Marzo - Aprile 2006
COSMO 3-4
Editoriale
ATTUALITÀ DEL BEATO GIACOMO L’ELEMOSINIERE
Il fratello secolare André M. Mutel, conoscitore della storia e della vita dell’Ordine, ha inviato a COSMO un’ampia nota sul Beato Giacomo l’Elemosiniere, del quale quest’anno si
celebra il 200° anniversario dell’approvazione del culto da parte della Chiesa. Del brano riportiamo quanto attiene al tema dell’attualità dell’esempio offerto dal Beato Giacomo.
La celebrazione del 200° anniversario dell’approvazione, da parte della Chiesa, del culto del
beato Giacomo, che una tradizione non priva di fondamento considera il primo terziario, offre alle fraternità secolari l’occasione per meditare su questo “martire per la causa dei poveri”, come lo ha definito fra Clodovis M. Boff. Egli può considerarsi un modello, poiché
“spinto dall’amore” del Signore “non ha avuto paura di affrontare la morte per difendere i
piccoli” (Messa per la memoria del beato Giacomo, 15 gennaio).
[…] “Contemporaneo di s. Pellegrino da Forlì e dei beati Francesco e Gioacchino da Siena,
Giacomo l’Elemosiniere ha scoperto la perla preziosa del carisma dei Servi in un’epoca segnata dalla violenza e dall’egoismo e, sotto molti aspetti, assai simile a quella in cui anche
noi viviamo: un’epoca caratterizzata da antagonismi, individualismo, oppressione, sfruttamento. Docile al precetto: ‘Chi vuole salvare la propria vita la perderà, mentre chi perderà la
sua vita a causa mia la conserverà’ (Mt 16,25), il beato Giacomo si impegnò, come laico, in
una vita di servizio a Dio e agli altri come difensore della vita e della dignità umana. Il suo
ingresso nel futuro Ordine secolare dei Servi di Maria non lo distolse dalle cose temporali,
ma lo spinse a vedere le cose temporali sotto lo sguardo di Dio misericordioso, ispirandosi
alla Vergine del “Sì”, povera e solidale con i poveri.
La sua scelta di vita, come l’obbedienza di Maria nell’annunciazione, fu un’aprirsi all’avventura evangelica, nella disponibilità senza misura e senza limiti alla volontà di Dio. La sua risposta alla chiamata lo portò ad assumere, in pienezza, l’integralità della sua vita di laico e
delle sue possibilità nel campo delle cose temporali: una disponibilità a servizio di coloro che
sono nel bisogno. In vista del Regno, dimenticò se stesso e si donò, offrendo la propria vita
per i suoi concittadini, spogliati, da un vicino iniquo, dei loro diritti legittimi. Di fronte a un
potere di morte che opprime i deboli, egli non si mise affatto dalla parte degli sfrutttatori, ma
dei perseguitati a causa della giustizia e della pace, divenendo il difensore di coloro che non
hanno avvocati che li difendano. Il beato Giacomo diede alla nozione di “concittadino” una
dimensione nuova, fondata sulla solidarietà, intesa come fraternità.
Come lo fu per lui, è anche nostro dovere proteggere i minorati, i senzatetto, gli emigranti, gli
emarginati, ma anche difendere, intorno o lontano da noi, l’ambiente, in quanto patrimonio
comune nostro e delle generazioni future. Non è forse compito delle nostre fraternità affermare nella fedeltà all’insegnamento della Chiesa, i valori etici propri di una società nella quale la
persona umana cessi di essere oggetto di sfruttamento e di violenza? Se noi siamo indignati
per l’aumento smisurato della povertà, compresa quella alla quale assistiamo anche nelle società postindustriali, e per il moltiplicarsi di forme di ingiustizia sociale, allora dobbiamo denunciare un sistema che pratica l’emarginazione e dobbiamo farlo con la voce di Maria nel
Magnificat, nel quale Ella proclama che Dio esalta gli umili e gli oppressi (Lc 1,52-53). Il
Servo di Maria secolare, avendo scelto di servire i poveri e non i potenti della terra, deve avere a cuore, nella sua vita quotidiana (professionale, familiare, sociale) il rifiuto dell’ingiustizia, fattore di divisione, e sentirsi doverosamente partecipe dell’attività di movimenti come
Giustizia e Pace, che lottano per la difesa e la liberazione dell’uomo e della donna, ovunque
siano calpestati i loro diritti (Capitolo generale OSM 1995, nn.101-103).
André Philippe M. Mutel, OSSM
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Ricordando il Papa che si dichiarò “Servo tra i Servi di Maria”
A un anno dalla morte (2 aprile 2005) vogliamo ricordare Giovanni Paolo II che,
nei 25 anni di pontificato, manifestò più volte il suo affetto verso i Servi di Maria. Un
affetto che lo portò a dire di sé: “Sono un Servo tra i Servi di Maria”.
Ecco le tappe dell’itinerario servitano di Giovanni Paolo II:
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1979: il 9 dicembre visita alla comunità di Maria SS. Addolorata di Villa dei Gordiani (Roma), presenti il Consiglio generalizio e gli studenti del collegio Sant’Alessio;
1986: il 19 ottobre si reca al santuario della SS.ma Annunziata di Firenze;
1988: può considerarsi l’anno servitano del papa, nel corso del quale visita cinque luoghi servitani; come gli ricordò il Priore generale fra Michel M. Sincerny,
nel suo discorso di accoglienza alla Facoltà Teologica Marianum: “Riteniamo un
singolare dono del Signore che per la quinta volta, nel corso del 1988, il Papa
abbia visitato una casa dell’Ordine”;
11 MAGGIO: visita il santuario di Nuestra Señora del Socavón a Oruro (Bolivia);
6 GIUGNO: visita il santuario della B. V. della Ghiara di Reggio Emilia (Italia);
17 LUGLIO: visita il santuario di Pietralba/Weissenstein (Bolzano, Italia);
16 SETTEMBRE: incontra i Servi di Maria nella diocesi di Manzini (Swaziland) di
cui è vescovo ordinario il Servo di Maria mons. Louis M. Ndlovu;
10 DICEMBRE: visita la Facoltà Teologica “Marianum” di Roma;
1989: il 27 ottobre il Santo Padre riceve in udienza i Servi di Maria che hanno
partecipato al CCIX Capitolo generale dell’Ordine;
1991: il 7 settembre visita il santuario della Madonna di Monte Berico (Vicenza,
Italia);
1994: il 20 febbraio visita la parrocchia e il santuario di santa Maria in Via a Roma;
Il triplice invito di Giovanni Paolo II ai Servi di Maria
In occasione dell’udienza in Vaticano ai capitolari il 27 ottobre 1989 Giovanni Paolo II rivolse a tutto l’Ordine questo triplice invito:
La pietà mariana: “La particolare attenzione che dedicate al mistero di Maria è e
resta l’elemento specifico del vostro carisma religioso e, pertanto, del vostro stile di
vita e della vostra missione”.
Il carisma della fraternità: Permettetemi una raccomandazione: quella della fraternità. So che questa è una particolare esigenza e virtù della vostra spiritualità, nata in
un clima di stretta collaborazione reciproca, di mutua accettazione e comprensione, di
amore e di stima reciproci, che tanto distinse il Gruppo dei Sette Santi Fondatori”.
Lo spirito missionario: “Non cessate di dare impulso all’attività missionaria, con un
occhio particolare a tutti quei popoli che maggiormente si mostrano aperti e disponibili
alla luce del vangelo. Si tratta, generalmente, dei poveri e degli oppressi”.
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lettera di “obbedienza”, il Priore generale ha
scritto, tra l’altro: “Su di te, fra Ermanno, invoco i doni dello Spirito Santo, affinché tu sappia
guidare con saggezza ed entusiasmo, secondo le ricche indicazioni della Ratio Institutionis
OSM, le giovani generazioni dell’Ordine sulle
orme dei sette Primi Padri, con l’aiuto del tuo
Collaboratore e della Comunità e con il sostegno mio e del Consiglio generalizio”.
Fra Ermanno M. Bernardi, nato a San Pietro di Rosà (Vicenza) nel 1946, è fratello consanguineo dei frati Servi di Maria Aldo, Antonio e Giuseppe.
PRIORE GENERALE
E CASE GENERALIZIE
CONSIGLIO GENERALIZIO
QUALI PREVISIONI SUL FUTURO
STATISTICO-ECONOMICO DELL’ORDINE?
Ormai da diversi anni la diminuzione numerica dei frati e il loro progressivo invecchiamento, la necessità di ridurre le attività e di
chiudere conventi, portano con sé anche uno
sbilanciamento dal punto di vista economico,
che il Consiglio generalizio considera saggio
prevedere perché non ci si facciano illusioni e
si sappia su che cosa potrà contare la capacità economica dell’Ordine negli anni futuri. Perciò, in preparazione del Capitolo generale del
2007, il Consiglio generalizio sta cercando di
tracciare un profilo sulle previsioni statisticoeconomiche dell’Ordine nei prossimi vent’anni. A tale scopo –in attuazione di un impegno
auspicato dai partecipanti alla Riunione di metà sessennio a Vailankanni (India) nel 2004– il
Consiglio generalizio ha creato un ristretto
gruppo di lavoro (lo compongono i frati Reinhold M. Bodner, Patrick M. Carroll, Piergiorgio M. Mazzoleni e Lino M. Pacchin)
che ha preparato un Questionario che è stato
inviato ai Priori, Vicari e Delegati provinciali
dell’Ordine. Le risposte al Questionario –
attese entro e non oltre il 30 aprile c.m.– saranno ordinate e trasmesse alla Commissione
preparatoria precapitolare. Nella lettera allegata al Questionario, il Priore generale ribadisce l’importanza, per la futura programmazione dell’Ordine e per il prossimo Capitolo generale, di elaborare una attenta previsione
sull’avvenire statistico-economico delle giurisdizioni di tutto l’Ordine.
MARIANUM
LA BIBLIOTECA DEL MARIANUM. UN PATRIMONIO
CHE L’ORDINE DEVE CONOSCERE E SOSTENERE
L’attuale Biblioteca della Pontificia Facoltà
Teologica Marianum, vede i suoi inizi (19281930) con la costruzione stessa del Collegio
Internazionale Sant’Alessio Falconieri in Roma (viale Trenta Aprile, 6), dove ancora attualmente ha la sua sede. Il Priore generale
fra Raffaele M. Baldini (1932-1938), anche
precedentemente in qualità di Segretario generale dell’Ordine (1926), seguì da vicino il
costituirsi della Biblioteca. Già nel Capitolo
generale, celebrato al Collegio dal 17 al 24
maggio 1932, si stabilì di istituire “scuole proprie” e a tale scopo si auspicò che dai conventi dell’Ordine pervenissero alla Biblioteca
quei testi e libri duplicati che potevano arricchirla. Il 3 giugno 1932 il Consiglio generalizio
deliberava di stanziare per la Biblioteca 3.000
lire per ampliarne la scaffalatura. Il primo fondo librario fu costituito da opere a sostegno
degli studi teologici sia di nuova acquisizione
ma soprattutto provenienti dalla biblioteca di
San Marcello (di quanto restava dopo la soppressione e l’incameramento dei beni da parte
dello Stato) e da donazioni da parte del card.
Alexis Henri M. Lépicier, Augustin M. Moore (ex Priore generale), Ildebrando M. Calvani (Procuratore generale) e diversi Priori provinciali.
Il padre Baldini, nel suo sessennio di generalato (1932-1938), ha sempre avuto a cuore
la Biblioteca del Collegio; lo dimostrano le
personali annotazioni durante le annuali Visite
canoniche alla comunità. Preme sottolineare
che la Biblioteca nacque sotto l’impulso del
Priore generale e del suo Consiglio e fu incrementata da lasciti di nostri frati che hanno avuto un ruolo importante nell’Ordine.
