana rappresentano, a nostro parere, una priorità. La provincia di Lecco vede la presenza di 29.300 stranieri su una popolazione complessiva di 330.000 ( pari al 9%). I permessi di soggiorno più frequenti sono per ricongiungimento familiare e lavoro; i primi riguardano soprattutto le donne e i minori, mentre i secondi riguardano per la maggior parte gli uomini. La composizione di genere degli immigrati vede ancora una presenza maggiore di uomini, anche se si osserva un decremento negli ultimi anni dato da una maggiore stabilizzazione delle famiglie immigrate. L’apprendimento della lingua italiana è un’esigenza sentita da subito dai migranti per far fronte ai problemi inerenti alla quotidianità, la ricerca del lavoro e dell’abitazione in primo luogo. Nel caso specifico delle donne migranti l’esigenza comunicativa è sentita soprattutto in funzione dell’inserimento scolastico e sociale dei figli, per superare l’isolamento domestico e recuperare quelle competenze che permettono loro di mantenere un ruolo educativo nella nuova società accogliente. I corsi Due corsi di lingua e cultura italiana per donne immigrate, della durata di 94 ore, si sono svolti a Lomagna e a Monticello Brianza: sono iniziati a ottobre 2008 e si sono conclusi a marzo 2009. Entrambi i corsi si sono svolti in orario pomeridiano, due volte alla settimana, con un servizio di accudimento bambini e un servizio di trasporto gestiti da volontari. Al termine dei 2 corsi, 12 allieve su 29 hanno sostenuto l’esame di certificazione CILS di livello A1 con successo. Un altro corso della durata di 125 ore, in orario serale, è stato rivolto ad adulti immigrati a Lomagna: è iniziato a ottobre 2008 e si è concluso a maggio 2009. Al termine di questo, 5 allievi su 15 (4 uomini e 1 donna) hanno sostenuto l’esame di certificazione CILS di livello A2 con successo. A marzo 2009 è iniziato il secondo ciclo dei corsi di lingua italiana per donne immigrate; i corsi, sempre con sede a Lomagna e a Monticello Brianza proseguiranno fino a gennaio 2010. Le allieve iscritte ai 2 corsi sono 27. Il secondo corso di lingua e cultura italiana per adulti immigrati, in orario serale a Lomagna, è iniziato invece a maggio 2009 e si concluderà a febbraio 2010. Vede la presenza di 14 allievi frequentanti. Obiettivi del progetto Per i tre corsi conclusi l’obiettivo generale previsto dal progetto è stato conseguito, ovvero l’apprendimento e l’arricchimento della lingua italiana come lingua seconda da parte dei migranti al fine di includerli nella vita civile italiana. Anche per quanto riguarda gli obiettivi specifici previsti, si può affermare che siano stati conseguiti. Durante le lezioni si è infatti perseguito l’obiettivo di far recuperare e rielaborare competenze e strumenti alle donne e madri migranti per non far perdere loro il fondamentale ruolo educativo nella società di accoglienza. Per far questo abbiamo puntato, oltre che sull’acquisizione della lingua in funzione comunicativa, sull’acquisizione della lingua per potersi relazionare in modo specifico all’interno dei diversi ambiti istituzionali (scuola, sanità, enti locali). Per i tre corsi attivi si stanno perseguendo gli obiettivi sopra dichiarati, con in più quello di correggere le espressioni tipiche ormai fossilizzate del parlato degli allievi. Metodologia L’organizzazione e lo svolgimento dei corsi di lingua e cultura italiana attivati dal progetto si fondano su quattro punti fondamentali: l’attenzione al singolo allievo, la dimensione culturale, l’insegnamento delle abilità linguistiche di base (comprensione e produzione orale, comprensione e produzione scritta), la lezione come occasione di interazione. Nel corso delle lezioni vengono proposte simulazioni di vita quotidiana tramite brevi dialoghi. Successivamente alle attività proposte all’intera classe, vengono proposti momenti di lavoro in piccoli gruppi per favorire l’interazione e l’espressione individuali. Come strumenti specifici vengono utilizzati la lavagna, un testo di base su cui i corsisti possono esercitarsi e rinforzare le strutture apprese durante le ore di lezione, fotocopie di rinforzo. Criticita’ riscontrate dopo la prima annualità di progetto Durante lo svolgimento delle attività si sono riscontrate alcune criticità, in particolare per i corsi serali. Anzitutto la difficoltà di raggiungere la sede del corso per gli allievi residenti in altri comuni, dovuta alla mancanza di mezzi pubblici di trasporto nel nostro territorio. Non tutti i corsisti frequentanti, infatti, possiedono un mezzo di trasporto adeguato; spesso utilizzano motorini e biciclette, che sono poco adatti a raggiungere le sede di Lomagna in orario serale e durante i mesi invernali. Si è cercato, in parte, di risolvere il problema utilizzando le auto private di alcuni allievi che si sono resi disponibili per andare a prendere e riaccompagnare a casa i propri compagni di corso. Un’altra difficoltà riscontrata è stata quella dell’impossibilità di frequentare le lezioni dovuta ai turni di lavoro dei corsisti. Per poter ovviare a ciò, alcuni hanno chiesto ai propri colleghi di modificare i turni lavorativi, ma non sempre è stato possibile. Anche per quanto riguarda i corsi di lingua italiana per Accudimento bamb le donne immigrate è stato percepito come problema il dover raggiungere la quota del 70% di frequenza (dato richiesto dal Ministero); infatti, la presenza di figli piccoli e molto piccoli comporta spesso il doversi assentare per motivi di organizzazione familiare. Il servizio di accudimento dei bambini più piccoli fornito dall’associazione grazie alla disponibilità dei volontari, è stato pensato proprio per cercare di risolvere, almeno in parte, questi problemi. 5 attività 2009 Progetto “Per fare un fiore”, seconda annualità Il progetto ha avuto inizio il 1 ottobre 2008 e si è concluso il 30 settembre 2009. Sono state perseguite le seguenti finalità: lfavorire la riuscita scolastica dei minori immigrati attraverso l’aiuto allo studio, all’acquisizione della lingua italiana delle discipline e al recupero degli apprendimenti (doposcuola annuale ed estivo); lfavorire l’acquisizione dell’italiano L2 della comunicazione per bambini e ragazzi neoarrivati (laboratorio di lingua italiana per neoarrivati); lsostenere l’inserimento sociale e scolastico dei minori immigrati ricongiunti e non, in situazione di disagio (attività di ascolto: counseling per minori immigrati); lpromuovere processi e percorsi di integrazione sociale dei minori immigrati (laboratorio artistico). Attività 1) doposcuola annuale e doposcuola estivo Il doposcuola annuale è stato così organizzato: due pomeriggi settimanali della durata di 3 ore ciascuno per i bambini dalla primaria e i ragazzi della secondaria di I grado e due pomeriggi settimanali della durata di 2 ore ciascuno per i ragazzi della secondaria di II grado. Ha visto il coinvolgimento di 22 alunni della primaria con una presenza media di 16 bambini, 6 alunni della secondaria di I grado con una presenza media di 3, 19 ragazzi delle superiori bini - Sede AleG. con una presenza media di 12 studenti. Gli alunni sono stati seguiti da 3 educatori professionali retribuiti che hanno svolto ore aggiuntive a livello di volontariato e sono stati supportati da 7 volontari, parte dei quali qualificati professionalmente, e da 1 tirocinante. La nazionalità maggiormente rappresentata è stata quella rumena seguita dalla marocchina, albanese, peruviana, eritrea, tunisina, moldava, mauriziana e senegalese. Con i minori seguiti e con le famiglie è stato inizialmente condiviso un essenziale codice di comportamento riguardante il rispetto di alcune regole fondamentali: quelle verso se stessi, quelle verso gli altri, quelle verso l’ambiente di studio. I risultati scolastici sono stati positivi per tutti gli alunni della primaria e della secondaria di I grado; 3 studenti della scuola secondaria di II grado non sono stati promossi e 1 non ha superato gli esami di riparazione a settembre. Il doposcuola estivo si è tenuto nel periodo 29 giugno – 21 luglio 2009 in due sedi: presso la sede di Ale G. a Lomagna e presso la sala civica del comune di Osnago per 5 giorni la settimana. Le attività all’interno di questa azione hanno sostenuto il bambino e il ragazzo immigrato nello svolgimento dei compiti scolatici estivi e hanno visto coinvolti a Lomagna 21 bambini della primaria e 8 ragazzi della scuola secondaria di I e 8 della secondaria di II grado, mentre a Osnago sono stati seguiti 18 bambini della primaria. Sia a Lomagna che a Osnago i minori sono stati organizzati in piccoli gruppi in base alla classe frequentata e sono stati seguiti da 4 educatori professionali retribuiti supportati da 16 volontari presenti a turno e da due tirocinanti. 