Valutazione clinica incontinenza fecale Esplorazione rettale: fecaloma Tono anale basale e dopo contrazione volontaria Trattamento del fecaloma Frammentare il fecaloma manualmente o con sonda (Clismalax) Lassativi a base di PEG ad alte dosi e per lungo tempo Mantenere la terapia lassativa dopo la disostruzione per almeno 2v/sett per 6 mesi Fibre: controverse Valutazione clinica incontinenza fecale: malattie sistemiche Sclerodermia Diabete IBD Proctite da raggi Demenza Lesioni spinali Sclerosi multipla Incontinenza fecale: esami Manometria rettale (alterazione del tono basale “IAS” e dopo contrazione “EAS”) Ecografia trans anale : valutazione pubo rettale, sfintere interno e sfintere esterno (spessore ridotto dello IAS nella sclerodermia Sfintere esterno meglio studiato dalla RMN Ecografia trans anale normale Incontinenza: Biofeedback Miglioramento nel 50% Ma..risultati simili tra: - consigli ed esercizi a domicilio - biofeedback in ospedale Prevenzione stipsi Prevenzione stipsi negli anziani Individuare popolazione a rischio Istituzionalizzati. Allettati. Uso di triciclici/Ca antagonisti Demenza/ictus. Stipsi, uso di lassativi Fattori di rischio per “stipsi” Genere Le donne sono piu’ soggette a stipsi rispetto al sesso maschile (da 2 a 3:1), questo vale per tutte le età. E per uso di lassativi: OR 1,99 Per deterioramento pavimento pelvico post gravidanza? Ormoni sessuali? Fattori di rischio per “stipsi” Mobilità Un movimento regolare migliora l’evacuazione promovendo il tono muscolare della parete addominale ed aumentando le secrezioni intestinali con riduzione del TTI. Fattori di rischio per “stipsi” Ruolo della dieta Una dieta ricca di fibre facilita i movimenti intestinali. Modificazioni dietetiche possono essere implicate nella stipsi Ruolo dei liquidi Relazione positiva tra introduzione di liquidi e movimenti intestinali specie se associata a dieta ricca di fibre. Fattori di rischio per “stipsi” Ruolo della ospedalizzazione Una modificazione delle abitudini quotidiane, come si può avere nella ospedalizazione, facilita l’insorgenza di stipsi: l’89% degli anziani e 88% degli individui di mezza età presentano un cambiamento delle abitudini intestinali durante ospedalizzazione (..idratazione, uso di bagni in comune, soppressione stimolo, comode, padelle..) Fattori di rischio per “stipsi” Condizioni patologiche Pelviche: isterectomia, prolasso uterino, gravidanza Colorettali: IBS, Crohn, diverticoli, , stenosi, emorroidi, Endocrine: DM, ipotiroidismo Psichiatriche: Demenza, depressione anoressia Parkinson, SSP, Farmaci…. Prevenzione Stipsi nella popolazione anziana: raccomandazioni RNAO: Registered Nurses Association of Ontario. Nursing guidelines Ontario 2002/2005 Revised 2005 The purpose of this guideline is to reduce the frequency and severity of constipation among older adults through the use of adequate hydration and dietary fibre, regular consistent toileting and physical activity. Achieving and maintaining a pattern of normal bowel elimination will prevent constipation, decrease the use of laxatives, and improve the quality of life for older adults. http://www.rnao.org/Page.asp? PageID=924&ContentID=809 Raccomandazioni: I livelli di evidenza Ia: evidenza ottenuta tramite meta analisi o revisioni di trial randomizzati e controllati 1b: almeno 1 trial randomizzato e controllato IIa: almeno studio ben disegnato III: studio descrittivo non sperimentale, ben disegnato (comparativo, studi correlati, case studies) IV: opinioni di esperti/esperienze cliniche. Discussione evidenza Vi è una limitata evidenza nella letteratura scientifica pertinente alla prevenzione e valutazione delle