Anno 2 ‐ N. 1 Addio fr. Giovanni Gennaio 2013 Dialogo on Line Provincia di Piemonte e Romagna & Francia Ancona - Sacro Cuore Venerdì 11 gennaio 2013, improvvisamente muore durante il sonno, all’età di 68 anni, fr. Giovanni (Saverio) M. Mercurio, frate presbitero della Provincia di Piemonte e Romagna, parroco della Parrocchia di S. Maria dei Servi di Genova. Non ci sono stati segni premonitori di rilievo o malattie, che facessero pensare ad un così rapido trapasso. La sera precedente aveva cenato come di consueto poi aveva lavorato un po’ al computer per preparare i programmi catechistici in vista della imminente Cresima e Prima Comunione dei bambini della parrocchia. Verso le 23 si era ritirato in camera per il riposo e con il suo consueto ordine aveva sistemato con cura i suoi vestiti e si era coricato. A detta del medico accorso per certificare la sua morte il decesso è avvenuto dolcemente durante il sonno verso l’una del mattino. La sua salma fu ritrovata ben composta e pacifica da fr. Onorato M. Lovera, accorso in camera preoccupato del suo ritardo ad alzarsi. Fr. Giovanni nacque l’11 settembre 1944 a Catanzaro da Nicola ed Ersilia Colucci e fu battezzato con il nome di Saverio. Poco dopo la sua nascita i genitori si trasferirono a Torino dove il lavoro era più redditizio e il piccolo Saverio frequentò le scuole elementari con qualche difficoltà a causa del cambiamento di ambiente e cultura. Ben presto sentì la voce del Signore che lo chiamava ad una missione più grande di quanto potessero pensare i genitori. Così nel 1957 entrò nel “collegino” di Rivoli dove vi rimase fino al 1962 frequentando le scuole medie ed il ginnasio. Di carattere paziente e remissivo, si amalgamò bene con i suoi compagni e venne ammesso all’anno di noviziato. Monte Senario lo accolse il 30 settembre1962 e, sull’esempio dei 7 SS. Padri Fondatori, apprese l’arte del vivere in comunità e del servizio alla Vergine e ai fratelli. Il 1 ottobre 1963 fece la sua prima professione dei voti religiosi. I suoi studi continuarono a Udine dove rimase fino al 1967, frequentando il liceo classico nella scuola interna del Convento. La Filosofia e Teologia fu compiuta nei conventi di Superga, dove il 28.09.1069 fece la sua Professione solenne e di Rivoli, dove fu ordinato presbitero il 26 marzo 1972. La sua attività apostolica e sacerdotale fu compiuta a Rivoli dove rimase fino al 1979, divenendone priore negli ultimi tre anni. Dal 1979 al 1985 fu inviato nella Parrocchia di S. Pellegrino a Torino come priore e viceparroco. Qui si occupò dei giovani ed in particolare degli scout. La tappa successiva fu quella di Genova, come viceparroco nella parrocchia di S. Maria dei Servi; anche qui si occupò dei giovani e degli scout. Infine la sua grande opportunità arrivò nel 1991, allorquando la Sede Apostolica chiese all’allora Provincia di Piemonte, di prendersi cura di un’area missionaria presso la città di Valona, Albania, e di ricostruire fra la gente quell’identità religiosa, che il caduto regime comunista aveva cercato di annullare. Fr. Giovanni Mercurio si offrì immediatamente, ben conscio delle difficoltà culturali, linguistiche e sociali che la sua nuova missione avrebbe comportato. In compenso poteva contare sul valido aiuto della Provincia piemontese e soprattutto sulla collaborazione e fratellanza delle Suore Serve di Maria Riparatrici. Fr. Giovanni si diede da fare per apprendere la lingua albanese, ricostruire la Chiesa di Valona e di riorganizzare l’attività apostolica cercando di essere di sostegno soprattutto alle famiglie cattoliche, ma non solo. Nell’opera caritativa ogni persona - indipendentemente dalla religione, ceto sociale, o gruppo etnico - che