2) laboratorio di lingua italiana per alunni neoarrivati Il laboratorio si è svolto presso la sede Ale G. a Lomagna durante il mese di luglio 2009. I minori seguiti sono stati 5: 2 della scuola primaria, 2 della secondaria di I grado e 1 della secondaria di II grado. Le provenienze sono: 3 dal Marocco, 2 dall’Ecuador. Ai ragazzi è stato offerto un servizio di trasporto da Merate, da Cernusco e da Osnago. Agli allievi sono stati somministrati test iniziali e test finali che hanno accertato il livello di lingua italiana del quotidiano acquisito. Dove possibile, tali test sono stati consegnati alle scuole di futura frequenza. 3) attivita’ di ascolto: counseling per minori immigrati ricongiunti e non, in situazione di disagio Il servizio di counselling psicologico in favore dei minori immigrati ricongiunti e non, in situazione di disagio si è svolto nel periodo ottobre 2008 – settembre 2009. Le attività sono state gestite da due psicologhe che si sono avvalse, ove ritenuto necessario, del supporto di mediatori culturali stranieri per lo svolgimento dei colloqui individuali o familiari. L’invio al servizio è stato previsto da parte delle assistenti sociali oppure dai referenti scolastici, i quali hanno notato disturbi del comportamento, dell’apprendimento o altri segnali di sofferenza nei ragazzi stranieri da loro conosciuti. Alcune famiglie, compresi i minori, sono state prese in carico. Le problematiche emerse sono state: disagio dei minori, difficoltà genitoriale, violenza domestica, conflitto di coppia. Per la presa in carico di queste due situazioni è stata creata una rete con il territorio: con l’assistente sociale di base, con la psicologa dell’Azienda consortile Retesalute, con il servizio di psichiatria di Merate, con gli educatori domiciliari e con i referenti scolastici. Sulla base dell’esperienza realizzata negli ultimi anni, si può affermare che il counselling familiare con le famiglie straniere sta divenendo uno strumento terapeutico e di sostegno sempre più valido e condiviso dai diversi attori del territorio. 4) laboratorio artistico rivolto a preadolescenti Il laboratorio artistico si è tenuto durante i mesi di aprile, maggio e giugno nei giorni di martedì dalle 16.00 alle 17.30 per un totale di 10 incontri presso la sede dell’associazione a Lomagna. Hanno aderito e frequentato con continuità 15 minori immigrati. Il laboratorio, curato da una animatrice che da anni collabora con l’associazione Ale G., ha sviluppato un percorso di avvicinamento alla conoscenza di ritmi, musiche, danze e fiabe provenienti da diversi paesi del mondo e alla sperimentazione di alcune forme di espressione di suoni e rumori, attraverso l’acquisizione di semplici tecniche di animazione. A conclusione del percorso, si è realizzata la rappresentazione di una fiaba animata che si è tenuta presso il Parco Verde del comune di Lomagna. 6 attività 2009 Progetto “Nodi da sciogliere” Premessa Il progetto “Nodi da sciogliere”, finanziato dalla legge regionale n. 1/2008, è stato un progetto sperimentale, della durata di un anno a partire dalla metà di ottobre 2008. L’obiettivo dell’intervento è stato quello di ampliare le attività di ascolto e di intervento rispetto al disagio delle famiglie immigrate, attività già avviate negli scorsi anni all’interno di altri progetti. Il progetto è stato curato da due psicologhe, Maddalena Riva e Laura Cattafesta che si sono avvalse della supervisione dell’Associazione Psicologi per i Popoli nel Mondo. “Nodi da sciogliere” è stato realizzato in collaborazione con RETESALUTE, azienda speciale consortile dei Comuni del meratese, in particolare con il Servizio Minori e Famiglia. In sintesi le diverse azioni nelle quali si è articolato il lavoro. 1) Promozione, preparazione e modalità di accesso al servizio Nel periodo ottobre – dicembre 2008 il progetto è stato presentato ai Comuni e alle scuole: sono state convocate due riunioni, una con le assistenti sociali di base del territorio e una con i referenti scolastici delle scuole dell’obbligo del distretto di Merate. All’inizio dell’anno sono giunti al servizio le prime segnalazioni: le assistenti sociali dei Comuni, rilevato un bisogno e la motivazione al percorso di cura da parte della persona e del nucleo familiare stranieri, hanno contattato lo psicologo referente del progetto al fine di presentare il caso e concordare un’eventuale presa in carico specialistica di secondo livello. 2) Counselling familiare transculturale Questa è stata l’azione principale del progetto e si è concretizzata in un ciclo di colloqui psicologici individuali, di coppia e/o familiari. Gi operatori territoriali hanno chiesto consulenza per numerosi casi, ma è stato ritenuto necessario avviare un percorso di counselling psicologico per 11 famiglie, che nel dettaglio erano: l2 famiglie del Marocco, 1 famiglia del Senegal, 1 famiglia del Burkina Faso, 1 famiglia della Costa d’Avorio, 1 famiglia della Tunisia l2 famiglie dell’Albania, 1 famiglia delle Filippine, 1 famiglia dell’India luna coppia mista italiana-marocchino Ogni qualvolta si è ritenuto necessario un approfondimento delle rappresentazioni culturali, è stato possibile avvalersi della consulenza di mediatori linguistico-culturali, di differente etnia di provenienza. Sono stati coinvolti pertanto 6 mediatori linguistico culturali in modo diretto (durante le sedute in presenza della famiglia) e indiretto (per confronto con gli operatori psico-sociali). Le problematiche familiari che hanno determinato l’avvio di un percorso psicologico riguardavano: lconflitti di coppia (per coppie di connazionali e miste), ldifficoltà comportamentali e relazionali di adolescenti (agiti violenti, furti, rischio di penale minorile), lforte inibizione sociale, ldifficoltà ad adattarsi alle richieste ambientali in seguito a recente ricongiungimento familiare, segnali di disturbo post-traumatico, lsituazione di crisi dovuta a contesto multiproblematico (malattia fisica, povertà, isolamento sociale). Durante la presa in carico psicologica sono emerse ulteriori problematiche quali disagi individuali dei genitori (traumi e carenze infantili, disagi psichici), trauma migratorio non rielaborato nei genitori, violenza intrafamiliare, difficoltà relazionale tra prima e seconda generazione. 3) Supervisione Questa azione è stata curata dal Presidente dell’Associazione Psicologi per i Popoli nel Mondo, dr. Paolo Castelletti. Con questa associazione è stata sottoscritta una specifica convenzione. Presso la sede dell’associazione ALE G. si sono svolti 4 incontri ai quali hanno partecipato la referente operativa del progetto e le due psicologhe. La supervisione è servita ad arricchire in itinere la qualità del lavoro svolto, ampliando esponenzialmente le competenze cliniche e condividendole con un’altra Associazione attiva sul territorio regionale. Infatti, la tecnica psicoterapeutica applicata alle famiglie straniere è ancora ampiamente in corso di definizione su tutto il panorama italiano. servizio di counselling familiare transculturale La supervisione ha inteso così creare uno spazio di confronto e di studio di nuove linee guida terapeutiche nel settore transculturale. 