ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “J. F. Kennedy” di CUSANO MUTRI Via Orticelli, 26 - 82033 Cusano Mutri-BN Tel: 0824 862064-e-mail: [email protected] Anno 4 - Numero 2 Aprile 2011 s w e n » Y D «KENNE Sommario Scuola Secondaria di I grado pagina a m i r p n i ... La scuola Ricordare ... per non Dimenticare pag. 2 Riflessioni sul Mondo pag. 6 Giovani e Adulti del Territorio Trimestrale dell’I. C. di Cusano Mutri (BN) pag. 8 Coesione territoriale, nazionale, europea a scuola: un valore, un obiettivo da realizzare PON: moderno strumento per l’ampliamento delle competenze di base "L' Italiano … in prima pagina" è il percorso formativo programmato nell'ambito delle attività progettuali PON, nato per dare voce agli alunni, per promuovere la creatività, per favorire una partecipazione responsabile alla vita del nostro Istituto. L’iniziativa, accolta con entusiasmo, intende proseguire l’attività giornalistica svolta dall’Istituto nel corso degli ultimi anni (questa è la quarta edizione!!!). Dallo scorso anno è nata, tra l’altro, una collaborazione con il quotidiiano “Il Sannio”, che divulga, a livello provinciale, il nostro trimestrale come inserto speciale. Il “Kennedy News”, carta d’identità della scuola, vanta ottimi risultati e riconoscimenti prestigiosi: il prossimo 4 maggio sarà premiato all’VIII Concorso “Fare il giornale nelle scuole” dell’’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Il corso, attualmente in atto, ha attribuito un valore aggiunto al giornale, che quest’anno si arricchisce della presenza di due esperti e due tutor che, parallelamente, guideranno due sottoredazioni: quella della Scuola Secondaria e quella della Scuola Primaria. La prima parte del percorso formativo della Scuola Secondaria ha avuto lo scopo di approfondire il concetto di testo informativo e testo argomentativo: un articolo di cronaca deve seguire la regola inglese delle cinque W, secondo la quale l'apertura deve rispondere a cinque domande: who (chi), what (che cosa), when (quando), where (dove), why (perché); un testo argomentativo, di contro, affronta un problema, esprime un'opinione attraverso un commento, una recensione, un editoriale. Nella seconda parte del corso, gli alunni hanno appreso la struttura di un giornale, partendo dalla prima pagina, che ne rappresenta il biglietto da visita, in cui gli articoli non vengono situati a caso, ma vengono attribuiti loro degli spazi ben precisi: la testata, l'editoriale, l'articolo di spalla e l'articolo di fondo. Contribuiscono alla buona riuscita del giornale anche le abilità grafiche; per questo sono importanti la scelta delle immagini, dei colori e l'uso delle foto come riflessione e rinforzo del testo scritto. Fondamentale, quindi, è stato l'uso ricorrente dei mezzi informatici e multimediali; l'utilizzo del computer per la digitazione degli articoli, dello scanner e della fotocamera per l’acquisizione di immagini significative, di internet per ricerche e approfondimenti, di software specifici per l'impaginazione hanno infatti costituito un supporto privilegiato al lavoro dell’intera redazione. La costruzione di un giornale rappresenta una delle attività scolastiche più avvincenti e coinvolgenti, grazie alle enormi potenzialità formative che mette in campo. Gli alunni, infatti, diventano protagonisti di un insieme di attività fortemente motivanti con un denominatore comune: la scrittura assume un reale significato comunicativo. E non solo! Condividere scelte, confrontarsi su tematiche di interesse comune, stimolare la riflessione, raccontare e raccontarsi, esprimere idee rappresentano quella metafinalità che è alla base dell'educazione alla convivenza democratica, nucleo fondante di qualunque intenzione educativa. Il nostro giornale deve essere interprete della collettività scolastica: dare una visione d'insieme delle molteplici attività svolte dalla scuola. In tale ottica, questa iniziativa progettuale offre un moderno strumento didattico per lo svilppo delle conoscenze e per la completa formazione degli alunni. Le docenti “L’italiano...in prima pagina 2” Scuola Secondaria di I Grado "Cari lettori di "Kennedy news…" Ciao a tutti !!! Siamo la redazione del gruppo PON "L'italiano… in prima pagina 2" e stiamo lavorando al nostro Giornale Scolastico "Kennedy news". Molti di noi avevano già preso parte alla realizzazione di articoli, interviste, illustrazioni nelle rispettive classi, ma non avremmo mai pensato di far parte di una redazione giornalistica vera e propria… Essa è composta da 22 ragazzi, provenienti da tutte le classi della scuola secondaria di I° grado. Il nostro primo giorno del corso è stato bellissimo, speciale e divertente perché abbiamo provato l'emozione di essere "veri giornalisti" e perché al primo incontro è venuta a salutarci la dott.ssa Caraccio, Dirigente Scolastico del nostro Istituto e Direttore del Giornale, che ci ha augurato un proficuo e fruttuoso lavoro! Tra le pagine di questo numero troverete, come sempre, tantissimi articoli interessanti e approfondimenti su diverse tematiche; notizie interne al nostro istituto come progetti, visite guidate, manifestazioni e quanto altro realizziamo per arricchire la nostra offerta formativa. Oltre alle notizie interne, non mancano mai riflessioni e considerazioni su ciò che accade intorno a noi. In particolare, in questo numero nasce anche una nuova rubrica dal titolo Scienze e dintorni che tratterà argomenti e curiosità relativi all'ambito scientifico e non solo… Siamo "gasati" nell'intraprendere questa entusiasmante e formativa avventura e ci auguriamo che il nostro impegno possa aiutarci a crescere e a trasmettere l’IDENTITA' del nostro Istituto. A questo punto non rimane che augurare a tutti… BUONA LETTURA!!! I ragazzi della redazione Cassella Antonio Maria, Cassella Nico, Civitillo Donato, Crocco Giuseppina, Di Biase Concetta, Di Biase Giulia, Florio Pasquale, Guerriero Sarah, Iuliani Antonella, Maturo Domenico, Nocera Alessia,Orsino Giovanna, Parente Benedetta, Perfetto Eleonora, Petrillo Sonia, Raccio Concetta, Ronca Gaia, Russo Antonella, Torrillo Arianna, Torrillo Giovanna, Varrone Andrea, Vitelli Adriana Pagine 4 e 5 Pag. 3 SPORT A SCUOLA Campioni Provinciali Vice campioni Regionali Pag. 7 150° Provincia di Benevento Pag. 5 Campionati sportivi studenteschi Pagina 2 Ricordare...per non Dimenticare nessuno", in cui la fugacità e l'imprevedibi"Giornata della memoria e dell'impegno di lità della vita sono più forti che negli altri luoin ricordo delle vittime delle mafie". ghi, perché l'esistenza delle persone è forte19 marzo 2011 centi il cui uso produce schiere di giovani emarginati, e manovalanza a disposizione delle organizzazioni criminali; scontri tra diverse fazioni che si abbattono come veri flagelli devastatori sulle famiglie delle nostre zone; esempi negativi per tutta la fascia adolescenziale della popolazione, veri e propri laboratori di violenza e del crimine organizzato. E' oramai chiaro che il disfacimento delle istituzioni civili ha consentito l'infiltrazione del potere camorristico a tutti i livelli. La Camorra riempie un vuoto di potere dello Stato che nelle amministrazioni periferiche è caratterizzato da corruzione, lungaggini e favoritismi. La Camorra rappresenta uno Stato deviante parallelo rispetto a quello ufficiale, privo però di burocrazia e d'intermediari che sono la piaga dello Stato legale". mente “condizionata”. Ricordiamo tutte le vittime della criminalità organizzata attraverso le parole di don Peppino: “La camorra oggi è una "Insieme, verità e giustizia in terra di luce" forma di terrorismo che incute paura, impone le E’ lo slogan che ha accomunato, in tutta Italia sue leggi e tenta di diventare componente endemanifestazioni, marce, seminari di approfondimica nella società campana. I camorristi imponmento organizzati per la commemorazione delle gono con la violenza, armi in pugno, regole inacvittime della mafia. In Campania tutte le scuole cettabili: estorsioni che hanno visto le nostre sono rimaste chiuse, in memoria di Don Peppe zone diventare sempre più aree sussidiate, assiDiana, assassinato dalla camorra nel 1994 nella stite senza alcuna autonoma capacità di svilupsua chiesa di Casal di Principe, nel giorno del po; tangenti sui lavori edili, che scoraggerebbesuo onomastico. Il coraggioso parroco si trovò ro l'imprenditore più temerario; traffici illeciti per ad operare in quei territori spesso definiti "terra l'acquisto e lo spaccio Scuola secondaria di Cusano Mutri delle sostanze stupefaTelese Terme 21 marzo Cinema Modernissimo “Per amore del Mio Popolo non tacerò” E’ il titolo della rappresentazione teatrale a cui, noi ragazzi delle classi seconde Giorgio Napolitano: e terze della scuola secondaria, abbiamo assistito per ricordare la figura di Don "Foibe, la memoria Peppe Diana e quanti, come lui, hanno perso la vita in nome della giustizia e va coltivata" della legalità. Ricordare… con il cuore 27 gennaio: Giornata della Memoria Il 27 gennaio è l'anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati sovietici, che nel 1945 abbattevano i cancelli d’ingresso, liberando i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista. Le truppe liberatrici entrando nel campo scoprirono e svelarono al mondo intero il più atroce orrore della storia dell'umanità: la Shoah. Shoah è un vocabolo ebraico che significa catastrofe, distruzione. Esso è sempre più utilizzato per definire ciò che accadde agli ebrei d' Europa dalla metà degli anni Trenta al 1945 e particolarmente nel quadriennio finale. Ricordarsi di quelle vittime serve a mantenere memoria delle loro esistenze e del perché esse vennero troncate. Mentre qualcuno attraversava l'orrore, c'erano milioni di persone che voltavano altrove lo sguardo. Ora, in forma certamente meno estrema e meno drammatica, alcune scene si vanno ripetendo nella nostra civiltà. Non ci accorgiamo della crudeltà che accompagna le espulsioni o le vite violente nelle periferie delle nostre città: c'è un lato brutale, nella nostra quotidianità, che abbiamo deciso di espellere dallo sguardo, così come qualcuno fece nel nostro passato…. La memoria di questo nefasto trascorso deve essere "vissuto" per aiutarci a vivere il presente e a costruire il nostro futuro, un futuro fatto di parole, confronti, solidarietà, altruismo, non di silenzi, scontri, razzismo, egoismo... In occasione del "Giorno della Memoria" cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, vissuti in particolare nelle scuole su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, devono essere "assimilati" soprattutto da noi ragazzi in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro Paese e dell' Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere. Per NOI "avere memoria" non significa soltanto ascoltare una testimonianza o vedere immagini mostruose. Significa rielaborare tutto questo dentro di noi, nel proprio cuore, assumendolo nei nostri codici culturali ed “affettivi”. Fumo e Cenere Gli anni passano e il dolore si assottiglia Il tempo scorre e piu' non si pensa… Per noi oggi è un ricordo lontano Per i sopravvissuti e le famiglie è come se fosse ieri… Poco tocca i nostri cuori Ci si ferma a pensare, in modo indifferente, ma poi tutto passa E il ricordo si dissolve insieme alle parole. Eroi di coraggio, noi vi onoriamo Per la forza, l'innocenza, la dignità, Lavoratori fino allo sfinimento Morti di dolore, freddo e fame Polverizzati in fumo e cenere Bambini, giovani, adulti e anziani Ognuno di voi è nel nostro ricordo E ognuno di noi vi celebrerà per tutta la vita… In nome della pace e della vostra innocenza. Monica Di Biase Classe III A KENNEDY NEWS Tra il 1943 e il 1947 i soldati guidati dal maresciallo Tito hanno causato una sanguinosa e orribile strage che vide la morte di migliaia di partigiani. La vicenda delle foibe Istriane rappresenta un momento particolare e piuttosto ignoto della storia italiana, "rivalutato" solo negli ultimi anni, al pari di altre tragiche vicende, come l'eccidio nazista. " L'essenziale è non restare ostaggi del passato. In ciascun paese si ha il dovere di coltivare le proprie memorie, ma finalmente possiamo guardare avanti, far progredire una prospettiva di feconda collaborazione sulle sponde dell'adriatico". Con queste parole il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha invitato a festeggiare il Giorno del Ricordo. Noi alunni abbiamo potuto, così, ripercorrere la tragedia di migliaia e migliaia di famiglie, i cui cari furono imprigionati, uccisi, gettati nelle foibe. Fu la vicenda collettiva dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati… L'orrore Istriano trova le sue origine alla fine della grande guerra quando, in seguito alla vittoria, l'Italia assunse il controllo di tutta la zona istriana, provocando malcontento nella popolazione locale. La nuova amministrazione italiana era molto più rigida di quella austroungarica precedente, che aveva già molta esperienza nell'amministrazione di territori comprendenti più etnie, come lo era quello istriano. La direzione italiana, inoltre, si stava dimostrando intollerante verso gli usi e i costumi slavi, tanto da vietare anche l'uso della stessa lingua. Ad aggravare la situazione ci fu anche il fatto che gli italiani segnarono il completo decadimento della zona Triestina, fonte di grandi risorse per l'economia locale, che già risentiva della grave crisi del 1929.Tutto ciò ebbe gravi conseguenze sulla popolazione istriana che, sentendosi occupata, iniziò a sviluppare una vera e propria resistenza. Il fenomeno delle foibe iniziò nell'autunno del 43, dopo l'armistizio,quando i partigiani slavi perseguitarono e uccisero migliaia di cittadini italiani, considerati nemici del popolo. Le foibe, tuttavia, toccarono la massima intensità durante l'occupazione jugoslava di Trieste: l'esercito del generale Tito, dittatore jugoslavo, raggiunse la città il primo maggio 1945, dando inizio ad una brutale carneficina che coinvolse militari e civili italiani, ma anche cittadini sloveni e croati. Il massacro finì solo nel giugno 45 quando fu tracciata la linea di demarcazione Morgan che restituita agli italiani i territori appartenuti alla penisola. Almeno 10.000 persone, sono state torturate e uccise a Trieste e nell'Istria: chi moriva per primo era fortunato, perché non soffriva; cadendo, infatti, a 256 metri di profondità e anche di più, c'era chi si rompeva un braccio, il femore o altre parti del corpo. Era una morte lenta e sofferente… Nelle foibe, voragini naturali disseminate sull'altopiano del Carso, nessuno sa quante persone siano state veramente uccise. Finora sono state recuperate circa mille salme e chissà quante altre ancora ce ne siano nelle profondità più estreme che non sono state perlustrate del tutto! E' questa una pagina dimenticata nella storia dell'Italia e spesso "trascurata" anche a Trieste: da chi l' ha vissuta con il desiderio di cancellare il ricordo di un incubo; e da chi, più giovane, non ha potuto sentirne parlarne in televisione e sui libri di storia. È, invece una pagina da non dimenticare, un evento tragico ma che non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità di ristabilire la verità, raccontando, ricordando e cercando di capire. E' quello che noi ragazzi abbiamo fatto! KENNEDY NEWS Pagina 3 150° Provincia di Benevento Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha concesso una speciale targa commemorativa per il 150° anniversario della istituzione della Provincia di Benevento al Presidente della Provincia Aniello Cimitile. 