ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “J. F. Kennedy” di CUSANO MUTRI
Via Orticelli, 26 - 82033 Cusano Mutri-BN /Tel: 0824 862064-e-mail: [email protected]
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LA SCUOLA .
SCUOLA
SECONDARIA
di I GRADO
Trimestrale dell’I. C. di Cusano Mutri
CULTURA E LEGALITA’
Anno 5 - Numero 2
Aprile 2012
Per tutti quelli che …
A scuola di legalità
La scuola rinnova quotidianamente la fondamentale missione:
educare le coscienze alla legalità. Si tratta di un compito non
facile, ma necessario, a cui la scuola è stata chiamata già da
tempo da eroi della nostra storia contemporanea, come i giudici
Falcone e Borsellino, il generale Dalla Chiesa, che spesso
incontravano gli studenti, profondamente convinti che l'educazione alla legalità dovesse partire proprio dalle istituzioni formative. Ecco le parole di Borsellino: "Purtoppo i giudici posso agire
solo in parte nella lotta alla mafia. Se la mafia è un'istituzione
antistato che attira consensi perché ritenuta più efficace dello
Stato, è compito della scuola rovesciare questo processo perverso, formando giovani alla cultura dello Stato e delle istituzioni ".
In una società in cui gli scandali, le storture, il malcostume, la
corruzione caratterizzano la vita nazionale quasi in ogni ambito,
si fa sempre più stringente la necessità che l'educazione alle
regole agisca alla base della formazione, e questo tipo di educazione può essere portata avanti solo intervenendo direttamente negli istituti. Alla scuola spetta un ruolo di primo piano. Essa,
già oberata da tanti compiti, deve assumersi, dunque, quello
prioritario di formare cittadini consapevoli, sviluppando il senso
civico dei giovani e facendo loro comprendere come solo il
rispetto delle regole permetta di esercitare una vera libertà individuale e raggiungere una sana convivenza civile.
L'educazione delle coscienze alla cultura della legalità deve
avvenire non solo attraverso lezioni teoriche, ma attraverso iniziative concrete, volte a sottolineare i valori fondamentale che si
vogliono veicolare. Un esempio è quello di un insigne magistrato come Gherardo Colombo che ha lasciato il suo incarico istituzionale per dedicarsi all'educazione e alla sensibilizzazione dei
giovani sul tema della legalità, ritenendolo un modo efficace per
combattere il crimine e contribuire al progresso della nazione.
Anche la nostra scuola si è impegnata in tal senso, diventando
teatro di incontri importanti, l'ultimo quello con Don Luigi Merola,
impegnato da sempre nell'educazione dei bambini e ragazzi più
disagiati e nella lotta alle ingiustizie sociali, in particolare a
Napoli e nel napoletano. In questi anni don Luigi ha visitato più
di 900 scuole in tutt'Italia, convinto che "il futuro dei ragazzi sia
nelle mani degli educatori".
L'Istututo Comprensivo "J.F.Kennedy" di Cusano Mutri ha, dunque, accettato questa sfida, certo che una giusta e costante sensibilizzazione delle coscienze, già nell'ambito della scuola,
possa portare allo sviluppo di una cittadinanza più matura, consapevole e partecipativa.
La Redazione
Per tutti quelli che lottano per la giustizia,
che muoiono perché “scomodi”
testimoni della realtà di oggi.
Per tutti quelli che non hanno paura
di parlare, di denunciare le illegalità
di questo mondo spesso troppo malvagio
per poter essere raccontato.
Per tutte quelle vittime innocenti
che vengono uccise senza pietà, anche solo per
casualità, il cui nome a volte non conosciamo
ma per le quali tutto questo deve cessare.
Non ci si può abituare al silenzio, al terrore o all’omertà, perché si può sconfiggere la criminalità
se lo vogliamo, se ci crediamo, se ci impegniamo.
Per tutti quelli che vivono nell’onestà
e sperano nel futuro di un’ umanità
senza violenze, nè ingiustizie
dove coltivare i semi della legalità
per far crescere la pianta di una migliore società
Arianna Torrillo Classe III A
Sommario
Pag.2
Don Luigi Merola
Pag.3
Il Logo d’Istituto e il
Laboratorio linguistico
Dentro e fuori la scuola Pag.4-5
Ricordare x capire
Pag.6
Riflettiamo sul mondo
“L’Italiano... in prima
pagina 2”
Pag.7
Pag.8
Pag. 2
Pag. 7
Cusano Mutri 24 gennaio 2012
“Insieme per la legalità”
Don Luigi Merola incontra gli alunni
Il 24 gennaio scorso è stato un giorno atteso,
desiderato, speciale... Don Luigi Merola, da sempre impegnato nella lotta contro la criminalità, è
venuto a parlarci di Legalità... quella con la “L”
maiuscola! Insieme a noi ragazzi, hanno condiviso questa esperienza, tra gli alltri, la nostra
Dirigente e i nostri Insegnanti, i Sindaci di
Cusano Mutri e di Pietraroja, il Capitano
dell’Arma dei Carabinieri, i parroci Don Pasquale
e Don Giovanni. Il messaggio che abbiamo
appreso è l’importanza dell’impegno civile quotidiano di ognuno di noi, ciascuno nel “proprio
piccolo”... a scuola, con gli amici, in
famiglia!
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KENNEDY NEWS
PAGINA 2
dedicato a ... don Luigi Merola
DON LUIGI MEROLA: impegno tangibile
Don Luigi Merola, 39 anni, sacerdote dal 1997, e parroco
dal 2000 al 2007, della parrocchia “San Giorgio” nel difficile quartiere di Forcella, nel cuore del centro storico di
Napoli, è un “eroe”dei nostri giorni, un uomo che senza
paura delle conseguenze si è schierato contro la camorra.
In questi anni si è impegnato per sottrarre il quartiere al
degrado, aiutando, in particolare, i bambini e i ragazzi ad avere una possibilità, facendo della parrocchia l’unico punto di aggregazione e di alternativa alla strada. Nel 2003 ha fatto smantellare le telecamere nel rione,
messe dai clan camorristici ed in seguito ha consegnato al questore una
videocassetta per documentare lo spaccio di droga… Nello stesso anno
fu intercettata una frase di morte di un camorrista che diceva “Lo
ammazzerò sull’altare”. E’ proprio questa frase che segna l’inizio della
vita blindata del parroco. Dopo la tragica morte di Annalisa Durante, trovatasi a passare per caso nel luogo dove era in atto un agguato camorristico, durante l’omelia del funerale ha attaccato duramente la camorra
e dal 2004 vive sotto scorta. Ignorando le difficoltà, gli ostacoli e le
minacce, ha proseguito la sua opera di sensibilizzazione contro la criminalità organizzata. Don Luigi Merola è anche il fondatore e presidente
della fondazione onlus “A voce de’ creature”, attiva, dal 2007, contro il
degrado sociale nei quartieri poveri della città campana. La fondazione,
il cui motto è “Meglio morire in piedi che vivere una vita inginocchiati”, ha
sede sia a Napoli (in un edificio sequestrato alla camorra, “Villa di
Bambù”) che a Pompei e assiste più di 100 bambini sottratti alla strada
nella convinzione che nessuno “nasce delinquente”.
Anno 5 - Numero 2
Aprile 2012
I ragazzi possono svolgere tante attività: musica,
sport, danza, teatro, cineforum. L’attività dell’associazione è rivolta soprattutto a realizzare interventi
di recupero dei percorsi scolastici e di contrasto
alla dispersione scolastica, nonché di sostegno a
progetti educativi e di formazione alla cittadinanza
attiva; attuare interventi e progetti finalizzati alla realizzazione di servizi assistenziali, di aggregazione sociale e integrazione
culturale; facilitare la collocazione occupazionale, attraverso la formazione alle nuove figure professionali e recuperando antichi mestieri e
professioni artigiane. Don Luigi ha espresso più volte il desiderio di aprire altre sedi della Fondazione non solo in Campania ma in tutta Italia (a
Verona come a Locri), anche se, sembra assurdo, a Napoli ci sono ancora tante istituzioni ostili alla sua opera che consiste nel “far fare rumore
al bene” perché solo se si fa rumore qualcuno delle istituzioni ti ascolta”.
Ha ricevuto vari riconoscimenti e premi, tra cui il premio “Paladino dell’infanzia” nel 2005; inoltre è consulente gratuito della Commissione
Parlamentare Antimafia. Nel 2007 lascia il posto «in trincea» per trasferire il suo impegno a Roma con il Ministero dell’Istruzione, che lo nomina dirigente dell’Ufficio III presso la Direzione per lo Studente con l’incarico di promuovere la legalità in tutte le scuole di ogni ordine e grado,
incarico che dura fino al settembre 2008. Dal mese successivo gli viene
assegnato un incarico di studio per la promozione della legalità nelle
scuole. Ha visitato più di 900 scuole in tutt’Italia per parlare con i ragazzi, raccontare la propria esperienza e confrontarsi su temi così scottanti
e di attualità come la diffusione della cultura della legalità. Dal 2010 è
parroco della chiesa di “San Carlo
Borromeo alle Brecce” di Napoli e cappellano del lavoro presso la cappella della
Stazione Centrale di Napoli. Nel 2007 ha
pubblicato il libro “Forcella, tra esclusione e inclusione sociale”, e nel 2011 il
libro “Il cancro sociale: la camorra”.
La Redazione
Benvenuto a don Luigi Merola
Noi ragazzi dell'Istituto Comprensivo "Kennedy" di Cusano Mutri diamo il benvenuto a don Luigi
Merola, sacerdote, scrittore, educatore e "servitore di Dio" come definisce se stesso, considerato
suo malgrado, un "eroe" dei nostri giorni per il suo impegno civico, in particolar modo per la sua lotta
culturale, morale e religiosa alla camorra.
Sono il Presidente del Consiglio d'Istituto junior e rappresento gli alunni della nostra scuola. Il
Consiglio d'Istituto è sorto, nell'ambito del PON" Leg(ali)al sud” per rendere maggiormente noi alunni protagonisti della vita della scuola e del territorio, consapevoli dell'importanza della "Cultura della
legalità" in ogni circostanza del nostro percorso di crescita.
Siamo particolarmente onorati e felici di averla come "ospite" nella nostra scuola, in modo da
poterla conoscere personalmente e non solo attraverso i mezzi di informazione, per avere uno
scambio di opinioni diretto sui tanti problemi che affliggono la società, da un educatore che quotidianamente incontra ragazzi di ogni età e "condivide" problematiche che accomunano i giovani di
ogni dove.
Noi sappiamo molto di lei, della fondazione " 'A voce d'è creature, la villa "Bambù" confiscata alla
camorra, i suoi libri " Forcella, tra esclusione e inclusione sociale" e "Il cancro sociale: la camorra",
il giornalino " la Fondazione" , gli attentati, le aggressioni, i suoi "angeli terreni", la tragica vicenda
di Annalisa, che portiamo sempre nei nostri cuori…, le innumerevoli attestazioni di stima e di solidarietà, i premi ricevuti per il suo impegno, ne cito uno tra tutti, il "Premio nazionale Paolo Borsellino
del 2009…
La sua presenza tra noi è molto significativa, perché rappresenta un arricchimento morale e di
legalità per la nostra formazione di cittadini attivi: un Buon Cittadino si diventa nel corso della crescita, confrontandosi con gli altri, individuando, imparando e rispettando regole, sviluppando i concetti di legalità, libertà, pari dignità, responsabilità, affinando sensibilità alle diversità e alle differenze, percorrendo comportamenti di pace.
In occasione di questa sua importante visita abbiamo voluto anche presentare il "logo" dell'istituto ed inaugurare il laboratorio linguistico-multimediale, che rappresentano due momenti fondamentali per il nostro percorso di crescita umana e culturale e di sviluppo non soltanto per la nostra scuola, ma per l'intera comunità presente sul territorio.
La ringraziamo per il tempo che dedica a noi ragazzi e per il coraggio e la speranza che trasmette non solo a noi, ma a tutte le persone che hanno la volontà di agire in modo onesto e legale. Noi
siamo pronti a farci "prendere all'amo", da lei che si definisce un "pescatore di uomini".
Il Presidente del Consiglio d’Istituto Junior
Antonio Di Biase Classe III B
La nostra voce
per don Luigi
Oggi, nella nostra scuola, è un giorno particolare perché accogliamo te che sei una persona speciale per l’aiuto che ogni giorno dai alle
persone in difficoltà, senza una casa né un’istruzione, senza l’affetto della famiglia.
Ti adoperi per chiunque, bambini, ragazzi e
adulti. Con la tua fondazione hai ridato a molti
la speranza di un futuro, di una vita migliore.
Ogni giorno con le tue magnifiche azioni trasmetti alle persone la forza, la fede, per
andare avanti, per combattere le ingiustizie,
la malavita e le violenze.
Parli ai giovani con dolcezza, per eliminare
ogni amarezza. Stai lottando con determinazione
per sconfiggere la camorra in ogni situazione,
“i tuoi angeli custodi” ti proteggono
ma anche senza loro tu non hai paura,
perché amare e aiutare gli altri ti dà coraggio.
Sei per noi un esempio,
speriamo di crescere e diventare come te,
a cominciare dalle piccole cose, dai piccoli
gesti
possiamo costruire un mondo più giusto,
un mondo migliore.
Arianna Torrillo Classe III A
KENNEDY NEWS
Un LOGO per il nostro senso di appartenenza
Aprile 2012
PAGINA 3
Nasce il logo
del nostro Istituto
Sì è vero, è stato un
lavoro davvero en
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hanno raccontato
i nostri insegnanti,
la scelta di individ
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che evidenzia l'impe
gno profuso e l'am
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la nostra scuola e
per il nostro territo
rio.
Aurora Di Biase I
B
Tutto è iniziato una mattina quando le nostre insegnanti ci hanno
proposto di partecipare ad un concorso interno dal titolo " Artisti a
scuola: un logo per il nostro
senso di appartenenza". Cosa
dovevamo fare? Quali erano le finalità? Queste sono state le
domande che ci siamo posti e a cui i nostri insegnanti hanno
risposto: "Realizzare un'immagine rappresentativa ed identificativa dell'Istituto; rafforzare la sensibilità per il senso di appartenenza alla SCUOLA, alla CULTURA, alle TRADIZIONI, al TERRITORIO;
sviluppare capacità comunicative ed espressive". Ci siamo sentiti
immediatamente coinvolti in questa singolare esperienza: in noi
"è scattata" una vena artistica per cercare di identificare la
nostra scuola nel modo più originale possibile. Ci siamo sentiti
così "presi" che abbiamo indirettamente coinvolto anche le nostre
famiglie che sono state pronte ad aiutarci raccogliendo notizie
storiche e materiali per la realizzazione del logo. A scuola, con la
guida dei nostri docenti, nelle singole classi, ci siamo organizzati
individualmente e in piccoli gruppi: eravamo tutti impegnati, c'era
chi metteva in atto la propria fantasia per realizzare graficamente
il disegno e chi invece si adoperava per comporre lo slogan che descrivesse il significato
della rappresentazione grafica. E' stato bello,
non solo per i lavori originali che abbiamo prodotto, ma soprattutto perché abbiamo avuto
l'opportunità di condividere momenti di collaborazione, di socializzazione, di crescita culturale
e storica e … perché no anche di divertimento!
i nostri lavori
Pasquale Florio II A
il taglio del nastro
Anno 5 - Numero 2
Cosa rappresenta?
