Speciale IP-Tv
Agosto 2009
Benvenuta IP-Tv
Il nuovo servizio di televisione interattiva
via cavo comprende anche tutto il
Digitale Terrestre
La tradizionale sagra di San Lorenzo non è solo un atteso momento di festa per tutta la Comunità e l’appuntamento per il
tradizionale omaggio ai soci del
CEdiS, ma anche l’occasione
che il Consorzio ha per dare vita
ad un nuovo ed ulteriore strumento di comunicazione con la
propria base sociale. Il presente
opuscolo, che abbiamo voluto
chiamare “Cedis.informa – Speciale”, si va infatti ad affiancare
al più snello “Cedis.informa”
che viene abitualmente spedito
ai soci assieme alle bollette. Si
tratta di un ulteriore canale di
dialogo voluto per approfondire specifiche tematiche o argomenti che meritano particolare
attenzione; una sorta di nuovo
giornalino che come Amministratori desideriamo utilizzare
per meglio condividere con i
soci le più importanti tappe dello sviluppo della nostra azienda
cooperativa. Il passaggio dalla
televisione analogica a quella digitale e il contemporaneo
lancio da parte del CEdiS della
nuova televisione interattiva via
cavo non potevano costituire
occasione migliore per l’uscita
del primo numero di “Cedis.
informa – Speciale”. Come
Consiglio di Amministrazione
siamo infatti oggi orgogliosi di
poter affermare che, dopo un
proficuo periodo di prova, il
Consorzio è attualmente in grado di affiancare ai numerosi servizi di altissima qualità e tecnologia già attivati su fibra ottica
anche la TV digitale via cavo.
Dal 1 settembre, infatti, il servizio potrà essere erogato a tutti
i soci dotati di connessione in fibra ottica: chi desidera ricevere
il segnale del Digitale Terrestre
potrà stipulare un contratto di
abbonamento TV direttamente
presso gli uffici del CEdiS che
fornirà, a titolo di noleggio gratuito, l’apposito decoder e l’attrezzatura adeguata per l’installazione. Il pacchetto proposto
dal CEdiS contempla in realtà
molti più servizi di quelli erogati sino ad oggi dal Digitale
Terrestre. Sull’ultima pagina
del presente opuscolo è infatti
possibile vedere quanto sia ampia l’offerta del Consorzio, che
oltre ai canali del digitale terrestre rende disponibili anche
alcuni canali satellitari italiani
e stranieri, ma soprattutto include l’intera offerta di Mediaset
Premium con i numerosi canali
dei pacchetti Gallery, Fantasy e
Calcio. Non finisce qui, perché
il Consorzio mette a disposizione anche il collegamento con
la webcam della chiesa di San
Floriano, numerose produzioni locali (carnevale di Storo,
commedie filodrammatica I
Coquadar, coro Valchiese, ecc.)
e un’ampia gamma di film ondemand, da vedere cioè come e
quando si desidera, senza vincoli di orario o di data. Il prezzo
complessivo del pacchetto, riservato solo ed esclusivamente ai soci, è di 6 euro al mese
(iva inclusa) e comprende anche
il noleggio gratuito del decoder
necessario per la ricezione del
segnale digitale.
Chi acquista il servizio potrà
inoltre decidere di accedere ad
un ulteriore servizio: al prezzo
indicativo di 2 euro, standosene
comodamente sdraiati sul divano di casa, sarà infatti possibile
vedere, oltre ai film meno recenti, anche quelli appena usciti nelle sale cinematografiche. I costi
verranno direttamente addebitati
sulla bolletta che il singolo socio
già riceve bimestralmente per la
propria utenza telefonica o di
connessione ad internet.
Il personale del CEdiS rimane
a disposizione per ogni sorta di
chiarimento e per fornire ulteriori informazioni a quanti fossero interessati. Gli uffici sono
aperti al pubblico dal lunedì
al venerdì dalle ore 08.30 alle
ore 12.30 e il giovedì dalle ore
14.00 alle ore 17.30.
Il Consiglio di
Amministrazione del CEdiS
Digitale Terrestre, chi è costui?
La televisione digitale terrestre, in sigla DTT (acronimo
dell’analogo termine inglese
Digital Terrestrial Television),
spesso abbreviata in digitale terrestre, è la televisione terrestre
rappresentata in forma digitale.
