ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “J. F. Kennedy” di CUSANO MUTRI Via Orticelli, 26 - 82033 Cusano Mutri-BN /Tel: 0824 862064-e-mail: [email protected] NEWS KENNEDY LA SCUOLA ... PA G IN A IN P R IM A SCUOLA SECONDARIA di I GRADO Trimestrale dell’Istituto Comprensivo Anno 7 - Numero 2 I 50 anni della Scuola Media italiana Aprile 2014 A cura delle Classi Terze Sommario Programma Operativo Pag. 2 Nazionale La più importante riforma scolastica del secondo dopoguerra, opera del ministro Luigi Gui, recepiva quanto previsto dalla Costituzione e rendeva la scuola pubblica capace di rispondere ai nuovi bisogni sociali degli anni Sessanta. Quello della Scuola Media Unica fu un grande segnale di democrazia e di apertura: il 31 dicembre del 1962 veniva approvata la legge di riforma della scuola media che diventava obbligatoria e gratuita per tutti i ragazzi e le ragazze dagli 11 ai 14 anni. Il primo ottobre del 1963 tutti i bambini italiani poterono continuare la scuola dell'obbligo con tre anni di media unica, che riuniva in un unico ambito le possibilità presenti dopo il ciclo primario e che sostituiva la divisione creata dalla riforma Bottai del 1940, tra scuola di avviamento professionale e scuola media per chi avrebbe proseguito gli studi. Dopo la riforma Gentile del 1923, prima riforma scolastica organica varata in Italia, quella della Scuola Media Unica è stata la prima grande riforma democratica e, con essa, il nostro Paese dava avvio ad una mobilità sociale e di emancipazione civile, elevando in modo generalizzato il livello d'istruzione e di scolarizzazione della popolazione italiana degli anni Sessanta. Al di là delle critiche, sarebbe ingiusto ignorare il fatto che la riforma in questione abbia rappresentato il "motore" dell'innovazione nel sistema scolastico italiano tra gli anni '60 e gli anni '80, con provvedimenti e iniziative innovative di largo respiro, che hanno avviato processi di cambiamento anche negli altri segmenti scolastici. Progettare Pag. 3 Legalità Pag. 4 Giornate di riflessione Pag. 5 Inaugurazione della Scuola Media - Piazza Orticelli, Cusano M. Foto d’epoca Un’opportunità per Cusano Mutri: la Scuola Media Unica Se giochi per imparare, sorridendo al mondo, costruisci la tua mente e le tue opinioni per diventare un cittadino del mondo, una risorsa per gli altri, un uomo libero E’ passato quasi sotto silenzio l’anniversario dei 50 anni dall’istituzione, in Italia, della Scuola Media Unica, lo scorso 2013. Il 1 ottobre del 1963, primo giorno di scuola fino alla riforma del 1977, entrava in funzione questo percorso scolastico che andava a rimpiazzare la divisione tra scuole di avviamento professionale e la scuola media già esistente per quei pochi che intendevano proseguire gli studi; la scuola media diventava unica, obbligatoria (per tre anni) e gratuita. Questo segmento di scuola è sempre stato essenziale per i ragazzi che vivono una fase critica della loro crescita. Dal verbale della Giunta comunale di Cusano Mutri del 13.05.1959 si legge “… delibera di assumere impegno, a nome e per conto del comune di Cusano Mutri di fornire gratuitamente per l’a.s. 1959-60 i locali adatti per la prima classe della scuola di avviamento professionale a tipo agrario, dotati di banchi, luce elettrica, riscaldamento e bidello, nonché un campicello sperimentale; di assumere impegno a fornire gratuitamente per gli anni successivi locali adatti dotati di banchi, luce elettrica, riscaldamento e bidello”. Anche a Cusano Mutri, quindi, nel 1960 fu istituita la Scuola di Avviamento Professionale a Tipo Agrario, dipendente da Solopaca, a cui si accedeva direttamente dopo i cinque anni di Scuola Elementare. Gli alunni licenziati al termine del terzo anno potevano proseguire gli studi dopo aver sostenuto esami integrativi. Era situata in locali presi in affitto in Piazza Orticelli (edificio ex società Montecatini). In seguito fu fusa con la Scuola Media Unica e, nel 1966, il Collegio dei professori decise l'intitolazione a J. F. Kennedy, il 35esimo Presidente americano. Dopo il parere positivo anche della Giunta comunale del 09.01.1967, si svolse l’inaugurazione con una cerimonia pubblica in Piazza Orticelli, in presenza di amministratori locali, autorità civili e religiose, nonché del console amerincano a Napoli, Peter J. De Vos. continua a pag 2 SCUOLA MEDIA…IN CRISI D’IDENTITÀ’? Se è vero che la “Media Unica” ha avuto un ruolo importantissimo nell’alzare il livello di scolarizzazione negli anni Sessanta, oggi dimostra tutta la sua età. È una scuola che, secondo gli esperti, è rimasta senza identità specifica, schiacciata tra primaria e secondaria. È una scuola che ha scelto di privilegiare l’aspetto cognitivo rispetto a quello emotivo e pedagogico, tralasciando l’elaborazione psico-sessuale e l’acquisizione critica del sapere. Di come riformare o rilanciare la scuola media si è discusso ciclicamente ad ogni proposta di riforma, ma non molto è cambiato. Molte le proposte, tra cui queste le più interessanti ed attuabili: si dovrebbe, ad esempio, puntare ad una certa continuità con le scuole superiori, dove dopo quattro o cinque mesi almeno due alunni su dieci sono in serie difficoltà e, soprattutto, far familiarizzare i ragazzi con percorsi mirati ad integrare scuola, società e lavoro, facendo in modo che le nozioni acquisite non restino pura teoria e che gli alunni vengano già considerati non alla stregua di meri “contenitori” da riempire, ma come potenziali adulti e cittadini attivi e consapevoli delle proprie scelte. Giornata Internazionale Pag. 6 della Donna Focus Pag. 7 Magazine Pag. 8 NOTIZ IE IN E VIDE NZA Pag. 2 19 marzo 2014 In Marcia per la Legalità Pag. 4 Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Giovanna Caraccio alla Manifestazione sulla Giornata della Legalità KENNEDY NEWS Anno 7 - Numero 2 PON aprile 2014 PAGINA 2 PAROLE IN GIOCO: UN PON PER GIORNALISTI IN ERBA Una redazione fa del gioco di squadra il proprio punto di forza. Tutti, indistintamente seppur con ruoli diversificati, collaborano al raggiungimento dell’unica finalità di “costruire” un prodotto di qualità. Il nostro prodotto di qualità è rappresentato dal giornale “Kennedy news”, un lavoro ricco di contributi provenienti da tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo di Cusano Mutri, specchio fedele di una Scuola che ormai vanta una lunga tradizione in fatto di giornalismo scolastico. Non a caso, il giornale ha ottenuto nel corso degli anni riconoscimenti e premi di notevole importanza anche a livello nazionale. Il PON “Parole in gioco” ha inteso dare nuova linfa al Kennedy news” con un gruppo rinnovato (i corsisti appartengono alla classe prima della Scuola secondaria di I grado) ma con numerosi innesti provenienti da esperienze pregresse perché alcuni discenti hanno già frequentato corsi analoghi incentrati sul giornalismo a scuola (L’Italiano in prima pagina, ndr) nel periodo della Scuola Primaria. Il corpo insegnante è formato dalle tutor, professoresse Dolores Palmieri e Marianna Scarpati, e dall’esperto, professor Carlo Iovino, che stanno lavorando in piena sinergia sensibilizzando lo spirito di ricerca, incentivando la curiosità e coordinando una serie di attività aventi per assoluti protagonisti i redattori in erba. Le strategie prevedono modalità innovative, quali il role playing: ogni alunno, applicandosi in funzione della redazione, interpreta anche un ruolo (caporedattore, caposervizio, grafico…) con precise responsabilità e compiti. Il materiale assemblato origina il giornale che adesso abbiamo consegnato al giudizio dei nostri lettori. L’esperto Prof. Carlo Iovino Al via i corsi PON-FSE L'I.C. "J.F.Kennedy" anche per quest'anno scolastico ha dato avvio ad una vasta gamma di qualificanti corsi PON- FSE (approvati con Circolare Prot. AOODGAI-8440 del 02/08/2013), che vedono impegnati alunni, giovani e adulti del territorio cusanese e dei paesi limitrofi. Al termine del mese di gennaio e inizio febbraio sono stati avviati tre corsi PON G-1- FSE- 2013- 147: “Fly with English”, esperto esterno prof.ssa Fappiano Rosa Ornella, tutor d’aula prof.ssa Sasso Rita, durata 120 ore; “Scuol@tuttosoftware”, esperto esterno prof. Guadagno Antonio, tutor d’aula ins. Fetto M.Teresa, durata 120 ore; “Parole per…conoscere, imparare e rappresentare”, esperto esterno prof. Iovino Carlo, tutor d’aula ins. Petrillo Carla, durata 60 ore. Nel mese di febbraio e inizio marzo sono stati avviati altri otto corsi PON C -1 FSE- 2013– 951: “Leggere, imparare e rappresentare”, esperto esterno prof. Iovino Carlo, tutor d’aula prof.sse Masella Bibiana e Sasso M.Immacolata, rivolto agli alunni delle classi 4° e 5° Scuola Primaria, durata del corso 50 ore; “English time 1”, esperto esterno ins. Natillo M.Teresa, tutor d’aula ins. Biondi M.Rosaria e Maturo Giovanna M., rivolto agli alunni di classe 3° Scuola Primaria, durata del corso 30 ore; “English time 2”, esperto esterno prof.ssa Di Crosta Michela, tutor d’aula ins. Pascale M.Liliana e Giovannettone Ida, rivolto agli alunni di classe 4° Scuola Primaria, durata del corso 30 ore; “English time 3”, esperto esterno prof.ssa Simeone Maria, tutor d’aula ins. Ferrara Rosa, rivolto agli alunni di classe 5° Scuola Primaria, durata del corso 30 ore; “Parole in gioco” esperto esterno prof. Iovino Carlo, tutor d’aula prof.sse Palmieri Dolores e Scarpati Marianna, rivolto agli alunni delle classi 1° Scuola secondaria di I grado, durata del corso 50 ore; “Logica/mente”, esperto esterno prof. Guadagno Antonio, tutor d’aula prof. Fiorito Michele e prof.ssa De Marco Elena, rivolto agli alunni delle continua dalla prima pagina La Scuola Media di Cusano ha avuto anche una sezione staccata a Pietraroja; aperta nell'a.s. 1965/66 è stata attiva, con alcuni periodi di chiusura, fino alla fine degli anni '70. Il progetto per la costruzione del nuovo edificio fu presentato il 22.09.1972 dall'ing. Tommaso Coletta, approvato nel 1973, mentre l’ opera fu terminata nel 1979. Col passare degli anni, dopo l'introduzione dell'obbligo scolastico fino a quattordici anni e della Scuola Media unificata, la popolazione scolastica aumentò considerevolmente e fu progettato un nuovo edificio terminato nel PON C-1-FSE-2013-951 Che emozione! La classe diventa una redazione “Parole in gioco” Noi alunni delle classi prime della Scuola Secondaria di primo grado abbiamo scelto, invogliati dai nostri docenti, di partecipare al PON:”Parole in gioco”, che si incentra sulla stesura di articoli per il nostro giornale scolastico, il “Kennedy news”. Il PON, che ci offre un’opportunità per diventare bravi giornalisti (si spera!), ci permette di imparare a riconoscere le diverse parti da cui è composto un giornale (testata, apertura, editoriale ecc.), a distinguere i diversi tipi di cronaca (nera, rosa, ecc.), ad ampliare il nostro lessico con termini nuovi, a ricercare informazioni ed immagini e così via... Inoltre, durante le numerose attività del PON, stiamo imparando a lavorare insieme, confrontandoci e discutendo su tematiche proposte dai nostri proff, permettendo di arricchirci, sia sul piano umano,che culturale. La nostra Dirigente, dott.ssa Giovanna Caraccio, ci ha dato un’ulteriore carica, motivandoci ad impegnarci e a vivere questa nuova avventura con entusiasmo, e augurandoci che il nostro impegno possa aiutarci a crescere e a trasmettere l’identità della nostra scuola! Il gruppo PON classi 2° Scuola Secondaria di I grado, durata del corso 30 ore; “Children in action” esperto esterno prof.ssa Fappiano Rosa Ornella, tutor d’aula prof.ssa Sasso Rita, rivolto agli alunni delle classi 3° Scuola Secondaria di I grado, durata del corso 50 ore; “On line - on air”, esperto esterno prof. Guadagno Antonio, tutor d’aula prof.ssa Cofrancesco Angela, rivolto agli alunni delle classi 3° Scuola secondaria di I grado, durata del corso 30 ore. Il 24 marzo ha avuto inizio il corso PON B-1-FSE-2013-178 “La comuni cazione efficace come strategia metodologica—didattica”, esperto esterno prof. Ruggiero Sebastiano, tutor d’aula ins. Fetto M.Teresa e Petrillo Carla, rivolto ai docenti, durata del corso 30 ore. Tali progetti mirano allo sviluppo delle capacità creative ed espressive dei linguaggi, all’apertura del territorio e all’integrazione di alunni, partendo dai loro punti di debolezza e legati al loro processo di apprendimento. In particolare, i PON C1 FSE tendono ad attivare atteggiamenti critici nei confronti dell’esperienza umana e sociale; a sviluppare abilità