4) Consulenza agli operatori territoriali (insegnanti, assistenti sociali) Questa azione ha assicurato la consulenza agli operatori territoriali (insegnanti, assistenti sociali, educatori e facilitatori linguistici). La consulenza ha favorito il confronto circa le modalità di presa in carico degli utenti/alunni immigrati, senza che ciò sfociasse necessariamente in un sostegno psicologico. Gli incontri hanno avuto la finalità di individuare nuove chiavi di lettura delle problematiche emerse, focalizzando l’intervento in modo proficuo e potenziando le risorse e gli specifici strumenti, pedagogici, educativi e/o assistenziali, già in uso. Questa attività è risultata particolarmente economica e produttiva, poiché ha favorito la formazione continua degli operatori sul territorio, evitando la frammentazione degli interventi o l’invio specialistico non indispensabile. Hanno richiesto la nostra collaborazione in totale: 7 assistenti sociali di base, 2 équipes territoriali del servizio di tutela minori, 3 scuole medie inferiori, 1 scuola professionale, una cooperativa. Obiettivi raggiunti Tutti gli obiettivi previsti dal progetto sono stati raggiunti. Li elenchiamo di seguito: lofferta di un servizio di counselling psicologico-relazionale di secondo livello per le famiglie straniere già in carico al servizio di base; lapplicazione di un adeguato strumento clinico di cura per le persone di origine nonoccidentale; lampliamento delle competenze degli operatori territoriali (assistenti sociali e insegnanti) in merito alle questioni delle famiglie straniere multi-problematiche; laumento della condivisione, sul territorio regionale, delle competenze in materia clinica; lapprofondimento delle specifiche rappresentazioni culturali della malattia psichica, delle differenza di genere, delle abitudini educative; lproposta di un servizio ad hoc per le esigenze del territorio. 7 attività 2009 Progetto “I tanti modi per essere mamma e papà” Le associazioni ALE G., ALFA e MEHALA, con la collaborazione e il contributo del SOLEVOL di Lecco, hanno avviato un progetto di sensibilizzazione sul tema dell’adozione e dell’affido proponendo interventi nelle classi quarte e quinte di alcune scuole primarie del territorio. Il desiderio comune è quello di promuovere la cultura dell'adozione e dell'affido come elementi valorizzanti la famiglia nella speranza di vedere diminuito il sospetto e il timore che grava attorno a questi due modi di diventare famiglia. Operatori esperti sul tema hanno lavorato con i bambini nel tentativo di fare loro chiarezza su questi istituti giuridici, entrambi importanti sebbene estremamente differenti. In particolare, sono state individuate otto classi quarte e quinte della scuola primaria, nel territorio meratese e casatese (scuole primarie di Paderno D’Adda, Lomagna, Barzanò, Barzago). Con quattro classi è stato avviato un lavoro sulle tematiche legate all'adozione, con le rimanenti quattro è stato proposto un lavoro sul tema dell'affido. Il lavoro con le classi è partito dalla “Convenzione sui Diritti del Fanciullo”, prendendo spunti dai due articoli che si riferiscono l'uno all'adozione e l'altro all'affido. Sono stati letti, da animatori preparati, due distinti racconti specificatamente pensati per raccontare ai bambini l'adozione e l'affido. Nel secondo ed ultimo incontro nelle classi, un operatore delle associazioni promotrici è stato a disposizione per chiarire dubbi e domande dei bambini. Infine è stata data come consegna la realizzazione di un elaborato (poesia, disegno, collage …) in grado di rappresentare l'adozione e l'affido. Su questi temi sono state inoltre organizzate due serate di approfondimento rivolta a genitori, insegnanti e operatori in cui si è cercato di fare chiarezza sulle specificità e le peculiarità di adozione affido, chiarendone le differenze sostanziali. Questa serate, che hanno rappresentato il naturale seguito del lavoro svolto nelle classi, si sono svolte lgiovedì 19 novembre 2009 presso la Scuola Primaria di Paderno D’Adda lvenerdì 20 novembre 2009 presso la Scuola Primaria di Barzanò In queste occasioni sono stati esposti i lavori dei bambini delle classi coinvolte (disegni, poesie, testi). Rappresentanti delle associazioni promotrici ed esperti in materia hanno avviato un confronto utilizzando un linguaggio e una modalità accessibile e comprensibile a tutti. Le serate, promosse in occasione dei vent’anni dell’entrata in vigore della “ C o nv e n z i o n e Internazionale sui Diritti dell’Infanzia” hanno visto la partecipazione di numerose famiglie, di insegnanti e amministratori comunali. Al termine è stato distribuito l’opuscolo “I diritti dei bambini”, la convenzione sui diritti dell’infanzia riscritta dai bambini, ristampato a cura dell’associazione ALE G.. AFFIDO: riferimenti in provincia di Lecco ALFA (Associazione Lecchese Famiglie Affidatarie) tel. 348 2288250 IL TALENTO, cooperativa Sociale tel. 0341 363567 RETESALUTE, Servizio Minori e Famiglia tel. 039 9285167 Fiaba animata al Parco Verde - Lomagna, giugno 2009 8 cooperazione la realizzazione Il Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli, sul bando 2008, ha ammesso a contributo il “Progetto Mboro: una prospettiva concreta di lavoro in Senegal”. Il progetto è stato realizzato nel periodo settembre 2008 - ottobre 2009 in Senegal, nel villaggio di Darou Khoudoss (vicino alla cittadina di Mboro, Dipartimento di Thies). Il progetto ha visto i seguenti protagonisti: l’associazione ALE G., l’associazione Senegalesi di Lecco e provincia, l’associazione Abeille di Dakar, un gruppo di giovani agricoltori senegalesi. Gli obiettivi prioritari erano due: lassicurare gli investimenti necessari per iniziare un’attività agricola sui 3 ettari di terra fertile, in grado di dare un lavoro a un gruppo di giovani e di consentire un reddito adeguato; lavviare la coltivazione di ortaggi con la vendita dei prodotti sui mercati locali. A settembre 2008, in stretto contatto con la Comunità di Darou Koudoss, il progetto è stato impostato ed avviato: lsono stati individuati i primi giovani da avviare al lavoro, curando la presenza di una persona con esperienza; lè stato preso in consegna il terreno da coltivare, è stato pulito e arato; lè stato scavato il pozzo, costruiti i muri per il pozzo e il contropozzo (piccolo locale sotto il pozzo nel quale è stata collocata la pompa; lè stata acquistata e messa in funzione la motopompa; lè stato realizzato l’impianto di irrigazione; lsono stati acquistati gli attrezzi necessari alla coltivazione; il terreno è stato concimato; lsono state acquistate le sementi degli ortaggi (per primi i cavoli). A partire da gennaio 2009 è iniziata la coltivazione degli ortaggi: i giovani coltivatori hanno curato l’irrigazione giornaliera del terreno e la concimazione, utilizzando fertilizzanti naturali come il letame delle capre e dei polli, disponibile nella zona di Mboro. La prima semina ha riguardato i cavoli. Nelle settimane successive hanno predisposto l’altra parte di terreno, curato la crescita dei cavoli (innaffiamento giornaliero), curato la semina degli altri ortaggi: carote, patate, cipolle. Nella seconda metà di febbraio 2009 è iniziata la raccolta dei cavoli: l’entusiasmo per questo primo concreto risultato è stato attenuato dalla presenza di “farfalline” in una parte dei cavoli. Il raccolto comunque è stato venduto ai grossisti che provvedono a portare gli ortaggi ai Progetto “MBORO”: una prospettiva concreta di lavoro in Senegal Mboro: raccolto di patate - Aprile 2009 mercati all’ingrosso di Thies e di Dakar. Ad aprile c’è stata la raccolta delle carote, poi delle patate e delle cipolle; nel frattempo sono stati seminati i pomodori, il peperoncino, i cetrioli, la manioca, le arachidi. Una volta maturi si è proceduto