DELLA PROVINCIA DI TRENTO
ANNO XIII - N. 2 - II TRIMESTRE 2015
POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/2003
(CONV. IN L. 27.02.2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1 - DCB TRENTO
AUT. TRIB. TRENTO N. 1161 DEL 12.02.2003 - PER. TRIM. LE
news
DIFESA ASSICURATIVA
AGRICOLA
AGEVOLATA 2015
• STRUMENTI DI GESTIONE DEL RISCHIO NEGLI USA E NELLA UE
• LA CONVENIENZA DI ASSICURARSI
• MISSION CONDIFESA E NUOVI FONDI MUTUALISTICI
• PRINCIPALI NOVITÀ 2015
• POLIZZA DI ASSICURAZIONE 2015
• PRODUZIONE ORDINARIA, SOGLIA E COSTI
Proteggi il Tuo Lavoro
con l’Assicurazione Agevolata
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Protezione da tutti i rischi dei bovini da latte compresi:
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Periodico del Consorzio
Difesa Produttori Agricoli
Co.Di.Pr.A.
ANNO XIII - N. 2
Co.Di.Pr.A. periodico dell’Associazione
Esercente l’impresa giornalistica: Agriduemila s.r.l. - Via Giusti, 40 - 38122 TN
Direttore responsabile: Piero Flor
Direttore editoriale: Andrea Berti
Consulente editoriale: Francesca Negri
Costo abbonamento annuo 2,00 € Pagamento assolto tramite versamento quota associativa.
Redazione e Segreteria: Via Giusti, 40 - 38122 Trento - tel. 0461/915908, fax 0461/915893
Progetto grafico e impaginazione: Curcu & Genovese Associati S.r.l.
Stampa: Litografia Amorth - Via Crosare - Gardolo di Trento
IN QUESTO NUMERO
Strumenti di gestione del rischio negli USA e nella UE........pag.4
La convenienza della “gestione del rischio”...................................pag.8
Mission Condifesa.................................................................................................pag.10
Antitrust.........................................................................................................................pag.12
Copertura assicurativa agevolata per danni alle strutture
e agli impianti produttivi....................................................................................pag.14
Principali novità 2015........................................................................................pag.15
Fonti di finanziamento......................................................................................pag.16
Assicurarsi, come funziona ...in pillole................................................pag.18
Polizza di assicurazione collettiva - 2015
Sintesi principali condizioni di assicurazione...............................pag.19
Esempio pratico di calcolo del danno in “parole povere”...pag.24
Ambiti normativi assicurazione agevolata 2015........................pag.27
Produzione ordinaria: come si calcola la resa assicurata....pag.29
Principali obblighi a carico degli assicurati....................................pag.32
Soglia di accesso al risarcimento Fondo di mutualità............pag.34
Costo a carico del Socio: termini di pagamento..........................pag.35
Possibilità di adottare
diversi livelli di prezzo mercuriale..........................................................pag.36
Allegato ai certificati di Assicurazione Agevolata
Anno 2015....................................................................................................................pag.38
Percentuali per il calcolo del contributo
associativo a carico dei soci per il 2015..............................................pag.40
Percentuali per il calcolo del contributo associativo
su produzioni dotate di impianto di difesa attiva.....................pag.47
3
Strumenti
di gestione del rischio
negli USA e nella UE
U
di Paola Grossi, Presidente del gruppo Gestione dei rischi agricoli
Copa-Cogeca e Responsabile legislativo Coldiretti Roma
n recente studio del Parlamento europeo (Policy
department structural and cohesion policies –
Comparative analysis of risk management tools
supported by the 2014 Farm Bill and the CAP
2014–2020) contiene degli spunti interessanti
sulla gestione del rischio, sia sotto il profilo
dell’applicazione della nuova PAC, sia per avviare
delle opportune riflessioni in vista della revisione di
medio termine.
La gestione del rischio è un fattore strategico delle
politiche agricole non solo perché eventi avversi
possono compromettere la sussistenza delle imprese,
ma altresì perché la variabilità del reddito influisce
sulle decisioni aziendali, sull’efficienza ed efficacia
degli investimenti. Decisioni sbagliate a livello delle
singole imprese comportano perdita di competitività
per tutto il settore in termini di riduzione delle
produzioni e inefficienza nella capacità di innovare.
A livello macroeconomico, gli errori nella politica
in materia hanno effetti in termini di minor valore
aggiunto, diminuzioni dell’approvvigionamento di
cibo e pericolo per la sicurezza alimentare.
Lo studio svolge un’analisi comparata fra il sostegno
alla gestione del rischio negli USA, in particolare
nel Farm Bill 2014 (che è il principale strumento di
politica agricola e alimentare a livello federale) e la
nuova PAC per il 2014–2020.
Storicamente negli Stati Uniti il reddito agricolo è
stato sostenuto attraverso compensazioni pagate
ai produttori pari a tutta o parte della differenza fra
prezzo garantito e prezzo di mercato. In passato la
PAC utilizzava invece, allo stesso scopo, soprattutto
l’intervento sui prezzi, le restituzioni alle importazioni,
le quote produttive, gli aiuti allo stoccaggio.
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4
Secondo lo studio ciò ha comportato in Europa una
diffusa confusione fra sostegno al reddito e gestione
dei rischi, quasi fossero la stessa cosa, confusione che
non pare superata anche ora, dato che i pagamenti
diretti sono ancora considerati in pratica una sorta di
strumenti di gestione del rischio.
In seguito all’accordo del 1994 sull’agricoltura
dell’Organizzazione mondiale del Commercio
(WTO), il commercio globale è divenuto più
competitivo, comportando per gli agricoltori europei
un’accresciuta volatilità dei prezzi e dei redditi,
cui si sono aggiunti fattori esterni di “shock” quali
i cambiamenti climatici, le crisi economiche e le
speculazioni finanziarie sulle commodity.
La politica agricola europea deve peraltro continuare
a mantenere delle reti di sicurezza per contrastare
i disastri naturali che influiscono sulla produzione
agricola e sul reddito delle imprese e gli altri fattori
di “macro disturbo” dei mercati, che influenzano gli
approvvigionamenti e la domanda alimentare.
L’analisi considera gli strumenti di gestione dei
rischi che dovrebbero essere utilizzati per gestire la
maggior parte dei rischi che vanno fra una “normale”
soggezione, che rientra nel rischio d’impresa, o incide
in modo puntuale sulle singole produzioni, e il livello
“catastrofale”: in essi dovrebbero ricomprendersi i
contratti di finanziamento, le polizze assicurative
“private”, il coordinamento e la gestione verticale
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5
e orizzontale delle filiere. E ancora il mercato,
dei futures e dei derivati, che costituiscono altri
strumenti importanti da sviluppare per la gestione
della variabilità dei prezzi infra annuale. Lo studio
ritiene che il sostegno pubblico per questi
strumenti dovrebbe essere limitato alla formazione
e informazione degli imprenditori, per ridurre le
asimmetrie informative, con strumenti quali lo
studio ed il monitoraggio dei prezzi e dei costi per le
imprese, che supportino le scelte degli agricoltori in
modo affidabile.
Il sostegno diretto dovrebbe essere invece
maggiormente focalizzato sui rischi con componenti
sistemiche derivanti da eventi climatici o sanitari di
tipo grave, con potenzialità realmente incidenti sulla
sopravvivenza delle imprese.
Esaminando la diversa situazione al di qua e al di là
dell’Oceano, si evidenzia che il peso degli strumenti
6
di gestione del rischio negli USA e nella UE è
stimato nel modo seguente: USA, 60% assicurazioni,
40% reti di sicurezza, 0% sostegno al reddito con
pagamenti diretti; UE, 1% assicurazioni, 39% reti di
sicurezza, 60% sostegno al reddito con pagamenti
diretti. La proporzione fra i tre tipi di strumenti che
contribuiscono alle strategie di gestione del rischio,
incluso il credito, comportano che negli USA le
politiche risultano più dinamiche e integrate di
quanto non sia nella UE.
L’assicurazione negli USA è fortemente sostenuta con
contributi pubblici, con la conseguenza che sono
molto aumentati la superficie e il valore assicurato,
si è parlato addirittura di “polizze Cadillac” per la
protezione dei redditi (Babcock - 2013). Deve però
considerarsi che quello assicurativo è un settore
dinamico, che coinvolge attori pubblici e privati,
basato su dati statistici per l’assunzione dei rischi
e per la loro valutazione, su perizie in campo che
stimano il danno delle singole imprese ma altresì su
valori indice che stimano le perdite, anche per ridurre
i casi di frode.
Un nuovo programma per i danni minori è stato
proposto nel Farm Bill 2014 basato su indici di area
a livello di contea utilizzato per polizze che coprono
danni alla produzione intermedi fra il 20 ed il 50%.
La produzione agricola che può essere assicurata è
in continuo aumento: il Farm Bill prevede ricerche
per sviluppare polizze su produzioni biologiche,
produzioni bioenergetiche e speciali, malattie
animali, danni per blocco delle attività economiche,
La integrazione fra gli strumenti di tutela del reddito
negli USA comporta peraltro che le reti di sicurezza
hanno molto punti di contatto con le assicurazioni
del raccolto, utilizzando in modo coordinato gli stessi
parametri di intervento. Anche il nuovo programma
anti-ciclico per adattare la copertura del reddito
agricolo (ARC), a livello individuale o di area, utilizza
parametri simili a quelli dei programmi assicurativi.
Lo studio ritiene invece che nella UE gli strumenti
risultino scarsamente coordinati. Le risorse per
la gestione del rischio sono troppo ridotte e non
coordinate con le reti di sicurezza, come è dimostrato
anche dalla recente crisi derivante dal blocco delle
esportazioni verso la Russia, che avrebbe richiesto
una maggiore conoscenza, ad esempio, sui dati
delle perdite di reddito degli agricoltori, dati che si
sarebbero potuti acquisire se ci fosse stata maggiore
esperienza nella gestione assicurativa.
Lo studio conclude esprimendo una serie di
suggerimenti per rendere più efficiente lo strumento,
alcuni dei quali peraltro già realizzabili, si ritiene,
sfruttando specifiche misure della nuova PAC.
Introdurre parametri “trasparenti” per la valutazione
del danno individuale, sia per le assicurazioni
che per i fondi di mutualizzazione; realizzare un
coordinamento nell’uso dell’IST, che dovrebbe
prevedere anche un supporto per le assicurazioni
e non solo come fondo di mutualizzazione, in
partnership con le organizzazioni dei produttori, le
quali dispongono di dati adeguati sulle produzioni
commercializzate; favorire, anche con lo strumento
fiscale, la creazione di riserve “creditizie” nelle imprese.
Al di là di quello che lo studio indica per il futuro
deve però rilevarsi che alcune misure utili sono già
previste dai regolamenti della riforma della PAC,
sia dello sviluppo rurale che dell’OCM unica. Si
tratta delle possibilità di finanziamento per progetti
coordinati innovativi, i cui risultati siano direttamente
verificabili dagli agricoltori; della cosiddetta “misura
cooperazione”, che incentiva il coordinamento fra
soggetti privati e pubblici, università e centri di
ricerca, per la realizzazione di progetti integrati. Tutte
queste iniziative possono essere dirette a servizi di
consulenza mirati sulle tematiche specifiche della
gestione del rischio, non di carattere esclusivamente
assicurativo, quali il recupero di valore nella filiera, lo
sviluppo di reti di impresa, la riduzione dei costi di
gestione. Possono inoltre sviluppare l’applicazione di
indici per ridurre i costi delle perizie, la individuazione
di sistemi di quantificazione dei danni e delle
produzioni a partire dai dati di area, modelli di
riferimento per il calcolo dei redditi degli agricoltori,
trasferimento di conoscenza e domanda di ricerca
applicata, scambio di esperienze.
Misure che possono essere attivate e devono essere
sfruttate dalle realtà organizzate delle imprese
agricole, quali i consorzi di difesa, in coordinamento
con le amministrazioni pubbliche, che è auspicabile
dimostrino adeguata sensibilità per realizzare i
necessari coordinamenti nel Programma nazionale di
sviluppo rurale e nei PSR.
7
L
La convenienza della
“gestione del rischio”
di Andrea Berti, Direttore Co.Di.Pr.A.
e imprese agricole possono beneficiare di un
vantaggio competitivo: una contribuzione
comunitaria per gestire i fattori di rischio che
possono generare perdite alla produzione e più in
generale drastici cali di reddito.
La nuova PAC incentiva e sostiene gli strumenti
per la gestione del rischio aziendale con rilevanti
finanziamenti certi fino al 2020. I Condifesa
permettono agli agricoltori di confrontarsi
con forza con le società di assicurazione e di
agevolare l’accesso ai meccanismi virtuosi
delle coperture assicurative e dei fondi di
mutualità per proteggere il patrimonio degli
associati dai rischi dell’attività agricola.
Sintetizziamo i punti di forza:
●● la gestione consortile permette di gestire
unitariamente enormi masse di valori e questo
determina forza contrattuale. Tale forza è
misurabile nei risultati tariffari che si riescono ad
ottenere. Il costo delle coperture assicurative in
Trentino viene calcolato avendo a riferimento
un’incidenza dei sinistri del 70-75% rispetto
ai premi complessivi. Poche altre tipologie di
polizza (incendio, vita, infortuni, etc.) sono così
convenienti;
●● la contribuzione pubblica permette un grosso
risparmio alle imprese agricole: il 65% del costo
viene coperto dal contributo pubblico;
●● la conoscenza di tutti i dati storici permette una
valutazione corretta dell’incidenza di rischio di
tutti i prodotti e Comuni. Questo permette di
applicare una tariffa parimenti economicamente
vantaggiosa a tutte le combinazioni di prodotto
in tutti i Comuni.
È evidente che il vantaggio deve essere
considerato su un arco temporale di 20/10
anni. Quindi le aziende che si sono assicurate
negli ultimi anni e non hanno subito danni
indennizzabili, non devono considerare il costo
assicurativo una perdita perché probabilmente nel
medio periodo saranno interessate da sinistri. Il
costo assicurativo è proporzionato ai minori, poco
frequenti, danni storicamente accaduti al prodotto
nel Comune. Alla figura 4) sono indicati i risultati
dell’ultimo quinquennio: gli agricoltori hanno
complessivamente pagato 46 milioni di euro
per coprire le produzioni agricole, incassandone
136 milioni. Il meccanismo di tariffazione
determina che la convenienza nel lungo periodo
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sia parimenti mantenuta su tutti i Comuni e in
riferimento a tutti i prodotti. Sono innumerevoli i
Comuni in cui dopo 10 anni di assenza di danni,
gli agricoltori percepiscono l’assicurazione come
un costo non conveniente, il rimanifestarsi di
fenomeni calamitosi è stata la conferma della
necessità di essere assicurati. Nei Comuni a
basso rischio i costi sono molto inferiori rispetto
ad altri Comuni, questo determina che anche a
fronte di fenomeni con tempo di ritorno di 10/15
anni sia assolutamente conveniente assicurarsi.
Tale condizione di favore è possibile grazie alla
contribuzione pubblica che copre il 65% dei costi.