pragmatico-comunicative e socio-culturali; a confrontarsi con punti di vista diversi, esprimendo il proprio in forme corrette ed argomentate; a imparare a collaborare, a fare e saper vivere insieme; a svolgere autonomamente o in gruppo lavori di interesse collettivo, nonché a potenziare la flessibilità cognitiva maturando competenze trasversali. Al termine dei singoli percorsi formativi, pertanto, l’allievo sarà in grado di utilizzare le conoscenze apprese, in quanto protagonista dei processi apprenditivi e formativi. Per ogni corso PON approvato, si prevede uno specifico prodotto finale (opuscolo, quaderno operativo/informativo, CD-rom, performance finale, convegno, conseguimento dell’ECDL, certificazione Trinity…) che vedrà il coinvolgimento dei corsisti guidati dal docente esperto esterno in collaborazione con i tutor d’aula. La numerosa, costante e attiva frequenza dei corsisti a tutti i moduli in atto conferma la positività e l’ effettiva possibilità di crescita culturale che i PON offrono. Carla Petrillo Teresa Fetto - Referenti PON 1979, nei pressi della Chiesa della Madonna delle Grazie, attualmente via Orticelli. Nel 1994, con la Legge 97, vengono costituiti gli Istituti Comprensivi e, nell’anno 2000, anche a Cusano Mutri i tre segmemti di scuola diventano Istituto Comprensivo, mantenendo l'intitolazione “J.F. Kennedy”. Classe III A Ricerche storiche e documentarie Prof.ssa Angela Cofrancesco KENNEDY NEWS PAGINA 3 CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE Corso sull’olio: obiettivo puntato sullo scenario agro-alimentare del Sannio Come si determina la qualità di un olio? Come riconoscere un “olio buono”? Come va conservato un olio per preservarne la qualità? Ecco alcune delle domande alle quali si è cercato di dare una risposta, attraverso gli incontri-dibattito e gli assaggi guidati del percorso di avvicinamento all’olio extravergine di oliva organizzato dal CTP di Cusano Mutri. L’interesse del territorio per questo prodotto agro-alimentare è, dunque, grande e finalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie per operare in un’ottica di miglioramento continuo della qualità delle produzioni. Le possibilità di miglioramento partono sempre da un’approfondita conoscenza del prodotto. Il corso è stato concepito, quindi, con l’obiettivo di rendere maggiormente accessibile la conoscenza delle caratteristiche qualitative dell’olio extra vergine di oliva e diffonderla in modo più capillare sul territorio, a partire dai consumatori fino ai piccoli produttori. Un consumatore informato, competente, capace di riconoscere la qualità è, infatti, il primo incentivo per valorizzare le risorse produttive del territorio. Il Team del CTP Anno 7 - Numero 2 Progettare Progetto teatrale “Teatro di vita” Noi, alunni delle classi terze della Scuola Secondaria dell’I.C. “J.F. Kennedy”, come ogni anno, ci stiamo impegnando nelle attività programmate nell’ambito del progetto teatrale, dal titolo “Teatro di Vita”. Quest’anno, rappresenteremo “La locandiera”. In questi mesi, abbiamo iniziato a lavorare sul copione, a memorizzare le battute ed a entrare nei personaggi da interpretare. L’opera in questione è una delle più famose di Carlo Goldoni, autore teatrale del Settecento e di una importante riforma del teatro stesso, che segnò il passaggio dalla Commedia dell’Arte, legata a canovacci improvvisati, alla Commedia Moderna, imperniata sul copione. I due pilastri della riforma goldoniana, infatti, sono: l’importanza del testo scritto, che sostituisce il canovaccio e l’interesse per la vita reale e concreta, ovvero il realismo delle situazioni e delle vicende. I personaggi delle commedie di Goldoni sono tratti dal mondo settecentesco, in cui l’autore viveva e di cui coglie con il sorriso pregi e difetti. I testi di Goldoni costruiscono personaggi vivaci e ricchi di sfumature; ne è un esempio Mirandolina, proprietaria di una locanda di Firenze, la cui Raccontare emozioni ed esperienze Sportello Ascolto: Spazio Adolescenti Disegno realizzato da Margherita Cassella Classe III B La realizzazione nell’IC “Kennedy” di uno spazio d’ascolto e di confronto, rivolto agli studenti della Scuola Secondaria, è diventato nel corso di questi anni un momento atteso e coinvolgente, grazie alla determinazione della Dirigente e alla professionalità dell’assistente sociale dell’UOCMI di San Salvatore, che da diversi anni collabora con il nostro Istituto. La presenza dello Sportello Ascolto all’interno della scuola è, infatti, un’ottima opportunità per permettere, a chi ne sente il bisogno, di affrontare quelle problematiche relative al periodo della crescita e dell’adolescenza. Inoltre, i ragazzi, possono trovare risposte alle difficoltà di tipo relazionale ed emozionale che spesso incidono in modo determinante sull’apprendimento e ostacolano il benessere scolastico. Attraverso la mediazione dell’esperto, si potranno affrontare e prevenire situazioni di disagio, condividere esperienze e valorizzare risorse e capacità personali. Lo Sportello Ascolto non è proposto come aiuto terapeutico o diagnostico, bensì come un rapporto con un adulto competente, che può “dare una mano” a superare alcune difficoltà insite nella crescita e che non rappresentano di per sé una patologia. Quest’anno lo spazio dedicato ai ragazzi si arricchisce di un percorso curricolare sull’Affettività “Io sono, tu sei”, per aiutare gli adolescenti a sviluppare atteggiamenti positivi, favorendo la comunicazione, migliorando le relazioni umane, sviluppando le capacità di fronteggiare i conflitti e risolvere le problematiche individuali e di gruppo. Il percorso si svilupperà partendo dalla visione di film a tema, proseguendo con domande guida e schede didattiche, per un confronto aperto e sereno sulle proprie esperienze. Prof.ssa Dolores Palmieri aprile 2014 modernità continua a suscitare l’interesse di attrici e spettatori. Questa locandiera è una donna pratica, laboriosa, fiera della sua indipendenza e non certo priva di vanità femminile; riesce a tenere a bada i suoi clienti, nobili e non nobili, che si illudono di poterla conquistare, e a far breccia nel cuore del Cavaliere, che disprezza le donne. Mirandolina gli farà cambiare idea sul genere femminile, senza per altro concedergli nulla; quanto a lei, sposerà il ragazzo di cui è innamorata. La locandiera è una commedia fondamentale per la letteratura italiana, che è sempre stata considerata fra le più riuscite di Goldoni; fu composta nel 1752, ma pubblicata solo l’anno successivo, con l’intento di creare un personaggio femminile nuovo, una commedia di carattere, in cui far prevalere, pertanto, il carattere dei personaggi. Abbiamo scelto di interpretare questa commedia per rappresentare un personaggio femminile fortemente radicato in una precisa realtà sociale e lontana da stereotipi, il cui comportamento è dettato dalle sue esperienze e dalla sua posizione sociale. È il nostro un omaggio alle donne di carattere, che nelle loro scelte di vite non si lasciano trascinare da passioni passeggere. Angela Vitelli Marica Fetto Classe III B ? “Orientare” per una scelta consapevole Percorso di Orientamento per le classi Terze della Scuola Secondaria di I grado Il percorso di orientamento è un momento fondamentale per i ragazzi delle classi terze, perché aiuta a prendere coscienza delle competenze raggiunte e ad affrontare le scelte scolastiche e professionali con maggiore consapevolezza e responsabilità. Oltre agli incontri formativi condotti dall’orientatore della Regione Campania Silvio Di Santo e agli incontri informativi con i docenti degli Istituti Superiori del territorio, che si sono alternati nei mesi di gennaio e febbraio, il percorso quest’anno è stato ampliato con un progetto dal titolo “Collaborare e partecipare”, attuato dall’Istituto Tecnico TecnologicoIndustriale di San Salvatore T., che ha inteso potenziare le attività didattiche svolte nelle scuole del territorio, puntando sull’integrazione culturale e la crescita formativa degli alunni. L’intera comunità scolastica, la Dirigente, i Docenti, insieme alle Famiglie hnno voluto così valorizzare le motivazioni degli alunni per il raggiungimento di una scelta scolastica autonoma, vicina ai loro interessi e alle loro attitudini e, dunque, più oculata ed efficace. La Coordinatrice Costruzione della molecola dell’acqua Prof.ssa Rita Sasso KENNEDY NEWS Legalità PAGINA 4 Anno 76 - Numero 2 aprile 2014 Al via la seconda edizione del progetto di “Legalità economica”, realizzato dalla Guardia di Finanza e dal Ministero dell’Istruzione, rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie La guardia di finanza a scuola Le Fiamme Gialle a scuola per il progetto di Educazione alla legalità economica. Obiettivo, creare nei giovani il concetto di sicurezza economica e finanziaria e il rispetto delle leggi. Gli agenti della Guardia di Finanza, rappresentata dal Luogotenente, comandante di Stazione Pio Masotta e dal Brigadiere della Tenenza di Solopaca, Pietro Perfetto, sono stati a scuola lo scorso 11 febbraio. Primo tra i temi trattati, l’evasione fiscale. Le tasse devono essere pagate da tutti, ovviamente in modo equo, poiché in questo modo i soldi che arrivano allo Stato vengono investiti per migliorare i servizi destinati alla popolazione. Con controlli incrociati sui conti correnti, anche tenendo in considerazione il tenore di vita delle persone, i finanzieri riescono a smascherare gli evasori e la stessa cosa avviene per il denaro “sporco”, frutto di attività illecite con il controllo dello spostamento delle somme di denaro nelle banche e “materialmente” alla vecchia maniera con la valigetta. Un altro tema molto interessante è stato quello relativo alla contraffazione delle merci. Infatti, spesso prodotte con materiali scadenti e/o addirittura nocivi per la salute: giocattoli con parti smontabili pericolose e con coloranti tossici, magliette confezionate con fibre sintetiche che possono provocare “NELLA LEGALITA’ SI CRESCE” gravi allergie, sono soltanto alcuni esempi. Infine si è parlato del traffico di droga. Il compito delle Fiamme Gialle è quello di intercettare i grandi e piccoli quantitativi di droga negli aeroporti come in qualsiasi altro luogo, anche con l’ausilio di cani anti-droga che sentono l’odore degli stupefacenti. In questo modo evitano che enormi quantità di droga entrino sul mercato illegale degli spacciatori. E, in merito, hanno proiettato un video in cui mostravano un’operazione in cui analizzando, con i raggi X, un container in un porto, hanno riscontrato un’anomalia nella merce che poi li ha condotti ad una carico di droga per un valore di circa 700.000 €, carico confiscato e distrutto. Anche in questo caso rispondendo ad una domanda della Dirigente Scolastica, hanno spiegato che tutta la merce sequestrata - dalla droga ai capi d’abbigliamento, dai giocattoli agli alimenti – se nociva per la salute viene distrutta seguendo opportuni procedimenti. Ma la merce contraffatta che non presenta nessun rischio per la salute viene data in beneficenza o comunque riutilizzata nel migliore dei modi. Prima di andare gli agenti hanno lasciato agli alunni dei gadget: un fumetto, un adesivo, un magnete e una penna di Finzy, che è un agente immaginario della Guardia di Finanza per ricordare questa iniziativa che ha riscosso tanta curiosità ed interesse. Mendillo Roberto Classe III A Significativa e coinvolgente è Premio Artistico Letterario don Peppe Diana 2014 stata la manifestazione che si è XI edizione svolta il 19 marzo nel nostro Istituto per celebrare la XIX Nell’ambito delle iniziative inerenti al Progetto “Legalità”, anche quest’anGiornata della memoria e dell’imno, gli alunni del nostro Istituto hanno partecipato al concorso artistico letpegno in ricordo di Don Peppe terario indetto dalla Scuola di Pace “Don Peppe Diana”, cimentandosi Diana e di tutte le vittime delle nella creazione di manifesti celebrativi dei 20 anni dell’uccisione di Don mafie. Il 19 marzo di venti anni fa, Peppe Diana per mantenere vivo l’esempio di un coraggioso sacerdote, Don Peppe Diana, il coraggioso che per amore del suo popolo non si è piegato alla barbarie camorrista né parroco di Casal di Principe è ai soprusi, ma ha denunciato senza aver paura con l’impegno di costruistato barbaramente ucciso dalla camorra nella sua chiesa di S. re un mondo sano e solidale. Tra i 1200 lavori giunti dalle varie scuole Nicola di Bari per amore del suo della Campania, una giuria esperta e scrupolosa ha premiato, il