Valutazione clinica incontinenza fecale
 
 
Esplorazione rettale:
fecaloma
Tono anale basale e
dopo contrazione
volontaria
Trattamento del fecaloma
 
 
 
 
Frammentare il fecaloma manualmente o con
sonda (Clismalax)
Lassativi a base di PEG ad alte dosi e per
lungo tempo
Mantenere la terapia lassativa dopo la
disostruzione per almeno 2v/sett per 6 mesi
Fibre: controverse
Valutazione clinica incontinenza
fecale: malattie sistemiche
 
 
 
 
 
 
 
Sclerodermia
Diabete
IBD
Proctite da raggi
Demenza
Lesioni spinali
Sclerosi multipla
Incontinenza fecale: esami
 
 
 
Manometria rettale (alterazione del tono
basale “IAS” e dopo contrazione “EAS”)
Ecografia trans anale : valutazione pubo
rettale, sfintere interno e sfintere esterno
(spessore ridotto dello IAS nella sclerodermia
Sfintere esterno meglio studiato dalla RMN
Ecografia trans anale normale
Incontinenza: Biofeedback
 
 
Miglioramento nel 50%
Ma..risultati simili tra:
- consigli ed esercizi a domicilio
- biofeedback in ospedale
Prevenzione stipsi
Prevenzione stipsi negli anziani
 
Individuare popolazione a rischio
Istituzionalizzati.
Allettati.
Uso di triciclici/Ca antagonisti
Demenza/ictus.
Stipsi, uso di lassativi
Fattori di rischio per “stipsi”
 
Genere
Le donne sono piu’ soggette a stipsi rispetto al
sesso maschile (da 2 a 3:1), questo vale per
tutte le età. E per uso di lassativi: OR 1,99
Per deterioramento pavimento pelvico post gravidanza?
Ormoni sessuali?
Fattori di rischio per “stipsi”
 
Mobilità
Un movimento regolare migliora
l’evacuazione promovendo il tono muscolare
della parete addominale ed aumentando le
secrezioni intestinali con riduzione del TTI.
Fattori di rischio per “stipsi”
 
 
Ruolo della dieta
Una dieta ricca di fibre facilita i movimenti
intestinali. Modificazioni dietetiche possono
essere implicate nella stipsi
Ruolo dei liquidi
Relazione positiva tra introduzione di liquidi e
movimenti intestinali specie se associata a
dieta ricca di fibre.
Fattori di rischio per “stipsi”
 
Ruolo della ospedalizzazione
Una modificazione delle abitudini quotidiane, come
si può avere nella ospedalizazione, facilita
l’insorgenza di stipsi: l’89% degli anziani e 88%
degli individui di mezza età presentano un
cambiamento delle abitudini intestinali durante
ospedalizzazione (..idratazione, uso di bagni in
comune, soppressione stimolo, comode, padelle..)
Fattori di rischio per “stipsi”
 
 
 
 
 
 
 
Condizioni patologiche
Pelviche: isterectomia, prolasso uterino, gravidanza
Colorettali: IBS, Crohn, diverticoli, , stenosi,
emorroidi,
Endocrine: DM, ipotiroidismo
Psichiatriche: Demenza, depressione anoressia
Parkinson, SSP,
Farmaci….
Prevenzione Stipsi nella popolazione anziana:
raccomandazioni
RNAO: Registered Nurses Association of Ontario.
Nursing guidelines Ontario 2002/2005
Revised 2005
The purpose of this guideline is to reduce the
frequency and severity of constipation among
older adults through the use of adequate
hydration and dietary fibre, regular consistent
toileting and physical activity. Achieving and
maintaining a pattern of normal bowel elimination
will prevent constipation, decrease the use of
laxatives, and improve the quality of life for older
adults.
http://www.rnao.org/Page.asp?
PageID=924&ContentID=809
Raccomandazioni:
I livelli di evidenza
 
 
 
