sol do brasiL Newsletter di Amici dei Bambini Brasile- Maggio 2009 – N.1 Cari sostenitori, o meglio queridos padrinhos, dal Brasile vi inviamo il primo numero del nuovo giornalino mensile on line, chiamato “O Sol do Brasil”, che da ora in poi sarà scritto da tutti i vari Stati in cui Ai.Bi. è presente con progetti in difesa del diritto di ogni bambino di avere una famiglia e di crescere inserito nella società. Questo cambiamento fa parte della scelta di Ai.Bi. di evitare una divisione tra i vari Stati del Brasile dei sostegni a distanza comunitari. A partire da gennaio 2009 i sostenitori comunitari, che prima appoggiavano un unico progetto specifico, ora sosterranno tutti i progetti di Ai.Bi. in Brasile. I sostenitori che hanno un sostegno a distanza personalizzato legato ad un singolo bambino, oltre alle informazioni periodiche sul bambino/adolescente, riceveranno mensilmente il giornalino online “O Sol Do Brasil”. In questo numero di “Sol do Brasil” troverete una presentazione dei differenti progetti realizzati da Ai.Bi. nello Stato di Bahia, Minas Gerais, Para e Sao Paulo, cosi che potrete farvi una idea dell’andamento delle varie attività in questo grande Paese, che continua a crescere ma purtroppo sempre in modo più diseguale. Buona lettura!! IIll N Noorrdd-- EEsstt ee iill S Seerrttããoo:: llaa B Baahhiiaa Dal 20 al 27 aprile l’Associazione Parceira das Crianças (APAC) ha realizzato degli eventi nei 6 centri comunitari presenti nei villaggi in cui opera (Maria Preta, Lage e Cazumba nel municipio di Senhor do Bonfim; Jaguarari, Jacunã e Gameleira nel municipio di Jaguarari) per dare avvio al progetto “Bem me quer” finanziato dal Programma “Criança Esperança” per l’anno 2009. Questo finanziamento segna una tappa importante nella storia di APAC e nel lavoro svolto da Amici dei Bambini nella regione. Amici dei Bambini sostiene, grazie al vostro contributo, progetti di cooperazione in questa regione dal 1999. Nel 2004 nasce APAC , ONG locale, con il compito di sviluppare il lavoro iniziato con l’aiuto di Amici dei Bambini. Nel 2009 il progetto “Bem me quer” rappresenta il primo progetto, scritto da APAC, che ha ottenuto un finanziamento interno del Brasile. Il Programma “Criança Esperança”, tramite l’UNESCO e rete Globo, raccoglie ogni anno fondi da destinare a progetti che realizzano attivitá dedicate ai bambini. Ogni anno sono centinaia di migliaia i progetti inviati alla selezione e tra questi solo poche decine di progetti riescono ad ottenere il finanziamento, per questo siamo molto orgogliosi che il seme che abbiamo piantato alcuni anni fa sia cresciuto e che oggi sia in grado di produrre frutti cosí importanti. Grazie a questo finanziamento e al sostegno a distanza di Amici dei Bambini, APAC ha potuto continuare ad offrire, anche nel 2009, per 407 bambini e adolescenti e le loro famiglie varie attivitá: ludico-educative, doposcuola, prescolari, inclusione digitale, orto comunitario e sostegno alimentare. Centro comunitário di Lage Le attivitá di avvio del progetto sono stati momenti di festa nei villaggi e hanno contato con la partecipazione dei bambini, delle loro famiglie, delle autoritá locali e di rappresentanti di altre associazioni della societá civile locale. Si é trattato di momenti molto allegri e ricchi di partecipazione ad attivitá teatrali, musicali, danze e testimonianze. Nel mese di aprile abbiamo ricevuto la visita di Marco Griffini, Presidente di Amici dei Bambini, accompagnato da Irene Bertuzzi, sua sposa e responsabile del settore adozioni internazionali di Ai.Bi. e da Carlos Berlini, direttore di Amici dei Bambini in Brasile. La visita é stata breve ma molto intensa. Il giorno 25 aprile ci siamo riuniti con il movimento cattolico carismatico Shalom dove il nostro Presidente ha presentato la spiritualitá di Amici dei Bambini. É stato un incontro molto interessante e importante per rafforzare la nostra collaborazione sul territorio e stimolare nuovi gruppi a intraprendere azioni di accolgimento famigliare di bambini in situazione di abbandono. Dopo la riunione le equipe locali di Amici dei Bambini e di APAC hanno offerto una cena di confraternizzazione, con cibi tipici della regione e musica locale. Il giorno seguente, il Presidente ha visitato i villaggi di Lage e Cazumba, dove APAC gestisce le attivitá in centri comunitari realizzate grazie