giorno 12 popolo e della sua terra. Sono tramarzo presso la prestigiosa sede del Corpo Forestale dello Stato di Menzione speciale scorsi venti anni e tanti passi Pinetamare-Castelvolturno, con una menzione speciale, il manifesto della avanti sono stati compiuti, venti Disegno realizzato dalla Classe I B anni di lotta, di riflessione, di cambiamenti, venti anni che ci permetto- classe IB della Scuola Secondaria di I grado ”J .F. Kennedy”, raffigurante no di entrare nelle “ terre di Don Peppe Diana”, un territorio di dolore e un prato con farfalle colorate in volo su una gigantesca pistola per annundi morte ma anche di forza, di riscatto e di amore per la vita. Fare ciare che la bellezza della vita e il desiderio della libertà devono sopraffamemoria significa non solo commemorare tutte le vittime delle mafie, ma re il male e l’ingiustizia. Classe II A anche percorrere un nuovo sentiero di fiducia e Lettera a don Peppe Diana di speranza e vuol dire, soprattutto, possibilità di Riflessioni degli alunni della Classe I B vivere un momento di corresponsabilità e di grande arricchimento etico e umano. “Radici di Caro Don Peppe, sono passati 20 anni dalla tua morte, il tuo memoria, frutti d’impegno“ è lo slogan che ha ricordo è sempre vivo. Non solo tra la tua gente, quella che ti accompagnato la manifestazione, durante la conosceva e che ti amava; è il tempo a portare in grembo la quale ci sono stati momenti di gioia e di condivitua memoria. La memoria degli Uomini che hanno lasciato il sione attraverso canti, poesie, riflessioni e una marcia che si è svolta a ritmo di musica. segno; il solco dei giusti che parla di lotta alle ingiustizie, di Naturalmente l’impegno non si consuma in quesolidarietà, di impegno civile. sta giornata, ma deve percorrere le nostre scelHai combattuto il flagello senza paura, con lo spirito dei buoni. te e l’agire quotidiano. L’evento si è svolto in Quelli che combattono con la forza dell’amore e della preghiecontemporanea nei vari plessi dell’Istituto, coinra. Perché sapevi bene che solo il coraggio della Parola di volgendo tutti gli alunni. Erano presenti gli espoDio sarebbe servito a costruire la coscienza della legalità, non nenti delle varie istituzione ed enti locali: il sindaco di Cusano Mutri, Pasquale Frongillo, il Disegno realizzato dalla Classe III B le pistole. Quelle servono solo a distruggere, a separare uomisindaco di Pietraroja Lorenzo Di Furia, l’asni che in principio nascono fratelli. “Per amore del mio popolo sessore alla cultura di Cusano M., Antonella Crocco, il maresciallo dei non tacerò”, hai scritto quella volta a Natale. Un popolo che Carabinieri, Michele Fioraio, il parroco Don Pasquale Petronzi, i docenhai amato oltre la tua stessa vita. Un popolo straordinario, nel ti dei tre diversi ordini di grado, i rappresentanti dell’ associazione cultusuo dolore, perché solo straordinario può essere un paese rale “Barak”, del Forum dei giovani e della ProLoco di Cusano Mutri, a che tra i suoi figli annovera un Uomo come te. I cambiamenti cui la dirigente Giovanna Caraccio ha rivolto i ringraziamenti per la parsono sempre il frutto di piccoli passi, ma l’impronta che tu hai tecipazione e l’attivo coinvolgimento nell’impegno di far crescere i nostri fanciulli nella legalità. lasciato, invece, è quella di un gigante, indelebile nelle Referente del progetto Prof.ssa Bibiana Masella coscienze che hai forgiato con il tuo spirito indomito. Giornate di riflessione KENNEDY NEWS PAGINA 5 27 gennaio 10 febbraio: due date da ricordare Tutti abbiamo il diritto e il dovere di ricordare: ricordare per non negare, ricordare perché la storia insegna, ricordare perché uomini, donne e bambini senza colpa alcuna sono stati torturati e portati alla morte. Il 27 Gennaio è la giornata dedicata alla Memoria dell’Olocausto, al ricordo di una tragedia umana che sembra tanto lontana, ma che in realtà risale solo a poco più di mezzo secolo fa: la Shoah. Il 27 Gennaio 1945 le truppe sovietiche sfondarono i cancelli di Auschwitz e liberarono i pochi prigionieri rimasti vivi. “Shoah” in ebraico significa “annientamento” e più di ogni altra parola riesce ad esprimere i crimini commessi dalla pazzia nazista e fascista contro una parte dell’umanità, rappresentata da ebrei, slavi, zingari, malati di mente, disabili, omosessuali, oppositori politici, Anno 7 - Numero 2 aprile 2014 colpevoli di inquinare la razza ariana. La Shoah mette in luce le mostruosità e le atrocità commesse mentre il mondo silenzioso e indifferente stava a guardare. Si cominciò con la costruzione dei campi di concentramento e di sterminio, che venivano fatti passare, agli occhi del mondo intero, come dei luoghi ameni di villeggiatura, furono dettate le leggi razziali e milioni di persone furono deportati. Per non tornare mai più. Per molti, troppi, questo fu un viaggio di sola andata, un viaggio verso la morte nelle camere a gas, dove tutto veniva cancellato, tutto doveva rimanere sconosciuto, nel silenzio della morte. Quel silenzio che noi, con il ricordo, dobbiamo rompere, permettendo a tutti di conoscere e riflettere. Il 10 febbraio è, invece, la giornata dedicata al ricordo del Massacro delle Foibe. Anche questo è stato un vero e proprio genocidio, avvenuto nei territori dell’Istria, tra il 1943 e il 1947, ad opera dei partigiani dell’esercito di Tito. Fu uno sterminio condotto senza distinzioni razziali ed economiche, attraverso torture, fucilazioni, morte lenta. Le foibe, fosse rocciose naturali profonde fino a 200 metri, furono il luogo “prescelto” nelle quali scomparvero tantissime vittime, sepolte assieme a questa triste pagina della nostra storia. Raccontare, dunque, è un dovere: Shoah e Foibe appartengono al passato, il nostro passato di cittadini e di uomini. Un passato che non sia mai più un presente, ma la pietra su cui costruire un futuro migliore. Erica Bianco Classe III A SICUREZZA INTERNET “Safer internet Day” SID 2014 Navigare ... non “naufragare”! 11 febbraio NON CADERE NELLA RETE! In occasione del Safer Internet Day, l’11 febbraio scorso ci siamo soffermati a riflettere sulla sicurezza in Internet, uno strumento potentissimo ed utile che ci permette di fare ricerche, di informarci su ciò che avviene nel mondo, di stare a contatto con amici e conoscenti, di giocare, di fare shopping, di ascoltare musica, vedere film, etc, attraverso siti vari, social network, e-commerce e chat. La rete, però, deve essere usata con moderazione, per evitare di incorrere in qualche errore che, molto spesso, può diventare un danno per se stessi e gli altri. La cronaca, infatti, spesso racconta di azioni che si trasformano in tragedie che colpiscono soprattutto i giovani: cyber bullismo, sexting, violazione della privacy, grooming, pedopornografia, Ecco alcune regole per una navigazione sicura! Ricordate anzitutto che non tutto quello che offre Internet merita fiducia; attenzione ai siti navigati!!! Non date mai informazioni con il vostro nome e cognome, indirizzo, nome della scuola o numero di telefono a persone conosciute su Internet (social network, e-bay, twitter, …) . Non compilate moduli di iscrizioni e non descrivete voi stessi, la vostra casa e le vostre abitudini. Non mandate vostre foto a qualcuno conosciuto via Internet, senza il permesso dei vostri genitori. Non rispondete a messaggi “imbarazzanti”, né accettate di incontrare persone conosciute in chat. Se capita qualche brutta esperienza, raccontatela subito ai genitori o ad una persona fidata. Se qualcuno con voi ha usato un linguaggio volgare o vi ha proposto qualcosa di sconveniente, ditelo subito ai genitori. Ricordatevi che le persone che si incontrano online non sono sempre quelle che dicono di essere, ma possono ingannare e nascondere le loro vere intenzioni. Non condividete la password, neanche con gli amici. Usate password “forti” (che includono caratteri alfanumerici) e cambiatele spesso. Non scaricate programmi senza il permesso dei genitori, in quanto, senza volerlo, potrebbero contenere virus informatici. Attenzione anche a dove e come si utilizza il Wi-fi per evitare che qualcuno “si infili in quella porta” ed abbia accesso a tutti i dati. Giaccio Mara Alyssa Torrillo Antonella Vitelli Sabrina Classe II B Internet, un bene di Dio? Per Papa Francesco l’utilizzo di Internet è considerato un bene di Dio, ma non bisogna dimenticare che esso può avere anche valenze negative. Infatti, è sicuramente vero che il web, usato in modo corretto, può arricchire le conoscenze di chi lo usa e, nel caso del Papa, può essere un mezzo potente di comunicazione e di integrazione della Chiesa a livello sociale. C’è da dire, però, che Internet ha anche degli effetti collaterali, soprattutto per quegli adolescenti, nativi digitali, che oggi più che un uso, ne fanno un vero e proprio abuso. Stiamo parlando del ritiro sociale, della solitudine, della depressione, ma soprattutto, a detta di numerosi esperti, di “appiattimento emotivo”. Oggi, infatti, gli adolescenti sono diventati allergici all’emotività reale, come il guardarsi negli occhi o l’arrossire, perché lo schermo di un computer e il digitale stesso vengono usati come una vera e propria barriera ai sentimenti. Condividiamo, a tal proposito, quanto recentemente affermato dalla scrittrice Susanna Tamaro in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera: nel mondo esaltato dai media, il bene e il male non hanno più alcun senso di esistere e il «mi piace» e il «non mi piace» sono diventati il confine etico del mondo. Da non sottovalutare, però, il fatto che la possibilità di crescere, condividere, scambiare e accelerare i tempi oggi può offrircela solo il web che, in questo senso, è da considerarsi come una grande città, che, se hai la patente e rispetti il codice della strada, puoi divertirti ad esplorare in lungo e in largo. In caso contrario, avventurandoti in essa, puoi arrecare soltanto pericolo e seri danni a te stesso e agli altri. Gruppo PON “Parole in gioco” KENNEDY NEWS Giornata Internazionale della Donna Anno 7 - Numero 1 aprile 2014 PAGINA 6 LE DONNE NON HANNO PAURA di Antonella Torrillo Classe II B I° premio Concorso Biblioteca “Girolamo Vitelli” Sezione: Malala Yousafzai Scuola Secondaria di I grado - Categoria: Racconti CONCORSO letterario Biblioteca “Girolamo Vitelli” “DONNA” La Biblioteca Comunale “Vitelli” di Ero sola. Nella mia stanza chiusa a chiave. Fuori c’era lui, mi aveva picchiata Cusano Mutri, in collaborazione … era la prima volta! Non credevo fosse un uomo violento, ma si è dimostrato con la nostra scuola, ha indetto il molto più che violento. V Concorso Letterario “Donna” a “Ma io sono una donna che non ha paura, io sono Catia e non ho paura“, dissi cui tutti noi alunni dell’I.C. e ridissi a me stessa, prima di dirigermi al telefono per chiamare il 112. Chiamai “Kennedy” abbiamo partecipato la polizia e dissi tutto. Arrivarono ma lui non c’era più. Andai all’ospedale percon entusiasmo ed impegno, conché avevo troppi lividi per restare a casa, mentre la polizia iniziò le ricerche di siderata anche la tematica affrontata di stringente “quell’uomo”. Ero ritornata a casa quando squillò il telefono e una voce disse: “Sono io, attualità. L’iniziativa si proponeva di stimolare la il tuo incubo, la tua disgrazia, quello che però ti ama più di tutti, e per questo non posso capacità di scrittura e la competenza linguistica: parpermettermi che tu viva senza di me. Sto arrivando da te, noi due faremo un viaggio … lare e scrivere correttamente, infatti, oltre a rendere un viaggio ultraterreno!”. Subito riagganciò ma io non avevo paura e mantenni la calma. possibile una efficace comunicazione con gli altri, Il giorno dopo uscii, non senza qualche timore; … ed ecco, era dietro di me con la sua aiuta a esprimere quel groviglio di emozioni e situagrande macchina nera e mi stava per sbarrare la strada. zioni che ognuno ha dentro di sé. Feci in tempo a chiamare la polizia e dissi: “Il mio fidanzato mi vuole uccidere!”. Sabato 8 marzo 2014, proprio il giorno della Festa Individuarono subito il luogo in cui ero e arrivarono proprio nel momento in cui stava per della Donna, si è svolta la cerimonia di premiazione aggredirmi con un coltello. E grazie a loro fui salva. Lo misero in prigione in attesa del dei lavori. Eravamo molto emozionate, anche all’idea processo; poi il giudice decise per una pena di 6 mesi da scontare agli arresti domiciliache una di noi poteva essere menzionata come vinciri. Ai domiciliari … non potevo crederci! trice. Ed è stato proprio così! Allora mi prese la paura, chiesi alla polizia una protezione ulteriore, ma mi risposero solLa moderatrice dell’incontro, dott.ssa Maria Grazia tanto: ”Non abbia paura!”