Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 11 ottobre 2007 - Anno LXXIX - N. 16 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Prossimo numero: 25 ottobre 2007 Vendita: si alle aperture prolungate, ma tuteliamo chi lavora p.7 Pittura: contratto rinnovato fino a Marzo 2009 p.9 SCuDO Sottoceneri: importanti obbiettivi sono stati raggiunti p.3 SINDACATO ATTUALITÀ 2 11 Ottobre 2007 n EDUCATORI AL PORTAMENTO Raggiunto un accordo... ma che fatica! Giuliano Butti* N elle scorse settimane si è svolto l’ultimo atto di una complessa vertenza, riguardante la soppressione con l’anno scolastico 2007/2008 del Servizio di educazione al portamento, e la conseguente necessità di ricollocare in altre funzioni i docenti di ginnastica correttiva, (alcuni hanno fruito del pensionamento anticipato) dopo che l’OCST si è battuta per ottenere un adeguato Piano Sociale da parte dello Stato. All’inizio del 2007 non era ancora definito il quadro di una dozzina di docenti. Le trattative sono state lunghe e articolate, condotte dal sottoscritto e da Renato Ricciardi. La grande maggioranza dei docenti interessati si era infatti rivolta all’OCST per un’adeguata assistenza già a partire dal 2003. Decisione politica Si ricorda che, nell’ambito del Preventivo 2004, l’Esecutivo cantonale, in un’ottica di mero risparmio, aveva proposto la soppressione del servizio di educazione al portamento, provvedimento accolto dal Gran Consiglio e ratificato, seppure con uno scarto percentuale ridottissimo, in votazione popolare il 16 maggio 2004. Va, però precisato che in vista della votazione, il Consiglio di Stato aveva inserito nell’apposito opuscolo informativo, indirizzato a tutte le cittadine e i cittadini, un chiaro e inequivocabile impegno dal seguente tenore: «i compiti principali attualmente svolti dalla ginnastica correttiva saranno progressivamente integrati, entro il 2007, nei programmi d’educazione fisica di tutti gli ordini e gradi della scuola pubblica ticinese, FONDAZIONE TICINESE PER IL 2° PILASTRO Via Ginevra 5 - 6900 LUGANO L’altra cassa pensioni al servizio delle piccole e medie imprese Ticinesi Costi amministrativi solo lo 0,5% sui salari assicurati Telefono: 091 922 20 24 Telefax: 091 923 21 29 Sito web: www.ftp2p.ch E-mail: [email protected] Bilancio tecnico 2005 107.69% quindi non solo limitatamente alle scuole elementari e ai primi anni di scuola media, ma anche nel settore medio superiore e professionale». Il Consiglio di Stato aveva così l’intento di illustrare alla popolazione perché votare Sì all’abolizione del servizio. Nello stesso tempo assumeva il chiaro impegno che non si sarebbe proceduto ad alcun licenziamento: «Le persone che saranno ancora attive nel Servizio nel 2007, saranno integrate in altre mansioni all’interno dell’Ente pubblico». La stessa Commissione scolastica del Gran Consiglio aveva espresso l’auspicio che «la procedura di ricollocamento dei docenti giunga a dei risultati accettabili». In realtà, nonostante gli auspici e le promesse, si è dovuto affrontare imprevedibili difficoltà e ostacoli insormontabili, sulla strada del tentativo di procedere concretamente al collocamento di tutti i docenti interessati. I meno fortunati si dovranno di conseguenza confrontare, con ogni probabilità, con un’importante perdita salariale e un aggravio notevole dei costi previdenziali. Trattative con il DECS Nel corso degli ultimi tre anni, in occasione dei diversi incontri con la Divisione della scuola, l’OCST ha alacremente operato e collaborato onde giungere ad un’adeguata soluzione. All’inizio dell’anno in corso, purtroppo, non era stata ancora individuata una nuova collocazione per alcuni degli interessati, soprattutto ultra cinquantenni, a cui è poi stata notificata la disdetta del rapporto di lavoro. Per altri, l’attività sostitutiva reperita, non sempre raggiungeva un grado di occupazione corrispondente al precedente. L’OCST ha allora proceduto mediante la contestazione cautelativa delle disdette del rapporto di lavoro, davanti alla «Commissione conciliativa per il personale dello Stato», a cui ha fatto seguito l’udienza tenutasi il 14 febbraio 2007 e, successivamente, mediante una serie di ricorsi inoltrati presso il Tribunale Amministrativo Cantonale. Accordo tra OCST e Consiglio di Stato A questo punto, la Divisione della scuola si è trovata nella necessità di addivenire a più miti consigli, ponendo quindi in essere i presupposti per raggiungere con il nostro sindacato un accordo. Conseguentemente, in favore di tutti i docenti di ginnastica correttiva è stata concordata la possibilità di accedere ad un adeguato prepensionamento al momento del compimento dei 58 anni. Il testo dell’impegno statale è il seguente: «Le prestazioni previste in caso di disdetta del rapporto di lavoro secondo l’art. 18, cpv. 3 della Legge sugli stipendi dei dipendenti dello Stato a carico del datore di lavoro sono utilizzate, quale finanziamento straordinario della quota a carico del docente, per il finanziamento del supplemento sostitutivo AVS/AI in caso di pensionamento al 1 settembre 2007, ritenuto che dall’importo di diritto viene dedotta pure la quota una tantum a carico dello Stato. L’utilizzazione delle prestazioni previste dall’art. 18.cpv. 3 Lstip viene eseguita per ogni singolo caso, al massimo fino a concorrenza dell’importo dovuto alla Cassa pensioni per il finanziamento del supplemento sostitutivo AVS/AI a carico del docente. Il finanziamento straordinario permette al docente di beneficiare di prestazioni al 1 settembre 2007, che si avvicinano in modo considerevole a quelle previste in caso di pensionamento per raggiunti limiti di anni di servizio a 60 anni». «Lo stesso piano sociale sarà valido anche per i docenti di educazione al portamento con età anagrafica inferiore ai 58 anni il 1° settembre 2007, e oggetto della procedura di disdetta, su richiesta degli interessati». In seguito, l’OCST ha ritirato i ricorsi pendenti presso il Tribunale Amministrativo Cantonale, ritenuto che era stato ottenuto il massimo possibile. Come abbiamo visto, anche se le promesse enunciate dal Consiglio di Stato nel 2004 non sono state integralmente mantenute, l’OCST ha condotto lunghe ed estenuanti trattative, che hanno condotto ad un risultato soddisfacente, a dimostrazione della fondamentale e insostituibile importanza della tutela sindacale. *Coordinatore cantonale assistenza giuridica OCST 11 Ottobre 2007 3 SINDACATO SANITÀ SCuDO: trasferte e premi assicurativi Andrea Fontana Si è tenuta lo scorso 28 settembre un’importante riunione con la direzione del Servizio luganese di assistenza e cura a domicilio SCuDo. Presenti la Commissione del personale e i rappresentanti sindacali. Temi in discussione la modifica del regolamento trasferte, la riorganizzazione interna e una comunicazione sui premi assicurativi 2008. Trasferte Nel corso dell’estate l’ente sussidiante cantonale ha indicato alla direzione di SCuDo la necessità di rivedere le disposizioni interne sulle trasferte riconosciute ai dipendenti. Evidenziando i maggiori costi di SCuDo (oltre 700’00 franchi nel 2006), derivanti dall’attuale riconoscimento dei tempi e delle indennità di trasferta, il competente servizio del DSS ha comunicato che non si possono modificare gli importi dei contratti di prestazione di questi ultimi due anni, ribadendo che «non è possibile entrare nel merito di situazioni che sono il frutto di scelte organizzative operate dai singoli servizi riguardanti le modalità di indennizzo del costo di trasferta e il riconoscimento del tempo di trasferta». In pratica, l’ente sussidiante, ha accettato di entrare in materia dal prossimo anno, concedendo un contributo particolare per tenere conto dei tempi di viaggio spesso molto problematici nel Luganese, mentre ha chiesto a SCuDo di adattare le disposizioni sulle trasferte a quelle in vigore negli altri servizi. La direzione ha presentato alla Commissione del personale e ai sindacati una prima proposta che prevedeva che il tempo di trasferta e l’indennità chilometrica dell’operatore considerassero una distanza non effettiva ma dedotti i primi 4 chilometri. A questa proposta si sono opposti sia la Commissione del personale sia i sindacati. La proposta infatti non teneva conto dei tempi e delle percorrenze determinate concretamente dalle situazioni viarie presenti nella regione di Lugano. Al termine della discussione, la direzione ha formulato una proposta di compromesso che dovrebbe permettere di rientrare almeno parzialmente nei parametri dei costi indicati dal DSS: l’indennità chilometrica inizia dalla sede amministrativa a meno che la distanza fra il domicilio del dipendente e quello dell’utente è inferiore; in questo caso vengono riconosciuti i chilometri effettivi considerando il percorso più breve. Mentre il tempo di lavoro inizia presso il primo e termina presso l’ultimo utente; al fine di non svantaggiare gli operatori che sono assegnati alle valli o alla periferia (Val Colla, Collina d’oro, ecc.) vengono riconosciuti 2 minuti per chilometro considerando la distanza teorica fra la sede amministrativa del Servizio e il primo utente dedotti i primi 4 chilometri. Commissione del personale e sindacati hanno proposto di sottoporre a una perizia giuridica questo modello (la CPC ha dato incarico a un membro della Magistratura di svolgere una verifica legale). La proposta è stata accettata da SCuDo. Il parere dovrebbe essere consegnato in tempi brevi. Nel frattempo, le parti si sono intese sull’entrata in vigore, a titolo transitorio, della soluzione di compromesso, in attesa di conoscere i miglioramenti ottenuti anche con la maggiore responsabilizzazione dei dipendenti a seguito dell’entrata in vigore del sistema di rimborso SACD del Sottoceneri Assicurazione perdita di guadagno malattia (1) SCuDo da 6,52 a 2,18 (2) da 2,14 a 1,67 da 11,74 a 8,95 Mendrisiotto da 5,26 a 2,29 da 2,14 a 1,67 da 11,74 a 8,95 MAGGIO da 1,33 a 1,06 da 2,14 a 1,67 da 11,74 a 8,95 termini di legalità della nuova modalità di riconoscimento delle trasferte. Parallelamente direzione e capi equipe metteranno in atto una riorganizzazione del lavoro orientata alla costituzione di <Nessuno(a)> «Equipe di quartiere». Tutti riconosciamo infatti la necessità di ottenere una maggiore efficacia e contenere i tempi di viaggio, che spesso vanno a scapito del tempo da dedicare alla cura dei pazienti. La questione di una migliore gestione della mobilità sta a cuore sia alla direzione sia al personale di SCuDo. Premi 2008 nei SACD del Sottoceneri Migliori notizie sul fronte dei nuovi premi assicurativi e forti riduzioni dei costi a carico del personale e dei SACD del Sottoceneri. I Avviato il processo di collocamento del personale della Clinica Alabardia Paolo Locatelli D opo la comunicazione della decisione di chiudere la clinica a fine novembre, sindacati e direzione si sono incontrati per definire un piano sociale in favore del personale. L’incontro svoltosi a Lugano il 26 settembre ha permesso, grazie anche alla disponibilità dimostrata dai proprietari e amministratori della clinica Mauro Mantovani e Paolo Montanari, di raggiungere un accordo, che successivamente presentato al personale, è stato approvato durante l’assemblea tenutasi a Piazzogna il 28 settembre. L’accordo prevede: u il termine dei rapporti di lavoro è posticipato al 30 novembre 2007 u il personale, previo