800 anni di storia La storia della nascita della provincia, che ha preceduto di pochi mesi quella dell'unità d'Italia, ha il suo inizio molti secoli addietro. Bisogna, infatti, risalire a quasi 1000 anni fa e precisamente al 1077. In quell'anno il territorio del Principato longobardo di Benevento venne diviso dalle lotte tra le grandi potenze di quell'epoca: Normanni e Stato della Chiesa. L'ex capitale, la Maloeis della Magna Grecia e dei Sanniti, e la Maleventum dei Romani dopo la disfatta delle Forche Caudine, identificata. in seguito alla vittoria su Pirro Beneventum, divenne una enclave, cioè un'isola dello Stato Pontificio: a comandare era il Papa-re, che non era soltanto una guida spirituale, ma possedeva anche il cosiddetto "potere temporale". Intorno all'enclave esisteva un'altra organizzazione statuale, legata ai passati splendori della "longobardia minore" che per secoli non accettò mai quella singolare condizione istituzionale e tento' di sovvertire le disposizioni del Papa-re e cacciare il suo delegato, il Rettore. I beneventani per "liberare" la città dall'autorità pontificia tentarono numerose azioni rivoltose come quella del 1848, fino all'avventurosa spedizione dei Mille del 1860. Anche i patrioti beneventani e sanniti, infatti, sognavano non solo di costruire un'Italia unita, ma di restituire a Benevento quella antica dignità, perduta dal 1077. E così mentre Garibaldi stava per portare il suo attacco mortale al Regno delle due Sicilie, ai patrioti sanniti fu promesso che, se avessero cacciato il rettore, prima dell'arrivo di Garibaldi, Benevento sarebbe divenuta capoluogo di Provincia. Così il 2 settembre 1860, circa duecento sanniti entrarono nella città: prima abbatterono lo Stemma dei Borbone e ammainarono la bandiera dello Stato Pontificio; successivamente un notaio, Salvatore Rampone convinse il Rettore, che non oppose alcuna resistenza, a capitolare. Rampone venne subito proclamato, in nome del re Vittorio Emanuele, Presidente del Governo Provvisorio. Il neo-presidente condusse le trattative a Napoli per l'istituzione della Provincia, il cui territorio fu individuato tracciando un cerchio con un compasso su una cartina. Un mese dopo, il pro-dittatore Giorgio Pallavicino decretò la proclamazione della Provincia di Benevento e il 15 maggio 1861, venne confermato e ratificato il decreto: l'antico Ducato di Benevento è dichiarato Provincia del Regno Italiano. Personaggi risorgimentali durante la sfilata Briganti Illustrazione dell'evento storico accaduto il 3 settembre 1860, quando trecento garibaldini, provenienti da Vitulano, dopo aver trascorso la notte a Torrepalazzo, nei pressi di Benevento, guidati dal maggiore De Marco, giunsero a Porta Calore, accolti dal popolo in festa, con a capo Salvatore Rampone e la banda musicale, tra lo sbandieramento del tricolore italiano. Copertina del libro realiizato dagli alinni della classe II A Disegno realizzato da Alessio Iannicola Cusano Mutri: l'Istituto Kennedy celebra i 150 Anni della nascita dell'Italia e della Provincia con il patrocinio della Rocca dei Rettori I festeggiamenti a suffragio del 150° anniversario dell’Unità d’Italia si sono concretizzati in una serie di iniziative ed eventi che hanno visto protagonisti Enti ed Istituzioni. L’ esigenza di creare uno spunto ed una riflessione comune sui temi e sulle vicende che hanno determinato la nascita e l’evoluzione storica della Nazione Italia, ha visto la Provincia di Benevento deliberare un bando di concorso riservato al mondo della scuola: “I 150 anni della Provincia, protagonisti e istituzioni, fatti e idee”. L’Istituto Kennedy di Cusano Mutri-Pietraroja, guidato dal Dirigente Scolastico,ha approntato un progetto ben articolato e multidisciplinare che gli è valso il 2° posto nella graduatoria finale e il relativo contributo finanziario a supporto degli eventi programmati. Il risultato ottenuto non sarebbe stato possibile senza la sapiente guida ed il brillante intuito della nostra Dirigente, la quale è riuscita a far incontrare due culture, quella della scuola e dell’extra scuola, senza sovrapporle, ma facendole diventare una nuova realtà infondendo nella comunità il senso e lo spirito di una scuola nuova all’altezza dei nostri tempi. Il progetto, coordinato per i diversi ordini di scuola dalle docenti Maria Giuseppina Orsino e Concetta Mazzarelli, si è rivelato un importante momento formativo per i giovani studenti che hanno potuto approfondire la storia e conoscere gli avvenimenti e i protagonisti che hanno contribuito alla nascita della Provincia di Benevento. La cerimonia d’inaugurazione si è svolta sabato 22 gennaio nella chiesa dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo di Cusano Mutri. Il 26 gennaio presso l’istituto comprensivo Kennedy di Cusano Mutri, si è tenuta una interessante conferenza dal titolo “I cattolici nel Risorgimento Italiano”, moderata dal presidente dell’Associazione Fra Carlo”, prof. Marco Fetto e condotta da Padre Domenico Tirone. Decisamente utile ed educativo l’incontro tra i rappresentanti della Polizia Stradale di Benevento, nella persona del S.Commissario Dott. Antonio De Bellis, ed i ragazzi della scuola secondaria. Il convegno, oltre ad evidenziare l’evoluzione delle strade dall’Unità d’Italia ad oggi, si è rivelato un proficuo momento di riflessione sul rispetto delle norme che regolano la circolazione stradale e l’esigenza di condotte equilibrate e prudenti. La manifestazione conclusiva si è svolta il 9 febbraio ed è stata particolarmente ricca e variegata. Gli alunni dei tre ordini di scuola hanno dato sfoggio alla loro creatività ed allo spirito di iniziativa allestendo una serie di eventi che hanno incontrato il compiacimento dei numerosi partecipanti. Dalla mostra fotografica “Evoluzione della donna”, all’allestimento di disegni e cartelloni tematici, alla sfilata che ha riproposto l’Unità d’Italia attraverso gli antichi costumi e gioielli, le acconciature dell’epoca e i personaggi storici risorgimentali. Una finestra sulla storia, una scelta didattica decisamente felice che ha consentito di coinvolgere i ragazzi nella sapiente ricostruzione scenografica dei momenti più significativi dell’Unità d’Italia. Ognuno di loro si è sentito investito dalla responsabilità di un evento che ha raccolto numerosissimi spettatori e, accompagnati dalle note del grande musicista Ennio Morricone, tutti i ragazzi hanno evidenziato il proprio talento artistico. Questa è la vittoria più bella: per la scuola che insegna ed innova il tradizionale percorso formativo, per i genitori pronti ad incoraggiare ed assistere i propri figli nelle loro attività educative e per la comunità che in massa ha partecipato allo spettacolo dei suoi valenti ragazzi. Un connubio che vogliamo ricordare così; come la stretta di mano tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II in quel di Teano, scena che i ragazzi hanno eccellentemente interpretato; gesto simbolico e rappresentativo delle migliori virtù che hanno permesso la nascita della nostra Patria. L’associazione musicale “Giuseppe Mastrillo” , infine, ha eseguito un concerto con le più famose musiche patriottiche, accompagnate dal soprano Nadia Perfetto. Non è stata trascurata neanche la parte gastronomica attraverso la degustazione di prodotti tipici locali nell’ambito del richiamo alla tradizioni e agli usi delle nostre terre. Anche le Istituzioni hanno preso parte alla cerimonia conclusiva con gli interventi dei Sindaci di Cusano Mutri e Pietraroja, Frongillo e Di Furia, e del Consigliere Provinciale Lucio Rubano che ha portato il saluto ed il plauso della Provincia, ente promotore, e del Suo Presidente Aniello Cimitile. Il progetto realizzato dall’Istituto Kennedy, inoltre, ha dato vita ad un opuscolo in cui è stata proposta la sceneggiatura di un famoso fatto storico relativo al fenomeno “brigantaggio” avvenuto presso la Grotta delle Fate a Pietraroja che si concluse con la fucilazione di cinque briganti. Il progetto, così come auspicato dall’istituzione Provinciale, è stato senz’altro in grado di evidenziare efficacemente gli aspetti rilevanti della nostra storia, dell’intenso processo unificatore, e gli eventi che hanno determinato la nascita della Provincia di Benevento. L’Italia, il Tricolore, il senso della Patria, Mazzini, Cavour, Garibaldi, l’Inno di Mameli, Salvatore Rampone, Carlo Torre rappresenteranno per tanti ragazzi Cusanesi l’orgoglio e la fierezza di far parte del glorioso Popolo Sannita. Il Dirigente Scolastico a conclusione del progetto ringrazia la Provincia di Benevento e tutti coloro che hanno fornito il proprio contributo alla buona riuscita dell’evento. Le docenti referenti Pagina 4 KENNEDY NEWS Unità d’Italia 17 marzo: Festa nazionale per I 150 anni dell'Unità d'Italia La vacanza … dà valore alla ricorrenza! Dopo giorni di polemiche e discussioni, sopraggiunge la decisione del Consiglio dei Ministri, sin dall'inizio auspicata dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano: scuole e uffici chiusi per celebrare in maniera solenne una festa di tutti. Il 17 marzo è stato un giorno di festa e le aule sono rimaste chiuse. Ma alunni, docenti e dirigenti già da tempo hanno iniziato ad elaborare idee, a mettere a punto progetti, ad organizzare manifestazioni celebrative. La celebrazione del 150° anniversario della fondazione dello Stato nazionale, infatti, ci ha "suggerito" numerose considerazioni, ricerche, che ci hanno portato ad approfondire la nostra storia e a "recuperare" vicende, episodi storici e civili, profili umani dei protagonisti, che hanno accompagnato la nascita, l'esistenza, le tappe gloriose e ingloriose del nostro Stato e che hanno fatto "percepire" a noi, generazioni contemporanee, il significato profondo dell'identità nazionale e l'amore per la nostra patria. Essa, inoltre, ha rappresentato un'importante opportunità educativa per riflettere sui valori e sugli ideali che hanno dato vita alla nazione, nella quale la scuola ha avuto un ruolo educativo da protagonista per l'unità del Paese e per la crescita dei futuri cittadini, grazie alla funzione di "collante culturale", che ha rappresentato e tuttora rappresenta. A tutti gli uomini e le donne che hanno dato la morte per la nostra vita! A MARGINE DEL DISCORSO DI VITTORIO EMANUELE II AL 1° PARLAMENTO ITALIANO Il 18 febbraio 1861 a Torino, splendidamente addobbata, si svolse la prima seduta del nascente Parlamento italiano. I parlamentari entrarono a Palazzo Carignano, accompagnati dalla banda della Guardia Nazionale che intonava l'inno di Mameli in piazza Castello. Arrivò anche il Re Vittorio Emanuele II sfilando fra una folla osannante, appena trattenuta dai cordoni della Guardia Nazionale. A Palazzo Carignano fu ricevuto dalle deputazioni del Senato e della Camera; i parlamentari si alzarono in piedi gridando: Viva il Re d'Italia!. Vittorio Emanuele salì al trono con passo solenne. Alla sua destra s'accomodarono i principi; a sinistra sedettero i diplomatici di Prussia, Gran Bretagna, Francia, Turchia, Svezia e Belgio; intorno si schierarono i ministri e Cavour. Il Re prese la parola, leggendo un discorso che Cavour e Ricasoli avevano esaminato il giorno prima: "Signori Senatori, Signori Deputati, libera ed unita quasi tutta, per mirabile aiuto della Divina Provvidenza, per la concorde volontà dei popoli, e per lo splendido valore degli eserciti, l'Italia confida nella virtù e nella sapienza vostra. A voi si appartiene di darle istituti comuni e stabile assetto. Nello attribuire le maggiori libertà amministrative a popoli che ebbero consuetudini ed ordini diversi veglierete perché l'unità politica, sospiro di tanti secoli, non possa mai essere menomata…." Con questo discorso inaugurale, intriso di patriottismo, entrava formalmente in funzione il primo Parlamento Nazionale che avrebbe, di lì a poco, proclamato l'Unità d'Italia. In tale discorso il re esprimeva tutta la sua gratitudine allo splendido valore degli eserciti, alla Divina Provvidenza e alla volontà e forza di coraggio dei popoli per aver ottenuto un'Italia libera e unita e si compiace di manifestare al Primo Parlamento d'Italia la gioia che è presente nel suo animo di re e di soldato Italiano per quello che si sta realizzando. L'Italia così costituita sarà garanzia di ordine e di pace. Il 21 febbraio con la promulgazione della legge sul re ("Il re Vittorio Emanuele II assume per sé e i suoi successori il titolo di re d'Italia"), Cavour proclamò Vittorio Emanuele "Re d''Italia" e attraverso quella legge si comunicò ufficialmente al mondo che esisteva un Paese chiamato Italia. Il 17 marzo 1861 si ebbe finalmente la proclamazione dell'unificazione d'Italia. Tutti noi, cittadiniitaliani, dovremmo essere fieri e orgogliosi di appartenere alla nostra Italia, senza rinnegare le nostre radici, ed emozionarci sempre dinanzi alla la nostra bandiera simbolo di libertà e pace, costata ai patrioti sacrifici e sangue. E in questo 150^ anniversario dell'Unità, abbiamo il dovere di ricordare tutti i protagonisti di queste bellissime pagine di storia con onore e riconoscenza. E quel Parlamento, nato 150 anni fa, deve corroborare, ancora oggi, forti significati simbolici, storici e civili. Valente Milena e Petrillo Michela Classe III A 1° Parlamento Italiano 8 marzo 2011: Festa della donna Le "eroine" protagoniste NON dimenticate dell'Unità d'Italia La storia del Risorgimento italiano, a prima vista, ha una connotazione prettamente maschile. I nomi sono noti: Garibaldi, Mazzini, Cavour, Vittorio Emanuele II, D'Azeglio, Bixio e Borrani, La Bandiera dipinta, 1859 tantissimi altri. In realtà esiste anche un ramo femminile della storia risorgimentale, costituito da donne coraggiose, energiche, silenziose che hanno