ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “J. F. Kennedy” di CUSANO MUTRI
Via Orticelli, 26 - 82033 Cusano Mutri-BN Tel: 0824 862064-e-mail: [email protected]
Anno 4 - Numero 2
Aprile 2011
s
w
e
n
»
Y
D
«KENNE
Sommario
Scuola Secondaria
di I grado
pagina
a
m
i
r
p
n
i
...
La scuola
Ricordare ...
per non Dimenticare
pag. 2
Riflessioni sul Mondo pag. 6
Giovani e Adulti del
Territorio
Trimestrale dell’I. C. di Cusano Mutri (BN)
pag. 8
Coesione territoriale, nazionale, europea a scuola: un valore, un obiettivo da realizzare
PON: moderno strumento per l’ampliamento delle competenze di base
"L' Italiano … in prima pagina" è il percorso
formativo programmato nell'ambito delle
attività progettuali PON, nato per dare voce
agli alunni, per promuovere la creatività,
per favorire una partecipazione responsabile alla vita del nostro Istituto.
L’iniziativa, accolta con entusiasmo, intende proseguire l’attività giornalistica svolta
dall’Istituto nel corso degli ultimi anni (questa è la quarta edizione!!!). Dallo scorso
anno è nata, tra l’altro, una collaborazione
con il quotidiiano “Il Sannio”, che divulga, a
livello provinciale, il nostro trimestrale
come inserto speciale. Il “Kennedy News”,
carta d’identità della scuola, vanta ottimi
risultati e riconoscimenti prestigiosi: il prossimo 4 maggio sarà premiato all’VIII
Concorso “Fare il giornale nelle scuole”
dell’’Ordine Nazionale dei Giornalisti.
Il corso, attualmente in atto, ha attribuito un
valore aggiunto al giornale, che quest’anno
si arricchisce della presenza di due esperti
e due tutor che, parallelamente, guideranno due sottoredazioni: quella della Scuola
Secondaria e quella della Scuola Primaria.
La prima parte del percorso formativo della
Scuola Secondaria ha avuto lo scopo di
approfondire il concetto di testo informativo
e testo argomentativo: un articolo di cronaca deve seguire la regola inglese delle cinque W, secondo la quale l'apertura deve
rispondere a cinque domande: who (chi),
what (che cosa), when (quando), where
(dove), why (perché); un testo argomentativo, di contro, affronta un problema, esprime un'opinione attraverso un commento,
una recensione, un editoriale.
Nella seconda parte del corso, gli alunni
hanno appreso la struttura di un giornale,
partendo dalla prima pagina, che ne rappresenta il biglietto da visita, in cui gli articoli non vengono situati a caso, ma vengono attribuiti loro degli spazi ben precisi: la
testata, l'editoriale, l'articolo di spalla e l'articolo di fondo. Contribuiscono alla buona
riuscita del giornale anche le abilità grafiche; per questo sono importanti la scelta
delle immagini, dei colori e l'uso delle foto
come riflessione e rinforzo del testo scritto.
Fondamentale, quindi, è stato l'uso ricorrente dei mezzi informatici e multimediali;
l'utilizzo del computer per la digitazione
degli articoli, dello scanner e della fotocamera per l’acquisizione di immagini significative, di internet per ricerche e approfondimenti, di software specifici per l'impaginazione hanno infatti costituito un supporto
privilegiato al lavoro dell’intera redazione.
La costruzione di un giornale rappresenta
una delle attività scolastiche più avvincenti
e coinvolgenti, grazie alle enormi potenzialità formative che mette in campo.
Gli alunni, infatti, diventano protagonisti di
un insieme di attività fortemente motivanti
con un denominatore comune: la scrittura
assume un reale significato comunicativo.
E non solo! Condividere scelte, confrontarsi su tematiche di interesse comune, stimolare la riflessione, raccontare e raccontarsi,
esprimere idee rappresentano quella metafinalità che è alla base dell'educazione alla
convivenza democratica, nucleo fondante
di qualunque intenzione educativa.
Il nostro giornale deve essere interprete
della collettività scolastica: dare una visione d'insieme delle molteplici attività svolte
dalla scuola. In tale ottica, questa iniziativa
progettuale offre un moderno strumento
didattico per lo svilppo delle conoscenze e
per la completa formazione degli alunni.
Le docenti
“L’italiano...in prima pagina 2”
Scuola Secondaria di I Grado
"Cari lettori di "Kennedy news…"
Ciao a tutti !!! Siamo la redazione del gruppo PON "L'italiano… in
prima pagina 2" e stiamo lavorando al nostro Giornale Scolastico
"Kennedy news". Molti di noi avevano già preso parte alla realizzazione di articoli, interviste, illustrazioni nelle rispettive classi, ma non
avremmo mai pensato di far parte di una redazione giornalistica vera
e propria… Essa è composta da 22 ragazzi, provenienti da tutte le
classi della scuola secondaria di I° grado.
Il nostro primo giorno del corso è stato
bellissimo, speciale e divertente perché
abbiamo provato l'emozione di essere
"veri giornalisti" e perché al primo incontro è venuta a salutarci la dott.ssa
Caraccio, Dirigente Scolastico del nostro
Istituto e Direttore del Giornale, che ci ha
augurato un proficuo e fruttuoso lavoro!
Tra le pagine di questo numero troverete, come sempre, tantissimi
articoli interessanti e approfondimenti
su diverse tematiche; notizie interne
al nostro istituto come progetti, visite
guidate, manifestazioni e quanto
altro realizziamo per arricchire la
nostra offerta formativa.
Oltre alle notizie interne, non mancano mai riflessioni e considerazioni su
ciò che accade intorno a noi. In particolare, in questo numero nasce anche
una nuova rubrica dal titolo Scienze e dintorni che tratterà argomenti
e curiosità relativi all'ambito scientifico e non solo… Siamo "gasati"
nell'intraprendere questa entusiasmante e formativa avventura e ci
auguriamo che il nostro impegno possa aiutarci a crescere e a trasmettere l’IDENTITA' del nostro Istituto. A questo punto non rimane
che augurare a tutti… BUONA LETTURA!!!
I ragazzi della redazione
Cassella Antonio Maria, Cassella Nico, Civitillo Donato, Crocco
Giuseppina, Di Biase Concetta, Di Biase Giulia, Florio Pasquale,
Guerriero Sarah, Iuliani Antonella, Maturo Domenico,
Nocera Alessia,Orsino Giovanna, Parente Benedetta, Perfetto
Eleonora, Petrillo Sonia, Raccio Concetta, Ronca Gaia, Russo
Antonella, Torrillo Arianna, Torrillo Giovanna,
Varrone Andrea, Vitelli Adriana
Pagine 4 e 5
Pag. 3
SPORT
A SCUOLA
Campioni
Provinciali
Vice campioni
Regionali
Pag. 7
150° Provincia di Benevento
Pag. 5
Campionati sportivi
studenteschi
Pagina 2
Ricordare...per non Dimenticare
nessuno", in cui la fugacità e l'imprevedibi"Giornata della memoria e dell'impegno di
lità della vita sono più forti che negli altri luoin ricordo delle vittime delle mafie". ghi, perché l'esistenza delle persone è forte19 marzo 2011
centi il cui uso produce schiere di giovani emarginati, e manovalanza a disposizione delle organizzazioni criminali; scontri tra diverse fazioni
che si abbattono come veri flagelli devastatori
sulle famiglie delle nostre zone; esempi negativi
per tutta la fascia adolescenziale della popolazione, veri e propri laboratori di violenza e del
crimine organizzato. E' oramai chiaro che il
disfacimento delle istituzioni civili ha consentito
l'infiltrazione del potere camorristico a tutti i
livelli. La Camorra riempie un vuoto di potere
dello Stato che nelle amministrazioni periferiche
è caratterizzato da corruzione, lungaggini e favoritismi. La Camorra rappresenta uno Stato
deviante parallelo rispetto a quello ufficiale,
privo però di burocrazia e d'intermediari che
sono la piaga dello Stato legale".
mente “condizionata”. Ricordiamo tutte le vittime della criminalità organizzata attraverso le
parole di don Peppino: “La camorra oggi è una
"Insieme, verità e giustizia in terra di luce"
forma di terrorismo che incute paura, impone le
E’ lo slogan che ha accomunato, in tutta Italia
sue leggi e tenta di diventare componente endemanifestazioni, marce, seminari di approfondimica nella società campana. I camorristi imponmento organizzati per la commemorazione delle
gono con la violenza, armi in pugno, regole inacvittime della mafia. In Campania tutte le scuole
cettabili: estorsioni che hanno visto le nostre
sono rimaste chiuse, in memoria di Don Peppe
zone diventare sempre più aree sussidiate, assiDiana, assassinato dalla camorra nel 1994 nella
stite senza alcuna autonoma capacità di svilupsua chiesa di Casal di Principe, nel giorno del
po; tangenti sui lavori edili, che scoraggerebbesuo onomastico. Il coraggioso parroco si trovò
ro l'imprenditore più temerario; traffici illeciti per
ad operare in quei territori spesso definiti "terra
l'acquisto e lo spaccio
Scuola secondaria di Cusano Mutri
delle sostanze stupefaTelese Terme 21 marzo Cinema Modernissimo
“Per amore del Mio Popolo non tacerò”
E’ il titolo della rappresentazione teatrale a cui, noi ragazzi delle classi seconde
Giorgio Napolitano:
e terze della scuola secondaria, abbiamo assistito per ricordare la figura di Don
"Foibe, la memoria
Peppe Diana e quanti, come lui, hanno perso la vita in nome della giustizia e
va coltivata"
della legalità.
Ricordare… con il cuore
27 gennaio: Giornata della Memoria
Il 27 gennaio è l'anniversario della liberazione del campo di sterminio di
Auschwitz da parte dei soldati sovietici, che nel 1945 abbattevano i cancelli
d’ingresso, liberando i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista.
Le truppe liberatrici entrando nel campo scoprirono e svelarono al mondo intero il più atroce orrore della storia dell'umanità: la Shoah.
Shoah è un vocabolo ebraico che significa catastrofe, distruzione. Esso è
sempre più utilizzato per definire ciò che accadde agli ebrei d' Europa dalla
metà degli anni Trenta al 1945 e particolarmente nel quadriennio finale.
Ricordarsi di quelle vittime serve a mantenere memoria delle loro esistenze e
del perché esse vennero troncate. Mentre qualcuno attraversava l'orrore, c'erano milioni di persone che voltavano altrove lo sguardo. Ora, in forma certamente meno estrema e meno drammatica, alcune scene si vanno ripetendo
nella nostra civiltà. Non ci accorgiamo della crudeltà che accompagna le
espulsioni o le vite violente nelle periferie delle nostre città: c'è un lato brutale,
nella nostra quotidianità, che abbiamo deciso di espellere dallo sguardo, così
come qualcuno fece nel nostro passato…. La memoria di questo nefasto trascorso deve essere "vissuto" per aiutarci a vivere il presente e a costruire il
nostro futuro, un futuro fatto di parole, confronti, solidarietà, altruismo, non di
silenzi, scontri, razzismo, egoismo... In occasione del "Giorno della Memoria"
cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di
riflessione, vissuti in particolare nelle scuole su quanto è accaduto al popolo
ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, devono essere
"assimilati" soprattutto da noi ragazzi in modo da conservare nel futuro
dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro
Paese e dell' Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere. Per
NOI "avere memoria" non significa soltanto ascoltare una testimonianza o
vedere immagini mostruose. Significa rielaborare tutto questo dentro di noi,
nel proprio cuore, assumendolo nei nostri codici culturali ed “affettivi”.
Fumo e Cenere
Gli anni passano e il dolore si assottiglia
Il tempo scorre e piu' non si pensa…
Per noi oggi è un ricordo lontano
Per i sopravvissuti e le famiglie è come se fosse ieri…
Poco tocca i nostri cuori
Ci si ferma a pensare, in modo indifferente, ma poi tutto passa
E il ricordo si dissolve insieme alle parole.
Eroi di coraggio, noi vi onoriamo
Per la forza, l'innocenza, la dignità,
Lavoratori fino allo sfinimento
Morti di dolore, freddo e fame
Polverizzati in fumo e cenere
Bambini, giovani, adulti e anziani
Ognuno di voi è nel nostro ricordo
E ognuno di noi vi celebrerà per tutta la vita…
In nome della pace e della vostra innocenza.
Monica Di Biase Classe III A
KENNEDY NEWS
Tra il 1943 e il 1947 i soldati guidati dal maresciallo
Tito hanno causato una
sanguinosa e orribile strage che vide la morte di
migliaia di partigiani. La
vicenda delle foibe Istriane
rappresenta un momento
particolare e piuttosto ignoto della storia italiana, "rivalutato" solo
negli ultimi anni, al pari di altre tragiche
vicende, come l'eccidio nazista.
" L'essenziale è non restare ostaggi
del passato. In ciascun paese si ha
il dovere di coltivare le proprie
memorie, ma finalmente possiamo
guardare avanti, far progredire una
prospettiva di feconda collaborazione sulle sponde dell'adriatico".
Con queste parole il Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, ha invitato a festeggiare il Giorno del Ricordo.
Noi alunni abbiamo potuto, così, ripercorrere la tragedia di migliaia e migliaia
di famiglie, i cui cari furono imprigionati,
uccisi, gettati nelle foibe. Fu la vicenda
collettiva dell'esodo dalle loro terre
degli istriani, fiumani e dalmati…
L'orrore Istriano trova le sue origine alla
fine della grande guerra quando, in
seguito alla vittoria, l'Italia assunse il
controllo di tutta la zona istriana, provocando malcontento nella popolazione
locale. La nuova amministrazione italiana era molto più rigida di quella austroungarica precedente, che aveva già
molta esperienza nell'amministrazione
di territori comprendenti più etnie, come
lo era quello istriano. La direzione italiana, inoltre, si stava dimostrando intollerante verso gli usi e i costumi slavi,
tanto da vietare anche l'uso della stessa lingua. Ad aggravare la situazione ci
fu anche il fatto che gli italiani segnarono il completo decadimento della zona
Triestina, fonte di grandi risorse per l'economia locale, che già risentiva della
grave
crisi del
1929.Tutto ciò ebbe gravi conseguenze
sulla popolazione istriana che, sentendosi occupata, iniziò a sviluppare una
vera e propria resistenza. Il fenomeno
delle foibe iniziò nell'autunno del 43,
dopo l'armistizio,quando i partigiani
slavi perseguitarono
e uccisero migliaia
di cittadini italiani,
considerati nemici
del popolo. Le
foibe, tuttavia, toccarono la massima
intensità durante
l'occupazione
jugoslava di Trieste: l'esercito del generale Tito, dittatore jugoslavo, raggiunse
la città il primo maggio 1945, dando inizio ad una brutale carneficina che coinvolse militari e civili italiani, ma anche
cittadini sloveni e croati. Il massacro
finì solo nel giugno 45 quando fu tracciata la linea di demarcazione Morgan
che restituita agli italiani i territori
appartenuti alla penisola.
Almeno 10.000 persone, sono state torturate e uccise a Trieste e nell'Istria: chi
moriva per primo era fortunato, perché
non soffriva; cadendo, infatti, a 256
metri di profondità e anche di più, c'era
chi si rompeva un braccio, il femore o
altre parti del corpo. Era una morte
lenta e sofferente… Nelle foibe, voragini naturali disseminate sull'altopiano del
Carso, nessuno sa quante persone
siano state veramente uccise. Finora
sono state recuperate circa mille salme
e chissà quante altre ancora ce ne
siano nelle profondità più estreme che
non sono state perlustrate del tutto!