 
 
Ia: evidenza ottenuta tramite meta analisi o
revisioni di trial randomizzati e controllati
1b: almeno 1 trial randomizzato e controllato
IIa: almeno studio ben disegnato
III: studio descrittivo non sperimentale, ben
disegnato (comparativo, studi correlati, case
studies)
IV: opinioni di esperti/esperienze cliniche.
Discussione evidenza
 
Vi è una limitata evidenza nella letteratura
scientifica pertinente alla prevenzione e
valutazione delle persone con stipsi. La
maggior parte delle evidenze è basata in
modo consistente sulla opinione degli esperti
(livello IV). O di studi descrittivi non
sperimentali (livello III).
Prevenzione stipsi negli anziani:
raccomandazioni (1)
RNAO: Registered Nurses Association of Ontario. Nursing guidelines Ontario 2002/2005
 
 
 
 
 
 
Ottenere informazioni riguardo a:
Storia completa del paziente (..immobilizzazione..)
Quantità e tipo di liquidi introdotti giornalmente con
riguardo a caffeina ed alcool.
Quantità/qualità di cibo introdotto e fibra (..recenti
modificazioni dietetiche...)
Anamnesi (diabete, ipotiroidismo, IRC, emorroidi,
ragadi, depressione, demenza..)
Livello evidenza IV
Prevenzione stipsi negli anziani:
raccomandazioni (2)
Anamnesi ed EO
  Anamnesi farmacologica (inclusi i OTC e
pregressa assunzione di lassativi)…anti
ipertensivi, antiparkinson,antidepressivi,
analgesici, antiacidi, FANS, sedativi..(III)
  Identificare: mobilità, idratazione, condizioni
mentali del cliente (demenza!) ..(III)
EO: addome, masse addominali, ER…
 
Prevenzione stipsi negli anziani:
raccomandazioni (3)
 
 
Diario
Diario/agenda settimanale: permette di
identificare le caratteristiche della
evacuazione..frequenza, caratteristiche feci,
metodo per evacuare, episodi di stipsi/
incontinenza, ma anche assunzione liquidi e
alimenti (registrare è meglio che ricordare) IV
Prevenzione stipsi negli anziani:
raccomandazioni (4)
 
 
 
Liquidi e Fibre
Liquidi: introduzione compresa tra 1500-2000
ml al giorno. Incoraggiare alla assunzione di
sorsi di liquidi durante tutta la giornata,
ridurre alcolici e caffeina. (III)
Fibra: da 25 a 30 g/die con assunzione
idonea di acqua (valutazione dietologica
raccomandata) (III)
Prevenzione stipsi negli anziani:
raccomandazioni (5)
 
 
Timing
Promuovere l’evacuazione regolare e
costante ogni giorno sulla base del “primo
pasto” (…salvaguardare il riserbo visivo e
uditivo del cliente !!). III
Prevenzione stipsi negli anziani:
raccomandazioni (6)
 
 
Posizione
La posizione “squat” dovrebbe essere usata
per facilitare la defecazione. Per i clienti
costretti a letto che non possono
accovacciarsi utilizzare la posizione laterale
sinistra curvando le ginocchia e avvicinando
le gambe all’addome. (III)
Prevenzione stipsi negli anziani:
raccomandazioni (7)
 
 
 
 
Attività fisica
Impostare attività fisica idonea: in base alle abilità
fisiche dell’anziano e delle sue condizioni di salute.
Intensità, frequenza e durata degli esercizi
dovrebbero essere personalizzate alla tolleranza del
cliente.
Mobilità normale/ridotta: camminare da 15-20’ 1 v /
die a 30-60 min 2v/die per 3 a 5 volte /settimana
Mobilità limitata: 50 passi 2v/die. (IV)
Prevenzione stipsi negli anziani:
raccomandazioni (8)
 