contribuito ad indicare, sostenere, realizzare il progetto indipendentista e unitario italiano. Si tratta di donne di tutti i ceti sociali: nobili, intellettuali, borghesi, popolane, carbonare, mazziniane e liberali che hanno offerto un contributo non indifferente alla costruzione dell'Italia unita. Accanto alle due figure più ricorrenti, quali l'eroica Anita Garibaldi e la controversa Contessa di Castiglione, al secolo virginia Oldoini, ritroviamo donne intente a ricamare bandiere tricolori e camicie rosse, ma pronte anche a salire sulle barricate come a Milano, a soccorrere i feriti o a prendere le armi come Rose Montmasson, moglie di Francesco Crispi, unica donna che partì da Quarto con i Mille, oppure Antonia Masanello, la garibaldina che fu scoperta donna, quando in battaglia le volò via il cappello che le nascondeva i capelli. Vi troviamo, inoltre nobili e intellettuali, come Margaret Fuller, insegnante e traduttrice che si impegnò nell'apertura di scuole per bambini mendicanti, Angelica Palli Bartolommei scrittrice animatrice dei salotti politici, Cristina Trivulzo Belgiojoso, editrice e giornalista, impegnata in prima fila durante le Cinque Giornate di Milano, Sara Nathan, banchiera e stretta collaboratrice di Mazzini, e tante altre. Molte furono le donne del popolo uccise: levatrici, ricamatrici, modiste, come Peppa la cannoniera, che aveva combattuto nella rivolta di Catania nel 1860 e Guditta Tavani Arquati, uccisa per difendere alcuni patrioti, dagli zuavi del papa nel 1867, e tante altre. Il contesto della restaurazione post-napoleonica contribuì a "soffocare" le istanze femminili che si erano sviluppate durante l'Illuminismo e la rivoluzione francese, ristabilendo, così' nel corso dell'800, un'organizzazione familiare di stampo patriarcale e relegando le donna unicamente al ruolo di madre e moglie. Pertanto, le donne vivevano in una condizione di inferiorità e i loro sforzi per la patria erano ripagati solo con la protezione della quale gli uomini credevano che queste avessero bisogno; alcune donne (pochissime!) sono "entrate" nei libri di storia nel ruolo di madre o compagna di personaggi maschili, le cui virtù sono state esaltate in funzione di quelle dell'eroe. Invece, le donne presenti nel primo Ottocento, mostrano una prodigiosa varietà di atteggiamenti, di scelte libere, coraggiose, fatte di rinunce, di attese, di dolore… Molte persero i loro beni, la libertà, i figli, la loro stessa vita, ma sia che esse hanno aperto i loro salotti al nuovo spirito libertario o le loro case agli esuli, sia se hanno svolto altri ruoli come prodigarsi come infermiere, fondatrici di scuole, asili per gli orfani, sia che combattevano accanto agli uomini, sia se aspettavano nelle loro case, cucendo bandiere tricolore, hanno colto il senso concreto e profondo delle situazioni politiche e sociali che accadevano, anche quelle più difficili… Esse hanno consegnato alla storia e al futuro dell'Italia un patrimonio di valori morali e civili che ha caratterizzato il faticoso percorso dell'unità. A loro va il nostro ricordo di ammirazione in questo giorno dedicato a tutte le donne! Pagina 5 KENNEDY NEWS Unità d’Italia Lavoro realizzato dalla classe II B L I M I francobolli hanno dato sempre un contributo importante alla ricostruzione degli eventi più significativi della storia del nostro Paese UNITI... anche nello sport Campionati provinciali e regionali… Ora puntiamo più in alto…verso le gare NAZIONALI!!! BRILLANTI RISULTATI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO Le squadre delle "Cadette" e dei" Cadetti" vincono i Campionati Provinciali di corsa campestre e le Gare Provinciali di pallavolo maschile Gli alunni dell'Istituto Comprensivo di Cusano Mutri ottengono risultati particolarmente positivi nel corso della fase finale dei Campionati Sportivi Studenteschi di corsa campestre, tenutisi a Benevento il giorno 2 gennaio 2011. A confermare ciò i lusinghieri risultati che gli alunni, guidati dal prof. Giuseppe Francesco Mastrillo, hanno conseguito nelle varie categorie. Nella categoria "ragazze" Cassella Flaminia, in virtù di un ritmo di gara molto alto e di un atteggiamento particolarmente risoluto, si è qualificata al primo posto aggiudicandosi il titolo di “campionessa provinciale”. L'intera squadra inoltre, otteneva il terzo posto generale grazie al contributo determinante della stessa Cassella Flaminia e di Cassella Marianna, e del piazzamento di altre due compagne di squadra: Cassella Gabriella e Croce Raffaella. Nella categoria "cadette" Varrone Debora si è classificata al secondo posto e Angela Cassella al terzo. In questa categoria hanno conseguito ottimi risultati anche altre due compagne di squadra: Giovanna Torrillo e Giovanna Orsino, piazzatesi rispettivamente al quarto e sesto posto. Tali risultati individuali hanno permesso all'intera squadra di aggiudicarsi il primo posto ed il titolo di "campionesse provinciali" catg. Cadette. Altrettanti importanti sono stati i risultati nella catg. "Cadetti ", nella quale Federico Maturo, con una condotta di gara determinata e caparbia, ha conquistato il secondo posto del podio. Inoltre, in virtù dell'ottimo piazzamento di Liberato Ronca (quarto) e dei buoni piazzamenti di Petrillo Vittorio e di Luigi Napolitano, la squadra si è classificata al primo posto aggiudicandosi il titolo di "campioni provinciali". Onorevole è stato inoltre il comportamento della squadra della categoria "ragazzi " composta dagli alunni: Amato Carlo, Di Muzio Roberto, Iassogna Alex e Maturo Domenico. Nel torneo di pallavolo, disputato a Benevento il 19 marzo, i risultati sono stati altrettanto soddisfacenti. La squadra femminile ha vinto tutte le partite della fase eliminatoria. Nella gara finale, anche se la squadra ha dato il meglio di sé, si è aggiudicata, con grande rammarico dele ragazze, il secondo posto provinciale. Prestigioso è stato il risultato della squadra maschile di pallavolo, che dopo aver vinto tutte le partite della fase eliminatoria, ha dominato la finale, aggiudicandosi il titolo di “campioni provinciali”. Ci aspettano a maggio i campionati regionali..... Per questi alti e pregevoli risultati, il Dirigente Scolastico ha espresso la sua piena soddisfazione per l'impegno e la tenacia profusi, esprimendo un particolare ringraziamento ai docenti che hanno collaborato alla buona riuscita delle competizioni sportive. Campioni Provinciali corsa campestre Pallavolo: campionato provinciale maschile e femminile 1° e 2° classificati Castello di Limatola “ Sala Garibaldi” In gita a Limatola L’esperienza che noi alunni della scuola secondaria di primo grado abbiamo vissuto il 1 marzo a Limatola, è stata davvero suggestiva! Ci siamo recati in visita al Castello, che domina l'antico feudo di Terra di Lavoro. Il viaggio è stato divertente ed emozionante perché nel pullman abbiamo scherzato e giocato tutti insieme. Arrivati a destinazione abbiamo da subito notato la bellezza di questo maniero, che ci è apparso maestoso. La prima particolarità che abbiamo vissuto è stata la salita in ascensore, necessaria per accedere al castello. Ci ha accolto una guida, di nome Angela, che ci ha accompagnato per tutto il percorso con pazienza e chiarezza nelle spiegazioni. Abbiamo ammirato le bellissime stanze, i cortili, il terrazzo da cui abbiamo apprezzato il paesaggio, la cappella, nella quale in una teca è custodita una bellissima raffigurazione della Madonna, opera di Francesco Da Tolentino. In un'altra sala, al piano superiore, il soffitto a volta è affrescato con dipinti sacri: sono ritratti la Madonna, le sacre scritture, il crocifisso, e ai lati le quattro stagioni. La nostra guida ci ha spiegato il significato degli affreschi: la fede è immanente, essa è una certezza in tutte le stagioni e in ogni momento della vita umana. Per ricordare la posizione strategica del castello nella battaglia del Volturno e negli eventi militari di cui il territorio fu teatro, il mastio dedica una stanza a Giuseppe Garibaldi. E’ qui che si è sofermata la nostra attenzione! La bellissima "sala Garibaldi" ispirata all'Unità d'Italia, ospita immagini e dipinti, che abbelliscono le pareti della sala tutt'intorno. In ogni immagine, arricchita da una spiegazione, prevale la figura di Garibaldi, testimonianza della posizione rilevante che occupò nel Risorgimento, e dei Mille uomini che lo accompagnarono nelle sue imprese. Nel giardino che circonda il castello ci ha molto colpito una piccola tomba, appartenuta ad un cane, Miss Castello, probabilmente amatissimo dai suoi proprietari, la famiglia Gambacorta. Alla fine della meravigliosa "esplorazione" siamo stati accompagnati in un sala dove intorno ad un grande tavolo ci siamo seduti e abbiamo dipinto con dei rudimentali attrezzi, realizzando veri e propri “capolavori”, che abbiamo appeso in classe, in ricordo di questa irripetibile esperienza! Pagina 6 KENNEDY NEWS Riflessioni sul Mondo Ultime da Fukushima Guerra ed Emigrazione Il desiderio di libertà e di autonomia a cui aspirano, da tempo, i popoli del Mediterraneo soggiogati da governi dittatoriali, ha coinvolto anche il popolo libico. Mentre in Tunisia e in Egitto, però, la ribellione ha portato ad una risoluzione positiva, in Libia il Presidente Gheddafi ha reagito alle proteste sparando sulla folla e provocando migliaia di morti. La storia Questa situazione, ancora in evoluzione, "… così spinge molti profughi ad abbandonare il proprio Paese alla ricerca di pace e sicu- sul barcone dei disperati ho rezza o, addirittura, per trovare una fatto nascere mio figlio" Palermo 28 marzo 2011 nuova "dimora". L'Italia, anche per la posizione geografi- Sta bene ma è ancora ricoverato ca, è "punto di raccolta" di numerosi pro- all'ospedale "Cervello" di Palermo il fughi e, notizie degli ultimi giorni, ci dico- piccolo Yeabsera, il bimbo nato nella no che,oltre alle regioni meridionali la notte tra venerdì e sabato su un Toscana, la città di Verona e altre ancora barcone di immigrati nel Canale di si sono preparati ad accogliere questo Sicilia. Yeabsera, che in italiano vuol dire "dono di Dio" dorme beato nella flusso migratorio. Noi speriamo vivamente che l'Italia, con sua culletta termo riscaldata dell'ol'aiuto anche di altri Paesi, riesca a gesti- spedale dove viene monitorato 24 ore su 24. Il neonato è diventato la re al meglio l'emergenza immigrati. Auspichiamo, inoltre, che tutti coloro che mascotte del reparto neonatale delhanno vissuto per anni sotto regimi ditta- l'ospedale; le infermiere e molte toriali possano vivere in modo più dignito- mamme lo vanno a coccolare e so in un Paese che garantisca tutti quei qualcuna di loro lascia anche una principi di libertà e di uguaglianza che tutina o un paio di scarpette in regasono alla base di uno Stato democratico. lo. Anche la madre di Yeabsera, eritrea, Fekerte, 26 anni, è ricoverata e accudita da una suora eritrea che le fa anche da traduttrice. Il marito della donna, Asfaw, non si allontana mai dal reparto. E' lì, accanto alla moglie, che non vuole abbandonare per un istante. I tre, madre padre e bambino, verranno adesso ospitati, quando il piccolo sarà dimesso, in una comunità comboiana. In mare tonnellate di acqua radioattiva: i tecnici della centrale hanno iniziato a riversare nell'oceano 11.500 tonnellate di acqua radioattiva accumulata nei reattori della centrale di Fukushima. Lo iodio radioattivo trovato nell'acqua marina è 7,5 milioni di volte superiore al limite legale. Radiazioni superiori alla norma: Radiazioni superiori alla norma sono state rilevate appena fuori dal raggio di 30 km dalla centrale nucleare di Fukushima; le autorità avevano disposto l'evacuazione di circa 80 mila persone nel raggio di 20 km dalla centrale di Fukushima. Test radiazioni nelle scuole: I tecnici giapponesi hanno iniziato una campagna di monitoraggio estesa a 1.400 fra scuole e asili per verificare i livelli di radiazioni negli edifici. Cosa è successo... Il Giappone, grande potenza economica e leader nel campo tecnologico, è stato messo in ginocchio dalla tragedia apocalittica degli ultimi giorni. L'11 marzo scorso il sismografo ha registrato un terremoto di intensità devastante, pari al 9 grado della scala Richter, il settimo nella storia del pianeta e il primo in Giappone che ha investito Tokyo alle 14.45 locali, mentre in Italia erano le prime ore dell'alba. I grattacieli hanno oscillato sotto le scosse sismiche e la popolazione si è data alla fuga in cerca di riparo; lo tsunami che ne è scaturito ha devastato le città costiere nord-orientali: diecimila vittime, migliaia di dispersi e sfollati. Danni sono stati arrecati alla centrale nucleare di Fukushima, fenomeno che desta grande preoccupazione per le radiazioni te nell'aria, nell'acqua e sulla vegetazione. Riflessioni... “I popoli sotto dittatura anelano alla libertà; se manca tale anelito, cessa il senso della personalità, il desiderio del progresso, il valore dell'iniziativa. I popoli che tendono a progredire, si affermano nella libertà e per la libertà." Luigi Sturzo La libertà è al fondamento delle moderne nazioni. Essa è inalienabile per ogni uomo ed ognuno deve cercare di preservarla, senza invadere quella degli altri. Oggi vediamo il mondo così: come un insieme di nazioni fondate sul diritto dei popoli di scegliere i loro presidenti o monarchi secondo un sistema di elezioni democratiche a suffragio universale, anche se in alcuni paesi ancora esiste qualche regime autoritario. La libertà, in tutte le sue sfaccettature (libertà di culto, di parola, di associazione) è sempre stata considerata come qualcosa a cui aspirare e che si poteva ottenere solamente grazie alla forza. Non esistevano quelle democrazie nelle quali oggi viviamo, ma la maggior parte dei popoli erano sottoposte a monarchie assolute, in cui i tre poteri governativi erano in mano ad una sola persona, che poteva decidere di tutto su tutti, emanando leggi contro coloro i quali non accettavo il proprio modo di pensare o cercavano un cambiamento istituzionale. Non si era liberi, non esistevano cittadini, ma sudditi sottomessi ai capricci di una persona. Purtroppo oggi, in molti parti del mondo è ancora cosi'. Ci sembra banale che tutti possano votare, possano esprimere la propria opinione o professare il proprio culto, eppure ci sono ancora oggi Stati, a noi vicini, in cui questo è ancora lontano da realizzare, come nel nord Africa, in cui ultimamente sono esplose delle insurrezioni contro i regimi autoritari che li caratterizzano. Secondo noi, è indispensabile avere libertà e democrazia perché siamo tutti uguali e dobbiamo rispettarci senza tener conto delle diversità di religione, di