alla raccolta e alla vendita, sempre ai grossisti. L’introito di queste vendite ha consentito di non dover più richiedere soldi dall’Italia, ma di avere una autonomia per l’attività agricola, sia per gli acquisti che per il pagamento dei lavoratori. la costituzione di una SARL (società a responsabilità limitata) Uno degli obiettivi del progetto era la costituzione di una cooperativa, in modo da dare ai giovani di Mboro l’opportunità di gestire direttamente l’attività di coltivazione. Dopo la presentazione iniziale di questa possibilità e l’assenso da parte della Comunità di Darou Koudoss, l’associazione Abeille ha approfondito la questione, anche attraverso incontri con un commercialista, con un notaio e con la Camera di Commercio di Dakar. Da questi incontri sono emerse le seguenti indicazioni: in Senegal, la forma societaria più vicina alla cooperativa è il GIE (Groupement d’Intéret Economique): al momento della costituzione non è obbligatorio l’atto notarile, può essere costituito senza capitale sociale, i soci rispondono in maniera illimitata e in solido di tutti i debiti del Gruppo. Questa forma semplice presenta però alcuni inconvenienti: l’accesso al credito è molto difficile, la credibilità nei confronti dei fornitori e dei clienti è bassa, i soci rispondono in solido e in maniera illimitata. Si è preferito allora prendere in considerazione una forma societaria. Una forma più strutturata di società è la SARL (Société à Responsabilité Limitée); infatti il capitale sociale da versare non è troppo elevato, la responsabilità dei soci è limitata (ciascuno è responsabile del proprio apporto), è obbligatorio passare da un notaio per l’atto costitutivo, lo statuto, la dichiarazione di conformità. Dopo un confronto tra i protagonisti del progetto si è deciso la costituzione di una SARL presso un notaio, definendo lo Statuto e versando un capitale sociale di circa 1.600 euro: questa forma societaria consente, da subito, di continuare la coltivazione degli ortaggi e di effettuare tutte le operazioni contabili necessarie; consente inoltre di realizzare, in un futuro, altre attività economiche come la commercializzazione diretta dei prodotti agricoli.w costi e prospettive I costi complessivi del progetto sono pari ad euro 28.000: il contributo del Comitato Lecchese è di 15.000 euro, 8.000 euro sono stati assicurati dalle associazioni promotrici, 5.000 euro derivano dal ricavato della vendita degli ortaggi. Il progetto ha dimostrato che l’attività di coltivazione degli ortaggi funziona: un utile di 5.000 euro sta significare che 5 (o 6) giovani senegalesi possono avere un lavoro, avere un reddito, fare dei progetti per il futuro senza entrare nell’ottica di emigrare. Sta a dimostrare inoltre che l’attività si può ampliare, che si possono coltivare altri ettari di terra, che altri giovani possono avere un lavoro. E’ quanto il progetto si prefiggeva: i principali risultati attesi sono stati raggiunti. 9 cooperazione Progetto “Terra Viva”, Senegal Il progetto è a cura Associazione ALE G., Associazione Senegalesi di Lecco, AUSER Lecco. Sulla base dell’esperienza del progetto MBORO, si intende iniziare un altro progetto “TERRA VIVA” per consolidare i risultati ottenuti e per consentire ad altri giovani senegalesi di avere un’opportunità di lavoro sulla propria terra. Luogo di realizzazione sarà la campagna del villaggio di Darou Koudoss, nelle vicinanze di MBORO, Dipartimento di Thies, SENEGAL. Attività previste Le attività previste sono simili a quelle realizzate con il progetto MBORO; rispetto a quest’ultimo si prevedono due novità: ll’acquisto del terreno, in modo tale da maggiore certezza e sicurezza all’attività di orticoltura; ll’acquisto di un pik-up, sia per gli spostamenti delle persone sia soprattutto per il trasporto degli ortaggi. Questa è una scelta strategica perché consentirebbe di non più dipendere dai grossisti locali e di trasportare gli ortaggi ai mercati delle città, con un evidente vantaggio economico. In sintesi le attività che si intendono realizzare sono: Nome: TERRA VIVA Il nome tiene in sé i significati di: la terra è viva e che la terra viva Logo: TERRA CHE GERMOGLIA IN MANO UMANA Il logo simboleggia il patto amicale/solidale di mutuo rispetto e aiuto tra l’uomo e la terra ll’acquisto di un appezzamento di terreno agricolo di 3 ettari; lla realizzazione di un pozzo, di un contropozzo e di un impianto di irrigazione; ll’acquisto di una motopompa; lla sistemazione del terreno, la concimazione, ll’inizio dell’attività di orticoltura; ll’affitto di un’abitazione e di un magazzino al villaggio di Darou Koudoss; ll’acquisto di un pik- up usato, per trasporto persone e trasporto ortaggi; ll’assunzione di 4 giovani agricoltori. La vicinanza delle due coltivazioni (progetto MBORO e progetto TERRA VIVA) consente alcune sinergie (acquisto congiunto delle sementi, del concime, del carburante per la motopompa, vendita dei prodotti) Mboro: coltivazione ortaggi - Aprile 2009 che si traducono in un beneficio economico per entrambi i progetti. Tempi A partire da gennaio 2010. Costi I costi, individuati sulla base delle spese sostenute per il progetto Mboro, sulla base di un accordo di massima con il proprietario del terreno di 3 ettari e sulla base di un preventivo per il pik-up, ammontano a circa 24.000 euro. Come contribuire al progetto Si può contribuire alla realizzazione del progetto con versamenti sul seguente conto corrente bancario: Conto corrente bancario intestato a: Associazione ALE G. Cooperazione Banca Popolare di Sondrio, Agenzia di Lomagna IBAN IT92 F056 9651 4500 0000 2476 X08 Motivazione: Progetto TERRA VIVA Impegno dei promotori L’impegno dei promotori e dei realizzatori del progetto è di: lnon prevedere alcun guadagno o distribuzione degli utili da questo progetto; ldestinare gli utili dell’attività economica agli investimenti finalizzati ad incrementare la coltivazione degli ortaggi e ad organizzare un sistema di vendita degli ortaggi in grado di favorire le lavoratrici locali (esempio una “cooperativa “ di donne); lperseguire soprattutto la creazione di posti di lavoro in grado di consentire un reddito continuativo. 10 sportelli immigrati Servizio per la regolarizzazione di badanti e colf Per tutto il mese di settembre 2009, presso la sede dell’associazione a Lomagna, abbiamo organizzato un servizio per la “regolarizzazione di colf e badanti”. In questo periodo infatti è stato possibile compilare la domanda, on line, per assumere un cittadino immigrato senza permesso di soggiorno presente in Italia. Potevano compilare la domanda sia i cittadini italiani che extracomunitari con carta di soggiorno, in possesso però di un reddito annuale di 20.000 euro (per assumere una colf); per l’assunzione di una badante era necessario il certificato relativo alla persona da assistere. Prima della presentazione della domanda era necessario versare all’INPS un contributo forfetario di 500 euro: questa disposizione ha limitato la possibilità di regolarizzare delle persone oggi clandestine. Il nostro servizio ha compilato 55 domande, così suddivise: 37 datori di lavoro italiani e 18 datori immigrati. Le domande per colf sono state 41, per badante 14; le lavo- ratrici donne sono 19 mentre gli uomini assunti sono stati 36. Rispetto ai Paesi di provenienza: 16 “regolarizzati” provengono dall’Albania, 10 dal Marocco, 7 dal Bangladesh, 6 dall’Ucraina, 5 dalla Moldavia, 2 dalla Russia, 2 dal Senegal; con un cittadino a testa seguono Siria, Gambia, Egitto, Burkina Faso, Rep. Democratica del Congo, India, Sri Lanka. La Prefettura di Lecco, a partire dalla metà di ottobre 2009, sta convocando i datori di lavoro e gli immigrati assunti per la sottoscrizione del contratto di lavoro; una seconda tappa a cui segue, dopo la convocazione in Questura, il rilascio del permesso di soggiorno. Sportelli immigrati 2009 RETESALUTE, attraverso il progetto “In