persone con stipsi. La maggior parte delle evidenze è basata in modo consistente sulla opinione degli esperti (livello IV). O di studi descrittivi non sperimentali (livello III). Prevenzione stipsi negli anziani: raccomandazioni (1) RNAO: Registered Nurses Association of Ontario. Nursing guidelines Ontario 2002/2005 Ottenere informazioni riguardo a: Storia completa del paziente (..immobilizzazione..) Quantità e tipo di liquidi introdotti giornalmente con riguardo a caffeina ed alcool. Quantità/qualità di cibo introdotto e fibra (..recenti modificazioni dietetiche...) Anamnesi (diabete, ipotiroidismo, IRC, emorroidi, ragadi, depressione, demenza..) Livello evidenza IV Prevenzione stipsi negli anziani: raccomandazioni (2) Anamnesi ed EO Anamnesi farmacologica (inclusi i OTC e pregressa assunzione di lassativi)…anti ipertensivi, antiparkinson,antidepressivi, analgesici, antiacidi, FANS, sedativi..(III) Identificare: mobilità, idratazione, condizioni mentali del cliente (demenza!) ..(III) EO: addome, masse addominali, ER… Prevenzione stipsi negli anziani: raccomandazioni (3) Diario Diario/agenda settimanale: permette di identificare le caratteristiche della evacuazione..frequenza, caratteristiche feci, metodo per evacuare, episodi di stipsi/ incontinenza, ma anche assunzione liquidi e alimenti (registrare è meglio che ricordare) IV Prevenzione stipsi negli anziani: raccomandazioni (4) Liquidi e Fibre Liquidi: introduzione compresa tra 1500-2000 ml al giorno. Incoraggiare alla assunzione di sorsi di liquidi durante tutta la giornata, ridurre alcolici e caffeina. (III) Fibra: da 25 a 30 g/die con assunzione idonea di acqua (valutazione dietologica raccomandata) (III) Prevenzione stipsi negli anziani: raccomandazioni (5) Timing Promuovere l’evacuazione regolare e costante ogni giorno sulla base del “primo pasto” (…salvaguardare il riserbo visivo e uditivo del cliente !!). III Prevenzione stipsi negli anziani: raccomandazioni (6) Posizione La posizione “squat” dovrebbe essere usata per facilitare la defecazione. Per i clienti costretti a letto che non possono accovacciarsi utilizzare la posizione laterale sinistra curvando le ginocchia e avvicinando le gambe all’addome. (III) Prevenzione stipsi negli anziani: raccomandazioni (7) Attività fisica Impostare attività fisica idonea: in base alle abilità fisiche dell’anziano e delle sue condizioni di salute. Intensità, frequenza e durata degli esercizi dovrebbero essere personalizzate alla tolleranza del cliente. Mobilità normale/ridotta: camminare da 15-20’ 1 v / die a 30-60 min 2v/die per 3 a 5 volte /settimana Mobilità limitata: 50 passi 2v/die. (IV) Prevenzione stipsi negli anziani: raccomandazioni (8) Attivita fisica 2 Se incapacità a camminare/costrette a letto: esercizi a letto, o seduti su una sedia (inclinazione pelvica, rotazione del tronco con sollevamento delle gambe alternativamente) almeno 2v al giorno per 15-20 minuti (IV) Prevenzione stipsi negli anziani: raccomandazioni (9) Organizzazione Incoraggiare un approccio multidisciplinare per prevenire e gestire la stipsi (IV) Le linee guida per la miglior pratica infermieristica sono efficaci se vi è una adeguata pianificazione gestionale mediante elementi “facilitatori”. (IV) Prevenzione stipsi: Algoritmo Accertamento Anamnesi: liquidi, fibra, dieta, farmaci, movimento, esame obiettivo Diario settimanale funzione intestinale Evacuare in un momento costante ogni giorno Aumento introduzione di liquidi 1500-2500 ml/ die Stabilire un programma personalizzato della attività fisica Aumento introduzione di fibra dietetica a circa 25-30 g/die Valutazione utilizzando diario settimanale MI