COMUNITÀ DI FORMAZIONE
S. ALESSIO FALCONIERI
NOMINATO IL NUOVO MAESTRO DEI PROFESSI
Nella sessione del 2 febbraio 2006, il Consiglio generalizio ha nominato fra Ermanno
M. Bernardi, figlio della Provincia Veneta,
Priore e Maestro della Comunità di Formazione S. Alessio Falconieri. Fra Ermanno M. succede a fra Joacir M. Borges, eletto Priore
provinciale della Provincia brasiliana. Collaboratore nella formazione è fra Àngel M. Camarillo López, della Provincia Messicana. Nella
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Sempre per impulso a livello centrale
dell’Ordine (Capitoli generali, Priore generale
e suo Consiglio) nacque tra gli anni 1940 e
1950 l’orientamento e la scelta mariologica
come “identità” dell’Ordine, scelta che avrebbe trovato il suo sbocco nella specializzazione
degli studi mariani e di conseguenza nel patrimonio librario della Biblioteca. Questa nuova
sensibilità è testimoniata da una lunga lettera
del Priore generale fra Alfonso M. Benetti
(De studio Mariae Virginis in Ordine nostro impensius fovendo), che istituiva il Corso speciale di mariologia da tenersi all’interno delle
discipline teologiche e la pubblicazione della
rivista Marianum a cura dei professori del Collegio (il primo numero uscì nel marzo 1939).
Infine, fu il Capitolo generale del 1947 ad affermare solennemente la natura mariana
dell’Ordine, a insistere sul corso di mariologia
quale completamento degli studi teologici e a
stabilire la costituzione di un Centro mariano
internazionale per promuovere e diffondere la
vita mariana attraverso gli scritti e la predicazione, auspicando, infine, l’avvio di un’opera
quale l’Encyclopaedia Mariana.
Nel 1950 lo studentato teologico del Collegio Internazionale Sant’Alessio fu promosso a
Facoltà Teologica “Marianum”, con la qualifica
di Pontificia nel 1971.
Tenendo presente questi elementi, la Biblioteca con il tempo venne a caratterizzarsi
sempre di più e a prendere quell’aspetto che
si è conservato inalterato fino ad oggi. Infatti,
con fra Giuseppe M. Besutti – bibliotecario
dal 1947 al 1990 - la Biblioteca fu ordinata nel
rispetto degli orientamenti maturati nell’Ordine; abbiamo così la Biblioteca servitana, la
Biblioteca mariana e la Biblioteca generale.
BIBLIOTECA SERVITANA. Essa si configura come servitana fin dall’inizio, ereditando il patrimonio che rimaneva dell’antica biblioteca di
San Marcello, ma soprattutto archiviando tra
le sue raccolte i libri dei frati dell’Ordine (card.
Alessio M. Lépicier, Augustin M. Moore, Ildebrando M. Calvani, Vincenzo M. Buffon, Augustin M. Lépicier, Gabriele M. Roschini,
ecc…). La Biblioteca dell’Ordine (alla data dicembre 2005) raccoglie 14.000 documenti inventariati (volumi e opuscoli, tra cui 948 libri
del Fondo antico 1500-1799) e 468 titoli di periodici (riviste a stampa, ciclostilati di varia natura) provenienti da tutte le giurisdizioni della
Famiglia servitana (maschile e femminile); una gran quantità di pubblicazioni (articoli, saggi, ecc.) estratti da miscellanee con contenuto
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inerente all’Ordine (conventi, frati, testimonianze di varia natura, ecc…). Certamente è
l’unico centro nell’Ordine dove è custodita,
conservata e aggiornata la maggior parte della produzione bibliografica all’interno e all’esterno dell’Ordine. A questo si deve aggiungere l’“Archivio” dove si conserva materiale diverso sempre del e sull’Ordine (come poster,
foto, pieghevoli, manifesti, ecc…). Questo settore della Biblioteca meriterebbe maggior attenzione, sollecitando i frati e le varie giurisdizioni a mandare copia di tutto ciò che viene
stampato o pubblicato all’interno dell’Ordine.
BIBLIOTECA MARIANA. La Biblioteca mariana
comincia a formarsi tra gli anni 1940/1950
[secondo gli orientamenti maturati all’interno
dell’Ordine, vedi sopra] e il primo fondo è costituito dai 3.000 volumi donati alla biblioteca
da Pio XII nel 1947. Da allora è stata sempre
aggiornata e arricchita dalle nuove pubblicazioni mariane (teologia, spiritualità, devozione,
santuari, apparizioni, arte, letteratura, musica). Non avendo radici storiche, alla nostra
biblioteca manca la ricchezza di una documentazione mariana dagli anni 1500-1800. Il
patrimonio librario del fondo mariano (a dicembre 2005) è di 23.300 documenti inventariati dei quali solo 285 sono edizioni precedenti il secolo XIX; 228 sono invece le testate
di periodici o bollettini a carattere mariano
posseduti dalla biblioteca. La caratteristica
mariana della nostra biblioteca è intimamente
legata agli studi e ai titoli accademici che vengono dati dalla nostra Facoltà; per questo la
nostra Biblioteca mariana è tra le più qualificate, anche se non completa, nel settore degli
studi mariologici.
BIBLIOTECA GENERALE. Con tale termine si intende il patrimonio librario che va a confluire
nella Biblioteca della Pontificia Facoltà Teologica Marianum non specificatamente legato
all’Ordine nostro e agli studi mariologici. Gran
parte di tale patrimonio, che consiste (a dicembre 2005) in 82.500 documenti inventariati (tra cui 4.289 edizioni dei secoli XVI-XVIII) e
1.011 titoli di periodici (di cui 420 correnti) è
eredità di nostri frati e della biblioteca di San
Marcello (vedi note iniziali), è in rapporto agli
studi accademici della nostra Facoltà (Quinquennio filosofico teologico, Triennio teologico, Licenza-laurea, Scienze religiose, ecc.).
Infatti, la gran parte di tale patrimonio è relativo alle scienze ecclesiastico-teologiche, dove
vengono particolarmente privilegiate le fonti o
le opere di base per lo studio della Bibbia, del4
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la patristica, della liturgia, teologia, storia ecclesiastica ecc... Anche perché chi volesse
specializzarsi in particolari settori o approfondire specifiche scienze teologiche, in Roma
trova biblioteche specializzate allo scopo
(Alfonsianum: morale; Sant’Anselmo: liturgia;
Istituto Biblico: Sacra Scrittura; Augustinianum
e Istituto Orientale: patristica e studi orientali;
Urbaniana: missionologia…. Cristologia, dogmatica, spiritualità, storia ecclesiastica, filosofia, diritto, pedagogia, psicologia, ecc… nelle
biblioteche delle Università pontificie: Gregoriana, Angelicum, Antonianum, Salesianum,
Santa Croce, Laterano).
Per quanto riguarda le riviste e anche le
opere monografiche, in questi ultimi tempi si
presta particolare attenzione a quegli aspetti
significativi di attualità ecclesiale o del pensiero teologico presente e sviluppato nei paesi di
provenienza dei nostri studenti (Africa, America Latina, India, Filippine). Non sempre questo è di facile realizzazione, anche perché
spesso manca una reale collaborazione e iterazione con le varie realtà dell’Ordine.
SINTESI. Fin dal 1928, anno di costruzione del
Collegio, alla Biblioteca è stata riservata un’ampia sala al secondo piano dell’ala nord; con
il tempo si sono aggiunte altre sale adiacenti
di minore capienza per una superficie complessiva di 236 mq. In questi spazi si svolge
ancora attualmente il servizio bibliotecario.
Nel 1968 è stato ristrutturato ad utilizzo della
Biblioteca il piano interrato di 175 mq di superficie quale magazzino-deposito non accessibile al pubblico. Le due superfici (411 mq)
ospitano un totale di 4.130 metri lineari di
scaffalature.
A dicembre 2005 il patrimonio librario consiste in 119.829 volumi e opuscoli inventariati
e catalogati; 1.707 periodici, di cui 552 correnti. Per i volumi e opuscoli inventariati si hanno
queste indicazioni: 23.300 del fondo mariano,
14.000 del fondo servitano, 82.500 del fondo
generale. In tale patrimonio sono compresi:
23 incunaboli, 500 edizioni del Cinquecento,
1.260 edizioni del Seicento e 3.760 del Settecento. Vi è pure una sezione “manoscritti” con
circa 1.285 documenti, dove si segnalano alcuni codici di notevole interesse del XIV-XVI
sec. La Biblioteca ha un ricco archivio di fotografie, stampe, incisioni, matrici in rame, posters, manifesti, cartoline, essenzialmente di
argomento mariano e servitano.
Nel 1992 la Facoltà ha compiuto una scelta importante nel decidere di informatizzare la
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Biblioteca, favorendo l’adesione del Marianum
all’Associazione Urbe (Unione Romana Biblioteche ecclesiastiche) e di conseguenza approvando la sua partecipazione al progetto di
collegamento informatico tra le Biblioteche
delle Università e Facoltà teologiche romane.
Ed è così che dal 1994 al 1998, con notevoli
sforzi economici pervenuti alla Facoltà da tutto l’Ordine e con la collaborazione di una Cooperativa esterna, quasi tutto lo schedario cartaceo è stato riversato in linea e reso in pratica di pubblico dominio, consultabile on-line.
Sempre nel 1991 e 1992 si è data una maggiore e migliore disposizione degli spazi, utilizzando nuove scaffalature compattabili, così
da ricuperare al massimo gli spazi disponibili.
Oggi, spazi e scaffalatura sono al completo,
saturi; si rende pertanto necessario un ripensamento globale della realtà biblioteca.
Fra Silvano M. Danieli, bibliotecario
SEGRETARIATI
E UFFICI GENERALI
POSTULAZIONE
APPROVATO IL MIRACOLO ATTRIBUITO A
M. MADDALENA STARACE
Il 21 febbraio 2006, la congregazione ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi del Dicastero
pontificio per le Cause dei Santi ha approvato
all’unanimità il miracolo avvenuto nel luglio
1927 per intercessione della Venerabile M.
Maddalena Starace, Fondatrice delle Suore
Compassioniste Serve di Maria. Tante felicitazioni alle nostre Sorelle.
Il miracolo attribuito a madre Starace riguarda una sua consorella, sr. Fara Ciaramella, che fu colpita il 18 luglio 1927 da diatesi emorragica con prognosi infausta, caratterizzata da emorragie mucose che interessavano bocca, gengive, naso e gola, nonché la cute. Vi era inoltre intensa anemia, vomito ematico ed emorragie vescicali e gastrointestinali.
Non fu possibile applicare alcuna terapia. La
fine della malattia avvenne improvvisamente il
31 luglio dopo che le suore appoggiarono sulla morente l’asciugamano usato dalla Serva di
Dio. Infatti, alcuni minuti dopo che fu applicata
la reliquia di madre Maddalena Starace, cessarono improvvisamente le emorragie, e la
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guarigione fu constatata lo stesso giorno dal
medico curante, dottor Luigi Colamussi, il
quale così commentò: «Se un tale miglioramento brusco non l’avessi controllato personalmente, non avrei prestato fede a qualsiasi
relazione in proposito».
(1977-1983), aveva accettato dal 1996 la direzione scientifica della rivista “Studi Storici dell’Ordine dei Servi di Maria” (responsabilità che
aveva già ricoperto negli anni della sua presidenza dell’Istituto Storico) portando avanti con
passione e competenza il suo compito. Mentre stiamo preparando un degno ricordo dell’amico e fratello, in questo numero abbiamo deciso di offrire ai lettori l’ultimo contributo al
quale stava lavorando, lasciato incompleto
per la morte sopraggiunta. Il peso e l’onore
della direzione scientifica è così ricaduto sulle
mie spalle; la convinzione e l’esperienza già in
atto di una condivisione del lavoro e delle responsabilità con gli amici della redazione, pur
nell’ambito delle competenze di ciascuno, mi
ha permesso di accettare.
La morte di padre Branchesi ha comprensibilmente ritardato l’uscita di questo numero:
stiamo lavorando per portare in pareggio la
rivista nei prossimi numeri.
Intanto offriamo a studiosi e lettori un numero di «Studi storici dell’Ordine dei Servi di
Maria» che, come i precedenti, presenta approfondimenti sulle varie epoche e su alcuni
personaggi significativi che segnano la plurisecolare storia di Servi e delle Serve di Maria.
Particolare attenzione viene data all’avvenimento che ha caratterizzato in qualche modo
la vita della Famiglia dei Servi nell’anno solare
2004, vale a dire la memoria del settimo centenario della pubblicazione della bolla di Benedetto XI Dum levamus (11 febbraio 1304),
approvazione definitiva dell’Ordine da parte
della Chiesa, alla vigilia del periodo avignonese. La cronaca delle celebrazioni farà parte
del materiale del prossimo numero, mentre
nella presente rivista viene pubblicato, oltre al
testo bilingue del documento, un contributo di
Franco Dal Pino. Sempre del periodo relativo
all’approvazione definitiva dei Servi è lo studio
sul testo agiografico che caratterizzò la consapevolezza dei Servi da quei primi decenni
del Trecento, la Legenda de origine Ordinis,
per la quale fra Luca M. Di Girolamo ha redatto un ponderoso tentativo di contributo per
una lettura teologica.
Alcuni saggi prendono in considerazione
aspetti dell’età della Riforma e della Controriforma: dal punto di vista artistico (Alessandra
Quarto su fra Giovanni Vincenzo Casali, approfondendo gli studi già pubblicati su questa
stessa rivista da altri autori), spirituale (Liliana
De Venuto in relazione a madre Maria Arcangela Biondini, fondatrice del monastero
Fra Tito M. Sartori
ISTITUTO STORICO
RIUNITO IL “COLLEGIUM”
DELL’ISTITUTO STORICO
Convocati dal presidente, i componenti il
Collegium dell’Istituto storico si sono riuniti a
Ronzano (Bologna) dal pomeriggio del 30
gennaio alla mattina del 1° febbraio. Hanno
partecipato alla riunione i componenti il Collegium Franco Andrea Dal Pino, Odir Jacques Dias, Corrado Pin e fra Franco M. Azzalli.
Seguendo l’ordine del giorno, sono stati
esaminati i seguenti temi: 1. Rivista «Studi
Storici OSM» Anno 2005: si è deciso di analizzare con attenzione tutto il materiale pervenuto e di ritrovarsi a breve per una valutazione di
quello che andrà inserito nella rivista. Si è stabilito come data di consegna del materiale
che ancora si attende il 15 marzo 2006. Anno
2006: è stata acquisita una prima lista di possibili contributi, che saranno valutati prima dell’assenso alla stampa; si chiederanno i contributi entro e non oltre il dicembre 2006. 2.
Convegno 2006: tutti i relatori, i presidenti ed i
moderatori hanno confermato la loro disponibilità. Si parla di aspetti pratici che dovranno
essere tenuti presenti e che bisogna pensare
ad attivare poco per volta: una segreteria del
Convegno; la ricerca di finanziamenti; si valuta la situazione dell’ospitalità da offrire a relatori e moderatori; dépliant e manifesto; mostre, documentaria e fotografica; cartellina per
i convegnisti. Padre Franco invierà a tutti i relatori, moderatori e presidenti l’abbozzo di dépliant che è stato approntato. 3. Preventivo
per le pubblicazioni e le spese dell’Istituto per
l’anno 2006. 4. Varie.
Fra Franco M. Azzalli OSM
USCITO IL FASCICOLO
“STUDI STORICI OSM” PER L’ANNO 2004
Il 24 dicembre 2004 si spegneva il nostro
caro fra Pacifico M. Branchesi. Già presidente per anni dell’Istituto Storico dell’Ordine
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di Arco) e culturale (Roberto Rusconi sulle
biblioteche dei Servi nel 1600, in seguito alla
indagine del Sant’Uffizio). Da segnalare anche un lungo testo del secolo diciannovesimo
su un convento spagnolo, San Miguel en Las
Cuevas de Cañart, soppresso nel 1835
(Lorente Pérez). Abbondante la sezione riguardante la cronaca, nella quale, oltre ad alcuni avvenimenti culturali rilevanti, viene ripresa la relazione sulla iniziativa Repetite fontes,
già nota ai lettori, della quale pubblichiamo
due contributi (anni 2002 e 2003).
Significative, infine, le sezioni riguardanti le
schede relative all’Ordine nelle riviste in cambio con la nostra ed i libri ricevuti dalla redazione (Odir Jacques Dias), le recensioni
(Betti, Czortek, Dal Pino) le segnalazioni
(Czortek). Il nostro intento è quello di valorizzare sempre più queste ultime sezioni. Ringrazio, oltre agli amici collaboratori che hanno
permesso la pubblicazione della presente annata, in particolare fra Piergiorgio M. Di Domenico per il prezioso lavoro dell’indice analitico, che rende la rivista più fruibile.
“posizioni” di tutti i frati viventi e quelle –ma
solo per l’anno in corso e per quello precedente– dei frati defunti e dei frati che hanno
lasciato definitivamente l’Ordine.
Vi sono conservati infine i Registri della
Curia generalizia (Atti del Priore generale, Atti
del Consiglio generalizio, Libri del Protocollo).
Nell’Archivio di deposito è conservata la
documentazione della Curia generalizia, divisa in “generalati”, dal primo generalato del p.
Alfonso M. Montà (1953-1959) al primo generalato del p. Hubert M. Moons (19891995); inoltre, sempre a partire dal 1953,
quella di tutte le Giurisdizioni (alcune delle
quali soppresse nel passato, come i Vicariati
di Sicilia, di Venezuela e dell’Acre) e quella
dei frati defunti e di quelli separati dall’Ordine.
Il 7 maggio 2004 tutto il materiale archivistico antecedente al generalato del p. Alfonso
M. Montà, comprendente i generalati del p.
Raffaele M. Baldini (1932-1938) e di p. Alfonso M. Benetti (1938-1953), dopo essere
stato ordinato e inventariato, è stato versato
all’Archivio storico dell’Ordine insieme ai relativi Registri.
Nell’Archivio di Deposito sono conservati
anche documenti importanti, come la pergamena delle Litterae decretales della canonizzazione di Antonio Pucci del 9 dicembre
1962, una collezione di foto di Priori generali e
di altri frati e tutta la documentazione su
“compact disk” che è stato possibile trovare e
creare attinente alla vita dell’Ordine (ad es.
registrazione dei due ultimi Capitoli generali).
Recentemente nella sala del deposito sono
stati aggiunti sette armadi, come sopra-rialzi,
che hanno messo a disposizione un nuovo
spazio per i documenti.
Per quanto riguarda il lavoro più recente:
con l’uso del personal computer, è stato possibile creare su disco rigido e su “CD” il regesto di tutta la documentazione giunta in Archivio a partire dall’inizio del secondo generalato
di p. Hubert M. Moons (1995-2001). In questo
modo la ricerca archivistica è grandemente
facilitata dalle possibilità informatiche ed è
stata possibile la stampa di alcuni volumi. Tutto il materiale del primo sessennio del generalato di p. Hubert M. Moons è stato sistemato
in 43 contenitori; di esso è stato redatto un indice dettagliato. Sul dorso di ogni contenitore
è stato incollato l’elenco sintetico del loro contenuto.
È stata rinnovata l’etichettatura di tutte le
numerosissime posizioni, sia delle persone,
Franco M. Azzalli OSM
ARCHIVIO GENERALE
Essendo testimoni dell’enorme lavoro svolto da fra Ubaldo M. Todeschini per il riordino
dell’Archivio corrente e di deposito, del quale
è il responsabile dal settembre del 1998, gli
abbiamo chiesto una Nota –che pubblichiamo– sulla situazione attuale dell’Archivio.
L’Archivio della Curia generalizia è suddiviso in due parti: Archivio corrente e Archivio di
deposito.
Nell’Archivio corrente è conservata la documentazione che si va producendo nel sessennio del generalato attuale (2001-2007) e
quella prodotta nel sessennio del generalato
precedente (1995-2001), per tutta l’attività della Curia generalizia nella sua struttura (Priore
generale, Consiglio generalizio, Segretariati e
Uffici generalizi e Amministrazione economica
centrale) nei rapporti con la Sede Apostolica,
con le Comunità dipendenti dal Priore generale, con le Conferenze regionali dell’Ordine,
con le varie istituzioni servitane (Monasteri,
Congregazioni di Suore, Istituti secolari, Ordine secolare, Diaconie, ecc.) e con le Giurisdizioni dell’Ordine (Province, Vicariati, Delegazioni e Fondazioni).
Nell’Archivio corrente trovano posto le
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sia delle istituzioni, rendendola uniforme e facilmente leggibile.
Sono state collocate al loro posto molte
carte che da anni giacevano dimenticate qua
e là.
Sono state riviste e ordinate e informatizzate le posizioni di tutti frati (eliminati i doppioni che risultavano sicuramente tali e inutili).
pensare anche alla presenza temporanea
(due anni) di frati provenienti da altre giurisdizioni della Conferenza. Attualmente è venuto
in Australia, dove si tratterrà per due anni, fra
Robert M. Anderson (USA). VICARIATO DELLE
FILIPPINE. Il Vicariato conta complessivamente
38 professi solenni. Molto vivace è la presenza di altri membri della Famiglia dei Servi
(suore, Ordine secolare, gruppi laici). Quanto
a collaborazione, il Vicariato è richiesto di invio di qualche frate a servizio dell’Ordine nella
Curia generalizia. Ci si chiede quali siano le
cause dell’abbandono dell’Ordine da parte di
alcuni frati del Vicariato. La principale è il passaggio al clero diocesano per avere la possibilità di sostenere economicamente la propria
famiglia. FONDAZIONE IN INDONESIA. La comunità dei frati non è stata ancora aperta e la nostra presenza è soltanto ad experimentum. I
giovani studenti universitari che chiedono di
vivere con noi, faticano ad accettare la vita
semplice, sobria e povera di noi frati e, dopo
un breve periodo, se ne vanno. Al momento
abbiamo soltanto tre ragazzi che sembrano
interessati a condividere la nostra vita.
2. ELEZIONE DEGLI UFFICIALI DELLA CONFERENZA. Il Consiglio esecutivo ha confermato nell’ufficio di economo fra Christopher M. Ross.
Si è ritenuto opportuno che il Segretario della
Conferenza sia anche il responsabile del Bollettino quadrimestrale CASA-NEWS. A questo
duplice incarico è stato eletto fra Samy M.
Durai. Il Consiglio ringrazia sia fra Christopher M. Ross, peraltro riconfermato nell’ufficio, sia a fra Nady M. Neren e a fra Samy M.
Durai per il servizio reso nel passato triennio.
3. AGGIORNAMENTO DELLE STATISTICHE. È stato deciso che entro tre mesi sia pronto un catalogo con i dati biografici dei frati delle giurisdizioni della Conferenza con allegata fotografia di ciascuno di essi. Ciò allo scopo di favorire la reciproca conoscenza.
4. AREE IN CUI ATTIVARE CON URGENZA LA COLLABORAZIONE. Due le aree prioritarie: a) entro
il prossimo anno studiare la possibilità di aiutare l’Australia per l’assistenza pastorale alla
parrocchia di St. Denis; b) Impegnarsi nel progetto Myanmar. Entro un anno, o comunque
quanto prima, esaminare la possibilità dell’invio di due frati in Myanmar per studiare in loco
le possibilità di una fondazione. La Curia generalizia, infatti, ha affidato al Vicariato dell’India di farsi carico di questo progetto.