Attraverso la nuova PAC verranno attivati ulteriori
forme di copertura per le imprese.
Figura 4 - Risultati storici
2010
2011
2012
24.105.885,28
27.572.470,47
32.449.591,19
36.706.881,73
39.805.121,40
180 ML
180 ML
Q.ta soci
6.274.955,54
7.031.780,16
8.078.019,38
11.105.065,00
14.206.603,27
46 ML
73 ML
Risarcimenti
8.353.106,92
43.067.553,10
47.733.209,99
6.055.077,44
29.150.887,58
136 ML
136 ML
Contributi
associativi
Fondo
1.893.040,73
2.241.041,47
3.360.626,00
3.728.878,86
3.982.090,49
Risarcimenti
Fondo
1.140.912,91
2.899.260,18
4.598.000,00
2.0360.469,71
4.206.977,14
1.114.113,08
755.099,70
Premi
Acc. Fondi
Patrimonio
Co.Di.Pr.A.
2013
2014
TOT
Contributo 65%
10.123.614,52
La convenienza rimane ottima anche applicando un contributo del 65% anziché del 80%.
Nel riquadro a destra sono indicati i risultati che avrebbe determinato tale aliquota.
9
G
Mission Condifesa
a cura della Redazione
li obiettivi della Nuova PAC e del Ministero in ambito
della gestione del rischio determinano la necessità
di una crescente responsabilità degli organismi
associativi ai quali è richiesto un sempre maggiore
contributo per lo sviluppo di nuove misure articolate
per la salvaguardia del reddito delle imprese. Non è
sufficiente che gli organismi associativi si limitino alla
gestione del contributo pubblico, è indispensabile
che siano determinati nel permettere alle imprese
associate di attivare i nuovi strumenti previsti dalla
normativa e nell’ utilizzare ed ottenere le risorse
comunitarie. La figura 1) descrive gli obiettivi del
Mipaaf.
La forza dell’associazione Co.Di.Pr.A. è determinata
dai numeri: 10.958 agricoltori associati, l’importante
patrimonio pari ad euro 10.419.832, la dotazione
dei Fondi Mutualistici pari ad euro 10.353.437 ed un
valore assicurato pari ad euro 478.729.164 ma ancor
più dei numeri è indispensabile che gli assicurati
siano responsabilmente convinti dell’opportunità
Figura 1 – Fonte Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
10
del fare sistema. In questi anni i risultati confermano
che i soci sono stati coesi, convinti e disponibili
all’innovazione come sistema.
Co.Di.Pr.A., con importanti vantaggi per le imprese
agricole, ha costituito negli scorsi anni tre fondi
mutualistici i cui Regolamenti sono scaricabili dal sito
internet www.codipratn.it:
●● Fondo Mutualistico per la gestione del
rischio sotto soglia;
●● Fondo Mutualistico a copertura dei
danni catastrofali d’area derivanti da
manifestazioni calamitose, alle produzioni
dei conferenti di cooperative agricole;
●● Fondo Mutualistico per Comuni ad alto
indice di rischio.
In collaborazione con Assessorato, Ministero,
Ismea ed Apot verranno attivati due nuovi Fondi
sperimentali:
●● IST (Income Stabilization Tool);
●● Fondo Mutualistico per danni da fitopatie
(scopazzi, sharka, flavescenza dorata,…).
IST (Income Stabilization Tool)
Co.Di.Pr.A., quale soggetto coordinatore e gestore
di questi nuovi strumenti, ha promosso dei tavoli
di lavoro con Apot ed Assessorato per analizzare le
soluzioni adottabili. Queste dovranno articolarsi ed
essere condivise con tutti gli enti che si occupano
della valorizzazione dei prodotti agricoli e con l’ente
pubblico.
Grazie all’Assessorato è possibile favorire l’azione
di coordinamento delle varie associazioni e
cooperative nonché avere la possibilità di un
rapporto istituzionale privilegiato con il Ministero
e la Commissione Europea. La presenza di Apot
nel gruppo di lavoro è la condizione necessaria per
rendere sinergiche e coerenti le soluzioni di “gestione
del rischio” con gli obiettivi complessivi. Tali soluzioni
devono infatti essere a supporto e dare forza al
sistema. È assolutamente da evitare la condizione
che tali misure favoriscano economicamente
comportamenti di aziende agricole nel momento in
cui non adottano le disposizioni definite dal sistema,
stabilite per un interesse collettivo.
L’adesione all’IST è prevista su un piccolo
campione sperimentale di aziende agricole,
quelle che sottoscrivono una polizza nel 2015
per il prodotto ciliegie e/o piccoli frutti. Il Fondo,
complementarmente alla garanzia assicurativa,
presterà la garanzia nel caso di drastici cali di
reddito subiti dalle imprese.
Il reddito considerato è pari agli effettivi introiti
dell’azienda agricola detratti i costi produttivi, che si
è richiesto al Ministero possano essere calcolati con
indici standard specifici per ogni prodotto.
Il costo di adesione è compreso nella quota
associativa riferita all’adesione assicurativa ed
è pari al 3% del premio assicurativo (polizza
ciliegie e piccoli frutti).
Non appena il Ministero approverà il Decreto
attuativo, verrà definito il Regolamento e pubblicato
sul portale di Co.Di.Pr.A..
Purtroppo il Ministero è in ritardo e la ripresa
vegetativa è alle porte. Per non perdere un anno
di tempo ci troviamo nella condizione di attivare il
Fondo senza poter stabilire e definire da subito tutte
le regole del gioco. È un’opportunità cha va colta e
che essendo la prima sperimentazione in Italia, ci
permetterà di coinvolgere Mipaaf ed Ismea. Questo
potrà essere un valore aggiunto per il territorio
trentino in quanto la nostra esperienza sarà analizzata
e considerata nella definizione della norma. Ancora
una volta il Trentino sarà esempio di virtuosità e di
spirito innovativo; un piccolo territorio con grandi
eccellenze.
Fondo Mutualistico per danni da Fitopatie
Il secondo Fondo Mutualistico che verrà attivato
è riferito ai danni da fitopatie che possono
compromettere gli impianti produttivi delle
aziende agricole della Provincia di Trento.
Le fitopatie che verranno ricomprese sono tutte
quelle ammissibili ai sensi del Decreto in fase di
approvazione.
L’ipotesi di lavoro che stiamo analizzando con il
Ministero, parte dall’impianto previsto dalla Delibera
della Giunta Provinciale per la concessione dei
contributi a seguito dell’espianto di meli infetti
dalla fitopatia “scopazzi” degli anni scorsi. È nostro
obiettivo definire dei criteri che permettano di
stimare la perdita di reddito per l’impresa agricola.
Qualora tale perdita superi del 30% quella
ordinaria si procederà con il riconoscimento di una
compensazione all’impresa ai sensi del Regolamento
e nei limiti delle disponibilità del Fondo Mutualistico.
Anche in questo caso è fondamentale partire già
nel 2015 come primo territorio attento e dinamico
nell’innovazione.
È stato stabilito un contributo di adesione pari
allo 0,05% del valore assicurato da applicarsi a
tutte le aziende che aderiscono alle coperture
assicurative.
Co.Di.Pr.A. per favorire la convenienza ha già
destinato a tali Fondi 200.000,00 euro derivanti da
competenze 2014.
Questi Fondi permettono di intercettare la
contribuzione comunitaria che sarà pari al
65% di quanto effettivamente risarciranno agli
agricoltori. Co.Di.Pr.A. ha accantonato oltre 10 ml di
euro di dotazioni nel corso degli anni; avere capacità
di spesa significa essere nella condizione di pagare
compensazioni agli agricoltori e quindi avere diritto
alle importanti risorse comunitarie. Maggiore è la
capacità di spesa, maggiore può essere il contributo
ottenibile.
La Provincia auspica che il mondo agricolo
sappia cogliere tali opportunità garantendo
tutto il supporto tecnico ed istituzionale
possibile per facilitare l’avvio.
Il bilancio dell’Assessorato e della Provincia non è
più quello dei tempi passati, non è materialmente
possibile attendersi le medesime risposte
contributive; con responsabilità e lungimiranza
l’Assessorato è disponibile a fare la propria parte,
al fianco del sistema, come soggetto qualificato
per cogliere tutte le opportunità del bilancio
comunitario.
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11
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12
Antitrust
a cura della Redazione
el 2013 l’Antitrust ha stabilito che l’articolo del
Decreto Ministeriale 102/04 che prevede la
limitazione del riconoscimento regionale dei
Condifesa deve essere cassato. Di conseguenza
ogni Condifesa può estendere l’operatività
sull’intero territorio nazionale. A onor del vero, vi
è da sottolineare che la condizione di monopolio
degli organismi associativi si è interrotta dal 1996 in
quanto la normativa ha introdotto la possibilità della
richiesta di contributo da parte delle singole imprese
agricole.
Al fine di limitare la possibilità di cancellazione
dal Condifesa degli associati, tutti gli organismi
associativi, tranne Co.Di.Pr.A., hanno previsto un
vincolo statutario che preveda la facoltà di recesso
purché comunicate entro il 31/12 dell’anno
precedente, l’obbligo di restituire il contributo che
verrà liquidato dagli Organismi Pagatori al Socio
entro giugno dell’anno successivo e la restituzione
dell’integrazione statale liquidabile oltre tale data.
Co.Di.Pr.A. non ha inteso forzare gli associati nella
possibilità di adesione ad altri organismi associativi.
Il recesso deve essere comunicato entro il 30/04
e comunque Co.Di.Pr.A. chiederà la restituzione
del contributo alla data del 1 luglio 2015, salvo
imposizioni normative. Ciò nonostante nel 2014 sono
recessi meno dello 0,25% dei soci.
In considerazione del patrimonio e della dotazione
dei Fondi Mutualistici, l’Assemblea Generale 2014
ha deliberato l’aggiornamento delle quote di
ammissione, che erano pari a 20,00 euro, non
sufficienti a coprire i costi amministrativi per la
gestione della pratica. La quota di adesione è stata
aumentata e rapportata all’effettiva dimensione
dell’azienda agricola (da 100,00 a 600,00 euro), ad
eccezione dei giovani agricoltori relativamente ai
quali rimane pari a 20,00 euro.
Spesso si ha la percezione che quello che costa
poco non valga niente.
Co.Di.Pr.A. è convinto del valore aggiunto che
offre agli associati e delle opportunità che
questo comporta e ritiene positiva e stimolante
la concorrenza ed il confronto con altre realtà.
Indispensabile è che la base sociale sia convinta dei
vantaggi ed informata delle opportunità ma non
obbligata o forzata.
Siamo la Provincia con il tasso di aggregazione
e cooperazione più alto d’Italia e del Mondo, i
vantaggi che questa condizione ha determinato
sono riscontrabili in ogni settore: Melinda, Cavit,
Mezzacorona, Astro, Trentingrana ne sono degli
esempi. Co.Di.Pr.A. ha sempre avuto l’ambizione di
tendere a queste situazioni e non a condizioni di
forzatura.
La nostra mission è essere determinati per
una vera gestione del rischio con strumenti
efficienti per le imprese associate, con una
propensione all’innovazione ed a cogliere tutte
le opportunità previste dalla normativa. Questo
è ottenibile solo con una base associativa matura,
informata e convinta nella forza dell’aggregazione.
Rispetto ad altri Condifesa Co.Di.Pr.A. anticipa ogni
contributo (salvo liquidazioni in tranche degli O.P.)
per il tempo necessario all’incasso. L’integrazione
statale può essere incassata anche tre anni dopo aver
liquidato il premio alla compagnia.
Co.Di.Pr.A., nella percentuale indicata per il calcolo
della quota associativa, considera ogni costo,
compresi gli interessi che rappresentano oltre la
metà dei costi complessivi di funzionamento. Sono
grosse cifre pur riuscendo ad ottenere i finanziamenti
bancari a condizioni straordinariamente positive
(ultimi finanziamenti sottoscritti all’ 1,5%).
Tale notevole anticipazione è possibile grazie
all’importante patrimonio di cui dispone
Co.Di.Pr.A., 10,4 milioni di euro. Siamo il Consorzio più
conveniente d’Italia, suggeriamo ai soci di verificare i
bilanci e non ascoltare le chiacchiere.
Il Consorzio concorrente sostiene non sia
conveniente l’anticipazione per il semplice fatto
che non è nelle condizioni di poterlo offrire.
Sempre dai bilanci è verificabile la problematica
del Consorzio concorrente al quale l’istituto che
finanziava l’attività consortile ha unilateralmente
richiesto il rientro con atto giudiziario
provvisoriamente esecutivo. Le somme erano riferite
ad un contributo che la Regione Veneto ha ritenuto
non concedibile e che ha comportato ingenti
problematiche alle imprese: perdita del contributo
e mancato pagamento degli indennizzi nei termini
contrattuali.
Alcuni degli agricoltori che sono passati a Cop.Di.
ci hanno orgogliosamente mostrato i conteggi
proposti e la millantata convenienza. Agli stessi
abbiamo evidenziato che la contribuzione stimata
non è corretta, come non è corretto il prospetto di
confronto dal quale si evince tale presunta e non
reale convenienza.
Abbiamo ricevuto richieste da numerose realtà fuori
Provincia che chiedono la possibilità di associarsi
a Co.Di.Pr.A. senza aver cercato opportunità.
Complessivamente rappresentano qualche decina
di centinaia di ettari. Non è nostra intenzione né
obiettivo espandere oggi in altri territori l’attività.
Questo per due fondamentali motivi: aumentare in
territori diversi il volume gestito comporterebbe una
minor incidenza ai soci trentini degli effetti positivi
derivanti dal patrimonio e dalle dotazioni finanziarie
oggi a bilancio; Co.Di.Pr.A. è inoltre parte attiva di
un’organizzazione nazionale che ha la responsabilità
ed è impegnata a sviluppare iniziative legislative ed
operative volte a favorire l’utilizzo e l’estensione di
strumenti assicurativi e mutualistici a favore delle
imprese agricole. Sarebbe una follia pensare che il
Trentino possa permettersi di non mantenere un
rapporto collaborativo e corretto con gli altri territori.
Comporterebbe sicuramente problematiche di
stanziamenti riservati al Trentino per la gestione del
rischio. Oggi alla nostra Regione è destinato il
25% dell’intero capitolo nazionale riferita alla
“gestione del rischio”.
13
E
14
Copertura assicurativa
agevolata per
danni alle strutture
e agli impianti produttivi
videnziamo ai Soci che la contribuzione pubblica
è prevista anche a parziale copertura dei costi
assicurativi riferiti a polizze che coprono i danni alle
strutture ed agli impianti produttivi.
Queste tipologie di prodotto, sono caratterizzate
da una bassa frequenza di danno. Questo, pur
determinando un irrisorio costo assicurativo,
comporta una bassa percezione del rischio in capo
all’Agricoltore e quindi una scarsa adesione alle
coperture.
Suggeriamo a tutti gli associati di prendere in
considerazione tali soluzioni e di aderirvi.