. Porceddu, dopo i saluti delle autorità, ha dato il via Ma io non potevo morire, dovevo vivere, non tanto per me, ma per le donne che hanno alla manifestazione. paura di denunciare e per quelle che sono morte per mano di uomini spregevoli ! Sapevo Numerosi i partecipanti e molto significativi i lavori che sarebbe venuto a cercarmi e se mi avesse trovato, questa volta non avrei avuto presentati nelle varie sezioni, tra opere scritte in linscampo! gua italiana o in dialetto e rappressentazioni grafiche. Ed infatti andò nella nostra casa, ma questa volta io non c’ero … ero in un centro di accoAntonella Torrillo Nilde Crocco glienza per donne che, come me, avevano subito violenze. Mara Giaccio Antonella Di Biase Vi ero andata incoraggiata da una poliziotta. Mi confidai, raccontando la mia storia e, pian Classe II B piano, la paura diminuì fino a scomparire. Seppi più tardi che lui era stato rinchiuso in una casa di cura per malattie mentali , mentre io avevo ritrovato la serenità e la libertà. Una Donna di Erica Bianco Ora sono felice e mi batto quotidianamente contro la violenza sulle donne. Lui ha intraI° premio preso un lungo percorso riabilitativo per capire che i suoi atti, fatti contro di me, erano Sezione: Malala Yousafzai - Scuola Sec. di I° Categoria: Poesie sbagliati. Ora, presso quel centro, accolgo ragazze che non hanno paura di denunciare, le incito a farlo e voglio che tutti sappiano che noi siamo donne e che non abbiamo paura. Dalla costola si è rialzata di Adamo nata, perché lei è forza, creatura unica coraggio e dolcezza. Festa della donna ogni giorno dell’anno! che nasconde il segreto È amore filiale Riflessioni della vita. e materno, Una giornata in cui ricordare le conquiste sociali e Ancora oggi sfruttata, affetto profondo politiche delle donne, un’occasione per rafforzare la segregata, e sincero. lotta contro la discriminazione e le violenze, un maltrattata, violentata. È colei che dimentica momento per riflettere sui passi ancora da compiere. Quante volte ha lottato, se stessa La Giornata Internazionale della Donna, è tutto quee quante umiliazioni ha per dare tutto a tutti. sto e anche di più. È un modo per ricordare da dove sopportato! È semplicemente una veniamo, noi donne, e dove stiamo andando. Tutti Ma ogni volta donna conosciamo la triste storia per cui si è deciso che questa data diventasse la festa della Donna: nel 1908, 129 operaie di un’industria di New York rimasero uccise in un incidente, mentre Lavoro realizzato da Mara Alyssa Giaccio Classe II B protestavano per le condizioni di lavoro indegne a cui erano sottoposte, e la mimosa fu scelta come simbolo, perché nei pressi della fabbrica bruciata cresceva proprio un albero di mimosa. L’8 marzo 1946, per la prima volta, anche l’Italia ha ricordato la Donna, anche se oggi la festa ha perso il suo significato originario, diventando un evento puramente commerciale. Nonostante la condizione della donna sia migliorata a partire da quel terribile 8 marzo del 1908, al telegiornale o sui giornali, asistiamo troppe volte a racconti di violenza, abusi, maltrattamenti, sfruttamenti e discriminazioni nei confronti della donna. Molti sono, purtroppo, gli uomini che approfittano delle donne, trattandole come oggetti, annientando la loro dignità, cancellando il rispetto che dovrebbero portare loro. Io sono una donna e voglio essere trattata come tale! Non solo... Io sono fiera di esserlo! La donna è unica e preziosa, dà vita, conforto, sostegno e amore incondizionato senza chiedere nulla in cambio...Tutte noi meritiamo di essere rispettate, protette e soprattutto amate ogni giorno dell’anno! Aurora Di Biase Classe IIIB III classificato Concorso Biblioteca “G. Vitelli” KENNEDY NEWS Focus PAGINA 7 Terremoto nel Matese Una domenica come tante, il 29 dicembre, veniamo sorpresi da un avvenimento spiacevole e del tutto inaspettato: una scossa sismica di magnitudo 4.9 è stata registrata pochi minuti dopo le 18.00, nel Casertano, nell’area del Sannio, a ridosso dei Monti del Matese, ad una profondità di 10 km; l’area interessata è stata in particolare quella del Castello del Matese, di San Potito Sannitico e di Piedimonte Matese. Per molti secondi i vetri hanno tremato, i lampadari e i pensili oscillato e sono stati avvertiti inquietanti scricchiolii. Molte le persone che si sono riversate in strada: panico tra la gente e preoccupazione per le abitazioni e gli edifici. Alle 20.49 la terra ha tremato ancora per una scossa di 3.7 e alle 21.14 una nuova scossa di 3.2, senza contare le innumerevoli scosse d’assestamento, che si sono susseguite. Lunedì 20 gennaio, poi, due importanti scosse sono state registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: la prima alle 8.12 di magnitudo 4.2 e profondità 11.1 km, la seconda alle 8.55 con magnitudo 3.7 e profondità 17.9 km. Quest’ultima scossa ci colpito particolar- Anno 7 - Numero 2 Appro fondim ento aprile 2014 Terrae Motus: analisi e aspetti scientifici mente, in quanto ci trovavamo a scuola. Eravamo da pochi minuti entrati in classe, quando, improvvisamente, i banchi hanno cominciato a tremare e gli astucci a cadere. Seguendo le indicazioni di sicurezza, che conoscevamo tutti in seguito alle simulazioni delle prove di evacuazione effettuate nel corso dell’anno, ci siamo riparati sotto i banchi e, finita la scossa, siamo usciti fuori in fila, tenendoci per mano. I giorni seguenti sono stati angoscianti, scuole chiuse, controlli agli edifici pubblici, per verificare eventuali danni. Anche la nostra scuola è stata ottoposta a controlli ed è rimasta chiusa per qualche giorno. Fortunatamente non si sono registrati danni ingenti, almeno nel nostro paese. Ma c’è poco da fare, in quanto Benevento sorge in una zona dell’Appennino a forte sismicità. Bisogna mantenere la calma e stare all’erta! Classe III B CON IL CUORE VERSO LA DELICATA SITUAZIONE DELLA CRIMEA Solidarietà e preoccupazione per la situazione della Crimea. Da giorni ormai è balzata alle cronache dei giornali e dei Tg la situazione della piccola penisola ucraina che si affaccia sul mar Nero, una zona famosa anche per una guerra dell’Ottocento, cui partecipò anche il Piemonte, avviando una fase diplomatica che avrebbe portato alla ribalta internazionale la situazione italiana sotto la dominazione straniera. La Crimea è stata interessata da un referendum, attraverso il quale i cittadini hanno scelto di “separarsi” dall’Ucraina, cui la penisola al momento è legata politicamente, e di “unirsi” alla Russia. La comunità internazionale è molto perplessa di fronte a questa situazione perché teme che il referendum possa essere stato in qualche modo “pilotato” dai potenti politici russi. Anche nelle nostre zone la vicenda è molto seguita perché ormai da anni presso le nostre case vivono tanti immigrati ucraini che lavorano come colf, come braccianti agricoli, come muratori e come camionisti. Sono diventati un po’ di “famiglia” e noi non possiamo che essere solidali rispetto ad essi che vivono nella paura in parte perché in quelle zone vivono ancora dei loro familiari, in parte perché la situazione, al momento, è molto critica e attraversata da venti di guerra. Gruppo PON “Parole in gioco” POLITICA La squadra di Renzi Roma 22 febbraio 2014 Dopo un lungo colloquio con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, Matteo Renzi ha presentato la lista dei ministri del suo governo: 16 e la metà sono donne. Si tratta di una squadra fortemente rinnovata rispetto all’esecutivo del suo predecessore Enrico Letta; un governo giovane, età media di 47 anni. La mission del Presidente Renzi è stata esplicitata con forza nel discorso di insediamento: grande attenzione alla scuola, per l’importanza fondamentale per il futuro del Paese; riforme strutturali profonde del sistema politico e del mondo del lavoro per rilanciare l’Italia. Gruppo PON “Parole in gioco” L’Italia è un Paese ad elevato rischio sismico per le caratteristiche fisiche del suo territorio e per la fragilità del patrimonio abitativo, in gran parte rappresentato da vecchi edifici e monumenti storici. Questo significa che i terremoti nel nostro Paese sono una minaccia concreta che può colpire quando meno ce lo aspettiamo. E’ quanto sta accadendo ultimamente nella nostra Regione e in tutta Italia, ma anche in Grecia, in Francia, in Inghilterra, in Albania. Ma che cos’è il terremoto? Fin dai tempi antichi la natura dei terremoti è stata oggetto di studio e di riflessione: alcuni antichi filosofi greci attribuivano le scosse all’azione di venti sotterranei, mentre altri li mettevano in relazione a fuochi divampanti nella profondità della terra. La parola “terremoto” deriva dal latino “terrae motus”, che significa letteralmente “movimento della Terra”. Tecnicamente il terremoto consiste in una serie di vibrazioni prodotte dalla crosta terrestre, provocate dalla liberazione di energia in un punto interno, detto ipocentro; di qui, una serie di onde elastiche, dette “onde sismiche”, si propagano in tutte le direzioni, anche all’interno della Terra stessa. Il luogo della superficie terrestre posto sulla verticale dell’ipocentro si chiama epicentro ed è generalmente quello più interessato dal fenomeno, in seguito alla liberazione di energia accumulata nelle rocce. Le onde sismiche, che si propagano nel terreno, si avvertono in superficie come scosse, che vengono definite sussultorie o ondulatorie, secondo che prevalga nel movimento la componente verticale o quella orizzontale. La durata di ogni scossa è, di solito, di pochi secondi; eccezionalmente raggiunge il minuto. Raramente un terremoto si verifica con una sola scossa: infatti, le scosse si succedono a intervalli regolari per diversi giorni e talvolta per mesi. Si chiama “periodo sismico” il tempo durante il quale si registrano le scosse. Un terremoto può essere accompagnato da forti rumori, che possono ricordare boati, rombi, tuoni, sequenze di spari; questi suoni sono dovuti al passaggio di onde sismiche all’atmosfera e sono più intensi in vicinanza dell’epicentro. Alcuni terremoti, specialmente i più forti, sono anche accompagnati, preceduti o seguiti da fenomeni naturali, come: bagliori o lampi; modificazioni improvvise del campo magnetico, elettrico o della radioattività locale; nervosismo degli animali; variazione del livello delle falde o delle acque costiere; attività vulcanica. Le scosse sismiche vengono calcolate in base all’intensità ed alla magnitudo. Per misurare l’intensità si utilizza la Scala di Mercalli, elaborata da Giuseppe Mercalli, naturalista e vulcanologo vissuto dal 1850 al 1914. Essa va dal I al XII grado. Per misurare la magnitudo si utilizza la Scala Richter, elaborata Charles Francis Richter, sismologo statunitense vissuto dal 1900 al 1985. Essa va dal 1° all’8° grado. Ogni giorno sulla Terra si verificano migliaia di terremoti, solo qualche decina sono percepiti dalla popolazione e la maggior parte di questi ultimi causano poco o nessun danno. Bianco Erica, Mendillo Roberto, Conte Pasqualina, Porto Martina Classe III A Buon compleanno! KENNEDY NEWS PAGINA 8 Anno 7 - Numero 2 MAGAZINE aprile 2014 L’impegno sociale di Rocco Hunt Radio Televisione Italiana Doppio compleanno 90 anni di Radio 60 di TV Il maestro Alberto Manzi: un nuovo modo di intendere la scuola Alberto Manzi è stato il conduttore della trasmissione: “Non è mai troppo tardi”, che andò in onda per ben otto anni, dal 1960 al 1968. Come si può evincere dal titolo, il programma era rivolto agli analfabeti, cioè a quegli adulti che non sapevano né leggere, né scrivere. L’analfabetismo, infatti, era ancora molto diffuso nel 1960, non soltanto nelle regioni del Sud, ma in tutte le aree di campagna e nelle periferie delle grandi città. Il maestro Manzi è stato un acceleratore del processo di diffusione della lingua italiana, ma fu la TV, con alcuni programmi come “Lascia o Raddoppia” e il “Musichiere”, a far conoscere una lingua diversa dal dialetto parlato dagli abitanti delle singole regioni d’Italia. Tuttavia, proprio per il ruolo importante da lui rivestito, l’idea di dedicare una fiction a questo maestro è stata particolarmente indovinata, anche perché, in tal modo, è stato possibile pure alle nuove generazioni conoscerlo per il suo importante ruolo culturale. Gruppo PON “Parole in gioco” la I LIBR nsione Rece