LA CORTE DEI CONTI EUROPEA LA METODOLOGIA DAS I TT AA LL II AA NN OO Questo opuscolo presenta la Corte dei conti europea concentrandosi in particolare sulla dichiarazione annuale di affidabilità rilasciata dalla Corte, nota con l'acronimo di DAS, e fornendo una migliore comprensione della metodologia adottata dalla Corte per svolgere i propri audit e redigere la DAS. È importante osservare che esso non esamina il tema della 'sana gestione finanziaria', trattato dalla Corte attraverso una serie di audit sull'uso ottimale delle risorse, i cui risultati vengono pubblicati sottoforma di 'Relazioni speciali'. Indice LA CORTE DEI CONTI EUROPEA 3 La missione della Corte 3 Il mandato 3 La dichiarazione di affidabilità 3 IL CONTESTO 4 LE DUE COMPONENTI DAS 5 L'audit dei conti 5 L'audit della legittimità e della regolarità delle operazioni sottostanti 5 LA DAS - DAL MANDATO ALLA METODOLOGIA 6 Breve storia 6 Anticipare ulteriori cambiamenti 6 Scelta della metodologia 6 Principi internazionali di audit 6 L'AFFIDABILITÀ DEI CONTI 7 PRINCIPALI FONTI DI ELEMENTI PROBATORI PER L'AUDIT DELLA LEGITTIMITÀ E DELLA REGOLARITÀ 8 Rapporto tra le diverse fonti 8 Sistemi di supervisione e di controllo 8 I test di convalida 9 Le relazioni annuali di attività e le relazioni compilate da altri auditor 9 LA PROCEDURA DI AUDIT AI FINI DELLA DAS 10 La rilevanza 11 L'analisi di rischio 12 Il ciclo di audit 12 La ragionevole garanzia 12 Il livello di affidabilità 13 Il modello di affidabilità 14 PROCEDURE DI SVOLGIMENTO DELL'AUDIT 15 L'esame dei sistemi di supervisione e controllo 15 I test di convalida 15 L'analisi delle relazioni annuali di attività e delle dichiarazioni dei direttori generali 19 Lavori svolti da altri auditor 19 Il trattamento delle divergenze tra i risultati ottenuti 20 FORMULAZIONE DELLE CONCLUSIONI E DEL GIUDIZIO DI AUDIT 21 Valutazioni specifiche 21 Dichiarazione di affidabilità 21 Il miglioramento dei sistemi 22 GLOSSARIO 24 LA DAS - FAQ (DOMANDE FREQUENTI) 29 La Corte dei conti europea La Corte dei conti europea è una delle cinque istituzioni dell'Unione europea: esercita la funzione di revisore esterno delle finanze e delle istituzioni dell'Unione europea, assolvendo un compito fondamentale all'interno di una società democratica moderna. La missione della Corte espletare un audit indipendente sulla riscossione e sull'utilizzo dei fondi dell'Unione europea, valutando su questa base il modo in cui le istituzioni europee assolvono tali funzioni; esaminare se le operazioni finanziarie sono state registrate correttamente, nonché eseguite in maniera legittima e regolare e gestite con l'intento di conseguire economia, efficienza ed efficacia; rendere noti i risultati dei propri lavori pubblicando tempestivamente relazioni pertinenti e obiettive; contribuire al miglioramento, a tutti i livelli, della gestione finanziaria dei fondi comunitari, in modo da garantire ai cittadini dell'Unione l'impiego ottimale degli stessi. In particolare, conformemente alle disposizioni dell'articolo 248, paragrafo 1: "La Corte dei conti esamina i conti di tutte le entrate e le spese della Comunità... La Corte dei conti presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una dichiarazione in cui attesta l'affidabilità dei conti e la legittimità e la regolarità delle relative operazioni... Detta dichiarazione può essere completata da valutazioni specifiche per ciascuno dei settori principali dell'attività comunitaria". La Corte deve inoltre accertare se i fondi comunitari siano stati gestiti secondo i principi della sana gestione finanziaria, ovvero se siano stati rispettati i criteri di economicità, efficienza ed efficacia. Questo aspetto specifico non viene trattato nel presente opuscolo. La dichiarazione di affidabilità L'obiettivo principale della DAS è di fornire alle parti interessate, in primo luogo al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri, ma anche, in generale, ai cittadini europei, una valutazione e un giudizio sul modo in cui sono stati utilizzati i fondi comunitari. La 'Dichiarazione di affidabilità' è generalmente conosciuta con l'acronimo francese DAS (déclaration d'assurance). Il mandato Il mandato e la composizione della Corte dei conti europea sono definiti dagli articoli 246-248 del trattato che istituisce la Comunità europea (trattato CE). 3 Il contesto Nessun compito di audit dovrebbe essere considerato di facile esecuzione; tuttavia, il contesto comunitario rende il compito della Corte dei conti europea particolarmente impegnativo. Si rileva l'importanza dei seguenti tre aspetti L'80 % circa della spesa di bilancio è gestito in maniera concorrente dalla Commissione e dagli Stati membri. Quando si esegue un audit, ciò rappresenta una sfida significativa, sia dal punto di vista metodologico che logistico, perché vanno presi in esame un gran numero di sistemi, sottosistemi e operazioni. I diversi modi in cui viene attuato il bilancio comunitario (gestione centralizzata diretta e indiretta, gestione concorrente, gestione decentrata¸ gestione congiunta) e la complessità dei sistemi che lo compongono, fanno sì che la DAS rappresenti un compito di audit molto impegnativo. Oltre l'80 % della spesa riguarda pagamenti erogati sulla base di domande presentate dai beneficiari finali (numerosi ed eterogenei), negli Stati membri e in paesi terzi. Le norme applicate per l'attuazione di un numero così alto di programmi di spesa di diversa natura nei 27 Stati membri sono molto complesse. Il bilancio comunitario è caratte- rizzato dal fatto che le operazioni finanziarie coinvolgono diversi livelli amministrativi. In generale, i pagamenti sono effettuati dalla Commissione agli Stati membri, i quali a loro volta li erogano agli organismi competenti e/o alle diverse autorità regionali. In pratica, questi fungono da intermediari ed effettuano i pagamenti ai destinatari finali, spesso attraverso ulteriori passaggi intermedi. 4 Le due componenti della DAS La DAS esprime il giudizio ufficiale della Corte sull'affidabilità dei conti dell'UE e sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. In questo contesto, la DAS presenta due diverse componenti: L'audit dei conti Il giudizio sull'affidabilità dei conti stabilisce se i conti consolidati definitivi dell'Unione europea per un determinato esercizio finanziario presentino in maniera esaustiva ed esatta i flussi di cassa e i risultati finanziari per tale esercizio e se le attività e le passività a fine esercizio siano state registrate correttamente, in modo da riflettere fedelmente la situazione finanziaria. I conti annuali comprendono gli "stati finanziari consolidati" riguardanti, in particolare, il bilancio finanziario, in cui figurano le attività e le passività alla fine dell'esercizio, e le "relazioni consolidate sull'esecuzione del bilancio", riguardanti le entrate e le spese dell'esercizio. In questo ambito dell'audit, la Corte si propone di stabilire se la Commissione europea abbia garantito l'effettiva applicazione delle norme contabili in materia e se i conti consolidati definitivi presentino in maniera veritiera e corretta le finanze comunitarie, conformemente ai principi e ai metodi contabili generalmente accettati. L' approccio adottato dalla Corte per l'audit dei conti comunitari è basato sulla metodologia standard dell'audit finanziario, ossia sui seguenti elementi fondamentali: la valutazione del sistema contabile centrale; il controllo del funzionamento delle procedure contabili fondamentali; il controllo analitico (coerenza e ragionevolezza) dei principali dati contabili; l'analisi e la riconciliazione dei conti e/o dei saldi; i test di convalida su impegni, pagamenti e alcune voci di bilancio. L'audit della legittimità e della regolarità delle operazioni sottostanti L'obiettivo è di acquisire elementi probatori sufficienti per accertare se i fondi siano stati ricevuti e spesi in conformità con le condizioni contrattuali e legislative e se siano stati correttamente e accuratamente calcolati. Si tratta, in breve, di verificare che le operazioni abbiano avuto luogo, che i destinatari/beneficiari potessero effettivamente usufruire dei fondi ricevuti, e che le quantità/i costi dichiarati fossero esatti e ammissibili. Il giudizio di audit che ne deriva consiste in una conclusione globale che copre tutte le operazioni pertinenti alle entrate e alle spese. I pagamenti vengono controllati fino al livello del beneficiario finale. La DAS è redatta sulla base degli audit espletati sull'esercizio precedente la pubblicazione della relazione annuale della Corte, all'interno della quale si configura come elemento centrale. 5 La DAS - dal mandato alla metodologia Breve storia Alla fine del 1993 è entrato in vigore il trattato di Maastricht; la DAS è stata applicata per la prima volta all'esercizio finanziario 1994. Da allora, la relazione annuale della Corte dei conti contiene una dichiarazione di affidabilità, concernente l'affidabilità dei conti e la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. Anticipare ulteriori cambiamenti Ad esempio, a partire dal 2007, a seguito dell'introduzione da parte della Commissione della formazione bilancio e della gestione per attività (BPA e GPA, che integrano la procedura di budgeting e la gestione finanziaria), la Corte non emette valutazioni specifiche basate sulle rubriche delle prospettive finanziarie, ma piuttosto sui settori nei quali sono raggruppate le politiche e nei quali è suddiviso il BPA. Scelta della metodologia La metodologia DAS aggiornata tiene conto di una serie di fattori chiave: Dovendo far fronte a un ambiente in rapida evoluzione e considerando l'esperienza del passato e gli insegnamenti tratti nell'ultimo decennio, si è reso necessario sviluppare e adattare la metodologia DAS sottostante. Gli elementi principali dell'approccio recentemente modificato, adottato dalla Corte nel febbraio 2006, sono descritti nel presente opuscolo. Lo Lo sviluppo di una metodologia Principi internazionali di audit adeguata deve essere un processo flessibile, in modo da poter accogliere futuri cambiamenti. Alcune questioni specifiche, in particolare l'attuazione delle nuove prospettive finanziarie e la riforma delle politiche comunitarie, potrebbero, all'occorrenza, richiedere un ulteriore aggiornamento dell'approccio. le norme internazionali di audit; l'esperienza del passato; la posizione dei principali "utilizzatori" della DAS (ossia il Parlamento europeo e il Consiglio); un dialogo aperto con la principale entità controllata, vale a dire la Commissione; i limiti in materia di risorse. La deontologia professionale richiede che ci si attenga il più possibile alle norme internazionali di audit generalmente accettate. Le attuali norme internazionali includono essenzialmente l'audit dei rendiconti finanziari delle società private o degli organismi pubblici e, solo in casi eccezionali, forniscono linee guida per quanto riguarda la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La maggior parte delle norme internazionali possono quindi essere applicate solo per analogia. 