al contributo di voi sostenitori a distanza. In seguito ci siamo recati a Campo Formoso dove é stata inaugurata nella Casa Famiglia la piazzetta dell’Infanzia É stato un momento simbolico di enorme soddisfazione per i bambini e gli adolescenti istituzionalizzati nella Casa Lar, le mamme sociali, i tecnici e i rappresentanti del governo municipale e della rete di protezione all’infanzia che sono interventuti all’evento. I bambini e gli adolescenti hanno presentato prodotti artigianali realizzati da loro stessi e hanno messo in scena una bellissima rappresentazione teatrale che ha lasciato incantati tutti i presenti. I bambini e gli adolescenti hanno ricevuto molti elogi per quanto presentato, risultato dello sforzo di tutti gli operatori coinvolti per garantire i loro diritti essenziali e la possibilitá di vivere una infanzia salutare, valorizzata e con perspettive di una vita migliore. I bambini hanno espresso la loro felicitá e gratitudine per il fatto di poter vivere nuove esperienze, liberi da ogni forma di violenza. I rappresentanti delle varie istituzioni presenti si sono riuniti per discutere e valutare i risultati del trasferimento dei bambini dall’antico istituto, chiuso per ordine del Giudice a causa di denunce di violenza, cosí come per programmare azioni future. L’ultima tappa della visita del Presidente é stato il lanciamento della pubblicazione “Caminhando é que se abre caminhos” (Camminando si aprono nuove strade) che attraverso le parole dei vari organi di giustizia, del potere pubblico e della societá civile racconta l’esperienza del lavoro realizzato in Campo Formoso. La seconda parte del libro contiene invece la relazione finale di una ricerca portata avanti in alcune cittá della Bahia con l’obiettivo di mostrare il ritratto della situazione in cui si incontrano gli istituti e gli effetti di una istituzionalizzazione prolungata. Con questa pubblicazione dimostriamo che é possibile trasformare la vita dei bambini dimenticati negli istituti che ancora oggi si chiudono in se stessi e non percepiscono che siamo in una nuova era che ha come premessa la garantia di dare a ogni bambino abbandonato il diritto a essere figlio. IIll S Suudd--eesstt ddeellll’’iin ntteerrn noo :: M Miin naass G Geerraaiiss Il primo febbraio 2009, è iniziato il progetto “Belo Horizonte: una rete di appoggio socio-giuridica in difesa della convivenza famigliare e comunitaria”. Il progetto finanziato dalla Commissione della Unione Europea, linea EIDHR, specifica per la difesa dei diritti umani, prevede l’implementazione di un lavoro di rete tra 3 associazioni del privato sociale (ASOM,CEVAM, Ai.Bi.) che operano nell’ambito dei diritti dell’infanzia e 2 istituzioni pubbliche (Ministero Pubblico e Tribunale di Infanzia e Gioventù). L’equipe psico-sociale di Ai.Bi., formata da una psicologa e da una assistente sociale, lavorerà, a fianco delle tecniche dei 12 istituti gestiti da ASOM, per la deistituzionalizzazione dei minori accolti negli istituti, quindi i casi verranno discussi attraverso riunioni periodiche con le tecniche del Tribunale di Infanzia e del Potere Pubblico. Gli istituti di ASOM (Azione Sociale Obreiros Mirins), associazione partner di Ai.Bi. in Minas Gerais, sono localizzati in vari quartieri di Belo Horizonte, nella regione Nord e coinvolgono aree periferiche come Barreiro, Cardoso e Betania. Il CEVAM (Centro di volontariato e appoggio al minore) contribuirà all’implementazione del progetto offrendo assistenza giuridica nei casi dei minori, considerati più complessi, con l’obiettivo di ridurre il periodo di istituzionalizzazione. Sono previsti tre corsi di formazione all’interno del progetto, rivolti alle tecniche degli istituti e delle istituzioni statali. Un primo corso di formazione tratterà temi legati all’assistenza sociale all’interno degli istituti e con le famiglie dei minori (studio di caso e deistituzionalizzazione), quindi un secondo corso avrà un approccio giuridico ai temi dell’istituzionalizzazione e del minore abbandonato e l’ultimo corso si concentrerà sui concetti del lavoro di rete. Il progetto ha una durata di due anni e terminerà nel gennaio del 2010 con una pubblicazione sui risultati raggiunti, che speriamo possano permettere a molti bambini e adolescenti di trovare una famiglia. Nei primi tre mesi dell’anno, da gennaio a marzo, l’equipe