nostra L’artista salernitano Rocco Hunt, il cui vero nome è Rocco Pugliarulo, è stato il vincitore del Festival di Sanremo 2014, tra le “nuove proposte”, con la canzone “Nu juorno buon”. Già famosissimo al pubblico dei giovanissimi, prima di questo grande successo, il cantante ha inciso dischi con rapper e cantautori vari. Nella sua canzone, Rocco vuole ricordare tutte le vittime della mafia, denunciando, inoltre, che non ne può più della sua terra dei fuochi, dei tumori e dei rifiuti tossici, nella strofa: …La strage dei rifiuti/ L’aumento dei tumori/ Siamo la terra del sole/ Non la terra dei fuochi…. L’artista spera che niente possa rovinare l’avvento di un giorno magnifico che, si augura, possa non finire mai, cancellando tutte le rughe e tutte le cose tristi. Egli, inoltre, confida nel fatto che in Campania si svilupperanno le aziende e così non si andrà più a lavorare fuori regione. In sintesi, il suo messaggio, positivo e di incoraggiamento per le nuove generazioni, è questo:…Ti accetterò qualsiasi cosa tu faccia, se tifi un’altra squadra, se sei del nord o sei del sud, state bene in compagnia senza usare la violenza. Giusy Vitelli, Giovanna Alessia Di Biase Classi Prime Premio Oscar “La Grande bellezza” ce è il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei "Bianca come il capelli di Beatrice, quei capelli che latte, rossa come quando li scioglie, l’alba ti viene addosso! il sangue" La vita, però, riserva a Leo una triste di Alessandro D'Avenia sorpresa: la ragazza è gravemente malata di leucemia, una malattia che Questo è un libro che, letteralmente significa sangue bianco, a prima vista, ci è sembrato uguale a tanti proprio quel colore che tanto lo spaventa. altri, dalla copertina per niente invitante, Inoltre, è così delicata, così legata alla forse non adatto a noi adolescenti, ma, si vita, eppure così matura e pronta a comsa, non bisogna mai giudicare un libro battere. Leo decide di passare con lei tutto dalla copertina! il tempo possibile, non pensando al pegDalla prima pagina, infatti, ci siamo accorgio. Cerca di farla ridere, di starle vicino, le te che c’era qualcosa di speciale in esso, insegna a suonare, balla con lei, la fa viagche ci avrebbe coinvolte, facendoci entrare giare con la mente. Beatrice, però, non ha nella storia, immaginando le scene e propossibilità di guarigione, peggiora sempre vando le emozioni dei protagonisti. più e, pian piano, si spegne. Leo, allora, Quanto abbiamo riso e quanto abbiamo dovrà scavare a fondo dentro di sè, sanpianto! guinare e rinascere, per capire che i sogni I protagonisti sono due adolescenti: Leo e non devono morire e per trovare, quindi, Beatrice. Leo è un sedicenne come tanti: il coraggio di credere in qualcosa di più ama stare con gli amici, correre in motorigrande. Il finale sta a voi lettori scoprirlo! no, giocare a calcetto con la sua squadra, Consigliamo vivamente la lettura di questo i “ Pirati”, e ascoltare musica. Più di tutto, libro, che non è affatto noioso, è perfetto però, ama contemplare da lontano per gli adolescenti, ma può essere Beatrice, la ragazza di cui è pazzamente e apprezzato anche dagli adulti. Vi sono presegretamente innamorato. senti molte citazioni, immagini e rimandi, Leo ha una particolarità: ad ogni emozione che brillano di saggezza, come questo: l’adà un colore. Il ragazzo ha paura del bian- dolescenza è molto più di un’età, è un co, che per lui rappresenta il niente, come vento indescrivibile e folle che ci scompiil silenzio e il vuoto, associando ad glia la vita! esso dei sentimenti negativi. Il rosso inveAurora Di Biase Classe III B La Grande bellezza, acclamato film di Paolo Sorrentino, ha vinto l’Oscar come miglior film straniero. Il regista napoletano ha fatto ritornare questo prestigioso riconoscimento internazionale in Italia dopo 15 anni. Il film vede come protagonista Jep Gambardella, giornalista di costume e critico teatrale, che vive a Roma, la città eterna che, in passato, ha brillato per la sua magnificenza, ma che, adesso, è pervasa da uno squallore senza fine. Jep ha scritto un unico libro, ma, anche se apprezzato, è troppo pigro per scriverne ancora, perché oramai sente che nella sua vita non c’è nulla più in cui credere e da potere comunicare agli altri. Perfino l’Amore, che aveva trovato in gioventù, nella figura di Elisa, è inesorabilmente perso quando gli viene comunicata la notizia della morte della donna. Quest’episodio gli innesca una malinconica rivisitazione della sua esistenza, che quasi lo spinge a recuperare la sua identità di scrittore e letterato, ma soprattutto di uomo innamorato. Il mondo che lo circonda, però, continua ad apparirgli vuoto e senza speranza, fin quando, dopo l’incontro con una missionaria cattolica, si riaccende in lui un barlume di speranza: riprendere a scrivere e, forse, realmente a VIVERE. Gruppo PON “Parole in gioco” REDA ZIONE Dirige dott.ss nte Scolas tico a Gio Docen vanna Carac te ref cio prof.ss a Dolo erente res Pa Gli alu lmie n n i e i doce ri della S n cuola Secon ti daria di I Gr ado ternet! Siamo su In nedy.gov.it www.icken @scuola Repubblica ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “J. F. Kennedy” di CUSANO MUTRI Via Orticelli, 26 - 82033 Cusano Mutri-BN /Tel: 0824 862064-e-mail: [email protected] WS E N Y D E KENN A G IN A . . IN P R IM A P FA N Z IA N FA I ’ L L E D E R IM A R IA LA SCUOLA P . .. PERCORSI, CONCORSI E SODDISFAZIONI NALE E.I.P. ROMA - 41° CONCORSO NAZIO " Scuola Strumento di Pace" Il 1° Premio Regionale alla Scuola di Civitella Licinio Il 24 ottobre, insieme alla maestra Giuliana, le professoresse Rita Sasso e Masella Bibiana ed altri alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado, ci siamo recati a Roma presso la Biblioteca Nazionale per ricevere due premi: uno per la poesia "Dedicata alla nostra chiesa" e l'altro, perché vincitori del 1° Premio Regionale per l'opuscolo realizzato dal nostro plesso dal titolo " Arte, fede e cultura: Madonna della Neve". Giunti nella capitale, siamo scesi davanti ad un palazzo grandissimo che è la sede della Biblioteca Nazionale. Siamo entrati e subito ci hanno fatto accomodare in un'immensa sala dove il Presidente Nazionale E.I.P., dott.ssa Anna Paola Tantucci ha illustrato, mediante la proiezione di immagini, i vari lavori che la commissione ha scelto per questo concorso. Poi, dopo una lunga attesa, è stato chiamato il nostro istituto a ritirare i premi. Ci siamo alzati e, con tanta emozione , abbiamo raggiunto la giuria che ci ha consegnato gli attestati, la medaglia e la targa. All'uscita eravamo davvero orgogliosi per aver visto trionfare la nostra scuola in mezzo a tante altre di tutta Italia. Prima di ripartire abbiamo fatto una lunga passeggiata nel centro di Roma passando per Piazza di Spagna. E' stata una giornata fantastica in cui abbiamo vissuto un'esperienza unica che non dimenticheremo mai! Il giorno successivo , abbiamo condiviso la nostra gioia con i compagni e le maestre della nostra scuola. Evira, Doriana, Marco e Luigi (Classi IV e V di Civitella Licinio) Anno 7 - Numero Concorso Letterario biblioteca G. Vitelli "Donna" C'era una volta una donna… Sezione grafica Cat. Mary Poppins 2 Aprile 2014 LEG AL MEM ITA’ e ORIA pag 1° . 10- 11 P R E M I O ione Alimentaz nto e movime pag.12-13 Didascalia del disegno: "Finalmente libera". La donna ha sempre vissuto una condizione di inferiorità sul piano sociale, sul piano giuridico e politico. Anticamente questa discriminazione era giustificata dalla sua inferiorità fisica oltre che era sottoposta all'autorità del padre o del marito, quindi il suo destino era legato al ruolo di figlia, di moglie e madre. Le grandi rivoluzioni, quella francese e quella americana, condussero la donna al riconoscimento dei diritti civili, ma non ancora a quelli politici. Durante la seconda rivoluzione industriale in Inghilterra le "suffragette" ebbero il suffragio universale, mentre in Italia questo diritto si ottenne solo nel 1945. Da questo momento in poi il movimento di emancipazione della donna divenne più agguerrito e di conseguenza il processo di uguaglianza con l'uomo si fece più celere e negli anni successivi la donna prese possesso di varie cariche pubbliche e istituzionali. La donna non è più sottomessa all'uomo. La storia ci mostra donne, come Maria Montessori, Madre Teresa di Calcutta, Maria Sklodowska, Rita Levi Montalcini, Indira Gandhi che hanno avuto un ruolo importante per il benessere della società. Le catene si sono sciolte: la donna schiava e sottomessa all'uomo non esiste più!Oggi la donna ha più consapevolezza delle sue forze e del suo "valore", sia nella famiglia sia nel lavoro. Alunni scuola primaria classe V plesso di San Felice DONNA pag. 14-15 CARNEVALE pag. 16 "Il mondo in una goccia" Negli ultimi giorni del mese di febbraio, è pervenuta a scuola un bando relativo al concorso "MADRE ACQUA", 22 marzo 2014 - Giornata Mondiale L' acqua è una risorsa preziosa. dell'Acqua. Noi alunni da subito abbiaSe non la inquini non è pericolosa. mo proposto la nostra partecipazione a Acqua di mare, di laghi e di fiumi tale concorso, iniziando così un perè spesso inquinata da rifiuti corso didattico/educativo sulla tematica e da fumi. inerente all'acqua. Lavorando in gruppo, (perché così ci Acqua pulita non ve n’è più, sentiamo "piccolo - grande gruppo") per questo si chiama ORO BLU. dopo aver effettuato ricerche, elaborato Non sprecare l' ORO BLU disegni, scattato foto e prodotto riprese Per non rischiare anche tu! - video, abbiamo assemblato i nostri lavori e scelto il titolo: "Il mondo in una (Giacomo Marino, Giada Crocco, goccia". Alessia Petrillo, Maria Cristina Tali attività ci hanno aiutato a capire Maturo, Antonio Civitillo) l'importanza delle funzioni dell'acqua, classe V Capoluogo ad acquisire sane abitudini quotidiane e a far un uso intelligente e razionale delle risorse naturali. Inoltre, ci hanno offerto la possibilità di L' ACQUA… andare in giro per il nostro paese, scoprendo così luoghi e risorse idriche naturali che molti di noi ancora non conoscevano. In queste escursioni, abbiamo visto e valutato anche aspetti negativi come l'inquinamento dei nostri ambienti naturali, i rifiuti gettati in acqua e/o lasciati lungo le rive dei corsi d'acqua. Ciò ci ha reso ancora più sensibili alla tematica e ci siamo proposti come piccoli "paladini", decisi difensori dell'acqua quale bene prezioso della vita di ogni essere vivente. Un'altra gioia che ci ha regalato questo lavoro è stata quella di essere stati vincitori del 1°premio del concorso sopradetto e di aver partecipato alla cerimonia di premiazione il giorno 25 marzo 2014, presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori a Benevento. Un ringraziamento particolare va alla nostra Dirigente Scolastica, dott.ssa Giovanna Caraccio, che ci sostiene sempre nelle iniziative culturali, stimolandoci e approvando i nostri piccoli progressi. Gli alunni di classe quarta Scuola Primaria Plesso di San Felice KENNEDY NEWS PAGINA 10 LEGALITA’ e MEMORIA Anno 7 - Numero 2 Aprile 2014 "Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto." (dal Vangelo Vangelo di Giovanni) A vent'anni dalla sua morte si continua a parlare di lui, di Don Peppe Diana, il sacerdote che nella sua vita aveva scelto di combattere le ingiustizie, la violenza, il crimine. Egli non ebbe paura di far conoscere il proprio pensiero ed ebbe inizio così il "progetto di legalità" che oggi è una parte importante del programma educativo di ogni istituto scolastico. Già nel 1991 Don Diana aveva diffuso nelle parrocchie che appartenevano alla foranìa di Casal di Principe una lettera dal titolo "Per amore del mio popolo" in cui egli scrive che è molto preoccupato per il diffondersi della violenza soprattutto tra i giovani che diventavano vittime o mandanti delle organizzazioni criminali. Egli voleva far capire alla gente che si doveva opporre alla criminalità, ai soprusi, alla violenza. E' proprio per questo che il giorno del suo onomastico, il 19 marzo 1994, quando Don Peppe si accingeva a celebrare la Santa Messa delle 7,30, un killer entrò nella sacrestia e lo colpì con diverse pallottole che lo uccisero all'istante. Del triste evento ne abbiamo discusso con la maestra e siamo giunti a paragonare Don Peppe Diana prima ad un papà che vuole inculcare nei propri figli tanti giusti valori: il rispetto dell'altro, l'osservanza delle regole, le idee della condivisione, del dialogo, della verità, della sincerità, della libertà di pensiero