E' questa una pagina dimenticata nella
storia dell'Italia e spesso "trascurata"
anche a Trieste: da chi l' ha vissuta con
il desiderio di cancellare il ricordo di un
incubo; e da chi, più giovane, non ha
potuto sentirne parlarne in televisione
e sui libri di storia. È, invece una pagina da non dimenticare, un evento tragico ma che non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità di ristabilire
la verità, raccontando, ricordando e
cercando di capire.
E' quello che noi ragazzi abbiamo fatto!
KENNEDY NEWS
Pagina 3
150° Provincia di Benevento
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha
concesso una speciale targa commemorativa per il
150° anniversario
della istituzione
della Provincia di
Benevento al
Presidente della
Provincia Aniello
Cimitile.
800 anni di storia
La storia della nascita della provincia, che ha preceduto di
pochi mesi quella dell'unità d'Italia, ha il suo inizio molti
secoli addietro. Bisogna, infatti, risalire a quasi 1000 anni
fa e precisamente al 1077. In quell'anno il territorio del
Principato longobardo di Benevento venne diviso dalle lotte
tra le grandi potenze di quell'epoca: Normanni e Stato della
Chiesa.
L'ex capitale, la Maloeis della Magna Grecia e dei Sanniti,
e la Maleventum dei Romani dopo la disfatta delle Forche
Caudine, identificata. in seguito alla vittoria su Pirro
Beneventum, divenne una enclave, cioè un'isola dello
Stato Pontificio: a comandare era il Papa-re, che non era
soltanto una guida spirituale, ma possedeva anche il cosiddetto "potere temporale". Intorno all'enclave esisteva un'altra organizzazione statuale, legata ai passati splendori
della "longobardia minore" che per secoli non accettò mai
quella singolare condizione istituzionale e tento' di sovvertire le disposizioni del Papa-re e cacciare il suo delegato, il
Rettore. I beneventani per "liberare" la città dall'autorità
pontificia tentarono numerose azioni rivoltose come quella
del 1848, fino all'avventurosa spedizione dei Mille del
1860.
Anche i patrioti beneventani e sanniti, infatti, sognavano
non solo di costruire un'Italia unita, ma di restituire a
Benevento quella antica dignità, perduta dal 1077.
E così mentre Garibaldi stava per portare il suo attacco
mortale al Regno delle due
Sicilie, ai patrioti sanniti fu promesso che, se avessero cacciato il rettore, prima dell'arrivo di
Garibaldi, Benevento sarebbe
divenuta capoluogo di Provincia.
Così il 2 settembre 1860, circa
duecento sanniti entrarono nella
città: prima abbatterono lo
Stemma dei Borbone e ammainarono la bandiera dello Stato
Pontificio; successivamente un
notaio, Salvatore Rampone convinse il Rettore, che non oppose
alcuna resistenza, a capitolare. Rampone venne subito
proclamato, in nome del re Vittorio Emanuele, Presidente
del Governo Provvisorio.
Il neo-presidente condusse le trattative a Napoli per l'istituzione della Provincia, il cui territorio fu individuato tracciando un cerchio con un compasso su una cartina.
Un mese dopo, il pro-dittatore Giorgio Pallavicino decretò
la proclamazione della Provincia di Benevento e il 15 maggio 1861, venne confermato e ratificato il decreto: l'antico
Ducato di Benevento è dichiarato Provincia del Regno
Italiano.
Personaggi risorgimentali durante la sfilata
Briganti
Illustrazione dell'evento storico accaduto il 3 settembre
1860, quando trecento garibaldini, provenienti da Vitulano, dopo
aver trascorso la notte a Torrepalazzo, nei pressi di Benevento,
guidati dal maggiore De Marco, giunsero a Porta Calore, accolti
dal popolo in festa, con a capo Salvatore Rampone e la banda
musicale, tra lo sbandieramento del tricolore italiano.
Copertina del libro realiizato dagli alinni della classe II A
Disegno realizzato da Alessio Iannicola
Cusano Mutri: l'Istituto Kennedy celebra i 150 Anni della nascita
dell'Italia e della Provincia
con il patrocinio della Rocca dei Rettori
I festeggiamenti a suffragio del 150° anniversario dell’Unità d’Italia si sono concretizzati in una serie
di iniziative ed eventi che hanno visto protagonisti Enti ed Istituzioni.
L’ esigenza di creare uno spunto ed una riflessione comune sui temi e sulle vicende che hanno
determinato la nascita e l’evoluzione storica della Nazione Italia, ha visto la Provincia di Benevento
deliberare un bando di concorso riservato al mondo della scuola: “I 150 anni della Provincia, protagonisti e istituzioni, fatti e idee”. L’Istituto Kennedy di Cusano Mutri-Pietraroja, guidato dal Dirigente
Scolastico,ha approntato un progetto ben articolato e multidisciplinare che gli è valso il 2° posto
nella graduatoria finale e il relativo contributo finanziario a supporto degli eventi programmati. Il
risultato ottenuto non sarebbe stato possibile senza la sapiente guida ed il brillante intuito della
nostra Dirigente, la quale è riuscita a far incontrare due culture, quella della scuola e dell’extra scuola, senza sovrapporle, ma facendole diventare una nuova realtà infondendo nella comunità il senso
e lo spirito di una scuola nuova all’altezza dei nostri tempi. Il progetto, coordinato per i diversi ordini di scuola dalle docenti Maria Giuseppina Orsino e Concetta Mazzarelli, si è rivelato un importante momento formativo per i giovani studenti che hanno potuto approfondire la storia e conoscere gli
avvenimenti e i protagonisti che hanno contribuito alla nascita della Provincia di Benevento. La cerimonia d’inaugurazione si è svolta sabato 22 gennaio nella chiesa dei Santissimi Apostoli Pietro e
Paolo di Cusano Mutri.
Il 26 gennaio presso l’istituto comprensivo Kennedy di Cusano Mutri, si è tenuta una interessante conferenza dal titolo “I cattolici nel Risorgimento Italiano”, moderata dal presidente
dell’Associazione Fra Carlo”, prof. Marco Fetto e condotta da Padre Domenico Tirone.
Decisamente utile ed educativo l’incontro tra i rappresentanti della Polizia Stradale di Benevento,
nella persona del S.Commissario Dott. Antonio De Bellis, ed i ragazzi della scuola secondaria. Il
convegno, oltre ad evidenziare l’evoluzione delle strade dall’Unità d’Italia ad oggi, si è rivelato un
proficuo momento di riflessione sul rispetto delle norme che regolano la circolazione stradale e l’esigenza di condotte equilibrate e prudenti.
La manifestazione conclusiva si è svolta il 9 febbraio ed è stata particolarmente ricca e variegata.
Gli alunni dei tre ordini di scuola hanno dato sfoggio alla loro creatività ed allo spirito di iniziativa
allestendo una serie di eventi che hanno incontrato il compiacimento dei numerosi partecipanti.
Dalla mostra fotografica “Evoluzione della donna”, all’allestimento di disegni e cartelloni tematici,
alla sfilata che ha riproposto l’Unità d’Italia attraverso gli antichi costumi e gioielli, le acconciature
dell’epoca e i personaggi storici risorgimentali. Una finestra sulla storia, una scelta didattica decisamente felice che ha consentito di coinvolgere i ragazzi nella sapiente ricostruzione scenografica
dei momenti più significativi dell’Unità d’Italia. Ognuno di loro si è sentito investito dalla responsabilità di un evento che ha raccolto numerosissimi spettatori e, accompagnati dalle note del grande
musicista Ennio Morricone, tutti i ragazzi hanno evidenziato il proprio talento artistico. Questa è la
vittoria più bella: per la scuola che insegna ed innova il tradizionale percorso formativo, per i genitori pronti ad incoraggiare ed assistere i propri figli nelle loro attività educative e per la comunità che
in massa ha partecipato allo spettacolo dei suoi valenti ragazzi. Un connubio che vogliamo ricordare così; come la stretta di mano tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II in quel di Teano, scena
che i ragazzi hanno eccellentemente interpretato; gesto simbolico e rappresentativo delle migliori
virtù che hanno permesso la nascita della nostra Patria. L’associazione musicale “Giuseppe
Mastrillo” , infine, ha eseguito un concerto con le più famose musiche patriottiche, accompagnate
dal soprano Nadia Perfetto. Non è stata trascurata neanche la parte gastronomica attraverso la
degustazione di prodotti tipici locali nell’ambito del richiamo alla tradizioni e agli usi delle nostre
terre. Anche le Istituzioni hanno preso parte alla cerimonia conclusiva con gli interventi dei Sindaci
di Cusano Mutri e Pietraroja, Frongillo e Di Furia, e del Consigliere Provinciale Lucio Rubano che
ha portato il saluto ed il plauso della Provincia, ente promotore, e del Suo Presidente Aniello
Cimitile. Il progetto realizzato dall’Istituto Kennedy, inoltre, ha dato vita ad un opuscolo in cui è stata
proposta la sceneggiatura di un famoso fatto storico relativo al fenomeno “brigantaggio” avvenuto
presso la Grotta delle Fate a Pietraroja che si concluse con la fucilazione di cinque briganti.
Il progetto, così come auspicato dall’istituzione Provinciale, è stato senz’altro in grado di evidenziare efficacemente gli aspetti rilevanti della nostra storia, dell’intenso processo unificatore, e gli eventi che hanno determinato la nascita della Provincia di Benevento. L’Italia, il Tricolore, il senso della
Patria, Mazzini, Cavour, Garibaldi, l’Inno di Mameli, Salvatore Rampone, Carlo Torre rappresenteranno per tanti ragazzi Cusanesi l’orgoglio e la fierezza di far parte del glorioso Popolo Sannita.
Il Dirigente Scolastico a conclusione del progetto ringrazia la Provincia di Benevento e tutti coloro
che hanno fornito il proprio contributo alla buona riuscita dell’evento.
Le docenti referenti
Pagina 4
KENNEDY NEWS
Unità d’Italia
17 marzo: Festa nazionale per I 150 anni dell'Unità d'Italia
La vacanza … dà valore alla ricorrenza!
Dopo giorni di polemiche e discussioni, sopraggiunge la decisione del Consiglio dei Ministri, sin dall'inizio auspicata dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano: scuole e uffici chiusi per celebrare in maniera solenne una festa di tutti.
Il 17 marzo è stato un giorno di festa e le aule sono rimaste chiuse. Ma alunni, docenti e dirigenti già
da tempo hanno iniziato ad elaborare idee, a mettere a punto progetti, ad organizzare manifestazioni
celebrative.
La celebrazione del 150° anniversario della fondazione dello Stato nazionale, infatti, ci ha "suggerito"
numerose considerazioni, ricerche, che ci hanno portato ad approfondire la nostra storia e a "recuperare" vicende, episodi storici e civili, profili umani dei protagonisti, che hanno accompagnato la nascita, l'esistenza, le tappe gloriose e ingloriose del nostro Stato e che hanno fatto "percepire" a noi,
generazioni contemporanee, il significato profondo dell'identità nazionale e l'amore per la nostra
patria.
Essa, inoltre, ha rappresentato un'importante opportunità educativa per riflettere sui valori e sugli
ideali che hanno dato vita alla nazione, nella quale la scuola ha avuto un ruolo educativo da protagonista per l'unità del Paese e per la crescita dei futuri cittadini, grazie alla funzione di "collante culturale", che ha rappresentato e tuttora rappresenta.
A tutti gli uomini e le donne che hanno dato la morte per la nostra vita!
A MARGINE DEL DISCORSO DI
VITTORIO EMANUELE II
AL 1° PARLAMENTO ITALIANO
Il 18 febbraio 1861 a Torino, splendidamente addobbata, si svolse la
prima seduta del nascente Parlamento italiano. I parlamentari entrarono a Palazzo Carignano, accompagnati dalla banda della Guardia
Nazionale che intonava l'inno di Mameli in piazza Castello.
Arrivò anche il Re Vittorio Emanuele II sfilando fra una folla osannante,
appena trattenuta dai cordoni della Guardia Nazionale. A Palazzo Carignano fu ricevuto dalle deputazioni del Senato e della Camera; i parlamentari si alzarono in piedi gridando: Viva il Re d'Italia!.
Vittorio Emanuele salì al trono con passo solenne. Alla sua destra s'accomodarono i principi; a
sinistra sedettero i diplomatici di Prussia, Gran Bretagna, Francia, Turchia, Svezia e Belgio; intorno
si schierarono i ministri e Cavour.
Il Re prese la parola, leggendo un discorso che Cavour e Ricasoli avevano esaminato il giorno
prima: "Signori Senatori, Signori Deputati, libera ed unita quasi tutta, per mirabile aiuto della Divina
Provvidenza, per la concorde volontà dei popoli, e per lo splendido valore degli eserciti, l'Italia confida nella virtù e nella sapienza vostra. A voi si appartiene di darle istituti comuni e stabile assetto.
Nello attribuire le maggiori libertà amministrative a popoli che ebbero consuetudini ed ordini diversi
veglierete perché l'unità politica, sospiro di tanti secoli, non possa mai essere menomata…."
Con questo discorso inaugurale, intriso di patriottismo, entrava formalmente in funzione il primo
Parlamento Nazionale che avrebbe, di lì a poco, proclamato l'Unità d'Italia.
In tale discorso il re esprimeva tutta la sua gratitudine allo splendido valore degli eserciti, alla
Divina Provvidenza e alla volontà e forza di coraggio dei popoli per aver ottenuto un'Italia libera e
unita e si compiace di manifestare al Primo Parlamento d'Italia la gioia che è presente nel suo
animo di re e di soldato Italiano per quello che si sta realizzando.
L'Italia così costituita sarà garanzia di ordine e di pace.
Il 21 febbraio con la promulgazione della legge sul re ("Il re Vittorio Emanuele II assume per sé e i
suoi successori il titolo di re d'Italia"), Cavour proclamò Vittorio Emanuele "Re d''Italia" e attraverso
quella legge si comunicò ufficialmente al mondo che esisteva un Paese chiamato Italia.
Il 17 marzo 1861 si ebbe finalmente la proclamazione dell'unificazione d'Italia.
Tutti noi, cittadiniitaliani, dovremmo essere fieri e orgogliosi di appartenere alla nostra Italia, senza
rinnegare le nostre radici, ed emozionarci sempre dinanzi alla la nostra bandiera simbolo di libertà
e pace, costata ai patrioti sacrifici e sangue. E in questo 150^ anniversario dell'Unità, abbiamo il
dovere di ricordare tutti i protagonisti di queste bellissime pagine di storia con onore e riconoscenza. E quel Parlamento, nato 150 anni fa, deve corroborare, ancora oggi, forti significati simbolici,
storici e civili.
Valente Milena e Petrillo Michela Classe III A
1° Parlamento Italiano
8 marzo 2011:
Festa della donna
Le "eroine" protagoniste NON dimenticate
dell'Unità d'Italia
La storia del Risorgimento italiano, a prima vista, ha una connotazione prettamente maschile. I
nomi sono noti: Garibaldi,
Mazzini, Cavour, Vittorio
Emanuele II, D'Azeglio, Bixio e Borrani, La Bandiera dipinta, 1859
tantissimi altri.
In realtà esiste anche un ramo femminile della storia risorgimentale, costituito da donne coraggiose, energiche, silenziose che hanno contribuito ad indicare, sostenere, realizzare il progetto indipendentista e unitario italiano. Si tratta
di donne di tutti i ceti sociali: nobili, intellettuali, borghesi,
popolane, carbonare, mazziniane e liberali che hanno offerto un contributo non indifferente alla costruzione dell'Italia
unita. Accanto alle due figure più ricorrenti, quali l'eroica
Anita Garibaldi e la controversa Contessa di Castiglione, al
secolo virginia Oldoini, ritroviamo donne intente a ricamare
bandiere tricolori e camicie rosse, ma pronte anche a salire
sulle barricate come a Milano, a soccorrere i feriti o a prendere le armi come Rose Montmasson, moglie di Francesco
Crispi, unica donna che partì da Quarto con i Mille, oppure
Antonia Masanello, la garibaldina che fu scoperta donna,
quando in battaglia le volò via il cappello che le nascondeva i capelli. Vi troviamo, inoltre nobili e intellettuali, come
Margaret Fuller, insegnante e traduttrice che si impegnò
nell'apertura di scuole per bambini mendicanti, Angelica
Palli Bartolommei scrittrice animatrice dei salotti politici,
Cristina Trivulzo Belgiojoso, editrice e giornalista, impegnata in prima fila durante le Cinque Giornate di Milano, Sara
Nathan, banchiera e stretta collaboratrice di Mazzini, e
tante altre.