La parte grafica centrale è composta da una Q che racchiude lo
scorcio più antico del nostro paese, Cusano Mutri, e un libro aperto, simbolo della "cultura", che ci invita a nutrire le nostre menti.
Su di esso sono disegnati gli stemma di Cusano Mutri e di
Pietraroja, due paesi limitrofi, uniti, oltre che da tradizioni e storia,
dall'Istituto che li comprende.
La lettera Q rappresentava, nel vecchio stemma, adottato fino al
1100 circa, il paese chiuso da una cinta di monti e l'unica strada di
sbocco che la metteva in comunicazione con Cerreto Sannita.
In basso a sinistra alcuni prodotti tipici del nostro territorio: le
castagne, i funghi, i fiori con cui si realizza la tradizionale
"Infiorata", nel mese di giugno in occasione del Corpus Domini.
In basso a destra il cucciolo di dinosauro "Sciopionyx
Samniticus" più famoso con il nome di "Ciro" vissuto 110 milioni
di anni fa e ritrovato nel 1994 tra i monti del Matese, nei pressi di
Pietraroja. Oggi il calco si può ammirare presso il Museo
Paleontologico di Pietraroja, mentre l'esemplare è custodito
nei locali della Sovrintendenza di Salerno.
In alto, nei due angoli, le bandiere dell'Italia e dell'Unione
Europea, per sottolineare il nostro profondo senso di appartenenza alla nazione italiana e all'Europa .
Sulla parte superiore del logo, la denominazione dell' Istituto
Comprensivo "J.F.Kennedy" e il logo ministeriale della
Repubblica Italiana.
Lo slogan "Cultura e Legalità" è la sintesi che la nostra scuola
si propone di trasmettere, al fine di evidenziare lo stretto legame
tra i valori della cultura e della legalità, elementi fondamentali di
convivenza civile e di etica condivisa. Benedetta Parente III B
Laboratorio Linguistico Multimediale
...ed ora a lavoro!
Dimostrazione pratica degli alunni
L'attività educativa si è sempre servita di
supporti tecnologici per facilitare e migliorare l 'apprendimento; in tale ottica, il cambiamento sociale più importante per la scuola è la
comparsa delle nuove tecnologie digitali dell'informazione e della comunicazione: una tra queste è la LIM, strumento dalle grandi potenzialità
perché sfrutta un linguaggio visivo e interattivo, vicino a quello degli studenti, abituati a computer, consolle, telefonini touch screen e lettori mp3.
Con la lavagna interattiva, infatti, gli alunni si sentono coinvolti nel processo formativo e, grazie alle loro spiccate abilità informatiche, possono
Martina: Buon giorno e benvenuti a tutti! Grazie per essere qui ad ascoltare
sentire la scuola più vicina.
la nostra presentazione sull’uso delle LIM. Vorrei cominciare col ringraziare la
Per questo motivo L'Istituto Comprensivo "J. F. Kennedy" ha implemennostra dirigente per aver dato ai ragazzi delle classi I e II la possibilità di fretato questo laboratorio, grazie al Fondo Sociale Europeo nell'ambito del
Programma Operativo Nazionale "Ambienti per l'Apprendimento" 2007- quentare il corso PON “ Imparo con la LIM”, che ci ha permesso di integrare
2013 a titolarità del Ministero dell'Istruzione, della Università e della l’apprendimento delle materie curricolari, con programmi nuovi e divertenti,
Ricerca-Dipartimento per la Programmazione-Direzione Generale per come GEO GEBRA e START BOARD, dei quali i miei compagni di viaggio,
gli Affari Internazionali Uff. IV.
Alvaro e Roberto, illustreranno delle rappresentazioni.
L'approvazione dei progetti: A-4-FESR-2008-77 "Apprendimento coopeRoberto: StartBoard è un programma utilizzato per disegnare con colori
rativo con le LIM"e B-3.B-FESR-2008-65 "EDA, ICT, Europe diversi, e scrivere a mano libera o con una tastiera virtuale.
Laboratorio multimediale e linguistico", ha dato la possibilità concreta di
GeoGebra invece è un programma per fare disegni geometrici di varie forme e
attuare una didattica avanzata. Il laboratorio multimediale linguistico,
dimensioni. Vi illustrerò le icone della LIM, e con Start Board disegnerò forme
infatti, va considerato come un potente strumento didattico "trasversale"
diverse, le colorerò e scriverò in esse frasi e parole chiave sulla legalità...
che può spaziare in ogni area conoscitiva e intersecarsi con discipline
Alvaro: Con GeoGebra realizzerò un quadrato/rombo, costituito da altri picdiverse, dall'aritmetica alla lingua straniera, dalla ricerca scientifica alla
coli rombi/quadrati colorati, eseguendo i “comandi” che via via mi darà il mio
musica, dalla lingua alla geometria, dalla geografia alla storia. Inoltre
compagno Roberto.
esso predispone alla progettualità e alla continua ricerca di soluzioni
Grazie per l’attenzione!
migliorative del proprio lavoro.
La Redazione
Martina Porto Alvaro Perfetto
Roberto Mendillo
KENNEDY NEWS
Anno 5 - Numero 2
Dentro e Fuori la scuola
PAGINA 4
ATTIVITA' SPORTIVE IN UN ANNO “ PARTICOLARE”
Le attività sportive dell'anno scolastico 2011/12 sono state condizionate, purtroppo, dalle particolari condizioni in cui la scuola è venuta a trovarsi.
L'impossibilità di usare la palestra scolastica, a causa di ordinanza di chiusura
sindacale, ha determinato una sensibile diminuzione delle attività sportive; l'unico modo utile per praticare le esercitazioni di avviamento allo sport sono gli
"angusti" spazi intorno alla scuola. In tale situazione, il professore di scienze
motorie, Mastrillo e la Dirigente scolastica (dei quali bisognerebbe dire: "ne
inventano sempre una"), consci dell'importanza e delle ricadute che lo sport ha
sulla popolazione scolastica in una realtà che offre poche attrattive ricreative,
hanno proposto di far svolgere le attività sportive presso la palestra comunale
di Pietraroja.
La scuola, anche se in condizioni di particolare disagio, ha quindi partecipato,
agli inizi di dicembre, alle gare di corsa campestre (Campionati Sportivi
Studenteschi) con quattro squadre, una per ogni categoria.
I risultati sono stati incoraggianti e, per certi versi, sorprendenti in quanto nella
cat. ragazze l'alunna Di Biase Pina della classe I A si è classificata al primo
posto, conquistando il titolo di Campionessa provinciale.
L'Istituto comprensivo ha poi partecipato, sempre nell'ambito dei Campionati
3° CONCORSO DI SCRITTURA CREATIVA
Biblioteca Comunale Cusano Mutri
“Girolamo Vitelli ”
Anche quest’anno, il Comune di Cusano Mutri ha organizzato un concorso di prosa e poesia che ci ha visto protagonisti. Sabato 21 Dicembre
2011, presso la sala consiliare del Comune si è svolta la premiazione dei
vincitori del concorso che aveva come tema “IL VIAGGIO: ovunque tu
vada vacci con il cuore”, il cui obiettivo mirava a risvegliare nei partecipanti la sensibilità verso gli elementi più enigmatici ed indecifrabili del
nostro folklore, nonché dell’animo umano. Un tema che ha molto incuriosito e interessato i numerosi partecipanti! Il Concorso, emanato dal
Comune di Cusano Mutri, dalla Biblioteca Comunale “Girolamo Vitelli”,
dal Forum dei Giovani e dall’Istituto Comprensivo “J. F. Kennedy”, divideva i partecipanti in tre sezioni: “Viandanti” per i piccoli autori che frequentano la scuola primaria, “Esploratori” per i creativi delle scuole
secondarie di primo grado e “Argonauti” per tutti gli altri. Le opere vincitrici sono state selezionate da una giuria qualificata ed esperta che si è
congratulata con tutti per aver fatto vivere, ognuno nel proprio modo, un
viaggio meraviglioso oltre i confini della realtà e dell’immaginazione…
Gli autori che hanno vinto, premiati dal sindaco Pasquale Frongillo, sono
Aprile 2012
Sportivi Studenteschi, al torneo di pallavolo
maschile e femminile. La squadra femminile ha
avuto risultati ampiamente positivi, vincendo
tre partite e superando la fase eliminatoria. La
squadra maschile ha realizzato risultati
particolarmente lusinghieri, infatti ha
superato la fase eliminatoria e le semifinali, e attualmente è in attesa di disputare la "finale provinciale".
Infine, la scuola ha partecipato per la prima
volta al torneo dei Campionati Sportivi
Studenteschi di "calcio a cinque" sia con la
squadra maschile, sia con quella femminile.
Le due squadre, in particolare il team femminile,
in considerazione della prima esperienza in questa specialità, hanno espresso in tale occasione
doti di personalità, carattere e senso di appartenenza. Bravi ragazzi!
Prof. G. Francesco Mastrillo
stati: categoria “Viandanti” Pia Erminia Di
Biase per la poesia ‘’In compagnia del
cuore’’e Angelo Porto per il racconto ‘’Uno
strano viaggio’’; categoria “Esploratori” Niko
Cassella per la poesia molto emozionante,
e
Alessio
“WWW.VIAGGIACONME.IT”
Iannicola che per la terza volta risulta vincitore della categoria racconti con l’opera
“Una strana fotografia”; per la categoria
“Argonauti’’ Davide Crocco per la poesia ‘’Un altro orizzonte’’ e Carmela
Iassogna per il racconto ‘’Farfalle ed uragani’’. Mentre un premio speciale è stato assegnato alla sottoscritta, Arianna Torrillo, per la poesia
“Viaggio,Viaggio …” che con grande emozione ha accolto le congratulazioni della Preside e di tutti i presenti, e a Margherita Civitillo per la sua
originale opera narrativa... Ad ogni partecipante è stato dato un attestato, mentre ai vincitori è stato consegnato un premio assegnato dalla giuria. Spero che anche in futuro avremo modo di partecipare a questo concorso che, ogni anno, con tematiche diverse ci coinvolge nel mondo
della scrittura creativa e ci permette di potenziare l’ immaginazione e le
nostre attitudini.
Arianna Torrillo Classe III A
Alcuni lavori premiati
WW.VIAGGIACONME.CUORE
Sono salito sulla macchina del tempo, il mio viaggio è iniziato
in un momento. Ho viaggiato con il pensiero e con la fantasia
nel meraviglioso viaggio della vita.
Subito mi son visto un astronauta, contare le stelle del sistema solare.
Nel cambiare strada mi son trovato su un barcone a navigare:
era il viaggio della speranza di chi vuole cambiare.
Un viaggio nello sport, nella musica o nella lettura non è da
trascurare!
Viaggiare nelle righe di un libro è l’ideale…
Là vi lascio un po’ di me e porto via qualcosa che lì c’è.
Accendo il mio computer e con un viaggio virtuale il mondo
ho nelle mie mani.
Per un ragazzo della mia età Internet diventa una necessità.
Il viaggio più bello però è quando metto le ali: viaggio con la
mia famiglia, nella comunità dove vivo per esplorare il
mondo, l’universo e l’infinito…
Tu, visitatore, punta bene il navigatore altrimenti il mio paese
non troverai…
Punta il tuo navigatore, viaggia con me verso la serenità e la
tranquillità, verso i sentimenti che dal cuore sono dettati…
Allora puoi veramente viaggiare…
Niko Cassella Classe III A
Viaggio, viaggio…
Viaggio, viaggio…
con la mente esploro mondi lontani.
Con il cuore simile ad un palloncino
leggero, vengo spinta da una lieve
brezza oltre le verdi montagne del
mio paese, oltre i casolari tra le
rocce, verso l’orizzonte.
Socchiudo gli occhi per un istante
e mi sembra di perdermi, non avere
più certezze, di cadere nel vuoto di
un mondo egoista e superficiale
fatto solo di guerre e violenze.
Mi fermo e penso se si deve viaggiare lontano per scoprire un mondo
diverso.
Mi fermo e vedo un volto amico,
un fiocco di neve, un riccio di
castagna…
Mi fermo e ascolto una voce familiare, il suono di una campana, il soffio
del vento…
Con stupore torno sui miei passi,
rivivo le emozioni del cuore,
per rendermi conto che il vero viaggio è una continua scoperta
di cose già viste, di esperienze vissute, di persone, luoghi, ricordi,
che sono dentro di noi e che non ci
abbandonano mai.
Viaggio, viaggio…
e non voglio mai smettere di
conoscere, crescere e sognare.
Arianna Torrillo Classe III A
Dentro e Fuori la scuola
KENNEDY NEWS
Anno 5 - Numero 2
Aprile 2012
PAGINA 5
LA NOSTRA SCUOLA RICORDA
21 MARZO 2012
XVII GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO
DELLE VITTIME DELLA MAFIA
A conclusione del percorso di legalità svolto da noi alunni nell’arco di
questi sei mesi , si è tenuta, il giorno 21 Marzo 2012, una manifestazione in ricordo delle vittime della mafia. Abbiamo approfondito il problema
della criminalità organizzata, in particolare della camorra, delle sue vittime e di coloro che hanno lottato ogni giorno per sconfiggerla: Don
Peppe Diana, ricordato il 19 marzo in tutte le scuole campane, morto per
essersi “impicciato” troppo degli affari della camorra e delle sue azioni
illecite; Giancarlo Siani, giornalista autore di articoli nei quali denunciava i mali affari della camorra. L’operato di questi personaggi viene oggi
continuato, tra gli altri, da Roberto Saviano, che con il suo libro
“Gomorra” ha smosso le acque e suscitato la rabbia nei boss; da Don
Luigi Merola, che è venuto nella nostra scuola a testimoniare la sua
esperienza quotidiana di lotta contro le ingiustizie. La giornata è cominciata alle 9:00 e in ogni classe è stato eseguito il canto “Mani” di C.