Da un punto di vista tecnico
infatti, il segnale televisivo è
un’informazione elettronica e
l’informazione elettronica può
essere rappresentata in forma
analogica o in forma digitale.
I segnali televisivi che da sempre siamo stati abituati a ricevere ci arrivavano in formato analogico. La televisione analogica
terrestre è infatti la forma di televisione più diffusa al mondo,
ricevibile attraverso le normali
antenne non paraboliche.
La televisione digitale offre,
rispetto a quella analogica, un
maggior numero di programmi
disponibili, una migliore qualità
sia dell’immagine che dell’audio, la possibilità di accedere a
programmi interattivi. Per questo motivo oggi si sta abbandonando la tradizionale televisione analogica per approdare a
quella digitale.
Nel confronto fra la trasmissione analogica e quella digitale
Televisione Terrestre,
via cavo e satellitare
Nella televisione satellitare la transizione da televisione analogica satellitare a televisione digitale satellitare è ormai quasi del tutto completata, in quanto la televisione satellitare si è
diffusa da pochi anni e solo dopo la televisione terrestre e la
televisione via cavo. Inoltre la televisione satellitare è sempre
stata molto legata alla televisione a pagamento. La televisione
satellitare infatti permette di diffondere un numero di canali
decisamente maggiore rispetto alla televisione terrestre e alla
televisione via cavo ed è proprio questo il motivo per cui è
sempre stata scelta dalle televisioni a pagamento, i cui servizi
sono forniti quasi sempre attraverso un ricevitore proprietario,
che può quindi essere sostituito rapidamente senza costi per
l’utenza passando dalla tecnologia analogica a quella digitale.
Discorso analogo vale anche per la televisione via cavo, pur
diffusasi molti anni prima della televisione satellitare, anch’essa legata alla formula della televisione a pagamento.
Il discorso è invece completamente diverso per la televisione
analogica terrestre. Prima tipologia di televisione a diffondersi
nel mondo, è sempre stata la tipologia più diffusa, legata soprattutto alla televisione gratuita, in particolare alla televisione
pubblica. Nei Paesi dove la televisione pubblica ha un ruolo
rilevante il passaggio dall’analogico al digitale implica, per
tutti gli utenti, la necessità di dotarsi di un nuovo apparecchio
per poter continuare a fruire del servizio pubblico. Per questo
la transizione da televisione analogica terrestre a televisione
digitale terrestre sarà inevitabilmente lenta, legata al normale
ciclo di sostituzione degli apparecchi televisivi, anche se spesso vengono programmate dai governi degli Stati delle scadenze
per tali transizioni (sovente procrastinate).
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dei canali televisivi valgono le
stesse considerazioni che possono essere effettuate in generale sul confronto fra tecnologie
analogiche e digitali: i segnali
analogici sono maggiormente
soggetti a disturbi, in quanto il
ricevitore non ha modo di distinguere una variazione di segnale
dovuta a disturbo da un reale
contenuto informativo; viceversa, il segnale digitale è per
sua natura immune ai disturbi
fintantoché rimangono di lieve
entità. Tuttavia, mentre il segnale analogico degrada in modo
continuo e, anche se fortemente
disturbato, presenta comunque
un contenuto almeno in parte
comprensibile ad un osservatore
umano, il segnale digitale oltre
una certa soglia di disturbo diventa indecifrabile e perde qualsiasi valore di informazione.
I principali vantaggi della trasmissione digitale sono il miglioramento della cosiddetta
efficienza spettrale e l’introduzione di flessibilità nell’uso della banda disponibile: grazie alla
possibilità di impiegare algoritmi di compressione è possibile trasmettere quattro canali
digitali al posto di uno analogico dall’equivalente qualità.
Le emittenti televisive possono
inoltre scegliere di utilizzare
una certa quantità di banda per
trasmettere pochi canali con
un’elevata qualità oppure molti
canali con una qualità più bassa.
Le persone abituate ad usare
servizi televideo sanno che assieme ai comuni programmi
televisivi possono essere trasmessi dati aggiuntivi. L’occasione del passaggio al digitale
terrestre può essere usata per
l’introduzione di nuovi standard che sfruttano la possibilità
di ricevere dati aggiuntivi per
offrire servizi interattivi prima
inesistenti come ad esempio
l’EPG, una sorta di guida TV
per i canali Rai e Mediaset.