e parola, di giustizia. Poi l'abbiamo paragonato ad un chicco di grano che è caduto in terra, è germogliato ed ha prodotto buoni frutti. Il giovane prete, infatti, ha dato la sua vita per indicare alle persone qual era la strada giusta da seguire e, secondo noi, non è morto inutilmente. Le sue parole, la sua testimonianza sono cadute in terreni fertili: la famiglia e la scuola. In famiglia, ad opera dei nostri genitori, e nella scuola, con la guida degli insegnanti, sono curate tante piantine, bambini e ragazzi, che cresceranno e diventeranno i cittadini del domani, liberi da soprusi e violenze di qualsiasi genere e soprattutto convinti che non bisogna avere paura di denunciare. Tale pensiero abbiamo voluto sintetizzarlo con uno striscione realizzato per la ricorrenza del 19 marzo, giornata in memoria di Don Diana e delle vittime della mafia. Classe V-Scuola Primaria Pietraroja IL CUORE DI MANDELA Nelson Mandela, esploro il tuo cuore: vedo che c'è un sacco d' amore, nemmeno un briciolo di cattiveria perché hai voluto sconfiggere ogni miseria. “I frutti della legalità” Lavoro grafico-pittorico realizzato dagli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria di Pietraroja In una cella sei stato rinchiuso, ma anche costretto ai lavori forzati, i tuoi desideri di pace non sono mai cessati. DON GIUSEPPE DIANA : E DEL SUO POPOLO IL MARTIRE MORTO PER AMOR Tante sono state le persone che hanno combattuto la camorra, tante quelle che hanno pagato, con la propria vita, la speranza di vivere in un mondo migliore, tante quelle che sono diventate dei veri eroi, semplicemente per aver amato il prossimo; uno di questi è Don Giuseppe Diana, assassinato il 19 marzo 1994 nella sacrestia della chiesa di San Nicola a Casal di Principe. Lo spietato killer non sbaglia nessun colpo, i 5 proiettili uccidono all' istante il sacerdote. Ricordando uno dei suoi scritti più importanti , "Per amore del mio popolo non tacerò" si possono adattare alcune sue parole alla sua stessa morte:"Non una conclusione , ma un inizio …" che la sua morte diventi il simbolo di una lotta sempre più forte contro una delle piaghe più dolorose della nostra società. Ecco perché, in onore della sua grandezza d' animo, il 25 aprile 2006 nasce il comitato Don Giuseppe Diana. In una società guidata da deboli istituzioni politiche, l' impegno e l' amore di Don Giuseppe possano diventare le armi più potenti contro la cattiveria di chi tenta di sporcare la nostra risorsa più grande: l'amore per la vita. V I V I la V I T A Madre Teresa di Calcutta La La La La La La La La La La La La La La La La La La vita vita vita vita vita vita vita vita vita vita vita vita vita vita vita vita vita vita è è è è è è è è è è è è è è è è è è un'opportunità, coglila. bellezza, ammirala. beatitudine, assaporala. un sogno, fanne una realtà. una sfida, affrontala. un dovere, compilo. un gioco, giocalo. preziosa, abbine cura. una ricchezza, conservala. amore, godine. un mistero, scoprilo. promessa, adempila. tristezza, superala. un inno, cantalo. una lotta, accettala. un'avventura, rischiala. felicità, meritala. la vita, difendila. Classe quinta di Civitella Licinio Una volta uscito di prigione hai avuto l' occasione di continuare la tua missione. Con il tempo ce l' hai fatta: bianchi e neri sono insieme, e sempre sarai ricordato per le tue opere di bene. Sei morto ormai: ma nella storia dell' umanità un posto speciale sempre avrai, e anch'io non ti dimenticherò mai. Cristian Perfetto Classe 4^ Scuola Primaria "Capoluogo" Anno 7 - Numero 2 LEGALITA’ e MEMORIA Aprile 2014 lla legalità 19 marzo 2014: la MA RC IA de in ricordo di Don Peppe Diana e di tutte le vittime delle mafie Il nostro Istituto Comprensivo ha voluto porre l'accento su questo argomento con una piccola manifestazione "In Marcia" alla quale hanno aderito i tre ordini di scuola realizzando frutti variopinti in memoria delle vittime da ricordare: "radici di memoria frutti d'impegno". I bambini della Scuola dell'Infanzia "Antonio e Carlo Tammaro", accompagnati dalle docenti responsabili di plesso, si sono Secondaria, nel cui atrio erano esposti lavori realizzati da bambini e ragazzi del nostro Istituto. Alla presenza della Dirigente Dott.ssa Giovanna Caraccio, dei sindaci dei comuni di Cusano Mutri e di Pietraroja, dell'Assessore alla Cultura e dei Carabinieri della locale stazione, nello spazio antistante la scuola hanno avuto inizio queste marce. Ad aprirle i bambini della scuola dell'Infanzia di Cusano che con colorati cappelli di frutta hanno marciato sul ritmo della "Marcia di Radetzkj". Sono seguiti poi canti ed un'esibizione di ballo. Frutti coloratissimi realizzati sempre dai nostri piccoli allievi sono stati appesi ad un INFANZIA CUSANO CAPOLUOGO KENNEDY NEWS PAGINA 11 abete, ogni frutto conteneva "un seme del loro impegno". Trasmettere a dei bambini piccoli, come quelli della scuola dell'Infanzia, concetti di legalità non è semplice, ma è importante al fine di costruire solide basi. Noi, come educatori insieme alle famiglie, dobbiamo essere validi esempi. La scuola poi deve dare prova di come la sua attività formativa dia valore alla legalità escludendo ogni forma di violenza. Noi docenti della scuola dell'Infanzia ci siamo imposte il compito di "lavorare sulle regole" mettendo in atto tutti quegli strumenti che aiutino i bambini a capire ciò che è giusto fare e ciò che è giusto chiedere perché è un loro diritto. Questo è fondamentale affinchè possano crescere e diventare individui capaci di interagire con gli altri con il mondo. Autonomi nelle decisioni, fiduciosi in sé stessi, personalità forti, rispettose degli altri possono formarsi solo su basi solide. Allora quale posto migliore della scuola? La scuola, come afferma Morin, è il luogo dove "si apprende a vivere". Le docenti Le foto della pagina ritraggono gli alunni dei vari plessi durante la marcia della legalità PIETRAROJA recati presso la sede della scuola SAN FELICE CIVITELLA IL GIORNO DELLA MEMORIA Il giorno della Memoria è una data molto importante per la storia dell'umanità perché ricorda il giorno in cui le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel 1945, aprirono finalmente i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Il 27 gennaio è un giorno molto triste, riconosciuto dal nostro Parlamento e dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite come giorno della Memoria proprio per non dimenticare le "crudeltà" di allora, per evitare nuove sofferenze oggi, ad altri popoli e ad altre persone, in qualsiasi parte del mondo. Parlare di Shoah significa parlare dello sterminio di milioni di persone , non solo ebrei ma anche rom, testimoni di Geova, persone diversamente abili. Anche a distanza di anni, la Shoah costituisce uno dei fatti più atroci della storia europea. In questi giorni si svolgono molte manifestazioni al fine di ricordare questa vicenda e per far sì che massacri come questi non avvengano mai più. Quest'anno a scuola abbiamo letto alcune pagine del diario di Anna Frank. La sua storia ci ha profondamente commosso. Con la sua famiglia si è dovuta nascondere in una soffitta per sfuggire ai rastrellamenti dei tedeschi che avevano occupato la sua città, Amsterdam. Purtroppo è stata catturata tre giorni dopo aver scritto la sua ultima pagina di diario, ed è morta qualche mese prima della fine della guerra, nel campo di concentramento di Bergen Belsen. La sua unica "colpa" è stata quella di essere ebrea! Nel 2009 l'UNESCO ha inserito il suo diario nell'elenco delle Memorie del mondo. Molto espressiva è stata, anche, la poesia "La farfalla" scritta da un bambino rinchiuso in un ghetto insieme ad altri bambini. L'unico giocattolo che avevano questi bambini e che nessun poté portare loro via, era il sogno. Il sogno di ritornare a giocare, di andare a scuola e di sentirsi liberi. Dopo aver letto queste testimonianze, aver visto delle immagini sullo sterminio degli ebrei e letto delle poesie non riuscivamo a credere che alcuni uomini possano essere stati così crudeli con i propri simili. Alunni della classe V plesso di San Felice KENNEDY NEWS PAGINA 12 “ALIMENTAZIONE e... Prog etto Cres cere Felix : "L'o ra della cola zion e...a scuo la" Esiste uno stretto legame tra alimentazione e salute in particolare in età prescolare e scolare quando cattive abitudini alimentari possono influenzare negativamente la crescita e lo sviluppo dei bambini e causare problemi di obesità. E' per questo motivo che fin dalla prima infanzia, bisogna favorire un'alimentazione sana ed equilibrata e un'adeguata attività fisica, anche attraverso specifici interventi educativi. Tutte le agenzie formative, ma soprattutto la scuola ha il compito di educare i bambini ad un corretto stile di vita che prevede di "mangiar sano e muoversi spesso". Anche quest'anno l'Istituto Comprensivo "J.F.Kennedy" di Cusano Mutri attraverso il progetto "Crescere Felix", sottolinea l'importanza di arginare l'incremento dei problemi di obesità infantile ed ha avviato dal mese di gennaio un percorso inter- disciplinare di educazione alimentare che mira a sensibilizzare gli alunni ad una sana e corretta alimentazione che sicuramente deve cominciare con la prima colazione, troppo spesso assente o fatta in maniera frettolosa. Il giorno 18 febbraio tutti gli alunni della scuola dell'Infanzia e Primaria dell'Istituto sono stati impegnati nel preparare e consumare a scuola una colazione che prevedeva una varietà di alimenti da poter scegliere. Inoltre sono stati presentati anche modelli alternativi di prima colazione come quella inglese, per permettere agli alunni di confrontare stili di vita diversi dai nostri. A conclusione della manifestazione gli alunni sono stati coinvolti in una serie di giochi motori, svolti anche all'aperto e sono stati felici di sperimentare il binomio sana alimentazione e tanta attività fisica. Le referenti del progetto Anno 7 - Numero 2 Aprile 2014 Una colazione speciale dal sapore anche internazionale Oggi a scuola abbiamo fatto la prima colazione. Sulla tavola preparata insieme alle maestre, c'era un pò di tutto: il latte, le fette biscottate, la marmellata, il burro, i cereali, la spremuta e la ciambella. Noi abbiamo portato le tazze, tutte diverse e colorate. La maestra d'inglese ha preparato anche le uova strapazzate, la pancetta e il pane tostato per farci vedere come la colazione inglese sia diversa dalla nostra. Alle 9.15 sono arrivati la preside, Don Giuseppe, il sindaco e l'assesore del comune così li abbiamo accolti cantando "La canzone della colazione". Due nostri compagni, Morena e Mirco, hanno recitato una poesia e poi finalmente è arrivato il momento della colazione anche perchè non vedevamo l'ora di mangiare tutte quelle cose buone! E' stato non solo bello e divertente fare colazione tutti insieme, ma l'esperienza di farla a scuola è servita a capire quanto sia importante scegliere gli alimenti giusti per nutrirsi bene e affrontare la giornata con un pieno di energia. Inoltre, abbiamo potuto anche fare il confronto con la colazione inglese, preparata con cibi differenti e molto più calorici rispetto ai nostri. Dopo la colazione, le maestre ci hanno portato fuori a giocare sul campetto dietro la scuola, una bella giornata non poteva concludersi in modo migliore, speriamo di ripeterla presto! Anno 7 - Numero 2 ... e MOVIMENTO” Aprile 2014 DALLA SCUOLA DELL'INFANZIA Anche quest'anno, la scuola dell'infanzia di Civitella Licinio, ha aderito al progetto "Crescere Felix" che come sempre, focalizza la sua attenzione su una sana e corretta alimentazione. L'educazione alimentare, si realizza nella scuola dell'infanzia attraverso specifici interventi che hanno lo scopo di far riflettere i bambini sulle proprie abitudini alimentari e sull'importanza di nutrirsi in modo equilibrato attraverso la scoperta di nuovi cibi e delle loro proprietà nutrizionali. L'obiettivo principale di questo progetto, è di portare i bambini a sedersi a tavola e provare piacere e non obbligo, ad assaggiare gli alimenti proposti per avere un bagaglio di sapori e di gusti ogni volta più articolati e di conoscerne le proprietà; pertanto, sono state proposte diverse attività di cucina, utilizzando diversi ingredienti con i quali sono stati preparati squisiti biscotti. Nel periodo della scuola dell'infanzia, il bambino acquisisce e struttura atteggiamenti e modelli comportamentali che caratterizzano il suo futuro stile di vita, con riflessi positivi o negativi sulla salute. Quest'ultima, si conquista e si