accordo con la Direzione sanitaria, è autorizzato a risolvere anticipatamente il rapporto di lavoro u il personale è autorizzato, limitatamente a due ore alla settimana remunerate, ad effettuare colloqui di lavoro in vista di un ricollocamento u la Direzione, con la liquidazione del rapporto di lavoro, riconosce a titolo di indennità, la somma, omnicomprensiva, di 2’000 franchi Assicurazione infortuni prof. Assicurazione inf. non prof. dei premi in base ai giorni di assenza (proposta dalla Commissione del personale di SCuDo qualche anno fa) hanno permesso di negoziare premi più favorevoli nelle diverse assicurazioni. Questo consentirà un seppur limitato aumento del salario netto. Nella tabella riassumiamo la situazione che si presenterà nel 2008. Il risparmio complessivo per le assicurazioni di perdita di guadagno in caso di malattia, LAINF e complementare LAINF ammonta a oltre 500'000 franchi all’anno. Il sindacato è molto soddisfatto di questa diminuzione di premio a carico dei dipendenti e dei servizi a dimostrazione che la collaborazione tra i servizi e con le commissioni del personale è pagante e offre ricadute positive in termini concreti anche sui salari dei dipendenti. ad ogni collaboratore. L’assemblea ha pure costituito una propria delegazione per accompagnare la fase di collocamento del personale. Quest’ulimo ha dato mandato al sindacato di chiedere urgentemente una riunione con la direzione del Dipartimento sanità e socialità. L’incontro con la Consigliera di Stato Patrizia Pesenti e il coordinatore del DSS Giovanni Petazzi si è svolto lunedì scorso. Dato che i letti della clinica Alabardia sono stati trasferiti a Santa Croce (30 letti) e alla Clinica psichiatrica cantonale (15 letti), i dipendenti licenziati hanno chiesto alla signora Pesenti, di intervenire presso le direzioni di questi due istituti perché sia data loro priorità nelle assunzioni in tutti i servizi. Tutti i dipendenti di Alabardia infatti hanno acquisito competenza ed esperienza nel capo delle cure psichiatriche e sarebbe irragionevole disperdere queste conoscenze. Il Consiglio di Stato ha anche inviato negli scorsi giorni una lettera agli istituti ospedalieri e sociosanitari (EOC, OSC, cliniche, case per anziani, istituti per invalidi e servizi di cura a domicilio) raccomandando di offrire ai dipendenti della clinica Alabardia la precedenza nel caso di nuove assunzioni. L’OCST continuerà anche nelle prossime settimane a impegnarsi con l’obiettivo di assicurare a tutti i dipendenti licenziati un nuovo posto di lavoro. 4 SINDACATO ATTUALITÀ 11 Ottobre 2007 n COORDINAMENTO DONNA-LAVORO OCST n APPRENDISTI FALEGNAMI Si continua sulla strada tracciata da Mara Premiazione dei migliori M Associazione Svizzera Fabbbricanti Mobili e Serramenti - Sezione Ticino premia i giovani che hanno terminato il loro tirocinio. È un modo per rimarcare adegautamente l’ottenimento del diploma da parte di 16 nuovi falegnami qualificati. È abitudine premiare e presentare anche la falegnameria che ha formato il migliore apprendista dell’anno. La cerimonia di consegna dei diplomi si svolgerà sabato 13 ottore, alla falegnameria Casè di Claudio Moccia, via S. Gottardo 205, Minusio. artedì 2 ottobre, nella sala OCST a Lugano, si è svolto l’incontro del Coordinamento Donna-Lavoro. Franca Ossola, dopo i saluti di rito e il benvenuto ai presenti ha tracciato un breve ricordo di Mara Valente, la segretaria del coordinamento Donna-Lavoro, scomparsa lo scorso 30 aprile. “Mara ci ha lasciato il compito di far crescere e continuare i progetti rimasti in sospeso. Chiedo a tutti l’aiuto per portare avanti questa realtà, sostenerla, farla crescere e rafforzarla, avvicinare e coinvolgere le numerosissime donne che lavorano, perchè conoscere questo servizio dell’OCST può essere d’aiuto a molte di loro”. Ha poi presentato il nuovo logo, creato da un artista di Ginevra, logo che nell’aspetto grafico simboleggia molto bene l’idea che Mara aveva della funzione del Coordinamento Donna-Lavoro. Occhio vigile che guarda, bocca per parlare e discutere, per portare avanti con coraggio proposte, richieste, e rivendicazioni. Sergio Ercolani ha aggiornato sulla situazio- ne economica concernente il progetto di solidarietà che permette a Isahia, un giovane studente di medicina keniota, di completare gli studi. Ringraziamo chi, in memoria di Mara, ha versato ulteriori offerte che hanno dato modo di raggiungere l’obiettivo. Nando Ceruso ha informato che il materiale per pubblicizzare lo spettacolo teatrale che si terrà al Cittadella il 24 novembre è quasi pronto e verrà divulgato al più presto. Il progetto di solidarietà continua, verranno vagliate diverse proposte e poi si sceglierà in base a diversi criteri. In calendario verranno inserite delle serate a tema con dibattito e ospiti, e si sta lavorando per portare avanti l’idea del consultorio. Claudia Tettamanti, nuova segretaria del Coordinamento, ribadisce la necessità di potenziare il gruppo, e considera importante che in ogni segretariato ci sia un referente in modo da agevolare anche chi abitando nelle periferie necessiti di consulenza e informazioni. Il prossimo incontro è fissato per il 30 ottobre, tutti sono invitati a partecipare. L’ n SPORTELLO FORMIKA ALL’OCST FORMiKA all’OCST Ora: Telefono: Mobile: E-mail: D Siamo un gruppo di 4 amici e insieme stiamo scrivendo un business plan per creare le basi per una nostra impresa in comune. La nostra idea imprenditoriale è piuttosto complessa in quanto richiede un grosso investimento iniziale e abbiamo sentito che è importante includere nel business plan uno studio di fattibilità. Ci potete spiegare di cosa si tratta e darci delle indicazione per poterlo realizzare? M. S. R su appuntamento 033 534 96 65 077 437 50 92 [email protected] La stesura di un buon business plan, che contenga quindi tutti gli elementi importanti per un eventuale finanziatore, è molto onerosa e dispendiosa in termini di tempo. Per questo motivo, prima di lanciarsi in una tale impresa, è imperativo capire se sono date le premesse per avviare un business, soprattutto dal punto di vista del mercato e da quello finanziario (studio di fattibilità). Tale analisi, nel caso in cui dia esito positivo, verrà poi approfondita nel business plan vero e proprio, dal quale chiunque potrà trarre le informazioni necessarie ine- renti la fattibilità e la redditività di un' idea imprenditoriale. Attenzione: il documento va adattato in base alla persona a cui si rivolge! I capitoli che devono essere in risalto per un possibile finanziatore non sono necessariamente uguali a quelli da approfondire per il Cantone o per un ipotetico committente! Partecipare al dolore di un amico è condividere la sua tristezza. Ma soprattutto è riconoscere la fede che ci unisce e dà forza ai nostri cuori. Anita era capace di una disponibilità e di un’accoglienza particolari. Tutte le volte che l’abbiamo incontrata ci siamo sentiti come a casa. Raccontava come lei stessa aveva imparato questa capacità di ospitalità da Madre Teresa di Calcutta. Anita ci ha testimoniato una fede viva, che dà un’impronta alla vita e rende capaci di attenzione vera in ogni circostanza e per ogni particolare. Siamo certi che Anita è stata ora accolta in Cielo, anche da Madre Teresa, cui era così devota e che tanto amava. Stefano Laffranchini-Deltorchio Centro Consulenze LTD Sagl, Breganzona Membro Rete Professionisti FORMiKA n IN MEMORIA La testimonianza di Anita Rossi A nita ci ha lasciato. Esprimiamo al nostro Presidente Romano Rossi, a Veronica e a Francesco, ai fratelli Enrico e Giovanni e ai familiari la nostra vicinanza. 5 SINDACATO ATTUALITÀ 11 Ottobre 2007 Vogliamo il rincaro integrale per i dipendenti statali e i docenti! Renato Ricciardi D urante l’incontro con il Governo dello scorso 12 settembre, la direttrice del DFE Laura Sadis, aveva proposto di prolungare anche nei prossimi anni a venire la misura di taglio al rincaro dei dipendenti dello Stato e dei docenti, attuata in questi ultimi tre, fino al raggiungimento del pareggio del conto di esercizio cantonale, anzichè lasciarla decadere al termine di quest’anno,. Dura è stata la reazione sindacale. L’OCST ha immediatamente preso posizione dichiarando: «come hanno fatto la Confederazione e la maggioranza dei cantoni svizzeri è arrivato il momento di mettere in campo una decisa politica di difesa dei salari, nell’ambito della quale, il pieno adeguamento all’aumento del costo della vita (peraltro previsto dalla legge) è un diritto sacrosanto». Nel frattempo, è anche arrivata da Berna la notizia dell’intenzione del Consigliere federale Merz di compensare integralmente il rincaro riconoscendo nel 2008 ai dipendenti federali un adeguamento del 4 per cento e un aumento reale dei salari nel 2009 dell’1 per cento. Aggiungiamo inoltre, che il Dipartimento federale ha pure proposto una rivalutazione degli stipendi dei quadri, che sono, secondo il DFF, «chiaramente più bassi di quelli corrisposti da altre organizzazioni paragonabili». Come abbiamo scritto, «il rischio per il Ticino, che già si trova agli ulti- mi posti, è quello di ritrovarsi nella desolante situazione di essere l’ultimo (con distacco) dei cantoni svizzeri in termini di salari e di reddito». La più recente presa di posizione sindacale è del 28 settembre. Rivolgendoci al Consiglio di Stato, alla luce dei dati di preconsuntivo dell’anno corrente resi pubblici, che evidenziano un quadro finanziario molto migliorato, abbiamo confermato «la nostra richiesta di sopprimere definitivamente tutte le misure di risparmio sul personale dello Stato, riconoscendo anche in modo integrale il rincaro». L’OCST ha voluto, di nuovo, preservare il reddito dei dipendenti pubblici da ulteriori penalizzazioni, che indebolirebbero ancora il potere di acquisto, già fortemente intaccato in questi scorsi anni. Riportiamo di fianco la tabella con l’adeguamento degli stipendi al rincaro nell’Amministrazione federale e nei Cantoni, nel 2007, in percentuale. Ricordando che a livello nazionale la percentuale è del 1.20, più l’indennità dell’1.9%. TI 0.25 VD 0.25 BL 0.30 BS 0.40 GE 0.40 NE 0.47 FR 0.47 ZH 0.50 SZ 0.50 GR 0.50 AG 0.60 JU 0.70 LU 0.90 UR 1.00 TG 1.00 OW 1.00 NW 1.00 BE 1.00 SH 1.20 GL 1.50 SG 1.70 SO 2.10 ZG 12.0 n SINDACATI DI POLIZIA Posizione unitaria sul regolamento promozioni D opo i due incontri con il Consigliere di Stato Luigi Pedrazzini, il comandante Romano Piazzini e alcuni ufficiali, i tre sindacati di Polizia hanno inviato una conclusiva presa di posizione condivisa, con la speranza che la procedura sul nuovo regolamento delle promozioni si concluda a breve termine. Le attese del personale di Polizia che chiede di poter disporre di un regolamento equo e trasparente non possono più essere disattese. Da anni infatti (e non certo per colpa del sindacato) si attende una soluzione soddisfacente per le promozioni nel Corpo. Secondo i sindacati, «la pianta organica entrata recentemente in vigore nella sua completezza, elaborata d’intesa con le Associazioni del personale durante una lunga ma costruttiva trattativa e rivista nel suo insieme a soddisfazione delle parti, non necessita in questo momento di ulteriori modifiche». «Riteniamo infatti – aggiungono - che la stessa preveda spazi sufficienti per tener conto delle riorganizzazioni in atto all’interno del Corpo». «Le classificazioni riguardanti la