PRINCIPALI
NOVITÀ 2015
Il Piano Assicurativo 2015 stabilisce come unica tipologia la polizza sulle rese;
L’aliquota contributiva è pari al 65% della spesa ammessa;
Sono previste quattro tipologie di polizza:
a) Polizze che coprono l’insieme delle avversità catastrofali (alluvione, siccità, gelo e brina), delle avversità di
frequenza (eccesso di neve, eccesso di pioggia, grandine e venti forti) e delle avversità accessorie (sbalzi
termici, colpo di sole e vento caldo) di cui all’art. 3 comma 2.a. del PAAN 2015;
b) Polizze che coprono l’insieme delle avversità catastrofali (alluvione, siccità, gelo e brina) e delle avversità di
frequenza (eccesso di neve, eccesso di pioggia, grandine e venti forti) di cui all’art. 3 comma 2.b. del PAAN
2015;
c) Polizze che coprono l’insieme delle avversità di frequenza (eccesso di neve, eccesso di pioggia, grandine e
venti forti) di cui all’art. 3 comma 2.c. del PAAN 2015;
d) Polizze che coprono l’insieme delle avversità catastrofali (alluvione, siccità, gelo e brina) di cui all’art. 3
comma 2.d. del PAAN 2015;
La formula decretata dal Ministero per il calcolo dei parametri prevede come limite massimo di
ammissione a contributo:
– il 25% per la polizza sulle rese tipologia a);
– massimo 20% per la frutta, 15% per tabacco e orticole, 10% per gli altri prodotti e 8% per i cereali, per
la polizza sulle rese tipologie b), c) e d).
In considerazione di questo è stato indispensabile stoppare le tariffe assicurative al limite massimo.
Questa condizione ha comportato, per i Comuni a maggior rischio climatico e storicamente sinistrati,
l’obbligo di applicazione della franchigia minima di 15 punti percentuali, anziché di 10 punti percentuali
per la tipologia di polizza a), ed addirittura, in riferimento alle tipologie di polizza b) e c) franchigia
minima 15, 20 e 30 punti percentuali nei Comuni ad alto indice di rischio.
Al fine di limitare tale condizione peggiorativa dei risarcimenti, nell’ottica mutualistica, il Consiglio
di Amministrazione di Co.Di.Pr.A. ha ritenuto opportuno costituire un Fondo Mutualistico con una
dotazione finanziaria prevista pari a circa 200.000,00 euro. Tale Fondo concorrerà, nei limiti della
dotazione, ad abbassare la franchigia.
Statisticamente, abbiamo riscontrato che tale dotazione è sufficiente a coprire mediamente il 51,3%
del fabbisogno complessivo. Negli anni in cui, tale dotazione non risultasse sufficiente, gli indennizzi
verranno proporzionalmente riparametrati. Nel 2014 si è liquidato il 62,87% degli importi complessivi.
In riferimento ad eventuali danni da gelo la denuncia di sinistro deve essere riferita alle singole
partite che abbiano subito un danno, intendendo per tale le partite con fiori e/o gemme che
presentano fenomeni di allessamento almeno pari al 10% dei fiori e/o gemme complessive presenti
nell’appezzamento.
15
Fonti di finanziamento
a cura della Redazione
C
Nella figura 2) che segue sono indicate, per tipologia di polizza e prodotto, le fonti di finanziamento:
COLTURE
UVA DA VINO
Soglia 30%
Senza Soglia
Eventi
assimilabili
a calamità
naturali
Avversità
atmosferiche +
Fitopatie e
Inf.Parass. e/o
perdite animali
Selvatici
Esclusa da
PAAN 2015
OCM Vino art 49
Reg.UE1308/2013 (fino
a 20 ML di - 65%)
Per la parte non
finanziaria:
Art. 37 Reg.UE
1305/2013 (fino a 65%)
OCM Vino
art 49 Reg.UE
1308/2013
(fino a 20 ML
di - 50%)
ALTRE COLTURE
Soglia 30%
STRUTTURE
PRODUZIONI
AGRICOLE
Senza Soglia
Soglia 30%
• Produz. Agricole
non ricomprese
nel PAAN 2015
• Eventi assimilabili
a calamità naturali.
• Fitopatie e
Inf. Parass.
• Emergenze
Ambientali
• Misure Direttiva
2000/29/CE
Art. 37 Reg. UE
1305/2013 (fino a 65%)
• Zootecnia
Contributo nazionale
D.Lgs.102/2004
(fino a 50%)
Art. 37 Reg. UE
1305/2013 (fino a 65%)
Figura 2 - Fonti di finanziamento
Con l’applicazione della PAC 2020 l’intero fabbisogno
contributivo verrà coperto da risorse comunitarie al 65%.
Questo permette di avere la certezza dei finanziamenti
fino al 2020. Inoltre essendo, “la gestione del rischio”, dal
2015 misura del secondo pilastro non verranno più
applicate riduzioni di contributo per la disciplina
finanziaria e per la modulazione. Dal 2015 sarà
necessario reimpostare l’impianto della gestione del
rischio al fine di contenere l’aumento medio al 25%.
La nuova gestione del contributo prevede un’
informatizzazione dell’intero flusso dati; partendo dai
dati del fascicolo aziendale Ismea elabora il P.A.I. (Piano
Assicurativo Individuale), documento che conterrà
16
tutte le informazioni necessarie per l’identificazione
dei terreni, del prodotto e della resa da utilizzarsi per la
predisposizione dei certificati (gli intermediari avranno
accesso alla piattaforma informatica); anche i Condifesa
implementeranno tale documento informatico. Questo
eviterà tutte le anomalie in quanto dati non coerenti
verranno filtrati dal sistema. Nel 2015 non essendo
ultimato tale nuovo sistema, si opererà in regime
transitorio. I C.A.A. convocheranno gli agricoltori non
appena disponibile il sistema per la sottoscrizione del
P.A.I., indispensabile per l’attivazione della domanda
di contributo.
Nella figura 3) è illustrato il flusso del sistema a regime.
Figura 3 - Flussi del sistema di funzionamento del P.A.I.
17
L’
Assicurarsi,
come funziona
...in pillole
Agricoltore che intende assicurarsi dovrà
predisporre e sottoscrivere il P.A.I. (Piano
Assicurativo Individuale) presso i C.A.A. (Centri
di Assistenza Agricola). Per tale richiesta è
necessario concordare appuntamento con gli
uffici dei C.A.A..
Co.Di.Pr.A. ed i C.A.A. si faranno carico di ogni
ulteriore adempimento.
Sottolineiamo che i dati delle produzioni e delle
superfici oggetto di copertura assicurativa devono
trovare corrispondenza con quanto risultante dal
Fascicolo Aziendale aggiornato (l’aggiornamento
è effettuabile presso i C.A.A. – Centri di Assistenza
Agricola).
Ai fini dell’ammissibilità a contributo i certificati di
assicurazione, stipulati in base alle polizze collettive
devono essere sottoscritti entro i seguenti termini
dell’anno a cui si riferisce la campagna assicurativa.
da ricordare quindi:
ENTRO IL 20 APRILE 2015
Sottoscrizione dei certificati di assicurazione
relativamente alle colture a ciclo autunno-primaverili
e permanenti;
entro il 30 maggio 2015
Sottoscrizione dei certificati di assicurazione
relativamente alle colture a ciclo primaverile;
entro il 15 luglio 2015
Sottoscrizione dei certificati di assicurazione
relativamente alle colture estive, di secondo raccolto
e trapiantate;
Ogni ulteriore adempimento
verrà gestito da Co.Di.Pr.A.
18
N
Polizza di assicurazione
collettiva - 2015
Sintesi principali
condizioni di
assicurazione
el testo allegato sono riportate integralmente le condizioni contrattuali
TIPOLOGIA DI POLIZZA
2.A. E 2.B.
che la domanda sia fatta almeno 15 giorni prima
dell’epoca di raccolta e sia validamente
documentata, ha diritto alla riduzione del
quantitativo indicato nel certificato di assicurazione,
con conseguente proporzionale riduzione del
premio.
La garanzia decorre dalle ore 12,00 del sesto
giorno successivo dall’adesione dell’Agricoltore
(notifica).
Percentuale di contribuzione pubblica – 65%
del premio ammesso a contributo per i contratti con
soglia di accesso al risarcimento.
Riduzione del prodotto assicurato – Qualora la
produzione assicurata subisca una diminuzione per
partita assicurata di almeno un quinto per qualsiasi
evento diverso da quelli garantiti, l’Assicurato, sempre
Soglia di accesso all’indennizzo – franchigia
contrattuale
Il diritto all’indennizzo si attiva esclusivamente
quando le avversità previste nell’oggetto di garanzia,
abbiano distrutto più del 30% del risultato della
produzione assicurata, per prodotto nel medesimo
Comune, al netto di eventuali detrazioni di prodotto.
Superato detto limite verrà applicata, per partita
assicurata, la franchigia contrattuale come segue:
DANNO
31
32
33
34
35
36
37
38
39
Dal 40 al 100
FRANCHIGIA min 10%
28
26
24
22
20
18
16
14
12
10
FRANCHIGIA min 15%
28
26
24
22
20
18
15
15
15
15
FRANCHIGIA min 20%
28
26
24
22
20
20
20
20
20
20
FRANCHIGIA min 30%
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
Al fine di contenere la tariffa nel limite del parametro
contributivo massimo stabilito dal Piano Assicurativo
Agricolo 2015 nei Comini, a tal scopo evidenziati
nell’elenco tariffe, è prevista l’applicazione di
una franchigia minima del 15%, 20% o 30% in
dipendenza dall’effettivo indice storico di rischio.
Limite di indennizzo - scoperto
In nessun caso la Società pagherà per uno o più
eventi garantiti, importo superiore all’ 80% per
19
partita, al netto della franchigia e dell’eventuale
scoperto.
Qualora il prodotto assicurato sia stato danneggiato
esclusivamente o prevalentemente dagli eventi
diversi dalla grandine e dal vento forte per danni
risarcibili verrà applicato uno scoperto al danno pari
al 20% per partita assicurata.
Per prevalente sono da intendersi i casi in cui i danni
complessivi da gelo e brina e/o colpo di sole e vento
caldo e/o eccesso di neve e/o siccità e/o sbalzo
termico e/o alluvione ed eccesso pioggia siano
maggiori al danno complessivo da grandine e/o
venti forti.
PRODOTTO FRUTTA
Determinazione del danno di qualità
Il danno complessivo sarà determinato sommando
all’eventuale perdita di quantità il degrado di qualità,
considerato per partita assicurata, calcolato in base
alle classificazioni e relativi coefficienti della TABELLA
DI LIQUIDAZIONE C FRUTTA.
PRODOTTO UVA DA VINO
Determinazione del danno di quantità e qualità
Il danno complessivo sarà determinato, per partita
assicurata, sommando alla perdita di quantità (peso)
causata dalle avversità oggetto di garanzia il danno
da qualità da calcolarsi sul prodotto residuo in
relazione alla valutazione dell’effettiva perdita delle
caratteristiche organolettiche della produzione
assicurata alle eventuali penalizzazioni applicate dalla
Cantina Sociale all’ Assicurato, Socio della Cantina
stessa.
I coefficienti così determinati non potranno
AREA A:
Alto Garda (fino e compreso Dro) – Val d’Adige (a Sud di
Serravalle)
AREA B:
Val d’Adige (a Nord di Serravalle fino e compreso Aldeno)
AREA C:
Trento - Rotaliana
AREA D:
Cembra – Valsugana
AREA E:
Bus de Vela – Valle dei Laghi (fino e compreso
Pietramurata)
20
comunque superare le seguenti percentuali:
Classificazione riferita al
numero di acini presenti per
grappolo, o parte di grappolo
alla raccolta
Coefficiente % massimo
metà ed oltre di acini
danneggiati
50
meno della metà di acini
danneggiati
percentuale di deprezzamento
non superiore all’aliquota di
acini danneggiati
Qualora il prodotto venga danneggiato da/anche
da altri eventi atmosferici previsti nell’oggetto di
garanzia che abbiano a verificarsi dopo le seguenti
date:
●● 30 luglio per le uve Chardonnay e per il gruppo
dei Pinot;
●● 10 agosto per tutte le altre varietà.
Il coefficiente per il danno di qualità può essere
aumentato del 30% in considerazione di effettive
perdite qualitative riscontrabili sul prodotto destinato
alla produzione di vini di particolare pregio.
Eccesso di pioggia in prossimità della
vendemmia
È compreso in garanzia anche il danno di qualità
dovuto esclusivamente all’insorgenza di marcescenza
e successivi aggravamenti, quando tale evento
abbia a verificarsi e comporti un danno nei trenta
giorni precedenti la data di inizio della vendemmia
delle diverse varietà di uva da vino. Tale data di inizio
della vendemmia è convenzionalmente stabilita
per ogni area geografica ed altimetrica omogenea.
La Provincia di Trento convenzionalmente è stata
suddivisa come indicato nella seguente tabella:
FASCIA 1:
fino a 350 mt
FASCIA 2:
da 350 a 550 mt
FASCIA 3:
oltre 550 mt
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
La data convenzionale di vendemmia considerata ai
fini dell’operatività della garanzia è stabilita:
●● 35 giorni dopo l’invaiatura per le uve da vino a
base spumante;
●● 47 giorni dopo l’invaiatura per l’uva da vino
normale.
A decorrere da tale data convenzionale di
vendemmia termina la garanzia dell’evento eccesso
di pioggia.
PRODOTTI COLTIVATI
IN APPEZZAMENTI DOTATI
DI SISTEMA DI DIFESA ATTIVA
La garanzia riguarda le produzioni pendenti
coltivate in appezzamenti dotati di sistema di difesa
attiva reti antigrandine e/o impianti antibrina in
piena efficienza, ed operanti secondo la prassi di
buona agricoltura prevista nella zona e precisamente:
●● impianti antibrina, sono compresi in garanzia i
danni derivanti da malfunzionamento (inefficacia)
dell’impianto non imputabile a negligenza
dell’Assicurato;
●● impianti antigrandine (reti) - sono compresi in
garanzia anche:
- i danni accaduti a rete non stesa dalla fioritura
fino alla data del 15 maggio;
- i danni provocati al prodotto assicurato
dall’impianto stesso nel caso questi sia
danneggiato dalle avversità oggetto di
copertura assicurativa;
- i danni accaduti nei 10 giorni antecedenti
l’inizio della raccolta e fino al termine della
stessa, anche a rete non stesa;
- i danni conseguenti al crollo della rete
antigrandine o di parte della stessa, imputabili
alle avversità oggetto di garanzia, fino alle 48
ore immediatamente successive.
L’esistenza di impianti di difesa attiva deve risultare
dal certificato di assicurazione che ne costituisce
unico mezzo di prova.
TIPOLOGIA
DI POLIZZA 2.C.
La garanzia decorre dalle ore 12,00 del giorno
successivo dall’adesione dell’Agricoltore (notifica).
Percentuale di contribuzione pubblica – 65%
del premio ammesso a contributo per i contratti con
soglia di accesso al risarcimento.