Diario settimanale RNAO 2005 http//www.rnao.org/bestpractices Messaggi da portare a casa!! La stipsi è frequente negli anziani specie se istituzionalizzati La stipsi del paziente non è la stipsi del medico (ROMA II). Prima di iniziare un qualsiasi programma per la stipsi bisogna valutare se ..il paziente è stitico. Diario evacuazioni giornaliere per 1-2 settimane. Classificare la stipsi escludendo la stipsi organica magari con esami strumentali o di laboratorio, (emocromo, SOF, colonscopia, TTIm, manometria rettale) esplorazione rettale.. Se stipsi iniziare con misure non farmacologiche ed in particolare molto importanti sono le misure dietetiche con uso quotidiano di fibre, liquidi, e misure igieniche. Solo successivamente, se insuccesso, valutare misure farmacologiche (lassativi!) Se lassativi: previlegiare i lassativi con azione di “massa” e tentando la sospensione di lassativi “stimolanti” . Importante oltre la “cura” della stipsi la prevenzione specie anziani istituzionalizzati. Utilizzare per questo le norme discusse sulla “prevenzione” della stipsi STIPSI Grazie della cortese attenzione !! STIPSI Casi clinici STIPSI – CASO CLINICO 1 (a) “Questa storia non mi è nuova …” femmina, 42 anni da molti anni (dalla pubertà) problemi di stipsi uso ricorrente-cronico di lassativi (“quelli alle erbe, perché sono contraria alle medicine …”) senza lassativi ha una evacuazione ogni 7-10 gg lamenta un fastidioso gonfiore addominale, ma non dolore dieta e idratazione “controllate” (“ci tengo alla linea e ho tendenza alla ritenzione idrica …”) non assume alcuna terapia farmacologica ha eseguito una colonscopia 2 anni fa dolicocolon + melanosi STIPSI – CASO CLINICO 1 (b) “Questa storia non mi è nuova …” MOTIVO della VISITA da alcuni mesi lamenta: - comparsa di sensazione di evacuazione incompleta - necessità di dover ponzare con forza per espellere le feci - spesso necessità di rimozione manuale delle feci esame obiettivo: addome ndp esplorazione rettale ndp CHE FARE ? STIPSI – CASO CLINICO 1 (c) “Questa storia non mi è nuova …” manometria ano-rettale tono sfinteriale normale contrazione paradossa durante ponzamento DIAGNOSI caso tipico di STIPSI funzionale MISTA (rallentato transito + dissinergia pavimento pelvico) TERAPIA aumento fibre nella dieta agenti formanti massa + PEG 250 ml/sera ( FKT e biofeedback) STIPSI – CASO CLINICO 2 (a) “Primum non nocere …” maschio, 63 anni da circa 6 mesi comparsa di stipsi prima alvo regolare (“come un orologio svizzero”), ora evacuazioni ogni 3-4 gg, con feci dure non riferisce perdite ematiche visibili, solo modesto gonfiore addominale dopo 2-3 gg di non evacuazione DMNID in sola terapia dietetica ipertensione arteriosa in terapia con nifedipina da poco meno di 1 anno esame obiettivo: addome e esplorazione rettale ndp CHE FARE ? STIPSI – CASO CLINICO 2 (b) “Primum non nocere …” esami di laboratorio (emocromo, tiroide …) normali colonscopia diverticolosi del discendente-sigma diagnosi raggiunta ? primo step terapeutico sintomatico: lattulosio 40 ml/sera miglioramento della stipsi, ma comparsa di fastidioso meteorismo il paziente interrompe l’assunzione del lassativo secondo approccio al problema: sostituzione della nifedipina con un ACE-inibitore normalizzazione dell’alvo in circa 1 mese STIPSI – CASO CLINICO 3 (a) “Mission impossible” femmina, 36 anni da circa 20 anni disturbo del comportamento alimentare (anoressia), con anche grave compromissione dello stato nutrizionale stipsi “da sempre”, con uso/abuso cronico di lassativi stimolanti per almeno 15 aa; periodi di anche 20-30 gg senza evacuazioni 4 aa fa episodio subocclusivo intestinale, con riscontro di