Polizia giudiziaria e la Gendarmeria non devono quindi essere modificate. Ci opponiamo anche alla riforma della PG così come presentata nel progetto sottopostoci». Le organizzazioni del personale di Polizia chiedono perciò che la classificazione Assemblea 2007 Il comitato invita le associate e gli associati a riservare la data di venerdì 30 novembre. Quel giorno a Bellinzona si terrà l’assemblea annuale, che prevede, tra l’altro, la nomina del comitato e del nuovo presidente del sindacato OCST di Polizia. L’OCST è lieta e onorata di accogliere, gradito ospite dell’assemblea, il comandante della Polizia cantonale di Berna Stefan Blättler, che terrà una relazione sul tema della riforma dei Corpi di Polizia in uno dei più popolati Cantoni svizzeri. Riservate la data e non mancate a questo importante appuntamento! salariale dei capiposto della Gendarmeria territoriale e dei loro sostituti sia prontamente applicata senza altri ritardi. I sindacati ribadiscono infine che il regolamento sulle promozioni deve essere separato dalle disposizioni che regolamentano la formazione interna, e che le carriere previste per anzianità non devono avere una forchetta così ampia come quella proposta. Dal punto di vista sindacale più nulla impedisce un ultimo e definitivo incontro per giungere finalmente a una soluzione condivisa su un tema che da anni discutiamo in modo inconcludente. R.R. SINDACATO SOCIALITÀ 6 11 Ottobre 2007 L’importante è scegliere la cassa malati giusta Per il 2008 aumenti minimi per l’assicurazione malattia. Nino Monza L’ assicurazione malattia incide pesantemente sul budget familiare pertanto, come ogni anno di questi tempi, ci attiviamo per contenere i costi in uno sforzo generale di risparmio. Quest’anno c’è una buona notizia: nel 2008 i premi dell’assicurazione di base rimarranno stabili o subiranno lievissimi aumenti. Per quanto riguarda il Ticino mediamente l’aumento è contenuto in uno 0,3 per cento. Al contenimento dei premi hanno contribuito soprattutto le riserve delle casse malati. Valutato positivamente questo rimane il fatto che, anche in presenza di premi medi praticamente stabili, il livello dei costi per l’assicurazione malattia appare sempre poco tollerabile per la maggior parte delle famiglie e dei lavoratori ticinesi. Per limitare ulteriormente i costi è possibile ricorrere ad alcuni accorgimenti. I piu’ immediati sono: ◆ la scelta di una franchigia opzionale piu’ adeguata alle proprie necessità; ◆ l’utilizzo di sistemi di prevenzione integrata che prevedano la consulenza sanitaria telefonica (cosa questa che consente di avere risparmi sul premio di base fino al 15 per cento); ◆ l’esclusione della copertura infortuni: infatti se l’assicurato è un lavoratore dipendente è in principio coperto contro gli infortuni. Non è dunque necessario prevedere una copertura infortuni nell’ambito dell’assicurazione-malattia di base. ◆ stipulare l’assicurazione complementare presso una cassa diversa da quella dell’assicurazione di base. E’ bene ricordare che le prestazioni dell’assicurazione di base sono definite e identiche per tutte le casse malati. Le differenze riguardano il prezzo e l’assistenza prestata. Ogni cassa deve accettare i nuovi clienti dell’assicurazione di base senza riserve. Occorre tener presente che anche l’utilizzo di questi accorgimenti di per se non rende semplice scegliere. Districarsi nel labirinto dei premi e delle proposte offerte dalle varie Casse malati e trovare quella più rispondente alle proprie esigenze non è operazione facile in quanto occorre confrontare le varie offerte tenendo conto di alcune variabili quali la situazione personale (fascia di età, copertura o meno in caso di infortuni) del tipo di franchigia (di OS Mutua offre a tutti gli iscritti OCST base od opzionabile) Copertura sanitaria integrativa studiata a misura delle esigenze del modello assicuratireali dei lavoratori Italiani in Svizzera qualsiasi tipo. vo. Ricoveri in strutture pubbliche e private per grandi interventi chirurgici Esami di laboratorio e indagini diagnostiche Sussidio di Malattia € 26,00 al giorno Assegno di Gravidanza € 300,00 oltre la 24 settimana È possibile trovare un concreto e valido aiuto nello scegliere a chi affidare la propria copertura sanitaria in CAST SA, la società di consulenza assicurativa dell’OCST. CAST SA è in grado di proporre soluzioni assicurative a prezzi interessanti con casse malati serie ed affidabili. Per assicurarsi bene, occorre infatti indirizzare la propria scelta non solo verso Casse Malati meno care, ma soprattutto verso quelle che sono nelle condizioni di soddisfare i bisogni dei propri assicurati perchè solide ed affidabili, e che riscuotono inoltre un elevato grado di soddisfazione da parte degli assicurati, (riguardo a competenza e disponibilità dei collaboratori, comprensione delle informazioni fornite, velocità nei rimborsi). 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Spiace constatare che la direttrice del DFE, Laura Sadis, non ha preso nella dovuta considerazione le richieste dei sindacati e che prima di prendere una tale decisone non abbia neppure avvertito la necessità almeno di sentirli. N on è affatto vero che i diritti e le condizioni di lavoro dei lavoratori sono sufficientemente tutelati dalle norme della legge federale del lavoro, come imprudentemente affermato nel comunicato del DFE. I diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del settore della vendita sarebbero realmente tutelati se troppe imprese del commercio e commercianti non li eludessero, aggirando furbescamente sia la Legge federale del lavoro sia il contratto collettivo di categoria. In tal senso è ormai assodato che troppi commercianti, pur approfittando delle deroghe, da troppi anni calpestano anche i più elementari diritti del personale di vendita. Tali ragioni avevano indotto il fronte sindacale della vendita a opporsi a deroghe gene- Mal si comprende inoltre come in Ticino, al contrario di ciò che succede in atri cantoni, non si facciano esaudire alle imprese del commercio e ai negozi le dovute formalità prima di concedere ogni e qualsiasi deroga. Tanto più quando queste sono sollecitate dal fronte sindacale di categoria. Ciò indurrà i sindacati a intraprendere opportune azioni sindacali, non escluso il ricorso, a tutela dei diritti sociali e sindacali del personale di vendita. Salario durante le vacanze diritto alle maggiorazioni Giuliano Butti* S pesso gli associati ci sottopongono un’importante domanda, riguardo la corretta retribuzione delle vacanze. In particolare, desiderano sapere se nei periodi in cui godono delle vacanze hanno diritto di percepire: 1) unicamente il salario base contrattualmente stabilito, oppure 2) il salario base, oltre alle maggiorazioni previste per il lavoro a turni, per l’attività notturna o festiva, ecc, che il lavoratore riceve regolarmente durante il resto dell’anno. Abbiamo sempre sostenuto che la risposta corretta sia la seconda. Infatti, l’OCST, soprattutto nei Contratti collettivi di lavoro aziendali del settore secondario (industriale) di cui spesso è l’unica organizzazione sindacale firmataria, laddove è stato possibile, da anni ha introdotto il principio che durante le vacanze deve essere garantito lo stesso stipendio che viene corrisposto quando il lavoratore presta normalmente la propria attività. Eventuali maggiorazioni per lavoro a turni, notturno o festivo, ecc, sempre che vengano corrisposte regolarmente, sono parte integrante del salario e vanno pertanto considerate anche nel calcolo dell’indennità vacanze. Conseguentemente, lo stipendio durante le vacanze corrisponde esattamente a quanto percepisce il lavoratore, allorché svolge normalmente la propria attività professionale e vengono evitate ingiuste penalizzazioni. Di contro, a causa dell’opposizione dei datori di lavoro, in alcuni Contratti collettivi, o Regolamenti organici, anche nel settore parapubblico, per i sindacati non è stato finora possibile introdurre il suddetto principio e le indennità notturne e festive non vengono purtroppo ancora riconosciute e computate nella retribuzione delle vacanze. A chiarire definitivamente la fattispecie, è finalmente intervenuto il Tribunale Federale, che, dovendo pronunciarsi su un caso concreto che gli era stato sottoposto, ha sentenziato (STF 132 III 172) che “Ai fini del salario spettante al lavoratore durante le vacanze, giusta l’articolo 329d cpv.1 del Codice delle obbligazioni, vanno prese in considerazione, qualora abbiano carattere regolare e durevole, anche le indennità versate in aggiunta alla rimunera- zione di base per compensare il lavoro svolto durante la notte, il fine settimana e i giorni festivi” (considerando 3). E’ stato di conseguenza confermato dal supremo Organo giudiziario svizzero la tesi sostenuta dalla nostra organizzazione sindacale. Come sempre, l’OCST opererà con il solito impegno, anche di fronte alle autorità giudiziarie preposte, onde ottenere ovunque il rispetto del suddetto principio, come pure di tanti altri fondamentali diritti, in favore delle lavoratrici e dei lavoratori. La vigilanza sull’interpretazione e l’applicazione delle norme giuridiche non è mai venuta a mancare da parte dell’OCST e sarà sempre instancabile e costante. *Coordinatore cantonale assistenza giuridica OCST TICINO AZIENDE 8 11 Ottobre 2007 Un secolo di vita: lo festeggia l’impresa Dario ed Eros Medici di Morbio Inferiore Un’azienda che valorizza i dipendenti: continuerà in ogni caso ad applicare il contratto nazionale L’ impresa di costruzioni Medici Dario ed Eros di Morbio Inferiore ha festeggiato in settembre un secolo di attività. Un traguardo veramente importante in un settore dove spesso e volentieri si legge di aziende che nascono e chiudono nel volgere di poco tempo. La storia Gli anni attorno al 1905-1914 sono anni percorsi da difficoltà, con problemi di intolleranza e di nazionalismi sfrenati che vanno a danno dell’economia. Si delineano ombre che avranno il loro acme nella guerra del 1914-18. In questo contesto, fu un atto di fiducia in sé e nei suoi operai, quello per cui nel 1907 Francesco Medici decideva di fondare una piccola azienda. Impegno e fiducia, senso della USATO SICURO GARANZIA DI QUALITÀ CITROEN Xantia 2.0i 16V Opéra 07.1999 110'488 km Fr. 7'900.– FORD Focus 2.0i 16V Trend caravan 01.1999 106'975 km Fr. 6'900.– HYUNDAI Galloper 2.5 TDI 4X4 11.1998 142'180 km Fr. 9'700.– NISSAN Almera Tino 1.8 acenta 12.2003 44'340 km Fr. 16'900.– NISSAN Primera 2.0 SLX 12.1993 50'373 km Fr. 6'500.– NISSAN X-Trail 2.0 16V Comfort 4X4 1.2002 57'500 km Fr. 17'800.– OPEL Vectra 2.0i 16V CD autom. 4.1997 139'300 km Fr. 5'900.– RENAULT Kangoo 1.4 RXE 11.2000 177'631 km Fr. 6'900.– RENAULT Laguna 3.0 V6 Baccara 05.1996 105'000 km Fr. 6'300.– RENAULT Safrane 3.0 V6 Business 09.1999 137'107 km Fr. 7'900.– RENAULT Twingo 1.2 01.1999 159'390 km Fr. 3'500.– TOYOTA Corolla 1.6 Linea Luna 11.1999 139'800 km Fr. 7'700.– TOYOTA Starlet 1.3 Crystal 05.1998 100'900 km Fr. 7'800.– VOLVO 850 2.5 GLE Caravan 07.1993 175'208 km Fr. 5'500.– VW Golf 1.8 T GTI 01.1999 141'869 km Fr. 9'600.– VW Passat 2.3 VR5 Comfort Caravan 11.1998 129'015 km Fr. 9'900.