Molte furono le donne del popolo uccise: levatrici, ricamatrici, modiste, come Peppa la cannoniera, che aveva combattuto nella rivolta di Catania nel 1860 e Guditta Tavani
Arquati, uccisa per difendere alcuni patrioti, dagli zuavi del
papa nel 1867, e tante altre.
Il contesto della restaurazione post-napoleonica contribuì a
"soffocare" le istanze femminili che si erano sviluppate
durante l'Illuminismo e la rivoluzione francese, ristabilendo,
così' nel corso dell'800, un'organizzazione familiare di
stampo patriarcale e relegando le donna unicamente al
ruolo di madre e moglie.
Pertanto, le donne vivevano in una condizione di inferiorità
e i loro sforzi per la patria erano ripagati solo con la protezione della quale gli uomini credevano che queste avessero bisogno; alcune donne (pochissime!) sono "entrate" nei
libri di storia nel ruolo di madre o compagna di personaggi
maschili, le cui virtù sono state esaltate in funzione di quelle dell'eroe.
Invece, le donne presenti nel primo Ottocento, mostrano
una prodigiosa varietà di atteggiamenti, di scelte libere,
coraggiose, fatte di rinunce, di attese, di dolore… Molte
persero i loro beni, la libertà, i figli, la loro stessa vita, ma
sia che esse hanno aperto i loro salotti al nuovo spirito
libertario o le loro case agli esuli, sia se hanno svolto altri
ruoli come prodigarsi come infermiere, fondatrici di scuole,
asili per gli orfani, sia che combattevano accanto agli uomini, sia se aspettavano nelle loro case, cucendo bandiere tricolore, hanno colto il senso concreto e profondo delle
situazioni politiche e sociali che accadevano, anche quelle
più difficili… Esse hanno consegnato alla storia e al futuro
dell'Italia un patrimonio di valori morali e civili che ha caratterizzato il faticoso percorso dell'unità.
A loro va il nostro ricordo di ammirazione in questo giorno
dedicato a tutte le donne!
Pagina 5
KENNEDY NEWS
Unità d’Italia
Lavoro realizzato
dalla classe II B
L
I
M
I francobolli hanno dato
sempre un contributo importante alla ricostruzione degli
eventi più significativi della
storia del nostro Paese
UNITI... anche nello sport
Campionati provinciali e regionali…
Ora puntiamo più in alto…verso le gare NAZIONALI!!!
BRILLANTI RISULTATI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO
Le squadre delle "Cadette" e dei" Cadetti"
vincono i Campionati Provinciali di corsa campestre
e le Gare Provinciali di pallavolo maschile
Gli alunni dell'Istituto Comprensivo di Cusano Mutri ottengono risultati particolarmente positivi nel corso della fase finale dei Campionati Sportivi Studenteschi di corsa
campestre, tenutisi a Benevento il giorno 2 gennaio 2011. A confermare ciò i lusinghieri risultati che gli alunni, guidati dal prof. Giuseppe Francesco Mastrillo, hanno
conseguito nelle varie categorie. Nella categoria "ragazze" Cassella Flaminia, in virtù
di un ritmo di gara molto alto e di un atteggiamento particolarmente risoluto, si è qualificata al primo posto aggiudicandosi il titolo di “campionessa provinciale”. L'intera
squadra inoltre, otteneva il terzo posto generale grazie al contributo determinante
della stessa Cassella Flaminia e di Cassella Marianna, e del piazzamento di altre due
compagne di squadra: Cassella Gabriella e Croce Raffaella.
Nella categoria "cadette" Varrone Debora si è classificata al secondo posto e Angela
Cassella al terzo. In questa categoria hanno conseguito ottimi risultati anche altre due
compagne di squadra: Giovanna Torrillo e Giovanna Orsino, piazzatesi rispettivamente al quarto e sesto posto. Tali risultati individuali hanno permesso all'intera squadra
di aggiudicarsi il primo posto ed il titolo di "campionesse provinciali" catg. Cadette.
Altrettanti importanti sono stati i risultati nella catg. "Cadetti ", nella quale Federico
Maturo, con una condotta di gara determinata e caparbia, ha conquistato il secondo
posto del podio. Inoltre, in virtù dell'ottimo piazzamento di Liberato Ronca (quarto) e
dei buoni piazzamenti di Petrillo Vittorio e di Luigi Napolitano, la squadra si è classificata al primo posto aggiudicandosi il titolo di "campioni provinciali". Onorevole è
stato inoltre il comportamento della squadra della categoria "ragazzi " composta dagli
alunni: Amato Carlo, Di Muzio Roberto, Iassogna Alex e Maturo Domenico.
Nel torneo di pallavolo, disputato a Benevento il 19 marzo, i risultati sono stati altrettanto soddisfacenti. La squadra femminile ha vinto tutte le partite della fase eliminatoria. Nella gara finale, anche se la squadra ha dato il meglio di sé, si è aggiudicata,
con grande rammarico dele ragazze, il secondo posto provinciale.
Prestigioso è stato il risultato della squadra maschile di pallavolo, che dopo aver vinto
tutte le partite della fase eliminatoria, ha dominato la finale, aggiudicandosi il titolo di
“campioni provinciali”. Ci aspettano a maggio i campionati regionali.....
Per questi alti e pregevoli risultati, il Dirigente Scolastico ha espresso la sua piena
soddisfazione per l'impegno e la tenacia profusi, esprimendo un particolare ringraziamento ai docenti che hanno collaborato alla buona riuscita delle competizioni sportive.
Campioni Provinciali corsa campestre
Pallavolo: campionato provinciale
maschile e femminile 1° e 2° classificati
Castello di Limatola “ Sala Garibaldi”
In gita a Limatola
L’esperienza che noi alunni della
scuola secondaria di primo grado
abbiamo vissuto il 1 marzo a
Limatola, è stata davvero suggestiva!
Ci siamo recati in visita al Castello,
che domina l'antico feudo di Terra
di Lavoro. Il viaggio è stato divertente ed emozionante perché nel
pullman abbiamo scherzato e giocato tutti insieme. Arrivati a destinazione abbiamo da subito notato
la bellezza di questo maniero, che
ci è apparso maestoso. La prima
particolarità che abbiamo vissuto è
stata la salita in ascensore,
necessaria per accedere al
castello. Ci ha accolto una guida,
di nome Angela, che ci ha accompagnato per tutto il percorso con
pazienza e chiarezza nelle spiegazioni. Abbiamo ammirato le bellissime stanze, i cortili, il terrazzo da
cui abbiamo apprezzato il paesaggio, la cappella, nella quale in una
teca è custodita una bellissima raffigurazione della Madonna, opera
di Francesco Da Tolentino. In
un'altra sala, al piano superiore, il
soffitto a volta è affrescato con
dipinti sacri: sono ritratti la
Madonna, le sacre scritture, il crocifisso, e ai lati le quattro stagioni.
La nostra guida ci ha spiegato il
significato degli affreschi: la fede è
immanente, essa è una certezza
in tutte le stagioni e in ogni
momento della vita umana.
Per ricordare la posizione strategica del castello nella battaglia del
Volturno e negli eventi militari di
cui il territorio fu teatro, il mastio
dedica una stanza a Giuseppe
Garibaldi. E’ qui che si è sofermata
la nostra attenzione! La bellissima
"sala Garibaldi" ispirata all'Unità
d'Italia, ospita immagini e dipinti,
che abbelliscono le pareti della
sala tutt'intorno. In ogni immagine,
arricchita da una spiegazione, prevale la figura di Garibaldi, testimonianza della posizione rilevante
che occupò nel Risorgimento, e
dei Mille uomini che lo accompagnarono nelle sue imprese.
Nel giardino che circonda il castello ci ha molto colpito una piccola
tomba, appartenuta ad un cane,
Miss Castello, probabilmente amatissimo dai suoi proprietari, la famiglia Gambacorta. Alla fine della
meravigliosa "esplorazione" siamo
stati accompagnati in un sala
dove intorno ad un grande tavolo
ci siamo seduti e abbiamo dipinto
con dei rudimentali attrezzi, realizzando veri e propri “capolavori”,
che abbiamo appeso in classe, in
ricordo di questa irripetibile esperienza!
Pagina 6
KENNEDY NEWS
Riflessioni sul Mondo
Ultime da Fukushima
Guerra ed Emigrazione
Il desiderio di libertà e di autonomia a cui aspirano, da tempo, i popoli del
Mediterraneo soggiogati da governi dittatoriali, ha coinvolto anche il popolo
libico.
Mentre in Tunisia e in Egitto, però, la ribellione ha portato ad una risoluzione
positiva, in Libia il Presidente Gheddafi
ha reagito alle proteste sparando sulla
folla e provocando migliaia di morti.
La storia
Questa situazione, ancora in evoluzione,
"… così
spinge molti profughi ad abbandonare il
proprio Paese alla ricerca di pace e sicu- sul barcone dei disperati ho
rezza o, addirittura, per trovare una fatto nascere mio figlio"
Palermo 28 marzo 2011
nuova "dimora".
L'Italia, anche per la posizione geografi- Sta bene ma è ancora ricoverato
ca, è "punto di raccolta" di numerosi pro- all'ospedale "Cervello" di Palermo il
fughi e, notizie degli ultimi giorni, ci dico- piccolo Yeabsera, il bimbo nato nella
no che,oltre alle regioni meridionali la notte tra venerdì e sabato su un
Toscana, la città di Verona e altre ancora barcone di immigrati nel Canale di
si sono preparati ad accogliere questo Sicilia. Yeabsera, che in italiano vuol
dire "dono di Dio" dorme beato nella
flusso migratorio.
Noi speriamo vivamente che l'Italia, con sua culletta termo riscaldata dell'ol'aiuto anche di altri Paesi, riesca a gesti- spedale dove viene monitorato 24
ore su 24. Il neonato è diventato la
re al meglio l'emergenza immigrati.
Auspichiamo, inoltre, che tutti coloro che mascotte del reparto neonatale delhanno vissuto per anni sotto regimi ditta- l'ospedale; le infermiere e molte
toriali possano vivere in modo più dignito- mamme lo vanno a coccolare e
so in un Paese che garantisca tutti quei qualcuna di loro lascia anche una
principi di libertà e di uguaglianza che tutina o un paio di scarpette in regasono alla base di uno Stato democratico. lo. Anche la madre di Yeabsera, eritrea, Fekerte, 26 anni, è ricoverata e
accudita da una suora eritrea che le
fa anche da traduttrice. Il marito
della donna, Asfaw, non si allontana
mai dal reparto. E' lì, accanto alla
moglie, che non vuole abbandonare
per un istante. I tre, madre padre e
bambino, verranno adesso ospitati,
quando il piccolo sarà dimesso, in
una comunità comboiana.
In mare tonnellate di acqua radioattiva: i tecnici della centrale hanno iniziato a riversare
nell'oceano 11.500 tonnellate di acqua
radioattiva accumulata nei reattori della centrale di Fukushima. Lo iodio radioattivo trovato nell'acqua marina è 7,5 milioni di volte superiore al limite legale.
Radiazioni superiori alla norma: Radiazioni superiori alla norma sono
state rilevate appena fuori dal raggio di 30 km dalla centrale nucleare di
Fukushima; le autorità avevano disposto l'evacuazione di circa 80 mila
persone nel raggio di 20 km dalla centrale di Fukushima.
Test radiazioni nelle scuole: I tecnici giapponesi hanno iniziato una
campagna di monitoraggio estesa a 1.400 fra scuole e asili per verificare
i livelli di radiazioni negli edifici.
Cosa è successo...
Il Giappone, grande potenza economica e leader nel campo tecnologico, è
stato messo in ginocchio dalla tragedia apocalittica degli ultimi giorni.
L'11 marzo scorso il sismografo ha registrato un terremoto di intensità devastante, pari al 9 grado della scala Richter, il settimo nella storia del pianeta e
il primo in Giappone che ha investito Tokyo alle 14.45 locali, mentre in Italia
erano le prime ore dell'alba. I grattacieli hanno oscillato sotto le scosse sismiche e la popolazione si è data alla fuga in cerca di riparo; lo tsunami che ne è
scaturito ha devastato le città costiere nord-orientali: diecimila vittime, migliaia
di dispersi e sfollati. Danni sono stati arrecati alla centrale nucleare di
Fukushima, fenomeno che desta grande preoccupazione per le radiazioni te
nell'aria, nell'acqua e sulla vegetazione.
Riflessioni...
“I popoli sotto dittatura anelano alla libertà; se manca tale anelito, cessa il senso della personalità, il desiderio del progresso, il valore dell'iniziativa. I popoli che tendono a
progredire, si affermano nella libertà e per la libertà."
Luigi Sturzo
La libertà è al fondamento delle moderne nazioni. Essa è inalienabile per ogni
uomo ed ognuno deve cercare di preservarla, senza invadere quella degli altri.
Oggi vediamo il mondo così: come un insieme di nazioni fondate sul diritto dei
popoli di scegliere i loro presidenti o monarchi secondo un sistema di elezioni
democratiche a suffragio universale, anche se in alcuni paesi ancora esiste
qualche regime autoritario.
La libertà, in tutte le sue sfaccettature (libertà di culto, di parola, di associazione) è sempre stata considerata come qualcosa a cui aspirare e che si poteva
ottenere solamente grazie alla forza. Non esistevano quelle democrazie nelle
quali oggi viviamo, ma la maggior parte dei popoli erano sottoposte a monarchie assolute, in cui i tre poteri governativi erano in mano ad una sola persona,
che poteva decidere di tutto su tutti, emanando leggi contro coloro i quali non
accettavo il proprio modo di pensare o cercavano un cambiamento istituzionale. Non si era liberi, non esistevano cittadini, ma sudditi sottomessi ai capricci
di una persona.
Purtroppo oggi, in molti parti del mondo è ancora cosi'. Ci sembra banale che
tutti possano votare, possano esprimere la propria opinione o professare il
proprio culto, eppure ci sono ancora oggi Stati, a noi vicini, in cui questo è
ancora lontano da realizzare, come nel nord Africa, in cui ultimamente sono
esplose delle insurrezioni contro i regimi autoritari che li caratterizzano.
Secondo noi, è indispensabile avere libertà e democrazia perché siamo tutti
uguali e dobbiamo rispettarci senza tener conto delle diversità di religione, di
di razza, di condizione sociale.
Purtroppo, in molti paesi c'è una " persona " che impedisce una vita felice a
milioni di persone, solo perché ha il potere di amministrare e si sente superiore
agli altri.
Il mondo sta peggiorando, ma molto dipende anche da ognuno di noi e dalla
nostra capacita' di indignarci e poi di impegnarci affinche' il messaggio di
democrazia arrivi ovunque.
Perché non essere tutti uniti, liberi di creare un mondo migliore?
Classe III A
Conoscere... per capire
LA CENTRALE NUCLEARE
Una centrale nucleare è un impianto industriale atto alla produzione di
energia elettrica attraverso il vapore, come una centrale a carbone o a
gas.
Ma, a differenza di un impianto convenzionale, non brucia nessun combustibile; per produrre il vapore sfrutta invece la grande quantità di energia
liberata dalla fissione (scissione) del nucleo di particolari atomi, in genere
uranio: un nucleo di uranio, colpito da un neutrone si spezza in due frammenti radioattivi, di massa circa uguale, liberando un certo numero di neutroni e sprigionando una grande quantità di energia.