di Ai.Bi., composta dalla psicologa Renata e dalla assistente sociale Adriana, ha seguito la situazione sociale e giuridica di 38 bambini, ospitati nell’istituto Restaurando Vidas, che accoglie 10 minori da 8 a 12 anni, Principe da Paz, che ospita 11 bambini, tra 6 e 12 anni e Casa Israel, dove si trovano 17 bambini da 0 a 6 anni. L’equipe di Ai.Bi., insieme alle tre tecniche degli istituti (Beatriz, Alexandra e Edelweiss) ha iniziato lo studio di caso per ogni bambino accolto, partendo dalla documentazione giuridica presente in istituto e al Tribunale di Infanzia e Adolescenza di Belo Horizonte. Dopo il primo passo della verifica del motivo di istituzionalizzazione e del legame esistente tra il bambino e i famigliari, sono state realizzate le visite domiciliari alla ricerca della famiglia o dei parenti, per comprendere la situazione dei famigliari e valutare la possibilità di un ritorno nella famiglia di origine o di un inserimento nella famiglia allargata, ossia nella casa dei nonni, degli zii o cugini. In base alla situazione e alla volontà della famiglia, viene preparato “un piano di vita” per il bambino, cercando di delineare se nei prossimi mesi l’equipe, insieme ai servizi sociali del territorio, focalizzerà il proprio lavoro sul reintegro o sull’inserimento in una famiglia adottiva. Il piano di vita viene discusso con le tecniche del Tribunale di Infanzia e Adolescenza e del Ministero Pubblico, per cercare di risolvere il caso del minore nel tempo più rapido possibile, anche dal punto di vista giuridico. I risultati dell’attività di appoggio socio-giuridica hanno portato in questi mesi a 4 inserimenti nella famiglia allargata e alla conclusione di 6 processi di deistituzione famigliare, che coinvolgono un gruppo di 5 fratelli e una bambina con una malattia degenerativa, mentre gli altri 28 casi sono in attesa di una decisione giuridica o di una evoluzione della situazione famigliare. Un aspetto fondamentale di questa attività è il passaggio di informazioni tra le istituzioni pubbliche e le associazioni del privato sociale, cosi come l’importante attività di capacity building, ossia trasmissione di competenze e metodi, che avviene tra l’equipe di Ai.Bi. e le tecniche di ASOM. Come alcuni sostenitori già sapranno, Ai.Bi., con l’appoggio della Regione Lombardia e dell’impresa Alessi, ha terminato la costruzione di una Casa Famiglia nella città di Santa Luzia, in Minas Gerais. La costruzione della Casa Famiglia Aconchego ha permesso il trasferimento dei bambini da un istituto che aveva una struttura molto precaria, in cui per esempio non funzionava la rete fognaria, i bambini non avevano spazio per le attività quotidiane, il tetto era costruito di lamiera, per una nuova casa (247 mq), pensata su misura di bambino e con una giardino di circa 2.720 mq dove i bambini si divertono tantissimo. La Casa Famiglia, localizzata nel quartiere Bonanza, attualmente accoglie 16 bambini, di entrambi i sessi, con una età compresa tra 0 e 6 anni. Nella struttura i bambini hanno il sostegno costante di tre mamme sociali, una coordinatrice, due educatrici, un assistente amministrativo, oltre all’equipe psico-sociale di Ai.Bi., formata da una psicologa e una assistente sociale. L’impegno futuro di Ai.Bi., insieme alla rete dei servizi sociali, sarà quello di evitare l’istituzionalizzazione dei minori e di favorire il ritorno in un contesto famigliare nel minore tempo possibile, ma anche di formare una rete di famiglie accoglienti (adottive e affidatarie) intorno alla casa famiglia, perchè diventi un centro di referenza per le famiglie del territorio. Con l’appoggio dell’impresa Lavazza, quest’anno riusciremo a costruire una ludoteca e una sala per le visite famigliari e per gli incontri psicologici con i bambini; l’idea è infatti di creare uno spazio esterno alla casa, nello stesso terreno, dove i bambini possano giocare attraverso una metodologia ludica direzionata da pedagoghe o stagiste di pedagogia.E’ importante infatti predisporre uno spazio speciale per il gioco, in cui i bambini possano sfogarsi ma anche esprimere le dure esperienze vissute senza la necessità di usare le parole. Ci auguriamo che la nuova ludoteca possa essere costruita, nei prossimi mesi, secondo le necessità dei piccoli “marmocchi” che ci giocheranno dentro... IIll N Noorrdd ddeell B Brraassiillee :: PPaarràà L’equipe del progetto Oca Curumim attualmente sta organizzando, con nuovi partners, l'attuazione di alcune attività speciali per i bambini della Casa da Criança Santa Inês durante il 2009. 