Soglia di accesso all’indennizzo – franchigia
contrattuale - scoperto
Il diritto all’indennizzo si attiva esclusivamente
quando le avversità previste nell’oggetto di garanzia,
abbiano distrutto più del 30% del risultato della
produzione assicurata, per prodotto nel medesimo
Comune, al netto di eventuali detrazioni di prodotto.
Superato detto limite verrà applicata, per partita
assicurata, la franchigia contrattuale come segue:
DANNO
31
32
33
34
35
36
37
38
39
Dal 40 al 100
FRANCHIGIA min 10%
28
26
24
22
20
18
16
14
12
10
FRANCHIGIA min 15%
28
26
24
22
20
18
15
15
15
15
FRANCHIGIA min 20%
28
26
24
22
20
20
20
20
20
20
FRANCHIGIA min 30%
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
Al fine di contenere la tariffa nel limite del parametro
contributivo massimo stabilito dal Piano Assicurativo
Agricolo 2015 nei Comuni, a tal scopo evidenziati
nell’elenco tariffe, è prevista l’applicazione di
una franchigia minima del 15%, 20% o 30% in
dipendenza dall’effettivo indice storico di rischio.
Qualora il prodotto assicurato sia stato danneggiato
esclusivamente o prevalentemente dall’evento
eccesso di neve e/o eccesso di pioggia, e per
danni risarcibili a termini del presente contratto,
verrà applicato uno scoperto al danno pari al
20%. Per prevalente è da intendersi il caso in cui
i danni da eccesso neve e/o eccesso di pioggia
complessivamente siano maggiori al danno
complessivo da grandine e venti forti per partita
assicurata.
PRODOTTO FRUTTA
Determinazione del danno di qualità
Il danno complessivo sarà determinato sommando
all’eventuale perdita di quantità il degrado di qualità,
considerato per partita assicurata, calcolato in base
alle classificazioni e relativi coefficienti della TABELLA
DI LIQUIDAZIONE C FRUTTA.
21
PRODOTTO UVA DA VINO
Determinazione del danno di quantità e qualità
Il danno complessivo sarà determinato, per partita
assicurata, sommando alla perdita di quantità (peso)
causata dalle avversità oggetto di garanzia il danno
da qualità da calcolarsi sul prodotto residuo in
relazione alla valutazione dell’effettiva perdita delle
caratteristiche organolettiche della produzione
assicurata alle eventuali penalizzazioni applicate dalla
Cantina Sociale all’ Assicurato, Socio della Cantina
stessa. I coefficienti così determinati non potranno
comunque superare le seguenti percentuali:
Classificazione riferita al
numero di acini presenti
per grappolo, o parte di
grappolo alla raccolta
Coefficiente % massimo
metà ed oltre di acini
danneggiati
50
meno della metà di acini
danneggiati
percentuale di
deprezzamento non
superiore all’aliquota di
acini danneggiati
Qualora il prodotto venga danneggiato da/anche
da altri eventi atmosferici previsti nell’oggetto di
Il coefficiente per il danno di qualità può essere
aumentato del 30% in considerazione di effettive
perdite qualitative riscontrabili sul prodotto destinato
alla produzione di vini di particolare pregio.
Eccesso di pioggia in prossimità della
vendemmia
È compreso in garanzia anche il danno di qualità
dovuto esclusivamente all’insorgenza di marcescenza
e successivi aggravamenti, quando tale evento abbia
a verificarsi e comporti un danno nei trenta giorni
precedenti la data di inizio della vendemmia delle
diverse varietà di uva da vino.
Tale data di inizio della vendemmia è
convenzionalmente stabilita per ogni area geografica
ed altimetrica omogenea. La Provincia di Trento
convenzionalmente è stata suddivisa come indicato
nella seguente tabella:
FASCIA 1:
fino a 350 mt
FASCIA 2:
da 350 a 550 mt
FASCIA 3:
oltre 550 mt
AREA A:
Alto Garda (fino e compreso Dro) – Val d’Adige (a Sud di
Serravalle)
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
AREA B:
Val d’Adige (a Nord di Serravalle fino e compreso Aldeno)
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
AREA C:
Trento - Rotaliana
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
AREA D:
Cembra – Valsugana
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
AREA E:
Bus de Vela – Valle dei Laghi (fino e compreso
Pietramurata)
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
Varietà 1
Varietà 2
Varietà n
La data convenzionale di vendemmia considerata ai
fini dell’operatività della garanzia è stabilita:
●● 35 giorni dopo l’invaiatura per le uve da vino a
base spumante;
22
garanzia che abbiano a verificarsi dopo le seguenti
date:
●● 30 luglio per le uve Chardonnay e per il gruppo
dei Pinot;
●● 10 agosto per tutte le altre varietà.
●● 47 giorni dopo l’invaiatura per l’uva da vino
normale.
A decorrere da tale data convenzionale di
vendemmia termina la garanzia dell’evento eccesso
di pioggia.
TIPOLOGIA DI POLIZZA 2.D.
La garanzia decorre dalle ore 12,00 del sesto
giorno successivo dall’adesione dell’Agricoltore
(notifica).
Percentuale di contribuzione pubblica – 65%
del premio ammesso a contributo per i contratti con
soglia di accesso al risarcimento.
Soglia di accesso all’indennizzo – franchigia
contrattuale - scoperto
Il diritto all’indennizzo si attiva esclusivamente
quando le avversità previste nell’oggetto di garanzia,
abbiano distrutto più del 30% del risultato della
produzione assicurata, per prodotto nel medesimo
Comune, al netto di eventuali detrazioni di prodotto.
Superato detto limite verrà applicata, per partita
assicurata, la franchigia contrattuale come segue:
DANNO
31
32
33
34
Dal 35 al 100
FRANCHIGIA
28
26
24
22
20
Al fine di contenere la tariffa nel limite del parametro
contributivo massimo stabilito dal Piano Assicurativo
Agricolo 2015 nei Comini, a tal scopo evidenziati
nell’elenco tariffe, è prevista l’applicazione di
una franchigia minima del 30% in dipendenza
dall’effettivo indice storico di rischio.
Limite di indennizzo
In nessun caso la Società pagherà per uno o più
eventi garantiti, importo superiore al 60% del
risultato della produzione per prodotto insistente nel
medesimo Comune, al netto della franchigia.
ASSICURAZIONE
STRUTTURE E IMPIANTO
PRODUTTIVO
Prodotti assicurabili: reti antigrandine, antiacqua,
tunnel, impianto produttivo (piante da frutto e viti).
Operatività – Decorrenza della garanzia
La Società indennizza i danni materiali e diretti
causati alle “reti antigrandine/antiacqua e tunnel”
assicurate, dalla percossa della grandine, dall’azione
del vento forte, trombe d’aria, uragani, fulmine,
eccesso di pioggia, da eccesso di neve, e da gelo
(quest’ultima garanzia riferita solo per impianti
produttivi) quando detti eventi siano riscontrabili
su una pluralità di enti e colture limitrofi o posti
nelle vicinanze. Tale garanzia decade alla data del 21
novembre.
Scoperto – Limite di indennizzo
L’assicurazione è prestata con l’applicazione di
una franchigia pari al 10%, da applicarsi per partita
assicurata.
In nessun caso la Società pagherà per uno o più
eventi garantiti importo superiore al 80% del valore
assicurato per singola partita.
Verrà inoltre applicato uno scoperto pari al 40% nel
caso l’impianto non sia realizzato a regola d’arte,
ovvero rispettando le regole di buona agricoltura e
di messa in opera di quanto assicurato, da applicarsi
per partita assicurata. Lo scoperto del 40% sarà
aumentato di un ulteriore 10% nel caso di mancato
rispetto di ulteriori condizioni indicate in polizza.
23
L
Esempio pratico
di calcolo del danno
in “parole povere”
a stima del danno si articola in due fasi: valutazione
quantitativa ed interessamento qualitativo che
l’avversità o le avversità in garanzia hanno provocato
sul prodotto assicurato.
a) Perdita quantitativa: si stima in percentuale
la perdita di quantità rispetto alla produzione
assicurata, produzione ordinaria.
b) Perdita qualitativa: si stima, in percentuale, la
perdita qualitativa sul prodotto ancora in pianta
che deve essere sommata alla perdita percentuale
quantitativa.
“TABELLA C FRUTTA” nell’analisi di un campione
rappresentativo (una o più piante), scelto in comune
accordo fra Agricoltore e perito. La percentuale
relativa alla perdita qualitativa, così ottenuta, si
somma all’eventuale percentuale riferita alla perdita
di quantità ottenendo il danno totale.
PRODOTTO FRUTTA
1) A seguito degli eventi assicurati stimiamo che
250 siano andati persi (allettati dal gelo, caduti o
marcescenti a causa della grandine, dal vento). Ne
Il danno di qualità sul prodotto FRUTTA si determina
applicando i coefficienti di degrado indicati nella
24
Cerchiamo di fare un esempio pratico
Valore assicurato (= PRODUZIONE ORDINARIA)
1000 kg
deriva che il danno in termini quantitativi (danno
di quantità) è pari al 25% - (250 / 1000) x100 (q.li persi/produzione ordinaria x 100).
2) Dobbiamo determinare, ora, il danno qualitativo
che il prodotto residuo ha subito:
Tabella C
Classe
di danno
Descrizione
% danno
di qualità
a)
I frutti di questa classe di danno devono essere di qualità superiore (categoria extra) o
buona (categoria Ia). Devono presentare la forma, il calibro e la colorazione tipici della
varietà.
Fanno parte anche i frutti che, a seguito degli eventi atmosferici coperti da garanzia,
presentano un lieve difetto di forma, un lieve difetto di sviluppo, un lieve difetto di
colorazione, lievi difetti alla buccia (epicarpo) non superiori a:
- 2 cm. di lunghezza per i difetti di forma allungata
-0,20 cm2 di superficie totale per le ammaccature, che possono essere leggermente
decolorate senza necrosi dell’epicarpo (buccia);
0
b)
I frutti di questa classe di danno devono essere di qualità mercantile (categoria II). Devono
presentare la forma, il calibro e la colorazione tipici della varietà, ma tali da non poter
rientrare nella precedente classe a).
La polpa (mesocarpo) non deve presentare difetti di rilievo da eventi atmosferici coperti
da garanzia.
Sono ammessi anche i frutti che, a seguito degli eventi atmosferici coperti da garanzia,
presentano difetti di forma, difetti di sviluppo, difetti di colorazione, difetti della buccia
(epicarpo) non superiori a:
- 4 cm. di lunghezza per i difetti di forma allungata,
-0,75cm2 di superficie totale per le ammaccature, che possono essere decolorate o con
sola necrosi all’epicarpo (buccia);
- 0,25 cm2 di superficie totale per le ammaccature con necrosi dell’epicarpo (buccia) e del
mesocarpo (polpa);
50
c)
I frutti di questa classe devono presentare la forma, il calibro e la colorazione tipici della
varietà ma di qualità tale da non poter rientrare nelle precedenti classi a) e b) e destinati,
causa gli eventi atmosferici coperti da garanzia, solo alla trasformazione industriale.
85
Scegliamo una o più piante medie rappresentative,
stacchiamo il prodotto, lo selezioniamo secondo
quelli che sono i coefficienti di degrado previsti dalla
Tabella C, suddividendolo nei gruppi omogenei di
frutti a, b e c.
Quindi consideriamo nella:
●● Classifica 0% di danno – i frutti senza difetti o
con difetti minori dei parametri descritti nella
classe di danno a);
●● Classifica 50% di danno – i frutti con difetti
non superiori ai parametri descritti alla classe di
danno b);
●● Classifica 85% di danno - i frutti che non
possono rientrare nelle classi precedenti.
Classe
%
Degrado
Nr.
Frutti
A)
0%
2
B)
50%
29
= 50% x 29 = 14,50
C)
85%
65
= 85% x 65 = 55,25
96
69,75
Totale
= 0% x 2 =
0
Danno qualità = 69,75 / 96 * 100 = 72,65
Pertanto 75% (prodotto residuo ancora in pianta
al netto, in percentuale, dei quintali persi) per 73
(danno arrotondato di qualità da analisi 72,65) diviso
100 = 54,75% che rappresenta l’effettivo danno di
qualità rapportato all’intera produzione.
Il danno totale sarà composto da: danno di
quantità + danno di qualità e cioè
25% + 54,75% = 79,75% arrotondato 80
Al danno totale, per ricavare la percentuale che andrà
a risarcimento, deve essere detratta la franchigia
contrattuale che, in questo caso, è fissata in 10 punti
25
percentuali ad es. 80 – 10 = 70. Esclusivamente nel
caso in cui la parte prevalente del danno sia da
attribuirsi a calamità diverse da grandine e vento
(eccesso di pioggia solo per prodotto uva), dal
danno deve essere detratto uno scoperto pari al
20% AD ESEMPIO - DANNO 80% – FRANCHIGIA 10
– SCOPERTO PARI A (70 x 20 /100) = DANNO NETTO
56%. Qualora le produzioni insistano nei 23 Comuni
ad alto rischio e la tipologia di polizza sia Multirischio,
la franchigia da applicare è del 15% e non del 10%.
Qualora il prodotto sia stato interessato da/anche
da eventi calamitosi successi alle date del 30 luglio
per uve chardonnay e gruppo dei pinot o del 10
agosto per tutte le altre varietà, i coefficienti massimi
per danno di qualità, in riferimento alle effettive
condizioni del prodotto, possono essere aumentati
del 30%.
PRODOTTO UVA DA VINO
Scegliamo una porzione di filare rappresentativa,
analizziamo tutti i capi a frutto e determiniamo
innanzi tutto se ci sono grappoli asportati, i quali
dovranno essere calcolati come perdita al 100%.
Per i grappoli presenti determiniamo, per ciascuno,
l’eventuale perdita di peso subita. Con la media
ponderale dei dati raccolti determiniamo il danno in
perdita di peso subita dal vigneto assicurato.
Supponiamo che il danno in perdita di peso sia
pari al 25%. Nel caso in cui gli eventi abbiano
effettivamente determinato un danno qualitativo, a
tale danno deve essere applicata la maggiorazione
qualitativa.
A tal fine si determina la percentuale di acini
danneggiati sul totale e rispetto a tale rapporto viene
fissato il coefficiente massimo di danno qualità da
applicarsi al prodotto in vite. Avendo a riferimento
quanto descritto alla pagina precedente sul danno
di qualità, viene stabilita la percentuale congrua da
considerare (ad esempio 25%).
Pertanto avremo:
●● danno in peso 25%;
●● danno di quantità 25% sul residuo 75% = 18,75%;
●● danno totale 43,75% arrotondato 44%.
Tutte le polizze per essere ammesse a contributo
devono obbligatoriamente prevedere l’applicazione
della soglia di accesso all’indennizzo del 30%.
Il danno di qualità sul prodotto “UVA DA VINO”,
si ottiene applicando, al prodotto residuo, la
maggiorazione stabilita dal perito, in accordo con
l’Agricoltore, avendo a riferimento:
●● la valutazione dell’effettiva perdita delle
caratteristiche organolettiche della produzione
assicurata, anche in relazione alle eventuali
penalizzazioni applicate dalla Cantina Sociale al
Socio assicurato;
●● la valutazione dell’effettiva perdita delle
caratteristiche qualitative del prodotto quali grado
zuccherino, acidità, profumi;
●● l’analisi della situazione agronomica dei vigneti
assicurati;
●● l’analisi dei dati di vendemmia e della perdita di
peso, anche in riferimento ai dati medi di zona
subita dal Socio assicurato;
●● l’analisi e stima della perdita di peso imputabile
alle diverse garanzie;
●● la fase fenologica di accadimento dei sinistri.