– CONCESSIONARIA PRINCIPALE LUGANO-PREGASSONA Tel. 091 940.48.36 Filiale: LAMONE-CADEMPINO Tel. 091 968.29.80 www.garagestadio.ch da alti Ufficiali del Corpo d’Armata Alpino. Importantissimo il contributo, la presenza e il grande impegno profuso dagli operai in quest’opera che fu, non solo un lavoro, ma anche un collaborare a un’idea e a un ideale di libertà, che era valore per tutti, indistintamente, in un mondo conculcato dalle dittature. Emergono anche altri aspetti che hanno caratterizzato questa impresa e le hanno permesso di crescere e di affermarsi, quello dell’attenzione al lavoro ben fatto, la costanza, l’impegno per superare le molteplici difficoltà che, ieri come oggi, si incontrano nello svolgere un lavoro manuale, talvolta contrastato anche dalle più disparate situazioni naturali avverse. Caratteristiche che qualifiDirezione e dipendenti in festa per i cento anni dell’azienda cano tutti, dai disegnatori ai progettisti, dai muratori ai carpentieri, tutti insieme che collaborano con la direzione portando avanti con ottimismo iniziative e impegni. lealtà con operai e clienti, che porteranno ben presto la Ditta ad andare al di là dei primi passi. Un La solidarietà è una componente della filosofia aziendale costante impegno (anche in anni La ditta Medici ha sostenuto e sostiene opere di solidarietà pubblica di “magra”) che la Ditta ha seme privata, legate alla comunità ticinese e di oltre confine. pre voluto per sostenere in Ticino Tra gli impegni culturali più recenti, l’attenzione morale e il (grosso) opere utili alla comunità. sostegno finanziario riservato al Museo Max Huber, a Chiasso, costruiRipercorrendo la storia di queto a ricordo del grafico che fece da ponte tra il mondo tedesco e l’Italia sta ditta non si può tralasciare di del nord, portando -dopo il 1948- nei suoi progetti un tratto di essenziaricordare periodi particolari che lità e di adesione al razionalismo. E, questo del Museo Huber non è che hanno segnato i cento anni delun esempio, i casi e le menzioni potrebbero agevolmente moltiplicarsi. l’attività dell’azienda. Nel corso di questo secolo l’azienda Medici ha realizzato importanti Il 1942 è un anno nodale per la opere pubbliche e private, collaborando nella realizzazione di progetti storia dell’Europa e della Svizzera con noti architetti ticinesi. in particolare, che si trova minacSi può sicuramente dire che questa azienda ha realizzato molto. ciosamente circondata dalle truppe dell’Asse. Nel cuore delle Alpi L’importanza di una politica aziendale a favore delle maestranze si decide di organizzare in misura La ditta Medici ha dei precisi obiettivi, continuare a collaborare anche più intensa che altrove la resicon i sindacati. Questa impresa non vuole orari di lavoro più lunghi e stenza al pericolo che incombe da tanto meno lo smantellamento sociale. Il dumping salariale non rientra Nord. nella loro politica aziendale. Intende continuare a rispettare il Contratto Si tratta di progettare e di esenazionale mantello anche se non sarà più in vigore (lo conferma il fatto guire tutta una rete di sbarramendegli aumenti salariali di inizio anno). ti e di strade da utilizzare in caso Nell’azienda Medici ritengono che lo sciopero danneggi, rallenta le di grave necessità militare. Il costruzioni, infastidisce il cliente e destabilizza i fornitori. Causa costi piano del Ridotto Nazionale voluinutili e mette in pericolo posti di lavoro. Anche la sola minaccia dello to dal Generale Guisan (che fu la sciopero è del tutto controproducente. figura di maggior integrazione e di Per questa azienda è meglio evitare tutto quanto può andare a scapicoesione per gli svizzeri e per to dei rapporti personali e della qualità del lavoro. La ditta Medici non hai molti esteri durante la Seconda mai operato nella direzione del risanamento e della riduzione dei costi Guerra mondiale) era di rafforzare con la valvola del licenziamento di operai e collaboratori. le fortezze del San Gottardo (arriNei lunghi decenni che si sono susseguiti, questa impresa ha semveranno ad avere oltre 1880 bocpre mantenuto un rapporto improntato alla lealtà e alla chiarezza con i che di fuoco e più di 2400 mitradipendenti, ha sempre riconosciuto la disponibilità di tutte le maestrangliatrici). I lavori di sterro e di rafze, ha costruito un rapporto chiaro e fedele da ambo le parti. forzamento nel terreno, gli sbarraAnche questo ha sicuramente contribuito a raggiungere i cento anni menti che erano molti e andavano di esistenza, in un settore ultimamente confrontato con grandi sfide; realizzati con celerità: venne complimenti a questa azienda che ha saputo attraversare un secolo di chiamata a lavorare la ditta attività, rimanendo attiva e produttiva, valorizzando il lavoro delle maeMedici: e si lavorò sodo, con risulstranze e con occhio attento e sensibile alle loro esigenze, non dimentati che verranno elogiati persino ticando nel contempo iniziative a carattere sociale. 11 Ottobre 2007 SINDACATO EDILIZIA 9 n RUBRICA DI EDILIO Edilizia: nulla di fatto dall’atteso incontro tra sindacati e SSIC-CH Attesa delusa: l’incontro di trattativa del 4 ottobre 2007 tra sindacati e SSIC-CH, tenutosi a Berna, è finito con un nulla di fatto. Quattro ore di sterili discussioni per concordare, alla fine, una nuova data: arrivederci quindi al 5 novembre 2007. dagli impresari costruttori. Le azioni di lotta e gli scioperi già pianificati (a Ginevra, Neuchâtel, Zurigo e Berna) sono confermati: l’autunno, più che caldo, sta diventando roven- L e aspettative sull’incontro di trattativa della scorsa settimana erano peraltro molto forti e giustificate: da pochi giorni si era aperta ufficialmente la situazione di vuoto contrattuale dopo la disdetta intimata al CNM dagli impresari, le organizzazioni sindacali avevano già ottenuto il via libera dalle proprie basi per continuare con le misure di lotta (scioperi compresi) e le dichiarazioni degli stessi impresari facevano capire che una soluzione, seppur sofferta e difficile, l’avremmo poi trovata. Invece niente: solo melina da parte della delegazione degli impresari costruttori, un rinvio di un mese con relativo impegno ad uscire dalla vertenza con un nuovo contratto collettivo di lavoro. I sindacati, per ovvi motivi strategici, non sono però d’accordo di “farsi prendere per mano” e nemmeno “farsi dettare il tempo” te. E dopo la grande manifestazione di Zurigo dello scorso 22 settembre 2007 (17'000 manifestanti), non poteva essere altrimenti. La SSIC-CH, in questi ultimi mesi, si è molto risentita del fatto che i sindacati – in modo fazioso, secondo loro – si erano prodigati ad impaurire i lavoratori con lo spettro del dumping salariale e contrattuale a partire dal 1. ottobre 2007. Ma all’indomani, sembra uno scherzo ma purtroppo è la realtà (era proprio il 2 ottobre 2007), tutti hanno dovuto registrare una decisione “sorprendente quanto stravagante” da parte della Commissione Tripartita del cantone Zurigo: non esiste più il contratto nazionale mantello nell’edilizia, rendiamo obbligatorio un salario minimo per i lavoratori non qualificati con meno di 30 anni. Ma la vera chicca era rappresentata dal fatto che questo nuovo salario – per decisione di una Autorità cantonale – era inferiore del 10 per cento rispetto al salario minimo contrattuale riconosciuto per un lavoratore edile non qualificato sino al 30 settembre 2007. E se questa non è una prova generale di deregolamentazione salariale … cosa altro è? n PITTORI Nuovo contratto collettivo valido dal 1. gennaio 2008 Paolo Locatelli S i è tenuta a Rivera l’assemblea cantonale straordinaria dei pittori associati all’OCST. Piatto forte dell’incontro: il nuovo contratto collettivo di lavoro valido – su piano cantonale – a partire dal 1. gennaio 2008. Dopo il rinnovo del contratto nazionale mantello (che ha determinato, anche nel cantone Ticino e a partire dal 1. maggio 2007, un aumento salariale di una ottantina di franchi ed un adeguamento da fr. 12.— a fr. 15.— al giorno dell’indennità per pasto) si trattava, in particolare, di concordare una soluzione sul premio per la perdita di salario in caso di malattia: la soluzione valida sino a fine anno 2007 ha penalizzato i lavoratori del settore, con premi che, in taluni casi, rappresentavano una decurtazione salariale di fr. 400.-- al mese. Una soluzione insostenibile, pur senza misconoscere che esiste in Ticino da quasi una decina di anni un salario mensile concreto, una copertura al 90% di malattia ed infortunio senza alcun giorno di carenza. La nuova soluzione, che entrerà in vigore a partire dal 1. gennaio 2008, darà sollievo al salario disponibile (il netto, quello che è versato sul conto) dei pittori ticinesi. Queste ed altre modifiche – dopo un ampio dibattito, talvolta accesso e molto critico - sono state all’unanimità. adottate Nelle prossime settimane le organizzazioni sindacali potranno quindi sottoscrivere il nuovo CCL pittura valido nel canton Ticino a partire dal 1. gennaio 2008 con validità fino al 31 marzo 2009. LAVORO OPPORTUNITÀ 10 ANNUNCI DI LAVORO Internet: www.ocst.com RICERCHE DI COLLABORATORI ◆ meccanico (ev. riparatore) per garage nel bellinzonese. Tel. 079 621 53 08. ◆ tecnico-assistente, eventualmente ingegnere Supsi, da gennaio 2008, per impresa costruzioni e pavimentazioni in Leventina. Tel. OCST 091 9211551 (redazione). ◆ parrucchiere/a esperto/a Salone FN&F, Lugano-Cassarate. Orario 9-19. 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Tel. +39 031 933217. ◆ autista, magazziniere, F, Ingl. patente DK, [email protected] ◆ fisioterapista-osteopata, altre formazioni. Tel. +39 3470350484. ◆ assistente di cura, esperienza pluriennale in istituti pubblici e privati, con anziani, bambini e portatori di handicap. Zona Sottoceneri. Tel. 091 9212758. ◆ odontotecnico, att. federale svizzero + diploma I, protesi mobile e fissa, perio overdenture, implantologia, 50% o su chiamata. Tel. 079 4274647. ◆ giovane macellaio/banconiere qualificato, esperto, zona Sottoceneri. Tel. 0793298179. ◆ impiegato logistica o altri lavori (parttime). Tel. 078 8051665. ◆ assistenza domiciliare completa, giorno, notte e festivi; Tel. 0793264569. ◆ aiuto elettricista, manutenzione o custode, diploma impiantistica BT. Tel. 0788258618. ◆ lezioni private di matematica e/o fisica, info: Salvatore 0796807329. ◆qualsiasi lavoro, ragazza giovane, diploma commerciale, varie esperienze, con permesso. 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Tel. 0787497312. ◆ laureato grafica e design, per tirocinio, ev. altre esperienze lavorative. Tel. 0788029542. ◆ contabile esperienza pluriennale, part-time (70%). Tel. 079 5651076 Cristina. ◆ autista bus, camion, taxi, ev. aiuto cucina o bar, portiere. Tel. 078 6900747. ◆ piastrellista artigiano esperto, zona Sottoceneri. Tel. 076 2319575. ◆ signora automunita per lavoro a domicilio. Tel. 079 6839178 Natalia. ◆ donna di pulizie 24enne, esperta. Tel. 076 3988739; email: [email protected] ◆ rimagliatrice tessile, operaia generica con esperienza, zona Locarnese. Tel. +39032483249 (dopo le 18). ◆ psicologa diplomata con abilitazione cantonale, esperienza con bambini handicappati e in pedopsichiatria. Tel. 079 7631641. 