Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Auismo Sala della Protomoteca - Campidogio Istituto Superiore di Sanità – 2 aprile 2014 I Disturbi del Neurosviluppo hanno una prevalenza circa del 12%. possono riguardare in modo settoriale una specifica area di competenze (Disturbi Specifici di Linguaggio, Disturbi della Coordinazione Motoria, Disturbi Specifici di Apprendimento) oppure presentarsi in modo pervasivo coinvolgendo lo sviluppo di tutte, o quasi tutte, le funzioni mentali per il processo evolutivo del bambino (Disturbi dello Spettro Autistico, Ritardo Psicomotorio, Ritardo Mentale). I Disturbi del Neurosviluppo non sempre vengono riconosciuti in una fase precoce per: Lo stretto legame tra competenze emergenti e fase evolutiva La non sempre facile distinzione tra quadri di sviluppo “tardivo” tardivo” (ad esempio, late talker) talker) e quadri di disturbo “sfumato” sfumato” L’aspecificità aspecificità di molti sintomi e la variabilità variabilità di presentazione di diversi quadri clinici La trasformabilità trasformabilità rapida dei nuclei sintomatici non sempre prevedibile Ritardi/Disturbi di Sviluppo si possono verificare 3 situazioni diverse che richiedono approcci e interventi completamente differenti: bambini che hanno un semplice sviluppo “tardivo” tardivo” ma non un disturbo vero e proprio; bambini che hanno sintomi non ancora organizzati in un quadro clinico definito, ma che devono essere monitorati al fine di ridurre il rischio evolutivo; bambini che hanno sintomi organizzati in un quadro clinico ma poichè poichè lievi rischiano di non essere visti e quindi non correttamente seguiti. I bambini che hanno una difficoltà difficoltà di sviluppo, possono evitare di sviluppare un disturbo se sono aiutati subito: subito: con un programma che integrando genitori, insegnanti e operatori sanitari permetta di: di: vedere tutti i bambini che hanno una difficoltà difficoltà; individuare i bambini che ce la possono fare da soli e accompagnarli nella crescita e a stare bene a scuola; aiutare subito chi ne ha veramente bisogno. I progetti della NPI con Roma Capitale anno scolastico 2010/11: Il ritardo Motorio semplice e lo sviluppo successivo Anno scolastico 2011/12: screening su 1090 bambini di 3-4 anni Anno scolastico 2012/13: un semaforo verde a via dei sabelli per i bambini di 3-4 anni Anno scolastico 2013/14: screening che sta raggiungendo 10000 bambini di 3-4 anni screening L'identificazione precoce delle difficoltà è la base per la programmazione di interventi efficaci Il periodo tra i 3 e i 4 anni di vita è centrale per gli interventi preventivi. In questa fase, infatti, i bambini consolidano tappe fondamentali dello sviluppo – linguaggio e comunicazione, motricità ed esplorazione dell'ambiente, gioco e disegno, interazione con gli adulti e i pari – che, nel loro insieme, gli permettono di crescere in modo armonico . anno scolastico 2011/12 OsserviAmo Rivolto a 1090 bambini del primo anno di 47 scuole dell’ dell’infanzia di tutti i municipi di Roma Capitale, finalizzato al riconoscimento precoce dei disturbi di sviluppo. Tutti i genitori hanno ricevuto un questionario sullo sviluppo delle competenze motorie, grafiche, prassiche, linguistiche, di autonomia e di socializzazione . Il questionario ha costituito per i genitori uno spunto per riflettere sullo sviluppo del loro bambino ed un spunto per parlare con gli insegnanti di eventuali dubbi sulla sua maturazione. Questionario sull'età sull'età e stadio di sviluppo (ASQ) • Questionari sulle competenze del bambino compilati dai genitori, diversi per fascia di età, con intervalli di età molto ristretti (2-3 mesi) Valuta cinque aree principali: • Comunicazione (come parla, comprende, ascolta, balbuzie, etc) • Abilità grosso-motorie (come muove e coordina le braccia, il