Grazie ai neutroni liberati, il processo di fissione può autosostenersi
creando una reazione a catena, in modo programmato e controllato.
Tali reazioni di fissione avvengono nel cosiddetto "reattore nucleare",
che rappresenta l'elemento fondamentale di una centrale nucleare.
I principali componenti di un reattore nucleare sono:
Nocciolo: È la parte centrale del reattore, quella che contiene il combustibile e nella quale avvengono le reazioni di fissione nucleare. Il combustibile è generalmente formato da piccole pastiglie di ossido di uranio
arricchito, impilate a formare cilindri (barre) lunghi circa 4 metri e con un
diametro di circa un centimetro. Le barrette sono avvolte in guaine metalliche (in acciaio o in lega di zirconio) che permettono il passaggio di calore, ma bloccano gli elementi radioattivi prodotti dalla fissione.
Moderatore: È un materiale (grafite o acqua) posto nel reattore che ha la
capacità di rallentare i neutroni prodotti dalla fissione, in modo che abbiamo la velocità più adatta per far proseguire la reazione a catena
Refrigerante: È un liquido (quasi sempre acqua) che ha la funzione di raffreddare il nocciolo e trasportare all'esterno il calore in esso generato.
Barre di controllo: Sono barre realizzate in opportuni materiali che servono per controllare il numero delle reazioni di fissione nel nocciolo e di
conseguenza la potenza del reattore.
Paradossalmente, i problemi di una centrale nascono dalle sue enormi
potenzialità. La difficoltà, infatti, risiede proprio nella gestione di una così
alta quantità di energia a disposizione; sono quindi necessari vari sistemi
di controllo e refrigeranti, così da mantenere una temperatura accettabile
all'interno del nocciolo, che all'incirca dovrebbe aggirarsi delle barre e la
conseguente emissione di scorie radioattive. intorno ai 400°C. Se ciò non
accade, si possono raggiungere migliaia di gradi, provocando la liquefazione delle barre e la conseguente emissione di scorie radioattive.
Pagina 7
KENNEDY NEWS
Scienze e dintorni...
CAMPIONI DI MIMETISMO
’
s
u
c
o
F
REGINA SI DIVENTA. GRAZIE AD UN TAM TAM
Scoop! sai chi è il campione di mimetismo???
Il camaleonte, lo sanno tutti.
Sbagliato! I camaleonti cambiano il colore della loro pelle, è
vero, ma non sono veloci come si crede, impiegano vari minuti;
non lo fanno solo per nascondersi, ma anche per comunicare il loro stato d'animo.
Anche le seppie sono in genere molto abili, ma il vero asso è… il polpo mimetico: oltre a cambiare
colore a una velocità impressionante per spaventare il predatore, può imitare la forma e i movimenti di 15 creature marine diverse.
Uno straordinario caso di mimetismo è poi anche quello delle farfalle della specie Biston betularia,
dal colore identico alla corteccia delle betulle sulle quali si posano: visto che l'inquinamento ha
sporcato i tronchi degli alberi rendendoli più scuri, anche queste falene si sono annerite!
La vespa sovrana sceglie l'erede tamburellando sul nido
con le antenne.
Le vespe cartonaie le troviamo anche
frequentemente da noi in Italia.
Il nido di questi insetti è formato di
celle esagonali. Le aperture delle
celle sono in genere rivolte obliquamente verso il basso, in modo che
all'interno non possa raccogliersi
acqua piovana.
È la regina l'alfa della gerarchia ed è
lei che depone le uova.
Dei famosi ricercatori hanno dedicato numerosi anni allo studio di
questi animali sociali e alla fine hanno scoperto che le regine Polistes
usano le loro antenne per tamburellare sulle pareti delle celle contenenti la "futura regina".
Ed è attraverso questo segnale che le regine indirizzano lo sviluppo
delle larve ed è così che viene "eletta" la regina.
FORMICHE INTELLIGENTI
Le formiche sono in grado di trovare nuove
strade per raggiungere il cibo quando un
ostacolo sbarra il loro percorso più breve.
Una ricerca ha infatti considerato 12 colonie
di formiche argentine, dando loro un'ora di
tempo per trovare il cibo, ma sbarrando le
strade più brevi.
Gli insetti hanno aperto un nuovo sentiero
che è stato utilizzato dall'86% di essi: si
suppone pertanto che abbiano una bussola
interna che li conduce a trovare nuovi percorsi.
IL GHIACCIO DIVENTA UN ARTISTA
Il freddo dei mesi scorsi non ha colpito solo l'Italia,
ma anche molti altri paesi. In Ohio, ad esempio, il
ghiaccio è stato un vero artista… Già le temperature sottozero hanno aiutato vento e spruzzi d'acqua ghiacciata a creare una sorta di opera d'arte
ricoprendo un faro sul lago di Erie: uno spettacolo
insolito e decisamente bello da osservare, ma non
altrettanto utile per i naviganti, poiché la scultura
ha praticamente coperto la luce del faro, punto di
riferimento della navigazione!!
IL PIANETA DAI RICCIOLI D'ORO
Un gruppo di ricercatori californiani, cacciatori di pianeti abitabili, ha annunciato la
scoperta di un nuovo pianeta: Zarmina's World, lontano da noi circa 20 anni
luce.Mostra sempre la medesima faccia al sole, quindi da una parte è sempre giorno,
dall'altra sempre notte. Le temperature possono variare dai 160 gradi sopra lo 0 fino
ai 25 sotto. Ma, nella parte sempre illuminata, la temperatura è di tipo estivo.
Un pianeta è considerato abitabile quando si trova alla giusta distanza dal suo sole,
non troppo vicino altrimenti avrebbe una temperatura infuocata, non troppo lontano
perché sarebbe un corpo gelido. La distanza deve dunque permettere la presenza di
acqua corrente e liquida. Questo nuovo pianeta fa parte della categoria "pianeti dai
riccioli d'oro", nomignolo che deriva dalla fiaba Riccioli d'oro e i tre orsetti.
La favola racconta di una bambina che sceglie un
SCOPERTO UN NUOVO SISTEMA SOLARE...
oggetto in mezzo a tre diversi. La bambina ignora
A DUE PASSI DA NOI
quello troppo grande e quello troppo piccolo, ma sceglie quello che semplicemente " è giusto". In questo
Nell'universo, a 2000 anni luce dalla terra, esiste un altro sistema solamodo, "un pianeta dai riccioli d'oro" è quello che non
re, formato da un astro, simile al
si trova né troppo vicino, né troppo lontano da una
nostro sole, con 6 pianeti intorno. Il
stella, e quindi è abitabile.
sistema è stato battezzato keplero11,
Ovviamente non dobbiamo per forza aspettarci che su
in onore di kepler, il telescopio spaziaquel pianeta ci siano omini verdi con le antenne e
le della NASA, mandato in orbita nel
dischi volanti, però è molto probabile che ci possano
2009, con la missione di "dare la cacessere batteri e alghe.
cia " a nuovi pianeti. Sembra che i pianeti, avvolti da gas leggeri, possano
avere acqua
allo stato liquido. La temperatura è però elevatisARDI: L’ANELLO MANCANTE!
sima, essendo i pianeti molto vicini alla stella
madre, ma ciò non esclude che possano essere
presenti forme di vita diverse dalla nostra. operta Dopo 17 anni di studi è stato rivelato il più antico e completo scheletro di un potenziale antenato
umano, chiamato Ardipithecus ramidus e noto come "Ardi".
sensazionale, che fa sognare ed
Esso è considerato l'ultimo antenato comune fra noi e gli scimpanzé, ovvero il
esaltare gli astronauti e gli sciencosiddetto "anello mancante". Probabilmente vissuto 4,4 milioni di anni fa, è
ziati, gli appassionati di ricerca e
oggi solo uno scheletro fossile, ma in gran forma! Dita, cranio, braccia,
di vita extraterrestre di tutto il
gambe, denti, mandibola, bacino… lo scheletro di Ardi è quasi completo e,
mondo!
studiando le sue ossa, gli esperti hanno potuto disegnare un identikit accurato: era una femmina, pesava circa 50 kg, aveva un cervello piccolo e, a giudicare dai denti, era ghiotta di frutta e noci; bacino, ossa degli arti e alluce, inoltre, suggeriscono che sul terreno camminava in piedi, ma le piaceva anche
stare sugli alberi.
Pagina 8
KENNEDY NEWS
Giovani e Adulti del Territorio
Centro Territoriale Permanente
VINCENTE LA FORMULA DEI CORSI
"BREVI" MODULARI
9 corsi tematici
Grande partecipazione di corsisti al femminile
sionalità della dott.ssa Carolina Tammaro, a quelli di
più pratico utilizzo quali i percorsi di restauro, botanica ed enologia; questi due ultimi arricchiti dalle
competenze professionali degli esperti sig. Mario
Orsino e dal sommelier sig. Franco Gerardo. Anche
l'opera lirica, apparentemente appannaggio di un
pubblico di nicchia, ha invece fortemente interessato i partecipanti, dimostrando come, anche approcci
nuovi alla didattica, possano essere invece fonte di
gradimento e di stimolo a nuove conoscenze. I
corsi di lingua italiana, di lingua inglese e di informatica, hanno raccolto numerosi consensi, anche da
una fetta di partecipanti fortemente competenti in
materia.
La buona riuscita di tale percorso si è realizzata
anche grazie a figure esperte nei rispettivi campi
trattati, che con la loro partecipazione "gratuita"
hanno volentieri messo a disposizione dei corsisti il
Con il corso di sommelier si è concluso un percorso
più ampio dedicato ad un pubblico adulto, avente
come obiettivo la diffusione di un sapere multidisciplinare. I corsi sono iniziati il 3 novembre 2010 e
sono terminati il 2 febbraio 2011.
L'organico del Centro Territoriale Permanente, animato dal desiderio di rinnovare il sapere del territorio in cui opera, ha attivato, all'inizio dell'anno scolastico, nove corsi tematici orientati a sensibilizzare
l'utenza alle tematiche di maggiore riscontro pratico
e interesse. Gli argomenti hanno spaziato dal tema
della prevenzione in campo medico, con la profesCarodio Scarpato, organizzatoLa parola ai corsisti...
re di manifestazioni della
Proloco di Cusano Mutri
Silvio Salvatore Pellicanò,
Sono un pensionato a cui piace
docente di lingua tedesca
tenersi in attività e ho trovato
Era da tempo che desideravo
interessantissimi tutti i corsi che
seguire un corso per sommelier
avete organizzato sul nostro tere il territorio finora non aveva
ritorio, che ha bisogno di sempre
offerto questa possibilità. Anche
nuove iniziative culturali. Guai se
il corso di "Cultura della birra,
mancassero, sono il sale della
per un uso consapevole" , con
società civile. Ho notato con pial'apporto del sig. Mario D'Addio,
cere che il cineforum sulla musiè stato molto interessante e mi
ca classica ha avuto una parteciha dato modo di comprendere e
pazione numerosa di corsisti. E
di vedere con i miei occhi qual è
poi il prof. Domenico Palmieri, di
il processo di produzione della
Cusano Mutri, in qualità di esperbirra. Le conoscenze acquisite
to, ha arricchito questo percorso
mi permettono ora di scegliere
musicale con spunti e riflessioni
bene i vini e le birre da abbinare
interessanti.
ai miei pasti e la lezione sulle
Carmela Perretti, studentessa
tabelle alcolemiche, mi hanno
di economia bancaria, produtchiarito ulteriormente la quantità
trice di vini
"giusta" di alcolici da bere quanIl corso di someliere è stato
do si esce con gli amici e ci si
molto interessante, l'ambiente
vuole divertire in modo sano.
alquanto familiare; l'accoglienza eccellente. Molte sono
le cose che mi hanno colpito, in
particolare la strumentazione ,
come i termometri per la giusta
temperatura di servizio del vino e
il taste-vin per l'esame organolettico dei vini.
Pasquale Colella, perito agrario specializzato in viticultura
ed enologia
Il corso è stato interessantissimo poiché,oltre ad approfondire
le mie radici, mi ha dato la possibilità di ampliare il mio bagaglio
culturale in campo viticolo-enologico, attraverso la spiegazione
dei vari aspetti tecnici che è
importante conoscere sia per chi
fa del sommelier una professione, sia per chi se ne vuole dilettare. Ringrazio la dirigente e i
docenti dell'Istituto per la gentile
accoglienza.
loro bagaglio culturale, in un contesto interattivo e di
vivace scambio di opinioni, di suggerimenti e consigli pratici. Le visite esterne alla birreria di Alvignano
e alla bottega del sig. Emidio Santagata a Civitella
hanno, inoltre, dato l'opportunità ai corsisti di vedere
da vicino la realtà produttiva del territorio.
In ogni caso, i veri protagonisti di questo percorso
didattico-pratico sono stati i corsisti, che con la loro
costante presenza e la loro vivacità intellettuale
hanno animato questa iniziativa.
Un ringraziamento particolare va al Dirigente
Scolastico dott.ssa Giovanna Caraccio, che ha permesso la realizzazione del progetto, sempre sensibile allo sviluppo delle potenzialità del territorio.
Momenti didattici
Gli alunni delle terze alle
prese con un’importante
scelta di vita
Conoscere se stessi per
progettare il proprio
futuro
modo ci siamo interrogati
sulle nostre esigenze e
sulle personali aspettative.
Durante il percorso formativo abbiamo avuto modo
di confrontarci con docenti
e allievi dei vari istituti d'istruzione secondaria presenti sul territorio: il Liceo
classico di Cerreto
Sannita, l'Istituto industriale, l'Istituto tecnico-commerciale di Cerreto, il
Turistico di Faicchio, i Licei
classico e scientifico di
Telese Terme, l'Istituto
agrario di Piedimonte e
quello di Benevento,
l'Alberghiero di
Castelvenere. I docenti ci
hanno illustrato i percorsi
didattici dei rispettivi istituti, attraverso presentazioni
in Power Point, mostrato
immagini e video delle
aule, dei laboratori e delle
strutture scolastiche.
Molti di noi si sono sentiti
in difficoltà nello scegliere
la scuola più adatta,
soprattutto per il timore di
affrontare la “ novità”,
nuovi amici, nuovi insegnanti e una nuova scuola... Sicuramente, ora, tutti
noi siamo fiduciosi che la
scelta scolastica che
abbiamo fatto ci renda
sereni e ci regali gratificazioni professionali e personali.
Cosa vuol dire orientare?