11 Ottobre 2007 15 16 SOCIETÀ INSUBRIA 11 Ottobre 2007 Paesi di frontiera, qualcosa è cambiato Antonio Sanna A nche se la Svizzera non è ancora entrata nella UE, di fatto, con gli accordi bilaterali, è come se lo fosse. Ci si accorge attraversando i valichi di confine sotto lo sguardo attento ma non più inquisitore della guardia di frontiera o del tono quasi confidenziale col quale capita di scambiare con loro qualche parola. Viene quasi spontaneo chiedersi se il confine c’è ancora. Sulle mappe è indubbio segno di demarcazione fra Stati, ma come sinonimo oggi il confine non è più inteso come barriera bensì quasi una semplice avvisaglia per dirti che stai passando dall’altra parte. Un confine “aperto” per intenderci, che lo attraversi generalmente senza esibire un documento, ad un appena percettibile cenno d’assenso della guardia in servizio. Diventa interessante allora uno studio sugli aspetti della vita di quanti, attratti dallo sviluppo economico nell’area ticinese a partire dagli anni ‘50, a seguito dell’evento industriale, si sono trasferiti, da quasi tutte le regioni d’Italia, nei paesi di confine. Una immigrazione che, andando via via aumentando per la facilità di trovare il lavoro nel Canton Ticino, ha dato origine al fenomeno del frontalierato. Un’analisi storica ed economica di come hanno vissuto e gestito i Comuni della Lombardia e del Piemonte confinanti con la Svizzera, è stata curata dallo scrivente in due consecutive pubblicazioni del 1993 e del 1997 relative all’accordo italo-svizzero del 3.10.1974 sui ristorni, cui rimando la lettura a chi volesse approfondire l’argomento. Qui si tratta di considerare le conseguenze di questi spostamenti legati al cambiamento di vita, del modo di abitare, di lavorare, di essere presenti nella nuova comunità trovata e di quanto legame resta con la terra d’origine. Superata la paura della crisi occupazionale degli anni ‘80 e più in particolare del ‘90 che colpì la mano d’opera frontaliera tanto da spingere qualcuno a ritornare al paese, la buona retribuzione lavorativa ha consentito all’immigrato di farsi la casa per sé e non di rado anche per i figli. Se non una singola costruzione, ha quantomeno acquistato un appartamento. Un’abitazione dotata di ogni comodità, spesso con tanto di taverna a fianco al garage per l’auto. Una realizzazione sovente fatta in proprio che ha portato a stabilire nuovi rapporti con compagni di lavoro, con i vicini e quindi all’inse- rimento nel contesto socio-abitativo. Se tu mi aiuti, io ti aiuto e così si formano nuove amicizie autoctone. Diversi i fattori che hanno portato il nuovo arrivato ad un cambiamento di vita, rendendola più aperta e partecipativa. Le attività oratoriali, quelle scolastiche e sportive che rivolgendosi ai giovani di ogni età hanno direttamente o indirettamente coinvolti i genitori, dovendo spesso accompagnarli con l’auto negli spostamenti di gruppo. Anche le manifestazioni culturali e folcloristiche promosse dalle civiche amministrazioni e dalle associazioni hanno avuto la loro parte nel promuovere l’inserimento collettivo di raggruppamenti regionali inizialmente formatisi. Il pendolarismo giornaliero per raggiungere il posto di lavoro nello stesso cantiere, nella stessa fabbrica, nelle attività commerciali e negli uffici dove trovavano occupazione i frontalieri nativi e no, soprattutto i matrimonio fra i figli di immigrati e “quelli del posto” sono stati la spinta decisiva ad una integrazione completa, tanto da avere ormai paesi formati da un unico tessuto sociale. Si può quindi affermare che non c’è più distinzione oggi fra i nativi e gli immigrati che abitano il confine. Abitare in paesi che oggi come ieri sono lavoro-dipendenti dal Ticino, è appartenere ad una comunità con tutte le possibilità di essere partecipe o promuovere iniziative se non addirittura assumere responsabilità rappresentative. Spesso si trovano gruppi sportivi, associazioni, organizzazioni parrocchiali diretti o fatte funzionare da persone immigrate negli anni ‘70 o da loro figli nati in loco. Qualcuno è diventato anche esponente municipale. Il difficile trasferimento dal sul al nord, i disagi del primo insediamento con l’obbligo dei sei mesi di residenza nella fascia dei 20 km. la difficlile ricerca del permesso di lavoro quando la recessione incombeva, sono ormai fortunatamente solo un ricordo. A questo punto non so quanti dei primi venuti possono sentirsi ancora attratti dal paese d’origine, tanto meno i figli. Forse chi torna al paese o lo fa solo per le vacanze o per la ricorrenza patronale, lavoro pemettendo. Per rivivere qualche giorno con gli amici rimasti, sempre più pochi, ben sapendo che si tratta di una “rimpatriata” perchè la differenza fra i luoghi e il tempo ha sancito che il vero rientro non ci potrà essere più. La dignità delle donne: chiave per la lotta contro la povertà e risorsa nella promozione della pace N ell’ambito della manifestazione interculturale TraSguardi, promossa dal Dicastero Integrazione e informazione sociale della Città di Lugano, dalla Federazione delle ONG della Svizzera italiana e dalla Scuola Cantonale di commercio, organizzata da ACLI e Alliance Sud, si terrà lunedì 15 ottobre, alle ore 18.30, nell’ Ex Asilo Ciani, Viale Cattaneo, Lugano una conferenza sul tema della dignità delle donne. Relatore dott. Sandro Calvani, direttore dell'Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI), già rappresentante dell'Ufficio delle Nazioni Unite per la Droga e il Crimine (UNODC) in Colombia e direttore regionale dell'UNODC per l'Asia e il Pacifico, Bangkok, Thailandia. Autore di 18 libri e di oltre 400 articoli sui temi dello sviluppo sostenibile, del narcotraffico e del crimine transnazionale organizzato. “Gli obiettivi del Millennio dal n. 2 al 6 riguardano la formazione e la sanità, con una particolare attenzione ai bisogni delle donne e dei bambini. Possono essere realizzati con maggiori investimenti pubblici in questi due ambiti. Il programma del Millennio intende contribuire alla riduzione della povertà valorizzando il ‘capitale umano’ dei più poveri”. Peter Niggli, direttore di Alliance Sud Info: Alliance Sud 0919673840 [email protected] ACLI 091 923 66 46 – [email protected] Campagna “0.7 % -insieme contro la povertà“ www.insiemecontrolapoverta.ch 11 Ottobre 2007 MONDO ATTUALITÀ 17 n SALUTE Burnout: bruciati dallo stress Sempre più frequentemente si sente parlare di persone colpite dal burnout. Una fetta crescente di lavoratori svizzeri, principalmente occupati nell’ambito sanitario, sociale o comunque dell’aiuto agli altri denuncia gli effetti nefasti di questa sindrome. Alcuni di loro hanno anche presentato domande all’AI per vedersi riconosciuto il diritto alle prestazioni e questa tematica non sembra accennare a sparire. Ma cos’è veramente il burnout? Noi lo abbiamo chiesto ad un esperto del settore, se a torto o a ragione si possa definire una malattia e che tipo di sintomi e conseguenze provochi. I l termine “burnout” significa “bruciato, scoppiato”, o anche “cortocircuitato”. Tale termine è stato introdotto per la prima volta nel 1974, ad indicare uno stato di debolezza ed esaurimento, per eccessiva richiesta di energia o risorse che colpisce gli operatori che in genere svolgono professioni sanitarie o di aiuto. Il burnout è una sindrome, cioè un insieme di sintomi. Una prima area comprende sintomi somatici. In genere possono essere coinvolte tutte le proprie funzioni corporee: ad esempio, abbiamo una maggiore vulnerabilità alle malattie e sintomi psicosomatici come senso di esaurimento, fatica, frequenti mal di testa, disturbi intestinali, insonnia e incubi; e ancora ulcera gastroduodenale, problemi di pressione, cambiamenti di peso. Abbiamo poi sintomi psicologici: isolamento e ritiro, rigidità di pensiero, sospetto e paranoia; ma il sintomo più classico è l’alterazione dell’umore: insomma, sentimenti di depressione con impotenza, disperazione ed un sentirsi chiusi in trappola che porta in casi estremi alla malattia mentale o a pensieri di suicidio. Tali sintomi sono stati descritti nella letteratura psicologica e psichiatrica sin dagli anni ’80. I fattori potenzialmente pericolosi in tutti gli ambiti di lavoro dei servizi sono prevalentemente stati riconosciuti in: lunghezza dell’orario, isolamento, mancanza di autonomia, misconoscimento del valore del proprio lavoro, risorse insufficienti, richieste eccessive di produttività, indifferenza o interferenza indebita nel lavoro da parte dei livelli amministrativi; non ultimo fattore considerato fonte di stress è la bassa retribuzione. Cosa succede quindi a livello lavorativo? L’operatore fa fatica a recarsi al lavoro, si confonde e dimentica i propri impegni e appuntamenti; si sente irritabile, non riesce più ad avere empatia per i propri utenti e magari li maltratta: gli altri appaiono maleducati e ignoranti, gli studenti appaiono come incivili e peggiorano ogni anno, i pazienti sono sempre più noiosi. Se non si riescono ad affrontare tutti questi sintomi e lo stress diventa insopportabile, i risultati sono disastrosi: si hanno frequenti richieste di spostamenti di turni, frequenti periodi di malattia (reale, con i sintomi sopra descritti e un ipotetico rischio di suicidio), frequenti litigi con i colleghi, assenteismi “ingiustificati”. E dal lavoro purtroppo, dove sta il fulcro del burnout, gli effetti si estendono anche nella vita privata, con evidenti danni affettivi e familiari. Gli stessi sintomi e modalità di relazione si traspongono in famiglia, nel rapporto con il coniuge o i figli, con le stesse modalità adot- tate nel lavoro. In genere sono le donne a soffrirne maggiormente, a trasportare più facilmente le modalità di relazione malate dal lavoro alla famiglia o alla propria vita privata. Ecco quindi che purtroppo la famiglia, da luogo “sicuro”, diventa un altro inferno. Ne risultano compromesse le funzioni affettive e di trasmissione di valori sociali e culturali, con effetti anche potenzialmente devastanti. Molta letteratura sul burnout dagli anni ’80 in poi considera innanzitutto il bisogno di un sistema di sostegno sociale che sia in grado di costituire un valido strumento di difesa. Tale sistema prevede la disponibilità di un sostegno emotivo, assistenza e disponibilità di risorse – anche economiche -nel momento del bisogno, in modo da fornire al paziente in burnout feedback positivi e mettere la persona in grado di recuperare e utilizzare al meglio le proprie risorse. Infatti gli effetti dello stress lavorativo sull’esaurimento fisico e psichico possono essere notevolmente attenuati o perfino eliminati in presenza di tale sostegno sociale, mentre restano forti, con i rischi per la salute ad esso connessi, in chi dispone di un supporto scarso o nullo. Dr. Alessandro Mahony n COORDINAMENTO NAZIONALE DONNE ACLI Convegno a Losanna sul tema della famiglia P er il terzo anno il Coordinamento Donne del Consiglio Nazionale ACLI Svizzera organizza il proprio convegno. La famiglia considerata il nucleo primario della società, è un organismo di individui che condividono un patrimonio genetico di tradizioni e di legami affettivi, che raccoglie un insieme di personalità e singolarità diverse: fare crescere e tenere insieme tutto ciò è diventato oggi un compito di estrema difficoltà. La donna «mamma» è spesso sotto accusa perché mira a realizzarsi anche nel lavoro trascurando la famiglia, i figli. È inevitabile, quando si parla di figli fare il confronto con il «prima»: è vero che le madri allora passavano molto tempo con i figli, ma che rischio si corre nel dedicare la propria vita ai figli rendendoli l’unica ragione della propria vita? Nel rapporto genitori-figli, il più delle volte si intende parlare della madre. La donna in quanto madre ha una funzione