di razza, di condizione sociale. Purtroppo, in molti paesi c'è una " persona " che impedisce una vita felice a milioni di persone, solo perché ha il potere di amministrare e si sente superiore agli altri. Il mondo sta peggiorando, ma molto dipende anche da ognuno di noi e dalla nostra capacita' di indignarci e poi di impegnarci affinche' il messaggio di democrazia arrivi ovunque. Perché non essere tutti uniti, liberi di creare un mondo migliore? Classe III A Conoscere... per capire LA CENTRALE NUCLEARE Una centrale nucleare è un impianto industriale atto alla produzione di energia elettrica attraverso il vapore, come una centrale a carbone o a gas. Ma, a differenza di un impianto convenzionale, non brucia nessun combustibile; per produrre il vapore sfrutta invece la grande quantità di energia liberata dalla fissione (scissione) del nucleo di particolari atomi, in genere uranio: un nucleo di uranio, colpito da un neutrone si spezza in due frammenti radioattivi, di massa circa uguale, liberando un certo numero di neutroni e sprigionando una grande quantità di energia. Grazie ai neutroni liberati, il processo di fissione può autosostenersi creando una reazione a catena, in modo programmato e controllato. Tali reazioni di fissione avvengono nel cosiddetto "reattore nucleare", che rappresenta l'elemento fondamentale di una centrale nucleare. I principali componenti di un reattore nucleare sono: Nocciolo: È la parte centrale del reattore, quella che contiene il combustibile e nella quale avvengono le reazioni di fissione nucleare. Il combustibile è generalmente formato da piccole pastiglie di ossido di uranio arricchito, impilate a formare cilindri (barre) lunghi circa 4 metri e con un diametro di circa un centimetro. Le barrette sono avvolte in guaine metalliche (in acciaio o in lega di zirconio) che permettono il passaggio di calore, ma bloccano gli elementi radioattivi prodotti dalla fissione. Moderatore: È un materiale (grafite o acqua) posto nel reattore che ha la capacità di rallentare i neutroni prodotti dalla fissione, in modo che abbiamo la velocità più adatta per far proseguire la reazione a catena Refrigerante: È un liquido (quasi sempre acqua) che ha la funzione di raffreddare il nocciolo e trasportare all'esterno il calore in esso generato. Barre di controllo: Sono barre realizzate in opportuni materiali che servono per controllare il numero delle reazioni di fissione nel nocciolo e di conseguenza la potenza del reattore. Paradossalmente, i problemi di una centrale nascono dalle sue enormi potenzialità. La difficoltà, infatti, risiede proprio nella gestione di una così alta quantità di energia a disposizione; sono quindi necessari vari sistemi di controllo e refrigeranti, così da mantenere una temperatura accettabile all'interno del nocciolo, che all'incirca dovrebbe aggirarsi delle barre e la conseguente emissione di scorie radioattive. intorno ai 400°C. Se ciò non accade, si possono raggiungere migliaia di gradi, provocando la liquefazione delle barre e la conseguente emissione di scorie radioattive. Pagina 7 KENNEDY NEWS Scienze e dintorni... CAMPIONI DI MIMETISMO ’ s u c o F REGINA SI DIVENTA. GRAZIE AD UN TAM TAM Scoop! sai chi è il campione di mimetismo??? Il camaleonte, lo sanno tutti. Sbagliato! I camaleonti cambiano il colore della loro pelle, è vero, ma non sono veloci come si crede, impiegano vari minuti; non lo fanno solo per nascondersi, ma anche per comunicare il loro stato d'animo. Anche le seppie sono in genere molto abili, ma il vero asso è… il polpo mimetico: oltre a cambiare colore a una velocità impressionante per spaventare il predatore, può imitare la forma e i movimenti di 15 creature marine diverse. Uno straordinario caso di mimetismo è poi anche quello delle farfalle della specie Biston betularia, dal colore identico alla corteccia delle betulle sulle quali si posano: visto che l'inquinamento ha sporcato i tronchi degli alberi rendendoli più scuri, anche queste falene si sono annerite! La vespa sovrana sceglie l'erede tamburellando sul nido con le antenne. Le vespe cartonaie le troviamo anche frequentemente da noi in Italia. Il nido di questi insetti è formato di celle esagonali. Le aperture delle celle sono in genere rivolte obliquamente verso il basso, in modo che all'interno non possa raccogliersi acqua piovana. È la regina l'alfa della gerarchia ed è lei che depone le uova. Dei famosi ricercatori hanno dedicato numerosi anni allo studio di questi animali sociali e alla fine hanno scoperto che le regine Polistes usano le loro antenne per tamburellare sulle pareti delle celle contenenti la "futura regina". Ed è attraverso questo segnale che le regine indirizzano lo sviluppo delle larve ed è così che viene "eletta" la regina. FORMICHE INTELLIGENTI Le formiche sono in grado di trovare nuove strade per raggiungere il cibo quando un ostacolo sbarra il loro percorso più breve. Una ricerca ha infatti considerato 12 colonie di formiche argentine, dando loro un'ora di tempo per trovare il cibo, ma sbarrando le strade più brevi. Gli insetti hanno aperto un nuovo sentiero che è stato utilizzato dall'86% di essi: si suppone pertanto che abbiano una bussola interna che li conduce a trovare nuovi percorsi. IL GHIACCIO DIVENTA UN ARTISTA Il freddo dei mesi scorsi non ha colpito solo l'Italia, ma anche molti altri paesi. In Ohio, ad esempio, il ghiaccio è stato un vero artista… Già le temperature sottozero hanno aiutato vento e spruzzi d'acqua ghiacciata a creare una sorta di opera d'arte ricoprendo un faro sul lago di Erie: uno spettacolo insolito e decisamente bello da osservare, ma non altrettanto utile per i naviganti, poiché la scultura ha praticamente coperto la luce del faro, punto di riferimento della navigazione!! IL PIANETA DAI RICCIOLI D'ORO Un gruppo di ricercatori californiani, cacciatori di pianeti abitabili, ha annunciato la scoperta di un nuovo pianeta: Zarmina's World, lontano da noi circa 20 anni luce.Mostra sempre la medesima faccia al sole, quindi da una parte è sempre giorno, dall'altra sempre notte. Le temperature possono variare dai 160 gradi sopra lo 0 fino ai 25 sotto. Ma, nella parte sempre illuminata, la temperatura è di tipo estivo. Un pianeta è considerato abitabile quando si trova alla giusta distanza dal suo sole, non troppo vicino altrimenti avrebbe una temperatura infuocata, non troppo lontano perché sarebbe un corpo gelido. La distanza deve dunque permettere la presenza di acqua corrente e liquida. Questo nuovo pianeta fa parte della categoria "pianeti dai riccioli d'oro", nomignolo che deriva dalla fiaba Riccioli d'oro e i tre orsetti. La favola racconta di una bambina che sceglie un SCOPERTO UN NUOVO SISTEMA SOLARE... oggetto in mezzo a tre diversi. La bambina ignora A DUE PASSI DA NOI quello troppo grande e quello troppo piccolo, ma sceglie quello che semplicemente " è giusto". In questo Nell'universo, a 2000 anni luce dalla terra, esiste un altro sistema solamodo, "un pianeta dai riccioli d'oro" è quello che non re, formato da un astro, simile al si trova né troppo vicino, né troppo lontano da una nostro sole, con 6 pianeti intorno. Il stella, e quindi è abitabile. sistema è stato battezzato keplero11, Ovviamente non dobbiamo per forza aspettarci che su in onore di kepler, il telescopio spaziaquel pianeta ci siano omini verdi con le antenne e le della NASA, mandato in orbita nel dischi volanti, però è molto probabile che ci possano 2009, con la missione di "dare la cacessere batteri e alghe. cia " a nuovi pianeti. Sembra che i pianeti, avvolti da gas leggeri, possano avere acqua allo stato liquido. La temperatura è però elevatisARDI: L’ANELLO MANCANTE! sima, essendo i pianeti molto vicini alla stella madre, ma ciò non esclude che possano essere presenti forme di vita diverse dalla nostra. operta Dopo 17 anni di studi è stato rivelato il più antico e completo scheletro di un potenziale antenato umano, chiamato Ardipithecus ramidus e noto come "Ardi". sensazionale, che fa sognare ed Esso è considerato l'ultimo antenato comune fra noi e gli scimpanzé, ovvero il esaltare gli astronauti e gli sciencosiddetto "anello mancante". Probabilmente vissuto 4,4 milioni di anni fa, è ziati, gli appassionati di ricerca e oggi solo uno scheletro fossile, ma in gran forma! Dita, cranio, braccia, di vita extraterrestre di tutto il gambe, denti, mandibola, bacino… lo scheletro di Ardi è quasi completo e, mondo! studiando le sue ossa, gli esperti hanno potuto disegnare un identikit accurato: era una femmina, pesava circa 50 kg, aveva un cervello piccolo e, a giudicare dai denti, era ghiotta di frutta e noci; bacino, ossa degli arti e alluce, inoltre, suggeriscono che sul terreno camminava in piedi, ma le piaceva anche stare sugli alberi. Pagina 8 KENNEDY NEWS Giovani e Adulti del Territorio Centro Territoriale Permanente VINCENTE LA FORMULA DEI CORSI "BREVI" MODULARI 9 corsi tematici Grande partecipazione di corsisti al femminile sionalità della dott.ssa Carolina Tammaro, a quelli di più pratico utilizzo quali i percorsi di restauro, botanica ed enologia; questi due ultimi arricchiti dalle competenze professionali degli esperti sig. Mario Orsino e dal sommelier sig. Franco Gerardo. Anche l'opera lirica, apparentemente appannaggio di un pubblico di nicchia, ha invece fortemente interessato i partecipanti, dimostrando come, anche approcci nuovi alla didattica, possano essere invece fonte di gradimento e di stimolo a nuove conoscenze. I corsi di lingua italiana, di lingua inglese e di informatica, hanno raccolto numerosi consensi, anche da una fetta di partecipanti fortemente competenti in materia. La buona riuscita di tale percorso si è realizzata anche grazie a figure esperte nei rispettivi campi trattati, che con la loro partecipazione "gratuita" hanno volentieri messo a disposizione dei corsisti il Con il corso di sommelier si è concluso un percorso più ampio dedicato ad un pubblico adulto, avente come obiettivo la diffusione di un sapere multidisciplinare. I corsi sono iniziati il 3 novembre 2010 e sono terminati il 2 febbraio 2011. L'organico del Centro Territoriale Permanente, animato dal desiderio di rinnovare il sapere del territorio in cui opera, ha attivato, all'inizio dell'anno scolastico, nove corsi tematici orientati a sensibilizzare l'utenza alle tematiche di maggiore riscontro pratico e interesse. Gli argomenti hanno spaziato dal tema della prevenzione in campo medico, con la profesCarodio Scarpato, organizzatoLa parola ai corsisti... re di manifestazioni della Proloco di Cusano Mutri Silvio Salvatore Pellicanò, Sono un pensionato a cui piace docente di lingua tedesca tenersi in attività e ho trovato Era da tempo che desideravo interessantissimi tutti i corsi che seguire un corso per sommelier avete organizzato sul nostro tere il territorio finora non aveva ritorio, che ha bisogno di sempre offerto questa possibilità. Anche nuove iniziative culturali. Guai se il corso di "Cultura della birra, mancassero, sono il sale della per un uso consapevole" , con società civile. Ho notato con pial'apporto del sig. Mario D'Addio, cere che il cineforum sulla musiè stato molto interessante e mi ca classica ha avuto una parteciha dato modo di comprendere e pazione numerosa di corsisti. E di vedere con i miei occhi qual è poi il prof. Domenico Palmieri, di il processo di produzione della Cusano Mutri, in qualità di esperbirra. Le conoscenze acquisite to, ha arricchito questo percorso mi permettono ora di scegliere musicale con spunti e riflessioni bene i vini e le birre da abbinare interessanti. ai miei pasti e la lezione sulle Carmela Perretti, studentessa tabelle alcolemiche, mi hanno di economia bancaria, produtchiarito ulteriormente la quantità trice di vini "giusta" di alcolici da bere quanIl corso di someliere è stato do si esce con gli amici e ci si molto interessante, l'ambiente vuole divertire in modo sano. alquanto familiare; l'accoglienza eccellente. Molte sono le cose che mi hanno colpito, in particolare la strumentazione , come i termometri per la giusta temperatura di servizio del vino e il taste-vin per l'esame organolettico dei vini. Pasquale Colella, perito agrario specializzato in viticultura ed enologia Il corso è stato interessantissimo poiché,oltre ad approfondire le mie radici, mi ha dato la possibilità di ampliare il mio bagaglio culturale in campo viticolo-enologico, attraverso la spiegazione dei vari aspetti tecnici che è importante conoscere sia per chi fa del sommelier una professione, sia per chi se ne vuole dilettare. Ringrazio la dirigente e i docenti dell'Istituto per la gentile accoglienza. loro bagaglio culturale, in un contesto interattivo e di vivace scambio di opinioni, di suggerimenti e consigli pratici. Le visite esterne alla birreria di Alvignano e alla bottega del sig. Emidio Santagata a Civitella hanno, inoltre, dato l'opportunità ai corsisti di vedere da vicino la realtà produttiva del territorio. In ogni caso, i veri protagonisti di questo percorso didattico-pratico sono stati i corsisti, che con la loro costante presenza e la loro vivacità intellettuale hanno animato questa iniziativa. Un ringraziamento particolare va al Dirigente Scolastico dott.ssa Giovanna Caraccio, che ha permesso la realizzazione del progetto, sempre sensibile allo sviluppo delle potenzialità del territorio. Momenti didattici Gli alunni delle terze alle prese con un’importante scelta di vita Conoscere se stessi per progettare il proprio futuro modo ci siamo interrogati sulle nostre esigenze e sulle personali aspettative. Durante il percorso formativo abbiamo avuto modo di confrontarci con docenti e allievi dei vari istituti d'istruzione secondaria presenti sul territorio: il Liceo classico di Cerreto Sannita, l'Istituto industriale, l'Istituto tecnico-commerciale di Cerreto, il Turistico di Faicchio, i Licei classico e scientifico di Telese Terme, l'Istituto agrario di Piedimonte e quello di Benevento, l'Alberghiero di Castelvenere. I docenti ci hanno illustrato i percorsi didattici dei rispettivi istituti, attraverso presentazioni in Power Point, mostrato immagini e video delle aule, dei laboratori e delle strutture scolastiche. Molti di noi si sono sentiti in difficoltà nello scegliere la scuola più adatta, soprattutto per il timore di affrontare la “ novità”, nuovi amici, nuovi insegnanti e una nuova scuola... Sicuramente, ora, tutti noi siamo fiduciosi che la scelta scolastica che abbiamo fatto ci renda sereni e ci regali gratificazioni professionali e personali. Cosa vuol dire orientare? “Orientare” significa mettere l'individuo nella condizione di prendere coscienza di sé e di far