grave ipopotassiemia (utilizzo combinato non terapeutico di lassativi e diuretici) supporto medico multidisciplinare costante (psichiatrico in particolare) con graduale miglioramento del comportamento alimentare, recupero ponderale fino ad un peso di 40-42 kg (minimo peso in passato: 27 kg!), stabile ormai da un paio di anni STIPSI – CASO CLINICO 3 (b) Mission impossible la complessità del caso ha portato ad una valutazione strumentale approfondita della stipsi: - colonscopia parziale negativa - clisma opaco d.c. dolicocolon di modesta entità - manometria ano-rettale - defecografia incompleto svuotamento ampolla rettale - EMG sfintere esterno ipertono con incremento paradosso durante il ponzamento (non completa per intolleranza) tono basale normale riflesso anale inibitorio normale ridotta sensibilità rettale alla distensione mancato rilasciamento volontario SAE FP DEF STIPSI – CASO CLINICO 3 (c) Mission impossible DIAGNOSI: grave stipsi funzionale, di tipo misto, complicata da disturbo del comportamento alimentare e fattori iatrogeni (lassativi, diuretici) TERAPIA: - “miglioramento” della dieta - FKT e biofeedback - PEG 250 ml/die (+ lassativi stimolanti s.b.) RISULTATO: “miglioramento” della stipsi (in media una evacuazione ogni 7-8 gg) e riduzione dei problemi espulsivi ANAM NESI STIPSI – CASO CLINICO 3 (d) Mission impossible MOTIVO della VISITA da 5-6 mesi peggioramento della stipsi (anche 15-20 gg senza evacuazioni) e comparsa di fastidioso gonfiore addominale, con perdita di efficacia della terapia con lassativi praticata non ha cambiato le abitudini alimentari e ha registrato un incremento del peso corporeo fino agli attuali 48 kg riferisce un periodo “psicologicamente difficile” e lamenta un peggioramento del tono dell’umore nonostante una correzione della terapia psichiatrica “dottore, cosa mi succede, dopo tutto quello che ho già passato?” CHE FARE ? STIPSI – CASO CLINICO 3 (e) Mission impossible rivalutazione del regime alimentare, con incremento di fibre raccomandata adeguata idratazione revisione della meccanica defecatoria (in base a FKT eseguita in passato) NO ripetizione esami strumentali davvero non è successo niente di nuovo ? esami bioumorali tutti normali, ma: - aumento TSH - ridotti T3 e T4 DIAGNOSI ipotiroidismo primitivo (Hashimoto) TERAPIA levotiroxina ripristino della precedente “regolarità dell’alvo” STIPSI – CASO CLINICO 4 Paziente anziano, degente in casa di riposo Terapia con antidepressivi ed anti ipertensivi Stipsi da anni, regolarizzata con misure dietetiche e saltuari clisteri evacuativi (in media 1-2 v alla settimana) Da 1 mese aggravamento della stipsi con saltuari episodi di dolore addominale Che fare? STIPSI – CASO CLINICO 4 (b) Lieve calo ponderale, iporessia Alla ER presenza di emorroidi (con riferito recente sanguinamento saltuario). Esami di laboratorio: anemia microcitica. Colonscopia: a livello del passaggio retto sigma presenza di massa lardacea che non permette il transito strumentale. STIPSI Grazie della cortese attenzione !! Preparazione alla colonscopia Colonscopia Pulizia adeguata: - meno falsi negativi - esame più gradito al personale - esame meno imbarazzante per il paziente Preparazioni attualmente più usate: Soluzioni elettrolitiche (PEG) Soluzioni a bas e di fosfato di sodio (NaP) PEG + ASCORBATO (New) Soluzioni elettrolitiche: (SELG; ISOCOLAN) Miscela di polietilenglicole (PEG 4000) ad alto PM, con azione osmotica, e di Solfato di Sodio che inibisce l’assorbimento di Na ed H2O. Si ottiene un buon lavaggio intestinale senza ripercussioni sull’equilibrio idro-salino. Non portando a squilibri idro-salini, tali soluzioni possono