corpo, le gambe) • Abilità fino-motorie (come muove, coordina, utilizza la mano, e le dita) • Soluzione di problemi (apprendimento e al gioco) • Abilità personali-sociali (come si relaziona e comunica con gli altri, quanto è autonomo) • Una sezione dedicata allo sviluppo globale riguarda le preoccupazioni generali dei genitori. • Il questionario permette di individuare, la presenza di situazioni di rischio in una delle cinque aree, secondo una scala di gravità che definisce una fascia di rischio ed una fascia di positività. Somministrazione di ASQ-3 ai genitori di 1090 bambini tra i 3 e i 4 anni (47 scuole dell’infanzia- tutti i municipi) 91 bambini risultati POSITIVI 33 lievi vulnerabilità neuropsicologiche 21 Bambini già seguiti presso altri servizi 34 Disturbi Coordinazione Motoria Disturbi della Comprensione del Linguaggio Disturbi Emotivi 3 area spettro autistico e ritardo psicomotorio OsserviAmo - La partecipazione dei genitori è stata alta(87%) - Ciononostante il 13% dei genitori non ha riconsegnato il questionario e l’8%, ha riconsegnato il questionario specificando di non voler essere chiamato per un’eventuale visita (tra questi abbiamo riscontrato l’1 % sul totale di casi positivi per i disturbi di sviluppo e un altro 1% dovremmo aspettarcelo in quel 13% di questionari non riconsegnati. Tra i 91 questionari, risultati positivi per disturbi di sviluppo e favorevoli alla visita, abbiamo identificato un 3% sul totale di bambini coinvolti con disturbo della coordinazione motoria (maldestri); un 2% di bambini già seguiti per disturbi di linguaggio, un altro 3% senza diagnosi conclamata , ma con fragilità neuropsicologiche lievi Inoltre abbiamo identificato tre casi di Disturbo globali dello sviluppo (disturbi dello spettro autistico lieve e ritaro psicomotorio): questo risulta un dato di particolare interesse, vista la grave evoluzione del disturbo autistico e la possibilità di una diagnosi e presa in carico precoce. OsserviAmo Per rendere più ampia questa integrazione ed offrire una possibilità di verifica delle preoccupazioni e dei dubbi di genitori ed Insegnanti all’apertura di un “semaforo verde” presso i nostri ambulatori che possa dare risposta, ogni anno, ad almeno 250 bambini ed alle loro famiglie. Semaforo verde anno scolastico 2011/12 Periodo: da maggio a luglio 2013 Si è rivolto ai circa 10.000 bambini che frequentano il I anno in corso della Scuola dell’ dell’Infanzia di Roma Capitale. screening per i disturbi di sviluppo effettuato sulla base della divulgazione di un opuscolo informativo alle famiglie e alle scuole che guiderà guiderà genitori ed insegnanti nella segnalazione del bambino, attraverso esempi concreti e i possibili “campanelli di allarme” allarme”. Al termine della valutazione vengono fornite ai genitori indicazioni per l’ l’eventuale proseguimento dell’ dell’iter clinico. OsserviAmo anno scolastico 2013/14 Verranno coinvolti i 10000 bambini di 33-4 anni che frequentano il primo anno della scuola dell’ dell’infanzia di Roma Capitale •Screening su un campione epidemiologicamente significativo su 3600 bambini di 33-4 anni attraverso la somministrazione di un protocollo specifico per le sospette fragilità fragilità di sviluppo che permetterà permetterà di selezionare in modo più più mirato i bambini che necessitano di una valutazione approfondita delle competenze evolutive. Libretto con indicazioni per il semaforo verde per i 6400 bambini restanti SEMAFORO VERDE Un canale diretto con Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Umberto I per i bambini del primo anno della Scuola dell’ dell’Infanzia di Roma Capitale con difficoltà difficoltà di sviluppo Disturbi dello Spettro Autistico intervento in età precoce Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Auismo Sala della Protomoteca - Campidogio