avesse bussato alla porta del convento avrebbe trovato in Fr. Giovanni un fratello od un amico. Per questo fu molto amato, ma ancora di più fu amato ed apprezzato, allorquando durante il conflitto bellico del Kossovo, a differenza di altri gruppi, i frati e le Suore senza esitazione decisero di rimanere accanto alla gente martoriata dalla furia della guerra. Proprio per l’assistenza alle famiglie bisognose, il governo Italiano con Decreto Presidenziale del 22 aprile 2008, gli conferì una medaglia al valore della solidarietà e la nomina a Commendatore della Repubblica Italiana. Egli stesso fu il primo a sorprendersi e sorridere: ecco quanto scrisse nel darne notizia: “Ma ti sembra che io possa essere chiamato “Commendatore”? Se però penso che il riconoscimento non va a me in quanto povero fraticello, ma alla Chiesa di cui sono rappresentante, la cosa acquista un’altra luce e mi sento di essere orgoglioso di essere un testimone, al pari di tanti altri preti suore e frati, della Carità”. Passata la guerra il Vescovo lo nominò nel 2009 Vicario Generale della Amministrazione Apostolica di Valona che mantenne fino al termine della sua permanenza in Albania. L’esperienza di fr. Giovanni in Albania ebbe fine per volontà della Provincia di Piemonte e Romagna ed il 16 settembre 2010 alla presenza del Vescovo di Valona e del Priore Provinciale diede il saluto di commiato agli amici albanesi e poco dopo, con rammarico e non poco dolore, rientrò in Italia. Chiese un periodo di tempo per ritemprare le forze prima di immettersi nell’attività apostolica in Italia e rimase alcuni mesi a Monte Senario. Nel 2011 gli fu chiesto di trasferirsi a Reggio Emilia che in quel momento versava in difficoltà a causa di improvvisi decessi e malattie di frati. Il Priore provinciale lo nominò segretario della Provincia e Assistente provinciale OSSM di Romagna-Marche. Il Capitolo provinciale del giugno 2012, celebrato a Loreto, elesse un nuovo Consiglio, che nel tentativo di rinvigorire e dare un nuovo assetto alle comunità chiese a fr. Giovanni l’ultima obbedienza: di trasferirsi a Genova come parroco. Pronta fu la sua risposta al Priore provinciale: “perché me lo chiedi, già ti avevo detto di mandarmi dove volevi.” E a fine settembre 2012 fr. Giovanni fu presentato all’arcivescovo di Genova, mons. Angelo card. Bagnasco, per la nomina e per l’insediamento ufficiale, che non riuscì compiere, avendolo il Signore chiamato prima della data prevista. La S. Messa di esequie fu presieduta dal Priore provinciale, fr. Gino M. Leonardi, alla presenza di numeroso clero religioso e diocesano, dei parenti di Giovanni, tra cui due fratelli e una sorella, di alcune Suore Serve di Maria Riparatrici e Serve di Maria di Pisa, che con lui avevano condiviso la fatica della missione albanese, e alla presenza di una gremitissima chiesa di amici, fedeli e organizzazioni giovanili. Le sue spoglie riposano ora nella cappella dei Servi di Maria del cimitero di Saluzzo. LG INCONTRO DEI PROVINCIALI ITALIANI Martedì 18 dicembre 2012 si sono incontrati a Ronzano, presso Bologna, i tre Priori provinciali italiani: Sergio Ziliani della Provincia SS. Annunziata, Gino M. Leonardi della Provincia di Piemonte, Romagna e Francia, Lino M. Pacchin della Provincia Veneta. I temi di interesse comune trattati durante l’incontro (ospitati cordialmente dai frati della locale comunità) sono stati: Fondazioni nell’Africa Australe. Fra Sergio ha visitato all’inizio di dicembre la comunità di St. Josef in Swaziland, dove vivono tre frati: Angelo Ciccone priore, Francis Motsa parroco e Justice Tsabedze in attesa di ricevere un ministero pastorale. Ha constatato con soddisfazione che ci sono diversi