I coefficienti massimi sono indicati nella seguente
tabella:
26
Classificazione riferita
al numero di acini
presenti per grappolo,
o parte di grappolo
alla raccolta
Coefficiente %
massimo
metà ed oltre di acini
danneggiati
50%
meno della metà
di acini danneggiati
percentuale
di deprezzamento non
superiore all’aliquota
di acini danneggiati
Cerchiamo, anche per l’uva da vino, di fare un
esempio pratico.
Al danno così calcolato per ricavare la percentuale
che andrà a risarcimento, deve essere detratta la
franchigia, in questo caso pari a 10 punti percentuali,
(44-10=34%) e l’eventuale scoperto, qualora il danno
sia imputabile totalmente o prevalentemente ad
eventi diversi dalla grandine e dal vento.
I
Ambiti normativi
assicurazione
agevolata 2015
l finanziamento europeo è stato attivato attraverso le
seguenti misure specifiche
PRODOTTO UVA DA VINO
Reg. (UE) 1308/2013 – Art. 49 (OCM-Vino)
Condizioni di attivazione della misura
L’attivazione della domanda di aiuto “sottoscrizione P.A.I.”
deve essere tassativamente effettuata presso il C.A.A.,
pena l’inammissibilità a contributo. Prima della
sottoscrizione dei certificati assicurativi è necessario
aggiornare il “Fascicolo Aziendale” e predisporre il P.A.I..
Entità del sostegno complessivo nazionale
●● € 20.000.000,00 annui provenienti dal
Programma nazionale di sostegno per il
settore Vitivinicolo. Tali risorse possono essere
incrementate con risorse di cui al Reg. (UE)
1305/2013 e del Fondo di Solidarietà Nazionale e
con risorse della Provincia Autonoma di Trento.
L’importo dell’aiuto corrisponde ad una percentuale
del premio determinato sulla base delle serie storiche
o in base all’applicazione di parametri fissati da ISMEA.
Tale percentuale è definita come segue:
●● fino al 65% della spesa ammessa per polizze
stipulate a copertura delle perdite causate da
condizioni climatiche avverse assimilabili a
calamità naturali (polizze con soglia di accesso al
risarcimento).
le tariffe pubblicate nelle ultime pagine di
questo opuscolo in considerazione dell’effettivo
valore assicurato).
ALTRI PRODOTTI AGRICOLI
(escluso strutture e zootecnia)
Art. 37 – Reg. (UE) 1305/2013
Sono ammissibili esclusivamente polizze che prevedano
la soglia di accesso al risarcimento. L’importo dell’aiuto
corrisponde ad una percentuale del premio determinato
sulla base delle serie storiche o in base all’applicazione
di parametri fissati da Ismea. Tale percentuale è definita
fino al 65% della spesa ammessa.
L’attivazione della domanda di aiuto deve essere
effettuata al C.A.A. (Centri di Assistenza Agricola), con la
sottoscrizione del P.A.I. (Piano Assicurativo Individuale).
Prima della sottoscrizione dei certificati assicurativi
è necessario aggiornare il “Fascicolo Aziendale” e
sottoscrivere il P.A.I..
Entità del sostegno complessivo nazionale
●● € 1.640.000,00 complessivi dal 2015 al 2020.
Erogazione del sostegno, relativamente a tale misura
L’importo dell’aiuto, nel limite massimo sopra indicato,
viene erogato direttamente all’Agricoltore entro il
15 ottobre dell’anno della domanda.
Erogazione del sostegno
L’Agricoltore entro il 30.10.2015 sarà tenuto al
pagamento della quota associativa consortile
(calcolabile secondo le tariffe pubblicate
nelle ultime pagine di questo opuscolo in
considerazione dell’effettivo valore assicurato).
In riferimento al contributo europeo è in corso
di valutazione la possibilità di incasso diretto da
parte del Condifesa nonché i termini di pagamento
da parte di Agea. Appena stabilito termini e
modalità provvederemo ad avvisare gli associati.
L’Agricoltore entro il 30.10.2015 restituirà a
Co.Di.Pr.A. l’intera somma anticipata oltre alla
quota associativa consortile (calcolabile secondo
A tale misura non vengono applicate le
trattenute della modulazione e della disciplina
finanziaria.
27
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I
Produzione ordinaria:
come si calcola la resa
assicurata
valori assicurabili delle produzioni devono essere
corrispondenti alla produzione media ordinaria
(risultato della produzione – resa assicurata) ai
sensi dei Regolamenti Comunitari. Per calcolare
tale produzione deve essere preso a riferimento
il catastino frutticolo e viticolo aggiornato
2015, e quello degli anni precedenti qualora la
consistenza dei terreni dell’Azienda Agricola sia
cambiata nell’ultimo quinquennio e l’estratto conto
conferimenti degli ultimi cinque o tre anni (fascicolo
aziendale e documentazione ufficiale comprovante
la produzione nel caso di Aziende Agricole non
associate a cooperative frutticole).
Il calcolo della resa ad ettaro dei frutteti in piena
produzione, deve essere effettuato rapportando
i quintali complessivi aziendali prodotti in un
determinato anno alla superficie agricola utilizzata
totale sempre del medesimo anno, tenendo
in considerazione che la produttività per gli
impianti in fase di allevamento (1-5 anni) viene
convenzionalmente stabilita come segue:
●● 0% della produzione ottenibile 1 anno
●● 20% della produzione ottenibile: 2 anno
●● 50% della produzione ottenibile: 3 anno
●● 80% della produzione ottenibile: 4 anno
●● 100% della produzione ottenibile: 5 anno
e successivi
Di conseguenza, la superficie riferita ad impianti
messi a dimora nell’anno corrente non viene
considerata, mentre viene considerata al 20% la
superficie di impianti al secondo anno, al 50% la
superficie degli impianti al terzo anno, all’80% la
superficie degli impianti al quarto anno e al 100%
la superficie riferita agli impianti al quinto anno e
successivi.
Per il prodotto uva la produttività degli impianti in
fase di allevamento viene, secondo quanto previsto
dal Disciplinare di prodotto Trento D.O.C., stabilita
come segue:
●● 0% della produzione media ottenibile: 1 anno
●● 50% della produzione media ottenibile: 2 anno
●● 100% della produzione media ottenibile: 3 anno
La resa ad ettaro ordinaria (storica) di impianti in
piena produzione deve essere calcolata come la
media della resa annuale ad ettaro degli ultimi 3
anni oppure considerando la media degli ultimi 5
anni scartando il migliore e il peggiore.
Il conteggio dei quintali ottenibili ed assicurabili,
viene effettuato moltiplicando la resa ad ettaro
media per la SAU di ogni appezzamento, tenendo
sempre in considerazione la percentuale di
produzione ottenibile in base all’anno d’ impianto
del frutteto/vigneto. Qualora determinati
appezzamenti o varietà storicamente siano
caratterizzate da una produttività maggiore
rispetto ad altri, nella suddivisione dei quintali ciò
deve essere tenuto in considerazione. Nel caso
in cui la produzione effettivamente ottenibile sia
inferiore è possibile assicurare tale produzione
effettiva.
Esempio:
Prendendo a riferimento la colonna “anno impianto”
(colonna 1 tabella 1) e del catastino frutticolo,
totalizzo la superficie dei terreni coltivati, “sau
dichiarata” (colonna 2 tabella 1), con il medesimo
prodotto e la medesima varietà (colonna 3 “cultivar”
tabella 1) del medesimo anno d’impianto (operazione
indicata a colonna A tabella 2). Quindi per i frutteti
messi a dimora nell’anno 2014, la superficie non viene
considerata ai fini del calcolo della resa produttiva
dello stesso anno poiché tale resa è pari a zero, infatti
i quintali conferiti nel 2014 non possono essere stati
ottenuti su queste superfici. Mentre per i frutteti
messi a dimora nel 2013, la SAU viene considerata
29
%Prod. ottenibile
des portinnesto
2
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
1996
M9
41
147
100%
9,13
3232
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
2007
M9
130
435
100%
27,01
Q.li ottenibili
3232
3232
sau dichiarata
3232
3232
numero piante
3232
1134/1
anno impianto
1134/1
AAA
varieta pat
AAA
TRENTO
cultivar
TRENTO
1
des specie
1
ROSSI MARIO
num_particella
ROSSI MARIO
localita
comune
superficie grafica
totale arrotondata
1
terreno
superficie catastale
dichiarata
3
nome o ragione
sociale
superficie catastale
censuaria
Tabella 1 - Catastino frutticolo aggiornato 2014
ROSSI MARIO
1
TRENTO
AAA
1134/1
3232
3232
3232
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
2008
M9
130
435
100%
27,01
ROSSI MARIO
1
TRENTO
AAA
1134/1
3232
3232
3232
MELO
GRANNY SMITH
Granny Smith
2013
M9
60
205
20%
2,55
ROSSI MARIO
1
TRENTO
AAA
1134/1
3232
3232
3232
MELO
GRANNY SMITH
Granny Smith
2013
M9
127
422
20%
5,24
ROSSI MARIO
1
TRENTO
AAA
1134/1
3232
3232
3232
MELO
GRANNY SMITH
Granny Smith
2012
M9
144
451
50%
14,00
ROSSI MARIO
1
TRENTO
AAA
1134/1
3232
3232
3232
MELO
RED DELICIUOS
Hi Early Red One
2008
M9
80
287
100%
17,82
ROSSI MARIO
1
TRENTO
AAA
1134/1
3232
3232
3232
MELO
RED DELICIOUS SPUR
Red Chief
2005
M9
220
414
100%
25,71
ROSSI MARIO
1
TRENTO
AAA
1134/1
3232
3232
3232
MELO
RED DELICIOUS SPUR
Red Chief
1999
M9
189
436
100%
27,08
ROSSI MARIO
2
TRENTO
BBB
163/3
2312
2312
2312
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
2011
M9
147
460
80%
22,85
ROSSI MARIO
2
TRENTO
BBB
163/3
2312
2312
2312
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
2012
M9
147
460
50%
14,28
ROSSI MARIO
2
TRENTO
BBB
163/3
2312
2312
2312
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
2011
M9
143
467
80%
23,20
ROSSI MARIO
2
TRENTO
BBB
163/3
2312
2312
2312
MELO
GRANNY SMITH
Granny Smith
2013
M9
144
465
20%
5,78
ROSSI MARIO
2
TRENTO
BBB
163/3
3232
3232
3232
MELO
RED DELICIUOS
Jeromine
2012
M9
147
460
50%
14,28
ROSSI MARIO
3
TRENTO
CCC
98
1460
1460
1460
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
2012
M9
143
468
50%
14,53
ROSSI MARIO
3
TRENTO
CCC
98
1460
1460
1460
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
1999
M9
154
514
100%
31,92
ROSSI MARIO
3
TRENTO
CCC
98
1460
1460
1460
MELO
RED DELICIUOS
Hi Early Red One
2007
M9
130
478
100%
29,69
ROSSI MARIO
4
TRENTO
DDD
101/1
10834
10834
10834
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
2009
M9
245
819
100%
50,86
55,64
ROSSI MARIO
4
TRENTO
DDD
101/1
10834
10834
10834
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
1998
M9
249
896
100%
ROSSI MARIO
4
TRENTO
DDD
101/1
10834
10834
10834
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
1996
M9
299
1000
100%
62,10
ROSSI MARIO
4
TRENTO
DDD
101/1
10834
10834
10834
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
1996
M9
527
1765
100%
109,61
ROSSI MARIO
4
NOMI
DDD
101/1
10834
10834
10834
MELO
GOLDEN DELICIOUS
Golden Delicious
2014
M9
690
2322
0%
0,00
ROSSI MARIO
4
TRENTO
DDD
101/1
10834
10834
10834
MELO
GRANNY SMITH
Granny Smith
2010
M9
244
764
100%
47,45
ROSSI MARIO
4
TRENTO
DDD
101/1
10834
10834
10834
MELO
RED DELICIUOS
Hi Early Red One
2005
M9
254
935
100%
58,07
ROSSI MARIO
4
TRENTO
DDD
101/1
10834
10834
10834
MELO
RED DELICIUOS
Jeromine
2013
M9
294
935
20%
11,61
ROSSI MARIO
4
TRENTO
DDD
101/1
10834
10834
10834
MELO
RED DELICIOUS SPUR
Red Chief
2001
M9
605
1398
100%
17838
TOTALE
per il 20%, per i frutteti con anno d’impianto 2012
la superficie viene considerata al 50%, per i frutteti
messi a dimora nell’anno 2011 la superficie viene
considerata all’80% e per i frutteti messi a dimora
nell’anno 2010 e precedenti la superficie agricola
viene considerata per intero. Alla riga B tabella 2
indichiamo la superficie ipotetica così ottenuta.
Nella tabella 3 è rappresentato l’esempio per il
calcolo della superficie necessario per calcolare la
resa ad ettaro degli impianti in piena produzione.
Rapportando i quintali effettivamente ottenuti
(nell’esempio - anno 2014 q.li 1.020) alla superficie
calcolata con i criteri illustrati (nell’esempio - anno
2014 SAU pari a 12.790 mq) otteniamo la resa ad
ettaro annua 2014 degli impianti in piena produzione:
1.020
X 10.000 = 797,53
12.790
30
86,82
794,26
Tale calcolo va effettuato in riferimento ai 5 ultimi
anni (3 qualora si considerano esclusivamente gli
ultimi 3). Nella tabella 2 alla riga C sono indicate le
rese annue ad ettaro ottenute.
Alla riga D “q.li prodotti” sono indicati i quintali
risultanti dall’estratto conto conferimenti cooperativa
(documenti ufficiali per le aziende non socie di
cooperative frutticole) che al fine del calcolo
della resa effettiva media degli impianti in piena
produzione dovranno essere divisi (rapportati) alla
superficie calcolata come precedentemente indicato
alla riga B.
Tale risultato rappresenta la resa annua ad ettaro di
impianti in piena produzione.
La media aritmetica del dato riferito agli ultimi tre o
cinque anni escluso l’anno con la produzione più alta
e quello con la produzione più bassa, rappresenta la
resa storica ordinaria assicurabile a ettaro di impianti
in piena produzione.
Tabella 2 - Resa ad ettaro impianti in piena produzione
2010
B
D
C
2011
2012
A
2013
2014
% Prod.
Ottenibile
SAU 0/1 ANNO
764
927
1839
2027
2322
0%
SAU 1/2 ANNO
819
764
927
1839
2027
20%
SAU 2/3 ANNO
722
819
764
927
1839
50%
Tabella 3 - SAU da
considerare per calcolo
resa annua
2014
% Prod.