5. VARIE. a) Fra Rhett M. Sarabia ha informato il Consiglio sulle iniziative di UNIFAS nelle
Fra Ubaldo M. Todeschini
COORDINAMENTO
TRA LE PROVINCE
CASA
CONDIVISIONE E SVILUPPO DELLA CONFERENZA
Il 23 ottobre, presso la comunità del santuario San Pellegrino di Manila (Filippine) si è
riunito il Consiglio esecutivo della Conferenza.
Erano presenti i frati: Lourdusamy M. Anthonysamy, Consigliere generale; Arokiasamy M. Susaimani, Coordinatore e Vicario
provinciale del Vicariato dell’India; Stephen
M. Barker, Delegato provinciale per l’Australia; Rhett M. Sarabia, Viario provinciale del
Vicariato delle Filippine; David M. Mejia, invitato dall’Indonesia.
Con riferimento alla collaborazione e alla
condivisione intergiurisdizionale, la Conferenza ha affrontato, nell’ordine, i seguenti temi:
1. RELAZIONI. VICARIATO DELL’INDIA. Presentati, in termini generali i dati statistici riguardanti
i frati del Vicariato che vivono in patria e che
sono all’estero, fra Susaimani ha sottolineato
che i problemi di maggiore importanza per il
Vicariato sono la formazione e il ministero pastorale. Per la formazione è necessario ed urgente che i frati del Vicariato possano contare
su strumenti più efficaci. Circa il ministero pastorale esso, dopo la catastrofe dello tsunami,
ha assunto un forte carattere sociale. DELEGAZIONE DELL’AUSTRALIA. La Delegazione conta
9 frati, la gran parte in età avanzata e non ha
prospettive in campo vocazionale, anche se
l’ordinazione sacerdotale di fra Oscar M. Aguilera e la presenza di un candidato che
compie gli studi negli Stati Uniti sono un dato
consolante. Dalla Conferenza si auspica una
forma di collaborazione che consenta di poter
mantenere l’assistenza pastorale alla parrocchia St. Denis (Joondanna, Perth). Si può
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Filippine; b) il Consiglio ha confermato il contributo economico delle giurisdizioni per il
Fondo-CASA; c) al momento, nel primo articolo degli Statuti della Conferenza, non sarà aggiunta l’Indonesia, in quanto in questo Paese
ancora non è stata aperta ufficialmente e canonicamente una comunità.
kus); la relazione dell’economo (fra Bruno M.
Zanirato), sulla rivista Le Missioni dei Servi di
Maria (fra Luigi M. De Candido direttore responsabile). Il tempo disponibile di mercoledì
22 è stato spezzato in due fasi: mattino, lavoro nei due gruppi costituiti per sottoscrizione
come di consueto; pomeriggio, assemblea per
la discussione degli elaborati (moderatore fra
Bruno M. Castricini). La presidenza aveva
assegnato a ciascun gruppo il medesimo argomento: natura giuridica, settori di competenza, obiettivi della Conferenza, rimandando
a successivo lavoro la programmazione. La
discussione del pomeriggio –nella quale sono
intervenuti quasi tutti i frati– ha appassionato
l’assemblea sul medesimo tema, ossia quale
e come il futuro della ‘Conferenza’, sulla traccia degli elaborati (relatori i frati Giuseppe M.
Zaupa e Piergiorgio M. Di Domenico). Gli abbozzi, pur distinti nella metodologia redazionale, risultavano almeno omogenei nella sostanza progettuale, sicché non è stato difficile
integrarli. L’assemblea si è riunita giovedì 23
in sessioni mattutina e pomeridiana
(moderatore fra Martin M. Lintner) per la discussione finale e la votazione sul testo unitario, qualificato come ‘statuto’, approdato a votazione pressoché plebiscitaria. Dato il tenore
del nuovo statuto, la prevista elaborazione di
una programmazione è implicitamente risultata non spettante all’assemblea in corso. Infine, è stata avanzata qualche proposta al
prossimo Capitolo generale.
Lo statuto (composto di a 10 commi) entrerà in vigore dopo la conferma del Priore generale, compresa la nuova denominazione. Costituiscono la Conferenza le attuali Province,
disponibili alla integrazione con altre giurisdizioni; formano il Consiglio –all’interno del quale, possibilmente, viene nominato il Coordinatore– i Priori e Soci provinciali; non sussistono
altre precedenti figure giuridiche (tra cui segretario ed economo) nella organizzazione
della Conferenza.
Oltre la promozione nella crescita di una
mentalità interprovinciale, europea e missionaria, la Conferenza si impegna direttamente
a sostenere il noviziato comune (per il quale il
Consiglio elegge maestro e collaboratori) e ad
attivare incontri specifici per i formatori; valuterà la possibilità di favorire altre iniziative comuni.
Modalità di collaborazione ulteriore sono
individuate nel mantenimento di uno stretto
legame con il Consigliere generale delegato,
Da CASA-NEWS, vol.4, n.3, Sept-Dec. 2005
CONFITES
ASSEMBLEA GENERALE
Nei giorni 21-24 febbraio, presso il convento di Pietralba/Weissenstein, ha avuto luogo
l’Assemblea generale della Conferenza. 23 i
partecipanti: fra Cesare M. Antonelli, Consigliere generale; fra Paolo M. Erthler, Coordinatore; i Priori provinciali e relativi membri del
Consiglio: Provincia ANN: i frati Giuseppe M.
Galassi, Priore provinciale; Luciano M. De
Carolis, Paolo M. Orlandini e Felice M. Pumilia, Consiglieri; Provincia PRG: Benito M.
Fusco, Socio provinciale; assente il Priore
provinciale fra Mario M. Azzario per la morte
della madre; Venanzio M. Ramasso e Bruno
M. Castricini, Consiglieri; Provincia VEN: Ferdinando M. Perri, Priore provinciale; Piergiorgio M. Di Domenico, Socio provinciale;
Giuseppe M. Baggio, Luigi M. De Candido
e Giuseppe M. Zaupa, Consiglieri; Provincia
TIR: Gottfried M. Wolff, Priore provinciale;
Martin M. Lintner, Socio provinciale; Christian M. Böckmann, Leonhard M. Lanser e
Fero M. Backorik, Consiglieri; Provincia ESP:
Antonio M. Moreno López, Priore provinciale; José M. Correcher, Consigliere. Altri partecipanti: fra Bruno M. Zanirato e fra Moreno
M. Versolato. Segretario: fra Luigi M. De
Candido.
L’agenda indicata nella lettera di convocazione invitava a lavoro serrato. Ogni sessione
iniziava e si concludeva con una preghiera
mariana (predisposta dai frati Paolo M. Orlandini e Moreno M. Versolato). Il primo giorno,
martedì 21 (moderatore fra Martin M. Lintner),
è stato utilizzato integralmente per le relazioni. In partenza, la panoramica disegnata dal
Coordinatore quale verifica della programmazione nel triennio trascorso e sulla possibile
futura collaborazione; quindi le relazioni del
segretario, la relazione sulla pastorale giovanile (fra Moreno M. Versolato), sull’animazione vocazionale (fra Giuseppe M. Zaupa), sulla
formazione istituzionale (fra Lucio M. Pinwww.servidimaria.org
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con le varie Conferenze regionali, con le realtà provinciali e interprovinciali, con la Famiglia
dei Servi; nella animazione e promozione di
azioni o eventi comuni tramite riunioni dei responsabili di segretariati provinciali (pastorale
giovanile e animazione vocazionale, giustizia
e pace, animazione missionaria); in momenti
di incontro e conoscenza reciproca dei frati
delle diverse giurisdizioni.
Sino alla prossima elezione del nuovo Coordinatore, è stato nominato come frate di riferimento il Priore provinciale fra Giuseppe M.
Galassi.
Le giornate assembleari –oltre gli adempimenti operativi in agenda– hanno consentito
gli appuntamenti di preghiera per l’eucaristia e
il vespero con la comunità locale nel santuario
mariano; nonché due serate l’una con proiezione di video su Monte Senario e sulla Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia patrocinata anche dalla CONFITES, l’altra con ascolto di musica e canti popolari locali.
Ospitalità cordiale da parte dei frati del
convento e del personale alberghiero.
no delle tensioni nella vita comunitaria, la promozione della flessibilità e dei cambiamenti
nella vita consacrata. I seminari saranno organizzati dalla Commissione esecutiva ISAC. 2.
Formazione iniziale. Sia mantenuto lo status
quo attuale (visite ai frati, contatti informali
con i formatori in Uganda). La Commissione
esecutiva ISAC organizzerà un incontro annuale tra i formatori ISAC e quelli dell’Uganda.
3. Proprietà di Merrivale. La proprietà, per il
momento, non sia alienata. La Commissione
esecutiva ISAC incaricherà una ditta per la
manutenzione ordinaria della proprietà. 4.
Preventivo ISAC 2006. Il preventivo viene approvato. 5. Incontri ISAC per il 2006. Nel novembre 2006 si terrà un Ritiro annuale e un
seminario congiunto con l’Assemblea elettiva.
Data prevista del Seminario/Assemblea elettiva il gennaio 2007. 6. Uganda membro dell’ISAC? Da uno scambio di idee semplicemente
consultivo è emerso che la maggioranza dei
membri del Leadership Board della Conferenza ritiene prematuro che l’Uganda faccia parte
dell’ISAC. Si auspica, comunque, che continuino i contatti fraterni soprattutto per la formazione iniziale.
Da una Nota di fra Luigi M. De Candido
ISAC
PRIMO INCONTRO DEL NUOVO
LEADERSHIP BOARD DELLA CONFERENZA
PROVINCE, VICARIATI
E DELEGAZIONI
Nei giorni 24-27 gennaio, a Inkamana
(Sudafrica) ha avuto luogo il primo incontro
dell’Organismo direttivo (Leadership Board)
previsto dal nuovo Statuto della Conferenza
ISAC. Erano presenti i frati: Clement M. Langa, Coordinatore; Anthony M. O’Connell,
Priore provinciale USA; Giuseppe M. Galassi,
Priore provinciale ANN; Javier M. Badillo, Socio provinciale ESP, Mel M. Loftus, per la Delegazione dello Zululand; Emmanuel M. Lutaya, in rappresentanza delle comunità dello
Swaziland; Manuel M. Fontanet, per la fondazione Mozambico; Dumisani M. Mazibuko
(SWA), Segretario. In qualità di ospiti i frati Patrick M. Carroll, Consigliere generale; Paul
M. Novak, Socio provinciale USA; Sergio M.
Ziliani, Socio provinciale ANN e Antonio M.
Nofuentes della Provincia ESP.
In corrispondenza dei temi in agenda, sono
state approvate le seguenti decisioni: 1. Formazione permanente. Sia tenuto ogni anno,
nel triennio 2006-2008, un seminario di studio
dedicato ad argomenti idonei alla formazione
dei frati, come la storia dell’Ordine, il fenomewww.servidimaria.org
SS. ANNUNZIATA
SOPPRESSO L’ISTITUTO
DELLA DELEGAZIONE DEL SWAZILAND
Nella sessione del 5 gennaio 2006, il Consiglio generalizio, preso atto della decisione
del Consiglio provinciale della Provincia della
SS. Annunziata che, nella seduta consiliare
del 3 gennaio 2006, aveva votato la soppressione dell’istituto di Delegazione del Swaziland, essendo a conoscenza delle motivazioni
che hanno indotto il Consiglio provinciale a
compiere tale passo e degli obiettivi che si intendono raggiungere nel futuro, valutate le disposizioni date dal Consiglio provinciale in assenza delle facoltà delegate che erano precisate nello Statuto della Delegazione e che
verranno a decadere, ha confermato all’unanimità la suddetta soppressione. Pertanto, a
partire dalla data del 5 gennaio 2006 è decaduto lo Statuto della Delegazione del Swaziland e le tre comunità St. Joseph’s Mission e
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Siteki in Swaziland e Nigel in Sud Africa e i
frati faranno riferimento diretto al Priore e al
Consiglio provinciali della Provincia della SS.