giovani che chiedono di entrare nell’Ordine, ma non è chiaro chi possa occuparsi adeguatamente della loro formazione. Si è parlato anche della comunità di Nigel in Sudafrica, dove vivono fra Clement Langa (ANN) priore e parroco, fra Ken Single parroco (VEN) e fra Mathias Kaliisa (EAS), che sta studiando pastorale. Si ricorda che quella comunità è stata approvata dalla Provincia veneta ad experimentum, con la speranza che desse un sostegno economico alla Delegazione EastAfrica. Frati provenienti dall’estero. Sta crescendo dappertutto il numero dei frati provenienti dalle fondazioni servitane in Africa e in Asia. Questi frati meritano di esser accolti sempre con gioia e con apertura di cuore, cercando di inserirli e integrarli nel modo migliore all’interno delle nostre comunità. Il futuro infatti di queste comunità sarà costituito sempre più da presenze multiculturali e multirazziali. Delegazione della Spagna. Il Consiglio generalizio ha chiesto al Priore provinciale della SS. Annunziata di procedere a una consultazione dei frati e poi dei Provinciali della Conferenza europea sul progetto di aggregare la Delegazione spagnola alla sua Provincia. Al momento non si conoscono i risultati delle due consultazioni. Collaborazione tra le province italiane. Per il momento non si può parlare di unificazione delle tre Province ei Servi in Italia. E’ un discorso del futuro. Occorre invece intensificare la collaborazione sui diversi campi su cui questa può risultare utile. La formazione: il prenoviziato e il noviziato vanno fatti in comune. Per quest’anno, che vede 6 candidati nel convento dei Servi a Bologna, tutti della Provincia PRG, si fa un’eccezione, ma altrimenti si può pensare a una comunità dove svolgere regolarmente le due fasi di prenoviziato e di noviziato in anni successivi. Ristrutturazione: Tutte le Province hanno troppe comunità rispetto al numero dei frati validi. La riduzione delle presenze è una necessità improrogabile. Questa riduzione va comunque fatta in dialogo tra tutte tre le Province per una visione più ampia delle possibilità che s hanno a disposizione. UNIFASI. Va sostenuta e tutti sono impegnati a sostenerne le spese per le iniziative comuni. Vocazioni. I Priori provinciali hanno valutato varie iniziative per lavorare ancor più incisivamente in questo campo. Tutti i frati sono corresponsabili: in primo luogo i frati giovani, ma si vede che anche i frati anziani hanno capacità di suscitare nuove vocazioni. Importante sarà l’incontro dei Provinciali d’Europa con gli incaricati provinciali che si terrà a fine aprile. Importante è anche la collaborazione tra i diversi incaricati a livello provinciale in Italia. Sarà utile ascoltare i giovani frati su cosa propongono loro per la pastorale vocazionale e poi si intende sentire ogni comunità su cosa queste fanno concretamente per le vocazioni. Economia. Si può collaborare tra le diverse Province cercando di elaborare un progetto economico comune, che aiuti ad affrontare insieme l’attuale crisi e a trovare soluzioni finanziarie nuove. Ovunque si nota la difficoltà dovuta alle entrate che non aumentano e delle uscite che crescono visibilmente. Per questo si decide di fare il prossimo incontro dei Provinciali insieme con gli economi provinciali per individuare ed elaborare soluzioni comuni. Prossimi incontri. Incontro dei Priori provinciali con gli economi provinciali a Firenze convento della SS. Annunziata martedì 12 febbraio 2012. Incontro dei Priori provinciali della conferenza europea con gli incaricati della formazione e della pastorale vocazionale di ciascuna Provincia a Bologna – Ronzano da lunedì 29 aprile a mercoledì 1 maggio 2012. VISITA CANONICA ALLE COMUNITÀ Data Comunità Visitatori da definire Orbec ‐ Francia fr. Cesare M. Antonelli Saint‐Ortaire ‐ Francia fr. Bruno M. Zanirato 4‐5 febbraio Bologna fr. Cesare M. Antonelli da definire Pesaro ? Fr. Gino M. Leonardi 15‐16 febbraio Reggio Emilia Fr. Pietro M. Andrio o Fr. Gino M. Leonardi 21‐23 febb. Torino ? Fr. Gino M. Leonardi da definire Ancona fr. Cesare M. Antonelli Fr. Gino M. Leonardi Genova Fr. Pietro M. Andrio o Fr. Gino M. Leonardi da definire Budrio Fr. Bruno M. Castricini Fr. Gino M. Leonardi 9 marzo Montefano ? Fr. Gino M. Leonardi 11‐12 marzo Marina di Massa Fr. Pietro M. Andrio o Fr. Gino M. Leonardi 21‐23 marzo Roma ‐ SMIV Fr. Bruno M. Castricini Fr. Gino M. Leonardi Roma ‐ Professi S. Alessio Fr. Pietro M. Andrio o Fr. Gino M. Leonardi Forlì – visita fraterna Fr. Pietro M. Andrio o Fr. Gino M. Leonardi Dialogo on Line 4‐5 marzo. 25 marzo DAL CONSIGLIO PROVINCIALE CONSIGLIO PROVINCIALE - GENOVA 7- 8 GENNAIO 2013 Dialogo on Line Il Consiglio provinciale si è riunito a Genova i giorni 7- 8 Gennaio 2013, presenti tutti i consiglieri ad eccezione di fr. Sergio M. Sassatelli, degente nell’ospedale di Genova. 1- Il Prenoviziato. Il primo tema all’ordine del giorno era quello riguardante il Prenoviziato dei 5 candidati di Bologna. Dopo avere letto le relazioni del Maestro di formazione, fr. Bruno M. Zanirato, e scambiato opportune osservazioni il Consiglio ha deciso di ammettere al periodo di Prenoviziato i seguenti candidati: Giacomo Malaguti, Cornelius Uzoma e Giovanni Ponzelli. Si è poi discusso a lungo sulla necessità che il maestro dei Prenovizi abiti nella stessa casa dei formandi e poiché fr. Bruno M. Zanirato ha necessità di dimorare ancora a Ronzano per sistemare opportunamente la custodia dell’eremo e locali attigui, sono state prese in considerazioni alcune possibili soluzioni di scelta, che il priore provinciale dovrà verificare e dopo aver consultato i Consiglieri, mettere in esecuzione. 2- Visita canonica alle comunità PRGF Il Consiglio provinciale si sofferma sul Calendario delle Visite Canoniche e sulla disponibilità dei Consiglieri di accompagnare il Priore provinciale. Ci si orienta che l’accompagnatore sia il Consigliere di riferimento. Vederei sopra il calendario approvato. Il Consiglio suggerisce, come di consuetudine, che la visita canonica sia preceduta dalla visita economica e amministrativa dell’Economo provinciale, o un consigliere di amministrazione, su data da definire. 3- Suggerimenti per il consiglio plenario dei priori Si concorda di affrontare il tema dell’economia e delle amministrazioni, e, basandoci sui temi proposti dal Capitolo generale 2007, di riflettere sulle difficoltà in cui si trovano le nostre comunità, per cercare soluzioni condivise a questo difficile problema. Vedere il programma più sotto. 4- Riunione dei Parroci PRGF Si ritiene opportuno programmare anche un incontro con i parroci della Provincia e si propone la data del 23 Aprile 2013. Fr. Bruno M. Castriccini presenterà il tema: “Parrocchia e comunità”. Informazioni più dettagliate saranno trasmesse in seguito. 5- Suggerimenti per la stesura della Relazione del Priore Provinciale al Capitolo Generale 2013 La relazione del Priore provinciale al Capitolo generale deve essere redatta in due lingue entro il 31 gennaio e per la prima volta deve seguire uno schema suggerito dal Consiglio generalizio. In particolare devono essere messe in evidenza le luci e le ombre che la Provincia sta vivendo. Non sto a descrivere i dettagli dei suggerimenti dei consiglieri, ma una cosa curiosa è emersa: le Luci hanno avuto 12 riscontri, le ombre solo 4. Forse dovremmo essere più ottimisti. 