Mattone e F.Migliacci, il cui
testo molto significativo esprime
sentimenti di fratellanza e
amore tra la gente e sottolinea
come che non vi sia alcun avvenimento nella vita che non sia
legato all’utilizzo delle proprie
“mani”, positivo o negativo
che sia. Dopo il canto c’e
stata la visione del film documentario “Oltre Gomorra: il
tesoro dei boss”, racconto concreto di riutilizzo sociale dei
beni confiscati alla criminalità
“Se si è soli...
organizzata, per stimolare noi
si è perdenti”
tutti alla cittadinanza attiva.
Mafia, Camorra, Cosa Nostra,
N’Drangheta … il nome è diverso ma il significato generico è lo stesso:
soldi, potere, omertà, paura e purtroppo morte.
Alle ore 11.00 ci siamo fermati ed abbiamo ricordato i bambini della strage di Tolosa con un minuto di silenzio. Abbiamo poi proseguito con la
visione del documentario, nel quale tra le varie testimonianze c’è stato
l’intervento di Don Luigi Ciotti, prete fondatore dell’associazione
“Libera”, che ha affermato che per ferire veramente i mafiosi bisogna privarli di ciò che per loro ha maggiore valore: macchine, ville, denaro.
Sperando che nel futuro le cose cambino, e che noi, nuove generazioni,
possiamo creare una società migliore, ci piace ricordare una frase molto
significativa di Don Luigi Ciotti : “ Fare memoria è un impegno un dovere che sentiamo di dover a quanti sono stati uccisi per mano delle mafie,
un impegno verso la società tutta ma, prima ancora verso le nostre
coscienze di cittadini, di uomini e donne
che vivono il loro tempo senza rasseesia gnazione”.
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Classe III A
o de
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L’ango
Sulla strada della legalità
“Lettera ai miei concittadini”
“… questa sera non vorrei partecipare … non voglio andare … io so che è sbagliato, ma non c’è
alternativa. Se parlo mi sparano, non so dove scappare forse se vado con loro tornerò!!! … Non
so a chi rivolgermi, SONO SOLO!! …”
Queste parole non sono mie ma di un ragazzo della mi età, mio fratello gemello, le aveva scritte
ai bordi del suo diario scolastico. Le ho lette il giorno del suo funerale mentre ero chiuso in
camera sua a chiedermi: “ perché?”
Sono trascorsi due mesi e ancora non ho trovato una risposta.
“SONO SOLO” le sue parole mi sono entrate in testa e non vanno più via.
“SONO SOLO” aveva due genitori, un fratello e una sorella, degli zii, dei nonni e tanti amici che
al suo funerale hanno pianto.
“SONO SOLO” aveva a sua disposizione il sindaco, gli assessori, i vigili e i carabinieri che al
suo funerale erano commossi e indignati.
“SONO SOLO” aveva gli insegnanti e un preside che non fanno altro che ripeterci: “per qualunque bisogno siamo a vostra disposizione”.
“SONO SOLO” …
Perché mio fratello era SOLO? Forse perché nessuno di voi adulti poteva aiutarlo, noi ragazzi ci
adagiamo su quello che voi ci date.
Molti adulti chiassosi ci propongono strade facili ma illegali, una vita con molti soldi, onore, protezione e sicurezza. Pochi adulti silenziosi ci propongono strade lunghe e legali, una vita senza
lavoro, senza onore, senza protezione e sicurezza.
Tutti voi sapete che non sono un gemello e che non ho fratelli, ma se davvero avessi un fratello
morto in una sparatoria tra clan, tutti voi cittadini partecipereste al cordoglio portando fiori,
organizzando una fiaccolata o chi sa che altro vi inventereste per esprimere il vostro NO alla
violenza della criminalità organizzata.
Quello che io vi chiedo è di riflettere sulle parole di mio fratello, vostro figlio, vostro nipote,
vostro amico e vostro cittadino e di fare qualcosa per lui, OGGI, affinché domani nessuno debba
scrivere, in una società civile: “SONO SOLO”.
Alessio Iannicola IIIA
La Camorra, un cancro sociale
che le persone del mondo fa tremare:
spaccia droga, uccide e non ha pietà
di nessuno nell’umanità!
Per fortuna nel mondo ci sono persone
con grande onestà
che trattano gli altri con dignità,
li aiutano insegnando loro l’amore
così quando cresceranno avranno un gran cuore.
Sapete di chi stiamo parlando?
Di bambini abbandonati per strada
lontani dalla loro contrada.
La Camorra li usa e gli promette
tante cose da loro predilette.
Ma i bambini non sono gli unici presi di mira
io e la mia amica Maria
-che abbiamo scritto questa poesiasappiamo che ci sono molte persone
che sono morte per colpa di questa missione
contro la Camorra che ha messo in atto
un vero e proprio patto
criminale contro le persone oneste
e contro le loro proteste.
Sapete poi di chi sarà la vittoria?
Non delle persone che cercano solo gloria;
ma delle persone che combattono ogni giorno
per la legalità e per la vera libertà!
Di Biase Maria Valente Asia
Classe I A
“S” come SOLIDARIETA’
ficativa per fare emergere tra gli alunni la cultura del dialogo e della fratellan
Alla Scuola Secondaria di I grado dell’ Istituto Kennedy di Cusano Mutri
il premio della “Solidarietà “
Concorso indetto dall’ANPAS di Benevento
za. Sono stato premiato con una borsa di studio per essermi classificato al 2°
posto. Presenti alla premiazione, avvenuta presso il Teatro Massimo di
Benevento il 7 gennaio 2012, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Kennedy di
Cusano Mutri, Giovanna Caraccio e i Docenti Rita Sasso e M.G. Orsino.
Apro il dizionario alla lettera “s” di Solidarietà. Poche parole, grandi quanto il
Molte le autorità intervenute tra cui il Questore di Benevento Salvatore La
mondo: “rapporto di comunanza tra i membri di una collettività pronti a colla-
Porta, il Senatore Pasquale Viespoli, il Consigliere Regionale Umberto Del
borare tra loro e ad assistersi a vicenda”.
Basso De Caro, il Vice-presidente della Provincia di Benevento Antonio
Con questa riflessione inizio il mio tema presentato all’ANPAS (Associazione
Barbieri ed il Sindaco di Benevento Fausto Pepe.
Nazionale Polizia di Stato, Sezione di Benevento Michele Del Vecchio) nell’ambito del concorso indetto sulla solidarietà. Tematica particolarmente signi
Grazie alla Prof.ssa M.Giuseppina Orsino
Gianni Barile Classe III A
Anno 5 - Numero 2
KENNEDY NEWS
Ricordare X Capire
PAGINA 6
Il futuro nella memoria
Aprile 2012
che la Shoah e i crimini nazisti non si ripetano mai più
per nessun popolo, in nessun tempo e in nessun
Nell’arco dell’anno scolastico, molti sono i momenti dedicati alla riflessione su
luogo. Oggi ricordiamo e celebriamo il 27 gennaio per
avvenimenti del passato, per non dimenticare la nostra storia e la nostra identi-
mantenere viva la memoria di un orrore che non
tà. Tante sono le date, ufficializzate dal Governo italiano: 27 gennaio - Giorno
vogliamo si ripeta mai più e per riaffermare con forza
della Memoria, 10 febbraio - Giorno del Ricordo, 19 marzo - Giornata in ricordo
che non può esserci civiltà e sviluppo prescindendo da
delle vittime delle mafie; 21 marzo Giornata della Legalità, 9 maggio – giornata
questi valori e lo facciamo rivolgendo il nostro impegno
per le vittime del terrorismo, 20 novembre – Giornata mondiale per i diritti dell’in-
soprattutto nella formazione delle coscienze delle giovani generazioni”. Le ricor-
fanzia. Queste giornate sono state istituite per “non dimenticare”, per ricordarci
renze istituzionali sono, quindi, fondamentali perché mantengono viva la memo-
tutte le ingiustizie compiute nel corso degli anni e le tantissime persone che
ria di quei fatti brutali che hanno inciso profondamente in maniera negativa sulle
hanno sacrificato la propria vita per il bene di tutti, per le generazioni future. «Se
generazioni passate e che ancora oggi lasciano ricordi indelebili nella società
capire è impossibile, conoscere è necessario»: queste parole di Primo Levi più
civile.
di qualunque altra spiegazione restituisco-
Secondo noi ragazzi, è importante soffermarsi anche a scuola su questi temi
no il senso più profondo della ricorrenza (in
perché la scuola è il luogo per eccellenza della memoria e dell’educazione alla
questo caso riferita al Giorno della
cittadinanza e alla legalità, per diffondere il senso e l’importanza di un impegno
Memoria).
di solidarietà che dalla scuola si deve estendere all’intera comunità.
In modo particolare a scuola, ogni anno, ci
Come ha affermato il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
soffermiamo a riflettere sulla Shoah. La
“serve ricordare anche per ripensare a tutti i fatali errori al fine di non ripeterli
Giornata della Memoria istituita con Legge
mai più. … Impegnarsi a coltivare la memoria e a ristabilire la verità storica è
n° 211 del 20/07/2000, ricorre annualmente il 27 gennaio, data in cui si comme-
stato giusto e importante. … E solo rielaborando ciò che accadde è possibile
morano le persecuzioni e il genocidio del popolo ebraico e di altre vittime nei
costruire una memoria condivisa e difendere i valori che tutti ci accomunano:
campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale perché
uguaglianza, libertà, democrazia e solidarietà”.
Parente Benedetta
Raccio Concetta
attraverso un percorso di ricordo, sensibilizzazione e approfondimento si spera
Classe III B
Riflessioni sul giorno della memoria
La giornata della memoria non deve essere una ritualità, ma un’importante occasione di
riflessione su una tragedia che ha colpito milioni di persone. Bambini, ragazzi che avevano
avanti una vita, insieme a donne, uomini e anziani furono costretti a salire su dei treni … non
sapevano nemmeno dove fossero diretti … quattro, cinque, sei, sette giorni senza né bere né
mangiare. In questo periodo, a scuola, abbiamo studiato poesie, abbiamo scritto la storia che hanno
vissuto alcunni bambini che erano nei campi di concentramento. Ma ho tuttora molte domande a cui
non riesco a dare una risposta …
Perché la differenza tra la razza ebrea e quella ariana? Non era dunque vero che esisteva un‘unica
razza … quella umana? Perché Hitler aveva tutto questo potere?... e il resto del mondo stava a
guardare … Come si è potuto permettere che tutto ciò accadesse?
Niente e nessuno potrà riportare in vita tutti quei bambini, tutte quelle donne, uomini, anziani che
sono stati vittime di un folle. Sì, perché Hitler era un folle, un uomo malato ma niente può giustificare
il suo comportamento. Quanto dolore, quanta sofferenza!!! per quando mi sforzi non riesco … non
voglio credere che sia mai accaduto,non riesco ad accettarlo!
Ogni giorno nel mondo muoiono tante, tantissime persone; alcune per cause naturali, altre per malattie, altre ancora perché vittime di attentati, incidenti, terremoti … tante sono le morti ingiuste, ma
quella degli ebrei è in assoluto la più orrenda e inaccettabile.
A volte mi chiedo: dove era Dio in quei momenti? come ha potuto permettere tanto dolore? non
erano forse figli suoi gli ebrei? Non bisogna dimenticare tutto ciò che è accaduto: solo così forse,
fatti come questi non si verificheranno mai più!
Solo ricordando il dolore e la sofferenza, forse, si riuscirà a costruire un mondo migliore, un mondo
in cui regni pace e l’amore.
Di Biase Maria Classe I A
La tragedia delle foibe
Profonde e buie voragini
in cui furono gettati,
vivi e morti,
quasi diecimila italiani.
Fascisti e italiani non comunisti,
torturati, massacrati e
infoibati dalle truppe di Tito
fra il 1943e il 1947.
La violenza si scatena
anche contro donne,
anziani e bambini.
Vittime innocenti
del terrore titino.
Una carneficina
che testimonia
l'odio politico-ideologico
è la pulizia etnica voluta da Tito.
Migliaia di esuli
scappano dal terrore
ma vengono ignorati.
“Il Giorno del Ricordo”
Alla vigilia del 10 febbraio, Giorno del Ricordo, è
stata inaugurata, a Trieste, la mostra «Esodo: la
tragedia di un popolo» al Museo Civico della civiltà istriana, fiumana e dalmata. Duemila e trecento
metri quadrati con una voragine ricreata in pietra,
che si inabissa dal quarto piano per simboleggiare
la foiba, una delle cavità carsiche tomba di migliaia
di italiani soppressi dalla “pulizia etnica” titina. Il
cuore si stringe leggendo i nomi degli infoibati sulle
pareti, il racconto del dramma di tanti italiani a
lungo dimenticati... le fotografie che rendono tangibile la violenza e l’esodo di oltre 200mila italiani
dall’Istria, Fiume e Dalmazia. Da una grande
immagine una bambina, accanto a un tricolore,
sembra guardarti dritto negli occhi. A noi è affidato
il compito di ricordare...
La Redazione
Disegno realizzato da
Donato Civitillo Classe III B
Non vi è solidarietà
per i profughi
considerati "cittadini di serie B".
Per quasi cinquant'anni
la vicenda degli italiani
uccisi nelle foibe istriane
è stata avvolta dal silenzio
e ignorata.
Oggi noi tutti
non possiamo ignorare
questa angosciante tragedia,
ma ricordare tutte le vittime
delle foibe.
Aurora Di Biase Ilaria Vitelli Classe I B
Sezione di una foiba
KENNEDY NEWS
Anno 5 - Numero 2
Riflettiamo sul Mondo...
PAGINA 7
NAUFRAGIO COSTA CONCORDIA
Aprile 2012
rabili.