6 L'affidabilità dei conti Il giudizio sull'affidabilità dei conti si propone di stabilire in quale misura i conti consolidati definitivi delle Comunità europee per un determinato esercizio finanziario presentino in maniera esaustiva ed esatta i flussi di cassa e i risultati finanziari per tale esercizio, nonché la situazione patrimoniale a fine esercizio. Pertanto, in questo ambito dell'audit, la Corte si propone di stabilire se la Commissione europea abbia garantito l'effettiva applicazione delle norme contabili in materia e se le misure da essa adottate contribuiscano a fornire una ragionevole garanzia dell'esattezza e della veridicità dei conti consolidati definitivi. L'obiettivo è di ottenere elementi probatori sufficienti che consentano di attestare che tutte le operazioni, le attività e le passività sono state interamente, correttamente ed esattamente registrate nella contabilità di bilancio e presentate nei rendiconti finanziari. A partire dal 2005, i conti annuali consolidati delle Comunità europee sono stati compilati secondo i principi della contabilità per competenza. Tale cambiamento è estremamente importante: l'introduzione della contabilità per competenza sposta il centro di attenzione dei conti dalla semplice registrazione delle operazioni di tesoreria alla registrazione di entrate ed uscite di risorse non appena queste avvengono, o addirittura non appena venga contratto un impegno a tal fine. La contabilità per competenza rafforza, inoltre, il concetto di separazione degli esercizi. Le spese devono essere registrate nel momento in cui sorgono e le entrate all'atto della loro acquisizione. In breve, la contabilità per competenza fornisce informazioni più complete sugli impegni reali. Ciò dovrebbe facilitare la gestione dei fondi comunitari e, contemporaneamente, fornire informazioni più pertinenti agli osservatori esterni. L' approccio adottato dalla Corte nell'audit dei conti comunitari si basa sulla metodologia standard dell'audit finanziario. Essendo quest'ultima ampiamente descritta nella letteratura specialistica, il presente testo non si sofferma ulteriormente su questo aspetto. Al contrario, l'obiettivo di audit concernente la legittimità e la regolarità comporta una serie di sfide specifiche e insolite. Tali aspetti vengono trattati più in profondità nel presente opuscolo. 7 Principali fonti di elementi probatori per l'audit della legittimità e della regolarità La metodologia della Corte poggia su due fonti principali di elementi probatori: l'esame del funzionamento dei sistemi di supervisione e di controllo applicati dalle istituzioni europee, dagli Stati membri e da paesi terzi, alla riscossione e all'erogazione dei fondi comunitari; tali sistemi sono intesi a garantire la legittimità e la regolarità delle entrate e delle spese; i controlli a campione delle operazioni pertinenti alle entrate e alle spese, che giungono sino al livello del beneficiario finale (comunemente denominati 'test di convalida'). A queste due fonti principali se ne possono aggiungere altre due: l'analisi delle relazioni annuali di attività e delle dichiarazioni dei direttori generali della Commissione, nonché del procedimento seguito per la loro elaborazione; l'esame dei lavori svolti da altri auditor, ovvero da revisori che non partecipano alle procedure di gestione e di controllo comunitarie. Rapporto tra le diverse fonti La verifica dei sistemi di supervisione e di controllo offre un primo livello di garanzia circa l'effettiva rilevazione e correzione di errori nelle operazioni. L'esito di tale verifica determina la portata dei test di convalida necessari a completare la valutazione, da parte della Corte, della legittimità e regolarità delle operazioni. Elementi probatori complementari possono essere desunti, in alcuni casi, da un'analisi delle relazioni annuali di attività e delle dichiarazioni dei direttori generali, nonché dal lavoro svolto da altri auditor. Possono essere prese in considerazione anche altre fonti di elementi probatori, quali ad esempio: gli elementi probatori ottenuti da precedenti audit, relazioni compilate a seguito di inchieste parlamentari, i risultati di indagini svolte dall'OLAF, ecc. I sistemi di supervisione e controllo L'analisi dei sistemi di supervisione e di controllo ha lo scopo di accertare il buon funzionamento delle procedure di gestione pertinenti. La Corte estende la propria analisi ai sistemi di supervisione e di controllo presso gli Stati membri, al fine di coprire il "rischio di delega". Ciò consente di individuare con maggior precisione l'origine degli errori a livello delle operazioni sottostanti. 8 Principali fonti di elementi probatori per l'audit della legittimità e della regolarità Al fine di garantire la corretta esecuzione del bilancio, i sistemi di supervisione e di controllo dovrebbero fornire informazioni rappresentative sull'attuazione e sul funzionamento dei controlli chiave, rispetto alla loro capacità di prevenire o rilevare e correggere gli errori, nonché sul livello residuo di entrate, o spese, illegittime o irregolari. In assenza di tali dati, la Commissione non può adempiere in maniera adeguata agli obblighi che ad essa incombono in materia di esecuzione del bilancio. Di conseguenza, l'audit della Corte sui sistemi di supervisione e controllo comprende anche un esame della qualità degli indicatori disponibili. I test di convalida I test di convalida vengono condotti sulla base di una specifica metodologia di campionamento adottata dalla Corte e derivata dall'applicazione di principi statistici consolidati. Essa si fonda sul cosiddetto 'campionamento per unità monetaria' (Monetary unit sampling - MUS), tenendo conto della stratificazione sulla base di parametri prestabiliti. L'obiettivo è di fornire un controllo diretto della legittimità e regolarità di campioni rappresentativi di pagamenti, sino al livello del destinatario finale. I test di convalida possono includere anche un esame dei processi e delle procedure analitiche, oltre all'esame delle singole operazioni. Le relazioni annuali di attività e le relazioni compilate da altri auditor Ai direttori generali viene richiesto di attestare, nelle dichiarazioni allegate alle rispettive relazioni annuali di attività, se, sulla base di elementi probatori pertinenti e sufficienti, possiedono garanzie ragionevoli circa la capacità dei sistemi instaurati di garantire la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. Inoltre, nella sintesi delle relazioni annuali di attività dei direttori generali, la Commissione trae le proprie conclusioni generali sulla legittimità e la regolarità delle entrate e delle spese iscritte in bilancio. Le relazioni annuali di attività e le dichiarazioni dei direttori generali, nonché le relative sintesi, sono, in termini di audit, "dichiarazioni dei responsabili della gestione" (management representations) e vengono utilizzate come elementi probatori complementari per la valutazione dei sistemi di supervisione e di controllo, previo esame approfondito da parte della Corte. Similmente,il lavoro condotto da altri auditor può venire utilizzato dalla Corte solo dopo un'adeguata valutazione dei criteri di audit applicati e della metodologia utilizzata. 9 La procedura di audit DAS Grafico 1 – La procedura di audit DAS ACQUISIRE UNA CONOSCENZA APPROFONDITA DELL'AMBIENTE DI AUDIT Raccogliere/aggiornare ed esaminare informazioni sull'ambiente di audit: quadro giuridico definizione e funzionamento dei sistemi di supervisione e di controllo natura delle operazioni sottostanti norme di audit da applicare, ecc. Stabilire la rilevanza PIANIFICARE LE PROCEDURE DI AUDIT Formulare aspettative ragionevoli per quanto concerne: il rischio intrinseco la qualità dei sistemi di supervisione e di controllo Pianificare le procedure di audit affinché possa essere ottenuta una ragionevole garanzia PROCEDERE ALL'ESPLETAMENTO DELL'AUDIT E VALUTARE I RISULTATI TRARRE LE CONCLUSIONI DI AUDIT E FORMULARE IL GIUDIZIO DI AUDIT Espletare le procedure di audit: esame dei sistemi di supervisione e di controllo test di convalida delle operazioni sottostanti analisi delle relazioni annuali di attività e delle dichiarazioni dei direttori generali eventualmente, lavorare su altre fonti di elementi probatori (risultati ottenuti da altri auditor, ecc.) Valutare i risultati di audit: riesaminare/valutare le aspettative preliminari modificare, se necessario, la pianificazione originaria sulla base dei risultati preliminari di audit svolgere, se del caso, lavori di audit supplementari Formulare conclusioni di audit a livello delle valutazioni specifiche Esprimere un giudizio di audit (la DAS) 10 La procedura di audit ai fini della DAS La rilevanza Come in qualsiasi altra amministrazione, sia essa pubblica o privata, non è realistico ipotizzare che non si verifichino errori. La nozione di rilevanza tiene conto del fatto che le operazioni sottostanti possono raramente essere totalmente scevre da errori e che si deve pertanto accettare un certo livello di tolleranza per quanto riguarda l'esattezza. Tale fatto viene riconosciuto anche dai principi internazionali di audit. Grafico 2 – Stabilire la rilevanza ASPETTI QUANTITATIVI VALORE GIUDIZIO SULLA RILEVANZA Gli errori si caratterizzano come rilevanti quando superano la soglia di errore considerata accettabile RILEVANZA Determinare il livello massimo accettabile di entrate o spese illegittime o irregolari La soglia di rilevanza per gli audit DAS è fissata al 2 % del totale delle entrate o delle spese La soglia di rilevanza influisce inoltre sia sul calcolo della dimensione del campione per i test di convalida che sulla interpretazione dei risultati dell'audit (cfr. il grafico 2). Nel contesto della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, gli errori sono rilevanti quando possono ragionevolmente incidere sulle decisioni dei destinatari del giudizio di audit. Negli audit DAS, determinare la rilevanza in termini di valore implica un giudizio sul livello massimo di entrate o spese illegittime o irregolari che si è disposti ad accettare. ASPETTI QUALITATIVI NATURA CONTESTO In generale, la soglia di rilevanza per gli audit DAS è fissata al 2 % del totale della spesa o delle entrate del bilancio comunitario, ai fini della formulazione del giudizio di audit nel quadro della DAS. La Corte può tuttavia decidere di fissare una soglia di rilevanza diversa o contemplare, in una certa misura, una differenziazione delle soglie di rilevanza tra i settori del bilancio per tenere conto delle esigenze dei destinatari della DAS. 11 La procedura di audit ai fini della DAS L'analisi di rischio Il ciclo di audit Nella fase di programmazione viene