“Orientare” significa mettere l'individuo nella condizione di prendere coscienza di sé e di far fronte, per
"Le(g)ali al Sud: un progetto per la legalità in ogni scuola"
l'adeguamento dei suoi
"Diritti Umani: dal disagio al ben-essere"
studi e della sua professioIl percorso proposto dall'I.C. "J. F. Kennedy" di Cusano Mutri
ne, alle mutevoli esigenze
della vita”. Noi alunni
sul "Learning by doing", apprenuna
L'Istituto Comprensivo "J. F.
delle terze, durante i mesi
dere
facendo,
prevede,
infatti,
seconda
Kennedy", con viva soddisfaziodi gennaio e febbraio,
l'esposizione
dei
ragazzi
a
situafase
ne del dirigente scolastico, ha
siamo stati invitati a rifletzioni reali e significative attrabasata
avviato il percorso progettuale
tere su un argomento
verso
la
condivisione
di
attività
sull'espedal titolo "Diritti Umani: dal disamolto importante, la scelta
pratiche
che
riguardano
il
vasto
rienza
visgio al ben-essere", nell'ambito
settore della solidarietà sociale
suta in situazione grazie agli enti fondamentale che segnerà
dell'iniziativa PON C3 "Le(g)ali
e
dell'intervento
per
promuovere
partner vedrà gli alunni coinvolti il nostro futuro. Il nostro
al Sud.
la
legalità.
in attività pratiche, per far sì che orientatore, Silvio Di
Si tratta di un percorso scaturito
Santo, ci ha spiegato, con
Il percorso si prefigge di offrire
l'apprendimento attraverso il
da un'attenta analisi dei bisogni
attività interessanti in modo da
fare li possa rendere sempre più parole semplici ma incisie mirato ad agire sui processi
ve, il significato dell'orienconsentire
ai
ragazzi
di
sviluppaconsapevoli delle norme che
educativi e formativi al fine di
tamento e quanto esso
re
una
consapevole
coscienza
regolano
la
vita
quotidiana;
una
promuovere e consentire "la
possa essere determinancivica, di riflettere sul contesto
fase conclusiva con il dibattitopartecipazione consapevole e
te per la nostra vita. Inoltre
comunicativo,
ambientale,
cultuconfronto
tra
scuola
e
territorio
responsabile alla vita sociale".
abbiamo svolto un test
rale
e
sociale
con
modalità
innocon
la
partecipazione
dell'esperLa premessa teorica da cui
vative, al fine di favorire l'apertu- to di chiara fama, dott. Pasquale riguardante i nostri principarte l'iniziativa progettuale conra della scuola alle sollecitazioni
Andria, Presidente del Tribunale pali interessi, e in questo
sidera il disagio individuale,
del
territorio
attraverso
modalità
dei Minori di Salerno.
sempre più avvertito dai ragazzi
REDAZIONE
di
apprendimento
informale.
In quest'ottica saranno privilein età pre-adolescenziale e adoDirigente
Scolastico
Il modulo è articolato in 3 fasi
giate 'lezioni' in ambienti inforlescenziale, strettamente legato
con
l'apporto
interno
dei
docentimali
come
la
Comunità
Nuovi
dott.ssa Giovanna Caraccio
all'incapacità o impossibilità di
vivere ed esperire appieno rela- tutor .....dell'Istituto Comprensivo Orizzonti di Piglio, l'Istituto
Docente Esperto prof.ssa Maria Luisa D’Aiello
e l'intervento specifico degli
Minorile di Airola ed il Comune
zioni positive e produttive nel
Docente Tutor prof.ssa Dolores Palmieri
esperti degli Enti Partner,
di Cusano Mutri.
loro ambiente di vita.
Gli alunni del PON
Le iniziative creeranno occasioni prof.ssa Amalia Martone - Ufficio I 22 alunni delle classi II della
Famiglia
della
Diocesi
di
Telese
Scuola
Secondaria
di
I
grado
“L’italiano...in
prima pagina 2”
di "apprendimento in situazione"
hanno iniziato questa esperienoffrendo anche incontri con testi- - Cerreto - Sant'Agata de' Goti e
Siamo su Internet! www.ickennedy.it
dott. Antonio Giaccio - Comune
za con curiosità, impegno ed
moni importanti e significativi
di Cusano Mutri.
entusiasmo; il loro coinvolgimendella nostra società impegnati
Una prima fase più teorica preto è già un segnale positivo per
nella trasmissione del concetto
vede il coinvolgimento attivo
il trasferimento dell'esperienza
di legalità e di rispetto delle
degli
alunni
che
diventano
protaad un gruppo più ampio.
regole. La metodologia basata
gonisti del sapere;
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “J. F. Kennedy” di CUSANO MUTRI
Via Orticelli, 26 - 82033 Cusano Mutri-BN Tel: 0824 862064-e-mail: [email protected]
Anno 4 - Numero 1
s
w
e
n
»
Y
D
«KENNE ia e dell’ Infanzia
Gennaio 2011
Sommario:
Primar
la
o
u
c
S
a
ll
a
D
Un PON dedicato alla primaria
Noi … in prima pagina
L’obiettivo è fare il giornalino scolastico
Piccoli redattori crescono. Un giornale per la
Scuola, ma soprattutto un periodico che rappresenta un viaggio nel mondo della comunicazione. In
tutto, noi che frequentiamo il PON siamo sedici e le
lezioni si tengono presso la scuola Media di Cusano
Mutri, ogni venerdì dalle ore 16 alle ore 19 per un
totale di 50 ore.
“L’italiano in prima pagina” è il nome del Corso
che, appunto, si è occupato della realizzazione delle
pagine di questo giornale. Il nostro team, siamo
ragazzi che frequentano la classe quarta primaria, è
strutturato secondo una ulteriore divisione in gruppi,
ciascuno dei quali si occupa di un argomento di
volta in volta stabilito durante le riunioni di redazione. Già, perché nel nostro PON si opera esattamente come fa una vera redazione di giornale e ognuno
di noi ha un compito specifico; in questo percorso
siamo guidati dalla Maestra Michelina Venditto, che
è la nostra Tutor, e dal Professore Carlo Iovino, che
invece è l’Esperto.
Nelle prime lezioni abbiamo affrontato una prova
d’ingresso e abbiamo cominciato a familiarizzare
con il giornalismo, imparando a conoscere la struttura di un giornale (articolo di fondo, di taglio centrale, di taglio basso, poi ancora l’occhiello, il catenaccio) e le tecniche e i segreti per realizzare articoli
efficaci. Anche con questo articolo, ad esempio,
abbiamo dato un saggio della nostra bravura con i
titoli, poiché abbiamo preferito al semplice titolo
“freddo” un titolo “caldo”; abbiamo giocato col nome
del nostro Pon e ci siamo permessi di sostituire
“L’Italiano” con noi stessi, perché siamo orgogliosi di
sentirci “in prima pagina”. Il nome del nostro periodico è ”KENNEDY NEWS” ed ha una particolarità,
che il lettore certamente conosce: è pubblicato
come inserto nel quotidiano ”IL SANNIO”.
Le tematiche che abbiamo affrontato su questo
numero sono state diverse: dalla Giornata
della Memoria e del Ricordo, ai PON
attuati dalla nostra scuola, dalle
Feste del carnevale e della
donna ai temi di attualità
come la difficile situazione
dell’Africa Settentrionale,
dal nostro caro paese
all’Unità d’Italia fino a toccare argomenti come il festival di Sanremo.
LA REDAZIONE
Le OLIMPIADI
della lingua italiana …
emozioni e paure prima delle prove
Quest’anno le classi quinte del nostro Istituto hanno
partecipato per il terzo anno consecutivo alle Olimpiadi
della lingua italiana, organizzate presso l’IISS “F.
D’Ovidio” di Larino e a me è toccato rappresentare la
mia classe.
All’inizio non ero preoccupato, ero quasi certo che
sarebbe toccato a me e ne ero contento perché volevo
capire se veramente ero così bravo da superare quelle
Continua a pag. 14
prove.
GENITORI E NONNI IN SCENA
a pag. 14
Il contributo rosa
10
La tragedia delle foibe
10
Sentieri di grazia
11
Fuga dall’Africa
12
Il festival della canzone
Amici
12
Attualità e scuola
14
Cronaca tra i banchi
15
Paese che vai...
16
Notizie di rilievo:
1 - Le donne e l’Unità
d’Italia pagine 10 e 11
2 - La tragedia del
Giappone pag. 13
Nell’ambito del progetto “I 150 anni della provincia”
Manifestazioni in tutti i plessi per l’Unità d’Italia
Siamo a 150 … buon compleanno Italia!
Quest’anno ricorre il 150° anniversario
dell’Unità d’Italia come Stato; tante sono le
iniziative, gli eventi e gli incontri in cui si presentano pubblicità, slogan per celebrarne la
ricorrenza ma noi vogliamo parlarne iniziando dalla storia.
Un tempo l’Italia, precisamente nel 1859,
era divisa in vari stati: il Regno di Sardegna,
il Regno delle Due Sicilie, lo Stato Pontificio,
il Regno Lombardo-Veneto, il Granducato di
Toscana, i ducati di Parma e Modena.
Da sempre, però, gli Italiani avevano desiderato di non essere più dominati da potenze straniere e di unificare la penisola italiana.
Così, con il pensare di Giuseppe Mazzini,
l’agire di Cavour e il combattere di Giuseppe
Garibaldi, il 17 marzo 1861 il parlamento di
Torino finalmente proclamò il Regno d’
Italia con a capo il Re
Vittorio Emanuele II di
Savoia. Solo con
la prima guerra
mondiale, tuttavia, l’Italia
completò
l’unione
dei territori che
geograficamente le appartenevano. Infatti, se confrontiamo
una carta geografica del 1918 con una
attuale, ci accorgiamo che esse sono iden-
tiche.
Per l’importante ricorrenza, nel nostro
Istituto Comprensivo, è stato portato avanti
un percorso didattico sui temi relativi al
Risorgimento e a ciò che è avvenuto dopo,
nell’ambito del progetto “I 150 anni della provincia. Protagonisti e istituzioni, fatti e idee”.
“Far riflettere gli alunni, attraverso il recupero della memoria storica, su ciò che
siamo stati e su ciò che siamo oggi”, come
ha scritto la nostra Dirigente in una circolare
mandata ai nostri maestri, è stato l’obiettivo
del percorso che in ogni plesso è terminato
con una performance. Le varie manifestazioni si sono tenute dal quattro al nove febbraio
durante le quali noi alunni abbiamo presentato canti, poesie, letture e cartelloni che ci
hanno visto impegnati soprattutto nel mese
di gennaio.
Abbiamo, così, scoperto e imparato tante
cose sulla nostra bella Italia e sulla sua storia.
Gli alunni del PON
Pagina 10
L’ ITALIA e le DONNE
L’ITALIA E’…
L'Italia è il luogo dove vivo, un territorio variegato che possiede le Alpi
con il monte Bianco e gli Appennini
che attraversano tutta l'Italia, ha due
vulcani, l'Etna e il Vesuvio, ha isole
grandi e piccole molto visitate, un fiume chiamato Po', ma deve la sua eleganza alla sua forma
di stivale, allungata nel Mar Mediterraneo il
quale circondandola prende nomi diversi.
L'Italia è arte, conosciuta
per i molti monumenti e
sculture che si trovano sul
suo territorio: il Colosseo a
Roma, il Maschio Angioino
a Napoli, la Torre di Pisa,
La Mole Antonelliana a
Torino, Piazza San Marco a
Venezia, le Nuraghe in
Sardegna, i trulli di
Alberobello e non possiamo
dimenticare la Basilica di
San Pietro con la sua meravigliosa piazza; l'Italia è
conosciuta per i poeti come
Dante famoso in tutto il
mondo per la "Divina
Commedia", per Carlo Lorenzini che ha scritto e
pubblicato nel 1861 la storia di Pinocchio
(anche il nostro burattino compie 150 anni).
L'Italia è il buon cibo: sono molto noti la pizza,
gli spaghetti, le orecchiette, insomma tutta la
IL CONTRIBUTO “ROSA”
ALL’UNITA’ D’ITALIA
pasta italiana è la migliore nel mondo.
L'Italia è la mia nazione. I suoi simboli sono il Tricolore, nato nel 1946 e,
secondo me, non c'è nel mondo una
bandiera più bella e significativa; il
canto degli Italiani, l'Inno di Mameli
scritto da Goffredo Mameli; l’Italia turrita, .........lo stemma composto da
rami d'Ulivo e di Quercia, dalla Stella e
dalla Ruota. L'Ulivo rappresenta la
volontà di pace della Nazione, la Stella
indica la tradizionale
rappresentazione
simbolica dell'Italia
dal 1800, la Quercia simboleggia la forza e la dignità del
Popolo italiano, la Ruota è il
simbolo del lavoro su cui è fondata la Repubblica.
L'Italia è nata come stato unitario il 17 Marzo 1861 ed è
diventata la nazione di oggi
grazie a tanti personaggi storici
che si sono adoperati per renderla unita come Giuseppe
Garibaldi, condottiero dei Mille;
Giuseppe Mazzini, che fondò
associazioni come la Giovine
Italia
e
la
Giovane
Europa;Camillo Benso conte di Cavour che fu
un abile politico e collaborò con Vittorio
Emanuele II.
L'Italia è stata la patria di grandi uomini come
Cristoforo Colombo che arrivò per primo in
America, Amerigo Vespucci che invece diede il
nome alla nuova Terra, Giuseppe Verdi che è
stato l’autore di grandi opere come la “Traviata”
e l’”Aida”, e poi ancora Rita Levi Montalcini,
brava e famosa scienziata che ha ricevuto il premio Nobel (adesso ha l'età di 102 anni) e Galileo
Galilei che intuì che la Terra girava intorno al
Sole.
L'Italia è stata fonte di ispirazione per musicisti e poeti; partendo dall'Inno di Mameli tanti
hanno scritto musica e parole per la Patria,
come Toto Cotugno e Mino Reitano.
L'Italia è oggi una Repubblica libera, democratica, fondata sul lavoro, come recita il primo
articolo della nostra Costituzione, con a capo il
Presidente Giorgio Napolitano che ha il compito di rappresentarla nel mondo.
L'Italia è la mia Patria.
Domenico e Roberto V Pietraroja
Quest’anno, nel 150° dell’Unità d’Italia, abbiamo voluto guardare anche la festa dell’ 8 marzo con occhi femminili e ci siamo chiesti quante donne hanno contribuito a tale evento silenziosamente, spesso senza essere menzionate sui libri di storia; donne che hanno fatto parte del “Risorgimento invisibile” come quelle che hanno diretto gli
ospedali, fondato gli asili, istruito le popolane, sfilato con i volontari, cucito la prima bandiera, scritto saggi ed articoli o solo parlato per formare i giovani.
Ci siamo chiesti anche: quante donne, nel corso dei secoli, hanno contribuito alla ricchezza delle nazioni con il loro
semplice lavoro di casalinghe o quello fuori casa di operaie? …E’ a loro che vogliamo dedicare gli scritti di queste
pagine.
Nella Puglia dell’Ottocento,
una donna con forza di uomini cento,
diresse l’ospedale del Gesù
e salvò tante vite curandole sempre più.
Insieme a lei donne ignote curarono i feriti
che, grazie a loro, sono poi guariti.
Il suo nome è De Pace Antonietta
e possiamo pensarla come una donna perfetta.
Enrichetta Caracciolo combatté per l’Italia unita;
di origine napoletana dal monastero uscita,
visse in clandestinità
finché non fu libera la città.
Nella Benevento ottocentesca
molte donne divennero brigantesse,
contadine ignoranti, si unirono alla bande
per fornir loro viveri, vestiti ed armi.
Pronte a cavalcare, a sparare, perfino a comandare;
Filomena Pennacchio c’è da ricordare,
intrepida combattente,
armata fino ai denti.
Nei salotti le nobildonne,
istruite e dotte,
conversavano coi giovani intellettuali
per prepararli a governare.
Donna sempre all’erta,
Maria Pacifico,
di Benevento cittadina,
fu staffetta garibaldina.
Le sorelle Palmieri
cucirono e issarono
la Bandiera Tricolore
che sventolò sulla Rocca dei Rettori.
Classi IV e V di Pietraroja
KENNEDY NEWS
Tragedia delle foibe …
la storia di Norma Cossetto
Il 10 Febbraio è "la Giornata del Ricordo"
istituita per ricordare le migliaia di italiani
che finirono nelle foibe.
Quest'anno ci siamo soffermati a conoscere
la storia della giovane donna Norma
Cossetto, alla cui memoria è stata conferita
la medaglia d'oro al Merito civile
La storia di Norma non è nuova, ma deve
essere ricordata per non dimenticare quello
che accadde. Dimenticare Norma e tantissimi altri sarebbe vergognoso, mentre, ricordarla significa amare la sua memoria e quella di tutti i suoi compagni di sventura.