fronte, per "Le(g)ali al Sud: un progetto per la legalità in ogni scuola" l'adeguamento dei suoi "Diritti Umani: dal disagio al ben-essere" studi e della sua professioIl percorso proposto dall'I.C. "J. F. Kennedy" di Cusano Mutri ne, alle mutevoli esigenze della vita”. Noi alunni sul "Learning by doing", apprenuna L'Istituto Comprensivo "J. F. delle terze, durante i mesi dere facendo, prevede, infatti, seconda Kennedy", con viva soddisfaziodi gennaio e febbraio, l'esposizione dei ragazzi a situafase ne del dirigente scolastico, ha siamo stati invitati a rifletzioni reali e significative attrabasata avviato il percorso progettuale tere su un argomento verso la condivisione di attività sull'espedal titolo "Diritti Umani: dal disamolto importante, la scelta pratiche che riguardano il vasto rienza visgio al ben-essere", nell'ambito settore della solidarietà sociale suta in situazione grazie agli enti fondamentale che segnerà dell'iniziativa PON C3 "Le(g)ali e dell'intervento per promuovere partner vedrà gli alunni coinvolti il nostro futuro. Il nostro al Sud. la legalità. in attività pratiche, per far sì che orientatore, Silvio Di Si tratta di un percorso scaturito Santo, ci ha spiegato, con Il percorso si prefigge di offrire l'apprendimento attraverso il da un'attenta analisi dei bisogni attività interessanti in modo da fare li possa rendere sempre più parole semplici ma incisie mirato ad agire sui processi ve, il significato dell'orienconsentire ai ragazzi di sviluppaconsapevoli delle norme che educativi e formativi al fine di tamento e quanto esso re una consapevole coscienza regolano la vita quotidiana; una promuovere e consentire "la possa essere determinancivica, di riflettere sul contesto fase conclusiva con il dibattitopartecipazione consapevole e te per la nostra vita. Inoltre comunicativo, ambientale, cultuconfronto tra scuola e territorio responsabile alla vita sociale". abbiamo svolto un test rale e sociale con modalità innocon la partecipazione dell'esperLa premessa teorica da cui vative, al fine di favorire l'apertu- to di chiara fama, dott. Pasquale riguardante i nostri principarte l'iniziativa progettuale conra della scuola alle sollecitazioni Andria, Presidente del Tribunale pali interessi, e in questo sidera il disagio individuale, del territorio attraverso modalità dei Minori di Salerno. sempre più avvertito dai ragazzi REDAZIONE di apprendimento informale. In quest'ottica saranno privilein età pre-adolescenziale e adoDirigente Scolastico Il modulo è articolato in 3 fasi giate 'lezioni' in ambienti inforlescenziale, strettamente legato con l'apporto interno dei docentimali come la Comunità Nuovi dott.ssa Giovanna Caraccio all'incapacità o impossibilità di vivere ed esperire appieno rela- tutor .....dell'Istituto Comprensivo Orizzonti di Piglio, l'Istituto Docente Esperto prof.ssa Maria Luisa D’Aiello e l'intervento specifico degli Minorile di Airola ed il Comune zioni positive e produttive nel Docente Tutor prof.ssa Dolores Palmieri esperti degli Enti Partner, di Cusano Mutri. loro ambiente di vita. Gli alunni del PON Le iniziative creeranno occasioni prof.ssa Amalia Martone - Ufficio I 22 alunni delle classi II della Famiglia della Diocesi di Telese Scuola Secondaria di I grado “L’italiano...in prima pagina 2” di "apprendimento in situazione" hanno iniziato questa esperienoffrendo anche incontri con testi- - Cerreto - Sant'Agata de' Goti e Siamo su Internet! www.ickennedy.it dott. Antonio Giaccio - Comune za con curiosità, impegno ed moni importanti e significativi di Cusano Mutri. entusiasmo; il loro coinvolgimendella nostra società impegnati Una prima fase più teorica preto è già un segnale positivo per nella trasmissione del concetto vede il coinvolgimento attivo il trasferimento dell'esperienza di legalità e di rispetto delle degli alunni che diventano protaad un gruppo più ampio. regole. La metodologia basata gonisti del sapere; ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “J. F. Kennedy” di CUSANO MUTRI Via Orticelli, 26 - 82033 Cusano Mutri-BN Tel: 0824 862064-e-mail: [email protected] Anno 4 - Numero 1 s w e n » Y D «KENNE ia e dell’ Infanzia Gennaio 2011 Sommario: Primar la o u c S a ll a D Un PON dedicato alla primaria Noi … in prima pagina L’obiettivo è fare il giornalino scolastico Piccoli redattori crescono. Un giornale per la Scuola, ma soprattutto un periodico che rappresenta un viaggio nel mondo della comunicazione. In tutto, noi che frequentiamo il PON siamo sedici e le lezioni si tengono presso la scuola Media di Cusano Mutri, ogni venerdì dalle ore 16 alle ore 19 per un totale di 50 ore. “L’italiano in prima pagina” è il nome del Corso che, appunto, si è occupato della realizzazione delle pagine di questo giornale. Il nostro team, siamo ragazzi che frequentano la classe quarta primaria, è strutturato secondo una ulteriore divisione in gruppi, ciascuno dei quali si occupa di un argomento di volta in volta stabilito durante le riunioni di redazione. Già, perché nel nostro PON si opera esattamente come fa una vera redazione di giornale e ognuno di noi ha un compito specifico; in questo percorso siamo guidati dalla Maestra Michelina Venditto, che è la nostra Tutor, e dal Professore Carlo Iovino, che invece è l’Esperto. Nelle prime lezioni abbiamo affrontato una prova d’ingresso e abbiamo cominciato a familiarizzare con il giornalismo, imparando a conoscere la struttura di un giornale (articolo di fondo, di taglio centrale, di taglio basso, poi ancora l’occhiello, il catenaccio) e le tecniche e i segreti per realizzare articoli efficaci. Anche con questo articolo, ad esempio, abbiamo dato un saggio della nostra bravura con i titoli, poiché abbiamo preferito al semplice titolo “freddo” un titolo “caldo”; abbiamo giocato col nome del nostro Pon e ci siamo permessi di sostituire “L’Italiano” con noi stessi, perché siamo orgogliosi di sentirci “in prima pagina”. Il nome del nostro periodico è ”KENNEDY NEWS” ed ha una particolarità, che il lettore certamente conosce: è pubblicato come inserto nel quotidiano ”IL SANNIO”. Le tematiche che abbiamo affrontato su questo numero sono state diverse: dalla Giornata della Memoria e del Ricordo, ai PON attuati dalla nostra scuola, dalle Feste del carnevale e della donna ai temi di attualità come la difficile situazione dell’Africa Settentrionale, dal nostro caro paese all’Unità d’Italia fino a toccare argomenti come il festival di Sanremo. LA REDAZIONE Le OLIMPIADI della lingua italiana … emozioni e paure prima delle prove Quest’anno le classi quinte del nostro Istituto hanno partecipato per il terzo anno consecutivo alle Olimpiadi della lingua italiana, organizzate presso l’IISS “F. D’Ovidio” di Larino e a me è toccato rappresentare la mia classe. All’inizio non ero preoccupato, ero quasi certo che sarebbe toccato a me e ne ero contento perché volevo capire se veramente ero così bravo da superare quelle Continua a pag. 14 prove. GENITORI E NONNI IN SCENA a pag. 14 Il contributo rosa 10 La tragedia delle foibe 10 Sentieri di grazia 11 Fuga dall’Africa 12 Il festival della canzone Amici 12 Attualità e scuola 14 Cronaca tra i banchi 15 Paese che vai... 16 Notizie di rilievo: 1 - Le donne e l’Unità d’Italia pagine 10 e 11 2 - La tragedia del Giappone pag. 13 Nell’ambito del progetto “I 150 anni della provincia” Manifestazioni in tutti i plessi per l’Unità d’Italia Siamo a 150 … buon compleanno Italia! Quest’anno ricorre il 150° anniversario dell’Unità d’Italia come Stato; tante sono le iniziative, gli eventi e gli incontri in cui si presentano pubblicità, slogan per celebrarne la ricorrenza ma noi vogliamo parlarne iniziando dalla storia. Un tempo l’Italia, precisamente nel 1859, era divisa in vari stati: il Regno di Sardegna, il Regno delle Due Sicilie, lo Stato Pontificio, il Regno Lombardo-Veneto, il Granducato di Toscana, i ducati di Parma e Modena. Da sempre, però, gli Italiani avevano desiderato di non essere più dominati da potenze straniere e di unificare la penisola italiana. Così, con il pensare di Giuseppe Mazzini, l’agire di Cavour e il combattere di Giuseppe Garibaldi, il 17 marzo 1861 il parlamento di Torino finalmente proclamò il Regno d’ Italia con a capo il Re Vittorio Emanuele II di Savoia. Solo con la prima guerra mondiale, tuttavia, l’Italia completò l’unione dei territori che geograficamente le appartenevano. Infatti, se confrontiamo una carta geografica del 1918 con una attuale, ci accorgiamo che esse sono iden- tiche. Per l’importante ricorrenza, nel nostro Istituto Comprensivo, è stato portato avanti un percorso didattico sui temi relativi al Risorgimento e a ciò che è avvenuto dopo, nell’ambito del progetto “I 150 anni della provincia. Protagonisti e istituzioni, fatti e idee”. “Far riflettere gli alunni, attraverso il recupero della memoria storica, su ciò che siamo stati e su ciò che siamo oggi”, come ha scritto la nostra Dirigente in una circolare mandata ai nostri maestri, è stato l’obiettivo del percorso che in ogni plesso è terminato con una performance. Le varie manifestazioni si sono tenute dal quattro al nove febbraio durante le quali noi alunni abbiamo presentato canti, poesie, letture e cartelloni che ci hanno visto impegnati soprattutto nel mese di gennaio. Abbiamo, così, scoperto e imparato tante cose sulla nostra bella Italia e sulla sua storia. Gli alunni del PON Pagina 10 L’ ITALIA e le DONNE L’ITALIA E’… L'Italia è il luogo dove vivo, un territorio variegato che possiede le Alpi con il monte Bianco e gli Appennini che attraversano tutta l'Italia, ha due vulcani, l'Etna e il Vesuvio, ha isole grandi e piccole molto visitate, un fiume chiamato Po', ma deve la sua eleganza alla sua forma di stivale, allungata nel Mar Mediterraneo il quale circondandola prende nomi diversi. L'Italia è arte, conosciuta per i molti monumenti e sculture che si trovano sul suo territorio: il Colosseo a Roma, il Maschio Angioino a Napoli, la Torre di Pisa, La Mole Antonelliana a Torino, Piazza San Marco a Venezia, le Nuraghe in Sardegna, i trulli di Alberobello e non possiamo dimenticare la Basilica di San Pietro con la sua meravigliosa piazza; l'Italia è conosciuta per i poeti come Dante famoso in tutto il mondo per la "Divina Commedia", per Carlo Lorenzini che ha scritto e pubblicato nel 1861 la storia di Pinocchio (anche il nostro burattino compie 150 anni). L'Italia è il buon cibo: sono molto noti la pizza, gli spaghetti, le orecchiette, insomma tutta la IL CONTRIBUTO “ROSA” ALL’UNITA’ D’ITALIA pasta italiana è la migliore nel mondo. L'Italia è la mia nazione. I suoi simboli sono il Tricolore, nato nel 1946 e, secondo me, non c'è nel mondo una bandiera più bella e significativa; il canto degli Italiani, l'Inno di Mameli scritto da Goffredo Mameli; l’Italia turrita, .........lo stemma composto da rami d'Ulivo e di Quercia, dalla Stella e dalla Ruota. L'Ulivo rappresenta la volontà di pace della Nazione, la Stella indica la tradizionale rappresentazione simbolica dell'Italia dal 1800, la Quercia simboleggia la forza e la dignità del Popolo italiano, la Ruota è il simbolo del lavoro su cui è fondata la Repubblica. L'Italia è nata come stato unitario il 17 Marzo 1861 ed è diventata la nazione di oggi grazie a tanti personaggi storici che si sono adoperati per renderla unita come Giuseppe Garibaldi, condottiero dei Mille; Giuseppe Mazzini, che fondò associazioni come la Giovine Italia e la Giovane Europa;Camillo Benso conte di Cavour che fu un abile politico e collaborò con Vittorio Emanuele II. L'Italia è stata la patria di grandi uomini come Cristoforo Colombo che arrivò per primo in America, Amerigo Vespucci che invece diede il nome alla nuova Terra, Giuseppe Verdi che è stato l’autore di grandi opere come la “Traviata” e l’”Aida”, e poi ancora Rita Levi Montalcini, brava e famosa scienziata che ha ricevuto il premio Nobel (adesso ha l'età di 102 anni) e Galileo Galilei che intuì che la Terra girava intorno al Sole. L'Italia è stata fonte di ispirazione per musicisti e poeti; partendo dall'Inno di Mameli tanti hanno scritto musica e parole per la Patria, come Toto Cotugno e Mino Reitano. L'Italia è oggi una Repubblica libera, democratica, fondata sul lavoro, come recita il primo articolo della nostra Costituzione, con a capo il Presidente Giorgio Napolitano che ha il compito di rappresentarla nel mondo. L'Italia è la mia Patria. Domenico e Roberto V Pietraroja Quest’anno, nel 150° dell’Unità d’Italia, abbiamo voluto guardare anche la festa dell’ 8 marzo con occhi femminili e ci siamo chiesti quante donne hanno contribuito a tale evento silenziosamente, spesso senza essere menzionate sui libri di storia; donne che hanno fatto parte del “Risorgimento invisibile” come quelle che hanno diretto gli ospedali, fondato gli asili, istruito le popolane, sfilato con i volontari, cucito la prima bandiera, scritto saggi ed articoli o solo parlato per formare i giovani. Ci siamo chiesti anche: quante donne, nel corso dei secoli, hanno contribuito alla ricchezza delle nazioni con il loro semplice lavoro di casalinghe o quello fuori casa di operaie? …E’ a loro che vogliamo dedicare gli scritti di queste pagine. Nella Puglia dell’Ottocento, una donna con forza di uomini cento, diresse l’ospedale del Gesù e salvò tante vite curandole sempre più. Insieme a lei donne ignote curarono i feriti che, grazie a loro, sono poi guariti. Il suo nome è De Pace Antonietta e possiamo pensarla come una donna perfetta. Enrichetta Caracciolo combatté per l’Italia unita; di origine napoletana dal monastero uscita, visse in clandestinità finché non fu libera la città. Nella Benevento ottocentesca molte donne divennero brigantesse, contadine ignoranti, si unirono alla bande per fornir loro viveri, vestiti ed armi. Pronte a cavalcare, a sparare, perfino a comandare; Filomena Pennacchio c’è da ricordare, intrepida combattente, armata fino ai denti. Nei salotti le nobildonne, istruite e dotte, conversavano coi giovani intellettuali per prepararli a governare. Donna sempre all’erta, Maria Pacifico, di Benevento cittadina, fu staffetta garibaldina. Le sorelle Palmieri cucirono e issarono la Bandiera Tricolore che sventolò sulla Rocca dei Rettori. Classi IV e V di Pietraroja KENNEDY NEWS Tragedia delle foibe … la storia di Norma Cossetto Il 10 Febbraio è "la Giornata del Ricordo" istituita per ricordare le migliaia di italiani che finirono nelle foibe. Quest'anno ci siamo soffermati a conoscere la storia della giovane donna Norma Cossetto, alla cui memoria è stata conferita la medaglia d'oro al Merito civile La storia di Norma non è nuova, ma deve essere ricordata per non dimenticare quello che