effettuata un'analisi di rischio dettagliata. L'approccio DAS segue il ciclo di audit convenzionale tenendo debitamente conto di tutte le fasi essenziali, ossia: Per ogni settore, l'analisi di rischio determina: le aspettative ragionevoli circa il livello potenziale di errori relativi alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti nel settore in questione; e la ripartizione prevista del lavoro di audit tra le due fonti (valutazione dei sistemi di supervisione e controllo e test di convalida), al fine di determinare il livello di affidabilità ritenuto necessario per corroborare le conclusioni di audit; la dimensione del campione di operazioni sottostanti da controllare sarà cioè inversamente proporzionale alla qualità dei sistemi. L'analisi di rischio è particolarmente importante dal momento che il lavoro DAS sui sistemi di supervisione e controllo riguarda in grande misura la valutazione del rischio di controllo. I settori in cui il rischio intrinseco è più elevato sono quelli per i quali è necessaria una garanzia sull'efficacia dei controlli nel far fronte al rischio corrispondente. Questo deve essere, pertanto, l'obiettivo principale dell'audit dei sistemi di supervisione e controllo. l'acquisizione di una conoscenza approfondita dell'ambiente di audit; la pianificazione dell'audit; lo svolgimento dell'audit e la valutazione dei risultati; la formulazione delle conclusioni e del giudizio di audit. Queste fasi sono rappresentate nel grafico 3. La ragionevole garanzia L'approccio di audit adottato nell'ambito della DAS mira a fornire alla Corte una ragionevole garanzia. affinché essa possa concludere se, nel complesso, le operazioni sottostanti siano, per tutti gli aspetti significativi, prive di errori sotto il profilo della legittimità e della regolarità. In tale contesto, la nozione di ragionevole garanzia fa riferimento alla raccolta di elementi probatori necessari per trarre adeguate conclusioni di audit, a livello delle valutazioni specifiche su cui si basa il giudizio globale di audit (la DAS). In realtà, un auditor non può ottenere una garanzia assoluta, in quanto in un audit vi sono limiti intrinseci che incidono sulla sua capacità di rilevare tutti gli errori significativi. Si può ottenere una ragionevole garanzia quando l'auditor ha ridotto il rischio di audit a un livello accettabile, grazie allo studio accurato e all'esecuzione attenta di procedure di audit appropriate. Lo specifico procedimento di audit è illustrato nei paragrafi che seguono. 12 La procedura di audit ai fini della DAS Il livello di affidabilità La garanzia ottenuta, rispettivamente, dagli audit dei sistemi di supervisione e controllo e dai test delle operazioni deve permettere, una volta cumulata, di ottenere un livello globale di affidabilità accettabile. Tale livello di affidabilità globale accettabile corrisponde al valore residuo del rischio di audit che l'auditor è disposto ad accettare. L'obiettivo della Corte è di raggiungere, per la principale questione esaminata, un livello di affidabilità del 95%. Grafico 3 – Il ciclo di audit DAS Pianificare le procedure di audit Espletare l'audit e valutarne le risultanze Ambiente di audit Base giuridica1 Elementi probatori di audit Principi internazionali di audit2 Formulare le conclusioni e un giudizio di audit Comprendere l'ambiente di audit I principi internazionali di audit richiedono che i test di convalida forniscano un livello minimo di garanzia, a prescindere dalla garanzia ottenuta mediante controlli o altri fattori che attenuano il rischio. Su tale base, il modello di affidabilità della DAS include test di convalida di un campione rappresentativo di operazioni, selezionate casualmente tra la popolazione totale dell'area specifica in questione. La dimensione del campione La DAS1 1 2 IFAC INTOSAI COSO2 (Art. 248 del trattato) Affidabilità Legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (Art. 129, par. 4, del regolamento finanziario) pubblicata con i rendiconti finanziari Principi internazionali di audit (ISA) pubblicati dall'IFAC Principi di audit INTOSAI Quadro di riferimento COSO viene determinata mediante metodi statistici appropriati. Per controllare il rischio di campionamento, i livelli di affidabilità vengono fissati tenendo conto del rischio intrinseco e del rischio di controllo identificati. 13 La procedura di audit ai fini della DAS Modello di affidabilità Il modello di affidabilità DAS indica il livello di affidabilità (o il grado di affidamento) che deve essere ottenuto dalle due fonti principali della DAS. Esso tiene conto delle caratteristiche particolari dell'ambiente di audit della Corte. livello di affidabilità relativamente basso. Grafico 4 – Modello di affidabilità DAS Valutazione del rischio intrinseco elevato non elevato Livello di affidabilità corrispondente fornito dai controlli In base alla valutazione del rischio intrinseco e dei sistemi di supervisione e controllo, si deve pervenire, mediante i test di convalida, ad uno dei tre seguenti livelli di garanzia: Se l'auditor classifica come "eccellenti" i sistemi di supervisione e controllo e valuta come "non elevato" il rischio intrinseco, una parte significativa della garanzia di audit può essere ricavata dal funzionamento dei sistemi (garanzia derivante dai controlli: elevata) e può essere ridotta la dimensione del campione. In tale caso, è sufficiente effettuare dei "test di convalida minimi", intesi ad ottenere da tale fonte un mirati normali minimi carenti buoni eccellenti Il punto di partenza è costituito dalla valutazione del rischio intrinseco (elevato o non elevato) e dalla valutazione preliminare dei sistemi di supervisione e controllo (carenti, buoni o eccellenti), al fine di stimare il livello di affidabilità che se ne può ricavare. L'ampiezza dei test di convalida che permette di ottenere il livello di affidabilità residuo deve essere determinata in funzione dei risultati ottenuti (cfr. grafico 4). Valutazione dei sistemi di supervisione e controllo Test di convalida Garanzia globale richiesta per le conclusioni e il giudizio di audit (DAS) Livello di affidabilità corrispondente fornito dai test di convalida Se l'auditor ritiene che il rischio intrinseco sia elevato e che i sistemi di supervisione e controllo siano eccellenti o buoni, oppure che il rischio intrinseco non sia elevato e che i sistemi di supervisione e controllo siano buoni, egli deve effettuare dei "test di convalida standard". In questo caso, una parte della garanzia può essere ricavata dalla valutazione dei sistemi di supervisione e controllo (garanzia derivante dai controlli: media), mentre l'obiettivo è di ottenere la maggior parte della garanzia mediante i test di convalida. Se l'auditor non può fare sufficiente affidamento sui sistemi di supervisione e controllo per prevenire o per individuare e correggere gli errori potenziali (garanzia derivante dai controlli: bassa), devono essere effettuati "test di convalida mirati" per ottenere un livello di affidabilità elevato (superiore al 90%) incrementando le dimensioni del campione. L'audit del campione non fornisce soltanto elementi probatori diretti sulle operazioni sottostanti, ma anche informazioni utili sulle carenze dei sistemi di supervisione e controllo che sono all'origine degli errori riscontrati. 14 Procedure di svolgimento dell'audit L'esame dei sistemi di supervisione e controllo Basandosi sui sistemi di supervisione e controllo, la Commissione dovrebbe ottenere le informazioni di cui ha bisogno per assicurarsi che gli obiettivi sono raggiunti rispettando le specifiche disposizioni giuridiche, normative e/o contrattuali. Tali informazioni devono poi permettere alla Commissione di assolvere la responsabilità di garante dell'esecuzione del bilancio. I sistemi di supervisione e controllo si collocano ai vari livelli di gestione. Alcuni aspetti sono comuni, indipendentemente dal fatto che la gestione della Commissione sia diretta (Commissione - beneficiario) o indiretta (Commissione - Stato membro - beneficiario). Altri sono invece specifici, non solo ad ogni tipo di gestione ma anche alle politiche e/o alle misure interessate. Tutti i terzi (sia pubblici che privati) le cui attività di audit e controllo siano espressamente previste dalla normativa comunitaria vanno considerati quali parti integranti del sistema dell'UE. L'auditor deve determinare il livello di affidabilità che deve risultare dalla valutazione dei sistemi di supervisione e controllo e dalla relativa analisi del rischio. Tale livello deve essere convalidato da analisi del funzionamento pratico e dell'effettiva capacità di tali sistemi di garantire la legittimità e la regolarità delle operazioni. Per ogni settore di attività, viene definito un programma di test di controllo per poter valutare il funzionamento dei sistemi di supervisione e controllo in base ai cinque obiettivi chiave di controllo da prendere in considerazione (cfr. grafico 5). Grafico 5 - Obiettivi dei controlli chiave OBIETTIVI DEI CONTROLLI CHIAVE I SISTEMI DI SUPERVISIONE E CONTROLLO DEVONO GARANTIRE CHE: Realtà e misura Le operazioni sottostanti esistano e siano determinate con esattezza Verificarsi dell'evento/ esattezza Ammissibilità delle operazioni sottostanti Le operazioni sottostanti rispettino i vari criteri di ammissibilità comunitari Legittimità e regolarità Siano rispettati gli altri criteri (ossia criteri diversi da quelli di ammissibilità) Legittimità e regolarità Esattezza dei calcoli Tutti i calcoli siano effettuati correttamente Esattezza Completezza ed esattezza della contabilità Tutte le operazioni siano contabilizzate, non siano iscritte più di una volta, siano registrate nel periodo contabile appropriato ed all'esatto valore Completezza/ Esattezza/ Annualità Rispetto di altre disposizioni normative TERMINOLOGIA I test di convalida L'obiettivo dei test di convalida è di ottenere elementi probatori diretti in base ai quali formulare la conclusione di audit sulla legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. I test di convalida permettono di: valutare la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti sino al livello del beneficiario finale per il settore di attività nel suo complesso; fornire informazioni (ordine di grandezza) sull'origine, la natura, la frequenza e l'impatto degli errori nella popolazione; 15 IFAC Procedure di svolgimento dell'audit identificare i settori in cui devono essere adottate delle misure per evitare ulteriori errori; facilitare il dialogo con le entità controllate fornendo esempi concreti delle carenze riscontrate; confermare o identificare le carenze nei sistemi di supervisione e controllo che avrebbero dovuto rilevare gli errori riscontrati. Il trattamento degli errori nei test di convalida Un elemento importante nell'ambito dei test di convalida è rappresentato dal trattamento degli errori rilevati. Sono