In quel periodo vagava in bicicletta per i
comuni dell'Istria per acquisire il materiale
per la sua tesi di laurea. Ma nel settembre
del 1943 un gruppo di partigiani di Tito entrarono in casa Cossetto razziando ogni cosa.
Il giorno successivo prelevarono Norma e la
condussero nell'ex caserma dei carabinieri,
dove le promisero libertà e mansioni direttive se avesse tradito i suoi ideali. Norma rifiutò e venne rinchiusa nella ex caserma della
guardia di finanza a Parendo.
Dopo alcuni giorni, venne trasferita e trasportata con un camion nella scuola di
Antignana. In seguito fu violentata da 17 criminali e gettata nella foiba. Nell’ ottobre del
1943, a S. Domenica tornarono i tedeschi i
quali catturarono alcuni partigiani che raccontarono la tragica fine di Norma.
Nel mese di dicembre i vigili del fuoco recuperarono la sua salma. La salma di Norma
fu composta nella piccola cappella mortuaria
del cimitero di Castellier. Dei suoi aguzzini
ne furono presi solo 6, furono arrestati e
costretti a passare l'ultima notte della loro
vita nella cappella mortuaria del locale cimitero per vegliare la salma. Negli anni successivi Norma verrà ricordata da alcuni
comuni, con la intitolazione di alcune vie, le
verrà concessa una laurea Honoris causa
dalla Università di Pavia.
Questa storia mi ha molto emozionato perché la ragazza non aveva fatto niente di
male, il suo unico peccato era quello di
essere italiana e di avere degli ideali.
Il sacrificio di tante persone è servito per tutti
noi perché oggi liberamente possiamo essere orgogliosi di essere ITALIANI.
Melissa Amato cl. V
L’ITALIA E LE DONNE
KENNEDY NEWS
Una mimosa per...
Quest’anno l’ 8 Marzo nel nostro plesso è
passato un po’ inosservato perchè la ricorrenza è caduta nel giorno di Carnevale, festa
molto amata da noi bambini, ma vogliamo lo
stesso offrire il dono della mimosa…
…a tutte le mamme, che in ogni angolo
della terra, vegliano e accompagnano i loro
figli, in un amore perenne.
…alle tante donne che in questi mesi stanno uscendo in strada in Tunisia e in Egitto, per
chiedere il ripristino di una democrazia creata
insieme,” dal basso con mani di libertà e di giustizia”, costruendo un futuro di speranza.
…alle mamme giovani che sanno affronta-
re anche una maternità inattesa, con quella
gioia che ritrovano sempre nel cuore.
…alle vecchie ragazze, a quelle donne che
nella tarda età continuano a sperare, a credere, a impegnarsi per la famiglia e per la società. Queste “vecchie ragazze” non si scoraggiano, si prodigano per non interrompere quel filo
rosso che lega una generazione all’altra e che
“costituisce l’ossatura di tutta la nostra civiltà”
(Sanno diventare vere compagne di giochi dei
nipoti, oppure infermiere attente e amorose per
i genitori molto vecchi, sofferenti e poco presenti, riuscendo ad interpretare le loro esigenze). Ammirevole è il modo in cui, dopo” il termine dell’attività produttiva e riproduttiva”, le
donne riescono a “veleggiare verso la vecchiaia a piccoli passi, senza traumi”, cambiando il loro modo di guardare alla vita e modifi-
SENTIERI DI GRAZIA E DI SANTITA’
La vita di una religiosa
Sabato 5 marzo, a scuola sono
venute alcune suore insieme al
nostro parroco don Paolo che ci
hanno parlato della figura di Suor
Maria Serafina, al secolo Clotilde
Micheli, e in classe hanno proiettato un fumetto sulla sua vita fatta
di grazia e di santità.
Suor Maria Serafina era nata a
Imer dove era cresciuta dedicandosi ad aiutare la madre e pregando sempre l’Angelo Custode.
A tre anni ricevette la Cresima,
età insolita, ma motivata dal fatto
che il suo paese era difficile da
raggiungere, perciò il Vescovo vi
ci si recava di rado, quasi ogni
dieci anni, e amministrava in
quell’occasione il sacramento
della Cresima a grandi e piccini.
Quando il 24 Aprile ricevette la
Prima Comunione, Clotilde raccontava di essere molto contenta, si sentiva molto vicino a Gesù
e cominciò a trascorrere tanti
momenti in chiesa per adorare
Gesù Eucarestia.
Diventata grande incontrò un
giovane che le chiese di sposarlo, ma lei rifiutò e un giorno, mentre era in preghiera, le apparve
l’immagine del giovane che, a
causa del suo rifiuto, voleva buttarsi in un burrone. Lei, però, con
la sua fervente preghiera riuscì a
fermarlo.
Il 2 agosto 1867, mentre pregava nella chiesa della sua parrocchia, le apparve la Vergine Maria
che le chiese di fondare un
Istituto di suore, “le suore degli
Angeli”. Suor Maria Serafina
cominciò a viaggiare molto per
trovare il momento e il luogo
adatto per fondare l’istituto; dopo
tanto peregrinare riuscì a fondare
insieme a cinque sorelle l’Istituto
delle Suore degli Angeli,
Adoratrici
d e l l a
Santissima
Trinità. Alla
fine arrivò a
Faicchio dove
oggi riposano
le sue spoglie
mortali.
Il progetto di
questa suora
era quello di
curare
gli
ammalati, di
occuparsi
delle persone senza casa e di
insegnare nelle scuole. Infatti,
successivamente, le Suore degli
Angeli hanno fondato vari istituti
e sono presenti con le loro opere
in Italia, in Brasile, in Indonesia,
nel Benin. Una delle suore ci ha
raccontato che suor Maria
Serafina prima di morire disse
che sarebbe stata ricordata solo
dopo 100 anni. E’ stato proprio
così perché quest’anno ricorre il
centenario della sua morte e il 28
Maggio prossimo sarà fatta beata
. Mi piacerebbe proprio partecipare alla cerimonia di beatificazione e mi sono ricordato che da
una ricerca fatta a scuola le suore
degli Angeli sono state per diversi anni anche a Pietraroja..
Domenico B. e Domenico D. B.
Pagina 11
cando il loro sguardo man mano che si modifica quello degli altri nei loro confronti. Una vita
fatta di affetti e, insieme, di interessi, curiosità
e amicizie, alla ricerca di un equilibrio fisico e
mentale, garanzia di adattamento al mondo
che si trasforma.
…alle piccole donne che nella vita di tutti
i giorni conducono e vincono, con coraggio,
”grandi battaglie”.
…alle “nostre” donne: la dirigente
Giovanna Caraccio, nostra fan, sempre pronta
a stimolarci per nuove e belle iniziative, orgogliosa delle nostre “belle imprese”, le maestre,
che sotto l’apparente severità nascondono un
cuore di mamma, tenero, dolce, accomodante,
le alunne di San Felice affinchè diventino brave
donne, capaci di migliorare la nostra società.
Alunni di San Felice
100 anni fa… la strage
nella fabbrica di cotone
Sono passati cento anni dall’incendio che distrusse la fabbrica di cotone di New York dove morirono 129
donne adulte, ma anche delle ragazzine, che protestavano per le condizioni di lavoro a cui dovevano sottostare. Tra le donne bruciate vive ci
furono anche donne italiane, costrette a lavorare moltissime ore in condizioni disumane.
I nomi delle donne che morirono in
quella circostanza non appaiono sui
libri di storia ma hanno provocato
tanta sofferenza nei cuori dei loro
familiari, perché ci sono stati bambini rimasti senza le mamme, mariti
senza le mogli e genitori senza le
figlie.
Dopo questo tragico evento le condizioni di vita sul posto di lavoro sono
migliorate sempre di più, nel corso
degli anni sono state fatte tantissime
leggi per tutelare i lavoratori.
Anche nella nostra scuola ci sono
cartelli riguardanti la sicurezza sul
lavoro, noi spesso facciamo le prove
di evacuazione, conosciamo molte
regole di sicurezza e mettiamo in
atto molte delle conoscenze acquisite.
In ricordo di quella tragedia venne
proposto l’otto marzo come giornata
di lotta internazionale dell’emancipazione femminile.
Da grande mi piacerebbe avere
una piccola fabbrica e, se ci riuscirò,
cercherò di salvaguardare la sicurezza dei miei operai, mi impegnerò
a farli lavorare le giuste ore e cercherò sempre un colloquio con loro
(Domenico IV).
Da grande io, invece, farò la parrucchiera o l’estetista e mi preoccuperò di organizzare un ambiente idoneo dove lavorare con serenità
(Antonella IV).
La donna ERA... la donna E’
Dallo studio della storia ho imparato che…le donne della preistoria si occupavano dei figli e della raccolta di erbe, bacche e frutti; le donne Ebree filavano, tessevano la lana e il lino; le donne di Sparta invece passavano molto
tempo fuori casa perché oltre ai bambini anche loro, come gli uomini, si dedicavano alla ginnastica (come la lotta, la corsa), mentre quelle di Atene trascorrevano le giornate nelle loro stanze ad occuparsi dei figli, aiutate dalle
schiave, e verso i 14 anni dovevano sposare un uomo scelto dalla famiglia.
Le donne romane più ricche indossavano gioielli, fatti sulla base del modello etrusco e greco, ma non potevano ricoprire cariche politiche né potevano
insegnare; le donne romane povere tessevano e si occupavano dei bambini
insieme alle schiave.
La figura della donna inizia piano piano a cambiare e già all’inizio del
Rinascimento comincia ad essere importante in campo politico e culturale.
Nell’età Moderna ci sono figure di donna che vanno ricordate. Anita
Garibaldi viene ricordata come il simbolo della donna combattiva sempre al
fianco del suo uomo. Maria Montessori è ricordata per le sue opere con cui
ha cercato di dare alla donna la possibilità di poter studiare e seguire le sue
passioni. Non è da dimenticare Rita Levi Montalcini, la prima donna italiana
a vincere il Premio Nobel e a sciogliere culturalmente la donna italiana.
Una svolta si è avuta il 2 giugno del 1946 quando il popolo italiano fu chiamato a votare per scegliere tra la Monarchia e la Repubblica e, per la prima
volta, furono chiamate al voto anche le donne. Così entrarono a pieno nella
vita dello Stato anche se continueranno per anni a lottare per altri diritti che
forse ancora oggi non sono riconosciuti o, se lo sono, vengono ignorati.
Annaluisa cl. V
Pagina 12
HO VISTO IN TV
KENNEDY NEWS
Il tunnel senza uscita di Daniel
Il dramma di YARA
Daniel, un ragazzo di ventuno anni, dopo che aveva provocato un incidente stradale, era scomparso senza lasciare
nessuna traccia lasciando la sua famiglia con il fiato sospeso e molto preoccupata. Daniel
pensava che l’altro autista coinvolto fosse morto o avesse riportato
ferite gravi. La televisione e i giornali avevano dato subito la notizia
e anche la mamma del giovane
aveva esortato chiunque lo avesse
visto a dare informazioni alla polizia o ai carabinieri.
Il ragazzo era stato ripreso dalle
telecamere di un bar di Ivrea, dove
era rimasto per molti giorni, ma
nessuno aveva pensato che lui, nell’incidente, aveva riportato ferite molto più gravi di quelle fsiche, cioè quelle della
paura. Le forze dell’ordine avevano iniziato subito le ricerche
ma solo dopo dieci giorni era stato trovato dai poliziotti, guidati dal fiuto dei cani addestrati, accanto ad un fiumiciattolo, in un bosco, morto per assideramento.
Il ventunenne Daniel rimarrà sempre nel cuore dei suoi
genitori e di tutte le persone che gli volevano bene.
Leonardo - Luigi - Michele
Yara, una ragazza di Brembate di Sopra
in provincia di Bergamo, era una bravissima ginnasta ed inoltre prendeva ottimi voti a scuola.
Aveva tredici anni, era alta,
con capelli e occhi castani,
portava come molte ragazze
della sua età un apparecchio metallico a stelline per i
denti. Il 26 novembre, uscita
dalla palestra di Brembate,
scomparve nel nulla, senza
che nessuno la vedesse.
Yara indossava una felpa di
Hello Kitty, jeans e giubbotto nero.
La mamma Maura, preoccupata perché
la figlia tardava a rientrare a casa, provò a
chiamarla sul cellulare ma non ebbe risposta; allora i genitori cominciarono a preoccuparsi seriamente. Le ricerche della
ragazza iniziarono con le unità cinofile,
poliziotti, carabinieri, volontari della protezione civile, senza sosta.
All’inizio, a causa di una traduzione sbagliata fatta da un interprete disattento, fu
arrestato un marocchino di nome
Mohammed Fikri. Il 28 dicembre la famiglia Gambirasio chiese il silenzio stampa
in quanto giornali, TV, radio...commentavano continuamente l’accaduto. Il 26 febbraio un appassionato di aereomodellismo
ritrovò il corpo senza vita di Yara, subito
esaminato dal medico legale e poi riconosciuto dai genitori all’obitorio di Milano.
Successivamente fu eseguita l’autopsia
per vedere se Yara fosse stata violentata o
direttamente assassinata.
I cittadini bergamaschi sono stati sempre vicini alla famiglia Gambirasio e non
sono mancati messaggi come, ad esempio, “Yara, torna presto” lungo le strade
della città. Quando poi è stato ritrovato il
corpo della ragazzina essi hanno cominciato a recarsi come in pellegrinaggio nel
luogo del ritrovamento portando fiori, perché Yara era un fiore che ancora doveva
aprirsi alla vita.
Antonella - Gemma - Silvia
La scomparsa delle gemelle
Uno sguardo ai nostri vicini
Fuga dalle coste africane
Alcuni abitanti dell’Egitto, della Libia e della
Tunisia stanno facendo la fila sulle loro spiagge
per imbarcarsi sulle navi che li porteranno al di là
del mar Mediterraneo, sulle coste dell’Italia e precisamente a Lampedusa, una piccola isola siciliana.
Dapprima gli abitanti di Lampedusa non hanno
ben accolto gli ospiti perché sull’isola non vi
erano campi di accoglienza, le persone da accogliere erano troppo numerose e si temeva che
tra queste potevano esservi delinquenti e malintenzionati. Invece si trattava soltanto di persone esasperate che scappavano dalle loro nazioni a causa dei governi dittatoriali. In particolare, in Libia molto forti sono state le proteste contro il colonnello Gheddafi, che governa il Paese.
Si cominciano a temere anche possibili interventi militari perché gli Stati Uniti stanno mandando delle navi da guerra nel Mediterraneo. Il presidente americano Obama ha detto che
Gheddafi deve lasciare subito il potere se vuole fare una cosa buona per il suo popolo. Da
parte sua, il nostro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha detto che è necessario
che la Libia rispetti i diritti umani e che questa Nazione sia riammessa nel Consiglio dell’ONU
da cui al momento è stata sospesa.
Mara Alyssa Giaccio - Domenico Di Gennaro
Terremoto e poi tsunami:
il Giappone in ginocchio.
L’evento catastrofico si è registrato lo scorso
mese di marzo e a tanti ha riportato alla memoria la tragedia di qualche anno fa quando un’onda gigantesca sconvolse la vita di molti popoli
del Sud-Est asiatico. Il sisma, di magnitudo 8.9,
questa volta ha riguardato, in particolare, l’area
Nord-orientale del Paese del Sol Levante, anche
se gli effetti sono stati registrati anche nella capitale Tokyo, distante ben 380 chilometri. Dalle
prime analisi è risultato che l’epicentro del terremoto è situato a 130 chilometri dalla costa, nel
mare, e a 24 chilometri di profondità; per questo
motivo, subito dopo, si è generato anche uno
tsunami, una onda anomala che in alcune aree
ha superato i dieci metri di altezza. Da subito
sono scattati i soccorsi e sono stati interrotti i col-
In Svizzera, precisamente nella città di Losanna,
sono scomparse due gemelline di nome Livia e
Alessia, di sei anni. Ancora non si sa dove sono e
nemmeno se sono vive o morte; nel frattempo le
indagini proseguono. Non si sa dove il padre le
abbia lasciate ma si sa solo che lui si è buttato sotto
un treno, a Cerignola (Puglia).