6- Centro Studi Storici di Bologna Si discute sul Centro di Studi Storici di Bologna, in particolare la salvaguardia e l’ ampliamento del fondo sarpiano e dei volumi preziosi in nostra custodia, ora che i lavori di costruzione della nuova biblioteca e la sistemazione di moderne scaffalature offrono maggiore garanzia ed efficienza. Per questo, alla presenza del Priore provinciale, il 21 gennaio si raduneranno a Bologna i nostri esperti dell’Ordine per fare il punto della situazione: fr. Silvano M. Danieli, fr. Franco Azzalli e il prof. Corrado Pin. CONSIGLIO PLENARIO DEI PRIORI Prot 3/2013 Bologna 15 gennaio 2013 Carissimi Fratelli, Con la presente lettera convoco il Consiglio plenario dei priori per riflettere su un tema di importanza sempre più rilevante nella vita della Provincia e dell’Ordine e cioè il problema dell’economia a livello conventuale e provinciale. Data: Giovedì, 7 febbraio 2012 Orario: 9:30-16,30 Luogo: Convento S. Maria dei Servi - Bologna Ordine del giorno: Svolgimento del Tema: VITA COMUNE E AMMINISTRAZIONE DEI BENI. Scambio di informazioni e Varie Invito i priori a dialogare su questo tema con i frati della comunità in un Capitolo conventuale ed esporre, con un breve scritto, nell’incontro dei priori quale sia la situazione della propria comunità. Per aiutare la riflessione suggerisco tutta la prima parte del Capitolo generale 2013 (n. 1-20) e in particolare, per amore di concretezza, le due dichiarazioni ai n. 24 e 25. Nella speranza di vedervi tutti presenti, fraternamente vi saluto. Fr. Gino M. Leonardi, OSM Priore provinciale DALLE FILIPPINE ASSEMBLEA GENERALE DEL VICARIATO FILIPPINO Dal 15 al 19 Ottobre 2012 il Vicariato filippino ha celebrato a Tunasan Muntinlupa un’Assemblea generale alla quale hanno partecipato 22 frati. L’intento del Vicario provinciale, fr. Benito M. Isip era di offrire uno sguardo di valutazione delle attività apostoliche e di riflettere ed eventualmente mettere in opera nuovi progetti. L’assemblea è iniziata con una riflessione di Sr. Kaspar Mary, delle Serve di Maria dell’India, sul tema dell’ecologia: “Con Maria coltivare una coscienza attiva dell’ambiente circostante”. Il giorno seguente il Vicario provinciale e l’economo provinciale, fr. Vincent M. Badongen, hanno letto le rispettive relazioni di competenza. Una sottolineatura del Vicario era il progetto di accogliere vocazioni vietnamite nell’iter di formazione alla vita religiosa, in vista di una possibile nuova fondazione dell’Ordine in Vietnam. Il vicario ha poi evidenziato l’importanza della formazione permanente, la promozione vocazionale, l’Unifas Filippine, Giustizia e Pace e soprattutto l’importanza delle comunicazioni. A questo riguardo ha insistito sulla regolare pubblicazione del Servite Link e sulla progettazione di un sito-web ufficiale del Vicariato. Hanno poi fatto seguito le relazioni delle differenti comunità del vicariato e cioè: Saint Mary Formation House (pre-noviziato), Seven Holy Founders Community (novitiato) Saint Peregrine Formation Community (professi temporanei), Saint Philip Benizi Community in Surigao, Comunità parrocchiale di S. Pellegrino, e comunità centrale del Vicariato. L’Assemblea ha poi discusso alcune prospettive future del Vicariato, tra cui la costruzione della nuova casa di formazione per il prenoviziato, progetti futuri per il Centro di Studi S. Alessio, la costruzione di una casa di esercizi spirituali a Lucban, possibile missione ed espansione del Vicariato, acquisizione di un lotto di terreno per erigere una cappella con le tombe dei frati. NUOVO PARROCO DELLA PARROCCHIA - SANTUARIO S. PELLEGRINO L’ultima parte del 2012 ha segnato un nuovo capitolo nella storia del santuario diocesano e parrocchia S. Pellegrino. Fr. Deogracias