conserva soprattutto a tavola imparando sin da bambini le regole del mangiare sano. Il modello alimentare mediterraneo è consigliabile ed attuale; oltre ad essere ritenuto oggi uno dei più efficaci per la protezione della salute: è uno stiledi vita che può essere portato avanti per tutta la vita. A tale scopo, il 18 febbraio è stata organizzata una colazione a scuola, nella quale i bambini hanno consumato cibi sani e nutrienti come latte, fette biscottate, marmellate, miele, frutta; un momento educativo che ha permesso loro di comprendere l'importanza di una nutrizione sana e di conoscere nuovi sapori. Coinvolgente è stata inoltre, il momento della spremuta, mediante la quale i bambini hanno scoperto, attraverso i cinque sensi, odori, sapori e colo- sta fe sta a pe r tu tt i un a ve ra stata E ’ stat PLESSO DI SAN FELICE DI CIVITELLA LICINIO Martedì 18 febbraio c'è fermento nella scuola e non solo nella nostra ma in tutte le classi della scuola primaria e nelle sezioni della scuola dell'infanzia. E' la giornata in cui la prima colazione la facciamo a scuola, tutti insieme, nell'ambito del progetto Crescere Felix. Non è la prima volta e noi alunni siamo tutti contenti ed euforici e da casa abbiamo portato tovaglietta, cucchiaio, ecc.. Giunti a scuola le nostre insegnanti ci hanno portato nell'aula multiimediale per visionare un video sull'importanza della prima colazione e sui principi nutritivi dei cibi, elaborato dalla dottoressa Palombi. Tutto molto interessante, anche se erano argomenti che avevamo già affrontato nel corso dell'anno scolastico nel percorso di educazione alimentare. Non vedevamo l'ora, però, di recarci nel refettorio della nostra scuola per mangiare tutte le cose buone inviate per la colazione dall' Amministrazione comunale che vogliamo ringraziare per la disponibilità e la partecipazione a tutte le nostre iniziative. Alle 9,15 eccoci ad osservare una tavola imbandita con marmellate di vari gusti, fette biscottate, panettoni, latte, miele e nesquik. Che bello vedere la varietà di tazze che ognuno di noi aveva portato da casa e che buon odore il latte caldo appena fumante nella pentola che la maestra si accingeva a scodellare. Abbiamo mangiato a sazietà ma senza esagerare (è molto importante). Subito dopo le maestre ci hanno portato nel cortile della scuola a giocare ed a smaltire l'abbondante colazione. Abbiamo costruito il gioco della campana con lo scotch, ci siamo divertiti con l'ula-op, infine KENNEDY NEWS PAGINA 13 ri degli agrumi. Attraverso storie, racconti, filastrocche, poesie e conversazioni i bambini hanno compreso l'importanza di una corretta alimentazione. Dopo aver toccato, annusato e denominato i colori di arance, mandarini, mandaranci e limoni, i bambini hanno spremuto gli agrumi con l'aiuto dell'insegnante e ne hanno assaggiato il succo con e senza l'aggiunta di zucchero, esprimendo preferenze per le arance dolci e disapprovazione per l'aspro limone. Alla fine, i bambini hanno rappresentato graficamente l'esperienza condivisa attraverso schede operative trattate con tecniche diverse che, rilegate, risulteranno un elaborato finale. Strettamente connessa ad una sana alimentazione, è l'attività motoria che ha la sua massima espressione nel gioco,che adempie a rilevanti e significative funzioni di vario tipo, da quella cognitiva a quella socializzante, a quella creativa. Infatti, vari sono i giochi che sono stati proposti il giorno in cui è stata organizzata la colazione: corsa nel sacco, percorsi guidati con cerchi e birilli, slalom vari, , ecc.. Le docenti abbiamo giocato con i cerchi ed eseguito un percorso con i conetti. E' stata una bellissima giornata, anzi una vera e propria festa. Alunni di IV e V di Pietraroja PLESSO DI PIETRAROJA C’era una volta ... KENNEDY NEWS PAGINA 14 1° premio sezione poesie Una donna che… Anno 7 - Numero 2 Aprile 2014 Con cors o Lette rario bibli otec a Giro lamo V itelli "Don na" volta una donn a...” “C'e ra una volta C'era una volta una donna … una mamma C'era una volta una donna che… C'era una volta una mamma, non era una mamma di quelle non aveva alcun diritto, truccate e che vanno sempre di corsa; lei si alzava al mattino lavorava e non parlava prima di tutti, accendeva il fuoco nel camino, preparava la colama qualcuno la insultava; zione per i suoi bambini, poi li svegliava con dolcezza, aveva era sola e indifesa per tutti un bacio, una carezza e stava attenta che si lavassero ma non si è mai arresa. denti e orecchie e che si vestissero bene. C'era una volta una donna che… I vestiti erano sempre stirati e profumavano di fresco. Verso lottava per avere i suoi diritti le ore 8,30 li accompagnava a scuola e poi faceva la spesa con era pronta e intelligente la "sporta" e al suo rientro , per ciascun bambino, c'era la sordoveva essere indipendente; presa di qualcosa di buono. Poi si dedicava alla cucina, prepaper l'emancipazione lottava rava tante squisitezze per i figli che tornavano da scuola e per e suffragetta la chiamavano. il marito che rientrava affamato dai campi. C'era una volta una donna che… Quando aprivi la porta di casa venivi investita da profumi deli1800-1900 diritto al voto: ziosi e a tavola era una festa. Quando si mangiava, si racconpian piano otteneva i suoi diritti tavano gli avvenimenti della giornata; quella mamma rassettava raggiunti a denti stretti. la cucina e poi si dedicava ai suoi bimbi; quella mamma, aiutaC'è oggi una donna che… va anche il papà a lavorare i campi, zappava, seminava, innafricopre cariche importanti fiava, per poi raccogliere tanti prodotti prelibati e genuini. Non e dimostra a tutti il suo valore; trovava mai riposo, di notte impastava la farina per fare il pane scrittrice ed inventrice, scienziata ed artista tutte grandi "femministe". Il tempo è passato ma, a volte, nulla sembra cambiato… L'ho sentito al TG: non una Ledy di ferro ma una vittima di un femminicidio! Altroché indipendente vive una condizione avvilente! E' maltrattata e si deve vendere, spesso è velata, subisce umiliazioni e anche mutilazioni. Ci sarà domani una donna che… ovunque si esprimerà liberamente, davvero indipendente, di ogni nazione presidente, amata ed apprezzata mai più sottovalutata!!! Di Biase Pia Erminia Classe quarta Scuola Primaria di San Felice Di Biase Benedetta Classe V plesso di San Felice La donna: le mie riflessioni Ci sono donne più deboli dei maschi, questo però non significa che devono subire violenze e maltrattamenti fisici e morali. Le donne devono essere difese con più forza anche dalla legge, perché a volte vengono addirittura uccise dai propri mariti, fidanzati e compagni, che restano in carcere per poco tempo. Ci sono donne molto coraggiose che si difendono da sole e altre che con il loro lavoro ci proteggono dai cattivi, come le poliziotte e le carabiniere. Ci sono donne che dedicano ai più miseri le loro vite, come Madre Teresa di Calcutta. Io voglio dire grazie a queste donne che sono disposte a sacrificarsi e anche a morire per aiutare e difendere i più miseri e i più deboli. "…Grazie a te, donna madre…" C'era una volta una donna…Rosa Rosa, una giovane donna, viveva in un piccolo paesino di montagna, fin da quando era piccola il suo papà e la sua mamma le dicevano che le donne dovevano solo pulire la casa, cucinare, cucire, ricamare ed educare i figli. La ragazza cresceva con questa convinzione, però si sentiva molto triste. Tutti i giorni, con le lacrime agli occhi, Rosa ricamava il suo "corredo", seduta sul balcone della sua camera, mentre le altre ragazze della sua età passeggiavano e si divertivano. Un pomeriggio d'estate era così assorta nel lavoro che non sentì Sara che la chiamava. Sara, una donna bella, educata e obbediente al marito, indossava sempre vestiti bellissimi e gioielli le chiese perché stesse piangendo. Rosa le raccontò che desiderava andare a vivere in città, voleva studiare e avere una famiglia tutta sua. Il padre, ogni giorno prima di andare a lavorare la rinchiudeva in camera, per non farla partire. Man mano che gli anni passavano, Rosa cominciò a ribellarsi a suo padre che le diceva sempre cosa fare e cosa dire; lei desiderava essere come Sara e le sue amiche: libera di farsi "strada" nel mondo degli uomini. Una mattina d'inverno Rosa lasciò la sua casa, saltando dalla finestra e andò a vivere in città. Insieme alle sue amiche iniziarono a frequentare prima le scuole serali, poi si iscrissero all'università, superarono molti ostacoli e tanti problemi, ma alla fine diventarono maestre, dottoresse, avvocatesse e scienziate. Grazie a Rosa altre donne coraggiose iniziarono a ribellarsi e a combattere perché non ci fosse più differenza tra uomo e donna in nessun campo. Purtroppo, Rosa morì e la sua voce non giunse in tutti i Paesi del mondo, infatti ci sono ancora oggi delle Nazioni in cui la donna è considerata un oggetto. Queste donne desiderano, come in una favola a lieto fine, che l'uomo e la donna siano uguali sotto i punti di vista. Di Gennaro Antonella classe V plesso di San Felice fresco, i biscotti e le pizze che cuoceva il giorno dopo nel forno di casa e che poi condivideva felicemente con le famiglie dei vicini. La sera, a letto c'era sempre una favola e poi una preghiera per ringraziare Gesù, un bacio e una buonanotte col sorriso. C'era una volta una mamma… che oggi … è una nonna! Questa nonna con il viso pieno di rughe, con due occhi sereni, con il sorriso sempre pronto, oggi racconta storie bellissime, a lieto fine! Storie vissute, sacrifici affrontati, anche se la sua voce spesso si incrina, dai suoi racconti traspare "quanto coraggio" ha avuto nel superare le avversità della vita… senza perdere mai la speranza! Seconda classificata sezione Poesie cat: Mary Poppins Ci sono donne che ci proteggono da ogni male: a loro il mio pensiero voglio dedicare. Ci sono donne che fanno sacrifici, ma vengono maltrattate anche dagli amici. Tutti dobbiamo imparare a rispettarle e nessuno si permetta più di ammazzarle. Se pensiamo alla loro dedizione non possiamo fare a meno di amarle! Danilo Di Muzio Classe quarta Scuola primaria Cusano "Capoluogo" 3° premio sezione racconti La mia nonna Nicolina Il sogno di una donna C'era una volta una nonna … che non indossava una minigonna, non usava la lavatrice e non andava neanche in bici. Con fatica e dedizione preparava la colazione, sulla testa la portava a chi nei campi lavorava. C'era una volta una donna… che da sola i figli accudiva, perché il marito era partito per servire la Patria, con le lacrime l'ha salutato e tutti i giorni lei pregava per poterlo riabbracciare. Quando la guerra è finita ricominciò la loro vita. De Carlo Arianna classe V plesso di San Felice Carmen nacque nel 1905. Fin da bambina sognava di girare il mondo e così quando diventò più grande decise di realizzare questo sogno. Dovette combattere contro tutti perché allora la donna non aveva la stessa libertà di oggi. Un bel giorno acquistò una bicicletta rosa e iniziò la sua avventura. Aveva solo 18 anni, ma tanta voglia di vedere paesi nuovi! Durante questa avventura Carmen conobbe un uomo, Jacopo, nella città di Frosinone e se ne innamorò subito tanto che decise di sposarlo, pur sapendo di dover così rinunciare al suo sogno. Era il 1930. Dopo il matrimonio comprarono una casa a Roma, perché Jacopo era un grande imprenditore. Da un giorno all'altro Carmen si ritrovò a fare la serva in casa sua, iniziò ad essere trattata male dal marito e a soffrire tanto. La sofferenza più grande per lei era però aver dovuto rinunciare al suo sogno di girare il mondo per un amore che si era rivelato egoista. Così pian piano si lasciò morire, tanto che a 40 lasciò questo mondo definitivamente. Con questo racconto voglio ricordare a tutti che nessuno deve rinunciare ai propri sogni, neanche per amore. Rodia Antonio Classe quarta Scuola Primaria di San Felice ... UNA DONNA KENNEDY NEWS PAGINA 15 Anno 7 - Numero 2 Aprile 2014 Con cors o Lette rario bibli otec a Giro lamo V itelli "Don na" volta una donn a...” “C'e ra una volta 2° premio sezione poesie Il desiderio di una donnina C'era una volta una piccola donna, che desiderava tanto una nonna per essere amata e coccolata. Era triste quando usciva e vedeva le bambine che giocavano con le loro nonnine. La piccola donna nel parco passeggiava e alle vecchiette domandava : "Chi vuol essere la nonnina di una donnina tanto carina?" Nessuno si presentava e lei tante lacrime versava. Un giorno, mentre pensava, una gattina in strada miagolava : "Povera gattina, ti riporterò