Mi chiamo Martina e frequento la prima classe della scuola secondaria di I°
L’augurio è che la situazione non degeneri e sia gestibile, perché se la nave
grado. Conoscere parte del mondo cullata dalle onde su una nave dai mille
dovesse scivolare non sarebbe più recuperabile e succederebbe come prece-
divertimenti ed essere sopraffatta dal pianto, quando, tempo dopo, avrei
dentemente con il naufragio del “Titanic”. E pensare che tutto questo si
ripensato ai bei momenti vissuti, era il mio sogno nel cassetto. Il mio deside-
sarebbe potuto evitare con un po’ di responsabilità in più anche perché, come
rio, però, è svanito dopo il susseguirsi di notizie date a raffica dai mass-media
abbiamo ben sentito dai telegiornali, questo famoso inchino non è stato solo
il 13 gennaio.
un’idea del comandante Schettino, ma una pratica molto diffusa anche da
Il naufragio della COSTA CONCORDIA è stato un sinistro marittimo “tipico”
altre compagnie a scopo pubblicitario, trascurando quelli che sono i principi
avvenuto venerdì 13 gennaio 2012 intorno alle 21:40 alla nave da crociera, al
base di sicurezza.
comando del cinquantaduenne Francesco Schettino e di proprietà della com-
Per queste negligenze oggi ci si trova ad affrontare enormi problemi di carat-
pagnia di navigazione genovese Costa Crociera.
tere ambientalistico, come già descritto prima, di carattere economico:da una
Dopo un primo accertamento si è subito capito che l’incidente è stato causato
parte la compagnia che si ritrova una nave distrutta da recuperare, rimborsi
da un eccesso di sicurezza e di spavalderia da parte del capitano Schettino
esosi ai passeggeri, rimozione del relitto oltre che al danno d’immagine; dal-
che, forse spinto anche dalla compagnia, ha compiuto questo saluto azzarda-
l’altra gli abitanti dell’isola del Giglio che con quella carcassa sulle proprie
to agli abitanti dell’isola del Giglio. Il risultato è stato pressoché disastroso in
coste si ritrova ad affrontare il turismo della prossima estate.
quanto ha provocato 17 morti e 15 dispersi, oltre i danni che si sono presen-
Secondo me questa è stata una delle tante bravate che la mente umana pur-
tati in seguito.
troppo sviluppa, con la speranza che quantomeno serva come insegnamento
Scendono in campo anche le associazioni ambientaliste perché i
al futuro per evitare il ripetersi di simili disastri.
fondali sono colmi di oggetti appartenenti alla nave. Oltre tutto si
Martina Porto Classe I A
presentano anche i danni causati delle 144 mila tonnellate di carburante rimaste bloccate nel fondo marino e difficilmente recupe-
Disegno realizzato da Rossella
Civitillo e Donato Civitillo
ClasseIII B
Cusano Mutri
E lo chiamavano Gesù Bambino...
Improvvisamente è scomparso Lucio Dalla
Il 1 Marzo, dopo un concerto avvenuto in Svizzera, ci ha lasciato, per
un infarto, uno dei cantautori più amati.
Questa notizia che ha “spezzato il cuore” della musica italiana,
lasciando dentro l’Italia un vuoto incolmabile, è stata annunciata su
MALTEMPO E NEVE IN ITALIA
twitter alle 12 e 10 minuti, prima dei lanci d’agenzia. L’ ultima tournè
Temperature artiche, fitte nevicate e forte vento: la Penisola è stata
di Lucio era cominciata il 27 febbraio, ed era proseguita a Zurigo.
travolta dal freddo e dalla neve. L’ondata di maltempo è iniziata il 28 gennaio, quando sono
Dopo la tappa di Montreux, egli avrebbe dovuto esibirsi a Basilea,
comparsi i primi fiocchi di neve, da nord a sud, per la gioia dei bambini; ma la situazione è
Berna, Ginevra, Lugano, Parigi, Dusseldorf, e così via fino ad arriva-
diventata via via più difficile: intere province sono state sommerse da oltre due
metri di neve, causando disagi, problemi e rallentamenti alla circolazione, provocando la sospensione delle lezioni nelle scuole, l’isolamento di decine di paesi e il
blocco di molte autostrade investite da vere e proprie bufere di neve. Anche la circolazione ferroviaria ha risentito di numerosi problemi: molti viaggiatori sono rimasti bloccati per ore; negli areoporti i voli cancellati. Danni ingenti anche alle coltivazioni e all’allevamento: quasi duecento mila tonnellate di verdure sono state
distrutte, numerose aziende sono rimaste isolate e molti sono stati gli animali che
non sono riusciti a sopravvivere; i tetti di stalle e capannoni sono crollati per l’eccessivo peso della neve. Purtroppo ci sono stati anche morti, all’incirca 57 vittime
in Italia, morte mentre spalavano la neve, in incidenti d’auto….. Il sistema nazionale di Protezione civile ha messo in campo complessivamente 60 mila uomini e
oltre 17 mila mezzi. Sarebbe, invece, di circa duemila militari e quattrocento veicoli
tattici e mezzi speciali l’intervento dell’Esercito in tutto il paese per l’emergenza
neve. Anche nel nostro paese c’è stata una forte nevicata durata due settimane che
ha portato oltre i 60 centimetri di neve. E’ stata una nevicata intensa e di lunga
durata e per questo motivo le scuole e tutti i servizi pubblici sono rimasti chiusi. I
danni sono stati tanti e alcuni gravi. Il comune è subito intervenuto con alcuni mezzi
per pulire le strade provinciali e comunali ed anche su zone di montagna situate
molto in alto, per liberare persone e animali rimasti bloccati. Questa operazione ha
comportato grande impegno e, nonostante ciò, tre capannoni sono crollati provoCreta Rosy Aurora Di Biase I B
cando la morte di alcuni animali.
re alla tappa finale a Berlino.
Tutti noi conoscevamo Dalla, attraverso le sue canzoni, che hanno
accompagnato i momenti più belli
della vita dei nostri genitori. Abbiamo
imparato anche noi ad amare le sue
poesie, ricche di emozioni, di sentimenti, di impegno, ma anche di ironia…
Sempre vicino ai giovani artisti, l’ultimo dei quali Pier Davide Carone,
con il quale ha duettato lo scorso Sanremo, Dalla ci lascia un grande patrimonio di musica e parole… grazie!
Civitillo Raffaele IB
Whitney Houston: regina del pop
New York ,11 febbraio 2012.
Nel giorno dei Grammy, alla vigilia degli
Oscar della Musica, Whitney Houston, la
Regina del pop, soprannominata la
Voce, all’età di 48 anni è morta nella sua stanza di albergo al IV piano
di Beverly Hilton Hotel, a Beverly Hills. Numerose le ”statuette”, 170
milioni di dischi venduti, con i leggendari successi che vanno da
“How Will I Know” e “I Will Always Love You”. È stata la diva che ha
segnato il nuovo soul: l’anello indissolubile tra la generazione delle
Aretha e Diana Ross a quella di Beyonce e dintorni. A causa del sua
vita da diva diventata un inferno, non ha sopravvissuto alla sua fama
in declino, alla depressione, alle droghe...
Roma
Domenico Maturo III B
KENNEDY NEWS
PAGINA 8
PON “ L’Italiano... in prima pagina 2”
Anno 5 - Numero 2
Aprile 2012
li, recensioni ed elaborati originali. Fondamentale sarà anche l’uso di
mezzi informatici e multimediali: l’utilizzo del computer per la digitalizzaScuola Secondaria di I Grado
zione degli articoli, dello scanner per l’acquisizione delle immagini, di
Il 21 marzo 2012, presso l. C. “J. F. Kennedy” di Cusano Mutri, ha preso
internet per ricerche e approfondimenti, di software specifici per l’impaavvio la seconda annualità del corso Pon “L’italiano …in prima pagina “.
ginazione.
Gli alunni partecipanti sono: Di Biase Immacolata, Di Biase Maria,
Nel primo incontro gli alunni hanno già visionato la struttura grafica del
Mendillo Roberto, Valente Asia, Vitelli Antonella per la classe IA;
giornale ed appreso le fasi che portano alla stesura di un articolo quali :
Civitello Raffaele, Di Biase Aurora, Creta Rosy, Vitelli Angela, Vitelli
la raccolta delle informazioni, la preparazione della scaletta, lo svolgiIlaria, per la classe IB; Cassella Antonio e Croce Raffaella, per la clasmento - costituito dalla presentazione dei fatti ed eventualmente anche
se II A; Florio Pasquale, Crocco Giusy e Pascale Giovanna, per la classe II B; Cassella Niko, Iuliani Antonella e Torrillo Arianna, per la classe
dalla presentazione delle opinioni - ed infine, la scelta del titolo.
III A; Parente Benedetta e Raccio Concetta e Domenico Maturo per la
Nel secondo incontro le informazioni acquisite sulla struttura giornalisticlasse III B.
ca sono state sviluppate attraverso schemi e mappe, reaL’Istituto, al quinto anno di esperienza giornalistica, ha dato,
lizzate con grande entusiasmo e creatività da parte degli
nel tempo, i suoi frutti, fino a portare alla nascita di una colalunni. Siamo solo all’inizio, ma si registra già una grande
laborazione con il quotidiano “Il Sannio”, che divulga, a livele intensa partecipazione degli alunni, che saranno protalo provinciale, il trimestrale dell’Istituto come inserto speciagonisti di un’avventura che si preannuncia avvincente. Il
le, “Il Kennedy News”.
corso Pon avrà a disposizione, infatti, altre 42 ore per renGrazie alla preziosa collaborazione della dirigente, dott.ssa
dere gli alunni dei piccoli giornalisti provetti, capaci di racLa Redazione
Giovanna Caraccio e della tutor, prof.ssa Dolores Palmieri,
contare i fatti con obiettività, ma allo stesso tempo con il
ho intrapreso un interessante percorso insieme agli alunni partecipanti,
cuore e di delineare una storia attraverso una concatenazione logica di
felice che essi abbiano già avuto l’opportunità di conoscere e apprezzaeventi, aggiungendo anche opinioni personali. Perché imparare a scrire i frutti scaturiti da un lavoro di squadra con forti intenti comunicativi.
vere significa crescere e maturare: non soltanto osservare la realtà che
La parte iniziale del primo incontro è stata dedicata all’Accoglienza, gli
ci circonda, ma anche sviluppare ed esprimere le proprie idee sul
alunni hanno quindi conosciuto l’Esperta esterna e la loro Tutor. E’ stato
mondo e sulle cose. Idee che saranno poi condivise, facendo del condelineato, poi, il percorso da seguire, costituito da fasi progressive che
fronto democratico il valore aggiunto del percorso appena intrapreso.
consentiranno agli alunni di prendere confidenza con la struttura di un
In bocca al lupo ragazzi dalla vostra Docente Esperta!
giornale e con il linguaggio giornalistico e di realizzare, in ultimo, articoProf.ssa Mariangela Boscarelli
“L’italiano... in prima pagina 2”
“Con l’Europa investiamo nel vostro futuro”
I percorsi co-finanziati dal Fondo Sociale Europeo e realizzati nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo sviluppo”
2007- 2013 a titolarità del Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca hanno lo scopo di: innalzare i livelli di apprendimento e di
competenze degli alunni; integrare e migliorare la qualità dei sistemi di istruzione e formazione; favorire opportunità formative, lavorative e il
loro collegamento con il territorio durante tutto l’arco della vita.
Scuola Secondaria
PON C-1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
"ECDL - Start"
Destinatari: alunni classi II Scuola Secondaria I grado. Durata: 30 h
“L’Italiano...in prima pagina 2" seconda annualità
Destinatari: alunni Scuola Secondaria I grado. Durata: 50 h
PON D-1 Accrescere la diffusione, l'accesso e l'uso della
società dell'informazione nella scuola - Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle
nuove tecnologie della comunicazione
"Didattica innovativa con la LIM"
Destinatari: docenti. Durata: 30 h. Inizio corsi settembre
“Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
Non è qui, è risuscitato…” Lc 24,5-6
AUGURI DI UNA SERENA PASQUA…
Festa di chi crede nella bellezza
dei piccoli gesti…
e di chi sa che la vita
sa stupire oltre ogni aspettativa
Istituto Comprensivo “J.F. Kennedy”
di Cusano Mutri
PON C-3 Progetto per la legalità in ogni scuola - Migliorare i livelli
di conoscenza e competenza dei giovani - Interventi sulla legalità, i
diritti umani, l'educazione ambientale e interculturale, anche attraverso modalità d'apprendimento informale
Le(g)ali al Sud "Diritti all'orto: buono, pulito e giusto”
Destinatari: alunni delle classi terze Scuola Secondaria. Durata: 50 h
PON G-1 Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell'istruzione di base per giovani privi di titolo di studio e adultiMigliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l'arco della vita
"Back to the school "seconda annualità.
Destinatari: giovani e adulti . Durata: 60 h
“Non è mai troppo tardi: l'ECDL core a scuola" seconda annualità. Destinatari: giovani e adulti. Durata: 60 h
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “J. F. Kennedy” di CUSANO MUTRI
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Trimestrale dell’I. C.
di Cusano Mutri
Intitolazione della Scuola dell’Infanzia ai gemellini
Anno 5 - Numero 2
“Antonio e Carlo Tammaro” strappati alla vita nel tragico Rogo
Aprile 2012
pubblichiamo uno stralcio:
Dopo la proposta del
Dirigente scolastico al
Collegio dei Docenti e
al Consiglio di Istituto il
giorno dopo la tragedia
del rogo e il parere
favorevole
della
Prefettura
di
Benevento, del Sindaco
di Cusano Mutri e dell’USP, il giorno 3 novembre 2011 è giunta la comunicazione dell’intitolazione della Scuola dell’Infanzia
Capoluogo con denominazione: “Scuola dell’Infanzia Antonio
e Carlo Tammaro”.
L’intitolazione è avvenuta dopo 13 mesi dal tragico rogo notturno, che in pochi attimi, portò via un’intera famiglia: i due
gemellini Antonio e Carlo Tammaro, la loro mamma Genoveffa
Vitelli ed i loro fratelli più grandi Simone e Giovanni.
La cerimonia ufficiale di intitolazione in memoria dei gemellini, si è svolta mercoledì 11 gennaio 2012, presso la suddetta
scuola, in un’atmosfera di commozione, emozione e ricordi.
Alla cerimonia hanno partecipato il Dirigente dell’istituto comprensivo Dott.ssa Giovanna Caraccio, il sindaco di Cusano
Mutri Pasquale Frongillo, accompagnati dai rispettivi gonfaloni, il vicepresidente della Provincia di Benevento Antonio
Barbieri, il prefetto della provincia di Benevento Michele
Mazza e il Dirigente dell’USP dott. Angelo Marcucci. Erano
presenti anche il presidente del
consiglio provinciale Giuseppe
Maria Maturo, il consigliere
Lucio Rubano, il sindaco di
Pietraroja Lorenzo Di Furia, il
Provveditore agli studi del
Sannio, il padre dei gemellini
Rocco Tammaro e alcuni familiari. Era presente anche il
comandante provinciale colonnello Antonio Carideo, il comandante della compagnia
di Cerreto Sannita capitano Vincenzo Campochiaro ed
il comandante della locale stazione maresciallo
Michele Fioraio. Presente anche una rappresentanza
del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di
Benevento, i primi ad intervenire in occasione della
tragedia. Ancora una volta il presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano ha voluto rinnovare la sua vicinanza al popolo cusanese, offrendo in dono un Tricolore,
segno del suo personale apprezzamento per la generosità e
solidarietà dimostrata, nei confronti dei superstiti. Si è iniziato,
come da programma, con il brano “Somewhere over the raimbow” eseguito dal soprano Nadia Perfetto accompagnata dalla
chitarra del maestro Assunto Giaccio. Tra i presenti forte è
stata l’emozione scaturita dalle parole pronunciate dal dirigente scolastico, dal sindaco e dal prefetto Michele Mazza nel
ricordare la tragedia. Gli interventi delle personalità partecipanti sono stati intervallati dai ricordi di alcune rappresentanze di studenti dell’istituto comprensivo. Il primo momento è
stato dedicato al ricordo dei gemellini da parte dei compagni
della scuola dell’infanzia di anni 5, che hanno voluto far rivivere nel ricordo dei presenti il loro breve percorso scolastico. Ne
“Il 14 settembre 2010 iniziava per tutti i bambini il
nuovo anno scolastico. Come per tanti altri bambini
anche per Antonio e Carlo era il primo giorno di
scuola e mamma Genoveffa aveva preparato i grembiulini bianchi, gli zainetti e tutto quanto potesse
servire loro, comprese due caramelline nella tasca
di ognuno.