Annunziata.
Il Consiglio della Provincia della SS.ma
Annunziata e il Consiglio generalizio auspicano che la suddetta decisione contribuisca a
dare maggiore impulso alla vita comunitaria e
alle attività pastorali e di studio dei frati del
Swaziland. In materia vocazionale sarà posto
particolare impegno nella preparazione di alcuni frati swazi per il servizio nel campo della
formazione iniziale.
“…Si approssimava il tempo della sua morte, come il Signore gli aveva rivelato. Egli pregò l’Altissimo perché lo chiamasse nel giorno
in cui il Salvatore partì da questo mondo. E
alla vigilia del suo distacco dalla terra, ai fratelli che si erano adunati per la Cena del Signore, disse. ‘Fratelli carissimi, sono stato con
voi trentatré anni, quanti il Signore ne ha trascorsi in terra. Ho ricevuto molti servigi e mi
avete assistito con premura in tutte le mie necessità. Non sono in grado di ringraziarvi per
quanto ho ricevuto; vi ringrazi il Signore Gesù
Cristo e vi ricompensi per tutti i servigi che mi
avete prestato. Io domani partirò da voi; ma vi
prego di supplicare per me il Signore perché
si degni di accogliere anche me peccatore
nella sua dimora. Prima della mia partenza
voglio fare con voi un gesto di carità’. E allora
bevve con essi un po’ di vino”. (Legenda del
Beato Gioacchino, n.18).
CHIUSURA CANONICA DELLA COMUNITÀ
“SANT’ANTONIO” DI PISA
Il Consiglio generalizio, nella sessione del
1° dicembre 2005 – vista la richiesta del 6 novembre 2004, con la quale il Priore provinciale
comunicava al Priore generale che il Consiglio
provinciale della Provincia della SS. Annunziata, nella seduta del 16 giugno 2004, aveva
deciso la chiusura della comunità Sant’Antonio di Pisa chiedendo contestualmente al
Consiglio generalizio la soppressione canonica della medesima casa religiosa – dopo aver
atteso che i frati venissero ritirati dalla casa
religiosa e che la parrocchia fosse riconsegnata al vescovo di Pisa, ha deciso la suddetta soppressione canonica.
I Servi di Maria erano a Pisa dal secolo
XIV e risiedevano a S. Maria in Kinsica, che
abbandonarono nel 1475 per il convento di
Sant’Antonio, che apparteneva agli Armeni.
Questo convento è stato la sede dei frati OSM
che insegnavano nell’università pisana, avendo il Granduca di Toscana affidato in perpetuo
la cattedra di teologia a uno dei religiosi del
nostro Ordine. Ultimo frate Servo di Maria a
tenere questa cattedra fu l’insigne studioso fra
Costantino M. Battini (1757-1832). Il convento e la chiesa, distrutti nel corso della seconda guerra mondiale, erano stati riedificati e
la chiesa era stata eretta in parrocchia.
BRASILIANA
CAPITOLO PROVINCIALE
Dal 10 al 16 gennaio 2006, nel nostro convento della B. Vergine Addolorata di Turvo,
Brasile, si è celebrato il Capitolo provinciale
elettivo, al quale hanno partecipato 30 vocali.
Ha presieduto il Capitolo, in sostituzione di fra
Ángel M. Ruiz Garnica, Priore generale, che
non è potuto entrare in territorio brasiliano per
problemi burocratici, fra Honorio M. Martín
Sánchez, Vicario generale e Consigliere generale per l’America Latina. La Provincia brasiliana conta 7 conventi, 33 professi solenni, 7
professi temporanei, 16 postulanti (10 nel corso filosofico) e circa 28 aspiranti.
Il Capitolo, svoltosi in un clima di serenità e
condivisione, prevedeva diverse questioni da
trattare, tra cui l’approvazione di numerosi articoli del Direttorio, la voluminosa Relazione
del Priore provinciale uscente, fra Jorge M.
Borges, informazioni varie: sulla preparazione del prossimo Capitolo generale; sulla regione del Cono Sud; sul Noviziato regionale a
Fátima (Argentina); sul documento Cura fraterna delle persone; su un progetto di costruzione di un Santuario dedicato a San Peregrino ecc., e la presentazione di altre tematiche
capitolari, il tutto preparato con cura dalla Segretaria provinciale in un volume di ben 216
pagine.
Dopo gli adempimenti organizzativi, il Capitolo si è aperto con una mezza giornata di
spiritualità guidata da fra Clodovis M. Boff,
SIENA. IL VINO “BEATO GIOACCHINO”
Nell’anno dedicato al settimo centenario
della morte del beato Gioacchino da Siena
(1258-1305) l’Azienda Agraria Giovanni Garofano di Montaperti ha presentato una nuova
marca di vino toscano, rosso e bianco, a cui
ha dato il nome Beato Gioacchino. Questa iniziativa ha voluto ricordare un episodio significativo della vita del beato, che riportiamo:
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Marzo - Aprile 2006
incentrata sulla Lectio divina personale e comunitaria, nell’adorazione e nella recita della
Corona dell’Addolorata: una iniziativa che ha
dato il “tono” all’incontro capitolare. Una èquipe di 6-8 seminaristi OSM si è occupata dell’organizzazione e di tante cose pratiche.
Al termine del Capitolo, nella parrocchia di
Nostra Signora della Preghiera, a Turvo, il vescovo diocesano di Crisciúma, ha ordinato
diacono fra Antonio M. Chemin.
In sede di Capitolo sono emersi i seguenti
orientamenti.
1. Sul tema della spiritualità, è stata ribadita la
necessità di dedicare tempo all’incontro quotidiano con la Parola di Dio, alla recita della Corona dell’Addolorata e di altre pratiche devozionali; ritiro periodico, Eucaristia comunitaria
settimanale, ricupero del silenzio e rilancio del
progetto personale, specificandone gli elementi portanti.
2. A livello di vita comunitaria, si chiede che il
Capitolo conventuale sia spazio per una condivisione del proprio cammino di fede e anche
momento per la correzione fraterna. Si chiede
di rilanciare il progetto comunitario, indicandone i contenuti.
3. Circa il servizio apostolico si chiede di armonizzarlo meglio con la vita comunitaria e di
curare la collegialità, lavorando in sintonia con
la Chiesa locale e accogliendo bene i fedeli.
4. Sul tema delle vocazioni, della formazione
e degli studi, il Capitolo ha chiesto che ogni
comunità nomini un animatore vocazionale e
dedichi un giorno della settimana alla preghiera per le vocazioni. Si chiede che nella formazione si presti attenzione alla dimensione pastorale e si offrano nozioni di amministrazione
e di contabilità; si aggiornino le biblioteche soprattutto delle case di formazione, e si elabori
un programma specifico nel settore catechetico-pastorale e professionale per i candidati
non chierici. Si preparino frati per il servizio
della formazione.
5. Quanto al progetto di costruzione di un santuario dedicato a San Pellegrino a São José
dos Campos, il Capitolo ha chiesto che si proceda per tappe, iniziando con la costruzione
di una cappella in grado di accogliere circa
duecento fedeli.
6. Il Capitolo ha risposto alla consultazione
promossa dalla Commissione precapitolare
2007. A conclusione dei lavori, il nuovo Priore
provinciale, fra Joacir M. Borges, come è
consuetudine in questa Provincia, ha comunicato la nuova composizione delle comunità.
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Il nuovo governo della Provincia è così
composto: Priore provinciale: fra Joacir M.
Borges; Socio provinciale: fra José M. Milanez; Consiglieri provinciali: fra Márcio M. Salvaro, fra Charlie M. Leitão de Souza e fra
Marcos M. Huk.
fra Honorio M. Martín Sánchez, osm
PIEMONTE-ROMAGNA
GENOVA. MOSTRA DELLE ICONE DEI SERVI
Grande interesse ha suscitato la mostra
delle icone allestita nella chiesa di Santa Maria dei Servi di Genova in occasione della
“Giornata Vocazionale dell’Ordine”. Le trecento icone, ricavate dal calendario artistico dei
Servi, poste ordinatamente su pannelli colorati, illuminate con apposite lampade e con la
scritta dell’autore, della data, del soggetto e
del luogo di provenienza, hanno incuriosito i
genovesi che frequentano la nostra chiesa,
chiedendo come mai avevamo pensato a questa bella iniziativa. La solennità dei nostri sette Santi primi Padri e la Giornata per le vocazioni dei Servi hanno motivato e fatto capire il
perché della mostra: volevamo presentare alcune opere d’arte presenti nelle nostre chiese
e conventi dalle origini (1233) fino ai nostri
giorni, proprio in occasione di una festa di famiglia. Così tra gli autori più noti si sono potuti
ammirare opere di Giotto, Cimabue, Simone
Martini, Raffaello, Barnaba da Modena,
Guercino, Mantegna, Duccio di Boninsegna, Luca della Robbia e Beato Angelico.
Tra gli altri ha fatto visita alla mostra anche
l’arcivescovo di Genova cardinale Tarcisio
Bertone, che poi si è trattenuto a pranzo con
la nostra comunità. Ci auguriamo che l’idea
felice avuta da fra Girolamo M. Iotti di riprodurre su tavole di legno le immagini del calendario artistico curato da fra Fiorenzo M. Gobbo possa essere di stimolo ai giovani che frequentano le nostre chiese e amano la “Via
della bellezza”, per una chiamata a seguire le
orme dei nostri Sette Santi Fondatori.
Fra Quinto M. Serantoni
TIROLESE
CAPITOLO PROVINCIALE
Presieduto dal Priore generale fra Ángel
M. Ruiz Garnica, il Capitolo provinciale eletti-
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Marzo - Aprile 2006
COSMO 3-4
vo è stato celebrato dal 6 al 10 febbraio presso la Casa per Esercizi Spirituali “Maria Hilf” a
Kufstein-Kleinholz, Tirol, Austria. 25 i frati capitolari, compreso il Procuratore dell’Ordine
fra Reinhold M. Bodner. Nella giornata di
martedì 7 febbraio ha fatto visita ai frati riuniti
in Capitolo Mons. Dr. Manfred Scheuer, Vescovo di Innsbruck che ha colto l’occasione
per esprimere la sua riconoscenza e stima per
il servizio delle tre comunità dei Servi che operano nella sua diocesi.
Dopo l’esame delle Relazioni e le elezioni,
il Capitolo ha affidato a quattro Commissioni
lo studio di altrettante tematiche, sulle quali ha
poi approvato le seguenti decisioni: 1. Ristrutturazione e manutenzione degli immobili.
Confermato il Decreto del Capitolo elettivo
2003. Indicati come conventi prioritari: Innsbruck, Wien, Maria Luggau e Gelsenkirchen-Buer. Per le altre Case (Maria Waldrast
–accorpata a Innsbruck dal 1991–, Volders,
Gutenstein e Gratzen-Nové Hrady) occorre
individuare soluzioni che assicurino una genuina attività pastorale. 2. Programmazione
pastorale e Famiglia servitana. a) Per la programmazione pastorale, in uno dei prossimi
Capitoli provinciali (2007 o 2008) siano presentati i “progetti pastorali” personali e comunitari, si curi l’integrazione dei frati nella programmazione pastorale della Provincia e la
nostra presenza e attività pastorali siano veramente servitane. b) Per la Famiglia servitana
sia favorita e intensificata la collaborazione
nelle varie iniziative provinciali. 3. Capitolo generale 2007 e pastorale vocazionale. Circa la
preparazione del Capitolo generale, le comunità e la Provincia, nel prossimo triennio, curino la testimonianza di povertà (vivere dei frutti
del proprio lavoro, comunione dei beni, sobrio
stile di vita) e le singole comunità esaminino
le forme con cui manifestare concretamente la
solidarietà nei confronti dei poveri. Quanto alla pastorale vocazionale –priorità sottolineata
già dal Capitolo del 2003–, si incrementino gli
incontri con i giovani favorendo la loro partecipazione ad esperienze di accoglienza nelle
nostre comunità. 4. Riforma della CONFITES e
Missione. Il Capitolo esprime il suo apprezzamento per il lavoro della Conferenza particolarmente per il Noviziato comune; auspica che
anche le unità europee più piccole abbiano
una loro voce; non è favorevole alla creazione
di una “Provincia unica”. Per le Missioni sono
stati approvati i contributi economici annuali
ed è stato apprezzato il lavoro del Missionwww.servidimaria.org
kreis Indien della parrocchia di GelsenkirchenBuer.