considerate errori le operazioni (o parti di operazioni) e/o le azioni ad esse collegate che non siano state effettuate in conformità con le disposizioni giuridiche e normative applicabili. Una delle considerazioni pertinenti a tale proposito riguarda come interpretarne la gravità relativa e come usarli nell'estrapolare i risultati ottenuti dal campione di audit. In generale, le condizioni di pagamento sono interessate quando vengono violati gli obblighi giuridici fondamentali che regolano il regime di aiuto o il contratto in questione. Per altri criteri di conformità si intendono invece le condizioni specifiche da soddisfare, derivanti da obiettivi politici e obblighi giuridici correlati o da esigenze dei sistemi in questione. Inoltre, la Corte suddivide gli errori in "quantificabili" e "non quantificabili". La prima categoria (errori quantificabili) comprende errori che hanno un'incidenza finanziaria diretta e misurabile sull'importo delle operazioni sottostanti finanziate dal bilancio comunitario e che possono, in generale, essere prontamente quantificati. La seconda categoria (errori non quantificabili) comprende gli errori che non hanno un'incidenza finanziaria diretta sull'importo dell'operazione sottostante, o il cui impatto finanziario è molto difficile da valutare. L'allegato 1 presenta i casi più frequenti dei due tipi di errori. I cosiddetti errori "non quantificabili" non vengono presi in considerazione quando si estrapolano i risultati del campione per stimare l'errore nell'insieme della popolazione; tuttavia, la frequenza degli errori non quantificabili rilevati nel campione viene applicata all'intera popolazione. Al fine di stabilire se, e in quale misura, gli errori siano pertinenti per la dichiarazione di affidabilità, la Corte usa un albero decisionale che permette di rispondere alla domanda se essi incidano su una "condizione di pagamento" o su "un altro criterio di conformità": 16 Procedure di svolgimento dell'audit Errori quantificabili più frequenti concernenti le condizioni di pagamento (e relativi esempi) Sovradichiarazione Dichiarazione di spese non sostenute Sovradichiarazione della superficie adibita a seminativi Dichiarazione di produzione di oilio d'oliva fittizia Errori formali non quantificabili più frequenti riguardanti altri criteri di conformità (e relativi esempi) Ritardo nella modifica di contratti o decisioni Mancato rispetto dei criteri di ammissibilità Spesa non ammissibile per natura/perché sostenuta al di fuori del periodo ammissibile Assenza di una pista di audit/assenza di documenti giustificativi fondamentali Deficienze inizialmente sostanziali cui è stato successivamente posto rimedio a seguito delle risultanze dell'audit della Corte. Documentazione/informazione incoerente Documentazione/informazione incompleta Progetto non ammissibile per natura Mancato rispetto delle scadenze Ritardo nella presentazione di documenti Superamento dell'importo massimo della sovvenzione Beneficiario non ammissibile per natura Inosservanza delle norme in materia di appalti o di altri obblighi giuridici, senza ripercussioni sull'ammissibilità Ritardo nel trasferimento dei fondi Dichiarazione di importi di spesa errati Inosservanza degli obblighi contrattuali Mancata comunicazione delle norme modificate in materia di aiuti di stato Informazione/documentazione non aggiornata Problemi concernenti documenti/informazioni non essenziali Assenza di elementi che comprovino il cofinanziamento Assenza di elementi che comprovino le spese sostenute/l'esecuzione delle attività Documentazione insufficiente della registrazione delle ore di lavoro prestate Assenza di elementi che corroborino il calcolo delle spese generali 17 Procedure di svolgimento dell'audit Grafico 6 - La scelta di un giusto equilibrio tra la garanzia ottenuta attraverso i controlli e quella fornita dai test di convalida Valutazione del rischio intrinseco e dei sistemi di supervisione e controllo L'auditor non può fare (sufficiente) affidamento sui sistemi di supervisione e controllo Tendenze concernenti il livello di rischio intrinseco/la qualità dei sistemi di supervisione e controllo Test di convalida delle operazioni sottostanti Rischio intrinseco elevato/sistemi di supervisione e controllo carenti L'auditor può ottenere una parte non trascurabile della garanzia dalla valutazione dei sistemi di supervisione e controllo L'auditor può ottenere una parte assai cospicua della garanzia dalla valutazione dei sistemi di supervisione Riduzione del rischio intrinseco/miglioramento della qualità dei sistemi di supervisione e controllo Basso rischio intrinseco/sistemi di supervisione e controllo eccellenti Test di convalida mirati Test di convalida standard Test di convalida minimi 18 Procedure di svolgimento dell'audit L'analisi delle relazioni annuali di L'esame delle relazioni annuali di attività e delle dichiarazioni dei direttori generali deve permettere di valutare se tali documenti presentino un'immagine fedele (ovvero, senza distorsioni significative) dell'efficacia delle procedure messe in opera e, in particolare, se i sistemi di supervisione e controllo forniscano le necessarie garanzie circa la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. In tale contesto, due aspetti risultano importanti: Nel valutare la validità e la veridicità delle attività e delle dichiarazioni dei direttori generali tutte le carenze significative devono dar luogo alla formulazione di una riserva; le riserve non devono svuotare di contenuto la dichiarazione. I direttori generali devono basare la propria valutazione dell'efficacia del sistema di controllo interno su un quadro di controllo interno adeguato. La Corte controlla inoltre che le riserve presentate nelle dichiarazioni contengano i seguenti elementi: una breve descrizione delle misure correttive previste per ovviare alle carenze individuate e del calendario previsto per l'attuazione. dichiarazioni dei direttori generali, gli auditor della Corte considerano i risultati degli audit svolti sulle attività coperte dalle relazioni annuali di attività. L'approccio definito per l'audit delle relazioni annuali di attività e delle dichiarazioni dei direttori generali viene applicato, per analogia, alla relazione di sintesi della Commissione. I lavori svolti da altri auditor Nel contesto specifico della DAS, per "altri auditor" si intende qualunque auditor che fornisca un giudizio professionale sulle spese finanziate dal bilancio dell'UE ma che non faccia parte dei dispositivi di controllo interno per la gestione dei fondi comunitari. In generale, rientrano in tale definizione le istituzioni nazionali di controllo degli Stati membri. Gli auditor i cui pareri sono parte integrante dei sistemi di supervisione e controllo (ovvero, gli auditor che certificano la correttezza delle domande per spese finanziate dal bilancio dell'UE) non rientrano invece nella categoria "altri auditor", in quanto fanno parte dei sistemi di supervisione e controllo e vanno quindi inclusi in tale contesto. una descrizione dettagliata della motivazione e dell'impatto sulla dichiarazione; una breve valutazione degli effetti, sia reali che potenziali; 19 Procedure di svolgimento dell'audit Il trattamento delle divergenze tra i risultati ottenuti Le constatazioni riguardanti i sistemi di supervisione e controllo possono differire dai risultati ottenuti mediante i test di convalida. Se non vi è una spiegazione soddisfacente che permetta di formulare una conclusione di audit per il settore in questione, può essere necessario rivedere le ragionevoli aspettative espresse nel corso della fase di pianificazione e svolgere ulteriori lavori di audit. Cfr. grafico 7. Grafico 7 – Il trattamento delle divergenze tra i risultati ottenuti Valutazione favorevole dei sistemi, ma errori significativi nelle operazioni Valutazione sfavorevole dei sistemi, ma nessun errore nelle operazioni Un giudizio di audit senza riserve è impossibile Giudizio di audit senza riserve (possibili riserve) · Nuova valutazione dei sistemi in base agli errori riscontrati · Il programma di audit può essere modificato · Ulteriori procedure di convalida 20 Formulazione delle conclusioni e del giudizio di audit Valutazioni specifiche Nel formulare il giudizio di audit, l'auditor considera e valuta i risultati delle procedure di audit in relazione alla soglia di rilevanza fissata per l'audit. L'auditor deve anche tener conto di considerazioni più generali, quali l'estensione dell'audit, e accertare se siano state poste limitazioni al riguardo. Ogni qual volta si renda necessaria una valutazione qualitativa, è indispensabile un giudizio professionale di livello elevato. Applicando i suddetti principi, ogni valutazione specifica fornisce una conclusione globale sulla legittimità e sulla regolarità delle operazioni sottostanti nel settore in questione. Le valutazioni specifiche forniscono anche una valutazione sul funzionamento dei sistemi di supervisione e controllo ai vari livelli di gestione, sino al beneficiario finale. Dichiarazione di affidabilità Le valutazioni specifiche vengono consolidate in un giudizio globale sulla legittimità e sulla regolarità delle operazioni che, assieme al giudizio della Corte sull'affidabilità dei conti, costituisce la dichiarazione di affidabilità della Corte. Grafico 8 – Formulazione delle conclusioni e del giudizio di audit Analisi delle relazioni annuali di attività e delle dichiarazioni Esame del lavoro svolto da altri auditor Valutazione dei sistemi di supervisione e controllo · · · Test di convalida Giudizio professionale e rilevanza Valutazione qualitativa dei risultati del lavoro sui sistemi Valutazione quantitativa dei risultati dei test di convalida Analisi della coerenza dei risultati di audit Conclusioni di audit Valutazioni specifiche Conclusioni di audit Valutazioni specifiche Conclusioni di audit Valutazioni specifiche Giudizio di audit La DAS Se la Corte è in grado di concludere che, complessivamente, i conti presentano un quadro veritiero e corretto e che le operazioni sottostanti sono legittime e regolari, essa può formulare quello che viene definito un giudizio "senza riserve". In caso contrario, deve essere formulato un giudizio con riserva I riquadri allegati riproducono alcuni estratti chiave della dichiarazione di affidabilità ripresi dall'ultima relazione annuale della Corte. 21 Formulazione delle conclusioni e del giudizio di audit Il miglioramento dei sistemi I grafici 9 e 10 illustrano l'applicazione del modello di affidabilità e mostrano come esso sia in grado di adattarsi ai cambiamenti dell'ambiente di audit e, in particolare, al rafforzamento dei sistemi di supervisione e controllo. Il miglioramento dei sistemi di supervisione e controllo consente di ricavarne maggiori garanzie e, di conseguenza, di ridurre il livello dei test di convalida. 