Come era difficile lasciare le braccia della loro
mamma, ma presto alle lacrime si sostituirono luminosi sorrisi, sguardi incuriositi, pieni di voglia di
scoprire, di conoscere, di sapere. Le loro manine
strinsero quelle dei compagni in giochi festosi,
dipinsero i colori dell’autunno, le maschere di
Halloween, e composero il primo dono da portare a
casa per il Natale e proprio per il Natale, Antonio e
Carlo, insieme a tutti gli altri bambini della scuola
avevano imparato le canzoni della recita. Il loro viaggio su questo mondo si interrompe il 19 dicembre
2010, per continuare oltre l’arcobaleno, oltre il sole
e la luna, in un mondo in cui regna la pace e la serenità, per sempre. Nel mondo in cui noi ce li immaginiamo Antonio e Carlo vivono felici circondati dall’affetto dei loro fratellini, coccolati dalla loro
mamma… così ce li immaginiamo… piccoli Angeli
lassù! Nei nostri ricordi resteranno indelebili i loro
sorrisi, la loro spontaneità, la loro semplicità con
cui hanno affrontato i giorni trascorsi in
questa scuola. Loro resteranno sempre nei
nostri cuori e questa sarà per sempre la
scuola di ANTONIO e CARLO TAMMARO.
Gli alunni della scuola primaria di
Pietraroja e Civitella Licinio hanno letto il
passo del Vangelo secondo Matteo (19,1315) e commento. Gli
alunni della scuola primaria Capoluogo e San
Felice hanno illustrato la
lettura del breve estratto
“Distrutti dalla rabbia” e
riflessione di Hang-Ti e
Mo-Tzu. Gli alunni della
scuola secondaria di
primo grado hanno letto
il racconto popolare cinese di Tina Mannelli “Il
bambù”. Al termine degli interventi dei partecipanti,
tutti, in corteo ci si è diretti all’esterno ed un bambino ha scoperto la targa in ceramica, benedetta da
Don Pasquale Petronzi, parroco della comunità di
Cusano Mutri, mentre il maestro Alessandro Fusco
eseguiva “il silenzio”. La targa dell’intitolazione è
stata offerta dai genitori degli alunni della scuola
dell’infanzia. Ai piedi della stessa è stata deposta
una corona di roselline bianche a forma di cuore,
dono del comune di Cusano. A conclusione della
cerimonia sono stati lanciati come saluto tanti palloncini colorati. Un grazie particolare a tutte le persone che si sono prodigate per la buona realizzazione della cerimonia.
Sommario:
Promuovere la vita
pag. 10
Cronaca tra i banchi pag. 11
La mia prima pagina pag. 13
Notizie dai media
pag. 14
Progetti in campo
pag. 15
Paese che vai...neve pag. 16
orsi PON
Avviati i c
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agli alunn
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della Prim
pag.10
Il 3°
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La Shoah pag. 14
Crescer
e Felix
pag. 15
Da cos
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e
cosa
pag. 15
KENNEDY NEWS
PAGINA 10
PROMUOVERE...la vita
Anno 5 - Numero 1
Dicembre 2011
Gli alunni del plesso di San Felice hanno aderito all' iniziativa della Diocesi e dell'Ufficio Famiglia partecipando
alla Mostra: "PROMUOVI LA VITA, SE PROMUOVI LA FAMIGLIA" del 5 FEBBRAIO 2012 in occasione della XXXIV
GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA.
Le parole di Madre Teresa e le considerazioni fatte insieme alle insegnanti ci hanno fatto riflettere sul vero
La vita è un'opportunità,coglila.
valore della vita. Le maestre ci hanno illustrato le idee più diffuse riguardo al valore che gli uomini danno
La vita è bellezza, ammirala.
realtà. alla vita umana: la qualità della vita oggi è diventata più importante della vita stessa; è opinione diffusa che
…La vita è un sogno,fanne una
chi vive nella malattia, nella miseria, non viva una vita vera. La vera qualità della vita è legata al senso che
La vita è una sfida, affrontala.
ervala. noi riusciamo a darle; se noi misuriamo la qualità non in base a quanto possediamo, ma nel ritrovare la
…La vita è una ricchezza,cons
nostra dignità, la nostra libertà, allora avremo una vita vera, degna di essere vissuta perché noi umani
La vita è amore, godine.
siamo destinati a fare cose più grandi. Per questo gli uomini devono imparare a rispettare se stessi e per
…La vita è felicità, meritala.
farlo "hanno bisogno di essere presi per mano da Gesù e risorgere per continuare a vivere ".Dopo aver
La vita è la vita,difendila.
affrontato l'argomento , a classi aperte, averne discusso, riflettuto, portato i nostri vissuti, abbiamo prodotto dei semplici pensieri e un racconto che vogliamo condividere con i lettori del Sannio.
MADRE TERESA DI CALCUTTA
A febbraio , si celebra, già da molti anni, la giornata della vita.
Essa vuole essere un momento di riflessione sull'importanza
della vita di ogni uomo. Venne istituita dal papa Giovanni Paolo II
, il papa che amava in modo particolare le famiglie. Sono infatti
le famiglie che danno la vita ai propri figli. Le famiglie che conosco sono famiglie responsabili perché con i loro comportamenti
amano e proteggono tutti i componenti. Nella mia famiglia ci
vogliamo tutti bene, ci consultiamo in ogni decisione, c'è tanto
dialogo,siamo uniti in tutto. Una mia amica non ha una famiglia
unita come la mia e a me dispiace molto, è una bambina con uno
sguardo un po' triste ,io le voglio molto bene e cerco di starle vicino come posso.
Marika
La famiglia è la cosa più importante della nostra vita. Il
Papa Giovanni Paolo II istituendo "la giornata della
vita", trentaquattro anni fa, ha voluto valorizzare ancora di più la famiglia. La famiglia non è l'eredità o i soldi,
ma è l'amore che tiene uniti tutti i suoi membri, l'amore gratuito per coloro della famiglia che sono in difficoltà economiche e fisiche o con handicap, oppure per i
nonni che hanno bisogno di aiuto . Il cuore contiene
tutto l'amore per le persone alle quali vogliamo bene e
per coloro che ci stanno attorno e ci amano. Noi ci dobbiamo ispirare alla famiglia di Nazaret, la famiglia
Santa. Essi si sono voluti sempre bene, nella malattia e
nella morte, nel bene e nel male. La vita che ci ha
donato Dio è importante e non ci dobbiamo drogare o
fumare, no! Dobbiamo rispettarla perché la vita è fatta
di più cose belle che brutte.
Vincenzo
La prima settimana di febbraio la dovremmo dedicare ai nostri genitori. Questa è
una settimana molto importante perché è la "festa della vita". Questa festa non è
solo per noi, ma per tutto il mondo. Essa è molto importante perché tutti hanno una
vita e la vita è un dono,non ha prezzo .E' bella viverla la vita perché puoi scoprire
l'amore: l'amore per te e l'amore per mamma e papà, ma soprattutto riesci a sognare. Io vorrei ringraziare i miei genitori per avermi fatto nascere. Tante famiglie non
mi piacciono perché abbandonano i figli. Nel mondo ci sono tanti bambini che non
hanno genitori,a me questa giornata piace,non so a loro! La famiglia non è avere
tanti soldi ,essere ricchi:per me è solo amore per i genitori ai quali voglio ripetere:
"grazie che mi avete fatto nascere!"
Pasquale
Per me questa ricorrenza è importante
La giornata della vita è stata istituita dal papa
Giovanni Paolo 2°.La famiglia per noi è importante perché ci aiuta, ci educa;i genitori ci aiutano a capire, a crescere,a rispettare gli altri,ma
soprattutto noi stessi. Secondo me, tutte le
famiglie dovrebbero essere brave, generose,
rispettose,altruiste,lavoratrici , proprio come la
mia. Sentiamo sempre il bisogno di rimanere
uniti alle nostre famiglie che occuperanno nella
nostra vita un posto importante. Quanto ho
perso il mio nonno materno mi è dispiaciuto
molto,ma poi è arrivato il cuginetto e tutto è
cambiato:una nuova vita porta sempre gioia e
felicità!
Giovanna Alessia
V iaggio…per la vita
La famiglia è formata da mamma e papà, coloro
che ci danno la vita ; essi ci insegnano l' educazione , ci fanno mangiare, insomma la famiglia è
quella che ci fa crescere e ci segue durante la
crescita. Ci sono famiglie che non hanno figli e
vorrebbero averne , famiglie che sono tristi perché è morto un loro caro , ci sono famiglie
costrette a vivere in una casa senza tetto.
Speriamo che i nostri cari non si ammalino e
che noi siamo capaci di seguire sempre i loro
consigli.
Carla
Questa è una ricorrenza importante perché ci fa
riflettere sul valore immenso della vita . La vita
ci è data dalla famiglia : mamma e papà . la
famiglia mi piace molto ; mamma e papà sono
molto bravi , gentili, mi aiutano in ogni momento
, mi sostengono ; quando mi faccio male; sembra , a volte , che il mio dolore ce l' abbiano
anche loro . Io vorrei che tutti i bambini del
mondo avessero delle famiglie come la mia :
brave , buone , generose. La mia famiglia mi dà
l' educazione, mi aiuta a crescere e a nutrirmi
bene . Vorrei che nel mondo non ci fossero più
guerre e i bambini potessero crescere bene.
Giusy
perché ci aiuta a riflettere sul vero
valore della vita; e la vita viene donata
dalla famiglia .I genitori amano i propri
figli, li aiutano nella crescita e li
seguono lungo tutto il camino della
vita. La mia famiglia è una famiglia
qualunque ,ma per me è unica perché
mi dà tutto quello di cui ho bisogno e
non mi fa mancare mai niente. Io
voglio molto bene alla mia famiglia.
Ogni volta che vedo una famiglia felice
mi viene il sorriso sulle labbra perché
penso che quella famiglia è felice proprio come la mia.
Silvia
Ivo era un pensiero nella mente di Dio. Un bel giorno il buon Dio decise che era arrivata l' ora di mandare Ivo sulla Terra. Lo affidò a due persone meravigliose:Pietro e Maria Grazia, giovani sposati da
poco che amavano molto i bambini. Vivevano a
Cusano, Maria Grazia faceva la parrucchiera, Pietro
l' elettricista. Questa era una coppia giovane,
responsabile e brava e si volevano molto bene.
Desideravano avere un figlio, per trasmettergli tutto
il loro amore.
Così Ivo si trovò in un posto caldo e accogliente:
era piccolissimo. Si nutriva attraverso un cordone:
tutto gli piaceva. Sentiva l' affetto della mamma
attraverso le sue carezze e le parole dolci che gli
sussurrava. Era un dialogo continuo tra Ivo e la sua
mamma, un dialogo fatto di silenzi, di carezze, di
amore e di attesa. Man mano che cresceva cercava
di farsi sentire dando calci e muovendosi. La
mamma sorrideva e aspettava. L' attesa era emozionante; la mamma non vedeva l' ora di conoscere
il suo bambino, voleva sapere a chi assomigliava, di
che colore erano i suoi occhi, se era biondo o castano, se era maschio o femmina. Ivo invece non vedeva l'ora di conoscere la sua mamma, di vedere
come era bella, di lei conosceva solo il suo profumo.
Passarono tanti giorni Ivo continuava a crescere,
anche la pancia della sua mamma cresceva. Dall'
esterno gli arrivavano dei suoni molto dolci, la
mamma gli raccontava che a Cusano era festa e lei
stava in piazza Orticelli ad ascoltare la musica di un
cantante famoso; poi sentiva le voci di tanta gente:
la mamma era andata a vedere la sagra dei funghi
e là c' era tantissima gente proveniente da tanti
paesi intorno a Cusano. Per fargli sentire il sapore
dei funghi, la mamma si fermò sotto uno stand e
mangiò la pizza con i funghi porcini.
Il dialogo tra Ivo e la sua mamma era sempre più
stretto; la mamma andava anche in chiesa per ringraziare Dio per il dono che le aveva fatto e per trasmettere a Ivo l' amore per Gesù. La mamma gli raccontava di come era bello il paese, pieno di verde e
di un fresco odore, facendo lunghe passeggiate per
i boschi che ricoprivano le montagne.
I giorni passarono velocemente e arrivò il momento di venire al mondo, di lasciare quel nido che lo
aveva accolto e custodito per nove mesi. Certo, era
preoccupato: sarebbe stato capace di respirare, da
solo? Come si sarebbe nutrito? Non avrebbe più
sentito il battito del cuore della sua mamma! Però
era felice perché finalmente avrebbe visto la sua
mamma! Alla nascita fu stupito di vedere tanta luce,
era anche impaurito poi sentì la voce della sua
mamma la riconobbe e si tranquillizzò.
Si trovò tra le braccia del suo papà lo riconobbe
perché aveva sentito la sua voce insieme a quella
della mamma. Quando lo chiamarono Ivo, pensò
che era proprio quello il nome scelto per lui da Dio.
Lavoro di gruppo delle classi IV e V
del plesso di San Felice
KENNEDY NEWS
PAGINA 11
CRONACA...TRA I BANCHI
Scuola dell’infanzia Civitella Licinio :
Il festaiolo Carnevale e il severo Felix
Il Carnevale, rappresenta sempre, una fonte
preziosa di opportunità
didattiche e sollecita la
curiosità dei bambini, che
si sentono attivi ed allegri,
desiderosi di stare insieme, di scherzare, di
mascherarsi e di divertirsi. Anche quest’anno, come da tradizione, la Scuola
dell’Infanzia di Civitella Licinio, ha
organizzato la grande festa di
Carnevale, lunedì 20 febbraio 2012. Le
insegnanti, hanno assecondato l’atmosfera gioiosa di questo giorno, facendo
in modo che la festa fosse caratterizzata da stimolazioni arricchenti
e formative
sotto
ogni
punto di vista.
La scuola è
stata addobbata con varie
maschere, stelle filanti e coriandoli. I bambini
sono venuti a
scuola
già
mascherati con
costumi vari, davvero buffi e incantevoli. giochi, musica, canti e balli hanno
riempito ogni angolo della scuola,
regalando sorrisi e divertimento ad
ogni bambino.