 
Attivita fisica 2
Se incapacità a camminare/costrette a letto:
esercizi a letto, o seduti su una sedia
(inclinazione pelvica, rotazione del tronco con
sollevamento delle gambe alternativamente)
almeno 2v al giorno per 15-20 minuti (IV)
Prevenzione stipsi negli anziani:
raccomandazioni (9)
 
 
 
Organizzazione
Incoraggiare un approccio multidisciplinare
per prevenire e gestire la stipsi (IV)
Le linee guida per la miglior pratica
infermieristica sono efficaci se vi è una
adeguata pianificazione gestionale mediante
elementi “facilitatori”. (IV)
Prevenzione stipsi: Algoritmo
Accertamento
Anamnesi: liquidi, fibra, dieta, farmaci,
movimento, esame obiettivo
Diario settimanale funzione intestinale
Evacuare in un
momento costante
ogni giorno
Aumento introduzione
di liquidi 1500-2500 ml/
die
Stabilire un programma
personalizzato della attività
fisica
Aumento introduzione di
fibra dietetica a circa 25-30
g/die
Valutazione utilizzando diario settimanale MI
Diario settimanale
RNAO 2005
http//www.rnao.org/bestpractices
Messaggi da portare a casa!!
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La stipsi è frequente negli anziani specie se istituzionalizzati
La stipsi del paziente non è la stipsi del medico (ROMA II).
Prima di iniziare un qualsiasi programma per la stipsi bisogna valutare se ..il
paziente è stitico. Diario evacuazioni giornaliere per 1-2 settimane. Classificare la
stipsi escludendo la stipsi organica magari con esami strumentali o di
laboratorio, (emocromo, SOF, colonscopia, TTIm, manometria rettale)
esplorazione rettale..
Se stipsi iniziare con misure non farmacologiche ed in particolare molto
importanti sono le misure dietetiche con uso quotidiano di fibre, liquidi, e
misure igieniche. Solo successivamente, se insuccesso, valutare misure
farmacologiche (lassativi!)
Se lassativi: previlegiare i lassativi con azione di “massa” e tentando la
sospensione di lassativi “stimolanti” .
Importante oltre la “cura” della stipsi la prevenzione specie anziani
istituzionalizzati.
Utilizzare per questo le norme discusse sulla “prevenzione” della stipsi
STIPSI
Grazie della
cortese
attenzione !!
STIPSI
Casi clinici
STIPSI – CASO CLINICO 1 (a)
“Questa storia non mi è nuova …”
  femmina, 42 anni
  da molti anni (dalla pubertà) problemi di stipsi
  uso ricorrente-cronico di lassativi (“quelli alle erbe, perché sono contraria alle
medicine …”)
  senza lassativi ha una evacuazione ogni 7-10 gg
  lamenta un fastidioso gonfiore addominale, ma non dolore
  dieta e idratazione “controllate” (“ci tengo alla linea e ho tendenza alla
ritenzione idrica …”)
  non assume alcuna terapia farmacologica
  ha eseguito una colonscopia 2 anni fa  dolicocolon + melanosi
STIPSI – CASO CLINICO 1 (b)
“Questa storia non mi è nuova …”
MOTIVO della VISITA
da alcuni mesi lamenta:
- comparsa di sensazione di evacuazione incompleta
- necessità di dover ponzare con forza per espellere le feci
- spesso necessità di rimozione manuale delle feci
esame obiettivo:
addome  ndp
esplorazione rettale  ndp
CHE FARE ?
STIPSI – CASO CLINICO 1 (c)
“Questa storia non mi è nuova …”
  manometria ano-rettale
 tono sfinteriale normale
 contrazione paradossa durante ponzamento
  DIAGNOSI
 caso tipico di STIPSI funzionale MISTA
(rallentato transito + dissinergia pavimento pelvico)
  TERAPIA
 aumento fibre nella dieta
 agenti formanti massa + PEG 250 ml/sera
( FKT e biofeedback)
STIPSI – CASO CLINICO 2 (a)
“Primum non nocere …”
  maschio, 63 anni
  da circa 6 mesi comparsa di stipsi
  prima alvo regolare (“come un orologio svizzero”), ora evacuazioni ogni 3-4
gg, con feci dure
  non riferisce perdite ematiche visibili, solo modesto gonfiore addominale
dopo 2-3 gg di non evacuazione
  DMNID in sola terapia dietetica
  ipertensione arteriosa in terapia con nifedipina da poco meno di 1 anno
  esame obiettivo: addome e esplorazione rettale  ndp
CHE FARE ?
STIPSI – CASO CLINICO 2 (b)
“Primum non nocere …”
  esami di laboratorio (emocromo, tiroide …)  normali
  colonscopia  diverticolosi del discendente-sigma
diagnosi
raggiunta ?
  primo step terapeutico sintomatico:
 lattulosio 40 ml/sera
 miglioramento della stipsi, ma comparsa di fastidioso meteorismo
 il paziente interrompe l’assunzione del lassativo
  secondo approccio al problema:
 sostituzione della nifedipina con un ACE-inibitore
normalizzazione dell’alvo
in circa 1 mese
STIPSI – CASO CLINICO 3 (a)
“Mission impossible”
  femmina, 36 anni
  da circa 20 anni disturbo del comportamento alimentare (anoressia), con
anche grave compromissione dello stato nutrizionale
  stipsi “da sempre”, con uso/abuso cronico di lassativi stimolanti per almeno
15 aa; periodi di anche 20-30 gg senza evacuazioni
  4 aa fa episodio subocclusivo intestinale, con riscontro di grave
ipopotassiemia (utilizzo combinato non terapeutico di lassativi e diuretici)
  supporto medico multidisciplinare costante (psichiatrico in particolare) con
graduale miglioramento del comportamento alimentare, recupero ponderale
fino ad un peso di 40-42 kg (minimo peso in passato: 27 kg!), stabile ormai
da un paio di anni
STIPSI – CASO CLINICO 3 (b)
Mission impossible
  la complessità del caso ha portato ad una valutazione strumentale
approfondita della stipsi:
- colonscopia parziale
 negativa
- clisma opaco d.c.
 dolicocolon di modesta entità
- manometria ano-rettale