particolare e insostituibile, ma è altrettanto ovvio che non ha tutte le responsabilità. Nella vita di coppia di oggi vi è maggiore dialogo e comprensione ma talvolta prevale ancora l’egoismo e la mancanza di rispetto. Non possiamo inoltre ignorare che accanto a quella che è definita la famiglia tradizionale, vi siano oggi nella società, altre forme di convivenza che necessitano di regolamentazione giuridica. Non penalizziamo né la famiglia né la libertà individuale! Se la famiglia è il motore del mondo, diamole una spinta e proiettiamola verso un futuro che sia d’amore. L’amore non è guardarsi a vicenda negli occhi, ma guardare entrambi nella stessa direzione! Il convegno inizierà alle 9:30 del mattino e vedrà la partecipazione di diversi ed importanti ospiti, e culminerà, dopo i veri interventi nella discussione, seguita dal pranzo, dalla S. Messa e dal programma culturale. Coloro che fossero interesste/i a partecipare possono annunciarsi presso: Segreteria ACLI Svizzera, tel. 0919214794 Proprio circolo ACLI Maria Alonso-Ricci tel. 0794130237 Alfonsina Beti tel. 0793669744 18 11 Ottobre 2007 Pagina a cura di Angela M. Carlucci n CENTRO DISTRIBUZIONE DENNER IN EGERKINGEN SO Riduzione degli impieghi alla Denner Dopo l’Usego e la Rewe ora anche il Denner si congeda dal centro di distribuzione in Egerkingen SO. Il reparto “beni solidi” viene distolto. A fine ottobre 2007 saranno 50 i posti di lavoro spostati ed integrati nel moderno centro di distribuzione di Mägenwil. Restano circa 30 lavoratrici e lavoratori confrontanti con la perdita del proprio posto di lavoro. Per il sindacato Syna è prioritaria l’integrazione nel mondo del lavoro di quest’ultimi, spiega Carlo Mathieu, responsabile della branca servizi del Syna. I l motivo di questo spostamento del settore “beni solidi” a Mägenwil è, secondo la Denner, collegata “al sostanziale aumento dei prezzi in un mercato sottoposto a forti cambiamenti, soprattutto per via della concorrenza straniera”. possibilità di lavoro all’interno dell’azienda. È previsto un piano sociale per i casi più gravosi. I timori si avverano Sono 50 lavoratrici e lavoratori a cui verrà offerto un nuovo impiego a pari retribuzione presso il centro di Mägenwil. Per i resanti 30 impiegati, Denner promette di cercare una Già a inizio anno con l’acquisto del Denner da parte della Migros, il Syna ha espresso le proprie preoccupazioni per il centro di distribuzione di Egerkingen. Questi timori si sono mostrati esser fondati prima del previsto. Per il Syna è fondamentale assicurarsi che vengano elaborate compatibili misure sociali per i circa 30 impiegati. Il Syna si adopera affinché possa avvenire per essi un’integrazione stabile nel mondo del lavoro. n EDILIZIA Stop al dumping salariale Commissione tripartita abbassa il salario di referenza Trascorso appena un giorno di vuoto convenzionale nell’edilizia e già il dumping salariale è dato di fatto. Ma non dal lato dei datori di lavoro bensì da parte delle autorità: su votazione dei dirigenti dell’ufficio dell’economia e del lavoro la commissione tripartita del Cantone di Zurigo ha diminuito i salari minimi per giovani edili non qualificati del 10 per cento. È a dir poco scandalosa la decisione della Commissione tripartita del Canton di Zurigo. Il sindacato Syna titola questa decisione come un grande tradimento verso tutto il settore dell’edilizia, spiega il responsabile dell’edilizia del Syna, W e r n e r Rindlisbacher. Il vuoto convenzionale nell’edilizia sembra non bastare. Le commissioni, in parte statali, incalzano il loro operato facendosi alleati di coloro che prediligono il dumping salariale. Sono decisioni assurde prese negli uffici climatizzati del dipartimento dell’economia e del lavoro zurighese da parte di persone che sviluppano tali proposte irragionevoli sulle spalle di lavoratrici e lavoratori edili, funzionari statali retribuiti profumatamente e a cui non importa quanto sia duro ed usurante il lavoro di un edile per poter sbarcare il lunario! Il Syna fa appello alle Direttrici dell’economia di Stato (Consigliere federale Doris Leuthard) e del Cantone (Rita Fuhrer) affinché quest’assurda decisione della Commissione tripartita del Cantone di Zurigo venga reiterata, conclude Rindlisbacher. Gli impresari costruttori ostacolano una soluzione La disdetta unilaterale del Contratto nazionale mantello dell’edilizia (CNM) per il 30 settembre 2007 è opera degli impresari costruttori. Durante i primi quattro giorni di vuoto convenzionale sono aumentati a dismisura i casi di dumping salariale nell’edilizia. Nonostante ciò, la Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) non ha dimostrato, durante la prima trattativa, alcuna disponibilità ad accogliere e valutare le proposte sindacali. Con rammarico i sindacati hanno preso nota dell’assenza del Presidente della SSIC al tavolo delle trattative. I sindacati hanno inoltrato soluzioni concrete su come risolvere singoli problemi di orari di lavoro nelle varie aziende, soluzioni inoltrate nel mese di settembre a tutte le imprese edili sul territorio elvetico. Ernst Zülle, responsabile della branca dell’edilizia del Syna, riporta che i datori di lavoro non si sono mostrati propensi ad accettare le proposte fatte dai sindacati, e che però dal canto loro non è stata fatta alcuna proposta. Restando immobile ad una vasta deregolarizzazione dell’orario di lavoro nell’edilizia la SSIC rende impossibile la firma di un nuovo contratto collettivo a breve termine, sempre secondo Zülle. Per il 5 novembre 2007 le parti sociali hanno stabilito nuove trattative. Per i sindacati resta chiaro che senza contratto firmato persiste il rischio di un massiccio dumping salariale nell’edilizia. Gli edili continueranno a combattere con tutti i mezzi a loro disposizione per un nuovo Contratto Nazionale Mantello. 19 11 Ottobre 2007 Pagina a cura di Rogerio Sampaio Um escândalo: Tripartida Comissão rouba os trabalhadores C omo escrevi no artigo em cima a socieSuiça de Empresários dade Construtores não podem garantir aos trabalhadores a manutenção das condições do Contrato Colectivo de Trabalho. Não passaram 24 horas da rescisão do Contrato, já os empresas de Colocação de trabalhadores temporários já anunciavam à redução de salário e do subsídio de alimentação. Ontem o departamento cantonal de economia do cantão de Zurique e a comissão tripartida, onde estão representados o estado, entidade patronal e os patrões, decidiram, contra os votos dos sindicatos a reduzir no cantão de Zurique os salários dos trabalhadores sem qualificação em 10%, ou seja, 400 francos. O argu- mento é que, querem com estas medidas, que todos os trabalhadores aprendam uma profissão. Muitos jovens terminaram a escola obrigatória e não conseguiram uma aprendizagem. Como poderá o trabalhador estrangeiro que não estudou na Suiça sem conhecimento da língua fazer uma formação profissional. Foi um meio de reduzir os salários dos estrangeiros que é a classe mais débil. Isto é inaceitável. Quem tinha ilusões com as promessas da entidade patronal, têm aí a prova. As negociações entre os sindicatos e a Sociedade Suiça de Empresários Construtores realizada hoje 4.10.2007, não deu em nada, porque o Sr. Messmer resolveu n COMUNICADO DE IMPRENSA Construção: Sindicatos negociam com SSE Sociedade Suiça de Empresários Construtores SSEC , impedem uma solução para a construção A SSEC rescindiram unilateralmente o contrato colectivo de Trabalho (CCT) a 30 de Setembro. Embora as informações de um dumping de salário aumentam, j quatro dias após verificar-se a situação de ausência de contrato na construção, a Sociedade Suiça de Empresários Construtores (SSEC) não mostrou disposição para debater as propostas de solução dos sindicatos, na primeira ronda de negociações. Os sindicatos lamentam ao Presidente do Syna Kurtz Regoz no uso da palavra mandar os seus subalternos. As próximas negociações estão previstas para 5 de Novembro, até lá o sindicatos farão o seu trabalho. tomarem conhecimento, que além disso, o Presidente Messmer não estaria presente nas negociações. Os sindicatos apresentaram propostas de soluções concretas, como diferentes problemas de horários de trabalho das empresas podem ser resolvidos. Os Sindicatos Syna e Unia distribuíram também por escrito em Setembro à todas as empresas de construção na Suíça. Os empregadores não estavam disponíveis para discutir as propostas e da parte deles, não trouxeram nenhuma proposta concreta. Confirma-se uma grande desregulamentação do horário de trabalho na construção, mas o SSEC impossibilitam a conclusão rápida de uma nova convenção colectiva de trabalho. A Sociedade Suiça de Empresários Construtores e os sindicatos fixaram uma próxima data de negociação para o 5 de Novembro. Para preparar esta negociação, haverá conversações ao alto nível. Para os sindicatos, é claro: Sem contrato assinado, ameaça o dumping maciço sobre os salários. Por isso os trabalhadores combaterão com todos os meios a disposição para um novo Contrato Colectivo de trabalho. Weitere Auskünfte: Ernst Zülle, Branchenleiter Bau; Mobile 079 276 63 79;[email protected] Lançamento do Manual dos portugueses na Suiça P or iniciativa genial do Jornal Luso Helvético, foi lançado na Suiça no passado dia 22 de Setembro um livro denominado " Manual dos portugueses na Suiça" . Esta obra foi apadrinhada pelo Sr. Embaixador de Portugal Eurico Paes na Suiça , a cerimónia de apresentação teve lugar na sua residência em Berna. Syna esteve representado por Ângela Carlucci, Prisca Widmer e Rogério Sampaio. O Manual pretende facilitar a integração dos portugueses residentes, obtendo num só livro, respostas para os diversos problemas com que são confrontados, desde a sua chegada a Suiça até o regresso a Portugal, assim como algumas informações úteis sobre Portugal. O sindicato Syna quis associar-se a iniciativa, por se tratar um meio de divulgação eficaz e por englobar assuntos que dizem respeito aos seus membros. Por isso contribuiu com a publicação de algumas informações no âmbito de leis de trabalho e segurança social. Os secretariados Syna receberão alguns exemplares que poderão utilizar em proveito dos sócios portugueses. Aos mentores do Manual os nossos parabéns, foi um "golpe de Mestre". Representantes do Syna com o Sr. Embaixador de Portugal em Berna 20 11 Ottobre 2007 Pagina a cura di Rogerio Sampaio Syna e Unia levam 17 mil a manifestar em Zurique As forças sindicais Syna e Unia uniram forças para demonstrar a Sociedade Suiça de Empresários Construtores e a opinião pública, à sua determinação em defenderem energicamente o contrato colectivo de trabalho. Sábado 22 Setembro, Zurique acolheu uma das maiores manifestações de sempre, 17 000 pessoas invadiram as ruas de Zurique, marchado ordeiramente do Limmatt – Quai até Helvetia Platz, com palavras de ordem contra a decisão unilateral dos empresários de rescindir o contrato colectivo de trabalho, que há vários anos vêm sendo o garante da paz no trabalho e o motor do desenvolvimento sustentável da economia Suiça. A parceria social era uma forma de manter um relacionamento institucional desejável por todos os parceiros sociais, para que os trabalhadores e suas famílias possam viver com dignidade. Os sindicatos e os trabalhadores, foram flexíveis nos momentos difíceis, fazendo concessões, perdendo regalias para poderem cooperar na recuperação da