22 Formulazione delle conclusioni e del giudizio di audit Grafico 9 - L'albero decisionale DAS VALUTAZIONE (PRELIMINARE) DEL RISCHIO INTRINSECO: ELEVATO? NO VALUTAZIONE (PRELIMINARE) DEL RISCHIO INTRINSECO: ELEVATO? SI SI Valutazione (preliminare) dei sistemi: Carenti? Valutazione (preliminare) dei sistemi: Carenti? NO Valutazione (preliminare) dei sistemi: Buoni? SI Valutazione (preliminare) dei sistemi: Eccellenti? NO SI NO Valutazione (preliminare) dei sistemi: Buoni? SI SI NO Valutazione (preliminare) dei sistemi: Eccellenti? SI SI Garanzia derivante dei controlli bassa (Livello di affidabilità: 0%) Garanzia derivante dei controlli media (Livello di affidabilità: 15%) Garanzia derivante dei controlli media (Livello di affidabilità: 28%) Garanzia derivante dei controlli bassa (Livello di affidabilità: Garanzia derivante dei controlli media (Livello di affidabilità: 28%) Garanzia derivante dei controlli elevata (Livello di affidabilità: 50%) Test di convalida mirati Livello di affidabilità: 95% Test di convalida standard Livello di affidabilità: 80% Test di convalida standard Livello di affidabilità: 67% Test di convalida mirati Livello di affidabilità: 92% Test di convalida standard Livello di affidabilità: 67% Test di convalida minimi Livello di affidabilità: 45% Ggrafico 10 – I diversi scenari relativi ai lavori DAS Valutazione del rischio intrinseco Non elevato Elevato Valutazione globale Garanzia ottenuta Livello residuo di Livello minimo di dei sistemi di dalla valutazione test di convalida da affidabilità da supervisione e integrata del rischio effettuare ottenere mediante i controllo test di convalida (%) Garanzia derivante Test di convalida Eccellenti 45 dai controlli elevata minimi Buoni Garanzia derivante dai controlli media Test di convalida standard 67 Carenti Garanzia derivante dai controlli bassa Test di convalida mirati 92 Eccellenti Garanzia derivante dai controlli media Test di convalida standard 67 Buoni Garanzia derivante dai controlli media Test di convalida standard 80 Carenti Garanzia derivante dai controlli bassa Test di convalida mirati 95 23 Glossario Adempimento informativo / pubblicità delle informazioni Per adempimento informativo si intende la presentazione di talune informazioni (in generale nei rendiconti finanziari e nelle note allegate o nelle relazioni annuali di attività e nelle relative sintesi). Altri criteri di conformità Per "altri criteri di conformità" si intendono le condizioni specifiche da soddisfare, derivanti da obiettivi politici e obblighi giuridici correlati o da esigenze dei sistemi in questione (quali, ad esempio, il rispetto delle "buone condizioni agronomiche e ambientali" (BCAA) nel settore dell'agricoltura o l'adempimento degli obblighi in materia di pubblicità o il rispetto delle esigenze dei sistemi nel campo delle azioni strutturali). Il mancato rispetto di tali obblighi non incide tuttavia sulla condizione di pagamento, ma comporta un rischio finanziario e/o potrebbe causare rettifiche finanziarie a carico degli Stati membri o ammende a carico dei destinatari finali delle sovvenzioni Ambiente di controllo L'ambiente di controllo rappresenta l'atteggiamento generale, la sensibilizzazione, le azioni dei dirigenti e dei quadri dell'entità riguardo al controllo interno ed alla sua importanza all'interno della stessa. Audit L'obiettivo di un audit consiste nel consentire al revisore di esprimere un giudizio indipendente in cui stabilisce se i rendiconti finanziari di un'organizzazione sono stati redatti, riguardo a tutti gli aspetti significativi, conformemente ad un quadro di riferimento contabile identificato, o se un'attività svolta da un'organizzazione è stata esplicata in conformità di una serie di criteri prestabiliti. Beneficiario finale L'ultimo organismo o persona della catena a ricevere il pagamento a carico del bilancio UE. Campionamento Il "campionamento a fini di controllo" (campionamento) prevede l'applicazione di procedure di audit su una percentuale di voci/elementi, di una serie di operazioni o del saldo di un conto, in modo che tutte le unità di campionamento abbiano la possibilità di essere selezionate. Ciò consentirà all'auditor di ricavare e valutare elementi probatori concernenti talune caratteristiche delle voci selezionate al fine di trarre o di contribuire a tracciare una conclusione sulla popolazione da cui è stato estratto il campione. Il campionamento a fini di controllo può essere eseguito secondo un approccio statistico o non statistico. Condizioni di pagamento Le condizioni di pagamento costituiscono in generale i requisiti giuridici di base di un determinato regime di aiuto o contratto (quali ad esempio l'osservanza delle norme di ammissibilità o degli obblighi in materia di recupero). Per ragioni pratiche, la valutazione può essere basata sul seguente quesito: l'importo versato sarebbe stato diverso se l'errore fosse stato noto al momento dell'autorizzazione del pagamento? Conclusioni di audit Le conclusioni di audit costituiscono la valutazione globale delle risultanze di audit relative a un dato ambito. Nel formulare le conclusioni di audit, il revisore deve considerare e valutare i risultati delle procedure di audit in relazione alla soglia di rilevanza stabilita per lo stesso. Nel quadro della DAS, ciascuna valutazione specifica deve comprendere una conclusione globale concernente la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti nell'area in causa. Contabilità di competenza La contabilità di competenza è un metodo contabile di registrazione delle operazioni, in cui le entrate sono registrate quando sorge il diritto alla percezione e le spese sono registrate quando sorge l'obbligo di spesa, a prescindere dal fatto che queste operazioni siano state definitivamente concluse mediante incassi o esborsi. Controlli chiave Ai fini della DAS, i controlli chiave sono le procedure di controllo - identificate dall'auditor nel corso dell'esame e della valutazione dei sistemi di supervisione e di controllo, indispensabili per garantire la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. Gli obblighi in materia per i diversi organi comunitari sono prescritti nei regolamenti finanziari interni e nelle modalità di esecuzione (o testi equivalenti), o determinati dalle esigenze degli utenti delle informazioni in causa. 24 Glossario DAS Dal 1994, in ottemperanza al trattato, la Corte rilascia una dichiarazione di affidabilità (DAS - acronimo francese di "déclaration d'assurance"), che comprende un giudizio sull'affidabilità dei rendiconti finanziari dell'Unione europea e un giudizio sulla legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. Dichiarazioni dei responsabili Dichiarazioni rilasciate dai responsabili della gestione/dalla direzione all'auditor nel corso di un audit, spontaneamente o in risposta a una richiesta di informazioni specifiche. Elementi probatori (di audit) Gli elementi probatori (di audit) sono le informazioni ottenute mediante test di audit che il revisore analizza per trarne conclusioni o esprimere un giudizio. Gli elementi probatori devono essere sufficienti per corroborare le conclusioni o il giudizio. Inoltre, devono essere adeguati, cioè pertinenti agli obiettivi dell'audit, e affidabili. Errore Operazioni (o loro componenti) e/o azioni ad esse correlate che non siano state eseguite conformemente alle disposizioni giuridiche e normative applicabili. Estensione dell'audit L'estensione dell'audit denota l'intera area cui saranno applicate le procedure di audit ritenute necessarie in base alle circostanze (tipo di audit e di relazione previsti, obiettivi e limitazioni specifiche, etc...) per conseguire gli obiettivi dell'audit. Formazione del bilancio per attività - BPA (Activity Based Budgeting - ABB) La formazione del bilancio per attività (Activity Based Budgeting) designa l'esecuzione integrata della procedura di "budgeting" e della gestione finanziaria in base alle attività strettamente connesse alle priorità e agli obiettività della Commissione Gestione del bilancio per attività - BPA (Activity Based Management ABM) La gestione del bilancio per attività è una metodologia di gestione integrata concernente tutti gli aspetti del lavoro della Commissione, compresa la classificazione degli obiettivi per priorità, la pianificazione e la programmazione, il budgeting, la gestione e le modalità di presentazione delle relazioni (reporting). Gestione centralizzata Quando la Commissione esegue il bilancio mediante gestione centralizzata, i vari compiti sono svolti direttamente dai servizi della Commissione o indirettamente tramite agenzie esecutive, organismi tradizionali od organismi nazionali di diritto pubblico oppure da enti di diritto privato aventi vocazione di servizio pubblico (i cosiddetti "organismi nazionali"). Gestione concorrente Nel quadro della gestione concorrente, la Commissione affida agli Stati membri l'esecuzione di talune politiche. Ad esempio, la gestione della spesa agricola negli Stati membri è curata da organismi nazionali appositamente designati che operano secondo le norme stabilite a livello comunitario. Nel caso dei Fondi strutturali, le istituzioni europee stabiliscono gli importi da versare e le condizioni di attuazione. Le amministrazioni degli Stati membri (a livello nazionale, regionale e locale) scelgono quali progetti finanziare e sono responsabili della gestione quotidiana. Gestione congiunta La gestione congiunta è una forma particolare di gestione, da parte di organizzazioni internazionali, cui la Commissione può ricorrere qualora sussistano determinate condizioni (in particolare il raggruppamento dei fondi provenienti da più donatori), quando non è ragionevolmente possibile od opportuno assegnare la quota fornita da ciascun donatore a ciascun tipo di spesa. Gestione decentrata Quando la Commissione esegue il bilancio mediante gestione decentrata, i vari compiti sono delegati a paesi terzi conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario. Giudizio di audit Il giudizio di audit è una chiara espressione scritta del giudizio sull'insieme dei rendiconti finanziari o sulla legittimità e regolarità dell'insieme delle operazioni sottostanti. Esistono due principali tipi di giudizio: il giudizio senza riserve e il giudizio con riserva. 