Coinvolgente, gradita e ammirevole
è stata la partecipazione delle famiglie
che hanno deliziato il palato di grandi e
piccini con pizze, torte, focacce, rustici
e dolci.
Nel pomeriggio i bambini sono tornati a casa soddisfatti ed ancor più entu-
PROGETT O FELIX: l’elemento ACQUA
Il percorso relativo all’acqua nella Scuola dell’Infanzia di Pietraroja ha
mirato a far acquisire attraverso l’osservazione, la ricerca e la scoperta,
la consapevolezza che l’elemento acqua è
un elemento vitale e viene utilizzato quotidianamente dalle persone di ogni età e condizione. I
bambini hanno analizzato e verbalizzato
le
caratteristiche
senso-percettive
dell’acqua:
colore, odore, sapore, peso
forma; hanno valutato le differenze di temperatura e la trasformazione dell’acqua dallo stato liquido allo stato solido e viceversa;
Dicembre 2011
SCUOLA DELL’INFANZIA CAPOLUOGO
Magico Carnevale
siasti perchè avevano
ben stretto tra le
manine un simpatico
clown
realizzato
insieme alle maestre.
Altra
proposta
educativo-didattica,
portata avanti in questo periodo, è
quella relativa al progetto “Crescere
Felix” che ha come oggettol’utilità
imprescindibile dell’acqua nella vita
dell’uomo, degli animali e dei vegetali.
Ogni tappa del progetto è stata strutturata secondo un’ipotesi iniziale, una
esperienza, il confronto e la verifica e
le attività didattiche sono
state finalizzate alla scoperta dell’importanza e
delle funzioni dell’acqua
nella vita di ogni essere
vivente. agli occhi dei
bambini l’acqua è un
elemento affascinante
ed emozionante e li ha
coinvolti nella loro totalità, contribuendo a
soddisfare il loro bisogno di manipolazione e di
gioco. Gli alunni sono stati avvicinati a
varie esperienze scientifiche in maniera ludica e sensoriale quali l’evaporazione, la solidificazione, il galleggiamento, la solubilità, l’assorbimento. Un
aiuto concreto nella visualizzazione
delle sequenze e nella memorizzazione del ciclo dell’acqua è stato fornito
loro dall’elaborazione di cartelloni
murali e schede strutturate per fascia
d’età.
Le docenti Alessandrelli e Mendillo
SCUOLA DELL’INFANZIA PIETRAROJA:
Anno 5 - Numero 1
Il mese di febbraio è iniziato
in modo speciale……con una
grande nevicata su Cusano
Mutri!
Questa improvvisa circostanza ha da subito suscitato
la grande curiosità dei bambini… il paesaggio insolito con il
suo tappeto bianco e soffice a
terra, la coltre sugli alberi e sui tetti, i fiocchi per l’aria. Spettacolo
suggestivo per tutti e principalmente per coloro che lo hanno visto
per la prima volta. Motivante è stato scoprire la leggerezza dei cristalli di neve, il silenzio dell’ambiente durante la nevicata, osservare i fiocchi, sperimentarne le percezioni al tatto, costruire con i
compagni un simpatico pupazzo di neve, esprimere liberamente
la sorpresa e la gioia per le
modificazioni del paesaggio.
Dalla realtà circostante,
inoltre, giungevano segnali
che è tempo dei divertimenti
di Carnevale. Anche gli
ambienti della scuola dell’infanzia si sono preparati a
questa festa pagana, che si
tramanda fin dall’ antichità.
Si sono arricchiti di decorazioni per partecipare
attivamente all’allegria
tipica di questo periodo e
a quella dell’ambiente
socio-culturale.
Il
Carnevale, festeggiato
a scuola il 20 di febbraio, è stata un’occasione importante per
permettere ad ogni
bambino di essere per
un giorno ciò che desidera nella
fantasia. L’opportunità di assumere ruoli diversi con travestimenti e maschere è stata fondamentale per favorire, sul
piano relazionale, comunicativo e pratico, la capacità di comprendere i bisogni e le intenzioni degli altri, di rendere interpretabili i
propri, di superare il proprio punto di vista per sperimentarne e
condividerne altri. Al Carnevale però è anche legata una particolare tradizione culinaria che abbiamo voluto far vivere anche ai
bambini e per un giorno si sono cimentati nel ruolo di pasticcieri, realizzando golosi dolcetti a base di biscotti e cacao ricoperti
di colorate praline che abbiamo fatto gustare alla nostra Dirigente.
Le docenti
hanno problematizzato e sperimentato individualmente ed in gruppo le
situazioni osservate. Gli alunni pertanto hanno compreso l’importanza
dell’acqua quale elemento necessario alla vita dell’uomo, delle piante e
degli animali, un bene quindi da non sprecare ma da proteggere e condividere con tutti.
Le docenti
Di Crosta Assunta e Venditto Lucia
KENNEDY NEWS
PAGINA 12
POTENZIARE
Anno 5 - Numero 1
Aprile 2012
PON“L’italiano ...in prima pagina”
seconda annualità
“L’italiano in prima pagina” è un percorso di 50 ore che vengono inveedizione, anche
stite tra lezioni in aula e attività di laboratorio. Come per la scorsa
alternativa
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L’esperto prof. Carlo Iovino
“Ascolto, imparo,
rappresento”
Ascolto, imparo, rappresento, sono le parole
che delineano il percorso del PON di teatro
programmato dal nostro
Istituto
Comprensivo
“Kennedy” di Cusano
Mutri per tutti i bambini
che frequentano la terza
primaria.
Il corso di 50 ore è stato avviato il 21 marzo scorso,
proprio il giorno di inizio di primavera, e siamo già alla
terza lezione. Gli alunni provengono dai diversi plessi
dell’istituto: Pietraroja, Cusano Capoluogo, San
Felice, Civitella Licinio e sono seguiti nelle attività dall’esperto professor Carlo Iovino e dalle docenti tutor
Bibiana Masella e Carla Petrillo.
Noi corsisti di Pietraroja siamo contenti di partecipare a questo PON di teatro e ci divertiamo un mondo.
Speriamo che lo stesso avvenga per gli altri compagni. All’inizio della lezione il professore ci spiega cosa
faremo nella giornata e poi leggiamo, ripetiamo le battute e le recitiamo sul palco tenendo presenti i consigli suggeriti. La storia che andremo a rappresentare
ha come tema generale “la scuola”; parla di maestre
che assegnano i compiti e di alunni che non li svolgono ma che inventano mille scuse per farsi perdonare.
Ogni occasione è buona per sfuggire alle punizioni.
Per farvi entrare nello spirito della nostra rappresentazione vogliamo farvi conoscere alcune battute che già
abbiamo fatto nostre. Alla maestra che chiede:”Avete
risolto il problema?”, un’alunna risponde:”La mia
mamma quando ascolta il telegiornale dice sempre
<son problemi! son problemi!> per cui non c’è bisogno
di averne degli altri”. Un’alunna chiede alla maestra se
può essere punita per qualche cosa che non ha fatto
ed alla risposta negativa della maestra, l’alunna
risponde:”Maestra, non ho fatto i compiti”. Non vogliamo dirvi di più perchè vi invitiamo e vi aspettiamo alla
messa in scena finale.
Gli alunni di terza di Pietraroja
Di nuovo pronti per… la
prima pagina.
Dopo l’esperienza maturata un anno addietro e fatta da
alcuni ragazzi, il 16 marzo è partito il nuovo corso PON
“L’italiano... in prima pagina” proposto dall’Istituto
Comprensivo “J. F. Kennedy” di Cusano Mutri per il secondo
anno consecutivo. Il gruppo dello scorso anno è stato allargato con nuove individualità che hanno già portato un valido
contributo di idee.
La partecipazione, per noi, è motivo di orgoglio perché,
oltre ad imparare tante cose che riguardano la professione
del giornalista, stiamo potenziando le nostre abilità nell’utilizzo della lingua italiana. Ciò che ci affascina di più, però, è il
fatto che, facendo parte di questa simpatica e laboriosa redazione, abbiamo la possibilità di firmare i nostri articoli e di
vedere presto i nostri nomi affiancati a quelli di veri giornalisti
sul giornale “Il Sannio quotidiano”, in allegato al quale, il
nostro giornale, che si chiama “Kennedy news”, uscirà molto
presto. Nel nostro piccolo, anche questa ci sembra una grossa soddisfazione e soprattutto un ricordo da conservare per
poterlo raccontare quando saremo più grandi.
Silvia, Carla, Alessandra, Pasquale, Nicole, Giovanna
Alessia e Giusy
UNA GIURIA DI GIORNALISTI
PREMIA IL “KENNEDY NEWS”
Un registratore vocale digitale è il premio ricevuto
dall’Istituto Comprensivo Kennedy di Cusano Mutri che si
è aggiudicato il 3° posto sul podio nel concorso “Segnali di
pace” organizzato dall’Istituto Manzoni di Paduli, diretto dal
Dirigente Scolastico Eduardo Balbo, fase conclusiva del
progetto finanziato con i Fondi Struturali Europei PON 20072013. Il 17 dicembre, infatti, nella palestra dell’istituto citato dopo i saluti delle autorità si è
svolto prima un convegno dal tema “Giornalismo ed educazione” con interventi di giornalisti locali: Giovanni Fuccio, Giancarlo Scaramuzzo e Luigi Patierno. Successivamente si è
tenuta la cerimonia di premiazione a cui hanno partecipato numerose scuole. Alla manifestazione ha preso parte la referente del nostro giornale d’istituto maestra Venditto insieme
alle colleghe docenti Cavallin e Ricciardi. Al concorso era stato inviato il terzo numero del
Kennedy news, nato dalla collaborazione dei vari plessi dell’istituto e dei partecipanti al
PON “L’italiano...in prima pagina”, corsisti ed esperti.
La redazione
PON: WE LIKE ENGLISH
Il Corso PON “We like English” vedrà impegnati gli alunni delle classi quinte dell’I.C.
per un totale di 50 ore.
L’apprendimento della lingua straniera ha
l’obiettivo primario di fornire una competenza comunicativa adeguata alle varie situazioni della vita reale. Per competenza
comunicativa si intendono due tipi di conoscenza: la conoscenza delle strutture e
delle proprietà formali della lingua e la
conoscenza del vocabolario e delle funzioni, necessaria per usare la lingua in maniera efficace in situazioni reali. La vera competenza risiede, quindi, nella produzione di
enunciati che siano non solo corretti dal
punto di vista grammaticale, ma anche
adeguati al contesto e alla situazione. Ne
consegue che l’insegnamento dovrà mirare
allo sviluppo della capacità di interagire con
gli altri in situazioni comunicative diverse.
Poiché la comunicazione è un processo di
espressione, interpretazione e negoziazione, anche il concetto di competenza comunicativa deve essere “dinamico”. La produ-
zione di testi sia orali che scritti non richiederà solo l’applicazione di regole e le lezioni relative alla grammatica non saranno fini
a se stesse, ma sempre contestualizzate.
Il compito del docente sarà quello di predisporre un contesto in cui la LS susciti il
desiderio di imparare a comunicare, di allestire situazioni che sollecitino la curiosità
degli apprendenti, di creare occasioni in cui
gli allievi possano esercitare la lingua per
utilizzarla in maniera sempre più autonoma
e sicura.
Si lavorerà, quindi, nell’ottica pragmaticocomunicativa e saranno previste attività di
listening, writing, reading, speaking. I corsisti saranno coinvolti anche in un’attività di
tipo laboratoriale, A tale on the stage, una
favola da rappresentare. Questa scelta
deriva dalla motivazione di dare spazio
anche ad attività di tipo ludico che permettano di imparare facendo e imparare divertendo.
A fine corso, poi, è previsto un esame
Trinity-Grade 1 e 2.
L’esperto del PON
Anno 5 - Numero 2
LA nostra PRIMA PAGINA
Aprile 2012
KENNEDY NEWS
PAGINA 13
UN DOCENTE DELL’I.C.
TRA I PROTAGONISTI
DELLA TRASMISSIONE
I TA L I A’ S G O T
TA L E N T
Anche il maestro Pasquale Di Meola
tra i protagonisti dell’edizione 2012 di
Italia’s Got Talent, la trasmissione
televisiva di Canale 5 che va alla scoperta dei nuovi talenti italiani. Il maestro ha presentato una canzone molto
bella ma, purtroppo, non è riuscito a
qualificarsi per le fasi finali. Molti,
comunque, sono stati i sanniti in gara:
ad esempio c’è stato un ballerino di
Pago
Veiano,
paese
vicino
Benevento, che ha superato il primo
turno ma neppure lui è riuscito poi ad
arrivare alle selezioni finali. La giuria
era composta da Maria De Filippi,
Gerry Scotti e Rudy Zerbi: i primi due
erano considerati più buoni, in particolare Maria De Filippi che ha avuto
sempre da spendere belle parole
sugli artisti in gara, commovendosi
sempre soprattutto se questi avevano
un passato difficile alle spalle; Rudy
Zerbi, invece, era considerato come il
“cattivo” del gruppo, tanto che lo stesso Gerry Scotti spesso lo prendeva in
giro in trasmissione intonando delle
cantilene sullo stile dei “Fichi d’India”
(il duo comico molto famoso) di qual-
AMICI
che
anno fa. Hanno partecipato
anche molti bambini che si sono
cimentati in particolare con il ballo
(soprattutto l’hip hop) e nel canto, ma
nessuno di loro è arrivato tra i primi
tre. Così al terzo posto è arrivato un
ragazzo che faceva il mentalista, cioè
indovinava prima quello che sarebbe
accaduto in seguito: in finale indovinò
che Zerbi avrebbe totalizzato 120
punti tirando le freccette su un bersaglio, che Maria De Filippi avrebbe
scelto una pallina come regalo a cui
lei era particolarmente affezionata,
che Gerry Scotti avrebbe indicato a
caso sul mappamondo una certa
località; al secondo posto si è classificato un cantante che si è presentato
vestito da angelo; al primo si è classificato, invece, Stefano Scarpa, un
ragazzo che faceva degli esercizi su
un’asta e che era talmente bravo da
meritarsi l’appellativo di “uomo bandiera”.
La redazione
TOLOSA: ATTENTATO TERRORISTICO
PER MANO DI UN FOLLE
BIMBI MORTI
IN INCIDENTE
Ancora bimbi morti a causa di attentati terroristici.
E’ notizia risalente alla metà di marzo l’attentato presso
una scuola ebraica di Tolosa, in Francia; nell’attacco terroristico sono morte quattro persone, di cui un professore,
due suoi figlioletti di quattro e cinque anni e un altro bambino di cinque anni.