- defecografia
 incompleto svuotamento ampolla rettale
- EMG sfintere esterno
 ipertono con incremento paradosso durante
il ponzamento
(non completa per intolleranza)
tono basale normale
riflesso anale inibitorio normale
ridotta sensibilità rettale alla distensione
mancato rilasciamento volontario SAE
FP
DEF
STIPSI – CASO CLINICO 3 (c)
Mission impossible
  DIAGNOSI:
grave stipsi funzionale, di tipo misto,
complicata da disturbo del comportamento alimentare
e fattori iatrogeni (lassativi, diuretici)
  TERAPIA:
- “miglioramento” della dieta
- FKT e biofeedback
- PEG 250 ml/die (+ lassativi stimolanti s.b.)
  RISULTATO:
“miglioramento” della stipsi (in media una evacuazione
ogni 7-8 gg) e riduzione dei problemi espulsivi
ANAM
NESI
STIPSI – CASO CLINICO 3 (d)
Mission impossible
MOTIVO della VISITA
  da 5-6 mesi peggioramento della stipsi (anche 15-20 gg senza evacuazioni) e
comparsa di fastidioso gonfiore addominale,
con perdita di efficacia della terapia con lassativi praticata
  non ha cambiato le abitudini alimentari e ha registrato un incremento
del peso corporeo fino agli attuali 48 kg
  riferisce un periodo “psicologicamente difficile” e lamenta un peggioramento
del tono dell’umore nonostante una correzione della terapia psichiatrica
“dottore, cosa mi succede, dopo tutto quello che ho già passato?”
CHE FARE ?
STIPSI – CASO CLINICO 3 (e)
Mission impossible
 