1) Nel settore della sicurezza pubblica In virtù della campagna della fraternità che ha come tema: “La pace è il frutto della giustizia” il progetto Oca Curumim ha articolato partnership con i principali organi della sicurezza pubblica di Stato e finora abbiamo avuto la possibilità di sviluppare alcuni momenti di formazione, visite guidate e donazioni di libri educativi. Abbiamo inviato una lettera alla Guardia Municipale di Belem, sollecitando una collaborazione a questa attività e con grande soddisfazione abbiamo avuto risposta positiva, così è stata realizzata una visita guidata nella sede del comando nel mese di marzo 2009. L’attività è iniziata con la realizzazione dell'inno nazionale e l’alza bandiere e quindi c’è stata la presentazione dell’equipe del comando che ha spiegato como funzionano le loro attività. 2)Nel settore delle arti e della cultura Perché i nostri bambini possano avere la possibilità di vivere e creare nuove competenze in materia di arte e cultura, è stato sviluppato un progetto con il Museo della Università Federale del Pará (UFPA) e nel mese di maggio è stata realizzata l'ultima visita della classe della seconda elementare al Museo di UFPA. Quest’anno siamo di nuovo insieme, ora con il progetto legato alla carica di UFPA Arte, chiamato “Scuola d'Arte”, che mira a sviluppare il lavoro con gli insegnanti che amministrano la disciplina di Arte e poi anche installare una mostra itinerante di partneriato con la FUNAI con una esposizione di arte e artigianato indigeni che sarà montato nella scuola. 3) Nel settore dell’educazione È avvenuto a scuola il 27/04/09, il corso di formazione continuata per gli insegnanti con il tema di “alfabetizzare e alfabetizzazione: per la costruzione di lettura e scrittura”. Il corso si propone di mostrare agli insegnanti le nuove tecniche di apprendimento delle lingue, nuovi modi di insegnare e di alfabetizzare i bambini di forma ludica e dinamica. Il corso è realizzato in varie fasi. La prima lezione è stata data agli insegnanti, nel mese di marzo di 2009 con il tema di alfabetizzazione. La seconda fase è avvenuta nel mese di aprile con il lavoro di gruppo e workshop sulla lingua, la modalità di apprendimento, di lingua, di paesaggio..Questa attività anche se rivolta agli insegnanti, influenza in realtà soprattutto i bambini, perché i bambini potranno cosi ricevere attraverso il loro insegnanti nuovi modi di apprendimenti e nuove dinamiche. IIll S Suudd--EEsstt ddeellllaa ccoossttaa :: S Sããoo PPaauulloo È stato inaugurato il Centro Comunitario per la Promozione dell’Accoglienza Familiare, una struttura diurna “a misura di famiglia” capace di stimolare, diffondere e supportare l’accoglienza familiare. Il Centro è una struttura divisa in tre aree principali: un’area bambino, dove si svolgeranno laboratori creativiespressivi; un’area famiglia, con spazi per la formazione iniziale ed in itinere e, per i momenti di condivisione ed un’area relazionale, dove gli operatori tecnici potranno realizzare un servizio di supporto psicologico/sociale, garantirà servizi di vario tipo, come: Sensibilizzazione e orientamento per le famiglie che si accostano al tema dell’affido o della temporaneità dell’accoglienza attraverso iniziative di ricerca e contatto presso le parrocchie, altre associazioni del territorio, i servizi sociali, ecc. di nominativi di famiglie interessate ad avvicinarsi all’affido familiare o desiderose di aprirsi alla logica dell’accoglienza del minore in difficoltà o di rafforzare la propria attuale accoglienza; Preparazione delle famiglie che desiderano aprirsi all’affido familiare attraverso incontri di informazione e, in una fase successiva, l’organizzazione di appositi moduli formativi. L’affido non può essere infatti confuso con l’adozione. Si tratta di un accoglienza provvisoria così come previsto sia nell’ordinamento italiano che in quello brasiliano ed espressamente contemplata negli indirizzi della politica nazionale di assistenza sociale in Brasile; Servizi di accompagnamento psico-sociale nei confronti delle famiglie di provenienza del minore e delle famiglie affidatarie; Servizi di sollievo a favore