L’attentato era stato organizzato da un giovane da subito sospettato di essere il responsabile perché, si sapeva,
aveva agganci con la cellula terroristica di Al-Quaeda,
quella che fino a qualche tempo fa era comandata da
Osama Bin Laden, l’attentatore delle Torri Gemelle di New
York. Questo grave fatto di cronaca ha richiamato alla
memoria altri episodi in cui i bambini hanno perso la vita
mentre erano a scuola a causa del terrorismo: come
dimenticare, infatti, l’attentato che si verificò anni fa in una
zona della Russia chiamata Ossezia, dove un commando
di terroristi fece irruzione in una scuola della tranquilla cittadina di Beslan, provocando tante morti tra i piccoli alunni di quella scuola.
Ma il fatto gravissimo accaduto in Francia è arrivato
pochi giorni dopo la notizia di un’altra tragedia che ha coinvolto un’alta scolaresca: stavolta, però, la causa della
disgrazia è stata un incidente stradale. Infatti, un pullman
che portava a casa dei ragazzi di una scuola del Belgio
che erano stati in gita e avevano fatto la cosiddetta settimana bianca sulle Alpi, è uscito di strada in una galleria
provocando 28 morti, di cui ben 22 giovanissimi alunni.
Da parte nostra, li abbiamo voluti ricordare con questo
articolo e, nel nostro intimo, con qualche preghiera.
La redazione
1
2
3
via
E’ tornato “Amici”, il
talent show di Canale 5
condotto da Maria De
Filippi. Il serale si svolgerà nel periodo compreso tra marzo e giugno
e vedrà i nuovi allievi
(edizione numero 11) dividere il
palco con le vecchie glorie, da
Marco Carta a Valerio Scanu,
da Alessandra Amoroso a
Emma Marrone, senza dimenticare altri Karima Ammar,
Pierdavide Carone, Virginio
Simongelli, Antonio Spadaccino
e Annalisa Scarrone, in veste
non di ospiti ma di concorrenti
in gara in un torneo per Big. La
finale, poi, si annuncia degna
del Festivalbar: si terrà, infatti,
non negli studi televisivi come
da tradizione, ma nel bellissimo
scenario dell’Arena di Verona.
L’altra novità riguarda la diretta che, dopo le esperienze
domenicali e infrasettimanali,
avrà luogo il sabato sera. Come
anticipato, però, la più bella
novità sarà il ritorno delle star
del programma, ovvero dei
beniamini usciti dalla scuola
negli anni scorsi, a partire dai
trionfatori di Sanremo come
Marco Carta, che vinse nel
2009
con la canzone “La
forza mia”, Valerio Scanu, vincitore nel 2010, ed Emma
Marrone, vincitrice dell’edizione
di quest’anno. Ci saranno due
gironi, di canto e di ballo. I ballerini sono Josè Becerra,
Francesca Dugarte, Jhonatan
Dante Gerlo, Giuseppe Gianfrè,
Nunzio Perticone e Valentina
Stoica; i cantanti, invece, sono
Claudia Casciro, Ottavio De
Stefano, Carlo Alberto Di Micco,
Francesca Marini, Stefano
Marletta, Gerardo Pulli, Marco
Castelluzzo,
e
Valeria
Rominetti. La Commissione
sarà composta per il canto da
Peppe Vessicchio, Grazia Di
Michele, Mara Maionchi e Rudi
Zerbi; per il ballo sarà costituita
da Silvio Oddi, Luciano
Cannito, Garrison Rochelle e
Alessandra Celentano.
Giovanna Alessia Di Biase
e Carla Vitelli
RICORDA
Il 13 aprile prossimo partirà anche il PON C-1-FSE-2011-497
destinato agli alunni della Scuola Primaria classi quarte. Il
corso riguarderà un percorso di matematica dal titolo “Gioco
e imparo con i numeri”.
CAMPIONAT O E COPPE
Chi saranno i vincitori delle manifestazioni calcistiche
più importanti? Da qui al prossimo mese di maggio ne
sapremo di più. Intanto in serie A è lotta a due tra il
Milan campione in carica e la rigenerata Juventus di
Antonio Conte che viene da due campionati abbastanza
anonimi. Così le due formazioni si stanno contendendo
il primato, mentre Napoli, Udinese e Lazio si stanno giocando l’ultimo posto per accedere alla prossima
Champion’s League.
A proposito, dopo l’immeritata eliminazione del Napoli
ad opera del Chelsea, l’unica italiana rimasta nelle coppe
è il Milan: speriamo in bene!
Chi sta invece deludendo è l’Inter che ha venduto alcuni campioni e ora, dopo tanti
successi, si prepara ad essere rifondata. La rifondazione già l’ha attuata la Roma di
Totti che sta lottando per i primi posti e per andare a fare le coppe l’anno prossimo.
Sta andando maluccio il Palermo, mentre va proprio male la Fiorentina. In lotta per
non retrocedere ci sono Cesena, Lecce, Novara, Parma e altre squadre.
Ma per ora la solita domanda è: chi vincerà lo scudetto?
Silvia
NOTIZIE...DAI MEDIA
KENNEDY NEWS
PAGINA 14
Una testimone della Shoah parla ai giovani
I testimoni della
Shoah sono tantissimi e in occasione
della Giornata della
Memoria abbiamo
cercato e letto notizie su alcuni di loro,
visto dei film e dei documentari d’epoca, intervistato i nostri nonni che pur non
conoscendo i campi di concentramento ci
hanno raccontato che gli anni della loro fanciullezza e giovinezza non sono stati belli e
spensierati come i nostri a causa della guerra.
Tra le storie che ci hanno incuriosito c’è
quella di Ida Marcheria che è venuta a mancare il 3 Ottobre 2011. Nel leggere la sua biografia abbiamo scoperto che è stata deportata ad Auschwitz a soli 14 anni e per 2 anni ha
visto con i suoi occhi le atrocità più grandi
che le hanno segnato la vita, ha mostrato con
timidezza il suo avambraccio tatuato con il
numero 70.142.
Questa donna è stata una testimone della
Shoah e ha sempre sottolineato che ciò che
è avvenuto in quegli anni è stato frutto dell’uomo non di Marziani; non ha mai perdona-
1 MARZO 2012:
IL NONNO D’ITALIA
... FESTEGGIA 5 0 ANNI DI MATRIMONIO
to quelle persone per quello che hanno fatto
e soprattutto ha detto che sarebbe stato
meglio finire nei forni crematori subito che
avere questi atroci ricordi.
La sua famiglia è stata sterminata ad
Auschwitz, lei l’unica sopravvissuta ha aperto una cioccolateria a Roma continuando
così la tradizione della sua famiglia e portando avanti dei progetti sociali.
Ida Marcheria più volte ha parlato ai giovani
ai quali ha sempre detto: “Lì ho conosciuto il
male più assoluto.” Per questo motivo il
Sindaco Alemanno ha voluto dedicare a lei il
viaggio della memoria con le scolaresche
che si è tenuto il 23 Ottobre 2011.
Le storie e i racconti dei sopravvissuti che in
questi anni abbiamo conosciuto ci resteranno
sempre nella mente e ci piace ricordare queste persone come dei nostri parenti, perché
come loro ci hanno lasciato degli insegnamenti.
Il nostro impegno di bambini e di futuri adulti sarà quello di non permettere che accadano fatti orribili come quelli, perciò dobbiamo
sempre essere disponibili ad aiutare il compagno più debole e a sorridere alle persone
che ci stanno vicino.
Classi IV-V
di Pietraroja
Lino Banfi, al secolo Pasquale Zagaria, è l’attore
che nella fiction “ Un medico in famiglia” ha interpretato il ruolo del nonno e proprio per questo viene
definito “il nonno d’Italia”. Il famoso attore ha festeggiato il cinquantesimo anniversario di matrimonio
insieme alla moglie Lucia.
Nell’intervista, rilasciata al programma televisivo
Verissimo, “nonno Libero”, dal ruolo interpretato nella fiction, ha raccontato che il 1°Marzo del 1962 si erano sposati in tutta fretta alle 6
del mattino, perché un mese prima avevano fatto la “fuitina”(erano
scappati) in quanto il papà della sposa non voleva che la figlia sposasse “uno come lui”.
Lino in quella occasione aveva promesso a Lucia che se avessero
festeggiato il mezzo secolo di nozze avrebbe organizzato una festa
principesca e così è stato. Le nozze sono state celebrate nella bellissima basilica di San Giovanni in Laterano, alla presenza di due testimoni, Mara Venier e Gianni Letta. Il sindaco Alemanno li ha ricevuti,
poi, in Campidoglio e in seguito i festeggiamenti sono continuati con
una cena al parco dei Principi dove c’erano circa 300 persone tra
amici e parenti.
Gli sposi hanno curato tutti i particolari, infatti il menù era a base di
specialità pugliesi e romane, sulle etichette dei vini c’erano le loro
foto di oggi e di 50 anni fa, e il vino servito è stato chiamato simpaticamente “Fuitina.”
Tali nozze d’oro mi hanno fatto ricordare i festeggiamenti del 50°
anniversario delle nozze dei miei nonni Giovannino e Carmela.Visto
che mio nonno aveva qualche problema di salute la mia mamma ha
fatto in modo che la celebrazione avvenisse in casa. Così il 14
Settembre 2011, alla presenza dei parenti e del sacerdote, i miei
nonni si sono scambiate le fedi benedette e tutti abbiamo applaudito
e fatto un brindisi. E’ seguito il pranzo e alla fine una torta favolosa a
due piani con una bellissima foto dei nonni. Io di questo giorno ricorderò sempre la loro felicità anche se mio nonno adesso non c’è più.
Per le nozze d’oro dei miei nonni, Lorenzo e Angela, invece, mia
madre insieme al fratello e alle sorelle hanno organizzato una festa
a sorpresa. I miei nonni erano molto eleganti, la cerimonia è stata
emozionante, i nipoti più grandi hanno letto le preghiere dei fedeli
ma non c’è stato verso di fargli dare un bacio davanti a tutti.
Abbiamo festeggiato in allegria e i nonni erano molto felici di vedere
tutta la loro famiglia riunita. Nonno Lorenzo ha suonato l’organetto e
tutti abbiamo cantato e ballato. A fine pranzo è arrivata una magnifica torta a tre piani con le decorazioni bianche e con due sposini di
plastica, abbiamo fatto molte fotografie insieme ai nonni sempre sorridenti.
Manuela e Antonella
Anno 5 - Numero 1
Dicembre 2011
Festival di Sanremo …in rosa
Trionfano le donne
al 62° Festival di SANREMO
Dal 14 Febbraio al 18 Febbraio si è tenuta la 62°
edizione del festival della Canzone Italiana al
Teatro Ariston di Sanremo. Questa edizione è stata
presentata dal cantante Gianni Morandi, da Rocco
Papaleo,con particolari interventi di Adriano
Celentano e con ospiti molto famosi che hanno
accompagnato i vari cantanti.
Emma Marrone ha vinto il 62esimo Festival di
Sanremo con la canzone "Non è l'inferno". E per
lei è stato infatti il Paradiso ! Al secondo posto si è
piazzata Arisa con "La notte", che ha vinto anche il
premio della stampa radiotelevisiva. Al terzo posto
Noemi con "Sono solo parole".
Dal 1951, anno della prima edizione, il festival ha
subito tanti cambiamenti non solo per quanto
riguarda la gara canora ma anche soprattutto per
quanto riguarda le scenografie, gli allestimenti che
negli anni si sono arricchiti di effetti particolari grazie alle nuove tecnologie, i sistemi per il voto ma
soprattutto per le performance dei vari artisti o
delle mise delle varie vallette. Una volta i nostri
nonni si riunivano in case di amici e parenti che
possedevano un apparecchio televisivo per ascoltare e finalmente vedere le loro icone cantare le
inedite canzoni, ricordano ancora adesso le canzoni di Claudio Villa o Orietta Berti … e malinconicamente affermano che quelle "sì "che erano canzoni.
Classe 3^ capoluogo
COLORI E BELLEZZA
DI UNA REGINA
In televisione spesso passano le immagini di una anziana signora distinta con
abiti in colori pastello, dei graziosi cappellini, le mani coperte da guanti e tanti
gioielli al collo: è la regina Elisabetta II.
Il 6 Febbraio 1952 Elisabetta si svegliò
giovanissima sovrana del Regno Unito
perché durante la notte si era spento il
padre, re Giorgio VI. Già a 14 anni
Elisabetta aveva cominciato la sua vita
pubblica, quando in un discorso alla
radio parlò alle bambine della sua età
che erano state evacuate a causa della
guerra. A causa della precaria salute del
re Giorgio VI Elisabetta fu mandata più
volte a rappresentare il suo regno. Infatti
si trovava in visita ufficiale in Kenja
quando apprese la notizia della morte
del padre. Il 6 Febbraio del 1952 fu la
data in cui Elisabetta II fu conosciuta in
tutto il mondo come regina.
Nel 1947 Elisabetta sposò Filippo, nipote di re Giorgio I di Grecia e suo lontano
parente, l’anno dopo nacque il primogenito Carlo che diventerà principe di
Galles.
La regina Elisabetta II spesso incontra i
suoi sudditi e parla con loro, rinnovando
il suo impegno al servizio del popolo e
auspicando che tutti ricorderanno la
forza dei valori della famiglia, dell’amicizia e del buon vicinato. I suoi sudditi non
cessano mai di salutare la sovrana con
questo slogan “God Save the Queen.”
Per i festeggiamenti delle nozze di diamante di regno molti sono stati i messaggi di auguri per la regina e il nostro
Presidente Napolitano ha inviato una lettera nella quale augura alla sovrana
serenità e benessere. Dalla Cina sono
giunti 55mila pezzi di porcellana con la
sua immagine per ricordare l’evento. Il
Parlamento del Regno ha proposto di
cambiare il nome del Big Bang con quello di Elisabeth Tower.
La regina durante il suo regno è sopravvissuta a 12 Primi ministri, 12 Presidenti
degli Stati Uniti e 6 Papi io spero che
riesca a raggiungere qualche altro
record perché malgrado i suoi anni ha
molta vitalità.
A me piacciono molto i colori dei suoi
vestiti e i deliziosi cappellini e spero che
quando morirà non la vestiranno di nero;
il suo viso è così carino che sembra una
sessantenne.
Da quello che ho letto ho capito che la
regina ha avuto una vita difficile ma ha
saputo sempre uscire bene dai vari problemi. Per me è quasi un idolo. Io vorrei
essere al suo posto perché mi piacciono
i gioielli e i castelli e le auguro di regnare ancora a lungo.
Classe IV-V Pietraroja
KENNEDY NEWS
PAGINA 15
Progetti ... in campo
Educazione alimentare
CRESCERE FELIX
Siamo al terzo anno
Siamo ormai al terzo anno del Progetto
Regionale di prevenzione dell’obesità infantile
“Crescere Felix”.