 
 
 
rivalutazione del regime alimentare, con incremento di fibre
raccomandata adeguata idratazione
revisione della meccanica defecatoria (in base a FKT eseguita in passato)
NO ripetizione esami strumentali
davvero non è successo
niente di nuovo ?
  esami bioumorali
 tutti normali, ma:
- aumento TSH
- ridotti T3 e T4
  DIAGNOSI
 ipotiroidismo primitivo (Hashimoto)
  TERAPIA
 levotiroxina  ripristino della precedente
“regolarità dell’alvo”
STIPSI – CASO CLINICO 4
 
 
 
 
 
Paziente anziano, degente in casa di riposo
Terapia con antidepressivi ed anti ipertensivi
Stipsi da anni, regolarizzata con misure
dietetiche e saltuari clisteri evacuativi (in
media 1-2 v alla settimana)
Da 1 mese aggravamento della stipsi con
saltuari episodi di dolore addominale
Che fare?
STIPSI – CASO CLINICO 4 (b)
 
 
 
 
Lieve calo ponderale, iporessia
Alla ER presenza di emorroidi (con riferito
recente sanguinamento saltuario).
Esami di laboratorio: anemia microcitica.
Colonscopia: a livello del passaggio retto
sigma presenza di massa lardacea che non
permette il transito strumentale.
STIPSI
Grazie della
cortese
attenzione !!
Preparazione alla colonscopia
Colonscopia
Pulizia adeguata:
- meno falsi negativi
- esame più gradito al personale
- esame meno imbarazzante per il paziente
Preparazioni attualmente più usate:
Soluzioni elettrolitiche (PEG)
Soluzioni a bas
e di fosfato di sodio (NaP)
PEG + ASCORBATO (New)
Soluzioni elettrolitiche: (SELG; ISOCOLAN)
Miscela di polietilenglicole (PEG 4000) ad alto PM,
con azione osmotica, e di Solfato di Sodio che
inibisce l’assorbimento di Na ed H2O. Si ottiene
un buon lavaggio intestinale senza ripercussioni
sull’equilibrio idro-salino.
Non portando a squilibri idro-salini, tali soluzioni
possono essere usati anche nell’I.R. e nello
scompenso cardiaco congestizio.
Effetti collaterali soluzioni PEG:
….dovuti al fatto che è necessaria l’assunzione di
4 litri di liquido!
Per cui non è infrequente la comparsa di:
- NAUSEA
- VOMITO
Controindicazioni soluzioni elettrolitiche
PEG:
- Stenosi o turbe motorie (occlusione !!)
- MICI con flogosi severa (... ma da usare con
tranquillità nelle forme meno gravi ed in caso di
diarree ed enterorragie.)
Ulteriori considerazioni:
- l’accettabilità aumenta se viene assunta la soluzione “fresca”...
ma non troppo fredda (per evitare ipotermie).
- l’aggiunta di simeticone (agente anti schiuma che abbassa la
tensione superficiale) ne migliora l’efficacia (SELG esse e
ISOCOLAN)
- si può associare metoclopramide se nausea: Plasil cpr da 10
mg: 1c 30 min. prima dell’assunzione
- lo schema di somministrazione frazionato (2 litri alla sera e 2
litri al mattino prima dell’esame) è meglio tollerato dai pazienti,
e migliora la preparazione, rispetto alla somministrazione unica
(4 litri la sera prima dell’esame)
PEG: valutazione di 2 schemi di assunzione….
1) PEG 4000/sera
vs
2) PEG 2000/sera + PEG 2000/mattino esame.
I pazienti che hanno seguito lo schema 2 erano significativamente
meglio preparati con una pulizia del colon adeguata ai fini
dell’esame nel 95,2%. L’assunzione della soluzione in 2 tempi
sembra avere meno effetti collaterali ed essere meglio tollerata.
E. Gaia, P. Capobianco (Gior.Ital. End. Dig; 19, 131-133, 1996)
Prodotti:
- SELG esse 1000
4 buste sciolte ognuna in 1 litro di H2O per un
totale di 4 litri.
- ISOCOLAN
8 buste sciolte ognuna in 500 ml di H2O per un
totale di 4 litri.
Modalità di somministrazione (con SELG esse 1000)
La sera prima dell’esame: sciogliere 3 delle 4 buste in 3 litri di
acqua fresca non gassata.
- alle ore 18:00: iniziare l’assunzione (dopo digiuno di 4 ore)
- bere rapidamente 250 ml della soluzione ogni 15 min per 3 ore