Gli investigatori durante le indagini hanno trovato
solo degli stivali infangati di Matthias Shepp, il
padre delle gemelline, stivali che lui non indossava
mai a detta dei suoi conoscenti, e una scarpa di
Livia. I carabinieri credono che il padre abbia causato questa tragedia perché voleva togliere a Irina
Lucidi, sua ex moglie, le due bambine, cioè la cosa
più importante che aveva.
Irina spera che le due gemelline siano vive e porta
sempre con sé un orso e una pecora, i pupazzetti
preferiti rispettivamente di Livia e di Alessia.
Marica - Dominique - Melania
legamenti sia aerei che ferroviari. Infatti, tra le
varie “vittime”, anche un treno, che viaggiava tra
le località di Sendai e Ishinomaki, inghiottito
completamente dal mare, e una nave da crociera. Molte persone, inoltre, sono tornate a casa a
piedi, come hanno mostrato le immagini televisive che riprendevano l’evento, perché anche le
strade sono state invase da fango e macerie.
Sono state colpite anche delle centrali nucleari,
come quella di Fukushima: in esse si sono verificati incendi e si teme la fuga di gas pericolosi.
L’onda più alta, di oltre 10 metri, ha colpito le
coste di Sendai, mentre un altro triste record ha
riguardato Soma, dove un’onda di sette metri è
stata così forte da spingersi per ben cinque chilometri all’interno della città. L’allarme, poi, è
stato dato subito in tutti i Paesi bagnati
dall’Oceano Pacifico, compresa l’Australia e
alcuni Stati del Sud-America, malgrado fossero
molto lontani dall’epicentro. Al momento del ter-
remoto si trovavano in tournee in Giappone i 311
componenti del “Maggio Musicale Fiorentino”,
tutti italiani, giunti lì per una serie di esibizioni
inserite nell’ambito dei festeggiamenti per i 150
anni dell’Unità d’Italia. Il Presidente Giorgio
Napolitano ha contattato subito l’imperatore del
Giappone Akihito per offrire solidarietà; il messaggio del Capo dello Stato italiano recitava:
“L’Italia si stringe attorno al popolo giapponese
in questo drammatico momento”.
La Redazione
HO VISTO IN TV
KENNEDY NEWS
61° Festival
della canzone italiana
Vecchioni conquista Sanremo
Alla fine l’ha spuntata Roberto Vecchioni. È
stato proprio il cantautore milanese, che orgogliosamente ha ricordato le sue origini napoletane sul palco del Teatro Ariston, a trionfare nella
edizione n. 61 del festival più famoso della canzone italiana. Il titolo della canzone vincente
(con 52 preferenze ha ottenuto anche il premio
della critica intitolato alla compianta Mia Martini)
è “Chiamami ancora amore” e l’artista l’ha dedicata alla moglie. Intervistato a caldo ha dichiarato di sperare che finiscano le liti e i contrasti
tra gli italiani.
La manifestazione si è svolta nei giorni compresi tra il 16 ed il 19 febbraio scorsi.
Nell’ordine, Vecchioni ha preceduto i Modà con
Emma (la vincitrice dell’ultima edizione di
“Amici”) e Al Bano che si è classificato terzo
dopo un inizio da brividi. Infatti il meccanismo
della gara prevedeva due eliminazioni per le
prime due serate e ne avevano fatto le spese
Patty Pravo, Anna Oxa, Anna Tatangelo e proprio il cantante pugliese; tuttavia, grazie al tele-
UNA FESTA IN TV...
Stamattina, Venerdì 18 alle ore
11.00, dal Teatro Regio di Torino,
che nel passato è stata la prima
capitale dell’Italia, è stata trasmessa una manifestazione per il compleanno dell’ Italia.
C’erano tanti Sindaci con la fascia
tricolore, il Presidente della provincia di Torino con la fascia blu, il
Presidente della Repubblica Italiana,
Giorgio Napolitano, e tantissime persone.
Cl. Prima Pietraroja
voto, erano poi rientrati in gioco sia Al Bano che
Anna Tatangelo. Nella serata delle semifinali,
invece, uscivano definitivamente dalla gara
Tricarico con il brano patriottico dedicato alla
bandiera italiana dal titolo “Tre colori” e Max
Pezzali, che cantava la canzone “Il mio secondo tempo”.
Molto elogiato alla fine il presentatore Gianni
Morandi, le bellissime Elisabetta Canalis e
Belen Rodriguez e i simpaticissimi Luca Bizzarri
e Paolo Kessisoglu, mitici conduttori de “Le
iene”.
Un po’ delusa per l’esito del Festival Emma
(con i Modà); la cantante, divenuta famosa grazie al successo nell’ultima edizione del programma di Maria De Filippi, sperava con la canzone “Arriverà” di ripercorrere la strada già percorsa, negli ultimi due anni, da Marco Carta e
Valerio Scanu, vincenti a Sanremo dopo essere
passati per la scuola di “Amici”.
Nella categoria “Nuove proposte”, invece, ha
ottenuto uno straripante successo Raphael
Gualazzi che ha vinto anche i premi Radio-Tv
della sala-stampa, della critica “Mia Martini” e il
“Leone d’argento”. Prima di lui l’impresa era
stata realizzata solo da Fabrizio Moro e da
Arisa.
Un programma per tutti
AMICI: scuola-spettacolo
La domenica sera, su Canale 5, viene trasmesso un programma televisivo che si chiama
“Amici”, condotto da Maria De Filippi. Quella di
quest’anno è stata la decima edizione.
In pratica il programma è strutturato come
una vera e propria scuola di spettacolo e gli studenti sono divisi in due squadre, la bianca e la
blu, che si sfidano
tra loro. Durante il
giorno i ragazzi studiano per molte ore
frequentando
le
lezioni di varie materie: danza, canto,
musica, dizione e
recitazione; l’insegnamento è effettuato da professori a
volte molto severi. Durante le sfide si svolgono
i duetti di canto, nei quali gli studenti si esibisco-
La serie A
verso lo sprint finale
Un tris d’assi per il campionato di
serie A. Chi vincerà il tricolore tra
Milan, Inter e Napoli? I rossoneri di
Allegri, dopo trenta giornate, guidano
la classifica, ma con solo due punti di
vantaggio sull’Inter che da dicembre è stata affidata al brasiliano
Leonardo. Ma nessuno deve sottovalutare nemmeno il Napoli, distante
tre punti dalla vetta, che spera di rivivere i bei momenti dell’era di Diego
Armando Maradona.
Indubbiamente le due squadre milanesi sembrano più forti, ma nel calcio mai dire mai... Il Milan conta su Ibrahimovic e Pato, oltre che su tanti
altri campioni; l’Inter ha Eto’o, il più grande attaccante africano di ogni
tempo, ed è l’unica squadra che ancora disputa un torneo europeo, cioè
la Champion’s League. I tifosi napoletani sognano grazie ai gol di
Pagina 13
Menzione particolare per gli ospiti: Monica
Bellucci, Robert De Niro, poi Roberto Benigni e
i Take That. In particolare Benigni, nella serata
del 17 febbraio, ha tenuto una “lezione” sulle
parole dell’Inno Nazionale di Goffredo Mameli,
che ha poi intonato senza musica, con grande
trasporto. Infine, da ricordare che c’è stata una
gara nella gara: tutti i cantanti si sono sfidati per
beneficenza cantando brani storici della canzone italiana. Il Cd che raccoglie queste canzoni è
stato venduto e l’incasso è stato devoluto in
beneficenza. Per la cronaca, questa gara l’ha
vinta Al Bano cantando “Va’ pensiero”.
La redazione
no con cantanti famosi come è successo a
Virginio che ha cantato, insieme a Roberto
Vecchioni, la canzone “Chiamami ancora
amore” vittoriosa al festival di Sanremo.
Durante il percorso ci sono dei momenti tristi:
quando ci sono le eliminazioni, ad esempio, il
ragazzo o la ragazza che deve abbandonare la
scuola resta deluso e a volte piange.
I ragazzi che sono giunti in finale quest’anno
sono stati Virginio, Giulia, Denny, Annalisa e
Vito (nella foto). La vittoria ha baciato nella
categoria del ballo Denny e in
quella del canto Virginio.
Amici è la scuola-spettacolo
che ha conquistato la simpatia
di tutti, giovani, bambini e
adulti. A noi piace perchè gli
studenti mostrano che hanno
voglia di imparare e di fare
sempre meglio.
Domenico D.B. - Errico
“Matador” Cavani, ai dribbling del “Pocho” Lavezzi e agli assist di Hamsik
che a Napoli tutti chiamano “Marekiaro”, camuffando il suo nome.
Forse però le vere sorprese sono la Lazio, quinta in classifica, e la
super Udinese, che non perde da dicembre. Fin qui, invece, hanno deluso altre squadre: la Juventus, ad esempio, a causa anche dei tanti infortuni tra cui quello di Quagliarella; la Roma, che però è ancora in corsa per
conquistare un posto in Champion’s league; la Sampadoria, che ha venduto i suoi gioielli Pazzini e Cassano; il Parma, che sta lottando per non
retrocedere in serie B; il Palermo che, contro l’Udinese, ha subito la sconfitta più pesante della sua storia perdendo addirittura per 7-0! Invece il
Bari sembra destinato alla serie B, dove rischiano di finire anche Brescia
e Lecce.
Adesso noi sportivi e amanti del calcio dovremo stare tutti incollati alla
televisione e seguire le imprese dei nostri eroi del pallone, con le dita
incrociate, sperando che i nostri sogni di tifosi possano diventare presto
realtà.
La Redazione
ATTUALITA’ e SCUOLA
KENNEDY NEWS
Pagina 14
Continua da pag. 1
Le OLIMPIADI
della lingua italiana …
GENITORI E NONNI IN SCENA PER I PON
Il giorno della prova sono arrivato prima di tutti,
avevo intenzione di sedermi vicino a un maschio ma
poi quando sono arrivati gli altri alunni ho notato che
erano tutte femmine. Quando abbiamo incominciato
a dare le risposte ai quesiti ero un po’ teso, poi piano
piano mi sono tranquillizzato; le domande non erano
difficili ma si dovevano leggere con molta attenzione
altrimenti non si capiva la richiesta.
Alla fine della prova tirai un sospiro di sollievo,
però, quella era solo una simulazione e, quindi, forse
era abbastanza facile.
Il giorno della vera prova pensavo che le cose
sarebbero state molto più difficili ma mi sbagliavo.
Anche in quell’occasione erano state facili; sperai di
aver risposto bene a tutte le domande, ricontrollai
tutte le risposte e terminai la prova cliccando sulla
parola Salva. Eh, sì, le olimpiadi della grammatica si
svolgono via mail.
Sono stato molto contento quando è giunta a scuola la notizia che la nostra scuola aveva superato la
prova. Adesso non ci resta che prepararci alla prova
successiva che si terrà a larino (Isernia) nel mese di
maggio. Sono ottimista.
Roberto V Pietraroja
Divertitevi con noi:
è CARNEVALE!
Tutti sanno che il Carnevale è il
periodo dell’anno che va dall’Epifania
alla Quaresima. Secondo alcuni, il
periodo carnevalesco deriva dalle
feste anticamente celebrate in onore
del dio Bacco, dio del vino; altri invece sostengono che esso è un residuo
dei Saturnali, allegre feste con le quali
i Romani usavano ricordare i tempi
felici dell’abbondanza che regnava
sulla terra quando era signore il dio
Saturno.
Quello che a noi piace è il fatto che
il Carnevale è un periodo di allegria
durante il quale la gente desidera liberarsi per qualche giorno dalle noie
della vita.
Come spesso vediamo in televisione, in tutti i paesi del mondo si organizzano balli in maschera, sfilate con i
carri; ugualmente nel nostro paese,
come in quelli vicini, il martedì grasso
vengono fatte delle rappresentazioni
che riguardano i contrasti sempre esistiti tra ricco e povero, i 12 mesi le
Quattro Stagioni o semplici scenette
per divertire il pubblico presente. Non
mancano momenti in cui si assaggia-
Non solo under 14 tra i protagonisti dei PON
a Cusano Mutri. Ci sono anche nonni e genitori che partecipano assiduamente ai corsi
pomeridiani e lo fanno nelle vesti di attori
attraverso il PON “Leggere, scrivere, recitare”
che vede partecipare adulti di età compresa
tra i 20 e i 70 anni, tutti dotati di straordinario
spirito di iniziativa ed invidiabile voglia di
apprendere.
Il corso è stato articolato in tre momenti,
come vuole il suo “titolo”: il momento della lettura, dedicato a brani arcinoti della tradizione
classica e moderna; il momento della riscrittura e della creazione di uno o più copioni tratti
dagli argomenti e dalle opere studiate; il
momento dell’interpretazione, in forma recitata, dei copioni realizzati.
L’oggetto di trattazione spazia dal teatro
greco, con la tragedia di Euripide intitolata
“Alcesti”, al romanzo di Luigi Pirandello intitolato “Il fu Mattia Pascal”, dalla “Gerusalemme
Liberata” di Torquato Tasso all’opera di Brecht
no le ricette tradizionali che riguardano gli struffoli, le chiacchiere, le castagnole e le zeppole.
Anche a scuola in questo periodo
c’è più buonumore
perché tra le tante attività le maestre programmano addobbi
colorati, giochi come :
“L’uovo
ucciso”
,
“L’uovo appeso” ,
“L’uovo affogato”, la
rottura della pignatta e
canti divertenti e qualche volta ci permettono di buttare coriandoli e stelle filanti.
Quest’anno i giochi
sono riusciti perfettamente facendoci
divertire tantissimo e vi ha preso
parte anche la nostra Preside che è
riuscita a rompere una pignatta piena
di coriandoli.
Per noi scolari è anche un momento per conoscere più a fondo le
maschere italiane perché, come tutti
sappiamo, ognuna di esse rappresenta una regione o una città con caratteristiche proprie (la nostra regione, per
chi non lo sapesse, è rappresentata
da Pulcinella).
E’ in questo contesto che la Pro
loco cusanese, in collaborazione con
il Forum dei giovani, ha indetto un
concorso dal titolo “La maschera
cusanese”, per stimolare la fantasia
dei concittadini attraverso l’ideazione
di una maschera che rappresenti il
sentimento di appartenenza al proprio
paese.
Quindi, forza con la fantasia, buon
Carnevale a tutti e attenti agli scherzi!
Domenico D. G.,Luigi, Michele
“Il cerchio di gesso di Augusta”, passando
attraverso il mito di Orfeo ed Euridice e il teatro di Shakespeare con “Romeo e Giulietta”. I
brani sono stati dapprima letti nei loro passaggi essenziali, poi analizzati dal punto di vista
stilistico; è seguita una disamina sulla psicologia dei protagonisti, per cogliere i significati
profondi nascosti dietro alle loro azioni.
Partendo da questo lavoro, la seconda parte
del corso è stata dedicata alla stesura, da
parte dei corsisti, di un paio di copioni dai quali
è stato poi ricavato il copione definitivo sul
quale è d’obbligo mantenere ancora il top
secret visto che sarà oggetto della rappresentazione finale prevista per giugno.
Guidati da Carlo Iovino, in qualità di esperto, e da Maria Immacolata Sasso, in qualità di
tutor, i corsisti, nella terza ed ultima parte del
corso, oltre che nelle prove, sono attualmente
impegnati anche nella realizzazione di scenografie, oggetti di scena e vestiti necessari per
la messa in opera del prodotto.