Ma. Alejandria, conosciuto anche col nome di Ike, è stato insediato quale nuovo parroco al posto di fr. Benito M. Isip. La cerimonia è stata officiata nella Parrocchia Santuario di S. Pellegrino da S. E. Mons. Jesse E Mercado. Vescovo della diocesi di Parañaque, a cui la parrocchia appartiene. Dopo che il vescovo ebbe consegnato le chiavi del tabernacolo fr. Ike ha presieduto la S. Eucaristia e nell’omelia ha sottolineato il significato di costruire insieme una comunità basata sull’amore. Ike sarà parroco per i prossimi tre anni, fino al nuovo Capitolo vicariale. Diaologo on Line LA FAMIGLIA DEI SERVI ATTORNO ALLA TOMBA DI FR. TARCISIO M. ROFFI Fedeli all’annuale tradizione, il Vicariato delle FIlippine si è radunato con la Famiglia dei Servi attorno alla tomba di Fr. Tarcisio M. Roffi, OSM, uno dei fondatori della presenza Servitana nelle Filippine. In occasione della solennità di tutti i Santi frati, seminaristi, suore e laici appartenenti alla Famiglia dei Servi si sono recati all’Everest Memorial Park di Muntinlupa, e sul prato dove giacciono le spoglie di fr. Tarcisio si sono raccolti in preghiera. Alle 6 del mattino è stata concelebrata una S. Messa a suffragio, i prenovizi hanno accompagnato la cerimonia con canti e subito dopo la celebrazione, come è consuetudine, sono stati depositi doni di cibarie varie sulla tomba, quasi a voler perpetuare anche una presenza fisica laddove non rimane che uno scheletro. La riunione si è sciolta dopo circa tre ore. TIFONE PABLO Con le frane prodotte dal tifone PABLO nella parte orientale di Mindanao, migliaia di famiglie sono state disperse o lasciate senza casa. Sono state colpite anche le infrastrutture e i centri agricoli delle provincie di Davao Oriental e Compostela Valley. Per questo la Commissione di Giustizia e Pace guidata da fr. Leo Bulanan e fr. Benito Isip, Vicario provinciale, ha fatto una colletta presso le sei comunità del Vicariato donando poi direttamente il denaro alle 8 famiglie, imparentate con altrettanti frati e studenti Servi di Maria. DAI NOSTRI CONVENTI SEGRETARIATO PER L’EVANGELIZZAZIONE DEI POPOLI E GIUSTIZIA E PACE Fr. Benito M. Fusco, Segretario provinciale per l’Evangelizzazione dei Popoli ha dato alle stampe un opuscolo dal titolo “Corpo bello e mortale”, che riporta alcune riflessioni di fr. Bruno M. Quercetti sul tema sopra esposto. Alcune illustrazioni dei quadri di fr. Bruno impreziosiscono La forma e qualità della stampa. Per avere copie di tale volume rivolgersi direttamente a fr. Benito, presso la comunità di S. Lorenzo di Budrio. PESARO - B. V. DELLE GRAZIE Il Teatro sperimentale di Pesaro ha messo in scena presso il Santuario B. Vergine delle Grazie un recital/concerto natalizio dal titolo “C’era una volta Nazareth”. Il Coro del Santuario, maestralmente guidato da fr. Roseto M. Saccà, la scuola di danze della Uisp di Pesaro, le voci recitanti, e un gruppo di strumentisti, il 16 dicembre scorso hanno richiamato una grande folla di gente e riscosso fragorosi applausi di consenso nelle diverse parti dello svolgimento. TORINO - S. PELLEGRINO Il 21 dicembre alle 20.15 si è svolto il Presepe vivente. Ha avuto inizio, nel cortile dell'oratorio con le due Annunciazioni, a Maria e a Giuseppe. Poi in processione abbiamo percorso alcune vie della parrocchia, fino a portarsi sul sagrato della Chiesa, dove erano allestiti i "mestieri" (fabbri, falegnami, lavandaie, ricamatrici, pescatori, venditori di stoffe e del mercato, locandieri), al centro il tavolo del censimento e all'interno del portale della chiesa la capanna. La lettura dei brani del Vangelo alternata al canto, accompagna Maria e Giuseppe nella loro ricerca di un luogo dove far nascere il