delle famiglie affidatarie grazie ad una rete di volontari; Corsi di preparazione all’adozione per coppie che desiderano adottare; Servizi di supporto psico-sociale a favore della famiglia adottiva; Laboratori creativi ed espressivi, sostegno scolastico; Affiancamento nel percorso di re-inserimento familiare del minore. “Areca e Careca. Queria ter o direito de...” rientra tra le attivitá del progetto “Stop: all´emergenza abbandono”, promosso e coordinato da Ai.Bi. - Amici dei Bambini e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri Italiano all´interno dell´iniziativa di sensibilizzazione e formazione sul diritto del bambino a vivere in famiglia. È un libretto che, attraverso messaggi semplici e l’utilizzo di tecniche efficaci, apprezzate da bambini ed adolescenti, vuole coscientizzare la comunitá - dei grandi e dei piccini - rispetto alle problematiche e alle violazioni che il mondo dell´infanzia, ogni giorno, é costretto a subire; informandola su quelli che sono i diritti inviolabili di ogni essere umano sin dalla sua nascita, primo tra tutti il “DIRITTO DEI BAMBINI AD ESSERE BAMBINI”. L´opuscolo, splendidamente illustrato con colori e personaggi nati dalla fantasia degli autori, si divide in due parti: un breve fumetto che presenta una coppia di fratelli alle prese con le prime difficoltà della vita reale di tutti i giorni, un mondo che, a pochi passi dal loro “scrigno felice”, non avevano mai avuto modo di conoscere ed al quale, seppur piccoli, danno il loro contributo. Ed una seconda parte - costituita da brevi messaggi, racconti e disegni - che descrivono piú nel dettaglio i principali diritti e doveri di cui sono titolari i bambini di tutto il mondo. Al fine di raccogliere le illustrazioni presenti nella seconda parte del volume, sono stati organizzati, con i bambini e gli adolescenti delle scuole pubbliche e degli istituti dei municipi coinvolti, diversi gruppi di lavoro, ognugno costituito dai rappresentanti dei rispettivi Consigli Municipali dei Diritti del Bambino e dell’Adolescente, da psicologi e assistenti sociali e da un rappresentante in loco di Amici dei Bambini. Gli incontri hanno avuto l´obiettivo di discutere e confrontarsi con bambini e adolescenti sui loro diritti, attraverso l´utilizzo di particolari tecniche espressive come: disegno, fumetto, favola, teatro, filastrocca ecc. Il lavoro costituisce un vero e proprio bagaglio di materiale ludico ed educativo, rivolto principalmente ai bambini, ma non solo. * Per i lettori piú curiosi Il nome dei personaggi protagonisti, AR-ECA e CAR-ECA, deriva dall´unione delle iniziali delle due cittá coinvolte nel progetto, Araçatuba e Carapicuiba ed ECA “Estatuto Criança e Adolescentes”, a cui i protagonisti vogliono dar voce! II CCoon nttaattttii A Aii..B Bii.. IIn nB Brraassiillee Comunichiamo ai sostenitori che la sede del Minas Gerais ha cambiato indirizzo!! S Seeddee B Baahhiiaa:: Rua Odilon Santos, n. 14 Shopping Vila 14 – sala 31 Rio Vermelho - 41940-350 - Salvador - BA Tel/fax (dall’Italia): 0055 -71-3334-5042 E-mail: [email protected] S Seeddee M Miin naass G Geerraaiiss:: Rua dos Tupis, 38- sala 1210-1211 Centro- Centro- 30190-901- Belo Horizonte Tel/fax (dall’Italia): 0055 -31-3309- 2416 E-mail: [email protected] S Seeddee PPaarraa:: Av.Jose Malcher, Pass.Alberto Engelhard, 35/A Sao Braz – 66040-520 - Belem - PA Tel/fax (dall’Italia): 0055 -91-3226- 1641 E-mail: [email protected] S Seeddee S Sããoo PPaauulloo:: Pelotas, 112 Vila Mariana – 04012-000– Sao Paulo- SP Tel/fax (dall’Italia): 0055 -11-3567- 6620 E-mail: [email protected] La Newsletter “O Sol Do Brasil” è stata pensata dai nostri volontari espatriati, per garantire un aggiornamento costante sul lavoro svolto per i bambini e le famiglie in Brasile. Un nuovo servizio che abbiamo denominato SOL (Sostegno On Line). L’idea è quella di trasmettere via e-mail la newsletter per informarvi dell’andamento dei progetti nel paese. Se l’idea continua a piacervi e volete condividerla con altri amici basta che ci comunichiate la loro e-mail all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] affinché possano ricevere direttamente i prossimi numeri del notiziario. La newsletter “O Sol do Brasil” e’ comunque disponibile anche sul sito internet di Amici dei Bambini, all’indirizzo www.aibi.it nelle pagine dedicate ai nostri progetti in Brasile.