dalla tua padroncina!" disse la donnina, leggendo l'indirizzo dal collarino. L'indirizzo andò a cercare e alla porta andò a bussare. La porta si aprì e una vecchietta apparì . "Oh mia gattina, ti ha riportato a casa questa donnina! E rivolta a lei domandò: "Cosa ti posso donare per ringraziarti del tuo fare?" La donnina rispose : "Una favola mi puoi raccontare mentre un dolce possiamo gustare! Una nonna io vorrei abbracciare e con lei del tempo passare!" "Cara donnina da oggi sarò io la tua nonnina! " Finalmente la donna aveva trovato la sua nonna, che le regalò tutto il bene che solo un' altra donna poteva donare! Porto Angelo - Topputo Simone Classe quarta Scuola Primaria di San Felice 2° premio sezione racconti La regina dei fiori Lola era una giovane e bellissima donna che viveva in un maestoso castello. Era la regina di un grande regno ricco di giardini fioriti e lei, con tanta umiltà, si prendeva cura di tutti e di tutto! Faceva la cuoca, la cameriera, l'infermiera, la maestra, la giardiniera….non aveva mai un po' di tempo per se stessa, ma era sempre contenta e disponibile con tutti, affinché il suo regno fosse in ordine e ben organizzato! Tutti i regni confinanti erano invidiosi di quel regno così bello, tanto che decisero di rapire la regina Lola e imprigionarla in una torre di un castello. A poco a poco il regno di Lola e il suo castello diventarono grigi, i fiori seccarono, gli abitanti si ammalarono e tutti erano molto tristi. Il re fece lavorare i suoi sudditi per riportare l'armonia e l'ordine nel regno, ma non ci riuscì! Tutti capirono così quanto era importante il lavoro di quella donna che svolgeva con tantissimo amore, compresero che alla base di tutto deve esserci l'umiltà e allo stesso tempo la determinazione della regina. Andarono, perciò, a cercarla. Dopo molti giorni riuscirono a scovarla, la liberarono, la riportarono al castello dove tutti l'accolsero con grande DEDICAT O A UNA DONNA...SPECIALE Voglio dedicare questo scritto ad una donna molto speciale per me:la mia maestra. Lei mi ha molto aiutato in questi quattro anni di scuola elementare ed è grazie a lei se ora io so scrivere questo testo. Per me è una persona molto affettuosa, gentile e garbata, con tutte le qualità che una donna buona può avere. Mi ha sempre sostenuto ed invogliato a studiare e ad apprendere nuovi argomenti; inoltre mi ha aiutato ad appassionarmi a tutte le materie. In particolare mi ha fatto scoprire che ho la passione per la poesia, come anche per vari tipi di testi. Infatti, spesso amo scrivere dei versi in rima riferiti soprattutto alla natura che mi circonda. La mia maestra è stata addirittura capace di rendermi gradevoli alcune materie a me non simpatiche. Lei ama 8 MARZO "Festa della Donna" Quest'anno, grazie alla partecipazione al Concorso "Donna" indetto dalla Biblioteca Girolamo Vitelli , abbiamo avuto modo di conoscere meglio e di approfondire la condizione della donna nel passato riflettendo sul significato della Festa della Donna che si celebra l'8 marzo. Questa data ricorda una tragedia avvenuta a New York nel 1908 dove, in un'industria tessile, persero la vita 129 operaie. Esse cominciarono una protesta per le condizioni disumane in cui erano costrette a lavorare; ma il proprietario, per paura che lo sciopero si propagasse, le rinchiuse nella fabbrica nella quale scoppiò un incendio e le povere operaie morirono bruciate. Negli anni dopo, negli Stati Uniti vi furono diverse celebrazioni per commemorare questa tragedia, mentre in Europa cominciarono manifestazioni di donne che chiedevano la parità di diritti . Per molto tempo ancora, la donna fu costretta a fare la casalinga o a svolgere lavori più umili, ad essere sottomessa all'uomo e fu solo nel 1946 che le venne riconosciuto il diritto ala voto. L'8 marzo dello stesso anno, l'Italia intera festeggiò la Giornata della Donna con il fiore simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio in questo periodo. Il movimento femminista, intorno agli anni Sessanta, lottò duramente per le conquiste dell'uguaglianza politica e sociale delle donne. Oggi, le donne sono istruite ed occupano posti importanti nella nostra società alla pari degli uomini, e nello stesso tempo, continuano ad occuparsi anche dei figli e entusiasmo! Prepararono per lei una bellissima festa, tavolate enormi addobbate con tanti fiori profumati. Lola, contenta di quest'accoglienza, subito riprese a svolgere i suoi lavori, prendersi cura del suo regno che, dopo poco, tornò colorato, pulito e organizzato. Iniziarono a sbocciare tanti fiori profumati e colorati e lei divenne la regina dei fiori. Vissero tutti felici e contenti, con la piena convinzione che… una donna riesce a fare il lavoro di tante persone e sa svolgerlo bene perché lo fa con tanto amore e dedizione totale! Solo così possono sbocciare fiori colorati e profumati nel cuore di ognuno. Alessia Di Biase Scuola Primaria Plesso di San Felice molto farci conoscere il mondo attuale con tutti i suoi problemi e adora tenerci informati invogliandoci di tanto in tanto a vedere il telegiornale; non dice mai bugie ed è amante della natura, perciò io penso che abbia un cuore molto puro. Lei è come una madre sempre disponibile, pronta a darti consigli e ad aiutarti su tutti gli ostacoli che si possono trovare nella vita. È come un grande tesoro, ed io penso che non ci sia tesoro più grande che avere una tale maestra già alle elementari. A volte vorrei tornare a fare la prima per rivivere con lei questi quattro anni, ma ormai me ne resta solo uno prima di andare alle scuole medie. Io spero che ogni bambino possa fare in futuro un'esperienza come la mia. Per riassumere: la mia maestra è una donna a cui devo molto nella vita, e se da grande diventerò un uomo maturo e responsabile sarà anche merito suo. Cristian Perfetto Classe quarta Scuola primaria "Capoluogo" della casa. Nonostante tutto, nel mondo vi sono donne che sono maltrattate, sfruttate e che ogni giorno subiscono violenze; in Italia nel 2013 sono state 128 le donne uccise per motivi assurdi. Vogliamo che nel giorno della festa della donna si ricordino i sacrifici e le difficoltà che le donne hanno dovuto affrontare nel corso degli anni per riuscire a riscattare e ad affermare la propria libertà e dignità. A tutte le donne del mondo dedichiamo questa poesia: L’importanza delle donne Le donne hanno un cuore grande come l'universo: sanno donare, amare ed hanno un coraggio immenso. Le donne lavorano tanto e non mostrano mai stanchezza: sono generose e altruiste e non pensano solo a se stesse. Le donne sono il pilastro su cui poggia il mondo: senza di loro sarebbe un disastro e ogni cosa andrebbe a fondo. Evviva le donne: nonne, mamme, mogli, zie , sorelle... ognuna di loro è importante ed insieme la vita è più bella! Alunni del gruppo classe terza/quarta di Civitella Licinio KENNEDY NEWS PAGINA 16 E’ CARNEVALE...allegria! "C ar ne va le " Come ogni anno, il Carnevale rappresenta una delle ricorrenze più gradite ai bambini, un momento altamente socializzante di allegria e divertimento. I bambini sono sempre entusiasti di questo periodo e di tutte le attivita' che vengono proposte loro. Essi hanno giocato con i colori, le forme, i profumi, i sapori degli alimenti per conoscerli e riconoscerli utilizzando i cinque sensi. L'approccio ludico alle attività è stato divertente, ricco di aspettative e, in alcuni casi, emozionante. I bambini si sono sempre dimostrati desiderosi ed entusiasti di provare nuove esperienze. La scuola, si è trasformata in un laboratorio creativo in cui sono stati ideati dai bambini numerosi manufatti con materiali di vario genere, Come ogni anno, è stata organizzata una manifestazione che quest'anno è caduta il giorno 27 febbraio; la scuola è stata addobbata a festa con varie maschere, festoni colorati, stelle filanti e coriandoli. I bambini sono venuti a scuola già mascherati e si sono divertiti cantando, ballando e facendo i giochi di un tempo come la rottura della pignatta, il gioco della mela e tanti altri. Il tutto, è stato allietato dalla fattiva partecipazione delle famiglie che hanno offerto gustosi dolci e rustici. Rieccoci, cari lettori, con le news della scuola dell'Infanzia "Antonio e Carlo Tammaro" ci eravamo lasciati più o meno ad Halloween e poi…poi tante altre cose ci hanno impegnati e preoccupati! Già…perché dovete sapere che Babbo Natale ha dovuto affrontare un grosso problema: Gertrude, la sua renna, quella posta davanti alla sua slitta, era malata e per un attimo tutti abbiamo temuto che i bambini sarebbero rimasti senza doni! Babbo Natale era preoccupatissimo tanto che divorava biscotti in quantità! Poi però tutto si è risolto: Gertrude è guarita e la slitta è partita con il suo carico di doni. State forse pensando, cari lettori, che alla scuola dell'Infanzia siamo tutti impazziti? No ,no tranquilli! "Se la renna si ammala" è stata la drammatizzazione natalizia dei nostri bambini, dai piccolissimi ai cinque anni. Un successo! Uno spettacolo alle2. Cut it. 3. Cut the crepe paper in the stripes 4. Fold the strips. 5. Cut the petals on the crepe paper. 6.Glue, the petals on the mask. 7. Draw, colour and cut the beak. 8. Glue the beak on mask. 9. Make the holes on the sides. 10. Put the rubber ban in the holes... 11. Dress it... Alunni di Pietraroja e San Felice MAKE A CARNIVAL MASK Nel periodo carnevalesco anche per noi di quinta non poteva mancare l’attività espressivo-manipolativa per la costruzione di maschere. L’abbiamo fatto con la maestra Maria Grazia seguendo le indicazioni di un testo regolativo. Noi ci siamo divertiti molto e se altri nostri compagni ci vogliono imitare ecco ciò che devono fare: YOU NEED: card, frizzy paper, scissors, glue. INSTRUCTIONS: 1. Draw a mask on the card. Aprile 2014 CIVITELLA LICINIO: il carnevale con giochi e prelibatezze Il termine "carnevale" deriva dal latino Carnem levare, che significa astenersi dal mangiare la carne a partire dal primo giorno di Quaresima, cioè dal giorno successivo alla fine del carnevale, fino al "venerdì santo" prima della Pasqua. Il carnevale è considerata la festa dell'allegria; uomini, donne e bambini indossano vestiti allegri solo per qualche giorno, con fantasia e felicità. Si dice :"A carnevale ogni scherzo vale". Si gioca, si scherza e si balla. In alcuni paesi si fa la sfilata con carri allegorici, anche io vado, a volte, a vederli, ad Amorosi o a Cerreto Sannita. Quest'anno per colpa del maltempo non sono andata, sono stata a casa tutta la mattina, poi al pomeriggio sono andata a casa di Nicolò per festeggiare sia il compleanno, sia il carnevale. Mi sono travestita da spagnola, io e Giovanna siamo state le uniche femmine della festa, ma mi sono tanto divertita con coriandoli, stelle filanti e candeline con stelline. Classe Terza- Cusano Capoluogo Scuola dell’Infanzia “A. e C. Tammaro” SCUOLA IN ALLEGRIA Anno 7- Numero 2 gro e divertente che però ha evidenziato lo spirito e la magia del Natale. Poi le meritate vacanze per ritrovarci a Gennaio a parlare d'inverno, di freddo, perché è risaputo l'inverno offre una vasta opportunità per riflettere sui cambiamenti dell'ambiente esterno ma anche quelli interni della persona, sia fisici che psicologici. Ma è anche un ottimo momento per un po' di educazione alimentare, parlare degli agrumi, frutti ricchi di vitamine che aiutano ad affrontare i malanni invernali. Ed eccoci a Febbraio, alla giornata più attesa da grandi e piccini: il Carnevale. Una moltitudine di abiti variopinti ha invaso il salone: fate, principesse, personaggi delle favole, supereroi, streghe, pirati, clown, Pulcinella, maschere moderne e della tradizione che hanno fatto un gran girotondo e lanciato coriandoli e stelle filanti, balli, giochi, canti, insomma un momento di "faticosa allegria". La giornata è stata però preceduta da quella dedicata alla preparazione di un gustosissimo dolce molto molto gradito ai nostri bambini!(a base di nutella, biscotti e panna). Febbraio si sa, vola via in fretta, con la sua allegria ed eccoci a Marzo: la festa del papà, la giornata della legalità, un bell'impegno per i piccoli della scuola dell'Infanzia, un impegno per noi adulti ed una grande responsabilità. La Redazione AUGURA agli alunni e alle loro famiglie, a i d o c e n t i e d a l p e r s o n a l e ATA una Pasqua serena. Dirigente Scolastico dott.ssa Giovanna Caraccio Referente ins. Michelina Venditto Gli alunni e i docenti della Scuola Primaria e dell’Infanzia Siamo su Internet! ww.ickennedy.it