La Redazione
Crescere
Felix
Il 13 gennaio 2011 presso la sala del comune di Cusano Mutri si
è tenuto un convegno nell’ambito del progetto Crescere Felix per
informare e sensibilizzare genitori, docenti e operatori sull’ importanza di una corretta alimentazione e un corretto stile di vita, alla
base della salute di ogni persona. Infatti, da un’indagine condotta
dal Ministero della Salute sul 90% delle scuole primarie italiane, è
emerso che molti bambini sono in soprappeso a causa di una alimentazione non sempre corretta ed equilibrata associata al poco
movimento fisico dovuto al grande uso di computer, videogiochi e
consolle che vede fermi e in posizione scorretta le giovani generazioni per troppe ore al giorno.
Al convegno, organizzato dal nostro Istituto Comprensivo, sono
intervenuti la Dirigente Scolastica Giovanna Caraccio, la dottoressa Ersilia Palombi (nutrizionista), la dottoressa Elena Fossi (epidemiologa), la dottoressa Giovanna Ragozzino, i sindaci di Cusano
Mutri e Pietraroja. Tra il pubblico i docenti dell’istituto tra cui la referente del progetto maestra Liliana Pascale che ha illustrato il per-
corso in atto nella nostra scuola.
Per sensibilizzare noi alunni, infatti, ed educarci alla cultura del
benessere e della salute il progetto Crescere Felix quest’anno prevede attività da svolgere nell’ambito del laboratorio scientifico per
tutte le classi mentre per le classi Prime, Seconde e Terze dei plessi di San Felice e Capoluogo anche in alcune ore extracurricolari.
Un momento particolare, in tutti i plessi dell’istituto, è stato quello del primo marzo quando abbiamo fatto colazione a scuola: latte,
pane e marmellata sono stati gli alimenti principali ed è stato bello
mangiare tutti insieme. Subito dopo, però, ci siamo divertiti con i
giochi del passato (campana, giochi con la palla,…), giochi ormai
non più conosciuti ma, ci hanno detto le nostre maestre, importanti per tante motivazioni: la coordinazione oculo-manuale, l’equilibrio, la memorizzazione di movimenti in sequenza, …e che dobbiamo riscoprire.
La Redazione
Pagina 15
KENNEDY NEWS
CRONACA...TRA I BANCHI
SCUOLA DELL’INFANZIA
La figura del
soldato garibaldino
Il percorso svolto nel nostro plesso,
scuola dell’infanzia di Cusano capoluogo, oltre a far conoscere la figura del soldato Garibaldino attraverso la visione di
immagini, l’ ascolto della canzone “inno
di Garibaldi “, ha favorito il raggiungimento delle finalità della scuola dell’
Infanzia in particolare la costruzione
dell’ identità. Gli alunni sono stati sollecitati a prendere coscienza di se stessi
prima come membri di una piccola socie-
Un’esperienza di “assaggio”
La prima esperienza nella scuola dell’
infanzia de “la colazione a scuola “ è
stata apprezzata da tutti gli alunni che
hanno avuto modo di condividere nell’
ambito scolastico un momento prettamente “famigliare”; nello stesso tempo
hanno potuto apprezzare una colazione
tà :la famiglia poi di società sempre più grandi ed
eterogenee: la scuola, la chiesa, il Paese.
Varie le attività che hanno visto coinvolti i nostri
piccoli alunni: attività motorie in particolare per la
preparazione della Marcia dei Garibaldini, grafiche
sia come espressione del proprio pensiero e vissuto e come traccia dell’ esperienza, manipolative
con la creazione della “torta di compleanno della
provincia “. Inoltre tutti gli alunni , nell’ ambito del
progetto, hanno avuto un incontro con la dott.ssa
Maria Giovanna De Lucia responsabile per la Slow
Food Valle Telesina, la quale in modo semplice ed
efficace ha illustrato com’ è cambiata l’ alimentazione nel corso del tempo e quanto sia importante
ritrovare e riscoprirei piatti genuini e semplici della
nostra tradizione.
Giocando con l’inglese
Continua l’ esperienza dell’ insegnamento della lingua inglese per i bambini dell’ ultimo anno di frequenza della scuola dell’ infanzia.
Avvalendosi della curiosità verbale tipica dell’età, dello stimolo alla socializzazione e della massima plasticità cerebrale proprie di questa età, essa
fornisce ai bambini un numero maggiore di stimoli linguistici. E’ stata offerta agli alunni la possibilità di vivere il primo incontro con la lingua inglese
mediante modalità volte a promuovere la creatività in situazioni ludiche e a
favorire tale tipo di alfabetizzazione in continuità e progressività.
L‘introduzione della lingua inglese non si configura come un insegnamento precoce, ma come una
sensibilizzazione
del
bambino verso un codice
linguistico diverso dal
proprio, il quale in seguito porterà ad un apprendimento attivo.
Nella foto “Mister Corrà”
durante una lezione
forse più semplice (latte, pane e marmellata) ma sicuramente più genuina
rispetto alle solite merendine e biscottini
vari, a cui sempre più spesso si ricorre
in tante frettolose famiglie dei nostri
piccoli alunni.
Per la festa del 19 marzo non poteva mancare in classe un
momento didattico per parlare della figura del proprio papà e
dedicargli semplici e affettuosi versi.
Un dono per papà
Il mio papà
Quando vedo il mio papà
sento amore a volontà.
Se lo abbraccio forte forte
mi regala baci e torte.
Tutto il mondo è insieme a me
quando a casa lui è.
Se, a volte, sono triste
i suoi baci di gusto
sono l'antidoto giusto.
Alessandra cl. III
LA NUTRIZIONISTA NELLA SCUOLA PRIMARIA
Il giorno tre Febbraio 2011 sono andata a scuola come al solito, ma mi aspettava una giornata
diversa. Infatti, a scuola è venuta la dottoressa Ersilia Palombi, nutrizionista dell’ASL di Benevento
per parlarci della corretta alimentazione e dell’importanza del movimento. Tutti insieme noi alunni
della scuola Primaria ci siamo riuniti nel salone per visionare un DVD “ Esplorando il corpo umano”.
Il video parlava dell’apparato circolatorio. Si è creato subito un clima di grande interesse perché il
filmato trattava temi importanti, ma reso simpatico e divertente da personaggi animati. La dottoressa con grande bravura ci ha guidato in un magnifico viaggio immaginario nel corpo umano da cui
abbiamo imparato paroline nuove come: neurotrasmettitori, globuli rossi, piastrine..
Il nostro interesse è stato elevato e le curiosità infinite anche da parte dei più piccoli. La dottoressa ha risposto a tutte le nostre domande in modo semplice e pratico in questo modo abbiamo capito che è necessario non solo alimentarsi in maniera sana , ma anche incrementare l’attività fisica e
ridurre la sedentarietà, offrendo a noi bambini occasioni per essere attivi in casa, a scuola e nel
tempo libero.
Gli alunni di San Felice
Papà, per me sei importante,
più di un diamante!
Di sera ti guardo
e di notte sogno il tuo sguardo.
Vorrei donarti tante cose belle:
magari un cielo pieno di stelle.
Vorrei donarti un paradiso,
ma posso donarti solo un sorriso.
Ciò che faccio per te,
lo faccio con il cuore,
ma soprattutto con tanto amore.
Nicole Maria cl.III
PAESE CHE VAI
Pagina 16
Verso la Quaresima!
Vivo…in uno dei borghi più belli d’Italia
Abito con la mia famiglia in uno dei
borghi più belli d’Italia e sono contenta di viverci. Il luogo è Cusano
Mutri, un paese che si trova in provincia di Benevento ad un’altitudine
dai 475 ai 500 m. Si può raggiungere da Cerreto Sannita e da Pietraroja
attraverso le strade provinciali che
partono rispettivamente da Telese
Terme e da Morcone.
La sua principale caratteristica è
che le case sono arroccate l’una sull’altra con stradine strette, molte
scalinate fatte di pietra su cui si possono vedere anche impronte di conchiglie. Nel centro storico ci sono
chiese e chiesette tra cui quelle dei
SS. AA. Pietro e Paolo, S. Nicola e
S. Giovanni.
Dai nostri nonni abbiamo saputo
che tanto tempo fa le due parrocchie
litigavano per decidere quale fosse
la più importante. Alla fine i
Cusanesi decisero che era più bella
quella dedicata a San Nicola, patrono della nostra cittadina.
Il mio paese ha più di 5.000 abitanti e per questo ci sono molti negozi
di ogni tipo.
Concorso “Il piccolo
Carabiniere”
In ogni città, in ogni paese, nelle
strade, i carabinieri sono sempre delle
presenze assicuranti. La gente ama e
stima i carabinieri perchè vede in loro
la garanzia di un vivere ordinato e
sereno e riconosce nelloro lavoro la
difesa continua del diritto di tutti a sentirsi sicuri. Uomini efficienti, preparati
che affrontano ogni problema con
Il mio paese è anche sagra, quella
dei prodotti tipici che si tiene in primavera e quella famosa del fungo
porcino che si svolge nel mese di
settembre. In queste occasioni il
centro storico si trasforma e soprattutto piazza Orticelli si riempie di
casette di legno, tende, tavoli e panche. Dovunque vedi stand gastronomici da cui proviene il profumo delle
pietanze cucinate; vedi bancarelle
piene di dolci, rustici, miele, funghi,
formaggi locali e tante altre cose.
Quello che più mi piace è che vicoli
e vicoletti si animano, sono pieni di
gente che chiacchiera, bimbi che
giocano, persone che si fermano a
chiedere informazioni o che gustano
i prodotti locali.
Lo stesso avviene il giorno
dell’Infiorata, organizzata per il
Corpus Domini, quando con fiori,
foglie e semi si preparano tappeti
per le strade e nelle chiese. Tante
persone infatti affollano le strade di
Cusano per ammirare ciò che i
Cusanesi hanno preparato con tanta
pazienza e fervore.
Nilde e Concetta
KENNEDY NEWS
Nel mio paese non si celebra un Carnevale famoso, spettacolare, ma è un periodo
che a Cusano viene vissuto anche religiosamente con le “Quarantore” : quaranta ore
di preghiere a Gesù Sacramentato esposto solennemente.
Le Quarantore iniziano quattro settimane prima dell’ultimo giorno di Carnevale,
nella chiesa di Santa Maria con la celebrazione della Santa Messa. Durante le
“Quarantore” la chiesa viene addobbata con tanti fiori; al tempo dei nonni, invece,
veniva addobbata con numerose candele e con qualche fiore che portavano dalle
campagne. Le altre Quarantore poi vengono svolte nelle chiese di San Giuseppe, di
San Giovanni e di San Pietro.
Le Quarantore vengono celebrate dal giovedì alla domenica in ogni chiesa.
L’ultimo ciclo di “Quarantore”, nella chiesa di San Pietro inizia il sabato. Esse si concludono con la celebrazione dei vespri, che una volta venivano cantati in latino dalle
congreghe, con la processione e con la benedizione solenne.
Ci auguriamo che tutte queste manifestazioni religiose vengano sempre rivissute
per poterle tramandare ai posteri evitando così di farle scomparire.
Gli alunni di San Felice
LA NOSTRA PASQUA
Il precetto pasquale di quest’anno è stato sicuramente più bello e significativo perchè impreziosito
dalla presenza del nostro vescovo Mons. Michele
De Rosa, che ha presieduto la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Giovanni Battista.
Nell’omelia, Sua Eccellenza ci ha esortati a ritrovare
sempre maggiori motivazioni per lo studio e per la
costruzione di relazioni fondate sul rispetto reciproco
e sulla cooperazione. L’Istituto Comprensivo, attraverso la Redazione, augura a tutti i lettori e ai loro
familiari una Pasqua vissuta alla luce dei valori più
autentici.
Auguri!
determinazione.
Per non dimenticare mai l’importantisimo ruolo che svolgono i Carabinieri è
stato organizzato il progetto “Piccolo
Carabiniere”, al quale il nostro Istituto
è stato lieto di partecipare. Esso ha
previsto il coinvolgimento di tutti i giovani studenti in elaborati scritti per la
Scuola Secondaria di 1° grado e in
disegni per la primaria, elaborati che
esaminavano la figura del Carabiniere
con problematiche di volta in volta
attuali.
Il giorno 10 marzo 2011, presso la
sede dell’I.C.Kennedy, sono stati premiati 12 alunni della scuola primaria e
7 della scuola secondaria. Alla premiazione sono stati presenti il Dirigente
Scolasticodott.ssa
Caraccio,
gli
Ufficiali dell’Arma, i rappresentanti
delle testate giornalistiche locali, alcuni
insegnanti e i genitori degli alunni vincitori.
Noi alunni abbiamo rappresentato
l’argomento “il Carabiniere e la tutela
ambientale” al fine di sensibilizzare alla
problematica di un ambiente più curato
e sano. I nostri disegni rappresentavano il problema ecologico nell’ambiente
naturale. L’ambiente è tutto quel
mondo che è a contatto con l’organismo, che lo condiziona, lo influenza e
che è trasformato a sua volta dall’uomo. Il disegno di Ivan, invece, rappresentava l’arrivo di barconi carichi di
immigrati venuti in Italia a cecare lavoro e serenità. All’arrivo i carabinieri
hanno dato loro accoglienza, aiuto e
soccorso. Il nostro Dirigente si è complimentato con noi ragazzi per l’ottimo
lavoro che abbiamo svolto ed ha sottolineato che è stato molto difficile scegliere tra le creazioni più belle e significative perchè ognuna esprimeva
emozioni e sentimenti diversi. Alla fine
della cerimonia tutti si sono congratulati e noi ci siamo sentiti orgogliosi e
felici di aver partecipato a questo progetto voluto dalla nostra Dirigente
Scolastica in collaborazione con il
Comandante dei Carabinieri della
Stazione di Cusano Mutri.
Alunni classi IV-V
Cusano Cap. e San Felice
In classe il problema dei rifiuti e del loro riciclo
“Questo rifiuto dove lo metto?”
Molto spesso, quando faccio merenda, chiedo
alla maestra: ”Questo rifiuto dove lo metto?”. La
maestra mi risponde che devo fare attenzione al
colore della busta in cui lo devo buttare perché
solo così può essere riciclato.
E’ per questo che i Comuni, tra cui il nostro, ha
organizzato la raccolta dei rifiuti e tutti i cittadini
devono osservare alcune regole. Nel sacco multimateriale di colore giallo dobbiamo mettere gli
oggetti di plastica, di legno, di carta, di alluminio,
di cuoio, di polistirolo, di stoffa ed ogni lunedì
metterlo davanti alla porta di casa fino alle ore
nove. Ogni lunedì, infatti, l’operatore ecologico
raccoglie i sacchi gialli porta a porta e li trasporta
in un centro di raccolta.
Attenzione, però, ogni rifiuto inserito deve
essere pulito; in caso di lattine o brik vanno
risciacquati. Stai attento a non introdurre, quindi,
liquidi, avanzi alimentari, oli, vernici, altrimenti hai
fatto fatica sprecata.
Il colore giallo tienilo a mente anche per la raccolta del vetro. In punti stabiliti del tuo paese ci
sono i contenitori, proprio di colore giallo, per la
raccolta del vetro.
Noi, grandi e piccoli, produciamo tanti rifiuti che
non sono fatti di materiali naturali e se li buttiamo
di qua e di là sporchiamo ed inquiniamo l’ambiente in cui viviamo. Se ricicliamo i rifiuti certamente aiuteremo il nostro pianeta Terra.
Classe II Pietraroja
REDAZIONE
Dirigente Scolastico
dott.ssa Giovanna Caraccio
Docente Esperto prof. Carlo Iovino
Docente Tutor
ins. Michelina Venditto
Gli alunni del PON
“L’italiano...in prima pagina”
Siamo su Internet!
www.ickennedy.it
Scarica

Kennedy news Anno 4 - Istituto Comprensivo JF Kennedy