rete per il mondo”, assicura su tutto il territorio del Distretto di Merate gli sportelli immigrati. Questo servizio consente alle persone immigrate di avere un punto di riferimento e una indispensabile assistenza per le numerose pratiche necessarie per l’ingresso e il soggiorno in Italia; in particolare per i documenti relativi al permesso di soggiorno, al suo rinnovo, ai ricongiungimenti familiari con i figli o con i genitori, alla carta di soggiorno, alla cittadinanza italiana. Gli sportelli inoltre garantiscono l’informazione e l’orientamento rispetto agli enti e ai servizi sul territorio: Comune, scuola, sanità, formazione, casa, lavoro. Questa attività favorisce i rapporti con la Prefettura e con la Questura di Lecco. Gli sportelli immigrati sono gestiti da diversi enti: Ufficio stranieri CGIL (Merate e Casatenovo), ANOLF (Merate e Barzanò), NAMASTE (a Bevera), associazione ALE G. La nostra associazione gestisce i seguenti sportelli: la Paderno D’Adda, Piazza Vittoria 8 (sopra la Biblioteca) tel. 039 514215 il martedì dalle ore 16,30 alle ore 18,30 la Osnago, Piazza Dante 2 (di fronte alla Biblioteca) tel. 039 587796 il giovedì dalle ore 16,30 alle ore 18,30 la Calco, Via Volta 1 (di fianco della Biblioteca) tel. 039 9274832 il venerdì dalle ore 16 alle ore 18 la Lomagna, presso la sede ALE G. di via Magenta 13d tel. 039 9278141 il sabato dalle ore 9 alle ore 12,30 I nostri operatori, che hanno acquisito una notevole esperienza, sono: lEglantina Pollozi a Calco, Osnago, Paderno D’Adda aiutata dalla volontaria Angela Ravasi, lAss Casset a Lomagna, aiutato dal volontario Luigi Magni. Nei primi 9 mesi del 2009, da gennaio a settembre, si sono rivolti ai nostri sportelli 763 persone immigrate, 284 donne e 479 uomini. I principali Paesi di provenienza sono: 216 dall’Albania, 172 dal Marocco, 81 dal Senegal, 69 dal Burkina Faso, 39 dal Bangladesh, 33 dall’Ecuador, 31 dall’Ucraina, 23 al Peru, 21 dalla Moldavia. Rispetto all’occupazione: ben 415 persone hanno un lavoro a tempo indeterminato; 163 invece sono disoccupati. L’acquisto della casa sta aumentando: sono ben 200 persone i proprietari di casa, pari al 26% di coloro che si sono rivolti ai nostri sportelli. Rispetto ai servizi richiesti ed erogati: 381 riguardano il permesso di soggiorno, 213 la carta di soggiorno, 123 i ricongiungimenti familiari, 54 la cittadinanza. Aule scolastiche ristrutturate a Sangou, Burkina Faso Nei mesi di luglio e agosto 2009, due rappresentanti dell’associazione OUKOUGNASSOU (associazione che raggruppa gli immigrati in Italia dalla zona di Sangou) hanno seguito direttamente in Burkina Faso i lavori di ristrutturazione di tre aule scolastiche e di un’aula per gli insegnanti. Gli oltre 200 bambini e bambine della zona hanno così potuto iniziare il nuovo anno scolastico in condizioni più agevoli. Nei prossimi mesi, grazie al contributo di un gruppo di insegnanti italiane, potremo assicurare a questi bambini i libri scolastici e il materiale didattico. 11 attività 2010 Attività prevista 2010 Pensiamo di continuare, per il prossimo anno, le attività in corso; in più ci sono alcune novità che riportiamo nelle pagine seguenti. In sintesi le attività previste sono: 1) Progetto “TRA LINGUA E LINGUAGGIO: percorsi per favorire l’apprendimento della lingua italiana e l’inclusione scolastica e sociale” lsperimentazione dell’utilizzo di competenze riabilitative, psicolinguistiche ed educativo didattiche per soggetti in stato di disagio scolastico conseguente a difficoltà di apprendimento della L2; lsostegno allo studio e all’acquisizione dell’italiano L2 per studenti immigrati della scuola secondaria di secondo grado; lattivazione di tre corsi di lingua e cultura italiana rivolti alle donne immigrate (con servizio di trasporto e di accudimento dei figli piccoli) per favorire il loro ruolo attivo nei confronti dei figli studenti e nel rapporto con la società di accoglienza: i corsi si tengono: - a Lomagna, presso la sede ALE G.; - a Monticello Brianza, presso la sede messa a disposizione dal Comune; - a Paderno D’Adda, presso la sede messa a disposizione dal Comune. 2) Progetto Piccoli Passi verso l’integrazione dei minori migranti L’intervento, inserito nel progetto quadro giovani di RETESALUTE, assicura la continuazione delle attività a favore dei minori immigrati nelle scuole del meratese. In particolare: llaboratorio linguistico permanente per l’apprendimento dell’italiano L2 del quotidiano e dello studio, in 5 Istituti Comprensivi: Merate, Brivio/Airuno, Cernusco Lombardone, Olgiate/Calco, Robbiate; leducazione linguistica per l’apprendimento dell’italiano L2 ai bambini neoarrivati frequentanti la scuola primaria; lmediazione linguistico-culturale per gli incontri con gli alunni immigrati e le loro famiglie; lcoordinamento del Tavolo Operativo a cui partecipano le referenti delle Commissioni Intercultura degli Istituti Comprensivi, i facilitatori linguistici e i mediatori culturali. 3) Interventi di facilitazione linguistica e di mediazione nelle scuole Finanziati direttamente dai Comuni o dalle scuole, proseguono gli interventi di facilitazione linguistica e di mediazione linguistico cul- turale nelle scuole del territorio vimercatese (Bellusco, Carnate, Ronco Briantino, Bernareggio, Usmate-Velate, Mezzago). 4) Doposcuola annuale per bambini e ragazzi Il doposcuola è ormai un servizio consolidato. Anche se i finanziamenti sono limitati, l’associazione assicurerà anche per l’anno scolastico 2009-2010, grazie alla collaborazione di numerosi volontari, il doposcuola così organizzato: - lunedì pomeriggio: ragazzi della media e della media superiore; - mercoledì pomeriggio: bambini delle elementari e ragazzi delle medie; - venerdì pomeriggio: ragazzi delle medie e bambini delle elementari. 5) Sportello per le famiglie immigrate L’attività, inserita nel “progetto quadro per l’inclusione e la responsabilizzazione degli immigrati” di RETESALUTE, assicura gli sportelli immigrati in tutto il Distretto di Merate. Come associazione gestiamo gli sportelli: la Lomagna, il sabato mattina; la Paderno D’Adda, il martedì pomeriggio; la Osnago, il giovedì pomeriggio; la Calco, il venerdì pomeriggio. 6) Servizio di mediazione culturale RETESALUTE ha attivato un servizio di mediazione linguistico-culturale grazie al quale i Comuni, i servizi sociali, le scuole pos- sono richiedere l’intervento di un mediatore culturale. Il servizio potrà contare sulla collaborazione di un gruppo di mediatori appartenenti alle nazionalità più rappresentative sul territorio del Distretto di Merate, opportunamente formati e in grado di fare da ponte tra gli utenti e gli operatori dei diversi servizi. Questo nuovo servizio è stato affidato all’associazione ALE G. 7) Progetti di cooperazione Nel 2010 abbiamo in programma due interventi: lProgetto “TERRA VIVA: coltivazione e vendita di ortaggi nella campagna senegalese”: sulla base dell’esperienza del progetto MBORO si prevede di acquistare 3 ettari di terreno fertile, di ampliare l’attività di coltivazione degli ortaggi e di dare così la possibilità ad altri giovani senegalesi di avere un lavoro e una prospettiva di vita nel loro Paese; lun progetto, in corso di definizione, per realizzare in una cittadina del Marocco uno studio dentistico con l’obiettivo di favorire le cure dentistiche per i bambini e i ragazzi. 