Negli ultimi due anni abbiamo riscoperto e valorizzato la necessità di
una corretta alimentazione e di una costante attività fisica.
Quest’anno il progetto si è arricchito della partecipazione del C.A.I
(Club Alpini Italiano), con il quale l’ASL di Benevento e l’Ufficio
Scolastico Regionale hanno stilato un “protocollo d’intesa” relativo
alle escursioni in montagna, per muoversi, camminare e conoscere il
territorio della nostra provincia, la natura, le piante e tutto il benessere …verde!
In data 29 novembre il Presidente C.A.I, Angelo Ascione, ha incontrato le docenti dell’Istituto Comprensivo di Cusano Mutri, impegnate
nel progetto Crescere Felix, per illustrare i programmi e le possibili
escursioni nel verde, che inizieranno nella primavera 2012 e proseguiranno nei prossimi anni scolastici.
I volontari del C.A.I guideranno i ragazzi ed illustreranno le caratteristiche della natura che li circonda (alberi, fiori, panorami…).
Saranno impegnati gli scolari della Primaria delle classi terze e quinte.
Continua, inoltre, per tutti il programma scolastico con lo studio dell’alimento “ACQUA” secondo quanto suggerito dall’ASL BN e si
applicano anche per quest’anno tutti i comportamenti quotidiani per
un sano “stile di vita”, corrette merende, giusta attività fisica e tanta
allegria in salute…per crescere FELIX.
Gli alunni di San Felice
Anno 5 - Numero 1
Dicembre 2011
Primaria Cusano Capoluogo-Progetto "biblioteca"
Libri …. Libri ! Leggere …che passione!
Parte integrante del processo educativo si prefigge importanti finalità:
-conservare ordinatamente le
opere esistenti ;
- incentivare il gusto e l'abitudine
alla lettura ed alla consultazione di
opere editoriali e in genere favorire
la diffusione della cultura;
- supportare le attività didattiche
ordinarie permettendo ricerca ed
aggiornamento;
- promuovere iniziative atte a favorire l'inserimento organico della
Biblioteca Scolastica all'interno
delle varie attività scolastiche.
È stato istituito un regolamento per
l' accesso, l' utilizzo del luogo e in
particolare dei libri. È stato creato il
registro del prestito, una scheda di
lettura, differenziata per classi, inoltre l' organizzazione dello spazio
vuole restituire a che vi entra l'idea
di uno spazio vissuto e piacevole.
Obiettivo cardine è quindi sviluppare e sostenere negli alunni l'abitudine e il piacere di leggere, di
apprendere e di utilizzare le biblioteche per tutta la vita.
Gli alunni e le insegnanti
classi 4^ e 5^ capoluogo
In un libro c'è ! Quanti saperi
custoditi nelle vostre pagine ingiallite !
Pagine sfogliate da dita impazienti
di alunni di un tempo passato,
diverso, che al libro affidava storie
incantate, vissute, ascoltate e poi
tramendate….
Storie, storie… chi le racconta ? E'
il libro a parlare !
Il libro nasconde segreti per chi li
sa usare…. Esplorare!
Nella nostra biblioteca abbiamo
osservato, esplorato per imparare,
per realizzare !
La biblioteca scolastica, ubicata
Il laboratorio della carta riciclata a Civitella Licinio
presso la scuola primaria capoluogo ha lo scopo di acquisire, conservare e mettere a disposizione
Le classi IV e V affrontano una nuova esperienza
degli alunni il materiale bibliografico e documentario necessario
la carta non serve più
all'attività di studio, di ricerca e di
Quest’anno nel percorso disciplinare di viene spesso buttata
lettura.
Scienze e Tecnologia, noi alunni di IV e V di in discariche, ma in
Civitella L., guidati dalla nostra maestra parte finisce nell’ambiente, contribuendo ad laboratorio della carta riciclata. Il percorso è
Assunta Parente, abbiamo trattato alcuni argo- inquinarlo. Riciclare la carta significa ridurre sia stato il seguente: prima abbiamo raccolto la
carta usata, poi l’abbiamo spezzettata con le
menti molto interessanti come il problema del- il numero degli alberi tagliati che l’inquimani per favorire la penetrazione dell’acqua
l’inquinamento e l’importanza del riciclare. Ci n a m e n t o
nelle fibre. Dopo l’abbiamo messa in ammollo
siamo soffermati a riflettere prioritariamente dell’amnell’acqua e abbiamo aspettato alcuni giorni
sull’importanza del riciclaprima di procedere a una nuova fase del labore e come da un oggetto
ratorio. Passati alcuni giorni, abbiamo frullato la
utilizzato in precedenza,
carta ottenendo una poltiglia a cui abbiamo
possa nascere qualcosa
aggiunto del the per dare colore al nuovo foglio
di nuovo che può ritornardi carta. Con un retino, ognuno di noi ha cattuci utile. In particolare
rato la poltiglia e l’abbiamo messa ad asciugamodo, abbiamo studiato
re. Si sono formati tanti nuovi fogli di carta su
l’importanza del riciclo
cui, dopo che si sono asciugati, abbiamo readella carta. Il percorso
lizzato dei semplici e fantasiosi lavoretti con
didattico è stato suddiviso
biente.
la lana. Inoltre abbiamo creato degli opuscoin due parti: nella prima parte abbiamo ricostrui- Alla fine di questa
li dove abbiamo raccolto e sintetizzato il
to il percorso storico della carta partendo dalle prima parte di stutema affrontato e abbiamo inventato anche
sue origini fino ad arrivare ai nostri giorni e alle dio,abbiamo racuna storia dove il protagonista è un foglio di
fasi di lavorazione che avviene nelle cartiere. colto diversi tipi di
carta. Noi alunni siamo soddisfatti per aver
Poi abbiamo focalizzato la nostra attenzione carta e li abbiamo
potuto realizzare questo piccolo laboratorio.
sulla domanda “Che cosa vuol dire riciclare la osservati e cataloCi siamo resi conto che riciclare non è solo
carta ?” E abbiamo scoperto che nel mondo si gati in base alla
utile ma può essere anche divertente e creautilizzano circa 300milioni di tonnellate di carta loro composizione e la loro funzione.
tivo.
La seconda parte del percorso didattico, è
e per questo motivo ogni anno vengono tagliaGli alunni di classe V - Civitella
te intere foreste. Questo costituisce un danno stata quella più entusiasmante perché con l’aiuper la natura. Se questo non bastasse, quando to della nostra insegnante, abbiamo realizzato il
DA COSA NASCE COSA
PAESE CHE VAI...
KENNEDY NEWS
PAGINA 16
Q u a n ta n e v e !
Racconti di
neve
Siamo gli alunni della classe IV- V di Pietraroja e non
vedevamo l’ora di tornare a
Intanto che passavano le giornate
scuola per rivederci e racnevose al calduccio delle nostre case,
contarci.
i nostri nonni ci hanno raccontato di un
In questi giorni trascorsi a
anno particolare “il famoso 1956” in cui
casa non si faceva altro
c’è stata una nevicata stoche parlare di neve, le
rica in tutta Italia, ma purimmagini della televisione ci
troppo non c’erano gli
raccontavano di paesi blocattuali mezzi di comunicacati che non avevano la corzione e conoscevano solo
rente elettrica e i telefoni erano fuori AL RISV
EGL IO
che
quello
uso, noi per fortuna avevamo sia l’una
accadeva a
che l’altro.
Che meraviglia!
loro. Ecco le
Nei giorni di neve abbiamo fatto delle Il mio paes
e è imbiancato.
testimonianze
cose diverse dal solito: ad esempio Stamane
tale l'ho ammirato
che abbiamo
abbiamo gustato la “sciurbetta”, nome il luogo
dei miei natali
raccolto.
del dialetto pietrarojese per indicare “il dove a notte
la neve si è posata.
Antonella racconta che i
sorbetto”, un gelato fatto con la neve
suoi nonni si erano sposareso gustoso da aromi vari come È tutto qui?
ti da poco e a causa della
succo d’arancia o di amarena, caffè, Dov'è finito
l'azzurro cielo?
tanta neve mio nonno
zucchero, ecc.
La costa con gli alberi spogliati?
dovette lasciare da sola
Per molti di noi è stata una nuova La cinta
che offre riposo agli avi?
mia nonna per portare le
esperienza perchè non era accaduto Tutto all'or
izzonte è spazzato.
pecore a Fragneto in cerca
mai, negli ultimi anni, che nevicasse
di un po’ di cibo. Mia nonna
così tanto da tenerci lontano dalla Ogni cosa
tace.
rimasta sola e senza cibo
scuola per due settimane. Abbiamo Eppure si
alza un'arietta leggera,
dovette caricare i sacchi di
avuto però il tempo di dedicarci a cammina
di tetto in tetto
grano sulla mula e andare
tante cose che vogliamo raccontarvi. e, vaporosa
, sposta il manto nevoso al mulino a macinarlo.
E’ vero, siamo rimasti bloccati nelle creando
qua e là dune odorose.
Arrivare in paese fu molto
nostre contrade perché lo spazzanefaticoso perché ogni tanto
ve non riusciva a raggiungerci e non Che stupore!
sprofondava nella neve;
potevamo uscire per fare la spesa Il venticello per incan
to si placa,
inoltre la neve era tanta da
ma, insieme alle nostre sorelle o fra- svanisce il velo che
il mondo celava non poter uscire dalle porte
telli, abbiamo costruito enormi pupaz- e alla mia vista riapp
are
perciò dovettero scavare
zi di neve o giocato a palle di neve; ci l' incantevole veduta
innevata.
dei tunnel all’altezza delle
siamo divertiti a sciare sulle piste reaMichy
finestre per riuscire ad arrilizzate dai ragazzi vicino casa e qualvare fino alle stalle; in casa
cuno di noi si è sdraiato sulla neve provando
non c’era né luce né riscaldamento; per
una sensazione bellissima; abbiamo preparato dei dolci o i
riscaldarsi avevano solo il fuoco e per la
“cavatelli” con la mamma; qualcuno di noi ha disegnato il paenotte riscaldavano un mattone che porsaggio innevato ma non vedevamo l’ora di tornare a scuola.
tavano nel letto con il rischio di bruciare
Classe IV – V di Pietraroja
le coperte.
Errico, invece, racconta che le pecore
erano rimaste senza fieno e suo nonno e
Anno 5 - Numero 1
Dicembre 2011
suo zio dovettero portarle a Gioia per
trovare un po’ di pascolo; in casa non
c’erano tutte le comodità di oggi, per fortuna avevano fatto una buona riserva di
legna con l’asino e poterono tenere
acceso sempre il fuoco.
La nonna di Rosanna ha raccontato alla
nipote che la sera del ’56 in cui ha
a
cominciato
nevicare stavano
una
facendo
festa per il fratello che doveva
in
emigrare
e
Argentina
quando dovevano tornare a
casa si sono
accorti che era
caduta un metro
e mezzo di neve e sono rimasti bloccati
per tutta la notte. Solo il mattino seguente i più giovani e forti hanno spalato la
neve e tutti sono ritornati ognuno a casa
propria e il giovane è finalmente partito.
Domenico racconta: “I miei nonni hanno
ricordato che la neve del ’56 era “rossa”;
non riuscivano ad uscire per dar da
mangiare agli animali; per fortuna loro
avevano la farina perché avevano macinato parecchio grano; nei campi molte
piante seccarono per le gelate”.
Le giornate passate accanto al fuoco
con i nonni sono state particolari perché
ci hanno fatto conoscere tanti fatti divertenti e anche dolorosi della loro gioventù, come ad esempio che prima ci si sposava d’inverno perché d’estate c’era da
lavorare molto. Le loro case erano piene
di patate, farina, fagioli, formaggio e tutto
era frutto del loro faticoso lavoro e non
si comprava quasi niente perchè anche
la pasta e il pane si faceva in casa.
Dobbiamo dire che le giornate di neve ci
hanno avvicinato un po’ al mondo di
qualche tempo fa.
Classe IV – V di Pietraroja
Il percorso didattico accomuna alunni di regioni diverse
una sere
Pasqua
na
Spongano chiama Pietraroja
Auguri d
i
Uno scambio culturale in atto tra gli alunni di terza
Gli alunni della classe terza primaria di Spongano, Lecce, chiamano gli
alunni di terza di Pietraroja per stabilire con loro uno scambio culturale.
Così, agli inizi di dicembre un alunno di Spongano visita la scuola di Pietraroja
insieme alla sua famiglia, autorizzato dal Dirigente Scolastico dott.ssa Caraccio. Raccontano
gli alunni: “Insieme alla sua classe ha preparato per noi dei doni: disegni plastificati da utilizzare come tappetini per il mouse, foto che ritraggono i piatti tipici del loro paese, cartoline in cui sono raffigurati la costa, il mare,
le grotte, la spiaggia e la campagna del Salento. Altre foto scattate dagli alunni stessi ci hanno fatto conoscere alcune tradizioni sponganesi come la festa in onore della loro Patrona, Santa Vittoria, festeggiata l’8 agosto e il 22
dicembre. Nella festa invernale sfilano per le strade di Spongano “le Panare”, grandi ceste di canne intrecciaRED
te, riempite di sansa (nocciolo schiaccaito dell’oliva) in cui sono sistemati rami di palma addobbati con edera
Dirige AZIONE
nte Sc
e luci. Tali ceste sono caricate su trattori addobbati per l’occasione. Le immagini che più ci hanno incuriosidott.ss
ola
a
G
iovann stico
R
eferen
to sono quelle che riguardavano le “scene di vita dal Neolitico”: si vedono infatti due bambini travestiti da
a Ca
te
uomini primitivi e sono circondati da oggetti antichi. Inoltre ci hanno inviato un cd-rom con delle musiche Docente ins. Michelin raccio
a Vend
PON
itto
salentine tradizionali. Anche noi avevamo preparato un opuscolo riguardante il nostro paese, un calco di
Gli alu prof. Carlo
Iovino
nni e i
fossile ed a breve risponderemo alla lettera dei nostri amici di Spongano in cui ci chiedevano notizie sto- della Scuo
d
oce
la Prim
aria e nti
riche e geografiche sul nostro paese di montagna. Abbiamo già raccolto le informazioni necessarie. Intanto
dell’In
fanzia
li salutiamo e li ringraziamo per averci dato questa bella opportunità, come vogliamo ringraziare la nostra maestra
e la nostra Dirigente che ci permettono di prendere parte a tante iniziative.”
Gianluigi, Lucia, Mariarosaria, Marco, Luciana,
Siamo su Internet!
Gloriana, Raul, Giancarlo, Pasqualina
www.ickennedy.it
La Redazione
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Kennedy news Anno 5 - Istituto Comprensivo JF Kennedy