Ottenibile
Superficie
SAU 3/4 ANNO
913
722
819
764
927
80%
2.322
0%
0
SAU > 5 ANNI
14620
14606
13489
12281
10723
100%
2.027
20%
405
920
SAU TOT CATASTALE
17.838
17.838
17.838
17.838
17.838
1.839
50%
SAU PER CALCOLO RESA ANNO
15.875
15.746
14.712
13.724
12.790
927
80%
742
650
800
900
1.020
1.020
10.723
100%
10.723
409,44
508,07
611,76
743,25
797,53
Q.LI PRODOTTI
RESA HA PIENA PROD.
12.790
621,03
CERTIFICATO ASSICURATIVO
Partita
Terreno
Località
Varietà
Superficie
Q.li
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
1
1
1
2
2
2
3
3
4
4
4
AAA
AAA
AAA
BBB
BBB
BBB
CCC
CCC
DDD
DDD
DDD
GOLDEN
GRANNY
RED
GOLDEN
GRANNY
RED
GOLDEN
RED
GOLDEN
GRANNY
RED
1017
1078
1137
1387
465
460
982
478
6802
764
3268
62
41
70
80
15
22
55
30
275
47
172
869
I quintali aziendali assicurabili sono da calcolarsi
sommando i quintali ottenuti moltiplicando la resa
ad ettaro ordinaria, per la superficie complessiva
aziendale di impianti con età uguale o superiore a
5 anni, quelli ottenuti moltiplicando la resa a ettaro
per la S.A.U. (superfici da fascicolo aziendale) degli
impianti con 2 anni di età all’ 80%, quelli ottenuti
moltiplicando la resa ad ettaro ordinaria per la S.A.U.
degli impianti con 3 anni di età al 50% e quelli
ottenuti moltiplicando la resa ad ettaro ordinaria
per la S.A.U. degli impianti con 4 anni di età al 20%; I
quintali assicurabili quindi risultano pari a 869.
Qualora la produttività dei diversi appezzamenti
e/o diverse varietà sia omogenea, verrà suddivisa
esclusivamente considerando l’anno di impianto
e la resa media, mentre qualora vi siano degli
appezzamenti e/o varietà che storicamente sono
caratterizzati da una produttività maggiore rispetto
ad altri (verificabile dall’estratto conto conferimenti),
Valore
Mercuriae
38,00
50,00
40,00
38,00
50,00
40,00
38,00
40,00
38,00
50,00
40,00
Valore Ass.to
2.356,00
2.050,00
2.800,00
3.040,00
750,00
880,00
2.090,00
1.200,00
10.450,00
2.350,00
6.880,00
34.846,00
tale condizione può essere considerata nella
suddivisione dei quintali assicurabili nelle diverse
partite. Successivamente alla determinazione dei
quintali, li moltiplico per il prezzo mercuriale del
prodotto, indicato nel Decreto “Prezzi” MIPAAF,
ottenendo così il valore assicurato. È possibile ridurre
il valore assicurato (costi e risarcimenti) utilizzando
il prezzo mercuriale ridotto del 25%, del 50% o del
90%. L’output di questo procedimento è il Certificato
di assicurazione che deve contenere l’indicazione
degli appezzamenti delle singole colture con
l’indicazione catastale, del prodotto e della varietà
coltivata, della superficie utilizzata, l’indicazione del
valore assicurato, del Comune, della franchigia e della
soglia, della tariffa e del premio.
Ricordiamo che l’Assicurato ha l’obbligo di assicurare
l’intera produzione aziendale per Comune e prodotto
calcolata in base al risultato della produzione o la
produzione effettiva qualora sia minore.
31
I
32
Principali obblighi
a carico
degli assicurati
certificati di assicurazione dovranno riportare
esattamente, pena decadenza al diritto
all’agevolazione, i dati, particelle fondiarie,
Comune catastale superfici coltivate, ecc., contenuti
nel singolo Fascicolo Aziendale, che deve essere
correttamente aggiornato.
La normativa comunitaria sancisce l’obbligo di
assicurare l’intero risultato della produzione
aziendale per Comune e Prodotto, vedi
PRODUZIONE ORDINARIA pagina precedente.
Per “Prodotto” si intendono le produzioni
vegetali elencate all’allegato 1, punto 1.1 del
Piano Assicurativo Agricolo Nazionale, cioè Mele,
Pere, Susine, ecc.
Mele Golden e Renetta, ad esempio, sono da
considerarsi “unico Prodotto” pur essendo varietà
diverse. Per il prodotto “mele”, coltivate nel
medesimo Comune, pertanto, si devono intendere
ed assicurare tutte le varietà (Golden, Stark, Gala,
ecc.) stessa cosa per il prodotto uva da vino
(Merlot, Chardonnay, ecc). Nel caso in cui, a seguito
delle verifiche effettuate dagli Enti preposti si
riscontrasse la mancata osservanza di tale norma
si perderebbe il beneficio della contribuzione
prevista. Il Consorzio si vedrebbe, pertanto,
costretto a recuperare l’intero costo assicurativo
dal Socio oltre alle possibili conseguenze.
Ribadiamo il suggerimento di prestare la massima
attenzione nell’osservanza di tali norme prima di
sottoscrivere i certificati di assicurazione e la relativa
dichiarazione.
Al fine di facilitare la predisposizione dei certificati,
Co.Di.Pr.A. ha pubblicato i dati dei certificati
2014 corretti sul sito internet del Consorzio,
www.codipratn.it – documento “CERTIFICATO DI
ASSICURAZIONE PRECOMPILATO”. E’ indispensabile
che il Socio utilizzi detto documento nel quale
sono state inserite le S.A.U. (superfici da fascicolo
aziendale), varietà, n. piante ufficiali risultanti, salvo
recenti modifiche della consistenza aziendale o errori
che devono eventualmente essere corretti anche nel
fascicolo aziendale.
L’accesso a tali dati è protetto da User e Password,
SCARICO DATI DA SITO
WWW.CODIPRATN.IT
PER COMPILAZIONE CERTIFICATI
ogni Socio può consultare esclusivamente i propri
dati utilizzando come primo accesso il proprio codice
fiscale (CUAA) e il proprio codice Socio.
33
P
Soglia di accesso
al risarcimento
Fondo di mutualità
er ottenere la contribuzione pubblica deve essere
obbligatoriamente applicata la soglia di accesso
al risarcimento. Tale soglia è da riferirsi alla
produzione aziendale, per singolo prodotto, riferita
al Comune amministrativo.
Le produzioni insistenti in appezzamenti dotati di
sistemi di difesa attiva antigrandine e antibrina, non
vengono considerate al fine del calcolo della soglia
delle stesse produzioni coltivate nel medesimo
Comune in pieno campo. Quindi si avranno soglie
autonome, una per le produzioni sotto rete,
una seconda per produzioni con antibrina e una
terza per le produzioni in pieno campo.
La soglia di accesso al risarcimento può determinare
che, pur avendo subito dei danni superiori al 30%
su qualche appezzamento, qualora il danno medio
aziendale per Prodotto e Comune non superi il
30%, non abbia luogo alcun risarcimento. Al fine
di evitare tale possibilità, già dal 2009, con ottimi
risultati, si è deliberata la costituzione di un “Fondo di
Mutualità”, alimentato esclusivamente dai contributi
dei Soci. Questo “Fondo”, con franchigia minima del
20% (comunque cinque punti superiore alla
franchigia minima nei Comuni ad alto indice
di rischio) per frutta, uva da vino, strutture ed
impianti, del 25% per colture orticole, arbustive
e vivai e del 30% per ciliegie e fino al limite della
sua dotazione finanziaria concorrerà pertanto alla
liquidazione degli eventuali sinistri che risulteranno
sotto la soglia Azienda – Prodotto – Comune,
alle medesime condizioni dei contratti agevolati
sottoscritti dall’aderente, compresi limiti
di indennizzo e scoperto. I danni
da eccesso di pioggia e gelo
brina verranno liquidati con
Prod
produ uzioni sotto
produ zioni con a rete,
z
consid ioni in pieno ntibrina e
era
ca
quindi te produzio mpo sono
n
con so
glia au i diverse e
tonom
a
34
applicazione di una franchigia del 20% aziendale per
prodotto/Comune.
L’introduzione del Fondo Mutualistico sotto soglia è
stato indispensabile per passare gradualmente dalla
vecchia polizza grandine a franchigia 10% - tabella
B alle nuove soluzioni in linea e coerenti con la Pac
2020. Negli anni siamo passati dalla franchigia 10%
alla 15% e nel 2015 passeremo alla franchigia 20%
per partita. Parallelamente sono state introdotte
nuove garanzie in polizza e cambiati i criteri di
valutazione del danno. Nel 2015 verranno attivati
due nuovi Fondi Mutualistici per danni da fitopatie
e per la stabilizzazione del reddito. Questi potranno
beneficiare della contribuzione comunitaria del
65% a copertura degli importi delle compensazioni
erogate agli agricoltori. La convenienza consiste
appunto nel ridurre i costi delle garanzie non
ammissibili a contributo per sviluppare nuove
soluzioni rispetto alle quali la Comunità ha stabilito
possa essere destinata la contribuzione pubblica. È
una fase di nuove opportunità che potranno essere
colte esclusivamente nel caso in cui ci sia l’impegno
e la determinazione di tutti a sviluppare questi nuovi
strumenti straordinari per la stabilizzazione dei redditi
aziendali.
I
Costo a carico
del Socio:
termini di pagamento
l contributo associativo a carico del Socio è
stimabile, salvo straordinarie nuove disposizioni o
insufficienza di finanziamenti pubblici, prima delle
sottoscrizione della copertura assicurativa. Oltre alla
quota fissa pari a 50,00 € il contributo associativo
è calcolabile applicando al valore assicurato le
percentuali pubblicate che sono state calcolate
con l’applicazione dell’aliquota 65% prevista dalla
normativa e considerando i parametri nei Comuni
pari all’effettiva tariffa per tipologia di polizza.
In questo opuscolo sono pubblicate le tariffe in base
alle quali l’Agricoltore può calcolare il contributo
associativo che dovrà corrispondere al Consorzio di
Difesa comprensivo dei costi di funzionamento:
●● dell’eventuale quota per la dotazione del Fondo di
Mutualità sotto soglia, pari al 5% del premio con
il minimo dello 0,4% rispetto al valore assicurato,
percentuale arrotondata per eccesso al primo
decimale;
●● dell’eventuale quota pari al 3%, 5% o 7% dei premi
rispettivamente per combinazioni di tipologie
colturali, tipologie di polizza e Comuni per i quali
la polizza rese prevede delle franchigie a scalare
con il minimo rispettivamente di 15, 20 o 30
punti percentuali, per la dotazione del Fondo
di Mutualità Comuni ad alto indice di rischio
(applicata esclusivamente alle polizze di Comuni
ad alto indice di rischio);
●● dell’eventuale quota pari al 3% del premio per
l’IST (applicata esclusivamente alle polizze di
prodotti ciliegie e piccoli frutti);
●● della quota pari al 0,05% del valore assicurato per
la dotazione del Fondo di Mutualità per fitopatie.
La quota associativa, calcolabile applicando le tariffe
in percentuale pubblicate su questo opuscolo,
verrà richiesta alla data del 30 ottobre 2015. Non
sono ancora stabiliti i termini di liquidazione del
contributo da parte di Agea, quindi non ci è possibile
stabilire il termine entro il quale l’Agricoltore sarà
tenuto a restituire al Consorzio la differenza. Stiamo
verificando e richiedendo alla Comunità Europea la
possibilità di incassare direttamente tali somme. Nella
positiva ipotesi che si riesca ad ottenere il benestare
per questa modalità di liquidazione, Co.Di.Pr.A.
incasserebbe direttamente senza ulteriori pagamenti.
Eventuali errori, anomalie o problematiche specifiche
di qualche azienda, che comportassero la perdita
parziale o totale del contributo, determinerebbero il
recupero dal Socio.
35
I
Possibilità di adottare
diversi livelli
di prezzo mercuriale
Il Consiglio di Amministrazione di Co.Di.Pr.A., al
fine di permettere alle singole Aziende Agricole di
assicurare anche valori inferiori rispetto al risultato
dei quantitativi prodotti per il prezzo deliberato in
base al Decreto MIPAAF n. 5450 del 10 marzo 2015,
ha previsto con propria delibera diversi livelli di
prezzo mercuriale per ogni singolo prodotto oggetto
di copertura:
●● Fascia A – corrispondente al prezzo stabilito
con apposita delibera dal Consiglio di
Amministrazione di Co.Di.Pr.A. in recepimento del
D.M. emanato dal M.I.PA.A.F.;
36
●● Fascia B – corrispondente al prezzo di cui
alla “Fascia A” diminuito del 25% (il risultato va
arrotondato all’Euro superiore);
●● Fascia C – corrispondente al prezzo di cui
alla “Fascia A” diminuito del 50% (il risultato va
arrotondato all’Euro superiore);
●● Fascia G – corrispondente al prezzo di cui
alla “Fascia A” diminuito del 90% (il risultato va
arrotondato all’Euro superiore);
●● Fascia D – è data la possibilità per i prodotti
coltivati con “ciclo biologico”, al termine
del periodo di conversione, di aumentare il
corrispondente prezzo massimo del 20% (il
risultato va arrotondato all’Euro inferiore);
●● Fascia E – corrispondente al prezzo di cui alla
precedente “Fascia D” diminuito del 25% (il
risultato va arrotondato all’Euro superiore);
●● Fascia F – corrispondente al prezzo di cui alla
precedente “Fascia D” diminuito del 50% (il
risultato va arrotondato all’Euro superiore);
●● Fascia H – corrispondente al prezzo di cui alla
precedente “Fascia D” diminuito del 90% (il
risultato va arrotondato all’Euro superiore).
I prezzi mercuriali relativi a tutte le fasce sopra
esposte sono pubblicati sul sito www.codipratn.
it alla sezione “MODELLI E DICHIARAZIONI” – link
“PREZZI DEFINITIVI 2015”.
L’opzione è a livello di singola azienda per
tipologia culturale assicurabile e Comune
(prodotto coperto da rete antigrandine è considerato
una tipologia culturale assicurabile distinta da
prodotto coltivato in impianti dotati di antibrina e da
quello coltivato in pieno campo. Quindi è possibile
applicare fasce diverse per ognuna delle tre tipologie
culturali, pur riferite alla medesima specie botanica).
le con erate
e
m
e
e
Mel
consid istinte
o
n
o
s
tuali d
andine
antigr logie contrat licare livelli
o
pp
due tip si possono a iversi
quindi di prezzo d
37
Allegato 11 - Allegato ai certificati di Assicurazione Agevolata - Anno 2015
Il sottoscritto ……………………………………………… nato a ……….…………………………… il ……………………
ad integrazione delle “clausole e dichiarazioni” inserite nei certificati assicurativi agevolati relativi all’anno 2015
numero:
emessi da …………………………………… Agenzia Generale di ………………………………………di cui il presente allegato forma parte integrante.
DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITÀ
❚❚
❚❚
❚❚
❚❚
❚❚
❚❚
❚❚
di aver aggiornato il Fascicolo Aziendale e sottoscritto il P.A.I. (Piano Assicurativo
Individuale) presso il C.A.A., Centro di Assistenza Agricola;
di aver assicurato la totale produzione insistente nel medesimo Comune in coerenza
con i dati del P.A.I. allegato ai certificati;
che la produzione aziendale assicurata è stata calcolata considerando la produzione media
triennale di impianti in piena produzione per unità di superficie coltivata calcolata sugli
ultimi 3 anni o sui 5 anni precedenti, escludendo l’anno con la produzione più bassa e
quello con la produzione più alta, per prodotto, nello stesso Comune Amministrativo
moltiplicata per la superficie attualmente coltivata come risultante dal P.A.I.;
che i quantitativi assicurati non eccedono i limiti assegnati o quelli previsti dai relativi
disciplinari di produzione ove soggetti alla disciplina delle quote e che i prodotti assicurati,
nel caso in cui siano Golden e/o Red Delicious, al prezzo superiore sono ubicati in
appezzamenti siti ad un’altezza superiore m. 350 s.l.m.;
che entro i termini e con le modalità previste dall’Organismo Pagatore per il tramite del
C.A.A., provvederà ad attivare la domanda P.A.C. e/o O.C.M. Vino al fine dell’ottenimento
del contributo pubblico;
di acconsentire all’accesso, anche in forma telematica, ai contenuti del proprio Fascicolo
Aziendale da parte di Co.Di.Pr.A. e/o sua controllata per gli adempimenti connessi, ai
sensi della normativa vigente, all’acquisizione del contributo sul costo assicurativo e più
in generale per qualsiasi utilizzo di cui abbia necessità Co.Di.Pr.A. e/o sua controllata nel
perseguimento delle finalità statutarie ed in particolare di gestione delle coperture dei
danni da calamità, fitopatie ed IST;
che le produzioni dello stesso prodotto, insistenti nel medesimo Comune, sono assicurate
con la stessa Società Assicuratrice o in alternativa in coassicurazione palese e cioè con
indicazione delle compagnie assicuratrici sul certificato di assicurazione;
❚❚
❚❚
❚❚
❚❚
❚❚
di non aver sottoscritto e di impegnarsi a non sottoscrivere polizze integrative individuali
in riferimento alle produzioni in garanzia;
di essere a conoscenza che qualora la notifica ed i certificati siano consegnati al Consorzio
dall’Agenzia non corretti, Co.Di.Pr.A. convocherà il Socio Assicurato per la sistemazione
degli stessi con costo gestionale addizionale a carico del Socio/Agenzia. In caso di ritardata
consegna, Co.Di.Pr.A. non potrà garantire il regolare perfezionamento della domanda
di contributo qualora, a causa del predetto ritardo, la procedura per l’ottenimento del
contributo non possa andare a buon fine, in considerazione dei termini perentori della
normativa vigente;
di impegnarsi al pagamento del contributo associativo comprensivo dell’ammontare dei
contributi comunitari che sono erogati direttamente al socio e anticipati da Co.Di.Pr.A. nei
termini, forme e modalità d’incasso che verranno deliberate dal Consorzio. Si impegna,
inoltre, a rimborsare a Co.Di.Pr.A. i contributi da questo anticipati che dovessero, in fase
di controllo, essere negati o richiesti in restituzione dagli Enti di Vigilanza per violazione
delle norme ed impegnarsi a farsi carico di eventuali ulteriori somme nella remota ipotesi
che vengano applicate aliquote contributive inferiori a quelle massime;
di autorizzare Co.Di.Pr.A., qualora il socio non abbia versato i contributi associativi richiesti,
avuto anche riguardo alla restituzione delle anticipazioni dei contributi che sono erogati
direttamente al socio dall’Organismo Pagatore:
- a richiedere alla Società Assicuratrice il versamento in proprio favore dell’eventuale
indennizzo;
- a versare al socio la parte di indennizzo eccedente il debito consortile;
- a rilasciare quietanza liberatoria;
di conoscere e di aver ricevuto, prima della sottoscrizione dei certificati, copia dell’opuscolo
informativo contenente le Condizioni di Assicurazione 2015, di conoscere ed accettare
tutte le clausole della Polizza Collettiva che regola il rapporto assicurativo;
AUTORIZZA
❚❚
❚❚
Co.Di.Pr.A. a fornire all’Organizzazione dei Produttori, alla quale è associato, informazioni relative alla liquidazione dei sinistri; nello specifico il superamento o meno della soglia di accesso
per partita assicurata;
Barrare nel caso non si acconsenta
Co.Di.Pr.A. al trattamento ed a fornire alla Società controllata e a Unicredit S.p.A. i dati identificativi dell’azienda agricola nonché il valore della produzione assicurata per finalità di sviluppo
commerciale;
Barrare nel caso non si acconsenta
RICHIEDE
❚❚
❚❚
❚❚
l’adesione al “Fondo Mutualistico per la gestione del rischio sotto soglia” alimentato con contributi consortili, che interverrà, nei limiti della dotazione, a liquidare ai Soci assicurati in regola con
i pagamenti dei contributi associativi i danni superiori al 30%, ma inferiori alla soglia di accesso al risarcimento del 30% della produzione, alle condizioni previste nello specifico Regolamento;
l’adesione al “Fondo di Mutualità per danni da fitopatie”, che interverrà, nei limiti della dotazione, a liquidare ai Soci assicurati in regola con i pagamenti dei contributi associativi, i danni
imputabili alle fitopatie previste nell’ambito di garanzia, alle condizioni previste nello specifico Regolamento;
l’adesione al “Fondo Mutualistico per Comuni ad alto indice di rischio”, che interverrà, nei limiti della dotazione, a liquidare ai Soci assicurati in regola con i pagamenti dei contributi
associativi, i danni subiti dall’impresa al prodotto insistente nei Comuni con tariffa stoppata e franchigia minima superiore all’ordinario, alle condizioni previste nello specifico Regolamento;
Dichiara inoltre di conoscere e di aver ricevuto copia opuscolo informativo contenente il regolamento e le condizioni di operatività dei Fondi Mutualistici disponibili sul sito www.codipratn.it.
Il Dichiarante
…………………………………, ………/………/2015
(Luogo) (data) …………………………………………
(firma leggibile)
Il sottoscritto dichiara di aver ricevuto, compreso e approvato le Condizioni di Assicurazione e tutte le dichiarazioni di cui sopra
.…………………………………………
(firma leggibile)
Il sottoscritto……………………………………………nella sua qualità di……….……………………… dell’Agenzia Generale
di…………………………………… dichiara che la firma apposta in calce alla presente dal Sig.……………………………………
……………………………………………è autentica.
.…………………………………………
(timbro e firma leggibile)
SI ALLEGA ALLA PRESENTE COPIA DI UN DOCUMENTO DI IDENTITÀ DELL’AGRICOLTORE ASSICURATO IN CORSO DI VALIDITÀ
INFORMATIVA Al SENSI DELL’ART. 13 DEL DECRETO LEGISLATIVO N.196/2003
Ai sensi dell’art. 13 del Decreto Legislativo n.196/2003 (di seguito denominata legge), ed in relazione ai dati
personali che la /vi riguardano e che formeranno oggetto di trattamento, la /vi informiamo di quanto segue:
1)FINALITÀ DEL TRATTAMENTO DEl DATI
Il trattamento è diretto all’espletamento da parte della Società delle finalità di conclusione, gestione ed esecuzione
dei contratti e gestioni della liquidazione dei sinistri attinenti
esclusivamente all’esercizio dell’attività assicurativa e riassicurativa, a cui la Società è autorizzata ai sensi delle vigenti
disposizioni di legge.
2)MODALITÀ DEL TRATTAMENTO DEl DATI
Il trattamento:
a) consiste in qualunque operazione o complesso di operazioni. cosi come indicate nell’art. 4. comma 1°, lett.a del
Decreto Legislativo 196/2003, concernente la raccolta, la
registrazione, l’organizzazione, la conservazione, la consultazione, l’elaborazione, la modificazione, la selezione,
l’estrazione, il raffronto, l’utilizzo, l’interconnessione, il
blocco, la comunicazione, la diffusione, la cancellazione
e la distruzione dei dati, anche se non registrati in una
banca dati;
b) è effettuato anche con l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati;
c) è svolto direttamente dal titolare e da soggetti esterni,
facenti parte della catena distributiva del canale assicurativo. in qualità di responsabili (cfr. successivo punto 9)
e/o incaricati del trattamento nonché da Società di servizi
in qualità di responsabili (cfr. successivo punto 9) e/o incaricati del trattamento.
3)CONFERIMENTO DEl DATI
Ferma l’autonomia personale dell’interessato, il conferimento dei dati personali può essere:
u)obbligatorio in base a leggi, regolamenti o normativa comunitaria (ad esempio, antiriciclaggio);
b)strettamente necessario alla conclusione di nuovi rapporti od alla gestione ed esecuzione dei rapporti giuridici in
essere o alla gestione e liquidazione dei sinistri;
c)facoltativo ai fini dello svolgimento dell’attività di informazione e di promozione commerciale di prodotti assicurativi e di indagini di mercato sulla qualità del servizio
erogato nei confronti dell’interessato.
4 RIFIUTO DI CONFERIMENTO DEl DATI
L’eventuale rifiuto da parte dell’interessato di conferire i dati
personali:
a)nei casi di cui ai punti 3.a) e 3.b) comporta l’impossibilita
di concludere od eseguire i relativi contratti di assicurazione o di gestire e liquidare i sinistri;
b)nel caso di cui al punto 3.c) non comporta alcuna conseguenza sui rapporti giuridici in essere od in corso di
costituzione, ma preclude la possibilità di svolgere attività
di informazione e promozione commerciale di prodotti assicurativi, nonché di indagini di mercato sulla qualità del
servizio erogato nei confronti dell’interessato.
5)COMUNICAZIONE DEl DATI
l dati personali possono essere comunicati · per le finalità di
cui al punto 1 e per essere sottoposti a trattamenti aventi le
medesime finalità o obblighi di leggi - ad altri soggetti del
settore assicurativo che li utilizzeranno in qualità di “titolari”ai sensi di legge, in piena autonomia. Pertanto il consenso
concerne anche l’attività svolta da tali soggetti, limitatamente a quanto di stretta competenza in relazione allo specifico rapporto intercorrente tra lei/Voi e la nostra Società; Altri
soggetti del settore assicurativo, quali assicuratori, coassicuratori, e riassicuratori; agenti, subagenti, produttori di
agenzia. mediatori di assicurazioni e di riassicurazioni ed altri canali di acquisizione di contratti di assicurazione (ad es.
banche e sim.); periti, consulenti e legali; società di servizi a
cui siano affidati la gestione, la liquidazione ed il pagamento
dei sinistri, nonché società di servizi informatici, telematici o
di archiviazione; società di recupero crediti; studi legali per
la gestione di eventuali reclami e controversie; società di
supporto alle attività di gestione ivi compresi le società che
gestiscono il servizio Poste; organismi associativi (ANIA) e
consortili propri del settore assicurativo; società di revisioni;
ISVAP, Ministero delle Politiche Agricole; Ministero dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato, Consap, Uci,
Ministero del lavoro e della Previdenza sociale; Pubbliche
amministrazioni ed altre banche dati nei confronti dalle quali
la comunicazione dei dati è obbligatoria in adempimento a
leggi, regolamenti o normativa comunitaria (ad es. Ufficio
italiano cambi, Anagrafe tributaria, Ministero delle Politiche
Agricole); consorzi agricoli di difesa dalla grandine o da altri
eventi naturali; enti ed istituti previsti dalla legge 364170 e
successive modifiche ed integrazioni.
Inoltre i dati personali possono essere comunicati ad altre
società del gruppo di appartenenza, controllate collegate
e partecipate anche indirettamente ai sensi delle vigenti disposizioni di legge aventi la sede in paesi dell’UE.
6)DIFFUSIONE DEl DATI
l dati personali non sono soggetti a diffusione.
7)TRASFERIMENTO DEl DATI ALL’ESTERO
l dati personali possono essere trasferiti verso paes1 dell’unione europea.
8)DIRITTI DELL’INTERESSATO
In relazione ai dati trattati, ai sensi e per il combinato disposto degli artt. 13 e 7 del Dlgs.196/2003, Lei avrà il diritto di
ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali
che la riguardano,anche se non ancora registrati, e la loro
comunicazione in forma intelligibile, rivolgendosi direttamente ai responsabili sotto indicati.
Dai medesimi responsabili, Lei avrà anche il diritto di ottenere, in qualsiasi momento, informazioni circa:
a)l’origine dei dati personali;
b)le finalità e modalità del trattamento;
c)la logica applicata in caso di trattamento effettuato con
l’ausilio di strumenti elettronici;
d)degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e
del rappresentante designato;
e)dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati
personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentate designato
nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
Lei avrà altresì il diritto di ottenere dai medesimi responsabili:
a)l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha
interesse, l’integrazione dei dati;
b)la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o
il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi
quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c)l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b)
sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati
comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di
mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto
tutelato.
Lei avrà il diritto di opporsi, in tutto od in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che la
riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento dei dati personali che la riguardano a fini
di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per
il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione
commerciale.
9)TITOLARE DEL TRATTAMENTO
l dati identificativi del Titolare del trattamento dei dati;
possono essere acquisiti presso la sede legale della società.
39
L
Percentuali per il
calcolo del contributo
associativo a carico
dei soci per il 2015
e seguenti percentuali utilizzabili per il calcolo
del contributo associativo sono calcolate al netto
delle contribuzioni pubbliche. Tali percentuali sono
riferibili ad associati che abbiano aderito al sistema
di pagamento automatico SEPA D.D. (ex RID). Nel
caso in cui l’associato non vi abbia volontariamente
aderito è necessario aumentare tale percentuale
di 0,15 punti percentuali. Sottolineniamo la
convenienza del sistema SEPA D.D. (ex RID) e
consigliamo l’adesione.
Un’azienda che assicura 100.000 euro di prodotto
risparmia 150,00 euro.
LA TIPOLOGIA DI POLIZZA A) RICOMPRENDE LE AVVERSITÀ DI FREQUENZA (GRANDINE, VENTI FORTI, ECCESSO DI NEVE ED
ECCESSO DI PIOGGIA), LE AVVERSITÀ CATASTROFALI (ALLUVIONE, SICCITÀ, GELO E BRINA) E LE AVVERSITÀ ACCESSORIE (SBALZI
TERMICI, COLPO DI SOLE E VENTO CALDO).
LA TIPOLOGIA DI POLIZZA B) RICOMPRENDE LE AVVERSITÀ DI FREQUENZA (GRANDINE, VENTI FORTI, ECCESSO DI NEVE ED
ECCESSO DI PIOGGIA) E LE AVVERSITÀ CATASTROFALI (ALLUVIONE, SICCITÀ, GELO E BRINA).
LA TIPOLOGIA DI POLIZZA C) RICOMPRENDE LE AVVERSITÀ DI FREQUENZA (GRANDINE, VENTI FORTI, ECCESSO DI NEVE ED
ECCESSO DI PIOGGIA).