8) Spazio scambi Lo “spazio scambi abbigliamento”, grazie alla collaborazione di due volontarie, continuerà l’attività di ritiro, consegna e riuso di vestiti e attrezzature per bambini. Il servizio, con sede a Lomagna in via Gargantini 10, è in grado di servire un grande numero di utenti, in gran parte immigrati. Pubblicato il libro INCONTRI Il libro “INCONTRI” raccoglie le storie di donne immigrate che hanno frequentato i corsi di italiano all’associazione ALE G. Il libro, edizione MARNA, è a cura di Adriana Grigolo, insegnante di Lettere italiane e Storia, che collabora con l’associazione dall’anno 2000, insegnando nei corsi di italiano per donne immigrate. “Quante volte abbiamo fatto lezione di geografia, aprendo l’atlante sul tavolo e invitando ciascuna a cercare il suo Paese, la sua città, a considerare la distanza dall’Italia, a ripercorrere il viaggio compiuto! Allora sono emersi tanti ricordi, prima di tutto delle persone che si son dovute lasciare, ma anche di cose, cibi, profumi, colori. Ognuna raccontava le paure e le speranze. Ascoltandole io ho pensato spesso che il mondo è venuto da me: attorno al tavolo c’erano egiziane, marocchine, albanesi, romene, peruviane e ci sono state anche cinesi, iraniane e statunitensi! Credo che se un giorno andrò in uno dei loro Paesi lo vedrò un po’ meno da turista e mi sentirò un po’ meno straniera.” Carmela Zambelli nell’introduzione ha scritto: “Per me che vivo nell’associazione da quando è nata, uno dei pregi di questa opera sta nell’aver finalmente scritto, e quindi fermato sulla carta, ciò che la memoria rischiava di perdere; ha dato conforto alla mia grande paura: quella di dimenticare, di non riuscire più a ricomporre parti importanti della vita dell’associazione, di non ricordare più visi, nomi, voci….La lettura mi ha fatto rivivere vite, rivedere volti, risentire voci e provare ancora quelle emozioni, le stesse, provate nei momenti e nelle situazioni, le più allegre e le più faticose.“ Il libro è disponibile presso l’associazione; il costo è di 10 euro. 12 attività 2010 PROGETTO Tra lingua e linguaggio percorsi per favorire l’apprendimento della lingua italiana e l’inclusione scolastica e sociale Il progetto, ammesso a contributo sulla legge regionale n. 23/99, viene realizzato nel periodo ottobre 2009 – settembre 2010. Le azioni previste sono tre: lla sperimentazione dell’utilizzo di competenze riabilitative, psicolinguistiche ed educativo - didattiche per soggetti in stato di disagio scolastico conseguente a difficoltà di apprendimento della L2; lil sostegno allo studio e all’acquisizione dell’italiano L2 per studenti immigrati della scuola secondaria di secondo grado; ll’attivazione di tre corsi di lingua e cultura italiana rivolti alle donne immigrate (con servizio di trasporto e di accudimento dei figli piccoli) per favorire il loro ruolo attivo nei confronti dei figli studenti e nel rapporto con la società di accoglienza. L’azione più innovativa (sia per noi che per il territorio lombardo) è la prima; di seguito la illustriamo. Il fenomeno della dispersione ha assunto un rilievo ragguardevole per tutta la popolazione scolastica ma, tra gli studenti provenienti da altri Paesi, per ragioni legate alla lingua e alla differente cultura, diviene un problema della massima gravità con conseguenze pesanti sul processo di acculturazione e di effettivo inserimento nel tessuto sociale italiano. Nella nostra esperienza, abbiamo visto che spesso il fallimento scolastico di questi bambini è legato a difficoltà di acquisizione in primo luogo della lingua, poi della lettoscrittura. Talvolta queste difficoltà sono risultate dipendere da specifici disturbi di carattere neuropsicologico accertati dalle strutture sanitarie competenti, su nostra segnalazione. Nel corso dell’attuale anno scolastico, sono stati osservati 20 bambini in età compresa tra i 4 anni e i 16 su richiesta delle scuole. Si è evidenziata per alcuni di loro la necessità di approfondimenti clinici e per altri, invece, la stesura di un programma specifico di stimolazione linguistica e di recupero didattico, nonché l’avvio di una stretta collabora- zione con gli insegnanti al fine di favorire il permanere del bambino all’interno della classe grazie all’effettivo raggiungimento delle competenze necessarie. Riteniamo che questo sia un problema meritevole di attenzione maggiore e meglio strutturata con l’obiettivo di discriminare i soggetti in stato di disagio scolastico dai soggetti con sospetto di Disturbo specifico del linguaggio (DSL) e sospetto Disturbo specifico degli apprendimenti (DSA). Questi soggetti verranno inviati alle strutture sanitarie competenti per gli accertamenti e la diagnosi. Il progetto si articola in 5 interventi: a)intervento di sensibilizzazione rivolto alle scuole e alle famiglie; b)intervento di screening sulle fasce filtro all’interno della scuola; c)intervento di formazione rivolto agli insegnanti, ai mediatori e ai facilitatori; d)intervento di aiuto allo studio e di recupero scolastico continuativo dei soggetti identificati dallo screening; e)verifica finale dei risultati. La sensibilizzazione ha lo scopo di coinvolgere effettivamente gli operatori scolastici e le famiglie nella realizzazione del progetto spiegandone loro le motivazioni, gli obiettivi, i metodi al fine di garantire al massimo l’adesione allo screening e ai momenti formativi. Si realizzerà attraverso incontri individuali e collegiali. Lo screening si attuerà nelle scuole dell’Istituto Comprensivo di Cernusco Lombardone (Lomagna, Osnago, Cernusco Lombardone, Montevecchia) sulla base di criteri condivisi e consolidati. Sono state fissate le seguenti fasce filtro: 2° anno della scuola dell’infanzia, 3° anno della scuola primaria, 1° anno della scuola secondaria di primo grado. Sono state identificate queste fasce perché sono ritenute quelle più significative al fine di identificare il problema e cioè: difficoltà generiche e specifiche di apprendimento della lingua, difficoltà generiche e specifiche di apprendimento della letto-scrittura, probabile fallimento e dispersione scolastica in soggetti che presentino le difficoltà sopraccitate e che non siano stati precedentemente identificati. metodologia Il primo livello si realizzerà nella scuola e sarà rivolto a tutti i soggetti immigrati iscritti , siano essi neoarrivati, di recente immigrazione o nati in Italia; si escludono da questo progetto i neoiscritti che, per ragioni evidenti, non possono aver ancora acquisito la lingua. L’osservazione verrà svolta da un operatore particolarmente addestrato a osservare e rilevare processi alterati e/o devianti dal normale percorso di acquisizione e apprendimento. I soggetti che risulteranno positivi all’osservazione verranno rivalutati in una fase di secondo livello da una logopedista presso la sede dell’Associazione con lo scopo di discernere le difficoltà di carattere socioeducativo da quelle probabilmente specifiche. I soggetti appartenenti al primo gruppo, in base all’età, verranno inseriti in un programma educativo di stimolazione linguistica orale e scritta secondo criteri mutuati dalla psicolinguistica e da attività di riabilitazione del linguaggio, oltre che dalle note linee guida di insegnamento dell’italiano agli stranieri. La fusione delle competenze riabilitative, psicolinguistiche e educativodidattiche rappresenta l’aspetto sperimentale del progetto. I soggetti appartenenti al secondo gruppo verranno inviati all’U.O.N.P.I.A. (Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adoloscenza) di zona per gli accertamenti e per l’eventuale diagnosi clinica. Nel progetto saranno inseriti anche quei soggetti che, come già avvenuto nel corso dell’anno scolastico 2008-2009, verranno segnalati dalle scuole non inserite nel programma di screening, e avranno l’iter già realizzato: valutazione presso l’associazione, eventuale invio alla U.O.N.P.I.A., eventuale programma di stimolazione linguistica e didattica da realizzare con le stesse modalità impiegate con i soggetti rilevati dallo screening, collaborazione con la scuola. attività formativa La formazione si articolerà in quattro ore di impianto teorico e in quattro ore di impianto 13 pratico e si rivolgerà al personale docente di classe e di sostegno, ai mediatori e ai facilitatori. L’obiettivo sarà quello di trasmettere ai discenti i criteri generali di sviluppo del linguaggio normale, di percorso normale di acquisizione di una lingua straniera, di