Quanto alla comunità ungherese di Eger, il
Capitolo ha invitato a sviluppare ulteriori iniziative di comunione, mentre per la Repubblica ceca ha incaricato il Consiglio provinciale
di nominare una persona di collegamento per
favorire i contatti con i membri della Famiglia
servitana (suore e laici) presenti nella Repubblica ceca.
Come ha ricordato il Priore generale nel
suo intervento in chiusura del Capitolo, il nuovo governo della Provincia tirolese è in mani
“giovani”. Esso è così composto: Priore provinciale, fra Gottfried M. Wolff, 48 anni; Socio provinciale, fra Martin M. Lintner, 34 anni;
Consiglieri: i frati Fero M. Bachorik, 34 anni;
Christian M. Böckmann, 42 anni e Leonhard M. Lanser, 56 anni.
USA
CAPITOLO PROVINCIALE
Presieduto dal Priore generale fra Ángel
M. Ruiz Garnica, il Capitolo provinciale è stato celebrato al Franciscan Retreat Center,
Scottsdale, Arizona, dal 13 al 17 febbraio. 64 i
frati Vocali, 14 gli ospiti. Sei sono stati i momenti salienti della celebrazione capitolare.
1. RELAZIONI (Priore generale, Priore provinciale uscente, Delegato provinciale dello Zululand, Vicario apostolico mons. Michael M. O’Shea, Delegato provinciale per l’Australia,
Promotore vocazionale, Assistente nazionale
dell’Ordine secolare, Economo provinciale,
Coordinatore NAC, Priore provinciale della
Provincia Messicana e nuovo Priore provinciale USA).
2. ELEZIONI.
3. IL SERVIZIO APOSTOLICO DEI FRATI IN USA
NEL PROSSIMO FUTURO. La discussione è stata
condotta dai capitolari suddivisi in gruppi guidati da Sr. Kit Gray sulla base dei dati emersi
dalle relazioni. Il contenuto delle discussioni è
stato consegnato al nuovo Consiglio provinciale. Sono risultati come temi importanti da
affrontare da parte del Consiglio: - l’invecchiamento dei frati e la necessità di disporre di
strutture idonee nei conventi; - il servizio che il
frate anziano può prestare alla chiesa locale; definizione dell’identità del frate Servo di Maria nella chiesa e nella società degli Stati Uniti; - l’individuo e il suo servizio (componente
personale, comunitaria e del Priore provinciale nello stabilirlo); - snellimento delle forme di
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comunicazione all’interno della Provincia.
4. SEMINARIO SULLA VITA SPIRITUALE DEL FRATE: COME INTEGRARE LE VARIE DIMENSIONI DELLA VITA UMANA, PARTICOLARMENTE DELLA VITA
SESSUALE. La sessione è stata guidata dall’intervento accolto con grande favore dello psicologo Fra James Zullo, FDC;
5. SEMINARIO SUL PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA “PRAESIDIUM”. Presentazione del tema da
parte di Fra Stan De Boe. Considerati i problemi emersi nel campo degli abusi sessuali e
tenuto conto dell’Accordo di Dallas da parte
della Conferenza episcopale degli Stati Uniti,
è necessario che ogni frate impegnato in un
ministero pastorale pubblico sia dotato di un
“Attestato di Buona condotta”, rilasciato dall’Agenzia Praesidium. I frati che non sono idonei
all’esercizio di un ministero pastorale pubblico
saranno impegnati nei ministeri all’interno della Provincia.
6. LITURGIE E CELEBRAZIONI. Liturgie speciali e
particolari celebrazioni sono state tenute sia
per lil nuovo Consiglio sia per i frati che ricordano quest’anno anniversari di professione e
di ordinazione.
Il nuovo governo della Provincia è così
composto: Priore provinciale Fra Paul M. Novak, 45 anni, che succede a fra Anthony M.
O’Connell; Socio provinciale fra John M.
Fontana; Consiglieri: i frati Gerald M. Horan,
Luke M. Stano e Paul M. Cullen.
nicazioni da fra Lino M. Pacchin.
La concelebrazione eucaristica –formulario
‘messa votiva dello Spirito santo’– dà inizio
alla fraterna convivenza capitolare. Il pomeriggio l’assemblea ascolta la ‘lezione’ di fra
Giancarlo M. Bruni “Maria guida nell’accoglienza dello Spirito santo”, dopo la quale viene data opportunità di dialogo assembleare:
interventi di condivisione e completamenti.
Due giorni interi –mercoledì 25 e giovedì
26– sono dedicati all’ascolto e al dialogo. Ampio spazio è stato dedicato alla relazione del
Priore provinciale rieletto fra Ferdinando M.
Perri. Dettagliate e partecipi sono le relazioni
di fra Giovanni M. Travaglia, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Santa
Maria di Monte Berico” e di fra Giuseppe M.
Corradi, Economo provinciale. Sulla situazione e le prospettive imminenti della CONFITES
informa il Coordinatore fra Paolo M. Erthler.
Su un progetto sostanzioso dell’Istituto Storico
dei Servi riferisce fra Franco M. Azzalli.
Venerdì 27, le Commissioni, costituite dalla
presidenza, predispongono gli elaborati di
propria competenza, ossia programmazione
provinciale, comunione con le altre giurisdizioni nell’Ordine, adempimenti giuridici, amministrazione e comunione dei beni, segretariati.
Gli elaborati vengono presentati a discussione
e prima votazione il mattino di sabato 28 e il
lunedì 30. Presentazione, discussione e votazione finali riprendono martedì 31: impegni di
rilievo e prospettive incoraggianti sorreggono
le deliberazioni capitolari. Tra queste vanno
menzionate ispirazioni come quella di ‘Maria
nel cenacolo in attesa dello Spirito’: è l’icona
che il Priore provinciale addita alla Provincia
per il prossimo triennio; priorità come quelle di
concentrare attenzioni e potenziamento attorno a un nucleo portante di comunità, della cura verso frati anziani e malati; adempimenti di
fraternità come il rinnovo delle convenzioni
con Vicariati e Delegazioni, nonché la revisione del Direttorio che agevola organizzazione
e attività della Provincia applicando localmente i dettami delle Costituzioni e la partecipazione all’organismo di comunione UNIFASI/
VEN; sollecitudini su programmazione economico/finanziaria, stile sobrio di vita, comunione dei beni; attività promozionali come l’animazione vocazionale, formazione permanente
e cultura, conservazione dei beni storicoartistici, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose ‘Santa Maria Monte Berico’ (programma di
studi e fisionomia nuovi in base al riordino del-
VENETA
CAPITOLO PROVINCIALE
Sotto la protezione di “Santa Maria Assunta” –titolo dedicatorio della casa sul litorale veneziano in località Cavallino– la Provincia Veneta celebra il proprio capitolo nei giorni martedì 24 gennaio/mercoledì 1 febbraio 2006.
Il cielo lagunare molto luminoso e il mare
un poco movimentato danno il benvenuto augurale ai 56 frati capitolari provenienti, oltre
che dai conventi della Provincia, da India, Uganda, Argentina, Cile, Bolivia e Monte Senario (delegato VEN delle case generalizie). Presiede il Capitolo fra Ángel M. Ruiz Garnica
Priore generale (tranne la sessione finale presieduta da fra Lourdusamy M. Anthonysamy Consigliere generale). Collaborano alla segreteria i frati Tiberio M. Vescia, Piergiorgio M. Di Domenico, Carlo M. Rossato.
Cura la liturgia, semplice, essenziale ed apprezzata, fra Rémy M. Komi. L’informazione
all’Ordine è curata, con puntuali fogli di Comuwww.servidimaria.org
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COSMO 3-4
la formazione teologica in Italia; adeguamento
logistico ampliato).
Tematiche rilevanti e qualificate hanno impegnato alcune sessioni e segnatamente il
mattino di mercoledì 1 febbraio: si è parlato e
‘sognato’ di Europa come spazio per una nuova originale aggregazione dei Servi di Maria
(Provincia unica o gruppo di conventi in regime tra autonomia e colleganza), di fra Paolo
M. Sarpi consultore a Venezia (stampa locale
fa memoria mensile di vicende in cui il frate
servita fu coinvolto), nucleo contemplativo a
Olfino (Mantova), nuova fondazione in Myanmar (Birmania), proposte per il Capitolo generale 2007.
Il Capitolo si chiude in un mattino in cui il
cielo luminosissimo e il mare pacatissimo confidano ai frati –e ad altri membri della Famiglia
servitana invitati all’Eucaristia e alla mensa–
ulteriore definitivo augurio, simbolico viatico
per il ritorno alla vita e al servizio quotidiani.
Il governo della Provincia è così composto:
Priore provinciale: fra Ferdinando M. Perri;
Socio provinciale: fra Piergiorgio M. Di Domenico; Consiglieri: i frati Giuseppe M. Zaupa (rieletto), Luigi M. De Candido e Giuseppe M. Baggio.
Rioplatense (che é composta da 4 comunità,
14 professi solenni, 3 professi temporanei e 3
aspiranti-postulanti).
Il Capitolo, dopo gli adempimenti di norma,
si è aperto con una Lectio divina capitolare
guidata da fra Demetrio M. De La Torre, nuovo Vicario provinciale, a cui ha seguito, nel
pomeriggio del primo giorno, un incontro sul
tema del dialogo, guidato da una psicologa.
Un’ampia relazione di fra Bernardino M.
Zanella, Vicario uscente, presentata con il
programma Power Point, ha offerto una suggestiva e originale panoramica sulla vita e il
servizio del Vicariato e sulle sfide attuali. La
Segreteria vicariale aveva predisposto tutto il
materiale capitolare in due fascicoli contenenti
le relazioni e i diversi documenti.
Tra gli orientamenti capitolari e le decisioni
prese, sono da ricordare: 1. Sono state formulate indicazioni concrete per una buona qualità della vita comunitaria attraverso il progetto
comunitario. 2. È stato risposto al questionario
della Commissione precapitolare 2007. 3. Ogni comunità si è impegnata a promuovere
l’animazione vocazionale. 4. Il Capitolo ha
chiesto al Consiglio vicariale di indicare una
comunità stabile per la fase formativa Postulandato e di fare il possibile per inviare un frate alla comunità del prenoviziato e noviziato
regionale (Fátima, Argentina). 5. Il Consiglio
vicariale, con la Delegazione Rioplatense, individui la comunità da destinare al Professato.
6. Considerato che tutte le comunità del Vicariato sono favorevoli alla chiusura della casa
di Peñalolén, il Capitolo ha suggerito che il
Consiglio proceda nella stessa direzione. 7.
Ogni frate e ogni comunità prendano l’impegno della Lectio divina come strumento privilegiato di formazione permanente. 8. Il Capitolo è stato unanime circa l’integrazione tra Vicariato e Delegazione Rioplatense.
Il Capitolo si è concluso con una celebrazione gioiosa e fraterna alla quale hanno partecipato circa 30 presbiteri e la Famiglia dei
Servi di Santiago. Nel corso della celebrazione il vescovo OSM mons. Juan M. Agurto
Muñoz, vescovo di Ancud, ha ordinato sacerdote fra Marco Antonio M. Herrera.