consecutive: le evacuazioni inizieranno dopo 1 h circa (alle 19:00)
e proseguiranno per 3-4 ore (fino alle 22/23:00)
- alle ore 6:00 del giorno dell’esame ( o almeno 2 ore prima di
recarsi in ospedale ) sciogliere la busta rimasta in un altro litro di
H2O fresca e berne rapidamente 1/4 di litro ogni 15 minuti.
Precauzioni dietetiche
..non frutta o verdura il giorno prima dell’esame. Nessun
cibo solido da 4 ore prima della preparazione (dalle ore
14:00) fino all’esecuzione dell’esame. Evitare, se possibile,
l’assunzione di cibi ricchi di scorie (uva, kiwi, fichi, verdura
cotta/cruda ed insalate) nei 3 giorni prima dell’esame.
Si possono bere liquidi (caffè, the, brodo, camomilla,
succhi di frutta senza residui, acqua anche zuccherata)
fino a 2 ore prima dell’esame.
…se l’appuntamento per l’esame endoscopico è
nel pomeriggio, è preferibile assumere 2 litri di
soluzione la sera prima e 2 litri al mattino prima
dell’esame.
…se l’appuntamento per l’esame endoscopico è
al mattino presto è anche possibile assumere
tutti e 4 i litri la sera precedente.
Fosfato di sodio per OS:
Tale preparazione è stata a lungo usata nella pratica clinica in
quanto è meglio accettata dai pazienti (assunzione di quantità
inferiori di liquidi)
ma…possibili effetti collaterali come alterazioni
elettrolitiche (ipersodiemia; ipokaliemia; iperfosfatemie)
ipocalcemia con tetania, insufficienza renale.
Iperfosfatemia durante preparazione, condizioni
predisponenti:
…….o per aumentato assorbimento di fosfati
(IBD od ipomobilità intestinale)
……..o per ridotta eliminazione di fosfati attraverso il
rene come nell’insufficienza renale.
FDA: alterazioni elettrolitiche , disidratazione, acidosi metabolica,
ipocalcemia con tetania, insufficienza renale per dosi di NaP > a
45 ml/24 ore possono insorgere in popolazioni a rischio ma,
seppure in misura minore, perfino in popolazioni non a rischio.
..usualmente per la preparazione del colon alla colonscopia sono
necessarie 2 dosi da 40 ml nelle 24 ore per un totale di 80 ml.
Safety of Sodium Phosphate Oral Solution. An important Report
from the FDA. Gastroenterology and Endoscopy News May 2002.
Controindicazioni all’impiego di fosfato di Na per
OS:
- insufficienza renale
- scompenso cardiaco congestizio (o IMA recente)
- cirrosi con ascite
- gravidanza
- allattamento
- terapia con diuretici e alendronato (Alendros)
Modalità di somministrazione:
..se l’esame è eseguito al mattino
PHOSPHO-LAX (2 buste monodose da 20 ml.)
Il giorno precedente l’esame:
- colazione e pranzo leggeri
- dopo pranzo non assumere più alimenti
alle ore 16:30: Phosfo Lax 2 buste in 1 bicchiere
nelle 2 ore succ. bere almeno 1 litro di liquidi
alle ore 20:00: Phosfo Lax 2 buste in 1 bicchiere e bere
poi di seguito 1 bicchiere di acqua pieno.
..se l’esame è eseguito al pomeriggio
Il giorno precedente l’esame
- a cena: latte, the, camomilla ben zuccherati a volontà.
Il giorno dell’esame
- alle ore 7:00: diluire 2 buste di Ph. Lax in 1 bicchiere d’acqua bere e
poi di seguito ancora 1 bicchiere.
-nelle 2 ore successive bere almeno 1 litro (acqua, the, camom.)
-alle ore 11:00: diluire 2 buste di Ph. Lax in 1 bicchiere d’acqua bere e
poi di seguito ancora 1 bicchiere.
Precauzioni dietetiche
..non frutta o verdura il giorno prima dell’esame. Nessun
cibo solido da 4 ore prima della preparazione (dalle ore
14:00) fino all’esecuzione dell’esame. Evitare, se possibile,
l’assunzione di cibi ricchi di scorie (uva, kiwi, fichi, verdura
cotta/cruda ed insalate) nei 3 giorni prima dell’esame.
Si possono bere liquidi (caffè, the, brodo, camomilla,
succhi di frutta senza residui, acqua anche zuccherata)
fino a 2 ore prima dell’esame.
Nella nostra UUOO..
 