25 Glossario Giudizio di audit con riserva La relazione del revisore contiene un chiaro giudizio scritto sui rendiconti finanziari o sulla legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti nel loro insieme. Quando il revisore giunge alla conclusione di non poter esprimere un giudizio senza riserve, ma non ritiene l'effetto di una divergenza di opinioni con la direzione o la limitazione dell'estensione dell'audit così rilevante o ampio da giustificare un giudizio negativo o da non consentire la formulazione di un giudizio, allora esprime un giudizio con riserva. Giudizio di audit senza riserve La relazione del revisore contiene un chiaro giudizio scritto sui rendiconti finanziari o sulla legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti nel loro insieme. Quando giunge alla conclusione che, nel complesso, le operazioni sottostanti sono legittime e regolari e che i sistemi di supervisione e di controllo sono adeguati e consentono di far fronte ai rischi, il revisore esprime un giudizio senza riserve. Legittimità e regolarità L'obiettivo legittimità e regolarità dell'audit finanziario consiste nell'assicurarsi che le operazioni siano state eseguite conformemente alle leggi e ai regolamenti applicabili in materia e che siano disponibili gli stanziamenti di bilancio necessari. Limitazione dell'estensione Talvolta è l'entità stessa a imporre una limitazione dell'estensione del lavoro dell'auditor (ad esempio quando le condizioni del mandato specificano che l'auditor non applicherà una procedura di audit che ritiene necessaria). Oppure sono le circostanze a imporre tale limitazione (ad esempio quando la data della designazione dell'auditor non consente a quest'ultimo di osservare la rilevazione dell'inventario fisico). Essa può inoltre intervenire quando, a giudizio dell'auditor, le registrazioni contabili dell'entità da controllare sono inadeguate o quando questi si trova nell'impossibilità di espletare una procedura di audit considerata auspicabile. Livello di affidabilità Il livello di affidabilità (o grado di affidamento) è il contrario del rischio di audit. Quanto più alto è il livello di affidabilità desiderato, tanto più elevata è la quantità di test di controllo da eseguire. La politica della Corte prevede che per tutti i controlli finanziari sia raggiunto un livello di affidabilità pari al 95% e che quindi il rischio di audit accettato sia del 5%. Obiettivo dell'audit A livello generale, gli obiettivi dell'audit sono definiti rispetto alla sua natura (audit finanziario oppure audit della sana gestione finanziaria). I controlli finanziari delle entrate e delle spese perseguono, come obiettivi generali, la legittimità e la regolarità, la completezza, la realtà delle operazioni, la misura, nonché la presentazione e la pubblicazione. Per l'audit del bilancio, l'obiettivo dell'esistenza e dei titoli di proprietà sostituisce la realtà delle operazioni e l'obiettivo del valore sostituisce quello della misura. Gli obiettivi generali perseguiti dall'audit della sana gestione finanziaria sono l'economicità, l'efficienza e l'efficacia. Per ogni compito di audit è necessario definire, nel corso della pianificazione, gli obiettivi di audit specifici attinenti al compito in causa. Operazioni sottostanti Le operazioni sottostanti i rendiconti finanziari sono le operazioni attraverso le quali l'UE finanzia ed esegue il bilancio. Costituiscono le unità di campionamento di base. Procedura di audit Una procedura di audit è il metodo applicato per ottenere gli elementi probatori necessari e per analizzarli. Per i test sul controllo e i test di convalida il revisore può applicare quattro tipi di procedure: l'ispezione, l'osservazione, l'indagine e la conferma nonché il calcolo. Le procedure analitiche sono utilizzate principalmente nella fase di pianificazione e alla fine dell'audit. Rappresentatività Nell'espletare le verifiche di convalida, il revisore utilizza tecniche di campionamento per poter trarre conclusioni sulla popolazione da cui è estratto il campione. Affinché tali conclusioni siano valide, il campione deve essere rappresentativo della popolazione. 26 Glossario Relazioni annuali di attività e dichiarazioni dei direttori generali Ciascun direttore generale o capo servizio redige una relazione annuale di attività che presenta l'ambiente della DG o del servizio in questione, espone le principali realizzazioni, le questioni inerenti alla gestione e al controllo (in termini di controllo interno) e comprende i conti annuali. Quale ordinatore delegato, egli firma inoltre una dichiarazione in cui afferma, sulla base degli elementi di fatto di cui è a conoscenza, di disporre della ragionevole certezza che, in particolare, le procedure di controllo poste in essere forniscono le necessarie garanzie circa la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. La dichiarazione può contenere riserve intese a evidenziare i rischi connessi alle operazioni e alle attività gestite dalla direzione generale o dal servizio, indicando, all'occorrenza, le misure correttive adottate o previste dall'ordinatore delegato. Rilevanza La rilevanza esprime l'importanza o la significatività relativa di un elemento o di un gruppo di elementi. Un elemento o un gruppo di elementi è considerato rilevante quando è così significativo da meritare di essere segnalato ai lettori di una relazione o del giudizio di audit della Corte. Un elemento o un gruppo di elementi può essere rilevante a causa del suo valore, della sua natura o del contesto in cui si colloca. Rischio di audit Il rischio di audit è il rischio che il revisore esprima un giudizio di audit non appropriato. Il rischio di audit può essere suddiviso in tre componenti: il rischio intrinseco, il rischio di controllo e il rischio di non individuazione. Rischio di campionamento Il rischio di campionamento nasce dalla possibilità che la conclusione del revisore, basata su un campione selezionato secondo un metodo statistico o non statistico, sia diversa da quella che sarebbe stata tratta se la stessa procedura di audit fosse stata applicata a tutta la popolazione. Rischio di controllo Il rischio di controllo è il rischio che le procedure di controllo interno non consentano di prevenire o di scoprire e correggere tempestivamente errori o deficienze rilevanti nella gestione finanziaria. Questa situazione può essere dovuta alla mancanza di procedure di controllo adeguate o al fatto che le procedure di controllo interno esistenti non funzionano in modo efficace, continuo e coerente. Rischio di delega Se la Commissione europea è responsabile dell'esecuzione del bilancio dell'Unione europea (art. 274 del Trattato), una parte importante di quest'ultimo è gestita dagli Stati membri (e da paesi terzi con i quali sono stati stipulati accordi di partenariato) nel quadro di una gestione concorrente o congiunta. Questa separazione delle funzioni di autorizzazione, responsabilità e attuazione è all'origine del "rischio di delega". Rischio intrinseco Il rischio intrinseco è il rischio, connesso alla natura delle attività, delle operazioni e delle strutture di gestione, che si verifichino errori o deficienze nella gestione finanziaria, i quali, se non vengono prevenuti o scoperti e corretti dalle procedure di controllo interno, avranno l'effetto di rendere i conti inaffidabili, le operazioni sottostanti in misura rilevante illegittime o irregolari e la gestione finanziaria non sana. Rischio significativo Rischio che richiede particolare considerazione ai fini dell'audit. Riserva Ogniqualvolta giunga alla conclusione che non è possibile formulare un giudizio senza riserve, ma che l'effetto degli errori o delle carenze dei sistemi riscontrati non è così rilevante e ampio da giustificare un giudizio negativo, il revisore formula una riserva. Sistema contabile Il sistema contabile designa l'insieme delle procedure e dei documenti di un'entità che consentono di trattare operazioni ed eventi ai fini della registrazione nei conti. Questo sistema identifica, raccoglie, analizza, calcola, classifica, registra, riepiloga e riporta operazioni e altri eventi. Sistemi di supervisione e di controllo Nel contesto della DAS, i sistemi di supervisione e di controllo devono attestare la legittimità e la regolarità delle entrate o delle spese verificando il funzionamento efficace delle procedure di gestione. Essi comprendono i dispositivi con cui la Commissione ottiene le informazioni di cui necessita per garantire il conseguimento degli obiettivi conformemente alle disposizioni legislative, statutarie e contrattuali. 27 Glossario Test sul controllo I test sul controllo servono a stabilire se i controlli chiave abbiano effettivamente funzionato come previsto, cioè in modo permanente, coerente ed efficace per tutto il periodo sottoposto a controllo. Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) L'Ufficio europeo per la lotta antifrode, OLAF, è stato istituito mediante decisione della Commissione (1999/352/CE, CECA, Euratom del 28 aprile 1999, GU L 136/20). Oltre alla tutela degli interessi finanziari della Comunità, l'Ufficio è responsabile per tutte le attività connesse alla tutela degli interessi comunitari contro comportamenti irregolari perseguibili in sede amministrativa. Valutazione specifica Il giudizio globale DAS della Corte è basato su valutazioni specifiche svolte per ciascun principale settore di attività dell'Unione europea, che forniscono informazioni dettagliate sulle fonti di errori e sulle lacune nonché sul modo in cui la gestione finanziaria potrebbe essere migliorata. Verifiche/test di convalida Scopo delle verifiche di convalida è ottenere elementi probatori diretti in modo da consentire all'auditor di esprimere un giudizio pertinente agli obiettivi stabiliti per il compito di audit. Tali elementi devono essere sufficienti e appropriati (ossia pertinenti e attendibili relativamente agli obiettivi dell'audit). Le verifiche di convalida possono comprendere una o più delle seguenti procedure: esame delle operazioni; esame e verifica diretta dei procedimenti usati dalla direzione di un'entità controllata per elaborare stime contabili; procedure analitiche 28 LA DAS - FAQ (Domande frequenti) Che cos'è la“DAS”? Il trattato prevede che la Corte esamini i conti di tutte le entrate e le spese dell'Unione e pubblichi al riguardo una relazione annuale. Più precisamente, stabilisce che la Corte presenta una "dichiarazione di affidabilità" annuale concernente l'affidabilità dei conti e la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. Tale "dichiarazione di affidabilità" è generalmente conosciuta con l'acronimo francese DAS (Déclaration d'Assurance). Obiettivo principale della DAS è fornire alle parti interessate, in primo luogo al Parlamento europeo e al Consiglio, ma anche, in generale, ai cittadini europei, una valutazione e un giudizio riguardo al modo in cui sono stati spesi i fondi comunitari. La DAS, pertanto, rappresenta il giudizio formale della Corte sull'affidabilità dei conti dell'UE e sulla legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte pubblica un unico giudizio globale nel quadro della DAS, relativo alla totalità del bilancio dell'UE? Prima di tutto, occorre ricordare che la DAS consta di due componenti, cioè un audit sull'affidabilità dei conti e un audit sulla legittimità e sulla regolarità delle operazioni sottostanti. Per quanto riguarda la seconda componente, il trattato precisa che la DAS globale "può essere completata da valutazioni specifiche per ciascuno dei settori principali dell'attività comunitaria". Ed è ciò che fa la Corte. Nell'approccio da essa adottato, il giudizio globale formulato nel quadro della DAS si fonda (a decorrere dal 2007) su valutazioni specifiche concernenti i principali gruppi di settori di intervento che costituiscono il bilancio per attività (BPA): le entrate, l'agricoltura e le risorse naturali, la coesione, la ricerca, l’energia e i trasporti, gli aiuti esterni, lo sviluppo e l’allargamento, l’istruzione e la cittadinanza, gli affari economici e finanziari e le spese amministrative. Perché controllare la legittimità e la regolarità? Il trattato prevede esplicitamente che la Corte presenti un giudizio sulla legittimità e sulla regolarità delle operazioni sottostanti, assieme a un giudizio sull'affidabilità dei conti dell'Unione. Tale requisito va considerato nel contesto del carattere particolare della spesa comunitaria, un'elevata percentuale della quale (oltre l'80 % del bilancio) viene eseguita sotto forma di pagamenti ai beneficiari finali sulla base delle domande da questi presentate. 