accadde. Dimenticare Norma e tantissimi altri sarebbe vergognoso, mentre, ricordarla significa amare la sua memoria e quella di tutti i suoi compagni di sventura. In quel periodo vagava in bicicletta per i comuni dell'Istria per acquisire il materiale per la sua tesi di laurea. Ma nel settembre del 1943 un gruppo di partigiani di Tito entrarono in casa Cossetto razziando ogni cosa. Il giorno successivo prelevarono Norma e la condussero nell'ex caserma dei carabinieri, dove le promisero libertà e mansioni direttive se avesse tradito i suoi ideali. Norma rifiutò e venne rinchiusa nella ex caserma della guardia di finanza a Parendo. Dopo alcuni giorni, venne trasferita e trasportata con un camion nella scuola di Antignana. In seguito fu violentata da 17 criminali e gettata nella foiba. Nell’ ottobre del 1943, a S. Domenica tornarono i tedeschi i quali catturarono alcuni partigiani che raccontarono la tragica fine di Norma. Nel mese di dicembre i vigili del fuoco recuperarono la sua salma. La salma di Norma fu composta nella piccola cappella mortuaria del cimitero di Castellier. Dei suoi aguzzini ne furono presi solo 6, furono arrestati e costretti a passare l'ultima notte della loro vita nella cappella mortuaria del locale cimitero per vegliare la salma. Negli anni successivi Norma verrà ricordata da alcuni comuni, con la intitolazione di alcune vie, le verrà concessa una laurea Honoris causa dalla Università di Pavia. Questa storia mi ha molto emozionato perché la ragazza non aveva fatto niente di male, il suo unico peccato era quello di essere italiana e di avere degli ideali. Il sacrificio di tante persone è servito per tutti noi perché oggi liberamente possiamo essere orgogliosi di essere ITALIANI. Melissa Amato cl. V L’ITALIA E LE DONNE KENNEDY NEWS Una mimosa per... Quest’anno l’ 8 Marzo nel nostro plesso è passato un po’ inosservato perchè la ricorrenza è caduta nel giorno di Carnevale, festa molto amata da noi bambini, ma vogliamo lo stesso offrire il dono della mimosa… …a tutte le mamme, che in ogni angolo della terra, vegliano e accompagnano i loro figli, in un amore perenne. …alle tante donne che in questi mesi stanno uscendo in strada in Tunisia e in Egitto, per chiedere il ripristino di una democrazia creata insieme,” dal basso con mani di libertà e di giustizia”, costruendo un futuro di speranza. …alle mamme giovani che sanno affronta- re anche una maternità inattesa, con quella gioia che ritrovano sempre nel cuore. …alle vecchie ragazze, a quelle donne che nella tarda età continuano a sperare, a credere, a impegnarsi per la famiglia e per la società. Queste “vecchie ragazze” non si scoraggiano, si prodigano per non interrompere quel filo rosso che lega una generazione all’altra e che “costituisce l’ossatura di tutta la nostra civiltà” (Sanno diventare vere compagne di giochi dei nipoti, oppure infermiere attente e amorose per i genitori molto vecchi, sofferenti e poco presenti, riuscendo ad interpretare le loro esigenze). Ammirevole è il modo in cui, dopo” il termine dell’attività produttiva e riproduttiva”, le donne riescono a “veleggiare verso la vecchiaia a piccoli passi, senza traumi”, cambiando il loro modo di guardare alla vita e modifi- SENTIERI DI GRAZIA E DI SANTITA’ La vita di una religiosa Sabato 5 marzo, a scuola sono venute alcune suore insieme al nostro parroco don Paolo che ci hanno parlato della figura di Suor Maria Serafina, al secolo Clotilde Micheli, e in classe hanno proiettato un fumetto sulla sua vita fatta di grazia e di santità. Suor Maria Serafina era nata a Imer dove era cresciuta dedicandosi ad aiutare la madre e pregando sempre l’Angelo Custode. A tre anni ricevette la Cresima, età insolita, ma motivata dal fatto che il suo paese era difficile da raggiungere, perciò il Vescovo vi ci si recava di rado, quasi ogni dieci anni, e amministrava in quell’occasione il sacramento della Cresima a grandi e piccini. Quando il 24 Aprile ricevette la Prima Comunione, Clotilde raccontava di essere molto contenta, si sentiva molto vicino a Gesù e cominciò a trascorrere tanti momenti in chiesa per adorare Gesù Eucarestia. Diventata grande incontrò un giovane che le chiese di sposarlo, ma lei rifiutò e un giorno, mentre era in preghiera, le apparve l’immagine del giovane che, a causa del suo rifiuto, voleva buttarsi in un burrone. Lei, però, con la sua fervente preghiera riuscì a fermarlo. Il 2 agosto 1867, mentre pregava nella chiesa della sua parrocchia, le apparve la Vergine Maria che le chiese di fondare un Istituto di suore, “le suore degli Angeli”. Suor Maria Serafina cominciò a viaggiare molto per trovare il momento e il luogo adatto per fondare l’istituto; dopo tanto peregrinare riuscì a fondare insieme a cinque sorelle l’Istituto delle Suore degli Angeli, Adoratrici d e l l a Santissima Trinità. Alla fine arrivò a Faicchio dove oggi riposano le sue spoglie mortali. Il progetto di questa suora era quello di curare gli ammalati, di occuparsi delle persone senza casa e di insegnare nelle scuole. Infatti, successivamente, le Suore degli Angeli hanno fondato vari istituti e sono presenti con le loro opere in Italia, in Brasile, in Indonesia, nel Benin. Una delle suore ci ha raccontato che suor Maria Serafina prima di morire disse che sarebbe stata ricordata solo dopo 100 anni. E’ stato proprio così perché quest’anno ricorre il centenario della sua morte e il 28 Maggio prossimo sarà fatta beata . Mi piacerebbe proprio partecipare alla cerimonia di beatificazione e mi sono ricordato che da una ricerca fatta a scuola le suore degli Angeli sono state per diversi anni anche a Pietraroja.. Domenico B. e Domenico D. B. Pagina 11 cando il loro sguardo man mano che si modifica quello degli altri nei loro confronti. Una vita fatta di affetti e, insieme, di interessi, curiosità e amicizie, alla ricerca di un equilibrio fisico e mentale, garanzia di adattamento al mondo che si trasforma. …alle piccole donne che nella vita di tutti i giorni conducono e vincono, con coraggio, ”grandi battaglie”. …alle “nostre” donne: la dirigente Giovanna Caraccio, nostra fan, sempre pronta a stimolarci per nuove e belle iniziative, orgogliosa delle nostre “belle imprese”, le maestre, che sotto l’apparente severità nascondono un cuore di mamma, tenero, dolce, accomodante, le alunne di San Felice affinchè diventino brave donne, capaci di migliorare la nostra società. Alunni di San Felice 100 anni fa… la strage nella fabbrica di cotone Sono passati cento anni dall’incendio che distrusse la fabbrica di cotone di New York dove morirono 129 donne adulte, ma anche delle ragazzine, che protestavano per le condizioni di lavoro a cui dovevano sottostare. Tra le donne bruciate vive ci furono anche donne italiane, costrette a lavorare moltissime ore in condizioni disumane. I nomi delle donne che morirono in quella circostanza non appaiono sui libri di storia ma hanno provocato tanta sofferenza nei cuori dei loro familiari, perché ci sono stati bambini rimasti senza le mamme, mariti senza le mogli e genitori senza le figlie. Dopo questo tragico evento le condizioni di vita sul posto di lavoro sono migliorate sempre di più, nel corso degli anni sono state fatte tantissime leggi per tutelare i lavoratori. Anche nella nostra scuola ci sono cartelli riguardanti la sicurezza sul lavoro, noi spesso facciamo le prove di evacuazione, conosciamo molte regole di sicurezza e mettiamo in atto molte delle conoscenze acquisite. In ricordo di quella tragedia venne proposto l’otto marzo come giornata di lotta internazionale dell’emancipazione femminile. Da grande mi piacerebbe avere una piccola fabbrica e, se ci riuscirò, cercherò di salvaguardare la sicurezza dei miei operai, mi impegnerò a farli lavorare le giuste ore e cercherò sempre un colloquio con loro (Domenico IV). Da grande io, invece, farò la parrucchiera o l’estetista e mi preoccuperò di organizzare un ambiente idoneo dove lavorare con serenità (Antonella IV). La donna ERA... la donna E’ Dallo studio della storia ho imparato che…le donne della preistoria si occupavano dei figli e della raccolta di erbe, bacche e frutti; le donne Ebree filavano, tessevano la lana e il lino; le donne di Sparta invece passavano molto tempo fuori casa perché oltre ai bambini anche loro, come gli uomini, si dedicavano alla ginnastica (come la lotta, la corsa), mentre quelle di Atene trascorrevano le giornate nelle loro stanze ad occuparsi dei figli, aiutate dalle schiave, e verso i 14 anni dovevano sposare un uomo scelto dalla famiglia. Le donne romane più ricche indossavano gioielli, fatti sulla base del modello etrusco e greco, ma non potevano ricoprire cariche politiche né potevano insegnare; le donne romane povere tessevano e si occupavano dei bambini insieme alle schiave. La figura della donna inizia piano piano a cambiare e già all’inizio del Rinascimento comincia ad essere importante in campo politico e culturale. Nell’età Moderna ci sono figure di donna che vanno ricordate. Anita Garibaldi viene ricordata come il simbolo della donna combattiva sempre al fianco del suo uomo. Maria Montessori è ricordata per le sue opere con cui ha cercato di dare alla donna la possibilità di poter studiare e seguire le sue passioni. Non è da dimenticare Rita Levi Montalcini, la prima donna italiana a vincere il Premio Nobel e a sciogliere culturalmente la donna italiana. Una svolta si è avuta il 2 giugno del 1946 quando il popolo italiano fu chiamato a votare per scegliere tra la Monarchia e la Repubblica e, per la prima volta, furono chiamate al voto anche le donne. Così entrarono a pieno nella vita dello Stato anche se continueranno per anni a lottare per altri diritti che forse ancora oggi non sono riconosciuti o, se lo sono, vengono ignorati. Annaluisa cl. V Pagina 12 HO VISTO IN TV KENNEDY NEWS Il tunnel senza uscita di Daniel Il dramma di YARA Daniel, un ragazzo di ventuno anni, dopo che aveva provocato un incidente stradale, era scomparso senza lasciare nessuna traccia lasciando la sua famiglia con il fiato sospeso e molto preoccupata. Daniel pensava che l’altro autista coinvolto fosse morto o avesse riportato ferite gravi. La televisione e i giornali avevano dato subito la notizia e anche la mamma del giovane aveva esortato chiunque lo avesse visto a dare informazioni alla polizia o ai carabinieri. Il ragazzo era stato ripreso dalle telecamere di un bar di Ivrea, dove era rimasto per molti giorni, ma nessuno aveva pensato che lui, nell’incidente, aveva riportato ferite molto più gravi di quelle fsiche, cioè quelle della paura. Le forze dell’ordine avevano iniziato subito le ricerche ma solo dopo dieci giorni era stato trovato dai poliziotti, guidati dal fiuto dei cani addestrati, accanto ad un fiumiciattolo, in un bosco, morto per assideramento. Il ventunenne Daniel rimarrà sempre nel cuore dei suoi genitori e di tutte le persone che gli volevano bene. Leonardo - Luigi - Michele Yara, una ragazza di Brembate di Sopra in provincia di Bergamo, era una bravissima ginnasta ed inoltre prendeva ottimi voti a scuola. Aveva tredici anni, era alta, con capelli e occhi castani, portava come molte ragazze della sua età un apparecchio metallico a stelline per i denti. Il 26 novembre, uscita dalla palestra di Brembate, scomparve nel nulla, senza che nessuno la vedesse. Yara indossava una felpa di Hello Kitty, jeans e giubbotto nero. La mamma Maura, preoccupata perché la figlia tardava a rientrare a casa, provò a chiamarla sul cellulare ma non ebbe risposta; allora i genitori cominciarono a preoccuparsi seriamente. Le ricerche della ragazza iniziarono con le unità cinofile, poliziotti, carabinieri, volontari della protezione civile, senza sosta. All’inizio, a causa di una traduzione sbagliata fatta da un interprete disattento, fu arrestato un marocchino di nome Mohammed Fikri. Il 28 dicembre la famiglia Gambirasio chiese il silenzio stampa in quanto giornali, TV, radio...commentavano continuamente l’accaduto. Il 26 febbraio un appassionato di aereomodellismo ritrovò il corpo senza vita di Yara, subito esaminato dal medico legale e poi riconosciuto dai genitori all’obitorio di Milano. Successivamente fu eseguita l’autopsia per vedere se Yara fosse stata violentata o direttamente assassinata. I cittadini bergamaschi sono stati sempre vicini alla famiglia Gambirasio e non sono mancati messaggi come, ad esempio, “Yara, torna presto” lungo le strade della città. Quando poi è stato ritrovato il corpo della ragazzina essi hanno cominciato a recarsi come in pellegrinaggio nel luogo del ritrovamento portando fiori, perché Yara era un fiore che ancora doveva aprirsi alla vita. Antonella - Gemma - Silvia La scomparsa delle gemelle Uno sguardo ai nostri vicini Fuga dalle coste africane Alcuni abitanti dell’Egitto, della Libia e della Tunisia stanno facendo la fila sulle loro spiagge per imbarcarsi sulle navi che li porteranno al di là del mar Mediterraneo, sulle coste dell’Italia e precisamente a Lampedusa, una piccola isola siciliana. Dapprima gli abitanti di Lampedusa non hanno ben accolto gli ospiti perché sull’isola non vi erano campi di accoglienza, le persone da accogliere erano troppo numerose e si temeva che tra queste potevano esservi delinquenti e malintenzionati. Invece si trattava soltanto di persone esasperate che scappavano dalle loro nazioni a causa dei governi dittatoriali. In particolare, in Libia molto forti sono state le proteste contro il colonnello Gheddafi, che governa il Paese. Si cominciano a temere anche possibili interventi militari perché gli Stati Uniti stanno mandando delle navi da guerra nel Mediterraneo. Il presidente americano Obama ha detto che Gheddafi deve lasciare subito il potere se vuole fare una cosa buona per il suo popolo. Da parte sua, il nostro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha detto che è necessario che la Libia rispetti i diritti umani e che questa Nazione sia riammessa nel Consiglio dell’ONU da cui al momento è stata sospesa. Mara Alyssa Giaccio - Domenico Di Gennaro Terremoto e poi tsunami: il Giappone in ginocchio. L’evento catastrofico si è registrato lo scorso mese di marzo e a tanti ha riportato alla memoria la tragedia di qualche anno fa quando un’onda gigantesca sconvolse la vita di molti popoli del Sud-Est asiatico. Il sisma, di magnitudo 8.9, questa volta ha riguardato, in particolare, l’area Nord-orientale del Paese del Sol Levante, anche se gli effetti sono stati registrati anche nella capitale Tokyo, distante ben 380 chilometri. Dalle prime analisi è risultato che l’epicentro del terremoto è situato a 130 chilometri dalla costa, nel mare, e a 24 chilometri di profondità; per questo