devianze e rallentamenti significativi dal suddetto percorso, di caratteristiche dei bambini portatori di DSL e DSA. intervento educativo Si realizzerà presso la sede dell’associazione, avrà caratteristica di continuità e verrà realizzato grazie ad incontri bisettimanali individuali o in piccolo gruppo, gestiti dall’educatore con la supervisione della logopedista. Avrà inizio, per i soggetti della scuola primaria e secondaria di primo grado a febbraio 2010, per i soggetti della scuola dell’infanzia a giugno 2010: si concluderanno entrambi col termine del progetto. verifica dei risultati Al termine del percorso si verificherà l’efficacia di sensibilità e specificità dello screening, l’efficacia dell’intervento di sensibilizzazione e di formazione, e soprattutto, l’efficacia dell’intervento educativo sui bambini, sottoponendoli nuovamente alle stesse prove e modalità di osservazione impiegate nel primo e secondo livello dello screening. Questa rivalutazione coinvolgerà anche gli insegnanti che potranno valutare insieme a noi i cambiamenti realizzatisi nei bambini. Bambini di Moifei - Romania attività 2010 da Retesalute Accoglienza e integrazione: un impegno concreto nel distretto di Merate Da alcuni anni ormai il territorio del Distretto di Merate è interessato da flussi migratori di ampia portata. La percentuale di stranieri residenti, pari quasi all’8%, e l’elevato trend di crescita della componente migrante della popolazione rendono sempre più necessario non solo attivare dispositivi puntuali, ma sviluppare veri e propri programmi volti all’integrazione e all’elaborazione di politiche territoriali dell’immigrazione. E’ questo il tentativo che il Distretto, affidando il coordinamento degli interventi all’Azienda Speciale Consortile Retesalute e sostenendo il lavoro delle associazioni e delle cooperative che da anni offrono il loro contributo alle politiche del territorio, sta compiendo. Monitorare ed individuare le difficoltà dei cittadini stranieri, elaborare strumenti e politiche per l’accoglienza, sperimentare nuovi servizi e migliorare l’offerta di quelli esistenti, affiancare gli operatori in questo compito complesso : un impegno costante per contribuire allo sviluppo del benessere dell’intera comunità locale. Per sostenere il confronto e la programmazione delle attività è stato costituito il Gruppo di progettazione – Progetto Quadro Immigrati, composto da rappresentanti degli Enti locali, del Terzo Settore e delle comunità straniere. L’interazione tra i cittadini stranieri e le istituzioni verrà facilitata dal Servizio di mediazione linguistico-culturale, inaugurato nel mese di novembre e grazie al quale amministrazioni comunali, servizi sociali, scuole, enti pubblici e privati potranno richiedere l’intervento di un mediatore culturale, cioè di una figura preparata per facilitare il dialogo tra operatori ed utenti stranieri. Per migliorare l’accoglienza dei minori migranti sono stati organizzati laboratori di accoglienza e apprendimento intensivo di lingua italiana che hanno coinvolto tutti gli istituti scolastici del distretto e che hanno permesso di fornire a 69 minori neo arrivati un intensivo percorso di apprendimento della lingua. Nelle stesse settimane è stato organizzato un corso di formazione sulle tecniche di insegnamento della L2, cui hanno partecipato più di 80 tra insegnanti e operatori del Terzo Settore. Questo per citare solo le novità messe in atto e sperimentate negli ultimi mesi, a cui si affiancano i tradizionali interventi nelle scuole per facilitare l’accoglienza e l’apprendimento dei minori stranieri, i doposcuola distribuiti sul territorio, i corsi di italiano per adulti, l’attività di monitoraggio e rilevazione dati e gli sportelli informativi per migranti che sono stati attivati in diversi comuni del territorio, con lo scopo di fornire informazioni e assistenza e orientare all’utilizzo delle risorse. Un impegno concreto, dunque, perché la presenza di cittadini di diversa provenienza possa essere vissuta come ricchezza, una ricchezza che cresce in proporzione alle opportunità di integrazione che siamo in grado di offrire. Grazia Dell’Oro e Ferruccio Colombo (Coordinatori Progetti Quadro) Azienda Speciale Consortile RETESALUTE vita associativa 14 5 X MILLE ANCHE PER IL 2010 Finalmente definito il contributo relativo all'anno 2007 La possibilità di destinare il 5 per mille delle proprie imposte ad un’associazione di volontariato viene confermata anche per l’anno 2010. Il contribuente può così aiutare concretamente l’attività di volontariato senza alcun aumento delle proprie imposte: il 5 per mille infatti non aumenta il carico fiscale ma consente al contribuente di “indirizzare una parte delle proprie imposte”. Inoltre il 5 per mille non è in alternativa all’ 8 per mille (destinato alle diverse confessioni religiose). Sul modello per la dichiarazione dei redditi (modello CUD , modello 730, modello Unico) il contribuente può mettere la propria firma a fianco della opzione prescelta: nel caso delle Organizzazioni di Volontariato la prima casella (organizzazioni non lucrative di utilità sociale). Inoltre deve riportare il Codice Fiscale dell’associazione scelta. Ai soci e agli amici dell’associazione ALE G. Per la nostra associazione, così come per le altre, il 5 per mille è una opportunità per avere delle risorse economiche da destinare alle attività in corso e in programma. Finalmente a fine ottobre 2009, dopo un ritardo incredibile, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato l’importo relativo alle dichiarazioni dell’anno 2007. Le scelte per la nostra associazione sono state 313, l’importo corrispondente è pari ad euro 9.787,42. Attendiamo adesso l’erogazione. Nel frattempo il Consiglio Direttivo dell’associazione ha confermato la scelta di destinare questa somma a un “fondo sede” da utilizzarsi per le spese, di gestione e di miglioramento, della nostra sede di Lomagna. La nostra associazione non investe risorse economiche per farsi pubblicità e per avere adesioni sul “5 per mille”: punta invece sui soci e sugli amici (e sul loro passa parola). Invitiamo pertanto, anche per le dichiarazioni dell’anno 2010, ad utilizzare questa possibilità: lmettendo la propria firma nella prima casella della sezione 5 per mille lscrivendo il Codice Fiscale dell’associazione ALE G.: 94015700134 Quota adesione 2010 per i soci: 10 euro Il Consiglio Direttivo, nella riunione del 16 novembre 2009, ha confermato in 10 euro la quota di adesione per l’anno 2010, sia per i Soci attuali che per i nuovi Soci. La quota può essere versata direttamente agli attivisti dell’associazione, oppure presso la sede (a Lomagna in via Magenta 13d), oppure versata attraverso il bollettino postale che trovate allegato alla news. Eventuali contributi all’Associazione da parte dei Soci e di sostenitori possono essere versati utilizzando lo stesso bollettino postale o attraverso bonifico bancario al seguente riferimento: Mostra Trenini - Lomagna dicembre 2008 Banca Popolare di Sondrio agenzia di Lomagna c/c n° 408 – 0020157/35 intestato a “Associazione Ale G.” codice IBAN IT14 B056 9651 4500 0002 0157 X35 15 Il bilancio 2008 RICAVI Euro QUOTE ASSOCIATIVE..........................................................1.950,00 CONTRIBUTI da Enti Pubblici: Comune di Lomagna, Comune di Osnago ..........................1.250,00 Progetti: Progetto “Piccoli Passi”, RETESALUTE............................. 46.869,10 Progetto “I colori di tutti”, RETESALUTE...............................3.122,50 Progetto “In rete per il mondo”, RETESALUTE....................7.902,40 Progetto “Per fare un fiore, prima.” l.r. 23/99 - Regione Lombardia...............................................7.686,00 Progetto ”Per fare un fiore, seconda” l.r.23/99 – Regione Lombardia............................................ 