Il nuovo governo del Vicariato è così composto: Vicario provinciale: Fra Demetrio M.
De La Torre; Socio vicariale: fra Ivo M. Solarini; Consiglieri vicariali: fra Ricardo M. Silva
e fra Alex M. Ruiz.
Fra Luigi M. De Candido
VICARIATO ANDINO
CAPITOLO VICARIALE
Dal 2 al 7 gennaio 2006, nel convento di
Santa Bernardita, a Santiago del Cile, è stato
celebrato il Capitolo elettivo del Vicariato Andino (presenze in Cile, Bolivia e Perù). Lo ha
presieduto il Priore generale fra Ángel M.
Ruiz Garnica. Hanno inoltre partecipato i frati
Ferdinando M. Perri e Ermes M. Ronchi,
rispettivamente Priore e Socio provinciali della
Provincia Veneta e fra Honorio M. Martín
Sánchez, Consigliere generale di riferimento
per l’America Latina. Partecipavano 32 frati
del Vicariato Andino e 11 della Delegazione
Rioplatense, oltre a diversi invitati, tra cui i fratelli vescovi OSM Luigi M. Infanti De la Mora
e Juan M. Agurto Muñoz e il Coordinatore
regionale fra Rinaldo M. Stecanela.
Il Vicariato Andino é formato da 7 comunitá, 33 professi solenni, 6 professi temporanei,
1 novizio, 4 postulanti.
Il Capitolo si é svolto in un ambiente di cordialità e condivisione fraterna, in alcune sessioni anche insieme ai frati della Delegazione
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Fra Honorio M. Martín Sánchez, osm
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COSMO 3-4
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DISASTROSO INCENDIO A KOINOMADELFIA
misioneros de manzanas” (missionarie/i di
quartiere) sono riuscite a costruire la cappella
nel quadro di un articolato progetto di rievangelizzazione. Va tenuto presente che dei
quattro quartieri in cui è suddivisa da alcuni
anni la parrocchia del sacro Cuore di Quilmes
(i quartieri Armonia, Colonia, San José e San
Mauro), soltanto il quartiere o barrio Armonia
era privo di una cappella o comunque di un
luogo di incontro per la Messa domenicale, il
catechismo e il centro della parrocchia. I fedeli
laici “missionarie/e”, dei quali soprattutto una
ventina membri dell’Ordine secolare servitano, si adoperarono in tutti i modi per realizzare il sogno di cui si diceva. Ebbene, nell’anno
2000, superando alcune particolari difficoltà,
la municipalità di Quilmes donò alla nostra
parrocchia un lotto di terreno sul quale, nel
giugno del 2003, sotto la guida del parroco fra
Benito M. Moresco, cominciarono i lavori per
la costruzione della nuova chiesa e del centro
catechistico annesso che ora è dotato anche
di una campana sistemata sulla torre campanaria il 2 febbraio 2005. Anche la campana ha
una sua commovente storia, essendo dedicata alla memoria di Rosina Faccio, i cui parenti hanno offerto il denaro per acquistarla, e di
Horacio, giovane parrocchiano deceduto per
sclerosi multipla, che a lungo l‘aveva sognata.
Lunedì 6 marzo, alle tre del pomeriggio, a
Koinomadelfia, scoppiava un incendio che in
breve tempo ha investito la vegetazione circostante l’Hogar dei bambini. Grazie all’impegno
del personale e all’intervento dei pompieri la
situazione fu in breve tempo sotto controllo.
Alle ore 19,15, a causa forse di un corto circuito verificatosi nei trasformatori della linea
ad alta tensione che passa accanto al nostro
Centro, una violenta scarica elettrica ha provocato diversi focolai all’interno dell’Hogar, nei
servizi di due abitazioni, negli uffici della segreteria, dell’amministrazione e della direzione. In breve tempo tutte le attrezzature sono
andate distrutte. Comunque, anche questa
volta, l’incendio fu rapidamente domato. Ma
ecco che all’una e mezzo di notte, per una fuga di gas nel settore chiamato “Encuentro”, si
sono avuti lo scoppio e le fiamme più pericolose, perché i bambini stavano dormendo. La
“zia” Carmen Muñoz, con rischio della vita, e
procurandosi alcune serie ustioni, riuscì a
mettere in salvo i bambini. Ricoverata in ospedale, la coraggiosa signora è fuori pericolo,
ma porterà per tutta la vita sul viso e sulle mani i segni delle ustioni subite. La Televisione
nazionale ha dato ampio spazio all’accaduto e
la Società elettrica si è impegnata a rifare a
sue spese l’intero impianto elettrico; altrettanto la Società del Gas. Ovviamente i danni alle
attrezzature e all’arredamento dell’Hogar sono
ingentissimi. Il loro ammontare è stato calcolato in 35.000,00 Euro. Una valutazione per
difetto se si esamina l’elenco trasmesso via email delle cose andate distrutte.
FAMIGLIA DEI SERVI
MONACHE
LA MIA ESPERIENZA IN INDIA E IN INDONESIA
DELEGAZIONE RIOPLATENSE
MISSIONARI LAICI IN AZIONE
A QUILMES (BUENOS AIRES)
Dal 4 al 13 dicembre 2005 ho compiuto una visita, in qualità di Presidente della Federazione Monastica Italiana OSM, negli Stati indiani del Tamil Nadu e del Kerala e, successivamente, nell’isola indonesiana di Flores, particolarmente la città di Ruteng. In queste nazioni asiatiche già operano, con promettenti
iniziative, i frati Servi di Maria e alcune Congregazioni femminili servitane.
Noi, monache della medesima Famiglia dei
Servi, in occasione del 50° anniversario della
Federazione, abbiamo voluto affacciarci su
questi luoghi nei quali si praticano grandi Religioni sensibili alla presenza di Dio nell’uomo e
nel creato, per studiare la possibilità di poter
offrire alle ragazze che sono in formazione religiosa o che frequentano le comunità dei Ser-
Chi giunge oggi al barrio Armonia nella periferia di Buenos Aires, nella parrocchia del
Sacro Cuore di Gesù, dove i Servi di Maria
operano da sessant’anni, prendendosi cura di
ben 30.000 anime, vede ergersi la bella e recentissima cappella Nuestra Señora de los
Dolores. Questa cappella ha una sua storia,
che i parrocchiani del quartiere non esitano a
definire “storia di un miracolo”. E per far conoscere questa vicenda hanno pubblicato un diligente opuscolo a firma di fra Roberto M.
Pieropan che, insieme a circa 80 persone laiche, in maggioranza donne, debitamente preparate e amabilmente chiamate “misioneras/
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vi e delle Serve di Maria una prima conoscenza della vocazione monastica accanto alle altre forme di consacrazione nella stessa famiglia dei Servi. Se dovessi definire con sole
due parole questa mia esperienza, direi: benedizione e profezia.
Negli incontri fraterni e nelle liturgie condivise con i fratelli e le sorelle delle comunità
visitate e ospitanti alla maniera indiana o indonesiana, vivamente asiatica, abbiamo avuto
contatto con usi, linguaggio e costumi capaci
di trasmettere un senso profondo della vita.
Più volte, durante questa esperienza, mi è
stato spontaneo pensare a una teologia e ricerca teologica che, nella Chiesa, respirino a
due polmoni: quello dell’Occidente e Oriente
europeo e quello dell’Estremo Oriente. La rivelazione di Gesù non può limitarsi ad una lettura condotta con i canoni di interpretazione
della cultura greco-romana, mentre da tempo
è fortemente e vivamente atteso, accanto a
quello delle filosofie occidentali, il contributo di
quelle orientali. Si tratta di un cammino che
una nostra eventuale presenza contemplativa
in Oriente –quale stiamo considerando tra i
monasteri italiani– non potrà tralasciare, a
servizio di una sana inculturazione del carisma servitano che è allo stesso tempo servizio alla Parola e alla storia di un popolo, oggi,
e in questo immenso continente.
Mentre a Singapore attendevo l’aereo per
il mio rientro a Roma e stavo per iniziare la
preghiera del Vespro con richiamo alla memoria del Beato Girolamo da S. Angelo in Vado,
il mio pensiero è andato alle sorelle del monastero vadese. E chiedevo a questo nostro
santo fratello, uomo di contemplazione e di
servizio fedele alla gente del suo tempo e ambiente sociale, di guidarci oggi per le vie della
contemplazione e del servizio ai poveri, sulle
tracce di S. Maria, e secondo la volontà di
Dio, anche in Asia.
se e servizi?
Con il lavoro agricolo e l’allevamento di bestiame, con l’attività di cucito e grazie all’aiuto
dei padrini e delle madrine che hanno adottato i nostri bambini/e. Anche se, nel paese, sono frequenti le calamità naturali, non ci perdiamo di coraggio; infatti possiamo contare su
una produzione agricola che ci garantisce gli
alimenti per gran parte dell’anno: non compriamo né riso né mais che, da maggio a marzo, sono la base dell’alimentazione della gente. Avremo qualche difficoltà fino al prossimo
raccolto. A causa della siccità, infatti, abbiamo
potuto provvedere alla semina con un po’ di
ritardo, cosicché il raccolto comincerà nel
prossimo luglio. Anche il cucito ci assicura
qualche entrata, perché abbiamo tre Suore
impegnate in questo lavoro, soprattutto ora
che si deve provvedere alle divise per gli alunni. L’anno scolastico è cominciato a febbraio.
Qualche entrata giungerà anche dalla scuola,
specialmente quando avremo saldato i debiti
contratti per la costruzione. Notevole impegno
è richiesto per lo stipendio degli insegnanti.
Ma, come dicevo, il sostentamento più sicuro
ci viene dall’aiuto di quanti hanno adottato a
distanza i nostri ragazzi. È così che viviamo e
così vorremmo che il Cenacolo riuscisse a sopravvivere. I bambini stanno bene, sono in salute e sono seguiti nella scuola. La maggior
parte di loro danno ottimi risultati nello studio.
Non hanno molte ciabatte, perché le rovinano
facilmente, ma ne hanno come minimo un
paio per andare a scuola e un’altro per andare
in chiesa, come del resto i loro coetanei della
zona. La costruzione della Scuola Secondaria
è stata un’impresa molto impegnativa. Notevole l’aiuto inviato dai nostri benefattori, tra i
quali ricordo i signori Alberto e Adriano, la
Parrocchia Sette Santi Fondatori di Roma,
Andrea e il suo gruppo; gli amici del Policlinico Italia di Roma, ecc.
L’edificio scolastico dispone di cinque aule,
di una sala per i professori, di una sala visite,
degli uffici per il direttore, per l’assistenza pedagogica, per l’amministrazione e per l’archivio. Inoltre ci sono i servizi. Circa il numero
degli alunni: nell’anno scolastico 2004-2005
gli iscritti sono stati 265, dei quali 181 hanno
ottenuto buoni risultati; 45 hanno lasciato la
scuola per l’impossibilità di pagare la rata
mensile; 37 non hanno superato gli esami. Oltre la scuola materna, a livello di scuola media
abbiamo, nel primo anno: 4 turni di 44 alunni
per classe; nel secondo anno, 2 turni. La
Sr M. Cecilia Barbaresi
SUORE
XAI-XAI (MOZAMBICO). CASA DI ACCOGLIENZA
PER BAMBINI ORFANI E POVERI
E SCUOLA MEDIA SANTA MARIA
Scrive Suor Alda Macuacua, delle Serve
di S. Maria del Cenacolo: “Come garantiamo il
sostentamento dei bambini e degli anziani accolti, delle suore, della manutenzione della
scuola primaria e secondaria, delle nostre cawww.servidimaria.org
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scuola apre alle 7 del mattino e chiude alle
ore 17. Per l’anno in corso (la scuola è incominciata a febbraio) abbiamo già due turni di
44 alunni ciascuno per la terza media. Ogni
alunno paga mensilmente dieci euro o dodici
dollari. Delle entrate, noi abbiamo destinato
mensilmente 120 euro a borse di studio per
gli alunni privi di possibilità economiche: in
sostanza, ogni mese, abbiamo sovvenzionato dodici alunni. I professori sono 26 giovani,
più un sacerdote e una suora. Lo stipendio
mensile dei professori, del personale di segretaria e del custode ammonta a complessivi Euro 2.166,00 (circa 70 euro ciascuno).