motivo, subito dopo, si è generato anche uno tsunami, una onda anomala che in alcune aree ha superato i dieci metri di altezza. Da subito sono scattati i soccorsi e sono stati interrotti i col- In Svizzera, precisamente nella città di Losanna, sono scomparse due gemelline di nome Livia e Alessia, di sei anni. Ancora non si sa dove sono e nemmeno se sono vive o morte; nel frattempo le indagini proseguono. Non si sa dove il padre le abbia lasciate ma si sa solo che lui si è buttato sotto un treno, a Cerignola (Puglia). Gli investigatori durante le indagini hanno trovato solo degli stivali infangati di Matthias Shepp, il padre delle gemelline, stivali che lui non indossava mai a detta dei suoi conoscenti, e una scarpa di Livia. I carabinieri credono che il padre abbia causato questa tragedia perché voleva togliere a Irina Lucidi, sua ex moglie, le due bambine, cioè la cosa più importante che aveva. Irina spera che le due gemelline siano vive e porta sempre con sé un orso e una pecora, i pupazzetti preferiti rispettivamente di Livia e di Alessia. Marica - Dominique - Melania legamenti sia aerei che ferroviari. Infatti, tra le varie “vittime”, anche un treno, che viaggiava tra le località di Sendai e Ishinomaki, inghiottito completamente dal mare, e una nave da crociera. Molte persone, inoltre, sono tornate a casa a piedi, come hanno mostrato le immagini televisive che riprendevano l’evento, perché anche le strade sono state invase da fango e macerie. Sono state colpite anche delle centrali nucleari, come quella di Fukushima: in esse si sono verificati incendi e si teme la fuga di gas pericolosi. L’onda più alta, di oltre 10 metri, ha colpito le coste di Sendai, mentre un altro triste record ha riguardato Soma, dove un’onda di sette metri è stata così forte da spingersi per ben cinque chilometri all’interno della città. L’allarme, poi, è stato dato subito in tutti i Paesi bagnati dall’Oceano Pacifico, compresa l’Australia e alcuni Stati del Sud-America, malgrado fossero molto lontani dall’epicentro. Al momento del ter- remoto si trovavano in tournee in Giappone i 311 componenti del “Maggio Musicale Fiorentino”, tutti italiani, giunti lì per una serie di esibizioni inserite nell’ambito dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Il Presidente Giorgio Napolitano ha contattato subito l’imperatore del Giappone Akihito per offrire solidarietà; il messaggio del Capo dello Stato italiano recitava: “L’Italia si stringe attorno al popolo giapponese in questo drammatico momento”. La Redazione HO VISTO IN TV KENNEDY NEWS 61° Festival della canzone italiana Vecchioni conquista Sanremo Alla fine l’ha spuntata Roberto Vecchioni. È stato proprio il cantautore milanese, che orgogliosamente ha ricordato le sue origini napoletane sul palco del Teatro Ariston, a trionfare nella edizione n. 61 del festival più famoso della canzone italiana. Il titolo della canzone vincente (con 52 preferenze ha ottenuto anche il premio della critica intitolato alla compianta Mia Martini) è “Chiamami ancora amore” e l’artista l’ha dedicata alla moglie. Intervistato a caldo ha dichiarato di sperare che finiscano le liti e i contrasti tra gli italiani. La manifestazione si è svolta nei giorni compresi tra il 16 ed il 19 febbraio scorsi. Nell’ordine, Vecchioni ha preceduto i Modà con Emma (la vincitrice dell’ultima edizione di “Amici”) e Al Bano che si è classificato terzo dopo un inizio da brividi. Infatti il meccanismo della gara prevedeva due eliminazioni per le prime due serate e ne avevano fatto le spese Patty Pravo, Anna Oxa, Anna Tatangelo e proprio il cantante pugliese; tuttavia, grazie al tele- UNA FESTA IN TV... Stamattina, Venerdì 18 alle ore 11.00, dal Teatro Regio di Torino, che nel passato è stata la prima capitale dell’Italia, è stata trasmessa una manifestazione per il compleanno dell’ Italia. C’erano tanti Sindaci con la fascia tricolore, il Presidente della provincia di Torino con la fascia blu, il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, e tantissime persone. Cl. Prima Pietraroja voto, erano poi rientrati in gioco sia Al Bano che Anna Tatangelo. Nella serata delle semifinali, invece, uscivano definitivamente dalla gara Tricarico con il brano patriottico dedicato alla bandiera italiana dal titolo “Tre colori” e Max Pezzali, che cantava la canzone “Il mio secondo tempo”. Molto elogiato alla fine il presentatore Gianni Morandi, le bellissime Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez e i simpaticissimi Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, mitici conduttori de “Le iene”. Un po’ delusa per l’esito del Festival Emma (con i Modà); la cantante, divenuta famosa grazie al successo nell’ultima edizione del programma di Maria De Filippi, sperava con la canzone “Arriverà” di ripercorrere la strada già percorsa, negli ultimi due anni, da Marco Carta e Valerio Scanu, vincenti a Sanremo dopo essere passati per la scuola di “Amici”. Nella categoria “Nuove proposte”, invece, ha ottenuto uno straripante successo Raphael Gualazzi che ha vinto anche i premi Radio-Tv della sala-stampa, della critica “Mia Martini” e il “Leone d’argento”. Prima di lui l’impresa era stata realizzata solo da Fabrizio Moro e da Arisa. Un programma per tutti AMICI: scuola-spettacolo La domenica sera, su Canale 5, viene trasmesso un programma televisivo che si chiama “Amici”, condotto da Maria De Filippi. Quella di quest’anno è stata la decima edizione. In pratica il programma è strutturato come una vera e propria scuola di spettacolo e gli studenti sono divisi in due squadre, la bianca e la blu, che si sfidano tra loro. Durante il giorno i ragazzi studiano per molte ore frequentando le lezioni di varie materie: danza, canto, musica, dizione e recitazione; l’insegnamento è effettuato da professori a volte molto severi. Durante le sfide si svolgono i duetti di canto, nei quali gli studenti si esibisco- La serie A verso lo sprint finale Un tris d’assi per il campionato di serie A. Chi vincerà il tricolore tra Milan, Inter e Napoli? I rossoneri di Allegri, dopo trenta giornate, guidano la classifica, ma con solo due punti di vantaggio sull’Inter che da dicembre è stata affidata al brasiliano Leonardo. Ma nessuno deve sottovalutare nemmeno il Napoli, distante tre punti dalla vetta, che spera di rivivere i bei momenti dell’era di Diego Armando Maradona. Indubbiamente le due squadre milanesi sembrano più forti, ma nel calcio mai dire mai... Il Milan conta su Ibrahimovic e Pato, oltre che su tanti altri campioni; l’Inter ha Eto’o, il più grande attaccante africano di ogni tempo, ed è l’unica squadra che ancora disputa un torneo europeo, cioè la Champion’s League. I tifosi napoletani sognano grazie ai gol di Pagina 13 Menzione particolare per gli ospiti: Monica Bellucci, Robert De Niro, poi Roberto Benigni e i Take That. In particolare Benigni, nella serata del 17 febbraio, ha tenuto una “lezione” sulle parole dell’Inno Nazionale di Goffredo Mameli, che ha poi intonato senza musica, con grande trasporto. Infine, da ricordare che c’è stata una gara nella gara: tutti i cantanti si sono sfidati per beneficenza cantando brani storici della canzone italiana. Il Cd che raccoglie queste canzoni è stato venduto e l’incasso è stato devoluto in beneficenza. Per la cronaca, questa gara l’ha vinta Al Bano cantando “Va’ pensiero”. La redazione no con cantanti famosi come è successo a Virginio che ha cantato, insieme a Roberto Vecchioni, la canzone “Chiamami ancora amore” vittoriosa al festival di Sanremo. Durante il percorso ci sono dei momenti tristi: quando ci sono le eliminazioni, ad esempio, il ragazzo o la ragazza che deve abbandonare la scuola resta deluso e a volte piange. I ragazzi che sono giunti in finale quest’anno sono stati Virginio, Giulia, Denny, Annalisa e Vito (nella foto). La vittoria ha baciato nella categoria del ballo Denny e in quella del canto Virginio. Amici è la scuola-spettacolo che ha conquistato la simpatia di tutti, giovani, bambini e adulti. A noi piace perchè gli studenti mostrano che hanno voglia di imparare e di fare sempre meglio. Domenico D.B. - Errico “Matador” Cavani, ai dribbling del “Pocho” Lavezzi e agli assist di Hamsik che a Napoli tutti chiamano “Marekiaro”, camuffando il suo nome. Forse però le vere sorprese sono la Lazio, quinta in classifica, e la super Udinese, che non perde da dicembre. Fin qui, invece, hanno deluso altre squadre: la Juventus, ad esempio, a causa anche dei tanti infortuni tra cui quello di Quagliarella; la Roma, che però è ancora in corsa per conquistare un posto in Champion’s league; la Sampadoria, che ha venduto i suoi gioielli Pazzini e Cassano; il Parma, che sta lottando per non retrocedere in serie B; il Palermo che, contro l’Udinese, ha subito la sconfitta più pesante della sua storia perdendo addirittura per 7-0! Invece il Bari sembra destinato alla serie B, dove rischiano di finire anche Brescia e Lecce. Adesso noi sportivi e amanti del calcio dovremo stare tutti incollati alla televisione e seguire le imprese dei nostri eroi del pallone, con le dita incrociate, sperando che i nostri sogni di tifosi possano diventare presto realtà. La Redazione ATTUALITA’ e SCUOLA KENNEDY NEWS Pagina 14 Continua da pag. 1 Le OLIMPIADI della lingua italiana … GENITORI E NONNI IN SCENA PER I PON Il giorno della prova sono arrivato prima di tutti, avevo intenzione di sedermi vicino a un maschio ma poi quando sono arrivati gli altri alunni ho notato che erano tutte femmine. Quando abbiamo incominciato a dare le risposte ai quesiti ero un po’ teso, poi piano piano mi sono tranquillizzato; le domande non erano difficili ma si dovevano leggere con molta attenzione altrimenti non si capiva la richiesta. Alla fine della prova tirai un sospiro di sollievo, però, quella era solo una simulazione e, quindi, forse era abbastanza facile. Il giorno della vera prova pensavo che le cose sarebbero state molto più difficili ma mi sbagliavo. Anche in quell’occasione erano state facili; sperai di aver risposto bene a tutte le domande, ricontrollai tutte le risposte e terminai la prova cliccando sulla parola Salva. Eh, sì, le olimpiadi della grammatica si svolgono via mail. Sono stato molto contento quando è giunta a scuola la notizia che la nostra scuola aveva superato la prova. Adesso non ci resta che prepararci alla prova successiva che si terrà a larino (Isernia) nel mese di maggio. Sono ottimista. Roberto V Pietraroja Divertitevi con noi: è CARNEVALE! Tutti sanno che il Carnevale è il periodo dell’anno che va dall’Epifania alla Quaresima. Secondo alcuni, il periodo carnevalesco deriva dalle feste anticamente celebrate in onore del dio Bacco, dio del vino; altri invece sostengono che esso è un residuo dei Saturnali, allegre feste con le quali i Romani usavano ricordare i tempi felici dell’abbondanza che regnava sulla terra quando era signore il dio Saturno. Quello che a noi piace è il fatto che il Carnevale è un periodo di allegria durante il quale la gente desidera liberarsi per qualche giorno dalle noie della vita. Come spesso vediamo in televisione, in tutti i paesi del mondo si organizzano balli in maschera, sfilate con i carri; ugualmente nel nostro paese, come in quelli vicini, il martedì grasso vengono fatte delle rappresentazioni che riguardano i contrasti sempre esistiti tra ricco e povero, i 12 mesi le Quattro Stagioni o semplici scenette per divertire il pubblico presente. Non mancano momenti in cui si assaggia- Non solo under 14 tra i protagonisti dei PON a Cusano Mutri. Ci sono anche nonni e genitori che partecipano assiduamente ai corsi pomeridiani e lo fanno nelle vesti di attori attraverso il PON “Leggere, scrivere, recitare” che vede partecipare adulti di età compresa tra i 20 e i 70 anni, tutti dotati di straordinario spirito di iniziativa ed invidiabile voglia di apprendere. Il corso è stato articolato in tre momenti, come vuole il suo “titolo”: il momento della lettura, dedicato a brani arcinoti della tradizione classica e moderna; il momento della riscrittura e della creazione di uno o più copioni tratti dagli argomenti e dalle opere studiate; il momento dell’interpretazione, in forma recitata, dei copioni realizzati. L’oggetto di trattazione spazia dal teatro greco, con la tragedia di Euripide intitolata “Alcesti”, al romanzo di Luigi Pirandello intitolato “Il fu Mattia Pascal”, dalla “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso all’opera di Brecht no le ricette tradizionali che riguardano gli struffoli, le chiacchiere, le castagnole e le zeppole. Anche a scuola in questo periodo c’è più buonumore perché tra le tante attività le maestre programmano addobbi colorati, giochi come : “L’uovo ucciso” , “L’uovo appeso” , “L’uovo affogato”, la rottura della pignatta e canti divertenti e qualche volta ci permettono di buttare coriandoli e stelle filanti. Quest’anno i giochi sono riusciti perfettamente facendoci divertire tantissimo e vi ha preso parte anche la nostra Preside che è riuscita a rompere una pignatta piena di coriandoli. Per noi scolari è anche un momento per conoscere più a fondo le maschere italiane perché, come tutti sappiamo, ognuna di esse rappresenta una regione o una città con caratteristiche proprie (la nostra regione, per chi non lo sapesse, è rappresentata da Pulcinella). E’ in questo contesto che la Pro loco cusanese, in collaborazione con il Forum dei giovani, ha indetto un concorso dal titolo “La maschera cusanese”, per stimolare la fantasia dei concittadini attraverso l’ideazione di una maschera che rappresenti il sentimento di appartenenza al proprio paese. Quindi, forza con la fantasia, buon Carnevale a tutti e attenti agli scherzi! Domenico D. G.,Luigi, Michele “Il cerchio di gesso di Augusta”, passando attraverso il mito di Orfeo ed Euridice e il teatro di Shakespeare con “Romeo e Giulietta”. I brani sono stati dapprima letti nei loro passaggi essenziali, poi analizzati dal punto di vista stilistico; è seguita una disamina sulla psicologia dei protagonisti, per cogliere i significati profondi nascosti dietro alle loro azioni. Partendo da questo lavoro, la seconda parte del corso è stata dedicata alla stesura, da parte dei corsisti, di un paio di copioni dai quali è stato poi ricavato il copione definitivo sul quale è d’obbligo mantenere ancora il top secret visto che sarà oggetto della rappresentazione finale prevista per giugno. Guidati da Carlo Iovino, in qualità di esperto, e da Maria Immacolata Sasso, in qualità di tutor, i corsisti, nella terza ed ultima parte del corso, oltre che nelle prove, sono attualmente impegnati anche nella realizzazione di scenografie, oggetti di scena e vestiti