economia e consequente mente na criação de emprego. Neste momento que a economia está no seu ponto mais alto, em vez de receberem agradecimentos e contrapartidas pelos seus esforços, os patrões premeia-os, com mais horas de trabalho sem salário e sem nenhuma compensação. Como disseram basta! Os patrões ditatorialmente e arrogantemente rescindem a Convenção colectiva. Com esta decisão os Membros do Syna lutam pelos seus direitos Empresários construtores põem em causa, anos de lutas e conquistas dos trabalhadores, criando um clima de instabilidade no mundo do trabalho Suíço. A presença de 17000 pessoas na manifestação de Zurique, foi um forte sinal aos patrões e uma mensagem clara, que dispensa qualquer comentário, de que os trabalhadores vão lutar até às últimas consequências pelos seus direitos. Esta adesão maciça dos trabalhadores, demonstrou às empresas que ameaçaram os trabalhadores com despedimentos caso fossem à manifestação, de que a honra e a dignidade humanas estão acima de todas as coisas. Aqueles que não foram manifestar, se são dignos da classe devem estar de consciência pesada. Não é justo não participar e querer só aproveitar-se do resul- Os manifestantes portam o caixão da Sociedade Sui¢a de Empresários Construtores Homens e mulheres protestam pelo contrato colectivo tado da luta dos colegas. Os que participaram aqui fica o nosso agradecimento. Nem a esmola oferecida aos trabalhadores de um aumento salarial de 2,7% para o ano 2008, anunciada na semana passada, como presente envenenado, impediu os trabalhadores de participarem na manifestação. Os trabalhadores são conscientes que esse aumento é uma manobra de diversão para iludir a verdadeira situação, tentando dividir os trabalhadores. Temos que lembrar à todos, que no ano passado, não conseguimos chegar a acordo para um aumento de salário de 120 francos, porque os patrões alegavam ser muito. Como é que, passados 10 meses, sem os trabalhadores pedirem nada, os patrões oferecem 2,7 por cento de aumento à partir de 01.01.2008. Há um ditado popular que diz: “ quando a oferta é muita, até o pobre desconfia”. Pois os trabalhadores têm razões para desconfiar, porque o que está em causa não é o dinheiro, é algo muito mais grave, é o contrato colectivo de trabalho, aquele que garante todos os direitos inclusive os do aumento salarial. Quem se iludir, que não necessitam dos sindicatos para receber aumentos, estará a cavar à sua própria sepultura. A Sociedade Suiça de Empresários Construtores divulgaram um comunicado onde afirmam, que nada vai mudar, mesmo depois da anulação do contrato. Pergunto, se nada vai mudar, então, porque à rescisão do contrato colectivo? A partir de 1 de Outubro a situação na construção vai tornar-se um Far-West, pois, deixa de ser obrigatório respeitar os salários mínimos, o 13° mês, as 5 semanas de férias, a protecção ao despedimento etc, etc. Mais grave do que tudo isso é que os patrões que alegam que nada vai mudar, não podem proibir nenhuma empresa estrangeira de entrar na Suiça e trabalhar a preços baixos. Como a Suiça é um país que não têm salários mínimos, senão nos contratos colectivos, cada empresa passará a poder negociar com os trabalhadores os preços que lhe convêm. Não iremos necessitar de esperar muito, para ver essa pratica implementada nas empresas colocam trabalhadores temporários. Além disso os patrões rescindiram também o acordo Parifond que tinham com os sindicatos. Isto demonstra que a formação dos trabalhadores deixou de ser importante para eles. A partir de Outubro não irão descontar o fundo Parifond que corresponde a 0, 7% do salário. Esta medida têm como pano de fundo enfraquecer os sindicatos, pois parte deste Parifond é aproveitado para os trabalhadores pagarem às suas quotas sindicais. A Sociedade Suiça de Empresários Construtores propõe negociações para o dia 4 de Outubro. Estas negociações só terão sucessos, se sobre a mesa apresentarem propostas e não imposições, caso contrário, os sindicatos não estarão dispostos a negociar à qualquer preço. Queremos negociações sérias, transparentes, coerentes baseadas no partenariado social e não na arrogância e imposição. Exigimos a revogação da rescisão do contrato colectivo, negociações sobre horas flexíveis a reintrodução do Parifond, por isso bateremos e esperamos que os nossos membros e os trabalhadores não sindicalizados se juntem aos sindicatos, para que as medidas de lutas que iremos realizar, caso não haja acordo, sejam feitas em conjunto, só assim, poderemos atingir os nossos objectivos. Nesta fase qualquer demonstração de fraqueza, medo ou recuo será o fim de todos os direitos conquistados ao longo de vários anos. Pelo respeito dos que nas situações dificílimas bateram para que hoje tenhamos um contrato com as regalias nelas contempladas, devemos vencer esta batalha. A união dos dois sindicatos nesta luta é algo com que a sociedade Suiça de Empresários Construtores não contavam, por isso vamos continuar juntos. Unidos somos mais fortes. 21 11 Ottobre 2007 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST 21 ottobre Elezioni Federali: coerenti ai nostri principi e con un Doppio Voto riconoscenti all’on. Robbiani Giacomo Falconi* Chiese riconosciute”. (il Lavoro 28.06.2007) Non intendo fare commenti al riguardo. Mi permetto di sottoporre all’attenzione dei soci, lo scritto del signor Gianalberto Lotti di Dalpe (con il quale mi congratulo) apparso sul Giornale del Popolo del 18.09.2007, dal titolo “A noi cristiani la scelta”. (vedi sotto) M i sono già espresso sull’aspetto dell’agire con coerenza con i principi della nostra Associazione, quando ho consigliato il sostegno al Giornale del Popolo (il Lavoro 30.11.2006). Il prossimo 21 ottobre il popolo svizzero è chiamato ad eleggere i propri rappresentanti Da ultimo, tutti a esprimersi. Facciamo il alle Camere Federali. nostro dovere di cittadini coerenti con i nostri Ogni elettore sosterrà i candidati che rientraprincipi. no nel contesto delle sue aspettative. Agirà *Presidente AAPI quindi nel rispetto dei suoi principi. E noi, soci dell’AAPI-OCST, dell’attuale situazione. come possiamo manifestare Ecco il motivo per cui collego le due cose, poiché coerenza con i nostri principi? cattolici e protestanti, che rappresentano la maggioInnanzitutto sostenendo ranza della popolazione ticinese, saranno prossimaemi importanti che di questi tempi fanno molto massicciamente l’on. Meinrado mente chiamati a scegliersi i loro rappresentanti alle discutere e che a mio modesto avviso hanno Robbiani che si (ri)presenta Camere Federali, rappresentanti che dovranno difenun nesso in comune in quanto vanno al di là sulla lista del Consiglio naziodere TUTTI i loro diritti e le loro aspettative. Mi predelle scelte politiche e di partito che spetta ai Ticinesi nale. occupa il fatto che per gli Stati PLR e PSS appoggedi decidere con coscienza e determinazione. Ogni motivazione è ”superranno incondizionatamente il duo Marty/Cavalli. Questi temi sono: l’istruzione religiosa nelle scuole flua”. I suoi interventi sono Queste due persone dalla reputazione altisonante, il e le imminenti elezioni federali. sempre stati validi e concreti. primo per la sua professionalità e attualmente per Il perché di una scelta così è molto facile e logico Nel campo delle assicurazioni essere in barricata per il rispetto dei diritti dei prigioda spiegare; ritornando a un non lontano passato il sociali ha sempre considerato i nieri di Guantanamo, l’altro per essere un gran medisolito gruppo anticlericale era intenzionato a far problemi degli anziani. Il coco e difensore degli ammalti e dei meno abbienti di togliere i crocefissi dalle aule scolastiche poi, le croci Presidente dell’OCST merita il Cuba, persone che ammiro moltissimo per quello che dalle cime delle nostre montagne, ora, di abolire sostegno riconoscente di tutti i fanno, ma che paradossalmente vorrebbero negare l’istruzione religiosa dalle scuole del cantone rinnesoci, che significa IL DOPPIO ai cristiani ticinesi un sacrosanto diritto costituzionagando un modo spudoratamente offensivo quelle che VOTO. le. A questo punto, come cattolico e cittadino ticinesono le nostre inconfutabili origini cristiane, andando In secondo luogo, come da se mi pongo la domanda a sapere come si può dare ancora più in là, proponendo di istituire un’ora delle decisione dell’Assemblea il proprio consenso a persone che la pensano come religioni dove spiegare agli allievi delle scuole ticineannuale dei delegati (Faido 14 loro e non a candidati che offrono le necessarie si la storia dell’Islam, del Buddismo, ecc. giugno 2007) L’AAPI-OCST ha garanzie affinché la nostra gioventù abbia a ricevere Ora su questo tema il cantone ha interpellato i parespresso chiaramente il suo dallo Stato la necessaria istruzione religiosa improntiti politici invitandoli a pronunciarsi al proposito e punto di vista in merito all’istrutata all’amore verso il prossimo, sulla moralità e conoggi è stato comunicato sulla stampa che ci sono due zione religiosa nella scuola, tro ogni forma di violenza. fronti ben distinti e cioè Liberali e Socialisti che sostenendo la necessità”... di vogliono l’abolizione di questa istituzione e Popolari delegare questo compito, nella Gianalberto Lotti, Dalpe Democratici e Lega che chiedono il mantenimento forma più appropriata, alle A noi cristiani la scelta T n AGENDA Locarno u Castagnata, aperta a tutti, martedì 16 ottobre, ore 15, ristorante Panorama a Locarno. (Nel palazzo dove ci sono gli uffici OCST). Per ragioni organizzative confermare la presenza telefonando al segretariato di Locarno, tel. 091 7513052 entro il 12 ottobre. u Pranzo mensile in comune, giovedì 8 novembre, ore 12, al ristorante Stella d’Italia, in via Mantegazza 5, a Locarno. Interessati annunciarsi da subito al segretariato di Locarno, tel. 091 7513052. Lugano u Maccheronata, giovedì 25 ottobre, ore 11.30 al Centro Presenza Cristiana, via Terzerina 1, Pregassona. Maccheronata offerta (vino escluso). Invitiamo i partecipanti, se disponibili, a preparare un dolce, di volerlo comunicare al momento dell’iscrizione. La vostra disponibilità permetterà di offrire anche il dessert. Seguirà un pomeriggio d’intrattenimento con alcuni giri di tombola e una lotteria. Posti disponibili 100, assegnati nell’ordine di iscrizione. Telefono: 091 9102021 entro il 22 ottobre. u Pedicure curativa in sede, al giovedì mattina. Costo: fr. 35-45. Info: tel. 091 9102021. Mendrisio u Assemblea sezionale e castagnata, venerdì 9 novembre, ore 14.30 all’Oratorio di Ligornetto. Sarà l’occasione per conoscere il nuovo segretario cantonale AAPI, signor Claudio Franscella. Seguiranno la castagnata e i canti del coro sezionale. Posteggi gratuiti vicino all’oratorio. Iscrizioni: tel. 091 6405111 entro venerdì 2 novembre. Tre Valli u Conferenza medica, giovedì 18 ottobre, ore 14.15 al Centro Giovani Bodio. Relatore Dott. G u i d o Ongaro, specialista in geriatria che tratterà il tema “La salute dell’anziano”. Al termine, all’incirca verso le ore 16, come consuetudine, seguirà un rinfresco. 