essere usati anche nell’I.R. e nello scompenso cardiaco congestizio. Effetti collaterali soluzioni PEG: ….dovuti al fatto che è necessaria l’assunzione di 4 litri di liquido! Per cui non è infrequente la comparsa di: - NAUSEA - VOMITO Controindicazioni soluzioni elettrolitiche PEG: - Stenosi o turbe motorie (occlusione !!) - MICI con flogosi severa (... ma da usare con tranquillità nelle forme meno gravi ed in caso di diarree ed enterorragie.) Ulteriori considerazioni: - l’accettabilità aumenta se viene assunta la soluzione “fresca”... ma non troppo fredda (per evitare ipotermie). - l’aggiunta di simeticone (agente anti schiuma che abbassa la tensione superficiale) ne migliora l’efficacia (SELG esse e ISOCOLAN) - si può associare metoclopramide se nausea: Plasil cpr da 10 mg: 1c 30 min. prima dell’assunzione - lo schema di somministrazione frazionato (2 litri alla sera e 2 litri al mattino prima dell’esame) è meglio tollerato dai pazienti, e migliora la preparazione, rispetto alla somministrazione unica (4 litri la sera prima dell’esame) PEG: valutazione di 2 schemi di assunzione…. 1) PEG 4000/sera vs 2) PEG 2000/sera + PEG 2000/mattino esame. I pazienti che hanno seguito lo schema 2 erano significativamente meglio preparati con una pulizia del colon adeguata ai fini dell’esame nel 95,2%. L’assunzione della soluzione in 2 tempi sembra avere meno effetti collaterali ed essere meglio tollerata. E. Gaia, P. Capobianco (Gior.Ital. End. Dig; 19, 131-133, 1996) Prodotti: - SELG esse 1000 4 buste sciolte ognuna in 1 litro di H2O per un totale di 4 litri. - ISOCOLAN 8 buste sciolte ognuna in 500 ml di H2O per un totale di 4 litri. Modalità di somministrazione (con SELG esse 1000) La sera prima dell’esame: sciogliere 3 delle 4 buste in 3 litri di acqua fresca non gassata. - alle ore 18:00: iniziare l’assunzione (dopo digiuno di 4 ore) - bere rapidamente 250 ml della soluzione ogni 15 min per 3 ore consecutive: le evacuazioni inizieranno dopo 1 h circa (alle 19:00) e proseguiranno per 3-4 ore (fino alle 22/23:00) - alle ore 6:00 del giorno dell’esame ( o almeno 2 ore prima di recarsi in ospedale ) sciogliere la busta rimasta in un altro litro di H2O fresca e berne rapidamente 1/4 di litro ogni 15 minuti. Precauzioni dietetiche ..non frutta o verdura il giorno prima dell’esame. Nessun cibo solido da 4 ore prima della preparazione (dalle ore 14:00) fino all’esecuzione dell’esame. Evitare, se possibile, l’assunzione di cibi ricchi di scorie (uva, kiwi, fichi, verdura cotta/cruda ed insalate) nei 3 giorni prima dell’esame. Si possono bere liquidi (caffè, the, brodo, camomilla, succhi di frutta senza residui, acqua anche zuccherata) fino a 2 ore prima dell’esame. …se l’appuntamento per l’esame endoscopico è nel pomeriggio, è preferibile assumere 2 litri di soluzione la sera prima e 2 litri al mattino prima dell’esame. …se l’appuntamento per l’esame endoscopico è al mattino presto è anche possibile assumere tutti e 4 i litri la sera precedente. Fosfato di sodio per OS: Tale preparazione è stata a lungo usata nella pratica clinica in quanto è meglio accettata dai pazienti (assunzione di quantità inferiori di liquidi) ma…possibili effetti collaterali come alterazioni elettrolitiche (ipersodiemia; ipokaliemia; iperfosfatemie) ipocalcemia con tetania, insufficienza renale. Iperfosfatemia durante preparazione, condizioni predisponenti: …….o per aumentato assorbimento di fosfati (IBD od ipomobilità intestinale) ……..o per ridotta eliminazione di fosfati attraverso il rene come nell’insufficienza renale. FDA: alterazioni elettrolitiche , disidratazione, acidosi metabolica, ipocalcemia con tetania, insufficienza