NELLE CELLE A SFONDO ROSSO, GIALLO E VIOLA SONO INDICATI I TASSI DEI COMUNI E/O PRODOTTI AD ALTO INDICE DI
RISCHIO, CON TARIFFA STOPPATA AL LIMITE MASSIMO DI TASSO AMMISSIBILE A CONTRIBUTO PUBBLICO. TALE TARIFFA È
RIFERITA A FRANCHIGIE MINIME RISPETTIVAMENTE DEL 15%, 20% E 30%.
NEL COMUNE PREDAIA LE AZIENDE CON SEDE E TERRENI NEL COMUNE CATASTALE DI SMARANO SOTTOSCRIVONO CONTRATTI
TIPOLOGIA A), LE AZIENDE CON TERRENI NEI COMUNI CATASTALI DIVERSI DA SMARANO SOTTOSCRIVONO CONTRATTI TIPOLOGIA
B). LE AZIENDE CON TERRENI SIA IN CC. SMARANO CHE ALTRI CC. SARANNO VALUTATE PUNTUALMENTE.
LE COMPAGNIE/INTERMEDIARI CHE HANNO SOTTOSCRITTO L’ACCORDO CON AGRIDUEMILA SRL SONO:
I.T.A.S. MUTUA ASS.NI, CATTOLICA ASS.NI, TUA ASS.NI, GREAT LAKES, ARA 1857 S.P.A., ARISCOM, NET INSURANCE, ASSICURARSI
SRL (AGENZIA ZURICH).
Comune
40
Specie
SOCIETÀ CON ACCORDO
AGRIDUEMILA SRL
RACCOLTA TRADIZIONALE
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
4,00
3,10
ALA
MELE
3,70
2,80
ALBIANO
MELE
3,70
2,80
4,00
3,10
ALDENO
MELE
9,70
8,90
10,30
9,40
ARCO
MELE
5,60
4,90
6,00
5,30
BESENELLO
MELE
9,00
8,30
9,50
8,70
BLEGGIO SUPERIORE
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
BORGO VALSUGANA
MELE
8,10
7,70
8,60
8,20
franchigia min. 15
franchigia min. 20
franchigia min. 30
Comune
Specie
SOCIETÀ CON ACCORDO
AGRIDUEMILA SRL
RACCOLTA TRADIZIONALE
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
BOSENTINO
MELE
9,40
8,30
9,90
8,80
BRENTONICO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
BREZ
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
CAGNO’
MELE
6,50
5,90
6,90
6,40
CALAVINO
MELE
6,30
5,60
6,70
6,00
CALCERANICA AL LAGO
MELE
7,80
7,30
8,30
7,70
CALDES
MELE
5,20
4,40
5,60
4,70
CALDONAZZO
MELE
4,00
3,30
4,40
3,60
CALLIANO
MELE
9,30
8,30
9,80
8,80
CAMPODENNO
MELE
6,30
5,60
6,70
6,00
CARZANO
MELE
6,30
5,70
6,80
6,10
CASTELFONDO
MELE
7,90
7,30
8,30
7,80
CASTELNUOVO VALSUGANA
MELE
5,60
4,80
6,00
5,20
CAVEDINE
MELE
10,30
8,90
10,90
9,40
CAVIZZANA
MELE
5,60
4,80
6,00
5,20
CEMBRA
MELE
8,70
8,30
9,20
8,70
CIMONE
MELE
10,40
8,90
10,90
9,40
CIS
MELE
5,70
4,90
6,10
5,30
CIVEZZANO
MELE
7,10
6,50
7,50
6,90
CLES
MELE
5,20
4,40
5,60
4,70
CLOZ
MELE
11,20
9,70
11,70
10,20
COMANO TERME
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
COMMEZZADURA
MELE
3,60
2,80
4,00
3,10
CROVIANA
MELE
6,00
5,30
6,50
5,70
CUNEVO
MELE
6,10
5,40
6,50
5,80
DAMBEL
MELE
10,40
8,90
10,90
9,40
DENNO
MELE
6,00
5,20
6,40
5,60
DIMARO
MELE
5,50
4,80
5,90
5,20
DON
MELE
10,40
8,90
10,90
9,40
DORSINO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
DRENA
MELE
8,20
7,80
8,70
8,20
DRO
MELE
8,10
7,60
8,60
8,10
FAEDO
MELE
8,20
7,80
8,70
8,20
FAI DELLA PAGANELLA
MELE
8,00
7,60
8,50
8,10
FAVER
MELE
3,70
2,80
4,00
3,10
FIAVE
MELE
5,00
4,20
5,40
4,50
FLAVON
MELE
6,90
6,30
7,30
6,70
FONDO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
GIOVO
MELE
8,90
8,30
9,40
8,70
GRIGNO
MELE
4,40
3,50
4,70
3,80
41
Comune
42
Specie
SOCIETÀ CON ACCORDO
AGRIDUEMILA SRL
RACCOLTA TRADIZIONALE
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
ISERA
MELE
10,40
8,90
10,90
9,40
IVANO FRACENA-STRIGNO
MELE
8,20
7,80
8,70
8,20
LASINO
MELE
8,20
7,80
8,70
8,20
LAVIS
MELE
3,60
2,80
4,00
3,10
LEVICO TERME
MELE
8,40
7,90
8,90
8,40
LISIGNAGO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
LIVO
MELE
5,20
4,40
5,60
4,70
MALE`
MELE
4,50
3,60
4,90
4,00
MALOSCO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
MEZZOCORONA
MELE
6,40
5,80
6,90
6,20
MEZZOLOMBARDO
MELE
5,40
4,60
5,80
5,00
MONCLASSICO
MELE
6,00
5,30
6,50
5,70
MORI
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
NANNO
MELE
3,60
2,80
4,00
3,10
NAVE SAN ROCCO
MELE
3,60
2,80
4,00
3,10
NOGAREDO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
NOMI
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
NOVALEDO
MELE
4,10
3,30
4,50
3,70
OSPEDALETTO
MELE
8,90
8,30
9,40
8,70
PADERGNONE
MELE
7,20
6,60
7,70
7,10
PERGINE VALSUGANA
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
POMAROLO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
PREDAIA (COREDO) –Tipologia B)
MELE
5,20
4,40
5,60
4,70
PREDAIA (TAIO) –Tipologia B)
MELE
4,00
3,20
4,40
3,50
PREDAIA (TRES) –Tipologia B)
MELE
5,40
4,60
5,80
5,00
PREDAIA (VERVO’) –Tipologia B)
MELE
4,80
3,90
5,20
4,30
PREDAIA (SMARANO) TIPOLOGIA A)
MELE
9,30
8,90
9,80
9,40
REVO
MELE
4,80
4,00
5,10
4,30
RIVA DEL GARDA
MELE
8,20
7,80
8,70
8,30
ROMALLO
MELE
8,70
8,30
9,20
8,70
ROMENO
MELE
10,30
8,90
10,80
9,40
RONCEGNO
MELE
5,40
4,70
5,80
5,00
ROVERE DELLA LUNA
MELE
5,70
5,00
6,10
5,40
ROVERETO
MELE
9,70
9,50
10,30
10,00
RUMO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
SAMONE
MELE
3,60
2,80
4,00
3,10
SAN MICHELE ALL`ADIGE
MELE
6,00
7,40
6,50
7,90
SANT ORSOLA
MELE
8,00
7,60
8,50
8,10
SANZENO
MELE
6,30
5,70
6,80
6,10
SARNONICO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
franchigia min. 15
franchigia min. 20
franchigia min. 30
Comune
Specie
SOCIETÀ CON ACCORDO
AGRIDUEMILA SRL
RACCOLTA TRADIZIONALE
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
4,80
4,00
5,20
4,40
SCURELLE
MELE
SEGONZANO
MELE
6,00
5,30
6,50
5,70
SFRUZ
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
SPERA
MELE
5,70
5,00
6,10
5,40
SPORMAGGIORE
MELE
4,90
4,00
5,30
4,40
SPORMINORE
MELE
4,10
3,30
4,50
3,70
STENICO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
STORO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
STRIGNO
MELE
4,00
3,20
4,40
3,50
TASSULLO
MELE
3,80
3,00
4,10
3,30
TELVE
MELE
7,90
7,30
8,30
7,80
TELVE DI SOPRA
MELE
5,40
4,60
5,80
5,00
TENNA
MELE
8,90
8,30
9,40
8,70
TERLAGO
MELE
8,90
8,30
9,40
8,70
TERRES
MELE
3,60
2,80
4,00
3,10
TERZOLAS
MELE
4,80
3,90
5,10
4,30
TON
MELE
5,80
5,20
6,20
5,50
TRENTO
MELE
6,80
6,20
7,30
6,60
TUENNO
MELE
3,60
2,80
4,00
3,10
VALLARSA
MELE
10,20
8,90
10,80
9,40
VATTARO
MELE
3,60
2,80
4,00
3,10
VEZZANO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
VIGOLO VATTARO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
VILLA AGNEDO
MELE
8,30
7,90
8,70
8,40
VILLA LAGARINA
MELE
11,70
9,70
12,20
10,20
VOLANO
MELE
11,20
9,30
11,70
9,80
ZAMBANA
MELE
3,60
2,80
4,00
3,10
ALA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,70
2,30
2,90
2,60
ALBIANO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,50
2,30
2,70
2,60
ALDENO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,80
5,20
5,10
5,50
ARCO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
3,60
3,10
3,90
3,40
AVIO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
5,30
4,60
5,60
4,90
BESENELLO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,60
2,30
2,80
2,60
BLEGGIO SUPERIORE
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
7,80
4,70
8,20
5,00
BORGO VALSUGANA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
BOSENTINO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
BRENTONICO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,70
4,40
5,00
4,70
CALAVINO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,40
3,90
4,70
4,20
CALDES
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
43
Comune
44
Specie
SOCIETÀ CON ACCORDO
AGRIDUEMILA SRL
RACCOLTA TRADIZIONALE
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
CALDONAZZO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
CALLIANO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
3,10
2,70
3,40
3,00
CARZANO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
CASTELNUOVO VALSUGANA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
CAVEDINE
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,50
4,00
4,80
4,30
CEMBRA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,50
4,00
4,80
4,30
CIMONE
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,60
4,10
5,00
4,40
CIVEZZANO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,60
2,30
2,90
2,60
CLES
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
CLOZ
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
11,00
4,90
11,50
5,20
COMANO TERME
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
8,10
4,70
8,50
5,00
DORSINO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
9,20
4,70
9,70
5,00
DRENA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,60
2,30
2,80
2,60
DRO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
FAEDO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,80
2,30
3,00
2,60
FAVER
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,00
3,50
4,30
3,80
GARNIGA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
GIOVO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
ISERA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
7,30
4,40
7,70
4,70
LASINO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
LAVIS
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
LEVICO TERME
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,10
3,70
4,40
4,00
LISIGNAGO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
3,90
3,50
4,20
3,80
LONA LASES
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
MEZZOCORONA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,90
2,40
3,10
2,70
MEZZOLOMBARDO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
3,50
3,10
3,80
3,30
MORI
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
6,30
4,40
6,70
4,70
NAGO-TORBOLE
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
NAVE SAN ROCCO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
NOGAREDO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
6,00
4,40
6,40
4,70
NOMI
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
5,30
4,40
5,70
4,70
NOVALEDO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
OSPEDALETTO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
PADERGNONE
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
PERGINE VALSUGANA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,60
4,10
4,90
4,40
POMAROLO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
9,00
4,70
9,40
5,00
REVO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,60
2,30
2,80
2,60
RIVA DEL GARDA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
3,20
2,90
3,50
3,10
ROMALLO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,00
3,60
4,30
3,90
RONCEGNO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
franchigia min. 15
franchigia min. 20
franchigia min. 30
Comune
Specie
SOCIETÀ CON ACCORDO
AGRIDUEMILA SRL
RACCOLTA TRADIZIONALE
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
Tipologia
A) e B)
Tipologia
C)
ROVERE DELLA LUNA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
ROVERETO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,30
3,80
4,60
4,10
SALORNO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
S.LORENZO BANALE
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
SAN MICHELE ALL`ADIGE
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,50
4,00
4,80
4,30
SCURELLE
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
SEGONZANO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
5,60
4,40
6,00
4,70
SPORMAGGIORE
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,90
2,50
3,20
2,70
STENICO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
5,50
4,40
5,80
4,70
STORO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
6,30
4,40
6,70
4,70
STRIGNO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
TELVE
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,60
2,30
2,90
2,60
TELVE DI SOPRA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
TENNA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
5,70
4,40
6,00
4,70
TENNO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,90
4,40
5,20
4,70
TERLAGO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,70
2,30
3,00
2,60
TERRAGNOLO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
TON
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
3,90
3,40
4,20
3,70
TRAMBILENO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
3,00
2,70
3,30
2,90
TRENTO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
3,20
2,80
3,50
3,10
VALDA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,90
2,60
3,20
2,80
VALLARSA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
VEZZANO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,80
2,40
3,10
2,70
VIGOLO VATTARO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
6,10
4,40
6,50
4,70
VILLA AGNEDO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
VILLA LAGARINA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
11,00
4,90
11,50
5,20
VOLANO
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
4,00
3,60
4,30
3,90
ZAMBANA
UVA DA VINO NORD QUALITÀ EXTRA
2,40
2,30
2,70
2,60
Le percentuali, per tutte le specie e Comuni non indicate nella tabella, sono pubblicate sul sito web
www.codipratn.it
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ATTESTAZIONE DA PARTE DEL SOCIO
Il sottoscritto assicurato dichiara di conoscere ed accettare tutte le clausole della Polizza Collettiva che
regola il rapporto assicurativo ed il Regolamento dei Fondi Mutualistici e di aver ricevuto, prima della
sottoscrizione dei certificati, copia dell’opuscolo informativo (la presente pagina era parte dell’opuscolo
stesso) contenente le Condizioni di Assicurazione nonché termini di pagamento ed entità del contributo
associativo conseguente all’adesione alla Polizza Collettiva ed ai Fondi di Mutualità.
__________ li ____/____/2015
______________________________
L’Assicurato
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Percentuali per il
calcolo del contributo
associativo su
produzioni dotate di
impianto di difesa attiva
Tipologia
a) e b)
In caso di presenza di impianto Antibrina la percentuale
indicata in riferimento alla combinazione ProdottoComune nella tabella sopra esposta deve essere ridotta di
quanto a margine indicato (escluso prodotto sotto rete)
In caso di presenza di impianto Antigrandine ed
eventualmente Antibrina la percentuale per il calcolo del
contributo associativo è la medesima in tutti i Comuni
Multi
Tipologia C)
0,35
Tradizionale
Società con
accordo
Agriduemila
2,90
1,70
2,60
1,50
Compagnie/intermediari che hanno sottoscritto contratto di collaborazione con Agriduemila s.r.l.:
I.T.A.S. MUTUA ASS.NI, CATTOLICA ASS.NI, TUA ASS.NI, GREAT LAKES, ARA 1857 S.P.A., ARISCOM, NET
INSURANCE, ASSICURARSI SRL (agenzia ZURICH).
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ANNO 2015