Bambino, poi l'adorazione dei pastori e di tutti i mestieranti, l'arrivo dei Re Magi ed infine anche tutti i partecipanti che si recano alla capanna ad adorare il Bimbo che è nato. BOLOGNA - S. MARIA DEI SERVI Natale ai Servi è sempre un avvenimento suggestivo, un appuntamento da non perdere per un folto gruppo di bolognesi: non i nostalgici o i cercatori di concerti natalizi, ma gente comune che da sempre vedono le austere e maestose navate della Basilica dei Servi quale atmosfera architettonica adatta a ricevere il Dio che si fa uomo. Quest'anno poi le cose si sono notevolmente complicate per il guasto dell'impianto di riscaldamento, che fino all'ultimo momento ci ha fatto temere di rimanere al più rigoroso freddo invernale. Anche il tradizionale coro della cappella musicale di S. Maria dei Servi, per un increscioso malinteso, ha partecipato alla liturgia solo in numero estremamente esiguo. Alla fine tutto si è sistemato: la gente è accorsa riempendo per tre quarti la chiesa, che si estende in lunghezza per ben 108 metri, il riscaldamento si è messo a funzionare all’ultimo momento in maniera sufficiente e i canti sono stati eseguiti al suono maestoso dell'organo recentemente restaurato. Ma ciò che maggiormente ha colpito tutti è stato il clima di preghiera e di raccoglimento durante tutta la celebrazione. Ha presieduto la concelebrazione il Priore provinciale, assistito dai frati e aspiranti in accoglienza. Al termine della messa è iniziato il lungo e interminabile corteo di coloro che desideravano avere un ultimo tocco di emozione natalizia nel contemplare il bambino divino nell'artistico presepio allestito in sacristia. LG Dialogo on Line UNA SCELTA POSSIBILE: INNAMORARSI DI CRISTO Se devo descrivere come mi sento in questo periodo, la prima parola a cui penso è “innamorato”. Il mio cuore è come un calice, che trabocca d’amore, un amore rivolto a Gesù e a tutta la creazione. Se devo dire per quale motivo sto effettuando questo cammino di discernimento all’interno dell’Ordine, è perché ho sentito di voler amare tutti gli uomini appassionatamente, come Dio fa con ognuno di noi. Ogni giorno questo mio sentire è provato, alcuni giorni sembra assente, altri si fa pressante quasi fino alle lacrime, tanto grande è la gioia che Cristo porta nella mia vita. La Sacra Scrittura è uno dei principali alimenti per questo amore, e il mio cuore si infiamma nella lettura di alcuni passi, come quando, nel Cantico dei Cantici, lo sposo invita la sposa con queste parole: Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Perché ecco, l’inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora si fa ancora sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati amica mia, mia bella, e vieni! (Ct 2, 10-13). Mi sono subito riconosciuto nella sposa, perché Dio invita ognuno di noi a vivere l’Amore pieno, perché lui è innamorato di noi da sempre, prima ancora che noi nascessimo. Questa è l’essenza della vocazione: vivere l’amore di Dio in pienezza. E io sto cercando di capire se l’essere frate Servo di Maria possa essere la mia strada per vivere questa pienezza, che si concretizza nella donazione totale di sé nel servizio fraterno ad ogni uomo e nella vita comunitaria, sull’esempio della Vergine e dei Sette Fondatori. Tuttavia, ho già capito una cosa: Dio mi ha conquistato totalmente, ed io voglio partecipare al progetto che ha su di me. Prego la Vergine di intercedere per me, perché, riconoscendola come maestra e compagna del cammino, per tutta la vita possa dire al Signore: “SI!” Giacomo Malaguti, prenovizio a Bologna LA FAMIGLIA SERVITANA DIACONIE Le Diaconie si sono riunite a Galeazza per il loro Capitolo elettivo dal 28 al 30 dicembre 