renale per dosi di NaP > a 45 ml/24 ore possono insorgere in popolazioni a rischio ma, seppure in misura minore, perfino in popolazioni non a rischio. ..usualmente per la preparazione del colon alla colonscopia sono necessarie 2 dosi da 40 ml nelle 24 ore per un totale di 80 ml. Safety of Sodium Phosphate Oral Solution. An important Report from the FDA. Gastroenterology and Endoscopy News May 2002. Controindicazioni all’impiego di fosfato di Na per OS: - insufficienza renale - scompenso cardiaco congestizio (o IMA recente) - cirrosi con ascite - gravidanza - allattamento - terapia con diuretici e alendronato (Alendros) Modalità di somministrazione: ..se l’esame è eseguito al mattino PHOSPHO-LAX (2 buste monodose da 20 ml.) Il giorno precedente l’esame: - colazione e pranzo leggeri - dopo pranzo non assumere più alimenti alle ore 16:30: Phosfo Lax 2 buste in 1 bicchiere nelle 2 ore succ. bere almeno 1 litro di liquidi alle ore 20:00: Phosfo Lax 2 buste in 1 bicchiere e bere poi di seguito 1 bicchiere di acqua pieno. ..se l’esame è eseguito al pomeriggio Il giorno precedente l’esame - a cena: latte, the, camomilla ben zuccherati a volontà. Il giorno dell’esame - alle ore 7:00: diluire 2 buste di Ph. Lax in 1 bicchiere d’acqua bere e poi di seguito ancora 1 bicchiere. -nelle 2 ore successive bere almeno 1 litro (acqua, the, camom.) -alle ore 11:00: diluire 2 buste di Ph. Lax in 1 bicchiere d’acqua bere e poi di seguito ancora 1 bicchiere. Precauzioni dietetiche ..non frutta o verdura il giorno prima dell’esame. Nessun cibo solido da 4 ore prima della preparazione (dalle ore 14:00) fino all’esecuzione dell’esame. Evitare, se possibile, l’assunzione di cibi ricchi di scorie (uva, kiwi, fichi, verdura cotta/cruda ed insalate) nei 3 giorni prima dell’esame. Si possono bere liquidi (caffè, the, brodo, camomilla, succhi di frutta senza residui, acqua anche zuccherata) fino a 2 ore prima dell’esame. Nella nostra UUOO.. Presso la nostra UU.OO utilizziamo di routine la preparazione PEG con simeticone frazionata (3l + 1 l). Solo in caso di “intolleranza” alla preparazione PEG previa valutazione medica, viene consigliata l’alternativa con NaP. Nella preparazione vengono consigliate , su apposito pieghevole informativo da noi elaborato, anche le precauzioni dietetiche da eseguirsi nei 3 gg che precedono l’esame endoscopico. Piccole modifiche allo “standard” sono possibili a seconda del “timing” di esecuzione dell’esame (mattino presto o pomeriggio). In casi particolari (urgenze) preparazioni valutate caso per caso (PEG: 1 litro ogni 45 minuti per OS o SNG per 3-4 ore fino alla emissione di liquido chiaro) Possibili cause di inadeguata preparazione Non eseguita corretta preparazione (OR 2.68) Pazienti degenti o lungodegenti (OR 3.13). Stipsi come indicazione all’esame (OR 2.81) Uso di triciclici (OR 2.99) Demenza o ictus (OR 2.23) (Ness RM: Predictors of inadeguate preparation for colonscopy. Am. J Gast 2001;96:1797-80) Qualità in endoscopia Presso la nostra UUOO è in corso la valutazione sistematica (dal 01/06/2005) della qualità della preparazione della colonscopia. Scala di “Aronchic” (1 ottima, 2 buona, 3 passabile, 4 scarsa, 5 inadeguata) divisa per i vari tipi di preparazione. Dati archiviati nel software di gestione-refertazione per l’analisi statistica: adeguata (1-2-3) inadeguata (4-5). Dati statistici preparazione intestinale Preparazione piu’ frequente: PEG Preparazione adeguata 91% (PEG) Totali Preparazione adeguata 80% (PEG) Interni Criticità: interni peggio esterni!! 