Istituto Superiore di Sanità – 2 aprile 2014 Carla Sogos Federica Giovannone Ospedale Diurno Diagnostico e Terapeutico per I Disturbi del Neurosviluppo e per i Disturbi Psicopatologici in Età Età Prescolare Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile “Sapienza” Sapienza” Università Università di Roma – Policlinico Umberto 1 La Terapia Interattiva Multimodale in gruppo di bambini di età età prescolare La Terapia Interattiva Multimodale In gruppo nasce agli inizi degli degli anni settanta all’ all’interno del nostro Dipartimento con la creazione dell’ dell’Ospedale Diurno Terapeutico (ODT). IL GRUPPO veniva e viene considerato come fondamentale strumento di lavoro perché perché fonte naturale di scambio interattivo, comunicativocomunicativo-simbolico e strumento privilegiato per osservare, valutare, supportare dinamiche affettive ed adattamenti sociali (Fabrizi, 1989). • Il gruppo formato da bambini con disturbi di sviluppo DIFFERENTI rappresenta tuttora l’aspetto caratterizzante del nostro modello • Bambini con punti di forza e punti di fragilità fragilità diversi interagiscono e si supportano reciprocamente • Rapportarsi con un bambino con un altro disturbo di sviluppo configura una situazione facilitante e rassicurante • Crea e consolida le basi per IDENTIFICAZIONI RECIPROCHE la terapia interattiva nel gruppo sulla base dal profilo di sviluppo di ciascun bambino ha come obiettivi principali • L’emergenza e l’espansione progressiva e costante della comprensione verbale come fulcro per lo sviluppo interattivo, interattivo, simbolico, simbolico, sociosocio-affettivo e della produzione verbale Lo sviluppo dei processi cognitivi e affetivi sottesi alla capacità capacità di comprendere e prestare attenzione al linguaggio, linguaggio, alle richieste, richieste, ai bisogni, bisogni, alle emozioni dell’ dell’altro Lo sviluppo dell’ dell’intersoggettività intersoggettività e l’acquisizione di un linguaggio compatibile con le reali potenzialità potenzialità dl bambino e congruo alle diverse situazioni sociali La nostra realtà attuale Gruppi terapeutici formati da bambini con disturbi della comunicazione 2 bambini con Disturbo dello Spettro Autistico ad alto funzionamento cognitivo 1 bambino con Disturbo Specifico Linguaggio misto 2 bambini con Disturbo Spec ifico Linguaggio Espressivo Parificati per Età Età Cronologica ed età età di sviluppo (QI>85) Percorsi comuni per dsl e asd nel gruppo terapeutico Un ciclo di terapia intensiva di 2 mesi Rientro a scuola per 2 mesi Secondo ciclo di terapia intensiva di 2 mesi Rientro a scuola e conclusione della terapia di gruppo Durante il gruppo terapia in acqua per 2 volte a settimana Supporto alla relazione madremadre-bambino e padrepadre-bambino attraverso le sedute di gioco Supporto alla genitorialità genitorialità Valutazione ripetuta all’ all’inizio e al termine dei 6 mesi. mesi. modificazioni e adattamenti alle nuove strategie riabilitative Per quanto riguarda i bambini con Disturbi della Comunicazione , il Modello Denver all’ all’interno del contesto di gruppo è quello che consideriamo più più vicino al nostro approccio Il trattamento intensivo in gruppo supporta le fragilità fragilità individuali in un contesto interattivo L’intervento con I pari viene sostenuto all’ all’interno del gruppo classe Il supporto alla genitorialità genitorialità con aiuto alla comprensione della diagnosi, diagnosi, alla gestione delle routine e dei comportamenti problematici e allo sviluppo delle situazioni di interazione sociale Il supporto allo scambio e alla relazione genitorigenitori-bambino attraverso le sedute di gioco Il gruppo riabilitativo intensivo Favorisce l’acquisizione, acquisizione, la sperimentazione e la generalizzazione di nuove acquisizioni in un contesto interattivo facilitato rispetto