29 La Corte deve pronunciarsi sull'efficacia della spesa comunitaria o sul raggiungimento degli obiettivi? Oltre a controllare i conti e a valutare la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti, la Corte è tenuta, in virtù del trattato, ad accertare la sana gestione finanziaria dei fondi comunitari, vale a dire se tale gestione soddisfi i criteri di economia, efficienza ed efficacia. A tale scopo, la Corte espleta regolarmente una serie di audit intesi ad accertare l'impiego ottimale delle risorse ("value for money") concernenti diversi aspetti del bilancio comunitario. Di norma, tali audit formano oggetto di "relazioni speciali", pubblicate separatamente dalla relazione annuale della Corte, ma ugualmente consultabili da parte delle autorità competenti per il discarico e del pubblico in generale. Su quali basi la Corte formula il proprio giudizio? Le conclusioni della Corte sono basate sulle eventuali carenze dei sistemi e su casi concreti di errore constatati nel corso degli audit. Esse vengono comunicate alla Commissione e agli Stati membri o ai paesi terzi interessati e formano oggetto di discussioni approfondite con la Commissione in una serie di riunioni, che costituiscono la cosiddetta "procedura in contraddittorio". Questo tipo di procedura è necessaria per confermare gli elementi probatori di audit che costituiscono la base su cui la Corte formulerà il proprio giudizio. La relazione annuale presenta le constatazioni di audit della Corte in maniera dettagliata. Il giudizio di audit della Corte è una valutazione professionale, formulata sulla base delle informazioni disponibili e conformemente alle pratiche di audit accettate. Al momento di stabilire l'approccio della DAS, la Corte ha preso in debita considerazione le norme internazionali di audit? Se sì, quali? La metodologia di audit DAS della Corte si basa sulle norme internazionali di audit. In tale ambito, occorre riconoscere che le norme internazionali esistenti riguardano sostanzialmente l'audit dei rendiconti finanziari di società private o di enti pubblici, e solo in casi eccezionali forniscono linee guida per la formulazione di un giudizio di audit concernente la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. Considerato il carattere particolare di tale obbligo, è necessario che l'applicazione delle norme internazionali di audit tenga conto delle particolarità e delle specificità del contesto in cui vengono espletati gli audit DAS della Corte. Pertanto, la maggioranza delle norme internazionali devono essere applicate per analogia. Nell'aggiornare la propria metodologia DAS, la Corte ha consultato esperti esterni per essere certa che essa tenga conto degli sviluppi più recenti in materia di norme internazionali di audit. In tale ambito, le principali norme prese in considerazione sono le "norme internazionali di audit" (International Standards on Auditing, ISA) e gli "International Standards on Assurance Engagements" (ISAE) pubblicate dalla "Federazione internazionale dei revisori" (International Federation of Accountants, IFAC), le norme di audit stabilite dall'Organizzazione internazionale delle istituzioni superiori di controllo (norme di audit INTOSAI), le "linee guida europee per le norme di audit INTOSAI" (European Implementing Guidelines for the INTOSAI Auditing Standards, EIG) e il quadro di riferimento COSO ed "Enterprise risk management" (COSO - ERM). Che cos'è il concetto di rilevanza e perché viene applicato? Il concetto di rilevanza è riconosciuto nelle norme internazionali di audit. Esso si basa sul principio che le operazioni sottostanti sono raramente esenti da errori. La cosiddetta soglia di rilevanza è un fattore importante sia per il calcolo delle dimensioni del campione ai fini dei test di convalida, sia per l'interpretazione dei risultati di audit. Nel contesto della legittimità e della regolarità delle operazioni sottostanti, gli errori sono considerati significativi se possono condizionare le decisioni delle parti interessate. In generale, la soglia di rilevanza per gli audit DAS è fissata al 2 % del totale della spesa o delle entrate del bilancio comunitario, ai fini della formulazione del giudizio di audit nel quadro della DAS. La Corte, tuttavia, può decidere di adottare una soglia di rilevanza diversa, per tenere conto delle esigenze dei destinatari della DAS (ossia le autorità competenti per il discarico). Per la stessa ragione, la Corte può contemplare anche una differenziazione delle soglie in funzione dei settori di bilancio. Chi deve essere considerato responsabile dei problemi identificati dalla Corte? La Commissione o gli Stati membri? La "gestione concorrente", cui partecipano la Commissione e gli Stati membri, è la modalità di gestione più frequente, che riguarda quasi l'80 % della spesa comunitaria totale. La Commissione è responsabile, in ultima istanza, dell'esecuzione del bilancio (articolo 274 del trattato CE) e deve pertanto garantire che i fondi comunitari gestiti dagli Stati membri siano spesi in modo proficuo. Di conseguenza, il monitoraggio dei sistemi di supervisione e controllo nazionali e regionali esistenti relativamente all'utilizzo di tali fondi ricade sotto la sua responsabilità. Tuttavia, il trattato e i regolamenti pertinenti prevedono che anche gli Stati membri contribuiscono a tale processo. La Corte non potrebbe essere più esplicita nel "puntare il dito" sui singoli Stati membri? Il trattato impone alla Corte di formulare un giudizio sulla legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti i conti dell'UE, e non un giudizio sulla legittimità e la regolarità della spesa nei singoli Stati membri. Occorre inoltre notare che, benché la Corte basi i suoi audit su campioni sufficienti per trarre conclusioni concernenti i gruppi di settori in causa che compongono il bilancio per attività (BPA), questi stessi campioni non sono determinati in vista della formulazione di conclusioni concernenti i singoli Stati membri. A tal fine, si dovrebbero selezionare campioni molto più vasti, in effetti, un campione rappresentativo per ciascuno Stato membro, il che richiederebbe risorse nettamente superiori a quelle attualmente disponibili. Ciononostante, nella relazione annuale, la Corte illustra, ove opportuno, casi specifici nei quali gli audit svolti hanno evidenziato irregolarità. Il numero di programmi e di progetti controllati dalla Corte è sufficiente per permetterle di formulare un giudizio affidabile? Le dimensioni dei campioni utilizzati dalla Corte per i test di convalida sono stabilite sulla base di una metodologia e di parametri statistici ampiamente accettati e risultano appropriate allo scopo per il quale sono applicate. In generale, i parametri tecnici utilizzati, in particolare il livello di affidabilità (95 %) e la soglia di rilevanza (2 %), corrispondono, ad esempio, a quelli che la Commissione intende fissare per il nuovo periodo di programmazione (2007-2013) delle azioni strutturali e per il settimo programma quadro di ricerca. Per quanto riguarda la metodologia di audit, la Corte prende in considerazione il funzionamento dei sistemi di controllo o si limita ad estrapolare gli errori rilevati nei campioni? La Corte formula il proprio giudizio di audit servendosi di una solida metodologia che attribuisce un giusto peso alla valutazione dei sistemi di supervisione e controllo pertinenti applicati dalla Commissione ai fini della gestione dei fondi comunitari e che comprende anche un riferimento esplicito alle relazioni annuali di attività stilate da ciascuna direzione generale. Come previsto dalle norme di audit accettate a livello internazionale, l'analisi dei sistemi svolta dalla Corte è completata da test di convalida su diversi campioni di operazioni, controllati fino al livello del beneficiario finale. Il già rigoroso approccio della Corte è stato rivisto, onde accrescerne ulteriormente la solidità. Al centro del nuovo approccio DAS vi è un modello di affidabilità, ovvero lo strumento con cui la "garanzia" che può essere ottenuta dalle diverse fonti di elementi probatori di audit viene consolidata in modo coerente e omogeneo. Più semplicemente: il modello di affidabilità serve ad indicare il livello di affidabilità (o grado di affidamento) che può essere ottenuto attraverso i sistemi di supervisione e controllo e il livello residuo di affidabilità che deve provenire dai test di convalida. (Per maggiori precisazioni, si rimanda alla pagina corrispondente dell'opuscolo sulla DAS). Effettivamente, il modello di affidabilità fornisce uno strumento che permette, in caso di miglioramento accertato dei sistemi, di ricorrere in misura minore ai test di convalida delle operazioni Gli errori individuati durante gli audit della Corte sono importanti o si tratta, per lo più, di errori banali commessi nel compilare i moduli? La Corte non basa le sue conclusioni su elementi insignificanti. Gli errori di compilazione dei moduli non vengono automaticamente considerati errori; ciò accade soltanto se l'analisi degli elementi probatori di audit raccolti dà adito a serie preoccupazioni circa la legittimità e la regolarità delle spese in causa e solo se tali spese sono rilevanti. La “mancanza di documentazione di lavoro" può sembrare un problema poco importante, ma può costituire una grave lacuna se impedisce all'auditor di accertare la legittimità e la regolarità della spesa in questione. Ad ogni modo, la Corte approfondisce tali casi solo quando non siano disponibili elementi probatori alternativi per compensare tale carenza. Nella propria definizione di errori, la Corte opera una distinzione tra errori che incidono sulle "condizioni di pagamento" ed errori concernenti "altri criteri di conformità": in generale, le condizioni di pagamento sono