80% vs 91% Dati AIGO 2006: 79% vs 90% Perché interni peggio esterni? Popolazione diversa Ipomobilità, comode, padelle… Cambio abitudini, “bagno” in comune, mancanza di “privacy”, sopressione stimolo Uno studio del 1995 (Ross) evidenziava che l’89% dei pazienti anziani e l’88% di quelli di mezza età modificavano le abitudini alvine durante l’ospedalizzazione !! Che fare per ridurre incidenza preparazioni inadeguate in degenti? Migliorare la fase di “istruzione” del paziente con assistenza infermieristica ed uso di opuscoli scritti. Insistere sul “timing” della preparazione in base all’ora esecuzione esame (privilegiare il 3l + 1) Individuare i pazienti “a rischio” (non collaboranti per ictus o demenza, anziani, uso di triciclici, stipsi) Somministrazione PEG attraverso SNG o personalizzare la preparazione (prolungare preparazione o aggiungere lassativi (Mg o Bysacodil) a quella standard. Proposta Se preparazione inadeguata da scarsa “compliance” o per errore di somministrazione con PEG, ripetere la preparazione dopo aver spiegato bene al paziente le varie fasi della preparazione. Se intolleranza da “alto volume” per PEG sostituire la preparazione PEG NaP Se controindicazione NaP in pazienti a “rischio” aggiungere Mg o Bisacodil alla preparazione PEG standard (o prolungare la somministrazione PEG e per SNG). Preparazione con PEG a basso dosaggio + Ascorbato (MOVIPREP) PEG 3350+ascorbato di Na+ Ac Ascorbico+Na solfato+elettroliti PEG + ASC: stessa efficacia di 4 litri di PEG con meno disagio per il paziente Può essere somministrato anche nei pazienti “ a rischio” avendo lo stesso profilo di sicurezza del PEG (Ponchon TGUT 2008) ( Ell C Gastroenterology 2007: !!FENILCHETONURIA e carenza di 6PD, o NYHA classe III IV) Facile da preparare, facile da bere Una preparazione corretta comporta l'assunzione di 2 litri di MOVIPREP® (reperibile in farmacia). La confezione contiene 2 buste trasparenti contenente ciascuna una bustina grande A ed una bustina piccola B.Un litro di Moviprep si prepara mescolando insieme in 1 litro di acqua una bustina A ed una bustina B fino al completo scioglimento (soluzione limpida). La soluzione ricostituita deve essere bevuta nell'arco di 1 ora (un bicchiere pieno ogni 10-15 minuti). Ripetere l'assunzione con un secondo litro di Moviprep preparato nello stesso modo. 1 litro la sera e al mattino o 2 litri la sera. Anche 1 litro liquido. STIPSI Questionario 1. Per stipsi si intende: a) difficoltà nell’evacuazione b) evacuazione di feci troppo dure c) frequenza delle evacuazioni < 1 al giorno d) frequenza delle evacuazioni < 3 alla settimana risposta esatta = d 2. In un paziente con stipsi ed anemizzazione, quale dei seguenti test diagnostici è preferibile ? a) esame feci b) diretta addome c) colonscopia d) clisma opaco risposta esatta = c 3. Quali sono le cause secondarie di stipsi ? a) farmaci b) cause metaboliche c) cause neurologiche d) lesioni occludenti “organiche” e) tutte le precedenti risposta esatta = e 4. Riguardo alle cause di stipsi cronica funzionale, quale è la più comune anormalità fisiopatologica ? a) stipsi da inertia coli b) stipsi da alterata espulsione c) malattia di Hirschsprung d) nessuna alterazione rilevabile risposta esatta = d 5. La gestione della “stipsi funzionale” prevede: a) educazione del paziente b) modificazioni dietetiche c) terapia farmacologica d) tutte le precedenti risposta esatta = d 6. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la terapia della stipsi è vera ? a) è preferibile l’uso di lassativi tipo “bulking” a quello di lassativi irritanti (tipo aloe e senna) b) la terapia è immediatamente efficace c) va sempre effettuata prima di qualsiasi accertamento diagnostico d) tutti i lassativi agiscono immediatamente risposta esatta = a