Presso la nostra UU.OO utilizziamo di routine la preparazione
PEG con simeticone frazionata (3l + 1 l). Solo in caso di
“intolleranza” alla preparazione PEG previa valutazione
medica, viene consigliata l’alternativa con NaP. Nella
preparazione vengono consigliate , su apposito pieghevole
informativo da noi elaborato, anche le precauzioni dietetiche
da eseguirsi nei 3 gg che precedono l’esame endoscopico.
Piccole modifiche allo “standard” sono possibili a seconda del
“timing” di esecuzione dell’esame (mattino presto o
pomeriggio). In casi particolari (urgenze) preparazioni
valutate caso per caso (PEG: 1 litro ogni 45 minuti per OS o
SNG per 3-4 ore fino alla emissione di liquido chiaro)
Possibili cause di inadeguata preparazione
 
 
 
 
 
Non eseguita corretta preparazione (OR 2.68)
Pazienti degenti o lungodegenti (OR 3.13).
Stipsi come indicazione all’esame (OR 2.81)
Uso di triciclici (OR 2.99)
Demenza o ictus (OR 2.23)
(Ness RM: Predictors of inadeguate preparation for colonscopy. Am. J Gast 2001;96:1797-80)
Qualità in endoscopia
 
 
 
Presso la nostra UUOO è in corso la valutazione
sistematica (dal 01/06/2005) della qualità della
preparazione della colonscopia.
Scala di “Aronchic” (1 ottima, 2 buona, 3 passabile,
4 scarsa, 5 inadeguata) divisa per i vari tipi di
preparazione.
Dati archiviati nel software di gestione-refertazione
per l’analisi statistica: adeguata (1-2-3) inadeguata
(4-5).
Dati statistici preparazione intestinale
 
 
 
 
 
Preparazione piu’ frequente: PEG
Preparazione adeguata 91% (PEG) Totali
Preparazione adeguata 80% (PEG) Interni
Criticità: interni peggio esterni!! 80% vs 91%
Dati AIGO 2006: 79% vs 90%
Perché interni peggio esterni?
 
 
 
 
 
Popolazione diversa
Ipomobilità, comode, padelle…
Cambio abitudini,
“bagno” in comune, mancanza di “privacy”,
sopressione stimolo
Uno studio del 1995 (Ross) evidenziava che l’89% dei pazienti anziani e
l’88% di quelli di mezza età modificavano le abitudini alvine durante
l’ospedalizzazione !!
Che fare per ridurre incidenza preparazioni inadeguate in
degenti?
 