al gruppo dei pari con sviluppo tipico Si associa al supporto alla genitorialità genitorialità per I genitori in gruppo, gruppo, differenziato per tipologia di disturbo (ASD/DSL) che si focalizza inizialmente sulla comprensione del quadro clinico per arrivare ad un lavoro più più specifico sulla genitorialità genitorialità I bambini con disturbo dello spettro autistico sono motivati e facilitati a sviluppare l’interazione e la comunicazione con i coetanei con DSL con linguaggio immaturo I bambini con DSL sono stimolati a utilizzare maggiormente il linguaggio nella ricerca di attivare l’ascolto e la comunicazione nei bambini con ASD La Terapia in Acqua il contesto acquatico come facilitatore delle relazioni, è un ambiente che induce alla condivisione e alla reciprocità reciprocità, oltre che alla comprensione delle regole di comunicazione verbale e soprattutto non verbale (Skinner e Thomson, Thomson, 1985; Broglio e Colucci, Colucci, 2001; Caserini ,2008; Downing, 201è 201è1). Gli aspetti comunicativi, supportati dalle esigenze imposte dall'acqua, risultano essere più più facilmente promossi ed incentivati. Si pone particolare attenzione al linguaggio corporeo, al contatto oculare e viene maggiormente stimolata l'intenzionalità l'intenzionalità comunicativa e l'apertura di scambi conversazionali. Risulta quindi più più agevole indurre nel bambino dapprima la necessità necessità, in seguito il piacere ad interagire e comunicare con l'altro. Gli obiettivi specifici ASD ASD Piccoli ASD grandi (QUALI FUNZIONI ATTIVARE”) Attenzione condivisa Promuovere aperture sociali nei confronti dell’adulto e del coetaneo (adulto iniziale target, poi mediatore) Promuovere interazioni diadiche triadiche multiple Promuovere l’attivazione e la stabilizzazione di comunicazioni richiestive e poi dichiarative “circolari” Uso condiviso dell’oggetto Emergenza e stabilizzazione della CV nella comunicazione e nell’interazione con l’altro Rispecchiamento della stereotipia “QUALI e COME” Qualità della relazione e della comunicazione, soprattutto con i coetanei “Forma “ a vantaggio del “contenuto” della comunicazione Integrazione dei diversi canali comunicativi Stabilizzazione di interazioni multiple Uso condiviso di situazioni ludiche più complesse uso e trasformazione dell’interesse ristretto Gli obiettivi specifici DSL Misto DSL M Piccoli Scoperta comunicativo linguistico del dello DSL M grandi valore strumento Spazi di sperimentazione “condivisa” in situazioni non richiestive Gioco condiviso Uso dell’imitazione imitazione Strumento di conoscenza e fonte di informazioni linguistiche e non linguistiche Il linguaggio acquista significato sistema di significati condivisibili e stabili Scoperta della CV come modulatore dell’interazione verbale con l’altro Scoperta della CV e della PV come strumento guida nella prassia, nel gioco, nell’interazione e nella comunicazione Gli obiettivi specifici DSL Espressivo DSL E piccoli sperimentazioni dell’efficacia comunicativa extra linguistica Prime sperimentazioni linguistiche Modello interattivo e ludico vs modello linguistico Nell’integrazione con l’azione condivisa dentro situazioni a significato emergenza e stabilizzazione di nuovi significati Specificità del “verbo” come elemento linguistico trasformatore DSL E grandi sperimentazioni dell’efficacia delle proprie comunicazioni linguistiche come “trasformatrici” della realtà e “regolatrici “delle relazioni Linguaggio come elemento di programmazione del gioco – come sostituto dell’oggettocome progressivo sostituto di passaggi agiti Il protocollo valutativo ADOS ADI Il profilo LeiterLeiter-r PEP Prassia: GAPGAP-T Linguaggio: TVL –RustioniRustioni-TOR TOM: prove specifiche (smarties (smarties/Sally smarties/Sally ed Ann) Ann) Problem solving: solving: anello/ponte attraversante