Già in passato lo spettatore aveva la possibilità di “dialogare”
con le emittenti televisive, per
esempio inviando voti con delle
telefonate; i nuovi standard consentono un’interazione più semplice e coinvolgente grazie al
fatto che lo spettatore maneggia
unicamente il suo telecomando
e può osservare i risultati delle
sue azioni sullo schermo del
proprio televisore. È da notare
tuttavia che una vera interazione richiede che lo spettatore
possa trasmettere dei dati verso
l’emittente televisiva, trasmissione che non può, per ragioni
tecniche, avvenire con la stessa
tecnologia ed infrastruttura usata per la diffusione dei canali
televisivi e, pertanto, l’invio di
dati all’emittente potrà costituire una spesa per lo spettatore.
Vocabolario
15 nuovi termini per parlare di TV interattiva
DTT - Digital Terrestrial Television
Il digitale terrestre è una tecnologia che permette di ricevere sul
televisore di casa trasmissioni televisive con livello qualitativo
e prestazionale equivalente a quello della TV satellitare, senza
però dover ricorrere all’installazione dell’antenna parabolica,
ma utilizzando l’impianto ricevente preesistente affiancato da
un decoder.
Segnale Analogico
Segnale elettrico che varia con il variare della grandezza fisica
che rappresenta. Nella radiotelevisione si fa largo uso di tecniche analogiche per il trattamento, la memorizzazione e la trasmissione di immagini in movimento e suoni.
Segnale Digitale
Grandezza che rappresenta un fenomeno fisico con variabili
discontinue, che si ottengono in genere da un campionamento
degli elementi della realtà. Nella radiotelevisione l’introduzione delle tecnologie digitali, avvenuta a partire dagli anni ‘80,
investe ormai tutti i momenti della catena produttiva di filmati
video, fino alla diffusione vera e propria di televisione digitale,
sia via satellite che attraverso la tradizionale rete terrestre.
Switch-off
Termine che indica la fine della diffusione in analogico.
Switch-on
Termine che indica l’avvio della diffusione in digitale.
Switch-over
Termine che indica il periodo in cui la diffusione analogica e
quella digitale convivono.
Decoder
Apparato d’utente necessario per decodificare programmi radiotelevisivi da analogico a digitale.
STB: Set-Top-Box
Apparato in grado di decodificare il segnale digitale ricevuto da
antenna e inviarlo ad un televisore analogico collegato. Permette inoltre l’utilizzo delle applicazioni interattive distribuite con
il segnale televisivo. Per una reale interattività è necessario che
il set-top-box sia dotato di un collegamento telefonico.
Interattività
Contenuti aggiuntivi trasmessi dalla piattaforma digitale che permettono all’utente televisivo di
selezionare opzioni sul televisore per accedere ad informazioni aggiuntive, servizi di pubblica utilità,
giochi, acquisti, ecc..
Free-to-air
Servizi radiotelevisivi che non prevedono il pagamento di
abbonamenti.
Bouquet
Insieme di canali radio-tv e servizi multimediali, reso disponibile da un singolo fornitore e fruibile in modo omogeneo.
Dolby Surround
Modalità di trasmissione audio multicanale per una migliore
riproduzione sonora, adottato sia in molti sistemi di riproduzione domestica o professionale, sia nelle sale cinematografiche.
Oltre al segnale stereofonico, permette la trasmissione di effetti
che danno la sensazione allo spettatore di “essere” all’interno
della scena. Anche il decoder digitale terrestre può supportare
tale standard di qualità audio.
T-Commerce
Possibilità di acquistare beni e servizi attraverso il televisore
con modalità analoghe a quelle utilizzate in internet.
T-Government
Insieme dei servizi interattivi che permettono di collegarsi attraverso il televisore alla Pubblica Amministrazione per richiedere informazioni, certificati, ecc..
T-Learning
Possibilità di seguire attraverso il televisore lezioni di varie discipline, eseguire esercizi, richiedere chiarimenti, ecc.. L’utente
può pianificare autonomamente la fruizione delle lezioni.
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