interessate quando vengono violati gli obblighi giuridici fondamentali di un determinato regime di aiuto o contratto. Per “altri criteri di conformità” si intendono invece le condizioni specifiche da soddisfare, derivanti da obiettivi politici e obblighi giuridici correlati o da esigenze dei sistemi in questione. Pertanto, gli "altri criteri di conformità", che sono principalmente errori non quantificabili (quali inadempienze nella procedura di gara) sono segnalati nell'ambito degli audit, ma sono presi in considerazione ai fini dell'estrapolazione (come errori quantificabili) soltanto qualora si possa dimostrare che hanno avuto un impatto finanziario rilevante sul progetto in questione (a causa della non ammissibilità). In tutti gli altri casi, i cosiddetti "altri criteri di conformità" non sono presi in considerazione, nel corso di analisi successive, per la stima del tasso di errore più probabile. Può accadere che vi siano interpretazioni divergenti riguardo a taluni errori rilevati e alla loro estrapolazione? È impossibile escludere del tutto alcune differenze nella valutazione degli errori. Tuttavia, va sottolineato che le osservazioni della Corte si basano su elementi probatori e di fatto concreti. L'obiettivo della cosiddetta "procedura in contraddittorio" tra la Corte e i soggetti da essa controllati consiste appunto nell'eliminazione di eventuali divergenze di interpretazione riguardo alle constatazioni di audit. Si osserva che, al momento di stimare il tasso di errore più probabile concernente i gruppi di settori in causa oggetto del bilancio per attività (BPA), la Corte non tiene conto degli "altri criteri di conformità" il cui impatto finanziario sul bilancio non è misurabile. Dai risultati dei campioni rappresentativi la Corte trae livelli di garanzia elevati che, conformemente alle norme di audit accettate a livello internazionale, rappresentano una base adeguata per l'insieme delle conclusioni di audit formulate. Va altresì rilevata una coerenza generale con i risultati della valutazione dei sistemi di supervisione e controllo. Il risultato finale è che la Corte dispone di un livello di garanzia elevato per formulare le conclusioni e il giudizio globale di audit. È veramente possibile ottenere un parere favorevole sulla legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti? Sì. Quando ritiene che i sistemi di gestione della spesa permettano di ridurre i rischi di spese irregolari o illegittime ad un livello tollerabile e quando i test di convalida non rivelano alcun errore significativo nelle operazioni, la Corte ne fa menzione. È quel che accade da parecchi anni riguardo, ad esempio, alle spese amministrative a carico del bilancio comunitario. I pagamenti diretti a titolo della politica agricola comune soggetti al sistema integrato di gestione e di controllo (SIGC) costituiscono un esempio assai pertinente. In questo settore importante della spesa comunitaria, corrispondente al 25 % circa del bilancio totale dell'UE, la Corte ha riscontrato, per gli esercizi 2004 e 2005, che il SIGC, ove applicato correttamente, ha ridotto a un livello tollerabile il rischio di spese illegittime e irregolari. Nell'esporre le constatazioni di audit, la Corte non dovrebbe operare una distinzione tra "errori" rilevati e casi di "frode" veri e propri scoperti? Nel corso delle proprie indagini, un auditor può scoprire una serie di irregolarità: una spesa non giustificata da alcuna fattura, una sovradichiarazione della superficie coltivata oggetto di una richiesta di sussidio, domande di rimborso per spese generali che risultano eccessive, ecc. In tutti questi casi, è prassi normale che gli auditor classifichino tali constatazioni come "errori", dato che soltanto un'indagine molto più dettagliata potrebbe eventualmente chiarire le motivazioni che ne sono alla base e, pertanto, distinguere tra "errori non intenzionali" e "frodi premeditate". Il concetto di "frode" è, in ultima istanza, un concetto giuridico, che deve essere stabilito da un tribunale. In pratica, la Corte di norma notifica all'OLAF i casi in cui dagli audit svolti emerge un forte sospetto di frode. La Corte tiene conto del carattere pluriennale dei programmi comunitari e del fatto che dei meccanismi di recupero ("claw back") siano previsti e possano essere applicati prima della chiusura dei progetti? In ottemperanza al trattato, la Corte formula, su base annuale, un giudizio sulla legittimità e la regolarità delle operazioni. Nell'adempiere a tale compito, la Corte non ignora il carattere pluriennale della spesa comunitaria. Il problema emerso nel corso degli audit è che i meccanismi di recupero, posti in atto per ovviare alle irregolarità riscontrate nelle spese, non sono abbastanza efficaci. Nell'ambito dei programmi dei Fondi strutturali, l'audit della Corte relativo alle "chiusure" (cioè i programmi chiusi formalmente dalla Commissione) ha evidenziato la persistenza di errori persino nella fase finale del processo pluriennale, quando non sono previsti ulteriori controlli e, di conseguenza, non è possibile operare rettifiche. Per quel che riguarda la liquidazione dei conti agricoli, il dispositivo attuale consiste principalmente nel "rifiutare" il finanziamento della spesa laddove la Commissione rilevi carenze nei sistemi di gestione e controllo negli Stati membri. Ciò significa "reclamare" presso i singoli Stati membri una parte dei fondi comunitari da questi ricevuti. Una siffatta misura non mira a rettificare i pagamenti irregolari a livello dei beneficiari finali e, pertanto, il suo effetto principale è di spostare l'onere di alcune operazioni a titolo della politica agricola comune dal bilancio comunitario ai contribuenti nazionali. Attualmente, i risultati degli audit della Corte non confermano l'asserzione secondo la quale i recuperi effettuati sono sufficienti per compensare (quindi ancor meno correggere) il livello delle spese illegittime o irregolari rilevato nelle operazioni sottostanti. Le carenze significative individuate dagli audit della Corte mostrano chiaramente che, nello stato attuale, queste misure di recupero non possono essere considerate un meccanismo efficace per garantire la prevenzione degli errori nonché la loro tempestiva individuazione e correzione a livello delle operazioni sottostanti. Perché i direttori generali sono tenuti a redigere una relazione annuale di attività? I direttori generali presentano, nelle rispettive relazioni annuali di attività, informazioni sulle politiche di loro competenza. Tali relazioni costituiscono uno strumento fondamentale nel nuovo approccio della gestione per attività. Esse comprendono: i) una valutazione dei risultati conseguiti dalle politiche con le risorse assegnate al direttore generale; ii) osservazioni sulla legittimità e la regolarità delle operazioni effettuate; iii) informazioni sui sistemi di supervisione e controllo posti in essere; iv) l'esposizione delle eventuali difficoltà incontrate nello svolgimento delle attività della direzione generale; e v) un rendiconto finanziario (esecuzione del bilancio). Perché i direttori generali presentano una dichiarazione? La dichiarazione è l'espressione, da parte del direttore generale, delle responsabilità conferitegli ai sensi della "Carta degli ordinatori delegati" riguardo alla gestione dei sistemi di controllo interno necessari a fornire una ragionevole garanzia circa la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti e l'impiego delle risorse assegnate secondo le finalità previste. Tale dichiarazione, inoltre, deve indicare tutte le eventuali lacune rilevate nel sistema di controllo interno o difficoltà particolari che potrebbero avere un impatto significativo sulla legittimità o la regolarità delle operazioni di competenza della direzione generale e che dovrebbero essere indicate nelle riserve espresse. Quale impatto potrebbero avere sulla dichiarazione di affidabilità della Corte le dichiarazioni degli Stati membri contenenti una sintesi della garanzia fornita a livello nazionale? L'evoluzione verso una qualche forma di dichiarazione ufficiale da parte di ciascuno Stato membro, relativamente ai fondi comunitari spesi nel loro territorio, può servire a focalizzare ulteriormente l'attenzione degli Stati membri sull'obiettivo di una migliore gestione dei fondi dell'UE. L'80 % circa dei fondi comunitari sono gestiti in maniera concorrente (la responsabilità della corretta esecuzione delle spese incombe cioè sia alla Commissione, sia ai singoli Stati membri). Ciò significa che gli Stati membri partecipano direttamente alla gestione di tali fondi. Secondo le pratiche di audit accettate a livello internazionale, l'auditor esterno deve tener conto delle dichiarazioni rilasciate dai responsabili dei fondi sottoposti ad audit; tuttavia, tali dichiarazioni devono essere chiaramente percepite come "dichiarazioni dei responsabili" ("representations by management"). Ciò significa che devono essere prese in considerazione nella valutazione dei sistemi di supervisione e controllo, ma che non possono sostituire l'esecuzione di un audit indipendente da parte dell'auditor esterno. È questa la posizione assunta dalla Corte in merito alle relazioni annuali di attività e alle dichiarazioni presentate dai direttori generali della Commissione. A questo proposito, si pone sul piano pratico una questione importante: occorre cioè stabilire se le dichiarazioni dei singoli Stati membri saranno controllate dalle istituzioni superiori di controllo nazionali (ISC) e secondo quali modalità. In tali casi, oltre a considerare le dichiarazioni suddette come "dichiarazioni dei responsabili", la Corte potrebbe anche dover esaminare le relazioni di audit presentate dalle ISC, in quanto "lavori svolti da altri auditor", una possibilità anticipata nell'approccio DAS. Ciò dipenderà, tra l'altro, dall'applicazione di una metodologia di audit comune e richiederà il rispetto di determinate scadenze. In altri termini, ogni potenziale contributo deve pervenire alla Corte in tempo utile per permetterle di prenderne atto nei limiti consentiti da un calendario molto serrato. In generale, se la capacità degli Stati membri di render conto del proprio operato dovesse risultarne migliorata, ciò rappresenterebbe un elemento importante per l'attuazione di un quadro di controllo interno veramente integrato, che consenta di gestire in maniera adeguata i rischi a livello delle operazioni sottostanti. In uno scenario di questo tipo, le dichiarazioni presentate dagli Stati membri potrebbero condurre a un impiego più efficace e più efficiente delle risorse disponibili, il che permetterebbe di ripartire l'onere dell'audit tra più livelli, purché il lavoro degli "altri auditor" corrisponda all'approccio e alla metodologia della Corte. Il conseguimento di tale obiettivo non pregiudicherebbe l'indipendenza degli organismi di audit interessati.