22 11 Ottobre 2007 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST Trasporti pubblici gratuiti per gli anziani Luganesi con la nuova Lugano Card seniores L’on. Paolo Sanvido, consigliere comunale PPD, ha presentato, nei giorni scorsi, al Municipio di Lugano, la mozione fatta dalla sezione AAPI-OCST del Luganese, inerente l’abbonamento dei trasporti pubblici a favore degli anziani. Riportiamo di seguito il testo. comitato Sezionale dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi AAPI-OCST per sollecitare l'introduzione di facilitazioni tariffarie per tutti gli anziani luganesi per quanto riguarda i trasporti pubblici luganesi. La soluzione potrebbe essere quella di creare una nuova Tessera del Tempo Libero Lugano Card di colore Verde per gli anziani al beneficio dell’AVS. Emessa come le altre su richiesta dal Dicastero incaricato. Così facendo si potrebbe ampliare la nostra offerta includendo agevolazioni specialmente mirate a questa fascia d'età. INTERPELLANZA O norevole signor Sindaco, Onorevoli signori Municipali, a seguito di una mozione inoltrata dal PPD e fatta sua dall’esecutivo cittadino è stata introdotta con successo la Lugano Card. Questa Tessera del Tempo Libero è nata con il desiderio di favorire i cittadini luganesi introducendo sistematicamente delle facilitazioni tariffarie per gli abitanti della Città all'uso delle infrastrutture sportive, ricreative e culturali di proprietà della città nonché aumentare l'attrattività dei commercianti che desiderano tramite la tessera proporre ai detentori sconti particolari. Il buon successo ottenuto fino ad ora (oltre 7.000 tessere emesse) confermano la bontà dell’idea e soprattutto che i cittadini utilizzano e apprezzano la Tessera del Tempo Libero (LuganoCard). Attualmente l’offerta è disponibile in due versioni: ◆ La tessera rossa, fino ai 25 anni; ◆ La tessera blu, dai 26 anni; Ci si è però dimenticati di una classe di per- sone molto importante, i nostri saggi: gli anziani. L’aumento della popolazione di età anziana - e il nostro è uno dei paesi più longevi al mondo - è ormai una realtà sotto gli occhi di tutti. Infatti, si vive più a lungo ed in condizioni di salute e di benessere impensabili fino a pochi decenni fa. Stiamo quindi assistendo a cambiamenti di grande portata che riguardano nuovi equilibri e rapporti da stabilire tra le diverse generazioni, dal momento che oggi gli anziani non si prestano più come personaggi isolati, quasi fossero dei sopravvissuti, ma quale categoria con esigenze e doveri particolari. Delle loro necessità morali e materiali, delle loro attese e rivendicazioni dobbiamo tener conto con il giusto peso. Quale promotore della Tessera del Tempo Libero sono stato recentemente contattato dal Avvalendomi della facoltà concessa dalla LOC e dal Regolamento Comunale chiedo: 1) Il Municipio ritiene una buona idea la creazione di una nuova Lugano Card indirizzata agli anziani luganesi al beneficio dell'AVS Lugano Card Seniores? 2) Il Municipio ritiene possibile introdurre come prima facilitazioni per i possessori della Lugano Card Seniores la possibilità di utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici cittadini? 3) Se una introduzione generalizzata non fosse possibile ritiene il Municipio che sia possibile per i detentori della Lugano Card Seniores ottenere un titolo di trasporto per i mezzi pubblici cittadini fortemente scontato? Con ogni ossequio. Paolo Sanvido Consigliere Comunale PPD A spasso per Como, tra arte, storia, cultura e paesaggio da sogno Carlo Fontana L’ associazione AAPI-OCST del Mendrisiotto ha organizzato due viaggi a Como; uno il 6 e l’altro il 13 settembre. Ben 98 soci hanno partecipato alla gita culturale con meta il centro storico di Como e la visita alla cittadina di Brunate, grazioso paese sotto gli occhi del Mendrisiotto, ma da pochi visitato. Tutte e due le giornate sono state un vero successo, sia per la numerosa partecipazione che per l’interesse suscitato dai luoghi visitati. Al mattino la visita guidata all’antica chiesa di S. Abbondio, (patrono della città) vescovo lariano dal 440, che si dedicò al servizio episcopale (e all’attività missionaria nelle zone montuose vicino a Lugano ancora scristianizzate). Le sue reliquie sono conservate sotto l’altare maggiore. La basilica, dell’XI secolo, restaurata nel 2003, è un significativo esempio d’architettura romanica lombarda e capolavoro dei maestri comacini. Molto interessante la visita guidata del Duomo di Como, XIV sec., che incarna la fusione di diversi stili, Romanico, Gotico e Barocco. Con immenso orgoglio abbiamo ammirato le opere di grandi artisti ticinesi: Tommaso Rodari e i suoi fratelli Bernardino e Jacopo di Maroggia, i Bulla di Vacallo, e i meravigliosi dipinti del lombardo Bernardino Luini. Dopo un o t t i m o pranzo in riva al lago, la salita in funicolare a Brunate ha permesso di godere, tra l’altro, di una vista mozzafiato sul Uno dei due gruppi a Como lago, sul Mendrisiotto e sulla maestosa catena delle Apli. Due giornate di sole e di arricchimento culturale a soddisfazione di tutti. Uno dei partecipanti ha ben espresso il gradimento per questa scelta. “A volte, quello che hai a due passi da casa non lo vedi nemmeno, grazie all’AAPI del Mendrisotto che ci ha permesso di assaporare bellezze artistiche, naturali e gastronomiche nascoste dietro l’angolo. GIORNALE APERTO 11 Ottobre 2007 23 n LE DOMANDE DEI LETTORI Si può sempre ritirare il capitale del secondo pilastro? D Il prossimo 31 dicembre terminerò di lavorare per ottenere la pensione di anzianità italiana, ho compiuto 59 anni lo scorso giugno ed ho lavorato complessivamente 40 anni, dei quali i primi 20 in Italia e gli ultimi 20 in Svizzera. Ho sentito voci che non potrò ricevere il secondo pilastro come liquidazione in capitale, in quanto sono cambiate le leggi nel mese di giugno. È vero? Cosa succede ai contributi che ho versato? Antonio G. - Verbania R Carissimo Antonio, in effetti le disposizioni relative all’assicurazione secondo pilastro sono cambiate, infatti a partire dallo scorso mese di giugno non è più sufficiente la cessazione dell’attività lavorativa in Svizzera ed il rientro definitivo in Italia per ottenere la liquidazione dell’avere di vecchiaia maturato, ma il requisito della cessazione da ogni atti- vità lavorativa viene esteso ai paesi facenti parte dell’Unione Europea. Questo significa che se un lavoratore termina di lavorare in Svizzera e inizia una nuova attività in Italia come dipendente o autonomo, non potrà richiedere la liquidazione in capitale del secondo pilastro. In questo caso i contributi versati sia dal datore di lavoro che dal lavoratore, in termine tecnico l’avere di vecchiaia, verrà versato su un conto di libero passaggio in Svizzera, dove resterà fino alla cessazione dell’attività lavorativa, anche se svolta in Italia, oppure fino all’età di pensionamento prevista dalla legge svizzera (64 anni per le donne e 65 per gli uomini). Nel tuo caso invece, alla cessazione dell’attività lavorativa in Svizzera, andando in pensione, non risulterai più assicurato obbligatoriamente ad alcuna forma di previdenza pensionistica italiana o svizzera, di conseguenza potrai ricevere la liquidazione in capitale del- l’avere di vecchiaia maturato. Ricordo inoltre che la liquidazione in capitale dell’avere di vecchiaia è possibile soltanto se lo prevede il regolamento della fondazione di previdenza, che varia da azienda ad azienda. In caso contrario i contributi versati daranno diritto ad una rendita mensile. Dato che mi hai inviato anche il regolamento di previdenza della tua assicurazione, ti posso confermare che è prevista la possibilità di liquidazione in capitale alla cessazione dell’attività. Buon pensionamento! pagamenti agli assicurati e alla gestione contabile della Cassa. Stimata e apprezzata collaboratrice, le auguriamo di continuare a lungo il prezioso servizio in favore dei nostri Assicurati. Ai due colleghi le più vive congratulazioni. questi giorni. ● al nipote Bruno Moschini, socio segretariato del Luganese, e familiari tutti, per la scomparsa della cara nonna Antonia Castelli. ● ai figli Ivan, socio settore Edile, Sonia e Cristina, ai cognati Rita e Alessandro, ai nipoti Vittorio La Rosa, Luca Ricasoli, Eleonora Rossi, soci segretariato del Luganese, e familiari tutti, per la prematura scomparsa della loro cara congiunta Carla Merlo. ● a Tiziano Zenobi di Riva S. Vitale, socio segretariato Mendrisio, e familiari tutti, per la scomparsa della cara mamma Cristina. ● alla moglie Fernanda, ai figli Marco e Andrea, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Giuseppe Prati di Viganello, fedele socio AAPI sezione del Luganese. Roberto Crugnola Inas Cisl Frontalierato Svizzera Via Giuseppe Lanz 25-Mendrisio. Tel.: +41916460701. Fax: +41916467452; E-Mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] n VITA NOSTRA Fedeltà all’OCST ● In ottobre due colleghi festeggiano significative tappe di fedeltà all’OCST. Pietro Fadda 25 anni: una tappa importante che testimonia alta fedeltà all’azione OCST. Il vice segretario regionale a dispetto dei suoi 43 anni di età, ha tagliato il traguardo del quarto di secolo di attività al segretariato regionale del bellinzonese. Dapprima occupato alla cassa malati cristiano sociale, assume poi il ruolo di responsabile della cassa di disoccupazione OCST di Bellinzona per alcuni anni. Il suo profilo e la duttilità professionale, lo portano ad occuparsi dell’attività sindacale a tutto tondo. Dal 2002 è nominato vice segretario regionale e da diversi anni è il responsabile dell’assistenza giuridica del segretariato di Bellinzona. Molto apprezzato per la sue doti umane e professionali e per la determinazione nell'attività sindacale, gode della stima e della fiducia degli associati e di tutti i colleghi. Doriana Hagmann il 1. ottobre ha raggiunto i quindici anni di attività presso l’Amministrazione Centrale della Cassa Disoccupazione OCST. Si occupa con impegno, professionalità e competenza di tutte le mansioni importanti relative all’esecuzione dei Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti Maurizia Conti, Nicoletta Di Marco tel. 0919211551, fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] Felicitazioni alla nostra associata del settore abbigliamento Katia Draghi e al marito Gianni per la nascita di Mattia cui auguriamo tanta felicità insieme al fratellino maggiore Davide. ● auguri e felicitazioni vivissime ai coniuigi Piera e Armando Veronelli di Chiasso, soci Sezione AAPI Mendrisio, che il prossimo 19 ottobre festeggeranno le nozze d'oro. ● Auguri ● a Gerardo Saturno, figlio dell’amico Lino e di Carmela, e a Ida Foresta, che sabato 27 ottobre, nella chiesa parrocchiale di Valsolda, attorniati da parenti e amici, si sposano. Condoglianze ai familiari della defunta Egide Fontana, socia AAPI del Mendrisiotto. ● ai familiari di Sandra Soldini di Chiasso, socia sezione AAPI Mendrisio, deceduta in ● Stampa Corriere del Ticino Sa Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551, [email protected] Tiratura confermata REMP 41370 copie via Balestra 19, 6900 Lugano AFFITTASI DUE CAMERE a studenti in appartamento condiviso di 6 locali, due bagni, doppio salotto, cucina, vista lago, giardino. Centro Lugano, dieci minuti a piedi dall’università. Info: Tel. 079 5776014 o 076 5667980. Consiglio esecutivo Presidente: Romano Rossi Vicepresidente: Bruno Ongaro Membri Carla Albertoli, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani, Flavio Ugazzi Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano Dario Tettamnati Mendrisio Alessandro Mecatti Bellinzona Paolo Locatelli Locarno Arturo Trezzini Tre Valli Giancarlo Nicoli