necessari per la messa in opera del prodotto. La Redazione Crescere Felix Il 13 gennaio 2011 presso la sala del comune di Cusano Mutri si è tenuto un convegno nell’ambito del progetto Crescere Felix per informare e sensibilizzare genitori, docenti e operatori sull’ importanza di una corretta alimentazione e un corretto stile di vita, alla base della salute di ogni persona. Infatti, da un’indagine condotta dal Ministero della Salute sul 90% delle scuole primarie italiane, è emerso che molti bambini sono in soprappeso a causa di una alimentazione non sempre corretta ed equilibrata associata al poco movimento fisico dovuto al grande uso di computer, videogiochi e consolle che vede fermi e in posizione scorretta le giovani generazioni per troppe ore al giorno. Al convegno, organizzato dal nostro Istituto Comprensivo, sono intervenuti la Dirigente Scolastica Giovanna Caraccio, la dottoressa Ersilia Palombi (nutrizionista), la dottoressa Elena Fossi (epidemiologa), la dottoressa Giovanna Ragozzino, i sindaci di Cusano Mutri e Pietraroja. Tra il pubblico i docenti dell’istituto tra cui la referente del progetto maestra Liliana Pascale che ha illustrato il per- corso in atto nella nostra scuola. Per sensibilizzare noi alunni, infatti, ed educarci alla cultura del benessere e della salute il progetto Crescere Felix quest’anno prevede attività da svolgere nell’ambito del laboratorio scientifico per tutte le classi mentre per le classi Prime, Seconde e Terze dei plessi di San Felice e Capoluogo anche in alcune ore extracurricolari. Un momento particolare, in tutti i plessi dell’istituto, è stato quello del primo marzo quando abbiamo fatto colazione a scuola: latte, pane e marmellata sono stati gli alimenti principali ed è stato bello mangiare tutti insieme. Subito dopo, però, ci siamo divertiti con i giochi del passato (campana, giochi con la palla,…), giochi ormai non più conosciuti ma, ci hanno detto le nostre maestre, importanti per tante motivazioni: la coordinazione oculo-manuale, l’equilibrio, la memorizzazione di movimenti in sequenza, …e che dobbiamo riscoprire. La Redazione Pagina 15 KENNEDY NEWS CRONACA...TRA I BANCHI SCUOLA DELL’INFANZIA La figura del soldato garibaldino Il percorso svolto nel nostro plesso, scuola dell’infanzia di Cusano capoluogo, oltre a far conoscere la figura del soldato Garibaldino attraverso la visione di immagini, l’ ascolto della canzone “inno di Garibaldi “, ha favorito il raggiungimento delle finalità della scuola dell’ Infanzia in particolare la costruzione dell’ identità. Gli alunni sono stati sollecitati a prendere coscienza di se stessi prima come membri di una piccola socie- Un’esperienza di “assaggio” La prima esperienza nella scuola dell’ infanzia de “la colazione a scuola “ è stata apprezzata da tutti gli alunni che hanno avuto modo di condividere nell’ ambito scolastico un momento prettamente “famigliare”; nello stesso tempo hanno potuto apprezzare una colazione tà :la famiglia poi di società sempre più grandi ed eterogenee: la scuola, la chiesa, il Paese. Varie le attività che hanno visto coinvolti i nostri piccoli alunni: attività motorie in particolare per la preparazione della Marcia dei Garibaldini, grafiche sia come espressione del proprio pensiero e vissuto e come traccia dell’ esperienza, manipolative con la creazione della “torta di compleanno della provincia “. Inoltre tutti gli alunni , nell’ ambito del progetto, hanno avuto un incontro con la dott.ssa Maria Giovanna De Lucia responsabile per la Slow Food Valle Telesina, la quale in modo semplice ed efficace ha illustrato com’ è cambiata l’ alimentazione nel corso del tempo e quanto sia importante ritrovare e riscoprirei piatti genuini e semplici della nostra tradizione. Giocando con l’inglese Continua l’ esperienza dell’ insegnamento della lingua inglese per i bambini dell’ ultimo anno di frequenza della scuola dell’ infanzia. Avvalendosi della curiosità verbale tipica dell’età, dello stimolo alla socializzazione e della massima plasticità cerebrale proprie di questa età, essa fornisce ai bambini un numero maggiore di stimoli linguistici. E’ stata offerta agli alunni la possibilità di vivere il primo incontro con la lingua inglese mediante modalità volte a promuovere la creatività in situazioni ludiche e a favorire tale tipo di alfabetizzazione in continuità e progressività. L‘introduzione della lingua inglese non si configura come un insegnamento precoce, ma come una sensibilizzazione del bambino verso un codice linguistico diverso dal proprio, il quale in seguito porterà ad un apprendimento attivo. Nella foto “Mister Corrà” durante una lezione forse più semplice (latte, pane e marmellata) ma sicuramente più genuina rispetto alle solite merendine e biscottini vari, a cui sempre più spesso si ricorre in tante frettolose famiglie dei nostri piccoli alunni. Per la festa del 19 marzo non poteva mancare in classe un momento didattico per parlare della figura del proprio papà e dedicargli semplici e affettuosi versi. Un dono per papà Il mio papà Quando vedo il mio papà sento amore a volontà. Se lo abbraccio forte forte mi regala baci e torte. Tutto il mondo è insieme a me quando a casa lui è. Se, a volte, sono triste i suoi baci di gusto sono l'antidoto giusto. Alessandra cl. III LA NUTRIZIONISTA NELLA SCUOLA PRIMARIA Il giorno tre Febbraio 2011 sono andata a scuola come al solito, ma mi aspettava una giornata diversa. Infatti, a scuola è venuta la dottoressa Ersilia Palombi, nutrizionista dell’ASL di Benevento per parlarci della corretta alimentazione e dell’importanza del movimento. Tutti insieme noi alunni della scuola Primaria ci siamo riuniti nel salone per visionare un DVD “ Esplorando il corpo umano”. Il video parlava dell’apparato circolatorio. Si è creato subito un clima di grande interesse perché il filmato trattava temi importanti, ma reso simpatico e divertente da personaggi animati. La dottoressa con grande bravura ci ha guidato in un magnifico viaggio immaginario nel corpo umano da cui abbiamo imparato paroline nuove come: neurotrasmettitori, globuli rossi, piastrine.. Il nostro interesse è stato elevato e le curiosità infinite anche da parte dei più piccoli. La dottoressa ha risposto a tutte le nostre domande in modo semplice e pratico in questo modo abbiamo capito che è necessario non solo alimentarsi in maniera sana , ma anche incrementare l’attività fisica e ridurre la sedentarietà, offrendo a noi bambini occasioni per essere attivi in casa, a scuola e nel tempo libero. Gli alunni di San Felice Papà, per me sei importante, più di un diamante! Di sera ti guardo e di notte sogno il tuo sguardo. Vorrei donarti tante cose belle: magari un cielo pieno di stelle. Vorrei donarti un paradiso, ma posso donarti solo un sorriso. Ciò che faccio per te, lo faccio con il cuore, ma soprattutto con tanto amore. Nicole Maria cl.III PAESE CHE VAI Pagina 16 Verso la Quaresima! Vivo…in uno dei borghi più belli d’Italia Abito con la mia famiglia in uno dei borghi più belli d’Italia e sono contenta di viverci. Il luogo è Cusano Mutri, un paese che si trova in provincia di Benevento ad un’altitudine dai 475 ai 500 m. Si può raggiungere da Cerreto Sannita e da Pietraroja attraverso le strade provinciali che partono rispettivamente da Telese Terme e da Morcone. La sua principale caratteristica è che le case sono arroccate l’una sull’altra con stradine strette, molte scalinate fatte di pietra su cui si possono vedere anche impronte di conchiglie. Nel centro storico ci sono chiese e chiesette tra cui quelle dei SS. AA. Pietro e Paolo, S. Nicola e S. Giovanni. Dai nostri nonni abbiamo saputo che tanto tempo fa le due parrocchie litigavano per decidere quale fosse la più importante. Alla fine i Cusanesi decisero che era più bella quella dedicata a San Nicola, patrono della nostra cittadina. Il mio paese ha più di 5.000 abitanti e per questo ci sono molti negozi di ogni tipo. Concorso “Il piccolo Carabiniere” In ogni città, in ogni paese, nelle strade, i carabinieri sono sempre delle presenze assicuranti. La gente ama e stima i carabinieri perchè vede in loro la garanzia di un vivere ordinato e sereno e riconosce nelloro lavoro la difesa continua del diritto di tutti a sentirsi sicuri. Uomini efficienti, preparati che affrontano ogni problema con Il mio paese è anche sagra, quella dei prodotti tipici che si tiene in primavera e quella famosa del fungo porcino che si svolge nel mese di settembre. In queste occasioni il centro storico si trasforma e soprattutto piazza Orticelli si riempie di casette di legno, tende, tavoli e panche. Dovunque vedi stand gastronomici da cui proviene il profumo delle pietanze cucinate; vedi bancarelle piene di dolci, rustici, miele, funghi, formaggi locali e tante altre cose. Quello che più mi piace è che vicoli e vicoletti si animano, sono pieni di gente che chiacchiera, bimbi che giocano, persone che si fermano a chiedere informazioni o che gustano i prodotti locali. Lo stesso avviene il giorno dell’Infiorata, organizzata per il Corpus Domini, quando con fiori, foglie e semi si preparano tappeti per le strade e nelle chiese. Tante persone infatti affollano le strade di Cusano per ammirare ciò che i Cusanesi hanno preparato con tanta pazienza e fervore. Nilde e Concetta KENNEDY NEWS Nel mio paese non si celebra un Carnevale famoso, spettacolare, ma è un periodo che a Cusano viene vissuto anche religiosamente con le “Quarantore” : quaranta ore di preghiere a Gesù Sacramentato esposto solennemente. Le Quarantore iniziano quattro settimane prima dell’ultimo giorno di Carnevale, nella chiesa di Santa Maria con la celebrazione della Santa Messa. Durante le “Quarantore” la chiesa viene addobbata con tanti fiori; al tempo dei nonni, invece, veniva addobbata con numerose candele e con qualche fiore che portavano dalle campagne. Le altre Quarantore poi vengono svolte nelle chiese di San Giuseppe, di San Giovanni e di San Pietro. Le Quarantore vengono celebrate dal giovedì alla domenica in ogni chiesa. L’ultimo ciclo di “Quarantore”, nella chiesa di San Pietro inizia il sabato. Esse si concludono con la celebrazione dei vespri, che una volta venivano cantati in latino dalle congreghe, con la processione e con la benedizione solenne. Ci auguriamo che tutte queste manifestazioni religiose vengano sempre rivissute per poterle tramandare ai posteri evitando così di farle scomparire. Gli alunni di San Felice LA NOSTRA PASQUA Il precetto pasquale di quest’anno è stato sicuramente più bello e significativo perchè impreziosito dalla presenza del nostro vescovo Mons. Michele De Rosa, che ha presieduto la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Giovanni Battista. Nell’omelia, Sua Eccellenza ci ha esortati a ritrovare sempre maggiori motivazioni per lo studio e per la costruzione di relazioni fondate sul rispetto reciproco e sulla cooperazione. L’Istituto Comprensivo, attraverso la Redazione, augura a tutti i lettori e ai loro familiari una Pasqua vissuta alla luce dei valori più autentici. Auguri! determinazione. Per non dimenticare mai l’importantisimo ruolo che svolgono i Carabinieri è stato organizzato il progetto “Piccolo Carabiniere”, al quale il nostro Istituto è stato lieto di partecipare. Esso ha previsto il coinvolgimento di tutti i giovani studenti in elaborati scritti per la Scuola Secondaria di 1° grado e in disegni per la primaria, elaborati che esaminavano la figura del Carabiniere con problematiche di volta in volta attuali. Il giorno 10 marzo 2011, presso la sede dell’I.C.Kennedy, sono stati premiati 12 alunni della scuola primaria e 7 della scuola secondaria. Alla premiazione sono stati presenti il Dirigente Scolasticodott.ssa Caraccio, gli Ufficiali dell’Arma, i rappresentanti delle testate giornalistiche locali, alcuni insegnanti e i genitori degli alunni vincitori. Noi alunni abbiamo rappresentato l’argomento “il Carabiniere e la tutela ambientale” al fine di sensibilizzare alla problematica di un ambiente più curato e sano. I nostri disegni rappresentavano il problema ecologico nell’ambiente naturale. L’ambiente è tutto quel mondo che è a contatto con l’organismo, che lo condiziona, lo influenza e che è trasformato a sua volta dall’uomo. Il disegno di Ivan, invece, rappresentava l’arrivo di barconi carichi di immigrati venuti in Italia a cecare lavoro e serenità. All’arrivo i carabinieri hanno dato loro accoglienza, aiuto e soccorso. Il nostro Dirigente si è complimentato con noi ragazzi per l’ottimo lavoro che abbiamo svolto ed ha sottolineato che è stato molto difficile scegliere tra le creazioni più belle e significative perchè ognuna esprimeva emozioni e sentimenti diversi. Alla fine della cerimonia tutti si sono congratulati e noi ci siamo sentiti orgogliosi e felici di aver partecipato a questo progetto voluto dalla nostra Dirigente Scolastica in collaborazione con il Comandante dei Carabinieri della Stazione di Cusano Mutri. Alunni classi IV-V Cusano Cap. e San Felice In classe il problema dei rifiuti e del loro riciclo “Questo rifiuto dove lo metto?” Molto spesso, quando faccio merenda, chiedo alla maestra: ”Questo rifiuto dove lo metto?”. La maestra mi risponde che devo fare attenzione al colore della busta in cui lo devo buttare perché solo così può essere riciclato. E’ per questo che i Comuni, tra cui il nostro, ha organizzato la raccolta dei rifiuti e tutti i cittadini devono osservare alcune regole. Nel sacco multimateriale di colore giallo dobbiamo mettere gli oggetti di plastica, di legno, di carta, di alluminio, di cuoio, di polistirolo, di stoffa ed ogni lunedì metterlo davanti alla porta di casa fino alle ore nove. Ogni lunedì, infatti, l’operatore ecologico raccoglie i sacchi gialli porta a porta e li trasporta in un centro di raccolta. Attenzione, però, ogni rifiuto inserito deve essere pulito; in caso di lattine o brik vanno risciacquati. Stai attento a non introdurre, quindi, liquidi, avanzi alimentari, oli, vernici, altrimenti hai fatto fatica sprecata. Il colore giallo tienilo a mente anche per la raccolta del vetro. In punti stabiliti del tuo paese ci sono i contenitori, proprio di colore giallo, per la raccolta del vetro. Noi, grandi e piccoli, produciamo tanti rifiuti che non sono fatti di materiali naturali e se li buttiamo di qua e di là sporchiamo ed inquiniamo l’ambiente in cui viviamo. Se ricicliamo i rifiuti certamente aiuteremo il nostro pianeta Terra. Classe II Pietraroja REDAZIONE Dirigente Scolastico dott.ssa Giovanna Caraccio Docente Esperto prof. Carlo Iovino Docente Tutor ins. Michelina Venditto Gli alunni del PON “L’italiano...in prima pagina” Siamo su Internet! www.ickennedy.it