Per la sottoscritta e per i bambini e gli anziani rimangono... 133 euro! E per la manutenzione ordinaria della casa, della scuola, delle
vetture? e il costo della benzina, che è salito
fino a non so dove? Mi sono detta: meno
male che il riso viene dai nostri campi; il
mais, pure; la carne e le uova anche!
Noi vogliamo mantenere la scuola sotto
la nostra direzione, perché se chiediamo sostegno al governo per pagare i professori,
sarà il governo a nominarli e incomincerà la
corruzione. Preferiamo gestirla noi, anche se
ci costa molto. I genitori preferiscono portare
i loro figli da noi.
Ecco, in cifre, le nostre presenze e attività
nel villaggio di Chicumbane: Scuola materna: 30 piccoli; bambini e bambine orfani o
abbandonati che vivono e dipendono da noi
Suore; Anziani accolti: 12; bambini e bambine adottati da parte di padrini e madrine fuori
il Mozambico: 200; bambini e bambine che
aiutiamo ai vari livelli (scuola, vestito, genere
alimentari): 200. Alunni di scuola media: 265.
Ogni giorno prepariamo cibo per 60 persone.
Come Congregazione siamo (in tre comunità) 9 Suore, 4 novizie e 7 candidate.
LAICI
PAGANI (SALERNO). VITALITÀ DELLA
CONFRATERNITA DELL’ADDOLORATA
Nella cittadina di Pagani, in provincia di
Salerno, esiste una Confraternita dell’Addolorata che, sin dall’origine (secolo XVII) è aggregata al nostro Ordine. Per una consolidata tradizione, ancora oggi, i confratelli uomini
membri della Confraternita, nel corso delle
celebrazioni liturgiche, vestono l’abito dei
Servi di Maria, mentre le consorelle portano
uno scapolare a mantellina con sopra impresso lo stemma dell’Ordine. La sede della
Confraternita dell’Addolorata è nella omonima chiesa attigua al palazzo comunale di
Pagani.
Quest’anno, dal 14 al 19 febbraio, la Confraternita ha voluto celebrare con particolare
impegno la solennità dei Sette Santi Fondatori. Sull’altare della chiesa, peraltro, è riposto un prezioso reliquiario in cui si conserva
una reliquia dei sette santi Padri donata alla
Confraternita dal Priore Generale fra Ángel
M. Ruiz Garnica. Il triduo di preparazione
alla festività dei Sette Santi Fondatori è stato
predicato dal Consigliere generale fra Lourdusamy M. Anthonysamy che ha anche
presieduto la celebrazione eucaristica conclusiva di domenica 19 febbraio, alla presenza di una numerosa rappresentanza della
Famiglia servitana della zona: dalle Suore
Serve di Maria Addolorata di Nocera alle
Serve di Maria Riparatrici di Tramonti
(Salerno), dalla fraternità secolare “Sr. M.
Consiglia dello Spirito Santo” di Roccapiemonte al Gruppo dell’Addolorata di Tramonti.
In questi giorni, nella chiesa della Confraternita, è stato anche inaugurato –con la benedizione di mons. Gioacchino Illiano, vescovo di Nocera Inferiore, Sarno– l’antico organo restaurato, gioiello dell’arte organaria del
secolo XVI. Il costo del restauro è stato sostenuto dalla Confraternita dell’Addolorata.
L’evento è stato anche occasione per alcune
particolari iniziative culturali alle quali ha preso parte tutta la popolazione di Pagani. Le
iniziative qui ricordate sono state oggetto di
un ampio servizio su L’Osservatore Romano.
Da un’informazione di Massimo Cuofano
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illustrazioni. Per ogni comunità viene anche offerto l’elenco dei priori e degli ufficiali della Casa.
Chiude il volume l’indice dei nomi.
BREVI
ARISTIDE M. SERRA OSM, St. Peregrine
Laziosi, Servant of Mary (ca. 1265 - ca. 1345).
Translated by Peregrine M. Graffius OSM. Chicago, Order of Friar Servants of Mary, 2005, 238 p.,
Ill.
BUDRIO (Bologna). La comunità religiosa e
la parrocchia di San Lorenzo di Budrio ricordano quest’anno i seicento anni di presenza
dei Servi di Maria in questo importante centro della provincia e diocesi di Bologna. Sono
state programmate diverse iniziative, alcune
delle quali sostenute anche dall’amministrazione civile locale. Entro l’anno sarà anche
pubblicato un volume dal titolo: I Servi di Maria da 600 anni a Budrio.
ROMA. La parrocchia-santuario di Santa
Maria in Via celebra quest’anno il 750° anniversario del primo miracolo della Madonna
del Pozzo, avvenuto nella notte tra il 26 e il
27 settembre 1256. Il Consiglio pastorale,
presieduto dal parroco fra Paolo M. Erthler,
ha preparato un fitto programma di iniziative
liturgiche, culturali e assistenziali. La parrocchia-santuario pubblica, dal 1963, il bollettino
quadrimestrale La Madonna del Pozzo.
La traduzione dell’opera di fra Aristide M. Serra [San Pellegrino Laziosi da Forlì, dei Servi di
Maria (1265 - c. 1345 c.) Storia, culto, attualità.
Forlì, Edizioni del santuario di San Pellegrino,
1995] è l’ultima fatica di fra Peregrine M. Graffius
che ha terminato la traduzione poco prima della
morte. La pubblicazione del volume in lingua inglese è perciò dedicata alla sua memoria, come
spiega nella Prefazione fra Anthony M. O’Connell,
Priore provinciale della Provincia USA alla data
della pubblicazione. L’edizione a stampa del volume è stata curata da Mr. James Foerster, Direttore delle Comunicazioni della Provincia USA e da
fra Conrad M. Borntrager, Archivista e Storico della Provincia. La nitida pubblicazione è corredata
di 22 illustrazioni a colori e reca anche la versione
in lingua inglese della legenda su San Pellegrino
di Nicolò Borghese.
PUBBLICAZIONI
BRUNO M. QUERCETTI OSM, Icone.
Misano Adriatico 2006, 63 p. Ill.
I Servi di Maria in Istria (a cura di fra Sergio M. Pachera OSM e fra Tiberio M. Vescia
OSM). Edizioni “Italo Svevo”, Trieste 2005,
165 p. Illustrazioni.
Nitidissimo volumetto con riproduzione ed ampie didascalie di 24 icone (alcune sono particolari
di una medesima icona), opera di fra Bruno M.
Quercetti, che si ammirano nell’Istituto San Pellegrino Laziosi di Misano Adriatico. La pubblicazione, alla realizzazione della quale hanno contribuito numerosi “amici”, viene offerta all’Autore dalla
comunità dei Servi di Misano Adriatico, “come omaggio ai suoi 70 anni di spiritualità”. La rassegna delle icone è preceduta da una Prefazione di
fra Giancarlo M. Bruni su “La via della bellezza”, e
da una Nota dell’Autore sui concetti di icona, di
vedere la bellezza e della deesis. Soggetto del
primo ciclo delle icone riprodotte sono: il Pantocrator, La Madre di Dio, S. Giovanni Battista, L’Ascensione, La Trasfigurazione, L’Annunciazione,
La Natività, La SS. Trinità, Il Battesimo di Gesù,
Le donne mirrofore al sepolcro, La Crocefissione
di Gesù con Maria e Giovanni Evangelista; il secondo ciclo è dedicato ai Beati e Santi Servi di
Santa Maria; questa serie di icone ha come temi
preposti alle singole didascalie: la Theotokos, posta al centro dei nostri primi Padri, la Grotta o Caverna, il Drago, Il mare e la barca, La Montagna, il
Flauto, L’Albero, La Colomba, Il Drappo Rosso, I
tetti rossi dei templi e i colori, l’Ottavo giorno, Gli
Arcangeli Michele e Gabriele.
Stampato con il patrocinio e il contributo dell’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-FiumanoDalmata di Trieste in collaborazione con le edizioni “Italo Svevo”, il volume, ampiamente corredato
di Note è suddiviso in due parti: la prima (L’Ordine
dei Servi di Maria, p.15-28) traccia una presentazione dei sette Santi Fondatori e un panorama
sulla storia dell’Ordine con richiami alla sua struttura, agli studi, alla liturgia, alla preghiera e al culto mariano, alla vita quotidiana dei frati e all’attualità del carisma dei Servi. La seconda parte del
volume (I Servi di Maria in Istria, p. 29-142), dopo
una nota sui Servi di Maria in Istria e sulla Provincia d’Istria, descrive singolarmente gli ex conventi
di Santa Maria dei Servi di Capodistria (14531792), di San Giacomo di Umago (1462-1770), di
Santa Caterina di Isola d’Istria (1473-1783), di
Santa Caterina di Rovigno (1486-1787) e della
SS.ma Concezione di Montona (1598-1783). Di
ciascuna comunità dei Servi dell’Istria vengono
presentate la devozione all’Addolorata e le confraternite, nonché la descrizione del convento e
della chiesa accompagnata da interessantissime
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FOTOCRONACA
SOMMARIO
RICORDANDO IL PAPA CHE SI DICHIARÒ:
“SERVO TRA I SERVI DI MARIA”
1. Vaticano, 27.10.1989. Giovanni Paolo II
riceve i partecipanti al 209° Capitolo generale dell’Ordine..
2-3-4-5. Giovanni Paolo II alla SS.ma Annunziata di Firenze, al Marianum. a Monte
Berico e a Pietralba.
6. I partecipanti al Capitolo provinciale della
Provincia tirolese (2006).
7. Il Card. Tarcisio Bertone visita la Mostra
delle Icone a S. Maria dei Servi a Genova
8. Mtubatuba (Zululand). La Fraternità
OSSM, in prevalenza maschile, con il caratteristico scapolare.
9. Udine. Il Priore generale con Giuseppe
Gianfredo, priore OSSM.
10-11. La Paz (Bolivia). Fra Ugo M. Vargas
impegnato nel ricupero e nella formazione
professionale degli innumerevoli lustrascarpe della metropoli boliviana
12. Quilmes (Argentina). La nuova cappella
dell’Addolorata
13. Matola (Mozambico). Escavazione di un
pozzo per iniziativa della nostra comunità
14. Ponte della Priula (Treviso). Capitello di
S. Pellegrino Laziosi.
2
PRIORE GENERALE
E CASE GENERALIZIE
CONSIGLIO GENERALIZIO
SANT’ALESSIO FALCONIERI
MARIANUM
3
3
3
SEGRETARIATI E UFFICI GENERALI
POSTULAZIONE
ISTITUTO STORICO
ARCHIVIO GENERALE
5
6
7
COORDINAMENTO TRA LE PROVINCE
CASA
CONFITES
ISAC
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PROVINCE, VICARIATI, DELEGAZIONI
SS. ANNUNZIATA
BRASILIANA
PIEMONTE-ROMAGNA
TIROLESE
USA
VENETA
VICARIATO ANDINO
DELEGAZIONE RIOPLATENSE
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FAMIGLIA DEI SERVI
COSMO
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LAICI OSM
PAGANI. VITALITÀ DELLA CONFRATERNITÀ
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PUBBLICAZIONI
EDITORIALE
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DIRETTORE RESPONSABILE: LINO M. PACCHIN
EDITORE: CASA GENERALIZIA SERVI DI MARIA
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA
N. 55/91 DEL 1° FEBBRAIO 1991
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COSMO viene inviato gratuitamente a chiunque
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