 
 
 
Migliorare la fase di “istruzione” del paziente con
assistenza infermieristica ed uso di opuscoli scritti.
Insistere sul “timing” della preparazione in base
all’ora esecuzione esame (privilegiare il 3l + 1)
Individuare i pazienti “a rischio” (non collaboranti
per ictus o demenza, anziani, uso di triciclici, stipsi)
Somministrazione PEG attraverso SNG o
personalizzare la preparazione (prolungare
preparazione o aggiungere lassativi (Mg o
Bysacodil) a quella standard.
Proposta
 
 
 
Se preparazione inadeguata da scarsa “compliance”
o per errore di somministrazione con PEG, ripetere
la preparazione dopo aver spiegato bene al paziente
le varie fasi della preparazione.
Se intolleranza da “alto volume” per PEG sostituire
la preparazione PEG NaP
Se controindicazione NaP in pazienti a “rischio”
aggiungere Mg o Bisacodil alla preparazione PEG
standard (o prolungare la somministrazione PEG e
per SNG).
Preparazione con PEG a basso dosaggio + Ascorbato
(MOVIPREP) PEG 3350+ascorbato di Na+ Ac Ascorbico+Na solfato+elettroliti
 
PEG + ASC: stessa efficacia di 4 litri di PEG con meno
disagio per il paziente
Può essere somministrato anche nei pazienti “ a
rischio” avendo lo stesso profilo di sicurezza del PEG
(Ponchon TGUT 2008)
 
( Ell C Gastroenterology 2007: !!FENILCHETONURIA e carenza di 6PD, o NYHA classe III IV)
 
 
Facile da preparare, facile da bere
Una preparazione corretta comporta l'assunzione di 2 litri di MOVIPREP® (reperibile in farmacia). La
confezione contiene 2 buste trasparenti contenente ciascuna una bustina grande A ed una bustina piccola
B.Un litro di Moviprep si prepara mescolando insieme in 1 litro di acqua una bustina A ed una bustina B fino
al completo scioglimento (soluzione limpida). La soluzione ricostituita deve essere bevuta nell'arco di 1 ora
(un bicchiere pieno ogni 10-15 minuti). Ripetere l'assunzione con un secondo litro di Moviprep preparato
nello stesso modo. 1 litro la sera e al mattino o 2 litri la sera. Anche 1 litro liquido.
STIPSI
Questionario
1. Per stipsi si intende:
a)  difficoltà nell’evacuazione
b)  evacuazione di feci troppo dure
c)  frequenza delle evacuazioni < 1 al giorno
d)  frequenza delle evacuazioni < 3 alla settimana
risposta esatta =
d
2. In un paziente con stipsi ed anemizzazione, quale
dei seguenti test diagnostici è preferibile ?
a)  esame feci
b)  diretta addome
c)  colonscopia
d)  clisma opaco
risposta esatta =
c
3. Quali sono le cause secondarie di stipsi ?
a)  farmaci
b)  cause metaboliche
c)  cause neurologiche
d)  lesioni occludenti “organiche”
e)  tutte le precedenti
risposta esatta =
e
4. Riguardo alle cause di stipsi cronica funzionale,
quale è la più comune anormalità fisiopatologica ?
a)  stipsi da inertia coli
b)  stipsi da alterata espulsione
c)  malattia di Hirschsprung
d)  nessuna alterazione rilevabile
risposta esatta =
d
5. La gestione della “stipsi funzionale” prevede:
a)  educazione del paziente
b)  modificazioni dietetiche
c)  terapia farmacologica
d)  tutte le precedenti
risposta esatta =
d
6. Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la
terapia della stipsi è vera ?
a) è preferibile l’uso di lassativi tipo “bulking” a quello
di lassativi irritanti (tipo aloe e senna)
b) la terapia è immediatamente efficace
c) va sempre effettuata prima di qualsiasi
accertamento diagnostico
d) tutti i lassativi agiscono immediatamente
risposta esatta =
a
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