10.410,00 Progetto”Nodi da sciogliere”, Provincia Lecco......................2.223,80 Progetto “A proprio agio”, Ministero Lavoro e Pol. Sociali....6.443,78 Progetto GBAZARA, Comitato Lecchese Pace....................2.098,50 Progetto MBORO, Comitato Lecchese Pace........................9.410,00 Sportelli Immigrati, Comuni Osnago – Paderno - Calco......4.652.80 Sportello interculturale”, Comune di Veduggio......................6.982,80 5 per mille, anno 2006............................................................9.235.36 da Privati e da Enti Privati: Soci, sostenitori, amici...........................................................6.143,15 Associazioni, per progetti comuni...................................... 15.620,00 Società.....................................................................................1.650,00 PROVENTI DA ATTIVITA’ ISTITUZIONALE facilitazione linguistica, mediazione culturale, animazione da Istituti Comprensivi e altre scuole (Bellusco, Carate,Cernusco Lombardone, Missaglia, Robbiate) .............................................................................................. 12.244,05 da Comuni (Arcore, Bernareggio, Camparada, Carnate, Lomagna, Monticello Br., Ronco B., Usmate, Veduggio, Offerta Sociale)........... 41.863,86 TOTALE RICAVI................................................................ 197.757,80 vita associativa Mantenendo fede alla prassi di trasparenza instaurata, pubblichiamo il Bilancio consuntivo relativo all’anno 2008, approvato dall’Assemblea dei Soci del 1 aprile 2009. COSTI Euro SPESE GENERALI affitto sede...............................................................................7.325,36 spese condominiali, riscaldamento incluso, acqua, rifiuti.....2.387,77 spese energia elettrica............................................................1.006,02 pulizie..........................................................................................173,00 spese bancarie...........................................................................432,34 telefono, sito Internet...............................................................2.342,78 postali..........................................................................................788,06 cancelleria e altro materiale....................................................2.078,67 manutenzioni, carburante.......................................................1.319,56 assicurazione per soci e volontari, per automezzo...............1.395,78 viaggi........................................................................................1.667,80 abbonamento a riviste, libri didattici.......................................1.486,37 SPESE PER ATTIVITA' ISTITUZIONALE news, pieghevoli, brochure, manifesti, affissione..................1.131,10 spese per manifestazioni (Manifesta, Mostra Trenini).............132,00 PERSONALE prestazioni a progetto (7 persone)...................................... 60.246,95 prestazioni occasionali (16 facilitatori, 10 mediatori).......... 72.923,88 consulenze (3 psicologhe, amministrazione)......................3.572,96 rimborso spese viaggi................................................................940,00 Oneri INPS, INAIL................................................................ 12.431,19 QUOTE AMMORTAMENTI immobilizzazioni immateriali......................................................459,45 immobilizzazioni materiali......................................................2.003,25 oneri diversi di gestione.............................................................253,85 TOTALE COSTI DI GESTIONE....................................... 176.498,14 AVANZO OPERATIVO (197.757,80 – 176.498,14)...........................................................................................................21.259,66 INTERESSI ATTIVI...................................................................................................................................................................856,99 RISULTATO DI GESTIONE................................................................................................................................................22.116,65 Erogazione per “laboratorio teatrale”....................................................................................................................................1.400,00 Erogazione specifica per famiglia.........................................................................................................................................1.000,00 Erogazioni per progetti di cooperazione: Progetto GBAZARA, Repubblica Centrafricana...........................................................................................................1.600,00 Progetto STRAMTURA, Romania................................................................................................................................3.000,00 Progetto MBORO, Senegal.........................................................................................................................................11.000,00 Progetto Sangou, Burkina Faso....................................................................................................................................3.500,00 AVANZO DI GESTIONE..........................................................................................................................................................616,65 INIZIATIVE TRENINI IN MOSTRA Questa manifestazione è diventata ormai una tradizione: per la dodicesima volta l’associazione ALE G. e il GRUPPO FERMODELLISTICO MILANESE organizzano Trenini in Mostra, l’esposizione di modellismo ferroviario nei giorni domenica 6, lunedì 7, martedì 8 dicembre 2009 a Lomagna, presso l’auditorium di via Roma. Il programma è ricco di iniziative; nelle due sale a disposizione si potranno trovare: l l’esposizione del grande plastico modulare scala HO e del plastico scala N, a cura del Gruppo Fermodellistico Milanese, uno dei gruppi italiani meglio attrezzati ed organizzati; l l’esposizione dei plastici dei bambini e dei ragazzi che vorranno aderire all’invito ad esporre i loro trenini; l la mostra fotografica sulle funicolari di Bergamo e di Como-Brunate, a cura di Giacomo Galimberti; l la mostra di interessanti oggetti ferroviari originali, a cura di GFM; l l’esposizione del plastico Marklin con modelli rari e con una particolare illuminazione notturna, a cura Mario Donadel; l una mostra filatelica sul tema ferroviario; l il laboratorio di modellismo rivolto ai ragazzi, per far conoscere gli elementi di base per la costruzione di un plastico; l l’iniziativa, per i più piccoli “colora il tuo treno”. La novità del 2009 è rappresentata da “UN TRENO …. DI CARTA: libri sui treni per bambini e ragazzi” La mostra gode del patrocinio del Comune di Lomagna. 2009 i servizi presso la sede dell’associazione • Sportello per le famiglie immigrate: sabato dalle ore 9 alle 12.30; • Corso di italiano per donne immigrate con accudimento dei bambini: martedì e giovedì dalle 14 alle 16; • Supporto e consulenza per insegnanti e operatori: martedì dalle 10.30 alle 12.30, in altri orari previo appuntamento; • Doposcuola annuale per minori immigrati: lunedì dalle ore 15.00 alle 17.00: ragazzi/e scuola superiore mercoledì dalle 14.30 alle 16: bambini/e scuola elementare mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 17.30: ragazzi/e scuola media e superiore venerdì dalle 14.30 alle 16.00: ragazzi/e scuola media e superiore venerdì dall 16.00 alle 17.30: bambini/e scuola elementare • Spazio scambio vestiti: (Lomagna, via Gargantini 10): mercoledì dalle 15.00 alle 18.00 “ALE G. News “è edito dall’associazione “ALE G. dalla parte dei bambini” che ha sede in via Magenta, 13d a Lomagna (Lecco), tel. 039 9278141, fax 039.5303231, l’e-mail è [email protected], il sito internet è www.aleg-onlus.it. La grafica è curata da Atena sas di Usmate e la stampa è di Dell’Orto di Cernusco Lombardone.