2012. Per la prima volta hanno partecipato due coppie dagli Stati Uniti accompagnate da fr. Vidal M. Martinez, USA, Segretario generale per l’Ordine secolare e i gruppi laici. Le elezioni hanno dato il seguente risultato: Diaconia animatrice: Mauro ed Elena della Diaconia dell'Accoglienza - Roma Segreteria: Stefano e Patrizia della Diaconia dell'Amicizia - Bologna Consiglieri :Teresa e Graziano di Roma - Diaconia del Buon Consiglio; Dante e Vincenza di Firenze - Diaconia del Sacro Monte; Antonella e Marco di Bologna - Diaconia della Divina Grazia. Alla nuova leadership gli auguri più sinceri dalla Provincia PRG. Dialogo on Line SWAZILAND, 100 ANNI DI MISSIONE Il 17 gennaio ricorre il 100° anniversario della decisione assunta dall’Ordine dei Servi di Maria di impegnarsi nella “missio ad gentes”, cioè nella missione di rivolgersi ai non cristiani per annunciare loro il Vangelo. Iniziative missionarie individuali di frati Servi di Maria ce n’erano state diverse nei secoli passati. Ci fu anche il tentativo di avviare una missione in Arabia negli anni 1840 -49, come ha recentemente ben documentato il P. Filippo Berlasso in uno studio tuttora inedito. Missioni furono considerate anche le nuove fondazioni dell’Ordine al di fuori dell’Italia: in Inghilterra (1864), negli Stati Uniti (1870) e nel Canada (1912). Ma la decisione che assunse il consiglio generalizio il 17 gennaio 1913 di accettare l’offerta fatta da mons. Delalle, O.M.I., Vicario apostolico del Natal nell’Africa australe, di andare ad evangelizzare il Swaziland, fu l’inizio delle missioni in senso vero e proprio. In quel paese infatti c’erano appena 5 cattolici, tutti di origine europea. Quella risoluzione del consiglio generalizio venne assunta direttamente dall’Ordine e ad experimentum, non trovandosi in quel momento nessuna provincia disposta ad assumersene la piena responsabilità. Essa venne concretizzata con l’obbedienza che il Priore generale P. Lucchesi inviò ai due frati Pellegrino M. Bellezze della Provincia Picena e Gioacchino M. Rossetto della Provincia VenetoL’angolo del buon umore Piemontese il 7 aprile 1913 di recarsi in Africa per portare là aiuto (“auxilium allaturi”) e dila- Il figlio del pastore protestante chie‐ tare il regno di Cristo (“ut Jesu Christi regnum dilatetur”). Veniva così adempiuto il “voto” de a suo padre la differenza che c'è espresso nel Capitolo generale del 1901 e fra le parole: irritazione, aggrava‐ ripetuto nei capitoli successivi “missiones no- mento e frustrazione. Così il padre stras apud infedeles instaurandi”. va al telefono e fa un numero a caso. Crediamo che questo rotondo anniversario Quando rispondono, dice: "Scusi, sia l’occasione per ricordare quanto fecero in potrei parlare con Paolo?". "No, non passato per il regno di Dio tanti nostri fratelli nella vocazione religiosa e per rinnovare l’im- c'è nessuno che si chiama Paolo, qui". La persona ria acca. pegno a diffondere il vangelo anche nel mon- "Questa è l'irritazione", dice il pastore. Poi ritorna al telefono, fa do di oggi, benché siano molto diversi i metodi lo stesso numero di prima e chiede ancora di Paolo. "No, ho e i linguaggi che dovremo usare. Ci traviamo de o che qui non c'è nessun Paolo! La sme a. Se chiama anco‐ infatti nell’era della Nuova Evangelizzazione. ra telefonerò alla polizia!". "Questo è aggravamento". "E che Il coraggio che dimostrarono quei frati, pochi di numero (meno di 500), un secolo fa dovreb- cos'è la frustrazione?". Il padre riprende il telefono e fa lo stesso be suggerire coraggio anche per i tempi d’og- numero la terza volta: "Pronto, sono Paolo. Ha mica ricevuto gi. delle telefonate per me?". La rivista “Le Missioni dei Servi di Maria”